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Conoscere gli stati membri: attraverso il sistema scolastico A cura di Centro studi e progettazione

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Conoscere gli stati membri: attraverso il sistema scolastico

A cura di Centro studi e progettazione

Esistono diverse tipologie e modelli di istruzione, i sistemi scolastici si differenziano da stato a stato. In ogni paese aderente all’Unione Europea l’istruzione è suddivisa in vari livelli di insegnamento, più o meno obbligatori, che corrispondono alle fasce d’età. Per favorire la mobilità la Commissione Europea si impegna affinché venga garantito il diritto allo studio di tutti i cittadini europei. Ecco un quadro generale per vedere come sono articolati alcuni sistemi attualmente vigenti nei paesi europei:Finlandia – Francia – Germania – Malta – Olanda – Polonia – Portogallo – Regno Unito – Romania – Spagna - Svezia.

IL SISTEMA SCOLASTICO FINLANDESE L'importanza dell'educazione in Finlandia è legata alla sua storia. Nel 1809 lo Stato è passato dalla dominazione svedese, durata 600 anni, a quella russa. L’indipendenza è stata raggiunta solo nel 1917, grazie all'impegno degli insegnanti più che a quello di politici e soldati. Negli anni Sessanta la didattica era ancora affidata prevalentemente ai privati, a causa della scarsa organizzazione della scuola pubblica. Ma la situazione cambiò grazie alla legge di riforma del 1968, cui seguirono costanti miglioramenti negli anni successivi. Da tempo il sistema didattico della Finlandia è oggetto di ammirazione da parte delle altre nazioni del Pianeta. In base a recenti indagini condotte tra i Paesi OCSE, gli studenti finnici risultano essere fra i più preparati a livello mondiale. Lo Stato scandinavo, infatti, si posiziona ai vertici della classifica PISA (Programme for International Student Assessment), ossia l’analisi condotta fra il 2000 ed il 2006 che ha verificato le competenze dei 15enni nella lettura, nella matematica e nelle materie scientifiche. Organizzazione scolastica

Il percorso di studi è articolato su tre livelli: scuola obbligatoria, secondaria e formazione universitaria. Gli studi secondari ed universitari (come da modello nordico) sono suddivisi in studi accademici e professionali. La partecipazione all’istruzione prescolare è volontaria ed è organizzata presso centri diurni di assistenza (analoghi ai nostri asili comunali) ed istituti comprensivi nell’anno precedente l’inizio della scuola. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di gioco e apprendimento che permetta ai bambini di sviluppare un equilibrio globale tra mente e corpo. La scuola obbligatoria (Peruskoulu) dura 9 anni, con obbligo di frequenza. Inizia a 7 anni e termina a 15/16 anni. Essa equivale a scuola elementare, media più biennio superiore italiani. E’ gratuita (libri, mensa, rate scolastiche e sistema sanitario sono pagati dall’Amministrazione pubblica). Il Peruskoulu è suddiviso in due cicli: ciclo inferiore (dalla prima alla sesta classe) e ciclo superiore (dalla settima alla nona), strutturati in modo da costituire un insieme omogeneo per contenuti ed attività. Gli istituti comprensivi forniscono un'istruzione generale di base, a completamento della quale gli allievi possono proseguire gli studi negli istituti secondari oppure fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Le materie della scuola di base sono: lingua madre e letteratura (finlandese o svedese), l’altra lingua nazionale (finlandese o svedese), lingue straniere, educazione ambientale, educazione civica, religione o etica, storia, studi sociali, matematica, fisica, chimica, biologia, geografia, educazione fisica, musica, arti figurative, artigianato/attività manuali, economia domestica. Lo studio delle lingue straniere riveste un ruolo importante nell’insegnamento. Già dal terzo anno del ciclo inferiore l’allievo può scegliere tra la seconda lingua nazionale (lo svedes) e una lingua straniera (il 90% dei ragazzi sceglie l’inglese cominciando a studiare la seconda lingua nazionale nel ciclo superiore della

scuola dell’obbligo). A partire dall’ottava classe gli allievi possono studiare una seconda lingua straniera (in genere tedesco, francese o russo). Al termine della scuola obbligatoria ci si può iscrivere alla scuola secondaria superiore o alla scuola professionale superiore: entrambe di durata triennale. La scuola secondaria superiore (Lukio-Gymnasium) è strutturata in moduli. In essa l’avanzamento negli studi non è legato ad annualità predefinite ma sono gli allievi a scegliere quando seguire i corsi. Tutti gli studenti devono completare i corsi obbligatori: la madre lingua, letteratura, l’altra lingua nazionale, le lingue straniere, matematica, scienze naturali, scienze umane e sociali, religione o etica, educazione fisica e della salute, arte. Come materie supplementari, le scuole devono provvede a corsi di specializzazione per gli studenti che li scelgano. Al termine è previsto un esame finale, chiamato Ylioppilastuktinto, necessario per l’iscrizione agli studi universitari. La scuola professionale superiore (Ammatillinem Oppilaitos-Yrkesinstitut) fornisce agli studenti il bagaglio tecnico necessario per l’inserimento lavorativo; prevede sei mesi di tirocinio in azienda dove l'apprendimento è mirato e sottoposto a supervisione e valutazione; rilascia una qualifica professionale, che costituisce titolo valido per l'accesso al politecnico o all'università. Il curriculum fondamentale delle scuole professionali prevede: la madre lingua e l’altra lingua nazionale, le lingue straniere, matematica, fisica, chimica, studi sociali, attività pratiche, educazione fisica e della salute, arti e cultura. Il terzo livello di studi è suddiviso in università (Yliopisto) e politecnici (Ammattikorkeakoulu, o AMK). In molti atenei gli studenti possono scegliere le materie secondarie. La durata media dei corsi è di tre anni per il diploma universitario e di cinque per la laurea. Sono ammessi gli studenti che hanno frequentato le scuole in altri Paesi purché in possesso di un titolo di studio che consenta l'accesso ai corrispondenti corsi universitari nel paese in questione. I livelli di educazione superiori al terzo livello prevedono masters, specializzazioni di laurea e dottorati. I corsi di specializzazione post-laurea durano generalmente due anni di studi a tempo pieno, i dottorati di ricerca si svolgono nell’arco di un quadriennio.

Valutazione e certificazione Scuola Primaria e secondaria inferiore Valutazione

L’istruzione di base che dura 9 anni è quasi tutta organizzata in scuole di indirizzo unitario. La valutazione deve supportare e guidare gli scolari in positivo: oltre ai risultati di apprendimento

gli obiettivi della valutazione includono il loro lavoro a scuola e sull’intero processo di apprendimento. L’Ufficio Nazionale per la Valutazione definisce i criteri nazionali per la valutazione degli allievi. Essa ha due obiettivi differenti. Il primo è la sopra menzionata guida ed incoraggiamento chiamato" valutazione durante gli studi"; basato sull’apprendimento di ogni allievo sul suo processo di crescita, i suoi punti di partenza ed i suoi obiettivi. Il secondo compito è la valutazione finale della formazione di base sulla base della quale gli allievi saranno selezionati per gli studi ulteriori dopo la scuola comprensiva. La valutazione deve essere paragonabile a livello nazionale e deve trattare gli allievi in modo paritario. Per l’obiettivo del giudizio finale dell’educazione di base, criteri di valutazione raccomandati sono stati preparati per il livello intermedio in tutte le materie comuni. Gli allievi ricevono la loro valutazione attraverso un report alla fine di ogni anno di scuola e possono ottenere uno o più rapporti intermedi. Nei primi sette anni di scuola comprensiva, la valutazione può essere espressa con un numero o un giudizio; più avanti, la valutazione deve essere numerica ma può essere completata da un giudizio. La valutazione nelle materie elettive può essere costituita da un giudizio, un numero o da un Passato/non passato o in qualsiasi altro modo determinato dal curriculo della scuola. La scala di voti usata va da 4 a 10 in cui 5 significa passabile, 6 e 7 soddisfacente, 8 buono, 9 molto buono e10 eccellente. Il livello 4 è riservato alle performances fallite. Promozione Un allievo la cui prestazione è stata ritenuta accettabile in tutte le materie soggette alla valutazione è promosso al livello successivo dai docenti insieme con il dirigente di istituto. Se una decisione concernente voti o promozione di un allievo è evidentemente erronea, c’è possibilità di ricorso. Certificazione Gli allievi sono valutati attraverso un report alla fine di ogni anno. I seguenti report sono usati nella istruzione di base. Report dell’anno scolastico: è dato alla fine del lavoro di ogni anno scolastico Report intermedio: può essere dato durante l’anno scolastico Certificato di rilascio della scuola comprensiva: è dato ad un allievo che ha completato l’intero programma della scuola comprensiva Certificato sul completamento del programma addizionale: è dato all’ allievo che ha completato con successo l’intero programma della scuola addizionale (10° form) Certificato di dimissioni: è dato ad un allievo che lascia la scuola durante l’anno scolastico ed a chi lascia la scuola senza avere completato l’intero programma della formazione di base durante la sua istruzione obbligatoria. Certificato per completare il programma della formazione di base

o il programma di una materia: è dato ad un allievo in educazione di base o a qualunque altra persona che abbia completato l’intero programma dell’educazione di base o il programma di una materia o il programma di una materia di una classe di un anno.

Scuola secondaria superiore generale Valutazione

Secondo le norme concernenti questo livello di scuola, gli studenti ed i loro tutori debbono essere informati sul lavoro di scuola ed sul progresso negli studi abbastanza frequentemente, secondo gli orientamenti delle scuole. La valutazione è basata sugli obiettivi fissati nel curriculo ed ogni corso è valutato dopo essere stato terminato. L’obiettivo della valutazione è di dare agli studenti feedback su come hanno raggiunto gli obiettivi del corso e sul progresso negli studi. Secondo le norme, la conoscenza e le capacità in ogni materia o gruppo di materie sono valutati dell’insegnante o, se ci fossero più insegnanti, congiuntamente dagli insegnanti interessati insieme con il direttore. La scala di voti usata nella valutazione numerica va da 4 a 10, con la stesse caratteristiche dei corsi inferiori. Secondo le norme che concernono il core curriculum, debbono essere valutate con i voti numerici tutte le materie obbligatorie con la eccezione dalla educazione fisica e della educazione alla salute così come le materie dove il programma completato dallo studente consiste di solamente un corso, psicologia se il programma dello studente consiste di almeno due corsi e lingue straniere elettive, se consiste di almeno tre corsi. L’educazione fisica e l’educazione alla salute, materie obbligatorie che consistono di un solo corso e la psicologia sono valutati con voti numerici solo se lo studente lo richiede, altrimenti con un voto di passaggio. Gli altri corsi elettivi definiti nel curriculo che sono in linea con il compito di questo tipo di scuola e le lingue straniere elettive, che includono un massimo di due corsi, sono valutati secondo le modalità definite dal curriculo. Se la prestazione in un corso di uno studente non è ritenuta sufficiente o se uno studente vuole migliorare di un punto, lo studente ha la possibilità di rifare l’esame per migliorare la valutazione. L’ambito di esame è determinato dal programma di studio: se lo studente mostra in questo esame più grande maturità e conoscenza della materia di quanto il voto basato sulla valutazione del corso implicherebbe, il voto può essere alzato. Alla fine degli studi chi lo desidera può sostenere l’esame di ammissione all’Università che riguarda obbligatoriamente: le due linguemadri, un’altra lingua straniera, la matematica e gli studi generali (materie umanistiche e scienze naturali). Il candidato può scegliere fra matematica e studi generali. In aggiunta a questi esami obbligatori il candidato può sostenere uno o due esami opzionali. In questo ambito si usa un modo di valutazione separato. I livelli espressi in latino ed i punteggi corrispondenti sono: laudatur 7,eximia cum laude approbatur 6, magna cum

laude approbatur 5, cum laude approbatur 4, libenter approbatur 3 approbatur 2 ed improbatur 0. Gli esami sono preliminarmente controllati e valutati dagli insegnanti della materia ed infine dall’Ufficio degli esami di immatricolazione. Circa 30 scuole sono coinvolte nella sperimentazione sull’esame di immatricolazione che durerà fino alla fine del 2003: i candidati debbono partecipare all’esame in madre lingua, in aggiunta alla qual cosa devono scegliere tre esami obbligatori fra quelli dell’altra lingua nazionale, della lingua straniera, della matematica e degli studi generali. In aggiunta agli esami obbligatori, i candidati debbono sostenere esami opzionali. Promozione Il programma consiste di un minimo di 75 corsi. I corsi che devono essere passati accettabilmente per procedere in una materia o in un gruppo di materie sono determinati nel curriculo per ogni materia o gruppo di materie. Se un alunno ottiene un voto insufficiente in una materia può passare alla classe successiva con riserva. La promozione verrà confermata dopo che l’alunno avrà superato un ulteriore esame nella materia in questione. Due corsi falliti nella stessa materia causano interruzione degli studi Dopo che le ragioni per la obbligatoria interruzione degli studi siano state superate, lo studente può riprendere lo studio della materia. Lo studente è autorizzato a continuare a studiare le altre materie mentre è impedito dallo studiare la materia in questione. Gli studi completati in un’altra istituzione educativa possono essere riconosciuti come crediti nel complesso del programma, se il tipo di studio è assimilabile. Certificazione In generale sono presenti i seguenti certificati: 1.il certificato finale è rilasciato allo studente che ha completato l’intero programma 2.il certificato sul completamento di un programma è rilasciato a chi ha completato il programma di una o più materie 3.il certificato per le dimissioni è dato ad uno studente che lascia la scuola prima del completamento del programma dell’intera scuola. 4. il certificato di immatricolazione è dato ad uno studente che ha passato in modo accettabile gli esami obbligatori dell’esame di immatricolazione avendo già conseguito il certificato finale. L’informazione che deve essere registrata sul certificato è determinata dall’Ufficio Nazionale per l’Educazione

Scuola secondaria professionale Valutazione

La conoscenza e le abilità degli studenti ed i loro progressi devono essere valutati su una base abbastanza frequente, sia durante gli studi che alla fine. Le performances accettabili degli studenti sono graduate su una scala continua: eccellente 5, buono 4-3 e soddisfacente 2-1. Per le materie opzionali, si può, con il consenso degli studenti, attribuire un semplice voto di passaggio senza indicare un livello.

