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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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Numero 298 2991 OTTOBRE 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

SPONSOR FEDERALI

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pag 4 VALERIO EJESSICA:IL GIORNODELLOSCUDETTO

pag 12 LODDEVESTE ILTRICOLORE

pag 16 DOPPIAMENTE CAMPIONI

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FABIOPARTIGIANIRISPONDE

GRAN VALERIO D’ITALIA

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport

ArmiCaesar Guerini Perazzi Armi Pietro Beretta

Macchine lanciapiattelliFAB

Macchine lanciaelicheRodenghi

PiattelliEurotarget

AbbigliamentoBeretta

Dispositivi acusticiEurosonit

Il Gran Sasso d’Italia è lì: davvero a porta-ta di mano dalle pedane del Giulio Antonio Acquaviva. Inevitabile, quindi, istituire un’as-sociazione con il trionfatore del Campiona-to italiano di Fossa Olimpica: Valerio Gra-zini. Ne è venuto fuori un suggestivo Gran Valerio d’Italia che è poi anche un auspicio in senso agonistico. Non si dice forse di un atleta di successo: quello è una roccia…? Diciamocelo francamente: avvicinare il più imponente massiccio dell’Appennino (il più propriamente italiano di nome e di fatto e quindi connesso a doppio filo con un con-fronto tricolore) al Grazini che ha domina-to al Giulio Antonio Acquaviva la scorsa do-menica, è una suggestione dettata anche dal fatto che Valerio, proprio come una roccia, ha saputo resistere agli assalti dei tanti for-tissimi avversari che hanno tentato, a loro volta, di conquistare lo scudetto del 2014. Domenica 28 settembre non è stata soltan-to la giornata di Grazini, ma anche quella di una ritrovata Jessica Rossi, ancora una volta perfetta nel ruolo della supercampion essa. Giornata di tanti campioni, lo scorso 28 settembre. Perché, oltre ai neolaureati in tricolore all’ombra del Gran Sasso (tra loro: anche Simone D’Ambrosio e Maria Lu-cia Palmitessa per il comparto under 20), ci

sono i neo-campioni italiani di Skeet del confronto di Conselice: Gigi Lodde, Diana Bacosi, Valerio Palmucci, Michael Palmieri, Roberto Bianchi e Gianluca Monaco. Senza trascurare i formidabili Da-niele Di Spigno, Giuseppe Ciavaglia, Andrea Vescovi e Ignazio Tronca che hanno conquistato il titolo italiano intersocietario del gruppo B di Double Trap e la Coppa dei Campioni sulle pedane di Zevio (e sulle stesse pedane il team della Lauretana ha vinto nel gruppo A). Come il Gran Sasso, che è massiccio composto da tante vette, anche il tiro a volo italiano nell’ultimo weekend si è rivelato un formidabile “ensemble” di talenti svettanti. E per parlare ampiamente di tutti questi campioni e per mostrarveli in azione (degli Assoluti di Trap vi offriamo una fotogallery a cui potete accedere dalla pagina dell’articolo), questa volta IL TIRO A VOLO raddoppia. Buona lettura!

La Redazione

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Non perdono mai fascino gli Assoluti della di-sciplina regina del comparto olimpico. Sulle pedane del Giulio Antonio Acquaviva di Celli-no Attanasio, infatti, il confronto per gli scu-detti 2014 non ha rappresentato una formali-tà e ha offerto uno spettacolo agonistico intenso, appassionante e vitale. Nelle qualifi-che principali sono usciti vincitori due big del panorama nazionale che, a loro volta, nel gol-

den match hanno regolato due avversari, con una storia agonistica ovviamente diversa, ma di analogo indiscutibile valore. Per non limi-tarci alle definizioni generiche, seppur lusin-ghiere, diamo allora un nome e un cognome a tutti questi protagonisti: molti dei quali sono ampiamente ritratti nel corso della gara abruzzese di domenica 28 settembre nella fo-togallery a cui è possibile accedere cliccando

VALERIO E JESSICA:IL GIORNODELLOSCUDETTOAgli Assoluti di Trap al Giulio Antonio Acquaviva, Grazini conquista il titolo degli Eccellenza superando Johnny Pellielo, mentre l’olimpionica di Londra svetta regolando Silvana Maria Stanco. I titoli riservati agli under 20 vanno a Simone D’Ambrosio e a Maria Lucia Palmitessa

