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INDICE 1. PAESI DELL’ESTREMO ORIENTE – INTRODUZIONE. ------------------------------------------------------------ 3 2. CAMBOGIA. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 5 2.1 LA CAMBOGIA E LA SUA CAPITALE PHNOM PENH. -------------------------------------------------------------- 5 2.2 SIEM REAP E IL SITO ARCHEOLOGICO DI ANGKOR. ----------------------------------------------------------- 11 2.3 I TEMPLI DI ANGKOR DEL IX SECOLO. ------------------------------------------------------------------------------ 14 2.4 I TEMPLI DI ANGKOR DAL X AL SECOLO XI. ----------------------------------------------------------------------- 18 2.5 ETÀ CLASSICA: ANGKOR NEL XII SECOLO. ------------------------------------------------------------------------ 23 2.6 ANGKOR THOM: L'ULTIMA CAPITALE DI ANGKOR. -------------------------------------------------------------- 28 3. PAPUA NUOVA GUINEA. -------------------------------------------------------------------------------------------------- 39 3.1 LA NAZIONE PAPUA NUOVA GUINEA. -------------------------------------------------------------------------------- 39 Il testo è tratto dal sito web http://www.travelphotoblog.org dello stesso autore. 1

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INDICE

1. PAESI DELL’ESTREMO ORIENTE – INTRODUZIONE. ------------------------------------------------------------ 3

2. CAMBOGIA. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 5

2.1 LA CAMBOGIA E LA SUA CAPITALE PHNOM PENH. -------------------------------------------------------------- 5

2.2 SIEM REAP E IL SITO ARCHEOLOGICO DI ANGKOR. ----------------------------------------------------------- 11

2.3 I TEMPLI DI ANGKOR DEL IX SECOLO. ------------------------------------------------------------------------------ 14

2.4 I TEMPLI DI ANGKOR DAL X AL SECOLO XI. ----------------------------------------------------------------------- 18 2.5 ETÀ CLASSICA: ANGKOR NEL XII SECOLO. ------------------------------------------------------------------------ 23

2.6 ANGKOR THOM: L'ULTIMA CAPITALE DI ANGKOR. -------------------------------------------------------------- 28

3. PAPUA NUOVA GUINEA. -------------------------------------------------------------------------------------------------- 39

3.1 LA NAZIONE PAPUA NUOVA GUINEA. -------------------------------------------------------------------------------- 39

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PAESI DELL’ESTREMO ORIENTE INTRODUZIONE

Fra i viaggi in Estremo Oriente, sono stati particolarmente interessanti quelli in Cambogia e Papua Nuova Guinea. Il primo per la riscoperta archeologica dei resti, ricoperti dalla giungla, del potente impero Khmer che aveva occupato la regione molti secoli prima che arrivassero Thailandesi e Vietnamiti ed era diventato, dal IX al XIV secolo, nel sud-est asiatico, un centro culturale induista e buddhista. Il secondo per le tradizioni e i costumi dei clan guerrieri autoctoni che abitano gli altipiani centrali, rimasti a lungo isolati, dopo le ondate migratorie dall’Asia, e scoperti per la prima volta dagli europei, che ritenevano la regione disabitata, in una spedizione nel 1933. Dopo la seconda guerra mondiale, gli abitanti degli altipiani, in pochi decenni passarono dall’età della pietra a quella moderna. Oggi i clan organizzano ogni anno un festival, dove partecipano con i loro costumi e decorazioni del corpo e del volto che hanno raggiunto vere forme d’arte. La Cambogia è stata a lungo interdetta al turismo per tutta la durata della guerra del Vietnam e della guerriglia dei Khmer rossi di Pol Pot che avevano assunto il potere e istaurato un governo radicale d’ispirazione maoista, provocando in tre anni tre milioni di morti. Questo governo fu rovesciato poi dai Vietnamiti e, solo dopo il ritiro di questi e la morte di Pol Pot, con la pacificazione del 1998, si è riaperto il turismo. Il viaggio in Cambogia è stato organizzato da Roma dal 21 al 29/01/1999, per complessivi 9 giorni di cui due di viaggio, partendo dalla capitale Phnom Penh e poi fermandosi nella cittadina di Siem Reap punto di partenza per la visita della zona archeologica. L’itinerario è stato concordato con un’agenzia turistica locale che ha fornito auto con autista e guida ed ha impegnato cinque giornate. La capitale Phnom Penh, oltre agli edifici ricostruiti nello stile tradizionale, documenta nei musei e nei luoghi di sterminio i massacri dei Khmer rossi il cui ricordo è ancora bruciante. Dopo la sosta a Siem Reap per organizzare le visite, nella prima giornata s’inizia dalla seconda capitale, Roluos, del regno Khmer, quando si cominciò a costruire con materiali duraturi, pietra arenaria e mattoni, i templi del IX secolo di rito hinduista. Poi la capitale fu spostata sulla collina Bakheng, il punto più alto della grande pianura di Angkor. Nella seconda giornata, si prosegue nella nuova capitale di Koh Ker del 944 con nuovi grandi templi dedicati a Shiva, a torre centrale, cortili recintati e decorazioni di stucco che crearono lo stile Pre Rup. Del X secolo è il Banteay Srei, un vero gioiello, e i templi più tardi arrivano al secolo XI. Nella terza giornata si visita il sito di Angkor Wat del XII secolo, il periodo classico dell’arte Khmer, dopo l’unificazione della Cambogia e la sua massima espansione. La città rappresenta la cosmologia Hindu con i cinque picchi del Monte Meru, la casa degli dei, e tre livelli di terrazze. La visita occupa tutta la giornata. Nella quarta e quinta giornata, si visita il luogo di Angkor Thom, la città fortificata dell’ultimo grande re dell’impero Khmer nel XII secolo, in una cinta fortificata di 10 kmq con cinque grandi porte. I re si erano

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convertiti al buddhismo Mahayana e la città è piena di grandi teste di Buddha nel tempio del Bayon, dove vivono i monaci. Vi sono altri templi, come il Baphuon e una grande piazza con la Terrazza degli Elefanti per le cerimonie ufficiali. Fuori da Angkor Thom, vi sono altri templi costruiti dallo stesso re, fra cui Preah Khan e Ta Prohm quest’ultimo trovato invaso dalla giungla, avvolto dalle radici degli alberi, e lasciato in questo stato. Papua Nuova Guinea, dai tempi della sua indipendenza, nel 1975, è stata sempre aperta al turismo. Il viaggio è avvenuto nell’agosto del 1993 organizzato da un’agenzia di Roma che ha incluso la visita della capitale Port Moresby, sulla costa meridionale dello stato, e una breve visita alla maggiore delle isole dell’arcipelago Bismarck. Qui si trova la città di Rabaul, in un’area ricca di coni vulcanici attivi, con i suoi ricordi della seconda guerra mondiale, quando fu occupata dai Giapponesi che la tennero fino alla fine della guerra. Dopo si torna a Papua sugli altipiani, a Mount Hagen, per assistere al Festival delle tribù di due giorni (21 e 22 agosto), in un’arena fuori città. Dopo il Festival, l’itinerario prevedeva una sosta nell’area di Tari, 300 km a sud-ovest di Mount Hagen, dove risiede il clan degli Huli, il gruppo etnico più numeroso degli altipiani, disperso in migliaia di tribù. Qui si possono osservare nei costumi tradizionali e nella loro vita quotidiana. Dagli altipiani si passa infine alla costa nord-ovest, lungo una grande pianura alluvionale, dove scorre il fiume Sepik che ha le sue sorgenti sulle montagne dell’Irian Jaya, la metà indonesiana dell’isola di Papua. Sul Sepik si compie una crociera su un battello attrezzato ad albergo turistico e si parte dalla foce dell’affluente Karawari risalendo il Sepik e gli affluenti, e fermandosi nei villaggi, dove si trovano i centri cerimoniali dedicati al culto degli antenati e alle tradizioni culturali e artistiche. Si è sviluppato un ricco artigianato di maschere intagliate nel legno che rappresentano gli spiriti degli antenati, oggetto di un fiorente commercio con i turisti.

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GENNAIO 1999VIAGGIO IN CAMBOGIA

CAPITOLO 1 - LA CAMBOGIA E LA SUA CAPITALE PHNOM PENH

La Cambogia è situata al centro dell'Indocina confinando a ovest con la Thailandia, a nord con il Laos e a estcon il Vietnam mentre a sud si affaccia sul golfo di Thailandia. Il fiume Mekong l'attraversa venendo dal Laose poi passa in Vietnam, dove ha il suo delta. Un grande lago, il Tonlé Sap, occupa una vasta area nella partenord-occidentale e, essendo collegato al Mekomg da un canale, fa da regolatore delle piene del fiume e,durante il periodo delle piogge da maggio a ottobre, la sua superficie più che raddoppia. Qui si formano grandipianure alluvionali, dove vive la maggioranza della popolazione dedita all'agricoltura, soprattutto allacoltivazione del riso, e sfrutta anche le ricchezze ittiche dei fiumi e dei laghi. La Cambogia ha una superficie di 181040 kmq e circa 12 milioni di abitanti, è ancora ricca di foreste, madagli anni '60 il taglio indiscriminato, con il proliferare delle concessioni, le ha ridotte alla metà. La capitale èPhnom Penh che ora raggiunge 1,1 milioni di abitanti, posta alla confluenza del Mekong con il fiume-canaleTonlé Sap che comunica con il lago omonimo e il Bassac, affluente destro. Fra le altre città, la più nota è SiemReap (pronunzia: siem riep) poco a nord dell'estremità occidentale del lago Tonlé Sap ed è il luogo più vicinoe attrezzato per la visita dei templi di Angkor.

