Il Tempo della Vicinanza - MED SERVICES Società ... · - Quindi organizzare e riempire di valore...

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“Il Tempo della Vicinanza” Progetto Animazione 2016 Casa S.S. Concezione Spazio e Tempo sono i filtri. La differenza tra i due filtri sta semplicemente nella percezione dell’interno e dell’esterno da sé. - Lo spazio, si applica a tutte le percezioni dell’esterno, ai concetti di vicinanza e lontananza, per cui i sensi collocano un oggetto/soggetto in un luogo nello spazio. - Il tempo, diversamente, entra in gioco quando le percezioni sono interne, legate agli stati d’animo ed ai sentimenti, per cui la rabbia, la gioia, la sofferenza, l’odio, l’amore. Il tempo quindi va a coincidere con la coscienza. Tra le due, la percezione più forte è quella del tempo, che resta permanentemente, mentre quella dello spazio entra in gioco nel momento in cui si deve collocare qualcosa nello spazio. Data questa premessa, è emerso opportuno ripensare, progettare e declinare la quotidianità in struttura su questi due assi: Spazio e Tempo. L’attenzione alla vicinanza percepita, la costruzione di specifici Spazi di vicinanza, nei quali liberare la voce, la mente, il cuore, risulta oggi essenziale. La maggioranza degli ospiti in struttura al 2015 è per lo più affetta da demenze e, sebbene la presenza di ospiti cognitivi, permetta la realizzazione di piccoli progetti creativi, artistici e percorsi culturali, molto va investito sulle percezione degli ospiti con invalidità ‘gravi’, fisiche e conoscitive.

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“Il Tempo della Vicinanza”

Progetto Animazione 2016 Casa S.S. Concezione

Spazio e Tempo sono i filtri. La differenza tra i due filtri sta semplicemente nella percezione dell’interno e dell’esterno da sé.

- Lo spazio, si applica a tutte le percezioni dell’esterno, ai concetti di vicinanza e lontananza, per cui i sensi collocano un oggetto/soggetto in un luogo nello spazio.

- Il tempo, diversamente, entra in gioco quando le percezioni sono interne, legate agli stati d’animo ed ai sentimenti, per cui la rabbia, la gioia, la sofferenza, l’odio, l’amore. Il tempo quindi va a coincidere con la coscienza.

Tra le due, la percezione più forte è quella del tempo, che resta permanentemente, mentre quella dello spazio entra in gioco nel momento in cui si deve collocare qualcosa nello spazio. Data questa premessa, è emerso opportuno ripensare, progettare e declinare la quotidianità in struttura su questi due assi: Spazio e Tempo. L’attenzione alla vicinanza percepita, la costruzione di specifici Spazi di vicinanza, nei quali liberare la voce, la mente, il cuore, risulta oggi essenziale. La maggioranza degli ospiti in struttura al 2015 è per lo più affetta da demenze e, sebbene la presenza di ospiti cognitivi, permetta la realizzazione di piccoli progetti creativi, artistici e percorsi culturali, molto va investito sulle percezione degli ospiti con invalidità ‘gravi’, fisiche e conoscitive.

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Rispetto allo spazio, gli anziani ospiti in struttura esperiscono e percepiscono una prima vicinanza; quella con “l’altro ospite”, il compagno di stanza o di tavolo in sala da pranzo o il dirimpettaio in salone. La Vicinanza in questo caso non può essere imposta, ma valutata insieme, osservata, accompagnata. La seconda vicinanza è con l’operatore, il primo soggetto che si fa carico della cura quotidiana e pratica dell’ospite. A queste due vicinanze la struttura affianca altre figure di vicinanza: Infermieri, Fisioterapisti, Animatore, Inservienti, Volontari, Personale di Segreteria. Protagonisti tutti dello stesso Spazio scenico, dello stesso Ambiente, ciascuno col suo ruolo e la sua specificità tecnica, ma tutti sempre e comunque collocabili in uno spazio definito e collegati da una rete fittissima di relazioni, intessute quotidianamente. Così descritta la Struttura appare come una serra. In effetti, la Casa è realmente paragonabile ad un giardino, dal quale ciascuno prende ed al quale ciascuno dà qualcosa. Qui, diviene opportuno che anche l’anziano apporti il “suo” contributo, tra memorie e coccole, tra esperienza e calore, tra rumore e silenzio, immerso in quello spazio che gli appartiene. Creare un contesto sereno e disteso, costruire e proteggere il microClima, donare una sorta di tono soave alla serra è compito dell’animazione, che non può pensare ad un intervento senza prima preparare l’ambiente, senza pensare alla terra, al concime, alla temperatura, a ciascuna delle piante che lo abitano. Quindi:

- Collaborare con il personale in struttura e stimolare la condivisione. - Usare discrezione, incitare alla pazienza, alla benevolenza, alla tolleranza. - Quindi organizzare e riempire di valore (Tempo), questo spazio. - Dedicare attenzione anche ai parenti ed eventualmente coinvolgerli.

Il Tempo in struttura è cadenzato da precisi orari ed appuntamenti. Nel mezzo di questi si inserisce l’animazione che deve dare valore al tempo, renderlo il più memorabile possibile, tramite percorsi sensoriali ed esperienziali. A tutto tondo si inseriscono attività concrete, brevi, definite e specifiche a seconda del gruppo con cui si lavora o della persona a cui ci si avvicina. E proprio l’incontro tra spazio e tempo è il tema che accompagnerà tutto il 2016, anno in cui l’animazione penserà la vicinanza, tratterà la vicinanza, praticherà la Vicinanza, in ogni occasione. Lavorando proprio sulla percezione personale, per cui su una relazione unica ed irripetibile con l’ospite. Il tempo darà valore allo spazio, sarà il valore dello spazio, sarà il luogo stesso del contatto e della relazione. Si coniugano così temporalità (tempo e spazio) e Relazione (Tempo e Spirito).

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Programmazione Settimanale Appuntamenti Quotidiani: Psicomotricità La ginnastica di gruppo viene svolta 3/4 giorni alla settimana, in salone. Gli ospiti sono coinvolti in esercizi di ginnastica stando seduti. La ginnastica in gruppo affianca l’intervento del fisioterapista ma apporta i valori e gli stimoli dell’attività collettiva, promuovendo collaborazione, appartenenza e coesione

Training Autogeno Sessioni di training autogeno saranno inserite, ‘a spot’, prima degli esercizi di ginnastica. Detti esercizi sono volti a migliorare la percezione del proprio corpo ed acquisirne maggiore consapevolezza. Lettura del Santo del Giorno e del Quotidiano e dell’Oroscopo La lettura del Santo del giorno è un modo per contestualizzare la data, per ricordare dei Santi e di conseguenza celebrare gli onomastici La lettura di notizie tratte dal quotidiano in salone è particolarmente gradita dagli ospiti, che apprezzano avere notizie riguardanti la politica, l’economia, lo sport, lo spettacolo, ma anche il loro territorio. Inoltre tale lettura può stimolare eventuali dibattiti sugli argomenti trattati e sviscerabili anche in piccoli gruppi

Risulta fondamentale per evitare stati d’ansia La programmazione di un piano settimanale, che, affisso in bacheca, permette agli ospiti della struttura di prepararsi alle attività in calendario.