FOSSA OLIMPICA

Valerio Grazini è il campione italiano degli Eccellenza

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Sul podio del Giulio Antonio Acquaviva Valerio Grazini ha conquistato il titolo tricolore davanti a Giovanni Pellielo e Michele Candilio

È di Jessica Rossi lo scudetto tricolore del 2014 del Trap in rosa

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l’icona accanto al titolo di questo articolo. Valerio Grazini è il nuovo campione italiano degli Eccellenza. All’ombra del Gran Sasso d’Italia il viterbese compone una gara dai connotati tecnici pregiati e costringe all’ar-gento quel Johnny Pellielo che, poche settima-ne prima, era stato uno dei protagonisti del

Mondiale all’ombra dell’Alhambra. Valerio è impeccabile in tutta la fase di selezione. Il ruo-lino di marcia dell’azzurro del Corpo Foresta-le dello Stato dice: 25 - 24 - 25 - 24 - 24. Alla boa delle cinque serie Grazini si presenta con 122 bersagli utili ed è patrimonio che per-mette di accedere immediatamente alla semi-

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Jessica Rossi ha vinto il titolo italiano precedendo Silvana Stanco e Cristina Bocca

Giovanni Pellielo

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finale. Fuoco e fiamme nelle serie di selezione le ha frattanto fatte Simone Lorenzo Prosperi. Il tiratore di Artena assembla quattro serie piene e conclude con un 23. Il suo 123/125 è dunque il miglior parziale della gara abruzzese e precede di una lunghezza il 122 dello stesso Grazini che è imitato da Giovanni Pellielo e

Mauro De Filippis. I due posti liberi se li assi-curano Michele Candilio e Giulio Fioravanti: con 121 sono loro a completare il sestetto dei semifinalisti. Restano fuori il 119 di Massi-mo Fabbrizi - che se non fosse per il 21 del primo round, avrebbe in realtà composto una prova perfetta fatta di 24 a 25 - e quelli di

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Michele Candilio

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Silvana Stanco

Spartaco Battista, Carlo Mancarella, France-sco Rio, Graziano Borlini, Renzo Baldinotti e Marco Panizza, ma non basta neppure il 120 di Oronzo Rochira a promuovere alla semifi-nale il tiratore pugliese. In semifinale Valerio Grazini non vuole correre rischi. E per far questo, è opportuno non sbagliare mai. Il vi-

terbese realizza il proposito ed esce dalla sfi-da dei quindici bersagli senza errori. Il primo dei promossi al golden match è lui e dall’alto del suo 15/15, per sapere chi sarà il suo sfi-dante, deve attendere il verdetto dello shoot-off tra Johnny Pellielo e Mauro De Filippis che hanno concluso a quota 13. Shoot-off a tre

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8Sul podio del comparto maschile degli Juniores Simone D’Ambrosio ha svettato precedendo Luca Miotto e Alessio Franquillo

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Cristina Bocca

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Il campione italiano degli Juniores Simone D’Ambrosio

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anche per decidere l’altro sfidante della finale per il bronzo, perché dalla semifinale sono usciti con dodici centri sia Prosperi che Fio-ravanti e Candilio. “Dentro o fuori”, si è detto e scritto qualche mese fa, ai tempi del Mon-diale di calcio del Brasile, per descrivere la spietatezza del confronto ad eliminazione di-retta. Nello specifico, a Cellino Attanasio il “dentro o fuori” premia Michele Candilio al primo lancio e spedisce con merito il tiratore campano alla sfida per la medaglia di bronzo. Ma non si può negare che quello stesso “den-tro o fuori” punisce un po’ troppo severa-mente ad esempio un Simone Lorenzo Pro-speri che aveva condotto magistralmente la sua gara in tutta la fase di selezione. Tra Pellie-lo e De Filippis, invece, non è proprio una for-malità. Servono nove centri al bronzo di Gra-nada per convincere l’eclettico delle Fiamme Oro a cedere il passo. Gol mancato, gol subi-to. L’ennesimo parallelo calcistico ci serve per descrivere proprio il percorso di Mauro De Filippis in questi Assoluti 2014 di Fossa Olim-pica. Un attimo prima il tarantino poteva con-

