Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la...

16
mensile 15.000 copie in 15.000 famiglie - Distribuzione gratuita Fondato nel 1969 da Luigi Pallottino Anno XXXIX - Aprile/Maggio 2007 - Roma, mensile 00135 Roma - Via degli Scolopi, 31- Tel./Fax 06-35503317 - E-mail: [email protected] 245 245 www.montemario.org In questo numero Il plastico del Foro Italico alla mostra “Enrico Del Debbio architetto” Aldo Falivena presenta Caro Papà... di Sergio Giordani Alberi perduti e quasi dimenticati Via Trionfale, emergenza Marco Calcagni e lo spazio dell’interiorità Quartetti beethoveniani e il giovane Webern Dai giornali Charles Coleman, Ponte Milvio, olio su tela cm 56x94. Collezione Paolo Antonacci. Sullo sfondo di questa bella immagine della testata lato Città del più antico ponte di Roma compare verdissimo Monte Mario e vi si riconoscono sul secondo crinale la cupola della chiesa della Madonna del Rosario e più su Villa Mellini con la schiera di cipressi che la attorniano. Nulla ha potuto aggiungere alla fama del Ponte né alla ricchezza dei veri sentimenti dei giovani la recente vicenda dei lucchetti. COME SOSTENERE QUESTO GIORNALE SENZA SPENDERE UN EURO Se leggi volentieri e vuoi continuare a trovarlo in edicola, sostie- nilo dando il tuo 5 per mille all’Associazione “Amici di Monte Mario” – onlus che ne cura la pubblicazione. Nel compilare la dichiarazione dei redditi, firma nella casella relativa al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale ...” ed indica il numero di codice fiscale 80249070584. Grazie!

Transcript of Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la...

Page 1: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

mensile

15.000 copie in 15.000 famiglie - Distribuzione gratuita

Fondato nel 1969 da Luigi PallottinoAnno XXXIX - Aprile/Maggio 2007 - Roma, mensile00135 Roma - Via degli Scolopi, 31- Tel./Fax 06-35503317 - E-mail: [email protected]

245 245 www.montemario.org

In questo numeroIl plastico del Foro Italico alla mostra“Enrico Del Debbio architetto”

Aldo Falivena presenta Caro Papà... diSergio Giordani

Alberi perduti e quasi dimenticati

Via Trionfale, emergenza

Marco Calcagni e lo spaziodell’interiorità

Quartetti beethoveniani e il giovaneWebern

Dai giornali

Charles Coleman, Ponte Milvio, olio su tela cm 56x94.Collezione Paolo Antonacci.Sullo sfondo di questa bella immagine della testata lato Città del piùantico ponte di Roma compare verdissimo Monte Mario e vi siriconoscono sul secondo crinale la cupola della chiesa della Madonnadel Rosario e più su Villa Mellini con la schiera di cipressi che laattorniano. Nulla ha potuto aggiungere alla fama del Ponte né allaricchezza dei veri sentimenti dei giovani la recente vicenda dei lucchetti.

COME SOSTENERE QUESTO GIORNALESENZA SPENDERE UN EURO

Se leggi volentieri e vuoi continuare a trovarlo in edicola, sostie-nilo dando il tuo 5 per mille all’Associazione “Amici di Monte Mario” – onlusche ne cura la pubblicazione. Nel compilare la dichiarazione dei redditi, firmanella casella relativa al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilitàsociale ...” ed indica il numero di codice fiscale 80249070584. Grazie!

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1

Page 2: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Anche questo è Monte Mario

Rivista mensile editadall’Associazione

AMICI DI MONTE MARIODirezione, redazione e pubblicità

Via degli Scolopi, 3100135 Roma

Tel./Fax 06-35503317E-mail: [email protected]

Direttore responsabileSILVIA SAMARITANI GIORDANI

Direttore editorialeGIO. MANTOVANI

Coordinatore di redazioneMARIELLA CASINI-CORTESI

In redazioneLUCIANA FRAPISELLI

ANNAMARIA MARCHESINIFRANCESCO ROCCO

MARIA ROSSARO

Hanno collaborato a questo numeroALDO FALIVENA

PAOLA FUSCOSTEFANO PANELLA

ALESSIA ROCCO

VideocomposizionePUBBLISHOCK

Incisione e stampaGRAPHEIN SERVIZI s.r.l.

Via della Magliana, 1102 - RomaTel. 06 65004612 / Fax 06 65002416

Reg. Tribunale di Roman. 12985 del 18-9-1969

Numero chiuso il 14 maggio 2007DISTRIBUZIONE GRATUITAÈ vietata la riproduzione di testi

ed immagini senza l’autorizzazionescritta dell’editore

2

all’ora? Sapete, se potessi, cosafarei, lo licenzierei in tronco luie chi non gli ha detto di nonessere ridicolo mettendo quellimite anche perché nessuno lopuò rispettare neppure una bici-cletta se potesse transitano.Quando finirà questo erratomodo di trattare gli utenti comedei cretini ed irresponsabili ??Le norme devono essere appli-cabili, effettuate con criterio esoprattutto adeguate.

Marco di Marco

Non sappiamo quali fossero lecondizioni di circolazione nelmomento in cui il lettore hariscontrato un limite di velocitàritenuto eccessivo; ci sonosituazioni in cui anche 10 km/hsono troppi ed altre in cui 20possono essere una vessazionenon utile per la sicurezza. Èperò vero che troppo spesso lasegnaletica provvisoria, moti-vata da cantieri, è apposta inmodo molto approssimativo,facendo anche pensare, talvol-ta, che si sia utilizzato il primosegnale a portata di mano,qualsiasi esso sia, invece diquello appropriato o prescritto.Occorrono maggiore attenzio-ne da parte dei responsabili deilavori e maggiori controlli daparte della Polizia municipale.

Degrado in via PinetaSacchettiLo scorso 6 febbraio ho inviatola seguente segnalazione [email protected] t ;[email protected]; [email protected];[email protected]>;[email protected];i n f o @ a m a r o m a . i t ;[email protected]:

Volevo segnalarvi che dal2004, anno in cui è stato inau-gurato il Passante a NordOvest (Galleria GiovanniXXIII), c’è una parte dell’areaconfinante con l’ultimo trattodella via Pineta Sacchetti(sbocco sulla via Trionfale)totalmente abbandonata. Infat-ti, come descritto nell’allegatoche vi invio, accanto alla zonaadibita a parcheggio, ci sonodue aree coperte di sterpaglieche, oltre a diventare una fan-ghiglia quando piove, vengonoattualmente utilizzate comescarico di oggetti vari (compre-si wc, batterie per auto, ecc.) e,vista la scarsa illuminazione,di notte anche come punto diincontro per spaccio. Inoltresono state “smontate” e porta-te via le mattonelle che rivesti-vano le scale dell’uscita diemergenza della galleria Gio-vanni XXIII e risulta abbando-nato un impianto per lavaggioauto della preesistente pompadi benzina. Oltre a segnalarviquesto degrado urbano, volevosuggerire di “bonificare”

quanto prima quest’area emagari adibirla a parco giochiattrezzato per bambini, vistoche in tutta la zona non esistealcun posto per farli giocare insicurezza. Mi auguro che que-sta mia segnalazione possaincontrare la vostra massimaattenzione, e di avere quantoprima un vostro riscontro. Viringrazio per tutto quello chesicuramente farete per miglio-rare anche questa zona diRoma dal degrado.

In seguito a questa segnalazio-ne il servizio Linea Verde del-l’AMA ha provveduto il giorno13 a bonificare l’area da mesegnalata, ma non hanno porta-to via l’impianto per il lavaggioauto ed il lungo palo della luceentrambi abbandonati ed anco-ra giacenti nella zona. In segui-to ad una mia ulteriore richiestaall’AMA in proposito ho rice-vuto la seguente risposta:In merito alla segnalazione del16 febbraio 2007, si informache la richiesta per la rimozio-ne dell’impianto per il lavaggioauto ed il palo della luceabbandonati nell’area inoggetto, deve essere rivolta almunicipio di appartenenza inquanto tale servizio non rientranelle competenze dell’Ama.Grazie per averci contattato.

Distinti saluti. Linea Verde Ama

Ho provato a scrivere al 19°municipio ([email protected]), ma a tutt’oggi nonho avuto alcun cenno di riscon-tro.... Ho pensato quindi di scri-vere anche a voi, da sempresensibili non solo alle segnala-zioni di degrado, ma anche alleproposte di “bonifica” nel terri-torio. Ringraziandovi anticipa-tamente per tutto quanto potre-te fare, vi invio distinti saliti.

Maria Pia Barbieri

Nuove edificazioniin via TavernaVi scrivo relativamente ainuovi complessi immobiliari incostruzione o già in fase dicompletamento in via Tavernae via Teresa De Gubernatis. Mi(e Vi) domandavo cosa ne saràdel traffico della Trionfale unavolta completate le opere. ViaTaverna e via Allievo, infatti,già adesso contribuisconoinsieme con via Floridiana alnotevole appesantimento dellaviabilità di zona essendo stradeche confluiscono sulla Trionfa-le. Vi chiedevo se eravate alcorrente di proposte di modifi-che della viabilità in zona (unpo’ di tempo fà mi sembrava diaver letto qualcosa circa l’in-versione del senso di marcia invia Acquedotto Paolo) al fine di“snellire” la già caotica circola-zione. Credo che se non sonogià allo studio opportune “con-tromisure”, quando i complessi

Incontri ravvicinati del mondo animale. 3Il guaito si poteva sentire a distanza. Ben, un setteringlese bianco e marrone, era stato colpito e dalla testasporgeva una strano oggetto con la punta bianca. Dacane da punta quale è si era infatti trasformato in cac-ciatore in proprio, ma con un brutto risultato. Inutiletentare di estrarre lo strale. Era stato necessario l’inter-vento del veterinario che aveva dovuto praticargli unaleggera anestesia. Una volta tirato fuori con una pinzasi era visto che si trattava dell’aculeo di una spinosa,ovvero di un istrice. La bestiola non era nuova allescorribande nel giardino, dove questa volta era penetra-ta da un varco nella rete di cinta, lasciato aperto da unabanda di ladruncoli che stavano imperversando nellazona. Richiuso il varco, l’istrice è rimasto prigioniero eseguita a lasciare segni del suo passaggio, lunghi aculeibianchi con una coroncina marrone. Quanto a Ben,dopo un ulteriore scontro con l’animale, ora la nottedorme al sicuro.Anche questo è Monte Mario.

S.G.

di cui sopra saranno completati(e quindi abitati) la situazionedel traffico diventerà davveroinsostenibile. Vi leggo semprecon piacere e Vi saluto cordial-mente.

A.R. (lettera firmata)

Ci risulta che tra il VI Diparti-mento del Comune e il costrut-tore delle palazzine è in corsouna accordo per la riqualifica-zione dell’area. Su questo temadaremo notizie più dettagliatenel prossimo numero.

Troppo trafficoin via De VioIn merito alla nuova viabilità divia Torrevecchia gli abitanti divia Pietro Gasparri, le cui abita-zioni affacciano su via Tomma-so De Vio, la cui strada è asenso unico, lamentano il fattodi non poter più aprire le fine-stre degli appartamenti poichél’aria è irrespirabile per losmog in quanto in tale via, conla nuova viabilità, transitanoben 6 linee di autobus più iltraffico normale di autovetturee camion. Si prega tale Asso-ciazione di poter intervenire afavore dei residenti della zona.Un ringraziamento dagli abi-tanti di via Pietro Gasparri.

M.V. (lettera firmata)

SoddisfazioneHo inviato una mail al Presi-dente del 19° in quanto final-mente, con la sua Presidenza, èstato rifatto il manto stradale ecompletamente asfaltati i mar-ciapiedi di via Sesto Rufo. Ora,abituati bene dal 19°Municipio ci aspettiamo chevia Lattanzio diventi a sensounico completamente e chevengano rifatti i marciapiedi erifatto il manto stradale connuove strisce pedonali, oramancanti totalmente malgradola presenza di due scuole, e chela brevissima via Floro possaanch’essa tornare a nuovo.

