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Q U I P A L E R M O

Miccoli rischia di saltare Bologna

PALERMO - Con una seduta mattutina a porte chiuse il Palermo ha proseguito ieri al «» la marcia di avvicinamento verso la gara esterna di domenicaTenente Onorato

contro il Bologna. Gasperini, ancora privo dei "nazionali" Ujkani, Von Bergen, Rios,Ilicic e Kurtic, ha diviso la squadra in due gruppi che hanno alternato lavoro in palestraed esercitazioni tecnico-tattiche culminate con una partita in porzione ridotta delcampo. In vista di domenica, resta in dubbio la presenza di Miccoli che anche ieri hasvolto lavoro differenziato. Il capitano del Palermo rischia seriamente di saltare la sfidacon il Bologna. A parte anche Cetto mentre Hernandez ha proseguito le terapie. (Lps)

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Solito dubbio pure

in attacco, con

Gabbiadini che

scalpita per tornare

a giocare titolare

Frederick Sørensen è la nota

più lieta di una difesa che

finora ha lasciato molto a

desiderare (La Presse)

PIOLI NASCONDE ANCORA IL BOLOGNA Reparto a tre o a

quattro? Il tecnico ci pensa...

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Di nuovo la difesa a tre o ritorno a

quella a quattro? Sarà riproposto Diamanti allespalle di Gilardino oppure dovendo vincere ilBologna giocherà con una punta in più,Gabbiadini nelle vicinanze di Gilardino, con Diamanti trequartista? Anche oggi StefanoPioli blinderà il Bologna, non volendo dare vantaggi agli avversari per quanto riguardala formazione, mai come in questo momento lallenatore rossoblù fa di tutto pernascondere quelle che sono le sue idee, non solo legate agli uomini ma anche almodulo. Certo, è facile intuire che ancora una volta Pioli terrà conto del sistema digioco che sarà portato avanti dallavversario, ma in questo caso la disposizione tattica

del Palermo si presta a varie interpretazioni. O soluzioni. Nelsenso che il 3-4-2-1 proposto da Gasperini domenicapassata contro la Sampdoria e che con molte probabilitàlallenatore del Palermo riproporrà anche domenica prossimaa Bologna può essere affrontato sia con la difesa a tre checon quella a 4. Da che parte si butterà Pioli? Vai a saperlo aquattro giorni dalla partita, ma tanto dipenderà anche daquelle che sono le sue intenzioni per quanto riguarda il

centrocampo. In questo senso: se vorrà avere in mezzo al campo due mediani,probabilmente giocherà a tre dietro, nel caso in cui di contro decidesse di giocare conPerez davanti alla difesa e due mezzale, ecco che si metterebbe a quattro dietro.

- Se sarà questa la soluzione, i tre che andranno in campoLA DIFESA A TREsaranno di nuovo Antonsson, Sørensen e Cherubin, anche perché per quanto riguardail reparto difensivo le scelte sono praticamente obbligate. Andiamo avanti, passiamo alcentrocampo: in questo caso la linea a quattro sarebbe costituita da Garics, Taider,Perez e Morleo, che anche ieri ha lavorato (in parte) con il gruppo, essendosi messoalle spalle il guaio muscolare rimediato contro lUdinese. A proposito del centrocampoieri cè stato un nuovo intoppo: si è fermato Michele Pazienza, che ha avvertito unfastidio muscolare, e lentità del suo guaio fisico sarà valutato meglio nei prossimigiorni (difficilmente sarà disponibile per il Palermo). Quale sarebbe lattacco? Diamantidietro a Gilardino e Gabbiadini. Sì, sembra questo il Bologna più probabile, ma Piolivorrà pensarci almeno fino alla rifinitura di sabato, perché se da una parte è vero che ilPalermo sembra abbastanza vulnerabile dietro, da unaltra ha attaccanti veloci(soprattutto Brienza e Dybala) che quando trovano spazi davanti a loro sannodiventare molto pericolosi. Se questa consapevolezza porterà Pioli a giocare con unapunta in meno? Di sicuro, con Gabbiadini in campo o in panchina, il tecnico rossoblùchiederà al Bologna di non smarrire i giusti equilibri e le giuste distanze, perché seaccadesse il Palermo potrebbe anche avere vita facile con i suoi contropiedisti aBologna.