correre per l’oro; un attimo dopo Mauro si è visto invece relegato fuori dal podio da un Michele Candilio, peraltro volitivo e tenace, che ha davvero saputo meritare la medaglia di bronzo per 12 a 11. Perché, si badi bene, qua non si mettono certamente in dubbio le po-tenzialità tecniche e agonistiche di un atleta o di un altro - dal momento che chi approda alle fasi finali di una gara come il Campionato italiano del Giulio Antonio Acquaviva ha nelle canne punteggi di grande pregio - ma è sem-mai il meccanismo di promozione/eliminazio-ne che gli atleti affrontano nelle fasi finali a introdurre elementi un po’ estranei alla gara e a costringere a qualche riflessione. Già per-fetto nella semifinale, da parte sua Valerio Grazini riesce ad essere di nuovo quasi per-fetto nel golden match. Per 14 a 13 l’azzurro del Corpo Forestale supera infatti Johnny Pel-lielo e si proclama il gran Valerio d’Italia che abbiamo voluto celebrare nello strillo di co-pertina. È una Jessica Rossi da conquista dell’Everest quella che si presenta in gara a Cellino Attanasio. L’olimpionica di Londra

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Nel comparto femminile degli Juniores Maria Lucia Palmitessa ha vinto il titolo davanti a Valeria Raffaelli e Alessia Iezzi

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scala infatti con grande agilità la classifica de-gli Assoluti 2014 e si assicura un titolo impor-tante. Al traguardo delle cinque serie, in real-tà, è la campionessa in carica Federica Caporuscio a dettare il ritmo. La capitolina del Corpo Forestale assembla una prova tut-ta in crescendo: con 23 – 24 – 25 il primo posto tra le semifinaliste è suo con 72/75. Con 69 entrano in semifinale la stessa Jessica (che in realtà si prende qualche rischio con il 22 della terza serie dopo un 23 e un 24), Sil-vana Stanco, Martina Bartolomei e Alessia Montanino e con 67 artiglia l’ultimo posto li-bero sul volo per la celebrità Cristina Bocca. Inevitabile capovolgimento di fronte nella se-mifinale. Pur gareggiando ancora con lo scu-detto appuntato sul gilet, Federica Caporu-scio sembra non crederci tanto e il suo 10/15 della semifinale non basta davvero a promuo-verla alle due finali successive. Resta fuori an-che Alessia Montanino che non va oltre gli otto centri. Con un luminoso 14/15 la più precisa è invece Silvana Stanco che accede al golden match in attesa che sia definito il nome della sfidante. Perché a quota 13 si sono atte-state sia Jessica Rossi che Martina Bartolomei ed è di nuovo lo spietato rito del “dentro o fuori” che decreterà l’avversaria di Silvana. È

in realtà un rito veloce: Martina manda a vuo-to il suo colpo al primo piattello, ma Jessica non la imita ed è dunque l’olimpionica di Lon-dra a correre per l’oro. Martina Bartolomei non molla nella finale per il bronzo in cui si trova a confronto con Cristina Bocca (autrice di 11/15 nella semifinale): la toscana conclude a quota 13 come la piemontese. È ancora lo shoot-off però a decidere. E non decide a fa-vore di Martina. Per 3 a 2 il bronzo è infatti di una brillante Cristina Bocca. È altissimo del resto anche il livello agonistico del successivo golden match. E per 13 a 12 su una Silvana Stanco sempre puntuale agli appuntamenti che contano, a vincere è una Jessica Rossi de-terminata a far suo uno scudetto dai molte-plici importanti significati. Da una gara di nuo-vo caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte, è Simone D’Ambrosio ad uscire vincitore tra gli under 20. Al traguardo delle cinque serie in realtà c’è un monumentale Alessio Franquillo che presidia la posizione più alta con 120 centri. Simone Rosa e Gian-luigi Sorrentino inseguono a 116, davanti ai 115 di Simone D’Ambrosio e Michele Nico-letti e al 114 di Luca Miotto. Per aggiudicarsi il posto tra i semifinalisti, quest’ultimo deve addirittura piegare in shoot-off la resistenza

