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    Il Ve(T)roDepuriamociPeriodico intramurario dinformazione trasparente

    Anno 2 - Numero 19 12/10/2013

    CRONACA LOCALE-

    pagina 2-3

    ATTUALIT-

    pagina 4-5

    CULTURA-

    da pagina 6-7

    RUBRICA-

    pagina 8

    Il sipario del terzo anno si sta piano pia-no aprendo davanti alla nostra giovanissi-

    ma redazione. Verrebbe da gridare a tutti,immediatamente, le proposte e novit cheIl Ve(T)ro ha pensato e cominciato a tra-durre in cantiere, per non tradire le aspet-tative di tutti i lettori (e non solo) e dellacittadinanza, ma ben risaputo che lap-

    petito vien mangiando. Si pu certamen-te per rinnovare la dedizione e la volont,di portare avanti un progetto che ha avu-to unevoluzione nel corso dellultimo annoe mezzo. Si porteranno allattenzione deiCarpinetani, sia le problematiche del pae-se (come in questo numero, in cui parle-remo dellannoso problema del depuratoredelle acque reue urbane, della difcolt diaccedere ed uscire degli anziani dal paesevecchio ecc.), sia gli aspetti positivi. Nonmancheranno ovviamente anche iniziative

    pubbliche, che saranno scelte con cura eorganizzate afnch venga garantita la piampia adesione possibile, toccando le pi

    variegate tematiche. Gran parte del no-stro lavoro sensibilizzare la popolazionesu avvenimenti e situazioni che, nonostan-te siano davanti agli occhi di tutti, vengonotrascurate o trattate con apparente noncu-ranza. Dobbiamo anche ammettere che nelcorso di questi anni la collaborazione conVoi lettori stata preziosa, in quanto fontianonime e non, di segnalazioni che ci hanno

    il Ve(T)ro d il suo benvenuto al nuovo parroco

    permesso di svolgere al meglio la nostra at-tivit giornalistica (utilizzando in manieraimpropria, o per lo meno non piena, questoaggettivo). Ricordiamo, a tal proposito, chela redazione aperta a qualsiasi tipo di aiu-to e confronto: chiunque voglia, pu con-tattarci o lasciare un messaggio sul proloFacebook de Il Ve(T)ro, oppure allindirizzoe-mail che vedete allultima pagina del no-stro mensile. Grazie per il vostro sostegno,ora nalmente vi auguriamo buona lettura!

    Azzeccagarbugli

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    Il depuratore che non cStoria di un grande mistero

    Il depuratore un sistematecnologico che, una vol-ta realizzato, serve ad eli-minare dai sistemi liquidi egassosi sostanze estranee oinquinanti. Detto in parolepovere tutti gli scarichi ur-bani provenienti dai bagni

    e dai lavandini delle abita-zioni, niscono l dentro peressere ltrati e, una voltadepurati, vengono espulsinei mari e umi senza con-seguenze sul piano ambien-tale. Nella depurazione degliscarichi urbani si procede atappe con speciche azionie reazioni: separazione deigrossolani, sedimentazione,

    digestione batterica, ossida-zione, ltraggi e disinfezioninali. Questo quello che inlinea di massima avviene inun Paese normale qual non lItalia. Infatti sono ben 820i comuni del nostro Paese anon essere dotati di un es-senziale sistema di depura-zione degli scarichi urbani.E naturalmente tra questi -

    gura anche Carpineto Roma-no. In pratica le acque reueprovenienti da quasi tutte leabitazioni carpinetane (perquanto ne sappiamo infatti cisono eccezioni per gli stabilicostruiti pi recentemente),si riversano dentro al FossodellAnnunziata senza alcuntipo di ltraggio e depurazio-ne. Ad oggi, nella localit ori-

    ginariamente destinata allacostruzione del depuratore(zona Pratarina, localit An-

    nunziata), possiamo trovaresolamente due bocchettonicircolari, il cosiddetto collet-tore, dai quali escono diret-tamente gli scarichi urbani.Praticamente il ume di li-quami esce dai bocchettoni,si riversa nel Fosso dellAn-

    nunziata, percorre svariatichilometri per poi scompari-re allaltezza del distributoreERG. Vi state chiedendo chene fanno quindi queste ac-que? Eccovi servita la rispo-sta: le assorbe la terra. Ilproblema che si pone quindiduplice: da una parte la vio-lazione delle pi elementarinorme ambientali, e dallal-

