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«Bologna-Inter sarà sempre la mia partita, perché è quella che ci regalò lo scudetto del 64» «Mi farà un certo effetto ritrovarlo in panchina. Gli auguro tutto il bene ma da domani» Unimmagine di Stramaccioni quando giocava nelle giovanili del Bologna (Schicchi) LO HA ALLENATO TRE ANNI NELLE GIOVANILI ROSSOBLU Fogli: Era Stramaccioni anche da piccolo BOLOGNA - Romano Fogli era lallenatore di quel Bologna in cui giocava Andrea Stramaccioni, « lho avuto tre anni, lo prendemmo da una squadra di Roma, ricordo come fosse ora questo ragazzo romano che già a quei tempi oggi sapeva sia stare in campo che al mondo», Fogli sarà in tribuna al DallAra, invitato dal Bologna per commemorare Helmut Haller, e gli farà un certo effetto vedere Stramaccioni sulla panchina dellInter, anche perché Bologna-Inter è da sempre la sua partita. « Il tifo lo farò per il Bologna, per il mio Bologna, ce lho dentro da una vita, ce li ho nel sangue i suoi colori, ma sarà bello anche vedere Stramaccioni su una panchina tanto importante. Da lunedì gli auguro un grande futuro. Sì, quando vedo giocare il Bologna contro lInter finisco sempre per emozionarmi, perché campassi mille anni non dimenticherei quel 2-0 del 64 che ci regalò lo scudetto. Quel giorno segnai il primo gol, come sempre daltra parte, ho segnato solo Comera Stramaccioni negli anni novanta? primi gol nella mia carriera, 13 su 13». Luomo che ha portato Allegri al Livorno e ha scoperto anche Mazzarri lo esalta sia come ragazzo che come giocatore « . Era spigliato, confidenziale, sempre rispettoso, sempre educato, lo ricordo davvero come un ragazzo fantastico. E anche quando giocava sapeva sempre quello che doveva fare. Era un difensore centrale, sul piano fisico cera già e giocava anche bene. Un giorno ne parlai anche con il povero Tazio (Roversi, ndr) e ci trovammo daccordo su Stramaccioni, tutti e due pensavamo che avesse un futuro importante davanti. Poi si fece male a un ginocchio e fu costretto a lasciare il calcio, immagino con quanta tristezza, ma già da allora si capiva quello che era il suo amore nei confronti del pallone». - Fino a che punto Fogli è rimasto sorpreso di Stramaccioni GRANDE PERSONALITA allenatore dellInter? « Diciamo che è stata una sorpresa bella e piacevole, ma se dopo aver fatto bene con le giovanili lInter ha deciso di regalargli la sua panchina vuol dire che ha visto in lui qualità importanti. Per quello che mi riguarda posso assicurarvi che già da giocatore aveva una grande personalità, poi in fondo questa non è una caratteristica che si può comprare al supermercato, o uno ce lha o uno non ce lha. Stramaccioni comandava la difesa, era uno che si faceva sentire dai compagni e che si faceva rispettare da tutti, dentro e fuori dal campo. Fin da quei giorni si capiva che tatticamente era molto preparato, devo pensare che dopo aver smesso di giocare Andrea si sia buttato dentro a corpo morto nel calcio, convinto di poter fare lallenatore. Ha avuto ragione. Se cè un episodio che mi lega a lui? Un episodio no, caso mai ricordo il suo volto, sempre sorridente, sempre solare, sempre sereno. Come calciatore non ha avuto fortuna, spero che ne abbia tanta come 73 of 179

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«Bologna-Inter

sarà sempre la mia

partita, perché è

quella che ci regalò

lo scudetto del 64»

«Mi farà un certo

effetto ritrovarlo in

panchina. Gli

auguro tutto il bene

ma da domani»

Unimmagine di Stramaccioni

quando giocava nelle giovanili

del Bologna (Schicchi)

LO HA ALLENATO TRE ANNI NELLE GIOVANILI

R O S S O B L U

Fogli: Era Stramaccioni anche da piccolo

BOLOGNA - Romano Fogli era lallenatore diquel Bologna in cui giocava AndreaStramaccioni, « lho avuto tre anni, lo prendemmoda una squadra di Roma, ricordo come fosse oraquesto ragazzo romano che già a quei tempi

oggisapeva sia stare in campo che al mondo»,Fogli sarà in tribuna al DallAra, invitato dalBologna per commemorare Helmut Haller, e glifarà un certo effetto vedere Stramaccioni sullapanchina dellInter, anche perché Bologna-Inter èda sempre la sua partita. « Il tifo lo farò per ilBologna, per il mio Bologna, ce lho dentro da

una vita, ce li ho nelsangue i suoi colori, masarà bello anchevedere Stramaccioni suuna panchina tanto importante. Da lunedì gli auguro ungrande futuro. Sì, quando vedo giocare il Bologna controlInter finisco sempre per emozionarmi, perché campassimille anni non dimenticherei quel 2-0 del 64 che ci regalò lo

scudetto. Quel giorno segnai il primo gol, come sempre daltra parte, ho segnato solo Comera Stramaccioni negli anni novanta?primi gol nella mia carriera, 13 su 13».

