ilCampanile · picchio, “Picus”. Dagli scritti di Ovidio si trae la leggenda del giovane Picus...

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il Campanile il Campanile Periodico d’informazione Febbraio 2011 Anno di fondazione 1999 Periodico di informazione locale - Sede redaz. Via Roma, 45 - 63030 Castel di Lama (AP) - Tel. e Fax 0736.814041 Autorizzazione Trib. di Ascoli Piceno n. 360 del 25/06/1999

Transcript of ilCampanile · picchio, “Picus”. Dagli scritti di Ovidio si trae la leggenda del giovane Picus...

i l Campanilei l CampanilePeriodico d’informazione Febbraio 2011

Anno di fondazione 1999

Periodico di informazione locale - Sede redaz. Via Roma, 45 - 63030 Castel di Lama (AP) - Tel. e Fax 0736.814041Autorizzazione Trib. di Ascoli Piceno n. 360 del 25/06/1999

In questo numero:Editoriale: Uno sguardo alla Vallata.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2

Storia Locale: Come eravamo - “La sfida”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Ecologia: I rifiuti - un ostacolo da abbattere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Storia: Castel di Lama, una storia antica - I Piceni . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

L’opinione: Voli pindarici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Tecnologia: Desktop, Notebook, Netbook. Tablet . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Alimentazione: Il vino cotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

La ricetta: Sangue di maiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

L’opinione: Incentivi fiscali per il rientro deio lavoratori in Italia. . . . . . . 10

Agricoltura: È inverno, natura morta. terra viva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

La recensione: Skeleton Coast . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Attualità: Guida al web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Ascoli Piceno: Bona finita - si è chiusa la campagna olearia. . . . . . . . 14

Castel di Lama: 150° anniversario dell’Unità d’italia . . . . . . . . . . . . . . . 15

Estetica: Il massaggio - per stare meglio con se stessi e con gli altri . . 16

Ascoli Piceno: Centralina ancora spenta. È allarme . . . . . . . . . . . . . . . 17

L’intervista: Criticità, aspettative ed opportunità per l’agricoltura . . . . . 18

Ascoli Piceno: ...Ma la centralina è accesa... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

Musica: Musica e canto a Castel di Lama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Arte e Cultura: Arte e cultura attiva contro le difficoltà economiche . . . 21

Appignano del Tronto: Premio per le migliori PMI 2010 . . . . . . . . . . . 22

San Benedetto del Tronto: La famiglia e il suo ruolo sociale . . . . . . . . 23

Vallata del Tronto: Natale in un click . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Offida: Storia del Tango . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

Monsampolo del Tronto: Fotovoltaico e grandi polemiche. . . . . . . . . . 26

Promozioni: Dalla Riviera delle Palme ad Ascoli Piceno. . . . . . . . . . . . 27

L’angolo della Poesia: Le mie riflessioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Sport: Libero Volley - la pallavolo ascolana parla femminile . . . . . . . . . 29

Sport: L’ennesima battaglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Oroscopo: Febbraio 2011. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Un periodicoche vi presenti in modolibero e incondizionato il territorio

della Vallata del Tronto? Il Campanile:distribuito gratuitamente nei pubblici eser-cizi e nelle strutture pubbliche, uno spazioricorrente cartaceo e on-line (www.ilcam-panile.info) offerto ai cittadini per mostra-re personaggi, dibattiti, situazioni, e rubri-che, con un’ampia attenzione alla cultura ealla storia. Su “Il Campanile” anche le real-

tà minori del nostro territorio potrannoavere il proprio spazio, e lo testimoniano lapresenza già da questo numero di interventida Offida, Colli del Tronto, San Benedettodel Tronto, Ascoli Piceno, Castel di Lama,Monsampolo del Tronto.

Nell’era della globalizzazione, riscoprirele proprie tradizioni locali è fondamentaleper conoscere il resto del mondo che ci cir-conda.

il Campanile2 Editoriale

a cura di PmiMarche

Uno sguardo alla Vallata

il Campanileperiodico d’informazione

DIRETTORE RESPONSABILE:Sandro Conti Borbone

PRESIDENTE:Enzo Agostini

CAPOREDATTORE:Gianfranco Fabiani

SEGRETERIA:Sara Amatucci - Federica Galiè

COLLABORATORI:Andrea FabianiAndrea CalvaresiAlfonsina Rossi BrunoriProf. Marino FelicioniElisa AlesiChiara PoliLuca FratiniPio TemperaStefano TassoniDanilo PasqualiLuana LappaAlessandra FilosaAdriana TemperaAnna Romana SebastianiMatteo PorfiriStefano Tassoni

SEDE REDAZIONE:Via Roma 45 - Castel di Lama (AP)Tel/Fax 0736.814041

A CURA DI:

PROGETTO GRAFICO EIMPAGINAZIONE: Grafiche Valery - Castel di LamaTel. [email protected]

STAMPA: Arti Grafiche PiceneMaltignano -Tel. 0736.402957

il Campanile 3Storia locale

Negli anni ’30 la politica mussolinianatendette con sussidi ed altre agevola-

zioni ad incoraggiare le famiglie italianead emigrare nelle colonie. Inizialmenteebbe un buon successo ma nel 1940 quel-le regioni diventarono teatro di guerra conla conseguenza che molte di quelle fami-glie dovettero fare le valigie e tornare inpatria.

La famiglia del sarto Tito Vallorani diPiattoni, che aveva vissuto quell’esperien-za, tornò a Castel di lama come profuga efu ospitata da alcuni parenti a Sambuco.Vinicio Vallorani, un ragazzotto con i pan-taloncini corti e la classica giacca colonia-le, molto distinto, solitamente preferivatrascorrere la maggior parte del giorno aPiattoni dove si riuniva con i compagni edamici di un tempo, invece a Sambucoaveva fatto amicizia con un suo coetaneononchè parente, Florindo Costantini.

I due, nonostante l’amicizia, non disde-gnarono di “beccarsi” in virtù di un sanocampanilismo che è sempre esistito fra ledue frazioni tanto da arrivare a sfidarsi inuna partita di calcio.

La sfida si sarebbe svolta nel campodella fiera dietro l’ex Municipio. Il nume-ro dei calciatori di ogni squadra era ridot-to, pari a quello del calcetto.

Florindo, nel ruolo di portiere, si eramunito di ginocchiere piuttosto artigianalied era abbastanza curioso così bardato.Appariva anche nervoso in quanto nellasua squadra mancava un elemento, Luigi

Franceschi detto “Gigitte” che, per fortu-na, arriva in tempo. Tutto sudato e trafila-to, Gigitte si scusa per il ritardo, dicendoche aveva dovuto portare un bagaglio di unsignore dalla stazione dei treni fino aPiattoni infatti era solito fare questi lavo-retti per racimolare qualche lira.

La partita fu tanto combattuta quantoordinata e finì con risultato di parità, 2 a 2.

Questo mio frammento di ricordo(avevo 7 anni) lo dedico a Vinicio Valloranied a Florindo Costantini che attualmentevive in Venezuela emigrato negli anni ’50.

di Enzo Agostini

COME ERAVAMO“La sfida”

Sambuco, gennaio 1941il portone della casa dove fu ospite

la famiglia di Tito Vallorani

il Campanile4 Ecologia

La legge finanziaria del 2007 contenevauna norma importante, che avrebbe

imposto un salto di qualità nello stile di vitadegli italiani, indirizzandoli a un maggiorrispetto dell’ambiente: si prevedeva, infatti,la messa al bando dei sacchetti di plasticaprodotti col petrolio.

La disciplina arriva in ritardorispetto agli altri Paesi dellaUE, ma è un piccolo avan-zamento verso l’obiettivodi ridurre al minimo irifiuti che, quotidiana-mente, produciamo inquantità onerosa.

Questa cattivapratica, oltre ad esse-re dispendiosa, ha unimpatto ambientaledevastante; basti pen-sare che, in Italia, siutilizzano 20 miliardi dibuste all’anno, un quintodi quelle usate in tuttaEuropa.

Non molti sanno che la plastica deisacchetti può rimanere nell’ambiente fino a1000 anni, come ha segnalato l’Agenziaeuropea per l’ambiente.

Finalmente, dal 1° gennaio 2011, i tradi-zionali sacchetti di plastica sembrerebberoaver trovato la loro fine, rimpiazzati da solu-zioni alternative ed ecologiche; il condizio-nale è d’obbligo perché sono già soprag-giunti i primi problemi. Infatti, l’Autoritàgarante della concorrenza e del mercato harichiamato quei produttori che avevano cer-cato di adeguarsi alla nuova direttiva aggiun-gendo ai sacchetti tradizionali un additivoche li avrebbe resi biodegradabili e compo-stabili. A quanto pare, dopo diverse indaginie analisi, si è dimostrato che questi sacchet-

ti hanno tempi di degrado non idonei con ilnormale processo di trasformazione in com-post, poiché tali buste non risultano effetti-vamente biodegradabili in tempi certi, equindi, inficerebbero il conseguente tratta-mento dei rifiuti organici, lasciando rimasu-gli di plastica.

Come si può ben comprendere,l’avvio di un percorso virtuo-

so, ecologico e a impatto“zero”, risulta essere dif-

ficoltoso nel nostroPaese, segnato già daeventi gravi, come ilproblema dello smal-timento dei rifiuti nelnapoletano.

Vorrei riportareuna mia personale

esperienza.Vado spesso in

Germania. Qui si diffe-renzia tutto e, se possibile,

bisogna operare anche unadistinzione tra i colori del vetro.

Al supermercato non ho mai vistobuste di plastica, le persone portano le pro-prie buste, preferibilmente di stoffa. Quandosto lì avverto una gran naturalezza dei tede-schi nel rispettare così meticolosamentel’ambiente. Ma è proprio difficile per noiprovare a fare la stessa cosa?

di Anna Romana Sebastiani

I RIFIUTIUn ostacolo da abbattere

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il Campanile 5Storia

“Orti sunt a Sabinis voto vere sacro”,così Plinio il Vecchio nell’opera

(Naturalis Historia, 3.18.110) in seguito al“voto di una primavera sacra” definiscel’origine dei Piceni. I Picenti emigraronodalla Sabina sotto la guida di un uccello, ilpicchio, “Picus”. Dagli scritti di Ovidio sitrae la leggenda del giovane Picus che divie-ne un uccello sacro a Marte. Dio dellaGuerra Disordinata. Nella sua natura l’uc-cello è considerato dagli ornitologi una spe-cie in estinzione tipica della zona paleartica.È una specie che ama le aree con boscomisto di latifoglie (quercia, pioppo, faggio).

Il picchio è descritto come un uccellosolitario, sedentario, nidificante, migratoreparziale, svernante, tipico del territorio ita-liano marchigiano. Dagli scritti storiograficipare che Picus si sia posato sul vessillo deisabini, rito del “Vir Sacrum” mentre migra-vano in altro territorio e a loro avrebbemostrato la strada.

