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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI "L. MILANI" MIRC010004 – C F. 83007880152 – www.ipcmeda.it e-mail [email protected] IL TESTO POETICO SEMPLIFICATO NOME E COGNOME …………………………………………………………………….. CLASSE ………………………………………………………………… Anno Scolastico …………………………………………………………………………….. SEDE CENTRALE: Via Como, 11 – 20036 MEDA - Tel. 0362/70718-74508 – Tfax 0362/340929 Sede Coordinata: Via De Gasperi, 5 – Seveso – Tel. 0362/507051 Succursale: Via G. Cantore, 4 – Meda – Tel. 0362/340882

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della RicercaIstituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI "L. MILANI"

MIRC010004 – C F. 83007880152 – www.ipcmeda.it e-mail [email protected]

IL TESTO POETICO SEMPLIFICATO

NOME E COGNOME ……………………………………………………………………..

CLASSE …………………………………………………………………

Anno Scolastico ……………………………………………………………………………..

SEDE CENTRALE: Via Como, 11 – 20036 MEDA - Tel. 0362/70718-74508 – Tfax 0362/340929Sede Coordinata: Via De Gasperi, 5 – Seveso – Tel. 0362/507051Succursale: Via G. Cantore, 4 – Meda – Tel. 0362/340882

INDICE

1. Prima di cominciare… PERCHÉ LEGGERE LA POESIA?...................................32. NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA POESIA LIRICA...........................................43. POESIA E PROSA: QUALE DIFFERENZA?.........................................................54. IL VERSO........................................................................................................75. I TIPI DI VERSO...............................................................................................76. LA RIMA..........................................................................................................87. LA STROFA...................................................................................................118. L’ENJAMBEMENT..........................................................................................129. I COMPONIMENTI..........................................................................................1410. LE FIGURE RETORICHE.................................................................................1611. LE PRINCIPALI FIGURE DI SIGNIFICATO........................................................1712. LE FIGURE DI SUONO...................................................................................2213. LE PRINCIPALI FIGURE DI ORDINE................................................................2514. LA PARAFRASI DEL TESTO POETICO.............................................................28SCHEDA N.1 Adesso tocca a te..........................................................................30SCHEDA N.2 Adesso tocca a te..........................................................................32SCHEDA N.3 Adesso tocca a te..........................................................................34SCHEDA N.4 Adesso tocca a te.........................................................................36SCHEDA N.5 Adesso tocca a te.........................................................................38SCHEDA N.6 Adesso tocca a te..........................................................................41SCHEDA N.7 Adesso tocca a te..........................................................................45SCHEDA N.8 Adesso tocca a te..........................................................................48SCHEDA N.8 Adesso tocca a te..........................................................................51SCHEDA N.9 Adesso tocca a te..........................................................................56SCHEDA N.10 Adesso tocca a te.......................................................................61

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1.Prima di cominciare… PERCHÉ LEGGERE LA POESIA?

Alcune possibili risposte sono:

la poesia è stata la prima forma letteraria scritta in un testo poetico il poeta può esprimere se stesso con maggiore libertà e

creatività che in prosa la poesia è un universo millenario, comune a tutte le civiltà, in cui l’uomo

impara a conoscersi meglio la poesia è nell’uomo e parla dell’uomo, delle sue speranze dei suoi sogno,

del dolore, delle gioie, dell’amore, della natura, della storia

CHE COS’E’ LA POESIA?

Il termine poesia deriva da un’antica parola greca: POIEIN, FARE.

Perché proprio questo verbo?La poesia fa emozionare, riflettere, sognare ed è fatta di parole, suoni, immagini e ritmiLa bellezza di una poesia è determinata dal modo in cui il poeta sceglie le parole, dalla sua abilità di combinarle e di giocare con i loro suoni e i loro significati.

CHI E’ IL POETA?

E’ colui che coglie tutte le emozioni/sentimenti che stanno dentro e fuori di lui e si serve delle parole più adatte per trasmetterle agli altri.

2.NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA POESIA LIRICA

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La POESIA LIRICA è un componimento(testo) di carattere personale in cui l’autore esprime riflessioni, emozioni e sensazioni descrivendo ciò che vede o immagina.

La POESIA LIRICA ha origini molto antiche, nella cultura greca antica.

Nella Grecia antica la poesia lirica

- era molto praticata e apprezzata,- era espressione degli affetti e dei sentimenti del poeta su

argomenti come la patria, l’amore, la natura

- era accompagnata con il suono della lira (donde il suo nome) e non può pertanto essere disgiunta dalla musica.

Dal mondo greco la poesia lirica passò alla cultura latina: grandi poeti lirici furono Properzio e Catullo.

La poesia lirica fu la prima forma di componimento poetico della letteratura nazionale italiana.

I primi esempi di produzione letteraria in italiano furono infatti testi lirici, scritti dagli autori del Duecento prima in Sicilia, poi in Toscana e nell’Italia centrale.

Eredi di questa tradizione nel XIV secolo (Trecento) furono Dante Alighieri con le liriche della raccolta dal titolo VITA NOVA e Francesco Petrarca con il CANZONIERE.

Nei secoli successivi la poesia lirica divenne la forma più praticata e apprezzata.

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3.POESIA E PROSA: QUALE DIFFERENZA?

Leggi la poesia di Vincenzo Cardarelli SERA DI LIGURIA

Lenta e rosata sale su dal mare       la sera di Liguria, perdizione       di cuori amanti e di cose lontane.       Indugiano le coppie nei giardini, 5    s'accendon le finestre ad una ad una       come tanti teatri.       Sepolto nella bruma il mare odora.       Le chiese sulla riva paion navi       che stanno per salpare.

      [da Opere, Mondadori 1981]

Il testo poetico è diverso dal testo in prosa:

per l’aspetto grafico: il testo poetico è scritto in versi cioè in righe disposte sulla pagina in modo del tutto particolare

Nel testo in prosa le parole combinate in frasi di senso compiuto occupano tutta la pagina

per la funzione: il testo poetico ha la funzione di evocare grazie alla sua particolare struttura e musicalità

il poeta esprime un messaggio perenne che rimane universale

Il testo in prosa (esempio la lettera, l’articolo di giornale, la descrizione, il racconto, il romanzo) invece ha uno scopo pratico (informare, narrare, chiedere informazioni, esporre la propria idea)

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Verso: unità di base del testo poetico, costituito da un certo numero di parole e risponde a precise regole metriche, tipograficamente delimitato dalla discesa a capo

Testo poetico = funzione immaginativa ed emotiva

IL POETA E LE REGOLE

La poesia è una forma espressiva ricca di significati.

Il poeta compone/scrive una poesia quando è ispirato un po’ come un musicista

Un’emozione, un ricordo, un semplice particolare fanno scattare nel poeta la molla dell’ispirazione, una voglia di creare e comunicare le proprie idee.

L’applicazione di una serie di regole consente al poeta di trasformare i suoi pensieri in parole, le parole in versi, i versi in strofe, le strofe in un componimento.

