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  • 7/30/2019 Il Ve(T)ro - 6

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    Il Ve(T)roTasse e derivati: capire i nostri soldiNumeri. Che pesano e che spaventano. Sono

    quelli del bilancio comunale e dellennesimo odiato bal-

    zello che va sotto il nome di IMU. Il Ve(T)ro ha deciso di

    affrontare nodi economici per cercare di fare luce, nel suopiccolo, su temi molto spesso ritenuti complessi, anche

    perch resi poco chiari proprio da chi dovrebbe sforzarsi

    di farsi comprendere (a proposito di trasparenza, a pag 3

    avanziamo una proposta semplice e di sicura efcacia).

    I dati dellultimo bilancio comunale, disponibili sul sito

    www.carpinetoromano.it, sono allarmanti. Prima sirena:

    nel 2011 sui 3,6 milioni di euro di tasse pagati, solo la

    miseria di 29mila euro di utili. Discutibile anche la ripar-

    tizione dei soldi sborsati dai cittadini: spese in immobili

    per oltre 1 mln di euro a fronte di soli 7000 euro destina-

    ti allo sviluppo economico; spiccioli per la cultura (40mila euro) quando per le attivit sportive si investono ben

    500mila euro.

    Capitolo Imu. Polemiche a non nire tra Governo e Co-

    muni: cos, a quanto ammonta, come va ripartita, Chie-

    sa e banche pagano o no?, e chi ci rimette. A partire dai

    teorici 21 miliardi che lImu dovrebbe fruttare, ci soffer-

    miamo sulle parole chiave per capire cosa abbiamo di

    fronte. Alla base imponibile va sommata laliquota

    base, sul cui livello di pagamento ogni Comune pu de-

    cidere come comportarsi: siamo andati a vedere come si

    comporter il nostro. Come tacere poi della Tarsu (impo-sta sulla monnezza) la cui esosit permette al nostro Pa-

    ese di strappare pagine e titoli su giornali anche nazio-

    nali? Di fronte alle cifre resta da augurarsi che lincasso

    derivante dalle innumerevoli tasse possa essere reinve-

    stito oculatamente. Viene in soccorso Lucio Battisti: Lo

    scopriremo solo vivendo. E partecipando.

    Enza Assist

    Periodico intramurario dinformazione trasparente

    Anno 1 - Numero 6 13-06-2012

    ECONOMIA-

    pagina 2-3

    CULTURA-

    pagina 4-5-6

    SPORT-

    pagina 7

    l Ve(T)ro posa in localit la fota

    SOCIET-

    pagina 8

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    a pag. 2

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    Com bello pagar le tasse

    2

    Cosa non sappiamo dellIMUIMU lacronimo di Imposta mu-

    nicipale unica (o propria). Essa

    rappresenta unimposta entrata in

    vigore nellanno corrente in via

    sperimentale e che troveremo a

    pieno regime a partire dal 2015.

    LIMU stata introdotta dal Go-

    verno Berlusconi con il D.Lgs.

    23 del 14/03/2011 con lintento diaccorpare in ununica imposta sia

    lICI (che per non sarebbe stata

    applicata sulle abitazioni princi-

    pali n tantomeno sulle loro per-

    tinenze), sia limposta sul reddito

    delle persone siche con le rela-

    tive addizionali. Successivamente

    il Governo Monti, con il D.L. 201

    del 6/12/2011 pi comunemente

    conosciuto come Decreto salva-Italia, decide di rivisitare e modi-

    care lIMU: oltre ai fabbricati, ai

    terreni e alle seconde case infatti,

    anche le abitazioni principali e le

    loro relative pertinenze in prece-

    denza esentate, diventano tassate.

    Dopo questa breve ma doverosa

    premessa, proviamo a capire cos

    lIMU.

