IL VANGELO DELLA SETTIMANA Mc - parrocchiasantamaria.org · respiro della speranza calmo e u-mile,...

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IL VANGELO DELLA SETTIMANA diventano luogo santo di incontro con il Signore e «i sensi sono divine tastiere» (D.M. Turoldo). La salvezza passa attraverso i corpi, non è ad essi estranea, né li rifugge come luogo del male, anzi sono «scorciatoie divine» (J.P. Sonnet), Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! In aramaico, nel dialet- to di casa, nella lingua del cuore; emettendo un sospiro che non è un grido che esprime potenza, non è un singhiozzo di dolore, ma è il respiro della speranza calmo e u- mile, è il sospiro del prigioniero (Salmo 102,21), è la nostalgia per la libertà (Salmo 55,18). Prigioniero insieme con quell'uomo impedito, Gesù sospira: Apriti, come si apre una porta all'ospite, una finestra al sole, come si apre il cielo dopo la tempesta. Apriti agli altri e a Dio, e che le tue ferite di prima diventino feritoie, attraverso le quali entra ed esce la vita. Prima gli orecchi. Ed è un sim- bolo eloquente. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano bar- riere quando parlano, e non incon- trano nessuno. Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l'uomo vivente» (Sant'Ireneo) l'uo- mo tornato a pienezza di vita. Padre Ermes Ronchi Gli portarono un sordomuto. Un uo- mo imprigionato nel silenzio, una vita dimezzata, ma che viene ? portato?, da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene, fino a quel maestro straniero, ma per il quale ogni terra straniera è patria. E lo pregarono di imporgli la mano. Ma Gesù fa molto di più. Appartie- ne proprio alla pedagogia dell'at- tenzione la successione delle parole e dei gesti. Lo prende, per mano probabilmente, e lo porta via con sé, in disparte, lontano dalla folla, e così gli esprime un'attenzione spe- ciale; non è più uno dei tanti emar- ginati anonimi, ora è il preferito, e il maestro è tutto per lui, e iniziano a comunicare così, con l'attenzione, occhi negli occhi, senza parole. E seguono dei gesti molto corporei e insieme molto delicati. Gesù pose le dita negli orecchi del sordo: il tocco delle dita, le mani che parlano senza parole. Gesù entra in un rapporto corporeo, non etereo o distaccato, ma come un medico capace e umano, si rivolge alle parti deboli, tocca quelle soffe- renti. Poi con la saliva toccò la sua lingua. Gesto intimo, coinvolgente: ti do qualcosa di mio, qualcosa di vitale, che sta nella bocca dell'uomo insie- me al respiro e alla parola, simboli dello Spirito. Vangelo di contatti, di odori, di sapori. Il contatto fisico non dispiaceva a Gesù, anzi. E i corpi Mc 7,31-37 9 settembre 2018 - n° 37 della Parrocchia Beata Vergine Assunta in Santa Maria Navarrese La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori conosciuta e letta da tutti gli uomini H o appena finito di consegnare le Parrocchie a don Damiano che, proprio questa sera, ne prenderà possesso. Questo è l’ultimo messaggio che vi scrivo da queste pagine. Fa un certo effetto sentire che, tutto ciò che sembrava appartenerti, ora non ti appartiene più. Una sen- sazione importante che aiuta a riscoprire una verità basilare della rivela- zione biblica: nulla ci appartiene ma tutto è di Dio. Per questo il cambio di guardia alla guida di una Parrocchia non ci deve spaventare, siamo sicuri che Dio non abbandonerà questa sua Comunità per la quale ha donato suo Fi- glio, che si è lasciato inchiodare sulla croce. Non ci salvano le prediche di un prete o di un ve- scovo, ne un’iniziativa parroc- chiale piuttosto che un’altra. Ci salva soltanto il sangue versato sulla croce da nostro Signore Gesù Cristo. Segno dell’amore smisurato che il Padre ha per i suoi figli, che siamo tutti noi, praticanti e non, credenti e atei. Caro don Damiano, in questi anni mi sono prodigato, per quanto ho po- tuto, a far capire, a questa comunità che ti viene affidata, quanto sia gran- de l’amore di Dio e come non si possa essere davvero felici e realizzati in pienezza senza corrispondergli, con un amore piccolo, imperfetto, ma sin- cero. Ora passo a te il testimonio. Quasi 4000 anime si aspettano da te parole e gesti di carità che incoraggino questo cammino. Infatti il peccato

