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Il trasporto pubblico locale ferroviario Ricognizione sulle risorse a bilancio (2000-2010), quadro normativo ed evoluzione dei trasferimenti statali CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO OSSERVATORIO SULLA SPESA REGIONALE 26 settembre 2012

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Il trasporto pubblico locale ferroviario

Ricognizione sulle risorse a bilancio (2000-2010), quadro normativo ed evoluzione dei trasferimenti statali   

CONSIGLIOREGIONALEDELVENETO

OSSERVATORIO SULLA SPESA REGIONALE

26 settembre 2012

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Il trasporto pubblico ferroviarioIl trasporto pubblico ferroviario

Piano del lavoro

1. Ricognizione delle risorse a bilancio, quadro normativo ed evoluzione dei trasferimenti statali

2. Il nuovo contratto di servizio (di prossima pubblicazione)3. Lo stato di attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano

Regionale (di prossima pubblicazione)

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TemiTemi

1. Le previsioni normative D.Lgs. 422/1997

2. La ”regionalizzazione” del trasporto pubblico locale

ferroviario - L’esperienza Veneta

3. Modalità di finanziamento del TPL ferroviario: le risorse

attribuite al Veneto

4. La recente evoluzione in tema di trasferimenti statali

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Il D.lgs. 422/1997Il D.lgs. 422/1997Il d.lgs. 422/1997, in attuazione della legge 59/1997, conferisce alle regioni a statuto ordinario funzioni e compiti in materia di servizi pubblici di trasporto locale, tra cui quello ferroviario:

• gli artt. 8 e 9 del decreto si riferiscono rispettivamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale non in concessione e in concessione a Ferrovie dello Stato

• l’articolo 18 stabilisce che l’individuazione dei soggetti gestori debba avvenire tramite procedure concorsuali (obbligo rinviato più volte, poi abolito, recentemente reintrodotto e ancora abolito).

Rete Ferroviaria Italiana - Veneto

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO 1.187 km

CLASSIFICAZIONE  

Linee fondamentali 400 km

Linee complementari 721 km

Linee di nodo 66 km

TIPOLOGIA  

Linee a doppio binario 606 km

Linee a semplice binario 581 km

ALIMENTAZIONE  

Linee elettrificate 782 km

- Linee a doppio binario 606 km

- Linee a semplice binario 176 km

Linee non elettrificate (diesel) 405 km

LUNGHEZZA COMPLESSIVA DEI BINARI  

linea convenzionale 1.793 km

IMPIANTI FERROVIARI  

Stazioni con servizio viaggiatori 165

Sistemi Territoriali S.p.A  

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO 57 km

TIPOLOGIA: binario singolo non elettrificato

IMPIANTI FERROVIARI  

Stazioni con servizio viaggiatori 6

Fermate 8

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La gara nel Veneto e le competenzeLa gara nel Veneto e le competenze• La Regione del Veneto divise il territorio regionale in due lotti:

– il lotto 1, costituito dal quadrilatero Padova-Venezia-Treviso-Castelfranco Veneto, per il quale si ipotizzò una gara per un servizio di trasporto intermodale che non ebbe mai luogo: il servizio venne perciò effettuato da Trenitalia sulla base di contratti annuali stipulati con la Regione.

– il lotto 2, comprendente il restante 75% del territorio regionale, per il quale il bando di gara venne pubblicato nella G.U.C.E. 251 del 31/12/2003:

• il servizio minimo messo a gara fu di 10.555.760 km*treno (di cui 7.877.010 km*treno per il servizio regionale e 2.678.750 per quello interregionale);

• la base d’asta fu di circa 423 milioni di euro per sei anni di servizio (2005-2011), ovvero 70,4 milioni annui;

• La divisione in lotti è ormai obsoleta: dal 1° gennaio 2012 il servizio viene operato sull’intero territorio regionale da Trenitalia S.p.A. sulla base di un contratto di servizio detto “a catalogo”.

• La gestione della rete spetta a Rete Ferroviaria Italiana che, come Trenitalia, fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., il cui pacchetto azionario è detenuto integralmente dallo Stato.

• Sulla tratta Mestre - Mira Buse il servizio e la rete sono gestiti da Sistemi territoriali S.p.A., le cui azioni sono detenute dalla Regione.

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Le risorse “storiche” trasferite per il TPL ferroviarioLe risorse “storiche” trasferite per il TPL ferroviario• Le risorse che lo Stato impiegava nell’anno 2000 per finanziare il servizio ferroviario locale vennero ripartite tra

le regioni e il Veneto si vide riconoscere una quota di risorse pari al 7,33% del totale, pari a 86,6 milioni di euro all’anno (“quota” che rileva tutt’oggi nei trasferimenti statali in materia).

• Tali cifre dimostrano che il Veneto fu (ed è) penalizzato dai criteri di ripartizione adottati.• A tale cifra si aggiunsero altre voci relative alle ferrovie regionali (o “ex concesse”) e altre integrazioni.