Per la qualificazione professionale, la valutazione segue la scala sopra indicata; al contrario, nei livelli successivi, la valutazione usa la scala:Passato o Non passato. Gli studenti hanno il diritto di conoscere i criteri di valutazione applicati ed uno studente non soddisfatto della valutazione può chiedere la rettifica fino a due livelli. Promozione Nella formazione professionale gli studenti sono stati in passato organizzati in classi, ma la tendenza ora è di offrire agli studenti opportunità di avanzamento il più individualizzate possibili. Gli alunni devono superare un minimo di 75 corsi obbligatori e ciascuno consta di 38 lezioni. Ci sono molti modi di promuovere le opportunità degli studenti per organizzare i loro studi individualmente. Uno studente ottiene crediti dai suoi studi precedenti se mira ad accorciare i tempi di educazione. La modularità degli studi aumenta le opzioni; il programma di studi consiste in moduli larghi che gli studenti possono in parte scegliere da soli e completare in modo adatto a se stessi. La struttura modulare aumenta la flessibilità e le opzioni e rende più facile ottenere crediti per gli studi precedenti. Gli insegnanti insieme con gli studenti delineano programmi di apprendimento individuali sulla base dei quali gli studenti possono parzialmente decidere. L’obiettivo è studiare senza divisioni in classi; ciò significa che l’istituzione fornisce agli studenti l’opportunità di progredire secondo le personali abilità. L’istruzione non organizzata in classi di età richiede una effettiva attività di consulenza agli studenti e la redazione di piani di studio individualizzati, ciò che è impegnativo e complicato. Nel training di apprendistato lo studente procede secondo il piano studi individualizzato redatto sulla base del curriculo di base e delle linee guida. Gli studi per la qualifica possono essere condotti come un tutto unico o divisi in parti più piccole. Certificazione La valutazione nel corso degli studi è continua ma viene previsto un esame nazionale all’ultimo anno che verte su 4 materie obbligatorie. Lo studente riceve un certificato di qualifica dopo avere completato tutte le materie incluse nel programma di studi. Allo studente che lascia senza completare la qualificazione professionale è garantito un certificato di dimissioni che include gli studi completati e le loro votazioni: questo certificato può essere rilasciato anche mentre si continuano gli studi. Per quel che riguarda il training di apprendistato lo studente riceve due certificati, uno per la partecipazione ed uno di qualificazione che è l’attuale certificato professionale.

SISTEMA SCOLASTICO FRANCESE Per comprendere i fondamenti della scuola francese, occorre far riferimento ai principi affermati a seguito della Rivoluzione del 1789. Laicità, uguaglianza, democraticità, attività formativa e statale: sono infatti queste le caratteristiche dell’istruzione d’oltralpe. Fino al regno di Luigi XVI le istituzioni scolastiche erano in gran parte gestite dalla Chiesa. Tra il XIX ed XX secolo, furono proposti diversi progetti di sistema scolastico, ispirati dagli ideali illuministi e dal clima di rinnovamento rivoluzionario, soprattutto per estendere il diritto allo studio a tutti e per introdurre il concetto di istruzione pubblica. Nel corso della storia dell’istruzione in Francia, basilare fu l’attività di riforma condotta dal Ministro Jules Ferry, il quale alla fine del’800 sostituì l’idea di “istruzione morale e religiosa” con quella di “istruzione morale e civica” e assicurò l’istruzione pubblica gratuita e obbligatoria, interamente sotto il controllo dello stato. Fu tuttavia nel ‘900 che venne definitivamente sancito l’obbligo scolastico, insieme all’affermazione dei principi di gratuita e laicità dell’insegnamento. In particolare lo studio della religione è del tutto escluso nella scuola pubblica, mentre è presente in quella privata (in gran parte di impostazione cattolica). Dal 1992 gli enti scolastici privati (che accolgono il 20% degli studenti) sono finanziati dallo Stato, che garantisce ai genitori la libertà di scegliere il tipo di educazione per i propri figli. La scuola pubblica francese viene riformata ogni 2 anni con il proposito di responsabilizzare maggiormente, di dare più autonomia alle singole scuole, di diversificare i percorsi scolastici, di rendere più efficace l'orientamento professionale. La competenza in materia di politica educativa è attribuita al Governo, nell'ambito stabilito dal legislatore che detta i principi generali cui uniformarsi. Responsabile diretto è il Ministère dell’Education Nationale, de l’Enseignement superior et de la Recherche. Sull’impostazione avviata durante l’impero napoleonico, l’istruzione transalpina appare dunque fortemente centralizzata. Negli ultimi vent’anni, però, si assiste ad un progressivo decentramento di poteri ed attribuzioni alle amministrazioni locali di regioni, dipartimenti e comuni. Restano di competenza statale il personale docente, i programmi di insegnamento e la gestione delle certificazioni finali. Il processo di riforma venne avviato sotto il Governo De Gaulle nel 1968 (anno delle rivendicazioni studentesche) con l’eliminazione del controllo centralizzato da parte del ministero dell’Istruzione, dei bilanci, dei curriculum e delle assunzioni degli insegnanti, per creare unità didattiche ai diversi livelli, trasferendo alle facoltà il controllo del corpo insegnante e concedendo agli universitari un maggior potere di intervento in merito alle decisioni riguardanti la vita accademica. Le riforme più recenti

Tra i più recenti interventi in materia di istruzione, ricordiamo la legge di orientamento per il futuro della scuola del 23 aprile 2005, con cui il Ministero francese ha stabilito alcune priorità nell’attuazione di riforme nel settore dell’istruzione e della formazione. In particolare, ci si prefigge di realizzare le seguenti azioni:

• Definizione del “socle commun”. Occorre deve garantire a tutti gli alunni i mezzi necessari all’acquisizione del cosiddetto socle commun (“zoccolo comune”), un insieme di conoscenze e di competenze indispensabili per attuare il proprio percorso di scolarizzazione, proseguire la

formazione, costruire il proprio avvenire personale e professionale. Lo “zoccolo comune”, stabilito con il decreto dell’11 luglio 2006, è strutturato in 7 pilastri:

La padronanza della lingua francese; la pratica di una lingua moderna straniera; una cultura matematica, scientifica e tecnologica; la padronanza delle tecnologie dell’informazione e

della comunicazione (TIC); una cultura umanista; Competenze sociali e civiche; L’autonomia e l’iniziativa.

• I programmi personalizzati per il successo scolastico (Programmes personnalisés de réussite éducative – PPRE). Questi programmi saranno attuati a beneficio di quegli alunni che non riusciranno a soddisfare alle esigenze richieste dallo “zoccolo comune”. I PPRE sono progetti individualizzati che precisano le forme di aiuto da realizzarsi durante il tempo scolastico e quelle, nel caso fosse ritenuto necessario, proposte alla famiglia in orario extra scolastico.

Rilancio dell’educazione prioritaria. La politica dell’educazione prioritaria, attuata nel 1981, mira a correggere gli effetti delle disuguaglianze sociali, economiche e culturali rafforzando l’azione educativa laddove l’insuccesso scolastico è più alto.

• Introduzione di un voto di vita scolastica. L’apprendimento dell’educazione civica e l’adozione di comportamenti civici e responsabili rappresentano sfide prioritarie per il sistema educativo francese. Il “voto di vita scolastica” si iscrive in questo approccio educativo che riguarda tutto il percorso di scolarizzazione durante il collège. Ha lo scopo di valorizzare i comportamenti positivi nei confronti dell’istituzione scuola e di tutti gli attori che vi svolgono un ruolo. Come tutti i voti che valutano un apprendimento, valuta anche i progressi realizzati dagli alunni durante l’anno scolastico.

• La promozione dell’apprendistato. La promozione dell’apprendistato è una priorità del governo francese nel quadro della politica di mobilità per l’impiego e per la coesione sociale. L’obiettivo è quello di aumentare, entro il 2010, del 50% il numero di giovani che preparano una formazione attraverso l’apprendistato nei collège e nei lycées e negli istituti pubblici regionali di insegnamento adattato (EREA) per gli alunni handicappati.

• Scolarizzazione degli alunni handicappati. Le azioni in favore della scolarizzazione degli alunni handicappati sono state rafforzate dalla legge dell’11 febbraio 2005 “per l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità, la partecipazione e la cittadinanza delle persone handicappate”. Questa legge, applicata dal 1° gennaio 2006, afferma il diritto all’istruzione degli alunni

handicappati così come la responsabilità del sistema educativo come garante della continuità del percorso di formazione di ciascuno di essi

La formazione degli insegnanti

Lo Stato ha recentemente affidato la formazione degli insegnanti alle università grazie all’integrazione in esse, nel corso dell’anno scolastico 2006/2007, degli Istituti universitari di formazione degli insegnanti (IUFM – Instituts Universitaires de Formation des Maîtres). Il “cahier des charges”, la cui applicazione è partita dall’anno scolastico 2007/2008, precisa le 10 competenze professionali dei docenti:

Agire come dipendente dello Stato in maniera etica e responsabile; Padroneggiare la lingua francese per insegnare e

comunicare; Padroneggiare le discipline ed avere una buona

cultura generale; Concepire e mettere in pratica l’insegnamento

della sua (sue) disciplina (e); Organizzare il lavoro della classe; Porre attenzione alla diversità degli alunni; Valutare gli alunni; Padroneggiare le TIC; Lavorare in équipe e cooperare con i genitori e i

partner della scuola; Formarsi e innovare.

Le attuali problematiche del sistema francese (dispersione scolastica, aiuti insufficienti nei confronti degli allievi “difficili”, carenze organizzative di scuole materne e primarie, inserimento lavorativo etc.) hanno aperto duri dibattiti fra soggetti istituzionali, sindacati, parti sociali in genere. Fra le riforme da tempo auspicate c’è quella dei licei, per la realizzazione una nuova struttura meno rigida, non più fondata su indirizzi e filiere, con maggiore autonomia per gli allievi e percorsi formativi personalizzati. La Francia attualmente detiene due primati in Europa:

la lunghezza delle giornate scolastiche: sei ore in media contro le quattro e mezza degli altri paesi; l'anno scolastico più corto.

A tale proposito le lezioni sono caratterizzate dalla cosiddetta settimana corta: gli studenti francesi delle superiori sono impegnati a scuola per 5 giorni settimanali (mercoledì di riposo), mentre gli allievi degli istituti elementari 4 giorni (mercoledì e sabato di riposo).

Organizzazione scolastica

La scuola dell’obbligo francese va dai 6 ai 16 anni, mentre il sistema educativo in generale si suddivide in educazione elementare (enseignement primaire), educazione secondaria (enseignement secondaire) ed educazione accademica (enseignement supérieur). Nel dettaglio, l’organizzazione si articola in: Scuola materna (école maternelle). Ha durata di tre o quattro anni (dai 2 o 3 anni di età ai 6 anni), è gratuita e facoltativa. E’ frequentata dalla maggior parte dei bambini, che qui imparano attività manuali, socializzano con i coetanei e sviluppano le capacità intellettive. La scuola materna comprende quattro classi chiamate "sezioni": la sezione dei "tout-petits" costituisce un'alternativa al nido, mentre la "piccola sezione", seguita dalla "media" e dalla "grande sezione" si inseriscono nel dispositivo di apprendimento. Scuola elementare (école élémentaire). Si sviluppa nell’arco di 5 anni (dai 6 agli 11 anni d’età). Insieme alla scuola materna costituisce la scuola primaria (école primaire), la quale prevede 3 cicli di 3 anni ognuno: ciclo dei primi apprendimenti (cycle des apprentissages premiers): i 3 primi anni della scuola materna; ciclo degli apprendimenti fondamentali (cycle des apprentissages fondamentaux): l’ultimo anno della scuola materna più i due primi anni della scuola elementare, ciclo degli approfondimenti (cycle des approfondissements): i 3 ultimi anni della scuola elementare. L'insegnamento primario inizia con un course preparatoire, durante il quale i bambini imparano a leggere e a scrivere. Da quest'anno parte anche la numerazione degli anni scolastici: la prima classe del ciclo primario corrisponde infatti all'undicesima classe (11e), poiché la numerazione francese è al rovescio rispetto a quella italiana. In seguito inizia il "cycle des apprentissages fondamentaux, che rappresenta il vero e proprio corso elementare, mentre gli ultimi due anni (l'ottava e la settima classe) vengono definiti corso medio (Course moyen) e fanno parte del ciclo definito "des approfondissements”. Insegnamento primario da 6 a 11 anni - Obbligatorio (diviso in 3 cicli)

C.P. corso preparatorio ciclo preparatorio

C.E I C.E II

corso elementare I corso elementare II

ciclo elementare

C.M.I corso medio I corso medio II

ciclo medio

Scuola media (le collège). All’età di 11 anni i ragazzi passano al percorso di studi secondari che inizia con le collège (I ciclo delle scuole secondarie) e prosegue con le lycée (II ciclo delle scuole

secondarie). Le collège (equivalente alla nostra scuola media) dura 4 anni (dagli 11 ai 15 anni d’età) ed è organizzata in due cicli di due anni: ciclo di osservazione comune a tutti gli allievi (Cycles d’observation); ciclo di orientamento a indirizzo generale o tecnologico (Cycles d’orientation) dove, accanto alle materie comuni, gli studenti possono scegliere una o due materie come latino, greco, una seconda lingua, una lingua regionale, tecnologia industriale e economica. Il primo anno del collège è la classe 6a e termina con classe 3a (come già accennato il percorso scolastico va ritroso). Lo scopo del collège è di permettere al maggior numero possibile di studenti di proseguire gli studi dopo la conclusione di tale percorso. A tal fine vengono organizzati, per gli alunni che riscontrano delle difficoltà, dei corsi di sostegno al di fuori dell'orario scolastico. Se l'alunno ha delle gravi difficoltà, però, con l'accordo della famiglia viene indirizzato dopo la 5a a una scuola professionale dove svolgerà la 4a e la 3a tecnologiche. In questo percorso scolastico, la "ripetenza" è solo su richiesta della famiglia. L'orientamento è relativo alla scelta del proseguimento degli studi nel II ciclo tra licei, che consentiranno l'ingresso all'insegnamento superiore, o scuole professionali, che introdurranno al mondo del lavoro. Alla fine del collège gli alunni hanno tre opzioni possibili:

interrompere gli studi conseguendo il Brevet, ossia il diploma di fine degli studi obbligatori (le diplome de fin d'études oblicatoires”); entrare in un liceo professionale;

entrare in un liceo d'insegnamento generale: il Lycée. Primo ciclo della scuola secondaria (le collège) dagli 11 ai 15 anni 6a classe 5a classe

ciclo di osservazione primo ciclo da 11

4a classe 3a classe

ciclo di orientamento a 15 anni

B.E.P.C. brevetto di studi del primo ciclo

titolo di studio di espletamento dell'obbligo

Dalla terza classe in poi, il sistema scolastico tende a diramarsi in modo abbastanza complesso: accanto alle classi "tradizionali", altre classi sono avviate dai CFA (Centri di Formazione di Apprendisti), le classi CLIPA (ossia di iniziazione preprofessionale) o SEGPA (sezioni di insegnamento generale e

professionale adatto). Così, all'uscita delle medie, un quarto dei giovani si orienta verso una formazione breve, sancita da un certificato di apprendistato (CAP) o da un "brevetto" di studi professionali (BEP). Per entrambi, esistono numerosissimi indirizzi (più di 200 per il CAP!). Per gli altri tre quarti, il cursus si orizzonta verso l'ambito baccalauréat (o bac, ossia l’esame di maturità). Per conseguire la maturità, occorre fare una scelta mirata fra i numerosi indirizzi possibili: letterario (L), economico (ES), scientifico (S), tecnologico (STI, STT o STL), medico-sociale (SMS), o perfino orientato verso l'agroalimentare (STAE o STPA). L'ingresso al liceo, all'età di 15 anni, è quindi una tappa decisiva poiché lo studente ha da scegliere tra i vari indirizzi che orienteranno il suo futuro. Oltre al "liceo d'insegnamento generale", esistono dei "licei professionali" che preparano gli studenti al cosiddetto "bac pro": ce ne sono di 45 tipi, dal settore alberghiero al diploma di parrucchiere. Licei (Lycée). Il II ciclo di scuola secondaria comprende dunque insegnamenti brevi (per la formazione professionale) ed insegnamenti lunghi (presso i licei classici, moderni e tecnici). Secondo ciclo di scuola secondaria da 15 a 18 anni Licei d'insegnamento generale

