IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 1 DICEMBRE 2012€¦ · Se si, come le è sembrata questa in confronto...

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IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 1 DICEMBRE 2012 con la collaborazione di Redazione: Denis Bagnoli, Micòl Ceccato, Valentina Cibin, Anita Danese, Siham Sogheir, Sofia Timperio, Luca Taddeo, Germana Fiore, Mario Bartolaccio 1 ECCOCI!! E BUON ANNO A TUTTI

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IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 1 DICEMBRE 2012

con la collaborazione di

Redazione:Denis Bagnoli, Micòl Ceccato, Valentina Cibin, Anita Danese, Siham Sogheir, Sofia Timperio, Luca Taddeo, Germana Fiore, Mario Bartolaccio

1

ECCOCI!!E BUON ANNO A TUTTI

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INDICE

LO SPECCHIO DELLA SCUOLA➢ Intervista Guarrera pagg.3\6 ➢ Intervista Contini e Begher pagg.7\8 ➢ Invalsi pag.9 ➢ Il bullismo secondo gli alunni pagg.10\11➢ Grafici bullismo classi prime pagg.12\13➢ Ancora bullismo pagg.14\15➢ Elezioni in 3C pag.16

SCIENZE IN PILLOLE➢ Riscaldamento muscolare pagg.17\18➢ I quattro animali più strani della terra pag.19

NUVOLE D'INCHIOSTRO

➢ Prof. Fabiane pagg.20\23➢ Precipitando nel vuoto pag.24

GIRA PAGINA➢ Fermati tanto così pag.25➢ Banbinaia Francese pag.26➢ Valentina <3 Tazio pagg.27\28

NON SOLO SCUOLA➢ Carnevale nel mondo pag.29➢ Hysteria pagg.30\32

LET'S PLAY➢ Have a funtastic time pag.33➢ In moto i cervelli pag.34➢ Cruciverba pag.35

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INTERVISTA ALLA PROFESSORESSA GUARRERA

• gent. Prof. dove è nata? Ora che è a Bolzano, nel “Profondo nord”, sente la mancanza della sua terra? Che cosa in particolare le manca di più?

Sono nata ad Acireale

(CT). Sono molto legata

alla mia terra ed è

normale che provi un po'

di nostalgia, ma le mie

“nuove” radici bolzanine sono attecchite bene bene e

stanno dando buoni frutti... Mi mancano: la vicinanza agli affetti, il mare, il

clima mite, il mio “Mungibeddu” (l'Etna, in dialetto siciliano) e, appunto, il

siciliano.

• Provi a definire Bolzano con cinque aggettivi.

Rigida (e non solo per le temperature...), multietnica, vivibile, particolare,

competitiva.

• Quali scuole ha frequentato prima di insegnare lettere? Era brava ai suoi tempi? In quali materie eccelleva?

Il Liceo Classico, la Facoltà di Letteratura Moderna, la

Scuola di Specializzazione per l'insegnante nella scuola

secondaria e quella per il Sostegno. Sono sempre stata

diligente e volenterosa e andavo bene in quasi tutte le

materie. I risultati migliori, però, li ottenevo in Italiano,

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

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Filosofia e Latino, che mi appassionavano molto.

• Ha mai insegnato alle elementari? Se sì, quale delle due esperienze ha trovato più interessante?

No, mai, ma mi piacerebbe provare questo tipo di esperienza e poter fare un

confronto.

• Qual'è stata la sua prima impressione entrando in questa scuola? Ci dica per favore almeno due cose di questa scuola che le piacciono e due che potrebbero essere migliorate.

Ho avuto un'impressione positiva. Mi ha colpito subito la ricca e colorata

esposizione dei lavori realizzati degli alunni

di “ieri” e di “oggi” e questo mi ha fatto

pensare ad una scuola che valorizza la sua

storia e gli alunni che ne fanno parte.

Lodevoli: la biblioteca, la promozione

linguistica, il bar “Ugo”. Da introdurre: un

insegnante “senior” addetto all'accoglienza dei nuovi insegnanti e la

presenza di collaboratori esterni (educatori e animatori) che intrattengano i

ragazzi durante l'interscuola.

• Pensa che sia giusto dare compiti durante le feste? Potrebbe motivare in due righe la sua risposta?

Sì, sopratutto se le vacanze sono lunghe. Le conoscenze e le competenze

vanno tenute in costante allenamento ma, come nello sport, senza eccedere

troppo...

• Dove preferisce andare a mangiare? Quale è il suo piatto preferito? Lo sa cucinare?

Qualsiasi pasto va bene, purché in compagnia e

senza fretta. Mi piace molto la pizza, vado matta

per le patate e il cioccolato. Sono una pessima

cuoca, ma me la cavo nella preparazione dei dolci

(quelli semplici, s'intende!)

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• Pratica qualche sport? Se sì, quale?

Praticavo nuoto, adesso solo Aquagym.

Comunque il mio sogno, da piccola, era quello

di diventare una ballerina di danza classica (che

ho praticato per sette anni). Anche se non si è

avverato, mantengo ancora in me questa

passione seguendo in giro spettacoli di danza

(anche moderna).

• Ci consiglia per favore cinque libri da leggere? E cinque libri da regalare ai nostri gloriosi Caporedattori (proff Fiore e Bartolaccio).

Per voi ragazzi: “Andrea e Andrea” (D. E R. Luciani),

“il bambino col pigiama a righe” (J. Boyne), “Per

questo mi chiamo Giovanni” (L. Garlando), “Il

cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli” (K.

Hasseini).

Per i miei colleghi: “Il vizio di leggere” (S.

Campanile), “Lettere a mio figlio sulla felicità” (S.

Bambrare'n), “Se ti abbraccio non aver paura” (F. Evras), “La profe. Diario di

un insegnante con gli anfibi” (A. Candi), “Nessun luogo è lontano” (R. Bach).

• Ci dica, per favore quale città trova bellissima e perché, e quale l'ha delusa e non tornerebbe a visitare.

