Il sistema elettorale in Italia - Simone per la Scuola · Il voto di genere e l’alternanza...

2
Percorso 3 La struttura dello Stato secondo la Costituzione 1 D I R I T T O Lezione 23 Il Parlamento Lezione 23 Il Parlamento Il sistema elettorale in Italia NOTA: Il sistema elettorale descritto in questo approfondimento è quello in vigore al momento in cui questo libro va in stampa (primavera 2016). Esso potrebbe aver subito importanti modifiche – fino alla sua temporanea sospensione – in seguito all’esito del referendum sulla riforma costituzionale previsto per il dicembre del 2016. L’ Italicum Il sistema elettorale italiano, il cosiddetto “Italicum”, è stato approvato il 4 maggio 2015 ed è entrato in vigore il 1° giugno 2016. Si tratta di un sistema proporzionale integrato da alcuni elementi tipici dei sistemi maggioritari, come il premio di maggioranza e le soglie di sbarramento. Il sistema è valido, attualmente, per la sola Camera dei deputati, in attesa dell’approvazione della riforma costitu- zionale che prevede un Senato non più elettivo. Secondo la legge, il territorio italiano è suddiviso in 100 collegi elettorali, in ciascuno dei quali i partiti presentano una lista di 6-7 candidati. L’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ot- tenute a livello nazionale su 100 collegi. Il premio di maggioranza Con l’espressione premio di maggioranza si intende il mec- canismo che assegna alla lista vincitrice delle elezioni un numero di seggi in Parlamento sufficiente a garantire una maggioranza stabile (340 seggi su 630). Nel sistema in vigore il premio va attribuito alla lista che supera il 40% dei voti. Se nessun partito raggiunge questa percentuale, si svolge un secondo turno, il cosiddetto ballottaggio, tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti. La soglia di sbarramento La soglia di sbarramento indica la percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per entrare in Parlamento. L’Itali- cum fissa questa soglia al 3%. Se il partito A raggiunge complessivamente, cioè sommando i voti presi in tutti i 100 col- legi regionali, il 42% dei voti degli elettori, si vedrà automaticamente attribuito il premio di maggioranza: avrà cioè diritto a 340 seggi in Parlamento. Il partito A ha raggiunto il 35% dei voti sul ter- ritorio nazionale. È il partito che ha ottenuto la percentuale più alta; al secondo posto c’è il par- tito B, con il 33% dei voti. Poiché nessuno dei due partiti ha raggiunto il 40% si dovrà proce- dere a una seconda votazione, cioè al ballottag- gio, per attribuire all’uno o all’altro il premio di maggioranza. Il premio andrà al partito che, al ballottaggio, avrà preso più voti. Il partito D ha ottenuto il 2,7% dei voti com- plessivi espressi dagli elettori. Secondo la leg- ge, poiché non ha raggiunto il 3%, i suoi mem- bri non potranno accedere al Parlamento. Il partito F, invece, ha raggiunto il 3,1% dei voti: potrà dunque occupare un numero di seggi alla Camera proporzionale ai voti ottenuti.

Transcript of Il sistema elettorale in Italia - Simone per la Scuola · Il voto di genere e l’alternanza...

Page 1: Il sistema elettorale in Italia - Simone per la Scuola · Il voto di genere e l’alternanza uomo-donna Nell’Italicum, al momento del voto, gli elettori: • scelgono il partito

Percorso 3La struttura delloStato secondo laCostituzione

1D I R I T T OLezione 23 • Il Parlamento

Lezione 23Il Parlamento

Il sistema elettorale in Italia

NOTA: Il sistema elettorale descritto in questo approfondimento è quello in vigore al momento in cui questo libro va in stampa (primavera 2016). Esso potrebbe aver subito importanti modifi che – fi no alla sua temporanea sospensione – in seguito all’esito del referendum sulla riforma costituzionale previsto per il dicembre del 2016.