Roberto Cannavò

Ancora sui lucchettidi Ponte MilvioVorrei che il sindaco di Romaandasse a vedere come hannoridotto Ponte Milvio, uno deiponti più vecchi di Roma! Lam-pioni rotti, scritte con lo spray,ambulanti, rifiuti, e tutto questoper un deficiente che ha messoun lucchetto! I nuovi barbari!Sono un residente da sessantaanni, amo Ponte Milvio ma alpeggio non c’è mai fine, conquesta amministrazione.

Antonio (lettera firmata)

Quanto è altoil Monte?Nel bel racconto Il Belvederedelle rimembranze, pubblicatosul numero di marzo, c’è unerrore di quota. Infatti la som-mità della collina che ospitaVilla Mellini e lo “Zodiaco” è a139 metri sul livello del mare,mentre la quota dei lungoteverenell’area centrale di Roma è acirca 20 metri s.l.m.. Dunque ilbelvedere presso lo “Zodiaco”è circa 119 metri sopra i lungo-tevere, non 156. Forse è ancheopportuno ricordare che laquota di 139 metri non è lamassima di Monte Mario; adesempio sul cocuzzolo di “Casenostre” si raggiungono i 150metri. Scusate la pedanteria.

T.A. (lettera firmata)

Limiti assurdiGalleria della pineta Sacchettinel tratto che scende versoPonte Milvio: stanno facendo ilavori ma vorrei sapere chi èquel mio dipendente “incapa-ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km orari?Come si fa ad andare a 20 all’o-ra in discesa, lo sa questosignore che le balilla non circo-lano più e che le moderne mac-chine sono provviste di freniefficienti e che lo scopo di met-tere un limite così ridicolo èsolo quello di poter dire, qua-lunque cosa accada, che peg-gio per chi non andava a 20

segue a pagina 10

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 2

Page 3: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

All’interno della mostra dedi-cata lo scorso invernoall’architetto “Enrico Del

Debbio. La misura della moder-nità”, un posto di rilievo è statoriservato ad un grande plasticoligneo dell’area del Foro Italico. Allestita al piano terra degli spazidella Galleria Nazionale d’ArteModerna, a Valle Giulia, la mostraha presentato la consistente attivitàdel professionista romano, daglialbori negli anni dieci del secoloscorso, con i villini per i nuoviquartieri della capitale, all’impegnopluridecennale nella pianificazionedel Foro Mussolini, poi Italico, sinoalle progettazioni del secondodopoguerra, tra interventi di edili-zia economica e popolare, piùricercate palazzine per la borghesiaromana e alcune attrezzature per ilterziario e l’istruzione.La quantità di elaborati grafici e didocumentazione esposti (prove-nienti nella maggior parte dal fondoEnrico Del Debbio acquisito dallaDARC e conservato presso il Cen-tro Archivi MAXXI Architettura)ha messo in luce la preminenza delForo nell’excursus progettuale diDel Debbio. Emerge con chiarezzala sua idea di ‘città dello sport’, peri giovani, come anche l’obiettivodella strenua tutela del paesaggionaturale della piana della Farnesi-na.Il plastico propone la ricostruzionedell’assetto architettonico e urbanodella parte di città compresa tra lecolline boschive di Monte Mario edella Farnesina e l’ansa del Tevere.In quale data? Precisamente al1960, anno in cui Roma ospita iGiochi Olimpici, arricchendosi dinuovi impianti sportivi: a Nord nel-l’area del Foro e in quella delnascente Villaggio, all’uopo piani-ficato per gli atleti, il VillaggioOlimpico, e a sud all’EUR, quartie-re all’epoca in via di decollo, dopol’arresto forzato degli eventi belli-ci.L’anno 1960 è stato quindi acquisi-to come data conclusiva dellacostruzione del Foro, complesso lacui nascita risale ben più addietro,alla fine degli anni Venti. Per ladefinizione dell’assetto rappresen-tato si è scelto quale riferimento ilpiano di sistemazione complessivoredatto dal Del Debbio tra il 1956 eil 1960, l’ultimo di una lunga serieche l’architetto elabora dal 1927. Il plastico rappresenta, in scala1:500, con i suoi dodici metri qua-drati, una superficie di circa 300ettari e consente di apprezzare lasuggestiva orografia e la pregevolesistemazione naturalistica dell’a-rea. Si comprendono l’estensione

Il plastico del Foro Italico alla mostra “Enrico Del Debbio architetto”

1. Mostra “Enrico Del Debbio architetto”: immagine d’insieme del plastico.Foto Roberto Galasso, © DARC, gennaio 2007

Veduta di dettaglio. Foto Marco Biuzzi, dicembre 2006.

Vedute di dettaglio. Foto Roberto Galasso, © DARC, gennaio 2007

3

del piano e l’articolazione delle sueparti in rapporto all’ambiente natu-rale e alla città adiacente, a sud l’e-dilizia densa del quartiere Flami-nio, a est quella più rada e anticaintorno a Ponte Milvio. Emerge lacontinuità di un’idea in gran parteconcretizzatasi: l’inserimento di uncomplesso per lo sport, a scalaurbana, che valorizza lo straordina-rio patrimonio di verde nel quale èmagistralmente inserito. Del Deb-bio esplicita, nel memoriale in cuidescrive la storia del Foro, i motividella scelta dell’area facendo nota-re che il nuovo complesso avrebbecontribuito anche alla sua salva-guardia “nella possibilità e nelbeneficio che venivano conseguitiimpedendo, con la formazione diun parco pubblico sportivo in con-tinuità con le pendici di MonteMario, ancora integre nel loroverde folto e accorpato, la creazio-ne di un quartiere denso di costru-zioni intensive a simiglianza diquello dirimpettaio Flaminio… cheavrebbe causato per sempre ladeturpazione del magnifico luogo”. Il plastico mostra una complessavicenda di trasformazione urbanadeterminata da molti protagonisti,una storia sviluppatasi a cavallodella guerra, con tutte le difficoltàche questo comporta. L’esito puòessere confrontato con l’ipotesi dipianificazione del complesso rap-presentata nel modello originaria-mente realizzato - e oggi noto soloattraverso riproduzioni fotografi-che - in occasione della Mostra del-l’Edilizia sportiva dell’ONB del1937.Il plastico è realizzato in legno,scelta che si è imposta sia per laqualità intrinseca del materiale direndere la continuità del pianourbano e le architetture nell’insie-me, sia per la durabilità nel tempo,attributo indispensabile per unoggetto che andrà a far parte dellacollezione permanente delMAXXI, il Museo dell’arte e del-l’architettura del XXI secolo.Le essenze impiegate sono il noce eil tiglio, usualmente utilizzate per-ché ottimamente lavorabili e per-ché caratterizzate da una tessituramolto fine delle fibre che non pro-duce sgradevoli effetti di sovrappo-sizione con i partiti architettonicidelle facciate. I due legni distin-guono ciò che appartiene stretta-mente al piano del Foro (noce), daquanto invece è parte della città edel contesto naturale adiacenti(tiglio). Inoltre più precisamentedescritte appaiono le architetturerealizzate da Del Debbio.Una terza essenza, la betulla, è statausata per rappresentare la rete stra-

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 3

Page 4: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

4

dale; con una tonalità più scura delmedesimo legno è messa in eviden-za l’infrastruttura del solo piano.La massa arborea, la cui presenza èpiù che ragguardevole sui rilievi diMonte Mario, è realizzata in mate-riale sintetico. Particolare cura èstata posta nella rappresentazionedelle due preesistenze monumentalidi Villa Madama e di Ponte Milvio.La lavorazione del plastico haseguito le modalità dell’esecuzioneartigianale pur non rinunciando,dove necessario, all’uso di tecnolo-gie più aggiornate come quelledelle apparecchiature a controllonumerico.

La ricostruzione dell’assetto plani-metrico si è basata su cartografie efotografie aeree d’epoca e su unrilievo fotografico attuale; ancora afonti archivistiche si è attinto per ladescrizione degli edifici e delleemergenze monumentali.

Cristiana Marcosano Dell’Erba*

* L’architetto Cristiana MarcosanoDell’Erba ha curato la progettazionedel plastico sulla base dei presuppostistorico-critici della mostra ed ha segui-to la fase esecutiva, affidata alla DittaMario Sabatini di Roma.

Vedute di dettaglio. Foto Marco Biuzzi, dicembre 2006.

Vedute di dettaglio. Foto Roberto Galasso, © DARC, gennaio 2007

Per consultare “Monte Mario”L’intera collezione di “Monte Mario” può essere consultata pres-so la sede dell’Associazione “Amici di Monte Mario”, previoappuntamento (la sede è aperta il lunedì ed il venerdì dalle15.30 alle 18.30 ed il mercoledì dalle 10 alle 13; telefono06.35503317). Gli ultimi 10 numeri sono disponibili anche inrete, sul sito www.montemario.org.

La Rosa BluCreazioni artigianali semipreziosiComponenti e accessori bigiotteria

Si organizzano corsi per la realizzazione di gioielli con cristalli swarovsky,con fili di rame e ottone

tecnica del martellato,pietre dure perle in vetro e perline.

Via Lattanzio 7/b - Tel. 06 39735762www.larosablu.biz - [email protected]

Studio Professionale di Fisipoterapia

Vincenzo CabalaGiovanni Calandriello

Tel. 338 3471559334 1590184

Via A. Avoli, 1Monte Mario - Trionfale

[email protected] [email protected]

Si riceve dal lunedì al sabatoprevio appuntamento

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 4

Page 5: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Ho appena finito di leggere Caropapà di Sergio Giordani il cui sotto-titolo è vita in famiglia con IginoGiordani, edito da Città Nuova inquesto 2007.Il libro, purtroppo, è stato pubblica-to dopo la morte del suo autore ed è,quindi, l’ultima impresa del suoingegno.Nato con la vocazione del cinema,Sergio Giordani (1929-2006) sirivelò soprattutto come un autenticotalento televisivo e, al pari di tantis-simi altri spettatori, anch’io hoapprezzato l’accuratezza culturaledei suoi programmi che rivelavanola molteplicità dei suoi interessisociali, storici, religiosi. E non stu-piva quel tocco d’ironia e di stuporeche conferiva levità ai suoi incontricon personaggi e realtà del nostrotempo.Sarà forse anche per questo motivose non ripongo subito da qualcheparte il libro dopo averlo letto. Infat-ti indugio tra le pagine, rileggo, equasi mi pare di udire voci, calci aun pallone, le note di un piano. Sonoi ragazzi Giordani che lievitano allavita in una bolla di serenità mentrepapà Igino attraversa controcorrentegli anni del fascismo, rispettando isuoi ideali di libertà e di democrazia,senza sentirsi mai solo perché lafede dell’unico Dio è inflitta nel suocuore come una spada nella roccia.Dalle pagine di questa straordinariasaga familiare affiora la gioiosa vita-lità di Mya Salvati, moglie di Igino;gli dona giorno dopo giorno la suaoperosità nell’impattare il necessa-rio e il quotidiano coniugando idealicristiani e sentimenti non fugaci d’a-more. Aveva una voce di sopranoleggero ed era stata allieva deiBeniamino Gigli e di GiacomoLauri Volpi. Sembrava destinata agliallori della lirica, ma le sopravvenu-te maternità – fatta eccezione perqualche concerto – la spingono ausare questo suo dono per stupire esorprendere, con improvvisi gor-gheggi, la “repubblica dei marmoc-