    tra linquinamento delle faldeacquifere. Una situazione cheperdura da circa trenta anni.Per saperne di pi abbiamoquindi deciso di rivolgerci te-lefonicamente sia allARDIS(Agenzia Regionale per laDifesa del Suolo), sia allAR-PA (Agenzia Regionale per laProtezione dellAmbiente).Mentre la prima non ha ri-

    sposto in maniera esaustivaai nostri quesiti, la secondaci ha detto che la costruzionedel depuratore di compe-tenza del gestore (quindi lA-CEA) e che avremmo dovutorivolgerci al Comune perchinformato da tempo dellasituazione. Andiamo cosi aconsultare il sito del Comunee, scorrendo lAlbo Pretorio a

    ritroso, troviamo un comu-nicato del 26 Ottobre 2009con oggetto Avviato liter

    per la realizzazione del de-puratore. L si afferma chepochi giorni prima del comu-nicato, si tenne unappositaConferenza di Servizi pressoil Ministero delle Infrastrut-ture per discutere propriodellimpianto di depurazione

    nel nostro paese. Venne in-dicata una data precisa perlinizio dei lavori: i primi mesidel 2010. Ma di questi lavori,a distanza di tre anni dal co-municato, neanche lombra.Ma pi passa il tempo e pi lasituazione rischia seriamentedi peggiorare: pende sul no-stro capo infatti la Spada diDamocle dellUE. In pratica

    dal 1 Gennaio 2016 i Comu-ni che non posseggono unsistema di depurazione delleacque, saranno a rischio disalatissime multe da partedellUE (ad oggi quantica-te nella cifra di 1 Miliardo diEuro). La sanzione consiste-r in un importo una tantumda pagare subito e da unimporto giornaliero propor-

    zionale al numero di giornidi continuato inadempimen-to successivo alla pronunciadella sentenza, al numero ealla consistenza degli agglo-merati. Multe che saranno acarico dei soggetti istituzio-nali inadempienti. Multe chesaranno quindi a carico degliEnti Locali. Fatevi due con-ti!

    Chacun sn got

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    Lunga vita al centro storico

    In questo articolo volevamodare importanza a quella clas-se sociale che qui a Carpine-to Romano, come in ogni altropaese della zona, viene solita-mente trascurata: gli anziani!Carpineto Romano conta oggiapprossimatamente 4.600abitanti e circa la met sonoanziani, perci facile intui-re che le difcolt di vita perqueste persone allinterno diun paesino di montagna comeCarpineto, sono molteplici.Una di queste la difcoltdaccesso e duscita dal paesevecchio.Il nostro paese si concentraper il 40% , circa, nel centrostorico, ovvero nella parte pi

    antica del paese, e pi scomo-da da raggiungere, ove vivonosoprattutto persone anziane.Sarebbero molte le soluzionida adottare per risolvere que-sto problema, ma ad oggi, permotivazioni burocratiche, nonsono state possibili da applica-re.Un inizio promettente alla so-luzione del problema c sta-

    to, costruendo la famosa cir-convallazione della Peschiera(piazza collocata nella partepi bassa di Carpineto Roma-no).Per tanti motivi sia burocraticiche economici, i lavori stenta-vano a proseguire (no a pocotempo fa) anche se la realizza-zione di questo progetto, comesappiamo, vitale per il centro

    storico, poich questarteriadi cui stiamo discutendo, an-dr a collegarsi con la partepi alta del paese, a vantag-

    gio degli abitanti che vi risie-dono. Secondo un mio pareresi dovrebbero trovare tutti isiti cominciando dai parcheggiesistenti e creare delle vie disbocco che colleghino il centrostorico con le strade principa-li del paese, coscch c unamaggiore facilit per le perso-ne anziane di raggiungere leproprie abitazioni.E di notevole importanza co-struire queste strade poichun anziano pu avere bisognidi diversa natura, e quindi lanecessit di recarsi nelle pro-prie abitazioni in breve tempoe comodamente.Il comune del nostro pae-se dovrebbe investire denaro

    pubblico, pi autorevolmente,per mantenere in vita il paesevecchio.Innanzitutto dovrebbe renderefunzionale la circonvallazionefattasi alla Peschiera e quellache si sta realizzando a LargoLavatoio, con scala mobile incostruzione che lo collega conVia Giacomo Matteotti.Cos in breve i portatori di an-

    dicap e gli anziani raggiunge-rebbero da Largo Lavatoio lezone centrali del paese. Unal-tra soluzione di vitale impor-tanza sarebbe la costruzionedi un ascensore che collegaVia Costanzo Ciano (parcheg-gio) con la zona del centrostorico Jo Curso, coscchin breve i turisti potrebberoraggiungere la parte del pa-