    1) Innanzitutto bisogna specica-

    re che lIMU composta princi-

    palmente da due elementi: dalla

    categoria catastale (che varia a

    seconda della destinazione duso

    dellimmobile: abitazione, abita-

    zione popolare, esercizio commer-

    ciale, ufcio o studio privati, ga-

    rage ecc.) e dalla rendita catastale

    (che varia a seconda dei vani, della

    citt o zona, della supercie volu-

    metrica ecc.).La loro moltiplicazione ci da

    come risultato la base imponibile.

    2) Alla base imponibile va ap-

    plicata unaliquota base (stabi-

    lita dal legislatore) che pu es-

    sere modicata sia in aumento

    che in diminuzione dalle singo-

    le amministrazioni comunali:

    -0.4 % per le abitazioni principali

    con la possibilit per i Comuni dimodicare dello 0.2% sia in au-

    mento che in diminuzione. Dunque

    la forbice va da un minimo di 0.2%

    ad un massimo di 0.6 %. Il Comu-

    ne di Carpineto Romano in questo

    caso, posiziona lasticella a 0.49%.

    - 0.76% per le seconde case e peraltri casi che evito di citare per

    non tediarvi troppo. In questo caso

    con una forbice compresa tra lo0.76% e l1.06%, la nostra Giunta

    ha posizionato lasticella a 0.89%.

    Lindagine che abbiamo portatoavanti glia della curiosit e na-sce a seguito delle varie polemicheregistrate negli ultimi mesi riguar-do lIMU: mentre il Governo tace, isindaci e gli amministratori di vari

    comuni italiani alzano le barricatecontro lintroduzione di questa im-posta. Abbiamo sentito pi volte larase i Comuni sono solo sempliciesattori dello Stato, dallIMU nonincasseranno nulla. Allora ci siamochiesti, ma veramente cosi? Pos-sibile che i Comuni non tragganobenecio alcuno dallintroduzionedi questo balzello? Ovviamentenon afatto vero quello che molti

    Primi cittadini italiani lamentano:inatti i Comuni non sono sempli-ci esattori dello Stato (e lo dicono

    nonostante siano consapevoli chegli aumenti delle aliquote base liavrebbero evitati tagliando qual-che altra spesa improduttiva) anzi,ne beneciano in prima persona.Degli introiti previsti dalla riscos-

    sione dellIMU risulta che saran-

    no ben 12.8 miliardi(!!!) gli euro

    che intascheranno i comuni. E diquesti 12.8 miliardi il Comune di

    Carpineto Romano, al netto delle

    molteplici detrazioni previste per

    le famiglie, ne incasser ben 313

    mila euro. Non pochi se a questi

    aggiungiamo i 968 mila che sare-

    mo costretti a pagare per la TAR-

    SU (dati estraibili dal bilancio pre-

    visionale approvato in consiglio

    comunale qualche settimana fa). Aconti fatti (non considerando altre

    imposte dirette e indirette come

    IRPEF, scuola, servizi sociali ecc.)

    praticamente il popolo carpinetano

    paga annualmente la bellezza di 1

    milione 200 mila euro solo di im-

    mondizia e casa. Tutto ci stato

    approvato in Consiglio Comunale

    un mese fa dalla maggioranza con

    la complicit dellopposizione: 12

    voti favorevoli, 2 astenuti e un solo

    voto contrario. In un paese dove i

    margini di crescita sono minimi

    per non dire nulli e i servizi sono

    quelli che sono, ci aspettiamo che

    almeno questi 313 mila euro (che

    volendo o nolendo dobbiamo co-

    munque pagare) vengano investiti

    in qualcosa di produttivo. Ma mi

    rendo conto di essere un sognatore

    e a pagina 3 capirete il perch.

    Chacun son gout

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    Anche questanno con mestizia ci

    troviamo a rimirare il bilancio co-

    munale. Documento affascinante

    e ricco di numeri incomprensibili.