chi” cioè i figli Mario, il Sergio diquesto libro, Brando e Bonizza.Che cosa cerca, in realtà, SergioGiordani con questa sua rivisitazio-ne?Certo, nel rievocare il tempo che fu,si riassaporano anche momenti feli-ci. Ma questo non sarebbe bastato ascioglierlo dalla capsula del suopudore. L’obiettivo è più alto. Daretestimonianza al padre di averlocapito e dirgli pubblicamente grazieper tutte le volte che l’ha tranquilliz-zato con la luminosa saggezza dellesue risposte.Aveva 14 anni. In un cassetto dellascrivania del padre trova una foto.Mostra una grande fossa piena dicorpi macilenti in un caos agghiac-ciante di braccia, teste, schiene epetti ridotti a scheletri. Le unichedue persone vive in quell’infernosono due grasse donne tedesche sor-veglianti del campo. È l’orrore tota-le, il campo di sterminio di Dachau.“Vedi Sergio” – gli dice il padre –“le foto che ti hanno inorridito testi-moniano che quando elimini Dio dalmondo, crolla tutto. Dell’uomo,solo, resta ben poco, se non un corpodal quale si può trarre un guadagnofacendo la somma delle ossa e dellacarne da spolpare. Il distacco da Dioporta alla soppressione dell’uomo.Lo si priva dell’anima immortale einsieme della libertà”.Ne ammira l’indipendenza, il corag-gio, le battute pungenti, il suo nonessere conformista. Ma non com-prende la totale fedeltà di suo padreal magistero della Chiesa.“Le battaglie si fanno all’interno delmondo cattolico”, gli dice Igino,“mai porsi al di fuori per aver manolibera perché si cadrebbe nell’erro-re”. E con le riflessioni del suo Dia-rio di fuoco avrebbe aggiunto:“Quando su un tema impegnativo, iosposto il mio giudizio per metterviquello dei Superiori, e cioè di Dio,io ho donato la mia vita intellettualee morale: ho fatto il martirio dellamente e della volontà. Ma allora

trovo che ho spostato l’umano e tro-vato il divino: e al posto dell’IOritrovo Dio”.Altro assillo di Sergio. Nonostanteche la seconda guerra mondialeabbia distrutto 50 milioni di vite nelmondo, c’è chi avanza il principio diuna “guerra giusta” una “guerra didifesa”. La risposta questa volta nonè indirizzata solo a suo figlio. Nelparlamento, di cui è deputato, IginoGiordani dichiara: “La guerramoderna non serve a niente. La terzaguerra (quella atomica) sarebbe lavittoria non certo del comunismo maneppure del capitalismo. Sarebbe lavittoria del cannibalismo”.Dopo il matrimonio dei fratelli Ser-gio rimane solo con i genitori e hamodo di conoscere meglio suopadre. “Più lo conoscevo, più cre-sceva in me la stima nei suoi con-fronti e cercavo di rasserenare miamadre e convincerla che i silenzi dipapà, le ore trascorse a scrivere nelsuo studio, gli intensi scambi episto-lari con persone di alta spiritualità inItalia e all’estero, i suoi rapidi viag-gi di incontri e di studio non eranoun modo per sottrarsi a lei, di nonconsiderarla più il centro dei suoiaffetti, ma molto più semplicemente,quello di seguire un fuoco interiore,un percorso dell’anima che distri-buisce le sue forze, il suo lavoro atutti i fratelli cristiani senza faredella famiglia un fortilizio da difen-dere contro tutti”.Poi viene anche per Sergio il giornodel distacco. Arriva a Roma daMosca dove ha svolto un’inchiestasulla Russia che l’ha portato a viag-giare per molti mesi dalla Siberiaalle repubbliche islamiche di confi-ne. Non ha avvertito i genitori per-ché vuole far loro una sorpresa. Hacon sè molti doni.La casa dove si svolge questa scenaè in via Romagnoli alla Balduina.Apre la porta e vede l’anticamera ealcune stanze in ombra. Una luceveniva soltanto dal salone. Sergioposa le valigie e si avvicina senza

far rumore alla grande sala. C’erasolo un lampadario acceso al centro.Il resto è in penombra.“Intorno al tavolo apparecchiatomio padre e mia madre in silenzio.Come in meditazione. Si tenevanoper mano. Una scena dolcissima”.Quell’immagine tenera, semplice,amorosa non riuscirà più a dimenti-carla. Intanto è costretto a chiedersi:“Che cosa facevo alla mia età nellacasa dei genitori?”Il giorno dopo fa le valigie e va avivere in via Quintiliano. “Miamadre e mio padre uscivano, ovvia-mente, soltanto dal mio quotidiano”.Alla morte di sua moglie Mya(1892-1974) Igino Giordani (1894-1980) sceglie definitivamente unasua via silenziosa alla santità e siritira a vivere, scrivere, meditare trai focolarini di Mariapoli a Rocca diPapa.E da questo giorno in poi Sergiodeve dividere la sua appartenenza difiglio come Mario, Brando e Boniz-za, con migliaia di giovani che arri-vano a Mariapoli per ravvivarsi allafede nel “fuoco” di papà Igino. Orasono in tanti a fargli domande e adattendersi risposte in umiltà d’amo-re.Ed eccoci all’altro motivo per cui,secondo me, Sergio Giordani hadovuto scrivere questo libro. Percostruirsi una sua esclusiva con ilsuo Caro papà... Infatti gli si rivolgeancora una volta con la devozione diun figlio.Ma è quasi una preghiera: “Cosìcome avevi compreso il mio animodi fanciullo dammi una mano, ora,nella parte ultima, e più difficile,della mia vita”.La giornalista Adriana Mulassano,che ha vissuto 25 anni con e perSergio, ha curato con la determina-zione e la professionalità a lei natu-rali la stampa e, nella sua postfazio-ne, racconta come suo marito studiò,e annotò le opere di Igino Giordani ecome passò giorni, poi, a sottoscri-vere le pagine che oggi leggiamo.I fratelli Mario, Brando e Bonizza,in prefazione, hanno parlato di Ser-gio che non c’è più come se fosse,invece, insieme a loro, in silenzio epoco distante da loro, ad ascoltarli,felice di averli sorpresi con questosuo Caro papà...

Aldo Falivena presentaCaro papà... di Sergio Giordani

5

00135 Roma - Via del Colle di S. Agata, 24 (Trionfale) - Tel. 06.3385697 - Fax 06.35498859 - Cell. 0338.2347213 - E-mail: [email protected]

VETRATE ARTISTICHE

LEGATE A PIOMBO • MOSAICI VITREIVETROFUSIONI • RESTAURI • SABBIATURE

LAMPADE • LAMPADARI

APPLIQUES • PIANTANE VETRI TIFFANY

PARALUMI SU MISURA

COMPLEMENTI D’ARREDO

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 5

Page 6: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Il Back Solution Centre è il risultato diuna esperienza pluriennale nel campodella diagnostica e della riabilitazione eoffre programmi di allenamentoparticolarmente indicati per la cura dellaschiena e della salute in genere.

GymMaster ClubIstituto di cultura fisica femminile

00136 Roma - Piazza Attilio Friggeri, 15Tel. 06 353.46.059 - [email protected]

NO AL MAL DI SCHIENA!

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 6

Page 7: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

brevi dai quartieri Sant’Onofrio

Caos permanentein via Igea

BalduinaPreoccupazioniper un parcheggio

La notizia del proposito di realizzareun parcheggio sotterraneo in piazzadella Balduina ha destato allarme tragli abitanti e gli operatori della piaz-za, che temono dissesti degli edifici(in particolare a causa della preca-rietà del sottosuolo della zona),danni alle attività commercialidurante i lavori e la perdita di postiauto in superficie, che da 157 scen-derebbero a 67. È stata indetta unaraccolta di firme presso i portieri edi negozi.

Trionfale bassoCresce il nuovomercato

È scaduto nei giorni scorsi il secondotermine stabilito per i lavori dicostruzione del nuovo mercato Trion-fale, che da quasi tre anni causanograve disagio ai residenti ed alle atti-vità della zona, nonché difficoltàall’importante flusso di traffico di viaAndrea Doria. Anche se siamo anco-ra lontani dalla fine, si vedono alme-

Malgrado la larghezza di via Igea, èormai abituale la colonna continua diveicoli che procede lentamente, instop and go, verso via Trionfale. Ne ècausa principale la situazione allosbocco su via Trionfale, dove anniaddietro si pensò di risolvere il pro-blema installando un impiantosemaforico, passato presto al sololampeggio. La vera origine della con-gestione sta invece nella diffusa sostain seconda fila (o peggio in secondopettine) sull’ultimo tratto, che obbli-ga tra l’altro gli autobus a fermare inmezzo alla strada, e nelle manovrepiù azzardate determinate dalla sostairregolare. Sarebbe ora di mettereordine, pur tenendo conto delle esi-genze connesse alle attività commer-ciali del luogo.

no gli scheletri degli edifici che acco-glieranno le molte funzioni previsteaccanto a quella storica di secondomercato alimentare di Roma.

La poesia

Del sale e del soleAnche se apertiquesti occhi non vedono

Anche se mi alzoresto seduto in piedi

Anche se bevoArso si ferma il canale

Anche se mangioDigiuno rimango nel cuore

Anche se sorridoÈ il pianto che pervade la testa

Anche se sentoNon capisco il senso dell’essere

Chiudo gli occhi e mi fermo

Allontano il bicchiere ed il piatto

Il sipario sui denti calato

Con le mani le orecchie sigillo

Sono qui nell’attesa del sole

e del sale che accarezzi la mente

Pino Acquafredda

(Secondo Premio Monte Mario2006 Sezione Poesia)

7

Zona BELSITO: Viale Medaglie d’Oro, 421/425tel. 06 35420649 • Fax 06 35348258

Zona MontesacroPiazza Monte Gennaro, 24 a/b/c/d

Via Vigne Nuove, 1cTel. 06 8184647 - 06 8176804 • Fax 06 8186940

TV • HI-FI •AUDIOAUTORADIO

ELETTRODOMESTICI VIDEO

TELEFONIA CELLULARE IMPIANTI SATELLITARI

PURIFICATORIE CLIMATIZZATORI

D’ARIA

INSTALLAZIONI E CONSEGNE A DOMICILIO

RIVENDITORE AUTORIZZATO

Tutto intorno a te

Inte

ress

i ze

ro T

.A.

N 0

/%,

TA

EG

max

5.50

, co

sti

attiv

azio

ne p

ratic

a va

riabi

li e

non

incl

usi

nel

prez

zo.

Impo

rto

finan

ziab

ile m

inim

o 15

0 €

mas

sim

o 15

00 €

. S

alvo

app

rova

zion

e de

lla s

ocie

tà f

inan

ziar

ia

interessi zero

2525TUTTO A

AL MESEPagamenti personalizzati

CAAF FENALCAdi MARZIA RICCI

MODELLI730 ISEE RED

BUSTE PAGA AZIENDEBUSTE PAGA DOMESTICI

AMMINISTRAZIONE IMMOBILI

VIA G. MARCHESINI, 9TEL. 06 306 025 08 FAX 06 306 034 62

Cartolibreria CopisteriaMontemarioTutto per la maturità

Articoli da regaloLibri per ragazzi - Libri vari

Fotocopie colore/bn - Ricariche on lineVideoscrittura - Servizio fax

Plastificazioni - Rilegature

Via della Stazione di Monte Mario, 5/700135 Roma - Tel. 06 3386275

ORARIO NO STOP 7.30-19.30

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 7

Page 8: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Alle due di notte del 16 novembre2005 una tromba d’aria, risalito ilcorso del Tevere, si abbatté nell’a-rea compresa tra il Foro Italico evia Flaminia Nuova. Notevolifurono i danni alle alberature, aicartelli stradali e, in alcuni casi,perfino agli edifici e nei giardiniprivati. Nei giorni a seguire lastampa romana riportò le rassicu-ranti dichiarazioni di Dario Espo-sito, Assessore all’Ambiente delComune di Roma, secondo lequali entro sei mesi – in praticacon la scadenza del mandato elet-torale – avremmo potuto vederemesse a dimora le nuove alberatu-re in sostituzione degli esemplariperduti: circa 25 fra pini e platani,tutti di alto fusto, e un centinaio diulteriori piante danneggiate. Daalcuni mesi al Foro possiamo nota-re l’avvenuto parziale ripristino,nell’area recintata gestita dalCONI, mentre lungo alle vie dicompetenza del Comune il risarci-mento è giunto in tempo utile perla Pasqua, e consiste in numerodue esemplari di pini piantati sulLungotevere nel tratto delimitatotra le vie del Ministero e Boselli.Frattanto nessuno ha provveduto asostituire i platani schiantatisilungo il versante opposto del viale,

né i pini sradicati fra quelli in filache dividono, in quel tratto, le par-tite carrabili del Lungotevere; oancora fra quelli che svettavano invia Capoprati o nel piazzale dellaFarnesina. Chissà se il MunicipioXX, cui spetta la gestione di talu-ne strade sunnominate, ha fattoquanto di suo dovere per protesta-re con l’Assessorato comunalecompetente, vista la tradita attesadi un solerte e completo ripristinodel patrimonio arboreo.

