Il Veliero #1_12

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Mensile Terracinese 1/1460

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In questo numero:p. 4 Interviste al Popolo - Peppeilgrandep. 6 Angolo della Modap. 10 Dediche e Corteggiamentip. 12 Rubrica Religiosap. 13 l’Angolo della Poesiap. 14 Passatempo e Svagop. 18 Rubrica della Musicap. 28 Oroscopo del 1460

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Interviste al PopoloSalve Peppe il giornale “ il veliero” vi ringrazia per aver accettato

questa intervista...

D. A Terracina eravate capo porto cosa ricorda di quell’esperienza?

R. Ricordo tutto, è stata una bella esperienza, soprattutto perchè sono riuscito a liberare il Porto dalle navi che erano ferme li da mesi e mesi, ed impedivano l’attracco di altre navi ^^

D. Terracina non è la sua città natale ma vi trasferiste lì dopo aver giro-vagato tante città,come mai ha deciso di lasciarla?Problemi di cuore?

R. É vero sono venuto qui, quando ancora era una colonia, uno dei pri-mi 10 cittadini, poi sono andato a Padova seguendo la mia famiglia... Ma non ho resistito e come tutti sanno sono tornato, adesso però ho deciso di riandare... La scelta dipende da molte cose, da quello che avete citato voi, fino a quello che la regina rompe le scatoline... E non mi permette di aiutare la città come desidero... E poi chissà, forse tornerò ^^

D. Ora dove vivete?

R. Ancora a Terracina, appena vendo i campi parto

D. Sarà la sua destinazione fissa?

R. Non so, tutto è possibile ;)

D. Ha qualche rimpianto?

R. No, nessun rimpianto.

D. Soffre ogni tanto di malinconia?

R. Tutti ci soffriamo, ogni tanto si, sono una persona come tutte le altre alla fine hihihih

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D. Partecipa ancora alla vita politica? Oppure l’ha abbandonata?

R. Per forza maggiore non posso più praticarla, ed è anche questo che mi spinge ad andare via da Terracina... Per poterla praticare...

D. E’ vero che è amico delle scugnizze?

R. Si diciamo di si... Però tengo a precisare che più che amico, sono sta-to una cavia per loro ahahahah

D. Cosa pensa di loro?

R. Sono ottime Dame, cortesi, belle, simpatiche, odiose (quando voglio-no XD) ma tutto sommato sono ok ;)

D. Non pensa di ritornare?

R. Tutto è possibile, chissà...

Tutti gli abitanti di Terracina vi mandano un caloroso abbraccio e speria-mo a un suo ripensamento,Terracina ha bisogno di persone come voi..... Vi ringrazio della vostra disponibilità,buona fortuna.....

Grazie a voi, un abbraccio e un saluto a tutti ^^

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Angolo della ModaCare lettrici ecco alcune ricette utili se siete stanche del colore dei vostri capelli...

“DE ORNATU MULIERUM”: ricette raccomandate per la cura dei capelli

PER I CAPELLI BIONDI : “Per colorare i capelli in modo che sia d’oro: prendi la cortec-cia esterna del noce e la cor-teccia interna del medesimo albero, cuocile in acqua, e con quella stessa acqua stempera allume e galle, e con queste sostanze stemperate ungi la testa, dopo averla lavata, e sovrapponendo delle foglie, e legando con una fascia per due giorni, potrai così effetuare la colorazione. Inoltre, pettina la testa perché ciò che è attacatto ai capelli vada via come su-perfluo. Poi applica la tintura che si fa con croco orientali, sangue di drago, ed alcanna, della quale la maggior parte serà stemperata con un decoto di bresiglio; e consentono alla

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donna di rimanere così per tre giorni, ed il quarto giorno lasciarla sia lavata con acqua calda, e non potrà mai essere rimossa con facilità”. “Prendere la scorza mediana del sambuco, fiori di ginestra, croco, e tuorli di uova; queste sostanze cuocciano in acqua e si raccolga la materia che vi ralle-gerà, sopra e quindi siano spalmati i capelli”. “Chiudi in una pentola nuova il maggior numero possibili di api, ed in tal modo bruciale, tritale con olio, e quindi ungi la testa; por lo stesso scopo è effi-cace la agrimonia, tritata con latte di capra”. PER I CAPELLI ROSSI: “Se una donna vuole avere i capel-li rossi e folti, se li lavi spesso con questa lavanda: aggiungi della ce-lidonia a trucioli e foglie di bosso; aggiungi ancora agrimonia cotta a lungo; dopo di che bisogna pren-dere una pentola dal fondo minuta-mente bucherellato, con sopra, ben aderente, un panno bianco su cui si dispone uno strato di cimino, un altro di paglia tritata con prevalenza d’orzo, un terzo di trucioli o foglie di bosso; la quarta zona la fornisca l’ipia, la quinta la celidonia; quindi si disponga un filtro duplice, triplice o quadruplice, costituito da sabbia fine, polvere di liquirizia, cenere di frassino o di vite. L’acqua va cola-ta attraverso la pentola suddetta e i capelli, lavati spesso con questa

