ilfatto20160103
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7/25/2019 ilfatto20160103
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Domenica 3 gennaio 2016 Anno 8 n 2 e 1,50 Arretrati: e 3,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 fax+3906 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
y(7HC0D7*KSTKKQ( +]!z!#!"!%Sgarbi provoca e fa svegliare un sinda co per visitare un mu seo di notte,ma la verit che il 1 gennaio erano tutti chiusi. Stavolta il gufo Re n z i
I SEGRETI DEL POTERE/8 Il legale di Bobo: Porto Stefani ad aprire un conto
p Preoccupati dallinchiesta di Forl sui finanziamenti ricevutidai loro candidati e dalle richieste arrivate dallex parlamentare
e avvocato del senatur, Matteo Brigand, i padani attivaronoun deposito di quasi venti milioni alla Sparkassedi Bolzano dove fecero confluire il finanziamentopubblico e altre propriet del Carroccio
I Mattarelli
MARCO TRAVAGLIO
Renzi: Un discorso di-retto al cuore degli ita-liani e pieno di amore
per lItalia. Bene! Boldrini:Ha messo al centro le difficolte le speranze della vita quoti-diana delle persone. Bravo!Grasso: Ha chiamato tutti aprendersi cura della Repubbli-ca. Bis! Napolitano: Vivissi-me congratulazioni. Benebra-vobis! Il messaggio di Capodan-no di Sergio Mattarella ha regi-strato la consuetastanding ova-tion che dalla notte dei tempiaccompagna qualsiasi messag-gio di Capodanno di qualsiasipresidente qualsiasi cosa dica.Come il discorso di Ettore Pe-trolini nei panni di Nerone ched fuoco a Roma per rifarla pibella e pi superba che pria. il festival della piaggeria, la sa-gra dellipocrisia, la fiera deltartufo. Intanto perch le lodi aMattarella, presidente n o-taio che non si impiccia neglialtri poteri escono dalla bocca edalla penna degli stessi quirina-
listi-corazzieri che per noveanni turibolarono Napolitano,presidente interventista che siimpicciava in tutti gli altri po-teri. E poi perch, al netto delleovviet, banalit e ritualit qui-rinalizie, condite con ampiespruzzate di Valium e di bro-muro, lanestesista del Colle haespresso un concetto tuttaltroche scontato: quello sulleva-sione fiscale che, anzich uniretutti nel coro a cappella del ser-vo encomio, avrebbe dovutospaccare la politica: far vergo-gnare i partiti di governoed e-sultare quelli dopposizione.
Gli evasoriha dettodan-neggiano la comunit naziona-le e i cittadini onesti. Le impostesarebbero decisamente pi
basse se tutti le pagassero. In-vece levasione ostacola le pro-spettive di crescita. E non hacitato i soliti gufi pauperisti,statalisti e giustizialisti, ma unrecente studio di Confindustriache stima levasione fiscale econtributiva nellItalia del 2015a quota 122 miliardi, pari a 7,5punti di Pil. Quel Pil che Renziha dipinge in pieno boom per unaumento, forse, dello 0,8%. Inquesto senso, anche se non sen accorto quasi nessuno per-ch dopo dieci minuti di aneste-sia dormivano quasi tutti, ilmessaggio mattarelliano undito nellocchio al premier e al-la sua narrazione ottimista, fa-cilona e populista. Che poi lastessa del pensiero unico de-stra-centro-sinistra dellulti-mo ventennio (da B. a Renzi),con qualche rara parentesi diseriet (Prodi, Ciampi, Pa-doa-Schioppa, Visco). Dal 1994ci sentiamo ripetere che per ri-durre levasione e aumentare ilPil bisogna tagliare le tasse, coschi oggi non le paga perch so-no troppo alte domani correr apagarle felice come una Pasquaperch saranno un filino pibasse.
SEGUE A PAGINA 24
EXPO Listituto scelto per il dopo
LIit di Genova e i fondimilionari (mai spesi)
q BARBACETTOA PAG. 9
q LILLO A PAG. 8
RABBIA Islam sciita in rivolta
La moderata Arabiadecapita 47 eversor i
q ZUNINI A PAG.16
LANNO NUOVO ARRIVATOIN UNITALIA GI SEGNATA
q FURIO COLOMBO A PAG. 13
TUTTO DA RIFARE Credito, Fisco, Tv pubblica e Giustizia tra errori e omissioni
Per Renzi gi Quaresima:quattro grane per il rientro
La cattiveria
ufficiale: Harrison Fordsar Indiana Jones 5.Indiana Jones e i predatoridellanca perduta
WWW.SPINOZA.IT
ELSA MARTINELLI
Mas t roian n iera snob, Sordiun generoso
q PAGANI A PAG. 20 - 21
Quando la Lega nascose il tesoroMaroni decise di creare un trust per difendere i soldi da Bossi e dai giudici
Mannelli
IL CALIFFONON PROFETA
A CASA SUA
KABUL, ROMAE LA GUERRAPI INUTILE
q RAMPOLDI A PAG. 17 q FINI A PAG. 18
Ro b e r to
M a ron i ,
presiden-
te della
Lombar-dia Ansa
LINO BANFI I 2 pugliesi nel trionfo di Quo vado?
Ecco il segreto di Checco
ANDREA SCANZI
E FEDERICO PONTIGGIA
Nel primo gior-no di program-
mazione, Quo va-do?, il nuovo film diChecco Zalone, batte o-gni record dincassi al botte-ghino: quasi sette milioni dieuro, pi di Harry Potter eanche pi del suoSole a ca-tinelle. Dissi a Checco e al
r e g i s t a G e n n a r oNunziante che gli a-vrei portato fortu-na racconta LinoBanfi , attore nel
film . Dissi cos:Sento odore di 60 e
passa milioni di euro.Non che sia un indovino,molto semplicemente erachiaro. Bastava guardarli la-
vorare.A PAGINA 22
1.BANCHE: raccoltain calo e rischioesuberi, non c treguaper i 4 istituti in crisiE il governo smentiscei rimborsi per Etruria
2.EVASIONE: i pmdanno ragionea Mattarella, sba gli atodepenalizz are. Ma ilsottosegretario Zanettise la prende con il Colle
3.RAI: il Vaticanoattacca (Sietefuori controllo) dopoil caos di Capodanno eil dg prepara il repulistidella vecchia guardia
4.M AG I ST RAT I :buchi ai verticicon i pensionamentie mille posti mancantiOrlando costretto allaproroga, lui per nega
q PALOMBI A PAG. 2
q DI FOGGIA E SANSA A PAG. 3
q TECCE A PAG. 4
q MARRA A PAG. 5Addio vacanze Renzi a Courmayeur Ansa
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2 PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 3 Gennaio 2016
ETRURIA E SOCI Raccolta in calo ed esuberi:le nuove banche gi nei guaiPerdita fisiologica, dice Bankitalia, che accelera sulla vendita: Entro primavera
U n i m p re s a Era il totale delle obbligazioni bancarie a settembre 2015
A rischio 217 miliardi di bond
DOPO IL BAIL IN
MARCO FRANCHI
Si aperta lera del bail in,cio del salvataggio inter-
no delle banche, le norme eu-ropee secondo cui i primi aperdere soldi in caso di crisisono gli azionisti, poi gli obbli-gazionisti subordinati, quellisenior e infine i correntisti so-pra i 100 mila euro.
SECONDOil Centro Studi di U-nimpresa, la novit pi insi-diosa proprio quella relativaalle eventuali perdite per ipossessori di bond (obbliga-zionisti, ndr); gl i az ion is ticomprano capitale a rischioper definizione, mentre perquanto riguarda i depositanti,il loro contributo previsto so-lo in ipotesi pi estreme. Di-
vers o il rag iona ment o per ibond, che verrebbero chiama-ti a dare un contributo, in par-ticolare con la conversione inazioni. Le obbligazioni emes-se dai nostri istituti di credito eora messe al rischio dal bail in
ci dice Unimpresa elaboran-do dati di Banca dItalia am-montano a 217 miliardi di eu-ro. Lo stock, peraltro, in for-te contrazione da almeno treanni: le emissioni di bond ban-cari sono scese nellultimo an-no, da settembre 2014 a set-tembre 2015, di 72,7 miliardi(-25,11%) passando da 289,6miliardi a a 216,9 miliardi.
NON SOLO: secondo lanalisidellassociazione, le obbliga-zioni degliistituti valevano la
bellezza di 381,9 miliardi allafine del 2012 e 352,4 miliardialla fine del2013. In quasi treanni, insomma, si registratauna diminuzione delle emis-sioni per 165,04 mil iardi(-43,21%). Potrebbe sembrareun segnale positivo, visto che
la stessa Unimpresa ci segnalacome questo tipo di investi-mento abbia ormai un elevatoprofilo di rischio, eppure que-sto potrebbe essere un proble-ma di difficile soluzione per ilsistema del credito italiano: fi-no al 2014 compreso, infatti, le
banche hanno piazzato obbli-gazioni per aumentare i requi-siti di capitale senza pesare suisoci, spesso vendendo i bondalla clientela retail diretta-mente in filiale.
Ora questa opzione non e-siste pi proprio mentre alle
viste la fine delle operazioni dirifinanziamento a lungo ter-mine della Bce, che negli ulti-mi anno avevano ridotto il ri-corso alle emissioni di obbli-gazionarie da parte delle ban-che: In futuro, gli istituti po-
trebbero aver bisogno di mez-zi diversi di approvvigiona-mento rispetto a quelli offertiin questi mesi dalla Bce. Tut-tavia, il nuovo assetto regola-torio sulle risoluzioni dellecrisi creditizie potrebbe disin-centivare lacquisto di questistrumenti da parte della clien-tela bancaria, facendo venirmeno un importante stru-mento di raccolta. Tutto cicon conseguenze pericolosesul versante dei finanziamen-ti. Insomma, il primo effettodel bail in sarebbe quello direndere pi costoso per le ban-che finanziarsi e dunque au-mentare il costo del credito al-le famiglie e alle imprese. Ilcontrario di quel che si volevafare.
RIPRODUZION E RISERVATA
CARLO DI FOGGIA
MARCO PALOMBI
Smentiscono tutti: il Te-s o r o d i r e t t a m e n t e ,Bankital ia e i l presi-dente delle good bank
Roberto Nicastro con mutachiarezza. Nessun obbliga-zionista tra quelli che hannoperso i risparmi con la riso-luzione di Popolare Etruria,Banca Marche, CariChieti eCariFerrara avr rimborsi at-traverso una corsia preferen-ziale, per tutti vale la proce-dura che sar definita in tem-pi brevi dai decreti attuativisugli arbitrati: roba che co-munque anche fatta nellamaniera meno dilettantescapossibile si esporr a mi-gliaia di ricorsi.
La notizia che alcunecen-tinaia tra itosati della solaPop Etruria avrebbero avutosubito un po di soldi indietrolha data ieriRepubblica , m acome detto stata smentitasenza appello. Va detto, per,che luomo scelto da PalazzoKoch per guidare i quattro i-st itu t i nat i dal le ceneri diquelli in crisi, Roberto Nica-
stro, ha almeno dato adito a
un equivoco.In una conferenza stampa
ad Arezzo il 31 dicembre, e inunintervista tv, aveva spiega-to:Abbia mo identifica to 683risparmiatori, esposti com-plessivamente per 17 milionidi euro, che saranno i primi aessere oggetto delle attenzio-
ni del Fondo voluto dal gover-no. Abbiamo gi attivato unatask force che sta preparandocarte e dossier perchquesticlienti siano i primissimi a es-sere soddisfatti. In un mondoideale saremmo gi interve-nuti per stornarli, ma la leggenon ce lo permette. Nicastro,come si v ede, non fa riferi-mento a corsie preferenziali,ma resta il fatto che lui coirimborsi non centra niente:non decide a chi vanno e nem-meno i criteri.