- In questo caso la linea sarebbe formata da Garics,LA DIFESA A QUATTROAntonsson, Cherubin e Morleo, e davanti avrebbe la protezione di Diego Perez.Resterebbe da capire a quel punto chi sarebbero le mezzale: una dovrebbe essereTaider, mentre laltro posto se lo contenderebbero Kone e Guarente, visto il guaio di

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Pazienza e visto anche che Pulzetti non è in buone condizioni fisiche. E chiaro cheanche in questo Bologna i tre uomini di attacco sarebbero Diamanti, Gilardino eGabbiadini. Resta il portiere: anche a Torino Agliardi non ha convinto sul gol diDAmbrosio, ma nonostante Curci sia tornato a essere disponibile la sensazione è checontro il Palermo Pioli lo confermerà. Al di là di chi andrà in campo domenica contro ilPalermo, tutti e due sono sotto esame in vista della riapertura del mercato di gennaio: icapi rossoblù non lo dicono, ma è facile immaginare che si stiano guardando attorno.

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Momento chiave

perché parlare può

servire a

compattare il

gruppo e sfidare al

meglio il Palermo

Taider in azione a centrocampo

(Ap) Gilardino cerca lo scatto

(Getty Images) Il gol di

Diamanti allUdinese (La

Presse) O CAPITANO MIO

CAPITANO Alino Diamanti,

capitano di un Bologna

penultimo con 8 punti (Getty

Images)

L A P O L E M I C A

Diamanti-squadra oggi il confronto

Dopo le pesanti frasi del capitano, faccia a faccia con i compagni

Voleva dare una scossa, ma non a tutti sono piaciute le sue parole

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Una frase che merita un

chiarimento, oggi Alessandro Diamanti e lasquadra si confronteranno, perché quel pensierodettato dal capitano del Bologna unoretta dopo lafine della partita di Torino non sarebbe statogradito da alcuni suoi compagni. Cosa avevadetto Diamanti? Su per giù quanto segue. « Io eGilardino siamo soli là davanti, ci vuoleattaccamento alla maglia, bisogna sputaresangue, in queste situazioni ci vorrebbero figli di buona donna mentre qua ci sono tanti

Ora, Diamanti può anche aver espresso concetti giusti, ma il discorso èbravi ragazzi».un altro. Questo: la squadra avrebbe preferito che restassero entro le mura dellospogliatoio, nel senso che il capitano rossoblù avrebbe dovuto dire quelle cose

direttamente ai compagni e non renderle pubbliche, altermine di una partita persa dal Bologna e tra laltro giocataanche male contro un Torino che sembrava assolutamentealla portata. Sia chiaro, ciò che è successo non lasceràstrascichi, conoscendo come è fatto Diamanti, sapendoanche quanto sia istintivo e come sia incapace di esserebanale anche nelle dichiarazioni, ma è evidente che allavigilia di una partita che per il Bologna vale un pezzo di vitaservirà un colloquio chiarificatore per mettersi alle spalle una

frase pronunciata troppo frettolosamente e soprattutto per poter ripartire.

- Attenzione, tuttavia, sbaglia chi vuole andare a cogliere una doseARDORE E FAMEdi malizia in quello che ha detto il capitano del Bologna. Che ha parlato così avendosolo lobiettivo di dare uno scossone a tutti, magari anche di stimolare chi in unmomento del genere può farsi prendere da un po di sconforto e di paura. Diamanti èuno che dà tutto sul campo, uno che gioca sempre con infinita generosità e che viveintensamente tutto quello che fa, ecco, in questo senso vanno lette le paroleaccalorate del trequartista, tra laltro estremamente deluso e amareggiato per unasconfitta che ancora una volta poteva e doveva essere evitata. No, Diamanti conquella frase non voleva insinuare niente, non voleva colpire nessuno e non volevaneanche dire che lui si fa il mazzo mentre qualcuno dei suoi compagni si sta limitandoa fare il compitino, chi conosce Diamanti sa quanto sia importante per lui il concettodello spogliatoio, ma al di là delle interpretazioni e delle letture che uno può dare vasottolineato come il Bologna debba dare veramente ancora di più, considerato chequello che ha dato fin qua non è stato sufficiente per tirarsi fuori dai guai. Perché unasquadra può anche essere sufficientemente povera di qualità e di personalità, ma sulpiano della corsa, dellapplicazione e dello spirito di sacrificio dovrà farsi semprevalere. Come dire: quanto meno il Bologna dovrà avere contro il Palermo il sanguenegli occhi, come non ha avuto nè contro lUdinese nè domenica a Torino.