La popolazione dei Piceni, o Picenti,comincia a configurarsi nell’Età del Ferro.Questa popolazione si estendeva lungo lavasta area del Medio Adriatico fra Marche eAbruzzo. Dagli ultimi studi, si constata chequesta popolazione diviene una fusione didiverse provenienze etniche culturali che,danno vita alla popolazione autoctona deiPiceni, con Ascoli capitale. La volontà deiromani di assoggettare quest’area interessan-te dal punto di vista geografico, consideratoun punto strategico militare e soprattutto eco-nomico nel 269 a.C provocò la ribellione diAscoli, che riuscì a conservare una sua indi-pendenza come civitas foederata. Lungo laVallata del Tronto abbiamo testimonianzeimportanti della presenza dei piceni attraver-so le diverse necropoli già individuate dallostorico e archeologo Guglielmo Allevi:“Offida, lungo il torrente Lava, Castorano,

Colli e Spinetoli”. Il paese di Offida, oggivanta un Museo che raccoglie i diversi reper-ti archeologi piceni e romani trovati in sede enei paesi limitrofi.

La maggior parte dei reperti sono conser-vati nel Museo Pigorini di Roma. Il museo diOffida si trova nel centro storico in via Roma,17 a Palazzo Castellotti-Pagnanelli è predi-sposto anche per non vedenti e ipovedentiper qualsiasi informazione potete contattare0736/88871 www.comune.offida.ap.it.

Una vasta necropoli picena è stata indivi-duata in questi ultimi anni nel paese di Collia Colle Vaccaro.

Nel convento dei Cappuccini a Vallicellaisono state esposte delle teche con repertipiceni a scopo didattico. Il ritrovamento hariportato alla luce tombe composte da ogget-ti ceramici e bronzei. Il museo è aperto dalmartedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 17,mentre il sabato è aperto dalle ore 10 alle 12per qualsiasi informazione potete contattaregli operatori della Biblioteca comunale.

di Luana Lappa

CASTEL DI LAMA: UNA STORIA ANTICAI Piceni

di Diamanti N. & Mercuri G.Manutenzione e Installazione Impianti Civili e Industriali - TermiciCondizionamento - Idrici - Sollevamento - Antincendio - Vapore - Trasp. MetanoL’Azienda I.T.S. S.n.c. (impianti idro termo sanitari) nasce nel 1981, frutto delladinamicità dei soci fondatori Mercuri Giuseppe e Diamanti Nazzareno, già allora

abili idraulici formati dall’esperienza lavorativa presso una delle aziende di punta dell’Ascolano. Si occu-pa dapprima di impianti tecnologici quali idraulici, termici, trasporto gas metano e antincendio poi lavoridi muratura in genere e infine della realizzazione e manutenzione di impianti elettrici ed elettronici.

il Campanile6 L’opinione

“Pane e Lavoro” scrivevano nei cartel-li i manifestanti che il 22 novembre

del 1947 operarono il blocco stradale sullaSalaria a Castel di Lama. Lo ha magistral-mente raccontato Enzo Agostini nella suarecente pubblicazione storica. “Rivolta delpane” è stata in questi giorni in Tunisia.“Rivolta del pane” anche in Algeria. Stridenotevolmente quanto sta accadendo intornoalla nostra Italia e quanto la discussionepolitica italiana di questi giorni ci stia propi-nando. I giornali e le trasmissioni TV, inuti-le starlo a ribadire, ci inondano di prurigino-se note voyeristiche da spioni dell’ultimaserratura, quasi fossimo degli Alvaro Vitaliversione anni 70 nel più cult delleGiovannone coscia lunga (non ho la sicurez-za che vi recitasse Alvaro Vitali!!). Siamotutti lì ad attendere l’ultimo bollettino a lucirosse da Arcore. Intanto, dal resto delmondo, giungono notizie, che per forza dicose diventano marginali, di morti in mani-festazioni di piazza, militari italiani uccisiin cosiddette missioni di pace. Notizie, que-ste ultime, clamorosamente in terzo piano,dietro anche alla nota sulla paternità del notocantante inglese Elton John, lieta novella,per carità, se non fosse che l’”aitante” ultra-sessantenne ugola d’oro d’oltremanica,abbia provveduto a rendere madre il propriocompagno (proprio con la o finale) grazie adun utero in affitto. E’ il segno dei tempi che

cambiano, dei diritti civili che il progressi-smo politico post-sessantotto ha prodotto nelnostro occidente. Mi sono troppe volte fer-mato a pensare al senso tautologico del-l’espressione “diritto civile”. Chi milita inuno schieramento politico di sinistra o chinutra semplicemente una simpatia sinistror-sa non può che accettare questa espressione,perché su di essa si fonda la politica delnostro Paese di tutto il post-sessantotto. E’proprio su questi concetti generali che homesso continuamente in discussione quellache cerco di definire come la mia identitàpolitica. Stride in me l’idea che un dirittocivile possa essere quello degli omosessualial matrimonio e all’adozione. Tuona comecontrosenso nella mia mente la possibilità diun diritto a morire o alla droga, un dirittoall’aborto (con qualche riserva, a dire ilvero), il diritto al divorzio. Evidentemente,questi diritti civili non sono altro che la for-mulazione di pretese di individualisti radica-li o di estremisti laicisti. I diritti civili fini-scono per diventare tuttavia obbligatori perla collettività anche se facoltativi per i sin-goli soggetti, cosicchè uno stato “civile”sembrerebbe poter esistere solo se capace difare proprie queste stesse istanze. Da partemia, preferisco i diritti umani. Lancio unasfida di pensiero ai lettori de Il Campanile.E intanto trascorro il mio tempo in questivoli pindarici.

di Andrea Fabiani

VOLI PINDARICI

il Campanile 7Tecnologia

di Danilo Pasquali

Desktop, Notebook, Netbook. Tablet!

Il titolo di questo articolo è praticamenteuna linea temporale, l’evoluzione dei

computer. Siamo partiti con computer di tipodesktop (da scrivania), il classico computerche abbiamo in casa o in ufficio, con lanecessità di portabilità dei dati e di lavorarein mobilità sono nati i portatili.

Oggi possiamo dividere in tre tipologiequesto genere di computer in mobilità, note-book, riconoscibile dalla dimensione delloschermo, di norma superiori a 13” e con pre-stazioni quasi equiparabili ai computerdesktop, i netbook ormai in circolazione dal2008, dalle dimensioni ridotte, infatti qui loschermo è compreso tra i 10” e 13” e presta-zioni solitamente inferiori a un desktop o unnotebook, infine i nuovi arrivati chiamatitablet pc. “Computer” completamente touchscreen (anche se qualche nuovo modelloprevede una tastiera fisica), si posizionanoesattamente tra un comune pc e uno smar-tphone, questo perchè permettono di farequasi tutto quello che fa un netbook e hannola praticità di uno telefonino. L’esempio piùlampante che vi posso fare è Apple iPad, il

capostipite di questa nuova generazione,Steve Jobs e company dettano modi e tempisul futuro della tecnologia. Il 2010 ha vistola nascita di soli 2 modelli, Apple iPad comegià detto, con il famoso e ormai rodato siste-ma operativo per cellulari (presente infatti suiPhone) e tablet chiamato iOS, e SamsungGalaxy Tab che utilizza Android di Google,anche se rientrano nella stessa famiglia dicomputer hanno caratteristiche abbastanzadiverse (dimensione dello schermo, tipo didisplay, capacità di memoria, ecc...). Se il2010 è stato il lancio di questa nuova gene-razione di pc, prepariamoci a un 2011 darecord! Vi posso anticipare che nelle primedue settimane di Gennaio, sono stati presen-tati al CES (Consumer Electronics Show diLas Vegas) 22 nuovi modelli!!! Avete lettobene, passiamo da 2 a oltre 20 modelli,Asus, Acer, Lenovo, Motorola, Blackberry,Panasonic ecc... si sono buttati su questomercato i più grandi colossi della tecnologiamodiale, magari nei prossimi articoli vedre-mo più nel dettaglio qualche modello ecome possiamo sfruttarli.

il Campanile8 Alimentazione

Il Preside Felicioni, con i collaboratori, il 10dicembre 2010 ha presentato il libro sul“Vino Cotto” stampato a cura dell’Ammi-nistrazione Comunale di Castel di Lama conil contributo della Fondazione Carisap; loabbiamo incontrato per avere maggiori det-tagli su questo originale documento.

Prof. Felicioni, come nasce questo libro?Da tempo sto lavorando per documentare lenuove generazioni sulle grandi tradizioni loca-li legate ai prodotti agroalimentari che rischia-no di scomparire. Dopo un primo scrittosull’Oliva Ascolana, mi sembrava giusto ripe-tere l’esperienza su una preziosità tantoapprezzata quanto diffusa nel nostro territorio.Questo volume nasce con lo scopo di “ferma-re sulla carta” una tradizione legata agli aned-doti della vita rurale, alle preparazioni culina-rie ed all’accoglienza riservata a pochi intimiche merita riconoscimento e continuità.

Questa trattazione storica, tecnologica edanche culinaria, é rivolta ad un pubblicoparticolare, di intenditori o agricoltori?Ritengo possa definirsi un libro per tutti,poiché raccoglie in sé molte notizie, nonultime quelle storiche che rendono edotti siale persone che lo consumano con una certafrequenza che i meno informati sul valorestorico e testimonianze di lode rivolte alvino cotto da illustri antenati che nei tempihanno avuto la fortuna di degustare questoprodotto tipico. Vogliamo testimoniare que-sta materia, tradizione che si è trasmessa, neisecoli, in forma orale e che per questo rischiadi andare perduta.

I contenuti sono accessibili e di utilità peril Territorio?Questo libro di facile lettura, ricco di curio-sità, è indirizzato in particolare alle giovani

generazioni perché conservino memoria diun aspetto, non certo secondario, della vitadei loro avi, ed a coloro che vivono fuori dalnostro paese affinché non vada reciso il lega-me che li unisce alle loro radici storiche eculturali. Inoltre, serve al territorio percomunicare all’ospite la sua bellezza in tipi-cità, ambiente in cui i prodotti di nicchianascono all’interno di un preciso contestostorico e territoriale, dove arte, territorio ecibo, risultano strettamente concatenati.

Abbiamo notato che in bibliografia esisto-no documenti soprattutto storici mentremancano suggerimenti per i produttori econsumatori.Per molto tempo si é pensato alla tradizionee basta, ad un prodotto da autoconsumo ed atorto, il vino cotto considerato qualcosa perpochi intimi; un errore gravissimo perché laproduzione di un alimento molto apprezzatosi é ridotta fino a scomparire. Emerge quin-di la necessità di disporre di un prodottoagroalimentare prezioso e di successosecondo i crismi dell’attualità; mancava cioéuna trattazione organica che descrivesse altriaspetti come la tecnica di produzione, icaratteri peculiari del prodotto tipico, lacommercializzazione ecc., ovvero cheoffrisse nell’insieme un quadro capace diripercorrere la storia ma che si rendesse utilesia al produttore che al consumatore agliinizi del terzo millennio.

Ma alcuni produttori sono legati alla tradi-zione e poco inclini all’innovazione?A seguito del riconoscimento del vino Cottocome facente parte dei Prodotti Agroali-mentari Tradizionali, va affrontato il proble-ma della commercializzazione e nessunovuole prodotti troppo diversi tra di loro, ric-chi in metalli pesanti, con alta acidità volati-

di Gianfranco Fabiani

IL VINO COTTO

Nelle nostre campagne, dall’Immacolata(8 dicembre) a S. Antonio (17 gennaio), siripete il rito dell’uccisione del maiale; unaconsuetudine e tradizione, con produzione diuna risorsa di carne per la famiglia (preva-lentemente insaccati), da usare tutto l’anno.Con una terrina di metallo contenente salegrosso, la “vergara” recupera il sangue del-l’animale durante l’uccisione, il norcinodopo solidificazione taglia a pezzi il sangueche la stessa vergara provvederà a lessare. Ilsangue, il grasso ed altra carne recuperatadurante la prima fase di pulitura e formazio-ne delle mezzene, vanno a formare un piattotipico della giornata.