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Maria Lucia Palmitessa

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di Alberto Belluzzo e Davide Barbieri che a loro volta hanno totalizzato 114. Ma, a dispet-to delle premesse, è proprio Luca Miotto ad essere il più brillante dei magnifici sei. Con un solido 14/15 il bresciano è infatti subito pro-mosso al golden match. L’avversario è tra gli autori di 12 centri: Simone D’Ambrosio e Si-mone Rosa. Ed è l’eclettico campano ad avere la meglio in shoot-off per 2 a 1. Rosa va a con-tendere il bronzo ad Alessio Franquillo che in semifnale non è andato oltre l’11/15 ma ha poi regolato in shoot-off per 6 a 5 Gianluigi Sorrentino. E la medaglia di bronzo è proprio appannaggio del ragazzo umbro: Franquillo totalizza 13 centri e, di misura, costringe Sor-rentino al quarto posto. Identico il responso del golden match: per 13 a 12 su Luca Miotto, Simone D’Ambrosio è infatti brillantemente campione italiano degli under 20. Decisamen-te più lineare invece il confronto riservato alle ragazze under 20. Lisa Nicole Marzo si

elegge meritatamente prima della classe alla boa delle tre serie con un luminoso 70, ma l’11/15 della semifinale non basta alla ragazza di Olbia per raggiungere uno dei duelli per le medaglie. Resta fuori dal gioco anche Rachele Amighetti che in semifinale non va oltre i 9 centri. Il golden match è una partita tra Valeria Raffaelli e Maria Lucia Palmitessa: la veneta e la pugliese totalizzano infatti un ottimo 14/15 nel round della semifinale. Per effetto dei ri-spettivi 12 centri, alla finale per il terzo posto accedono invece Mara Pisanello e Alessia Iezzi ed è l’azzurrina abruzzese a spuntarla per 12 a 10. Dopo una fase eliminatoria tutta genio e sregolatezza (24 – 19 – 25), Valeria Raffaelli anche nel golden match è un po’ vittima di un ritmo oscillante e non va oltre gli 11 centri. Ne approfitta una determinata Maria Lucia Palmitessa. In finale la pugliese compone un altro perfetto 14/15 e si incorona con merito campionessa italiana del 2014.

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Luigi Agostino Lodde ha vinto il titolo italiano di Skeet tra gli Eccellenza

davanti a Marco Sablone e Christian Eleuteri

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Gigi c’è. A Conselice il titolo nazionale di Eccel-lenza del 2014 è suo per effetto di una gara di ottimo livello. Ci ha provato un Marco Sablo-ne ben determinato a minacciare la supremazia di Lodde nel confronto ravennate, ma il sardo dell’Esercito, sebbene abbia dovuto subire un provvisorio sorpasso in semifinale, ha sempre tenuto saldamente in pugno le briglie della gara. È Lodde a comporre il miglior punteggio al tra-guardo delle cinque serie. Anche se il suo 123 (25 – 25 – 25 – 24 – 24) è imitato da Angelo Moscariello e Valerio Luchini che a loro volta

sono stati autori di una prova di gran pregio. Con 122 entra in semifinale Emanuele Fuso e con 120 fa lo stesso Marco Sablone nel ruolo di fanalino di coda. Ma in semifinale i ruoli si in-vertono. Il 12 e l’11 rispettivamente di Luchini e Fuso non valgono nessuna delle due finali. È Sablone, invece, a comporre il miglior risultato: un perfetto 16/16 che consente al romano di staccare il biglietto per la finale dell’oro in cui affronterà Gigi Lode che ha totalizzato 14. I 13 di Eleuteri e Moscariello spediscono invece im-mediatamente il pontino e il campano alla finale

LODDE VESTEIL TRICOLOREIl Gigi nazionale dello Skeet conquista il titolo italiano degli Eccellenza a Conselice davanti a Marco Sablone e al campione in carica Christian Eleuteri. Diana Bacosi è la prima delle Ladies e Valerio Palmucci vince tra gli under 20. Allori anche per il Prima Michael Palmieri, per il Seconda Roberto Bianchi e per il Terza Gianluca Monaco

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Diana Bacosi ha vinto il titolo tricolore delle Ladies davanti a Chiara Di Marziantonio e Katiuscia Spada