    ese che ospita il museo dellaReggia dei Volsci, ma soprat-tutto faciliterebbe di gran lun-ga la vita degli anziani, che

    potranno cos raggiungere ve-locemente e comodamente leloro abitazioni. Naturalmenteognuna di queste costruzionidovranno essere a uso gratu-ito per gli anziani che ne trar-ranno vantaggio.Un altro fenomeno che vor-rei evidenziare in questo arti-colo la presenza quotidianadi decine di volantini dispersisulle bianche strade del paesevecchio, che oltre ad essereun problema di estetica unagrave difcolt per gli anzianidi spostarsi da una parte allal-tra del paese senza incomberenel scivolare su questi fogli dicarta abbandonati a terra.Sarebbe opportuno limitare il

    volantinaggio nella parte sto-rica del paese o farlo in modoappropriato, ovvero inlarequesti fogli di carta plastica-ta nelle cassette postali e nongettarli a terra per diventarecos oggetti di incidenti per ipi anziani.Portare a termine questi pro-getti sarebbe un modo per ri-valutare il paese vecchio che

    man mano si sta svuotandopoich aumentano sempre dipi le difcolt per restare aviverci; essendo, poi, il nostrocentro storico, uno dei pi ric-chi paesaggi storici della zonasarebbe un peccato assistereallisolamento assoluto di tan-ta bellezza.

    Vridique Soleil

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    La prima settimana di ottobreLsd in parlamento ? e in comune?

    Lultima settimana statadura, quella prima ancor dipi, molte fandonie dette enulla cambiato. Possiamosempre rallegrarci per il fat-to che un deputato della Re-pubblica Italiana ha presen-tato un disegno di legge, perfar stabilire al giudice in caso

    di divorzio dei coniugi, a chideve essere afdato lanimaledomestico. Il presidente del-la Camera invece non tollerache la si chiami il presidente,preferisce essere chiamata lapresidenta?. Il governo con-vinto che iva sia la misura delfallo dei propri componen-ti, pi cresce meglio . SilvioBerlusconi va in riunione col

    cane della sua nuova ragaz-za, oramai ama solo gli ani-mali. Epifani crede di essereil segretario del partito demo-cratico ancora non ha capitodi stare su scherzi a parte.Renzi si sente il nuovo Savo-narola speriamo non faccia lastessa ne. Alfano si preparaa fare la ne di Fini ma senzala casa a Montecarlo. Cicchitto

    ha dichiarato che le dimissioniin massa dei parlamentari Pdlsono un modo per allungarei lavori parlamentari di unaquindicina danni (unico casoal mondo in cui se ti dimettiresti in carica 15 anni). Sac-comanni ha spiegato che percoprire le spese bisogna au-mentare le entrate tramite letasse, forse gli sfugge il fatto

    che se hai poche entrate riducile spese lo sa anche mia non-na. Letta ha ricevuto le dimis-sioni irrevocabili dei ministri

    e le ha riutate, ma se sonoirrevocabili come fai a riutar-le? La mia solo curiosit. Nelfrattempo nel paese reale: aNapoli ogni giorno qualcunoaccende un fuocherello tos-sico, migliaglia di vite si spe-gneranno da qui a 50 anni,tra atroci sofferenze. A Milano

    chiude un impresa al giorno.La disoccupazione giovanileaumenta in tutta Italia, ho vi-sto cartelli in alcune manife-stazioni con su scritto non un paese per giovani. Anchea Carpineto si sono ispiratialla Teoria Saccomanni infattile spese sono aumentate e letasse pure. A breve il Comunenanzier un particolare tipo

    di paraurti (il frangivacche)che consente alle macchinedi prenderle in pieno senzadanneggiarsi, non preoccu-patevi tutto nanziato dallaprovincia. Parliamo del nuovopara-cool, innovativo tipo dislip-trendy conanziato dal-la regione Lazio impedisce diessere montati dai tori duran-te una passeggiata nel centro

    storico, anche se al momentonon mai accaduto, preve-nire meglio che curare. LaComunit Montana dopo avervisto google maps ha pensatodi farsi nanziare un progettoidentico dall Unione Europea,spendendo all incirca 80.000euro, lobiettivo consentireai numerosi esercizi com-merciali del paese di inserire

    la propria ubicazione in unamappa virtuale (questo veroanche se meno diverten-te del frangivacche). Palazzo