AL NETTO del folklore sui ri-sparmiatori spennati, per,c un fatto che rivela in con-troluce quali tensioni sianoconcentrate attorno alle quat-tro nuove banche create coldecreto del 22 novembre eperch Tesoro, Banca dItaliae vertici dei nuovi istituti sianocos nervosi. Il 30 dicembre,
via Nazionale ha dato ufficial-mente il viaalla proceduradi
vendita selezionando gliadvi-sor: quello finanziario sar So-ciet Generale (guidata da Lo-renzo Bini Smaghi, ex Bce),q u e l l o s t r a t e g i c o O l i v e rWyman, quello legale lo stu-dio Chiomenti. Tutto il pro-
cesso, ci dicono, andr conclu-so entro primavera.Il Sole 24Ore ha gimesso infila i pos-sibili compratori: Ubi Banca,Bper, CariParma e fondi stra-nieri come Apollo, Center-
br idg e e An aC ap . Cer to, lafretta non mai una buonaconsigliera quando si vendequalcosa, ma evidentementesi ritiene che le quattro newbank debbano essere messe alsicuro quanto prima dentro i-stituti pi grandi e solidi.
I motivi, allingrosso, sonodue:il decreto del 22novem-
bre una vetrina, un antipastodel mondo del bail-in e nonpu finire in un fallimento; in-
sieme alla cessione delle quat-tro banche risolte deve partireil grande risiko delle Popolari
(imposto con un decreto delgennaio 2015 dal gov ernoRenzi). Fondere quante pi
banche possibile per crearnepochi grandi gruppi , da anni,lunica preoccupazione diBankitalia e lunica indicazio-ne di sistema della Bce.
ORA DAL QUADRO dinsiemesi pu tornare ai particolari.Cosa pu andar male dopo cheil decreto del 22 novembre hacreato cosci dicono ban -che sane, molto liquide e bencapitalizzate? Il problema lafiducia, lunica vera merce checonti in questo settore: Popo-lare Etruria, Banca Marche,
Carichieti e Carife per quan-to Nuove non sono nomiche tranquillizzino i clienti.
Font i confidenzial i daiquattro istituti segnalano, adesempio, alFatto Quotidianocali significativi della raccol-t a . T r ad o tt o: u n b e l p o diclienti hanno portato via i lorosoldi dalle quattro banche peraffidarli a altri istituti (alcuneassociazioni di consumatori,peraltro, sponsorizzano e-splicitamente la cosa). Bancad Ital ia, interpellata, nonsmentisce, ma m inimizza:Sitratta di una caduta fisiologi-ca, normale in questi casi.
Di che cifre parliamo? Almomento impossibile farenumeri: quelli ufficiali per il2015 arriveranno a marzo,
quando la vendita a ritmo dicarica sar gi a buon punto.Lunico numero certo la rac-
colta complessiva (obbliga-zioni e altrocomprese) che siaggira sui 27,8 miliardi dieu-ro, l1% del totale depositatonelle banche italiane, ma ab-
bas tanz a per inne sca re unacrisi di fiducia.
C UN PROBLEMA, per, an-cora non affrontato. Con gli at-tuali livelli di raccolta, duran-te la vendita si porr il temadelle dimensioni dei nuovi i-stituti. Forse 6.200 dipenden-ti (quattromila dei quali eranoanche azionisti o obbligazio-nisti) e quasi 700 sportelli po-trebbero rivelarsi troppi perifuturi compratori: gli esuberi,
dicono a mezza bocca i sinda-cati, si conteranno a migliaia.
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Smentita del Tesoro
Faremo in fretta,
ma nessun rimborso
per i risparmiatori
prima degli arbitrati
In vendita
Il presidente
delle new
bank Roberto
Nicastro; lex
Bce Lorenzo
Bini Smaghi;
il ministro Pier
Carlo Padoan
Ansa/ La Press e
Protesta contro il decreto Ansa
Fatto a mano
I numeri
2 7,9miliardi. Lara ccoltaco mp le ssi va(o b b l i ga z i o n ico mp rese )delle 4banchecreate coldecreto del22 novembre
6mila edue centoi dipendentidei quattro
istituti (4 milaerano pureazionisti oobbl igaz ionisti ):si temono3mila esuberi
683I piccolirisp arm iatoridi Etruria cheil presidenteN i c as t rovorre b berisarcire in viaprioritaria:valgono 17milioni
COME AL SOLITO
Il ministero si assolve:Tariffe autostradali,aumenti automatici
qCOMEALSOLITO: ogni fine anno il mi-nistero dei Trasporti (ora guidato da
Graziano Delrio) emana un decretinocon cui
fa aumentare ipedaggiin autostrada; lacosa
finisce sui giornali facendo arrabbiare auto-
mobilisti e associazioni dei consumatori; il mi-
nistero si difende dicendo che non colpa sua
con apposito comunicatostampa. Ieri, erava-
mo appunto alla terzafase: Gli adeguamenti
delle tariffe autostradali spiega il ministero vengono determinati in attuazione alle pattui-
zioni stabilite dalle Convenzioni tra lo Stato e le
concessionarie autostradalie dalla normativa
vigente. Gli incrementi sono parametrati al
tassodi inflazione e alla remunerazionedella
spesa per investimenti e tengono conto del re-
cupero di efficienza operativa, a vantaggio
dellu tenza. Insomma, laumento non si pote-
va evitare e il salasso comunque va a beneficio
del salassato. C una cosa, per, che ai Tra-
sporti non vogliono far passare: salviamo al-
meno i pendolari. Il ministero chiede ai conces-
sionari di prorogare al 31 dicembre 2016 la-
gevolazione tariffaria relativa a chi percorre
lautostrada, massimo 50 km, pe r raggiungere
il postodi lavoro, scadutaalla finedello scorso
a nno. Sempre se vogliono, per.
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Domenica 3 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO 3
Enrico Zanetti, sottose-gretario allEconomia eleader di Scelta Civica:Mattarella haparlato di
evasione fiscale a livelli inaccet-tabili. Un attacco al governo...Anche a quelliprecedenti,al-lora, Berlusconi e Lega com-presi, che hanno moltiplicatogli adempimenti, inasprito asenso unico la riscossione eabbassato le soglie penali e delcontante. Se il risultato con-creto il riscosso, allora siamostati pi bravi. La verit? Quelparametro la prima cosa dasmettere di usare comeun o-racolo. Il fisco costruito perdare la caccia al gettito dei so-liti noti, non dei poco noti.
Avete scelto una linea: meno
penale e meno processi.MaApple si arresa grazie allaProcura di Milano. Sicuri nonserva la deterrenza penale?
Il penale resta per le frodi, peril resto a partire da soglie piche sufficienti.
Le avete triplicate per i red-ditie quintuplicate per lI vanon versata. Salter un pro-cesso/fascicolo su tre...
Le procure pensino a essereimplacabili con chi le supera,invece di apriremiriadi di fa-scicoli e non portarne a con-danna nessuno. SullIva laquintuplicazione doveva es-serci la depenalizzazione to-tale. Se denunci, ti recuperolimposta e paghi le sanzioni,ma il penale vergognoso.
Cos per levasione di massanon ha deterrenza. Cercate ilvoto di imprenditori, liberiprofessionisti e commer-cianti?
Sciocchezze. Per quella me-dio-piccola meglio concen-trarsi sul recupero sulle san-zioni. Tra Equitalia e uninda -gine, chiunque sceglierebbe laprima. Non serio un Paesedove tutti vengono indagati enessuno condannato.
E questograzie alla prescri-zione breve, condannata dal-la Corte di Giustizia Ue.
Lo ammetto, e auspico che siintervenga: cos si premia chiha due dita di pelo sullo stoma-co, e se ne frega del penale.
Se non sul gettito, su cosa an-dr valutato il governo?
Quando si vedr che pi fa-cile subire un accertamentoperch si un commercianteabusivo o una impresa indaga-ta per tangenti, piuttosto cheperch si un commerciantecon uno studio di settore noncongruo o una impresa pigrandi della media di quelledel suo territorio.
L'abuso del dirittonon pireato: sono stati assolti i ma-nager del gruppo Riva accu-
sati di frode, e decine di altria processo per elusione.
Non conosco il caso, ma perlelusione eragi cos fino al2010.
Nel nuovo reato di falso in bi-lancio vi siete scordati leva -lutazioni, ma nei bilanci tut-
to frutto di valutazioni. Co-me vi venuto in mente?
La deluder ma, secondo me,tranne nei casi di valutazionierrate abnormi, con dolo o col-pa grave, giusto non far scat-tare il penale. Credo che partedella magistratura sia pi in-teressata alla platea dei sog-
getti indagabili piuttosto chealle condanne ottenibili.
Di alzare la soglia del contan-te ve lo hanno sconsigliatotutti, da Cantone al procura-tore antimafia Roberti.
S, mail turismoe altri settorichiedevano di alzarlo. La ma-gistratura ha le sue buone ra-gioni, ma la politica deve con-ciliare il controllo con le esi-genze di libert economica.
Lo scontro con i vertici delleEntrate acqua passata?
Io dissi che, se il suo direttoreandava in giro a parlare di unaagenzia abbandonata al suodestino, le dimissioni erano laconseguenza pi logica. Hasmesso ed bene cos.
Con la voluntary disclosuresono emersi 60 miliardi, il fi-sco ne incassa solo 4, il 7%.
Lo scudo di Tremonti ne ri-scosse il 5...
poco, lo so, ma lo sapevamo:sono capitali esportati tantotempo fa e non pi accertabili.Tremonti premi i pi furbi, lavoluntary pi equa.
CDF
RIPRODUZIO NE RISERVATA
ROBERTO ROTUNNO
Centoventidue miliardi di euro persinel 2015 per colpa dellevasione fisca-
le. Il dato contenuto nello studio di Con-findustria intitolatoLevasione blocca losviluppo, che ha dato un grande impulsoal dibattito sul tema dopo la citazione delpresidente della Repubblica Sergio Mat-tarella durante il discorso di fine anno.Tradotto in termini di produzione, quelnumero rappresenta sette punti e mezzodi Pil: se si riuscisse anche solo a dimez-zarlo, si creerebbero pi di 300 mila postidi lavoro, dice Confindustria. Come al so-
lito, il tributo che registra la perdita mag-giore, 40 miliardi, lIva; subito dopo cisono i contributi sociali(34,4miliardi)elimposta sul reddito delle persone fisi-che Irpef (23,5 miliardi). SullIva, solo laGrecia in Europa fa peggio dell Italia, conun gettito evaso pari al 33,6% del dovuto.Un problema che, secondo gli industriali,si riversa sui contribuenti onesti: il rap-porto tra pressione fiscale e Pil infatti al43,6%. Ad aiutare i furbi, nel nostro Paese, la facilit di sfuggire ai controlli, che so-no inadeguati: secondo lo studio, il 99%dei contribuenti ne subisce uno ogni33-50 anni.
I numeri citati dal capo dello Stato il 31 dicembre
Confindustria:Persi 122 mld nel 2015Se dimezzati, 300 mila occupati in pi
IL DOSSIER
Libera evasione In Italia vale 122 miliardi,
secondo il Centro studi di Confindustria
LI N T E RV I STA / 1
Il Colle deve capireche il penale nonabbassa leva s i o n e
LI N T E RV I STA /2
Pi che un fiscogiusto, il governovuole fare cassa
FERRUCCIO SANSA
Ch i no n dac cord oquando si parla di lot-ta allevasione? Ma in35 anni da magistrato
ne ho sentito parlare mille vol-te. Poi arrivavano i condoni...
Dottor Antonio De Nicolo,lei da procuratore di Udinenon stato tenero con certescelte di politica fiscale...
Io faccio il mio lavoro. Il go-verno fa il suo. Cerca di tro-vare un equilibrio tra un fiscoequo e il bisogno di fare cassasubito. Certo, si rischia di farprevalere il bisogno di recu-perare i soldi a qualunque co-sto: pochi, maledetti e subito.Piuttosto che il principio di
realizzare un fisco giusto.Lei non stato entusiastadella decisione del governodi innalzare la soglia di pu-nibilit per ritenute e Iva.