STORIA DELLA CAMBOGIA

Erede del potente impero Khmer, che dal IX al XIV secolo fu il centro culturale del sud-est asiatico, il popolocambogiano ha mantenuto sempre la sua identità etnica e culturale nonostante la potenza dei suoi vicini.L'etnia Khmer costituisce il 96% della popolazione che vive oggi in Cambogia e aveva occupato la regionemolti secoli prima che vi arrivassero Thailandesi e Vietnamiti. Dal I secolo d.C. la Cambogia conobbel'influenza indiana e giavanese per gli insediamenti commerciali creatisi nella regione dell'attuale Vietnam delsud come punto di appoggio della rotta dei traffici verso la Cina. L'insediamento principale si chiamava Funane da qui s'irradiò la cultura indiana verso i piccoli stati dalla Cambogia e si diffuse il culto di Shiva, di Vishnue del buddhismo. Tutte le fonti derivano dalle cronache cinesi e, dal VI all'VIII secolo, quando Funan eradecaduta, si parla di due stati, il Chenla di mare e il Chenla di terra che finirono poi con l'unificarsiprobabilmente sotto il dominio del regno di Giava. Un'iscrizione trovata a nord di Angkor riporta che nell'anno802 fu proclamato re Jayavarman II (varman significa guerriero) e da qui iniziò una lunga dinastia ormaiindipendente da Giava. Con Jayavarman II s'iniziarono opere di irrigazione nella zona di Angkor chefavorirono gli insediamenti e iniziò l'arte angkoriana con la costruzione dei primi templi. Il figlio YasovarmanI (889-910) si trasferì ad Angkor sul tempio-montagna Phnom Bakheng. Il X e XI secolo furono un periodo diturbolenze, ma il regno Khmer iniziò la sua espansione verso la Thailandia e proseguì nella costruzione dimonumenti imponenti. Tra il 900 e il 1200, nell'arco di 300 anni, in un'area di 27 km da est a ovest e di 9 kmda nord a sud, furono costruiti 72 grandi templi ed altri edifici. Il tempio principale, Angkor Wat, fu costruitofra il 1112 e il 1150 dal re Suryavarman II, devoto a Vishnu, e rappresentava la cosmologia indiana con le torricentrali che raffiguravano: il monte Meru, casa degli dei, le mura intorno, le montagne del mondo, e, i canaliall'esterno, l'oceano. Suryavarman II riprese l'espansione verso la regione sud-vietnamita del Champa abitatadal popolo Cham riducendolo a suo vassallo. Nel 1177 i Cham reagirono, risalendo il Mekong e il lago TonléSap con una spedizione navale, e conquistarono Angkor uccidendo il re. Un anno dopo un cugino del re

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ucciso, raccolto un esercito, sconfisse i Cham e fu poi eletto re con il nome di Jayavarman VII (1181-1201). Ilnuovo re era devoto del buddhismo mahayana, costruì la città di Angkor Thom e provocò il passaggiodall'induismo al buddhismo. Nei templi furono aggiunte le statue di Buddha e Angkor Wat divenne ilmaggiore santuario buddhista. La costruzione della nuova città e dei templi rappresentò uno sforzo economicoenorme per il regno Khmer e, dopo la morte del re, iniziò la decadenza del regno indotta anche dal cresceredella potenza del regno thai della dinastia Ayudhya che nel 1431 saccheggiò la città di Angkor. I Khmertrasferirono la capitale a Phnom Penh e continuarono la loro guerra contro i Thailandesi arrivando fino allaloro capitale, ma furono respinti dai birmani. Nel 1594 i Thailandesi conquistarono anche Phnom Penh, ma lasituazione divenne più fluida per l'intervento degli Spagnoli che dalle loro basi a Manila cominciarono ainterferire e i re khmer vennero insediati prima dagli Spagnoli e poi dai Thailandesi che insieme ai Vietnamiticondizionarono la Cambogia e la ridussero agli attuali confini. Nel 1864 i Francesi, che erano già penetrati inVietnam, imposero con le cannoniere il protettorato al re Norodom e nel 1884, con un nuovo trattato, inpratica trasformavano il paese in colonia. I Francesi intervennero nell'amministrazione interna, ma lamonarchia mantenne la sua funzione simbolica e le iniziali manifestazioni antifrancesi si acquietarono adifferenza di quanto avveniva nello stesso periodo in Vietnam. Durante la seconda guerra mondiale, ilGovernatore generale francese in Indocina, nominato dal governo di Vichy, accettò l'occupazione deiGiapponesi e mise sul trono di Cambogia il principe Norodom Sihanouk che aveva 19 anni. Finita la guerra, iFrancesi fecero della Cambogia uno stato autonomo all'interno dell'Unione francese ma Sihanouk si rafforzòpromuovendo un'azione internazionale per l'indipendenza approfittando della rivolta dei Viet Minh contro iFrancesi in Vietnam. Assediati a Dien Bien Phu, i Francesi capitolarono il 7 maggio del 1954 e, nellaconferenza di Ginevra nello stesso anno, si sancì la temporanea divisione del Vietnam in due zone e laCambogia ottenne l'indipendenza che aveva già proclamato l'anno prima. Sihanouk per combatterel'opposizione interna abdicò in favore del padre, entrò nella contesa politica e si fece eleggere primo ministronel 1955 poi, morto il padre nel 1960 e abolita la monarchia, divenne capo dello stato. Di fronte al conflittovietnamita, Sihanouk vedeva nell'alleanza fra Vietnam del sud, Thailandia e Stati Uniti una minaccia per laCambogia e dichiarò la neutralità, ma il territorio cambogiano, come il Laos, fu invaso dai Viet Cong e gliUSA iniziarono i bombardamenti contro le basi della guerriglia provocando migliaia di morti fra i civili. Nelmarzo 1970, mentre Sihanouk era all'estero, un colpo di stato militare del generale Lon Nol lo deposeinstaurando la Repubblica Khmer. USA e Vietnam del Sud appoggiarono il nuovo governo invadendo laCambogia per distruggere le basi dei guerriglieri, ma l'opposizione interna dei Khmer rossi divenne prestopredominante. Intanto Sihanouk si era rifugiato a Pechino da dove appoggiava i Khmer rossi. Mentre inVietnam la guerra volgeva a sfavore degli Americani, il 17 aprile 1975 Phnom Penh cadeva nelle mani deiKhmer rossi, solo due settimane prima della caduta di Saigon. Capo dei Khmer rossi era Pol Pot che avevastudiato a Parigi, ma aveva idee radicali su come trasformare la società cambogiana. Tutta la popolazione dellacapitale e delle città fu trasferita forzatamente in campagna a creare delle cooperative agrarie d'ispirazionemaoista. In pratica tutti furono sottoposti ai lavori forzati sotto pena di morte immediata, la nazione fu isolata,l'economia bloccata, in tre anni si ebbero più di 3 milioni di morti e furono sistematicamente eliminate tutte lepersone che avevano un minimo di cultura perché considerate nemici di classe. Sihanouk tornò in Cambogia,ma rimase prigioniero del nuovo governo e fu risparmiato solo perché protetto dai Cinesi. Il nuovo regime, cheaveva preso il nome di Kampuchea Democratica, assunse atteggiamenti xenofobi nei riguardi dei vietnamiti eavanzò richieste territoriali. Il Vietnam reagì nel 1978 invadendo la Cambogia e rovesciando il governo di PolPot che però si ritirò nella giungla e nelle montagne al confine della Thailandia. La Cambogia era prostrata ealla fame, i Vietnamiti mantennero le loro forze di occupazione fino al 1990 e Sihanouk, sostenuto dalla Cina,creò un'alleanza per l'indipendenza della Cambogia, ma anche i Khmer rossi, sempre guidati da Pol Pot, sirafforzarono sfruttando il nazionalismo della popolazione contro gli invasori vietnamiti e appoggiati anchedalla Thailandia da cui passavano gli aiuti dell'ONU. Finalmente gli sforzi diplomatici convinsero i Vietnamitia ritirarsi e nel 1993 si ebbero le prime libere elezioni. Il governo che ne risultò era sempre debole, maapprovò una nuova costituzione nominando re il principe Sihanouk. Tuttavia i Khmer rossi, che avevanoboicottato le elezioni, continuarono la loro guerriglia e, solo dopo il 1995, smobilitarono lentamente; infine lamorte di Pol Pot, nel 1998, accelerò il processo di pacificazione che ha riaperto la nazione anche ai flussituristici.

LA CAPITALE PHNOM PENH

Phnom Penh significa "collina di Penh" dal nome di una vecchia che aveva raccolto quattro statue di Buddhaapprodate sulla riva del Mekong e le aveva sistemato sulla vetta di una collina. La città divenne capitale della

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Cambogia dopo che Angkor fu saccheggiata dai Thailandesi nel 1431 e si sviluppò favorita dalla sua posizionestrategica sulla via fluviale del Mekong che la collegava al Laos, al Vietnam e, attraverso il delta, ai trafficicon la Cina e l'Indonesia. Tuttavia la Cambogia rimase sempre uno stato cuscinetto fra due stati più potenti:Thailandia e Vietnam. La popolazione di Phnom Penh raggiunse i 500000 abitanti nel 1970 e, 5 anni dopo, i 2milioni per l'afflusso dei profughi dal Vietnam, ma la conquista dei Khmer rossi nell'aprile dello stesso annospopolò la città che cominciò a ripopolarsi solo nel 1979 con l'arrivo dei Vietnamiti. Oggi la città ha ripreso ilsuo fascino un po' esotico, un po' coloniale e sono risorti i centri buddhisti con i monaci nelle loro tunichearancione, ma la città è rimasta sempre segnata dalla tragedia dei massacri dei Khmer rossi. I campi disterminio e i luoghi di detenzione e tortura sono oggi musei che documentano avvenimenti ancora tropporecenti e brucianti, che toccano direttamente un popolo di sopravvissuti. La città si stende lungo la riva del Tonlé Sap e in parte lungo il Bassac. Vicino alla riva del Tonlé Sap si trovail Palazzo Reale costruito nel 1813 e attuale residenza del re; buona parte degli edifici, escluso il recinto dellaresidenza reale, è reso visibile al pubblico. L'edificio più importante è la sala del Trono inaugurato nel 1919 ecostruito in forme tradizionali ma tutto in cemento, sostituendo l'antica struttura di legno del 1869. L'edificio èsormontato da una torre pinnacolo alta 56 m ed è destinato alle cerimonie dell'incoronazione e a quelleufficiali importanti.