    E dunque normale che il cittadi-

    no si rassegni a non capirci nulla

    e il pi delle volte neanche se ne

    interessa. E fondamentale per

    partire da una premessa i bilan-ci sono creati apposta per essere

    poco chiari. La chiarezza compor-

    ta uno sforzo notevole di sintesi

    e impone comportamenti traspa-

    renti. Quando per riusciamo ad

    arrivare alla sostanza delle cose,

    ci rendiamo conto che lindicatore

    fondamentale di qualunque realt

    economica quello di creare ric-

    chezza: se non in termini monetarialmeno in termini di ritorno di ser-

    vizi. Obiettivo primario del comu-

    ne restituire ai cittadini le risorse

    che questi vi investono tramite il

    pagamento delle tasse. Per analiz-

    zare il bilancio comunale di Carpi-

    neto Romano ci vuole pazienza e

    un pizzico di ironia. Premettendo

    che il bilancio formalmente cor-

    retto e che nulla si pu eccepire

    alla sua redazione, almeno in ter-

    mini legislativi, prendiamo qual-

    che dato qua e l e analizziamolo

    con logica. I soldi che il comune

    ha ricevuto direttamente dai cit-

    tadini tramite le tasse nel 2011

    ammontano a 3.590.018 euro,

    di cui: 917.000 euro per la rac-

    colta riuti; costi per istruzione

    materna euro 0, costi per istru-

    zione elementare 14.000 euro;costi per istruzione media 16.083

    euro; assistenza scolastica e tra

    trasporto 26.000; illuminazione

    pubblica 24.000 euro, per i parchi

    e tutela ambientale 25.000 euro,

    ricovero anziani 13.500 euro; ser-

    vizi alla persona 110.223 euro;

    servizio cimiteriale 23.000 euro;

    sviluppo economico 7.000 euro;

    altri servizi generali 20.800 euro;

    teatri attivit culturali (in immo-bili) 439.000 euro; per il setto-

    re sportivo spesi (in immobili)

    500.000 euro; viabilit acquisto

    (beni immobili) 1.274.475; ac-

    quisto attrezzature tecnico scien-

    tiche 320.000, per i parchi spesi

    (in immobili) 1.030.000 euro. Ho

    voluto citare solo alcune spese

    comprese nel bilancio a mio parere

    pi signicative, ognuno pu farsile proprie idee sui numeri e se ri-

    tiene che i propri soldi siano spesi

    bene o male. Il dato maggiormente

    signicativo di un bilancio solita-

    mente l avanzo di ne anno cio

    la differenza tra entrate ed uscite,

    nel nostro comune la differenza

    pari a 29.305 euro. E qui che sor-

    gono i maggiori dubbi: su un pa-

    trimonio totale di 14.000.000 di

    euro la produzione di ricchezza del

    comune ammonta a 29.305 euro,

    una cifra misera e preoccupante

    tenendo conto che solo di interes-

    si passivi sul debito il comune tira

    fuori 213.000 euro lanno. . C

    anche un altro particolare e cio il

    comune ogni anno chiede un anti-

    cipazione di tesoreria di 700.000

    euro, soldi che vengono richiesti

    quando il comune non ha liquidi-t sufciente a sostenere le spese

    correnti, e che hanno un elevato co

    sto in termini di interessi passivi.

    . Ragionando per logica dunque il

    comune ha un ammanco di circa

    670.000 euro il cui rientro garan-

    tito in gran parte dalla Tarsu che

    per serve al pagamento del Gaia.

    Quindi immaginando l esclusio-

    ne di questa entrata dal bilancio

    comunale gli effetti sarebberodevastanti. Morale della favola il

    comune non sora il dissesto -

    nanziario semplicemente perch si

    nanzia con delle Tasse improprie

    e con lentrata per un servizio che

    non svolge in proprio.

    Se si pensa poi ai servizi resi al

    cittadino linquietudine tende a

    salire, dei 3.600.000 euro (pagati

    direttamente dal cittadino al nettodelle altre entrate regionali e sta-

    tali) solo una minima parte viene

    reinvestita per i servizi di mag-

    giore interesse quali listruzione,

    lo sviluppo economico per citarne

    alcuni.