Luomo che ha portato Allegri al Livorno e ha scoperto anche Mazzarri lo esalta siacome ragazzo che come giocatore « . Era spigliato, confidenziale, sempre rispettoso,sempre educato, lo ricordo davvero come un ragazzo fantastico. E anche quandogiocava sapeva sempre quello che doveva fare. Era un difensore centrale, sul pianofisico cera già e giocava anche bene. Un giorno ne parlai anche con il povero Tazio(Roversi, ndr) e ci trovammo daccordo su Stramaccioni, tutti e due pensavamo cheavesse un futuro importante davanti. Poi si fece male a un ginocchio e fu costretto alasciare il calcio, immagino con quanta tristezza, ma già da allora si capiva quello cheera il suo amore nei confronti del pallone».

- Fino a che punto Fogli è rimasto sorpreso di StramaccioniGRANDE PERSONALITAallenatore dellInter? « Diciamo che è stata una sorpresa bella e piacevole, ma se dopoaver fatto bene con le giovanili lInter ha deciso di regalargli la sua panchina vuol direche ha visto in lui qualità importanti. Per quello che mi riguarda posso assicurarvi che

già da giocatore aveva una grande personalità, poi in fondoquesta non è una caratteristica che si può comprare alsupermercato, o uno ce lha o uno non ce lha. Stramaccionicomandava la difesa, era uno che si faceva sentire daicompagni e che si faceva rispettare da tutti, dentro e fuori dalcampo. Fin da quei giorni si capiva che tatticamente eramolto preparato, devo pensare che dopo aver smesso digiocare Andrea si sia buttato dentro a corpo morto nel calcio,

convinto di poter fare lallenatore. Ha avuto ragione. Se cè un episodio che mi lega alui? Un episodio no, caso mai ricordo il suo volto, sempre sorridente, sempre solare,sempre sereno. Come calciatore non ha avuto fortuna, spero che ne abbia tanta come

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allenatore, sarei felice se facesse una grande carriera».

- Ha un pensiero per tutto il Bologna, « FORZA DIAMANTI spero che mi regali unagrande partita e che batta lInter, abbiamo bisogno di punti, anche perché mercoledì

e una dedica per Alessandrodobbiamo andare a Torino per affrontare la Juventus»,Diamanti. « Quando giocava in serie C mi domandavo per quale motivo uno come luinon trovasse spazio in serie A. Per me Diamanti è un trequartista, dico di più, avrebbele qualità e le caratteristiche per giocare anche da mezzala, tipo Bulgarelli, tipo Haller,considerato che ha corsa, che è generoso e che ha piedi buoni. Cosa gli direi se fossiil suo allenatore? Farei come faceva Bernardini con Haller, gli direi sempre di giocarecome sa e di andare dove lo porta il suo genio. Posso dire una cosa anche su

Certo. « Gilardino?». Sono contento che Gila a Bologna si sia ritrovato, e sonocontento anche che giochi nella mia squadra, perché è un bravo ragazzo e un grandecentravanti. Lho conosciuto quando giocava nelle giovanili azzurre, bastava guardarecome si muoveva in area di rigore per capire che sarebbe diventato uno dei più forticentravanti italiani».

c.ben.

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«Da Gabbiadini mi

aspetto i tempi

giusti da Diamanti

«Dobbiamo sapere

fino in fondo cosa

vogliamo,

dobbiamo

migliorarci e fare

risultato per forza»

P i o l i g u a r d a i n c a s a s u a

«Non mi interessa neanche sapere quale Inter giocherà Metto in

campo il Bologna migliore e voglio il massimo»

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Pioli, quale Inter si aspetta? Quella con le tre punte? Quella con un

centrocampista in più? « Quello che avevo da dire sullInter lho già detto martedì, ora Noncome ora io e i miei giocatori pensiamo solo a quello che dobbiamo fare noi».

tirate conclusioni sbagliate, Pioli ha una grande considerazione dellInter, ma mai comeoggi il Bologna non può e non deve guardare troppo a chi ha davanti. « LInter sacambiare pelle sia prima che durante la partita, ma noi dobbiamo sapere fino in fondo

Certo, anche percosa vogliamo, dovendo migliorarci e dovendo fare il risultato».questo motivo Pioli ha deciso di impiegare per la prima voltatre uomini di attacco contemporaneamente. « In questomomento ho scelto di mandare in campo la squadra migliorepossibile anche senza sapere come si schiererà lInter,credetemi, a oggi come giocherà lInter non è il nostro

Deciso, fermo, ha un messaggio non diprincipale obiettivo».sicuro cifrato per il Bologna. « Ogni mio giocatore dovràmettere in campo le proprie caratteristiche, chi è chiamato acostruire gioco dovrà costruire gioco, chi è chiamato a

correre dovrà correre bene e tanto, chi è chiamato a difendere dovrà farlo conapplicazione e con lucidità. Aggiungo: se vogliamo fare risultato, e vogliamo farlo, nondovremo commettere errori tecnici e tattici».

