IMMIGRAZIONE Quando si parla di immigrazione e di immigrati si finisce per trattare la questione...

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IMMIGRAZIONE IMMIGRAZIONE Quando si parla di immigrazione e Quando si parla di immigrazione e di immigrati si finisce per di immigrati si finisce per trattare la questione come un trattare la questione come un "problema" da affrontare o da "problema" da affrontare o da risolvere; pare che gli immigrati risolvere; pare che gli immigrati abbiano bisogno del nostro aiuto, abbiano bisogno del nostro aiuto, del nostro sostegno, della nostra del nostro sostegno, della nostra solidarietà. solidarietà. Ma se guardassimo al fenomeno della Ma se guardassimo al fenomeno della immigrazione con un occhio diverso ‑ immigrazione con un occhio diverso ‑ non orientato soltanto alla risorsa non orientato soltanto alla risorsa economica della forza lavoro ‑ e economica della forza lavoro ‑ e vedessimo gli immigrati come persone vedessimo gli immigrati come persone che portano con sé valori propri, che portano con sé valori propri, cultura e fede? cultura e fede?

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immigrati si finisce per trattare la immigrati si finisce per trattare la questione come un "problema" da questione come un "problema" da

affrontare o da risolvere; pare che gli affrontare o da risolvere; pare che gli immigrati abbiano bisogno del nostro immigrati abbiano bisogno del nostro

aiuto, del nostro sostegno, della nostra aiuto, del nostro sostegno, della nostra solidarietà. solidarietà.

Ma se guardassimo al fenomeno della Ma se guardassimo al fenomeno della immigrazione con un occhio diverso ‑ non immigrazione con un occhio diverso ‑ non orientato soltanto alla risorsa economica orientato soltanto alla risorsa economica

della forza lavoro ‑ e vedessimo gli immigrati della forza lavoro ‑ e vedessimo gli immigrati come persone che portano con sé valori come persone che portano con sé valori

propri, cultura e fede? propri, cultura e fede?

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ancora viviamo mentalità vecchie ed ancora viviamo mentalità vecchie ed ostili alimentate, non poco, dai media ostili alimentate, non poco, dai media che considerano gli immigrati troppo che considerano gli immigrati troppo numerosi, un pericolo perché numerosi, un pericolo perché sottraggono lavoro agli italiani, sottraggono lavoro agli italiani, aumentano l'insicurezza sociale, la aumentano l'insicurezza sociale, la criminalità, il terrorismo. criminalità, il terrorismo.

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Questi stereotipi sono smentiti dai fatti e Questi stereotipi sono smentiti dai fatti e dalle statistiche ma la percezione del dalle statistiche ma la percezione del fenomeno è quella indotta dai mezzi di fenomeno è quella indotta dai mezzi di comunicazione (e dai poteri che li comunicazione (e dai poteri che li detengono) che contribuiscono a mostrare detengono) che contribuiscono a mostrare gli immigrati sotto un profilo di gli immigrati sotto un profilo di problematicità e negatività creando paura, problematicità e negatività creando paura, diffidenza e non di rado ostilità.diffidenza e non di rado ostilità.

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I cristiani delle nostre parrocchie (e I cristiani delle nostre parrocchie (e con essi i loro pastori) non sfuggono con essi i loro pastori) non sfuggono da questi meccanismi, interpellati, da questi meccanismi, interpellati, come sono, dall'incertezza del lavoro come sono, dall'incertezza del lavoro e difficoltà abitative, dai e difficoltà abitative, dai cambiamenti sociali e culturali, dalla cambiamenti sociali e culturali, dalla ricerca di nuovi modelli. ricerca di nuovi modelli.

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Le comunità ecclesiali sono chiamate a Le comunità ecclesiali sono chiamate a smantellare i pregiudizi e le diffidenze smantellare i pregiudizi e le diffidenze che le attanagliano e le chiudono per che le attanagliano e le chiudono per liberare un pensiero nuovo, positivo liberare un pensiero nuovo, positivo capace di portare al confronto ed alla capace di portare al confronto ed alla crescita, anche sul piano della fede crescita, anche sul piano della fede

gli immigrati, portatori di nuovi gli immigrati, portatori di nuovi impulsi, sollecitazioni e sfide, le impulsi, sollecitazioni e sfide, le spingono a rinnovarsi ed essere spingono a rinnovarsi ed essere sempre meno autoreferenziali, più sempre meno autoreferenziali, più aperte verso nuovi stimoli aperte verso nuovi stimoli

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Tanto per fare un esempio, la presenza Tanto per fare un esempio, la presenza islamica sul nostro territorio può portareislamica sul nostro territorio può portare

in un'ottica pregiudiziale: alla chiusura ed alla difesa (e quindi “conservazione”) della nostra religione cristiana, quando non ci si limita al mantenimento di simboli ed esteriorità da ostentare in un'ottica più libera: ad una costante verifica della Fede, a ricomprenderne i valori (dunque “tradizione”) perché questi siano testimoniati e "parlino" all'uomo di oggi che vive in uno scenario in rapido cambiamento e non solo a motivo della immigrazione

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Per i credenti il fenomeno migratorio non è nuovo Per i credenti il fenomeno migratorio non è nuovo

Adamo, espulso dal Paradiso terrestre (Gen. 3,23). Caino divenne errante e vagabondo (Gen. 4,12) e andò ad abitare nel paese di Nod ad Oriente dell’Eden Abramo ha lasciato Ur, suo paese natale, per raggiungere la terra promessa da Dio