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- Da oggi Diamanti tornerà a vivere la realtà delDIAMANTI FONDAMENTALEBologna, dopo la parentesi di Parma in maglia azzurra, ed è sicuro che contro ilPalermo darà un seguito con i fatti, sul campo, alle sue frasi di domenica, rendendosiconto che la squadra si trova di fronte a un bivio e guai se si imboccasse la stradasbagliata. Fin qua le responsabilità che si sente addosso anche come capitano hannofinito per togliergli un po di lucidità, ma nonostante non sia sereno come nelcampionato passato va detto che più dellanno passato Diamanti sta condizionando ilBologna. Perché è vero che davanti cè anche un certo Gilardino, ma è altrettanto veroche Gila è uno che da sempre vive (e fa gol) sul lavoro degli altri. Anche domenicaprossima il Bologna dipenderà soprattutto da Diamanti, certo, ma non diciamoglielo evedrete che tornerà a incidere come nel campionato passato.

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Esonerato da

Zamparini, Pioli a

Bologna ha trovato

molte soddisfazioni

Fino ad oggi però...

Stefano Pioli discute con

larbitro Gervasoni dopo

Torino-Bologna 1-0 (La Presse)

L A S T O R I A

Pioli, c è il Palermo è il passato che torna

Nella partita più complicata il tecnico ritrova la squadra che gli

diede la delusione più cocente

BOLOGNA - Da Palermo al... Palermo sonopassati un campionato e dodici partite, StefanoPioli fu esonerato da Maurizio Zamparini dopounestate dispari e lo stesso Zamparini qualchemese più tardi riconobbe di aver preso ladecisione sbagliata e che se avesse potuto tornare indietro Pioli se lo sarebbe tenutobello stretto. Ora Pioli è di nuovo in difficoltà dopo unannata carica di risultati positivi edi consensi, Guaraldi non è Zamparini e anche martedì ha detto chiaro e tondo che iltecnico rossoblù non sarà mai messo in discussione, « lo stimo come persona e come

allenatore, ci salveremo con lui o retrocederemo con lui, ma ma è evidente che contro unvedrete che ci salveremo»,

passato per lui di sicuro avvelenato Pioli si giocherà unpezzo di vita. Non della sua vita, non rischiando lesoneroneanche di fronte a una nuova domenica sbagliata, ma dellavita del Bologna. Perché va detto che contro il Palermo lasua squadra deve fare punti a tutti i costi per più motivi. Ilprimo: per la classifica, estremamente povera. Il secondo:

perché quando hai alle spalle 5 sconfitte e un pareggio devi obbligatoriamentesvoltare. Il terzo: per evitare la contestazione della gente nei confronti della società,perché quando giochi in un ambiente ostile prima o poi anche la squadra finisce perrisentirne. Il quarto: per dimostrare a Bologna che il Bologna ha i valori e lepotenzialità per uscire dal tunnel e anche per salvarsi.

- Pioli è convinto che il Bologna farà bene contro il Palermo ePIU FORTE DI TUTTOanche che non merita assolutamente la posizione che a oggi occupa in classifica, maprende con le molle questa partita, sapendo come il Palermo sia in crescita e sapendoanche che davanti questa squadra ha uomini molto rapidi come Ilicic, Brienza eNybala che sanno ripartire, saltare luomo e di conseguenza creare la superioritànumerica. La domanda che si pone la gente: quando Pioli assicura che il Bologna habuoni valori e che si salverà di sicuro lo fa perché deve farlo o perché lo pensaveramente? Credeteci, lo pensa veramente ed è pronto a scommettere una fortunasulla bontà della propria squadra. Sì, nonostante continui a tradirlo con erroriassolutamente evitabili. Cè di più: Pioli è convinto che al Bologna manchi veramentepoco per cancellare quello che è stato fin qua e per cominciare a vivere una nuovavita. Come spiega il tecnico rossoblù questo Bologna che spesso si perde in unbicchier dacqua? Pubblicamente non vuole alimentare alibi, ma è evidente che gliinfortuni di Natali e di Perez abbiano pesato terribilmente sul comportamento di unBologna che aveva bisogno (anche) del loro mestiere e della loro personalità. Poi pernon dare alibi alla squadra, non dice che tutto sta girando storto e che al primo erroreil Bologna viene punito, ma sotto sotto ammette che con un po di fortuna in più lasituazione sarebbe meno seria. « il suoIl Bologna dovrà essere più forte di tutto»,cavallo di battaglia di oggi, contro il Palermo guai se la sua squadra non lo ascoltasse.

c. ben.