- Che il suo impiego dal primo minuto fosse nellaria è sicuro, ancheDAI GABBIADINIperché lo stesso Pioli lo aveva fatto capire allinizio della settimana. « Gabbiadini haforza, ha gamba, sa dare profondità e sa accorciare, è un attaccante moderno che safare tutto. Come ragazzo poi è eccezionale, dal giorno del suo arrivo a Bologna si è

Semesso a disposizione e da allora si è allenato tutti i giorni con grande serietà».Gabbiadini troverà più spazi da qui a gennaio, la Juventus non lo riprenderà per girarloa unaltra squadra? Il tecnico rossoblù su questo argomento diventa ancora più serio. «Quando è tornato dallUnder 21, Manolo è rimasto meravigliato, anche perché non hamai pensato di lasciare Bologna. Lui sa di giocarsi tanto, sa che Bologna è una tappaimportante e posso assicurarvi che stiamo parlando di un ragazzo estremamentemotivato e umile. Poi va detto che come tutti i ragazzi vorrebbe giocare, ma questo èun merito e non una colpa. Cosa mi aspetto da Gabbiadini contro lInter? Che mettafisicità, che abbia i tempi giusti, che dia una mano nella fase di non possesso palla, inuna frase che giochi come sa».

Certo, il rischio che con un attaccante in più ilIL PRIMO COMANDAMENTO -Bologna possa perdere gli equilibri cè, ma Pioli su questatema ha fatto una testa così ai suoi giocatori per unasettimana intera. « Ogni squadra deve restare compatta,anche per la squadra più forte la compattezza resta il primocomandamento, nessuna squadra al mondo può permettersidi non averla. Sì, sono tranquillo, vedrete che il Bolognasaprà sacrificarsi, vedrete che contro lInter saremo compatti

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mi aspetto che

faccia il vero

Diamanti»

e al tempo stesso anche propositivi. Tutti, e dico tutti, siamo Pioli vaanimati dalla voglia di fare bene e di fare il risultato».

avanti, ha un altro avvertimento per il Bologna. « Dobbiamoalzare il nostro livello di prestazione, anche perché il poco

che ci manca è spezzettato in tante situazioni. Ecco, il gol del Cagliari è lo specchio diquella che è la nostra realtà ed è per questo che dobbiamo essere più precisipossibile, più intensi possibile e dobbiamo avere quella sana cattiveria agonistica che

Come dire: è vero che a Cagliari haci consente di rimediare gli eventuali errori».sbagliato Taider, ma è anche vero che poi Ekdal ha fatto 40 metri di campo senza chenessuno intervenisse.

- Il discorso va su Diamanti, che contro lInterDIAMANTI FACCIA IL DIAMANTIgiocherà da trequartista alle spalle dei due attaccanti. « Diamanti deve fare il Diamanti,non penso che si debba parlare per lui di un problema di posizione, vi ricordo che hafatto bene anche quando ha giocato più vicino allarea di rigore. Sapete cosa penso dilui, Diamanti è un valore aggiunto per i suoi strappi, per la sua generosità, sono questele caratteristiche che gli hanno consentito di conquistare Bologna, il Bologna, ilsottoscritto, Cesare Prandelli, la Nazionale. E datemi retta, Diamanti sta facendo ditutto per essere il vero Diamanti, quello che determina e che sa diventare un

La chiusura di Pioli ècentrocampista e un difensore quando hanno il pallone gli altri».su Paponi, che oggi partirà dalla panchina. « Paponi non sta ritrovando spazio soloperché si sono fatti male Acquafresca e Gimenez, lo avrebbe ritrovato ugualmente percome si sta comportando durante la settimana, per come si sta allenandoquotidianamente. Guardate, se avrò bisogno di lui non ci penserò due volte amandarlo in campo e sono convinto che Paponi saprà farsi trovare pronto».