Er Foro Italico buggerato

‘Na tromba che pareva er finimonno,passata mezzanotte da un par d’ore,ruvinò l’arberi e seminò terrore,poi tornò ar fiume e se posò sur fonno.

Er giorno doppo fece l’Assessore:“ ’Ste piante, sradicate dar profonno,ve giuro, appena eletto, le rifonno;

è un impegno che prenno sur mio onore”.

Diciotto mesi so’ passati stretti,ma ar posto de le piante ce so’ serci:è davero ‘na sòla, a parlà schietti.

E mo’ giù ar Foro, tra li viali lèrci,tu poi annà a cercà quell’arberetti,ma nun li vedi manco si te sguerci.

Stefano Panella

Alberi perdutie quasi dimenticati

8

Il Casale Giannotto.

LO SBIANCAMENTODENTALE*di Attilio Carbonelli

Un bel sorriso, denti luminosi e bianchi, rappresentano un biglietto da visitaimportante in una società in cui i rapporti sociali hanno sempre maggioreimportanza. Per questo motivo il desiderio di avere un bel sorriso stadiventando un’esigenza sempre più diffusa e lo sbiancamento dei denti è unarichiesta che il dentista deve soddisfare quotidianamente. Oggi sonodisponibili molteplici tecniche che in modo più o meno efficace offrono alpaziente la possibilità di ottenere un buono sbiancamento dentale.Fondamentalmente lo sbiancamento può essere domiciliare, professionale ouna combinazione delle due metodiche. Lo sbiancamento DOMICILIAREviene effettuato per mezzo di strips cioè di strisce di polietilene su cui c’è unadesivo contenente l’agente sbiancante (perossido di idrogeno inconcentrazione piuttosto bassa). Queste strips si applicano sulla superficieesterna dei denti e vengono vendute comunemente in farmacia. La durata el’intensità dello sbiancamento domiciliare è sicuramente inferiore a quelloPROFESSIONALE, ottenuto per mezzo di un gel contenente perossido diidrogeno o di carbamide in concentrazione piuttosto elevata e per questoapplicato alla poltrona sotto il controllo del dentista. Il perossido di idrogenoa contatto con i denti sviluppa l’ossigeno che schiarisce. Il gel da alcuni vieneattivato da una luce alogena o laser, che ne influenza la velocità di attivazionema non l’efficacia che è del tutto sovrapponibile. Una combinazione delle duemetodiche, quella professionale e quella domiciliare, rappresenta a mio avvisola strada migliore per ottenere uno sbiancamento significativo. Non tutti ipazienti sono candidati ideali allo sbiancamento, bisogna dire infatti che i variprodotti sono inattivi sui restauri (otturazioni, corone in ceramica) presentiin bocca, per questo motivo è necessaria una visita dal dentista per stabilirel’opportunità dello sbiancamento.

* Medico specialista in odontoiatriaVia R. Rodriguez Pereira, 166 Tel. 06 35453155

Inse

rzio

ne p

ubbl

icita

ria

Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 8

Page 9: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Presso l’aula magna dell’Itis Enri-co Fermi si è svolta il 3 maggioun’assemblea pubblica indetta dalCoordinamento territoriale deicomitati dei quartieri che gravitanoattorno alla via Trionfale. Con l’o-biettivo di informare i cittadini erichiamare l’attenzione delleamministrazioni locali sul serioproblema del traffico nel trattoperiferico di via Trionfale, i relato-ri hanno mostrato ai presenti un fil-mato sulla situazione nelle ore dipunta. In seguito a un’attenta ana-lisi della circolazione veicolare,supportata da studi condotti da tec-nici, esperti e docenti universitari, icomitati cittadini sono giunti allaconclusione che l’ormai imminen-te allargamento del tratto compresotra Piazza Monte Gaudio e l’exospedale psichiatrico Santa Mariadella Pietà non sarebbe una prioritàpoiché da quando è stato inaugura-to il passante Giovanni XXIII lacircolazione è molto scorrevole.Drammatica è invece la situazionedella viabilità nel tratto successivodella consolare, quello che dalSanta Maria porta fino alla Giusti-niana e all’incrocio con la Cassia, auna sola corsia per ciascun senso dimarcia. Situazione ulteriormenteaggravata dalla recente apertura, invia Ipogeo degli Ottavi, di un ramodello svincolo del GRA, che hasensibilmente aumentato l’afflussodi auto da e per Ottavia.L’allargamento di questo tratto distrada è nell’agenda dell’ammini-strazione comunale ma avverràsolo in un secondo momentorispetto al lotto Monte Gaudio-Santa Maria della Pietà: per lacomplessità dell’opera, l’approva-zione del progetto definitivo e ilfinanziamento richiederanno tempipiù lunghi. La proposta dei cittadi-ni all’amministrazione capitolina èdunque quella di invertire l’ordinedei provvedimenti in agenda par-tendo dall’intervento ritenuto tra i

due più urgente. Nel corso dell’as-semblea, oltre al problema traffico,è stato trattato anche quello dellasicurezza stradale poiché, come hasostenuto nel suo intervento l’ar-chitetto Maddalena Biggi delComitato Ottavia, dal punto divista urbanistico la maggior partedella carreggiata non è a norma dilegge: troppo stretta (con punteminime di sette metri e mezzo perdue sensi di marcia!) e decisamen-te carente in fatto di marciapiedi,che lungo molti tratti sono assentie, dove ci sono, risultano ben piùstretti di quanto prevedano lenorme vigenti. Il Presidente delXIX Municipio Fabio Lazzara harisposto all’invito dei comitati ed èintervenuto all’incontro, spiegandoai presenti le ragioni della sceltadell’amministrazione comunale dianteporre il tratto Monte Gaudio –Chiarugi a quello successivo:“L’allargamento avrà inizio intempi brevissimi dalla zona di viaStresa” ha dichiarato “perché è dalì che, arrivando dal centro, siinterrompe la viabilità a due corsieper senso di marcia, e perché quel-lo è il tratto di connessione con lavia Pineta Sacchetti; per il rad-doppio della seconda parte è quasiultimato il progetto di massima e ilnostro obiettivo è che i lavori par-tano tra due anni. Pur consapevolidella differenza di transito veicola-re tra le due parti” ha aggiuntoLazzara “bisogna tenere presenteche la via Trionfale è destinata adiventare una grande infrastruttu-ra della mobilità e in quanto tale ènecessario che sia tutta a quattrocorsie; del resto anche tra il caval-cavia di Ottavia e la Giustiniana cisono tratti poco frequentati dalleauto, ma non si può per questopensare di allargare un pezzo qui euno là dove serve, non sarebbecorretto dal punto di vista urbani-stico”.

Paola Fusco

Emergenza TrionfaleCittadini e Amministratori a confronto

L’annosa vicenda della via Trion-fale reclama certamente unapronta ed idonea soluzione, pereliminare le congestioni nellequali continua ad attardarsi, neltratto più periferico, il trafficoprivato e pubblico, anche dopol’apertura del Passante a Nord-Ovest. Anzi, sono purtroppo fon-date le preoccupazioni, da noiripetutamente espresse, che ilnuovo svincolo del GRA richiamiulteriore traffico sulla via Trion-fale e peggiori ancora di più lasituazione, in assenza di adeguatiinterventi. (E, comunque, si ricor-di il noto ammonimento secondoil quale più strade si fanno, ancorpiù aumenta il traffico; raddoppie nuove strade daranno esiti sod-disfacenti soltanto se accompa-gnati da reali e significativimiglioramenti del trasporto pub-blico.) Le difficoltà per realizzare il rad-doppio oltre via Chiarugi sononote e reali. Il progetto vigentenell’ormai lontano 2002, quandosi dava per imminente la gara diappalto per il tratto tra viale deiMonfortani ed il sottovia ferro-viario presso il San Filippo(all’altezza di via Barellai), pre-vedeva, tra via Chiarugi ed il sot-tovia, l’allargamento sul latoOvest, a spese del verde e di alcu-ne casette intercluse tra la strada ela ferrovia; valutazioni di caratte-re ambientale e sociale portaronoperò a sospendere il procedimen-to e ad esaminare diverse soluzio-ni, tra cui anche quella di adegua-re via Di Mattei, sull’altro latodella ferrovia, ed utilizzarla comecomplemento del corrispondentetratto della via Trionfale, discipli-nando la prima a senso unicoverso il centro e la seconda versola periferia. Non sappiamo qualesia la soluzione adottata nel pro-getto ora in via di compimento,ma aspettare ancora due anni periniziare i lavori ci pare troppo, sesi considera quanto l’opera siaimportante per la popolazione diOttavia e delle zone limitrofe e daquanto tempo la si aspetti.E, in relazione a quanto accenna-to all’inizio, non dovrà tardareneanche il raddoppio tra il SanFilippo ed il GRA, la cui compe-tenza risulta ripartita tra l’Ammi-nistrazione comunale e quellaprovinciale. Anche su questa trat-ta non mancano le difficoltà,determinate sia da insufficienzedi spazio (si è parlato, per esem-

pio, dell’ipotesi di realizzare untratto in galleria all’altezza dellacosiddetta “curva Magnante”) siada considerazioni ambientali;vorremmo che fosse reso noto lostato dei progetti e dei finanzia-menti, ma anche che fosse tempe-stivamente avviato un procedi-mento di concertazione pubblica.E andrebbe valutata attentamente,da tutti i punti di vista, la propo-sta di prolungare via Barellai finoa via Casal del Marmo (seguendoil tracciato di un fosso, per mini-mizzare l’impatto ambientale), alfine di ridurre il carico di viaTrionfale ed offrire percorsi piùbrevi ai residenti di Palmarola.Riguardo allo svincolo del GRA,di cui è prossimo il completamen-to, è urgentissimo dare una rispo-sta rassicurante ai cittadini diOttavia e Palmarola, che dallasistemazione di progetto hannovisto compromesso l’accesso alparcheggio ed alla fermata ferro-viaria di Ipogeo degli Ottavi. Edeve essere eliminata l’assurditàche costringe chi proviene dalcentro (ma anche da Ottavia, Pal-marola e S. Andrea) ad arrivarefino alla Giustiniana e tornareindietro, per imboccare il GRAverso l’Aurelia.È questo il modo per contenere iconsumi energetici e l’inquina-mento?Infine due accenni alle tratte piùcentrali. Tra il Passante e viale deiMonfortani, il raddoppio già c’è,grazie all’utilizzazione di via del-l’Acquedotto del Peschiera e viaPestalozzi, ma sono ancora fre-quenti le congestioni su viaTrionfale. Esse non dipendonosolo dal semaforo all’altezza divia Chiarugi (e da quel che succe-de oltre il semaforo), ma anchedalla sosta irregolare o comunquedannosa lungo la tratta; almenoquesta causa potrebbe essere eli-minata subito.Sulla discussa tratta tra il Passan-te e Piazza Monte Gaudio cisiamo già soffermati, nel numeroscorso, rispondendo ad una lette-ra. Diciamo solo che concordia-mo col Presidente Lazzara circala necessità di un disegno unitariodella strada, che l’intervento haanche precise motivazioni locali eche vanno adottati gli accorgi-menti necessari a non penalizzarela vivibilità del quartiere. Propor-re lo scambio di questo interven-to con un altro può servire solo anon fare nulla per altri anni.