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L A C U R I O S I T A

Lanno scorso una disfatta due ko contro i rosanero 1-3 allandata

e 1-3 al ritorno

BOLOGNA - Tre a uno a Palermo, uno a tre a Bologna, nel campionato passatochiuso alla grande dal Bologna con i suoi 51 punti in classifica il Palermo harappresentato due tappe avvelenate per la squadra rossoblù.Nellanticipo del 5 novembre, nonostante il Palermo avesse assenze importanti, ilBologna sbagliò tanto, andando addirittura sotto di tre gol (Zahavi, Silvestre e Ilicic),poi nel finale una perla di Ramirez alleggerì il passivo.E anche nel ritorno a un certo punto il Bologna si perse. Dopo il gol di Sørensensegnato al minuto 5' del primo tempo, a metà del secondo arrivò un gol rocambolescodi Donati, poi dopo un altro errore difensivo Hernandez portò in vantaggio il Palermo.Che nonostante luomo in meno (Mantovani), andò poi sul 3-1 (autorete di Morleo). Inquella partita Krhin si infortunò, riportando la rottura del legamento crociato.

c.ben.

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L I N I Z I A T I V A

DallAra experience: visita guidata per i tifosi più curiosi...

BOLOGNA - La « » è la maniera più esclusiva per partecipare adDall'Ara Experienceun'indimenticabile giornata all'interno del tempio dei rossoblù: tutte le emozioni delprepartita, la visita guidata dei locali interni, degli spogliatoi, del tunnel e del campo digioco al Dall'Ara, ora sono riservate a tutti gli appassionati. Domenica , prima diBologna-Palermo, il club mette a disposizione 20 walkabout guidati alle ore 12 circaper vivere da dentro le sensazioni e i segreti della Serie A: per entrare nella listaesclusiva dei 20 è necessario essere possessori di un abbonamento o di un biglietto(ad esclusione dei tagliandi omaggio) di qualsiasi ordine di posto e partecipare a unquiz a premi sul profilo Facebook ufficiale del Bfc.

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Avolte il destino sa essere davvero strano: letre giornate in cui non ci sarà De Rossi (out persqualifica) saranno anche le tre partite in cui sideciderà il destino di Zeman. Una coincidenza?Forse. Di certo c’è che sono tre partite abbordabili,almeno sulla carta, vedendo l’andamento ondiva-go di questa Roma. E di certo c’è anche che sedopo il Torino e le trasferte di Pescara e Sienail saldo nondovesse essere positivo (7-9 pun-ti), la situazionedel boemo sarebbedefiniti-vamente compromessa.

Daniele e Walter Di questo trittico nonfarà parte De Rossi (ieri solo fisiotera-pia per lui), che ha avuto un faccia afaccia con la società. Il centrocampistaha parlato prima con Sabatini, poi conBaldini. Il club ha comunicato al gioca-tore l’entità della multa comminatagliper l’espulsione nel derby (il massimodella «pena», equivalente al 30% degliemolumenti mensili, poco meno di150.000 euro), per poi entrare nelle ve-ne della situazione attuale. La Romavuole cercare di «normalizzarla», per re-cuperare un giocatore considerato fon-damentale. De Rossi, con molta sinceri-tà, ha però espresso il suo stato d’animo(ovviamente non serenissimo), comu-nicando anche al d.s. Sabatini comenon sia più così sicurodi voler restarecome lo era invece quando il 6 feb-braio firmò il contratto multimilio-nario che lo lega alla Roma fino al2017. La Roma e De Rossi potreb-bero anche andare avanti così fi-

no a giugno, vedendo poi se la situazione potràcambiare (eventualmente, senza Zeman). Altri-menti sarà probabilmente addio, con Psg e RealMadrid in cima ai desideri del giocatore. «Stannoriuscendo a vendere Daniele — ha detto ieri l’exLeandroGreco, oggi all’Olympiacos—Finoaqual-chemese fa i tifosi scendevano in piazza per difen-derlo, ora hanno cambiato la loro mentalità. Da-niele l’ho sentito, è vergognoso quello che gli staaccadendo. Può passare unmomento difficile, marestaunprofessionista serio. La sua cessione sareb-be un danno per il club e per la città».