PALAZZO REALE

A sinistra, vista del palazzo dal fiume. A destra, la Sala del trono.

PALAZZO REALE

A sinistra, il Padiglione delle feste. A destra, la Pagoda d'Argento.

Altri edifici vicini sono il Padiglione delle Feste e il Padiglione dei Banchetti. In un recinto separato si trovala Pagoda d'Argento così chiamata perché ha il pavimento formato da 5000 piastrelle d'argento pesanti 1 kgciascuna. L'edificio fu costruito in legno dal re Norodom nel 1892 e poi ricostruito in cemento nel 1962; èstato risparmiato sotto il regime di Pol Pot, anche se molto di quanto contenuto all'interno è andato perduto.All'interno si trova il cosiddetto Buddha di smeraldo e di fronte un Buddha d'oro in grandezza naturale ornatoda una profusione di diamanti. Fuori della Pagoda c'è un padiglione con la statua equestre di re Norodom,diversi stupa (reliquari buddhisti) e monumenti.

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Wat Ounalom

Il Patriarcato buddhista.

Museo Nazionale.

Il Mercato Nuovo.

A nord del palazzo reale si trova il Museo Nazionale che contiene reperti archeolo-gici e d'arte della civiltàKhmer. Anche questo edificio è di forme tradizionali, di color terracotta ed è stato inaugurato nel 1920. Vi sitrovano una statua di Vishnu a 8 braccia e una di Shiva, la statua del re Jayavarman VII e ceramiche e bronzidal periodo Funan al periodo classico di Angkor.

Più a nord e vicino al fiume si trova Wat Ounalom, la sederinnovata del patriarcato buddhista della Cambogia. Durante ladittatura di Pol Pot la sede era stata danneggiata e i monacidispersi. Si sta ora ricostituendo anche la biblioteca dell'istitutobuddhista.

Il posto più antico della città è Wat Phnom, unacollina di circa 27 m, il rilievo più alto della città,dove sorse la prima pagoda per ospitare i quattroBuddha trovati da una vecchia sulla riva delMekong, intorno a cui si venne formando la città. Un altro posto che merita di essere visitato daituristi è il Mercato Nuovo (Psar Thmay) piùlontano dal fiume; la parte centrale è un edificiogiallo a cupola come uno ziggurat babilonese. Vi sipossono trovare oggetti dell'artigianatocambogiano, preziosi e oggetti antichi.

Fra i luoghi più tristemente famosi di Phnom Penhè la scuola superiore di Tuol Svay Prey a sud dellacittà, trasformata in prigione di sicurezza nel 1975dall'esercito di Pol Pot.

MUSEO TUOL SLENG

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Qui più di 17000 persone furono trattenute, interrogate e torturate e infine trasferite nel campo di sterminio diChoeung Ek a circa 15 km dalla città per esser uccise. Solo 7 prigionieri furono trovati vivi, quando arrivòl'esercito vietnamita; nelle fosse comuni nel recinto della scuola furono trovati tutti i morti sotto le torture. La scuola è oggi il museo Tuol Sleng dove si possono vedere le celle, gli strumenti di tortura e la meticolosadocumentazione che i Khmer rossi tenevano sui loro prigionieri, corredata da foto impressionanti che copronole pareti di alcune stanze. Un cartello riporta con brutale precisione le 10 regole cui dovevano sottostare i prigionieri.

REGOLAMENTI DI SICUREZZA

1. Devi rispondere in modo conseguente alle mie domande. Non cercare di sfuggire.2. Non cercare di nascondere i fatti con pretesti inutili. Ti è strettamente proibito contestarmi.3. Non essere sciocco perché sei un individuo che cerca di contrastare la rivoluzione.4. Devi rispondere immediatamente alle mie domande senza perdere tempo a riflettere.5. Non parlarmi né delle tue false idee né della natura della rivoluzione.6. Quando riceverai frustate o scosse elettriche non devi assolutamente gridare.7. Non fare nulla, stai seduto e aspetta i miei ordini. Se non ci sono ordini, stai fermo. Quando io tichiedo di fare qualcosa devi farla immediatamente senza protestare.8. Non prendere a pretesto il governo della Kambuchea allo scopo di nascondere la tua natura ditraditore.9. Se non segui tutte le regole precedenti, riceverai molte e molte frustate e scosse elettriche.10. Se disobbedisci a qualsiasi punto delle mie regole, riceverai dieci frustate o cinque scosseelettriche.

Nella prima stanza del museo c'è una mappa della Cambogia fatta con i teschi delle fosse comuni e unatabella con il consuntivo della dittatura di Pol Pot.

3 314 768 morti e dispersi 141 868 invalidi 200 000 orfani 635 522 case distrutte 1 507 416 capi di bestiame uccisi

CAMPO DI STERMINIO CHOEUNG EKPAGODA MEMORIAL

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Il campo di sterminio di Choeung Ek fuori città, prima citato, è un altro luogo della memoria. Qui furonotrasferiti e uccisi tutti i prigionieri da eliminare e si usavano i bastoni per risparmiare le pallottole. Laposizione delle fosse comuni è ancora ben visibile nel campo e in una pagoda Memorial sono visibili in techedi vetro i macabri resti estratti dalle fosse.

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GENNAIO 1999VIAGGIO IN CAMBOGIA

CAPITOLO 2 - SIEM REAP E IL SITO ARCHEOLOGICO DI ANGKOR

La visita dei templi di Angkor è certo lo scopo principale di un viaggio in Cambogia. Il punto obbligato di sosta per la visita di Angkor è la cittadina di Siem Reap attraversata dal fiume omonimoche sbocca circa 12 km più a sud nel lago Tomlé Sap. Nei dintorni vi sono risaie e la popolazione è dedita all'agricoltura e alla pesca; è anche interessante visitareil villaggio di pescatori vietnamiti, chiamato Phnom Krom, che si trova allo sbocco del fiume Siem Reap sullago Tomlé Sap. La popolazione è costituita da rifugiati vietnamiti del tempo della guerra che vivono di pescasu case galleggianti.

DINTORNI DI SIEM REAP

A sinistra, gruppo di bambini khmer.A destra, una noria che solleva acqua per l'irrigazione.

VILLAGGIO DI PESCATORI SUL LAGO TOMLÉ SAP

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VILLAGGIO DI PESCATORI SUL LAGO TOMLÉ SAP

A sinistra, un vivaio di pesci.A destra, il Mekong Express, l'aliscafo che collega con la capitale Phnom Penh.

L'aeroporto di Siem Reap si trova a circa 7 km e vi arrivano i voli da Phnom Penh. Meno comodo e rapido èil collegamento con la capitale per via fluviale mediante il Mekong Express, un aliscafo che parte dal lagoTomlé Sap. Siem Reap ha diversi alberghi ed è destinata a svilupparsi sempre più con il turismo. Offre anche lapossibilità di assistere a danze tradizionali Khmer con gli antichi costumi e i soggetti tratti dalle tradizionihindu del Ramayana.

DANZE TRADIZIONALI KHMER

VISITA DEI TEMPLI DI ANGKOR

L'area di Angkor è abbastanza vasta e una visita completa richiede diversi giorni. Alcuni templi come ilgruppo Roluos e quello di Banteay Srei sono decentrati rispetto al nucleo centrale classico costituito daAngkor Wat e dalla città di Angkor Thom. Nella visita si seguirà un criterio cronologico partendo dallecostruzioni più antiche dal IX al secolo XI fino al periodo classico che comincia nel XII secolo con lacostruzione di Angkor Wat e finisce con la nuova città di Angkor Thom fino al XIII secolo. I templi e i palazzi di Angkor, dopo il trasferimento della capitale a Phnom Penh, sono stati abbandonati per

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secoli e solo Angkor Wat fu restaurato dai re Khmer nel 1500 per adibirlo a santuario buddhista e si è megliopreservato. Gli altri sono stati invasi dalla giungla e in qualche caso le radici degli alberi hanno avviluppato imonumenti. L'arenaria (chiara) e la laterite (rossa) di cui sono fatti i monumenti sono pietre friabili che sonocorrose dagli agenti atmosferici e molto è andato danneggiato e perduto. La zona tuttavia è stata sempreabitata e i monumenti furono notati da diversi viaggiatori europei, ma l'interesse in tutto il mondo si destò solodopo la pubblicazione del libro di Mouhot: "Voyage à Siam et dans la Cambodge" nel 1868 per le suedescrizioni e schizzi. Da allora cominciarono le prime spedizioni con studi e rilievi soprattutto da parte deiFrancesi. Nel 1907 iniziò il restauro dei monumenti cominciando con il liberarli dalla giungla; si ebberoproblemi tecnici e discussioni su come procedere. I primi restauri scientifici iniziarono negli anni '30 e neglianni '60 fu restaurato Angkor Wat. Dal 1992 il sito è sotto la giurisdizione dall'UNESCO che lo ha dichiaratoPatrimonio dell'Umanità. Nei capitoli che seguono, sono illustrati i templi di Angkor partendo dai più antichi.

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Tempio Bakong - Fronte est.

Tempio BakongTorre centrale.

GENNAIO 1999VIAGGIO IN CAMBOGIA

CAPITOLO 3 - I TEMPLI DI ANGKOR DEL IX SECOLO

Seguendo il criterio cronologico, la visita inizia dai templi del gruppo Roluos nome della seconda capitale delregno Khmer sotto il regno di Indravarman I (877-889), quando per la prima volta furono usati nellacostruzione dei templi materiali duraturi: pietra, mattoni e stucco.