Grazie alla conoscenza della METRICA il poeta:

stabilisce la lunghezza dei versi e la loro tipologia dà ai versi un ritmo, distribuendo gli accenti sulle parole e

stabilendo le pause al loro interno crea rime ed effetti sonori organizza i versi in strofe e le strofe in componimenti

4.IL VERSO

Il testo poetico è scritto in versi, una riga di una poesia, di lunghezza variabile, in un continuo andare a capo.

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L’insieme di regole che governano la composizione di un testo poetico si chiama METRICA. (dal greco métron cioè misura e in particolare misura del verso)

Esempio nella poesia di Vincenzo Cardarelli SERA DI LIGURIA i versi sono 9.

L’utilizzo dei versi consente al poeta di trasmettere meglio le sue emozioni, di isolare e intensificare le parole, dando ad esse maggiore o minore rilievo.

5.I TIPI DI VERSO

I versi possono essere lunghi o brevi. Per stabilire la misura di un verso si devono contare le sillabe metriche.La sillaba è l’unità di misura del verso

In base al numero delle sillabe i versi della poesia italiana sono:

Numero di sillabe Nome del verso2 Bisillabo o binario3 Trisillabo o ternario4 Quaternario5 Quinario6 Senario7 Settenario8 Ottonario9 Novenario

10 Decasillabo11 endecasillabo

I versi che hanno un numero di sillabe pari sono detti parisillabi, quelli che hanno un numero di sillabe dispari sono detti imparisillabi.

6.LA RIMA

La rima è l’identità di suono della terminazione di due o più parole, collocate generalmente alla fine di due o più versi, a partire dall’ultima vocale accentata.

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Esempio: c’è rima tra le parole cuòre/amore, tra spànde/ghirlànde non c’è rima tra le parole pòvere/dovère

Le rime danno musicalità al testo perché accentuano la regolarità ritmica dei versi. Inoltre le rime stabiliscono una relazione di significato fra le due parole (rime semantiche).La rima è un elemento importante nella poesia, anche se non sempre presente, soprattutto nella poesia moderna.

Leggi la poesia La parte del leone del francese J. La Fontaine

Si narra che una volta stringesser comunella Ala Pecora, la Mucca, la Capra lor sorella, A col gran signor del luogo che detto era Leone, Ba questa condizione: bche ognun insieme i danni e gli utili mettesse. CBen stabiliti i patti avvenne che cadesse Cun cervo nella fossa un dì della capretta, Dche onesta manda a chiedere i suoi compagni in fretta. D

Giunto il Leone, esclama: - Faremo quattro parti -.E subito coll’unghie straccia la bestia in quarti.La prima se la piglia e ciò per la ragionech’egli è Messer Leone.- Un’altra parte - aggiunge, - ancor spettami in sorteperché sono il più forte.La terza me la piglio perché sono il Leone,e se la quarta qualcuno osasse contrastarmilo mangio in un boccone -.

Per indicare le rime, si usano le lettere dell’alfabeto: maiuscole (A,B,C….)

per i versi lunghi (dal novenario all’endecasillabo), minuscole (a,b,c….) per quelli brevi (fino all’ottonario). In quanto a rime uguale corrisponde uguale lettera.

Esistono diversi tipi di rime nella poesia italiana Questi sono i tipi più comuni di rima perfetta: a partire dalla vocale accentata, tutte le lettere sono uguali

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Nome Definizione esempio schema

baciata Due versi vicini rimano tra loro

Tornavi a casa, io t’attendevo in PonteLeggiadre parolette avevo pronte

A A

Alternata Il primo verso rima col terzo, il secondo con il quarto ecc.

Lo stagno risplende. Si tacela rana. Ma guizza un bagliored’acceso smeraldo, di braceazzurra: il martin pescatore.

ABAB

Incrociata Il primo verso rima col quarto, il secondo e il terzo rimano tra loro.

Ed ora estate addio! Nel cinerinocielo il tuon romba e di lontan minaccia.Oh tristo, su la livida bonacciaDel mar senz’onda, cielo settembrino

ABBA

incatenata E’ la rima della terzina (gruppo di tre versi) dantesca. Il primo verso rima col terzo, il secondo con il primo e il quarto della terzina successiva e così via

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forteche nel pensier rinova la paura!

Tant'è amara che poco è più m orte ;ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

ABA BCB CDC

Assonanza e consonanza

Le rime sono definiti imperfette quando l’identità di suono è solo parziale.Sono infatti uguali o solo le vocali (pazzo/ materasso) o solo le consonanti (stèlla/ pupìlla). In questi casi non si parla di rima ma di assonanza e consonanza.

Nome Definizione esempioAssonanza Si verifica un’identità di

suono solo tra le vocaliNell’esempio a, o

Carnevale vecchio e pazzos'è venduto il materasso

Consonanza

Si verifica un’identità di suono solo tra le consonantiNell’esempio la doppia ll

Leggiadro vien nell’onda della seraun solitario palpito di stèlla:a poco a poco una nube leggerale chiude sorridendo la pupìlla;

I versi sciolti9

Può accadere che in poesia i versi non rimino affatto fra loro: in questo caso sono definiti sciolti. Per esempio in questa poesia di Vincenzo Cardarelli, AbbandonoVolata sei, fuggitacome una colombae ti sei persa, là, verso oriente.Ma sono rimasti i luoghi che ti videroe l'ore dei nostri incontri.Ore deserte,luoghi per me divenuti un sepolcroa cui faccio la guardia.

7.LA STROFA

Le strofe sono gruppi di versi omogenei da un punto di vista concettuale e di solito messi in rima.

Nei secoli passati ogni strofa era caratterizzata da accenti ritmici, schema di rime e numero di versi rigidamente determinati. I poeti moderni sempre più spesso realizzano strofe libere composte da versi di varia lunghezza e senza rime fisse (versi liberi)

I tipi di strofa più frequenti nella poesia italiana sono i seguenti:

strofa Numero di versi

Tipo di versi

rima esempio

Distico 2 Prevalentemente endecasillabi

Baciata/ Alternata

O cavallina, cavallina storna,che portavi colui che non ritorna;

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Terzina 3 endecasillabi

incatenata Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscuraché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forteche nel pensier rinova la paura!

Tant'è amara che poco è più m orte ;ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte

Quartina

4 Metri vari Alternata o Incrociata

Forse perché della fatal quïeteTu sei l'imago a me sì cara vieniO sera! E quando ti corteggian lieteLe nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïeteTenebre e lunghe all'universo meniSempre scendi invocata, e le secreteVie del mio cor soavemente tieni.

Sestina 6 Endecasillabi o settenari

I primi quattro endecasillabi a rima Alternata (ABAB) e gli ultimi due a rima baciata (CC)

Signorina Felicita, a quest’orascende la sera nel giardino anticodella tua casa. Nel mio cuore amicoscende il ricordo. E ti rivedo ancora,e Ivrea rivedo e la cerulea Dorae quel dolce paese che non dico.

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ottava 8 endecasillabi

I primi sei a rima alternata (ABABAB) e gli ultimi due a rima baciata (CC)

Su la riviera Ferraù trovossedi sudor pieno e tutto polveroso.Da la battaglia dianzi lo rimosseun gran disio di bere e di riposo;e poi, mal grado suo, quivi fermosse,perché, de l'acqua ingordo e frettoloso,l'elmo nel fiume si lasciò cadere,né l'avea potuto anco riavere.