Il punto sulla via Trionfale

9

OTTICAPOLCHISPECIALISTA IN OPTOMETRIA

OCCHIALI DI PRESTIGIOMULTIFOCALI VARILUX

SOLUZIONE PROBLEMI VISIVI - APPLICAZIONE LENTI A CONTATTO(i nostri locali sono strutturati anche per persone anziane o handicappate)

È PREFERIBILE PRENDERE APPUNTAMENTO

Roma - Via Teulada, 2 (angolo Piazzale Clodio, 61)Tel. 06-37516237

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 9

Page 10: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

5 per milleDopo aver vissuto per parecchiotempo in zona Monte Mario,diversi anni fa mi sono trasferi-to dove vivo tuttora. Ho “sco-perto” la vostra pregevole rivi-sta dopo il mio trasferimento e –quelle volte che ne entro in pos-sesso, quando transito occasio-nalmente nell’ambito della zonadi diffusione – la leggo semprecon piacere. Avete fatto bene apubblicizzare, nella prima pagi-na nel n. 244, la possibilità didestinare a voi, anziché ad altrimeno meritevoli, la quota del 5per mille; finora non avevo maipensato a voi, anche perché rin-traccio, si e no, soltanto due-trenumeri l’anno, ma stavoltadestinerò a voi la mia scelta esvariate altre ne farò destinaredai miei amici.

Gianni Fazzini

In che stato versail nostro ponte?Sono un insegnante sposato condue figli, vivo al quartiere Fla-minio, non lontano da PonteMilvio, ma sono nato a MonteMario, dove ho vissuto pertrent’anni e dove spesso torno atrovare i miei che mi conserva-no il caro “Monte Mario”. Viscrivo per lamentare anch’io lostato di degrado in cui versa ilPonte Milvio e per parteciparviil mio rammarico in merito aquanto ha dichiarato l’Assesso-re del XX Municipio Clarke inuna trasmissione televisivaandata in onda il 27 aprile scor-so su Roma Uno, verso le13.30. Egli ha affermato che lacampagna contro i lucchettisarebbe stata “orchestrata” dalgruppo Ulivo del Municipio,poiché i lucchetti esprimereb-bero un preciso valore: una“promessa di amore eterno” cuinon crederebbe, a suo dire, unacerta ideologia di Sinistra. Unattacco ai Dico? Siamo al para-dosso: i lucchetti sono di Destrae le critiche alla rimozione ver-rebbero da “certi ambienti radi-cal chic”, testuale espressioneusata dall’intervistato. Io credosi possa essere di Destra, diSinistra, di Centro e tuttaviarimanere infuriati per comeversa il nostro Ponte. L’amorefra adolescenti è cosa intimache cresce e si svela col gusto ela necessità di confidare i pro-pri sentimenti, non di banaliz-zarli con un rito “consumando-li” sul parapetto del ponte.Ormai siamo giunti al consumi-smo dei sentimenti dei ragazzi-ni e allo sfruttamento – pure diquesto – da parte della politica,e per di più senza remore per idanni al patrimonio storico emonumentale cittadino.

Filippo Grosso

segue da pagina 2 Chi nun è praticode regge moccoli nonpassi per Ponte MilvioQuando nell’edicola di zonavedo esposto Monte Mario ècome rincontrare un vecchioamico con il quale puoi scam-biare due parole a cuore aperto.Siamo in un paese libero quindipenso c’è, per fortuna, libertà distampa e di parola. Quindiognuno può protestare, conte-stare, recriminare nel suo pienodiritto. Nell’ultimo numero delgiornale mi ha colpito l’articoloCatene e lucchetti. Come a suotempo mi colpì, nel numero235, l’articolo Troppi botti. Èpossibile che facciano scalporele cose belle, allegre e pulite?

Ho riletto decine di volte l’ulti-mo articolo di marzo, ho smalti-to la rabbia ed ho scritto. Michiedo, ma come si fa? I fuochid’artificio erano atti incivili dainterdire, ma da buona romanaho pensato: perdonatemi se citoun vecchio proverbio: li raji dersomaro nun ariveno ar cielo eper fortuna la voce è stata ina-scoltata e fino a ieri sera da VillaMiani sono ancora partiti versoil cielo i fuochi allegri e scop-piettanti. Veniamo all’ultimoarticolo sui lucchetti. Sono defi-niti: luridume, troiaio, scempioin un articolo molto esaurientecon aggiunta di un sonetto. Hodavanti a me i suddetti testi edue vocabolari romaneschi: mache so’? Ma che vonno dì?Chiamare luridume i lucchettidell’amore! È vero che il pove-ro vecchio lampione non ce la fapiù a sopportarne il peso, ma dapiù di una settimana Il Messag-gero si sta interessando al caso:il sindaco (per fortuna giovanecon figlia adolescente), e l’as-sessore capitolino alla cultura siprenderanno cura di loro e li sal-

veranno. Dunque, viva i lucchet-ti. A mio avviso luridume,troiaio per giovani e meno gio-vani, dovrebbero essere ladroga, il bullismo, la prostitu-zione giovanile, le cacche deicani. Ai miei tempi si scorteccia-vano gli alberi per incidere uncuoricino con le iniziali, a Vero-na si disegnavano i cuori contanto di firma, sotto il balcone diGiulietta. E adesso, dopo i sim-patici libri di Moccia è arrivatala moda dei lucchetti. Vogliamotogliere a due adolescenti inna-morati che si baciano la speran-za di giurarsi eterno amore?Direbbe Verdone: l’amore èeterno, finché dura. Diamo ilbuon esempio noi adulti e ricor-diamo loro, alla meglio gio-ventù, messaggi solo d’amore enon di prediche sterili e criticheinutili. Per concludere ciò chemi ha fatto proprio infuriare è

leggere: se tornasse Goetheinorridirebbe a vedere il “suo”Ponte Mollo. Ponte Mollo èstato e sarà sempre dei romani.Non saranno tanto le mie parolema la poesia di Checco Durante,la canzone di Ponte Mollo diLando Fiorini e vogliamo arri-vare a Costantino Imperatore: inhoc signo vinces e magari vinco-lo d’amore. E chi nun è praticode regge moccoli non passi perPonte Milvio.

Annamaria Cimolino

Con ciò speriamo di poter chiu-dere lo spazio dedicato ad unastoria che avremmo preferitonon fosse esistita. A Firenze,appena avuto sentore che qual-cosa del genere potesse accade-re su Ponte Vecchio, hanno affis-so sulla ringhiera che proteggeil monumento a Benvenuto Cel-lini un’elegante targhetta cheesplicita la proibizione di affig-gere lucchetti. Comprendiamo lebuone ragioni che ispirano laposizione della lettrice Cimolino(e siamo quanto lei sensibili agravi mali come droga, bulli-

smo, ecc., che peraltro nullahanno che vedere con i lucchet-ti), ma siamo convinti che unmonumento come Ponte Milviovada tutelato da qualsiasi gene-re di superfetazione, ed anchedalle scritte (alcune perdonabiliper la loro ingenuità, altre no)che ne hanno deturpato i para-petti, creando anche il rischioche vengano danneggiati daiprocedimenti di pulizia. E siamoconvinti che l’amore possa tro-vare, e trovi quotidianamente,ben altre espressioni, spontaneee sentite, che l’imitazione di ungesto suggerito dai media.Quanto ai fuochi d’artificio,continuiamo a ricevere segnala-zioni da parte di persone la cuitranquillità ed il cui sonno sonotroppo spesso disturbati dalleintemperanze di feste private.Voglia considerare, la nostragentile lettrice, che nella comu-nità ci sono anche malati, e poipersone afflitte da gravi pensie-ri, altre costrette dal loro orariodi lavoro a coricarsi presto,altre che studiano o svolgonolavoro intellettuale anche disera e, perché no, qualcuno cheha il diritto di ascoltare in pacedella musica od altro. I fuochisono uno spettacolo bellissimo,ma limitiamolo a poche occasio-ni all’anno ed a beneficio ditutti.

Lampioni spentia OttaviaIn via Trionfale, da oltre unanno, dal civico 10022 al civico11480 sono spenti 15 lampionistradali, altri 8 sul cavalcavia divia Casal del Marmo ed oltre 20a via Ipogeo degli Ottavi, com-preso il parcheggio FS. Ad unlettore che l’aveva in partesegnalato al Messaggero, l’A-cea ha risposto che questa pub-blica illuminazione è non di suacompetenza (strano!). Allora, achi spetta la manutenzione?Urge un intervento dell’UfficioTecnico del XIX Municipio chesi adoperi verso chi di compe-tenza per il ripristino urgente(anche se in questo momento cisalva l’ora legale).

Mario Costanzi

Un ponteggioal Foro ItalicoIl monolite in marmo, in fase dipulitura, è coperto da impalca-ture da circa tre mesi. Non si

capisce. Quanto tempo serveper pulire un monumento inmarmo, integro, a superficipiane? 15 giorni? Un mese? Varicordato – senza malizia alcu-na – che, non in Egitto, aitempi dei Faraoni e deglischiavi, ma in Italia, negli anni‘30, la stazione Ostiense, èstata costruita in due mesi. Lalentezza degli attuali lavoripotrebbe lasciare indifferenti,ma il ponteggio è in affitto: chipaga? Non vorrei che la con-statata urgenza dell’addiziona-le Irpef ad uso delle Ammini-strazioni locali nascesse dacasi come questo, dove lo spre-co è evidente.

S. Ricci

Caffè o auto?Vi invio per conoscenza il mes-saggio che ho già inviato al Pre-sidente del Municipio XIXattraverso il sito del Municipioper protestare contro l’autoriz-zazione data per l’occupazionedi suolo pubblico in largo Mac-cagno. “Voglio protestare perl’autorizzazione ad occupare ilsuolo pubblico data al CaffèDubbini sito in largo Maccagnoalla Balduina. Dopo vari giornidi recinzione, oggi sono comin-ciati i lavori per la costruzionedi una pedana fissa sulla stradache occupa 4-5 posti auto. Chiha dato l’autorizzazione sicura-mente non conosce bene lasituazione della viabilità dilargo Maccagno dove è diffici-lissimo trovare un posto, cipassa l’autobus 990 e spessotutta la circolazione è bloccataper lungo tempo. La pedana incostruzione ostruisce il passag-gio delle auto e leva 4, forse 5posti auto in una zona giàcarente. Spero che chi ha datol’autorizzazione, un po’ sovra-pensiero ci possa ripensare eripristinare la situazione cosìcome era”.

Maurizio Pediconi

È difficile conciliare esigenzefatalmente contrapposte inquartieri urbanizzati senzatener conto dell’esplosionedella motorizzazione privata. Èpiù importante salvare 4 postiauto o favorire, a prescinderedall’interesse del gestore, unluogo di aggregazione sociale?La conciliazione è ancora piùdifficile quando qualcuno pre-tende di parcheggiare a fiancodella pedana del Caffè e nessu-no glielo impedisce.