A Udine avevamo la prassi dicompiere sequestri preventi-vi che erano utilissimi per re-cuperare il denaro evaso. Ora,con linnalzamento dei tetti,devo impiegare un uomo atempo pieno per restituire de-naro evaso agli evasori.
Ma se lei fosse ministro dellaGi ustizia. . .
Oddio, ognuno deve fare il suolavoro. Posso dire che dopotanti anni come pm credo chela sanzione penale sia la piefficace. A chi vuole evaderefa paura una condanna e lidea
di finire in carcere. Se si innal-zano le soglie, il messaggio che per commettere un reato
bisogna evadere tantiss imo.Allestero vanno nella dire-zione opposta...
Guardate agli Stati Uniti. Chinon paga le tasse rischia di fi-nire in prigione. C la consa-
pevolezza che si tratta di unreato grave. Da noi chi paga letasse viene considerato unfesso. prevalsa lidea che e-vadere sia una necessit asso-luta. Depenalizzare in un Pae-se come il nostro mi pare mol-to rischioso.
E i controlli sono adeguati?Le forze impiegate nella lottaallevasione non mi sembranosufficienti. Si legge che i con-trolli non superano l1% .. .Senza sanzioni penali, senzacontrolli penetranti e senzauna sensibilit diffusa, dif-ficile pensare che la gente pa-
ghi di sua spontanea volont.Come spiegherebbe ai letto-
ri i danni dellevasio ne?Ci sono due tipi di evasione.
Quella fine a se stessa, per a-vere pi denaro. E quella stru-mentale per compiere altrireati. La corruzione, per e-sempio. Chi vuole corrompe-re deve creare fondi neri. Maanche la mafia vive di nero, diattivit sottratte al Fisco.
Quindi contrastare levasio-ne aiuterebbe anche a com-battere altri reati...
Certo. Molte inchieste di Ma-ni Pulite sono partite da inda-gini per frodi fiscali.
I l suo collega PiercamilloDavigo ha proposto di appli-care agli evasori le normesulla confisca prevista dalleleggi antimafia.
Sono daccordo. Se hai beniincompatibili con i redditi di-chiarati, possono essere con-fiscati. uninversione dello-nere della prova. Tocca al cit-tadino spiegare come ha gua-dagnato i soldi. Ma la questio-ne di fondo mi sembra soprat-tutto unaltra: noi non abbia-mo mai avuto una politica fi-scale coerente. Cambiamo di-rezione a seconda delle onda-te emotive. Ma chi fa le legginon deve inseguire la pubbli-ca opinione. Deve trovarenorme che vadano bene oggicome tra ventanni.
A proposito di politica e giu-stizia. Che cosa ne pensadelle polemiche sullet pen-sionabile dei magistrati? Suquei nomi storici della magi-stratura che hanno dovutolasciare la guida degli uffi-ci?
Allinizio ero perplesso per-ch tanti uffici rischiavano direstare acefali. Poi c stato u-no slittamento che ha diluitoleffetto. Ora non vedo consfavore che una generazionedi cinquantenni occupi posi-zioni di vertice portandopienergia e voglia di cambiare.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Prescrizione da alzare,ma un Paese dove siindagano tutti e non sicondanna nessuno non serio. Il contante?Tuteliamo leco n o m i a
Da noi chi paga le tasse considerato un fesso.
prevalsa lidea cheevadere sia necessario.
Depenalizzare da noimi pare molto rischioso
Al governo
Enrico Zanetti,
ha lavorato
per lassocia-
zione dei com-
mercialisti, ora
sottosegreta-
rio allEcono-
mia LaPresse
Il magistrato
Anton io
De Nicolo,
procuratore
capo di Udi-
ne, molto
critico con le
norme fiscali
del governo
DOPO LUSCITA DI MATTARELLA
Dal falso in bilancio,alle soglie: i favoridel premier ai furbi
SOGLIE PENALI LIMITI TRIPLICATI
Le soglie di punibilit penale per omessa oinfedele dichiarazione dei redditi sono
state triplicate (da 50 a 150 mila euro),quelle per lomesso versamento dellI va
vengono addirittura quintuplicate (da 50
a 250 mila euro). Sotto questi limiti non siva a processo, ma si pagano solo le san-
zioni.
FALSO IN BILANCIO REATO FINTONel nuovo reato di falso in bilancio, il governosscorda todi inserire le va l u tazi on i, ciole voci che sono frutto di un a stima. Il proble-ma? che quasi tutto, fatta eccezioneper lacassa, frutto di valutazioni (per esempio ilvalore delle rimanenze di magazzino). Appe-na approvata, la legge ha mandato assoltolex sondaggista di Berlusconi Luigi Crespi.
CO N TA N T E SOGLIA A 3 MILA EURO
Nonostante tutti, dal procuratore anti-mafia Franco Roberti al presidente
dellAutorit anticorruzione RaffaeleCantone, agli esperti di antiriciclaggio
delle procure lo avessero sconsigliato, il
governo ha alzato il tetto alluso del con-tante non tracciato, che sale da mi lle a tre-
mila euro.
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4 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 3 Gennaio 2016
Il sospetto di Antonio Campo DallOrto quasiuna certezza: il cronometro di Rai1, che ha an-
nunciato con un minuto di anticipo liniziodellanno a oltre 8 milioni di italiani, stato ma-nomesso di proposito. Per ingannare il pubbli-co e perci drenare ascolti. Ma siccome l am-ministratore delegato (nuovo ruolo con la nuo-va legge) non pu condannare (ovvero sospen-dere) un dirigente o un dipendente senza ungiusto processo figlio di una giusta inchiesta,lex capo di Mtv e La7 ha affidato a Valerio Fio-respino, direttore del personale, unindagineinterna sul programmaLanno che verrda Ma-tera. Poi ci sar il repulisti.
CAPITOLO BESTEMMIA via sms, trasmessa du-rante la messa in onda:per evitare pasticci si-mili, il responsabile editoriale del programmanon pu delegare (e dunque scaricare le colpe)
a societ controllate o in appalto.A Campo DallOrto non piaciuta la gestione
del variet del 31 dicembre da Matera (costatoquasi mezzo milione di euro alla Regione) nlindifferenza dei vertici a-ziendali a unagragnola di cri-tiche del pubblico.
Questepisodio inaugura ungennaio molto delicato per via-le Mazzini: adesso, CampoDellOrto deve preparare lenomine dei canali, che coinvol-gono in particolare Rai1 (Gian-carlo Leone), Rai2 (AngeloTeodoli) e Rai3 (Andrea Via-nello). Teodoli lunico che pu affrontare le-same con animo sereno. Nonostante il periodofestivo, che di solito acquieta la politica, i partitigi scalciano. Fabrizio Cicchitto (Ncd) e Lara
Comi (Forza Italia), con parole un pochino di-verse nella forma, non nel contenuto, fanno sa-pere che lad non deve utilizzare questi erroritecnici o umani per altri obiettivi.
IN PRATICA, ribadiscono le di-chiarazioni di Arturo Diaconale,consiglieredel Cda Rai inquotacentrodestra:Lincidente sta-to grave,ma credo siasbagliatousarlo come pretesto per farenomine non motivate o accele-rare processi di avvicendamen-to. Per fare le nomine necessa-rio un progetto: bisogna illu-
strarlo e in base a quello procedere alle nomine.La priorit la modifica dello statuto.
CA. TE.
RIPRODUZIONE RISERVATA Il botto Lo show di RaiUno a CapodannoAnsa
Le reazioni
La destra frena:
Lincidente stato
grave, ma non va
usato come pretesto
Leone offende il pubblico
Ora nessuno intoccabileGuelfoGuelfi Il renziano in Cda attacca il direttore di RaiUno:
minimizza gli errori del veglione e prende in giro chi era davanti alla tv
LI N T E RV I STA
CARLO TECCE
Il consigliere Guelfo Guel-fi, pisano residente a Fie-sole, ex Lotta Continua,ammette: In questo pe-
riodo sono nel Cda Rai, non ri-cevo lo stipendio e per man-giare faccio altro. Io di vite neho vissute parecchie: figlio di
segretario comunista, espul-so dai comunisti, direttorecreativo, presidente di un
teatro, di sinistra un po cri -tico.
E renziano, comple-ti lel en co.
Cos mi definite.Pu sempre ripu-diare letichetta.
Non lho mai fattoe non lo faccio.Ne va fiero.
Non mi sono con-vertito al renzi-smo, anzi cre-s c i u t o a n c h egrazie a me. Hofiducia nella po-litica di Matteo,
spero di non sba-gliarmi.
Ora evoca le nominein viale Mazzini dopo
il disastro del veglionedi Rai1, fra cronometritaroccati e bestemmiein diretta. E allora sem-bra lennesima espro-priazione renziana.
Ho soltanto ricordato aun agenzia di stampache il 13 gennaio ci sarun Cda e che i tempi so-no maturi per agire.Con precisione: per i-niziare un percorso.
Altrimenti che stiamo a fa-re qui?
Quale emergenza richiedeun intervento immediato?
Non ci casco, non le indico unsettore o un canale, ma le spie-go un concetto.
Non sia vago.
liani una televisione moder-na, proiettatanel futuro, nonpi adagiata nel passato.
Oggi la Rai con il gover no ocontro il governo?
C sempre chi vuole sembra-re pi realista del re, ma nonvedo pericoli di imparzialit.Per me la politica un capi-tolo fondamentale e percepi-sco chi si finge renziano perapprofittarne e chi ha una
buona idea per la tv. Non sia-mo pi in Rai durante la Prima
Repubblica e la logica di uncanale a partito per Dc, Psi ePci.
Ha anche percepito, da ex co-munista, che proprio Renziha debellato gli ultimi reducicomun ist i ?
In effetti, Matteo ha dato unbel colpo.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questa televisione va svec-chiata, siamo in ritardo sumolte cose. E pessimi su In-ternet. Ora il direttore gene-rale ha assunto il ruolo di am-ministratore delegato, e per-ci ha i poteri adatti per inci-dere. Ma a ciascun compo-nente di vertice deve corri-spondere una responsabilit.Vi annuncio che finita la sta-gione degli intoccabili.
Cos che non sopporta diquesta vicenda di Capodan-no Rai1?
La reazione dei signori chehanno organizzato la serata diMatera.
Suvvia, di chi parla?Mi ha colpito la battuta diGiancarlo Leone, il capo diRai1. Ha elogiato gli ascolti.Ha scritto: Primi s, ma nonnel segnale orario. Mi spiace
per Leone, ma non accetto u-na replica del genere. Dopo u-na figuraccia tanto grossa, co-sa mi importa dello share? unoffesa nei confronti degliitaliani. Offende quelli chehanno acceso Rai1 per acco-gliere il nuovo anno, e poihanno ricevuto un pessimoservizio, inclusa li m p r e c a-zione.
Forse lorologio lhanno ma-nomesso di proposito perstrappare ascolti.
unipotesi che sar valutatada Campo DallOrto e da chifar lindagine interna. Que-sto dimostra che in viale Maz-zini c pi attenzione ai truc-chetti e allopportunismo cheal rispetto degli abbonati. troppo ridicola la situazioneper durare ancora.
Com la Rai p er G u elfo
Guelfi?Ha delle eccellenze nascostee dei difetti enormi. Ma re-duce da un ventennio sotto ilcontrollo di Silvio Berlusconi,che sceglieva tutto e tutti e a-limentava un serbatoio di vo-ti. Occorre unopera di puliziaprofonda per eliminare lescorie.
Mi perdoni, ma il presidenteMonica Maggioni lhanno e-letto il Partito democratico eForza Italia.