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INVITATI ANCHE I SUOI FIGLI

E i compagni del 64 ricorderanno Haller

BOLOGNA - Bologna-Inter nel ricordo di Helmut Haller. Oggi al DallAra saràcommemorato uno degli uomini che la Bologna del pallone ha amato di più. Sultabellone luminoso saranno proiettate le immagini di Haller giocatore, i suoi gol, le suemeravigliose giocate, e per celebrarlo il Bologna ha invitato anche alcuni suoicompagni di squadra di allora, a cominciare da Romano Fogli, da Marino Perani, edalla famiglia di Giacomo Bulgarelli. Non solo: la società rossoblù ha chiamato anche ifigli di Haller, Jurgen e Karin, che sono arrivati ieri sera sotto le due torri. E sono statiproprio i due figli del campione tedesco a chiedere ai figli di Bulgarelli di poter andareinsieme questa mattina alla Certosa per deporre un mazzo di fiori sulla tomba diGiacomo. Cè da dire che il Bologna aveva invitato anche Harald Nielsen, ma ilcentravanti danese dellultimo scudetto del Bologna aveva un impegno di lavoro ed èstato costretto a dire no, ripromettendosi tuttavia di arrivare a Bologna più avanti, sottole feste di Natale, « e quel giorno chiamerò tutti i miei compagni di allora, perchéquando vengo in Italia devo e voglio per forza incontrarli, quando possiamo vederci

ci aveva detto la sera in cui lo chiamammo per ricordareper noi è sempre una festa»,Haller.

- Più di 10 mila tagliandi venduti in prevendita, se a questiBUONA PREVENDITAaggiungiamo gli abbonati del Bologna siamo già a quota 25 mila spettatori. Insomma,per questo Bologna-Inter non è previsto il pienone, ma la partita avrà ugualmente unabuona cornice di pubblico. Tra laltro, chi volesse ancora acquistare il biglietto, puòfarlo anche questa mattina, considerato che i botteghini del DallAra apriranno alle 11.Unannotazione importante: i residenti nella regione Lombardia possono acquistarebiglietti (in qualsiasi settore) unicamente se in possesso della tessera del tifoso.

c.ben.

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Il tecniconerazzurrogiocavanellegiovanili rossoblù,poi il ginocchio fececrac

MATTEO DALLA VITEANDREA TOSIBOLOGNA

Non uno qualunque. Dasubito, da pischello, da bimbo.Anzi - come si dice a Bologna -da cinno. Un cinno sveglio. Nelgiocare, nel capire e nel parla-re. «Me lo ricordo sì AndreaStramaccioni: nelle interroga-zioni aveva una bella dialetti-ca, era spigliato e gioviale. Unbravo ragazzo. E...» E? «Eragià un grande affabulatore».Eccoci: era così da subito, dacinno, lo dice Giovanna Miani,la sua professoressa di italianoal Liceo Classico Minghetti.

Stra-Bologna Benvenuti den-tro al mondo bolognese diStrama. C’è tantissimo: ilbasket e la Fortitudo, una «fu-ga»notturna con cazziatone al-le 2 di notte, un salto precocedai Giovanissimi alla Primave-ra del Bologna, una coppa piùgrande di lui (o quasi), un gi-nocchio assassinato, quasi 5anni vissuti diventando gran-de per forza, giocando, riden-do ma pure disperandosi. Unadisperazione da trauma di gio-co che lo porterà a diventareallenatore baby: a 23 anni.

Già più tattico che tecnico «Tor-nare al Dall’Ara - dice oggi An-drea Stramaccioni, classe ’76,allenatore nerazzurro dal 26marzo 2012 - è un’emozione:in quello stadio ho sognato didiventare un giocatore di Se-rie A, ci rientro da tecnico del-l’Inter e per me è un sogno. ABologna sono diventato omet-to, sono legato alla città e a tan-ti amici che sono ancora lì».Strama - perticone che sa vede-re il gioco - arriva in rossoblù a14 anni nell’estate del ’90, lorecluta Sandro Tiberi - alloraresponsabile del settore giova-nile del Bologna - prelevando-lo dalla Romulea. Mamma epapà (rispettivamente profes-soressa di latino e architetto)lasciano che le cose accadano,così Andrea si ritrova a Bolo-gna nei Giovanissimi Naziona-li. «Era la prima esperienzafuori casa, lontano dalla fami-glia» fa lui. Lo allena Carlo Re-gno. Il ruolo di Strama? Difen-sore centrale. «L’ho avuto a 15anni - dice il suo ex tecnico, og-gi primo collaboratore di Davi-de Ballardini -: era un ragazzomaturo, aveva già una bella te-sta e infatti lo elessi subito ca-

pitano della mia squadra, i Gio-vanissimi. Era più forte tattica-mente che tecnicamente, sape-va leggere bene le situazioniin campo sopperendo col sen-so della posizione alla sua len-tezza negli spostamenti brevie in velocità. Rimase con meun anno, poi passò agli Allievisotto la guida del povero Ta-zio Roversi».