ProcedimentoMettere nella pentola a soffriggere nel

grasso mesenterico (detto anche rista o‘ndrill) tanta cipolla tagliata sottile con pepee peperoncino, lasciando rosolare fino ametà cottura.

Prendere il sangue precedentemente les-sato e tagliato a fettine sottili e metterlo sulla

cipolla già rosolata, quindi mescolare e cuo-cere per 10 minuti. Aggiungere abbondantearancio tagliato a grandi spicchi e lasciarecuocere fino a quando l’arancio non siammorbidisce. A parte, in un tegame sicuoce la carne condita, con patate che verràportata a tavola insieme al sangue.

Gustate questo piatto originale e di ricor-renza, senza esagerare visto che non é consi-derato tra i più digeribili.

il Campanile 9Alimentazione

La ricetta

le, o non ottenuti secondo le nuove normeigieniche comunitarie ecc.Allora ci è sembrato indispensabile darespazio alla trattazione riguardante l’evolu-zione della tecnica di produzione, ovverol’impiego di nuove conoscenze per meglioconservare l’originalità a genuinità del pro-dotto. Occorre impiegare nuove norme e tec-nologie per migliorare ed esaltare il fruttodella terra e della tradizione.Noi autori vogliamo aiutare a comprendere evalorizzare la vocazione del nostro ambientedi produzione e, pur seguendo le prospettivedi un corretto sviluppo economico, credia-

mo ancora nella semplicità e nella genuinitàdelle ricette dalle quali scaturiscono leragioni più profonde della nostra culturaculinaria.Ricordandoci che: “Oggi non si mangia enon si beve più per sopravvivere ma si cercadi farlo nel modo migliore affinché un’esi-genza fisiologica si trasformi in un vero pia-cere”.

Coloro che sono interessati alla lettura dellibro possono richiederlo personalmentepresso l’Amministrazione Comunale diCastel di Lama

di Rossi Maddalena

Sangue di maiale

il Campanile10 L’opinione

Dal 28 gennaio 2011 entrerà in vigoreuna nuova legge che promuove degli

incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori inItalia. La legge n. 238 ha lo scopo di contri-buire allo sviluppo del paese mediante lavalorizzazione delle esperienze umane, cul-turali e professionali maturate da cittadiniitaliani o cittadini dell’Unione Europea chehanno risieduto in Italia almeno 24 mesi, cheattualmente studiano o lavorano all’estero, eche, grazie a questi incentivi fiscali, scelgo-no di tornare nella penisola. In maniera spe-cifica ha diritto a tali benefici una specificacategoria di persone: 1. i cittadini dell’Unione europea, nati dopo

il 1° gennaio 1969, in possesso di un tito-lo di laurea, che hanno risieduto continua-tivamente per almeno ventiquattro mesi inItalia e che, sebbene residenti nel loroPaese d’origine, hanno svolto continuati-vamente un’attività di lavoro dipenden-te, di lavoro autonomo o di impresa fuoridi tale Paese e dell’Italia negli ultimiventiquattromesi o più, i quali vengonoassuntio avviano un’attività di impresao di lavoro autonomo in Italia e trasferi-scono il proprio domicilio, nonché la pro-pria residenza, in Italia entro tre mesi dal-l’assunzione o dall’avvio dell’attività.

2. i cittadini dell’Unione europea, nati dopoil 1° gennaio 1969, che hanno risiedutocontinuativamente per almeno ventiquat-tro mesi in Italia e che, sebbene resi-denti nel loro Paese d’origine, hannosvolto continuativamente un’attività distudio fuori di tale Paese e dell’Italianegli ultimi ventiquattro mesi o più,conseguendo un titolo di laurea o unaspecializzazione post lauream, i qualivengono assunti o avviano un’attività diimpresa o di lavoro autonomo in Italia etrasferiscono il proprio domicilio,nonché la propria residenza, in Italiaentro tre mesi dall’assunzione o dal-l’avvio dell’attività.

Alle persone che rientrano in Italia ègarantita l’attestazione delle proprie compe-tenze e dei titoli acquisiti all’estero e posso-no usufruire degli alloggi, a loro riservatidalle singole regioni, per un periodo nonsuperiore ai ventiquattro mesi. Il beneficia-rio degli incentivi fiscali decade dal dirittose trasferisce nuovamente la propria residen-za o il proprio domicilio fuori dell’Italiaprima del decorso dicinque anni dalladata della prima fruizione del beneficio.In tal caso si provvede alrecupero degliincentivi con applicazione delle relative san-zioni e interessi.

Tale provvedimento messo in atto dalgoverno ha lo scopo principale di mettere unfreno alla fuga dei cosiddetti cervelli che èstata altissima negli ultimi anni. Infatti certisettori come la ricerca sono impraticabili inItalia per mancanza di fondi o di struttureappositamente adibite a questa; gli stipendiper certe figure professionali sono più alti(come quella degli insegnanti, degli ingene-ri, dei ricercatori).

Dunque c’è chi sceglie di trasferirsiall’estero per avere la possibilità di insegui-re con maggiori speranze le proprie ambi-zioni lavorative o scolastiche. Se da unaparte potrei giustificare una simile legge dal-l’altra la trovo paradossale per un semplicemotivo: se attualmente la metà dei laureatinon riesce a trovare lavoro in Italia e ladisoccupazione in questo ultimo anno haraggiunto picchi molto elevati per qualeragione come interesse prioritario dovrem-mo aiutare persone che hanno già trovato unloro impiego all’estero? Come primo inte-resse invece dovrebbe esserci quello di fre-nare la fuga di giovani e non una volta fug-giti aiutarli a rientrare.

Prevenire è meglio che curare: dovrem-mo rendere l’Italia un paese che per naturapossa risultare lavorativamente e fiscalmen-te attraente con politiche e strategie sistema-tiche soprattutto condivise a tutti i livelli.

di Elisa Alesi

Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia

il Campanile 11Agricoltura

Quest’anno sta facendo, come si dice,una bella invernata, come quelle di una

volta. Piogge abbondanti, freddo, una bellanevicata, due “strinate toste”. Per un po’ vabene, si approfitta per fare “Li mmasciaté”,qualcuno riscopre le antiche tradizioni e va“cantenné Sant’Antonie” e tra un bicchieree un altro si commenta: Ce la voleva, cosìmuoiono tutti gli insetti; troppo freddo silamenta qualcuno; mo stu’ piove è bbttate’,commenta qualcun altro. Come al solito, iltempo è come il calcio o la politica, è unmodo per conversare e c’è sempre qualcunoche la pensa al contrario, per fortuna.

La natura invece procede secondo i suoiritmi, la campagna e le piante si adeguanosenza lamentarsi e se fa freddo le piante sene stanno a riposo, gli animali rintanati, tuttosembra fermo, morto, sospeso in attesa di unsegnale.

La terra invece non è morta, la terra inquesto periodo accumula acqua, trasforma lesostanze organiche presenti, in elementinutritivi e fornire le energie per ripartire edare alle piante la forza e le sostanze pervegetare, crescere fiorire e produrre nuovifrutti. Le sementi, che sono state interrate,come grano o orzo, sotto la neve germinanoo se già hanno germinato, protette dalla nevestessa, emettono radici profonde per unalevata rigogliosa. Noi dobbiamo approfittaredi questa stagione per preparare i nostri ter-reni e i nostri orti.

Gennaio e febbraio sono i mesi per pre-parare il terreno per la semina, quindi vanga-re profondo interrando sostanza organica,così si possono evitare i concimi chimici.

Si possono fare delle serrette, in modo daanticipare le semine, o forzare la piantagio-ne di insalate, peperoni, angurie, meloni ecc.

Se fa freddo, la semina si può fare su“letto caldo”. Preparare un semenzaio a letto

caldo è semplice, si prendono quattro assi, sifa un rettangolo, e all’interno si scava unabuca profonda circa 30 cm.

Sul fondo della buca, si mette letame fre-sco, oggi, se non abbiamo il letame, possia-mo approfittare per fare il riciclo dei rifiuti,adoperando i residui della cucina, scarti difrutta ecc.

Sopra alla sostanza organica si mettecirca 30 cm di terriccio sciolto sabbioso,adatto alla semina. La sostanza organica,fermentando riscalda il terreno sovrastante,favorendo la germinazione delle sementi. Iltutto va coperto con un vetro o una plasticatrasparente.

Se disponiamo di una terrazza la stessacosa la possiamo fare con un vaso profondo.

Per fortuna sempre più persone stannoriscoprendo la gioia di prodursi in proprioqualche ortaggio, lo scopro anche dagliascolti della rubrica “Orto reality”, che con-duco ogni giovedì ai Fatti Vostri con LucaSardella. Persone che abitano in città, chevogliono riscoprire la soddisfazione di semi-nare, piantare, sporcarsi le mani di terra.Forse in questo momento di crisi, di fabbri-che che chiudono, qualcuno si ricorda che laterra non è morta ma dalla terra continua adarrivare la vita.

di Traini Per. Agr. Giuseppe

È INVERNO... NATURA MORTA, TERRA VIVA

Giuseppe Traini ogni giovedì su Rai Dueore 12:20 ai “Fatti Vostri”

il Campanile12 La recensione

Skeleton Coast èil quarto volumede Oregon Files:le avventure delcapitano JuanCabrillo e del-l ’ e q u i p a g g i odella Oregon, iprecedenti sonoL’oro dei lama -La pietra sacra ePredatori.

1896… quat-tro ladri di dia-

manti inglesi si danno alla fuga nel desertodel Kalahari, braccati dagli uomini di unatribù indigena. I fuggitivi riescono ad imbar-carsi sul vascello Rove, quando una tormen-ta di sabbia li investe, sotterrandoli insiemealla nave. Un secolo dopo… Juan Cabrillo el’equipaggio della Oregon stanno per svol-gere una missione di routine.

L’ipertecnologica nave si trova sul fiumeCongo, per stipulare un accordo con l’eser-cito rivoluzionario del Paese: armi in cambiodi diamanti grezzi. Anche questa volta però,una missione all’apparenza ordinata si tra-muta in un’avventura senza fiato.

Tutto ha inizio quando Cabrillo intercet-ta un mayday da parte di un’altro natante, abordo della quale si trovano SloaneMacintyre e Tony Reardon, entrambi sulletracce del vascello Rove.

Chiaramente c’è qualcheduno che vuoleintralciare la loro inchiesta. Chi mai puòvolerli morti? E come considerare ciò che laseducente Sloane racconta a Cabrillo a pro-posito di un pescatore della zona, che sostie-ne di essere stato attaccato da enormi ser-penti di metallo in un tratto di mare al largodella Namibia? L’incontro con la donna e la

ricerca della nave scomparsa porterannoJuan Cabrillo e il suo equipaggio sulle ormedi un nemico dai piani molto rischiosi: unesaltato pazzoide che insieme ai suoi segua-ci si prepara a scatenare la devastante poten-za della natura... Tre filoni, tre storie conver-gono un unica avvolgente ed entusiasmatetrama. Tre situazioni che inizialmente hannoin comune molto poco e non sembrano avereun nesso logico si intersecano in modomagistrale coinvolgendo il lettore in mododiretto. Un libro ricco, molto ricco di azione,pagine e pagine che susseguendosi tengonoil lettore incollato al libro per conoscerel’avvicendarsi degli eventi della trama.