Gli accordi politici non sonoun problema, anzi sono natu-rali, se non determinano ri-sarcimenti oscuri. Non ha pisenso demonizzare Berlusco-ni. Come mi diceva il mio bab-
bo, i conti con il fascismo li ab-biamo chiusi il 25 di aprile.
Ma i berlusconiani vorrannoun pezzetto di azienda, unamanciata di poltrone perquel patto di Viale Mazzini.
I nostri amici di Forza Italianon mi sembrano tanto sod-disfatti. Vanno consultati an-che loro, ma si decide per il be-ne della Rai.
Non che dopoil ventenniodi Berlusconi, ora viale Maz-zini avr il ventennio di Ren-zi?
La domanda severa. Ha unalogica. Ma non mi appassionala cultura del sospetto e io nonlavorerei mai per trasformarela Rai in un avamposto di Mat-teo n lo far Campo DallOr-to, un vero uomo di tv. Il no-stro compito quello di far ri-flettere in viale Mazzini la so-ciet italiana e ridare agli ita-
C onsiglie re
Guelfo Guelfi
fa parte del
consiglio di
am m i nist ra -
zione della
RaiAgf
Rai, Campo DallOrto avvialindagine sul minuto s p a r i toInchiesta interna per trovare i responsabili. Poi lad prepara il repulisti generale
In viale Mazzini c pi
attenzione ai trucchettiche al rispetto
degli abbonati.
Questa situazione
non pu continuare
La Maggioni votata
anche da Forza Italia?
Non un problema.
Diceva il mio babbo:
i conti col fascismosi son chiusi il 25 aprile
Chi
Nato a Pisanel 1945,figlio dicom unist i ,ha militatoin Lotta
Co n t inua ,due figli,pens io n ato
Carriera
statod ire ttorecreativo dinum eros ecampagneel et torali:da VanninoChitia ClaudioMar tinifino aMatteo Renziquandocor revada sindacodi Firenze.Ad agosto2015 statonominatonel Cda Rai
LA SANTA SEDE
Osservatore Romano:Tv fuori controllo,lo share un alibi
qLANALISI piuttosto impietosa:
la tv pubblica fuori controllo. Pa-
roledel quotidianodella Santa Sede,l Os-
servatore Romano, dopo la bestemmia pas-
sata nel sottopancia di RaiUno durante loshow di Capodanno: Lepisodio mostra
come la televisione, pubblica o privata chesia, peracquisire unadimensione social a
tutti i costi rischi di divenire uno strumento
fuori controllo. Con lalibi dello share,
scrive il quotidiano vaticano. Che rincara
la dose, ricordando tutto quelloche ac-caduto lultima notte dellanno: Brindisi
anticipato, il finale di Star Wars r i ve lato,parolacce e addirittura una bestemmia.
Tutto in diretta. Non stato certo un ca-podanno tranquillo quello della Rai: non
solo record di ascolti, ma anche quello de-
gli incidenti. Per lOsservatore Romano,
non bastano nemmeno le pubbliche scuse
di viale Mazzini e la sospensione dellad-detto al controllo degli sms prima della
messa in onda: Lerrore umano rivela cheagli occhi di molti, anche adibiti al control-
lo degli sms inviati, la bestemmiaormai considerata irrilevante, se non accettabi-
le.
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7/25/2019 ilfatto20160103
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Domenica 3 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA 5
WANDA MARRA
Il 1 gennaio 2016 scattataloraxper la magistratura,quella che il governo Renzistava preparando dal suo in-
sediamento: sono 83 i magistratiordinari che vanno in pensione(ma 70 sono gi stati pensionatinel 2015, 110 si sono dimessi e100 cesseranno a fine 2016) e u-na cinquantina quelli ammini-strativi, grazie a una norma for-temente voluta dal governo.
Let pensionabile delle to-ghe era stata anticipata in un pri-mo momento, a pochi mesi dallanascita dellesecutivo Renzi, dai75 ai 70 anni, poi stata conces-sa una proroga al 31 dicembre2016 per i magistrati ordinariche non abbiano compiuto il set-tantaduesimo anno di et alladata del31 dicembre 2015. Pro-roga che non era stata estesa aimagistrati di Tar e Consiglio diStato, ed era invece di solo 6 mesiper quelli della Corte dei Conti.Questo significa che i vertici del-
la magistratura di fatto sono de-capitati: le nomine da fare sonoalmeno 300, se si sommano ipensionamenti avvenuti nel2015 (ma iposti da coprire, an-che con concorso, sono 1.200).
IN PENSIONEvanno alcuni tra imagistrati pi noti del Paese: daMarcello Maddalena, pg di To-rino, a Raffaele Guariniello, pro-curatore aggiunto nel capoluogopiemontese e rappresentantedellaccusa contro Eternit eThyssenkrupp. Vanno in pen-sione anche il procuratore ag-giunto di Milano FerdinandoPomarici, Francesco Sebastio
capo della Procura di Tarantoimpegnata nel caso Ilva, il magi-strato antiterrorismo AntonioMarini. Alcuni si sono fatti daparte, altri hanno fatto ricorso.Risultato? In alcuni casi il Con-siglio di Stato ha sospeso il pen-
sionamento (magari con il suc-cessore gi nominato), mentre lostesso governo ha annunciato ri-corsi contro la sospensiva.
Il Guardasigilli Andrea Orlan-do ha presentato i pensionamen-ti come lesigenza di un ricambio
generazionale e la rottamazio -ne da sempre una delle paroledordine di Matteo Renzi. Al di ldelle interpretazioni, quello che accaduto che con questa nor-ma molti mostri sacri della giu-stizia italiana non ci sono pi. Unrisultato non da poco per un pre-mier cheda subito andatoalloscontro con le toghe; eunocca-sione di trovarsi alla fine organi-smi dirigenti pi compiacenti. Infondo, basta vedere gli ultimicambi al vertice importanti: il 22dicembre stato eletto primopresidente della Corte di Cassa-zione, Giovanni Canzio, nomenon sgradito a Renzi. E per la
presidenza del Consiglio di Stato organo potentissimo e centra-le, visto che decide ricorsi in ma-terie legate allazione delle se-cutivoil premier ha chiesto aglistessi consiglieri una cinquina dinomie poi ha scelto Alessandro
Pajno, 66 anni, un lungo cursushonorumnegli staff di vari gover-ni, rompendo il criterio dellan-zianit. Un nome consideratodialogante con il governo.
A QUESTO PUNTO, per, regna ilcaos: tra ricorsi pendenti, ufficisguarniti e nomine da fare, la giu-stizia inizia il 2016 non esatta-mente in ottima salute. Finoallultimo momento molti deipotenti pensionandi avevanochiesto al governo unulterioreproroga. Che non c stata. Qual-cuno, magari chi ha fatto ricorso,ancora ci spera: ma da via Are-nula escludono categoricamen-te ogni tipo di intervento. Unavoce gi cominciata a girare :che una volta mandati a casa igrandi vecchi, il governo decidadi intervenire nuovamente. Ri-portando let pensionabile da70 a 72 anni. Cosa che permet-terebbe a molti attuali settanten-ni di restare in carica un altro poe contemporaneamente consen-tirebbe alle casse dello Stato di
risparmiare qualche pensionedoro.Dal ministero della Giustizia
dicono fermamente di no anchea questo tipo di intervento. E gliuffici sguarniti? Ancora, dalle-secutivo scaricano la responsa-bilit di fare presto le nomine sulCsm. E tra i renziani c chi giparla di ritardi dovuti a un giocodi correnti. Ma dallo stesso Csmsostengono di star facendo ilpossibile e che se ritardi ci sono,dipendono dal fatto che i consigligiudiziari di riferimento nonmandano in tempi rapidi i parerinecessari alle nomine.
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ANDREA GIAMBARTOLOMEI
Sono in pensione da un gior-no, per sapere come mi tro-
vo mi richiami tra un po. Lexprocuratore generale di Tori-no Marcello Maddalena, 74anni, dopo una vita in magi-stratura, ora in pensione peril decreto legge del governoRenzi con cui stato abbassa-ta da 75 a 72 anni let pensio-nabile dei magistrati. Unanorma che ha provocato unascopertura negli organicidei palazzi di giustizia.
In tutti questi anni di carrie-ra ha mai visto questo vuotodi potere ai vertici di procu-re, tribunali, corti dappelloe Cassazione?
In effetti non ricordo ci siamai stato un esodo massicciocome questa volta. In passatoci sono state delle scopertu-re per lassenza di ricambinei periodi in cui non si face-
vano dei con corsi.Ci saranno delle paralisi nel-
la macchina giudiziaria?Penso che a risentirne saran-no soprattutto le Corti dap-pello, con le Procure generali,e la Cassazione, perch let dichi arriva in quei posti vicinaallet di pensionamento.
M i s cu si , ma s e lorganicodella Cassazione resta sco-perto, i processi giunti al ter-zo grado rallenteranno, laprescrizione continuer a
correre e molti processi ver-ranno annullati?
Bisogner vedere come si farfronte a questa situazione. Si-curamente ci sar un rallen-tamento che pu influire.
Il governo avrebbe potutoprevedere le conseguenzedel suo decreto legge sulpensionamento delle to-g h e?
Guardi, secondo me giusto
che let pensionabile non siafissata a 75 anni, ma a 72 o a 70.Tuttavia penso che quandomancano mille magistrati ne-gli organici la pensione nondebba essere la priorit. Nonabbiamo ondate di giudicipronti a entrare, quindi nonmi sembra una decisione di
buon senso.Alcuni suoi colleghi, non lei,hanno fatto ricorso. Il Consi-glio di Stato ha gi concessola sospensiva e in futuro for-se potrebbe esprimersi sultema anche la Corte costitu-zionale. Si rischia uno scon-tro tra poteri?
No, questo non lo credo.Il Csm guidato dal vicepre-sidente Giovanni Legnini, exsottosegretario del governoRenzi. La corrente da lei fon-data, Magistratura Indipen-dente, legata a Cosimo Fer-ri, sottosegretario di Statoalla Giustizia, ragione percui lei passato ad Autono-mia e indipendenza. C il ri-
schio che il premier possa in-fluenzare le nomine dei ver-tici dei palazzi di giustizia?
F r a n c a m e n t e n o n c r e d oneanche a questo. Secondome i componenti del Consi-
glio superiore della magistra-tura sono dotati di autonomiae indipendenza. Una volta ldecidono in scienza e co-s c i e n z a . V e d o p i r i s c h inelleccessivo correntismoche denuncio da anni.
La riforma Il governo ci ha puntato molto, ma ha fatto malei conti. Ipotesi di una nuova proroga. Ma via Arenula nega
Renzi e i giudici:rottamazione s,ma con il buco
IL CASO
P rocuratore
Lex pg di Tori-
no Marcello
Maddalena
allinaugura-
zione dellan-
no giudiziario
La Press e
La coppia Il premier Matteo Renzi e il Guardasigilli Andrea Orlando Ansa
Allora si trova daccordo conil ministro della GiustiziaAndrea Orlando, che il 31 di-cembre dichiarava aRepub-blicachelaccesso di nuovegenerazioni e ssenziale?
No, non sono daccordo conlui. Ci che dice non ha nes-sun senso perch se in una ca-tegoria manca un decimo delpersonale non si attua il ri-cambiopensionando altri la-
voratori. Il ricamb io ci sareb-be sta to invec e se pri ma fos -sero colmati dei vuoti.
Servono molti pi concor-si?
Bisogna farne tanti. Quellifatti di recente vanno un po ari le nt o e f inch non sonocompletati rester unaltascopertura.
Pensa che possano essere u-tili delle proroghe?
No, non penso. Ormai io e altrisiamo in pensione da un gior-no.