Verso il Toro E mentre Totti, scherzando neigiorni scorsi con Federer, suona la carica così(«LaRomadi oggi èmoltopeggio del tuoBasi-lea,ma ci riprenderemo alla grande»), Zemanieri ha avuto un colloquio sia con la squa-dra, sia con la dirigenza. Il boemo, tra l’al-tro, per smaltire la rabbiadel derby, lune-dì sera ha raggiunto Villa Celiera peruna festa a base di arrosticini, vino no-vello e castagne con gli ex dirigentidel Pescara, dandosi appuntamen-to tra dieci giorni. Prima, però,c’èda vincere la partita con il Tori-no, che decreterà anche l’acqui-stodefinitivodiMarquinhos, all’ot-

tava presenza da 45 minuti (clausola chefa scattare il diritto di riscatto obbligato-rio a 3 milioni di euro). Per lunedì, tral’altro, è a forte rischio Osvaldo, che haancora dolore alla caviglia (gonfia) eche Zeman potrebbe far riposare, dan-do stavolta spazio a Destro al centrodell’attacco. Chiusura con i conti e ilCdAcheha approvato la prima trime-strale del 2012-2013: perdite in cre-scita, dai 9,8 milioni di euro delloscorso annoagli attuali 16,7.Male an-che il debito netto, salito in 4mesi dai54,7 milioni di giugno a 71,5.

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Roma

Siena

Bologna Chievo

Gli davano del bollito, dell’ex giocatore. Fi-renze è così: perdona poco e appiccica etichette.Felipe, difensore brasiliano di Guaratingueta(San Paolo), portato in Italia dall’Udinese nel2001 e acquistato (per 9 milioni) dalla Fio-rentina nel 2010, trovava conforto soltan-to nella famiglia, nella moglie CaterinaGobetti, che d’estate aiuta nel lavoro diwedding planner. «Scarico piatti e bic-chieri, sistemo le tovaglie aimatrimo-ni. Insomma, il nostro futuro è assi-curato: ai primi didicembre aprire-mo anche un negozio a Udine. Laaiuterò, ma mi ha garantito chequest’estate in Brasile andiamo.Non torno a casa da tre anni emezzo».

Intanto, però, è «tornato» gioca-tore. ASiena. Tutti la incensano e

domenica a Parma è stato il migliore.«Gioco nel mio ruolo e sto bene in questo grup-po. Sento la fiducia ed è l’unica cosa di cui avevobisogno. Cosmi, che avevo avuto con l’Udinese,miha fatto sentire importante, e il direttoreAnto-nelli, che conobbi aUdine,mi havoluto qui. Sicu-ramentenonero bollito. E a Lecce, nell’unica par-tita importante e decisiva giocata con la Fiorenti-na nel torneo scorso, l’avevo fatto capire».

I suoi rapporti con l’ex d.s. violaCorvino nonera-no idilliaci, ma anche gli allenatori non le hannodato la fiducia che si aspettava.«Inizialmente Prandelli sì, ma nonmi faceva gio-care nelmio ruolo. Io sonoundifensore centrale,giocavo esternonella difesa a quattro. Poi c’è sta-to il rifiuto di Bologna, determinato dal fatto chenonmi è piaciuto il modo in cui fu portata avantila trattativa, e sono stato accantonato. DelioRossi alla finemi ha preso di nuovo in conside-razione».

Ora però la Fiorentina è il passato. C’è Siena.«Ho un altro anno di contratto con la Fio-

rentina, aSiena sono inpresti-to. Ma qui sarebbe bello re-stare, soprattutto se riuscis-simo a centrare la salvezza.

Sono fiducioso, la squadra èbuona, gioca discretamente e lot-

ta sempre. Poi domenica dovrebbetornare Rosina. Per noi è fonda-mentale».