10

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 10

Page 11: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

…”Dove andiamo?” – “Non lo soma dobbiamo andare.”… Il brevis-simo dialogo tratto da “Sulla Stra-da” di Jack Keruac è lo spunto diriflessione che la Coop. Il T-Riciclooffre a tutte le realtà teatrali cheproliferano all’interno delle scuolestatali di ogni grado del territorio aNord di Roma, e che partecipanoalla terza Edizione di “Teatrando”la Rassegna di Teatro delle Scuole.Il viaggio reale, o fantastico è quel-lo della vita stessa, alla ricerca dirisposte ai grandi e piccoli quesitidell’esistenza ma è anche quelloche la Cooperativa conduce ormaida tre anni nell’immaginario dibambini e ragazzi, coraggiosamen-te stimolati da insegnanti appassio-nati che credono nel valore forma-tivo della attività teatrale nellascuola e spesso guidati da operato-ri esterni che il Teatro vivono inprima persona.Una realtà in controtendenza, a

testimonianza di una scuola chenon è soltanto il vuoto palcosceni-co di un disagio giovanile espressoin rappresentazioni di bullismo, diintolleranza e di provocazioneoscena. C’è ancora una scuola che vibra,seppur tra mille difficoltà, di indi-gnazione per l’indifferenza e dipassione per i suoi giovani.Fra le tante scuole che hanno aderi-to alla rassegna c’è anche un nostroistituto comprensivo Chiodi cheper il secondo anno consecutivopresenta ben due spettacoli congruppi della scuola media. I duelaboratori andranno in scena il 23maggio: Liberi di volare è un parel-lelismo tra il mondo del gabbianoJonathan e quello dei giovani ado-lescenti e Storie della preistoria,liberamente tratto dalla lettura deltesto omonimo.

F.M.

Teatrando il viaggio continua

Musica: il premio Mennellaalla Giovanni XXIIIL’Istituto Comprensivo Parco dellaVittoria (Scuola Media GiovanniXXIII) ha conquistato brillante-mente il primo premio assolutodella categoria “orchestra” alla XIIedizione del Concorso NazionaleVincenzo Mennella riservato aglialunni delle Scuole Medie ad indi-rizzo musicale di tutta l’Italia chesi è svolto a Casamicciola Termedal 17 al 20 aprile 2007.

L’orchestra formata da 50 elementidai 12 ai 14 anni dell’Istituto delquartiere Belsito, ha “gareggiato”con altre 14 scuole provenienti davarie parti d’Italia. Un plauso ai pro-fessori Simona de Rossi (violino),Antonio di Spirito (chitarra), AlessioMancini (flauto) e Tiziana Polletta(pianoforte) che hanno iniziato allamusica gli alunni vincitori.

Max (Massimo Auditore)

Il Parco Regionale Urbano delPineto ha costituito il naturale labo-ratorio per un progetto, voluto efinanziato dal XIX Municipio, cheha visto destinatari gli alunni di 14classi afferenti al secondo ciclo ele-mentare (3a, 4 a, 5a classe) di scuo-le situate negli immediati dintornidi questo pregiato e unico “polmo-ne verde”. Il progetto, scaturito nel-l’ambito di un avviso pubblico, èstato ideato e attuato dalla Coope-rativa “Pineto 2000” con l’intentodi fare scoprire diversi aspettitematici che riguardano le zone delparco più limitrofe alle stesse sediscolastiche. Fra gli oltre 250 stu-denti interessati al progetto, quellidell’Istituto comprensivo Chiodihanno affrontato lo studio dell’eco-sistema umido del vicino fondoval-

le oppure la storia delle fornaci edel borghetto di Valle Aurelia, chericade anch’esso all’interno deiconfini del Parco; altri alunni dellascuola di via Taverna hanno invecestudiato il tema geologico, in parti-colare inerente alle “sabbie rosse”del Pineto; i pianori del parco sonostati oggetto di interesse per lascuola Lambruschini-Plesso Dona-ti, sia in relazione alla vegetazionesia per la storia agricola della tenu-ta del Pineto (di cui i Casali Torlo-nia costituiscono testimonianza)nonché della scomparsa Villa Sac-chetti. Agli alunni del complessoscolastico Maffi-Maglione è statainfine riservata la trattazione degliargomenti sull’ecosistema dellamacchia mediterranea in relazioneall’habitat della collina mediana

La Scuola nel ParcoUn progetto di educazione ambientalenel 19° Municipio

del Parco. I lavori degli studenti, coordinatidai rispettivi insegnanti, sono statiesposti il giorno 5 maggio nell’am-bito di una manifestazione conclu-siva, organizzata nella “Casa delParco” in collaborazione con la sto-rica Associazione “Il Pineto” cheaveva programmato nella stessagiornata la tradizionale “Festa diprimavera”. Così la manifestazioneè risultata ricca di eventi, in armo-nia con la programmazione delleattività svolte dal Sistema Bibliote-

cario Romano, presente al Casaledel Giannotto. Il Presidente dellaCommissione Cultura del 19°Municipio ha sottolineato la parti-colare valenza di questo tipo di ini-ziative, come utile esempio di inte-razione tra istituzioni, operatoriculturali ambientali e associazioni,realtà protese all’attuazione di ser-vizi che possono essere offerti aicittadini nel Parco ed al Casale delGiannotto.

Stefano Panella

Biblioteca BasagliaLa semplicità della scienza.A cura dell’associazione culturale LaGravità per la diffusione della culturascientifica, lunedì 21 maggio ore17.00, si svolgerà l’incontro sul tema“Si può viaggiare nel tempo? Scienzaoltre la fantascienza” con RobertoCapuzzo Dolcetta. Sarà inoltre allesti-ta la mostra “L’Universo vicino” susole, stelle e galassie.Don Andrea SantoroIn collaborazione con la comunità diSant’Egidio, il 31 maggio alle 18, laBiblioteca presenta il libro di AugustoD’Angelo Don Andrea Santoro. Unprete tra Roma e l’Oriente (San Paoloed., 2006). Meglio perdere il cappello che latesta. Settimane per l’AfricaLa biblioteca, aderendo alle iniziativeche il Sindaco di Roma promuove sul-l’Africa, dal 19 maggio al 1 giugno,propone una serie di eventi di alto livel-lo, con la mostra fotografica di Massi-miliano Troiani. Il giorno di apertura èin programma una conferenza pubblicacon Jean Leonard Touadì (assessore delComune di Roma alle Politiche Giova-nili), padre Venanzio Milani (direttoredell’agenzia dei Comboniani Misna),Massimiliano Troiani (fotografo), con-ferenza con la partecipazione straordi-naria di Alex Zanotelli, il padre missio-

nario comboniano che ha dedicato lasua vita all’Africa. Sarà proiettato ilvideo di M. Troiani dell’ultima intervi-sta a uno dei principali intellettuali afri-cani Joseph Ki-Zerbo.Il disagio mentale. Iniziative inmemoria di Franco BasagliaLa biblioteca, il Municipio Roma 19°,il Dipartimento di Salute Mentaledella Asl RME e il Museo dellaMente, promuovono, dal 21 al 29maggio, una serie di iniziative cultura-li di sensibilizzazione sul tema deldisagio mentale. Sono previste:mostra di pittura del progetto Giusep-pina nei locali della Biblioteca; mostradi prodotti di artigianato artistico dellecooperative sociali integrate; un con-vegno in Biblioteca per sabato 26maggio; visite guidate al Museo dellaMente e la presentazione del libro diNicola Fanizzi Lasciateci stare. Nar-razioni dal Manicomio (ed. sensibilialle foglie, 2004) il 29 giugno al Cen-tro Studi del Santa Maria della Pietà. Bambini nel mondo.Mostra fotograficaDal 4 al 9 giugno, mostra fotograficadi Cinzia Iacono e Claudio Magagnini(fotografi non professionisti); serata dipresentazione della mostra con unaperformance teatrale il 4 giugno.Iniziative per i bambini e i ragazziFesta dei Vicini alla quale sono invi-tati ragazzi e genitori, il 26 maggio,per giocare e socializzare sul tema del-l’amicizia e della solidarietà. Inoltre, continuano i Martedì deiRagazzi, il 22 e 29 maggio insiemecon l’associazione “Mi leggi, tileggo”. L’Angolo delle storie tutti igiovedì dalle 17 alle 18, con Giusep-pe, Clara e Chiara. Il sabato mattina alle 11.00 con Tuttigiù per Terra e le favole dei ragazzidel Liceo Gassman.

11

Via Festo Avieno, 52 - Tel./Fax 06 35451610 - Cell. 347 1767876

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 11

Page 12: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Si sta per concludere la stagio-ne dei Concerti del Mercoledìall’auditorium dell’Università

Cattolica e anche - all’inizio dellaprossima - il “progetto Beethoven”dedicato all’integrale dei Quartet-ti per archi, in collaborazione conla Scuola di Musica di Fiesole.Quest’anno si sono avvicendati inquesta lodevole iniziativa il Quar-tetto di Firenze e lo stesso Quartet-to di Fiesole al quale è toccata l’e-secuzione (mercoledì 18 aprile) didue composizioni assai lontane neltempo l’una dall’altra: il Quartettoper archi in fa maggiore op.59 n.1del 1806 e il Quartetto per archiin mi bem.maggiore op. 127, com-pletato quasi un ventennio piùtardi.Da Alina Company e Daniela Cam-marano (violini), Pietro Scalvini(viola), Sandra Bacci (violoncello),già allievi di Farulli, della Chigianae con prestigioso curriculum,abbiamo colto fin dalle prime bat-tute del Quartetto in fa maggiore lacapacità di evidenziare, attraversoun’ottima intesa, la singolarità diquest’opera dall’innovativo carat-tere sinfonico. Ma anche la sensibi-lità individuale degli interpretitrova modo di esprimersi: ed eccol’assolo del primo violino che nelfinale dell’adagio “canta” unasplendida melodia, tra l’altro dichiara derivazione italiana.Anche il Quartetto in mi bemollemaggiore ha un mirabile adagio,ma qui si apre un dialogo fraentrambi i violini, si gioca convariazioni inusitate, si sente la vici-nanza della Nona sinfonia ormaiterminata e il tutto scritto da unBeethoven che “sentiva” la musicaormai soltanto dentro di sé. E infat-ti, teoricamente, si parla di questiultimi, scritti in completa sordità,come di quartetti “soggettivi”, incontrapposizione con quelli“oggettivi” del primo periodo.Ma più che prolungare il discorsosui Quartetti beethoveniani, bennoti ai musicofili, merita qualchecenno il brano con cui il Quartettodi Fiesole ha voluto aprire la serata:il Langsamer Satz für Streichquar-tett (Movimento lento per quartettod’archi) di Anton Webern (1883 -1945).Webern è un nome che a qualcuno,nel pubblico, avrà destato lì per lìqualche preoccupazione; ma ilWebern del lento per quartetto d’ar-chi (da eseguire, come aggiungevalo stesso compositore, con espres-sione commossa) è un Webern gio-vanissimo, allievo ma non ancora

fedele seguace di Schönberg.Siamo nel 1905 e la produzioneweberniana fino a quel momentonon era andata al di là di qualcheraccolta di Lieder per voce e pia-noforte o altri strumenti. Il meritodi aver indagato e valorizzato ilLangsamer Satz, citato soltantonelle maggiori enciclopedie, spet-ta a Roman Vlad che ne parlacome del “primo lavoro veramenteimportante di Webern, sebbene viprevalga ancora l’influsso diBrahms, in parte mediato attraversoSchönberg.” E Vlad racconta dellaprima esecuzione avvenuta, assie-me ad altri lavori inediti, soltanto il27 maggio 1962 a Seattle, nell’am-bito di un festival di musicheweberniane, organizzato dalla“Società Internazionale AntonWebern”, fondata da un appassio-nato musicologo statunitense.L’accoglienza della breve composi-zione fu lusinghiera e anche ilpubblico della Cattolica ha mostra-to di gradire questo giovaneWebern “innamorato” del violinoche inizia melodioso, poi vienedisturbato dal pizzicato dei colle-ghi, poi sembra rinchiudersi dentroun sogno per fremere di nuovosommessamente. Bravi gli interpre-ti e grazie alla direzione artisticache anche questa volta (comeavvenne con il Quartetto di Firenze,che inserì fra due quartetti beetho-veniani una composizione di Dall’Ongaro) ha appoggiato, prima dicelebrare Beethoven, l’affacciarsipur breve e contenuto di un compo-sitore del Novecento. Entrambimusicisti tragicamente sfortunati:l’uno condannato crudelmente allasordità, l’altro vittima di una distra-zione fatale. Accadde una sera del1945, nei pressi di Salisburgo, doveWebern si era rifugiato per sfuggireai bombardamenti di Vienna; non siricordò del coprifuoco, si affacciòal balcone, accese una sigaretta eun soldato di ronda gli sparò unafucilata.