2a classe 1a classe terminale: baccalaureat

classe 2a: insegnamenti comuni + opzionali. Titolo di studio: licenza

un anno di studi titolo: Certificato studi professionali

2 anni di studi titolo: Certificato di attitudini professionali

Scuole professionali

3 anni di studi titolo: Brevetto di studi professionali

Questi ultimi consentono il conseguimento di diverse licenze (“baccalaureats”): letteraria; matematica e fisica; matematica, scienze umane ed economiche; scienze della natura e matematiche; tecnica. Il lycée si articola in:

liceo generale o tecnologico, che dura 3 anni dai 15 ai 18 anni di età. Finisce con l’esame di maturità (bacalauréat, chiamato comunemente bac) e prevede 3 indirizzi bac S (scientifica), bac L (letteraria) e bac ES (economica e sociale). liceo professionale, articolato in 2 anni per un ciclo corto,

4 anni per arrivare fino alla maturità professionale. Prepara al mondo del lavoro. E’ diviso in 4 indirizzi: bac STT (scienze e tecnica del terziario), bac SMS (scienze medico-sociali), bac STI (scienze e tecniche industriali),

bac STL (scienze e tecniche di laboratorio). Il primo anno del liceo è uguale per tutti, per consentire agli allievi di scegliere con calma il futuro indirizzo di specializzazione. E’, inoltre, possibile frequentare classi “passerella” per passare da un liceo ad un altro. Una volta scelto l’indirizzo, lo studente inizia a prepararsi all’esame di “baccalaureats”. Riconosciuto come titolo di ammissione all'università, le Bac comporta prove obbligatorie scritte e orali. Inoltre, devono essere svolte per le bac tecnologique prove professionali scritte, orali e pratiche. Per esservi ammessi, è necessario ottenere una media di 10 su 20 (la sufficienza) nelle prove obbligatorie. Con meno di 8/20 i candidati sono bocciati. Tra gli 8 e i 10 sono obbligati a fare una prova orale di controllo (la prova di educazione fisica è obbligatoria). Le prove scientifiche di francese si fanno invece alla fine del secondo anno di liceo. Vari tipi di Bac:

Le bac professionnel: si prepara in due anni dopo il liceo professionale e affianca allo studio una formazione da 6 a 20 settimane nelle aziende, sotto la responsabilità di un tutore. Offre una qualificazione più elevata rispetto al BEP e al CAP e ha lo scopo di preparare a una vita attiva. I diplomati trovano abbastanza facilmente un impiego e si inseriscono completamente nel mondo del lavoro. Le bac général (bac de l'enseignement de deuxième

grade): è un diploma di cultura generale che permette di accedere agli studi superiori. Si classifica in bac di tipo L, incentrato sugli studi letterari e bac di tipo S, incentrato sugli studi scientifici, economici e sociali. Le bac tecnologique (BTN): si prepara nei 3 anni di liceo

o in due anni dopo il BEP (diploma di studi professionali). Si tratta di un insegnamento tecnologico associato ad un insegnamento di cultura generale e ha lo scopo di formare dei tecnici in robotica, informatica, elettronica. Sono proposti 17 corsi raggruppati nei settori: F (meccanica, elettronica,chimica, arte), G (segretario,contabile), H (informatica).

Le BT (brevet du technicien): più specializzato del BTN, forma tecnici che entreranno a far parte immediatamente del mondo del lavoro.

Insegnamento superiore. Dopo la scuola secondaria ed il conseguimento del Bac, gli alunni francesi che intendono proseguire gli studi hanno a disposizione diverse possibilità:

STS (sezione di tecnici superiori), IUT (istituto di tecnologia) scuole specializzate università scuole di architettura grandes écoles.

STS E IUT permettono di conseguire con 2 anni di studio rispettivamente il BTS (brevetto di tecnico superiore) e il DUT

(diploma universitario di tecnologia) e quindi la qualifica di tecnici specializzati. Lo studente ha inoltre l'opportunità di frequentare nuovi corsi per diventare ingegnere. Le scuole specializzate (Ecoles specialisees) servono per approfondire la conoscenza e la preparazione di coloro che hanno conseguito un bac général di tipo L, S, G, F, o tecnologico. Le Università francesi prevedono 3 cicli:

1° ciclo; due anni di formazione generale durante i quali chi ha conseguito il bac général otterrà il DEUG (diploma generale di studi universitari) e chi ha conseguito il bac tecnologico otterrà invece il DEUST (diploma universitario di studi scientifici e tecnici) 2° ciclo; uno o due anni di approfondimento e

specializzazione. E' infatti sufficiente un anno per ottenere la "licence" che permette di presentarsi ai concorsi pubblici o di proseguire gli studi, ne occorrono invece due per ottenere la "maitrise" che permette un ulteriore approfondimento delle conoscenze acquisite con la licence. 3°ciclo; dura da 1 a 5 anni e permette un'alta

specializzazione o la formazione alla ricerca (DESS: diploma di studi superiori specializzati)

Esistono, inoltre, studi universitari per esercitare le professioni sanitarie: medicina, odontoiatria, farmacia, biologia umana. Accanto alle facoltà universitarie si collocano le Grandes Ecoles, stabilimenti diretti dallo Stato e finalizzati alla formazione di alti dirigenti pubblici e privati. Per esservi ammessi bisogna frequentare per almeno 2 anni il CPGE (classe preparatoria alle Grandes Ecoles) e passare un concorso molto selettivo. Tra le più importanti ricordiamo: l’ENA (scuola nazionale d'amministrazione), diretta alla formazione dei funzionari di Stato; le Scuole Normali Superiori, per preparare all’insegnamento; le Scuole Politecnica, Navale, delle Scienze, dell'Aereonautica, rilevate dal Ministero delle Armi; le Scuole Nazionali che fanno riferimento ai Ministeri e si occupano delle Acque e delle Foreste, delle Miniere, dei Ponti e delle Strade, delle Belle Arti, di Educazione Fisica.

Scuola ed inserimento lavorativo: la formazione professionale

Come si evince da quanto descritto finora, la formazione professionale del sistema francese si articola in gran parte all’interno dello stesso percorso scolastico. Uno dei principali obiettivi del Governo transalpino c’è infatti quello di arginare il fenomeno della dispersione scolastica. Diversi i provvedimenti in tal senso, tra cui le “classes-relais” presso molte scuole medie per alunni under16 ed i “dispositif nouvelles chance” nelle superiori per ragazzi con più di 16 anni. Con tali classi “speciali” (nate nel 1998) ci si prefigge di promuovere, attraverso una determinata situazione temporanea, un vero inserimento degli studenti in una classe normale o nella formazione professionale.

Per quanto riguarda quest’ultima, già dal collège i ragazzi che incontrano difficoltà nel proseguire gli studi tradizionali possono seguire dei percorsi alternativi (le “classi passerelle”), che consentono o di integrare il cursus classico o di ricevere una formazione pratica, più vicina al mondo lavorativo. Dalla terza classe in poi, inoltre, è possibile scegliere classi avviate dai CFA (Centri di Formazione di Apprendisti), classi CLIPA (ossia di iniziazione preprofessionale) o SEGPA (sezioni di insegnamento generale e professionale adatto). Ciò consente a molti giovani usciti dalle medie di avviarsi ad un percorso di formazione breve, conseguendo un CAP (certificato di apprendistato) o un BEP ("brevetto" di studi professionali). Parliamo del secondo ciclo corto presso i Lycees Professionnels: esso prevede un iter scolastico di due anni, al termine del quale si diventa operai qualificati (con il BEP) oppure ci prepara più specificamente ad un mestiere determinato (mediante il CAP). Come già visto, il cosiddetto ciclo lungo dei licei professionali prevede quattro anno di studi e si conclude con il BAC pro, ossia il diploma professionale. Le filiere brevi dell'istruzione secondaria a vocazione professionale preparano sia ad un diploma universitario di tecnologia, DUT, sia ad un brevetto di tecnico superiore, BTS. L'istruzione superiore propone poi filiere lunghe professionalizzanti (licenze professionali, maîtrises professionnalisées, DESS, diplomi delle grandi scuole). Tutti questi diplomi possono essere presenti nel quadro di un particolare contratto di lavoro: il contratto di apprendistato. Esso ha come obiettivo fornire a giovani da 16 a 25 anni una formazione generale, teorica e pratica, per acquisire uno dei diplomi che vanno dal CAP/BEP (di solito) fino alla laurea in ingegneria. Durante il contratto di apprendistato, il giovane è sia dipendente di una impresa sia allievo in un centro di formazione per apprendisti (CFA) o in un liceo professionale. La preparazione professionale, infatti, si svolge in alternanza fra un periodo settimanale di studio teorico in un centro di “apprendistato” e 3 settimane presso le aziende. E’ inoltre necessario ricordare le strutture di recupero, articolate in tre tipologie:

La Missione Generale di Inserimento (MGI). Dipende dalle autorità accademiche che richiedono agli istituti di formazione di attivare dei dispositivi adatti ai destinatari individuati. Tali dispositivi sono: le Cipa (Classi di Integrazione Professionale Adattiva), il MODAL (MODulo di Adattamento al Liceo), il MOREA (Modulo di Ripreparazione Adattiva) .

La formazione continua. Questo programma è

indirizzato ai ragazzi la cui fascia di età va dai 18 ai 25 anni e si occupa di quei giovani che hanno lasciato il sistema scolastico e che si trovano senza punti fermi

lavorativi. La formazione degli adulti: Credito di Formazione

Individualizzato (CFI), Attivi che ricercano lavoro (ADE), Azioni Brevi-Courtes-Regionali (ACR), Mobilitazioni-Autor ad un Progetto di Inserimento (MAPI).

In Francia la formazione continua è regolamentata dallo Stato, tuttavia sono le Regioni stesse, competenti in materia di formazione continua per chi sia alla ricerca di un lavoro, e le parti sociali, competenti in materia di formazione continua dei dipendenti, a definire il loro quadro di intervento (enti pubblici interessati, natura e volume della azioni da sostenere). Ogni anno a livello regionale vengono formulati dei piani di "Formazione Complementare di Iniziativa Locale" FCIL (formations complémentaires d'initiative locale). Scuole e istituti pubblici o privati forniscono competenze supplementari a giovani titolari di diplomi professionali o tecnologici negli ambiti in cui le imprese segnalano possibilità di impiego. I corsi durano dai 3 ai 9 mesi e al termine viene rilasciato un certificato di formazione professionale. E' possibile chiedere informazione sui corsi presso i centri d'informazione e orientamento (CIO) presenti in tutte le regioni della Francia. Utili sono anche i servizi permanenti di accoglienza, informazione e orientamento (PAIO), che si rivolgono ai giovani dai 16 ai 25 anni. I CIO, dipendenti dal Ministero della gioventù, dell'educazione nazionale e della ricerca, hanno il compito di favorire:

l'accoglienza del pubblico ed in particolare dei giovani in età scolare e loro famiglie; informazione su percorsi di studio, formazione

professionale, qualifiche e professioni. consulenza individuale (aiuto alla persona per meglio conoscersi, posizionarsi, cogliere le informazioni utili, organizzare gli elementi della scelta...); l'osservazione, l'analisi delle trasformazioni del sistema

educativo e dell'evoluzione del mercato del lavoro e la produzione di documenti di sintesi destinati agli educatori o agli allievi; l'animazione degli scambi e delle riflessioni tra i partners

del sistema educativo, i genitori, i giovani, i decisori locali ed i responsabili amministrativi.

Gli attori dell'orientamento sono: • Consulenti di orientamento - psicologi • Personale amministrativo • Ispettori dell'educazione nazionale incaricati per

l'informazione e orientamento • Responsabili di servizi accademici • Mission de l'orientation • ONISEP (Ufficio nazionale per l'informazione

sugli insegnamenti e le professioni: struttura pubblica subordinata al Ministero della pubblica istruzione).