@AGiambartolomei RIPRODUZIONE RISERVATA
I numeri
72Il governoha abbassatoletpensionabileda 75 a 70anni. Ma poiha concessouna prorogaal 31d i cembre2016 per chinon haco mpi uto72 anni
83I magistratiordinari ched ovre b b e roandare inpensione (75
sono andatinel 2015 ecirca 110 sisonodi mess i)
50Le toghedellam ag i s t ra t uraa mm i n i s tra t i vache vannoin pensione
Inizio anno nel caos
Ricorsi pendenti, uffici
sguarniti, nomine da fare.
Via nomi di peso come
Sebastio e Guariniello
Marcello Maddalena Nella mia carriera mai visto questo vuoto ai vertici. Si doveva intervenire prima
Il ricambio delle toghe? Ne mancano milleL
I N T E RV I STA
Lo sberleffo
LEGNINI E IL MONDO
I N C A N TAT O
FQ
,NELMERAVIGLIOSO mondo
di Giovanni Legnini, vicepresi-dente del Csm,nonsi incontra mai un
problema. Il procuratore di Arezzo Ro-bertoRossi chedeveindagare suBan-
caEtruria ed hauna consulenza a palazzo Chi-gi?Il 31 dicembredice Legnini alSole24Ore
scaduto il rapporto di consulenza di Rossi con il
governo e quindi quelche faro non far dal 1
gennaio in avanti non potr essere ogget-
to di esame nellambito della prima com-missione. Basta girare il calendario et
vo i l , leombre se nevanno. Ilprimo pre-sidente della Cassazione, Gianni Canzio,
non stato nominato allunanimit come si au-spicava? Legnini rispetta le obiezioni dellin-
tervistatrice ma non le condivide. Si duole, il vi-
cepresidente del Csm, perch gradirebbe mag-
giore serenit. E se la trova, festeggia: Final-
mente condivido appieno lidea che sta alla ba-se di una sua domanda, dice a Donatella Stasio
quando lei gli domanda del rapporto rischiosotra politica e magistratura. Ma, attenzione,
solo un rischio teorico. Lui, giura, in vita sua nonsi mai sentito cos libero dai condizionamen-
ti come da quando siede a Palazzo dei Mare-
scialli.
Va benissimo
la pensione anticipata.
Ma se manca undecimo del personale,
il rinnovamento
non si attua cos
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7/25/2019 ilfatto20160103
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6 POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 3 Gennaio 2016
LUCA DE CAROLIS
Nero su bianco, sono130 firme celebri perununica candidata.Forse la prescelta da
Giuliano Pisapia, se da sinda-co non si trasformer in arbi-tro silente. Ma di fatto suona-no come un no: a quel Giusep-pe Sala che nella sua storia dirosso ha poco e niente (e menche meno di arancione, il co-lore della lista Pisapia). E so-prattutto a quel partito dellaNazione che potrebbe soste-nerlo nelle urne e forse attec-chire sotto il Duomo. Eppureil favorito pare lui, il managerdellExpo, grazie proprio allasinistra che pronta a farsi delmale.
VARIABILI a margine di un ap-pello, quello per FrancescaBalzani, vicesindaco di Mila-no, in corsa per le primarie cit-tadine del 7 febbraio. Diconoche sia lei il nome scelto da Pi-sapia per succederle, dopo i ri-petuti no a Matteo Renzi cheha fatto di tutto per ricandi-darlo. Il sindaco uscentepernon si ancora esposto. E chis-
s se lo far dopo il 12 gennaio,la data per la formalizzazionedelle candidature. Si sono e-sposti invece i firmatari dellalettera pubblica per la 49ennedem, in cui figurano i parla-mentari malpancisti del PdFranco Monaco e MassimoMucchetti, avvocati come Ce-sare Rimini e Mario Fezzi, giu-risti come Valerio Onida eGherardo Colombo, la r ch i-tetto Stefano Boeri, lecono-mista Francesco Giavazzi, ilsociologo Nando Dalla Chiesa.La candidatura di FrancescaBalzaniassicurano la pro-secuzione del buon governo
VERSO IL VOTO/1
Con Balzani, contro SalaLa Milano che sfida RenziLappello dei 130 per la vice di Pisapia firmato dallintellighenzia meneghina
dellamministrazione Pisapiae la promessa di una paginanuova per Milano. Poi per sipassa ai nodi politici. Sono fir-me contro il Renzi che vuole ilpartito della Nazione? Il gior-nalista Gad Lerner, uno deipromotori: La lettera nonvuole dividere il Pd tra renzia-
ni e non, ma unire tutta la si-
nistra, come invocava la lette-ra dei sindaci di Pisapia, Doriae Zedda. Altre candidaturepossono lacerare. Insommaper tenere dentro Sel, il partitodel sindaco uscente, bisogna
battere Sala. Mica semplice,visto che in campo c anchelassessore Pierfrancesco Ma-
jorino, che la sua candidaturalha lanciata in estate.Dem disinistra, proprio come la Bal-zani.Io non sto n con Sala ncon i salotti ha sibilato ieri. ELerner non ha gradito: Balza-ni sostenuta da una larga par-te della sinistra sindacale e dimovimento, la definizione di
Majorino forzata. Entrambi
per attingono allo stesso ba-cino di voti. Ergo, possono e-liminarsi a vicenda. Il giorna-lista ammette: Pu essere unproblema, ma la candidaturadi Francesca crescer: la so-stengono tutti i candidati alleprimarie del 2010, Boeri, Oni-da e Pisapia. Il sindaco ha solodetto che molto soddisfat-to dalle candidature... ipo-crita chiedergli di essere neu-trale, penso che attenda il 12per esprimersi. La certezza che la partita molto naziona-le. Lo conferma Franco Mona-co: La Balzani va sostenutaperch va portato avanti un
progetto di sinistra inclusiva,alternativo a quello di Sala. EMassimo Mucchetti: Va pro-seguita lesperienzadi una si-nistra che ha saputo governa-re. Ma chiunque vinca andrsostenuto alle elezioni.
Non la pensa cos Sel, per o-ra divisa: un consigliere comu-nale ciascuno per Balzani eMajorino, due assessori conSala. Aspetteremo il 12 perdecidere spiega il coordina-tore nazionale Nicola Fra-toianni. I vendoliani non vo-gliono Sala. Se rimanessero incampo sia Balzani che Majo-rino, potrebbero anche restarea guardare. A conti fatti, il Pdpro Balzani come Sel tifanoperch Majorino si ritiri. Luiprima precisa:Nulla di offen-sivo nella battuta dei salotti,volevo solo dire che dobbiamo
cercare oltre i soliti circuiti
.Poi rivendica:In tanti premo-no perch io mi faccia da parte,ma io non sono affatto solo: vo-gliopescare in tutto il centro-sinistra. E questo non un con-gresso. Dal giro della Balzanisussurrano che lei comple-mentare al nome renziano:Potrei ribaltare laccusa, misono presentato molto primadi lei. Ma se Pisapia si schie-rasse per il vicesindaco la par-tita cambierebbe?Non mi pa-re che voglia farlo, e comun-que io non lo tiro per la giac-chetta.
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Sinistra divisa
In campo anche il dem
Majorino. Io non sto
n con Mr Expo, n con
i salotti, attacca
In corsa Francesca Balzani, vice di Giuliano Pisapia a Milano LaPre sse
ANTONIO MONTI
Anno nuovo, vecchie grane.Diviso al governo ma unito
nella guida degli enti locali, ilcentrosinistra, Pd pi Sel, proce-de claudicante verso le elezioni.Tanto che la sopravvivenza dellacoalizione resta il rebus delleprossime amministrative. Tra iquasi 1.300 comuni che a giugnoandranno alle urne spiccanomolte grandi citt: Roma, Mila-no, Torino, Napoli, Bologna, Ca-gliari, Trieste. Ad eccezione dellaCapitale, amministrata da uncommissario, al momento sonotutte governate da una maggio-ranza di centrosinistra. Cos co-me avviene in quasi tutte le Re-gioni. Ma in futuro?
Se nel 2011 le coalizioni guida-te dai sindaci arancioni hannodato nuova linfa al centrosini-stra, oggi lalleanza vive una fasedi stagnazione. A Milano Sel hagi messo le cose in chiaro: se il Pdsceglier Giuseppe Sala, luomodellExpo, la formazione di Nichi
Vendola non parteciper alle pri-marie per la scelta del candidatosindaco. A Roma, invece, fiocca-no i primi problemi allinterno diSinistra Italiana, la neonata siglache in Parlamento raccoglie Sel ealcuni fuoriusciti da Pd e M5S.
PASSATO appena un mese dallacandidatura di Stefano Fassina inCampidoglio per Sinistra Italia-na e qualcuno allinterno di Sel gimaligna di unautocandidatu-ra, prospettando primarie. Non bastato il lancio della campagnaelettorale nel difficile territoriodi Ostia, n la sede del comitatoelettorale aperta da pochi giorninel quartiere multietnico di Tor-pignattara. Da subito lestabli-shment romanodi Selha accoltoin modo tiepido la candidatura diFassina, da poco fuoriuscito dalPd: poche le dichiarazioni di in-coraggiamento, ancora meno le i-niziative a sostegno. Il motivo? Sipresenta troppo autonomo daiquadri del partito e precipitosonel dialogo con forze come il Mo-
vimento 5 Stelle.M a s s i m i l i a n o
Smeriglio, vice presi-dente del Lazio ekingmaker di Sel a Roma,allinaugurazione delcomitato Fassina nonsi proprio visto. Neigiorni scorsi, invece,sembra abbia incon-trato nella sede dellaRegione Matteo Or-fini, commissario delPd Romano. Al cen-tro del colloquio, si dice, le prima-rie di coalizione per il Campido-glio, poco gradite proprio al suoex collega di partito e di corrente.Ieri linvito pubblico di Orfini sulManifesto: Fassina si misuri conle primarie. Un pressing serratoa cui si unito Gianluca Peciola,ex capogruppo di Sel a PalazzoSenatorio, che ha descritto sce-nari brutali per le prossime co-munali, chiamando la coalizionead un assemblea romana. Quasicome se il candidato Fassina pro-prio non esistesse. Il messaggio in
controluce: ascolti chilo sostiene, altrimentimeglio puntare su al-tri nomi.
CHI A MET MARZO leprimarie dovr farle,seppur controvoglia, Roberto Giachetti. Ameno di sorprese sarlui il cavallo su cuipunter Matteo Renzinella Capitale, nono-stante la ritrosia del
vicepr esiden te della Camera acorrere per il Campidoglio. Quel-lo che non affatto chiaro con-tro chi dovr misurarsi. Dopo larovinosa caduta di Ignazio Mari-no le amministrative romane siannunciano in salita, nessunovuole esporsi. Tra i democraticisonda il terreno il parlamentareveltroniano Roberto Morassu t.Se fossero primarie di coalizionepotrebbe correre anche il radica-le Riccardo Magi. Il resto nebbiafitta.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Appelli e coalizioni Il Pd cerca di ricucire con Sel (che non benedice lex viceministro)
VERSO IL VOTO/2
A Roma Fassina gi rimasto solo
In bilico Il deputato
Stefano Fassina LaPresse
Spero che lasinistra restipi unitapos sibile.Dove statadeci saquestac a n d i d a t u ra?