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lavanda, vanno avvolti finché siano asciutti. Così, in breve tempo, diventeran-no meravigliosamente belli. Quando è il momento di pettinarli, vanno sparsi sopra questi ingredienti, ridotti in polvere fine: chiodi di garofano, noce mosca-ta, rosa essiccata, galanga, e ancora costo, pepe, cardamomo, cannella. Dopo aver lavato i capelli con questi ingredienti aggiungendo acqua di rose, si pettini avendo cura di inumidire anche il pettine. Se si aggiunge muschio, se ne acqui-sterà in pregio”. PER I CAPELLI NERI: “E siste un ritrovato saraceno per rendere i capelli neri: prendi la buccia di una melagrana molto dolce, trítala e falla bollire in aceto o in acqua, poi cólala. Al liquido così ottenuto aggiungi polvere di galla e di allume in grande quantità, in modo da renderlo una poltiglia assai densa e la donna impregni i suoi ca-pelli con questa sorta di pasta. Poi si stemperi della crusca con olio e si ponga al fuoco in un recipiente fino a che la crusca sarà completamente abbrustolita: la donna sparga questa sostanza sul capo fino alla radice dei capelli, poi lo ba-gni e di nuovo impregni i capelli con la pasta suddetta e la lasci in la testa per tutta la notte perché i capelli si ungano meglio, poi li lavi e saranno tutti neri”. “Prendere una lucertola e stacatte la testa e la coda; lo cuoccia bene in olio co-mune e con tale olio unga la testa”.

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Per chi perde i capelli un rimedio contro l’orrendo “parrucchino” ....

PER LA CRESCITA E FOLTEZZA DEI CA-PELLI:

“Prendi pane d’orzo con la crosta, macinare con sale e grasso d’orso. Ma prima, bruciare il pane d’orzo. Con questa miscela ungere la testa, e il pelo crescerà. Al fine di rendere i capelli folti, prendi agrimonia e corteccia di olmo, radice di verbena, radice di salice, abrotano, i semi di lino bruciati e polverizzati, e radice di canna. Cuoc-ciano tutte queste cose in latte di capra o in ac-

qua e lavare la testa (che prima sarà rasata)”.alla donna di rimanere così per tre giorni, ed il quarto giorno lasciarla sia lavata con acqua calda, e non potrà mai essere rimossa con facilità”. “Prendere la scorza mediana del sambuco, fiori di ginestra, croco, e tuorli di uova; queste sostanze cuocciano in acqua e si raccolga la materia che vi ralle-gerà, sopra e quindi siano spalmati i capelli”. “Chiudi in una pentola nuova il maggior numero possibili di api, ed in tal modo bruciale, tritale con olio, e quindi ungi la testa; por lo stesso scopo è effi-cace la agrimonia, tritata con latte di capra”.

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Dediche e CorteggiamentiDa Dulcebeso a Xerin:Per il miglior frate che abbia mai avuto, ti voglio bene ogni giorno di più!

Da Dulcebeso per le Scugnizze Per le mie Scugnizzelle, che ultimamente sto trascurando, perdona-temi ragazze, lo sapete che vi amo!

Da Dulcebeso per Afrodite Alla tubona Afro e suo marito: vi auguro di vivere tutta la vita felici Come Penolope aspettò il suo Ulisse tessendo la sua tela, io ho aspettato te sulle alte mura della città, sospirando giorno e notte.