Ovviamente quella in cui sono nata, che si trova a

due passi del mare e delle montagne (ops...

vulcano) ed è pure “reale”! Città deludenti non ne ho

ancora visitate e poi mi piace così tanto viaggiare,

che troverei sempre un motivo valido per tornarci

comunque.

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• In un'isola deserta con Tom Cruise o Raul Bova? George Clooney o Brad Pitt? Johnny Depp o Leonardo di Caprio? Siamo buoni con lei, può sceglierne due e buona permanenza...

• Con Tom Cruise e Brad Pitt perché sono tanto belli dentro...

• Nell'isola accanto con Silvio Berlusconi o Roberto Calderoli? Chi ributterebbe in mare? Buona permanenza...

Sarebbero entrambi delle

compagnie sgradite. Se proprio devo, porto con me B. Pitt, ributto Calderoli e

mi tengo Berlusconi nella speranza che si sposti nell'altra isola appena gli

dico che T.Cruise ha organizzato un “bunga- bunga” con le sue ex...

• Ci racconta una barzelletta?

Anche più di una...

1) Un direttore in collera, vede la sua segretaria

arrivare alle h 10.00. “Doveva essere in ufficio alle

h 9.00!” e lei risponde:”Perché? È successo

qualcosa?”

2) Due amiche al telefono:”Finalmente, dopo tre

anni che stiamo insieme, Massimo mi ha parlato di matrimonio!” . “Davvero?

E che ti ha detto?” . “Che sua moglie si chiama Angela e hanno quattro figli!”

3) Arrestato uno zombie. Era un malvivente.

4) Sapete cos'è la storia d'Adamo ed Eva? Un melo-dramma!

Grazie e buon lavoro a tutta la redazione!

Emilia Guarrera

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INTERVISTA AI PROFF. SUPPLENTI DEL PROF. PAGANELLA

Come si è trovato in questa scuola?

Prof BEGHER: Molto bene ad essere sincero, ho potuto vivere questa scuola in una nuova veste, avendola già vissuta da studente un po' di anni fa.Prof CONTINI: Mi sono trovato molto bene, con gli alunni e con i colleghi.

Come le sembrano gli alunni?

Prof BEGHER: Per quello che riguarda le mie classi, posso ritenermi fortunato e posso dire di avere a che fare, almeno in maggioranza, con persone che si propongono in modo attivo e partecipe alle attività proposte.Prof CONTINI: All'inizio è stato difficile catturare

l'attenzione dei ragazzi, ma con il passare del tempo è andata sempre meglio.

Ha già insegnato in altre scuole?Se si, come le è sembrata questa in confronto alle altre?

Prof BEGHER: No, questa è la mia prima esperienza nel campo dell'insegnamento. Ho lavorato precedentemente solo con le scuole elementari.Prof CONTINI: Si, molte altre. Non c'è una scuola bella o brutta, siete voi

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

PROF.

CONTINI

PROF.

BEGHER

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alunni che fate la scuola comportandovi bene e rispettando gli insegnanti che, impegnandosi nell'insegnamento, vi fanno crescere e vi preparano per il futuro.

Se dovesse dare un voto all'organizzazione di questa scuola, da 0 a 10, quale le darebbe? (vi avverto che la Dirigente legge il giornalino...)

Prof BEGHER: Per quanto concerne la mia esperienza, 10, in quanto in ogni occasione mi è stata offerta la massima collaborazione e la massima tempestività nelle comunicazioni.Prof CONTINI: Sicuramente 10!

Una volta che il prof Paganella si sarà rimesso, lei continuerà ad insegnare in questa scuola, o dovrà essere trasferito?

Prof BEGHER: No, ma una volta tornato il prof Paganella, lui riprenderà regolarmente il posto e io aspetterò una nuova opportunità di insegnamento.Prof CONTINI: Spero che Luciano si rimetta presto e rientri nel suo ruolo, quello di educatore e organizzatore sportivo onnipresente. Io spero di poter continuare ad insegnare, purtroppo non potrò farlo in questa scuola.

A cosa serve il riscaldamento dei muscoli prima della lezione?

Prof BEGHER: Il riscaldamento muscolare è la componente più importante di una qualsiasi attività fisica, in quanto ha lo scopo di distendere le fibre muscolari alle sollecitazioni di distensione e contrazione cui sono sottoposte. In poche parole, ha lo scopo di ridurre il rischio di infortuni durante l'attività fisica.Prof CONTINI: Il riscaldamento è una fase essenziale e fondamentale della lezione. Serve ad innalzare la temperatura corporea e a preparare l'organismo agli sforzi che si faranno dopo. Esistono 3 basi: generale, speciale e di gara.

Per finire in bellezza, ci racconti una barzelletta:

Prof BEGHER: Un carabiniere arriva contento in ufficio: -Ieri ho finito un bel PUZZLE.-L'appuntato: -E quanto ci ha messo?-. Il carabiniere: -2 anni!- Di nuovo l'appuntato:-Mah, mi sembra molto!!!-, e il carabiniere: -No, sulla scatola c'era scritto “DA 3 A 6 ANNI”!!! -Prof CONTINI: Quelle belle dopo i 18 anni, per ora...Come si chiama il più grande sciatore giapponese? - SO TACA SUI ATACHI!

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COME SONO ANDATI GLI INVALSI DELLE CLASSI PRIME DELL'ANNO SCORSO??

Ciao ragazzi, come pensate che siano andati gli invalsi dell'anno scorso? Siete stati dei somari? Prima di guardare i grafici di sotto, vi dico una cosa:di sicuro non tutti sanno cosa significhi la parola INVALSI (neanche

io lo sapevo ad essere sincero hihihi). INVALSI è un acronimo: ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE.Qui abbiamo rappresentato i risultati di italiano e matematica attraverso due splendidi grafici; i risultati delle classi sono confrontabili con quelli nazionali:

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

1A 1B 1C 1D 1E ITALIA0

20

40

60

80

100

ITALIANO

1A 1B 1C 1D 1E ITALIA0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

MATEMATICA

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IL BULLISMO SECONDO GLI ALUNNI

al tema di GIORGIA LUBIAN 2C

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 1 MARZO 2013

Il bullismo è un argomento molto discusso negli ultimi tempi a

scuola. Nelle varie classi se ne parla spesso ultimamente,

attraverso dibattiti o temi scritti. La redazione ne ha ricevuti

alcuni dalla classe 2C della prof. Mazzeo e noi abbiamo scelto

alcuni passaggi che ci hanno colpito.