    Mi sento di fare una proposta alle

    amministrazioni pubbliche, pub-

    blicate su internet (ogni tre mesi)

    gli estratti conto bancari cos che

    vi sia una maggiore trasparenza

    nei conti.

    Che almeno vi sia parit di tratta-

    mento, dato che gli

    estratti conto bancari dei cittadi-

    ni vengono inviati al sco ogni

    tre mesi. Anche se formalmen-

    te va tutto bene, sostanzialmente

    siamo in un mare di guai, basti

    pensare che se quei 14.000.000

    di euro di patrimonio fossero statiinvestiti in bot decennali avrebbe-

    ro reso... (continua a pagina 4)

    Lo sbilancio comunale

    e io pago!

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    Vivere la letteratura

    Cuore di tenebra (J. Conrad 1889 p,150)

    Protagonista del racconto Marlow che,durante una traversata in battello sul Tamigi, racconta la sua

    esperienza vissuta nellafrica nera. Marlow un marinaio che lavora per una compagnia belga impe-

    gnata nel commercio dellavorio. Appena arrivato nella regione dellentroterra africano che mai viene

    specicata nel corso del romanzo, Marlow resta disgustato dalle razzie e le barbarie che subiscono i

    nativi da parte degli europei. Nella sede della compagnia Marlow sente ripetutamente parlare di un

    agente chiamato Kurtz, che viene considerato il migliore nel suo lavoro, ma che misteriosamente

    scomparso. Marlow viene incaricato di partecipare ad una spedizione nel cuore della foresta per ricer-

    care Kurtz. Il viaggio di Marlow un espediente dello scrittore per descrivere i luoghi e le atmosfere

    primordiali dellAfrica. Una volta giunto a destinazione, Marlow scopre che Kurtz viene venerato

    come una divinit da una trib di indigeni, i quali si sono resi protagonisti di truculenti sacrici in ono-

    re del loro Dio bianco. Marlow prova sia disgusto che ammirazione verso la forte ed eclettica perso-

    nalit di Kurtz, oramai divenuto un uomo folle e gravemente malato. Il protagonista riesce a far salireKurtz sul suo battello per riportarlo nelle terre colonizzate ma durante il viaggio spira sussurrando le

    famose parole Lorrore, lorrore. Tema centrale del romanzo la critica al colonialismo in Africa e

    il male intrinseco nella societ occidentale. Infatti il cuore di tenebra non la foresta africana come si

    potrebbe erroneamente pensare, bens la radice vitale dellEuropa, che si manifesta nellavidit da-

    vorio e nel razzismo verso gli indigeni. Evidente anche il fascino del macabro, tipico delle opere di

    Conrad, ne un esempio il cannibalismo praticato dalla trib di Kurtz. Inoltre molto interessante la

    minuziosa analisi della psiche di kurtz, in bilico tra la follia e leccessiva lucidit. Lo scrittore inoltre

    ci fornisce una dettagliata descrizione dellambiente e della cultura dei nativi africani. Dal Romanzo

    stato tratto il lm apocalypse now diretto da F.F. Coppola, considerato un dei massimi capolavori

    del cinema.

    Kovskij

    700.000 euro lanno e se

    fossero stati redistribuiti ai citta-

    dini avrebbero sicuramente frut-

    tato di pi. Ma limportante

    che tutto sia formalmente corret-

    to, continuiamo a pagare per una

    amministrazione pubblica inef-ciente, tra investimenti pubblici

    fantasiosi e interventi opinabili.

    Nessuno per chiede ai cittadi-

    ni come vorrebbero veder spesi

    i loro soldi, c sempre qualche

    tecnico che ritiene di saper spen-

    dere i soldi dei cittadini meglio

    di loro. Ed cos che negli anni

    cresciuto il debito pubblico,linefcienza e la rabbia degli

    Italiani, che alle soglie del terzo

    millennio si ritrovano: pi poveri

    dei loro padri, meno motivati, sicu-

    ramente pi indebitati,senza pen-

    sione e costretti a votare un comico,

    nella speranza che questa tragedia

    Greca risulti, a tratti, divertente.