Da Alicegaia ad Afro la tubona!Tapina ahimé, ch’amava uno sparvero (Anonimo, XIII secolo) Tapina ahimé, ch’amava uno sparvero: amaval tanto ch’io me ne moria; a lo richiamo ben m’era manero, e dunque pascer troppo nol dovia. Or è montato e salito sì altero, assai più alto che far non solìa ed è assiso dentro a uno verzero: un’altra donna lo tene in balìa. Isparvero mio, ch’io t’avea nodrito, sonaglio d’oro ti facea portare perché dell’uc(c)ellar fosse più ardito: or se’ salito sì come lo mare, ed ha’ rotto li geti e se’ fuggito, quando eri fermo nel tuo uc(c)ellare. Povera me, che amavo uno sparviero: lo amavo così tanto che quasi ne morivo; al mio richiamo era obbediente

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e per questo non dovevo curarlo troppo Ora è volato via e salito così in alto assai più in alto di quel che era solito fare, e s’è sistemato dentro a un giardino un’altra donna lo tiene in suo potere Sparviero mio, io ti avevo nutrito. e ti facevo portare un sonaglio d’oro perché fossi ancor più abile nella caccia Sparviero mio, io ti avevo nutrito e ti facevo portare un sonaglio d’oro perché fossi ancor più abile nella caccia ora sei salito in alto come il mare, hai spezzato i legacci e sei fuggito mentre ti riposavi dalla caccia Il protagonista è un uccello che vola via lasciando una donna sola e in lacrime. Si pensa che l’uccello - uno sparviero in età cortese e feudale o anche un usignolo che fugge dalla gabbia in età comunale - simboleggi un amante che abbandona la sua amata per un’altra donna.

Da Guderian per la moglie e la figliaPer Damagaladriel

Per un destino che è proprio assai strano, Rari i momenti fatti in quella maniera, Eri vicina, a portata di mano: Subito preso dai tuoi occhi la sera. Andammo più volte sul monte, Ci credevamo d’essere arditi, O forse era già tutto oltre quell’orizzonte Nei nostri sguardi che eran rapiti. Un respiro rubato attraverso di voi Nessuno può dire qual’era il sapore Di labbra donate, perchè poi Io conobbi per questo gioia e stupore. Tesa la mano, offerta la vita Ogni cosa donata con un tocco di dita.

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...Per Kinslayer: C’era una bimba molto carina Andava in giro con la sua mamma Rideva e scherzava ogni mattina Ogni pensiero era tutto un programma. Tu che hai quel viso da bimba furbetta In un vestito da signorinella, Non ti nascondere! vieni qui! in fretta! Adesso rispondi: sei tu la più bella?

Da Sissi26 per i suoi figli Ai miei figli auguro ogni bene e tanta felicità. So che questo non è un bel momento per la nostra famiglia. Voi siete la mia forza e mi date il coraggio di andare avanti in questo momento non facile. Siete tutto per me e sono orgogliosa di voi per ogni cosa che fate. Ringrazio specialmente la mia piccola Lady_marin che da sola è tor-nata da Capua per la sua mamma. Grazie, piccola! Vi voglio bene e continuate a rendermi orgogliosa.

Dediche e Corteggiamenti

Rubrica ReligiosaFinalmente a Terracina viene affidato un parroco, Recoil80, la po-polazione è felice, perchè il viaggio di studio della cara vescovo Adhominem e del parroco Recoil80 si è concluso con il loro rien-tro in patria, è gran felicità per tutti rivederli e sapere che ades-so potranno contare su di loro per le loro prghiere, messe, batte-simi, matrimoni ecc. Ben tornati a casa!

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IL TUFFATORE Forse è quello che mi piace farespacco l’acqua scendo giù nel mare. NAVI Navi lontane a me, vicino siete lente all’attracco, alte a vedere, colme di fatti, dense di piacere MURENA Serpe di mare guardi la preda pronta a scattare calma e feroce senso di pace... scelgo di stare con te nel mare. ONDADIMARE Vieni e poi vai terribile oh cara! Forte, crudele Rapisci e poi dai, fredda alle mani.. scaldi il mio cuore ESTATE AL MARE Ogni anno, accorriamo al tuo altare. Cerei di mane, rossi al ritornare. Gocce di sale. Odio non poterci andare

PASSI NEL MARE Passi nel mare, segni sull’acqua. Buia e sincera. Non ti fermare, sotto si muove, pur senza sole. Regalateci da...Secondskin

Angolo della Poesia

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Passatempo e svago

LA PRIMA DELLA PRIMA

Mikaska Diman è una cameriera assai sbadata. Se vuoi sapere che cosa le ha regalato per il suo compleanno il padrone del ristorante in cui lavora leggi, nella prima colonna, la prima lettera della prima pa-rola, la seconda lettera della seconda parola e così via, fino alla nona lettera dell’ultima parola. Fa’ poi la stessa cosa con le parole della seconda colonna. Leggendo una di seguito all’altra le diciotto lettere che hai trovato, scoprirai il regalo. OLIO --- BUDINO STUFATO --- PIATTO PATATE --- RICETTA TAVOLA --- CUCCHIAIO ARANCIA --- FORCHETTA CAROTE --- STUZZICADENTI GRISSINI --- VERDURE ANTIPASTI --- CAMERIERE MANDARINO --- PRENOTAZIONE