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IL VANGELO DELLA SETTIMANA

diventano luogo santo di incontro con il Signore e «i sensi sono divine tastiere» (D.M. Turoldo). La salvezza passa attraverso i corpi, non è ad essi estranea, né li rifugge come luogo del male, anzi sono «scorciatoie divine» (J.P. Sonnet), Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! In aramaico, nel dialet-to di casa, nella lingua del cuore; emettendo un sospiro che non è un grido che esprime potenza, non è un singhiozzo di dolore, ma è il respiro della speranza calmo e u-mile, è il sospiro del prigioniero (Salmo 102,21), è la nostalgia per la libertà (Salmo 55,18). Prigioniero insieme con quell'uomo impedito, Gesù sospira: Apriti, come si apre una porta all'ospite, una finestra al sole, come si apre il cielo dopo la tempesta. Apriti agli altri e a Dio, e che le tue ferite di prima diventino feritoie, attraverso le quali entra ed esce la vita. Prima gli orecchi. Ed è un sim-bolo eloquente. Sa parlare solo chi sa ascoltare. Gli altri innalzano bar-riere quando parlano, e non incon-trano nessuno. Gesù non guarisce i malati perché diventino credenti o si mettano al suo seguito, ma per creare uomini liberi, guariti, pieni. «Gloria di Dio è l'uomo vivente» (Sant'Ireneo) l'uo-mo tornato a pienezza di vita.

Padre Ermes Ronchi

Gli portarono un sordomuto. Un uo-mo imprigionato nel silenzio, una vita dimezzata, ma che viene ?portato?, da una piccola comunità di persone che gli vogliono bene, fino a quel maestro straniero, ma per il quale ogni terra straniera è patria. E lo pregarono di imporgli la mano. Ma Gesù fa molto di più. Appartie-ne proprio alla pedagogia dell'at-tenzione la successione delle parole e dei gesti. Lo prende, per mano probabilmente, e lo porta via con sé, in disparte, lontano dalla folla, e così gli esprime un'attenzione spe-ciale; non è più uno dei tanti emar-ginati anonimi, ora è il preferito, e il maestro è tutto per lui, e iniziano a comunicare così, con l'attenzione, occhi negli occhi, senza parole. E seguono dei gesti molto corporei e insieme molto delicati. Gesù pose le dita negli orecchi del sordo: il tocco delle dita, le mani che parlano senza parole. Gesù entra in un rapporto corporeo, non etereo o distaccato, ma come un medico capace e umano, si rivolge alle parti deboli, tocca quelle soffe-renti. Poi con la saliva toccò la sua lingua. Gesto intimo, coinvolgente: ti do qualcosa di mio, qualcosa di vitale, che sta nella bocca dell'uomo insie-me al respiro e alla parola, simboli dello Spirito. Vangelo di contatti, di odori, di sapori. Il contatto fisico non dispiaceva a Gesù, anzi. E i corpi

Mc 7,31-37

9 settembre 2018 - n° 37

della Parrocchia Beata Vergine Assunta in Santa Maria Navarrese

La nostra lettera siete voi,

lettera scritta nei nostri cuori conosciuta e letta da tutti gli uomini

H o appena finito di consegnare le Parrocchie a don Damiano che, proprio questa sera, ne prenderà possesso. Questo è l’ultimo