Risorse "storiche" trasferite dallo Stato alle regioni a statuto ordinario per i

contratti di servizio con Trenitalia (2001-2010)

8,19 8,54

5,93

9,50

5,39

8,15 7,728,81

9,54

7,34

9,30 10,22 10,25

6,19

9,41

0255075

100125150175200

Piem

onte

Lom

bard

ia

Vene

to

Ligu

ria

Emilia

-R.

Tosc

ana

Um

bria

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Lazi

o

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Mol

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Cam

pani

a

Pugl

ia

Basi

licat

a

Cal

abria

milio

ni d

i eur

o

Risorse "storiche" ex DCPM 16/11/2000 Risorse integrativ e ex L. 388/2000, art. 52

euro per Treno*Km (media regioni a statuto ordinario) euro per Treno*Km

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Risorse “storiche” (2)Risorse “storiche” (2)

• Il servizio è effettuato da un’impresa di proprietà dello Stato e finanziato con risorse trasferite dallo Stato medesimo. • E' da approfondire la coerenza dei meccanismi decisionali e d'imputazione dei costi del servizio con il principio costituzionale di autonomia finanziaria (art. 119 Cost.)

Trasferimenti "storici" totali per abitante per i contratti di servizio ferroviario

(Trenitalia e ferrovie regionali)

0

10

20

30

40

50

60

70

Piem

onte

Lom

bard

ia

Vene

to

Ligu

ria

Emilia

-R.

Tosc

ana

Um

bria

Mar

che

Lazi

o

Abru

zzo

Mol

ise

Cam

pani

a

Pugl

ia

Basi

licat

a

Cal

abria

euro

euro per abitante euro per abitante (media delle regioni a statuto ordinario)

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I trasferimenti: recenti evoluzioni (1)I trasferimenti: recenti evoluzioni (1)• L’ammontare delle risorse trasferite è rimasto immutato per anni

• Dal 2007 lo Stato iniziò a trasferire risorse direttamente a Trenitalia (senza passare perciò per i bilanci delle regioni) al fine di far fronte all’incremento dei costi verificatosi dal 2000 in poi.

• L’introduzione nel 2010 del “contratto a catalogo” da parte di Trenitalia, con l’abbandono della vecchia tariffazione basata sui km*treno in favore di una che prende in considerazione più parametri, ha comportato per le regioni un aumento dei costi del servizio superiore al 30%.

• Il decreto-legge 78/2010 (cd. finanziaria estiva) e le manovre finanziarie successive hanno introdotto misure di austerità che hanno colpito anche il TPL ferroviario

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I trasferimenti: recenti evoluzioni (2)I trasferimenti: recenti evoluzioni (2)

• Notevole tensione nelle regioni: grave incertezza riguardo alle risorse di cui avrebbero potuto disporre nell’anno successivo.

• Solo a dicembre 2010 si fece chiarezza sulle risorse disponibili per il 2011 e solo a dicembre 2011 si fece chiarezza sulle risorse disponibili per il 2012.

• L’evoluzione normativa è stata assai intensa e poco coerente: da un lato si tagliavano risorse per reintegrarle successivamente, anche a scapito degli investimenti infrastrutturali e per il materiale rotabile

• Il quadro è tuttora in evoluzione, anche alla luce delle richieste avanzate dalle Regioni al Governo.

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Da giugno 2012 ad oggi…Da giugno 2012 ad oggi…• Giugno 2012: stanziati 200 milioni per il dissesto delle ferrovie regionali

della Campania; 40 milioni per il risanamento le Ferrovie del Sud-Est (Puglia) e le Ferrovie della Calabria [DL 83/2012]

• Luglio 2012: a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 199/2012, viene cancellato l’art. 4 del DL 138/2011 sui servizi locali di rilevanza economica. Le gare non sono più obbligatorie (l’obbligatorietà era stata reinserita solo sei mesi prima, dopo una “pausa” di due anni). Tornano anche i contratti 6+6.

• Agosto 2012: spending review (L. 135/2012) non si applica al TPL locale (come invece era scritto nel DL). Nel Fondo TPL sono stanziati 1.200 milioni, 500 in meno di quelli necessari per coprire il costo dei contratti di servizio con Trenitalia (da coprire mediante “efficientamenti” del servizio).

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Risorse per i contratti di servizio ferroviari per fonte normativa

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20

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2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

milio

ni d

i eur

o

Trasferimento "storico" per ferrovie regionali (Mestre-Adria - DCPM 16/11/2000) Trasferimento ex L.297/78 per manutenzione ferovie regionali

Quota comp. accisa gasolio per ferrovie regionali (Mestre-Adria) Trasferimento "storico" per contratti di servizio con Trenitalia (DCPM 16/11/2000)

Legge 388/2000, art. 52 (Integrazione per linea Treviso-Portogruaro) Restituzione IVA

Fondo per il TPL, anche ferroviario Risorse da distribuire con criteri premiali

Trasferimenti diretti a Trenitalia (non passano per il bilancio regionale) Somme da erogare in base all'accordo 21/12/2011 (stima con criterio storico))

Servizi integrativi (risorse regionali - Cap. 45780 e cap. 101066)

Situazione "storica" Situazione "storica" con trasferimento di risorse statali direttamente a Trenitalia

Situazione post manovra estiva 2010 - In evoluzione