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QUADRATO MAGICO

Cancella dallo schema le parole che trovi qui sotto. Possono essere scritte in orizzontale, verticale o diagonale, anche al contrario o a testa in giù. Quando le hai trovate tutte, leggi una dopo l’altra le let-tere rimaste e troverai il nome di un celebre poliziotto arabo, tanto implacabile quanto... lento. ACQUA . ASSETATI . BOTTINO . DENARO . DUNE . DESERTO . IN-SEGUIRE . LADRO . OASI . PALME . POLIZIOTTO . RUBARE . SAB-BIA . SOLE . TENDE

Soluzione nel prossimo numero ^^

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“Papa’,mi compri il dizionario?”. “Eh, no, a scuola ci vai a piedi!”.

Colmo della gentilezza: svegliarsi a mezzanotte per dare il benvenuto al nuovo giorno.

“Quando si ama davvero le parole non servono” disse il pesciolino alla pescio-lina.

Che differenza c’è tra un elefante india-no e uno africano? 3000 kilometri.

Barzellette

?

Tre naufraghi raggiungono un’isola deser-ta dove vengono immediatamente cattura-ti da una tribu’ di cannibali. E’ una tribu’ molto particolare, in quanto consente una chance di salvezza ai naufraghi: i tre ven-gono portati all’interno di una tenda buia contenente 5 cappelli, 3 bianchi e 2 neri. Ognuno ne indossa uno e poi vengono fatti uscire. Ogni naufrago puo’ vedere il cap-pello degli altri due ma non il suo; per sal-vare la propria vita, il malcapitato dovra’ indovinare il colore del proprio cappello e darne una spiegazione logica. Comincia il primo e dice:”il mio cappello e’ bianco ma non ne so dare la spiegazione”. Lo aveva nero e quindi viene ucciso. Il secondo:”il mio cappello e’ bianco ma non ne so dare la spiegazione”.  Lo aveva bianco, ma non sapendo dare la spiegazio-ne viene ucciso anche lui. Infine arriva il terzo che dice il colore ed una spiegazione plausibile, e viene rispar-miato. Di che colore era il cappello del terzo nau-frago? E quale è stata la sua spiegazione?

Soluzione nel prossimo numero

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TdL ha bisogno di te!Si arruola aspiranti

soldati con desiderio di combattimenti e di nuove

avventure.

Unus pro omnibus, omnes pro Rege.

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Rubrica della MusicaGLI ANTICHI GRECI IN MUSICA ATTRAVERSO...LE IMMAGINI

Questo articolo è dedicato agli strumenti musicali della Grecia antica attraverso le immagini delle ceramiche. Le scene musicali aiutano a cono-scere i luoghi e i contesti dove la musica veniva praticata, gli strumenti più frequentemente utilizzati dagli esecutori, nonché la funzione comunicativa sociale della musica, rituale e simbolica. Le immagini manifestano in modo esplicito come la musica fosse parte integrante della vita quotidiana dei Gre-ci e una tra le espressioni più compiute della loro produzione culturale ed artistica. Le raffigurazioni, evidenziano il ruolo privilegiato affidato alla musica e con-sentono ancora oggi di essere a contatto con i luoghi e le occasioni delle ese-cuzioni musicali: dai riti alle funzioni religiose, dai funerali ai matrimoni, dal simposio, banchetto dove i partecipanti conversava-no, discutevano di politi-ca e scambiavano le idee, al lavoro, allo sport, alle rappresentazioni teatrali e persino alla guerra.

Uno degli strumenti musi-cali delle ceramiche della Grecia antica:

Aulos

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Dopo avere realizzato lo strumento utilizzando una canna, la dea Atena provò a suonarlo ma, specchiandosi nelle acque di un fiume, si rese conto che lo sforzo necessario a soffiare per suonare trasformava i tratti del suo bel viso e le defor-mava le guance. Indispettita gettò via l’aulos gridando: «Oggetto vergognoso, che oltraggi il mio corpo; non mi abbasserò più fino a questo punto». Lo stru-mento musicale non andò comunque perduto. Marsia, un satiro mezzo uomo e mezzo capra, essen-do già deforme e non temendo di diventare più brutto, lo raccolse e se ne ser-vì per tentare di elevarsi al pari degli dei sfidando in una gara musicale il dio Apollo. Questi, però, lo sconfisse. L’aulos appartiene agli aerofoni, strumenti musicali che producono il suono per mezzo della vibrazione di una colonna d’aria. L’aulos era suonato in coppia come doppio aulos, essendo di solito costituito da due canne cilindriche sulle quali erano praticati fori di numero variabile. Lo strumento era munito di un’ancia doppia,12 inserita nella parte superiore della canna ornata da un rigonfiamento. L’aulos era conservato in una speciale custodia che talvolta pendeva dal braccio del suonatore. Per suonare l’aulos, era necessario saper emettere bene il fiato.