Una narrazione sopra le righe, come diconsuetudine per questo autore, e sopra lerighe anche le vicende e le descrizioni deiluoghi in cui avvengono i fatti.

Il deserto del Kalahari è uno dei più ino-spitali sulla terra, il carcere al centro deldeserto è inaccessibile alle persone comuni.Le coste atlantiche della parte meridionaledell’Africa - la skeleton coast sono descrittein maniera superba, le azioni avvengono inmodo rapido e inesorabile, il capitano dellaOregon Juan Cabrillo spesso si trova insituazioni drammatiche, al limite della pos-sibilità umana, in un modo o nell’altro sitrova però a fare la differenza ed a esserel’eroe che risolve le intricate situazioni.

Titolo: Skeleton CoastAutore: Cussler Clive; Du Brul JackEditore: LonganesiCollana: La Gaja ScienzaPagine: 480Prezzo: 19,60 euro

di Andrea Calvaresi

“Skeleton Coast”

il Campanile 13Attualità

La Commissione europea ha deciso di pub-blicare “eYouGuide” per offrire ai consu-

matori consigli pratici sui “diritti digitali”.

Per molti europei internet continua anco-ra ad essere una bestia rara, a cui avvicinar-si con circospezione e diffidenza, soprattuttoquando si tratta di fare acqui-sti on-line.

Secondo dati diffusi ieridall’Eurobarometro sebbeneil 48,5% delle famiglie euro-pee disponga di un collega-mento internet a banda larga,solo il 12% degli utilizzatorieuropei del web si sente sicu-ro nel fare transazioni viainternet. In Italia siamo al 5%. Il 39% nutreseri dubbi circa la sicurezza del mezzo,nonostante i ripetuti annunci del contrario edil 42% non osa nemmeno effettuare transa-zioni finanziarie online. In Italia la percen-tuale dei timorosi sale però al 55%.

Alla diffidenza generalizzata si aggiungeche ben il 65% degli intervistati non sa a chirivolgersi per ottenere informazioni e consi-

gli sugli acquisti online transfrontalieriall’interno dell’UE, anche se un terzo deiconsumatori prenderebbe in considerazionel’ipotesi di acquistare online merci prove-nienti da altri stati perché meno costose e dimigliore qualità. Alla prova dei fatti peròsolo il 7% lo fa. Una percentuale esigua che

comunque muove un mercatoil cui fatturato totale è pari acirca 106 miliardi di euro.L’occasione è stato il lanciodel portale “eYouGuide”, peroffrire ai consumatori consi-gli pratici sui “diritti digitali”di cui essi godono in base allalegislazione comunitaria. Taleguida (disponibile al sito

http://ec.europa.eu/eyouguide), che racco-glie una proposta presentata dal Parla-mentoeuropeo nel 2007, affronta problematicheattinenti ai consumatori quali i loro dirittinei confronti dei provider a banda larga, gliacquisti online, il fatto di scaricare musicada Internet e la tutela dei loro dati personalisia su Internet che sui siti di comunicazionein rete.

a cura di Arco Consumatori Marche

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il Campanile14 Ascoli Piceno

ASCOLI – Come tradizione anche quest’an-no si è svolto il tradizionale pranzo di “Bonafinita” che segna la chiusura della campagnaolearia.

Un appuntamento che la famigliaFratoni, proprietaria di uno dei frantoi piùnoti della zona, organizza ininterrottamenteda 44 anni a questa parte. “Il pranzo di“Bona finita” – ha spiegato Emidio Fratoni,che con i suoi 83 anni tiene saldamente inmano le redini dell’oleificio con i figliDomenico e Giovacchino – è una tradizioneantichissima che sin da quando ero giovaneho voluto rispettare. Ogni frantoio al termi-ne della molitura organizzava un pranzorigorosamente con un menù di pesce. Lasede del pranzo era preferibilmente quelladel frantoio stesso.

Anche se quest’anno, dopo 43 anni, hodovuto cambiare sede per le troppo rigidecondizioni atmosferiche ed ho scelto di svol-gerlo presso il ristorante La Madonnina diCapradosso di Rotella che si è prestato arealizzare nei minimi particolari il mio tra-dizionale menù con antipasti di alici, salmo-ne, seppie e gamberetti, primi ai frutti dimare e arrosto e frittura a sazietà”. “A que-sto pranzo – ancora Fratoni – erano invitatigli operai, i principali fornitori di olive etutti i collaboratori più importanti.

Tra i miei ospiti infatti ho l’onore di

avere l’avvocato Vittorio Montori ed il pro-fessor Leonardo Seghetti, uno dei massimiesperti di olio extravergine di oliva a livellointernazionale.

Altra caratteristica di questo pranzo èl’intrattenimento musicale, rigorosamentepopolare con canti e balli.

Quest’anno siamo stati deliziati dall’or-ganetto del giovane ma già bravo SimoneAscolani accompagnata da una “vecchia”conoscenza come Antonella Picciotti”.Proprio il professor Seghetti è ad esprimereuna valutazione sulla campagna oleariaappena conclusasi nel Piceno: “Una buonaproduzione di grande qualità, sopratutto perl’assenza del parassita più temibile, lamosca. Gli oli ottenuti sono tutti mediamen-te fruttati con buone sensazioni di amaro e dipiccante. Dai primi dati analitici dei para-metri di qualità dal punto di vista chimico,molto buoni sono i valori di acidità, che sonobassissimi, segno inconfutabile dell’integritàe della tempestività di lavorazione”.

Per i Fratoni, si tratta di “una dellemigliore annate negli ultimi 10 anni.

Il prodotto è infatti eccezionale anche sela quantità non è stata particolarmente ele-vata come è avvenuto talvolta in passato.

Unica difficoltà di questa meravigliosaannata è stato il clima che ha reso difficolto-sa, ritardandola, la raccolta dei frutti”.

di Francesco Petrelli

“BONA FINITA”si è chiusa la campagna olearia

il Campanile 15Castel di Lama

“Una ricorrenza che va celebrata senza para-occhi e con il coinvolgimento di tutti”.Questo 2011 da poco entrato, rappresenta unimportante data per tutti noi italiani, che ciaccingiamo a festeggiare il nostro centocin-quantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.Un appuntamento molto importante, di fronteal quale la nostra comunità Lamense non puòassolutamente esimersi dal festeggiarlo comesi dovrebbe, in primo luogo per la sua colloca-zione geografica che l’ha voluta proprio alridosso di un confine all’epoca importantissi-mo, come lo stato Pontificio di cui noi ne face-vamo parte, ed il regno delle Due Sicilie di làdel fiume Tronto. Questo confine, indiretta-mente, lo ritroviamo ancora oggi nell’interca-lare dialettale di alcuni anziani che indicano ilvicino Abruzzo come “Lla A REGN” che staancora a ricordare come fino a 150 anni faquella zona apparteneva al regno dei Borboni,rappresentando una testimonianza indirettache dopo un secolo e mezzo è arrivata fino anoi. La cosa che per certi versi è inquietante stanel fatto che ad oggi non ci è pervenuta alcunaproposta in tal senso e spero vivamente chel’amministrazione per una volta vada oltre lesolite sagre come “pecore n’callara e spiedina-te selvagge” che possono essere giustificatesolo in una chiave prettamente elettorale e diritorno! La proposta che mi sento di fare, nascedalla profonda convinzione che a noi che citroviamo in questo momento storico a rappre-sentare i cittadini lamensi, spetti il compito diprodigarci affinché sia degnamente comme-morata, coinvolgendo la maggior parte dellacomunità, come di tutte le associazioni sporti-ve, culturali, e non, ma tutte sotto il coordina-mento dell’amministrazione comunale che sene dovrà fare promotrice e garante.LE PROPOSTE:1- COSTITUIRE una commissione consilia-re straordinaria che abbia come compito pri-

mario quello di programmare una serie dieventi che parzialmente elencherò di seguito.2- COINVOLGERE le scuole al fine di orga-nizzare visite guidate presso quei luoghi cherappresentano il Risorgimento e la successivaUnità d’Italia come la città di Torino, Firenzee Roma in primis, per poi passare ad altri luo-ghi più vicini a noi magari come Castelfidardoe la vicina Rocca di Civitella del Tronto.3- PIANIFICARE una serie di incontri e con-vegni che abbiano come relatori personaggi diindiscussa fama nazionale e locale, al fine di farcomprendere ai più l’alta portata dell’evento.4- ISTITUIRE una giornata che magari coin-cida con la giornata della proclamazione dilibero comune, dove far convergere la maggiorparte degli eventi e di farla celebrare poi neglianni a seguire. Questa dovrà poi essere la verafesta di Castel di Lama, ovvero il “Natale diCastel di Lama”.5- EVENTI sportivi che siano promossi inquesta occasione facendone e rendendone par-tecipi tutte le società o le associazioni sportiveche lo vorranno.Per esempio riproporrei quellosplendido evento che furono i “giochi dei quar-tieri” che testimoniarono uno splendido esem-pio di aggregazione e di partecipazione per lastragrande maggioranza di tutti noi negli anni80. I giochi dei quartieri che assumo un doppiosignificato per questa circostanza, dato cheCastel di Lama nasce dall’unione di diverseVille sparse all’interno dell’attuale perimetrocomunale. Non volendomi prodigare ulterior-mente nell’elencazione delle idee che possonoessere messe in campo per questo evento, misento di invitare (per primo il Sindaco e l’am-ministrazione Comunale tutta) a fare quanto dimeglio e di più in tal senso.

Lo dobbiamo a tutte quelle persone che nelcorso di questi 150 anni hanno sofferto, com-battuto, e talune volte dato la propria vita perquesta bandiera. Auguri Italia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

di Mauro Cori

150° anniversario dell’unità d’Italiale proposte del capogruppo PDL Cori Mauro

il Campanile16 Estetica

di Loredana Valery

IL MASSAGGIOper stare meglio con se stessi e con gli altri

Care amiche,vi siete mai trovate ad affrontare piccoli ma fastidiosidolori fisici solo perché siete state troppo tempo in piedi o troppo

tempo sedute magari al volante della vostra auto o alla sedia della vostrascrivania? Oppure a dover affrontare, non sapendo come ma subendolo,quel fatidico periodo pre-mestruale? Vi siete mai sentite ansiose senzamotivo? Ebbene tutti questi sintomi fastidiosi che mettono a repentagliola nostra quotidianità, UDITE UDITE, possono essere sconfitti con unbuon massaggio. Naturalmente, come ho scritto nel precedente articolo,bisogna rivolgersi sempre ad operatori diplomati o laureati che con leloro mani esperte, vi potranno aiutare a scaricare non solo i mali delcorpo ma anche quelli dello spirito.