Anche lo spettacolo “Banco di scuola”, che sono andata a vedere a teatro con la mia classe, mi ha fatto riflettere su questo argomento. Un'altra informazione molto importante che ho acquisito è che esiste il bullismo diretto, come calci, pugni e prese in giro e quello indiretto, quando un bullo racconta ad altri cose offensive sulla vittima.

Quando si parla di bullismo ci si riferisce ad un comportamento

aggressivo nei confronti dei più deboli. I bulli, infatti, prendono di mira le persone meno forti che non sono

capaci di difendersi.

Secondo me, se un bambino cresce in una situazione di disagio sociale o famigliare sarà difficile che da grande sia buono e gentile, anche perché gli mancherà l'educazione. Sono proprio i genitori chedevono educare i figli al rispetto, all'ascolto e al dialogo.

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dal tema di CALOVI GRETA 2C

Ho compreso anche che il bullo ha sempre bisogno di altri ragazzi che tifano per lui e che lo incoraggino. Infatti il bullo non agisce mai da solo, ma in gruppo, perché vuole apparire agli occhi degli altri più

forte e più importante.

Davanti alla casa nella quale vivo, c'è un grande cortile e vicino ci sono molte abitazioni nelle quali vivono molte persone di etnia diversa,

Rom o Sinti. Un giorno, mentre stavo uscendo di casa, davanti al portone ho visto un gruppo di ragazzi da una parte, e dall'altra un ragazzino più o meno della mia età. All'inizio non ho capito cosa

stesse succedendo, ma dopo pochi secondi mi sono resa conto che si trattava di un'aggressione. L'ho capito da alcuni elementi:

innanzitutto il gruppo di ragazzi continuava a dare spintoni e pugni alla vittima; poi lo insultava con parolacce ed infine i ragazzi

ripetevano la stessa frase:” Se non ci dai del denaro, ti mandiamo all'ospedale”. In quel momento ho provato pena e dolore per quel ragazzo. Così l'ho raccontato immediatamente a mia madre che è intervenuta. Per fortuna è andato tutto bene: ora quel povero

ragazzo è, in un certo senso, SALVO e da quel momento ho capito che il mio gesto è stato importante.

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Come avrete notato nelle scorse settimane, la Redazione del Giornalino scolastico ha distribuito nelle varie

classi un questionario anonimo riferito al fenomeno del bullismo: la nostra indagine ha tentato di

verificare la percezione, la consapevolezza del fenomeno; abbiamo raccolto tutti i vostri questionari e

abbiamo tabulato i risultati.

Ringraziamo tutti per la collaborazione, alunni e professori compresi e con l'occasione speriamo di aprire un

dibattito. In questo numero pubblichiamo i risultati delle CLASSI PRIME!

Avete qualche commento? Qualche suggerimento?

Vi aspettiamo in redazione!!!!!

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 FEBBRAIO 2013

FEMMINE

22%

20%58%

SECONDO TE DA COSA SI PUO' RICONOSCERE IL BULLO?

da come si v este

dalle persone che f requenta

dai discorsi che f a

MASCHI

6%

29%

19%

46%

SECONDO TE DA COSA SI PUO' RICONOSCERE IL BULLO?

da come si v este

dalle persone che f requenta

dai discorsi che f a

8%

12%

80%

SE TU FOSSI UN INVOLONTARIO TESTIMONEDI BULLISMO COSA FARESTI?

f arei f inta di niente e scapperei

interv errei per aiutare la v ittima

av v iserei un adulto

26%

74%

CREDI DI AVER IDENTIFICATO QUALCHEPOSSIBILE BULLO NELLA TUA CLASSE?

no

23%

77%

IN TUTTA SINCERITA', SEI STATO VITTIMA DI BULLISMO?

no

13%

22%

63%

1%

SE TU FOSSI UN INVOLONTARIO TESTIMONEDI BULLISMO COSA FARESTI?

f arei f inta di niente e scapperei

interv errei per aiutare la v ittima

av v iserei un adulto

28%

72%

CREDI DI AVER IDENTIFICATO QUALCHEPOSSIBILE BULLO NELLA TUA CLASSE?

no

31%

69%

IN TUTTA SINCERITA', SEI STATO VITTIMA DI BULLISMO?

no

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23%

77%

IN TUTTA SINCERITA', SEI STATO TESTIMONE DI BULLISMO?

no

3%14%

28%

7%

48%

SE HAI SUBITO O SEI STATO TESTIMONEDI UN ATTACCO DI BULLISMO, IN QUALE LUOGO?

in aula

in corridoio

nei bagni

in giardino

negli spogliatoi

f uori dalla scuola

8%

60%

13%

18%

A TUO PARERE IL BULLO DEVE ESSERE...

emarginato

aiutato a superare il problema

sollecitato ad un uso responsabile delle sue azioni

5%

53%

33%

9%

SECONDO TE IL BULLO E'

superbo, molto pieno di sè

crede di essere superiore agli altri

con una f amiglia problematica o assente

1%17%

25%57%

A TUO PARERE LA VITTIMA CHE SOFFREDI PIU' DI FRONTE AD UNA PREPOTENZA E'

una persona ricca di amici

una persona sicura di sè

una persona di solito emarginata dal resto del gruppo

25%

15%

30%

30%

SE SEI STATO VITTIMA DI UNO O PIU' EPISODIDI BULLISMO, QUAL E' STATA LA TUA REAZIONE?

ho sof f erto in silenzio

ho reagito v iolentemente

ho f into di ignorare

ho cercato aiuto

41%

59%

IN TUTTA SINCERITA', SEI STATO TESTIMONE DI BULLISMO?

no

7%7%

29%

5%

51%

SE HAI SUBITO O SEI STATO TESTIMONEDI UN ATTACCO DI BULLISMO, IN QUALE LUOGO?