    Pecci stato ceduto ad unemiro Arabo che ha deciso dilasciarlo com, ha sostenutoin un intervista che far crol-lare la casa natale di un Papanon ha prezzo, lunica colpa diLeone XIII a suo dire, sarebbequella di essere stato rafgu-rato sulla copertina di un fa-moso disco dei Led Zeppelin,una questione di invidia. Nelfrattempo nel paese pseudo-reale a Carpineto chiude tut-to, i commercianti si sono tra-sformati in esseri mitologicimet uomini e met fantasmi,sono in attesa che qualcuno siaccorga di loro, lestremo ten-tativo sar quello di accendereun bengala sulla croce, nella

    speranza che almeno nostrosignore li veda. Per garanti-re ancora qualche apertura stata introdotta una normache cos recita: ogni eserci-zio commerciale che leser-cente vuole aprire deve primaessere stato aperto a Monte-lanico, la legge ancora alvaglio di autorevoli esperti iquali si interrogano sulla co-

    stituzionalit della stessa. At-tendendo con ansia liniziativaCarpineto a spasso, vade-mecum su come organizzarela giornata in assenza di lavo-ro, gustiamoci questo piace-vole ottobre allinsegna dellasobriet e delle callaroste alcinipide.

    Alone in the dark

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    Il museo marconiano o museocivico delle telecomunicazionirischia la vendita con conse-guente demolizione. ci cheha deciso il sindaco e la suamaggioranza.. Nel museo vi la collezione di Cremona,nella quale si annoverano stru-menti telecomunicativi di tut-

    te le epoche, nonch dei pez-zi unici al mondo, quindi di unimportanza storica non indiffe-rente. Uno degli strumenti pifamosi della collezione a causadelle poche copie in circolazio-ne, la macchina crittogracaenigma che fu ampiamenteutilizzata dai nazisti. Inoltreper anni la collezione ha posse-duto il Guinness World Recordper la collezione pi vasta di

    strumenti telecomunicativi. Lastruttura in passato era usata

    come zona di spaccio dalla sto-rica azienda B.P.D. che duran-te la seconda guerra mondialeproduceva polvere da sparo eche oggi di propriet del co-mune di Colleferro. Il 9 set-tembre i consiglieri dei partitidi minoranza hanno presentatomozioni per la riqualicazione

    della struttura, tra cui la pro-posta di spostare la bibliotecacomunale allinterno del museovisto che attualmente si trovain una struttura privata, mamaggioranza prosegue per lasua strada. Intanto anche il ge-nerale Cremona, lottuagenarioproprietario della collezione,durante unintervista andata inonda su Radio1 ha lanciato unappello per la salvare i cime-

    li della collezione. Neanche lapopolazione ha digerito questo

    amaro boccone, infatti molteassociazioni culturali di Colle-ferro hanno dichiarato la lorocontrariet alla decisione dellagiunta comunale. La chiusuradel museo Marconiano porte-rebbe ad un regressione cultu-rale inaccettabile della nostrazona visto limportanza della

    collezione, ma sembra che lacultura debba perire quando visono in ballo interessi economi-ci.

    Spider Jerusalem

    Museo Marconiano

    Pillole di storiaOttobre

    La ricerca dovrebbe essere garantita da uno stato che ha cura dei propri cittadini.Purtroppo il condizionale dobbligo, perch sempre pi notizie, ultimamente,ci parlano di sottrazioni di fondi destinati alla scoperta di armi contro malattie

    e virus. Un esempio, invece, di ottimo connubio tra stato e ricerca sperimentale sicuramente quello che ha visto la scoperta, nel lontano ottobre del 1956, delvaccino contro la poliomelite, da parte del medico e virologo Albert Bruce Sabin.La poliomelite era una malattia virale, altamente contagiosa, che imperversavain tutto il mondo. Grazie allaiuto economico della National Foundation for Infan-tile Paralysis, creata da Roosvelt nel 1938, Sabin riusc a varare un programmadi studio in molte universit statunitensi, mettendo a punto le prime importantivittorie contro lodioso morbo. Molto spesso si cerca di tarpare le ali al volo dellamedicina e ricerca scientifica, investendo su altri settori (che di umanitario e af-fascinante hanno ben poco) non riflettendo sul fatto che le peggiori malattie nonsono quelle fisiche, ma quelle legate allanimo umano.