Il massaggio è una trasmissione di sentimenti e di energia, è predispo-sizione all’ascolto, è profondo rispetto dell’altro.... il massaggio ha lacapacità di farci tornare bambini nel ricordo di quelle carezze che ci face-va la nostra mamma... quanto descritto sin’ora riguarda l’aspetto spiritua-le del massaggio ma sappiamo bene che essere massaggiati ha anchedegli aspetti decisamente salutari, infatti, stimola il metabolismo, riattivala circolazione sanguigna e linfatica, elimina scorie e tossine, distende lamuscolatura e molto altro. Pensate quante cose positive avvengono tutteinsieme durante un buon massaggio. Oggi l’esperta vi consiglia: lenite idolori del corpo e dello spirito con un buon massaggio fatto una volta asettimana e che duri almeno un’ora... buone coccole a tutti e se voletescrivetemi il mio indirizzo è: [email protected]

AKKADEMIA DELLE FATECOMUNICATO - 20 FEBBRAIO 2011

GROTTAMMARE SALA KURSAAL: per la prima volta nelle Marche, grazie alla coor-dinatrice d’area Miano Stefania, ci saranno le selezioni del Concorso InternazionaleDanzaEuropa 2011 giunto alla XXI ediz. che ha visto fiorire tra i più affermati protagonistidella Danza Oggi, organizzato dalla” LUDT: LEADING UNIVERSAL DIVISION of TEA-CHING” università di Danza e Teatro in collaborazione con l’AJKUN BALLET di New York.CASTEL DI LAMA: La commissione, dopo le selezioni, si sposterà nella scuola“Akkademia delle fate” a Castel di Lama, della dott. Miano Stefania (laureata presso laLudt), per esaminare gli allievi della scuola, ciascuno del proprio anno di corso di Danzaclassica, e dare loro un futuro di ballerine affermate.

Ascoli Piceno

Villa Sant’Antonio finisce sul Corriere della SeraCENTRALINA ANCORA SPENTA. È ALLARME

il Campanile 17

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Comitato Antinquinamento di Villa S. Antonio e C. di Lama

Crescela preoccupazione nella popola-zione di Castel di Lama e Villa

sant’Antonio per la grave situazione dellaqualità dell’aria nella zona. Come moltiricorderanno dall’intervento dell’avv. AnnaLaura Luciani, apparso sul precedentenumero del Campanile, nella frazione diVilla Sant’Antonio si è riscontrata una ele-vata quantità di polveri sottili che sonosostanze altamente tumorali. Secondo lalegge non possono superare i valori di sogliapiù di 35 volte in un anno. A registrare ivalori delle polveri è una centralina che èposizionata sull’asse attrezzato sotto l’inse-gna Corte del Sole, poco distante dal centroCommerciale.

Questa centralina ha registrato2008 (12 mesi di rilevamenti) 73 superamenti2009 (9 mesi di rilevamenti) 49 sforamenti2010 (3 mesi di rilevamenti) 30 sforamenti.

Utile il raffronto con Monticelli (tre sfo-ramenti) e Campo Parignano (1 sforamento)

Che cosa hanno fatto le nostre ammini-strazioni di fronte a una situazione cosìgrave? Hanno spento la centralina e dunquedal primo Maggio non si conoscono più idati.

A seguito di formale interrogazione con-siliare, la Provincia ha risposto che i risulta-ti erano falsati da lavori edili in corso. Ma icittadini ben sanno che in loco non ci sonoda tempo lavori edili e di certo i dati cosìallarmanti, sia del 2009 che del 2010, nonsono collegati a lavori edili inesistenti. Sonoben altre le cause ma nessuno ha indagato sudi esse.

La questione della centralina di VillaSant’Antonio è finita sul quotidianoNazionale il Corriere della sera (il giorno14/12/2010) in un articolo ove vengono sot-tolineati il pesante rischio per la salute deicittadini e la grave condotta delle ammini-

strazioni. Sul precedente numero delCampanile, la Provincia ha rassicurato chela centralina verrà riaccesa. Ma qual è ladelibera con la quale è stata decisa la suariaccensione? E perché, nel frattempo, vienetenuta spenta già da otto mesi? In verità nonesiste alcun provvedimento che abbia decisola sua riattivazione tanto che dal Gennaio2011 la competenza sulle centraline passeràalla Regione e dunque la Provincia non puòfornire alcuna rassicurazione sul punto.

Siamo pertanto di fronte a una realtàamara e inaccettabile.

Non si è indagato sulle cause e non si èpreso provvedimento alcuno per ridurre econtenere tali polveri.

La centralina è spenta e noi continuiamoa respirare veleni!

il Campanile18 L’intervista

La ricetta dell’assessore dell’agricolturadella Provincia di Ascoli Piceno, GiuseppeMariani.

Assessore, quali le priorità ed i capisaldiper l’agricoltura picena?“Tutelare, riscoprire ed incentivare la produ-zione delle eccellenze del territorio Picenoallo scopo di valorizzare ed incrementare leopportunità di lavoro, soprattutto in unmomento di crisi che stringe il nostro terri-torio. Comunicare il territorio nella sua inte-rezza attraverso le sue peculiarità ed oppor-tunità produttive spingendole nella direzionedi nuovi mercati più impor-tanti. Il nostro territorio èricchissimo di eccellenze:pensiamo al vino, all’oliod’oliva, al marrone e lacastagna delle nostre mon-tagne, al tartufo, alla melarosa (unica e prelibata nelsuo genere, ma scarsamen-te presente nelle produzionie quindi sul mercato) e non ultime le oliveche sono da sempre sotto valorizzate. I pro-duttori locali vanno spronati nell’incrementodi queste preminenze e supportati nella lorodiffusione; in questo modo saremo capaci diincentivare i sapori, i luoghi e le tradizioni diun territorio che per troppo tempo è statomesso da parte.”

Come assessorato avete già messo incampo diverse iniziative…Diverse sono le strade che stiamo percorren-do tutte volte alla stessa direzione della valo-rizzazione; ultima solo in ordine di tempo èstata l’organizzazione, lo scorso dicembre,della manifestazione i “Gioielli delle terrapicena”. Una kermesse che ci ha permessodi sollecitare il nostro territorio in più aspet-

ti nello stesso tempo, prevedendo unamostra mercato che ha riscontrato un grandesuccesso svoltasi in Piazza del Popolo adAscoli Piceno, una serie di seminari, labo-ratori a tema ed addirittura percorsi polisen-soriali.

Il territorio e le altre istituzioni comerispondono alle vostre sollecitazioni?Alcuni dei comuni della nostra provinciasono molto attenti, molto più che in passato.È divenuto chiaro a molti che essere la pro-vincia a maggiore vocazione agricola dellaregione non può essere considerato un difet-

to ma di certo è un pregioche va sostenuto e valoriz-zato. Ed anche le organiz-zazione di settore ci sup-portano nelle nostre inizia-tive. Anche se a volte certisituazioni cozzano con lavolontà di un nuovo slancioproduttivo…

...ad esempio?Ad esempio la vicenda del Consorzio diBonifica del Tronto e dell’Aso. Stiamo com-battendo una battaglia contro questo balzel-lo (tecnicamente parliamo di un “ruolo stra-ordinario” risalente al periodo 2002 e 2003nato principalmente per il ripiano di debiti digestioni amministrative pregresse), in primoluogo perché lo riteniamo iniquo- ed il fattoche il ricorso presentato da un cittadino siastato accolto ci fa ben sperare per il seguitodella questione in essere – ed in secondoluogo perché la Regione Marche si dovreb-be occupare di un riordino di quest’ente cheopera in maniera anacronistica e che basi lasua attività con la conseguente richiesta dioneri legati all’effettivo utilizzo dei servizi enon sulla tassazione generalizzata di tutti gli

di Andrea Calvaresi

Criticità, aspettative ed opportunità per l’agricoltura del Piceno.

Il 14.12.2010 la vicenda “Centralina” ha avutola propria risonanza nazionale sulle pagine del-

l’importante quotidiano “Il Corriere della Sera”.In data 03.12.2010, undici giorni prima dellanotizia, la cabina per il rilevamento dell’inquina-mento atmosferico, posizionata in zona Campo-lungo, al confine tra i comuni di Ascoli e Casteldi Lama, era stata riattivata per alcune funziona-lità, a quanto risulta, almeno le più importanti “alfine del monitoraggio atmosferico dell’area”. Losi apprende dall’ultimo numero del periodico diinformazione della Provincia di Ascoli Piceno,“Piceno News”, attraverso il quale l’Amministra-zione Provinciale ha evidentemente voluto chia-rire la vicenda dopo la verifica dell’attendibilitàdei dati raccolti. Il monitoraggio delle polverisottili emesse nell’area è dunque nuovamente incorso. Le criticità che potrebbero evincersi daidati rilevati (consultabili sul sito internet dellaProvincia) andranno quindi affrontate dagli Entie dalle Amministrazioni competenti, dal momen-to che il sistema di rilevamento, come riportaufficialmente il periodico, continuerà “per tutto ilperiodo in cui saranno vigenti i provvedimenticontingenti per la riduzione della concentrazionedi polveri sottili PM 10 nell’aria, adottati a segui-to dell’accordo di programma sottoscritto dallaRegione Marche, dalle Province e dai Comuni

interessati”. Ben vengano, in questo periodo,tutte le iniziative, anche da parte di Associazioninon pubbliche, volte alla sensibilizzazione deicittadini in merito al problema dell’inquinamen-to atmosferico. Senza allarmismi o manifestazio-ni “fanatiche”. Da parte sua, come sottolineatodalle parole dell’Assessore Provinciale Antonini,“la Provincia valuterà in futuro anche l’opportu-nità di riclassificare e di riposizionare tale stazio-ne di controllo in una zona meno decentrata e piùvicina ai centri abitati di Castel di Lama e VillaSant’Antonio con l’obiettivo di migliorare ulte-riormente l’attività di controllo a vantaggio dellasicurezza e tranquillità della cittadinanza locale”.L’aria che respiriamo, i rumori che siamo costret-ti ad ascoltare, le sostanze che ingeriamo. Tutto èparte del processo di interazione dell’uomo conl’ambiente, un tutto che va sempre di più salva-guardato e controllato, con un continuo puntelloalle Amministrazioni pubbliche anche da partedei “comuni” cittadini. Si ricorderanno le mani-festazioni di dissenso di fine anni novanta, guida-te anche da politici di Castel di Lama, sulle disca-riche da realizzare nella Vallata. Un “frastuono”mediatico che permise di ottenere risultati. Ora sitratta di informare correttamente i cittadini eattendere le scelte delle Amministrazioni Localisui provvedimenti da prendere.

di Gianfranco Fabiani

... MA LA CENTRALINA È ACCESA...

il Campanile 19

Ascoli Piceno

utenti. Anche questa volta che ci rimettesono le famiglie e le imprese agricole.

quale è la sua posizione rispetto al prolife-rare di campi fotovoltaici sui terreni agri-coli delle nostre valli?Ad esser precisi sono stato il primo a solle-vare questa questione con un’interrogazioneal consiglio regionale, perché convinto chele dolci colline che caratterizzano il nostropaesaggio non debbano essere abbandonatedall’agricoltura che invece deve vivere di unnuovo slancio.Che non si debba snaturare la caratteristicavocazione produttiva del nostro territorio,ritengo che sia un errore strategico, soprat-

tutto da parte degli agricoltori. Nessuno dinoi si schiera contro le energie rinnovabili;che possono essere anche un’ottima oppor-tunità complementare per le imprese agrico-le ma nelle forme che non modifico le carat-teristiche del territorio. Guardo con interesse, ad esempio, alle strut-ture di produzione di energia per mezzo dibiomasse, ma calate in contesti più idonei ecorrispondenti alle necessità e vocazioni delterritorio.

per concludere, come riassumerebbe laricetta per l’agricoltura del Piceno?Valorizzazione, Tutela e Rilancio delle pro-duzioni dei nostri gioielli enogastronomici.

