Paolo uccello

49
P ao lo U cce llo avanti in d ie tro PAoLO UCCELLO NORBERTI GIULIA SECONDO ELENA

Transcript of Paolo uccello

Page 1: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

P A o L O U C C E L L O

NO R BE R TI G IU LIA

S E C O ND O E LE N A

Page 2: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

introd uzione

Figlio di Dono di Paolo, chirurgo e barbiere, e di

Antonia di Giovanni del Beccuto, è un grande pittore,

giustamente acclamato nei secoli, ma anche un

artista singolarissimo e "fuori dal coro" nella Firenze

che si sta aprendo al Rinascimento: non è un caso se

le sue opere, frutto di un continuo sperimentalismo

su strade empiriche e alternative, faranno ravvisare

nel nostro secolo singolari analogie sia con il

Cubismo che con il Surrealismo.

Page 3: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d e gli anim ali e d i ad am o

Due delle più note opere di Uccello si trovano in Santa Maria Novella a Firenze e rappresentano

alcuni episodi tratti dalla Genesi.

Il primo è la CREAZIONE

DEGLI ANIMALI E CREAZIONE DI ADAMO

L’impianto compositivo tradizionale spezza la scena in due eventi contrapposti.

La massa rocciosa al centro costituisce l’elemento prospettico unificante nella composizione.

Paolo Uccello realizza una tempera murale a fresco usando diverse tonalità di terre verdi in modo da raffigurare le figure in primo piano come dei rilievi di bronzo, una sorta di scultura bidimensionale che viene accentuata dai caldi rossi vinaccia del cielo che rendono la rappresentazione più astratta e contemplativa.

Page 4: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d e gli anim ali e d i ad am o

Nella scena sulla sinistra troviamo una figura maestosa che crea gli animali.

Page 5: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d e gli anim ali e d i ad am o

Sulla destra avviene il miracolo di Adamo.

Page 6: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d i e va e pe ccato originale

Il secondo episodio rappresenta la CREAZIONE DI EVA E PECCATO ORIGINALE. Anche questo si trova su una lunetta di dimensioni simili alla precedente, nonostante il degrado delle storie sottostanti, qui si può di nuovo notare come la scena sia stata divisa in due parti dall’artista.

Page 7: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d i e va e pe ccato originale

Sulla sinistra troviamo rappresentata la Creazione di Eva.

Page 8: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla G e ne s iC re azione d i e va e pe ccato originale

Sulla destra invece l’episodio del peccato originale.

Il giardino, scontornato su un cielo dipinto con calde terre di Siena e Pozzuoli, riunisce la composizione come un fondale scenografico. La ricerca prospettica non è particolarmente sentita, al contrario si assiste ad un arricchimento cromatico che si sviluppa nelle sfumature di verde e rosso presenti sui frutti o nei nudi.

Page 9: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S TO R IE D I NO E ’D iluvio e R e ce ss ione d e lle acque

Uccello, in Santa Maria Novella, rappresentò anche due episodi delle storie di Noè. La prima, l’unica intatta, è formata da varie scene che si fondono in un’unica storia lungo il corridoio prospettico che si perde in mezzo ai due lati dell’Arca.

Page 10: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S TO R IE D I NO E ’D iluvio e R e ce ss ione d e lle acque

L’Arca viene così dipinta due volte con punti di fuga differenti in modo da realizzare uno spazio in cui inserire gli elementi primari e secondari della rappresentazione.

Page 11: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S TO R IE D I NO E ’D iluvio e R e ce ss ione d e lle acque

Le saette, gli alberi che si piegano al furore del vento tempestoso, le botti e gli oggetti sparsi, i mazzocchi e i cavalli, gli uomini e i cadaveri sembrano riunirsi in un unico spazio compositivo. La presenza di colori caldi come l’ocra e il rosso associati alla freddezza del verde enfatizzano maggiormente l’episodio.

Page 12: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S TO R IE D I NO E ’sacrificio e e bre zza d i noè

Il secondo episodio delle storie di Noè è il SACRIFICIO E EBREZZA DI NOE’.