    Azzeccagarbugli

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    PREPARTITA Giugno 1997 h11:00, campo sportivo Co-munale di UltimaLanda.Partita Alunni III Media vsProfessori. Novanta minu-ti pi eventuali tempi sup-plementari e, nel caso, calcidi rigore. In gioco un trofeoch nulla in confronto allareale e tacita posta in gioco:lapparente supremazia du-na visione del mondo sullal-tra e certe rivincite che fuoridalla scuola saranno pureefmere ma necessarie.

    Tra i professori, uomini at-tempati, padri di famiglia,ex mariti con prole a caricoora single resistenti, ed unprete di periferia ne peda-tore. Eccoli: Bianchi, cen-travanti vecchie maniere,tutto sico e gomiti alti; Ci-vilo, terzino rotondetto chenon pu chiedere alla suaet di uidicare ma difen-dere senzaltro; Don Magali,fantasista sui trentacinquecui si chiedono colpi in lineacon la sua missione-profes-sione: miracoli, ovvero.

    Anche perch, n da ragaz-zino, funambolico e sublimepalla al piede, venne so-prannominato Il Santo dagliamichetti e lui, il Don, leg-gendo il proprio destino nel-la sfera di cuoio, sera giconvinto che un giorno sisarebbe ordinato sacerdote.

    Di contro, gli alunni. Imber-bi col bisogno daffermareal mondo che esistono e

    di farlo davanti alle ragaz-ze in tribuna, che a tredicianni sono molto pi dellaproverbiale met del cielo:sono il Creato, i Pianeti e leGalassie. E poi c lei, quelladi cui ognuno innamoratoda Dolce stil novo alla qua-le deve dedicare la vittoria,cio la propria gioia comeamore puro e innocente nu-trito quotidianamente dache si frequentava insiemele elementari.

    Intorno, un bellambiente.Spalti pieni, colorati e ru-morosi, soprattutto in vir-t del ruggito della CurvaEsagitati, una schiera dexalunni di quella stessa scuo-la pubblica - pi che pro-mossi letteralmente evasidagli esami dellanno prima- qui per difendere col tifoil titolo di vincitori uscenti.Sono i teppisti di ieri, oggineo-quattordicenni: liformiDon Lurio con lunghi capellial vento, vestono t-shirt ri-piegate sulle spalle e jeansscampanati, in mano birre esigarette da duri veri, specienella loro immaginazione.

    Pi da vicino: Tigre, unoche prima duscire di casasi fomenta a massicce dosidi AC/DC e qualche bicchie-re di vino rubato dalla da-migiana del nonno; Spalla,cinquanta chili di perdia ecattiveria dorfano di mam-ma e di pap che ha riu-tato lafdo familiare perchnon crede in nulla e grida

    vendetta al mondo iniquoe cattivone; Zona Erogena,classico prototipo dadole-scente iperarrapato capacedeccitarsi persino davantial cartello segnaletico stra-da deformata, equivocan-dolo per un paio di tette: venuto qui (in senso moto-rio) per disintossicarsi dallastudiatissima collezione dilm e giornaletti vietati aiminori.

    PRIMO TEMPO Quando lapartita inizia quel bisonte diBianchi col nove stampatoa sudore sulla schiena hagi ricordato che lanzianitdeve essere non solo rispet-tata ma pure temuta: de-stro al tritolo con porta vio-lata e divelta. Uno a zero.Gli alunni sono avvisati.

    Chi per sinschia dellau-torit e risponde a tono Pagano. Un tracagnotto condue tronchi dalbero al postodelle cosce tuttavia legge-re e scattanti come saette,bravo a suggellare lassolocon sinistro incrociato chevale il pareggio, lesplosio-ne sugli spalti, e il Questo per te, Arianna bella, valetutto il mio amore pensa-to mille notti e mille giornie nemmeno adesso dettoleanche se era l, seduta alprimo gradino della tribu-netta, maledetta timidezzaadolescenziale!

    Uno a uno, intanto. E il cam-po un saloon a cielo aperto

    Racconti liberiAlunni vs professori_Il giorno che Pagano sfd Il Santo

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    dove vendette trattenutecon troppa fatica vengonoinevitabilmente consumatea gamba tesa. La ne delprimo tempo giunge ad evi-tare corse allospedale per

    ricoveri durgenza da codicerosso.