Fa cc i o
un invitoa Fassina: simisuri nelle
primarie
M AT T EO
ORFINI
CINQUE STELLE
Di Maio difendele espulsioni:Proteg giamocidai profittatori
Sono tornate le espul-sioni: tante. Da Li-vorno a Quarto fino a
Gela, passando per il Sena-to. C nervosismo, sui ter-ritori e tra i parlamentari. Eallora Luigi DiMaio il can-didato pre-mier cheverr, di-fende la li-nea a Cin-que Stelle suFacebook: A ri-schio di perdere voti, di su-
bire attacch i mediatici diogni sorta, continueremo aproteggere questo proget-to da chi crede di poterloportare avanti a correntealternata. Proprio lui, cheha sempre cercato di fer-mare le espulsioni perchdistolgono lattenzione dainostri temi, ora celebra lascelta della fermezza (odelle epurazioni, per dissi-denti e cacciati). E giura:
Non ci vedrete arretraremai davanti agli approfit-tatori. Insiste: I nostriprincipi e le persone che cicredono vanno tutelati,questo non un partito.Parole da leader, custodedellortodossia. Lespul-sione del sindaco di GelaDomenico Messinese, reodi non essersi tagliato lostipendio e di aver aval-lato un protocollo dintesatra Eni e Regione, lha an-nunciata lui nelle chat in-terne, dove pure qualcunoave va mosso dubbi pe rtempistica e modalit sbri-gative ( stato mandatovia con un comunicato).Ci ha messo la firma, Di
Maio. E pazienza se sonopolemiche, proprio orache il M5S vola nei sondag-gi. Ma i nodi restano. Ieri laconsigliera comunale aParma Chiara Gianferrariha lasciato il consiglio e ilM5S con una dura letteradi dimissioni: Ho sempreespresso con limpidezza ilmio pensiero rispetto ad u-na gestione nazionale i cuimodi, sistemi e toni sononoti a tutti, cos come la lo-ro rispondenza ai valoriper i quali avevamo costanto lottato.
Intanto a Quarto (Na-poli) il sindaco Rosa Ca-puozzo annuncia il rim-pasto per sostituire dueassessori e due consiglie-ri, dimissionari. Effettodellinchiesta della Dda diNapoli, che indaga sullexconsigliere Giovanni DeRobbio per tentata estor-sione aggravata e voto discambio. De Robbio, il pivotato dei 5Stelle, avrebbericattato Capuozzo. Un si-sma, per il M5S.
L .D.C
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo sberleffo
LA TERRA DEI FUOCHI
SECONDO CANTONE
AN. GI.
,UNA CANTONATA . Io rispetto
don Patriciello, ma lui non uno
scienziato e non nemmeno un poliziotto.
Si fatto un collegamento acrobatico trai
rifiuti interratie linsorgenza deitumori. Un
collegamento smentito dai tecnici. Lo ha detto il pre-
sidente dellAnac Raffaele Cantone in un colloquio
pubblicato ieri su Il Foglio sminuendo la portata dei
problemi della Terra dei Fuochi.E proprio ieri, in edi-
cola, si poteva trovare anche lAv ve n i re che in
prima pagina pubblicava la notizia dello studio
dellIstituto superiore di sanit, reso noto mer-
coled,che certificaun dato: in quelle aree tra
Napoli eCaserta ci sono eccessi di mortie o-
s pe d al izzaz ione provocati anche dall esposizione a
un insieme di inquinanti ambientali chepossono es-
sereemessi orilasciati da siti di smaltimentoillegale
di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di
rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani, ricorda lar ticolo
a pagina 11citando il documento.Proprioun collega-
mentoacrobatico smentitodai medici, per dirlacon
Cantone. A corredare larticolo di cronaca anche une-
ditorialedi don Maurizio Patricielloche ricorda:Gli
allarmisti venivano messi atacere facendo anche ri-
corso alle offese e alli roni a. E conclude:In questa
storia vergognosa, triste e dolorosissima abbiamo
perso tutti. Lo Stato innanzitutto. Cantone avvisato.
Gad Lerner
LaPresse
Valerio Onida
Ansa
F ra nco
MonacoAnsa
Massi mo
MucchettiAnsa
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8 CRONACA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 3 Gennaio 2016
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Quei 20 milioni della Leganascosti alla Sparkasse di Bolzano
R MARCO LILLO
oberto Maroni ha trasferito20 milioni di euro della LegaNord alla Sparkasse di Bolza-no e ha chiesto al suo legale,Domenico Aiello di costituireun trust o uno fondazione do-
ve far confluire tutti i beni delpartito per metterli al riparodai leghisti amici di UmbertoBossi, come Matteo Brigand.Le intercettazioni ineditedellindagine Breakfast dellaDia di ReggioCalabria svela-no i retroscena di un giallo dicui si era occupato ancheLe-spresso con un articolo segui-t o d a im b a r az z a te m e z zesmentite. Peter Schedl, alloradirettore generale della Spar-kassse, e il presidente attualeGerhard Brandsttter (avvo-cato altoatesino e socio di stu-dio di Aiello) hanno seguito iltrasferimento dei fondi da U-nicredit alla banca dellAlto
Adige. Aiello parla con Schedlil 14 gennaio 2013.
Aiello (A): loperazione quella di cui le ha accennatoGerhard
Schedl (S): S s me lha ac-
cennataA: Sto portando lonorevo-le Stefani (tesoriere della Le-ga, ndr) in filiale a Mila no adaprire il conto (...) Brandstat-ter mi parlava di una cifra no-tevole. Quasi venti milioni emi ha chiesto unindicazioneper il tasso
A: Il meglio che pu fare,semplice. Andiamo via in unasituazione che il 3 e mezzo.Lui indicava il 4, cero ioquando ha chiamato...
S: Il 4 non possibile (.. .)facciamo cos partiamo dal 3 emezzo e poi da l vediamostrada facendo.
Poi Aiello (A) chiama Bran-dstatter (B), allora presidentedella Fondazione Cassa di Ri-
sparmio di Bolzano.A: Siamo andati ad aprire il
contoB: S mi ha chiamato adesso
per dirmeloA: Ah o kay domani gli ar-
rivano sei milioni di euro.A gennaio 2 013 la dispon i-
bilit sul conto IT13 Z06. ...6sulla filiale di Milano di Spar-kasse arriva a 19 milioni 817mila e 469 euro. Nel 2014 i sol-di saranno spostati, dopo lar-rivo alla segreteria di MatteoSalvini, in un conto di BancaIntesa. La ragione in unamail del 21 febbraio 2013 deldirigente Sparkasse PaolaBrunelli ad Aiello: Il tasso at-tualmente applicato si inten-deva legato a una determinataoperativit... si era prospetta-ta la possibilit di investire infondi, azioni, Crbz, pbbliga-zioni societarie ecc... succes-sivamente siamo venuti a co-noscenza del fatto che la legge966-7-2012 art. 89 vieta aipartiti politici di investire lapropria liquidit in strumentifinanziari diversi dai titoli e-messi da Stati membri dellaUe.... Brunelli chiama il 12marzo 2013 Aiello: Che pa-sticcio! Questa cosa spicca a-
gli occhi di qualcuno chevenisse a fare dei control-li nel senso che mi dico-
no: perch tutti gli altric l ie nt i con pat r imonigrossi hanno l1,5 e questoha il 3,5?!.
Allorigine del tra-sferimento del contoe dellidea del trustc la questione Bri-gand. Lex parla-mentare per annilegale di Bossi, inque l periodo fa
valere i suoi vec -chi incarichi. LaLega viene con-dannata a pagaremilioni di parcelle eMaroni chiede con-tromisure ad Aiello.Lipotesi nasce in vi-st a de l le e le zioni2013 ma rivive in e-state dopo la vittoriain Lombardia. Aiello,intercettato senza es-sere indagato dal pmGiuseppe Lombardo diReggio Calabria, riceveuna telefonata di Maroniil 22 luglio 2013 alle 23.Lallora segretariogli dicedi aver parlato con Calde-roli per costituire, i-mitando AlleanzaNazionale , una
fondazione dove trasferiretutto il patrimonio della Lega,mobiliare e immobiliare. Laragione? Maroni spiega: in
buona fed e, non pensavo c hesi sarebbe arrivato a tanto, ma,se Bossi inizia a fare questogioco, si impone una reazio-ne, per evitare di rimanere in
mezzo. La questionede lla Fondazione ,spiega Maroni, dever i m a n e r e t r a l u i ,
Ai el lo , Ca ld er ol i eCarmine Pallino, un
comme rcialista;non deve es-
sere portata aconoscenzadi altri. Ma-roni sottoli-
nea che biso-gna trovare,
ra pidamente,il modo di sepa-rare il patrimo-nio dalla gestio-ne de l part ito :Bisogna fare laba d co mp an y d o v e r i m a n ede nt ro un caz-zo. Aiello repli-
ca che il notaio A-Busani laveva gi
studiata. Lui rispol-verer il prog etto.
Effettivamente antico. Gi il 20 di-cembre 2012 Aielloc h i a m a v a i l s u ocollega MassimoCentonze e gli di-ceva che Maroni loaveva autorizzatoa creare un fondose parat o com e
fosse un trust en-
tro il 12 gennaio 2013 perchquel fondo dovr essere il por-tafoglio della campagna elet-torale. Aiello prosegue: il par-tito deve avere un patrimonioseparato rappresentato da unconto corrente da aprire allaSparkasse perch se i novemilioni che sono stati pigno-rati li avesse avuti su questofondo non potevano essereoggetto di sequestro. Aiellodice che bisogna far presto
entro il 10 gennaio perch il15 gennaio si presentano le li-ste e il timore di Maroni chepoi venga un pazzo come ilprocuratore di Forl SergioSottani che dice: limpegno diogni singolo candidato per mecostituisce una compraven-dita di candidatura. Invececos il singolo candidato si im-pegna a versare direttamentesul patrimonio destinato.
Aiello a g ennaio 201 3 con-fida anche al commercialistaMassimo De Dominicis: Noidobbiamo segregare un patri-monio esistente di 20 milionie uno nascente. Entro il 10gennaio. Anche perch loroprendono una vagonata disoldi a dicembre e una vago-nata a luglio e adesso arri-
vata una vago nata di sold i.De Domenicis: Il veicolo mi-gliore il trust, istituto giu-ridico di origine anglosassoneusato in Italia per ragioni ere-ditarie o fiscali nel quale unsoggetto (qui la Lega) trasfe-riscei beni al cosiddetto tru-stee. Poi Aiello il 9 gennaio2013 chiama il notaio Busaniper avere chiarimenti.
Busani (B): Quanti soldiparliamo di segregare?
Il triangolo
Bandiere le-
ghiste, a sini-
stra in alto lav -
vocato lavvo -
cato Domeni-
co Aiello e sot-
to lav vo cato
GerhardBran-
dsttter, presi-
dente della
Sparkasse. In
basso Roberto
Maroni, gover-natore lom-
b a rdo Ansa
Continua, con la storia del tesorodella Lega, la galleria di fatti e
personaggi che emergono dalle telefo-nate dei leghisti in-tercettati tra il 2012e il 2014. Abbiamo
gi svelat o i ret ro-scena dellaccordo
Lega-Pdl con le mi-nacce di Berlusco-ni a Maroni di usa-re la clava mediati-ca, limpegno leghi-sta per aiutare lim -
prenditore Salini che mirava alle pe-nali per la mancata costruzione del
Pont e su llo Stre tto, le c hia mate diMalag che cercava il voto di un le-
ghista al Coni. L indagine Breakfastdella Procura di Reggio Calabria con-tiene intercettazioni della Dia effet-
tuate sotto il coordi-n a m e n t o d e l p mG i u s e p p e L o m -bardo e del procu-ratore Federic oCafiero De Raho.
Pr ob ab il me nt e lei n t e r c e t t az i o n ide ll indagine, cheva avanti in gran se-
greto da l 2012, nonporteranno a nulla sul piano penale.Ma devono essere pubblicate perchsvelano fatti di rilievo pubblico dietrole quinte del potere.
La causa
Il 10 gennaio2013 Roberto
M aro n i
e il suo legale,Dom en i co
Aiell o,discutono
della causadellex
s ena toreleghista vicino
a Umberto
Bossi, MatteoB r igand ,
contro la Lega.Aiello
p rop o n edi spostare
i soldi inunaltra banca
e di creare
un trust
Il bonifico
A gennaio
2013 la Legatrasferisce 19
milioni e 817mila euro sul
conto della
Sp a r ka ssedi Bolzano
Lincarico
Il 22 luglioM a ro n ichiama Aielloe gli chiededi creare unafon daz ion eperch seBossi fa cossi imponeunare a z i o n e.