    Alone in the Dark

    [email protected]

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    Raggiungere un alto livello profes-

    sionale e sperare di fare pi soldi

    possibili. E proprio questo il sogno

    della maggioranza di noi giovani

    di oggi. Falsi moralismi a parte,

    chi non ci metterebbe una rma?

    Eppure non tuttoro quel che luc-

    cica. Il perch ce spiega lo scritto-

    re Walter Siti, intervenuto a Chetempo che fa, su Rai3. Presentan-

    do il suo libro Resistere non serve

    a niente (Rizzoli 2012, pagg.324,

    17), nel quel racconta la vita di

    Tommaso, un borgataro divenu-

    to uno dei grandi capitalisti mon-

    diali, Siti avverte: il capitalismo

    nanziario sta modicando irrepa-

    rabilmente la nostra vita. E in peg-

    gio. Ma come, i soldi non fanno lafelicit? No, non proprio cos!

    Il denaro, dichiara Siti, cambia ra-

    dicalmente la qualit della nostra

    socialit: Il possesso di una ric-

    chezza si traduce in un istante in

    un inseguimento ad un innito che

    rinchiude alcune persone ricchissi-

    me dentro un paradiso concentra-

    zionario: i ricchi vivono solo tra

    di loro quasi in un mondo orgia-stico che lascia degli strascichi di

    angoscia profonda. Riettiamo

    bene su ogni parola. E verissima.

    Seconda riessione: la criminalit

    e la malattia del possesso. Quante,

    tra quelle persone ricchissime, si

    salvano da una vita che nisce per

    mettere in connubio le proprie ta-

    sche con la criminalit o comunque

    con azioni legalmente scorrette? E

    quante di loro riescono, nonostantei soldi, a proteggersi dalla malattia

    del possedere, ovvero lopposto di

    di una vita culturalmente sana fatta

    di relazioni intense e scambi uma-

    ni veri? Per un ricco anche il

    sesso qualcosa di nanziario:

    lo psicanalista di Tommaso, il pro-

    tagonista del libro, glielo fa notarepi volte: egli parla dei suoi rap-

    porti sessuali con gli stessi termini

    delle sue transazioni nanziarie!

    Ancora: quanti di quei ricconi

    riescono a non convincersi che il

    capitalismo nanziario, allinterno

    del quale sono ingabbiati, un si-

    stema che faccia superare le dif-

    colt della vita mediante il famoso

    progresso che non nisce mai?Senza contare, e questo lo aggiun-

    giamo noi, che il capitalismo sino-

    nimo di speculazione economica,

    ovvero quella grande macchia che

    sta piegando leconomia del no-

    stro mondo. Gente che vive solo di

    interessi monetari borsistici, frutto

    di orchestrate azioni che confon-

    dono psicologicamente e niscono

    per rovinare i piccoli investitori!

    Il grande capitalismo nanziario al-lora ce la sta rovinando la vita o no?