L'area deitempli si trovaa circa 13 km aest di SiemReap.L'architetturadei templi erainformataall'idea deltempiomontagna,rappresentazi-one del monteMeru, lamontagna sacra

della religione hindu. La montagna aveva la forma di una torre e sullasommità c'era una porta aperta verso est. Nell'area Roluos vi sono oradiversi moderni santuari buddhisti. Il gruppo Roluos è costituito da tre templi e il più grande è il Bakongdedicato a Shiva; è il più antico e il primo esempio di costruzione in pietraarenaria. Il tempio era circondato da un fossato riempito di acqua e da tre cinte di mura. Alla torre centrale,unica, si sale con una scalinata superando 5 terrazze. Agli angoli delle prime tre terrazze vi sono degli elefantidi pietra e alla terza terrazza 12 piccoli stupa.

TEMPIO PREAH KO - VISTA FRONTALE E LATERALE

Il secondo tempio che si trova un po' più a nord, è stato costruito anche sotto Indravarman I ed è chiamato

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Tempio Lolei - Vista d'insieme.

Torre principale.

Tempio Lolei - Un Re.

Porta principale.

Preah Ko o Tempio (Ko) del bue sacro. Vi sono 6 torri, tre anteriori e tre posteriori più piccole. Davanti visono tre statue di pietra del bue sacro a Shiva, Nandi, e, sullo zoccolo del tempio, statue di leoni. Le torrifurono dedicate agli antenati e antenate del re che erano stati divinizzati. Il tempio Preah Ko ha assegnato ilnome al primo stile dell'arte Khmer.

TEMPIO PREAH KO - PARTICOLARI

A sinistra, il bue Nandi davanti al tempio.A destra, statue di leoni sulla fronte.

Il terzotempio, ancorapiù a nord, è ilpiù piccolo efu costruito daYasovarman I(889-910) alcentro di ungrande bacino;è chiamatoLolei ed èquasi una copiadel Preah Koma in peggiorestato di

conservazione. Si trovava come un'isoletta al centro di un grande bacinodivenuto poi risaia.

Vi sono 4 torri in mattoni (la foto adestra mostra la torre principale) eparticolarmente pregevoli sono lesculture in arenaria con stucchi eiscrizioni in sanscrito che testimonianol'evoluzione dell'arte Khmer. Una diqueste iscrizioni dice che le 4 torrisono state dedicate dal re alla madre,al padre e ai nonni materni nell'anno893.

Durante il regno di Yosavarman I lacapitale fu spostata a nord-ovest diRoluos, sulla collina Bakheng, l'unicopunto elevato della grande pianura diAngkor.

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Tempio Phnom Bakheng - Torre centrale.

Prasat Kravan, Torre centrale.

Prasat Kravan e le sue 5 torri.

Apsara sulla parete.

Sulla sommità della collina fu elevato un tempio montagna, il Phnom Bakheng, a 5 gradoni preceduti da unagrande piattaforma. La collina Bakheng è l'unico luogo da cui, per la sua posizione elevata, è possibile vedere al tramonto ilcomplesso di Angkor Wat ed è sempre affollato dai turisti in questo periodo della giornata.

IL TEMPIO PHNOM BAKHENG SULLA COLLINA OMONIMA

A sinistra, la struttura del tempio a gradoni.A destra, panorama dall'alto della collina con vista del complesso di Angkor Wat.

Il tempiocentrale ha 4torri ai punticardinali e unaal centro. Latorre centrale èil santuario deltempiodedicato aIndra e iltempio erachiamato ancheIndradri chesignificaMontagna di

Indra. La configurazione di questo tempiocon le 5 torri introduce un'innovazionenell'architettura dei templi chiamatostile Backhenge sarà ripresain scalamaggiore neltempio diAngkor Watnel periodoclassico. Sullepareti dellatorre sonoraffigurate leapsara, le ninfedel paradisohindu.

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Dopo la morte di Yasovarman I, nel 910, il re e tutta la corte abbandonarono la regione di Angkor e sispostarono a Koh Ker, 80 km a nord. In questo periodo regnarono tre sovrani ma Angkor non fu abbandonata eagli inizi fu costruito ancora qualche tempio come il Prasat Kravan. Il Prasat (tempio) Kravan fu costruito nel 921 ed era dedicato al culto hindu di Vishnu; la sua posizione èisolata, molto a est della capitale Bakheng. Il tempio ha 5 torri in mattoni ed è stato in parte restaurato nel 1968; vi sono dei bei bassorilievi scolpiti neimattoni sia all'esterno sia nelle pareti interne delle torri. La foto a destra mostra la sola torre centrale. Nella pagina seguente, le foto mostrano due delle sculture interne: nella torre più a destra (nord) vi è la figuradi Lakshmi, la dea della bellezza, sposa di Vishnu, e nella torre centrale Vishnu che cavalca l'aquila Garuda.

PRASAT KRAVAN - BASSORILIEVI ALL'INTERNO DELLE TORRI

A sinistra, è raffigurata Lakshmi, la dea della bellezza.A destra, Shiva che cavalca l'aquila Garuda.

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GENNAIO 1999VIAGGIO IN CAMBOGIA

CAPITOLO 4 - I TEMPLI DI ANGKOR DAL X AL SECOLO XI

Dopo la parentesi dello spostamento della capitale a Koh Ker, nel 944, salito al trono Rajendravarman II(944-968), la capitale tornò di nuovo ad Angkor e si riprese la costruzione di nuovi grandi templi. Il primo è noto come Mebon Orientale ed era al centro di un grande bacino ora sparito, il secondo, piùgrande, fu costruito 15-20 anni più tardi, si trova immediatamente a sud ed è chiamato Pre Rup.

TEMPIO MEBON ORIENTALE

Le torri del Mebon hannoperso la decorazione a stucco,ma hanno belle decorazionisulle porte, specie in quelladella torre centrale dove sidistingue il dio Indra su unelefante. Agli angoli del basamento cisono, come posti a guardia,degli elefanti bardati in pietra,alcuni in buone condizioni.

TEMPIO MEBON ORIENTALE - PARTICOLARI

A sinistra, architrave scolpita sulla porta della torre centrale con il dio Indra sopra l'elefante.A destra, uno degli elefanti di pietra agli angoli.

Questi templi sono già più elaborati, la torre centrale è quasi nascosta da cortili recintati e gallerie con18

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Tempio Pre Rup - Vista complessiva.

Apsara su una torre d'angolo.

profusione di decorazioni scolpite nella pietra o in stucco. Per questi templi si parla di uno stile Pre Rup. Le torri del Mebon hanno perso la decorazione a stucco, ma hanno belle decorazioni sulle porte, specie inquella della torre centrale, dove si distingue il dio Indra su un elefante. Agli angoli del basamento ci sono,come posti a guardia, degli elefanti bardati in pietra, alcuni in buone condizioni.

Il tempio PreRup, dedicato aShiva, significa"trasformazi-one del corpo"con riferimentoalla cerimoniadi cremazionehindu perchéquesto era unluogo dicremazione. Sopra unbasamento a treordini sorgono

le cinque torri, quattro agli angoli e una al centro. Queste hanno persoanche la maggior parte delle loro decorazioni a stucco, ma alcune sonorimaste come la figura di un'apsara su una torre d'angolo.

TEMPIO BANTEAY SREI

A sinistra, strada rialzata prima dell'ingresso. A destra, ingresso principale del tempio.

TEMPIO BANTEAY SREI - COMPLESSO DELLE TORRI CENTRALI

Della fine del X secolo, forse ancora sotto Rajendravarman II, è il tempio conosciuto come Banteay Srei, verogioiello dell'arte khmer per la raffinata eleganza delle sue decorazioni e per le innovazioni architettoniche, che

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Guardiano del tempio davanti ad una torre.

Torre centrale.

hanno assegnato questo nome al quinto stile khmer. Per la prima volta qui si trova una strada rialzata checonduce al tempio e la varietà delle decorazioni è la più completa di Angkor.

Il tempio sitrova a 21 kmdal centro diAngkor e perquesto è statoper moltotempointerdetto aivisitatori perragioni disicurezza dopoche nel 1994una turistaamericana fuuccisa dai guerriglieri. Il tempio è dedicato a Shiva, ha una pianta quadrata e due ingressi, a este a ovest.

TEMPIO BANTEAY SREI - FACCIATE DELLE TORRI

Statue e decorazioni richiamano miti della religione hindu e personaggi del poema Ramayana comeHanouman, il re della Scimmie che aiuta Rama, altra incarnazione di Vishnu, nella sua lotta contro il re deidemoni Ravana. Hanouman è scolpito sulla facciata di una delle torri. Sopra le porte delle tre torri centrali vi sono decorazioni a stucco di particolare eleganza che furono prese amodello per Angkor Wat. Il tempio si è molto ben conservato ed è stato restaurato dai francesi nel 1929.

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TEMPIO BANTEAY SREI - PARTICOLARI DELLE DECORAZIONI

TEMPIO BANTEAY SREI - SCULTURE SULLE FACCIATE

A sinistra, Hanouman, il re delle Scimmie. A destra, figura di apsara.

Durante il regno di Jayavarman V (968-1001) fu costruito il Ta Keo dedicato a Shiva; è un vero tempiomontagna con tre terrazze concentriche sull'ultima delle quali, la più alta, si sollevano cinque torri, comesempre, quattro agli angoli e una al centro. Il tempio è il primo a essere tutto costruito in arenaria, ma la sua decorazione non fu mai completata e di essasi vedono alcuni esempi nella prima terrazza.

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TEMPIO TA KEO

A sinistra, vista complessiva del tempio con le torri. A destra, particolari di decorazioni sulla prima terrazza.

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Torre ovest: Ingresso al recinto.

Interno del recinto - Il Tempio centrale.

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CAPITOLO 5 - ETÀ CLASSICA: ANGKOR NEL XII SECOLO

Nel XII secolo inizia il periodo classico dell'arte Khmer. Il primo periodo di splendore si ebbe sotto il regnodi Suryavarman II (1112-1152) che unificò la Cambogia, ne estese i confini alle regioni meridionali dellaThailandia e del Laos e portò l'influenza khmer fino in Malesia e Birmania.

ANGKOR WAT - INGRESSO PRINCIPALE, LATO OVEST

A sinistra, la cinta esterna che si specchia nel fossato.A destra, la strada rialzata che conduce all'ingresso principale.