Sfortunatamente l’opera è in pessime condizioni ma ancora si può intravedere, secondo la descrizione del Vasari: "[...] l’inebriazione di Noè col dispregio di Cam suo figliuolo [...] e Sem e Iasfet altri suoi figliuoli che lo ricuoprono, mostrando esso le sue vergogne [...]."

Page 13: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S TO R IE D I NO E ’sacrificio e e bre zza d i noè

Sulla sinistra, si assiste al sacrificio di Noè che ha come sfondo l’arca rovesciata dalla quale escono tutti gli uccelli: i molti animali attorno al gruppo dei personaggi oggi non sono più visibili a causa delle molteplici lacune presenti.

Page 14: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla Ve rgineNativit d e lla Ve rgineà

Un’altra delle serie rappresentate da Uccello si trova nel Duomo di Prato ed è nota come “Storie della Vergine”, la prima dei quali mostra la NATIVITA’ DELLA VERGINE.

Inscritta in una cornice ogivale riccamente decorata con fregi arborei, l’episodio della Natività si svolge in uninterno architettonicamente dettagliato.

Page 15: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla Ve rgineNativit d e lla Ve rgineà

Il soffitto policromo e le decorazioni della camera ricordano gli arredamenti trecenteschi, mentre

l’imponente spalliera del letto a cassone riprende la moda quattrocentesca.

L’impianto compositivo equilibratamente costruito si articola su punti di fuga differenti e marginali che addirittura cadono esterni

al dipinto.

Page 16: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d e lla Ve rginepre se ntazione d e lla ve rgine al te m p io

Il secondo dipinto delle Storie della Vergine illustra la PRESENTAZIONE DELLA VERGINE AL TEMPIO.

La storia è contagiata dalle architetture che assumono un ruolo di primo piano.

Riportano dettagli presi da luoghi reali come l'uso del bugnato nella casa rossa di sinistra che inquadra un paesaggio collinare con una città murata sul fondo.

Page 17: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Come nella parte sovrastante, Paolo ha qui utilizzato piu' piani prospettici con angolazioni diverse riequilibrando la composizione in un ottica di centralità attraverso la realizzazione di Figure-Quinte o architetture semirealistiche.

S torie d e lla Ve rginepre se ntazione d e lla ve rgine al te m p io

Page 18: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d i S anto S te fanoD isputa d i S anto S te fano

La prima scena delle due rappresentazioni dedicate a Santo Stefano, anche queste nel Duomo di Prato, è la DISPUTA DI SANTO STEFANO.

La lunetta presenta una composizione simmetrica rispetto alle architetture e alla posizione dei personaggi incentrata sulla figura del santo. La parte superiore della chiesa a

forma ottagonale si rifà al modello del Duomo di

Firenze. Sopra la cupola come lanterna, Paolo ripropone lo stesso disegno della chiesa sottostante.

Page 19: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S torie d i S anto S te fanolap id azione d i S anto S te fano

In questa storia, Paolo Uccello ha dipinto solamente le architetture di sfondo lasciando a metà l’affresco terminato poi da Andrea di Giusto. Le architetture vengono reinterpretate in maniera

fantastica e personale da Paolo, con colori inconsueti, ma possono comunque essere riferibili a edifici fiorentini. Sulla porta si trova lo stemma pratese e dentro la città è ben visibile il ricordo della Sacrestia Vecchia del Brunelleschi, raro gesto di avvicinamento verso questo grande artista del ‘400.

Page 20: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

G iovanni Acuto

John Hawkwood, in italiano Giovanni Acuto, era un condottiero inglese che dopo aver combattuto la Guerra dei Cent’Anni, giunge in Italia e lavora come capitano di ventura al servizio dei fiorentini. Per la sua fedeltà alla signoria di Firenze, l’Opera del Duomo (dietro cui c’è Cosimo de’ Medici), dopo varie vicissitudini, commissiona a Paolo Uccello l’affresco di commemorazione che verrà collocato nella cattedrale.

Il monumento equestre doveva essere monocromo e la scelta del verde terra indica una precisa intenzione ad imitare il bronzo di una statua.