8.L’ENJAMBEMENT

Frequentemente il verso conclude in sé il significato logico di una frase.

In altri casi il significato logico del verso prosegue nel verso dopo e il ritmo complessivo si dilata.L’ENJAMBEMENT si realizza proprio quando la frase “scavalca” il verso e continua in quello successivo.

Esempio:

Ma sedendo e mirando, interminatispazi di là da quella, e sovrumanisilenzi, e profondissima quïeteio nel pensier mi fingo, ove per pocoil cor non si spaura.

L’ENJAMBEMENT spezza un’unica frase tra due versi successivi annulla la pausa di fine verso produce effetti sul significato produce effetti ritmici particolari mette in risalto alcune parole

L’ENJAMBEMENT divide gruppi sintattici

1. soggetto/pred.verbale2. pred.verbale/compl.oggetto

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3. aggettivo/sostantivo4. pred.verbale/soggetto5. soggetto/pred.verbale6.

Esempio

Più brevi i giorni, e l’ombra ogni dì meno (1)s’indugia e cerca, irrequieta, al sole;e il sole è freddo e pallido il sereno.

L’ombra, ogni sera prima, entra nell’ombra:15nell’ombra ove le stelle errano sole.E il rovo arrossa e con le spine ingombra (2)

tutti i sentieri, e cadono già roggie (3) le foglie intorno (indifferente oscilla (4)l’ermo cipresso), e già le prime pioggie (5)fischiano, ed il libeccio ulula e squilla.

9.I COMPONIMENTI

Un insieme di strofe costituisce un componimento.I più noti componimenti della tradizione della poesia italiana sono:

il sonetto la canzone il madrigale l’ode

Il sonetto

Si crede sia stato inventato verso la metà Duecento da Jacopo da Lentini, poeta della Scuola Siciliana sviluppatasi alla corte di Federico II a Palermo (Sicilia).

E’ sempre composto da 14 versi endecasillabi suddivisi in due quartine e in due terzine.

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Questa struttura ha resistito nel tempo e si è mantenuta immutata dal Medioevo ai nostri giorni.Solo lo schema ritmico cioè l’alternanza delle rime può variare.

Esempio di sonetto Umberto Saba Mio padre è stato per me l’assassino

Schema metrico: (ABAB ABAB CDE CDE) scrivilo alla fine dei versi

Mio padre è stato per me "l'assassino"; fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.Allora ho visto ch'egli era un bambino, e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.

Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,un sorriso, in miseria, dolce e astuto.Andò sempre pel mondo pellegrino;più d'una donna che l'ha amato e pasciuto.

Egli era gaio e leggero; mia madretutti sentiva della vita i pesi.Di mano ei gli sfuggì come un pallone.

"Non somigliare - ammoniva - a tuo padre":ed io più tardi in me stesso lo intesi:Eran due razze in antica tenzone.

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10. LE FIGURE RETORICHE

Il poeta vuole suscitare emozioni, ricordi, riflessioni in chi legge e ascolta servendosi delle figure retoriche. Le figure retoriche gli consentono di giocare con i suoni, i significati e l’ordine delle parole all’interno del testo poetico.Le figure retoriche si suddividono in:

LE FIGURE RETORICHE In che cosa consistono

DI SIGNIFICATO Consentono di suscitare emozioni e creare immagini, attribuendo alle parole un significato più profondo di quello letterale

DI SUONO Consentono di creare effetti sonori attraverso i suoni delle vocali e delle consonanti

DI ORDINE DELLE PAROLE Consentono di dare risalto alle parole ripetendole e disponendole in modo particolare all’interno dei versi.

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11. LE PRINCIPALI FIGURE DI SIGNIFICATO

Il poeta si serve della lingua in funzione non denotativa ma connotativa.La funzione connotativa attribuisce alle parole significati nuovi e ne accresce il valore suggestivo/evocativo di immagini positive o negative

Le parole possono essere in senso proprio e in senso figurato.

In quest’ultimo caso si dà alle parole un significato diverso da quello che hanno comunemente: questo fenomeno è detto trasferimento di significato, basato sempre sul significato connotativo.

Si basano sullo spostamento di significato da una parola all’altra

Danno vita ad immagini inattese e permettono di rappresentare il mondo interiore del poeta in modo originale e inedito.

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Significato denotativo è il significato letterale di una parola

Significato connotativo è il significato aggiuntivo cioè l’insieme delle emozioni, delle immagini, degli effetti che la parola è capace di evocare

EsempioTrasferimento di significato

LATTE

Significato denotativo Uso figurato Significato connotativoLiquido nutriente prodotto (le idee che associamo al latte)Dai mammiferi candore,maternità, infanzia, ecc.

La luna diffondePe’ cielo suo latte:a lei, chiuse e intatte,sospiran le selve,profonde.(G. D’Annunzio Lai)

per indicare il chiaroredella luna, il poeta usa la parolalatte non in senso proprioma in senso figurato, sfruttando uno dei suoi significati connotativi: candore

Le principali figure di significato sono:

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FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATI

Metaforadesignazione di un oggetto attraversamento un altro che ha con il primo un rapporto di somiglianza (quindi uno spostamento di significato)

Il fiore degli anni= momento di maggiore vitalità della vita

Non ho voglia/di tuffarmi/in un gomitolo/di strade=rete di strade

Accresce la forza espressiva del paragone

SimilitudineParagone tra due cose, immagini, persone introdotto da come… così; tale... quale; similmente

E caddi come corpo morto cade

Arricchisce le parole di implicazioni allusive accrescendo il valore descrittivo

MetonimiaSostituzione di un termine con un altro che abbia con il primo rapporti di continuità logica e/o materiale

Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi/ i nostri padri antichi.( ferro la posto di armi)Talor lasciando le sudate carte (studi impegnativi che fanno sudare sui libri)

Crea accostamenti inediti Dà vivacità al linguaggio

SineddocheSi estende o si restringe il significato di una parola utilizzando:la parte al posto del tutto e viceversa;il singolare al posto del plurale

Vela per naveTetto per casaBocche per personePupille per occhi

Crea accostamenti inediti Dà vivacità al linguaggio

OssimoroVengono accostate parole che esprimono concetti contrari

Amabile sole notturnoÈ stato breve il nostro lungo viaggio

Accresce il valore suggestivo

IperboleEsagerare un concetto o un pensiero

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.

Intensifica il significato dell’espressione

personificazioneSi danno caratteristiche umane a oggetti inanimati o animali

Laudata sii pel tuo viso di perla,/o Sera, e pe'; tuoi grandi umidi occhi ove si tace/l'acqua del cielo!

Gli oggetti assumono caratteri, sentimenti e gesti umani

SinestesiaSono poste vicine parole appartenenti a sfere sensoriali diverse (vista/udito, tatto/gusto, vista/gusto)

Quinon si sentealtroche il caldo buono ( tatto/gusto)

Urlo nero della madre (udito/ vista)

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12. LE FIGURE DI SUONO

I procedimenti tecnici di cui un poeta si serve per sfruttare i suoni delle parole a scopo espressivo sono detti figure retoriche di suono.

FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATIAllitterazioneRipetizione di un suono o di un gruppo di suoni in parole vicine

Di me medesimo meco mi vergognoFresche come il fruscio che fan le foglie

Intensifica e sottolinea il significato espresso mediante il richiamo dei suoniDà l’equivalente fonico e musicale di un oggetto, una sensazione, uno stato d’animo

Assonanza Si verifica un’identità di suono solo tra le vocali

Carnevale vecchio e pazzos'è venduto il materasso

Parallelismi fonici che esaltano il significato e sottolineano i rapporti fra le parole

ConsonanzaSi verifica un’identità di suono solo tra le consonanti

Leggiadro vien nell’onda della seralla:

a poco a poco una nube leggerale chiude sorridendo la pupìlla;

OnomatopeaUna parola che riproduce un suono o un rumore naturale

Sonava lontano un singulto,chiù

Potenzia il significato dell’esposizione e produce un’armonia imitativa

ParanomasiaAccostamento di due parole che presentano suoni simili ma significato diverso.In questo modo si mette in risalto la loro differenza di significato

arano: a lente grida, uno le lentevacche spinge; altri semina; un ribatte

Intensifica il significato

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13. LE PRINCIPALI FIGURE DI ORDINE

Le figure retoriche di ordine o di costrizione o di posizione riguardano la disposizione delle parole e la loro ripetizione nel testo poetico.

Il poeta ha una libertà espressiva che gli permette di non rispettare il normale ordine sintattico degli elementi di una frase

Le parole sono disposte secondo un particolare ordine , funzionale alla valorizzazione del significato del testo.

La disposizione delle parole all’interno dei versi e delle poesie è regolata dallefigure retoriche di ordine.

FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATIAnaforaRipetizione di una o più parole all’inizio di versi successivi

Per me si va nella città dolentePer me si va nell’etterno dolorePer me si va tra la perduta gente

dà ritmo incalzante e martellante ribadisce elementi o concetticrea richiami tra versi

AnastrofeIl normale ordine delle parole è invertito (sogg. pred. complementi)

E la lucerna i biondi capi indora (invece di la lucerna indora i biondi capi )

Conferisce risalto al termine posto per primo

ChiasmoSi incrociano elementi corrispondenti secondo lo schema ABBA così da formare una X

Odi greggi belar, muggire armenti

greggi belar

Muggire armenti

sottolinea simmetrie di significatoevidenzia gli elementi con cui viene esposto il concetto

ClimaxLe parole sono disposte a scala (climax è parola greca che significa proprio scala) in ordine d’intensità crescente ( climax ascendente) o decrescente (climax discendente)

Era miglior pensieroRistare, non guardare oltre, sognare

crea un effetto ritmico via via più intenso sottolinea il concetto

EllissiAlcuni elementi della frase il verbo, il soggetto, vengono omessi

Ho nell'orecchio un turbinìo di squilli,forse campani di lontana mandra;e, tra l'azzurro penduli, gli strillidella calandra.(in questo caso sopprime i verbi forse SONO campani …… SI ODONO gli strilli della calandra)

Conferisce rapidità e concisioneAccentua l’effetto evocativo delle immagini

EnumerazioneUna serie di parole collegate per polisindeto (attraverso la stessa congiunzione)

E mangia e beve e dorme e veste panni

Crea una serie continua e incalzante di immagini e di significati

IterazioneRipetizione di una o più parole

E dirmi sentia: vieni! vieni! E fu molta la dolcezza! molta

Ribadisce o intensifica un concett, un’immagine.Crea simmetrie di suoni

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14. LA PARAFRASI DEL TESTO POETICO

È La trascrizione in prosa del testo poetico, senza modificarne il significato, usando parole ed espressioni della lingua comune

Scopo: spiegare la poesia

Come si fa:

a. Leggere la poesia più volteb. Leggere le note esplicative di solito riportate a piè paginac. Consultare il dizionariod. Disporre i gruppi di parole secondo l’ordine naturale della sintassie. Spiegare i significati connotativi della poesiaf. Riscrivere la poesia

Esempio

Giovanni PascoliIl gelsomino notturno TESTO 

E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari.Sono apparse in mezzo ai viburnile farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.Sotto l'ali dormono i nidi,come gli occhi sotto le ciglia.Dai calici aperti si esalal'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala.Nasce l'erba sopra le fosse.Un'ape tardiva sussurratrovando già prese le celle.La Chioccetta per l'aia azzurra 

PARAFRASI

I Gelsomini notturni, detti anche “le belle di notte”, aprono i loro fiori al calar della sera quando il poeta rivolge il pensiero ai suoi morti. Anche le farfalle del crepuscolo iniziano il loro volo nelle ore della notte tra i viburni, altrimenti detti “palloni di neve”, perché fiori bianchi di forma sferica.Tutto tace: insieme alla notte è calato il silenzio: solo in una casa ancora si veglia: i rumori sommessi, che ne provengono, non turbano la pace notturna, paiono un bisbiglio di voci. Nel

va col suo pigolio di stelle.Per tutta la notte s'esalal'odore che passa col vento.Passa il lume su per la scala;brilla al primo piano: s'è spento . . .È l'alba: si chiudono i petaliun poco gualciti; si cova,dentro l'urna molle e segreta,non so che felicità nuova. 

 

nido i piccoli dormono sotto le ali della madre.Dai calici aperti dei fiori di gelsomino esala un profumo che  fa pensare all’odore di fragole rosse. Mentre nella casa palpita ancora la vita e una luce splende nella sala, l’erba cresce sulle fosse dei morti.Un’ape, che si è attardata nel volo, trova tutte occupate le cellette del suo alveare. La costellazione delle Pleiadi risplende nel cielo azzurro e il tremolio della sua luce richiama alla mente l’immagine di una piccola chioccia circondata dai suoi pulcini, intenti a pigolare.Per tutta la notte esala il profumo dei gelsomini che il vento porta via con sé. La luce accesa nella casa  sale su per la scala, brilla al primo piano e si spegne . E’ chiara l’allusione agli sposi che si uniscono nell’oscurità. Al sopraggiungere dell’alba si chiudono i petali e il fiore “cova” “nell’urna molle e segreta” “non so che felicità nuova”. Il poeta allude al germogliare di una nuova vita nel grembo della sposa, ora madre.

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SCHEDA N.1 Adesso tocca a te

1. Il verso di una poesia si può definire in questo modo……………………………..

2. Qual è la funzione della poesia? Trasmettere un messaggio Non avere uno scopo pratico Descrivere la natura Suscitare emozioni nel lettore evocando immagini

3. Quando un termine ha valore connotativo? La parola assume un significato aggiuntivo e metaforico La parola assume un significato triste e drammatico La parola assume un significato poetico espresso in rima La parola assume un significato solo letterale

4. Perché in poesia il suono delle parole è importante come il loro significato? il suono delle parole allude a un’identificazione tra uomo e

natura il suono delle parole varia il ritmo della poesia la ripetizione e la variazione di suoni creano effetti di

musicalità e potenziano il significato il suono delle parole crea il messaggio della poesia

5. Leggi la poesia di Sandro Penna quindi rispondi alle domande

Sul molo il vento soffia forteSul molo il vento soffia forte.