Maria Rossaro

Prossimamentealla CattolicaLa stagione dei Concerti del Mer-coledì si concluderà mercoledì 30maggio. La Camerata Italica, diret-ta da Giorgio Carini eseguirà ilConcerto Brandeburghese n.3 diBach e lo Stabat Mater di Pergole-si, con il mezzosoprano BeatriceMercuri e il soprano AngelicaGirardi.

12

I quartetti beethovenianie il giovane Webern

Domenica 6 maggio presso il Cine-ma Trevi, nell’ambito del “Tekfe-stival…ai confini del mondo…den-tro l’occidente”, festival di cinemaindipendente giunto quest’annoalla VI edizione, abbiamo assistitoalla proiezione del cortometraggioAmore alla fermata, la cui storia èin un certo senso legata a doppiofilo anche al nostro territorio.Il cortometraggio, nato da un pro-getto e una feconda collaborazionetra il Tekfestival e il Centro DiurnoSperimentale Integrato La Vocedella Luna del DSM ASL RMEU.O.C.18, è stato realizzato a con-clusione di uno stage di tre mesisulle “Tecniche di ripresa” svoltodal Tekfestival con una decina traragazzi e ragazze del Centro.La Voce della Luna ha sede nel com-prensorio del Santa Maria della Pietàe opera da quasi un decennio nelcampo della salute mentale, cercan-do nell’arte una possibilità di cura.Nel corso degli anni i ragazzi e leragazze del Centro hanno avutomodo di sperimentare se stessi, lapropria espressività, i propri sogni, inuna intensa attività di laboratori tea-trali; ora è arrivato anche il desideriodi misurarsi con le tecniche del cine-ma e con l’emozione di stare dietroe/o davanti alla macchina da presaper sperimentare nuovi linguaggi,modalità e opportunità espressive.Lo stage di “Tecniche di ripresa” fa

parte di un progetto pilota che haavuto avvio nel novembre 2006nell’ambito del “Festival Interna-zionale del Cortometraggio” diSiena e si è concluso con la produ-zione di Amore alla fermata di cui iprotagonisti e le protagoniste delprogetto hanno curato per intero lasceneggiatura, le riprese e la regi-strazione del suono, seguiti daAntonio Veneziano, docente dellostage, dal personale del CentroDiurno e dalla dott.ssa Anna Cac-ciotti che ha fortemente creduto nelprogetto.Presenti in sala, emozionati e sod-disfatti, c’erano i ragazzi e le ragaz-ze del Centro Diurno, i loro amici efamiliari, gli organizzatori dellostage nonché del Tekfestival, glioperatori del Centro e la dott.ssaCacciotti ai quali siamo grati peraverci regalato venti minuti di emo-zioni e poesia attraverso le immagi-ni, trasportandoci in una “Storiatra pianeti in collisione per amore,gelosia, invidia, disperazione, rab-bia, passione divina, universale emetropolitana” e rammentandociancora una volta che “Ogni imma-gine è possibile, ogni esistenza èpossibile” così come, per aspettidiversi, ci hanno insegnato FrancoBasaglia, Antonin Artaud e AlbertoGrifi, cineasta indipendente dapoco scomparso.

Alessia Rocco

L’Associazione Solidarietà Vincen-ziana ha organizzato una seratamusicale che vuole essere unomaggio alle canzoni ed alle poesieromane e napoletane, con una car-rellata di melodie scelte fra le piùbelle tra queste due tradizioni musi-cali.L’intento del complesso Archetipo èquello di rintracciare gli antichicodici espressivi ed i canoni armo-nici delle architetture sonore dellamusica colta e popolare dell’areamediterranea. L’associazione ha

organizzato il concerto con il mae-stro Trojse ed il suo complesso, abeneficio del Centro OdontoiatricoVincenziano, che cura gratuitamen-te gli “ultimi” e le persone più biso-gnose, accogliendole nel centro spe-cialistico di via Virginio Orsini 1.Lo spettacolo ha avuto luogo gio-vedì 10 maggio all’AuditoriumDue Pini in via Zandonai 2 (angolopiazza dei Giochi Delfici a VignaClara).

Laura Ugolini

“Napoli e Roma... core a core”

Amore alla fermata

cucina tradizionale e non solo...

Via degli Scolopi, 31 - Tel. 06 35504965

Ristorante

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 12

Page 13: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

“Marco Calcagni e lo spazio dell’in-teriorità”: questo è il titolo dellabella mostra personale che il pittoreha tenuto presso la galleria R.D.F.Arte in via Festo Avieno (dal 14 al22 aprile). Nella stessa galleria l’ar-tista aveva già esposto due anni fa,ottenendo un grande successo. Più

Marco Calcagni, L’Esodo (2006), gomma piuma, 51x41 cm.

Marco Calcagnie lo spazio dell’interiorità

di trenta le opere presentate oggi,quasi tutte di piccole dimensioni.Calcagni ha sempre saputo rinnova-re la sua pittura attraverso una ricer-ca ed una sperimentazione continua.Oggi, nelle sue composizioni, lamateria spessa e densa che egli usa(soprattutto gommapiuma e spugnaruvida) acquista sempre più un ruolofondamentale, insieme al colore edal segno.A parte qualche eccezione (come ildelizioso paesaggio Case con albe-ri, un’immagine bianca e lieve,senza peso, come un’apparizione) leopere di Calcagni sono ormai prati-camente astratte, pur conservandoun sottile legame con la realtà.Nella sua pittura, tanto è conciso edessenziale. Talvolta la strutturamaterica si spacca, dividendosi informe geometriche elementari, men-tre il colore si fa vibrante e morbido,si incupisce nelle fenditure o si rap-prende qua e là in coaguli densi edrammatici. Il segno sottolinea lecrepe ed i solchi, oppure disegna insuperficie percorsi apparentementecasuali, che possiedono invece unaloro logica rigorosa e danno ritmo evitalità a tutta la composizione.Poiché il linguaggio pittorico del-l’artista si trasforma di continuo, siapure impercettibilmente, ogni suaopera ci appare nuova, diversa daogni altra. Basta talvolta un modoinsolito di impostare la struttura di

un dipinto, una luminosità piùprofonda e preziosa del colore, unamaggiore incisività del segno: edecco che quel dipinto diventa qual-cosa di unico e di inedito.Calcagni predilige il piccolo forma-to, perché ama concentrare in pocospazio tutto ciò che ha da dire. E lì,

davanti alla tela bianca, ecco che lamemoria misteriosamente lasciaaffiorare visioni che sembravanodimenticate, suggestioni e momentivissuti in un tempo lontano; e quellevisioni, quelle suggestioni, queimomenti chiedono di essere fermatisulla tela.Nascono allora paesaggi comeEsodo, in cui l’artista fa rivivere ilricordo di un piccolo borgo comple-tamente disabitato, veduto per casouna sera: le case di pietra si allinea-no malferme l’una accanto all’altra,con porte e finestre scavate sullafacciata, come ferite profonde. Unamuraglia piena di lacerazioni, deso-lata, insormontabile, una visionedove tutto è solitudine e silenzio.Calcagni, pittore di talento, ha ildono di saper trasmettere, a chiosserva le sue opere, le emozioni edi sentimenti che egli stesso ha pro-vato. Ed è proprio questo, in fondo,che ci dà la vera misura di un artista.

Annamaria Marchesini

Alla R.D.F. ArteDal 12 al 19 maggio, alla R.D.F. Arte(via Festo Avieno), la pittrice ClaudiaCecconi espone 25 opere astratte daicolori luminosi, eseguite con tecnichemiste. Nella stessa galleria dal 24 al 31maggio Franco Valente presenterà unaserie di collage, realizzati con giornalidegli anni ‘70, che l’artista ha rielabo-rato con interventi pittorici.

13

VIA G. TAVERNA, 15/17 - 00135 ROMATEL./FAX 06 35505805

“OTELLO CALZATURE”... dal 1965

Nuovi arrivi primavera-estate

Esperienza e qualità al Vostro servizio perché...La salute nasce dai piedi

• Calzature Moda Comoda

• Linea Soft MELLUSO, SANAGENS,F.lli TOMASI, MEAZZO

• Calzature e Pantofole predisposteper inserimento plantari

• Pantofole anatomiche

• Calzature per religiosi

• Articoli sanitari

• Accessori per calzature

• Pelletteria (borse cinte portamonete uomoe donna)

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 13

Page 14: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

14

(aprile-maggio)

Corteo di protesta per la destina-zione dell’ex manicomio, LaRepubblica, 1 aprileI manifestanti hanno chiesto l’ac-quisizione comunale degli immobi-li e l’apertura di un tavolo per lacreazione di un polo culturale nellestrutture del Santa Maria della Pietàchiedono il ripristino degli ostelliprogettati in 4 padiglioni, la pedo-nalizzazione e la difesa del parco. Ilprotocollo d’intesa prevede che 18padiglioni diventino di proprietàdell’Asl e destinati a residenze psi-chiatriche e centri per malattie cro-niche. Preoccupazione anche per laproposta di assegnare 4 padiglioniall’Università senza che ne vengaprecisata la destinazione.Bimbi malati al Gemelli unappello dal Comune, La Repub-blica, 5 aprileSta per nascere la “Casa a colori”che accoglierà i bambini con le lorofamiglie: 66 posti letto, una pale-stra per la riabilitazione, una ludo-teca, una biblioteca, la scuola e ungiardino attrezzato come nel film“Pirati nei Caraibi”. Per contribui-re: conto corrente postale63516009; bonifico bancario, conto11783/18 –, la “Casa a Colori”Banca di Roma, agenzia 60, Abi3002, Cab 3360, intestato a agoponlus c/o, Divisione OncologicaPediatrica Policlinico Gemelli,Largo Gemelli 8, 00168 Roma.Ponti puliti, a rischio i “lucchettidell’amore”, Corriere della Sera,10 aprileParte l’operazione “Ponti dellacittà” che prevede la ripulitura didieci passanti storici che attraversa-no il Tevere e il Campidoglio spen-derà quattrocento mila euro percancellare le scritte e le tracce dellosmog.Il primo ponte a rifarsi il look gra-zie all’intervento dell’unità orga-nizzative del Decoro Urbano saràPonte Milvio, per il quale non èstato ancora deciso il destino degliormai celebri “lucchetti dell’amo-re”.Ponte Milvio, dalla storia ai luc-chetti. Parte la riconquista di unsimbolo, Il Giornale, 11 aprilePer tutelare questo “grande vec-chio” il consiglio del XX Munici-pio ha approvato all’unanimità unarisoluzione che chiede al Campido-

glio interventi per valorizzare ilponte e l’area circostante: risiste-mare il lastricato di sampietrini nelpiazzale di fronte alla torretta,sostituire i paletti e gli archettiparapedonali attuali bianchi e rossicon altri più adeguati al contestoarchitettonico. Il consiglio chiedeanche all’Ama pulizie giornaliere euna manutenzione costante. Chiedeal Campidoglio di non autorizzaresoste di ambulanti e camion bar e aivigili urbani una più intensa pre-senza sul territorio e a chi di com-petenza condizioni di decoro e dirispetto ambientale (rimozionedelle baracche e di materiale vario).Taxi ancora introvabili in perife-ria, Il Tempo, 11 aprileIl nuovo servizio di 62 centralinedislocate in tutti i Municipi non harisolto del tutto il problema. Chia-mando il numero 060609 capita cheil telefono squilli a vuoto, soprat-tutto in periferia. Il momento dimaggiore criticità si registra dopole 23.Tour amoroso a Ponte Milvio:una cinese vende lucchetti, IlMessaggero, 13 aprileLa pulizia dei ponti di Roma è ini-ziata da Ponte Milvio, meta per gliinnamorati di tutta Italia. Il busi-ness amoroso non è sfuggito allaCina. È comparsa una cinese chevende nuovi lucchetti, mentre laSoprintendenza comunale studia unprogetto per sistemarli.“Foro Italico, a rischio i restauriper le mancate autorizzazioni”,La Repubblica, 14 aprileIl Consorzio Arte lancia l’allarmedopo aver vinto l’appalto dallaConi Servizi Spa per la ricerca disponsorizzatori degli interventi direcupero e denuncia che la riquali-ficazione si è trasformata in uninferno burocratico.Ponte Milvio, tolti i “lucchettidell’amore”, Corriere della Sera,14 aprilePromettevano amore eterno, sonofiniti in cantina. Tolti dai pompierie dai vigili urbani, verranno custo-diti in un armadio del DecoroUrbano. Rimozione indispensabilesecondo l’assessore comunale allePolitiche Culturali, Silvio Di Fran-cia, per il peso e la dispersione elet-trica della lanterna. È stata cosìscritta la parola fine alla querelle