in aula

in corridoio

nei bagni

in giardino

negli spogliatoi

f uori dalla scuola

16%

27%

14%

44%

A TUO PARERE IL BULLO DEVE ESSERE...

emarginato

aiutato a superare il problema

sollecitato ad un uso responsabile delle sue azioni

3%

48%

35%

15%

SECONDO TE IL BULLO E'

superbo, molto pieno di sè

crede di essere superiore agli altri

con una f amiglia problematica o assente

11%6%

24%59%

A TUO PARERE LA VITTIMA CHE SOFFREDI PIU' DI FRONTE AD UNA PREPOTENZA E'

una persona ricca di amici

una persona sicura di sè

una persona di solito emarginata dal resto del gruppo

11%

25%

19%

44%

SE SEI STATO VITTIMA DI UNO O PIU' EPISODIDI BULLISMO, QUAL E' STATA LA TUA REAZIONE?

ho sof f erto in silenzio

ho reagito v iolentemente

ho f into di ignorare

ho cercato aiuto

FEMMINE MASCHI

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ANCORA BULLISMO...

LA CONSIDERAZIONE DI PRISCA ALBERTI 1F

Questo spettacolo mi è piaciuto molto, perché racconta una storia non comune, ma che può succedere a chiunque. Inoltre mi ha fatto riflettere anche su cosa sarebbe bene fare in una situazione del genere. Infatti, al contrario di Sofia...che non ha detto niente ai suoi genitori o ad un adulto, io ho imparato che, se dovessi essere presa di mira da un bullo, devo dirlo subito ai miei genitori o ad un adulto di cui mi posso fidare.

Grazie a questo spettacolo ho capito che un bullo è una persona debole con dei problemi (in famiglia o a scuola...), che non sarebbe nessuno se non ci fosse il suo gruppo che lo incita e lo fa sentire più forte degli altri.

ETIMOLOGIA DELLA PAROLA BULLO (abbiamo trovato differenti versioni!)

1)Per comprendere appieno il significato del fenomeno

dobbiamo risalire alla parola inglese “bullying”, alla quale ci si è riferiti, con un neologismo, per etichettare il problema delle prepotenze in ambito scolastico. Sull’ Oxford Dictionary on line, alla parola bullying troviamo due definizioni:a. nome (of person) maltrattamento m. , sopruso m. ;(of country) intimidazione f;b.aggettivo (behaviour) prepotente; [tactics] d’ intimidazione.

Bullying è il sostantivo di “bully” e con questo termine si intende:

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

No, non spaventatevi! Non vogliamo farvi un lavaggio del cervello, ma schiarire un po'

le idee... ci hanno mandato una considerazione libera dello spettacolo teatrale “Banco

di scuola”. Abbiamo anche fatto delle ricerche sul termine “bullo”, ed ecco cosa ne è

uscito...

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1. verbo transitivo [person] maltrattare, angariare; [country] intimidire, intimorire; to ~sb. Into doing costringere qcn. a fare, intimare a qcn. di fare.

2. nome prepotente m. e f.Da queste prime annotazioni è facile osservare come la traduzione letterale di “bullismo”non ha tenuto conto delle differenze di significato tra i due termini; nel coniare il neologismo ci si è basati solo su una somiglianza di suono focalizzando l’attenzione esclusivamente sul bullo, tralasciando quegli aspetti di sopraffazione e dominio, estensibili anche alle relazioni tra stati che caratterizzano invece il termine inglese.

2.

Incerto, ma probabilmente dall'alto tedesco: [bule] amico

intimo - accezione che, discendendo l'Italia da Venezia

verso Roma, si è avvicinata, specie attraverso la letteratura,

al giovane prepotente, al bellimbusto. Sappiamo tutti chi sia

un bullo, quale figura problematica e spiacevole sia, quale

siano i suoi connotati, il suo modo di porsi e il suo

atteggiarsi. Quello che colpisce di questa parola è che data

la sua origine, in alcune zone del nord Italia, specie del

Veneto, gergalmente è ancora oggi una parola positiva: il

bullo è il compagno ammirevole, che ha successo.

Questo passaggio in negativo segnò anche il destino di un'altra parola introdotta nello

stesso periodo e negli stessi luoghi di "bullo", ormai praticamente estinta: "ghisello".

Mutuata dal tedesco, significava "compagno", ma dopo poco passò a indicare i malavitosi.

Eppure, a parte la speciale connotazione sociologica assunta da bullo, abbiamo fin troppe

parole per indicare i giovani delinquenti, e per certo troppo poche per indicare gli amici

cari: scegliere oggi di usare una parola con una connotazione positiva o negativa, in futuro

forse ne determinerà il senso principale, arricchendo la lingua in un senso o nell'altro.

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Un'indagine internazionale, che ha coinvolto oltre 40 paesi, sul rapporto quantità di compiti/stress, ha certificato che gli studenti italiani sono

tra i più stressati dai compiti!

Noi del partito ” no compiti, no stressno compiti, no stress ” lo aveva intuito prima di leggere i risultati dell'indagine perché lo viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle. E' per questo che abbiamo scelto questo tema come centrale del nostro programma e siamo anche convinti che non esiste una correlazione strettissima tra il tempo trascorso a fare i compiti a casa e il rendimento scolastico.

PER ESSERI CHIARI: NOI NON SIAMO PER L'ELIMINAZIONE DEI COMPITI, MA CHIEDIAMO CHE NON NE VENGANO DATI SCRITTI DURANTE LA SETTIMANA E CHE, SOPRATTUTTO, NON VENGANO DATI IL FINE SETTIMANA E GLI ALTRI PERIODI FESTIVI.

SEI D'ACCORDO CON NOI?