    Abituata a parlarsi solo inconsigli di classe e ricevi-menti, cosa si dica negli

    spogliatoi una squadra diprofessori non dato sa-pere, anche se dalle faccecianotiche vien da pensareal silenzio come pratica disopravvivenza; mentre tra

    gli alunni il consesso natu-rale: ne hanno fatti a scuo-la, per strada e ai giardinipubblici su temi che vannodal Per me la felicit ni-re lalbum delle gurine...,

    al Quando sposer OrnellaMuti, andremo ad abitare inun castello rinascimentalenei Paesi della Loira, e i no-stri due gli si chiamerannoJordy ed Easter....

    Fine prima parte - continua

    Attilio Attorto

    Eccoci siamo noi! Siamo quiora! lanciati verso un futu-ro opaco... Verso qualcosa digrande, qualcosa di primitivo.Non ci arrenderemo saremoin grado di affrontare anchela prova pi ardua, noi abi-tuati agli agi, noi senza prepa-

    razione. La generazione dellimmediato, del repentino, delloscuro. Sapremo uscire daquesta coltre di cenere, sca-lare no alla vetta, partiremodal basso, passo dopo passo,inesorabili avanzeremo fortidella nostra vitalit forti dellanostra convinzione. In un im-menso atto corale arrestere-mo la vostra indifferenza, lavostra codardia, scardineremole vostre sicurezze, polveriz-zeremo le vostre convinzioni.Le vostre fonti diverranno ari-de, perderete ogni certezza, viammalieremo come odalische.Non potrete pi fare a meno dinoi, diverremo la vostra dro-ga, il vostro coraggio, la vostraanima, capirete alla ne che lacoscienza non si pu compra-re, non si pu arginare. Il us-

    so di coscienza qualcosa chesupera la razionalit, come unume in piena annegheremo

    la vostra superbia, la vostraalterigia, nessuno status potrsalvarvi nessuna nave. Costru-ite pure larca o folli! salvate levostre specie, ma sar inutile,l imprevedibile sapore del-la verit, vi sovraster, nes-suna delle vostre convinzioni

    regger limpatto. Preparatevia qualcosa di nuovo, di tre-mendamente puro, un colpodi reni. Un mare in tempesta,un vulcano che erutta, non cela farete, armatevi pure, macosa potete fare contro la for-za delle masse? Forze qualcu-no lo piegherete ma gli altrivi ingoieranno. E allora sarcome rinascere, risalire dopoessere andati a fondo. Unitice la faremo, dobbiamo unir-ci contro la follia, arginiamo-la, isoliamola. Andiamo avantidobbiamo essere compatti cela faremo. Sensazioni di vuotoassalgono le nostre vite, pre-sagi oscuri appannano i nostricuori, ma niente potr fermarelardore, il fegato, lo stomaco.Lanima anche se invischiata inantichi arcani, riemerge sem-

    pre pi forte, sempre pi e-ra, l immortale come sempre,splendente come il sole. Sve-

    gliamoci, prendiamo in manoil nostro destino, seguiamo ilnostro istinto, non arrendia-moci alla schematizzazione,cambiamo le cose, possiamofarcela, dobbiamo farcela.Sdiamo il destino, rendiamoquesto luogo migliore, affron-

    tiamo i problemi, risolviamolinon creiamone degli altri. Ab-biate fede, abbiate rabbia. Equesto il nostro credo, la no-stra ragione dessere, fermia-mo questa valanga di fango,restituiamoci qualcosa di mi-gliore, proviamoci almeno, senon altro potremo dire di aver-ci provato. Lo dobbiamo a noistessi, alle generazioni future,al nostro futuro. Facciamolo,andiamo! Se proprio non sieteconvinti allora andate tranquil-lamente a dormire, ma nonlamentatevi se domani quan-do vi sveglierete, respireretesempre la stessa aria, ascolte-rete le solite litanie. Siamo de-stinati a qualcosa di migliore,di pi grande, in fondo la vita troppo breve per sprecarla!Allora siate giganti.

    Alone in the dark

    InarrestabileL essenza de Il Ve(T)ro

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    Carpineto Romano, 12/10/2013

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    Storie di Donne ImmortaliINSIEME PER DIRE NO AL FEMMINICIDIO

    Un tappeto di scarpe rosse stato realizzato sulla splendida scalinata dellaChiesa di SantAgostino; ce nerano di pi piccole e di pi grandi, alcune eranoalte, altre pi basse, altre ancora erano fresche di vernice per loccorrenza..perch in fondo le donne sono cos: una diversa dallaltra, ognuna va per ilmondo portando con s la propria storia. Ai piedi scarpe rosse, un passo allavolta, verso un domani privo di violenza. Non chiudiamo gli occhi.

    Veritas filia temporis

    Foto di Valeria Gonnella