Gli occhi hanno un calmo spettacolo di luce.Va una vela piegata, e nel silenzio

la guida un uomo quasi orizzontale.Silenzioso vola dalla testa

di un ragazzo un berretto, e tocca il marecome un pallone il cielo.

Fiamma resta entro il freddo spettacolo di lucela sua testa arruffata.

a. Quali impressioni uditive e visive suscita la poesia?b. Scrivi le parole in cui sono presenti le consonanti V e F

Quale suono richiama la presenza delle consonanti V e F ?

c. Quale scena descrive la poesia? Quali presenze vi sono?

Una scena campestre

Una scena familiare

Una scena marina

Una scena triste

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SCHEDA N.2 Adesso tocca a te

1. Che cosa studia la metrica?

2. I versi della poesia italiana sono: (l’esercizio è già avviato),

Binario, formato da due sillabe

3. Secondo quale tipo di rima sono organizzati i seguenti versi?

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendodi gente in gente, me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio, gemendo il fior de' tuoi gentil anni caduto.

4. Individua l’assonanza contenuta nel primo verso e la consonanza nel secondo verso.

Solo e pensoso i più deserti campi.Tra gli scogli parlotta la maretta.

5. Per ciascuno dei seguenti vocaboli ricerca un’assonanza e una consonanza.

Assonanza Consonanzaa. piatta ………..…………………

…………………………………b. gomma ………..…………………

…………………………………

6. Nei seguenti versi di Montale individua e sottolinea gli enjambement.

Ascoltami, i poeti laureatisi muovono soltanto fra le piantedai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosifossi dove in pozzangheremezzo seccate agguantano i ragazziqualche sparuta anguilla […].

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7. Individua il tipo di strofa e il relativo schema metrico.

Torna a fiorir la rosaChe pur dianzi languìa;E molle si riposaSopra i gigli di pria.

Brillano le pupille Di vivaci scintille.

La guancia risorgenteTondeggia sul bel viso:E quasi lampo ardente10Va saltellando il riso Tra i muscoli del labroOve riede il cinabro.

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SCHEDA N.3 Adesso tocca a te

1. Completa le definizioni.

Le figure ……………….. …………………………. sono i procedimenti tecnici di cui un poeta si serve per sfruttare i suoni delle parole a scopo espressivo.In un testo poetico la scelta delle ………………………… non è mai casuale perché ubbidisce a precisi criteri espressivi, che permettono di utilizzare il lessico come se fosse uno strumento musicale, potenziare il significato dei termini attraverso il ……………………………..

2. Indica la figura di suono corrispondente alla definizione.

a. Ripetizione di un suono o di un gruppo di suoni in parole vicine b. Si verifica un’identità di suono solo tra le vocalic. Si verifica un’identità di suono solo tra le consonantid. Una parola che riproduce un suono o un rumore naturalee. Accostamento di due parole che presentano suoni simili ma

significato diverso.

3. Riconosci le figure di suono, scegliendo l’alternativa giusta tra quelle data

a. (L’onda) sciacqua,sciaborda,Scroscia, schiocca, schianta

Consonanza Assonanza allitterazione

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b. sentivo un fru fru tra le fratte Consonanza Assonanza onomatopea

c. Quivi stando il destrier ch’avea lasciato tra le più dense frasche alla fresca ombra….

paranomasia Assonanza onomatopea

d. E il tuono muglia, e il vento urla più forte, e l’acqua fruscia, ed è già notte oscura….

consonanza Assonanza onomatopea

e. Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,/e si racqueta poi che ‘l pasto morde,/ che solo a divorarlo intende e pugna …..

consonanza Assonanza onomatopea

4. Spiega sul quaderno il significato connotativo delle parole sottolineate

a) Scende la bella neve sonnolentab) Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di stradec) Il tuono rimbombò con voce d’orcod) E’ l’ora che si vede la gente mareggiare nelle strade

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SCHEDA N.4 Adesso tocca a te

1. Quale caratteristica ha la sintassi della poesia? Con quali scopi?

2. Spiega che cosa sono le figure retoriche di ordine.

3. Completa il testo con i termini adatti.

Il linguaggio poetico è caratterizzato anche da una diversa ..................................... dell’ordine delle parole rispetto alla prosa. I poeti spesso sostituiscono alla sintassi “regolare” una sintassi più libera, che rovescia l’ordine delle parole rispetto al linguaggio della prosa.La particolare disposizione delle parole in una poesia è – soprattutto – il risultato dell’uso di quelle figure retoriche che vengono definite di ......................... o di ......................... come l’anastrofe, l’anafora, il chiasmo ecc.

4. Indica la figura di costruzione corrispondente alla definizione.

a. Ripetizione di una o più parole all’inizio di versi successivib. Il normale ordine delle parole è invertito (sogg. pred. complementi)c. Si incrociano elementi corrispondenti secondo lo schema ABBA così da

formare una Xd. Le parole sono disposte in ordine d’intensità crescente o decrescentee. Alcuni elementi della frase il verbo, il soggetto, vengono omessi

5. Riconosci le figure retoriche di ordine evidenziate nei seguenti versi.

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Per me si va ne la città dolente,per me si va ne l'etterno dolore,per me si va tra la perduta gente.

Anafora Chiasmo sintesi

odi greggi belar, muggire armenti

Anafora Chiasmo sintesi

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SCHEDA N.5 Adesso tocca a te

1. Spiega che cosa sono le figure retoriche di significato.

2. Indica la figura di significato corrispondente alla definizione.

a. designazione di un oggetto attraversamento un altro che ha con il primo un rapporto di somiglianza (quindi uno spostamento di significato)

b. Paragone tra due cose, immagini, persone introdotto da come… così; tale... quale; similmente

c. Sostituzione di un termine con un altro che abbia con il primo rapporti di continuità logica e/o materiale

d. Si estende o si restringe il significato di una parola utilizzando: la parte al posto del tutto e viceversa; il singolare al posto del plurale

e. Vengono accostate parole che esprimono concetti contrari

f. Esagerare un concetto o un pensiero

g. Si danno caratteristiche umane a oggetti inanimati o animali

h. Sono poste vicine parole appartenenti a sfere sensoriali diverse (vista/udito, tatto/gusto, vista/gusto)

4. Individua le figure retoriche presenti nei seguenti versi.1. C’è un breve gre gre di ranelle… (G. Pascoli, La mia sera)

a. ossimoro.b. chiasmo.c. paronomasia.d. onomatopea.

2. Dolce è il mio piangere senza motivo (P.V. Finzi, Le caramelle)a. sinestesia.b. ossimoro.

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c. sineddoche.d. onomatopea.

3. all’urlo nero della madre (S. Quasimodo, Alle fronde dei salici)a. sineddoche.b. metonimia.c. sinestesia.d. ossimoro.

4. del mio strazio sonora / smagliante del mio pianto… (V. Sereni, La ragazza d’Atene)

a. iperbole.b. ossimoro.c. chiasmo.d. climax.

5. S’ i’ fosse fuoco, ardere’ il mondo… (C. Angiolieri, S’ i’ fosse fuoco)

a. paronomasia.b. ossimoro.c. iperbole.d. chiasmo.