L’Italicum

Il sistema elettorale italiano, il cosiddetto “Italicum”, è stato approvato il 4 maggio 2015 ed è entrato in vigore il 1° giugno 2016. Si tratta di un sistema proporzionale integrato da alcuni elementi tipici dei sistemi maggioritari, come il premio di maggioranza e le soglie di sbarramento.Il sistema è valido, attualmente, per la sola Camera dei deputati, in attesa dell’approvazione della riforma costitu-zionale che prevede un Senato non più elettivo.Secondo la legge, il territorio italiano è suddiviso in 100 collegi elettorali, in ciascuno dei quali i partiti presentano una lista di 6-7 candidati. L’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ot-tenute a livello nazionale su 100 collegi.

Il premio di maggioranzaCon l’espressione premio di maggioranza si intende il mec-canismo che assegna alla lista vincitrice delle elezioni un numero di seggi in Parlamento suffi ciente a garantire una maggioranza stabile (340 seggi su 630). Nel sistema in vigore il premio va attribuito alla lista che supera il 40% dei voti.Se nessun partito raggiunge questa percentuale, si svolge un secondo turno, il cosiddetto ballottaggio, tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.

La soglia di sbarramentoLa soglia di sbarramento indica la percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per entrare in Parlamento. L’Itali-cum fi ssa questa soglia al 3%.

Se il partito A raggiunge complessivamente, cioè sommando i voti presi in tutti i 100 col-legi regionali, il 42% dei voti degli elettori, si vedrà automaticamente attribuito il premio di maggioranza: avrà cioè diritto a 340 seggi in Parlamento.

Il partito A ha raggiunto il 35% dei voti sul ter-ritorio nazionale. È il partito che ha ottenuto la percentuale più alta; al secondo posto c’è il par-tito B, con il 33% dei voti. Poiché nessuno dei due partiti ha raggiunto il 40% si dovrà proce-dere a una seconda votazione, cioè al ballottag-gio, per attribuire all’uno o all’altro il premio di maggioranza. Il premio andrà al partito che, al ballottaggio, avrà preso più voti.

Il partito D ha ottenuto il 2,7% dei voti com-plessivi espressi dagli elettori. Secondo la leg-ge, poiché non ha raggiunto il 3%, i suoi mem-bri non potranno accedere al Parlamento. Il partito F, invece, ha raggiunto il 3,1% dei voti: potrà dunque occupare un numero di seggi alla Camera proporzionale ai voti ottenuti.

Page 2: Il sistema elettorale in Italia - Simone per la Scuola · Il voto di genere e l’alternanza uomo-donna Nell’Italicum, al momento del voto, gli elettori: • scelgono il partito

2 D I R I T T O Percorso 3  La struttura dello Stato secondo la Costituzione

Il voto di genere e l’alternanza uomo-donna

Nell’Italicum, al momento del voto, gli elettori:

• scelgono il partito per cui votare segnando sulla scheda elettorale il simbolo corrispondente. In questo caso, il voto va automaticamente al candidato cosiddetto capoli-sta, scelto dal partito;

• possono esprimere altre due preferenze, cioè votare per due degli altri candidati presenti nella lista del partito. È necessario, in questo caso, che le due preferenze vadano a candidati di sesso diverso, cioè un uomo e una donna: in caso contrario (voto per due uomini o per due donne), la seconda preferenza è annullata.

Oltre al cosiddetto voto di genere, che abbiamo appena visto, per garantire effettivamente le pari opportunità tra uo-mini e donne, la legge elettorale prevede anche l“alternanza tra uomini e donne. Ciò significa che le liste devono esser composte in modo da alternare un uomo a una donna. Nell’ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.

Altre normeNorme particolari sono previste per il Trentino Alto Adige e la Val d’Aosta, regioni nelle quali resta in vigore il sistema elettorale precedente, per i cittadini all’estero e per gli stu-denti impegnati nel progetto Erasmus.In particolare, possono votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all’estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (come, appunto, nel caso dell’Erasmus), per lavoro o per cure mediche.

Elaborazione grafica da www.repubblica.it