VOTA

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Il riscaldamento muscolare

Il riscaldamento muscolare è una parte importantissima della lezione di educazione fisica. È necessario perché, quando si fa movimento, il cuore deve pompare molto più sangue e gli esercizi di riscaldamento servono proprio a far sì che esso pompi di più. Per ottenere una definizione più soddisfacente del concetto di riscaldamento abbiamo chiesto ai

due professori di ed. fisica intervistati in un'altra pagina:

PROF. BEGHER: Il riscaldamento muscolare è la componente più importante di una qualsiasi attività fisica, in quanto ha lo scopo di distendere le fibre muscolari alle sollecitazioni di distensione e contrazione cui sono sottoposte. In poche parole ha lo scopo di ridurre il rischio di infortuni durante l'attività fisica.PROF. CONTINI: Il riscaldamento è una fase essenziale e fondamentale della lezione. Serve ad innalzare la temperatura corporea e a preparare l'organismo agli sforzi che si faranno dopo. Esistono tre basi: generale, speciale e di gara.

Per completare la spiegazione abbiamo preso la seguente definizione da Internet:

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

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“Il riscaldamento serve ad evitare affaticamento eccessivo ai primi sforzi, contratture e stiramenti ai muscoli e lesioni ad altre strutture come tendini e legamenti.Esso consiste nello svolgere un’attività fisica di bassa intensità, come per esempio una corsa lenta o esercizi ginnici sul posto, che porti gradualmente al “riscaldamento” del corpo,

ossia all’aumento di 1-2 gradi della temperatura corporea.L’attività di riscaldamento, inoltre, richiama sangue verso i distretti sollecitati dall’esercizio, preparando il corpo ad un migliore utilizzo delle energie e, contemporaneamente, portando a un maggiore afflusso dell’ossigeno trasportato dal sangue, mettendolo a disposizione dei tessuti che ne hanno bisogno.”

Speriamo che ora sia chiara l'importanza del riscaldamento ai fini dell'attività sportiva e che, dopo questo articolo, tutti mettano in pratica questa abitudine prima di ogni sforzo fisico, anche nel gioco fra amici.

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I QUATTRO ANIMALI PIÙ STRANI DELLA TERRA

Pesce Pipistrello a labbra rosse

Non solo il suo aspetto è buffo, ma anche il suo modo di muoversi: Questo pesce della Costa Rica ha imparato a usare le pinne pettorali come fossero zampe e di solito più che nuotare saltella. Nuota solo raramente e quando lo fa è solo per accoppiarsi e per cercare cibo; è infatti molto pigro. È lungo circa 15 cm, ha la testa piatta e

coperta di aculei, ma è assolutamente innocuo.

Axolotl

Chiamato Mexican Walking Fish (pesce messicano che cammina) e Water Monster (mostro acquatico), l’Axolotl è un anfibio molto particolare. Ha origine da alcuni laghi Messicani. Questa specie era conosciuta e venerata dalla comunità azteca. Molto probabilmente il nome Axolotl deriva dall’incontro con questo popolo. Secondo alcuni studiosi, in particolare, si rifà alla divinità Xōlōtl, Dio dei lampi, a causa delle strane piccole corna che

sembrano saette.

Granchio del cocco

Attenzione a non scambiarlo per un frutto tropicale o potreste rimetterci la mano. Con i suoi 4kg di peso è il più grande artropode

terrestre del mondo. E’ famoso per la sua abilità di rompere le noci di cocco con le sue forti chele per mangiarne il contenuto. Vive fra l'oceano Indiano e

l'oceano Pacifico occidentale, ma la popolazione più grande e meglio preservata del mondo si trova sull'isola di Natale, nell'oceano Indiano.

Tamarino imperatore

Il Tamarino imperatore è una scimmietta amazzonica, chiamata così per la somiglianza con l’imperatore tedesco Guglielmo II. Con quei baffoni bianchi gli assomiglia davvero.

IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

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IL SOFFIO ANNO XII NUMERO 2 MARZO 2013

Il profumo dei fiori mi seguei colori si risveglianola tua ombra passa sul mio viso

La notte lunga e spentai fiori non nascono piùil ghiaccio inazzurra i miei pensieri

LA PROFESSORESSA FRANCESCA FABIANE CI HA MANDATO ALCUNE POESIE SCRITTE DAL SUO “GRUPPO DI LAVORO”. LE ABBIAMO TROVATE BELLISSIME E LE PUBBLICHIAMO VOLENTIERI. COMPLIMENTI ALLA PROF. ED AI SUOI RAGAZZI. NE ASPETTIAMO ALTRE...

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Angela e Ala

BRIAN LAURENTE

TANIA AKTHAR

ERGIT PUPULEKU

Il caldo è vicino le onde cantano il suono del marerifletto sulla vita

Fiore rosa appeso al bambù parla d'amore

La neve cade lentamente le strade silenziose

Il vento fa cadere le foglie dall'albero

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Volta la carta...Buon dì, eccolo il gruppetto del mercoledì

Volta la carta ed eccolo qui.

Una farfalla sempre contentaVolta la carta e mangia polenta.

Un coniglio si aggiravaVolta la carta, ma che centrava?

Un cagnolino che dormivaVolta la carta, mangia l'oliva.

Il cervo nella naturaVolta la carta, che bella avventura.

Il riccio punge permalosoVolta la carta, non è peloso!

La tigre non è quaVolta la carta, bla bla bla...

Ala, Angela, Brian, Ergit, Tania

a ruota libera Le poesie seguenti non sono dello stesso a ruota libera Le poesie seguenti non sono dello stesso laboratorio, ma da alcune ragazze nella 2E!!laboratorio, ma da alcune ragazze nella 2E!!

LA FINE DEL MONDO

La fine del mondo ci sarà

brutta e curiosa

buia e spaventosa

come una lucetta alta in cielo.

E dalle estive vesticciole

le bambine ballarono in cerca

di fortuna.

Ma non c' era più la lucetta

solo una palla di

fuoco che si avvicina.

Alessia Sgarzani

LA VITA

La vita è come un albero

che con le sue radici

pianifica i nostri giorni,

i rami sono i nostri sentimenti

buoni o negativi che siano.

L' albero saprà già

quando crescerà, ma in noi

lo sceglie io destino.

Valentina Cibin

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L' ETÀ

L' età è solo una delle

tanti parti in noi.

È lei che ci fa

invecchiare,

con i suoi numeri.

Se non ci fosse,

nessuno di noi

baderebbe

ai capelli bianchi sul

capo.