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Valerio Palmucci si è assicurato lo scudetto stagionale degli under 20 precedendo Cristian Ciccotti e Gabriele Rossetti

per il bronzo. Dei due, è Eleuteri il più preciso: Christian ferma il volo di 15 piattelli e strappa il bronzo a Angelo per due lunghezze. Stesso esito, in termini tecnici, per il golden match. Ma a differenza della semifinale, in cui era stato Sa-blone a svettare, qui è di nuovo Lodde a salire in cattedra. Per 15 a 13 è Gigi il campione ita-liano degli Eccellenza di Skeet del 2014. Diana Bacosi è la migliore skeettista italiana del 2014.

La toscana ha vinto con due prove impeccabili in semifinale e in finale. L’azzurra dell’Esercito era entrata tra le sei semifinaliste con 72/75 come Katiuscia Spada: alle spalle dell’ottimo 73 di Simona Scocchetti e davanti al 71 di Chia-ra Cainero, al 70 di Chiara Di Marziantonio e al 67 di Cristina Vitali. Se è risultato maesto-so il 15/16 assemblato in semifinale da Diana Bacosi, altrettanto occorre dire dell’identico

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In Prima categoria Michael Palmieri ha conquistato l’alloro stagionale davanti a Umberto Frontoni e Antonio Morandini

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In Seconda categoria Roberto Bianchi ha vinto il titolo precedendo Franco Cinque e Giancarlo Perfetti

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punteggio composto da una scintillante Chiara Di Marziantonio che in questi Assoluti 2014 ha saputo vincere ogni possibile residuo timore reverenziale nei confronti delle maestre della

disciplina. Maestre che, questa volta, hanno ac-cettato, magari non di buon grado, di recitare in ruoli di secondo piano. Con Chiara Cainero esclusa dal giro delle finali per effetto del suo

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In Terza categoria lo scudetto è andato a Gianluca Monaco che ha preceduto Stefano Bragalli e Marco Becatti

11/15, Vitali e Scocchetti, attestate a quota 12, si sono affrontate per raggiungere Katiuscia Spada (13/15) nella finale del bronzo ed è stata Simona a vincere il duello per 4 a 3. Quindici centri in finale hanno però attribuito il bronzo a Katiuscia che ha superato Simona per due lunghezze. Vittoria netta poi nel golden match successivo per Diana Bacosi (15 a 11), ma l’ar-gento di Chiara Di Marziantonio promuove definitivamente la latina delle Fiamme Oro tra le big della specialità. Potremmo chiamarla vit-toria a sorpresa quella di Valerio Palmucci tra gli Juniores, se non sapessimo però che il lati-no nel corso della stagione ha rispettato pun-tualmente tutti gli appuntamenti. Esponente di punta del giovane Skeet “in arancio”, Vale-rio ha centrato la semifinale a Conselice con 120/125 come Iacopo Di Grazia: alle spalle dei 122 di Gabriele Rossetti e Cristian Ciccotti e davanti al 119 di Christian Benet e al 117 di Elia Sdruccioli. Esclusi dalle due finali Di Grazia e Sdruccioli, Valerio Palmucci era invece inecce-pibile e si assicurava il posto nel golden match con 16/16 e attendeva che Benet, Rossetti e Ciccotti chiarissero il loro ruolo. Era proprio Ciccotti a spuntarla in un lungo shoot-off e ad aggiudicarsi il posto nel golden match. L’iridato

Gabriele Rossetti vinceva la sfida per il bronzo con Christian Benet superando il friulano per 15 a 12, ma anche Palmucci era ormai inarre-stabile e nella finale per il bronzo - derby tutto latino - Valerio si assicurava l’alloro stagiona-le per 15 a 14. Michael Palmieri ha vinto lo scudetto dei Prima categoria. Sul traguardo di Conselice, con 143/150 il marchigiano ha pre-ceduto un Umberto Frontoni vivace e determi-nato che con il 25 della finale aveva tentato un aggancio in extremis. Con 140 si è aggiudicato il bronzo Antonio Morandini davanti a Simone Vizzon, Giusva Chiodi e Andrea Marussi. In Se-conda categoria il campione italiano del 2014 è Roberto Bianchi. Lo skeettista umbro ha tota-lizzato 133/150 e ha preceduto di due piattelli Franco Cinque e di tre Giancarlo Perfetti. Tra i finalisti si sono inseriti anche Andrea Di Can-dido, Giacomo Boncompagni e Lorenzi Caselli. Battaglia serrata invece in Terza categoria. Dopo i centocinquanta bersagli regolamentari sono approdati allo stesso risultato (128) Gianluca Monaco, Stefano Bragalli e Marco Becatti. Con quattro centri il titolo è andato a Monaco che ha preceduto i suo avversari nell’ordine. Nella scia dei medagliati si sono classificati Armando Lecce, Francesco Pierro e Biagio Gentile.