    Certo. E non solo economicamente,

    ma anche ideologicamente. Ba-

    diamo bene - ha continuato Siti -

    che il capitalismo la principale

    causa dellassenza di democrazia

    odierna, concepita come senso di

    correttezza e di responsabilit ci-

    vica. In un mondo dove primeggia

    linteresse personale (e questo s

    che ce lo insegnano i capitalisti),come fa a vivere la democrazia, che

    invece unoperazione altamente

    culturale fatta di parit economica

    e sociale? Alle condizioni attuali

    essa non altro che il dio morto

    della nostra modernit, un qual-

    cosa di cartapesta che sta in piedi

    solo a parole. Un dio di un mon-

    do caratterizzato da unoligarchia

    del denaro che sorpassa tutto.Vogliamo davvero diventare oli-

    garchi onnipotenti? E davvero il

    nostro sogno? Vogliamo davvero

    continuare a distruggere noi stes-

    si e chi ci seguir? Pensiamoci. In

    una piccola realt di paese come

    la nostra dovremmo ancora esse-

    re bene in grado di riconoscere i

    veri valori, il vero benessere. Non

    quello della ricchezza smisurata,

    ma quello fondato sulle emozioni,

    sulle ideologie, sui rapporti uma-

    ni e sociali, sullapertura anche a

    ci che diverso da noi. E sappia-

    mo riconoscerlo perch, per for-

    tuna, c qualcuno che ancora ce

    lo insegna. Non perdiamo la testa

    e non dimentichiamo mai che il

    nostro mondo progressista e capi-

    talista deve solo afancare il vero

    senso della vita, non sopraffarlo.

    Felice Acquistapace

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    Il capitalismo: un mondo orgiastico di

    onnipotenti oligarchiciWalter Siti e lavvertimento ai giovani: i soldi affossano culturalmente e socialmente

    Walter Siti, professore di Letteratura ita-liana contemporanea alluniversit dellA-quila.

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    Orrore. Ucciso Falcone. Mille

    chili di tritolo sotto lAutostrada.

    Qualche giorno fa aveva det-

    to: mi hanno delegittimato, sta-

    volta i boss mi ammazzano.

    Questa la prima pagina del Cor-

    riere della Sera del 24 Maggio

    1992, la domenica successiva a

    quel maledetto sabato che ha sca-

    tenato lapocalisse, spezzando il

    simbolo della lotta alla maa. Il

    23 maggio di venti anni fa, moriva

    il giudice Giovanni Falcone nella

    tragica strage di Capaci, cittadi-na nel palermitano. Lauto in cui

    viaggiava fu fatta saltare in aria

    sullAutostrada A29, vicino allo

    svincolo. Con lui morirono anche

    sua moglie Francesca Morvillo e

    gli uomini della sua scorta: Vito

    Schifani, Rocco Dicillo, Antonio

    Montinaro. Falcone stato uno dei

    pi importanti magistrati italiani,

    in quanto grazie ai suoi innovativi

    metodi di organizzazione giudizia-

    ra, riusc a comprendere il quadro

    di una gigantesca organizzazione

    criminale: i conni di Cosa no-

    stra. Per questi nuovi procedi-

    menti sui quali fondava il proprio

    operato, fu chiamato a far parte del

    pool antimaa istituito dal giudice

    Antonio Caponnetto, insieme ad

    altri colleghi come Paolo Borsel-

    lino, iniziando quindi ad indagaresui processi di maa, grazie anche

    alla nuova legge di cui fu artece

    Pio la Torre, parlamentare dellal

    lora PCI, ucciso dalla maa, la

    quale introdusse per la prima volta

    il reato di associazione maosa.

    Il Vetro si ritrova oggi a parlare di

    quella ignobile strage, di quella

    che rappresent, non gi un direttoaffronto allo Stato di cui per certi

    versi, parte di questo ne era com-

    plice, ma unamara e incommen-

    surabile perdita, di un umile ser-

    vitore di quello stesso Stato, che

    lo ha delegittimato proprio perch

    provava e riusciva a combattere

    quel cancro di associazionismo

    criminale che da troppo tempo ha

    accompagnato e inuenzato i ver-tici della politica nelle sue scelte e

    direzioni del Paese. Purtroppo la

    storia della nostra nazione ric-

    ca di luoghi comuni, corruzione

    istituzionale, politica legata alla

    criminalit organizzata, lo stesso

    Stato maa. Falcone per, leci-

    tamente precisava che bisognava

    sfuggire da questi schemi menta-

    li, dovendo parlare sul concreto di

    determinate cose, per cercare pri-

    ma di tutto di chiarirle a noi stessi

    per poi poterle chiarirle agli altri.

    Si sempre data una lettura dei

    rapporti tra maa e politica che

    in realt inadeguata, rispetto alla

    gravit del problema e la gravit

    del problema, data dal fatto che

    la maa ad apporre in condizioni

    di autonomia le regole del gioco.