Con lacostruzionedi AngkorWat siraggiunsel'apicenello stiledell'artekhmer; iltempio eradedicato aVishnu conil quale ilre

s'identificava e probabilmente fu costruito come tempio funerario delre stesso, infatti, è l'unico tempio con l'ingresso principale a ovest,nella direzione del tramonto che rappresentava la fine dell'esistenza.Tutto il tempio è una rappresentazione simbolica della cosmologiahindu e riproduce, nel microcosmo umano, il macrocosmo celeste concui esiste un legame armonico. Le cinque torri centrali del tempio

rappresentano i cinque picchi del Monte Meru, casa degli dei e quindi replica del palazzo celeste. Angkor Wat è il più grande e spettacolare dei monumenti di Angkor, fu costruito tutto in blocchi di pietraarenaria estratti probabilmente da una cava distante molti chilometri e trasportati con chiatte. Occupa un'area

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Il Tempio centrale che si specchia nelle piscine.

Galleria, fronte est - Dei contro Demoni.

di 1,5 x 1,3 km ed è circondato da un fossato,sempre pieno d'acqua e largo 190 m, rappresentantel'oceano che circonda la terra. Una strada rialzataattraversa il fossato ed entra nel recinto principaleattraversando la torre d'ingresso. La strada rialzataprosegue per 475 m fiancheggiata da balaustrate aforma di naga (serpenti). Prima di arrivare all'ultima spianata dove sorge lastruttura centrale, vi sono due pagode e due piscinelaterali su cui si specchiano le torri. La strutturacentrale è su tre terrazze, ciascuna circondata dagallerie, e si sale per una scala frontale. La galleriache circonda il primo piano è tutta decorata constraordinari bassorilievi per una lunghezza di 800m.

ANGKOR WAT - GALLERIA DEL PRIMO PIANO - FRONTE SUD

A sinistra, il re Suryavarman II e il suo esercito contro i Cham. A destra, soldati e ufficiali a cavallo.

Cominci-ando sulladestra dellagalleriaovest c'èuna grandescena dibattagliatratta dalpoemaepico hindudel Maha-barata;sotto è lafanteria che

si scontra in modo caotico, a livello superiore i capi su carri ed elefanticon una profusione di scene.

Sulla galleria sud c'è l'esercito di Suryavarman II con il re protetto

da ombrelli e circondato da servitori che gli fanno vento, poi una schiera di soldati e ufficiali a cavallo. Lascena si riferisce alla guerra contro i Cham del Vietnam del sud e si vedono anche le truppe thailandesi alleate. Nell'altra metà della galleria sud sono rappresentati il paradiso e l'inferno hindu. Nella galleria est è rappresentata la battaglia degli dei contro i demoni anche questa con tanti episodi fra cuiquello centrale è il mito hindu della trasformazione dell'oceano di latte in burro; si vede anche Vishnu chevince i demoni cavalcando un garuda (foto a destra).

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Nella galleria nord sono rappresentate ancora altre battaglie sostenute da Krishna e Brahma. Salendo la ripida gradinata si accede alla seconda terrazza e alla seconda galleria detta della Meditazione,quindi si arriva all'ultimo livello, dove sorgono le 5 torri e da qui si può vedere dall'alto l'ingresso del tempio eil panorama nelle altre direzioni. Dall'ultima terrazza, al terzo livello, si possono ammirare da vicino le grandi torri, fra le quali, quella centraleè alta 67 m, e sulle pareti della terza galleria sono scolpite le figure delle apsara, le ninfe celesti.

ANGKOR WAT - SECONDA E TERZA TERRAZZA

A sinistra, la seconda terrazza con la galleria detta della Meditazione.A destra, panorama dell'ingresso principale (ovest) dall'ultimo livello.

ANGKOR WAT - ULTIMO LIVELLO

A sinistra, vista della torre centrale.A destra, le ninfe celesti (apsara) sulle pareti della terza galleria.

Durante il regno di Suryavarman II furono costruiti altri templi, più a nord di Angkor Wat, a est della cinta diAngkor Thom, allora non ancora costruito, tra cui il Thommanon dedicato a Shiva e Vishnu.

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DUE VISTE DEL TEMPIO THOMMANON

Un altro tempio è il Banteay Samré situato molto più a est, di là del Pre Rup. Il tempio, dedicato a Vishnu, ècircondato da una doppia cerchia di mura, ha una sola torre centrale ed ha dei begli esempi di decorazione chepossono rivaleggiare con quelli di Angkor Watt.

TEMPIO BANTEAY SAMRÉ

A sinistra, facciata del tempio. A destra, il primo cortile.

TEMPIO BANTEAY SAMRÉ

A sinistra, interno della seconda cerchia di mura. A destra, il nucleo centrale con la torre.

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Verso la fine del XII secolo, nel 1177, il popolo dei Cham, sconfitto e sottomesso da Suryavarman II, si preseuna rivincita saccheggiando la capitale Angkor che sorgeva intorno al tempio e portandone via le ricchezze. Ilre che seguì, Jayavarman VII, dopo aver ricacciato i Cham, ricostruì la città nella stessa zona instaurando ilcredo buddhista Mahayana (del grande veicolo) e anche Angkor Wat divenne un santuario buddhista.

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CAPITOLO 6 - ANGKOR THOM: L'ULTIMA CAPITALE DI ANGKOR

Angkor Thom fu la nuova città fortificata costruita dal re Jayavarman VII (1181-1201), ultimo grande redell'impero Khmer.

ANGKOR THOM

Si entradall'ingresso sudpreceduto da unastrada rialzatafiancheggiata dafigure di divinità, asinistra, e demoni, adestra, lungo duebalaustre di naga(serpenti). All'interno delperimetro si trovanonumerosi edificisacri, palazzirecintati e piazzemonumentali.

A sinistra, è il lato destro del viale dell'ingresso sud con la fila di demoni chereggono il corpo del naga. A destra, particolare della porta sud dall'interno.

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La città, quarta capitale dell'impero, occupa un'area quadrata di circa 10 kmq, con una cinta di mura alte 8 me lunghe 12 km e un fossato largo 100 m. Vi sono 5 porte monumentali due delle quali sul lato est. Le porte,alte 20 m, hanno sopra 4 enormi teste del Buddha rivolte verso i quattro punti cardinali e ai lati due grandielefanti. All'interno della città vi sono molti luoghi sacri ai buddhisti e spesso si vedono processioni di monaci nelleloro vesti arancione. Al centro della città si trova il Bayon che è il tempio principale. A distanza sembra un ammasso di pietre, maavvicinandosi e una volta entrati, si distingue una foresta di torri sulle quali giganteggiano 200 facce delBuddha o del re che lo personifica che guardano nelle quattro direzioni con un sorriso enigmatico; le torri sono54 e rappresentano le diverse province del regno khmer.

ANGKOR THOM E IL BAYON

A sinistra, una processione di monaci buddhisti. A destra, la vista d'insieme del Bayon.

VISTA INTERNA DEL BAYON - TORRI E PORTICI

La costruzione del tempio durò 30 anni e le pietre furono trasportate con gli elefanti dalle cave che sitrovavano a 50 km di distanza, fu iniziata dal re Jayavarman VII, ma questi morì prima della fine. Il tempiomerita il secondo posto dopo Angkor Wat, fu costruito come tempio buddhista ed ha corridoi ricurvi e ripide

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scale. Quando fu riscoperto, era invaso dalla giungla e ci volle molto tempo per capire che si trovavaprecisamente al centro della città. La sua funzione e la sua simbologia sono ancora un mistero.

IL BAYON - ALTRI PARTICOLARI

A sinistra, la galleria est.A destra, alcune facce del Buddha scolpite sulle torri.

Il Bayon è un edificio a tre livelli, i primi due sono quadrati e sul muro esterno portano una serie dibassorilievi, il terzo è circolare e qui si trovano le torri e le facce del Buddha. I bassorilievi hanno uno sviluppodi 1200 m e c'è una grande varietà di scene. Al primo livello si vede il re sull'elefante in una processione militare fra i suoi soldati, poi vi sono scene divita quotidiana, raccolta e trasporto dei frutti e varie attività lavorative. Infine vi sono le scene di battaglia e si racconta la storia della guerra con i Cham, quando questi mettono inrotta i Khmer nel 1177 e si vede il re ferito e portato via, ma le ultime scene mostrano la rivincita dei Khmernel 1181, con il re Jayavarman VII vincitore e fra queste è la scena di una battaglia navale.

IL BAYON - BASSORILIEVI

A sinistra, scene di vita quotidiana.A destra, scena di una battaglia navale con i Khmer vincitori.

Il secondo grande tempio della città è il Baphuon, circa 200 m a nord-ovest del Bayon. Questo tempioesisteva già nella vecchia capitale di Angkor prima del saccheggio dei Cham perché era stato costruito dal reUdayadityavarman II (1049-1065) e segnava il centro dell'antica città.

Il Baphuon era dedicato a Shiva ed ha una forma piramidale a torre unica per rappresentare il monte Meru, lavia verso il paradiso. Il tempio era in cattivo stato ed è in corso di restauro a cura di una spedizione archeologica francese. Perentrare c'è una strada sopraelevata e lastricata in arenaria lunga 200 m.

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TEMPIO BAPHUON

La struttura centrale eraalta 43 m, ma la cima dellatorre è crollata. Vi sonodue livelli e sul muro disostegno del secondolivello fu scolpita, forse nel1400, la figura distesa di unBuddha che però è pocodecifrabile .

All'interno del recinto reale a nord del Baphuon, si trova il Phimeanakas (Palazzo Celeste) vicino all'area cheospitava il palazzo reale andato perduto perché in legno e del quale sono rimaste solo due piscine in arenaria.Anche questo edificio è un tempio a forma di montagna.

PHIMEANAKAS O PALAZZO CELESTE

La ripida scalinata incattivo stato èfiancheggiata da statue dileoni come guardiani e inalto c'è una serie di portici.Anche questo monumentoesisteva prima dellacostruzione di AngkorThom.