6. Spesso il male di vivere ho incontrato… (E. Montale, Spesso il male…)

a. ipallage.b. anastrofe.c. climax.d. iperbole.

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7. Io gli studi leggiadri / talor lasciando e le sudate carte… (G. Leopardi, A Silvia)

a. ossimoro.b. metonimia.c. climax.d. sinestesia.

8. Lasciar nelle sale del tetto natio (A. Manzoni, Adelchi)a. sineddoche.b. paronomasia.c. sinestesia.d. ossimoro.

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SCHEDA N.6 Adesso tocca a te

Leggi il testo e svolgi gli esercizi.

Giovanni PascoliRio SaltoEcco come Pascoli, nella poesia Rio Salto, rievoca i momenti in cui, bambino, i consueti rumori della pioggia e di un torrente si trasformavano in fantasticherie di cavalieri erranti. Leggi attentamente la poesia, quindi rispondi alle domande.Lo so: non era nella valle fondasuon che s’udia di palafreni1 andanti:era l’acqua che giù dalle stillantitegole a furia percotea la gronda2.Pur via e via per l’infinita sponda 5passar vedevo i cavalieri erranti3:scorgevo le corazze luccicanti,scorgevo l’ombra galoppar sull’onda.Cessato il vento poi, non di galoppiil suono udivo, né vedea4 tremando 10fughe remote al dubitoso lume5;ma voi solo vedevo, amici pioppi!Brusivano soave6 tentennandolungo la sponda del mio dolce fiume.(da: Myricae, in Tutte le poesie, Mondadori 1971)1. palafreni: cavalli usati dai cavalieri medievali per i viaggi.2. percotea la gronda: percuoteva la grondaia.3. cavalieri erranti: nella letteratura medievale erano i cavalieri che vagavano alla ricerca di sempre nuove imprese.4. vedea: vedevo.5. dubitoso lume: luce incerta.6. Brusivano soave: producevano un dolce brusio.

1. Ricostruisci lo schema metrico:

Quartine .............................Terzine ...............................

2. Si tratta di rime:a. baciate;b. alternate;

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c. inverse;d. replicate;e. incrociate.

3. Perché il componimento è un sonetto?4. Quale delle seguenti figure puoi riconoscere al v. 8 (ombra …

onda) e al v. 11 (fughe … lume)?a. Assonanza.b. Rima al mezzo.c. Consonanza.d. Allitterazione.

5. Nella lirica sono presenti diversi enjambement. Indica i casi più evidenti e prova a spiegare, per almeno due di essi, l’effetto che il poeta ottiene con il loro impiego.............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6. Osserva il ritmo dei versi e in particolare l’andamento delle due quartine rispetto a quello delle due terzine. Dove ti pare più lento e dove più rapido?.........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

7. Il ritmo delle prime due strofe sottolinea due eventi, uno reale e l’altro, invece, appartenente alla fantasia del poeta. Di quali eventi si tratta?......................................................................................................................................................................................................................................................................

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......................................................................................................

.............................

8. Prendi in esame l’ultima strofa: quale realtà intende sottolineare il ritmo lento dei versi?.........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

9. Quali sensazioni sono prevalenti nel ricordo dell’infanzia?a. Uditive.b. Olfattive.c. Visive.d. Tattili.

10. L’epoca dell’infanzia è vista anche come un periodo dominato da una particolare facoltà della mente: quale?a. La memoria.b. La ragione.c. La fantasia.d. L’inventiva.

11. Con quale funzione?

a. Mettere in primo piano il linguaggio delle cose e dei suoni.b. Rappresentare la complessità della natura, di cui solo il poeta può svelare il mistero.c. Rappresentare l’infantile meraviglia del poeta di fronte agli spettacoli della natura.d. Dimostrare le capacità espressive del linguaggio poetico pascoliano.

12. Nella poesia ci sono diversi esempi di costruzioni sintattico-grammaticali che non rispettano il normale ordine sintattico. Riportane alcuni che ti paiono significativi. Poi, nelle costruzioni evidenziate, ricostruisci la disposizione delle parole secondo la norma.

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13. Le prime due strofe costituiscono un blocco tematico che contrasta con la conclusione della poesia. Spiega in che cosa consiste questa contrapposizione.

..........................................................................................................

..............................

..........................................................................................................

..............................

..........................................................................................................

..............................

..........................................................................................................

..............................

14. Riepiloga brevemente il contenuto della poesia.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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SCHEDA N.7 Adesso tocca a te Lettura e comprensione di un testo poetico

Umberto SabaPoesia alla mia balia

Il poeta rievoca il distacco dalla sua amata balia, trauma che si portò dietro per tutta la vita e che, secondo lui, ne condizionò il rapporto con il mondo.

… Un gridos’alza di bimbo sulle scale. E piangeanche la donna che va via. Si frangeper sempre un cuore in quel momento.

5 Adessosono passati quarant’anni.Il bimboè un uomo adesso, quasi un vecchio, espertodi molti beni e molti mali. È Umberto

10 Saba quel bimbo. E va, di pace in cerca,a conversare colla sua nutrice;che anch’ella fu di lasciarlo infelice,non volontaria lo lasciava. Il mondofu a lui sospetto d’allora, fu sempre

15 (o tale almeno gli parve) nemico.

Appeso al muro è un orologio anticocosì che manda un suono quasi morto.Lo regolava nel tempo feliceil dolce balio1; è un caro a lui conforto

20 regolarlo in suo luogo. Anche gli piacea sera accendere il lume, restareda lei gli piace, fin ch’ella gli dice:

«È tardi. Torna da tua moglie, Berto».

(U. Saba, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, 1988)

1. balio: il marito della balia.

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1. Che cosa rappresenta il grido che «s’alza di bimbo sulle scale»?a. Un incidente a cui assiste il poeta.b. Un episodio dell’infanzia del poeta.c. Il simbolo del dolore del poeta.

2. Di chi è il cuore che «Si frange per sempre… in quel

momento»?................................................................................................................................

3. Dopo quarant’anni, come si giudica il poeta? a. Un uomo realizzato che finalmente può perdonare e dimenticare.b. Una persona ancora in cerca delle sue radici e della sua serenità.c. Un uomo che ha saputo imparare dalle varie esperienze della vita.

4. Perché il poeta si definisce «quasi un vecchio»? a. Perché è ormai in età avanzata e sente che le forze gli vengono meno.b. Perché ha la serenità e l’equilibrio che si raggiungono solo a una certa età.c. Perché ha la saggezza e il senso di distacco dalle cose propri dei vecchi.

5. Che conseguenze ebbe sul poeta l’abbandono da parte della balia? ................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6. Perché l’orologio appeso al muro «manda un suono quasi morto»? a. Perché è molto vecchio e sta per non funzionare più.b. Perché sembra segnare un tempo, quello dell’infanzia felice, ormai morto per sempre.c. Perché con il suo ticchettio ricorda il marito della balia, morto da tempo.

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7. Che significato si nasconde, secondo te, dietro l’immagine dell’orologio? ................................................................................................................................................................................................................................................................