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Daniele ha parlato a lungo con il d.s. SabatiniNon è più sicuro di voler restare in giallorosso

Palermo -Premiato il capitano rosanero

Roma e De Rossisempre più lontani

Miccoli«Arrivoa giugno,poi decidocosa fare»

FABRIZIO VITALEPALERMO

Cagliari

www.gazzetta.it/Calcio/Squadre

Alberto Paloschi all’inferno e ritorno. Il 17agosto l’attaccante 22enneera stato operato do-po la distorsione della caviglia destra con lesio-nedel legamento e rottura della capsula. Dome-nica, con l’Udinese, è tornato a segnare. «D’esta-te mi è crollato il mondo addosso — ammette—. Un infortunio in allenamento che non sem-brava così grave e che, poi, mi ha messo fuorigioco per così tanto tempo.Ma tutto aiuta a cre-scere. Quando sono arrivato al Chievo ho dettoche un giovane come me deve mangiare l’erbain campo per il bene della squadra. Ora sonotornato e ancora più determinato di prima». Ineffetti Paloschi si era presentato al raduno conuna gran voglia si sfondare. Era stato il canno-niere d’estate,ma alla vigilia degli impegni uffi-ciali aveva dovuto suo malgrado farsi da parte.Dopo poco meno di tre mesi l’attaccante è statogettato nella mischia sul finire della gara conl’Udinese e ha subito ritrovato la via della retesu rigore. Il primo a complimentarsi è stato l’al-lenatore Corini, che ne ha apprezzato il corag-gio nell’andare sul dischetto. Quello di Paloschiè un bel capitolo di una favola che in casa Chie-vo si perpetua negli anni. «Quando stavo aspet-tando per calciare il rigore — racconta l’attac-cantedi scuolaMilan—mi sono passati davantiquesti ultimi mesi veramente terribili. È durastare fuori e dovere passare sei-sette ore al gior-no a fare fisioterapia.Ma la voglia di recuperareera tanta. Ringrazio ilmio fisioterapistaGiorgioGasparini, che mi ha aiutato e sopportato, e an-che la società, che mi ha permesso di affidarmia una persona di mia fiducia». Ora Alberto haritrovato unChievo diverso, con un tecnico e unmodulodifferente.Ma tutto questo sembra con-tare poco per Paloschi. «Quando dai tutto incampo puoi giocare in ogni maniera— dice—.C’è tanta concorrenza davantima farò sempre ilmassimoper fare sì che l’allenatore possa conta-re su di me. Per salvarsi c’è bisogno di tutti».Come dire, scusate il ritardo ma adesso Palo-schi è pronto a raccogliere la sfida.

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L’attaccante è tornato a segnaredopo 3mesi e il crac alla caviglia

Felipe: «Avete visto?Mica sono bollito»Il brasiliano è rinato dopo il flopdi Firenze: «Gioco nel mio ruolo»

SEGUI LA TUA SQUADRA

Domenica ha applaudito dabordo campo le dueprodezze di Paulo Dybala.Fabrizio Miccoli e il talentodel futuro adesso sidovranno contendere unamaglia da titolare, perchéper Gian Piero Gasperini inquesto momento l'unoesclude l'altro. Il capitanorosanero in attesa di tornarein campo dà l'investitura alfunambolo argentino. Lo fanella giornata in cui riceveil premio «Fair play» allaCarrara del Panatlhon diPalermo. «Dybala è statobravo come lo sono stati

tutti in squadra — sottolineal'attaccante salentino — miaspettavo che Paulo facessebene perché avevo vistocome si era allenato durantela settimana, eraconcentrato». Per Dybala «IlRomario del Salento» saràun punto di riferimentoimportante nel percorso dicrescita e Miccoli non sisottrae al ruolo di chioccia.«L’ho fatto prima, lo faccioadesso e lo farò fino aquando sarò qui. Paulodeve proseguire su questastrada, deve ascoltare iconsigli non soltanto miei,

ma anche dei compagni piùesperti. Spero per lui e pernoi che possa fare bene».Parole che suonano comeun passaggio ditestimone in attesa diun rinnovo di contrattoche ancora non arriva.Miccoli la vede così:«Ho già deciso chearriverò alla scadenzadi giugno e poideciderò. Ringrazio LoMonaco per l'affetto e lastima che mi dimostraogni giorno ma la miadecisione è questa».