Il recinto reale era circondato da un fossato e sul lato orientale c'è una grande piazza con un lungo edificio aterrazza, forse una tribuna delle autorità durante le parate militari e le cerimonie ufficiali. Sulla fronte dellatribuna è scolpita una grande parata di elefanti da cui il nome di Terrazza degli Elefanti dato al complesso. Ailati vi sono scale di accesso fiancheggiate da teste di elefanti di pietra con proboscidi a forma di colonne eleoni. A nord della Terrazza degli Elefanti è la cosiddetta Terrazza del re lebbroso per la statua di un uomo nudo ilcui originale si trova al Museo Nazionale di Phnom Penh, mentre quella che qui si trova è una copia. Questo èun altro dei misteri di Angkor. Una leggenda vuole che almeno due dei re di Angkor fossero lebbrosi e lastatua rappresenterebbe uno di questi. Forse la statua rappresenta il dio Shiva, il dio della distruzione e dallamorte, perché si pensa che la terrazza fosse il crematorio reale.

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LA TERRAZZA DEGLI ELEFANTI

A sinistra, vista d'insieme.A destra, la Porta degli Elefanti che sale al recinto reale.

PARTICOLARI

TERRAZZA DEL RE LEBBROSO

La statua è collocata suuna piattaforma alta 7 m ele mura portano scolpite su7 ordini figure di ninfecelesti (apsara), re condiademi e spade,principesse con collane diperle e figure di naga.

Dentro le mura di Angkor Thom si trovano ancora molti altri edifici fra cui templi hinduisti e buddhisti. Si32

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può uscire infine dalla porta nord dall'impressionante grandiosità.

ANGKOR THOM - INGRESSO NORD DEL RECINTO

A sinistra, vista esterna della porta.A destra, divinità che regge il corpo di un naga all'esterno della porta.

A nord di Angkor Thom si trova il Preah Khan che occupa una vasta area all'interno di una cinta murariarettangolare di circa 700 x 800 m. Preah Khan significa "spada sacra" e fu costruito da Jayavarman VII cometempio funerario del padre e forse utilizzato come residenza reale, mentre si costruiva Angkor Thom.

TEMPIO PREAH KHAN

A sinistra, ingresso monumentale della cinta esterna est.A destra, ingresso della cinta interna del tempio.

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All'interno della cinta muraria il tempio occupa uno spazio limitato, ma è costituito da un insieme di recinticon torri e corridoi. Vi sono quattro ingressi ai quattro punti cardinali e l'ingresso principale è, come sempre,quello est. I passaggi e i corridoi hanno delle belle decorazioni e sono in ottimo stato di conservazione e i lavori direstauro sono in corso. Lo sviluppo orizzontale delle gallerie e dei corridoi, orientati verso i quattro punticardinali, impedisce la visione del nucleo del tempio e della torre centrale; a volte le porte sono tanto stretteche ci passa a stento una persona.

TEMPIO PREAH KHAN

Porte monumentali dei recinti e corridoi interni.

EDIFICIO COLONNATO

Questo edificio adue piani concolonne rotondecome un tempiogreco si trovaall'interno delprimo recinto,sulla destra, manon se ne conoscela destinazione.

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Tempio Ta Prohm - Ingresso ovest.

Shiva danzante.

All'interno del recinto di Preah Khan vi sono anche molte statue di divinità buddhiste in bassorilievo sullepareti e, uscendo dall'ingresso ovest, si vede una bella testa di naga il cui corpo è sorretto da altre divinitàcome ad Angkor Thom.

TEMPIO PREAH KHAN

A sinistra, bassorilievo di una divinità. A destra, testa di naga fuori dell'ingresso ovest.

FraAngkorThom e iltempioPre Rupsi trova ilTa Prohmanchequestocostruitodal reJayavar-man VIIcometempio

buddhista mahayana dedicato alla madre. Il tempio è una dellemaggiori attrattive di Angkor. Quando i Francesi riscoprironoAngkor, il tempio era stato invaso dalla giungla e gli alberi eranocresciuti all'interno avvinghiando le rovine e sostenendole. Dopolunghe discussioni si decise di non togliere gli alberi e lasciare questospettacolare esempio di trionfo della natura sull'opera dell'uomo.

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Ta Prohm - Figure di Buddha in rilievo.

Il Ta Prohm fu costruito intorno al 1186 e, daun'iscrizione trovata, si hanno informazioni suquanti vi lavoravano e vi abitavano: così si sa che80000 persone erano adibite alla manutenzione deltempio e vi erano 2700 funzionari e 615 danzatori.Il tempio è un labirinto di cortili e corridoi moltidei quali impraticabili. Nel tempio si trovano anche delle sculture didivinità hindu, come un bassorilievo di Shivadanzante, perché il successore di Jayavarman VII,Indravarman II (1201-1243), riportò l'induismo e leimmagini della vecchia religione. Il buddhismomahayana continuò però a prevalere con isuccessori e, dopo le invasioni thailandesi, si andòdiffondendo, come in tutto il sud est asiatico, la

dottrina più tradizionale detta theravada (degli anziani) o hinayana (del piccolo veicolo) che è quellaprevalente ora in Cambogia.

LA FANTASTICA INVASIONE DELLA GIUNGLA NEL TA PROHM

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Poco a sud-est del Ta Prohm si trova il Banteay Kdei seguito a est dallo Sras Srang o piscina delle abluzioni.Il Banteay Kdei è un tempio buddhista della seconda metà del XII secolo, pure attribuito a Jayavarman VII.Misura 500 x 700 m e l'ingresso est è preceduto da grandi teste di naga. La torre centrale è incompiuta e iltempio è in parte crollato sia per l'aggressione della giungla che per la cattiva qualità della pietra.

TEMPIO BANTEAY KDEI

A sinistra, una testa di naga all'ingresso.A destra, decorazioni e apsara in rilievo.

TEMPIO BANTEAY KDEI

A sinistra, l'ingresso est.A destra, l'interno in rovina e invaso dalla giungla.

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La grande piscina dello Sras Srang misura 800 x 400 m e, sulla fronte che scende al lago, vi sono statue dileoni, garuda e teste di naga.

Del tempo di Jayavarman VII è anche il Tempio Preah Neak Pean (dei naga intrecciati) che si trova a nord-est del più antico Ta Keo (di Jayavarman V). Era costituito da una grande piscina circondata da 4 piscine piùpiccole, oggi tutte asciutte, e al centro della piscina più grande un'isola circolare con torre centrale intorno allaquale s'intrecciano i lunghi corpi di due serpenti.

TEMPIO CIRCOLARE DI PREAH NEAK PEAN

La curiosa figura al centrodella piscina grande, cheha la forma di un cavallocon sotto un groviglio digambe umane, richiamauna leggenda del Buddhache una volta portò insalvo, trasformandosi incavallo alato, un gruppo disuoi seguaci che eranonaufragati in un'isolainfestata da demoni.

SRAS SRANG: LA PISCINA DELLE ABLUZIONI

A sinistra, l'ingresso alla piattaforma.A destra, la piattaforma che affaccia sul bacino.

FINE CAMBOGIA

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Port Moresby

AGOSTO 1993VIAGGIO IN PAPUA NUOVA GUINEA

LA NAZIONE PAPUA NUOVA GUINEA

Alla fine del 1800 la grande isola di Papua, scoperta la prima volta dai Portoghesi, fu divisa sulla carta fraOlandesi, Tedeschi e Inglesi; la metà occidentale divenne olandese, il quarto nord-orientale fu preso daiTedeschi e il quarto sud-orientale divenne inglese e poi australiano nel 1905. Durante la prima guerramondiale, le truppe australiane occuparono le colonie germaniche e in seguito, per mandato della Società delleNazioni, le amministrarono come colonia separata. Dopo la seconda guerra mondiale, le due parti furonoriunite e iniziò il processo che doveva portarle all'indipendenza. Una camera di rappresentanti fu creata nel1963, la piena indipendenza arrivò alla fine del 1975 e la nuova nazione prese il nome di Papua NuovaGuinea. La metà occidentale dell'isola seguì invece la sorte delle colonie olandesi dell'Indonesia e, con il nomedi Irian Jaya, entrò a far parte dell'Indonesia di Suharto nel 1969.

Port Moresby, sulla costa meridionale, è la capitaledi Papua Nuova Guinea con un buon porto ed èsede del Parlamento. Lo stato è diviso in 19province con governi locali che hanno una certaautonomia. Altre città importanti con porto sono:Lae, sulla costa orientale nella provincia di Morobe,e Madang, sulla costa nord nella provinciaomonima. L'area nord occidentale è una grandepianura alluvionale attraversata dal fiume Sepik edai suoi affluenti che vengono dalle montagne.L'area centrale è quella montagnosa con capitaleMount Hagen. Fanno poi parte della nazionel'arcipelago della Bismarck, le isole di Bougainvillee Buka delle Salomone e circa altri 600 isolotti. L'isola di Nuova Guinea si trova sul bordo

settentrionale della placca indo-australiana che si muove verso nord est interferendo con quella melanesiana.Da qui il gran numero di vulcani che circondano a nord la grande isola. Durante l'ultima glaciazione, da 50000a 6000 anni fa, il livello del mare era più basso di circa 200 m e la Nuova Guinea era collegata con l'Australia,ma è stata sempre separata dall'Asia e questo spiega perché la fauna di questi due paesi è così diversa daquella asiatica.