Mosé ha guidato Israele per quaranta anni nel deserto verso la terra promessa (Esodo)

Più volte il popolo ebraico ha subito l’Esilio inTerra straniera

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Lo stesso Gesù Cristo, nella sua Incarnazione, è diventato un migrante su questa terra. Ha anche avuto lo stato di rifugiato in Egitto con la propria Famiglia, quando il re Erode cercava di eliminarlo. Per tutta la vita è stato migrante da un luogo all’altro, senza un luogo fisso dove posare il capo

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La Bibbia ci ricorda La Bibbia ci ricorda dunque la dunque la provvisorietà ed i provvisorietà ed i limiti della nostra limiti della nostra permanenza nella permanenza nella storia degli uomini storia degli uomini come abitanti in terra come abitanti in terra straniera... siamo straniera... siamo tutti in cammino tutti in cammino verso la Patria futura. verso la Patria futura.

Gli immigrati ci Gli immigrati ci rendono presente rendono presente questa realtà che questa realtà che avevamo dimenticato o avevamo dimenticato o eccessivamente eccessivamente spiritualizzato, la loro spiritualizzato, la loro presenza è dunque un presenza è dunque un segno forte della segno forte della Provvidenza che ci Provvidenza che ci chiede conversione e chiede conversione e cambiamento.cambiamento.

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La migrazione è connaturata all’umano: l’uomo La migrazione è connaturata all’umano: l’uomo non è fatto per rimanere solo, è sempre in non è fatto per rimanere solo, è sempre in divenire, sempre in cerca del proprio habitat e divenire, sempre in cerca del proprio habitat e di una migliore qualità di vita. di una migliore qualità di vita.

Nel mondo e nella storia, tale fenomeno è Nel mondo e nella storia, tale fenomeno è una sfida quotidiana ed una necessità una sfida quotidiana ed una necessità quasi vitale per la vita comunitaria. quasi vitale per la vita comunitaria.

Il dialogo interculturale e interreligioso Il dialogo interculturale e interreligioso rende ogni giorno più sicuro e questo mondo rende ogni giorno più sicuro e questo mondo più umano, l’assenza di tale dialogo si più umano, l’assenza di tale dialogo si traduce in violenza e deportazione, guerra. traduce in violenza e deportazione, guerra.

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Anche per questo dobbiamo fare Anche per questo dobbiamo fare attenzione al linguaggio. attenzione al linguaggio.

Una parola come «integrazione» finisce per dire che il migrante, per essere accettato e inserito nella società o nella parrocchia, deve diventare in qualche modo come noi, deve omologarsi (mettere da parte la sua storia e la sua cultura, privarlo di quelle ricchezze di cui ha bisogno lui e noi).

anche il termine «accoglienza» si può prestare ad equivoci, nel senso che si finisce per collegarlo semplicemente all'aiuto materiale o a qualche forma di sostegno

Bisognerebbe piuttosto parlare di condivisione "vivere insieme" ‑ ma questo richiede fatica, ed un cambiamento radicale di mentalità, ma anche gioia e soddisfazione

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L’unica via possibile è quella del dialogo, L’unica via possibile è quella del dialogo, che è anche il mezzo più efficace per che è anche il mezzo più efficace per abbattere le barriere e le abbattere le barriere e le contrapposizioni, spesso preconcette e contrapposizioni, spesso preconcette e talvolta ideologiche, che vengono talvolta ideologiche, che vengono costruite in base alla provenienza, alla costruite in base alla provenienza, alla cultura o alla religione. cultura o alla religione.

Che si voglia o no, si è “condannati” Che si voglia o no, si è “condannati” a vivere insieme agli stranieri, per a vivere insieme agli stranieri, per ragioni demografiche, politiche e di ragioni demografiche, politiche e di interessi comuni. interessi comuni.

A noi spetta di scegliere il modo con cui A noi spetta di scegliere il modo con cui accogliere, per poter convivere. Il futuro accogliere, per poter convivere. Il futuro dipenderà dalla maniera di ricevere gli dipenderà dalla maniera di ricevere gli immigrati: come amici, come fratelli, come immigrati: come amici, come fratelli, come partners nella legalità o come intrusi ed invasori partners nella legalità o come intrusi ed invasori

Oggi siamo tutti chiamati a lavorare con un Oggi siamo tutti chiamati a lavorare con un autentico spirito missionario ad una autentico spirito missionario ad una trasformazione della nostra realtà trasformazione della nostra realtà confrontandola non con realtà lontane, ma confrontandola non con realtà lontane, ma con quelle presenti con quelle presenti

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Signore dammi l'amore per il mio tempo, per la mia terra, per la mia gente. Senza l'amore, la cittadinanza è solo diritti e doveri, la città solo un posto dove vivere, le istituzioni solo un'autorità, la politica solo potere e compromesso, la nazionalità solo una distinzione tra chi è dentro e chi è fuori, il vicino una potenziale minaccia, il più debole solo zavorra, il lavoro solo soldi. Aiutami a comprendere che davanti a Te nessuno è senza permesso di soggiorno. Tu, che riveli l'uomo all'uomo, trasforma lo straniero in fratello, i confini in porte, le frontiere in abbraccio.

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A cura di don Luciano Cantini