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Paloschi esulta«Alle spallemesi terribili»

a

La tribuna centrale dell’Is Arenas di Quartu ANSA

Non bastasse la brutta classifica del cam-po, adesso Albano Guaraldi deve risalire anchequelladel gradimentodei tifosi,mai così in bas-so in 19 mesi di presidenza. Dopo le contesta-zioni allo stadio da parte della curva, Guaraldinonè riuscito adissipare i dubbi nella conferen-za stampa dimartedì nella quale ha sottolinea-to: 1) c’è fiducia incondizionata nell’allenatorePioli («Ci salveremoo retrocederemo con lui»);2) saranno fatti acquisti mirati sul mercato digennaio; 3) non ci sarà distrazione di risorseper la squadra nel piano di sviluppo del nuovocentro tecnico che sarà finanziato dal Creditosportivo. E tuttavia una delegazione di tifosi èsalita aCasteldebole per invitare il presidente alasciare,mentre sui forummonta il dissenso in-sieme alla speranza del ritorno di Massimo Za-netti.Guaraldi ha tirato in ballo ancheunacam-pagna-stampadenigratoria sui suoi conti perso-nali ma la verità è che le cessioni di Ramirez,Gillet, Raggi,Mudingayi hanno disilluso tutti. Isostituti finora hanno fatto male e il club nonha le risorse per fronteggiare la crisi. Dal cam-po: Perez e Gimenez sono rientrati in gruppo.

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ANDREA TOSIBOLOGNA

Gli ultrà a Guaraldi:«Devi andartene»Tifosi infuriati con il presidente,invocano il ritorno di Zanetti

ANDREA PUGLIESEROMA

GIANCARLO TAVANVERONA

Per il big match col Napoli il Cagliari aprel’Is Arenas Stadium in tutti settori, Main standinclusa, per un totale di 16.800 posti a sedere.Pare sfumare, o sembra sia in freezer, l’ipotesi diun’ulteriore frizione con le forze dell’ordine. Laquestione riguarda l’accesso di un centinaio dipersone, tra giornalisti, staff e autorità, in tribu-na principale, ancora non a norma per i 90’ disabato scorso con i siciliani. Intanto, il sito rosso-blù precisa: per Cavani e soci, lunedì 26 novem-bre, i biglietti vanno da 8 a 50 euro. Dopo il de-butto positivo col Catania — con il fair play deitredicimila spettatori— il club accelera: da ieri iticket si trovano a Cagliari Point, Kappa Store eIs Arenas. La prevendita, per ora, è riservata aitifosi che devono saldare il biglietto compratoper la gara col Catania. Ma prima c’è da pensareall’Inter, domenica, e Luca Rossettini ha le ideechiare: «Li abbiamo visti con l’Atalanta. Sono fe-riti, hanno perso contro una squadra che ha fat-to la gara perfetta. Saràmolto dura,ma—dice ilcentrale — sappiamo che quando attaccano la-sciano spazi. Dovremo essere bravi a inserirci».

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MARIO FRONGIACAGLIARI

Is Arenas aperto:col Napoli tribuna okE Rossettini avverte l’Inter:«Nerazzurri con vari punti deboli»

DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZISIENA

FabrizioMiccoli

De Rossi, 29anni FORTE

Alberto Paloschi, 22 anni, con Cyril Thereau, 29 ANSA

Felipe,28 anni

17LA GAZZETTA DELLO SPORTGIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012

BOLOGNA

SPORT■ XV

@GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012

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La squadra

Si ferma Pazienza, a rischio col PalermoIERI Pioli ha dovuto allenare una squa-dra decimata: si è fermato pure Pazien-za, che rischia di saltare il Palermo per unaffaticamento. In più ci sono gli impegnidei nazionali. In giornata, dopo Gabbia-dini, si attendono i rientri di Krhin, Kone,Antonsson, Garics e Diamanti. Morleoresta in dubbio, ma sta dando timidi se-gnali. Il Bologna chiuderà le porte degli

allenamenti già oggi, mentre rimbalza-no nuove voci di uno scambio a gennaiosull’asse Bologna-Napoli fra Acquafre-sca e Vargas e da Udine è in uscita Fab-brini. Il Bologna ci sta pensando. Diffici-le infine che Andrea Pisanu si accasi aiMontreal Impact coi quali è in prova.