Page 21: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

G iovanni Acuto

E’ una delle poche opere

firmate dal pittore e la

composizione calibrata

lascia trasparire un senso

aulico ed epico degno di

una cultura antica.

L’uso della luce è molto

studiato e coincide con

l’illuminazione reale della

bifora della navata.

Page 22: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

O rologio

Commissionato dall’Opera del Duomo e terminato nel 1443, l’orologio ricorda il confronto con l’eterno e scandisce le ore terrene.

La composizione è costituita da un cerchio inscritto in un quadrato. Il quadrante dell’orologio è suddiviso in 24 campiture radiali nelle quali, con numeri romani, sono scandite le ore posizionate in senso antiorario.

Ciò deriva dagli orologi solari o meridiane che utilizzano il movimento del sole per sottolineare il tempo.

Page 23: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

O rologio

Agli angoli sono raffigurate le quattro teste dei profeti-evangelisti che sporgono dagli occhi strombati che sono in contrapposizione con la bidimensionalità del quadrante.

Contrariamente all’uso del periodo, in questo orologio non vi è nessun riferimento all’astrologia.

Page 24: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

R e surre z ione

Per la sua dote di "magistro

musayci", nel maggio del 1443

Paolo riceve l’incarico dall’Opera

del Duomo di preparare il

cartone della vetrata della

Resurrezione di Cristo da

posizionare sul tamburo della

cupola brunelleschiana.

L’esecutore del grande occhio è

Bernardo di Francesco, grande

maestro vetraio con cui Paolo

continuerà a lavorare anche dopo

questa esperienza.

Page 25: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

R e surre z ione

Realizzata secondo un modulo compositivo per cerchi concentrici, la grande figura di Cristo, appoggiata sul sepolcro in prospettiva ed incorniciata tra due soldati, spicca al centro della vetrata sottolineata dagli aloni progressivi di cielo digradante e dallo sbordare dell’aureola sulla cornice circolare.

Page 26: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

NativitàChiamato per le sue esperienze

maturate a Venezia come preparatore di mosaici, gli Operai dell’Opera del Duomo commissionano a Paolo un secondo cartone.

La vetrata con la Natività, che chiude uno degli otto finestroni del tamburo della cupola, fu realizzata da Angelo Lippi che terminò i lavori nel febbraio del 1445. Qui, come in quella precedente, il pittore tratta la vetrata come un mosaico dall’intenso cromatismo dove le tessere vengono estremamente dilatate.

Page 27: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

nativitàLa scena è racchiusa in una sorta di quadrato inscritto nel campo circolare dell’occhio ed è composta in modo rigido senza dare importanza alla profondità che è espressa solamente nelle figure scorciate dell’asino e del bue. La capanna disegnata senza prospettiva, serve a delimitare superiormente il lato del quadrato.

Page 28: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S ce ne d i vita m onastica

Il ciclo di S.Miniato è uno dei più singolari del Quattrocento. Giunte a noi in pessime condizioni con grandi lacune e violenti rimaneggiamenti, le tempere murali illustrano episodi di vita monastica. Le scene, racchiuse entro architetture dipinte con terra verde e ampie nicchie di colore rosso acceso, sono accompagnate da lunghe iscrizioni oggi solo parzialmente leggibili.

Opere di notevole maturità, segnano una nuova fase della ricerca uccellesca qui rivolta ad una inedita libertà nell’uso dei colori e degli elementi naturali ed architettonici.

Page 29: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoN iccol d a Tole ntino alla te s ta d e i fiore ntin iò

La tavola celebra Niccolò da Tolentino, capitano di ventura alleato e amico di Cosimo il Vecchio de’ Medici.

Tutta la narrazione si svolge intorno alla figura del capitano vittorioso: è l’inizio della battaglia, la cavalleria è concentrata alle sue spalle, i trombettieri chiamano all’assalto e davanti a lui lo scontro è già in atto.