Pizzicato Allievi per poco e poisubito la Primavera come sot-to-età: Strama scala le posizio-ni, un po’ come dalla Primave-ra dell’Inter ai big. «Una bellapersona - riprende Regno -, esoprattutto una bella testa».Poi è chiaro che dai 14 ai 19 an-ni qualche «fuoriprogramma»c’è. Strama va a vedere ilbasket, sceglie la Fortitudo (saancora i cori a memoria), poi

siccome Bologna è Bologna, va-sche in centro e ragazzate, luivive a due passi da Casteldebo-le negli alloggi del vivaio, came-ra con vista su San Luca, robache vale più di una collezionedi farfalle. Strama - in una setti-mana che è cruciale per una ga-ra-Primavera contro il Manto-va - decide che per una sera sipuò stare anche un po’ più fuo-ri del solito. Bologna ti tenta. Elui, tornando a casa alle 2 dinotte, fa l’incontro che ogni cal-ciatore non vorrebbe fare a

quell’ora: proprio Sandro Tibe-ri, il responsabile delle giovani-li. Pizzicato. Cazziatone impe-riale. Ma lui è troppo importan-te per la squadra: nessun prov-vedimento disciplinare.

Già più adulto Strama gioca e sivede che uno qualunque nonè. «Io e lui - racconta GabrieleRodighiero, oggi difensore del-la Sambonifacese - arrivammoa Bologna allo stesso momen-to, diventammo subito amici.Giocammo insieme nei Giova-nissimi e negli Allievi B: lui eramolto più adulto di noi, intelli-gente e colto, ma non se la tira-va. In campo aveva una bellavisione di gioco, sempre a te-sta alta, sapeva uscire dal-l’area sempre con eleganza evedendo lo sviluppo dell’azio-ne. Col tempo ci siamo persi di

vista, ma da interista sono con-tento che lui sia il tecnico deinerazzurri: la sua Inter mi pia-ce, potrà anche concorrere perlo scudetto... Sono convintoche tornare a Bologna dopoquasi vent’anni gli darà unacerta emozione...».

Il ginocchio, il latino, la panca

Poi, ecco il 1995: ultimo minu-to di Bologna-Empoli di CoppaItalia Primavera, impatto, il gi-nocchio destro salta. Collatera-le sfilacciato, due menischi an-

Dall’Ara, ore 15

BOLOGNA-INTER

Di Vaio: «No all’Inter per il mio cuore rossoblù»

Perché vedere

SERIE A 9a GIORNATA

APPIANO GENTILE

L’ultima volta in cui l’In-ter ha cercato Marco Di Vaio(perché capitò già nel gennaio2011) è successo l’estate scor-sa dentro al file «Vice-Milito».Domanda semplice: «Ti va divenire all’Inter?». Risposta cor-tese e altrettanto basica: «No,grazie: ho scelto l’America epoi quella del Bologna è la miaultima maglia italiana». Que-sta è la storia di un «Prova aprendermi» mai andato abuon fine, quello che ha coin-volto il club di Moratti e Di Va-io, ora nella MLS con il Montre-al Impact.

Vice Milito L’Inter ha semprestimato Di Vaio. Che - sia chia-

ro - durante gli anni di Bolo-gna (da capitano negli ultimitree non) è stato contattato an-che da altre grandi squadre.Però l’interesse nerazzurro tor-nava, ciclicamente. Nell’ulti-ma sessione di mercato, Bran-ca e Ausilio erano tornati all’at-tacco dentro una pista celatadietro agli obiettivi più chiac-chierati che si chiamavanoFloccari e Rocchi: Di Vaio, pe-rò, aveva già deciso di lasciareuna piazza che lo ha fatto rina-scere e innamorare per avven-turarsi nella MLS, la MajorSoccer League, la serie A ame-ricana col suo (e di Nesta, Mat-teo Ferrari e Corradi) Montre-al Impact. Così, niente di fat-to. Anche per un’altra ragione.«Ho avuto alcune richieste diclub importanti - racconta Di

Vaio - e sì, anche dall’Inter. Pe-rò a 36 anni avevo deciso di fa-re la scelta della MLS ma so-prattutto una cosa: che l’ulti-ma maglia del campionato ita-liano sarebbe stata - e sarà -quella del Bologna». Tradot-to: in nome del Bologna, Di Va-io ha detto no all’Inter.

Apriamo di più Nelle scorse set-timane, Marco Di Vaio s’è det-to convinto che «il Bologna sisalverà alla grande come suc-cesso l’anno scorso» e di sicuroal Dall’Ara tornerà l’8 novem-bre prossimo: si giocherà Bolo-gna-Impact, per lui un’amiche-vole del cuore. In Canada DiVaio sta da Re. «Qui è vera-mente un altro mondo, in tuttii sensi: l’approccio è più sere-no, nostro e dei tifosi, stadi

nuovi e obbligatoriamente diproprietà, gli impianti sonospesso pieni, la gente si diver-te senza paure». A Marco DiVaio l’esperienza piace. «Laconsiglio, dà grande adrenali-na. Vede: noi in Italia abbiamola materia prima (calciatori eallenatori di prima qualità)ma non il contorno, ovvero glistadi. Qui sono partiti dalla ba-se. E poi mi piacciono molto leaperture ai tifosi: ci alleniamosempre la mattina e circa 4 vol-te al mese ci mettiamo in mez-zo al campo e i tifosi, i bambi-ni, vengono da noi a fare foto,a chiederci autografi. Bellissi-mo. Ma perché in Italia nessu-no ci pensa mai?». Vero. Di cer-to l’Inter ha pensato a lui.

m.d.v.