che ha visto contrapposti centrosi-nistra e centrodestra. L’alternativaai lampioni sarà un corrimanointorno alla balaustra, secondo DiFrancia che ricorda che ai suoitempi si intarsiavano cuori sullacorteccia di un albero.Zanzara tigre, interventi su unmilione di tombini, Il Messaggero,15 aprileParte in anticipo il piano comunalea causa del caldo. La diffusionedella zanzara è stimata in media sul70% del territorio comunale, in tuttii municipi e in particolare, fra glialtri, nel XX. L’Ama esegue (comealtre società private) interventi surichiesta tramite il call center 0655301225 e il costo varia in baseall’ampiezza dell’area da trattare.Pineto, i residenti si mobilitanoper difendere il parco, Il Giornale,22 aprileI manifestanti chiedono interventiconcreti per un parco in cui dilagal’anarchia: prostituzione, spaccio didroga, aggressioni e baraccopoli.L’intento dei promotori è di sensi-bilizzare le istituzioni che “nonhanno voluto ascoltare le lamenteledei cittadini”.La grande casa degli artisti stra-nieri, Corriere della Sera, 6 mag-gioNasce in un residence di via dellaCamilluccia “Qwatz”, spazio dedi-cato all’arte contemporanea. A darevita al progetto Benedetta di Loretoe Andrea Pagano. “Qwatz” è unaresidenza d’arte, un centro cultura-le che potrà ospitare una quarantinafra pittori, scultori, video-artisti,registi, fotografi, scrittori, criticid’arte. Ciascuno potrà avere adisposizione uno studio e un gran-de spazio comune attrezzato per ilavori più difficoltosi di scultura esaldatura. “Qwatz” avrà un calen-dario di attività, come avvieneall’estero, che si aprirà con unworkshop di una settimana con lavideo-artista svizzera Ursula Bie-mann ed è rivolta soprattutto ai gio-vani artisti stranieri, oltre che italia-ni, appena usciti dalle accademie.Università, ecco le sedi dellanuova Sapienza, Il Corriere dellaSera, 7 maggioLa più grande università europea èpronta alla sfida del decentramento:sono stati ultimati i progetti prelimi-nari che portano alla concreta rea-lizzazione di tre nuovi campus, Pie-tralata, Santa Maria della Pietà e ExSnia e al trasferimento di parecchiefacoltà in nuove sedi. I dipartimentiinteressati alla stesura della primafase del progetto hanno consegnatonei giorni scorsi al rettorato le tavo-

A Emilio Rossiil Premio Ilaria AlpiMercoledì 18 aprile, presso la Saladel Carroccio nel Palazzo Senata-rio-Campidoglio di Roma è statoconsegnato il Premio Ilaria Alpi2007 alla carriera a Emilio Rossi,che, come tanti altri giornalisti, faparte della “Gente di MonteMario”. Genovese, classe 1923,laureato in giurisprudenza e in filo-sofia, ha cominciato l’attività gior-nalistica in un quotidiano locale.Entrato in RAI nel 1956 ha percor-so una lunga carriera nel settoredell’informazione e della program-mazione televisiva. È stato, dopo lariforma legislativa del 1975, ilprimo direttore del TG1, periodonel quale è stato gambizzato dalleBrigate Rosse, davanti al Centro diProduzione romano di via Teulada.Fu ferito mentre percorreva, comeera solito fare ogni giorno dopoessere sceso dal mezzo pubblico,l’ultimo tratto di strada a piedi leg-gendo un libro. È stato vicediretto-re generale alla RAI per la pianifi-cazione, poi presidente dell’UCSI,presiede il Comitato di Ammini-strazione del Centro TelevisivoVaticano e guida il Comitato diapplicazione del Codice di autore-golamentazione TV e minori.Ecco la motivazione: “Verso Emi-lio Rossi l’informazione e più ingenerale la società italiana hannoun debito di riconoscenza. Per ilsuo impegno professionale e civile,per la sua coerenza di giornalistarispettoso dei diritti di tutti, masoprattutto dei ragazzi, i soggettipiù esposti al cinismo opportunisti-co di un malinteso mercato, peraver formato, e guidato generazionidi giornalisti televisiva, per aversempre creduto in un modello altodel Servizio Pubblico radiotelevisi-vo. Dallo studio sul pensiero catto-lico e su Jacques Maritain agliintensi anni della nascita e delladirezione del TG1, per i quali hapagato nel ‘77 anche un duro prez-zo personale per mano terrorista, aidelicati compiti ai vertici dellaRAI, fino alla Presidenza dell’UC-SI e quindi alla responsabilità delComitato TV e Minori, la carrieradi Emilio Rossi rappresenta un raroequilibrio fra la professionalità el’etica, fra l’impegno culturale e lascelta civile”.

le riguardanti tre insediamentimaggiori, campus, parcheggi, ser-vizi e case per studenti e tre mino-ri. Entro la fine dell’anno sarà attri-buito l’appalto e per il 2011 o 12tutto sarà pronto, secondo il rettoreRenato Guarini. Ai campus delSanta Maria della Pietà (27 ettari, 9edifici per 15mila mq, 240 postiletto) sono previsti corsi di disegnoindustriale, archeologia, scienzadell’educazione e della formazio-ne, master, laboratori di ricerca.

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 14

Page 15: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

L’associazione “Amici di Monte Mario” organizzazione non lucrativa di utilità sociale(ONLUS), costituita il 28 maggio 1969, persegue fini di promozione sociale, civica e cul-turale nei quartieri di Monte Mario. Non legata a partiti politici e aconfessionale, l’Asso-ciazione dipende esclusivamente dai propri soci, nello spirito di solidarietà verso tutti gliabitanti del territorio. Per aderirvi va presentata domanda su apposito modulo. La misuradella quota d’iscrizione è libera. La quota associativa annuale è di € 30,00 per i soci ordi-nari; € 90,00 per i sostenitori; € 10,00 per i familiari e gli studenti. Versamenti nel contocorrente postale n. 40706004, intestato all’Associazione Amici di Monte Mario. L’Asso-ciazione ha sede in via degli Scolopi 31, presso la Residenza Monte Mario, telefono (consegreteria automatica funzionante 24 ore su 24) e fax 06 35503317, e-mail [email protected]. La segreteria è aperta il lunedì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30 edil mercoledì dalle 10.00 alle 13.00.

Lingua inglese (a vari livelli:principianti, medio, avanzato,conversazione).In ottobre avrà luogo un test perassegnare i candidati ai vari livel-li; ai corsi possono partecipareadulti e studenti (in classi separa-te). La prenotazione del test èobbligatoria, telefonando allasegreteria telefonica sopra indica-ta. Docente: Dott. Conor Rowan.Lingua francese. La prof.ssaMaria Teresa Livadiotti, dimadrelingua francese, terrà anchequest’anno il suo corso (ancheconversazione). Consiste di 20incontri settimanali.In novembre inizieranno i corsi diLetteratura inglese. La prof.ssaElisabetta Perotti impartirà uncorso di letteratura inglese dalleorigini ai nostri giorni.Training autogeno. La psicotera-peuta dott.ssa Lucia Guerrieri

terrà anche quest’anno il suocorso, che ottenne tanto successonegli anni passati. Il corso consi-ste di 12 incontri settimanali (alivello elementare e a livelloavanzato).Disegno. La scultrice MarinaMele riprenderà il corso di dise-gno iniziato l’anno scorso (a duelivelli).Corso di regia televisiva. Laregista televisiva Adriana Borgo-novo terrà una serie di lezioni perquei giovani che mostrano inte-resse alla regia televisiva.Altri corsi. Sono previsti anchecorsi di Lingua araba, russa, spa-gnola e tedesca, di Storia dell’Ar-te, di Storia della Musica, di Sto-ria della Letteratura Italiana eStraniera, di Storia delle Religio-ni, di Storia del Teatro, di Psicolo-gia, di Grafologia, impartiti daesperti docenti.

Libera Università di Monte Mario LUMMAnno accademico 2007-2008 - Segreteria telefonica: 06 35403503

I corsi si tengono presso l’Istituto Comprensivo “Dionigi Chiodi”,via Appiano 15 (piazza Giovenale - bus 990 o FR3 fermata Appiano)

Programma di attivitàPubblichiamo, come di consueto,uno stralcio del programma delleattività dell’Associazione, avver-tendo che gli appuntamenti cheseguono, salvo diverso avviso, siintendono riservati ai soci. Perinformazioni telefonare al numero06 35503317 oppure 0635403503.

MAGGIO

23, mercoledì. Terzo “Salotto Let-terario”. Sono invitati tutti coloroche desiderano ascoltare o presen-

tare loro opere di prosa e di poesia.La lettura dei testi sarà precedutada una merenda.

GIUGNO

6, mercoledì. Visita all’Orto Bota-nico. Una piacevole passeggiata trapiante rare, guidata da un esperto.

13, mercoledì. Incontro di fine sta-gione, con cena-buffet, nel ristoran-te “Chiacchiere con gusto” dellaresidenza “Monte Mario”. I Socisono invitati a far partecipare ancheloro amici e simpatizzanti dell’As-sociazione.

15

Il giorno 5 maggio una ventina disoci con i loro amici ed alcuni let-tori del nostro giornale, per un tota-le di circa 40 persone, hanno parte-cipato a una gita in pullman allasplendida oasi di Ninfa. Il gruppo,guidato dalla dott.ssa Patrizia Tor-lonia, organizzatrice della gita, havisitato con una guida esperta dibotanica della Fondazione Caetani,proprietaria dell’Oasi, i magnificigiardini, unici in Europa, adorni dipiante esotiche e rare e irrigati dallelimpidissime acque del fiumeNinfa, che scorre fra le antiche esuggestive rovine della cittadinamedievale. Dopo la lunga e interes-

sante passeggiata fra tanti splendo-ri, i partecipanti, carichi di piantefiorite, si sono avviati in pullmanper visitare l’interessante Abbaziadi Valvisciolo e, successivamente,verso la cittadina di Sermoneta,dove li aspettava un ottimo pranzo,imbandito nella veranda di un risto-rante. Nel pomeriggio il gruppo havisitato il Museo allestito nello sto-rico Castello Caetani, sempre sottola guida dalla dott.ssa Torlonia.Al ritorno a Roma tutti i parteci-panti, pienamente soddisfatti, sisono di nuovo congratulati con l’at-tenta organizzatrice.

L.F.

Gita a Ninfa e a Sermoneta Visitate il sito dell’AssociazioneAmici di Monte Mario

www.montemario.org

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 15

Page 16: Impaginato 17-07-2007 9:09 Pagina 1 245 · PDF fileSapete, se potessi, cosa ... so De Vio, la cui strada è a senso unico, ... ce“ che ha fatto scrivere velo-cità massima 20 km

Realizzazione box pertinenziali alla BalduinaCo.G.E.I. Srl - Via Marziale, 24 - 00136 Roma - Tel. 06.39725591 r.a. - Fax 06.39728633

Santa Maria degli Angeli - Via Lattanzio

Santa Paola - Via Elio Donato Stella Mattutina - Via Cecilio Stazio

Impaginato 17-07-2007 9:10 Pagina 16