LE BISMARCK E RABAUL

L'arcipelago delle Bismarck si trova a nord est dell'isola di Nuova Guinea e oggi è parte della nazione PapuaNuova Guinea. L'arcipelago fu colonizzato dai Tedeschi alla fine del 1800 insieme alla parte nord orientaledella Nuova Guinea. L'isola più grande delle Bismarck è New Britain e qui sorge la città di Rabaul,all'estremità orientale, sul bordo di un'antica caldera vulcanica aperta verso il mare che forma un portonaturale. Rabaul, nella lingua locale, significa mangrovia. Tutta l'isola ha una ricca vegetazione tropicale e lepiogge sono frequenti tutto l'anno perché l'isola taglia la linea dei monsoni, quindi la stagione delle pioggeviene due volte l'anno con l'inversione della direzione del monsone: da dicembre ad aprile sulla costa nord eda giugno a ottobre sulla costa sud. Il porto e la città si trovano nella parte più interna della grande baia, che èdetta Simpson Harbour, la penisola che circonda la baia è chiamata Gazelle Peninsula ed è punteggiata da coni

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La baia di Rabaul

Museo di Kopoko

vulcanici alcuni dei quali ancora attivi. Il più noto è il Matupit, la cui prima eruzione avvenne nel 1878, unaltro è il cono Vulcan, che prima era un isolotto sorto durante l'eruzione del 1878. Nel 1937 si risvegliò conuna spaventosa eruzione che ingrandì il cono e lo congiunse alla terra ferma. Durante l'eruzione morirono

500 persone che erano riunite nell'isola per unfestival. Da allora non ci sono state più eruzioni, mala terra ha tremato più volte e, nel 1971 a seguito diun terremoto, un'onda anomala ha inondato la città. Rabaul fu fondata dai Tedeschi nel 1884 e, per lasua posizione e il suo clima, divenne nel 1910 sededel quartier generale della colonia germanica diNuova Guinea. Rabaul rimase come capitale dellacolonia anche sotto l'amministrazione australianadopo la prima guerra mondiale. Con l'intervento delGiappone nella seconda guerra mondiale, iGiapponesi sbarcarono a Rabaul agli inizi del 1942e ne fecero la base principale per la strategiasuccessiva della guerra. Al culmine della guerranell'area di Rabaul c'erano 97000 soldati giapponesi

protetti da un sistema di bunker e caverne collegati da circa 500 km di tunnel lungo tutta la penisola Gazelle.

Gli Americani, ammaestrati dalle esperienze diGuadalcanal e Buna, evitarono di impegnarsi nellaconquista di questa piazzaforte e preferirononeutralizzarla con poderosi bombardamenti con piùdi 20000 tonnellate di bombe. Rabaul si arrese soloalla fine della guerra. Ancora oggi relitti di aerei edi navi si trovano un po' dovunque intorno a Rabaule sono stati in gran parte lasciati cometestimonianza del recente passato. A Kopoko, fuoricittà nella zona sud della baia, sono raccolti in unpiccolo museo armi e relitti giapponesi. NOTA SUCCESSIVA: Circa un anno, dopo ladata del presente viaggio, il 18 settembre 1994, unaviolenta eruzione dei coni Tavurvur e Vulcano, ailati della baia, ha distrutto buona parte della città di

Rabaul coprendo tutta l'area con una spessa coltre di ceneri. Si sono avute però solo una decina di vittime perla tempestiva evacuazione della città avvenuta il giorno prima.

GLI ALTIPIANI CENTRALI

La zona centrale di Papua Nuova Guinea è quella degli Altipiani, le Highlands, la più popolata e la più riccadal punto di vista agricolo. Qui vi sono le montagne più alte del paese fra cui Mount Wilhelm di 4509 m.Amministrativamente la regione è divisa ora in 5 province: Enga è la più a ovest intorno a Wabag, la provinciadel sud è la più vasta intorno a Mendi e Tari, quella dell'ovest è intorno a Mount Hagen, Simbu è intorno aKundiawa e quella dell'est intorno a Goroka. Mount Hagen è la città più importante degli Altipiani con circa50000 abitanti e vi si tiene il più grande mercato di tutta la regione, dove si vendono i prodotti tipici della suaeconomia: frutta, vegetali, animali e stoffe. La città ha preso il nome della vicina montagna così chiamata daKurt von Hagen, amministratore ed esploratore tedesco, ucciso nel 1897 nella zona di Madang sulla costanord. Gli altipiani sono stati sempre isolati e, dai reperti archeologici, si dimostra che i primi abitanti arrivarono 10-20000 anni fa, l'agricoltura iniziò 9000 anni fa e nuove ondate migratorie dall'Asia portarono tuberi, banane eil maiale domestico. Gli europei, quando arrivarono, s'interessarono solo alla fascia costiera e, fino al 1930,ritenevano che gli altipiani fossero spopolati, invece un terzo degli abitanti della metà orientale dell'isola eraconcentrato nell'area centrale. Il primo contatto con gli europei avvenne dopo il 1933, quando una spedizionegiunse a Mount Hagen e creò una prima pista di atterraggio; si può dire che il primo mezzo moderno vistodagli abitanti è stato l'aereo. Anche il periodo della seconda guerra mondiale passò senza reali contatti e lapenetrazione europea si fece concreta negli anni '60 e '70. Così gli abitanti furono preservati dalla faseaggressiva del colonialismo e in pochi decenni si sono visti proiettare dall'età della pietra all'età moderna. Ilsalto è stato brusco, ma è stato superato con notevole capacità di adattamento.

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Arena del Festival

IL FESTIVAL DELLE TRIBÙ

Il Festival delle tribù si tiene ormai ogni anno inagosto a Mount Hagen e rappresenta l'avvenimentoculturale e turistico più importante delle provincecentrali. Il Festival ha una durata di due giorni e sitiene in un'arena a ciò adibita fuori città, vicinoall'aeroporto di Kagamura. Nell'arena c'è unatribuna per le autorità e i turisti e, fuori, un'altravasta area, anche questa recintata, dove si trovano iparcheggi, i servizi e gli spazi adibiti ai gruppifolcloristici, dove questi si preparano primadell'ingresso nell'arena. Il Festival è organizzato da un comitato promotoree coinvolge, ogni anno sempre più, i clan e le tribùdi ogni parte del paese. Quest'anno il Festival sitiene nei giorni 21 e 22 di agosto e i partecipanti

sono più di 1000.

I clan partecipano con i loro costumi e le loro acconciature con piume di uccelli, ma ciò che più li distinguesono le decorazioni del corpo e del volto che hanno raggiunto vere forme d'arte. I partecipanti impieganobuona parte della mattina per completare il maquillage prima di entrare nell'arena e usano colori minerali evegetali: calce per il bianco, carbone per il nero, steatite per il grigio, ocra per il giallo e il marrone, estrattivegetali per il rosso e il blu. I clan guerrieri portano le loro armi e si presentano in formazioni compatte, altri gruppi eseguono danze emusiche cerimoniali della propria tribù, connessi al culto degli spiriti degli antenati, indicate con il nomegenerico di sing sing.

GRUPPO BAISU KUNAMBS DA MOUNT HAGEN

I gruppi provenienti dalleprovince degli altipianisono forse i più interessantiperché portatori di unacultura ancora genuina,quella dei clan guerrieri diquesti territori, le cuitradizioni sono sempremolto vive e benpreservate. Qui i guerrieri avanzanoin formazione lanciando illoro grido di guerra.

In Papua Nuova Guinea vi sono 37 specie di uccelli del paradiso, delle circa 45 specie conosciute, e proprioun uccello del paradiso, il Paradisaea raggiana, è diventato il simbolo della nazione. Le piume degli uccelli del paradiso variano da specie a specie, sia come posizione sia come colori: sulle ali,sul dorso, sulla coda e sul capo, e sono brillanti, iridescenti, rosse, arancioni, verdi e blu. Nella specie Astrapia mayeri, le piume caudali bianche e nere di un maschio adulto, possono superare lalunghezza di un metro.

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GRUPPO BAISU KUNAMBS

I guerrieri portano sul petto, comeornamento e a dimostrazione delloro rango, una mezzaluna dimadreperla (kina shell) che, pressotutte le tribù serve come moneta edha un grande valore, perchéproviene dalle lontane regionicostiere.

GUERRIERI BAISU

GRUPPO BAISU KUNAMBS

Le acconciature di piume sullatesta dei guerrieri formano dei vericolbacchi e danno loro un aspettoimponente. Sono piume di uccellidel paradiso e di altri, comepappagalli, tucani e casuari che perquesto sono fatti oggetti di unacaccia spietata.

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GRUPPO CULTURALE NAMBS

Questo gruppo è costituito tuttoda donne, ma il loro aspettomarziale non è da meno di quellodei guerrieri.

GUERRIERI HULI DAL LAGO KOPIAKO

Quello degli Huli è uno deigruppi più caratteristici eimpressionanti per le acconciaturee le decorazioni. Hanno il voltodipinto di giallo e il corpointeramente di rosso, portano sulcapo complesse parrucchecerimoniali ornate con piume diuccelli del paradiso.

Un altro degli ornamenti caratteristici dei guerrieri Huli è il becco di tucano che portano appeso al collo suldorso insieme a denti di maiale. Un altro ornamento distintivo è costituito dalle foglie fresche di tanget cheportano sul posteriore. Gli Huli provengono dalla regione meridionale degli Altipiani, a occidente nell'area di Tari, vicino al lagoKopiako.

SCENA DI BATTAGLIA

I guerrieri sono schierati prontiad affrontare il nemico.

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ALTRO CLAN DI GUERRIERI

Gruppo di guerrieri armati diarchi e frecce con decorazionimeno appariscenti, ma forse perquesto più autentici.

GRUPPO CULTURALE KUNABAU

Nel gruppo ci sono anche moltedonne ed eseguono danzeaccompagnandosi con il suono dicaratteristici tamburi di legno,sagomati a forma di tronco di conocavo, aperto a un'estremità echiuso dall'altra da una pelle diserpente, lucertola o marsupiale.

GRUPPO MINDIMA MUDMAN DA SIMBU

I mudman sono gli uomini dallamaschera di fango. I guerrieri diquesti clan indossano grandimaschere di argilla per terrorizzaregli avversari e, uomini e donnedella tribù, ricoprono il corpo difango. Alcuni allungano le ditainfilandole dentro canne di bambù,ma questa tradizione è originariada Asaro, un villaggio vicino aGoroka, capitale della Provinciadell'Est. Questo gruppo provieneinvece dalla provincia di SIMBU.