I SEGRETIDELPOTERE/8 Iltesoretto sottratto agli amici di Bossi
Creditori allattacco
Maroni era esposto
ad azioni esecutive.
Il legale: Ne abbiamo
subita una da 3 milioni
Aiello (A): Almeno 1 0 mi-lioni.
B: Hai paura di azioni ese-cutive?
A: Una labbiamo appenasubita di 3 milioni, prestazio-ni professionali erano. Tralaltro un dirigente della LegaNord (Brigand, ndr). Pe rprima vorrei capire la bontdella struttura che mettiamoin piedi...
B: Domenico, la bont che
i soldi non sono pi sul contodella Lega e vaffambagno. Sefanno lesecuzione non li tro-
vano!Il 10 gennaio 2013 Aiello
chiama Maroni preoccupatoproprio per eventuali nuoveazioni di Brigand che forseha portato via altre cartecheerano sue. Poi suggerisceallallora segretario: In ra-gione di questo valuta ancoraquello spostamento almenodi una parte del residuo, alme-no il 50 per cento di quei fondil perch se questo qui gi co-nosce quel conto corrente ....Maroni rinvia allindomani. Iltrasferimento dei 20 milionipoi ci sar. Il trust e la fonda-zione? Io non ne ho pi sa-
puto nulla, chiosa il notaioAngelo Bu sani.
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Domenica 3 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA 9
IL RETROSCENA Il piano per il polo tecnologico a Rho
GIANNI BARBACETTO
Primavera 2015: MatteoRenzi ha un problemaa Milano. Il sindaco Pi-sapia ha annunciato di
non volersi ricandidare, Exponei primi tremesi ha ingressida flop, il dopo-Expo un bu-co nero senza progetti. Laquestione-Milano si presentaal presidente del Consiglio co-me un gomitolo aggrovigliatoda molti nodi. Soprattutto lasorte delle aree dopo lesposi -zione gli pare lontana dalla so-luzione: nessun operatoreprivato ha risposto al bandodel novembre 2014 che le met-teva in vendita per 314 milioni.Un gruppo di persone avevaper cominciato a riunirsi e apensare una via duscita. Nonpolitici, ma uomini d affari.Francesco Micheli, finanzie-re milanese di lungo corso, datempo si interessa di ricercasul genoma. Ha creato Gene-xtra, fondo specializzato in
biofarmaceutica , e non senzasoddisfazioni: quando la con-trollata Intercept Pharma-ceuticals ha brevettato la mo-lecola Int 747,in pochi giorni
ha aumentato il suo valore aWall Street da 1,4 a 8,8 miliardidi dollari. Perch non faredellarea Expo un polo di ri-cerca? Micheli trova un inter-locutore sensibile in Pier Giu-seppe Pelicci, il direttore delDipartimento di oncologiasperimentale dello Ieo, lIsti -tuto europeo di oncologia fon-dato da Umberto Veronesi. Neparla con Marco Carrai, il fi-nanziere pi vicino a Renzi,che fa da ponte con il presi-dente del Consiglio. Cominciacos a delinearsi una soluzioneal problema-Milano: il do-po-Expo sar un polo scienti-fico, mentre il dopo-Pisapiaprende la faccia di GiuseppeSala, il commissario che po-
trebbe continuare a occuparsidellaffare passando da Expospa a Palazzo Marino.
LA REGIA delloperazione af-fidata aRoberto Cingolani, e-terno direttore dellIit, lIsti -tuto italiano di tecnologia diGenova. Coinvolto ancheGianfelice Rocca, presidentedi Assolombarda e fondatoredellIstituto Clinico Humani-tas, che fa cu-ra ma anchericerca. Cosnasce lidea(Human Te-chnopole Ita-ly 2040) cheR e n z i p r e-senta con altis q u i l l i d itromba a Mi-lano il 9 novembre 2015, insie-me alla promessa di finanziarelIit con 150 milioni lanno perdieci anni. Il primo risultatoche ottiene quello dattirarsigli strali di tutto il mondoscientifico e universitario (mi-lanese e lombardo), che sichiede perch mai il registadelloperazione deve arrivareda Genova. La risposta sem-plice: lIit unico, listituto
Molti fondi, pochi risultatiI ras di Genova al dopo ExpoIl ruolo nel progetto dellIit, lente di ricerca pi controllato e finanziato dal governo
IPROTAG ON I ST I
RO B ERTO
CINGOLANI
il direttoredellIit, entedi ricercafon datonel 2003con sedea Genova
F R A N C E S CO
MICHELI
Il finanzieremilaneselancia lideadel polotecnologiconelle areeExpo
MARCO
CARRAI
Il finanziere statoil tramitetra gliim p ren di to r ie ilp res i d e n tedel Consiglio
GI A NLU CA
VAG O
Il rettoredellU n i ve rs i tstatale diMilano: si e s p re ss ocontro la regiage n oves edello p e ra z i o n e
pi finanziato e pi controlla-to dal governo. Ecco come. Na-sce nel 2003 come centro di ri-cerca molto privilegiato. In unPaese in cui allintero sistemauniversitario per la ricerca so-no destinati soltanto 91 milionidi euro, al solo Iit vengono dati50 milioni per lanno 2004 e100 milioni allanno dal 2005al 2014, pi tutti i beni della
fondazione Iri (poco meno di130 milioni): oltre 1 miliardo dieuro in 11 anni.
Ebbene, di questa cifra,quasi la met non stata spesa.Lo si deduce non dai bilanci,che alla faccia della trasparen-za non sono pubblicati, ma dauna relazione della Corte deiconti del 31 dicembre 2013, checi informa di 430 milioni difondi non spesi, messi sotto la
voce d i s p o-nibilit liqui-de e per lamaggior quo-ta detenutenel conto cor-rente infrut-tifero apertopresso la Te-soreria Cen-t r a l e d e l l o
Stato, mentre una quota mi-nore (circa 21 milioni nel 2013) depositata nelle casse di al-cune banche private. Non sap-piamo quali, n come sono sta-te scelte, n quali condizionioffrano. Comunque uno spre-co, protestano gli altri centri diricerca e le universit, che sisono visti tagliare i fondi pub-
blici da o gni nuovo governo.LIit no: accumula negli anni
tantisoldi danon sapere nep-pure come spenderli. Partico-lare anche la governance. Iit,con i suoi mille ricercatori, un soggetto di diritto privatofinanziato con denaro pubbli-co, i cui vertici, di nomina po-litica, non sono soggetti a va-lutazione e sono inamovibili.Secondo la Corte dei conti, pe-r, nonostante sia soggetto di
diritto privato, anche alla lucedella costante giurisprudenzadella Corte dellUnione euro-pea, da inquadrare tra gli or-ganismi di diritto pubblico.
DIRETTORE scientifico Ro-berto Cingolani, in carica da 12anni. Presidente GabrieleGalateri di Genola, presidenteanche delle Generali, succe-duto a Vittorio Grilli, ex diret-tore generale del Tesoro ed exministro dellEconomia, non-ch presidente del Corporate& Investment Bank Euro-pa-Medio Oriente-Africa diJPMorgan, che tuttorachair-man del Consiglio di Iit. I cri-teri di selezione dei vertici,scientifici e manageriali, sonodel tutto sconosciuti e comple-tamente discrezionali. Pocotrasparente la gestione. Incer-ti i risultati scientifici ottenuti:ottimi per lufficio stampa diIit, mediocri per il sito specia-lizzato Roars (Return on aca-demic research), secondo cui ilrapporto tra i soldi spesi e il nu-mero di pubblicazioni scienti-fiche il pi basso tra q uelli deiprincipali enti di ricerca italia-ni. Perch l e soltanto l si
vanno a investire montagne di
fondi, si chiede Marco Catta-neo, direttore di Le S cienze ,mentre invece lUniversit, ilCnr, lEnea e tutti gli altri entidi ricerca sono al soffocamen-to? Perch lIit non deve sot-tostare alle regole di traspa-renza e di valutazione che si
bran disc ono com e mann aieallindirizzo di tutti gli altri?.Domande che si pose , nel2007, anche lallora ministrodellEconomia Tommaso Pa-doa-Schioppa, che affid una
valutazione di Iit a una com-missione indipendente inter-nazionale. Ne usc un giudiziomolto positivo, garantisceCingolani. Ma il rapporto mi-steriosamente scomparso enon sono riusciti a farlo rie-mergere dalle nebbie n lin-terrogazione parlamentaredel 2010 di Giovanni Bachelet,n quella recentissima di Ste-fano Fassina.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Le risorse
MARCO CATTANEO
(DIR. LE SCIENZE)
Perch l e soltanto l
si vanno a investire
montagne di fondi
mentre lUniversit, il
Cnr, lEnea e tutti gli
altri enti di ricerca
sono al soffocamento?
Listitutoha ricevuto
oltre 1 miliardo dallo
Stato in 11 anni: per
la Corte dei conti ne ha
speso solo la met
LA LETTERA
I GIORNALISTI
FREELANCE
A RENZI: ECCO
IL RICATTO
Signor presidente delConsiglio, in apertu-ra del 2016 ci rivol-
giamo a lei, da freelance at-tivi nella Fnsi il sindacatodei giornalisti italiani enella sua Com-missione na-
zional e l a-voro auto-nomo, pere s p ri m e r-le sconcer-to per il tonoliquidatorio dalei usato, durante lincon-tro stampa di fine anno, sultema dei giornalisti preca-ri sottopagati. Davanti al
prob lem a mani fest ato inapertura dal presidentedellOrdine dei giornalisti,lei lo ha negato, dando l im-
pr es si on e di ign or are lereali condizioni di lavorodel la mag g ioranz a dei
giornalisti italiani. Condi-zion i c he dov reb ber o e s-serle note [...] I lavoratori
autonomi e atipici sono og-gi il 62,6% dei giorn alist iattivi, e sono in rapida cre-scita. Spesso con redditimedi da 11.000 euro lordil'anno, e nella met dei casidi circa 5.000. Con spese a
pro prio cari co e c on unanetta disparit di diritti,tutele e forza di contratta-
zion e r ispe tto ai c olle ghidipendenti. E queste sonocondizioni di oggettiva de-bolezza, di ricatto occupa-
zionale e sfruttam ento dellavoro, che ledono la liber-t e la qualit dell'informa-
zione. Dovere deontolo gi-co dei giornalisti di infor-mare correttamente, sen-
za subire condizionamen -
ti. Ma per farlo serve anchenon essere costantementeoggetto di ricatti economi-ci ed occupazionali. Che ci che accade a gran partedegli autonomi [] Condi-
zioni di lavoro, queste, chenon vengono riequilibratedai 20 euro lordi ad artico-lo, o dai 6 euro lordi per unlancio dagenzia o di un ar-ticolo su web, cos come in-dividuati nelle pasticciatenorme dattuazione dellalegge 233/2012 sull'equocompenso giornalistico.
Le gg e la rg am en te in at-tuata, e spesso a fronte diretribuzioni anche di mol-to inferiori [...] Tutti questisono problemi che riguar-dano anche il governo [...]