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DOUBLE TRAP

Daniele Di Spigno solleva la Coppa dei Campioni conquistatacon la collaborazione di Andrea Vescovi e Ignazio Tronca

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È capitan Daniele Di Spigno ad alzare la Coppa dei Campioni conquistata sul terreno di Zevio nella sfida che la scorsa domenica 28 settembre ha messo a confronto le più accreditate forma-zioni di Double Trap d’Italia. È Di Spigno, dice-vamo, a mostrare il trofeo più prestigioso della giornata ed è la prova, dunque, che sono stati i doublisti delle Fiamme Oro i mattatori della giornata veronese. Ma questo è l’epilogo trion-fale. Prima, c’è stato da lottare un bel po’. Allora andiamo per ordine e vediamo come è andata sulle pedane dello stand del presidente Dino Zanetti. Nell’intersocietario di Double Trap del gruppo A le lepri da inseguire sono i portaco-lori della Lauretana: sodalizio tradizionalmente

fortissimo nella più giovane disciplina olimpica. E infatti, rispettando i pronostici, sono proprio i marchigiani ad impossessarsi del titolo nazio-nale. In realtà, soffrono un po’ nel primo round Stefano Rossini, Eugenio Rinaldoni e Dardo De Carlonis, tant’è che dopo la prima serie, con il parziale di 74/90, il team picenate deve inse-guire Scaligero e Tre Piume. Poi, però, anche gli altri terzetti seguono un andamento oscillato-rio e la formazione della Lauretana, per mez-zo della regolarità, recupera il distacco e punta alla vittoria. L’affermazione corre letteralmente sul filo del piattello. Al traguardo finale Rossi-ni (99), Rinaldoni (96) e De Carlonis (95) pre-sentano collettivamente un saldo attivo di 290

Daniele Di Spigno, Giuseppe Ciavaglia e Andrea Vescovi per i colori delle Fiamme Oro vincono nel gruppo B all’intersocietario di Double Trap a Zevio e gli specialisti della Lauretana si impongono nell’incandescente confronto del gruppo A, ma è ancora la Polizia di Stato a dominare nel duello per la Coppa dei Campioni con Di Spigno e Vescovi e l’inserimento di Ignazio Tronca

Foto di Andrea Zeni

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Il podio del gruppo A dell’intersocietario di Double Trap: la Lauretana svetta davanti a Shooting Team Scaligero e Tre Piume

Eugenio Rinaldoni, Stefano Rossini e Dardo De Carlonis hanno conquistato la vittoria nel gruppo A per i colori della Lauretana

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centri su 380. I marchigiani vincono il titolo per un solo piattello di vantaggio su Scaligero e Tre Piume. Il sodalizio veronese aveva giocato la carta di due doublisti d’esperienza, Davide Cerchier (ottimo il suo 102) e Paolo Viviani, affiancati da un giovane ormai affermato: l’Ec-cellenza Jacopo Trevisan. Il team della Società

di Mario Carli, invece, aveva puntato tutto sulle nuove leve: mette in campo Andrea Galesso (a sua volta splendido autore di 102 centri), Jaco-po Dal Moro e Eraldo Apolloni e sfiora decisa-mente l’impresa. Nella scia delle tre formazioni medagliate c’è Foligno: Veniero e Michael Spada e Mauro Piermarini compongono 287 centri

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Medaglia d’argento nel gruppo A per Paolo Viviani, Davide Cerchier e Jacopo Trevisan dello Scaligero

Per i colori delle Tre Piume Andrea Galesso, Eraldo Apolloni e Jacopo Dal Moro hanno conquistato il bronzo tra le Società del gruppo A

