Il voto è donna

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INVITO ALL’ EVENTO: 1946-2016 IL VOTO E’ DONNA PERCORSO STORICO a cura della IB del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania

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INVITO ALL’ EVENTO:

1946-2016IL VOTO E’ DONNAPERCORSO STORICO

a cura della IB del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania

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Anna Maria Mozzoni(1837-1920)

Si è battuta per tutta la vita per la concessione del voto alle

donne.Scrisse La donna e i suoi

rapporti sociali, cinque anni prima del libro di Stuart Mill

La servitù delle donne, considerato la bibbia del

femminismo.Alla fine della Prima Guerra

mondiale vedrà abolita l'autorizzazione maritale contro la quale si era tanto battuta;

non vedrà nel 1945 realizzarsi il suo sogno :il voto a tutte le

donne.«Non accettate protezioni,

esigete giustizia»

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«Povere ribelli siamo noi, che amiamo i nostri nemici»

ANNA KULISCIOFF(1853-1925)

Prima anarchica, poi socialista.

Scoprì l'origine batterica della febbre puerperale aprendo la strada alla scoperta che avrebbe

salvato milioni di donne dalla morte dopo il

parto . Si batté per i diritti del voto per le

donne e nel 1891 ebbe la sua prima vittoria : il

Parlamento italiano approvò la tutela

del lavoro minorile e femminile

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“Ubbidisci al comando della tua coscienza, rispetta sopra tutto la tua dignità, madre: sii forte, resisti lontana, nella

vita, lavorando, lottando.”

(1876-1960) Fu una delle prime romanziere

femministe in Italia. In Una donna denunciò la

condizione di sottomissione in cui le donne vivevano.

Organizzò delle sezionipolitiche,

partecipò a manifestazioni

per il diritto al voto e per la lotta

alla prostituzione.

SIBILLA ALERAMO

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LAURA LOMBARDO RADICE

(1913 –2003) Insegnante, partigiana,

politica e pacifista. Giovanissima si iscrisse

clandestinamente al Partito comunista e prese parte alla

Resistenza romana.Scrisse il noto opuscolo Le

donne italiane hanno diritto al voto.

Volontaria nel carcere di Rebibbia, fondò

l'associazione di assistenza ai detenuti “Ora d'aria”.

"Questo bilancio di come ho vissuto da comunista e da donna... dovrebbe includere troppe cose – piccole e grandi – che sono, alla fine, soltanto una vita, un pezzo di vita. Vita che non vorrei raccontare come un esempio, ma neppure buttar via come un percorso sbagliato, alla luce di una coscienza femminile – e politica – oggi più matura e diversa"

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SUFFRAGETTE In Italia la lotta per l' emancipazione della donna si accese in ritardo rispetto al resto dell' Europa, anche perché la

rivoluzione industriale vi giunse solo alla fine del XIX secolo; ma quando anche l'industria italiana dovette contare su un'alta percentuale di manodopera femminile, la "questione donna" cominciò ad essere determinante. Nel 1910 le rappresentanti delle associazioni femminili italiane parteciparono al Primo Congresso Internazionale Femminile di Copenaghen, durante il quale l'8 Marzo fu dichiarato Giornata Nazionale della Donna. Le nostre suffragette,tuttavia,dovettero attendere ancora dei

decenni prima di ottenere il diritto al voto.

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LE DONNE AL VOTO! In Italia la legge elettorale del 1895 allarga il diritto di voto a tutti i cittadini in grado di leggere e scrivere, ma vieta

espressamente la partecipazione femminile. Nel 1912, il Parlamento italiano approva una nuova legge elettorale che istituì il suffragio universale maschile.

Nel 1925 arriva in Senato una legge che concede il voto alle donne con la limitazione di poter esercitare tale diritto nelle sole consultazioni amministrative.

Nel febbraio del '45 il secondo governo Bonomi vota all’unanimità il diritto di voto alle donne . Il 2 giugno del 1946 le donne fanno il loro ingresso ufficiale nella vita politica italiana.

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“La rivoluzione più grande è, in un paese, quella che cambia le donne e il loro sistema di vita. Non si può fare la rivoluzione senza le donne. Forse le donne sono fisicamente più deboli ma moralmente hanno una forza cento volte più grande”Oriana Fallaci, Il sesso inutile - Viaggio intorno alla donna (1961)

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CIF E UDI Dopo una prima fase in cui le due associazioni lavorano

congiuntamente, le posizioni del CIF (Centro italiano femminile) e dell’UDI (Unione donne italiane) si allontanano progressivamente .

Il CIF, che si connoterà come aggregazione di ispirazione cristiana, nasce a Roma nell’ottobre del 1944 per offrire un

contributo femminile al processo di ricostruzione dell’Italia sui valori della democrazia.