Valutazione e certificazione Scuola primaria Valutazione

Valutazioni continue e periodiche vengono condotte dall’insegnante durante ognuno dei cicli. D’altra parte una operazione nazionale di valutazione sistematica ed obbligatoria viene organizzata ogni anno dal 1989. Il dispositivo valutativo viene messo a punto da una delle dieci Direzioni del Ministero dell’Educazione Nazionale e precisamente da parte della Direzione della Programmazione e dello Sviluppo L’allievo è valutato in tre tappe durante il percorso scolastico: a 8 anni nella fase intermedia dell’insegnamento elementare a 11 anni all’inizio della scuola media e dal 1992 all’inizio della scuola secondaria superiore(15 anni) La valutazione che si effettua durante la scuola primaria mira a definire gli apprendimenti degli allievi in francese e matematica. I risultati provenienti dalla valutazione del settembre 1997 ci informano che a quel livello 3 su 4 allievi padroneggiano al meno le competenze di base in lettura e 4 su 5 in calcolo. Le ragazze ottengono migliori risultati dei ragazzi e delle disparità sono ancora rilevabili a partire dall’origine sociale degli allevi: gli allievi provenienti da un contesto sociale favorito hanno 7 punti di scarto rispetto ai figli di impiegati ed 11 rispetto ai figli di operai. Il primo obiettivo di questa valutazione è quello di dare agli insegnanti degli strumenti che aiutino a misurare le lacune e le difficoltà degli allievi, oltre a fare evolvere le pratiche ed i metodi pedagogici. In aggiunta a ciò si è iniziato dal 1992 a mettere a disposizione degli insegnanti dalla materna all’inizio della superiore degli strumenti di valutazione diagnostica e formativa che possono utilizzare come desiderano per adattare le pratiche pedagogiche ai bisogni diversificati degli allievi. Poiché l’uso di questi strumenti si è sempre più diffuso, anche se non si è generalizzato, si è stabilito che dal 1996 la valutazione nazionale ai primi due livelli di età si terrà alternativamente. Promozione La progressione di un allievo in ogni ciclo è determinata su proposta del maestro della classe e su delibera dei maestri del ciclo che decidono del passaggio da ciclo a ciclo o della eventuale permanenza degli allievi nel ciclo stesso. Tale permanenza può essere allungata o ridotta in relazione ai ritmi di apprendimento. I parenti possono contestare la decisione assunta e la decisione viene in questo caso rimessa all’ispettore competente territorialmente. Certificazione Non esiste esame che segni la fine della scolarità nella scuola primaria e che determini il passaggio di classe e l’orientamento nell’insegnamento secondario inferiore. Tutti gli allievi passano di diritto nella classe di inizio secondo ciclo, a meno di

opposizione del maestro dell’allievo. Scuola secondaria inferiore Valutazione

La valutazione di questo livello di scuola condizionerà l’orientamento dell’allievo. Per la valutazione vengono utilizzati i lavori a casa a scadenza settimanale, i compiti in classe o fuori classe corretti e valutati dal professore. I risultati acquisiti dagli allievi della seconda e terza classe sono segnati sulla scheda della scolaro in vista dell’attribuzione del brevet. Anche a questo livello viene effettuata la valutazione nazionale in francese e matematica.. Nel settembre 1997 6 allievi su 7 avevano ottenuto le competenze di base in lettura, 2 su 3 in matematica, 3 su 4 in geometria. Le ragazze continuavano ad ottenere risultati migliori dei ragazzi, tranne che in matematica. Non esistono al momento delle regole concernenti l’attribuzione di voti agli allievi in questo ordine di scuola. In pratica la valutazione dei risultati degli allievi si traduce in primo tempo in una serie di voti segnate su una scheda indirizzata ad ogni trimestre ai parenti; questi voti sono accompagnati per ogni disciplina da osservazioni particolareggiate del professore sul lavoro ed i progressi degli allievi. Promozione La legge del 1989 e le successive del 1990 e 1992 affermano il diritto dell’allievo al consiglio orientativo e lo definiscono come un processo continuo di valutazione. Il giudizio orientativo viene espresso alla fine della secondaria inferiore. All’interno del ciclo centrale, cioè alla fine della 5° classe, la ripetenza non può avvenire che su domanda scritta dei genitori. Al contrario alla fine del ciclo di adattamento(alla fine della 6°) ed all’uscita del ciclo centrale (alla fine della 4°) la decisione di passaggio o meno viene presa dal consiglio di classe secondo la seguente procedura. In funzione della valutazione, i genitori o l’allievo formulano una domanda di passaggio o di ripetenza: tale domanda viene presa in considerazione dal consiglio di classe che, sulla base dei dati a sua disposizione, esprime a sua volta una proposta di passaggio o di bocciatura. Quando questa decisione è conforme alla richiesta viene registrata. Se non è conforme alla richiesta, il capo di istituto riceve i genitori, li informa della decisione e raccoglie le osservazioni. In caso di disaccordo persistente, la famiglia ha possibilità di ricorso alla commissione di appello presieduta da un ispettore che decide in modo definitivo. I genitori hanno la scelta delle opzioni seguite nella classe superiore. La fine dell’insegnamento secondario inferiore costituisce il momento chiave dell’orientamento organizzato alla fine della 3°. Gli allievi hanno la possibilità di scegliere fra opzioni di diverso tipo. Il processo decisionale è simile a quello descritto sopra .La proposta del consiglio di classe e del capo di istituto riguardano l’orientamento da prendere dovendo scegliere fra il passaggio al

primo anno degli studi generali o tecnici, professionali oppure la ripetenza. Le famiglie hanno la scelta fra le opzioni all’interno dello stesso ordinamento. Il piano di riforma di questo livello scolastico prevede l’organizzazione di sequenze periodiche di preparazione alle scelte di orientamento a partire dalla classe 5°. Certificazione La formazione all’uscita della scuola secondaria inferiore è sancita dal diploma nazionale del Brevet creato nel 1987 ed attribuito sulla base dei voti ottenuti ad un esame e dei risultati ottenuti dalla valutazione continua nelle classi di 4° e di 3°.

Scuola secondaria superiore Valutazione

La valutazione continua degli allievi è organizzata secondo le modalità della media inferiore. Una valutazione nazionale viene organizzata all’inizio del triennio in francese, matematica, seconda lingua e storia-geografia per permettere ai docenti di individuare le difficoltà. Sono previsti compiti scritti a casa la cui importsnza e scadenze sono fissate dal consiglio di classe. L’informazione alle famiglie avviene attraverso il rapporto trimestrale, il libretto dei voti e dei messaggi e contatti in presenza. Promozione Il secondo anno gioca un ruolo determinante per l’orientamento: sono previsti come alternative il passaggio, la bocciatura ed in qualche raro caso il passaggio agli indirizzi professionali. Nel corso del secondo quadrimestre l’allievo ed i genitori formulano dei desideri provvisori di orientamento con l’aiuto eventualmente del consigliere di orientamento e del coordinatore di classe.. Nel corso dell’ultimo periodo la famiglia esprime la sua scelta per iscritto indicando un ordine di preferenza fra i diversi tipi di indirizzi. Il consiglio di classe formula il proprio parere in relazione a questi desideri espressi, ai voti dell’allievo e ad altre eventuali elementi. In caso di disaccordo la decisione definitiva spetta al capo d istituto dopo un incontro con la famiglia. Se il disaccordo si mantiene, è possibile l’appello ad una commissione centrale presieduta da un Ispettore che prende la decisione definitiva. Lo stesso meccanismo viene utilizzato per l’orientamento fra indirizzo tecnologico e professionale, sempre al penultimo anno. Certificazione Al termine di due anni di studi canalizzati, in terminale viene sostenuto l’esame di Bac .Gli allievi che non ottengono il Bac possono in certi casi ottenere un certificato di termine degli studi. Il Bac è organizzato in funzione degli indirizzi e ciascuno comporta delle prove obbligatorie scritte ed orali e della prove facoltative che corrispondono alle opzioni. L’obiettivo della riforma è stato quello di dare una identità più forte a tutte le scuole ed uguale dignità assecondando in tale modo i gusti ed i talenti degli allievi. In tale ottica i coefficienti della materie di

indirizzo sono stati aumentati. Le prove vertono sui programmi ufficiali dell’ultimo anno di liceo e si svolgono in un’unica sessione che si svolge in giugno su argomenti scelti dal Provveditore su delega dal Ministro. Le commissioni sono esterne. Per chi fallisce al Bac, dal 1962 è previsto il CFES che viene rilasciato a chi ha ottenuto nei due gruppi di prove un risultato non inferiore a 8/20 (non nettamente inferiore alla sufficienza).

SISTEMA SCOLASTICO TEDESCO Come noto, la Germania è un Paese a struttura federale. Tale aspetto si riflette notevolmente anche nell’organizzazione scolastica nazionale. La Costituzione tedesca, infatti, attribuisce la determinazione dei diritti e dei doveri in materia di istruzione ai 16 Länder (regioni), i quali hanno piena autonomia legislativa. Lo Stato interviene solo come supervisore. Dato il potere autogovernativo attribuitoa tali enti territoriali, pare più corretto parlare di sistemi scolastici (al plurale). La massima autorità in ambito didattico è costituita dai Ministri dell’Educazione e degli Affari Culturali dei diversi Länder che controllano sia l’amministrazione scolastica generale che professionale. Gli stessi stabiliscono le direttive in materia di politica sociale, controllano gli organismi, gli Enti e gli istituti sotto la loro autorità. L’amministrazione del sistema scolastico è ripartita su tre livelli: • livello superiore: Ministeri dell’Educazione e degli Affari culturali dei singoli Länder; • livello intermedio: dipartimenti scolastici dei governi regionali; • livello inferiore: uffici scolastici delle autorità locali. Allo Stato è affidato anche il controllo sulle scuole private, che devono garantire qualità di insegnamento conformante alle normative ufficiali sancite a livello locale. Per assicurare il coordinamento delle attività dei singoli Länder è istituita la Ständige Konferenz der Kulturminister der Länder in der Bundesrepublik Deutschlands (Conferenza permanente dei ministri dell’Educazione e degli affari culturali dei Länder nella repubblica Federale di Germania), il cui principale compito è la rappresentazione degli interessi generali per giungere alla definizione di posizioni unitarie. Al di là di numerosi tratti comuni, nei vari Länder è possibile registrare importanti differenze in materia scolastica, dato che ogni regione ha il potere di modificare (in parte) o di applicare in modo diverso l’impostazione didattica centrale. L’esempio più significativo è rappresentato dalla variabilità nella durata delle fasi dell’istruzione obbligatoria. In ogni modo, per l’esercizio di alcune competenze lo Stato federale collabora con gli enti territoriali: a tal fine è stata costituita la Bund-Länder-Commission für Bildungsplanung und Forschungsförderung (Commissione nazionale per la pianificazione dell’istruzione e della ricerca), che rappresenta un forum permanente. Le attività ad essa assegnate sono le seguenti: preparazione, realizzazione, valutazione e finanziamento di esperienze pilota trans-regionali. Le esperienze pilota (la cui supervisione è affidata ai Landesinstitute für Schulpädagogik oder Bildungsforschung, ossia gli istituti di ricerca pedagogica)

mirano ad incentivare lo sviluppo dell’istruzione e la sperimentazione di nuovi approcci pedagogici e/o organizzativi. Ulteriore caratteristica dell’istruzione teutonica è il cosiddetto “sistema duale”, basato sul forte legame tra scuola e lavoro. Tale impostazione, gestita in parte dai Länder ed in parte dalle Camere dell'Industria e del Commercio e dalle Camere dell'Economia Rurale, consente ai ragazzi di conseguire una formazione qualificante e specialistica entrando in diretto contatto con il mondo aziendale. Il fondamento è l’alternanza fra aula e attività lavorativa: il giovane apprende il mestiere in un centro di formazione professionale o in un’impresa e frequenta part-time la scuola per un paio di giorni a settimana. Durante il periodo formativo, vengono stipulati contratti di apprendistato biennali o triennali, dietro l’impegno delle aziende di istruire e retribuire i ragazzi.

Organizzazione scolastica

La nazione mittleuropea è stata una delle prime ad introdurre l’istruzione obbligatoria, avente la durata complessiva di 9 anni (in alcuni Länder è di 10 anni), dai 6/7 anni d’età ai 15/16 anni. L’istruzione è generalmente gratuita dalle scuole elementari fino all’Università, anche se recentemente vi sono dei tentativi di introdurre e aumentare le tasse scolastiche. Il percorso scolastico si articola in: asilo (Kindergasten), scuola di base (Grundschule), istruzione secondaria inferiore, che al suo interno ricomprende Gymnasium, Realschule e Hauptschule, con la possibilità dell’Orientierungsstufe (biennio comune orientativo), e alla quale va aggiunta la Gesamtschule o scuola polivalente, un proseguimento della Realschule con, però, raccolte le caratteristiche dei tre indirizzi fondamentali. Infine c’è l’istruzione superiore, composta da formazione universitaria degli atenei pubblici, università private e numerosi istituti specializzati (come le scuole d’arte). Per i bambini con problemi di apprendimento sono previste scuole particolari (Schultüte) come la Allgemeine -Förderschule / Sonderschule (dove si può anche raggiungere la licenza media), per bambini con handicap fisici esistono scuole per ciechi, sordomuti ecc., per i piccoli con disabilità mentale (ad esempio bambini con sindrome down) ci sono istituzioni a tempo pieno (o addirittura di tipo college) dove vengono seguiti ed in cui è possibile imparare poi un mestiere. Raramente i bambini disabili vengono inseriti nelle scuole comuni. Le varie fasi scolastiche Asilo (Kindergasten): pur molto diffusa, in Germania la scuola dell'infanzia non è obbligatoria e riguarda la fascia d’età tra i 3 ed i 6 anni; in alcuni Länder esistono, per i bambini di 5 anni, delle classi di pre-scuola, chiamate Vorklassen collegate alle scuole elementari, con lo scopo di introdurre agli apprendimenti successivi. Quasi tutte le scuole materne sono private ed è richiesto ai genitori il pagamento di una quota. Scuola di base (Grundschule): ha la durata di 4 anni (che in alcune regioni si estende a 6). Con essa inizia il vero obbligo scolastico. I programmi sono uguali per tutti gli allievi, che qui imparano a leggere e scrivere e ricevono i fondamenti di ogni materia: tedesco, matematica, Sachunterricht (area disciplinare introduttiva alle Scienze naturali e Sociali), arte, musica, sport, educazione religiosa. Nella terza classe è introdotto l’insegnamento di una lingua straniera, di solito l’inglese. Al termine della scuola elementare non è previsto un esame finale: tuttavia qui viene consigliato il tipo di istruzione secondaria più adatto alle capacità dello studente. Solo in caso di richiesta da parte dei genitori di far frequentare al figlio una scuola superiore diversa da quella suggerita, l’alunno dovrà superare una prova di ammissione.

Istruzione secondaria inferiore, divisa in:

• Orientierungsstufe (biennio comune): ha lo scopo di favorire l’orientamento di tutti gli studenti in prospettiva della frequentazione di altri ambiti scolastici e di mantenere aperta la decisione sino alla fine della sesta classe.

• Hamptschule: si tratta di una scuola poco selettiva che prepara ad avviarsi verso la formazione professionale. Dura cinque anni ed è sempre una scuola obbligatoria. Oltre ad imparare un mestiere, i ragazzi studiano materie fondamentali come le lingue, soprattutto inglese e francese. Al termine dei 5 anni, si può procedere con il Ginnasio. Si conclude con un esame finale (Hauptschuleabschluß) che introduce al mondo del lavoro per attività poco qualificate. Vi è la possibilità del prolungamento di un anno fino alla 10° classe. Nel caso di mancata conclusione del percorso scolastico per inadeguate capacità, si può conseguire con un anno di studi integrativo il BVJ (Vobrereitungsjahr) che introduce al mondo del lavoro ma è equivalente al titolo finale di Hauptschule.