Page 30: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoN iccol d a Tole ntino alla te s ta d e i fiore ntin iò

Sullo sfondo due cavalieri si allontanano per andare a chiamare i rinforzi di Micheletto da Cotignola, mentre in mezzo ai campi, alcune figure sono impegnate in scontri individuali.

Page 31: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoN iccol d a Tole ntino alla te s ta d e i fiore ntin iò

Il pannello è diviso in due parti: in primo piano l’azione bellica è divisa con una quinta di melograni e di rose dal fondale retrostante in cui si svolgono varie scene.

Page 32: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoD isarcionam e nto d i Be rnard ino d e lla C iard a

Nella tavola degli Uffizi è fissato il momento più intenso dello scontro e la conclusione della battaglia. La scena si fà affollata e travolgente: sulla sinistra i fiorentini con lance in resta atterrano i nemici; il gruppo di destra rappresenta i senesi in fuga e sullo sfondo; in aperta campagna, una squadra di fanti esce allo scoperto per inseguire i nemici che si stanno ritirando.

Page 33: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoD isarcionam e nto d i Be rnard ino d e lla C iard a

Tutta l’azione dello scontro si concentra sul disarcionamento dei cavalieri, che simboleggia il nemico sconfitto.

Page 34: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoD isarcionam e nto d i Be rnard ino d e lla C iard a

Anche questa tavola è divisa in due differenti piani di profondità, manca però la quinta di alberi.

Page 35: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoInte rve nto d i Miche le tto d a C otignola

Di differente impostazione rispetto alle altre due, la tavola del Louvre raffigura Micheletto da Cotignola nell’atto di ordinare la carica ai suoi cavalieri. La figura del condottiero divide simmetricamente il dipinto in due parti: alla sua destra un gruppo di soldati aspetta l’ordine, mentre sulla sinistra alcuni cavalieri si sono già lanciati alla carica.

Page 36: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Battaglie d i san rom anoInte rve nto d i Miche le tto d a C otignola

Per l’assenza di chiari riferimenti con l’avvenimento storico e per la diversa organizzazione spaziale rispetto alle precedenti tavole alcuni storici ritengono che il dipinto non faccia parte della Rotta di San Romano, ma che sia stato commissionato per celebrare il Cotignola dopo la sua morte e per essere collocato vicino alle altre due.

Page 37: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Mad onna con bam b ino

La tavola di Dublino presenta chiari

riferimenti alla scultura di Donatello,

soprattutto nella fisionomia delle

figure riprese dalla vita contadina

che infonde nell’opera un senso di

quotidianità rendendo ambiguo

l’aspetto sacro.

Con raffinato uso di colori, Paolo

rappresenta una Vergine "di

campagna" che tiene in mano un

bambino assomigliante a un piccolo

Bacco. Il dipinto è vivacizzato dal

movimento disarticolato e sfuggente

del bambino che sembra voler

abbandonare le braccia della madre

e uscire dalla cornice.

Page 38: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S AN G IO R G IO E IL D R AG O – 1 –

Questa tavola, né firmata o datata, è considerata un’opera giovanile di Uccello che ritrae il santo cavaliere nell’atto di uccidere il terribile drago che tiene prigioniera la figlia di un re.

Lo scontro dinamico tra il santo e il drago si svolge in primo piano davanti ad un a grotta quasi innaturale che è servita la pittore per dividere la composizione del quadro in 2 parti. La luce meridiana investe in modo uniforme tutto il quadro rendendo unitario l’evento ed enfatizzando l’azione eroica e cavalleresca del santo.

Il cielo notturno e la luce che inonda la città avvolge tutta la tavola di mistero.

Page 39: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S AN G IO R G IO E IL D R AG O – 1 –

L’ambiente circostante è

rappresentato da campi

arati e ben ordinati che

conducono alla bianca

città sullo sfondo

davanti alla quale i

sovrani aspettano

impazienti la

liberazione della figlia.

Page 40: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S AN G IO R G IO E IL D R AG O – 2 –

La tela di Londra, che racconta la favola di san Giorgio e il drago, viene ritenuta una delle ultime opere del pittore ed è testimonianza di una continua e assillante ricerca prospettica che pervade tutta la sua vita.