MAURIZIO BEKAR,
FERDINANDO BARON, MARCO
BOBBIO, SUSANNA BONFANTI,
CLAUDIO CHIARANI, CANDIDA
DE NOVELLIS, LIVIA ERMINI,
DARIO FIDORA, ANTONIO FI-
CO, LUCA GENTILE, FRANCE-
SCA MARRUCO, OTTAVIA
E. MOLTENI, LAURA VIGGIANO
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Dis missione
Per le aree
di Expo
il governo
st ud ia
il progetto
Hu ma n
Te chnop ole
Italy 2040
F R E CC I A ROS SA
Il treno costa di pi,ma il viaggiodura lo stesso tempo
qSPOSTARSI in trenocoster di pi.Dal primo gennaio sono infatti scat-
tati gli aumenti dei biglietti dei collegamentiad alta velocit di Trenitalia, con rincari inmedia del 2,7% e variazioni che passano daun +2,3% per il biglietto base del Freccia-rossa Napoli-Roma (passa da 43 a 44 euro)al +3,5% per il Roma-Milano (che sale da86 a 89 euro). Ritocchi che riguardanosolo
le Frecce (rosse, argento e bianche), as-sicura lazienda,e solo peril bigliettobase,cio quello dal prezzo pi alto e pi fles-sibile, che lo scorso anno ha rappresentatoappena il 10% dei bigliettivenduti.Nessuncambiamento invece per le offerte e per gliabbonamenti allAlta velocit. Nessuna no-tizia degli annunciati tagli ai tempi di per-correnza. Il 5 giugno, alla presentazione dei
nuovi Frecciarossa 100, lallora addiFsMi-chele Elia aveva detto: Lobiettivo, una vol-ta ottenute le omologazioni, arrivare,dadicembre prossimo, a 350 km/h, con un ta-glio dei tempi di percorrenza. Con una ve-locit massima di 350 km/h il Roma-Mi-lano durerebbe 2 ore e 20 minuti contro le 2e 55 attuali. Per ora arrivano soltanto gliaumenti.
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10 CRONACA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 3 Gennaio 2016
FERRUCCIO SANSA
Il Monte Rosa e la Marmola-da. Due simboli delle nostre
Alpi. Arriva la neve final-mente e milioni di italiani li
avranno di nuovo davanti ai loroocchi: il grande massiccio del Ro-sa domina lorizzonte per decinedi chilometri. E la Regina delleDolomiti ha lunico vero ghiac-ciaio rimasto sui Monti Pallidi.Pochi, per, sanno che le duemontagne sono minacciate daprogetti di impianti di sci. Decinedi chilometri e milioni di investi-menti.Proprio quando il merca-to dello sci maturo e il numero disciatori sta calando. E bisogne-rebbe, forse, investire piuttostosui vecchi impianti. Scommet-tendo sulle bellezze naturali, cheattirano turisti pi dei piloni edelle funivie, come sostiene Fe-derico Vozza di LegambientePiemonte. Per non dire del cam-
biamento climatico che costrin-ge allinnevamento artificiale co-stoso e dannoso.
GI, IL ROSA. Sono addiritturadue i progetti di impianti che do-
vrebbero toccarlo. In tutto 78 mi-lioni di investimenti. Il primo u-na vera e propria grande opera.Una specie di Ponte sullo Strettoin versione alpina. Parliamo delprogetto di collegare la zona delCervino a quella delRosa.Costodellopera 63 milioni per 8 chilo-metri di funivia e per piste che do-
vrebbero creare un enorme com-prensorio tra Val dAosta, Pie-monte e Svizzera, racconta Ales-sandra Piccioni di Legambiente
Val dAosta. La sola gestione delnuovo impianto costerebbe quasi
un milione e mezzo lanno e per-metterebbe di trasportare 2 milapersone lora. Nascerebbe cos unnuovo comprensorio (il terzo almondo) con 440 chilometri di pi-sta e 84 impianti di risalita.
Con molti, troppi, interrogati-
vi: primo, i soldi. Si aspettano i fi-nanziamenti, ma le societ di ri-salita tra laltro in parte pubbli-che non sono proprio in condi-zioni rosee anche perch ci sonosempre meno sciatori e meno ne-
ve naturale. Insomma, prima si
vuole costruire, poi si spera di riu-scire a gestire, dicono i tanti con-trari che vivono sotto la grandemontagna. E se poi linvestimen -to non andasse bene? Perch ilpunto soprattutto un altro: gliimpianti dovrebbero toccare unadelle zone pi belle e intatte delmassiccio del Rosa, quel ValloneCime Bianche che un paradisoper la biodiversit. Una di quellezone umide che allestero sonoprotette con ogni cura.
Ma non il solo progetto cheriguarda il Monte Rosa. Tanti oc-chi si sono puntati anche sul ver-sante piemontese, sognando direalizzare impianti nel Vallone
dOlen:Sono ben 15 gli interven-ti per un investimento di 15 mi-lioni da realizzarsi in tempi rav-
vicinati (da 1 a 4 anni). Si verifi-cher inevitabilmente un incre-mento della presenza delluomo,fino alle alte quote, in zone che
rientrano tra i siti protetti dal pia-no Natura 2000 , ricordanoGiancarlo Gazzola e Luigi Casa-nova di Mountain Wilderness. Enon importa che qui lequilibriosia delicatissimo, che stianoscomparendo interi ghiacciai,come il gigante del Belvedere.
CAMBIANDO REGIONE la situa-zione la stessa. Eccoci sotto laMarmolada, che ogni dieci anni
vien e min acc iata da un nuov oprogetto. Lultimo: Realizzareun collegamento dal Trentino al
Veneto, che da Canazei attraversiil ghiacciaio e scavalcando piandei Fiacconi arrivi fino a RoccaPietore, raccontano Gazzola eCasanova. Pensare che siamosullultimo vero ghiacciaio delleDolomiti. Gi ferito quasi a mortedai piloni della vecchia funivia.
Non c soltanto la Marmola-da. Nuovi progetti sono pronti,tra laltro, anche per la zona di Se-rodoli e il giro del Latemar.
Non importa che, oltre al dan-no ambientale, incomba un altro
rischio:Le Dolomiti pochi annifa sono state insignite dellimpor-
tante riconoscimento di Patri-monio. Il prossimo anno avver-te Gazzola gli esperti dellUne-sco torneranno da queste partiper vedere se il titolo deve esseremantenuto. O se invece va ritira-to. Non sarebbe la prima volta:era gi successo a Dresda. E chis-s se sia meglio per il turismo ag-giungere qualche chilometro dipiste dove ne esistono gi mi-gliaia, spesso quasi deserti o
beccarsi una clamorosa boccia-tura dellUnesco che farebbe il gi-ro del mondo.
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VERONICA TOMASSINI
Erano due uomini, una spa-
ventosa affinit li ha sor-presi nellultima ora. Non siconoscevano e tuttavia le lorointenzioni si sono incontrate,misurandosi con la medesimamorte. Nello stesso giorno,primo dellanno, nella stessacitt, Siracusa, con le stessemodalit: impiccandosi.
ENT RAMBI erano giovani, unuomo italiano di 34 anni, erasposatodiconoe aveva due
bambine; e un uomo polacco,con qualche anno di meno. Zo-ne della citt diverse: luno, li-taliano, a Belvedere, sobborgoche sembra calato su un pog-gio e domina il litorale anne-rito delle fabbriche; laltro, ilpolacco, in un rudere, sul lun-gomare opposto, da cui si vedeil maniero di Federico II e li-sola di Ortigia. Il polacco mo-rir dando le spalle alla bellez-za, a ogni disfatta la propagan-
da incalza con una specie di va-demecum: Siracusa incante-
vole cartolina, persino Goethee il Grand Tour, persino lUne -sco, cio Ortigia, quel mare,ma il polacco non se ne facevaniente. Litaliano con altre no-stalgie, evidentemente prossi-me. Siracusa un piccolo cen-tro, due suicidi nello stessogiorno sono tanti. Adesso sipensa gi a giustificarne il mo-dico clamore con un noiosospargimento di cifre. Stiamomeglio, non si muore per la cri-si, sono gi pronti gli strillonidi mestiere, la voce del palazzoche non ha nemmeno un wel-fare, a rischio commissaria-mento, avvezzi alle gettono-poli e a non proprio singole enobili consuetudini.
Il sindaco ha vietato i botti,la notte prima dei suicidi, si ve-de che fa qualcosa, convengo-no taluni, i sostenitori sonosempre meno e sempre pi af-faticati, si teme un ritorno me-no ringhioso dei forconi o al-
meno fallimentare a tratti; aesser pi lungimirante la stra-tegia purista del sindaco pote-
va essere applicata alsenso disocialit e sopravvivenza, alposto dei botti cucire le taschedi certi ignobili che si ricollo-cano e sono sempre loro, dagettonopoli in avanti o indie-tro anche, ma sono sempre lo-ro, a volte indossano la casaccadellindignazione e se la pren-
dono con lAren a d i G ilett i,magari battendosi il petto. Co-s il primo dellanno si decidedi morire. Perch si muore conuna corda al collo anche perresponsabilit traverse.
NESSUNO innocente? Allin-circa nessuno.Siracusa non una citt di depressi. Siracusa la citt delle mosche che nonmuoiono mai se nondi noia
vero, una citt di uomini checome le mosche devono avereocchi per commemorare,allindietro dunque, perchdavanti ci sono solo pittore-schi bazar di compro e vendooroche a guardarnel insegna
verr ebbe da ag-giungere: di ca-sa tua. Siamo u-na citt di ricetta-tori autorizzati, odi scommettitoricon una cicca allabbro, in unaqualche squalli-da ricevitoria.Quindi non unacitt di depressi.Ma di stoici. Ze-lanti propalatoridel palazzo av-
vertono i siracu-sani: ci sono timidi picchi ver-so la luce. Lentourage del sin-daco, Garozzo, vorrebbe defi-nirli traguardi, per un oppor-tuno pudore si evita, rinfor-zassero lindole di insospetta-
Piani per 78 milioni di euro, una superfunivia tra Val dAosta,Piemonte e Svizzera. Legambiente: Investire sui vecchi impianti
Finalmente nevicama sul Monte Rosapiover cemento
LALLARME
P iazza
D uomo
Il centro
di Siracusa
Patrimonio
de llUm a n it
Wi k ipe d i a
Guido Bramante
Il massiccio Con 4.637 metri il Monte Rosa secondo solo al BiancoAnsa
bili Robespierre. Ce ne fosse-ro. E invece no. Rimaniamo unacquitrino con il tasso di occu-pazione peggiore dEuropa; 15mila giovani disoccupati (su120 mila abitanti in totale, n-dr), in un raggio dazione bre-
vissimo, 58% di i-nedia pervade lepiazze che diven-tano deserti, ospazi da accorpa-re a estempora-nee rotatorie. Laprovincia con lafissa delle rotato-rie. La regione incui si vive peggio.Lisolache ci fra-na sotto ai piedi,un Ant art ide inpotenza, ma forseanche gli abissi
marini ne respingerebbero lecattive abitudini, la tendenza alasciar morire, il malcostumeche avvelena. Siamo smacca-tamente i peggiori.
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I numeri
63milioni
di euro il costo
previsto della
funivia di 8chilometri
che dovrebbecollegare la
zona delMonte Rosa
al Cervino traVal dAos ta,
Piem on te
e Svizzera
440chilometridi piste da sci
e 84 impiantidi risalita:
questi i
numeri delnu ovo
co mpre nso ri osci is ti co
2.000p erso ne
trasportate
lora: i costi digest io ne
sono stimatiin 1,5 milioni
di euro lanno
La polemica
Si costruisce senza
sapere se si riuscir
a gestire. A rischio anche
Marmolada e Latemar
Lacquitrino
Disoccupazione
giovanile al 58%,
gettonop oli ,
compro oro
a ogni angolo
e scommettitori
I CONTROLLI FRANCESI
Antiterrorismo:fino a 4 ore di codaal tunnel del Frejus
qDIVERSICHILOMETRI di codae at-tese che sono arrivate anche fino a
quattro ore. A causadei controlli antiterro-rismo, ieri il traffico scorsocon grandelen-
tezza primadellingresso nel tunnel del Fre-jus, il traforo che si trova al confine tra lItalia e
la Francia, in direzione della Maurienne e diLione. Le verifiche della polizia dO lt ra l p e
fanno parte delle misure messe in atto dal
governo francese subito dopo gli attacchi, ri-
vendicati dallIsis, avvenuti il 13 novembrea
Parigi. Anche i veicoli diretti a Bardonecchiahanno incontrato problemi, in quanto il lungo
incolonnamentodi automobili si protrattofino a prima delluscita per la localit sciistica
dellalta valle di Susa. E, come se non bastas-se, ad acuire i disagi