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Gruppi di Lavoro Come nel 2015 l’animatrice proporrà momenti di collaborazione, dialogo, condivisione e coccole. Obiettivo principale è la creazione di “Legami” di fiducia, intessere relazioni, tra ospiti e tra ospiti e personale. Nel 2016 si perseguirà proprio la costruzione di legami, l’approfondimento del Contatto”, ma sempre declinandolo e contestualizzandolo in ottica spazio/temporale, cioè coniugandolo alla percezione personale della “Condivisione”, stimolando pazienza e tolleranza. Intrecciare vite, condividere, promuovere il contatto e creare uno ‘Spazio per il Cuore’, fatto di delicatezza ed attenzione, gentilezza e dialogo. Piccoli gruppi di lavoro, non chiusi né esclusivi, ma tendenzialmente aperti a tutte le adesioni spontanee ed alle risposte positive agli inviti, ripetitivi nella gestualità che diventa rito, consapevolezza, coscienza e conoscenza; volti a consolidare la piccola comunità, un posto caldo nel quale l’espressione, declinata in ogni forma, trova spazio e risposta. Dovere dell’animatore è proprio la creazione, aperta nella partecipazione e coinvolgente nella progettazione, di un tempo ed uno spazio ‘adeguato’; e l’organizzazione, la moderazione e la gestione di tale contesto. I gruppi saranno costituiti seguendo le logiche dell’osservazione delle naturali e più spontanee dinamiche di gruppo. Senza forzature, seguendo il normale corso della vita delle relazioni, assecondando simpatie e compatibilità, somiglianze ed affinità. Attività Ludica e feste - All’interno della programmazione mensile non mancheranno le FESTE dei COMPLEANNI, per cui un sabato al mese sarà dedicato alla festa di tutti in nati nel mese in questione. - Sempre nel mese sono organizzati momenti di gioco: 1 tombola 2 Indovinelli con premi in salone 3 Cruciverba 4 Giochi da tavolo

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- Periodicamente saranno organizzati momenti di festa con musica dal vivo, piccoli concerti, karaoke, ballo - In Occasione del 24 Giugno, Festività per Genova di S. Giovanni, sarà organizzato un Concerto, un pomeriggio di Festa insieme, con Rinfresco Attività Cognitiva Attività Musicale, Cruciverba, somministrazione di minimental e indovinelli a premi saranno inseriti nella programmazione settimanale e mensile. Spesso l’attività cognitiva è svolta in gruppo in forma di gioco o individualmente sotto forma di test somministrato. Musica “Molte delle attività che si fanno con persone disabili sono indispensabili non per curare o per guarire, ma per tenere attivo il Se, per evitarne l’impoverimento e il collasso, sono misure preventive la cui assenza sarebbe dannosa, ma non sono terapie nel senso sanitario del termine, non per questo valgono meno o hanno minore importanza. L’azione che la musica, in forma attiva e passiva, ha su soggetti affetti da varie patologie, limitandosi ad alcune considerazioni generali, ha in sé alcune declinazioni o letture: – in primo luogo, l’apporto musicale, inteso sia come un senso passivo (ascolto) che attivo (far musica) agisce indipendentemente dal quoziente intellettivo. La musica – ritmo, melodia – è di per se uno stimolo; a seconda poi dell’assetto personale (competenze culturali comprese), può essere argomentio di condivisione e dibattito; – facilita la comunicazione ed il contatto, rappresenta un canale lungo il quale è possibile veicolare dei rapporti e costituisce, nella sua forma attiva, una concreta occasione per favorire la partecipazione; – permette di esprimere il Se, realizzando una specie di “autoritratto” che consente di conoscere inediti aspetti della persona ritardata (che ha, in genere, pochi modi ed occasioni di manifestarsi); – fornisce agli operatori una possibilità di contatto più attivo e creativo della maggior parte delle procedure d’intervento che si fanno con i soggetti ritardati. Certamente molte questioni restano aperte, tra le più importanti il ruolo che il musicoterapista ricopre in un lavoro lasciato cosi libero all’iniziativa personale (che peraltro accade in ogni psicoterapia). Ciò che conta di più però è l’apporto che la musicoterapia dà nella prassi operativa col degenerazione Mentale, soprattutto quando si lavora con pazienti istituzionalizzati o con pazienti gravi (Demenze o ritardi), casi nei quali queste tecniche più fluide e meno codificate si dimostrano valide. Uno dei compiti della musicoterapia è quello di tenere vivo il Se, di evitare l’impoverimento il partecipante che costituisce il più grave

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pericolo in quanto rappresenta la morte dell’individuo quando ancora la vita biologica lo abita; un compito non facile se lo si vuole svolgere, professionalmente, ad alti livelli.”1