8. Sottolinea le espressioni che – dal v. 7 al v. 15 – suggeriscono infelicità e sensazione di distacco.

9. Individua quale tempo verbale predomina: a.dal v. 1 al v. 11: ....................................................................b.dal v. 12 al v. 15: ..................................................................c.dal v. 16 al v. 23: ..................................................................

10. Che atteggiamento ha la balia verso il poeta ormai adulto? a. Cerca di tenerlo legato a sé coccolandolo come un tempo.b. Gli chiede perdono dei torti passati dimostrandosi pentita.c. Prova pena per lui e lo spinge ad assumersi le sue responsabilità.

11. In conclusione, quale ti sembra essere il concetto chiave della poesia?a. Il senso di abbandono e di tradimento provato in quel

lontano giorno dell’infanzia è forse la causa di tutte le angosce e le insicurezze del poeta.

b. Solo la fedeltà ai legami familiari può aiutarci a superare le delusioni per i tradimenti e le cattiverie degli uomini.

c. Le figure femminili (la madre, la balia, la moglie, la figlia) hanno grandissima importanza nella vita del poeta.

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SCHEDA N.8 Adesso tocca a te

Lettura e comprensione di un testo poetico

Rafael AlbertiHan sradicato un albero

Rafael Alberti, poeta spagnolo, nacque a Puerto de Santa Maria (Cadice) nel 1902 e vi morì nel 1998. Nel testo egli esprime il rammarico per la fine crudele che gli uomini hanno decretato a un albero, umanizzato in modo del tutto soggettivo dal poeta.

Han sradicato un albero. Ancora stamaniil vento, il sole, gli uccellil’accarezzavano benignamente1. Erafelice e giovane, candido e eretto2,

5 con una chiara vocazione di cieloe un alto futuro di stelle3.Stasera giace come un bimbo4esiliato dalla sua culla, spezzatele tenere gambe, affondato

10 il capo, sparso per terra e triste,disfatto in fogliee in pianto ancora verde5, in pianto.Questa notte uscirò – quando nessunopotrà vedere, quando sarò solo –

15 a chiudergli gli occhi ed a cantargliquella canzone che stamani il ventopassando sussurrava.

(R. Alberti, Poesie, Milano, Mondadori, 1964)

1. benignamente: con affetto.2. candido e eretto: era innocente e diritto. L’albero risulta personificato e appare come un giovane pieno di vita.3. con… stelle: l’albero si ergeva verso l’alto, come se sentisse una chiamata precisa, l’invito sicuro del cielo che lo attirava a sé; era una creatura destinata a un futuro grande e importante, tanto

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quanto lo sono le stelle (forse un futuro inserito in un progetto divino).4. come un bimbo: nella similitudine l’albero è paragonato a un bambino cacciato dalla sua culla, che piange disperato.5. in pianto... verde: la sinestesia indica che il pianto è «verde» perché fatto di foglie e perché l’albero-bambino è ancora in tenera età.

Sapere

1. Che cosa, principalmente, differenzia un testo in prosa da un testo poetico?

........................................................................................................................................

2. Da quanti versi è composta la poesia? Da quante strofe?..........................................................................................................

..............................

3. Il testo presenta un preciso schema di rime? Quale tipo di versi formano allora questo testo poetico?

........................................................................................................................................

Saper leggere

4. Trascrivi e spiega le parole o le espressioni che, in modo connotativo, esprimono:a.Il rispetto e l’amore della natura nei confronti dell’albero.

........................................................................................................................................

b.La bellezza e la dignità dell’albero in vita.

........................................................................................................................................

c. La rovina e l’umiliazione dell’albero caduto.

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........................................................................................................................................

d.La pietà del poeta per l’albero.

..................................................................................................................................

5. Scrivi la parafrasi della poesia...........................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

..............................

6. Quale valore simbolico (e quindi connotativo e figurato), può rappresentare, secondo te, l’albero sradicato?

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

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SCHEDA N.8 Adesso tocca a te

Lettura e comprensione di un testo poetico

Giovanni Pascoli L’uccellino del freddo

Nella lirica domina l’immagine di un uccellino, uno scricciolo, il cui verso viene evocato attraverso i frequenti richiami fonici che si ripetono nel testo.

Viene il freddo. Giri per dirlotu, sgricciolo1, intorno le siepi;e sentire fai nel tuo zirlolo strido di gelo che crepi.

5 Il tuo trillo sembra la brinache sgrigiola4, il vetro che incrina...trr trr trr terit tirit...

Viene il verno5. Nella tua vocec’è il verno tutt’arido e tecco6.

10 Tu somigli un guscio di noce,che ruzzola con rumor secco.T’ha insegnato il breve tuo trillocon l’elitre tremule7 il grillo...trr trr trr terit tirit...

15 Nel tuo verso suona scrio scrio8,con piccoli crepiti e stiocchi9,il segreto scricchiolettiodi quella catasta di ciocchi.Uno scricchiolettio ti parve

20 d’udirvi cercando le larve10...trr trr trr terit tirit...

Tutto, intorno, screpola rotto11.Tu frulli ad un tetto, ad un vetro.Così rompere odi lì sotto,

25 così screpolare lì dietro.Oh! lì dentro vedi una vecchiache fiacca12 la stipa13 e la grecchia14...

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trr trr trr terit tirit...

Vedi il lume, vedi la vampa.30 Tu frulli dal vetro alla fratta15.

Ecco un tizzo soffia, una stiampa16già croscia17, una scorza già scatta18.Ecco nella grigia casettal’allegra fiammata scoppietta...

35 trr trr trr terit tirit...

Fuori, in terra, frusciano fogliecadute. Nell’Alpe lontanace n’è un mucchio grande19 che accogliela verde tua palla di lana20.

40 Nido verde tra foglie morte,che fanno, ad un soffio più forte...trr trr trr terit tirit

(G. Pascoli, Canti di Castelvecchio, in Poesie, Milano, Mondadori, 1974)

1. sgricciolo: scricciolo. Viene chiamato anche «uccellino del freddo» perché, secondo la credenza popolare, il suo canto annuncia l’arrivo dell’inverno.2. zirlo: fischio, verso dello scricciolo.3. lo strido… che crepi: il suono stridulo di una lastra di ghiaccio che si spezzi («crepi»).4. sgrigiola: scricchiola.5. verno: inverno.6. tecco: intirizzito (termine dialettale toscano).7. elitre tremule: le ali esterne rigide («elitre») che il grillo sfrega tra loro («tremule») per produrre il tipico suono tremante, simile a quello dello scricciolo.8. scrio scrio: schietto (termine dialettale toscano).9. stiocchi: schiocchi.10. larve: gli insetti di cui l’uccellino si ciba.11. screpola rotto: si screpola e si rompe.12. fiacca: spezza.13. stipa: arbusti secchi.14. grecchia: erica, pianta che secca facilmente. 15. fratta: cespuglio.16. stiampa: ciocco di legno.17. croscia: scoppietta.18. una scorza già scatta: un pezzo di corteccia salta via.20. mucchio grande: sottinteso di foglie.

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20. verde... di lana: il nido dell’uccelino.

Sapere

1. Che cosa si intende per effetti fonici in un testo poetico?................................................................................................................................

2. Che cos’è l’allitterazione?................................................................................................................................

3. Che cos’è l’onomatopea? ................................................................................................................................