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Oroscopo del 1460 tutto!

Il 1460 nasce sotto il segno della trasformazione: nel paniere del nuovo anno molti di voi troveranno il coraggio e le giuste opportunità per imprimere una direzione diversa alla propria vita.

Avanti tutta per voi, coriacei Capricorno, stimolati a raggiungere posizioni di potere nella professione e in società: vi arrampicherete in vetta con pazienza e tenacia. Giove rallegra il vostro conto corrente: tranquilli, non lavorerete solo per la gloria! Ottime prospettive economiche anche per voi, gaudenti Toro, che nei primi mesi letteralmente rivoluzionerete la vostra vita: un colpo di fulmine, la cicogna o il lavoro dei vostri sogni. Se avete un desiderio nel cuore, affidatelo con fiducia al 1460: è il vostro anno, amici! Non passate inosservati, voi della Vergine: il vostro sex appeal vi garantirà momenti ad alto tasso di malizia per tutto l’anno! Lavoro: filerete come missili lanciati verso il successo. La vostra competenza sarà messa nella giusta luce. Saturno vi offre un surplus di stabilità, volatili Gemelli: se il vostro problema è l’incostanza, non temete: quest’anno riuscirete a seguire i vostri obiettivi dall’inizio alla fine! La vita di società è frizzante e vivacissima. Bilancia al bivio: essere o avere, lasciare o prendere, andare o restare… Saturno vi spinge verso la sicurezza dei sentieri già percorsi, ma Urano spiazza le vostre certezze e, come una sirena tentatrice, vi invita a prendere il largo verso nuovi orizzonti. Voi Acquario borbottate. Troppe spese, troppe tensioni in famiglia: calma, a metà anno la vostra situazione migliorerà notevolmente. Intanto, rimboccatevi le maniche nella professione: Saturno rafforza la vostra attuale posizione

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Ariete sull’orlo di una crisi di nervi a inizio anno: i familiari, il partner e i figli, tutti sembrano congiurare contro di voi! Se riuscirete a superare la voglia di mollare tutto e tutti, a metà anno avrete la ricompensa: parola di Giove! Voi Leone avreste voglia di girare pagina con una zampata netta, ma per fortuna ci pensa Saturno a riportarvi sulla retta via: i cambiamenti duraturi si attuano passo dopo passo, con pazienza e costanza. Momenti di gloria per voi Sagittario: la professione vi riserva traguardi invidiabili. Tenete a cuccia il borsellino nella seconda parte dell’anno: siete troppo spendaccioni! Dubbi in amore: seguire il cuore, purtroppo, non sempre è semplicissimo. Voi Scorpione non vi divertite se non lo fate strano: le vie per arrivare al traguardo sono infinite ma voi sceglierete quella più complicata. Poco male: dopo qualche difficoltà iniziale otterrete quello che volete. Voi Cancro eseguite acrobazie spericolate nella professione, lasciando tutti con il fiato sospeso. Dopo qualche iniziale caduta, però, prenderete il ritmo e concluderete l’anno in trionfo. Anche l’amore asseconda lo stesso ritmo: cauta apertura e  finale da fuochi d’artificio! Voi Pesci vivete in un autentico stato di grazia per tutto l’anno. Amore, lavoro, status sociale, tutto contribuisce a creare un’atmosfera quasi sognante dove voi sguazzerete felici e contenti.

Veronica_colonna

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Macelleria Alexander11: carni pregiate a prezzi

convenienti.

Cercasi fornitori di mais e/o di carcasse animali.

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Notizie Terracina: Dulcebeso Notizie Tdl: Guderian

Notizie Estere:Guderian Ultime dal Consiglio: Federica.

Sponsor e Pubblicità:Sissi26 Interviste dal popolo:Melimarty Angolo della poesia:Secondskin

Musica e Canto: Chicca L’angolo delle ricette:Dulcebeso

L’angolo del pettegolezzo: Alicegaia e Cellino Dediche e corteggiamenti: Dulcebeso

Nascite e morti:Dulcebeso Rubrica religiosa: Dulcebeso

Avvenimenti particolari e nuovi talenti: Dulcebeso Grafica: Mazapegul79