• Realschule: più specializzato rispetto alla Hamptschule, tale percorso scolastico dura sei anni (4 in alcuni Länder), dopo i quali è possibile fare altri anni di specializzazione (percorsi professionali o studi integrativi equiparabili al Gymnasium tecnico). Le materie sono le stesse della Hamptschule, con particolare attenzione alle lingue. Si conclude con un esame finale (Abschlussprüfung). Se si prosegue con un ulteriore ciclo biennale ad indirizzo tecnico-commerciale, si deve affrontare un altro esame (Mittlere Reife), che non dà accesso all’università, ma ha solo un valore professionale.

• Gymnasium: è la scuola scelta tradizionalmente da chi intende proseguire gli studi universali. Altamente selettiva, registra però un consistente numero di iscritti, molti dei quali frequentano solo il ciclo inferiore per poi rivolgersi all’istruzione professionale. Il percorso completo si svolge in 9 anni, fino al 19° anno di età. Fra le materie più importanti, c’è inglese, francese e latino. A conclusione dell’iter formativo i ragazzi devono affrontare un esame detto Abitur, che permette la possibilità di iscriversi alle Università (diverse a seconda della durata degli studi secondari).

• Gesamtschule: è un allungamento della Realschule con, però, le caratteristiche delle tre scuole fondamentali. Scuola polivalente, dura sei anni ed offre diversi tipi di istruzione. Come il Gymnasium, si conclude al 19° anno d’età con un esame “Abitur”, richiesto per l'accesso all'istruzione universitaria. La Gesamtschule può essere di

due tipi: cooperativa o integrata. Il tipo cooperativo è una integrazione dell’offerta formativa proposta da Hauptschule, Realschule e Gymnasium. Gli studenti sono raggruppati in classi differenti in funzione del certificato di fine studi che desiderano conseguire. Il secondo tipo, quello integrato, costituisce una sola entità organizzativa e pedagogica. I corsi di certe materie sono impartiti in più gruppi di attitudine e i livelli sono definiti in funzione del programma. Il programma a più livelli di attitudine inizia al settimo anno per la matematica e la prima lingua straniera, all’ottavo anno o al più tardi al nono per il tedesco e una disciplina scientifica (fisica o matematica). Le scienze sociali, le arti, la musica, lo sport e la religione sono insegnate a tutti gli alunni senza differenziazione in gruppi di attitudine.

Istruzione superiore: è affidata a università pubbliche (tradizionali e tecniche), private ed istituti specializzati. Vi accedono gli studenti che conseguono l’Abitur. La durata del corso di educazione superiore dipende dall’istituto, dalla laurea che si voglia conseguire e dagli studenti stessi: teoricamente si va dai 4 ai 6 anni di studi. E’ possibile distinguere tre tipi di istituzioni: Università e istituti superiori equiparati (università tecniche, università a distanza, università dell’esercito, scuole superiori di medicina, veterinaria o sport, .scuole superiori ecclesiastiche e filosofico-teologiche, scuole superiori di pedagogia); Fachhochschulen (istituti superiori di qualificazione professionale); Music-Kunst-Filmhochschulen (istituti superiori per la musica, le belle arti e il cinema). Tali centri sono regolamentati dai singoli Länder nel quadro della legge generale sull’istruzione superiore ("Hochschulrahmengesetz"). La responsabilità e la supervisione del sistema scolastico sono di competenza dello Stato centrale, mentre i Länder sono responsabili dell’organizzazione dei diversi tipi d’istruzione, della definizione dei programmi, dei diplomi, delle qualifiche, ma anche del controllo gerarchico degli insegnanti e del personale pedagogico. Solo gli studenti con un’ottima media nell’Abitur possono scegliere l’università che desiderino. Tutti gli altri vengono assegnati ad istituzioni scelte dall’Ufficio Centrale per il Collocamento degli studenti negli Istituti Universitari ( Zentralstelle für die Vergabe von Studienplätzen, ZVS). Molti corsi di studi sono a numero chiuso. Come già detto, oltre che all’università, è possibile iscriversi ad una Fachhochschule, dove si riceve un’istruzione prevalentemente pratica ed i corsi di studio hanno in genere durata triennale. La laurea conseguita in una Fachhochschule, tuttavia, non è equiparata ad una laurea ottenuta in una normale

università tedesca, sebbene, nella maggior parte dei casi, risulti sufficiente per accedere al mercato del lavoro con la prospettiva di un buon impiego. Tre sono le tipologie di lauree universitarie conseguibili in Germania: l’MA, che è un titolo puramente accademico (generalmente in materie artistiche); il Diplom, simile all’MA ma ottenuto nelle materie scientifiche; e lo Staatsexamen, che è generalmente conseguito per orientarsi verso carriere gestite dal governo (quali ad esempio quella dell’insegnante). Molte università, inoltre, hanno iniziato ad introdurre lauree integrative come le Bas e i master. La qualifica più alta in Germania è quella del dottorato. Il Dual System Come sottolineato in precedenza, il sistema scolastico tedesco si caratterizza per lo stretto legame fra istruzione e mondo del lavoro. Ne è testimonianza evidente il cosiddetto sistema duale, in base al quale gli studenti possono conseguire la propria formazione professionale in “alternanza”. Ma come funziona in concreto il dual sistem? Il giovane apprende il mestiere in un centro di formazione professionale (Internationaler Bund, Kiezkuchen, ecc.) o presso un’azienda (Betrieb) frequentando part-time la scuola (Berufsschule) per 1-2 giorni la settimana. In entrambe le strutture, i ragazzi sono assistiti da un gruppo-team, composto da due formatori/trici e un pedagogista sociale. Il percorso formativo, articolato in due o tre anni, si conclude con l’esame finale presso le Kammer (Handwerkskammer- Camera dell’Artigianato e Industria und Handelskammer – Camera dell’Industria e del Commercio) le quali dispongono di una propria Commissione d’esame. Non esiste alcuna differenza tra l’iter di apprendimento svolto in Azienda e quello svolto presso i Centri formativi. Uniche diversità l’aspetto finanziario e il vantaggio per il giovane formato in azienda di ottenere più velocemente l’assunzione. Le principali peculiarità del dual system sono le seguenti: • ogni studente stipula un contratto biennale o triennale di apprendistato con l’azienda ospitante; • l’impresa si assume il compito di formare l’apprendista e di garantirgli una retribuzione; l’apprendista viene seguito da un Meister; • ogni apprendista divide la sua settimana tra scuola e luogo di lavoro: 3-4 giorni al lavoro, 1-2 giorni a scuola. Al lavoro apprende gli elementi base relativi alla qualifica scelta e a scuola i contenuti teorici; • il carico finanziario maggiore pesa sulle aziende; • al termine del periodo di formazione è previsto un esame di qualifica organizzato dalla Camera di Commercio e dalla Camera dell’ artigianato. Si entra nel sistema di alternanza a diverse età e a diversi livelli.

L’apprendistato è scelto sia dai giovani che, già in possesso della maturità, entrano nella Lehre (tirocinio) sia da coloro che provengono da una scuola secondaria ma non hanno superato l’esame di maturità.

Valutazione e certificazione Scuola primaria Valutazione

La modifica delle forme di apprendimento nelle scuola primaria ha contribuito a punti di vista nuovi su ciò che è utile per l’apprendimento e su come valutare i risultati degli allievi. Il punto centrale è divenuto incoraggiare ciascun allievo a raggiungere ciò che è capace di fare, guidato dalle esigenze tipiche del grado di scuola in cui si trova. Per far ciò è necessario tenere sotto controllo lo sviluppo individuale dei risultati in modo costante, così come il loro comportamento sociale e sul lavoro e valutare questi fattori insieme. Il progresso educativo è normalmente esaminato da un monitoraggio costante dei processi d’apprendimento e dall’uso di controlli scritti ed orali. Nel primo e nel secondo anno, il centro è la diretta osservazione degli allievi; nel terzo anno gli allievi cominciano a familiarizzarsi con prove scritte in alcune materie specialmente lingua e matematica. La valutazione è sempre basata sulle richieste del programma e sulle conoscenze, abilità e capacità acquisite in classe; essa è gestita dall’insegnante responsabile del corso che è educativamente responsabile della sua decisione. Nei primi due anni della scuola elementare questa valutazione prende la forma di una relazione alla fine dell’anno scolastico che descrive in dettaglio il progresso dell’allievo ed i suoi punti di forza e di debolezza nei vari campi dell’apprendimento. Alla fine del secondo anno, o a volte più tardi, l’allievo comincia a ricevere le relazioni che lo concernano dopo metà anno, con dei voti che permettono al risultato del singolo di essere registrato e collocato nel contesto del livello raggiunto dall’intero gruppo, in modo da permettere una valutazione comparativa. Vi è attualmente una tendenza verso la valutazione dei risultati in forma di relazioni anche al terzo ed al quarto anno. In aggiunta ai voti ottenuti nelle singole materie, le relazioni possono anche contenere commenti o voti sulla partecipazione in classe o sulla condotta complessiva nella scuola. Promozione Tutti i bambini vengono automaticamente promossi dal primo al secondo anno. Come regola, dalla seconda classe in avanti ad ogni allievo si assegna un livello a lui adatto in relazione al suo livello di apprendimento, sia per essere promosso sia per essere bocciato. La decisione in proposito sono basate sui voti riportati alla fine dell’anno scolastico. Gli alunni non promossi devono ripetere la classe appena terminata. In certe circostanze, un allievo

può ripetere anche se è stata assunta la decisione di promozione. La percentuale di ripetenza nel 1997 è stata del 1,8%. Certificazione Non vi è alcuna certificazione alla fine della scuola primaria. Tuttavia, alla fine del quarto o del sesto anno, gli allievi ricevono una relazione sui loro risultati. Il passaggio dalla scuola primaria ad uno dei diversi tipi di scuola secondaria segue regole diverse a seconda dei Land. Il voto della scuola è o preso come base della decisione oppure serve da orientamento sulla carriera futura dell’allievo. In tutti i casi questo criterio è combinato con quello di una consultazione scrupolosa con i genitori. La decisione finale è presa o dai genitori o dalla scuola secondari di primo grado o dall’autorità di supervisione della scuola. Nel giugno ‘99 la Conferenza dei ministri dell’istruzione e degli affari culturali ha tracciato una sintesi delle diverse regole dei Land a questo proposito.

Scuola secondaria inferiore Valutazione

La valutazione dei risultati degli allievi è basata sul lavoro da loro prodotto specificamente nelle forme scritte, orali e pratiche. I lavori e gli esercizi scritti sono distribuiti uniformemente durante l’anno scolastico ed i loro risultati vengono misurati per confrontarli con gli standard stabiliti nei piani di studi. La scala dei voti è stata concordata dalla Conferenza dei Ministri dell’Istruzione dei diversi Lander ed è la seguente: 1- molto buono, 2- buono, 3- soddisfacente, 4- adeguato, 5- insufficiente, 6- molto insufficiente. I risultati di ogni allievo sono registrati due volte all’anno: alla metà ed alla fine dell’anno scolastico. I voti di ogni materia vengono assegnati o dall’insegnante di materia o, su richiesta dell’insegnante di materia, dal consiglio di classe. In aggiunta dei voti nelle varie materie esso può contenere relazioni o voti sulla partecipazione in classe o sulla condotta a scuola. Di regola non si usano a livello di Land ì test standardizzati per valutare i risultati degli allievi in alcune materie o classi. Tuttavia si stanno ponendo problemi e domande su come l’efficienza della scuola possa essere salvaguardata in futuro. Per questa ragione in anni recenti i Lander hanno sviluppato in modo reciprocamente autonomo, un’ampia gamma di strumenti per l’analisi della qualità delle scuole ed hanno in molti casi già messo in atto misure per la valutazione dei risultati scolastici. Valutazione La valutazione dei risultati degli allievi è basata sul lavoro da loro prodotto specificamente nelle forme scritte, orali e pratiche. I lavori e gli esercizi scritti sono distribuiti uniformemente durante l’anno scolastico ed i loro risultati vengono misurati per confrontarli con gli standard stabiliti nei piani di studi. La scala dei voti è stata concordata dalla Conferenza dei Ministri dell’Istruzione dei diversi Lander ed è la seguente: 1- molto buono, 2- buono, 3- soddisfacente, 4- adeguato, 5- insufficiente, 6- molto insufficiente.

I risultati di ogni allievo sono registrati due volte all’anno: alla metà ed alla fine dell’anno scolastico. I voti di ogni materia vengono assegnati o dall’insegnante di materia o, su richiesta dell’insegnante di materia, dal consiglio di classe. In aggiunta dei voti nelle varie materie esso può contenere relazioni o voti sulla partecipazione in classe o sulla condotta a scuola. Di regola non si usano a livello di Land ì test standardizzati per valutare i risultati degli allievi in alcune materie o classi. Tuttavia si stanno ponendo problemi e domande su come l’efficienza della scuola possa essere salvaguardata in futuro. Per questa ragione in anni recenti i Lander hanno sviluppato in modo reciprocamente autonomo, un’ampia gamma di strumenti per l’analisi della qualità delle scuole ed hanno in molti casi già messo in atto misure per la valutazione dei risultati scolastici. Nel 1998 si è tenuta una Conferenza de Ministri dell’Istruzione sulla valutazione della qualità delle procedure di valutazione nel sistema della formazione generale. Questa conferenza ha messo in luce che i Lander hanno assunto numerose iniziative relative alle misure di valutazione della qualità che ricomprendono sia procedure di valutazione della Qualità che di valutazione dei risultati scolastici. Queste procedure che uniscono in vari modi strategie di azione centralizzate e decentrate includono: Test centrali a livello di Land per paragonare i risultati fra classi parallele all’interno di una scuola. Test comparativi (specialmente in matematica, tedesco e prima lingua straniera). La presidenza esterna della commissione d’esame o la correzione esterna del lavoro di esame (per esempio nella forma di esami finali centralizzati o monitorati a caso dal corpo ispettivo. Procedure di valutazione con un fuoco tematico; per esempio valutazione del lavoro d’esame dei singoli in diversi Lander. Valutazione interna ed esterna; per esempio reciproca partecipazione dei docenti agli esami finali in altri Lander. Queste procedure, collocate all’interno di strategie generali dei singoli Lander per la valutazione e l’assicurazione di qualità, includono il rafforzamento delle singole scuole, lo sviluppo di programmi di scuola, la promozione della cooperazione fra scuole così come il rinforzo delle funzioni di consulenza e controllo. La Conferenza dei Ministri dell’Istruzione del ottobre ‘97 ha preso in considerazione i processi di Assicurazione di Qualità che sono già stati introdotti in diverse forme a livello di Land e li ha dichiarati un tema d’affrontare attraverso sforzi congiunti da parte di tutti. Esse dovrebbero includere una comparazione di risultati all’interno della Germania. Le analisi necessarie a questo fine dovrebbero prendere in considerazione i seguenti punti: gli aspetti comuni e specifici dell’organizzazione delle scuole e del curriculi, i livelli di competenza in lingua madre e in lingua straniera, matematica, tecnologia e scienze naturali ed infine lo sviluppo di abilità sociali ed interpersonali (le cosiddette

qualificazioni chiave). Gli esami comparativi a livello nazionale dovrebbero concentrarsi sul livello secondario inferiore. A tal fine la conferenza ha insediato una commissione comprendenti esperti di educazione per sviluppare un’ipotesi dettagliata di conduzione di queste analisi comparative. Promozione La promozione dipende dai livelli raggiunti e documentati nelle relazioni di metà e fine anno e viene decisa dal consiglio di classe. Un voto sufficiente o superiore alla sufficienza è richiesto in ciascuna della materie per essere promossi, ma in generale i voti insufficienti o molto insufficienti in una materia possono essere compensati fino a una certa misura da voti buoni o molto buoni in un’altra. In alcuni Lander gli allievi non promossi possono, in certi tipi di scuola ed in certe classi, essere promossi a seguito di un esame all’inizio dell’anno scolastico successivo. Se il livello di un allievo è di gran lunga superiore al resto della classe è possibile saltare un anno. Certificazione Gli allievi che hanno completato con successo le classi nona e decima ricevono una certificazione ufficiale, coloro che non hanno ottenuto questo obiettivo ricevono un’attestazione di frequenza da parte della scuola.