Page 41: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S AN G IO R G IO E IL D R AG O – 2 –

Infatti lo scontro tra il mostro e il santo è proiettato verso l’esterno coinvolgendo direttamente lo spettatore che si sente partecipe dell’evento miracoloso.

Page 42: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

S AN G IO R G IO E IL D R AG O – 2 –

L’atmosfera tempestosa, personificata nel ciclone che sembra sospingere da dietro il cavaliere e il cielo notturno con la luna conferiscono un alone di mistero, ma al tempo stesso di miracolo a tutta la scena: anche la natura si sconvolge per il miracolo avvenuto.

Il paesaggio e la città relegata sul fondo sono elementi marginali del quadro, non hanno legami con l’evento in primo piano.

Page 43: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Vis ione d i san G iovanni E vange lis ta a Patm os

Probabilmente dipinta dopo il ritorno da Venezia, questa opera contiene già temi ricorrenti che saranno sviluppati in seguito come il cielo tempestoso e notturno, il paesaggio rurale e il bosco, la roccia appuntita e la capanna rustica in prospettiva.

Si avverte un notevole sperimentalismo nell’uso e nella brillantezza del colore e nella assillante ricerca prospettica che in un formato così allungato permette di estendere lo spazio rappresentativo.

Page 44: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Questa predella fu commissionata a Paolo dalla confraternita del Corpus Domini di Urbino durante il suo soggiorno nella città avvenuto tra il 1465 e il 1469.

Il motivo sacro e miracoloso viene stravolto e riassorbito nella quotidianità degli episodi riconfermando così l’atteggiamento ambiguo e personale del pittore.

E’ divisa in sei episodi spartiti da balaustrini a tortiglione che richiamano un’architettura di villa o di giardino quattrocentesco. L’iconografia dell’ostia profanata è assai rara in Italia e narra una vicenda realmente accaduta a Parigi nel 1290.

Miracolo d e ll'ostia profanata

Page 45: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Miracolo d e ll'os tia profanata

La narrazione si svolge sotto un cielo scuro e crepuscolare ed è ambientata in una campagna coltivata, con case coloniche sparse per le colline, alberi e rigogliosi frutteti.

Il colore rosso vivo domina tutti gli episodi ricorrendo nelle architetture e nelle vesti delle figure con le quali si individua chiaramente il centro di ciascuna scena.

Page 46: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Vita d e i S anti pad ri d e tta "Te baid e "

La tela si ispira

all’iconografia

tipicamente

toscana del

‘300-’400 della

Tebaide ed è

basata su più

episodi religiosi

organizzati

secondo un

itinerario di

lettura che parte

da destra verso

sinistra e dal

basso verso l’alto.

Page 47: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Vita d e i S anti pad ri d e tta "Te baid e "

Le scene riconducibili ai diversi ambiti religiosi, dei francescani, dei serviti, dei camaldolesi e dei cistercensi, rappresentano vari stadi di esperienza monastica e sono disposte con un percorso verso la beatitudine che culmina nella stimmatizzazione di San Francesco.

Page 48: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

Come abbiamo visto, ritornando a Firenze, dove intanto si è sviluppata la prospettiva, Paolo Uccello sfrutta queste nuove

conoscenze per esplorare le dimensioni misteriose dell’iconografia fantastica tardo-gotica.

Come lo definì il Vasari, nella sua bibiografia: Uccello fu

“un grande pittore, giustamente acclamato nei secoli, ma anche un artista singolarissimo e "fuori dal coro" nella Firenze che si sta aprendo al Rinascimento: non è un caso se le sue opere, frutto

di un continuo sperimentalismo su strade empiriche e alternative, faranno ravvisare nel nostro secolo singolari

analogie sia con il Cubismo che con il Surrealismo.”

Muore l’11 novembre 1475.

Page 49: Paolo uccello

Paolo U cce llo avantiind ie tro

F IN E P R E S E N T A Z IO N E

- P A o L O U C C E L L O -

NO R BE R TI G IU LIA

S E C O ND O E LE N A