La Musica risulta strumento essenziale della Quotidianità in Struttura, dall’ascolto alla riproduzione, la musica chiama in gioco emozioni e rievoca sensazioni e ricordi, commozioni e parole che possono essere condivise. La musica è anche danza, e movimento a livello epidermico e muscolare, per cui sarà condivisa per danzare e muoversi a ritmo. Musica è anche canto e rumore e partecipazione. In tutte le forme sarà proposta nell’arco dell’anno. Colori, Pittura, disegno, ritagli, colla, arte… La matita, i colori, le forbici, la colla, il pennello, gli aghi da maglia, la carta crespa, le perline, il cartone, lo scotch, gli adesivi, la paint teraphy, il fil di ferro, la pasta di sale e quella di mais, sono solo alcuni degli strumenti proposti ai gruppi di lavoro per sperimentare l’arte e la creatività, per colmare i vuoti, gli spazi, per abbattere muri e costruire ponti di comunicazione con gli ospiti meno cognitivi; per rendere gratificazione alle abilità, per un ritorno concreto di benessere. Ogni intervento è monitorato e somministrato con discrezione e delicatezza, soprattutto quando è proposto a pazienti psichiatrici, per evitare sentimenti di contrarietà e disagio.

1 Abstract http://www.musicoterapia-anziani.eu/

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La creazione ed il confezionamento di piccoli oggetti, come saponette o profumatori per cassetti, sarà proposta come attività volta a stimolare il piacere nell’estro e nell’estetica, il gusto del dettaglio che molte signore, con l’età, non hanno perso e che è giusto mantenere e rileggere insieme, come l’eleganza ed il bagaglio culturale. Cinema e Teatro Piccole e brevi proiezioni saranno proposte a gruppetti, dall’evento televisivo serale, riproposto in streaming (come il festival di San Remo ad esempio); alla commedia dialettale. Chiacchiere a Tema Il Giardino e la sua vivibilità, per nove mesi l’anno, permettono la creazione di piccole oasi “bucoliche” dove la lettura e la condivisione si innestano quasi naturalmente. Riemerge il passato e la vita, cresce lo spazio per il dialogo e la condivisione. L’assenza di confini e la natura, le piante, i fiori, le panchine ed i tavoli, l’arredo vivente ed artificiale si sposano generando un ambiente per lo più sereno ed accogliente nel quale anche la musica trova ospitalità. Piccoli concerti, chitarrate sotto gli alberi, musica classica e jazz ridefiniscono il tempo e colmano i silenzi interiori con melodie gradevoli, rilassanti se non stimolanti, comunque aggreganti. Se ci è permesso citare Gaber, “l’appartenenza è avere gli altri dentro di se”, ebbene la musica può creare appartenenza, nella condivisione di emozioni e percezioni. E la percezione diviene strumento di riconoscimento di se stessi e degli altri, in tal caso come parte di un sentire comune, di un “ascoltato insieme, per cui di un “sentito Insieme”, quindi di una forma di Unione con gli altri. Attività Spirituale L’anno all’interno della struttura è cadenzato da eventi ludici mensili ma anche da eventi dettati dal calendario liturgico. L’anno si aprirà con la Venuta dei Re Magi e la realizzazione di un vero e proprio presepe vivente nel quale i Re Magi giungono alla Grotta (la nostra Cappella) e portano doni per tutti. Questo momento chiamerà in gioco la partecipazione di tutti e tenderà a stimolare empatia e gioia, grazia alla partecipazione di molti bambini. Si chiuderà con un brindisi e la condivisione di panettoni ed auguri per il nuovo anno. La Pasqua prevederà un piccolo percorso, nei giorni della settimana Santa, durante il quale alla comunità verrà proposto l’ascolto della Parola, in Cappella, alcune meditazioni ed una Via Crucis, fino alla S. Messa. In previsione del Natale, sarà organizzato un piccolo percorso di preparazione durante l’Avvento. Sono inseriti in calendario gli incontri mensili (una volta al mese) di condivisione sul Vangelo. Un piccolo gruppo di anziani sarà invitato a partecipare agli incontri ed a condividere.