Se non ci fosse l'età,

nessuno di noi

cadrebbe

in depressione.

L' età è maligna, ma

serve per

farci aprire gli occhi

sulla realtà.

Valentina Cibin

AMICIZIA

L' amico è quello che

non si compra o vende,

ma è quello di cui

ci si può fidare.

In momenti difficili

ti può aiutare.

Se l' amicizia non è vera,

ad un gesto errato

ci si arrabbia o irrita.

È quella dove ci si

chiarisce con sintonia.

Valentina Cibin

L' ARCOBALENO

Se ti senti un po' giù,

non disperare

il sole affonda,

ogni sera, ma

ritorna su ogni

mattina. Se vuoi

l' arcobaleno,

devi accettare

la pioggia.

Ana Andros

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PRECIPITANDO NEL VUOTOPRECIPITANDO NEL VUOTO

Sono seduta rigida a gambe incrociate sul tappeto e poggio la schiena al divano. Le braccia sono inermi e la testa ciondola avanti e indietro, gli occhi vitrei. Inutile. E' così che mi sento. Con un brusco respiro che mi blocca la saliva in gola inizio a tossire forsennatamente e mi alzo malferma sulle gambe. Mi premo la mano sul petto per far cessare i tremiti che mi scuotono tutta. Sono terrorizzata. Toccandomi le guance, mi accorgo di star piangendo. Alzo a fatica la testa e vedo che la stanza mi vortica intorno, i mobili si sovrappongono e io precipito in un buco sconosciuto in cui tutto è buio. Vedo solo dei piccoli occhi sorridenti. La bolla invisibile che si è creata intorno a me, per tentare di difendermi, senza che me ne accorga, scoppia improvvisamente. La stanza si ferma e i mobili pure. Il terrore mi avvolge.

Ora sento degli spasmi incontrollabili che mi pervadono. Ogni singolo muscolo e ogni vena vogliono uscire da me. Con tutto il fiato e la paura che ho dentro, grido. Un urlo agghiacciante, colmo di dolore. Con le mani mi sto strappando i capelli, tiro più forte che posso, disperatamente, ma il male che provo è niente in confronto a quello che sconvolgerà la mia vita. “Mamma!”, mi sembra di sentire una voce innocente che mi chiama, ma il mio incubo è troppo profondo per uscirne. Mi convinco che in realtà lei non è qui, ma delle manine morbide mi afferrano le gambe e mi riportano alla realtà.

Abbasso lo sguardo e scorgo quegli occhi piccoli, di solito dolci, ma da qualche tempo preoccupati e impauriti. Stacco immediatamente le mani dai capelli e mi libero di quei pochi fili rimasti, deboli come me. Mi accuccio per arrivare all'altezza di mia figlia. La mia bambina. Le lacrime adesso scivolano silenziose sul mio volto. Ora so perché sono così disperata, ora so perché non me ne voglio andare da qui. Ho fatto tante cose nella mia vita, ma sono troppo giovane, devo ancora dare un futuro a questa splendida creatura, non posso morire adesso. Per colpa di un tumore. Serro gli occhi per tentare di fermare le mie lacrime. È come chiedere ad un fiume di smettere di scorrere. Sono impotente.

Ho deluso l'unica persona che si meritava di essere accudita e curata, l'unica a cui avrei dato incondizionatamente il mio amore. La mia bambina, la mia bellissima bambina. Mia figlia. L'amore della mia vita. Finirà tutto. Una fitta mi punge il cuore e pianta una spina profonda. Affondo la mia testa nei suoi capelli e inspiro profondamente il suo odore, zittendo con deboli 'ssht' le sue domande. La stringo forte cercando di trasmetterle tanto amore da durare per tutta la vita. Ad occhi chiusi soffoco, ad occhi chiusi fa più male.

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“Sono Emily Zanardo e frequento la III B. La storia che ho scritto non fa riferimento a esperienze personali. Semplicemente l'ispirazione che è arrivata ha portato qualcosa di triste, che ho subito trascritto”

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FERMATI TANTO COSÌ

-No che non ero pronto. Questa è la prima frase del mio libro. Scritto da Matteo B. Bianchi. Un libro che parla di un ragazzo, Matteo, che studia psicologia all'università di Milano. Vuole mettere in pratica le sue conoscenze visto che non vuole fare il militare, decide di

andare a Valle Azzurra. Valle Azzurra è un istituto per bambini con psicosi oppure con autismo. Anche lui si accorge di essere di fronte a un compito più grande di lui. Sono gruppi di bambini scatenati e difficili da gestire. Valle Azzurra è un istituto di assistenza con un regolamento duro gestito da rigide suore. -Fermati tanto così- vuole spiegare al tentativo di entrare in un mondo misterioso e triste: quello della psicosi infantile. Nonostante il tema sia drammatico, Matteo (l'autore)

racconta anche aspetti comici: le suore non possono avere i nomi dell'anagrafe, come Cecilia, ma devono avere nomi strani, per esempio Mariagiacintassunta. Matteo non riesce a ricordarsi tutti questi nomi bizzarri. Quindi dà loro nomi riconoscibili come Suor Cucina, Suor Reception, Suor Asilo Nido, Suor Primo/Secondo/Terzo Piano. Senza ombra di dubbio le dominanti sono l'allegria, la voglia di fare e la malinconia. Renzo è un bambino speciale. Ha la fissa degli occhi, ti accarezza il viso e poi esclama: -Bello l'occhio!!!- E il suo dito va a finire nell'occhio di Matteo. Poi c'è Guido, un ragazzo di 17 anni, difficile da gestire e descrivere. Poi ci sono Aurelio e Carmela. Sono molto affezionati a Matteo. Egli è molto riservato e nessuno nell'istituto sa della sua omosessualità. Lo stile di scrittura è abbastanza difficile e con scarti. Ho scelto questo libro perché ne ho sentito parlare bene. Mi sono anche fatta influenzare dalla copertina malinconica. Sinceramente questo libro lo consiglierei al prof. Bartolaccio... Quasi dimenticavo, qualche anno dopo, Guido si trasferisce in un altro istituto. Incontra di nuovo Matteo e gli propone un caffè. Guido sta per inciampare, quando Matteo lo avvisa:- Fermati tanto così!!!-