Scuola secondaria superiore Valutazione

Nei corsi di formazione generale viene usata una scala da 0 a 15 che viene correlata a quella da 1 a 6 in una relazione di tre voti a uno. Le modalità di valutazione dei corsi professionali sono invece le stesse della scuola secondaria inferiore (scala da 1 a 6). Gli esami nel sistema duale si svolgono ad intervalli stabiliti, con commissioni miste secondo un arco di prove prestabilito. È possibile sostenere esami intermedi ottenendo le rispettive certificazioni parziali che attestano il livello di formazione raggiunto. Promozione Su decisione del consiglio dei docenti l’alunno viene promosso se ha ottenuto almeno 4 nelle materie considerate importanti per la promozione. Un voto basso in una materia può essere compensato da un voto alto in un’altra. Nei corsi di istruzione generale è prevista la promozione automatica dal penultimo all’ultimo anno: le ultime due classi sono considerate infatti come fase di qualificazione ed i voti ottenuti in questa fase sono usati per calcolare il voto finale dell’Abitur risultante dalla media fra i voti ricevuti durante i due anni e quelli dell’esame finale. Certificazione Gli studi di carattere generalistico si concludono con l’Abitur che copre almeno quattro e al massimo cinque materie. Il livello di centralizzazione dei contenuti dell’esame differisce da Land a Land: in alcuni sono stabiliti in modo uniforme, in altri sono definiti dagli insegnanti delle rispettive scuole e supervisionati dalle autorità responsabili. In generale gli esami scritti e possibilmente orali vengono sostenute in tre materie, comprese

due insegnate in corsi approfonditi, mentre nella quarta materia è richiesta solo una prova orale. Tutte le tre aree disciplinari (lingua, letteratura ed arte, scienze sociali, matematica, scienze naturali e tecnologia) devono essere coperte nell’esame ed in particolare nell’area letteraria tutti gli allievi devono essere valutati in tedesco o in una lingua straniera. In relazione alla legislazione dei singoli Land, può essere oggetto d’esame una quinta materia oppure un lavoro particolare di progetto. L’Abitur si consegue dopo tredici anni di scuola, ma in alcuni Lander è possibile ottenerlo anche dopo dodici. La possibilità di riconoscimento reciproco è garantita da un totale minimo di periodi settimanali. Negli indirizzi di carattere tecnico e professionale si svolgono esami scritti, orali e pratici in tutte le materie professionali (generali e di specializzazioni) di fronte a una commissione d’esame. Gli scritti e gli orali sono previsti in quattro materie cui si aggiunge uno solo orale in una altra materia. La certificazione nel sistema duale prevede un esame scritto e orale controllato dalle autorità competenti, alla presenza di datori di lavoro, impiegati e almeno un insegnante. Per essere ammessi all’esame finale è necessario il diploma intermedio.

SISTEMA SCOLASTICO MALTESE

Data la sua posizione nel Mar Mediterraneo, Malta è stata crocevia di culture e dominazioni di vari popoli: siciliani, greci, fenici, bizantini, arabi, normanni, angioini, aragonesi e britannici hanno lasciato tracce importanti nella storia del Paese. Colonia britannica fino al 1964 (anno in cui fu ottenuta l’indipendenza nell’ambito del Commonwealth), la nazione divenne Repubblica costituzionale dieci anni dopo e fu completamente libera dall’influenza inglese solo nel 1979. Dopo un lungo iter di negoziati con l’Ue, il 1° maggio 2004 l’arcipelago maltese è entrato a far parte degli Stati comunitari. L’apparato amministrativo non ha livelli particolari di decentramento, sebbene sia suddiviso in 68 “Consigli locali” (Kunsilli Lokali) con poteri limitati. Non ci sono ambiti intermedi tra i governi locali e il governo nazionale. Le limitate dimensioni geografiche e demografiche fanno sì che i servizi siano tutti allocati all’amministrazione statale. Patria del noto Ordine cavalleresco, Malta è costituita in gran parte da cittadini di religione cattolica. Notevole, d’altro canto, è stato il peso esercitato dalla Chiesa sulla vita sociale e politica maltese. Lo stesso sistema scolastico ha subito l’autorevolezza del messaggio ecclesiastico fino agli anni ’80. Negli anni successivi, invece, il Governo ha introdotto il principio di laicità nella scuola primaria e poi anche in quella secondaria. Organizzazione scolastica

A causa dei suoi trascorsi coloniali, l’istruzione maltese trae ispirazione dal sistema educativo britannico. Tre i livelli in cui si articola l’organizzazione: scuola primaria (dai 5 agli 11 anni), secondaria (dagli 11 ai 16 anni) e terziaria (dai 16 in su). Il Ministero dell’Educazione e della Cultura è responsabile dell’intero sistema educativo nazionale. E’ possibile scegliere fra istituti statali, privati e religiosi. Circa

il 30% degli studenti frequenta scuole del settore non statale. Come noto, i cittadini maltesi parlano correntemente l’inglese, lingua insegnata ai bambini fin dalla scuola materna insieme all’idioma patrio (malti o maltese). L’obbligo scolastico è dai 5 fino ai 16 anni d’età, ma la maggior parte dei bambini inizia già a 3 anni e circa il 90% dei ragazzi prosegue gli studi anche dopo i 16. Mentre un crescente numero di studenti con particolari esigenze di apprendimento sono inseriti nelle scuole tradizionali, alcuni di essi ricevono ancora la propria educazione presso istituti primari e secondari speciali. Una delle tappe fondamentali del percorso scolastico è l’esame “11 plus”, che assicura ai promossi l’ingresso nei Licei Junior (Junior Lyceums), mentre gli allievi che non lo superano vengono inviati alle scuole secondarie di area (Area Secondary Schools). Da oltre un decennio, e precisamente dal febbraio del 1996, l’informatica è entrata a far parte delle discipline insegnate in ogni ordine e grado d’istruzione. Nell’istruzione primaria le TIC vengono usate come strumento interdisciplinare e tutte le aule sono dotate di computer. La normativa che regola l’Istruzione maltese (Act XXIV del 1988) definisce i diritti e gli obblighi di studenti, genitori, Stato e Organizzazioni non governative (rappresentate soprattutto dalla Chiesa Cattolica) in ambito educativo. Tra il 2000 ed il 2001 è stato elaborato un nuovo Curriculum Nazionale, che copre i tre gradi di istruzione. Conformemente a questo documento ogni scuola è autorizzata a sviluppare programmi didattici che rispondano alle proprie necessità curricolari specifiche. La qualità dell’istruzione maltese attrae molti studenti dei Paesi Mediterranei e dell’Europa centro-orientale. Istruzione per l’infanzia. Questo livello educativo provvede all’istruzione per i bambini dai 3 ai 5 anni e viene offerto nei centri per l’infanzia annessi alle scuole primarie. L’educazione prescolare è considerata parte integrante dell’educazione di un bambino e viene offerta gratuitamente in tutte le scuole statali. Istruzione dell’obbligo (primaria e secondaria). L’istruzione obbligatoria, dai 5 ai 16 anni, è suddivisa in 6 anni di ciclo primario (5-11 anni) e 5 anni di istruzione secondaria (11-16 anni). La divisione degli studenti in base alla capacità è pratica durante gli ultimi due anni della scuola primaria. Le scuole pubbliche primarie sono presenti in ogni città e villaggio. Unico requisito d’ammissione per il primo livello di studi è l’età. In questa fase iniziale degli studi, tutte le discipline sono obbligatorie e sono le stesse per tutti gli alunni: Maltese, Inglese, Matematica, Religione, Studi Sociali, Educazione Sociale e Personale, Arti Espressive, Educazione Fisica. Alla fine del sesto anno (ossia ad 11 anni) gli allievi affrontano gli esami di Stato, fase centrale nell’iter educativo maltese.

Come già accennato, l’esito della prova determina sia il tipo di scuola secondaria sia gli esami finali che saranno sostenuti a 16 anni. Dopo tale valutazione (su materie come Maltese, Inglese, Matematica, Studi Sociali e Religione), infatti, i ragazzi possono iscriversi al Junior Lyceum o ad altre opportunità scolastiche: ciò dipende dalle competenze raggiunte. Il sistema statale di istruzione secondaria inferiore è infatti composto da Licei e istituti secondari. Più in particolare esistono 3 tipi di istituti: i Junior Lyceums, che offrono un’istruzione di tipo generale di un livello accademico superiore rispetto a quella offerta alle scuole secondarie, le scuole secondarie e le cosiddette Boys’ Schools e Girls’ Schools, che offrono un’istruzione generale agli studenti che hanno bassi risultati. Le discipline obbligatorie di base nell’educazione secondaria (fino a 16 anni) sono: Maltese, Inglese, Matematica, Scienze/Fisica, Religione, Educazione Fisica, Geografia, Storia, Arti Espressive, Educazione Sociale e Personale, Elementi di Informatica e una Lingua Straniera. Gli alunni possono anche scegliere una disciplina opzionale obbligatoria tra Disegno Tecnico, Artigianato, Economia Domestica e Cucito. Dopo i tre anni di educazione secondaria, gli studenti possono scegliere di frequentare scuole professionali o continuare gli studi presso il Junior College (dai 16 ai 18 anni) per conseguire il Certificato di Diploma di Educazione Secondaria (Matriculation Secondary Education Certificate). Alla fine del ciclo di scuola dell’obbligo, gli studenti hanno infatti a disposizione 50 differenti corsi professionali ed accademici nell’istruzione secondaria superiore. Tale corsi vanno dall’ambito accademico (preparatorio per l’ingresso all’Università), al settore tecnico, del turismo, di segreteria, di assistenza sanitaria, nautico, agrario, di specializzazione nei trattamenti estetici. Durante gran parte degli studi post-secondari, gli allievi oltre a ricevere l’insegnamento della materia di studio percepiscono una retribuzione. L’Università di Malta è responsabile per il Junior College, il quale offre agli studenti un corso della durata di 2 anni che termina con l’esame per il conseguimento del certificato di immatricolazione, che rappresenta un requisito per l’ammissione all’istruzione di 3° livello. Il College of Arts, Science and Technology (MCAST) offre corsi tecnici/professionali nell’ambito di un certo numero di istituti, fra cui l’Istituto di Arti e Design, Istituto per le Costruzioni e l’Ingegneria Civile, Istituto per la Tecnologia delle Informazioni e delle Telecomunicazioni etc. L’Institute of Tourism Studies, per il quale è responsabile il Ministero del turismo, offre corsi volti a preparare gli studenti al lavoro nell’industria del turismo (ad esempio: Gestione dell’Ospitalità; Operatore Alberghiero; Operatore dell’Accoglienza; Operatore di Agenzia Turistica; Guida

Turistica; Cucina e Ristorazione; Servizi di Accoglienza e di Ristorazione). Al termine del regolare percorso di studi d’istruzione secondaria di stampo anglosassone, viene rilasciato il Matriculation certificate examination, che prevede un esame a livello nazionale organizzato dal Matriculation and Secondary Education Certificate (MATSEC) Board dell’Università di Malta. L’esame è sostenuto al termine di un corso di studi di livello secondario superiore della durata di due

anni.

Tipi di istituti secondari superiori

Junior College Durata: 2 anni Età: 16–18 anni

Institute of Tourism Studies – ITS (Istituto per

gli Studi Turistici)

Durata: 5 anni

Età: 16-21 anni

College of Arts, Science and

Technology – MCAST (Collegio Maltese per le

Arti, le Scienze e la Tecnologia)

Durata: 1-4

anni

Età: 16-20 anni

Valutazione e certificazione Durante i primi 3 anni dell’istruzione primaria non è prevista

una valutazione formale degli alunni, che inizia, invece, al 4° anno: essa viene svolta dagli insegnanti durante l’anno scolastico attraverso una valutazione formativa, attraverso due esami che si svolgono rispettivamente a metà dell’anno scolastico e al termine dello stesso. Durante il ciclo di istruzione secondaria inferiore, si svolgono due sessioni d’esame: una verifica a metà anno scolastico (intorno a febbraio) e un esame finale al termine dell’anno scolastico. Le verifiche a metà anno scolastico sono organizzate a livello di istituto, mentre le verifiche a fine anno sono organizzate a livello nazionale. Al termine dell’istruzione obbligatoria, gli alunni sostengono un esame per ottenere il General Certificate of Education organizzato dall’Università di Malta e/o l’esame per il Secondary Education Certificate (SEC), organizzato dalle commissioni d’esame del Regno Unito. I due certificati sono equivalenti e sono accettati per l’ammissione all’istruzione post-obbligatoria. Al termine degli studi agli studenti viene conferito un certificato di fine studi secondari obbligatori, che si basa sui risultati ottenuti all’esame finale e sulla valutazione continua. Istruzione terziaria. L’unica università del paese è la

University of Malta, nata nel 1769 dal Collegio Gesuita Maltese, fondato nel 1592. L’Ateneo vanta una lunga tradizione di didattica e ricerca in molte discipline. Tra le modifiche più importanti introdotte dall’Education Act del 1988 si annoverano la gratuità dell’educazione per tutti gli studenti maltesi in possesso dei requisiti necessari per accedere, l'eliminazione di ogni tipo di barriera (numero chiuso o altro ostacolo) all’educazione e la notevole autonomia concessa all’Università per quel che concerne la formulazione degli statuti, dei regolamenti e delle norme di accesso, nell’amministrazione dei fondi e nella formulazione dello staff di insegnanti. La University of Malta è composta dalle facoltà di Architettura e ingegneria civile, Arti, Odontoiatria, Economia, Commercio e Contabilità, Scienze dell'educazione, Ingegneria, Giurisprudenza, Medicina e Farmacia, Scienze, Teologia. Dispone inoltre del Junior College, che (come visto) prepara gli studenti al sistema educativo universitario con due anni di corso specializzato, e di alcuni Istituti Superiori Multidisciplinari che preparano all'insegnamento e alla ricerca (tra cui il Centro per la Comunicazione Tecnologica, il Centro di Documentazione e Ricerca Europea, l’Istituto di Agricoltura, l’Istituto per la cura della Salute) con corsi di durata da 2 a 4 anni e rilascio di diploma o bachelor. Titoli rilasciati:

Bachelor degree (Generale o Honours): al termine del ciclo di studi di 3 o 5 anni; Diploma: al termine del ciclo biennale di studi

dell'Istituto di Agricoltura e dell’Istituto di cura della salute; Master degree (Master of Arts, Master of Science,

Master of Philosophy): al termine dei corsi post-laurea di specializzazione;

Doctorate degree (Doctor of Philosophy): al termine di corsi dei dottorato.