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Progetti Individuali - Calendario - Giardinaggio - Preghiera dei fedeli della domenica - Lana

La Gestione del Calendario prevede l’aggiornamento quotidiano del cartellone del salone. L’ospite ogni mattina si occuperà di tale prassi, questo lo terrà attivo e manterrà vivo il suo senso di responsabilità. Il calendario è un impegno intenso per l’ospite perche oltre al senso di responsabilità rende all’ospite soddisfazione e gratificazione nel percepirsi utile alla comunità. Il giardinaggio è un impegno costante e quotidiano che sarà attribuito agli ospiti secondo la loro inclinazione e soddisfazione nella cura delle piantine. Il giardino favorirà lo sviluppo di tale progetto. Questi due piccoli progetti saranno proposti ad alcuni ospiti sufficientemente autonomi per poterli mantenere e gestire, non solo finalizzati alla responsabilizzazione della persona quanto a rendergli soddisfazione nel vederne i frutti e goderne, in parte, la gestione. Inoltre il giardinaggio rievoca il passato e spesso ricordi di serenità e pace. Settimanalmente verrà proposto agli ospiti della struttura di preparare una preghiera per la domenica per la “preghiera dei fedeli”. La partecipazione alla S. Messa pre-festiva del sabato è proposta a tutti gli ospiti della casa da più di 10 anni ed ha in loro un’ottima risonanza. Chiamarli a partecipare attivamente a detto appuntamento settimanale sarà una nuova impresa che intendiamo attivare, invitando uno/due ospiti alla realizzazione di una piccola preghiera da condividere insieme. Giro Camere Alcuni momenti della giornata saranno dedicati al Giro camere, un momento fatto di Favole, storie, racconti e rievocazioni. L’animatrice si dedicherà in questi momenti agli ospiti che non possono scendere in salone, allettati temporaneamente o definitivamente. In tale occasione proporrà un dialogo, la lettura di un articolo di un quotidiano, la compilazione di parole crociate o una favola. In caso fossero presenti i parenti valuterà se condividere con loro questo momento o se allontanarsi per concedere intimità alla famiglia. Il giro camere è un momento intimo che crea un legame di fiducia e dialogo tra ospite ed animatore. Volontari e Collaborazione In struttura sono presenti volontari che tendono ad autogestirsi. Il progetto 2016 prevede un incremento del numero di volontari e la costituzione di una rete.

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L’idea è quella di strutturare i volontari, costruire insieme attività con obiettivi definiti, autonomizzare la loro presenza e renderla efficace. Attività con i Volontari: - La mia Storia nella Storia: raccontare la Storia per aneddoti ed immagini - Musica e Canto - Detti e Motti: Raccolta di detti e proverbi GRUPPO A.M.A. La Struttura ospita gli incontri del Gruppo A.M.A (auto e mutuo aiuto). Una psicoterapeuta incontra settimanalmente i familiari. Si tratta di un momento di condivisione e di ascolto. In cui la terapeuta svolge un ruolo di mediazione e guida. La linea guida del gruppo è che: «Ogni sforzo individuale teso alla risoluzione di un problema diventa contemporaneamente sforzo per risolvere un problema comune» «Il gruppo A.M.A. non è un gruppo terapeutico, ma offre sostegno emotivo attraverso la rottura dell'isolamento e la condivisione reciproca, inoltre permette una crescita personale e facilita l'adattamento a quelle condizioni della nostra vita che percepiamo come emotivamente stressanti. Chi vi partecipa diviene protagonista attivo del proprio benessere e di quello degli altri membri del gruppo perché ognuno mette a disposizione degli altri le proprie capacità. Partecipare ad un A.M.A. è comunque una opportunità per modificare la tendenza all'isolamento, aumentare il controllo su se stessi ed aumentare, quindi, la propria autostima.» Il gruppo A.M.A è nato dall’emersione di bisogni evidenti nei parenti delle persone ospitate in struttura, da una aspirazione e dalla disponibilità di una psicoterapeuta volontaria. Risulta esperienza Unica sul territorio ligure. Progetto a cura di Coletta Venza Animatrice Casa S.S. Concezione