Nel settembre 1944 a Napoli vengono poste le basi dell'UDI.Si costituisce ufficialmente il 1º ottobre 1945: la più grande

organizzazione per l'emancipazione femminile italiana impegnata nella campagna per il diritto al voto delle donne.

 

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LE MADRI

COSTITUENTI Il 2 giugno 1946 i cittadini

italiani di entrambi i sessi, maggiori di 21 anni,

votarono per il referendum istituzionale che avrebbe stabilito se l’Italia sarebbe

stata monarchica o repubblicana e per eleggere i componenti dell’Assemblea Costituente. Furono elette 21 donne su 556 membri:

nove comuniste, nove democristiane, due

socialiste, una tra i candidati dell’Uomo Qualunque.

Rappresentavano tutta la penisola. Donne laureate e

lavoratrici: erano quasi tutte giovani.

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Madre costituente, è stata una politica italiana, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati, nonché prima donna nella storia d'Italia a ricoprire una delle cinque più alte cariche dello Stato.

“Non è giusto e mi dà un senso di angoscia per il nostro futuro vedere che chi difende i propri diritti viene pubblicamente

sbeffeggiato.”

NILDE IOTTI

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TINA ANSELMI E’ stata tre volte sottosegretaria al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, una volta ministra del Lavoro, due volte ministra della Sanità. Si deve a lei la legge sulle “pari

opportunità” ed è stata tra gli autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.

“LA LIBERTA’ DI OGGI E’ UNA CONQUISTA”“Noi ragazze che avevamo partecipato alla Resistenza, una volta raggiunta la

pace, dopo aver contribuito rischiando la vita ad accelerare la fine della guerra, avremmo potuto non renderci conto di quale conquista fosse il diritto di voto alle donne? Peccato che molte di noi non avessero ancora l’età per votare”.

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Laura Boldrini è una giornalista, funzionaria e politica italiana, dal 16 marzo 2013 presidente della Camera dei deputati nella XVII Legislatura. Dal 1998 al 2012 ha ricoperto l'incarico di portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

“Il pregiudizio non ha colore, come non lo ha il più squallido maschilismo, tanto più insopportabili quando provengono da forze politiche che delle questioni di genere e della lotta al razzismo fanno una loro bandiera. La

politica non potrà ritrovare ruolo e credibilità finché non saprà recuperare sobrietà e liberare il suo linguaggio da questi eccessi, sempre più

intollerabili.“

LAURA BOLDRINI

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Le leggi sui diritti delle donne dopo il voto

1946: le donne partecipano al voto per la prima volta, in occasione del Referendum istituzionale che ha permesso agli italiani di scegliere tra monarchia e repubblica. 1963: l’accesso alle professioni pubbliche - si concede alle donne di accedere alla Magistratura, mentre Corpo di Polizia e Forze Armate aprono le porte rispettivamente nel 1981 e 1999. 1963: il divieto di licenziamento a causa di matrimonio – I datori di lavoro non possono licenziare le donne in conseguenza del loro matrimonio e della maternità. 1970 :il divorzio – alle coppie sposate è consentito divorziare, ma il tempo medio della pratica è di 5 anni, poi ridotto a tre dal 1987. 1975: riforma del diritto di famiglia – Dal 1975, la donna non è più sottomessa al marito, il patrimonio di famiglia è condiviso secondo la comunione dei beni.1978: l’aborto – La legge 194 del 1978 sancisce il fatto che l’aborto non è più un reato. L'interruzione volontaria di gravidanza può essere praticata per motivi personali, di salute o per circostanze particolari di concepimento (come lo stupro).1981: l’illegalità del delitto d’onore e del matrimonio riparatore – Nel 1981 viene abrogata l’attenuante per chi commette omicidio ai danni di una donna adultera o di un amante. 2010: le pari opportunità – Nel 2010 vengono introdotte alcune sanzioni contro le molestie sessuali sul lavoro e la disparità di trattamento di uomini e donne sul luogo di lavoro. 2011: le quote rosa - La legge Golfo–Mosca del 2011 stabilisce per la prima volta che i consigli di amministrazione delle aziende quotate in Borsa debbano avere almeno un quinto di componenti di sesso femminile. 2013: la lotta alla violenza sulle donne - L’escalation di violenza ai danni delle donne porta nel 2009 alla creazione del reato di stalking e, nel 2013, al conseguente arresto obbligatorio in caso di maltrattamenti e di stalking. 

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A tutte le donne Fragile, opulenta donna, matrice del

paradiso             sei un granello di colpaanche agli occhi di Dio

malgrado le tue sante guerreper l'emancipazione.

Spaccarono la tua bellezzae rimane uno scheletro d'amoreche però grida ancora vendetta

e soltanto tu riesciancora a piangere,

poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,poi ti volti e non sai ancora dire

e taci meravigliatae allora diventi grande come la terra

e innalzi il tuo canto d'amore. Alda Merini