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e sono ad un soffio dall’aggancio. Dietro agli umbri, il terzetto della Jonico Salentina conclu-de a 280 davanti al 273 di Zevio e al 266 di San Fruttuoso. Intanto è lotta circoscritta tra le formazioni in divisa del gruppo B, ma è pur

sempre sfida di altissimo livello. È certo però che Daniele Di Spigno (109), Giuseppe Ciava-glia (108) e Andrea Vescovi (107) compongono una vera e propria corazzata del Double Trap. E nonostante che i loro avversari vestano la

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Sul podio del gruppo B le Fiamme Oro hanno preceduto la Marina Militare

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Applausi scroscianti per Daniele Di Spigno, Andrea

Vescovi e Ignazio Tronca sul podio della Coppa dei

Campioni 2014

divisa della Marina, nella metafora marinaresca la spuntano i poliziotti. Con 324/380 le Fiamme Oro vincono il titolo del gruppo B e costrin-gono all’argento Alessandro Chianese (peraltro stellare il suo 110), Ferdinando Rossi (106) e Cosimo Damiano Abbondanza (90). Assegnati i titoli stagionali, è la volta della sfida incrociata della Coppa dei Campioni. I primi di un grup-po affrontano i secondi dell’altro. La Lauretana supera d’esperienza i bianco-blu della Marina

Militare, mentre le Fiamme Oro (che frattanto avvicendano Ciavaglia con Ignazio Tronca) co-stringono alla resa i pur tenacissimi componen-ti del terzetto dello Shooting Team Scaligero. Si preannunciano scintille tra i campionissimi del-la Polizia di Stato e gli specialisti della Società del presidente Zallocco. Ma Daniele Di Spigno, Andrea Vescovi e Ignazio Tronca sono ancora una volta inarrestabili. Per 85 a 77 la Coppa dei Campioni è di nuovo delle Fiamme Oro.

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Un lettore di 66 anni, che si rivolge prevalentemente al Double Trap, mi ha chiesto recentemente come rima-nere in forma dopo i sessant’anni.

Egregio Lettore, un regolare eser-cizio fisico che aiuti a prevenire le malattie croniche, a proteggere da condizioni disabilitanti, a eliminare i

fattori di rischio, è utile a tutte le età. Per gli adul-ti non è sempre facile trovare tempo libero per fare attività fisica e le attività lavorative, che sono spesso sedentarie, non aiutano certo in questo senso. Gli effetti benefici sarebbero però numero-si, anche limitandosi a fare movimento con tempi e intensità moderati. Piccoli accorgimenti come fare le scale invece che prendere l’ascensore, o non usare la macchina e andare a piedi, possono già essere utili per cominciare. Al nostro lettore posso consigliare le 7 regole d’oro che di solito scrivo nei programmi di allenamento per chi ha superato gli “anta” e per mantenere uno stato di forma ottimale.• Compiere almeno 30’ al giorno di attività fisica,

da intensificare progressivamente se si deside-ra arrivare a un allenamento costante più arti-colato e impegnativo

• Bere almeno un litro e mezzo di acqua al gior-no liscia e non gassata

• Consumare ad ogni pasto principale verdure crude o bollite e frutta anche negli spuntini, escludendo il consumo di cibi grassi come quel-li fritti

• Ridurre drasticamente la quantità dei cibi ricchi di carboidrati concentrati e raffinati (pane, pa-sta, riso, patate..)

• Privilegiare cibi ricchi di proteine di valore bio-logico elevatissimo e di vitamine, come il sal-mone

• Non arrivare mai affamati all’inizio dell’allena-mento

• Dormire almeno 7-8 ore a notte per aiutare il corretto funzionamento del metabolismo e ricaricare le energie per l’allenamento

Quindi, in conclusione, nella speranza di aver esaudito la curiosità del nostro lettore, l’esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico, non deve essere necessariamente intenso: sono sufficienti 30 minuti di movimento (cammino, nuoto, bici-cletta, ecc.) al giorno, per almeno cinque volte a settimana, per godere di molti benefici.

Fabio PartigianiPreparatore Atletico delle Nazionali azzurre

FABIO PARTIGIANI RISPONDEFILO DIRETTO