messaggio che vi scrivo da queste pagine. Fa un certo effetto sentire che, tutto ciò che sembrava appartenerti, ora non ti appartiene più. Una sen-sazione importante che aiuta a riscoprire una verità basilare della rivela-zione biblica: nulla ci appartiene ma tutto è di Dio. Per questo il cambio di guardia alla guida di una Parrocchia non ci deve spaventare, siamo sicuri che Dio non abbandonerà questa sua Comunità per la quale ha donato suo Fi-glio, che si è lasciato inchiodare sulla croce. Non ci salvano le prediche di un prete o di un ve-scovo, ne un’iniziativa parroc-chiale piuttosto che un’altra. Ci salva soltanto il sangue versato sulla croce da nostro Signore Gesù Cristo. Segno dell’amore smisurato che il Padre ha per i suoi figli, che siamo tutti noi, praticanti e non, credenti e atei. Caro don Damiano, in questi anni mi sono prodigato, per quanto ho po-tuto, a far capire, a questa comunità che ti viene affidata, quanto sia gran-de l’amore di Dio e come non si possa essere davvero felici e realizzati in pienezza senza corrispondergli, con un amore piccolo, imperfetto, ma sin-cero. Ora passo a te il testimonio. Quasi 4000 anime si aspettano da te parole e gesti di carità che incoraggino questo cammino. Infatti il peccato

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Notizie del 9 setembre 2018 - n° 37

e il male continuano ad insidiare l’uomo per allontanarlo dal tuo amore e i semi di pessimismo accettazione delle conseguenze del peccato e del ma-le. Tocca a te aiutare chi soffre a trovare l’amore che salva e a ridare la speranza del bene anche quando il male si fa tenebra nel cuore dell’uomo. È un compito difficile, a per questo Dio ha scelto prima me e adesso te. Buon Lavoro! Don Pietro

Sabato 8 settembre, ore 18.30 nella Chiesa di S.Elena in Lotzorai

S.E.za Mons. Antonello Mura Presiederà l’ingresso del nuovo Parroco

Don Damiano Randrianandrianina

Cassa Parrocchiale

Al termine del mio mandato comunico l’attivo di cassa consegnato al nuovo Parroco pari a €. 17.535,75

Domenica 16 settembre, ore 18.30 Chiesa Parrocchiale di Escalaplano

Mons. Antonello Mura presenterà don Pietro Sabatini

come nuovo Amministratore Parrocchiale

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Notizie del 9 setembre 2018 - n° 37

Notizie - Foglio di collegamento della Parrocchia B.V.Assunta in S.Maria Navarrese - www.santamarianavarrese.org Responsabile don Pietro Sabatini - tel. 3933606066

CALENDARIO AGOSTO - SETTEMBRE LITURGIA DELLE ORE III SETTIMANA

DOMENICA 9 XXIII DEL TEMPO ORDINARIO Ore 10.00 S.Messa (def. ) (S.GPII) Ore 19.00 S.Messa (def. Fancello Giuseppina) (S.Maria)

LUNEDÌ 10 della XXIII sett. del Tempo Ordinario - feria Ore 18.00 Rosario Ore 18.30 S.Messa (def. ) (S.Maria)

MARTEDÌ 11 della XXIII sett. del Tempo Ordinario - feria Ore 8.15 S.Messa (def. ) (S.Maria) Ore 18.00 Rosario

MERCOLEDÌ 12 della XXIII sett. del Tempo Ordinario - feria Ore 18.00 Rosario Ore 18.30 S.Messa (def. ) (S.Maria)

GIOVEDÌ 13 S.Giovanni Crisostomo, vescovo e Dottore della Chiesa - memoria Ore 8.15 S.Messa (def. ) (S.Maria) Ore 18.00 Rosario

VENERDÌ 14 ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE - festa Ore 18.00 Rosario Ore 18.30 S.Messa (def. ) (S.Maria)

SABATO 15 B.V.Addolorata - memoria Ore 18.00 Rosario Ore 18.30 S.Messa (def. Silvia Barranu - trigesimo) (S.Maria)

DOMENICA 16 XXIV DEL TEMPO ORDINARIO Ore 10.00 S.Messa (def. Matta Giovanna - anniversario) (S.GPII) Ore 18.30 S.Messa (def. ) (S.Maria)