    Egli ha sempre creduto che fosseimportante parlarne e parlarne cor-

    rettamente della maa quanto fe-

    nomeno criminale, perch non vi

    dubbio che vi sia una forte sensibi-

    lit sociale rispetto a questi gravis-

    simi problemi, ma spesso manca,

    la correttezza dellinformazione.

    Ed proprio con questa frase del

    giudice, che vorrei stimolare lat-tenzione del Comune, nellaffron-

    tare anchesso, temi di legalit

    e senso di giustizia. Incitare per

    quanto si pu, linsegnamento nel-

    le scuole e/o tramite e soprattutto

    eventi culturali quali essi siano,

    un istruzione di pensiero, facendo

    ragionare i ragazzi sul rapporto tra

    maa e stato e sul perch la maa

    non sia mai stata combattuta vera-mente da questo.

    Il problema maa rimane tale nonsolo per la passivit e la probabi-le collaborazione dello stato, maanche perch non viene atta unagiusta campagna di istruzione a ri-guardo. Lascio voi lettori, con unringraziamento che mi sento diare ad una donna che, a tal riguar-do sta dedicando la sua esistenza.Maria Falcone.

    Lionel Hutz

    Stato e/o MafiaUna nazione a libert condizionata

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    Il 20 maggio 2012 il cuore dello

    sport Carpinetano ha avuto un sus-

    sulto che non necessitava certa-

    mente di un qualche elettrocardio-

    gramma a testimoniarne lo stato

    di benessere. Verrebbe da titolare

    Tutto vero come fecero per ilmondiale azzurro vinto a Berlino

    nel 2006,i giornali sportivi na-

    zionali (Gazzetta dello sport).

    Questa una data altrettanto stori-

    ca e memorabile per lo sport (pae-

    sano), in quanto segna il passaggio

    di categoria della Semprevisa, la

    Biancoverde, la squadra che ancor

    prima del Milan, Juve ecc. en-

    trata nei nostri cuori quando era-vamo ancora ragazzini. Il salto di

    qualit della squadra allenata da

    Mister Volpari, arrivato con un

    impressionante numero di risultati

    utili e vari record che fanno bagna-

    re gli occhi e gonare il petto : 73

    punti fatti, 22 vittorie, 7 pareggi

    e una sola sontta, 73 gol fatti e

    appena 20 subiti! Una vittoria che

    torna ai piedi del monte Capreo

    dopo 16 anni e che corona i sogni

    di unintera comunit. Questan-

    no certamente la carta in pi, oltre

    alla validissima rosa assemblata

    proprio per centrare lobbiettivo

    Promozione, stato il supporto

    dei numerosi tifosi e della fran-

    gia pi chiassosa del basso-Lazio,

    gli Ignari, che hanno trasformato

    ogni partita in un grido damore

    per i colori e per il proprio paesee preparato ogni trasferta come

    se si stesse andando a giocare la

    la nale di Champions, non acen-do cos mai mancare il calore aigiocatori, anzi, spingendoli talvol-ta addirittura al di l dellostacolo.La Semprevisa, Carpineto, VostraMaest- Il Galeotti si sono sapu-ti ricolmare di esta e gioia comenon accadeva da tanto tempo, ce-lebrando lo scorso 20 maggio una

    vittoria sportiva che si poteva pa-ragonare ad una esta paesana:numerosissime persone al campo,tra cui bambini, anziani, donne,una coreograa spettacolare pre-parata appositamente dagli Ignari,per ringraziare quei ragazzi chein calzoncini, partita dopo partita,hanno coronato il sogno comune.Sortunatamente il tempo non stato dei migliori, ma ci non ha

    impedito alla squadra a ne partita(vinta con lAnagni 7-0) di esteg-giare ugualmente, prima abbrac