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ABologna era una promessaCi tornacon l’Interdarincorsa

Guardava laFortitudo basket,giocava difensorecentrale, e quellanotte alle due...

Alle radicidi Strama

il retroscena

Dal Liceo al suoallenatore, uncoro: «Era il piùmaturo. Grandeaffabulatore»

I nerazzurri cercano ilsettimo successoconsecutivo, la formazionedi Pioli vuole tornare a farepunti dopo due sconfitte

Andrea Stramaccioni, 36 anni IPP

Marco Di Vaio, 36 anni, attaccante del Montreal Impact REUTERS

14 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 28 OTTOBRE 2012

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fT

AndreaStramaccioni è

nato a Roma il 9gennaio del

1976. Ecco duemomenti della

sua vitacalcistica nel

Bologna,carriera

bloccata da ungrosso infortunio

al ginocchio: asinistra, nella

squadraGiovanissimi (è ilsecondo in piedi

da sinistra)vicino all’alloratecnico Carlo

Regno. A fianco,con la Coppa dimiglior giocatore

al Torneo diVignola del 1994con il Bologna

Primavera che inquella occasione

battè 2-1 laFiorentina in cuigiocavano EdyBaggio (fratellodi Roberto) e

Flachi(SCHICCHI)

Gazzetta.it

dati, legamenti anteriore e po-steriore rotti. Operazioni (tan-te) e rieducazione all’Isokine-tic dai fratelli Della Villa. Nelfrattempo, gli studi. «Sedevaal primo banco perché era ilpiù alto - diceNicoletta Frigna-ni, insegnante di latino e greco-: spesso dovevo stare attentaperché quando le allungava ri-schiavodi inciampare... Rispet-to ai suoi compagni era un ra-gazzo molto determinato, conun progetto di vita già in testa,molto serio e riservato. Avevala media del 7: un giorno michiese come poteva recupera-re il programmadopo le opera-zioni al ginocchio: ce la fece,andò in pari. Sono contentache abbia fatto strada». Il gi-nocchio via via si riprende, delcalcio - però - Strama non nevuol sentir piùparlare. «Per an-ni ho avuto una crisi di rigetto»ha raccontato spesso agli ami-ci dopo aver dovuto dare l’ad-dio a quello giocato. Fino aquando tramite l’agente Cano-vi decide di accettare una pan-china: Strama ha 23 anni e vaad allenare l’AZ Sport, AllieviSperimentali classe ’85. Oggitorna al Dall’Ara, guardandoSan Luca: stessa vista di quellacasa da cui è partito tutto.

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Il Torino contro DonadoniC’è da curare il mal di golRebusParma: cercasi sostituto di Galloppa in mediana

v

L’ALLENATORE INTERISTA LE SCELTE PER OGGI

FRANCESCO BRAMARDOSANDRO PIOVANI

L’ultima sfida dei grana-ta contro il Parma ha fatto feli-ci gli scommettitori, un 4-4 dif-ficilmente ripetibile oggi al-l’Olimpico. Enon solo perché ilTorino dopo l’ultimo scivolonecasalingo con il Cagliari vuolea tutti i costi i tre punti. Sempli-cementeperché i granata in zo-na gol faticano, e non poco. Le5 reti all’Atalanta restanoun’eccezione per una squadrache in casanon segnadall’1 set-

tembre (3-0 al Pescara). Fortedella consapevolezza chealme-no la difesa regge (5 gol subiti:uno in meno solo la Juve),GiampieroVentura alla fine hadecisodi fare amenodiOgbon-na. Un azzardo, visto il calen-dario che la prossima settima-na opporrà in trasferta ai gra-nata Lazio e Napoli. La forma-zione dipenderà dal turnovernella mente dell’allenatorechenonnasconde di tener con-todelle caratteristichedegli av-versari e dello stato di salutedei suoi. In attacco Bianchi pri-ma o poi (aRoma) potrebbe ri-

fiatare a favore di Sgrigna, conSansone titolare sia oggi che aNapoli. «Se riteniamo questogruppo all’altezza e abituato agiocare a memoria, è giustoche tenga conto dei due incon-tri ravvicinati, per il Napoli fa-remo la conta dopo la Lazio» leparole di Ventura. «Ogbonnasta tornando a lavorare con in-tensità, conto di averlo a Ro-ma, e come lui Santana. Incompenso ho rivisto in allena-mento il Cerci che conosco, lagamba comincia a girare».