La formazione professionale Negli anni passati la formazione professionale maltese non

godeva di un’attenzione specifica. Solo a partire dagli anni ’90, con la progressiva abolizione della Scuola Commerciale (Trade School), il Governo locale attribuì un ruolo di rilievo al percorso professionale specializzato, valida alternativa agli Junior Lyceums ed alle Area Secondary Schools. La proposta formativa si articola in diversi settori. Gli studenti che terminano l’istruzione obbligatoria ma che non proseguono gli studi universitari possono optare per un iter qualificante atto all’inserimento nel mondo lavorativo. Attualmente, il maggior fornitore di formazione professionale iniziale è lo Stato poiché tutte le scuole sono da esso gestite. I più importanti istituti sono il Malta College of Arts, Science and Technology – MCAST (Collegio maltese per le Arti, le

Scienze e la Tecnologia), ente con gestione autonoma ma che dipende finanziariamente dal Ministero dell’Educazione, e l’Institute of Tourism Studies – ITS (Istituto per gli studi del settore turistico). Il MCAST include attualmente i seguenti istituti: l’Istituto per l’economia agricola, l’Istituto di arte e design, l’Istituto per le costruzioni e l’edilizia, l’Istituto di economia e commercio, l’Istituto per i servizi comunitari, l’Istituto di ingegneria elettronica, l’Istituto per l’informazione e la comunicazione, l’Istituto di ingegneria meccanica e l’Istituto marittimo. Soggetti responsabili sono il Ministero dell’educazione per il MCAST ed il Ministero del turismo per l’Istituto per gli studi turistici. Durata. Il periodo di formazione oscilla da un minimo di poche settimane a un massimo di 4 anni. I corsi a tempo pieno del MCAST variano da 1 anno a 4 anni; nel caso in cui uno studente passi da un corso ad un altro la durata degli studi può arrivare a 6 anni. Requisiti per l’ammissione. L’accesso all’istruzione post-secondaria prevede il completamento dell’istruzione secondaria superiore o, in alcuni casi, è sufficiente avere frequentato questo livello di istruzione anche senza avere terminato il ciclo di studi. Per alcuni corsi possono essere richiesti altri requisiti a seconda del corso di studi in questione. Obiettivi. Scopo principale dell’MCAST è quello di diventare un centro di eccellenza della formazione professionale, assicurando al paese una forza lavoro altamente qualificata, esperta e con competenze capaci di rispondere alla richiesta del mercato del lavoro. Gli obiettivi elencati dall’Institute of Tourism Studies sono:

• offrire agli studenti studi accademici e proporre esperienze di lavoro anche a livello internazionale;

• dotare gli studenti delle abilità intellettuali necessarie e delle competenze pratiche per assicurare loro posizioni nell’ambito dell’industria dell’ospitalità e del turismo;

• indirizzare gli studenti in base alle qualità e caratteristiche personali per impiegarle ad alti livelli;

• implementare metodi moderni di apprendimento e di insegnamento orientati agli studenti.

Standard e specializzazioni I corsi del Malta College of Arts, Science and Technology vengono offerti nelle seguenti aree professionali: - Arte e design; - Economia; - Contabilità; - Costruzioni; - Ingegneria; - Salute e previdenza sociale; - Tecnologia dell’informazione e della comunicazione; - Parrucchiere e cure estetiche; - Agricoltura;

- Assistenza all’infanzia; - Studi marittimi. I corsi dell’Institute of Tourism Studies offre corsi di specializzazione nelle seguenti aree professionali: - Gestione dell’ospitalità; - Gestione alberghiera; - Gestione prenotazioni; - Gestione di agenzie turistiche; - Guida turistica; - Preparazione di alimenti servizi; - Preparazione e produzione di alimenti e abilità di supervisione; - Cibi e bevande e abilità di supervisione; - Preparazione e produzione di alimenti e servizi di cibi e bevande; - Supervisione della preparazione e della produzione di alimenti e bevande; - Supervisione del servizio di alimenti e bevande. Curriculum. La maggior parte dei corsi professionali a tempo pieno presso il MCAST si basano sui programmi BTEC Edexcel, redatti da una commissione d’esame dell’Università di Londra. Altre commissioni utilizzate sono la City and Guilds, l’ITEC, il CII, il CIB e la AAT. I certificati sono rilasciati con un duplice stemma, quello della commissione straniera e quello della MCAST. Vi sono anche corsi che vengono unicamente promossi dalla MCAST e cioè tutti i corsi propedeutici e quelli di primo livello, così come altri corsi tradizionali che sono ancora molto richiesti dall’industria locale, quali il Certificato MCAST in Elettronica industriale. Un’altra nicchia è costituita da corsi part-time e ad hoc, sviluppati da formatori che vengono invitati a tenere lezioni all’interno degli specifici corsi, oppure dall’organizzazione o dall’industria da cui vengono richiesti. Metodi. Esistono vari metodi di formazione, variabili in base alla specifica area professionale. Le materie teoriche come quelle che riguardano l’area degli affari e del commercio vengono svolte all’interno in classe, un’aula in cui sono presenti dai 20 ai 25 studenti. Durante i seminari pratici generalmente l’insegnamento avviene per piccoli gruppi. Esistono inoltre schemi di tirocinio nei quali gli studenti possono beneficiare della formazione tramite rilascio generale (block release) o graduale (gradual release). Gli studenti che seguono il block release sono prima obbligati a seguire le lezioni giornalmente per poi passare alla pratica presso un’industria grazie ad uno sponsor: un esempio sono i corsi per assistenti d’infanzia. Altri ragazzi hanno uno o due giorni a settimana dedicati alla pratica, come accade nei corsi per diventare parrucchieri.

Certificazione. Il Collegio maltese per le arti, le scienze e la tecnologia e l’Istituto per gli studi turistici offrono certificati e diplomi, che rappresentano le qualifiche più comuni dei corsi tecnici e professionali. Sbocchi. Data la formazione pratica offerta dai corsi dagli istituti suddetti, il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro risulta più agevole. Insegnanti e formatori professionali. Anni fa i docenti del settore formativo non ricevevano alcuna specifica preparazione pedagogica. Dal 2000 al 2002 i professori che venivano nominati all’ITS venivano formati tramite la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Malta con un corso istituito appositamente. Nel 2004 il MCAST ha aperto una speciale unità che si occupa della formazione degli insegnanti professionali di base insieme allo sviluppo professionale. Garanzia di qualità e valutazione. Il processo di garanzia di qualità che viene adottato corrisponde il modello richiesto dal BTEC Edexcel poiché la maggior parte dei corsi del MCAST sono tenuti da questa stessa commissione di esame. Alcuni degli insegnanti del MCAST vengono nominati “Verificatori interni”. Essi hanno il compito di garantire che tutti i lavori richiesti agli studenti, così come anche i reali compiti da essi presentati, possiedano i risultati di apprendimento richiesti dalla particolare unità di riferimento. Viene poi inviato dal BTEC un “Verificatore esterno” che assicuri che il processo di verifica interno funzioni in maniera regolare e che vi sia un campionario adeguato dei lavori degli studenti. Programmi giovanili e bisogni alternativi. Il centro di apprendimento e sostegno del MCAST è dotato di un operatore giovanile e due unità specializzate, l’Unità dell’istruzione inclusiva (Inclusive Education Unit) e l’Unità dei mestieri di base (Basic Skills Unit). L’operatore giovanile è il responsabile di tutto ciò che concerne la vita dello studente, come l’alloggio presso la casa dello studente ed altre attività del campus, dei maggiori eventi studenteschi, come i momenti di dibattito e la giornata nazionale del giovane. L’Unità di istruzione inclusiva è responsabile del supporto agli studenti con bisogni particolari che sono stati ritenuti in grado di seguire i corsi del MCAST. Non vengono fornite agevolazioni a tempo pieno, ma agli studenti viene dato un sostegno all’apprendimento di massimo 10 ore a settimana, a seconda della personale difficoltà. Questo comprende anche il sostegno durante le verifiche, come l’assegnazione di un assistente ed un’estensione del tempo di consegna dei lavori, come per esempio nel caso di allievi con dislessia e discalculia. L’Unità dei mestieri di base fornisce un tutoring di lingua e matematica agli studenti che non hanno superato il livello ordinario nella lingua maltese, in inglese ed in matematica.

Politiche recenti. La nuova legislazione dell’Istruzione è stata emanata nel 2006 e comprende l’istituzione di una serie di nuove agenzie insieme al College of Arts Science and Technology. Il Consiglio delle Qualifiche è il responsabile per l’emanazione dei “Livelli di Qualifica Maltesi” basati sul Quadro delle Qualifiche Europee.

SISTEMA SCOLASTICO OLANDESE Il Regno dei Paesi Bassi è composto dall’Olanda vera e propria e dalle isole caraibiche delle Antille Olandesi e di Aruba. Per essere precisi, il termine Olanda si riferisce solo alle due province della costa occidentale, l’Olanda settentrionale e l’Olanda meridionale. La nazione, retta da una monarchia costituzionale con sistema parlamentare, si caratterizza per la divisione dei poteri fra organi di Governo e sovrano, al quale però spetta un ruolo puramente rappresentativo. Fiorente apparato produttivo, densità demografica fra le più basse dell’Unione, meta culturale e turistica per molti giovani: la terra dei tulipani si presenta come crocevia tecnologico-economico dell’Europa centrale. Due le lingue parlate nel Paese: l’olandese e, come secondo idioma ufficiale, il frisone. Per quanto riguarda la professione di fede, la comunità locale si divide fra religione cattolica e tradizione protestante. Il sistema scolastico nazionale ha come riferimento il modello germanico, basato su un orientamento precoce teso a favorire l’inserimento sociale e professionale dei ragazzi. Contraddistinta da un’elevata qualità ed offerta formativa (secondo l’ultimo rapporto Pisa OCSE, i Paesi Bassi sono fra le prime nazioni al mondo), l’istruzione olandese ha molti aspetti di similarità con quella scandinava e prevede un’educazione obbligatoria multilivello di 12 anni, dai 5 ai 17 anni di età. Grande rilievo è dato al profilo internazionale, come si evince dal largo uso della lingua inglese nei documenti ufficiali. Il Ministero preposto è quello dell’Educazione, Cultura e Scienza (Ministerie van Onderwijs, Cultuur en Wetenschap) che stabilisce: le linee generali per i programmi di insegnamento e per gli esami, gli standard di competenza, l’inquadramento del corpo docente, i criteri per istituire una scuola (pubblica o privata), lo stanziamento dei fondi, i sussidi per gli studenti. Le politiche educative vengono regolate da leggi emanate dal Governo, mentre l’amministrazione e la gestione delle scuole di istruzione primaria e secondaria sono decentralizzate. Fino dalla fondazione del Regno nel 1813, lo Stato ha la responsabilità di garantire a tutti i giovani olandesi un sufficiente grado di istruzione. Nel Paese sono presenti istituti pubblici, privati e speciali. Ai sensi della Costituzione del 1848, infatti, ogni gruppo di persone può istituire una scuola sulla base del proprio culto religioso, delle proprie idee filosofiche o dei propri principi educativi. Naturalmente il Governo è responsabile della supervisione del sistema scolastico. La gestione delle scuole pubbliche (finanziate dallo Stato e controllate dalle amministrazioni locali) è di competenza delle autorità municipali. Le scuole speciali (basate su principi religiosi, ideologici e filosofico-educativi) ricevono dal governo il

medesimo trattamento finanziario delle scuole pubbliche, ma rispondono ad una particolare commissione. Le scuole private, infine, sono organizzate da associazioni e fondazioni e non percepiscono fondi governativi. Ogni istituto è legato ad un apposito Collegio Scolastico. Le materie d'insegnamento in tutti i tipi di scuola sono fissate per legge, così come gli obiettivi scolastici. Questo consente di garantire uniformità delle qualifiche in tutto il paese. La scuola dell’obbligo è gratuita, nonostante i genitori siano tenuti a acquistare libri di testo e altro materiale didattico per l’istruzione secondaria dei propri figli. A partire dai 18 anni lo studio diventa a pagamento, ma ogni studente riceve dallo Stato una borsa di studio di base, che può essere integrata con un prestito e/o una borsa di studio complementare. Organizzazione scolastica

Nei Paesi Bassi istruzione obbligatoria (leerplicht) è di 12 anni, dai 5 (ma molti bambini iniziano a 4 anni) ai 16-17 anni d’età. In realtà, il sistema prevede diverse modalità: dai 5 anni ai 17 anni se si sceglie l’orario intero, dai 5 ai 16 anni con tempo pieno, e fino ai 18 anni con tempo parziale (per taluni istituti secondari). Ad ogni livello si superano test di adempimento scolastico, somministrati dal Cito (Istituto Nazionale Olandese per l’Ideazione e lo Sviluppo di Test Scolastici). L'esito di queste prove contribuisce per il 50% al voto finale di ogni materia. Superando l'esame, si ottiene un diploma che consente l'accesso al grado d'istruzione successivo. Il sistema olandese si articola in: Scuola Primaria-elementare (Basisonderwijs oppure Bao, sbao), Scuola Secondaria-superiore (Voortgezet onderwijs) o in alternativa studi professionali, istruzione superiore (universitaria o professionale superiore). L'istruzione primaria nei Paesi Bassi va dai 4 ai 12 anni. Successivamente gli studenti sono avviati ai vari rami dell'istruzione secondaria in preparazione dell'istruzione pre-universitaria (VWO: fino a 18 anni; all'incirca paragonabile al liceo italiano), dell'istruzione secondaria generale avanzata (HAVO: fino a 17 anni; anche questa paragonabile al liceo, ma a livello un po' inferiore) e infine dell'istruzione secondaria pre-vocazionale (VMBO: fino a 16 anni; paragonabile più o meno all'istruzione professionale). Più dettagliatamente, la scuola elementare (Basisonderwijs) accoglie allievi tra i 4 e i 12 anni e comprende otto anni consecutivi di istruzione. Al termine, gli allievi possono scegliere tra:

insegnamento preuniversitario (voorbereidend wetenschappelijk onderwijs, VWO), simile al nostro liceo (fino a 18 anni), insegnamento secondario generale avanzato (hoger

algemeen voortgezet onderwijs, HAVO), anche questo simile al liceo ma di livello un po’ inferiore (fino a 17 anni), insegnamento secondario generale di livello medio

(middelbar algemeen voortgezet onderwijs, MAVO)

formazione professionale preparatoria (voorbereidend beroepsonderwijs, VBO), paragonabile all’istruzione professionale italiana (fino a 16 anni).