L’intervista

il Campanile20 Musica

La musica è un insieme di note che postee composte in mille modi formano

un’armonia melodiosa che più delle volteemoziona gli animi: riesce a completare lanostra vita perché con la sua magia può farpiangere, ridere, riflettere, può consolare erendere accettabile anche la più dura realtà.

Tutta la natura è permeata dalla musica,tutto ciò che ci circonda non è altro chemusica ed armonia: il cielo, il mare, imonti… noi viviamo totalmente immersi inquesta sinfonia naturale che purtroppo vienespesso soffocata dai rumori e dagli strepitidella nostra quotidianità.

Ovviamente il pensiero corre ai grandiMaestri del passato che nei secoli hannocontribuito con le loro opere a farci emozio-nare e che consacrarono la loro vita per com-porre delle grandi pagine immortali: Vivaldi,Mozart, Bach, Beethoven, Haendel… soloper citare alcuni dei più importanti.

Sarebbe bello che tutti i ragazzi studias-sero musica, perché, come affermavano gliantichi Greci, la musica ha degli effetti posi-tivi nella formazione del carattere dei ragaz-zi. Il grande Platone, filosofo greco del IVsecolo a.C., affrontò l’argomento (teoria del-l’ethos) nel suo scritto “Repubblica”, spie-gando quale tipo di istruzione dare ai ragaz-zi per poter iniziare a costruire uno “statoideale”. Il modello educativo di Platone sibasava su di un primo livello di istruzione daparte dello Stato comprendente, oltre allaginnastica (ossia l’esercizio del corpo),anche la musica (cioè l’esercizio dello spiri-to). Le stesse teorie furono riprese, in mododifferente ma dando sempre grande impor-tanza al ruolo della musica nella società, daAristotele altro geniale filosofo nonchéallievo di Platone.

Per favorire la formazione dello “statoideale” sopra accennato, attraverso lo studio

e l’esercizio dell’arte della musica, non sononecessari grandi eventi, ma sono sufficientianche piccole realtà locali, come ad esempioil concerto bandistico, diretto dal MaestroLeonardo De Carolis, ascoltato il 26 dicem-bre scorso presso la sala consiliare delComune di Castel di Lama.

Oltre ad apprezzare l’esibizione del com-plesso bandistico, peraltro già conosciuto ecomposto per la maggior parte da elementigiovanissimi, è stato emozionante soprattuttoascoltare l’esordio degli alunni della classe dicanto diretta dal maestro Giorgia Antellini:

Valerio Sprecacè: dotato di buone qualitàcanore, ma ancora di poca esperienza inquanto frequenta il corso da solo un anno;

Elisa Coccia: dotata di grandissime qua-lità, di un’ottima timbrica e buona estensio-ne vocale, inoltre già capace di dare un’im-pronta personale alle sue interpretazioni;

Federica Forlini: buone qualità canore egrande estensione, ma il suo talento deveancora venire fuori;

Giulia De Berardinis: ragazza dotata digrande temperamento, molto disinvolta sulpalco e con una vocalità e timbrica tipica-mente “nera” da gospel.

Per far emergere le qualità canore deglialunni citati, è necessario rimarcare la gran-de professionalità ed intelligenza dell’inse-gnate Giorgia Antellini la quale, con pazien-za e psicologia, ha saputo capire e sviluppa-re le potenzialità di ciascuno con un lavorocostante e con l’entusiasmo derivante dalsuo grande amore per il canto.

L’insegnante - diplomata in Canto Liricoe laureata in Discipline Musicali - accompa-gnata dal complesso bandistico, ha dato unsaggio delle sue qualità esibendosi in unrepertorio che spaziava dall’ “Ave Maria” diBach-Gounod al “What a wonderful world”(cantata da Armstrong) e cioè dal genere

di Felice Fabiani

MUSICA E CANTO A CASTEL DI LAMAsarebbe bello se...

“Il giardino erboso è una realtà “in itine-re”, un punto mobile di raccordo nella cor-nice della campagna Monsampolese fervidae assonnata, di cui accoglie lo stimolo a pro-porsi come luogo d’invito, arrivo e partenzadopo la sosta che raccoglie le energie degliartisti.” (Enrica Loggi)Tutto iniziò per uno scherzo fra poeti, artistie altri sognatori. Ritirarsi in campagna peraprirsi al mondo. La città non ci trattienepiù, ci vuole il mondo intero! Portiamocelone “il giardino erboso”. Chi può rappresen-tare il mondo meglio degli artisti? E per que-sto è nata l’associazione culturale che offreanche ospitalità agli artisti di tutto il mondoper momenti di relax e di ritiro creativo. Conla crisi economica l’arte e la cultura sono statii primi a soffrire la mancanza d’appoggioeconomico e morale da parte delle istituzioni.Per non lamentarsi o nascondersi dietro allascusa economica l’associazione decide nel2010 di avviare un progetto di autofinanzia-mento. Da allora iniziò ad offrire ogni sabatoagli associati, delle serate artistico-culinariecon cucina locale ed internazionale con ilmotto “dagli associati agli associati”.Premessa: Corso di Astrologiacon Franca

Maroni. L’Astrologia studia l’influenza degliastri sulla natura e sull’uomo. Di origini anti-chissime ha avuto nel tempo alterna fortuna,entrando in conflitto, nel Medioevo, con laChiesa chela riteneva in antitesi con il con-cetto del Libero Arbitrio. AttualmenteL’Astrologia è molto seguita e per il suo com-plesso sistema di informazioni, è ritenuta dairicercatori una scienza. Collegata con altrediscipline, è importante per il contributo offer-to all’esplorazione psicologica. Conoscersi econoscere gli altri aiuta a migliorare le relazio-ni umane. Fra le attività future dell’associazio-ne culturale ci saranno i seguenti corsi:- Corso mensile di Astrologia con Franca

Maroni (4 incontri 25,00Û) data inizio: 20/02/2011 ore 18.30;

- Presentazione del libro “Versi di emergen-za” di Patricia Monica Vena, e del proget-to “Collana Sottoterra” dell’AssociazioneCulturale Seblie, Sabato 26/02/2011 seguito dalla mitica pizzettata;

- ARTEDOC Visione di documentari artisti-ci a cura della “Fondazione LiberoBizzarri” con aperitivo gratuito;

- Corso di Video Espressione di MaxsFelinfer, inizio primavera.

Musica

Arte e cultura

di Kristina Kanaan

ARTE E CULTURA ATTIVAcontro le difficoltà economiche

il Campanile 21

classico, al leggero ed al jazz ed ha fornitoanche supporto corale alle esibizioni deglialunni. Sarebbe utile poter sfruttare il talen-to canoro e le capacità di insegnamento delmaestro Giorgia Antellini per gettare le basiper un progetto didattico che coinvolga leautorità scolastiche in modo che, già dalleprime classi, i ragazzi che amano la musicapossano scegliere di esprimersi - oltre cheper mezzo di uno strumento - anche tramitel’esercizio del canto.

Per fare tutto ciò e dare un’altra opportu-nità ai ragazzi della zona, è necessario ancheil contributo e l’intervento dell’Amministra-zione comunale e della partecipazione deicittadini di Castel di Lama e, conoscendo lasensibilità del Sindaco per queste iniziative,sarebbe importante che ci fosse da parte suaun interessamento affinchè vi possano esse-re in futuro altre manifestazioni musicalinelle quali inserire le esibizioni degli alunnidella scuola di canto.

APPIGNANO DEL TRONTO – Sono laSwedlinghaus srl, la Siva srl e la TipografiaTacconi le tre aziende che nei giorni scorsiad Appignano del Tronto, nel corso di unaserata eccezionalmente patrocinata dall’Uf-ficio di Questura della Camera dei Deputati,sono state insignite da altrettanti riconosci-menti da parte dell’associazione PmiMarche.

Ad impreziosire la serata, che ha incoro-nato la Swedlinghaus come l’azienda del-l’anno, la Siva come quella emergente eGiuseppe Tacconi come “miglior amicodelle pmi”, è stata la presenza straordinariadel giornalista Carlo Cambi, noto esperto dienogastronomia.

La consegna di questi premi è avvenutadurante una cena di gala presso il ristoranteSanta Lucia del pluridecorato maitreGraziano Simonetti.

Alla presenza del Questore dellaCamera, l’onorevole Antonio Mazzocchi,sono intervenuti anche l’assessore all’agri-coltura della Provincia di Ascoli, GiuseppeMariani, il noto architetto imolese Alessan-dro Quartieri, ed il vicepresidente regionaledell’Ais, l’Associazione italiana sommelier,Claudio Giacomini, insieme alla sua colla-boratrice Valeria Cesari.

Il clou della serata, come auspicabile, èstato però rappresentato dall’intervento diCambi che ha condensato l’attenzione dellafolta platea proponendo dei temi di riflessio-ne: “Pare che gli italiani quest’anno spende-ranno 100 euro in più ogni mese per far fron-te a consumi incomprimibili: le tariffe delgas, dell’acqua e dei rifiuti. Se i redditi nonsalgono c’è il rischio che taglino sul contodella spesa alimentare. Per mangiare meno?No, probabilmente per mangiare molto peg-gio. L’Italia vede il suo paesaggio in conti-nua erosione. Il selvatico lungo le montagne

avanza, i mutamenti climatici ci costringonoa fare i conti con continue alluvioni, confrane e smottamenti. Il conto chi lo paga? Letasse degli italiani.

Siamo alle prese, nonostante i controllinel nostro Paese siano i più rigidi ed affida-bili del mondo, con una crescente invasionedi scadenti prodotti agroalimentariextra Ueo triangolati dall’Ue, il che è peggio.

Se andiamo avanti così la questione agri-cola diventerà sanitaria.

Infine i prezzi all’origine dei prodottiagricoli sono in caduta verticale. A fronte ditutto questo è arrivato l’annuncio chel’Unesco sta per dichiarare patrimonioimmateriale dell’umanità la dieta mediterra-nea”.

“Un altro subdolo nemico – ha conclusoCambi – che minaccia l’agricoltura ha poi ipanni buoni dell’energia pulita.

Il sole una volta serviva a far crescere lepiante, oggi serve a sfrattarle dai campi. Alzila mano chi può schierarsi oggi contro i pan-nelli solari! Nessuno”.

il Campanile22 Appignano del Tronto

di Francesco Petrelli

PREMIO PER LE MIGLIORI PMI 2010Premiato il made in Marche nel mondo

Nella foto da sinistra: Andrea Calvaresi, direttorePMI Marche; a seguire: Lionello e Davide, titola-ri della Swedlinghaus vincitori del premio PMIdell’anno e Carlo Campi, enogastronomo, autoredel “Mangiarozzo 2011”.

Lo scorso 14 gennaio presso il PalazzoPiacentini a San Benedetto del Tronto

si è svolto un incontro che ha visto protago-nisti i vertici del Movimento dei CristianoRiformisti.

Alla presenza del Presidente NazionaleOn. Antonio Mazzocchi, del coordinatoreRegionale Franco Sanpaolo, il commissarioprovinciale di Ascoli Piceno, AndreaCalvaresi, ha presentato in anteprima unarelazione derivante da uno studio che i C.R.Ascolani hanno portato avanti per tutto il2010 sul tema della Famiglia e del suoRuolo Sociale.