Ana Andros

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LA BAMBINAIA FRANCESENon so se avrei fatto questa recensione se l'anno scorso, al mio compleanno, mia zia non mi avesse regalato un libro che si intitola “La bambinaia francese”. E' stato scritto da Bianca Pitzorno ed è uscito per la prima volta nel 2004. La storia è un po' particolare: viene raccontata da un narratore esterno e, tra un capitolo e l'altro, ci sono lettere, nell'ultimo capitolo invece c'è un narratore interno. La storia è ambientata negli anni 1832/1837. Una bambina povera di nome Sophie, vive con sua madre che, per procurarsi soldi, fa la sarta. Un giorno però il commerciante per la quale lavorava non viene a ritirare i vestiti e quindi madre e figlia non hanno più soldi per comprare il cibo. La ragazzina, che frequenta la Scuola Del Mutuo Soccorso Operaio, trova tra i vestiti una

ricevuta con su scritto “39 Franchi” e capisce che il commerciante è un truffatore, dato che a sua madre dava di solito solo 10 Franchi. Insieme al prezzo c'è anche scritto l'indirizzo della persona che compra i vestiti: una famosa ballerina. Sophie, mentre sua madre dorme, prende i vestiti e glieli consegna. Sulla porta della casa la accoglie un ragazzino nero molto gentile. Poi però arriva il marito, il cattivo della storia, che la vuole scacciare. Alla fine entra in scena anche Celine, la ballerina, che coccola Sophie e la ricopre di cibo,

vestiti e soldi. Una carrozza riporta a casa la bambina. Una brutta sorpresa l'aspetta:...sua madre è morta!!! Dopo questo dramma la vita di Sophie cambierà, ma non saranno solo belle avventure quelle che la aspettano. Così comincia il libro. Lo stile di scrittura non è particolarmente difficile, ma ci sono comunque parole “antiche” visto che la storia è ambientata nel XIX secolo. È sicuramente uno dei libri che mi è piaciuto di più, perché tratta di avventure e di amicizia, ma anche delle discriminazioni subite dai neri. I miei personaggi preferiti sono: la protagonista Sophie, Toussaint il ragazzo nero, Celine e il suo padrino, perché sono contro la schiavitù dei neri. Uno dei personaggi che non mi è piaciuto per niente, a parte i cattivi, è Olympe: una ragazza che è contro la discriminazione delle donne e che aiuta Celine, però si veste e ha un atteggiamento da maschio. Ma se è una femmina è una femmina!!! Lo consiglio ad Anna e Giorgia F. perché credo che anche a loro piacciono le storie con le protagoniste ragazze che combattono contro le discriminazioni delle donne e dei neri!

Sofia Timperio

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Signori, vi presento un libro

Il libro che ho letto è stato scritto da Angelo Petrosino ed il titolo è

:“Valentina Tazio “.

Ho deciso di leggere questo libro dopo averne letto un

altro, la scorsa estate, sempre dello stesso autore dal

titolo: “Il primo bacio non si scorda mai! ”

Il libro è un diario che Valentina decide di scrivere

per il suo amore che è appunto Tazio, da cui si dovrà

separare per un mese.

Lo stesso giorno che Valentina racconta la sua idea di

scrivere un diario al suo innamorato, vanno insieme a

comperare un bellissimo quaderno che la stessa

protagonista descrive con molta precisione nelle prime pagine del libro.

Tramite il diario Valentina confessa a tutti i suoi pensieri di amore,

gelosia, rabbia e amicizia per Tazio, sentimenti che non sarebbe mai

riuscita ad esprimergli direttamente.

Terminato il diario, decide di fotocopiare e rilegare tutto e di regalarlo a

Tazio prima della sua partenza per le vacanze estive. Valentina è

entusiasta del lavoro che hanno fatto alla copisteria e descrive nei minimi

particolari le scelte che l' hanno portata ad avere nelle sue mani “un vero

libro”. Una fase molto significativa detta da Vale sulla scrittura, che mi è

piaciuta molto, è stata: “Forse la scrittura è soprattutto questo,

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VALENTINA TAZIO

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mi sono detta: un mondo per salvare i ricordi e dare continuità alla vita. ”

Il libro termina con la descrizione della consegna del libro al suo Tazio.

Queste ultime pagine le ho trovate molto belle e piene di amore.

Il libro mi è piaciuto molto e l' ho letto velocemente, soprattutto perché è

strutturato come un diario, quindi con capitoli brevi e con un tipo di

scrittura semplice e scorrevole.

L' atmosfera che si crea leggendo è positiva e allegra.

Secondo me, gli scarti linguistici all'interno del libro non sono presenti, in

quanto il libro è stato scritto in un linguaggio alla portata di giovani lettori.

Il sentimento dominante è l' amore.

Il libro viene raccontato in prima persona in quanto narratore la maggior

parte delle volte è la stessa Valentina.

Valentina è una ragazza di tredici anni che frequenta la scuola media

con Tazio e la sua migliore amica, Ottilia. Ha una gatta di nome Alice

a cui è molto affezionata. È una ragazza curiosa, dolce, intelligente e con

gran voglia di vivere.

Anche Tazio è un adolescente che frequenta la stessa scuola di

Valentina. È simpatico, scherzoso e ha modi educati e gentili. Tazio

come Valentina ha una gatta con lo stesso nome della sua amata.

In questo libro mi identifico con Valentina per alcuni aspetti. Infatti,

anche a me piace scrivere ed inoltre trovo che la protagonista, come me,

ha un carattere positivo di fronte agli eventi che deve affrontare.

A questo libro do una valutazione molto positiva. Mi è piaciuta soprattutto la

forma tipo”diario” ed inoltre mi piacciono le

storie d'amore.

Consiglierei questo libro a tutte le ragazze

che credono nell'amicizia e nell'amore. Giorgia Armagni

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CARNEVALE NEL MONDO

Il Carnevale di Venezia è conosciuto per la bellezza dei costumi e per i festeggiamenti prolungati.