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MUDMAN CON LA MASCHERA DI FANGO

GRUPPO OMA MASLAI

Questo gruppo proviene dallaprovincia di SIMBU. Dipinti comescheletri, rappresentano esseridell'oltretomba che inseguono unospirito del male raffigurato comeun essere mostruoso.

GRUPPO CHUAVE SING SING

Anche questo gruppo provienedalla provincia di SIMBU; imembri sono completamentedipinti di nero ed eseguono danzerituali.

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GRUPPO KOBEA SIA

Questo gruppo provieneda Pindiu, una cittadina acirca 50 km da Finschafen,nella penisola di Huon.Hanno vesti di fibrevegetali e grandiacconciature sulla testa;rappresentano un tipicogruppo sing sing.

COMPLESSO MUSICALE MODERNO

Qui il tradizionale sifonde con il moderno; ilgruppo suona il bambùdrum costituitotradizionalmente da unfascio di tubi di bambù (orasostituiti dalla plastica) didiversa lunghezza che,battuti a un'estremità conuna patta, emettono suoniun po' sordi di diversatonalità, accompagnando lamusica ritmica modernadelle chitarre classiche.Molti di questi giovanisono studenti.

LA REGIONE DEL TARI

Tari è una delle regioni a sud-ovest delle Highlands, coperta da foresta pluviale e attraversata dalla valle delTari fra montagne di 2000 m. Il Tari è la regione abitata dal clan degli Huli, il gruppo etnico più numerosodella zona sud degli altipiani. Grazie al loro isolamento, gli Huli sono le tribù che hanno mantenuto più intattetradizioni e costumi di vita. Ci sono circa 300 km fra Mount Hagen e la città di Tari e, prima di costruire le strade, i collegamentiavvenivano con il mezzo aereo. Nel 1987 in questa regione fu scoperto l'oro e, in un anno, ne fu estratto per200 milioni di US$. La popolazione è sparsa in una vasta area ed è frammentata in qualche migliaio di tribù;questo ha favorito una grande varietà linguistica e culturale e la coscienza del loro isolamento. Gli Huli da soli erano circa 100000, divisi in 450 clan diversi. Il cibo più comune era la farina di sago, unapalma che cresce spontanea e dal cui midollo si estrae. La patata dolce fu introdotta fin dal 1400 dall'Asia conle banane. Una grande importanza nell'economia delle tribù ha sempre avuto l'allevamento del maiale, che èdiventato un indice dalla ricchezza delle famiglie, divenendo anche moneta di scambio.

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Guerriero Huli Lo Stregone

I clan hanno avutosempre tradizioniguerriere e, fino a tempirecenti, scoppiavanofrequenti guerre permotivi di territorio o perritorsione a offesericevute. Queste guerrefinivano peròrapidamente con qualchemorto o ferito, maavevano lunghi strascichifra le delegazioni dei clanper stabilire le condizionidi una pace onorevole edefinire le compensazioniin denaro alle famiglieche avevano subitoperdite o danni, perinterrompere così lacatena di vendette erappresaglie. Negli Huli è

ancora vivo il culto degli antenati i cui teschi sono conservati da una generazione all'altra dipingendoli concolori vivaci. Importanti sono anche gli stregoni, depositari di tutta la cultura medica e religiosa, i giovaniguerrieri sono poi istruiti ai riti e alle arti della guerra da maestri e imparano a dipingersi il volto e il corpo.

GIOVANI IN VESTI CERIMONIALI I giovani che sonoaddestrati si fanno crescerei capelli a forma di fungocon lunghe e pazienti curepettinandoli e tenendoliumidi con acqua, solo iguerrieri più importanti e icapi hanno diritto a portareuna parrucca cerimonialedecorata con piume epennacchi. La testa è laparte più importante di unuomo, sia da vivo sia damorto, perché è la sededell'anima e deve esseremessa in risalto, conacconciature da vivi edipingendone i teschi dopomorti.

IL SEPIK

Durante la seconda guerra mondiale, i Giapponesi occuparono tutta la costa nord della Nuova Guinea e lacontroffensiva delle truppe australiane iniziò nel settembre del 1943 con la conquista di Lae sulla costaorientale quindi, respingendo faticosamente i Giapponesi lungo la costa, nell'aprile 1944 fu rioccupata Madangin pratica distrutta, ma le armate giapponesi si arresero solo nel settembre 1945, a Wewak nel Sepik.

La regione del Sepik si trova nella parte nord occidentale del paese, confina con Irian Jaya, la metàindonesiana dell'isola, ed è una grande pianura alluvionale, circondata a ovest e sud da rilievi e attraversata dalfiume Sepik. Il Sepik è uno dei più grandi fiumi del mondo in termini di portata e lunghezza; è lungo 1126

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La Casa degli Spiriti

km, nasce sulle montagne dell'Irian Jaya ed ha un percorso molto tortuoso navigabile quasi per intero.

LUNGO IL SEPIK

A sinistra, il Sepik Spirit. A destra, Villaggio sul Sepik.

Quando esce dal territorio indonesiano, si trova solo 85 m sopra il livello del mare, la sua quota scendegradualmente fino alla foce e, fino a 50 km da essa, l'acqua del mare è dolce e colorata dal limo trascinato dalfiume. Per Papua Nuova Guinea, il Sepik ha la stessa importanza del Congo in Africa e del Rio delleAmazzoni in Sud America. Il Sepik ha un gran numero di affluenti sulla riva destra, il più importante è il Karawari, dove si trova unvillaggio turistico, punto di appoggio per la visita della regione e pista di atterraggio per i collegamenti conMount Hagen. Lungo le rive c'è una miriade di villaggi e, per visitarli, si possono usare delle motobarche oimbarcarsi in un battello che funziona come albergo galleggiante per una crociera di alcuni giorni. Il "SepikSpirit" è uno di questi battelli attrezzati che risale il Sepik con gli affluenti, soffermandosi nei villaggi piùinteressanti.

Gli abitanti erano una volta cacciatori di teste,sempre in guerra fra loro poi, i sempre più frequenticontatti con gli europei e la creazioni di missioni,hanno portato all'abbandono dei loro riti più violenti,mentre le tradizioni culturali ed artistiche hannotratto nuovo impulso dal commercio e dal turismo.L'artigianato locale è ricchissimo soprattutto dimaschere intagliate nel legno, che nella tradizionereligiosa locale, rappresentano gli spiriti degliantenati. L'arte dell'intaglio per produrre maschere e statuein legno ha una tradizione secolare e oggi èdiventata una componente vitale dell'economia deivillaggi frequentati dai turisti, per molti villaggi èanzi l'unica fonte di denaro per acquistare vesti,

utensili e combustibile. Il centro cerimoniale del villaggio è la casa degli spiriti, o house Tambaran, dedicataagli antenati, dove avvengono i riti d'iniziazione e le cerimonie funebri. Alcuni centri sono delle vere opered'arte, spettacolari per dimensioni e ricchezza delle sculture in legno e per decorazioni.

All'interno della Casa degli Spiriti avviene l'iniziazione dei giovani, oggi sempre meno praticata, che consistein un lungo periodo di clausura durante il quale si svolge l'apprendistato delle regole e dei cerimoniali dellatribù oltre all'uso delle armi. La cerimonia finale è quella dell'incisione della pelle sulle spalle, le braccia e ildorso. Si praticano profondi tagli con coltelli di bambù secondo un disegno che rappresenta il dorso di uncoccodrillo e sotto la pelle è inserita argilla o cenere in modo che, dopo cicatrizzazione, la pelle presenta unrilievo. In passato, quando le tribù erano sempre in lotta fra loro, un giovane, per essere accettato fra iguerrieri, doveva portare la testa di un nemico e questo era diventato un esercizio di pura crudeltà perché nonimportava di chi fosse la testa, andava bene anche quella di una vecchia donna o di un ragazzo. Le teste eranoappese nella Casa degli Spiriti e il loro numero era un segno di distinzione.

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CERIMONIA SING SING

Nel villaggio di Manganaisul Karawari gli uominidella tribù si esibiscono inun Sing Sing cerimoniale alsuono di tamburi portati daidanzatori e di un gong,detto garamut, scavato inun tronco e con una lungafessura longitudinale, chesuona percuotendolo sulfianco con un bastone.

FIGURE DI ANTENATO

Qui siamo nel villaggio diMindimbit, sul Sepik, cheespone un campionario disculture raffiguranti glispiriti protettori degliantenati in modoparticolarmente vario.

MASCHERE DI LEGNOLe figure hanno teste e occhi molto grandi perché in esse risiede il poteredello spirito.

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Finita la crociera di due giorni sul Sepik, con ritorno al Karawari, con una motobarca, si risale il suoaffluente destro, Konmei. Lungo il percorso si affianca una piroga guidata da un uomo che anche qui fasfoggio della sua acconciatura di piume e i suoi ornamenti per mostrare il suo rango. Si raggiunge un villaggio, dove Un gruppo di bambini sosta davanti alla capanna principale. Il loro ventregonfio è indice di una scarsa alimentazione e mancanza di proteine. Il cibo principale è, infatti, la fecolaestratta dal tronco della palma di sago con cui si fanno delle focacce. In realtà, i metodi di pesca e agricolturasono molto primitivi ed hanno una scarsa resa. Nello stesso villaggio si può osservare da vicino un casuario.

LUNGO IL KONMEI

A sinistra, su una piroga un uomo fa sfoggio della sua acconciatura. A destra, in un Villaggio, un gruppo dibambini davanti a una capanna.

TESTA DI CASUARIO

Il casuario è un uccellocorridore simile all'emùche vive in Australia e inPapuasia e si nutre quasiesclusivamente di frutticaduti. Vive allo statoselvaggio nelle foreste, maè spesso addomesticatodagli abitanti dei villaggiche apprezzano la suacarne e le sue piume.

Qui finisce il viaggio in Papua Nuova Guinea; il ritorno avviene prima con i voli per Port Moresby, viaMount Hagen, e poi il volo per Roma.

FINE PAPUA NUOVA GUINEA

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