L’esordio della relazione è partita da uninterrogativo: “Quando si parla di difesa oimpulso della famiglia si vuole forse prescri-vere un’ideologia, una morale, una fede, unmodello? Oppure ci si preoccupa del benecomune e della stabilità sociale?” La rispo-sta: “un’analisi seria ci fa capire che la fami-glia è la questione principale da cui dipendela stabilità sociale.

La famiglia esercita numerose funzionidi utilità sociale. Si tratta di funzioni che nellinguaggio economico vengono definite

esternalità positive: cioè ricadute beneficheesterne al sistema che le produce, non misu-rabili con meccanismi di prezzo (altri esem-pi sono le strade, la difesa nazionale, la pro-tezione civile, la pubblica sicurezza, ecc.).

Il mercato, perciò, non può remunerare leesternalità, e non riesce ad incentivarne laproduzione. Spetta alla società garantire laproduzione di esternalità positive.

“Quali sono, dunque, le funzioni di utili-tà sociale esercitate dalla famiglia?

La famiglia è il luogo della procreazionee dell’educazione umana; il luogo dove nonsolo viene data la vita a nuovi esseri umani,ma anche dove questi vengono cresciutiaffinché divengano persone equilibrate e cit-tadini responsabili. I figli sono la più impor-tante esternalità positiva della famiglia. È illuogo dove, oltre ad acquisire un equilibrioaffettivo, sviluppiamo qualità importanti perla vita sociale apprendiamo che nella vitasono importanti collaborazione e solidarietàed impariamo ad amare.

Esercita un compito preziosissimo nelcosiddetto “lavoro di cura”: assistenza aimalati, agli anziani, ai bambini. La presen-

za di figli aiuta le persone a progettareil futuro, permette di realizzare quellasolidarietà tra generazioni che impedi-sca lo sfruttamento sconsiderato dirisorse. Assolve anche numerosi com-piti economici, rivelandosi in molticasi un insostituibile “ammortizzatoresociale”: integrando i redditi; assor-bendo dei periodi di disoccupazione;gestione comune dei risparmi; aumen-to della propensione media al rispar-mio. L’intera relazione sarà presentatada Calvaresi nel corso del secondocongresso nazionale dei CristianoRiformisti che si terrà il prossimo 26Febbraio 2011 a Roma.

di Marco Abbafati - Segr. Gen. Naz. Cristiano Riformisti

La famiglia e il suo ruolo sociale

il Campanile 23San Benedetto del Tronto

il Campanile24 Vallata del Tronto

Oltre trecento studenti delle scuolemedie e superiori del territorio piceno

hanno partecipato all’edizione 2010 del con-corso “Natale in un click”, organizzato dallaPastorale Giovanile della Diocesi di Ascoliin collaborazione con l’associazione“Sollicitudo Rei Socialis”. La manifestazio-ne, giunta ormai alla sesta edizione, haconosciuto il suo prologo lo scorso 20 gen-naio, quando al centro commerciale “AlBattente” si sono svolte le premiazioni, allapresenza del vicedirettore Enea Pecorini, ilresponsabile dell’area comunicazione dellaDiocesi, don Giampiero Cinelli, e LauraGabrielli, vicedirettrice dell’omonimo Grup-po. Gli studenti partecipanti all’affermatissi-ma rassegna hanno presentato alcuni elabo-rati elettronici relativi al Natale, e in partico-lare ai due temi scelti per l’occasione: “Ilpresepe” e “I figli: un dono per la famiglia”.Il difficile compito di decretare i lavori vin-citori è stato svolto da una giuria compostada esperti, insegnanti e giornalisti locali. Perquanto riguarda le scuole medie, a trionfareè stata la 3°A dell’istituto paritario “MariaImmacolata” di Ascoli, seguita dalla 3°Adella “D’Azeglio” e dalla 3°B della scuola“Ciabattoni” di Offida.

Per quanto concerne, invece, gli istitutisuperiori sono state stilate due classifiche:l’una relativa agli iscritti del biennio e l’altrariservata agli studenti del triennio. Nellaprima graduatoria, il primo posto è statoconquistato da due ragazze dell’Ipsia: si trat-ta di Eva Agostini e Letizia Grazia Grilli,alle quali è stato consegnato un buono acqui-sto equivalente ad uno smartphone. Sulsecondo gradino del podio, invece, è salitaEleonora Bruni (sempre dell’Ipsia), mentrela medaglia di bronzo è andata a PaoloGiorgi e Joe Martin Nespeca dell’istituto“Mazzocchi”. Per il triennio, poi, a trionfare

è stata la coppia formata da GiorgioLeonarduzzi e Simone Facchini dell’Itis“E.Fermi”, che si sono aggiudicati un buonoacquisto di valore pari a quello di un netbo-ok. I due studenti, però, se la sono dovutavedere con il bel lavoro realizzato daNausicaa Pellei ed Erika Lazzarini del LiceoArtistico. Al terzo posto, infine, si è classifi-cato Jacopo Felicetti dell’istituto per geome-tri “Umberto I”.

Un premio speciale, poi, è stato assegna-to al Liceo della Comunicazione, in quantoistituto con il maggior numero di studentipartecipanti all’iniziativa. Nel corso dellalunga mattinata di festa, inoltre, si sono svol-te anche le premiazioni del concorso on-linetra i presepi realizzati dalle varie parrocchiepresenti sul territorio, sempre organizzatodalla Diocesi.

Il più bello è stato quello della parrocchiadei Ss.Filippo e Giacomo, seguito dalle par-rocchie dei Ss.Pietro e Paolo e di SanGennaro, quest’ultima di Folignano. Adecretare i vincitori sono stati gli utenti delsito della Diocesi, grazie al sondaggio appo-sitamente predisposto.

Una giuria di qualità, infine, costituita daesperti appartenenti all’associazione “Amicidel presepe”, ha premiato la parrocchia diVilla Pigna.

di Matteo Porfiri

NATALE IN UN CLICKun nuovo successo per la Pastorale giovanile diocesana

il Campanile 25Offida

Il tango è molto più che una posizione cor-retta e un passo preciso.Si è sviluppato in Argentina e in

Uruguay nel secolo XIX ed è il risultatodella fusione di musica europea, africana egaucha. In quel periodo le persone iniziaro-no a sentire il Tango scorrere nelle vene; ilTango è una forma di stare nella vita, un lin-guaggio dell’anima.

Inizialmente il tango era conosciutocome Tango criollo o semplicemente comeTango.

Attualmente esistono numerosi stili,come per esempio il Tango Argentino, ilTango de Salon (stile americano e interna-zionale), il Tango Finlandese, quello Cineseecc... Il tango Argentino è considerato iltango autentico, perché più simile a quelloche si ballava inizialmente in Argentina.

Alcuni elementi della danza e della musi-ca di questo ballo sono comunemente usatiin alcune attività artistiche legate alla danzao all’espressione corporale come per esem-pio il pattinaggio artistico o il nuoto sincro-nizzato e questo per effetto drammatico eper l’enorme capacità di improvvisazioneintorno all’eterno tema dell’amore.

Il tango si danza normalmente in linea, inuna posizione chiusa, petto contro petto oguancia a guancia, anche se il Nuevo Tangopermette di ballare in una posizione aperta.Una cosa è eterna: il tango è irripetibile econsente infiniti modi di improvvisare.

Nel tango esistono vari stili, come peresempio il Tango Canyengue e il TangoOrillero, anche se molti di questi stili non siballano già più perché entrati a far parte del-l’evoluzione del Tango Argentino.

Attualmente fanno parte del TangoArgentino i seguenti stili: de Salon,Milonguero, il Nuevo Tango, lo Show Tangoe il Tango Fantasia.

I ballerini di Tango Argentino ballanoanche altri balli inerenti ad esso, come peresempio il Vals (waltz) e la Milonga. Lefeste del Tango sono infatti chiamateMilonga.

E adesso, chiudi gli occhi e apri il tuocuore, condividi la tua passione con il tuocompagno e balla il Tango.

STORIA DEL TANGO

di Adam Schwindt Maestro di Tango Argentino e DJ Internazionale di Tango

Icittadini della frazione Valle Cecchina diMonsampolo del Tronto protestano contro

l’amministrazione per un impianto di più di3000 pannelli che imbruttiscono un panora-ma agreste intatto. Il fatto ha già provocatoun’inchiesta del TG delle Marche e un ricor-so al TAR .

Il Tg 3 marche, infatti nelle scorse setti-mane, si è occupato da vicino della questio-ne Monsampolo e delle vastità di pannellifotovoltaici che hanno occupato e stannoconquistando le colline limitrofi ad Acqua-viva Picena e Monteprandone.

In contrada Valle Cecchina, è spuntatoun impianto di 3300 pannelli che hanno gua-stato la visuale di tre residenze e fatto scate-nare le proteste dell’intera valle.

In un primo momento, infatti, le cinquan-ta famiglie che vivono nella zona hannoavanzato una diffida al Comune al fine dibloccare i lavori che avrebbero demolitol’immagine rurale e panoramica del territo-

rio. In seguito, visto che il cantiere non sifermava anzi aumetava di intensità in vistadella fine dell’anno, si è passati a mostrare imuscoli con un ricorso al Tar.

Il terreno in questione, contaminato visi-vamente dalle istallazioni fotovoltaiche avoce dei residenti, è di proprietà di un priva-to del posto e limitrofo e diverse abitazioniche prima dirigevano lo sguardo verso filaridi belle vigne, invece ora si scopre con unadistesa di pannelli che ha ben poco diromantico.

Il comitato delle famiglie in protesta hadichiarato “Non siamo contro il fotovoltai-co o le energie verdi ma pensiamo cheimpianti del genere stiano meglio sui tettidi capannoni industriali o in terreni dismes-si”. “Uno scempio fortemente impattantesia a livello visivo che ambientale” ha pro-seguito il portavoce dei cittadini. Dall’am-ministrazione comunale non sono invecegiunte considerazioni o repliche.

Monsampolo del TrontoFOTOVOLTAICO

E GRANDI POLEMICHEdi Fabio Gentile

il Campanile26

il Campanile 27Promozioni

Sabine Meyer, fotografa, vive da alcunianni nel Piceno. Thomas Meyer, musici-

sta e videomaker, esige sempre l’alta qualitànelle sue produzioni audio e video.

Alla luce di questa esperienza i due fra-telli Meyer hanno deciso di collaborare in unambizioso progetto nell’estate del 2009, rac-cogliendo testimonianze di cultura, arte egastronomia nel Piceno, sempre immerso inun contesto naturale di indiscutibile bellez-za. Ne risulta un documentario di 90 minutidenso delle più svariate esperienze, semprecon una grande attenzione per l’estetica. Ilvideo mostra il lavoro di alcuni artisti resi-denti nel Piceno. Alcuni di loro sono natividella splendida provincia di Ascoli Piceno,mentre altri si sono trasferiti proprio in que-sti luoghi, magari provenendo da altri PaesiEuropei, seguendo una “magica” ispirazioneche i paesaggi suggeriscono. Scultori, pitto-ri, poeti e musicisti si susseguono tra unpanorama e l’altro illustrando un assaggiodel loro lavoro. Un’attenzione particolare èriservata per i lavori antichi e tradizionaliche hanno contribuito ad edificare il caratte-re Piceno. Dalla pesca all’artigianato, dallacucina all’agricoltura si può godere di unavisione originale del territorio. Il video inol-tre evidenzia la relazione tra la cultura anti-ca e le giovani generazioni che spesso hannosaputo raccogliere lo spirito delle tradizionie utilizzarlo per la propria crescita. Il patri-monio artistico di Ascoli Piceno e di altripaesi della provincia sono descritti con curadagli operatori culturali del luogo. Le imma-gini hanno una grande forza descrittiva edartistica e i commenti definiscono semplice-mente il contesto storico delle grandi opereriprese. Infine la gioia delle feste e del diver-timento traspare spesso nella bellezza delpaesaggio. Il mare e i dolci pendii delle col-line tra viti ed ulivi, glicini e girasoli com-

pletano un percorso che risulta essere unsemplice invito a visitare personalmente luo-ghi così ricchi di cultura ed accoglienti.