    ciando i tiosi che hanno invaso ilcampo, e dopo con un carosello diunora e mezza per le strade paesa-ne, con tanto di bagno alla on-tana della Piazza! Ci che rendeeri di questa impresa sportiva,

    che la squadra composta da nu-merosi ragazzi Carpinetani, chehanno onorato questa magliettadallinizio alla ne; non sono mol-te le realt calcistiche limitroe chepossono vantare una competitivite un raggiungimento di risultatitale, con ragazzi del proprio pae-se. Ovviamente alla vittoria han-no contribuito largamente anche

    i ragazzi stranieri, che si sonodimostrati attaccati ai colori e vo-tati alla causa. Lanno prossimo laBiancoverde giocher in Promo-zione, sperando che i risultati e le

    vittorie possano continuare ad ac-compagnarla per tutto il campio-nato, la cosa davvero importante che comunque vada il vero mi-racolo non stato il triono nale,

    bens il atto di aver ridato credi-bilit ad un calcio e ad uno sportche a livelli superiori continua adeludere, a cui nessuno riesce adafezionarsi, rivelando nuovamen-te, per chi non volesse ancora cre-derci, che le cose pi belle sonoquelle pi semplici, quelle doveper divertirsi non servono do-ping o scommesse, ma una sciar-petta biancoverde e gridare a pi

    non posso per 90 minuti : VISA!!

    Azzeccagarbugli

    La Visa campione

    Unannata da incorniciare

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    Carpineto Romano , 13/06/2012Responsabile Layout,Prof. Moriarty

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    Pillole di storia

    La convivenza civile in un paese deve essere alla base di ogni tipo di relazione. Cia-

    scun individuo deve avere la libert di esprimere i propri desideri e ambire alle proprieaspirazioni in ogni campo: lavorativo, sociale, politico ecc. Lo stato deve garantire la difesa ed il

    rispetto dei diritti umani, riconosciuti dal diritto internazionale e promuoverli in ogni strato sociale,

    e combattere ogni tipo di discriminazione. Oggi vogliamo ricordare la legge 180/1978 (gi legge

    Basaglia), con la quale si impose di chiudere i manicomi, e si regolament il trattamento sanitario

    obbligatorio, ridonando ai malati la propria dignit. I manicomi erano luoghi ameni, di contenimento

    sociale, dove i pazienti erano spesso lasciati a se stessi, maltrattati, senza la possibilit di esprimere

    i propri bisogni; questa realt purtroppo oggi viene rivissuta attraverso la piaga degli ospedali psi-

    chiatrici giudiziari. Come possiamo vedere, la storia piena di buoni esempi; il guaio che spesso

    luomo tende ad allontanare ci che diverso, e non a comprenderlo.

    Azzeccagarbugli

    Storie di Donne Immortali

    Bisogna che la parola viaggi attraverso i mezzi di comunicazione

    Questa la storia di una donna che visse a cavallo tra due secoli; respir in prima per-

    sona venti che annunciavano grandi cambiamenti, allalba ormai dello sviluppo eco-

    nomico-industriale. Coraggiosamente impose la sua gura in una realt ancora troppo

    maschilista, che preferiva di gran lunga la virilit allapparente innocenza femminile.

    Maria Montessori, contrariamente ai progetti che per lei riponevano i genitori, intrapre-

    se studi scientici, avvalendosi nel 1896 del titolo di Prima Dottoressa Italiana dopo

    lUnit dItalia. Dedic una vita intera al volontariato e allo studio della psicologia

    scientica; ma a fare breccia nel cuore della Montessori furono i bambini, in particolarequelli affetti da disabilit. Per loro si rese fautrice del METODO MONTESSORIANO,

    a difesa della creativit infantile: Dalla libert deve emergere la disciplina.. La sua fu

    una coraggiosa battaglia anche in difesa dellemancipazione femminile e nelle vesti di

    grande comunicatrice insegn al mondo intero limportanza della parola e la potenza

    del linguaggio a qualunque et e per ogni individuo.

    Veritas filia temporis