Il carnevale in Guinea non è famoso, ma è caratteristico per le danze i costumi stravaganti fatti a mano.

In Asia festeggiano illuminando statue e monumenti

Cari lettori, come sapete il carnevale non è una festa che si pratica solo da noi in Italia. Infatti ci sono grandi carnevali anche in America e in generale in paesi di tradizione cattolica. Qui sotto ho riportato alcune foto dei più belli, stravaganti o simbolici.

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HYSTERIAHYSTERIAUno strepitoso successo la musica

suonata dagli “Hysteria” in un concerto tenuto in aula polifunzionale il 15 febbraio. Un'idea, questa, che tenta di realizzare un progetto di continuità tra scuole medie inferiori e superiori. Grande voglia di comunicare, di vivere, di raccontare storie attraverso suoni e di raccontarsi, grande passione e professionalità: così due chitarre, due voci, un basso elettrico e una

batteria hanno conquistato il pubblico attento degli alunni tra i quali vi sono già molti piccoli musicisti ai quali auguriamo un interessante futuro musicale. I componenti il gruppo musicale “Hysteria” sono studenti delle scuole medie superiori e il loro chitarrista solista, David, è uscito dalla nostra scuola appena due anni fa. Chitarrista d'eccezione, ritornato nella sua vecchia aula di musica di un tempo con il suo gruppo, che già vanta varie esibizioni pubbliche e partecipazioni a concorsi, è riuscito a regalare momenti

eccezionali. Un caloroso applauso a tutto il gruppo degli “Hysteria” è stato tributato dagli alunni della scuola media U. Foscolo, dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica.

Alla chitarra: Davide!!!Davide!!!

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Mirko Mirko alla batteria!!!

Secondo

chitarrista: Emanuele!!!Emanuele!!!

Mirco Mirco al basso!!!

and... last, but not least... Chiara Chiara alla voce!!!

Alla fine del concerto, abbiamo avuto “l'onore” di intervistare le nuove promesse del rock...

• Quando e come avete fondato il gruppo?In Aprile 2011.

• Di chi è stata l'idea di fondarlo?Di Emanuele; è stato lui a chiamarci...

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• Componete canzoni?Sì, ci abbiamo provato, però dobbiamo perfezionare il metodo...

• Quante volte alla settimana vi unite per suonare?Dipende: se abbiamo concerti ci esercitiamo fino a tre volte alla settimana.

• Avete mai preso parte a dei concerti in teatri?No, non ci abbiamo mai provato.

• Vi conoscevate già prima di suonare insieme?Emanuele conosceva tutti noi, ma noi non ci conoscevamo.

• Cosa vi ha motivato a suonare?La voglia di suonare.

• Cosa si prova sul palcoscenico?Quando si è sul palco si pensa all'amicizia che ci tiene uniti, ma c'è spazio anche per l'emozione.

• Quanti, e quali, generi suonate?Noi suoniamo generalmente solo il rock, fatta eccezione per David che si cimenta anche nel Jazz e nel country.

• Per avere successo, a cosa rinuncereste?ALLA SCUOLA!!!

• Qual'è il vostro cantante preferito (escluso JON BON JOVI)?Beh, noi non abbiamo molti cantanti preferiti, se poi ci togliete Jon Bon Jovi non ce ne resta nessuno...

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HAVE A FUNTASTIC TIME!!JOKES FOR THE SCHOOL MAGAZINE

1) A man goes to the doctor and says:”Doctor, wherever I touch, it hurts.” The doctor asks, “What do you mean?”

The man says: “When I touch my shoulder, it really hurts. If I touch my knee – OUCH! When I touch my forehead, it really, really hurts.” The doctor says: “I know

what's wrong with you – you've broken your finger!”

2) A little boy asks a driver:-Could you give me a ride, please? I'm late for school.-But I'm heading in the opposite direction, son.-Even better!

3) Teacher: Why are you late?Student: There was a man who lost a hundred dollar bill.Teacher: That's nice. Were you helping him look for it?Student: No. I was standing on it.

4) “Why do you take baths in milk?”“I can't find a cow tall enough for a shower.”

5) Patient: “Doctor, I have a pain in my eye whenever I drink tea.”Doctor: “Take the spoon out of the mug before you drink.” RIDDLES:

1) What letter of the alphabet is an insect?2) What letter is a drink?3) What letter is a vegetable?4) Why is the letter “T” like an island?5) Which bus crossed the ocean?6) Why was the math book sad?

SHUT

SIT

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REBUS PUZZLE

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IN MOTO I CERVELLI...( 6-9-9 )

( 6-3-5 )

( 8-7-2-11 )

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di

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ORIZZONTALI VERTICALI

1.C'è anche di guai4.Dove si nasconde un tesoro?8.Mungibeddu.10.Gemelli.11.Una volta all'anno è Santa.12.Preposizione art...sacra agli antichi Greci. 13.E' piccolo piccolo, ma soffia forte.16.An den. 18.Ha qualche problema ad una gamba.21.L'origine della Bibbia.23.Lo cantano: Fabri Fibra, Marracash, Emiss Killa.24.Consonanti di “nomi”.25.Lo ha il re. 27.C'è l'arco di Augusto più settentrionale d'Italia.30.Umore senza l'ultima...31.Il contrario di stupendo.33.Se di pietra, fanno la guardia ai portali delle antiche chiese.

1.Grande rilievo della superficie terrestre.2.Si usa per pescare, per la caccia e per le farfalle.3.Il marito di Andromaca.4.La fine di soia.5.Neruda ne dedicò una al carciofo.6.Pronome personale complemento.7.Le vocali di cane.9.In+il.14.Il padre di tutti i vizi.15.L'infinito di sa.17.Il famoso pesce pagliaccio. 19.Lo sono i trofei, le medaglie e le coppe. 20.Il dizionario ne è pieno. 22.Colpo di arma da fuoco.26.Ci sono quelli idraulici e quelli del gas.28.C'è quello dell'avvenire. 29.Lo sono i porcellini.32.Sinonimo di dentro.

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