Alcune aziende hanno utilizzato il DVDcome oggetto promozionale, grazie a coper-tine con una grafica accattivante che permet-tono di pubblicizzare un’attività e nello stes-so tempo offrire stupende immagini, com-menti e musiche del nostro territorio.

Per avere una copia del DVD in tre lin-gue (italiano, inglese e tedesco) è sufficienteiscriversi all’Associazione Luce all’Ombradi Spinetoli. (costo 10,00 euro). Potete farloon line da questa pagina web:

http://videopiceno.blogspot.com/2010/12/luce-allombra.htmlo mandandoci una e-mail a: [email protected] telefonare al389.1659450.

di Giorgio Mancuso

DALLA RIVIERA DELLE PALMEAD ASCOLI PICENO

Sabine Meyer

il Campanile28 L’angolo della poesia

di Adriana Tempera

- Le mie riflessioni -

Qualcuno ha detto è una questione diessere o non essere.

Soltanto l’uomo libero è un uomo; glischiavi sono gli esseri più deboli, come ibambini, i vecchi e gli animali ossia coloroche non sono in grado di difendersi.

S. Agostino in una frase riassume tutta lalegge del suo detto. Amate poi fate quel chevolete, purchè non facciate nulla che possanuocere e far del male.

La parola stessa celo dice il male nonpuò essere bene.

L’eterno avvoltoio può squarciare il fega-to di Prometeo ma il coraggio del sofferenterinasce sempre e sempre cresce con il suoardire. Emancipazione e libertà non devonoper forza creare dei martiri se sapremo usarecon la parola anche i fatti del buon senso.

Dedicata ad un amicoQundo un amico se ne va,

si porta via un po’ di noi stessi,i ricordi di antiche gioventù,

la gioia di correre su spiagge di vita,le avventure dei primi amori,

le parole, le discussioni, i commentidi serate senza fine,

la voglia di vivere il presentee di guardare il futuro con ottimismo.

Quando un amico se ne vati accorgi di morire con lui

e con quel passato che era fatto di soleche pensavamo non conoscesse tramonti.

Quando un amico se ne vasi abbassa la saracinesca della vita

lasciando vuoti d’ombrache portano a notti senza più albe...

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il Campanile 29Sport

di Matteo Porfiri

Libero Volleyla pallavolo ascolana parla femminile

Un allenatore esperto coadiuvato daun grande staff tecnico, una società

sana e con lo sguardo teso verso le pro-messe del proprio vivaio, un nutritogruppo di giocatrici che si allenano conpassione e spirito di sacrificio.

Non si tratta di un’utopia ma di unagiusta ricetta per raggiungere obiettiviimportanti. A seguirla al meglio, negliultimi anni, è stata senz’altro la LiberoVolley, la principale società ascolana dipallavolo femminile, impegnata que-st’anno nel campionato di serie B2.

Le ragazze allenate con estremamaestrìa da parte di Mauro Mantovani edel vice Luca Volponi, infatti, stannolottando partita dopo partita, set doposet, per ottenere una salvezza che avreb-be il sapore dell’impresa.

Dopo la grande cavalcata dello scor-so anno, culminata con una strameritatapromozione, la società guidata dal pre-sidente Umberto Pignoloni sta vivendoun sogno e non vuole svegliarsi propriosul più bello. La permanenza in B2,infatti, rappresenta un obiettivo di vitaleimportanza, il raggiungimento del qualerinsalderebbe ancor di più il nome dellaLibero Volley nel panorama pallavoli-stico interregionale. Durante il mercatoestivo, la società ascolana aveva decisodi non mettere mano al portafogli perpuntare sul blocco di giocatrici che loscorso anno vinsero il campionato, limi-tandosi solamente all’acquisto dellapesarese Noemi Giusti. I risultati, almomento, stanno dando ragione allostaff dirigenziale, visto che fino ad orale pallavoliste gialloblù se la sono gio-cata a viso aperto contro qualsiasiavversaria, conquistando anche la quali-

ficazione al turno successivo di CoppaMarche, al termine di un girone conclu-so con cinque vittorie in altrettante gare.Anche per questa stagione, a guidare laformazione ascolana è lo storico capita-no Sara Agostini, ma anche il resto dellarosa è sicuramente di primissimo livello.Su tutte le altre giocatrici, spiccano inomi dell’esperta Alessandra Cardelli,della fenomenale Micaela Apolli e dellibero Monica Illuminati.

A completare il quadro relativo allegiocatrici gialloblù sono CristianaAliffi, Arianna Ciaffardoni, CristinaCivita, Elisa Di Cristofaro, Giulia Ferri,Noemi Giusti, Roberta Pedalino,Cristina Speca e Martina Spicocchi. Perquanto concerne lo staff dirigenziale,invece, oltre al presidente Pignoloni, afornire un prezioso contributo alle causedella Libero Volley sono anche il vice-presidente Alfredo Silvestri e tutti glialtri dirigenti, tra i quali Fabio Carboni,Nazzareno Testa e Ruggero Cataldi.

Non da ultimo, a spingere la squadraascolana verso il raggiungimento dellasalvezza sta contribuendo anche il foltoe rumoroso pubblico che, in ogni parti-ta casalinga, assiepa gli spalti delPalaSquarcia ‘armato’ di bandiere, tam-buri e scarpette gialloblù.

il Campanile30 Sport

di Stefano Collina

L’ENNESIMA BATTAGLIA

Anche quest’anno nel girone “O” diterza categoria il Città di Castel di

Lama si è cimentato nell’ennesima av-ventura alla ricerca di qualche bel risul-tato e qualche soddisfazione che possa-no mantenere inalterato l’interesse el’entusiasmo dei tifosi rosa-nero che ora-mai dura da 5 anni.Rimasto inalterato lostaff dirigenziale, il Presidente GaspareTacconi ha puntato sul rinnovamentodello staff tecnico guidato dal misterAlvaro Simonetti coadiuvato dal viceOrfeo Lelli e dal radicale rinnovamentodell’organico vista la necessità di dovervendicare i non brillanti risultati dellascorsa stagione. L’obiettivo è semprequello di far crescere un gruppo sano eforte e di raggiungere traguardi soltantosfiorati nelle precedenti annate senzaperdere di vista quelli che sono i valoriche muovono questa società sportiva, lospirito di sacrificio, l’orgoglio e lavoglia di condividere bei momenti incompagnia. Arrivata alle prime giornatedel girone di ritorno, la squadra naviganelle zone alte della classifica e si can-dida tra le protagoniste del torneo; uncampionato avvincente che vede le

prime della classe appaiate in vetta eracchiuse in pochi punti. Molto impor-tanti saranno gli scontri diretti che deci-deranno le sorti della squadra lamense egli equilibri del campionato stesso.

Le squadre che stanno dando vita aquesto appassionante campionato, dis-pongono di organici che comunquehanno un tasso tecnico/tattico di granlunga superiore a quello degli anni pas-sati e che hanno alzato in maniera deter-minante il livello medio di questo cam-pionato, spesso dipinto come lo zoccoloduro del calcio e pertanto privo di inte-resse da parte delle categorie superiori.

Il Città di Castel di Lama da sempresi impegna per avvicinare il pubblicolamense a questa piccola realtà chenasconde un duro lavoro svolto settima-nalmente da parte dei dirigenti e deiragazzi, ma che attraverso la voglia distare insieme e la voglia di lottare portaa grandi soddisfazioni. Ed è per questomotivo che ci auguriamo che anchequest’anno si possa lottare per qualcheimportante traguardo all’insegna del-l’impegno e del divertimento.

FORZA RAGAZZI!!!!

il Campanile 31Oroscopo Febbraio

Ariete: State recuperando molto diquello che avevate perso per quantoriguarda legami familiari ed affetti, con-tinuate su questa strada e vedrete chetutto ciò che avete programmato verràdi conseguenza.

Toro: Un febbraio 2011 davvero riccodi lavoro, non lasciatevi sfuggire leghiotte opportunità che potranno ren-dervi i veri protagonisti. Non trascuratela vostra salute.

Gemelli: Un mese di transizione chepotrebbe portare con sè delle grandinovità per il vostro futuro anche prossi-mo, questo febbraio 2011 è un periodotutto da scoprire.

Cancro: Attenti a chi potrebbe tramarealle vostre spalle, con le dovute caute-le scoprirete di essere in grado di fareed ottenere molto di più di quello che viaspettereste.

Leone: La tenacia e la cautele cheavete utilizzato per affrontare i vostriproblemi quotidiani vi stanno ricompen-sando e lo faranno anche di più di quel-lo che potreste aspettarvi. Novitàriguardo gli affetti.

Vergine: Un periodo davvero a voifavorevole: curate i vostri affari e nonfatevi turbare da questioni meno impor-tanti e non necessarie. State recupe-rando una salute di ferro.

Bilancia: Questo febbraio 2010 sarà ilgiusto mese per dosare gli impulsi chein passato vi hanno portato a commet-tere degli errori: cogliete l’occasioneper impararne qualcosa e migliorarvi.

Scorpione: State riuscendo con succes-so a tirarvi fuori da un periodo di stasiche aveva bloccato le vostre brillanti ini-ziative: riprendete fiducia in voi stessi enelle persone che vi stanno vicino.

Sagittario: Questo febbraio 2010 saràun mese molto movimentato dal puntodi vista dei legami col partner, tanti sali-scendi che però saranno bilanciati dauna stabilità lavorativa rincuorante.

Capricorno: Ottimo periodo questofebbraio 2010 per iniziare a pianificarequalcosa di grande per il futuro: guar-datevi attorno e potreste scoprire tantosu quello che sarà il vostro futuro dilungo termine.

Acquario: Avete avuto modo di stabi-lizzare molto un periodo molto incerto,ma state attenti a non perdere d’occhiola stabilità per cercare qualcosa di trop-po grande e insicuro.

Pesci: Un periodo tranquillo questo feb-braio, non lasciatevi prendere dalla noiae cercate di comprendere come sia inu-tile mettere a rischio quello per cui avetelottato per il solo motivo di volervi mette-re in gioco.

a cura di Linda Schafe

CAIONICOSTRUZIONIsrlMovimento terra – Manutenzione discariche – Fognature - Acquedotti – Lavori edili in genere

La ditta CAIONI COSTRUZIONI SRL è specializzata in lavori di sbancamento, opere in cemento arma-to, realizzazione di strade, opere di urbanizzazione come acquedotti, fognature, gasdotti, canalizzazioni di

impianti di pubblica illuminazione e telefonici. Opera per soddisfare le esigenze di aziende pubbliche e private che necessita-no di un partner competente ed affidabile. L’attuale società nasce dalla precedente Caioni snc che nel gennaio del 2005 hamutato la propria ragione sociale per meglio affrontare le sempre più stringenti esigenze di mercato.