Obiettivocontinuità In casa gial-loblù il proposito è dare segui-to ai risultati positivi. Il Parmache arriva a Torino, rasserena-to dai tre punti ottenuti dome-nica scorsa con la Samp, è peròpreoccupato dalle assenze diMirante (squalificato) e Gal-loppa (fuori per sei mesi), duetra i migliori di questo tribola-

to inizio stagione. Tra i pali tor-neràPavarini,mentre è piùdif-ficile capire chi potrà sostituireGalloppa. «Dal punto di vistatecnico abbiamo in rosa tantealternative, e chi giocherà do-mani lo farà anche per Danie-le»: ha spiegato RobertoDona-doni. Il tecnico dovrebbe ripro-porre il 3-5-2, visti i rientri diLucarelli e Benalouane e la di-sposizione tattica dei granata.«Tutto è ipotizzabile — ha difatto confermato Donadoni —Mi voglio però focalizzare piùsu di noi che sull’avversario.Sarà una partita di grande rit-mo in cui bisognerà fare moltafatica». Il tecnico degli emilia-nimette in guardia tutti: «Il To-rino sta facendo un campiona-to alla pari con noi in terminidi classifica. Dovremo ragiona-re molto da squadra, propriocome fanno loro».

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Perché vedere

Gazza

6le vittorieconsecutive

dell’Interdi Stramaccioni:4 in campionato

e 2 in EuropaLeague

10gli anni

passatidall’ultimosuccesso

del Bolognasull’Inter

al Dall’Arain serie A:

il 10 febbraio2002 i rossoblù

sconfisserola squadra

allenatada Cuper

per 2-1, con goldi Pecchia

e Zauli.Di Seedorf

la rete interista

APPIANO GENTILE

(m.d.v.) Massimo Moratti èarrivato alla Pinetina nellatarda mattinata di ieri: havisto un po’ di allenamento, hasalutato tutti, si è fermato aparlare col capitano Zanetti,ha preso sotto braccioCambiasso, ha stretto lamano a Cassano, duechiacchiere con Stramaccionie poi si è messo in panchinacol direttore dell’area tecnicaMarco Branca a guardare laseduta pre viaggio versoBologna. Poi, quando è uscitodalla Pinetina, ha abbassato ilfinestrino della macchina, hafirmato qualche autografo esubito è arrivata la richiestadei tifosi (in maniera un po’colorita): quella di battere laJuventus, avversaria sabatoprossimo a Torino.In treno Ma prima c’è latrasferta di Bologna, e l’Interha raggiunto il capoluogoemiliano col treno partendopoco prima delle 18.00.Davanti alla stazione centraledi Milano, si sono radunati unbel po’ di tifosi e la gag si èconsumata fra Zanetti eCassano: il capitano fende lafolla per far passareFantAntonio come fosse unastar.Markovic e Werley

Intanto le voci di mercato nonsi fermano mai. Di sicurol’Inter come già sottolineatonei giorni scorsi tiene leantenne dritte riguardo altalento classe ’94 LazarMarkovic del Partizan, maintanto dalla Spagna rimbalzauna voce riportata dalquotidiano El MundoDeportivo: Inter e Barcellonasarebbero pronte a lanciarsiuna sfida per Werley Ananíasda Silva, difensore nato ilo 5settembre 1988 del Gremio.Trattasi di bivalente dellaterza linea, nel senso che ilbrasiliano può ricoprire sia lazona centrale della difesa esia la fascia destra. Su di luisi sarebbe mosso in manierapesante il Barça di TitoVilanova: Werley ha un costodi circa 5,5 milioni di euro. Disicuro l’Inter nella finestra dimercato di gennaio simuoverà: prenderà undifensore centrale (Andreolliin pole), un centrocampista(Paulinho) e forse (dipenderàdalla classifica) unvice Milito.

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TORINO-PARMA

QUI BOLOGNAALLA PINETINA

Olimpico, ore 15

HIGHLIGHTS BARÇAL’800a DI DEL PIEROE BAYERN IN DIRETTA

I NUMERI

Gabbiadini dal 1’al fianco di Gila:«E’ l’assettopiù equilibrato»

«Antonio staandando allagrande là davanti»L’argentino cartaa sorpresa?

TROFEOANNI 90

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DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITEAPPIANO GENTILE

Cassano gioca. L’indica-zione è di Strama stesso. Cas-sano c’è, perchémeglio pensa-re alla prima gara più che allasecondadella settimana (Sam-pdoria, che di FantAntonio èla ex) e alla terza (la Juven-tus). «Finora abbiamo fattomolto bene con i tre giocatorioffensivi, solo con il Chievonon avevamo tre giocatoricon certe caratteristiche. Nonvedo perché rinunciare a Cas-sano, dato che là davanti èquello che sta facendo me-glio. È semplicemente unaquestione di equilibri». In tut-to questo, però, c’è anche Ri-ckyAlvarez che friggedi titola-rità: per ora, sarà più suben-trante che nell’undici d’avvio.«Alvarez sta bene: presentarsia tu per tu con il portiere duevolte (contro il Partizan, ndr)è un buon sintomo: se alla pri-ma occasione avesse fatto golsarebbe cascato lo stadio. Ioun giocatore così lo vogliosempre in organico. È impor-tante, ve lo farà vedere sulcampo».