4. Che cosa si intende per fonosimbolismo?................................................................................................................................

Saper leggere

5. Dal punto di vista dei contenuti, il testo è quasi inconsistente: il poeta descrive lo scricciolo nei suoi voli attraverso la campagna, vicino alle case e infine lontano, nei nidi nascosti in montagna. Quale aspetto del testo, invece, assume molta importanza? Motiva la risposta.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6. Da che tipo di versi è composta la poesia?................................................................................................................................

7. Come si chiama il tipo di strofa?

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....................................................................................................

............................

8. Rileva lo schema delle rime. Quali versi hanno rima alternata? Quali rima baciata?................................................................................................................................

9. Trovi rime interne o al mezzo?................................................................................................................................

10. Il verso dello scricciolo, riprodotto da suoni onomatopeici, si ripete in ogni strofa e trova eco lungo tutto il testo attraverso una fitta rete di suoni in sequenza nella quale prevale la catena della «r». Riconosci ed evidenzia nelle prime due strofe le parole che riproducono onomatopeicamente il verso dello scricciolo e le parole alle quali è affidata la trama sonora delle «r».................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

11. A questa trama principale se ne affiancano altre, costruite rispettivamente su «s», «sc», «t», «v» e «f», così da creare delle sonorità legate ai suoni della campagna (lo scricciolo, i grilli, i rami e le foglie secche), al freddo (il ghiaccio, la brina), alla vita domestica (lo spezzare la legna, l’accendere il fuoco), al vento (il fruscio delle foglie, le folate). Riconosci ed evidenzia nelle strofe tali fonemi. Quindi trascrivi almeno un’espressione onomatopeica che alluda:a.al soffio del vento:................................................................................................................................

b.al freddo:................................................................................................................................

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c.alla vita di campagna:................................................................................................................................

d.alla vita domestica:................................................................................................................................

12. Le corrispondenze sonore, dunque, creano una trama di suggestioni che costituisce il senso stesso della poesia. Quale particolare funzione ha quindi il suono delle parole in questi versi?................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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SCHEDA N.9 Adesso tocca a te

Lettura e comprensione di un testo poetico

Salvatore Quasimodo Ora che sale il giorno

Nella lirica il poeta Salvatore Quasimodo (1901-1968) descrive un paesaggio notturno che lo predispone alla rievocazione nostalgica di un periodo felice ormai finito.

Finita è la notte e la lunasi scioglie lenta nel sereno,tramonta nei canali.È così vivo settembre in questa terra

5 di pianura, i prati sono verdicome nelle valli del sud a primavera.Ho lasciato i compagni,ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,per restare solo a ricordarti.

10 Come sei più lontana della luna,ora che sale il giornoe sulle pietre batte il piede dei cavalli!

(S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, Milano, Mondadori, 1971)

Sapere

1. Completa il testo con i termini adatti. a.Uno dei meccanismi linguistici che carica le parole di significati nuovi è quello del trasferimento di significato, che si realizza mediante l’uso di varie ............................., dette

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appunto di significato, che comportano il trasferimento di significato da un’espressione a un’altra e accrescono la carica suggestiva delle parole mediante particolari associazioni e opposizioni.b.Il linguaggio figurato, che caratterizza fortemente il testo poetico, sfrutta soprattutto il significato ............................. delle parole: quindi non quello letterale, ma quello interpretativo.c. La figura retorica che consiste nell’indicazione di un elemento attraverso un altro che ha con il primo un rapporto di somiglianza, ma senza l’esplicitazione del nesso comparativo “come” si chiama .......................d.La figura retorica che consiste nel paragone diretto ed esplicito di due entità, solitamente segnalato dai nessi comparativi come… così; tale… quale si chiama ..............................e.La figura retorica che consiste nella sostituzione di un termine con un altro, che ha con il primo rapporti di affinità logica e/o spaziale si chiama ..............................f. La figura retorica che consiste nell’accostamento diretto di due vocaboli che hanno significato opposto si chiama ..............................g.La figura retorica che associa sensazioni che derivano da sensi fisici e sfere sensoriali diverse, fondendole in un’unica espressione, si chiama ..............................

Saper leggere

2. Indica il tema dominante della poesia, motivando brevemente la risposta.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3. Parafrasa e spiega il significato metaforico dei vv. 1-3 («la luna / si scioglie lenta nel sereno, / tramonta nei canali»).

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....................................................................................................

............................

....................................................................................................

............................

....................................................................................................

............................

....................................................................................................

............................

4. Quale significato assume l’aggettivo «vivo» del v. 4?................................................................................................................................

5. Trascrivi il paragone contenuto nella seconda strofa e spiegane il significato.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

6. Perché, a tuo avviso, il poeta ha «lasciato i compagni»?................................................................................................................................................................................................................................................................

7. Spiega il significato dell’espressione: «ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura».................................................................................................................................................................................................................................................................

8. Nel testo prevalgono immagini visive, ma ve n’è una acustica. In quale verso è espressa?Che cosa descrive? Con quali effetti?................................................................................................................................

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....................................................................................................

............................

....................................................................................................

............................

9. Considera la seconda strofa: a tuo parere, fra la descrizione del paesaggio e i sentimenti che prova il poeta vi è affinità o contrasto? Motiva la risposta.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

10. Indica in quante strofe è articolato il componimento e di che tipo è ciascuna strofa.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

11. Di che tipo sono i versi?a. Endecasillabi.b. Versi liberi.c. Versi sciolti.

12. Scrivi il numero dei versi collegati dalla figura dell’enjambement.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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13. La poesia non presenta rime, ma solo assonanze. Riconoscile e sottolineale nel testo con colori diversi.

14. La struttura sintattica del componimento è semplice. Vi prevale il rapporto di coordinazione (paratassi) o di subordinazione (ipotassi)? Con quale scopo?................................................................................................................................................................................................................................................................

15. Il ritmo dei versi attribuisce una particolare musicalità al componimento. Quale carattere ha?a. Musicalità forte e incalzante.b. Musicalità dolce e malinconica.c. Musicalità cantilenante e monotona.

16. A proposito del lessico poetico, hai imparato che il poeta si

serve della lingua in funzione non denotativa, ma connotativa. Spiega la differenza fra i due usi della lingua.................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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SCHEDA N.10 Adesso tocca a te

Lettura e comprensione di un testo poetico

RITRATTO DELLA MIA BAMBINAdi Umberto Saba

   La mia bambina con la palla in mano,       con gli occhi grandi colore del cielo,       e dell'estiva vesticciola: "Babbo       - mi disse - voglio uscire oggi con te". 5    Ed io pensavo: Di tante parvenze       che s'ammirano al mondo, io ben so a quali       posso la mia bambina assomigliare.       Certo alla schiuma, alla marina schiuma       che sull'onde biancheggia, a quella scia 10  ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde;       anche alle nubi, insensibili nubi       che si fanno e disfanno in chiaro cielo;       e ad altre cose leggere e vaganti.

      [da Cose leggere e vaganti, 1920]

1. Completa:

AutoreTitoloArgomentoTipo di versiTipo di forma metrica (strofe, schema metrico)

2. Individua le principali figure retoriche3. Scrivi la parafrasi della poesia

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