(luca baccolini)

Il basket

Seragnoli a Romagnoli: “Tornerò a palazzo”GIORGIO Seragnoli ha dichiarato la suasimpatia per la Biancoblù, mentre per gliEagles proseguono i venti di guerra. Il pa-tron degli anni d’oro, tornato domenica alPalaDozza, ha ringraziato personalmentelo staff della BBB per l’invito, confessando-si divertito. «Tornerò a vedervi nelle pros-sime partite casalinghe». Per gli Eagles in-vece ha parlato coach Padovano a nome

della squadra, rifiutando la decurtazionedel 50% proposta da Romagnoli e soci perandare avanti. «A noi va bene un 10%, sulrestante 40% si può trattare e domenica vo-gliamo giocare con Poggio Rusco a Ferra-ra». Con questa premessa, la strada si pro-spetta molto breve. La chiusura s’avvicina.

(francesco forni)

SIMONE MONARI

QUANTI saranno i soci del Bolo-gna che decideranno di metteremano al portafogli? E soprattut-to: lo farà il presidente Guaraldi,che detiene la maggioranza as-soluta del club?

È uno degli interrogativi delprossimo Cda di Bologna 2010, lasocietà che controlla il Bfc. L’ap-puntamento è a Casteldeboleper le 9 di martedì 20. «L’aumen-to di capitale è già stato delibera-to - ha detto Guaraldi alla stam-pa -, basterà solo versarli, queisoldi». Non meno di 5 milioni, sistabilì la scorsa primavera. Perfarlo servirà però l’ok dell’as-semblea dei soci. Non è un casoche nell’ordine del giorno delprossimo Cda si dica che ne saràpresto convocata una. Rivelaperò un socio: «L’aumento di ca-pitale non è stato deliberato, nonesiste alcuna delibera, semplice-mente se ne parlò». Un altro so-cio conferma: «Ci fu un’adesioneverbale». Coi tempi che corronoinvestire sul pallone piace a po-chi. In caso di necessità, però,

par di capire che qualcuno non sitirerà indietro. L’asse Guaraldi-Rimondi è forte, Morandi, purdefilato, potrebbe dare una ma-no. Pavignani sembra più incer-to. I piccoli sono contrari.

C’è un altro tema caldo, che èquello del centro tecnico. Nontutti sapevano del milione e600mila euro che il Bologna devepagare per i 22,4 ettari di terreniagricoli di proprietà di uno deisoci rossoblù, Gian Paolo Ri-

mondi e del suo collega Chiarlo-ne. E molti fanno capire che vor-ranno disporre, su tutto l’affare,di cifre meno vaghe. Tanto piùora che la squadra è penultima ei tifosi dei club hanno chiesto diaccantonare il progetto immo-biliare per rinforzare l’organico.«Quando ne discutemmo - rive-la un altro socio - non avevamomica questi problemi». Guaraldimartedì ha parlato di una spesacomplessiva fra i 15 e i 16 milioni.

A giorni si incontrerà con un di-rigente del Credito Sportivo. Labanca è in grado, nonostante ilcommissariamento, di finanzia-re quel progetto. O una parte diesso. Ma, come sottolineava direcente il vicepresidente dellaProvincia Giacomo Venturi, «oc-correranno delle fideiussioni agaranzia dell’operazione». Gua-raldi ha conteggiato, per il mu-tuo ventennale del Bologna, 800mila euro di rata annua. Così fos-

se, la banca dello sport si limite-rebbe a prestare i soldi a tasso ze-ro, o giù di lì. Già attiva in città conmutui sulle opere della UnipolArena e del PalaDozza, proprioquest’ultimo precedente allerta,col Comune costretto a versareal Credito sportivo 6.5 milioniche toccavano invece alla Forti-tudo di Sacrati. Il che confermache nessuno fa beneficenza e atempo debito passa all’incasso.

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Il Bologna

Verso il Cda, Guaraldi alla contagiallo sull’aumento di capitaleUn socio: “Nessuna delibera”. Dubbi sul centro tecnico

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CHI HA VENDUTO I TERRENI

Rimondi che con un suo socioincasserà 1.6 dal Bfc. In alto Venturi,

il sindaco di Granarolo e Guaraldi

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