Non penso alla Juve Di sicuro,manca tanta fantasia senzaSneijder e Coutinho. «L’infor-tunio di Coutinho mi è dispia-ciuto tanto, perché è un ragaz-zo d’oro, l’ho visto triste, era inunottimomomento, sta dimo-strandodi esseredi grande im-portanza per l’Inter, per il pre-sente e per il futuro». L’Interarriva da 6 vittorie di fila fracampionato ed Europa Lea-gue, da 3 gare non prende gol.«Per ora stiamo percorrendo ilsolco giusto — continua Stra-ma — del lavoro, della cresci-ta. La squadraè inunbuonmo-mento mentale e fisico, anchenel secondo tempo giocatocontro il Partizan si è visto. Sepenso alla Juve?No: penso so-lo ai tre impegni ravvicinati».

Bolognae legrandiPoi, l’avver-sario. «Il Bologna in casa hafatto sempre bene ed è in unmomento in cui ha bisognodi punti. Nelle grandi garehanno sempre avuto un at-teggiamento offensivo, met-tendo in difficoltà le squadreavanti in classifica. E poi:Diamanti e Gilardino sonogiocatori della Nazionale,Pioli è un allenatore moltopreparato, quelli del Bolo-gna in casa raramente sba-gliano partita».

Torna Yuto Strama apparec-chia il Tridentone (Pala-cio-Milito-Cassano), ritrovaNagatomo, inserisce Zanettie Gargano da subito e dietromette Ranocchia e Samuel alfianco di Juan Jesus.

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I GRANATA SUBISCONO POCHE RETI MA FATICANOA SEGNARE, GLI EMILIANI CERCANO IL COLPO LONTANODAL TARDINI

y «Battete laJuve»: i tifosie la richiestaaMoratti

AntonioCassano,30 anni,attaccante.Per lui 5 retiin 8 giornatedi campionatoCANONIERO

Oltre agli highlights

dei due anticipi di A, alle

interviste da San Siro, e ai

gol dell’11a di B, oggi sul sito

trovate anche le immagini

della partita del Barcellona

in casa del Rayo Vallecano

e l’800a gara in carriera di

Del Piero che col suo

Sydney ospiterà il Perth.

Alle 17.30 poi, diretta

streaming della Bundesliga

con la sfida tra il Bayern

capolista e il Leverkusen.

Pioli nonha paura:Diamanti edue punte

«A Cassano nonvoglio rinunciare»Ma Alvarez preme

L’undici di Ventura habisogno di gol, Bianchi provaa riprendere il cammino.Amauri ha ingranato controla Samp e non vuole fermarsi

NICOLA ZANARINIBOLOGNA

Il Bolognanonalza le bar-ricate per reggere l’urto dell’In-ter. Nonostante due sconfittedi fila Stefano Pioli vara la for-mazionepiùoffensivadella sta-gione e schiera Gabbiadini perla prima volta titolare. «Mano-lo è molto motivato e dovràmettere le sue caratteristicheal servizio della squadra. È unattaccante moderno che sa da-re profondità e trovare i tempigiusti nel dialogo con i centro-campisti» spiega il tecnico ros-soblù, cheaffiancherà il centra-vanti di scuola atalantina a Gi-lardino e arretrerà Diamanti asupportodelle punte.Di conse-guenza Taider tornerà sulla li-nea mediana a 3 al fianco del-l’altro ex trequartista Kone e diPazienza, favoriti nei ballottag-gi con Guarente e Krhin. «Pen-so che sia l’assetto più equili-brato in questo momento. Do-vremo limitare al massimo siagli errori tecnici che quelli tatti-ci e servirà più cattiveria agoni-stica per evitare gol come quel-lo di Cagliari. Daimiei giocato-ri mi aspetto un cambiamentopositivo e non ho alcun dubbiosulla loro voglia di sacrificarsiper tornare a far punti» aggiun-ge Pioli.

Il riscattodel capitano «Diaman-ti deve fare il Diamanti ed esse-re il giocatore che con la sua ge-nerosità e con le sue invenzioniha conquistato tutti meritando-si laNazionale» auspica l’allena-tore emiliano, che cercherà didare una gioia particolare a dueprotagonisti di un Bologna-In-ter d’altri tempi. In tribuna sie-derannoMarinoPerani eRoma-no Fogli, che nel ’64 giocaronolo spareggio dell’ultimo scudet-to rossoblù. Con loro ci sarannoi figli di Bulgarelli e di Haller, ilfuoriclasse tedesco scomparsodi recente.Ospiti speciali alDal-l’Ara anche le due medaglieolimpiche bolognesi JessicaRossi e Martina Grimaldi.

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15LA GAZZETTA SPORT I VADOMENICA 28 OTTOBRE 2012