Chi, dopo gli studi pre-professionali, intende proseguire la formazione ha a disposizione le scuole di istruzione professionale di 2° ciclo, o MBO (Middelbaar Beroepsonderwijs), frequentate a partire dai 16 anni di età. L’ultima tappa del percorso didattico olandese è costituita dall’istruzione superiore, comprensiva di quella universitaria (WOWetenschappelijk Onderwijs) e di quella superiore professionale (HBO Hoger Beroepsonderwijs), impartita nelle Hogescholen. Educazione prescolare. A partire dal 1985-86 la normativa olandese ha previsto l’unificazione fra scuola materna e scuola elementare. Nel caso, però, che un bimbo di 4 o 5 anni non frequenti la scuola primaria può essere iscritto presso centri atti a sviluppare le capacità cognitive, emotive e sociali mediante il gioco. Esistono inoltre le “ludoteche”, aperte per tre giorni la settimana e frequentate da piccoli tra i 2 e i 4 anni, ed i “centri diurni”, aperti tutta la settimana e che accolgono i bambini che hanno dalle 6 settimane di età fino ai 4-5 anni. Scuola elementare (Basisonderwijs). Accoglie gli allievi fra i 4 ed i 12 anni, con 8 anni consecutivi di istruzione. La scuola primaria e elementare, detta comunemente Bao, prevede 8 livelli, dal Groep 1 sino al Groep 8. L’obbligatorietà scolastica olandese inizia dal secondo livello, dunque all’età di 5 anni. Il percorso si articola in classi inferiori (dal primo al quarto anno) e classi superiori (dal quinto all’ottavo anno). L’istruzione primaria è gratuita e sviluppa: emotività, apprendimento in forma interdisciplinare, creatività, abilità fisiche. Gli insegnamenti si basano su dei livelli di Groep, come scrivere e leggere, o, più avanti, con l’apprendimento di una lingua straniera, di solito l’inglese (negli istituti della Frisia si insegna anche il frisone). Materie base sono: lingua madre, seconda lingua, matematica, orientamento su esseri umani e mondo, educazione fisica e orientamento artistico. La valutazione è permanente in tutte le materie e non esistono norme ufficiali prefissate ai fini della promozione alla classe successiva (ogni scuola definisce autonomamente le procedure di valutazione). Al termine dell’ottavo e ultimo livello l'alunno dovrà sostenere un Citotoets, un esame con cui si apprende il migliore corso di studi successivo a cui lo studente risulta essere più idoneo. In ogni caso, non è previsto il rilascio di un attestato o diploma, bensì di un rapporto della scuola sul potenziale di apprendimento del ragazzo, corredato dal parere (non vincolante) degli insegnanti sulle scelte future. Nell’ambito della scuola primaria sono presenti tre tipologie: l’educazione generale (Bao), l’educazione speciale (Sbao) e l’educazione speciale avanzata per i bambini con difficoltà di apprendimento. Le scuole speciali sono destinate a persone fra i 3 ed i 20 anni con handicap fisici, mentali o disturbi della

socializzazione, a quali viene proposto (per quanto possibile) un curriculum normale anche al fine di un possibile inserimento nella scuola regolare. Di recente il governo ha lanciato il progetto " A scuola insieme," che promuove una più stretta collaborazione tra le scuole regolari e quelle speciali. Dopo la Bao, gli studenti scelgono fra varie possibilità offerte nel ciclo secondario di studi (Voortgezet Onderwijs):

VWO (educazione pre-universitaria) HAVO (educazione secondaria generale) MAVO (insegnamento secondario generale di

livello medio). VMBO (educazione secondaria pre-

professionale) A partire dall'anno scolastico 1993-94, i suddetti programmi di insegnamento iniziano con un periodo di formazione di base, in genere della durata di tre anni, che consente agli allievi di acquisire un'ampia formazione generale, senza una netta distinzione tra materie generali e materie scientifiche. VWO (Voorbereiddend Wetenschappelijk Onderwijs). È il corso di studi più lungo: dura 6 anni (dai 12 ai 18 anni d’età) e prepara gli allievi agli studi universitari e a quelli dell’istruzione professionale superiore. I corsi si articolano in tre tipi di scuola: Atheneum (che non prevede lo studio delle lingue antiche), Gymnasium (con insegnamento obbligatorio delle lingue antiche), Lyceum (con studio facoltativo delle lingue antiche). Il VWO si conclude con un esame finale detto EVWO (Eindexamen voorbereidend wetenschappelijk onderwijs), che comprende una prova interna all’istituto (Schoolexamen) ed un esame nazionale (Centraal examen). Al superamento dell’EVWO, gli studenti ricevono il Diploma voorbereidend wetenschappelijk onderwijs. HAVO (Hoger Algemeen Voortgezet Onderwijs). Sono scuole di istruzione secondaria generale, durano 5 anni (dai 12 ai 17 anni) e permettono l’accesso all’istruzione superiore professionale (HBO). Molti studenti dello HAVO decidono di passare al VWO o al MBO (Middelbaar Beroepsonderwijs), ossia corsi di istruzione professionale di 2° ciclo. Nei primi tre anni, tutti studenti seguire le stesse materie comprese le lingue, matematica, storia, arti e delle scienze. Nel terzo anno, devono scegliere uno dei quattro profili specializzati in alcuni settori. Olandese, inglese e alcune materie, sono materie obbligatorie. Nel corso dei tre anni comuni d'istruzione di base è obbligatorio l'insegnamento di una seconda lingua straniera oltre all'inglese, solitamente il francese o il tedesco. Il programma di studio del VWO e dello HAVO prevede obbligatoriamente l'apprendimento di una terza lingua straniera (da scegliersi tra il francese, il tedesco o lo spagnolo). Negli anni scolastici successivi dei corsi di apprendimento del VWO, HAVO e MAVO si può optare anche per lo studio di altre lingue straniere. L’esame finale, dell’HAVO (detto Eindexamen hoger algemeen

voortgezet onderwijs), si articola in prova interna ed esame nazionale. I diplomati ottengono l’ hoger algemeen voortgezet onderwijs. MAVO (Middelbaar Algemeen Voortgezet Onderwijs). Sono istituti di insegnamento generale medio di 4 anni (12-16 anni), al termine dei quali gli allievi possono proseguire l’istruzione secondaria professionale del 2° ciclo (MBO), passare ai corsi di formazione HAVO o entrare nel sistema dell’apprendistato. Anche qui l’esame finale prevede prova interna e verifica nazionale. VMBO (voorbereidend middelbaar beroepsonderwijs). Si tratta delle scuole medie pre-professionali, le quali accolgono circa il 60% dei ragazzi frequentanti l’istruzione secondaria. Il corso didattico, introdotto nel 1992, ha durata quadriennale (dai 12 ai 16 anni) e conduce ai corsi di istruzione professionale di 2° ciclo (MBO) o al sistema di apprendistato. Gli studenti ricevono una formazione professionale, accanto all’insegnamento teorico di lingue, matematica, storie, arti e scienze. Nel VMBO sono individuabili quattro diversi livelli, all’interno dei quali è presente una diversa combinazione fra teoria e pratica. Analogamente agli altri percorsi di scuola secondaria, i ragazzi devono affrontare esame interno e nazionale. Istruzione e Formazione professionale Il Olanda il sistema scolastico olandese dell’istruzione e formazione professionale prevede tre fasi:

istruzione pre-professionale, 12/16 anni (VMBO); istruzione professionale, dai 16 anni (MBO); istruzione tecnica-professionale superiore, da 20 anni in

poi (HBO) . La prima fase è già stata analizzata nel precedente paragrafo, mentre la terza sarà analizzata nel prossimo. Per quanto riguarda l’istruzione professionale secondaria, essa è affidata alle MBO (Middelbaar Beroepsonderwijs), scuole di 2° ciclo cui ci si iscrive a 16 anni, per un periodo dai 6 mesi ai 4 anni di studi. Tre, in particolare, le tipologie di studi: lungo (che dà modo di accedere all’istruzione professionale post-secondaria), medio e breve. Gli studenti possono scegliere fra 4 settori:

tecnico agricoltura economia e amministrazione (che include anche turismo e

tempo libero) servizi sociali e sanitari.

L’MBO, inoltre, è suddiviso in quattro livelli: 1° Livello: addestramento professionale per assistenti 2° Livello: livello base 3° Livello: professionale 4° Livello: formazione specialistica

L’educazione ha carattere sia generale che professionale.

Il sistema olandese della formazione professionale si caratterizza per una sinergica integrazione tra scuola e mondo del lavoro. La maggior parte dei corsi prevede, infatti la formazione in impresa: esistono stage obbligatori di 200 giorni complessivi di cui 100 giorni da svolgere durante il corso e 100 giorni alla fine. Le scuole MBO possono anche proporre propri percorsi di studio e formazione indicando i livelli di conoscenza e di competenza professionale da far acquisire agli allievi. La maggior parte degli studenti delle MBO ha frequentato le scuole medie pre-professionali (VMBO), ma sono molti anche i ragazzi provenienti dalle HAVO. La Legge del 1996 sull'Educazione e sulla Formazione professionale (WEB) ha riunito i programmi di apprendistato e le scuole professionali in un unico istituto di insegnamento: il centro di formazione regionale (Regional Training Centres -ROCs). Nel Paese sono circa 40 i centri regionali. Tutti i corsi combinano l'apprendimento a scuola con l'apprendimento nella pratica. Esistono due varianti: la formazione professionale (BOL, in cui la pratica deve corrispondere ad un minimo del 20% e ad un massimo del 60% del corso di formazione) e il tirocinio di apprendistato (BBL, in cui la pratica corrisponde ad un minimo del 60% del corso di formazione). I ragazzi che scelgono la formazione in apprendistato devono aver assolto l’obbligo scolastico ed aver compiuto i 16 anni. I corsi durano da uno a tre anni e risono più di 400 corsi di formazione. I corsi preparano all’esercizio di un’attività professionale o di un mestiere a più livelli: principiante, autonomo, specializzato. La formazione sul posto di lavoro è abbinata a quella teorica, che può svolgersi presso una scuola (Streekscholen) e per il quale è previsto il pagamento di una retta. Il sistema dell’apprendistato è gestito da un’Agenzia nazionale, che garantisce i contenuti della formazione pratica. I centri di formazione regionali si occupano anche dell'istruzione per gli adulti. In Olanda esistono inoltre centri di formazione femminili. Istruzione superiore In Olanda il terzo livello di studi comprende l'istruzione universitaria e l’istruzione superiore professionale, cui si aggiunge la Open Universiteit (OU, apprendimento a distanza a livello superiore). Dal 2002 è stato inoltre introdotto il sistema bachelor-master. L'istruzione superiore è destinata a studenti dai 18 anni in su. Università (WO-Wetenschappelijk Onderwijs). Il sistema olandese si avvale di 13 atenei, di cui 9 specializzati in scienze sociali, naturali e umanistiche (Leiden, Groningen, Limburg, Rotterdam, Amsterdam, Utrecht, Nijmegen, Tilburg e Maastricht) e 4 aventi un orientamento di tipo tecnico (Delft,

Eindhoven e Universiteit Twente) o professionale agricolo (come il centro universitario Universiteit Wageningen). I corsi universitari hanno una durata minima quadriennale, fatta eccezione per le facoltà di medicina, farmacia e veterinaria (sei anni), odontoiatria e filosofia di una particolare branca di studio (cinque anni). I WO prevedono un periodo annuale “di base” che si conclude con un esame di propedeutica per entrare nella successiva fase di specializzazione. Per iscriversi all'università occorre essere in possesso di un diploma VWO, sostenere un esame propedeutico HBO al fine di ottenere un attestato HBO o sostenere un esame di ammissione (colloquium doctum). Ammissione: i posti nei vari atenei vengono assegnati tramite un sistema di ammissione centralizzato. Qualora in talune facoltà sia previsto il numero chiuso, gli studenti vengono selezionati per estrazione a sorte. Alla fine del primo anno, occorre sostenere un "esame propedeutico" che deve essere superato nell'arco del biennio. L'esame conclusivo deve essere sostenuto dopo il quarto anno. Per ogni materia sono previsti esami intermedi (tentamens), in genere ogni due o tre mesi. Gli studenti che sospendono gli studi prima dell'esame finale ricevono una dichiarazione ufficiale in cui si specifica il grado di istruzione raggiunto e gli esami intermedi sostenuti. Qualora riescano a superare l'esame di laurea finale, viene loro rilasciato un attestato del livello raggiunto e conferito il titolo di doctorandus (drs) o meester (mr). Istruzione superiore professionale (HBO-Hoger Beroepsonderwijs). L'insegnamento professionale superiore (HBO) fornisce una formazione sia teorica che pratica per l'esercizio di professioni che richiedono qualifiche di livello superiore. I corsi sono quasi sempre abbinati ad un particolare ramo d'attività. In genere il periodo di studio è di 4 anni (fino ad un massimo di frequenza di 6 anni), ma per alcuni corsi a tempo parziale è ammessa la frequenza per 9 anni. L’obiettivo primario dell’HBO è favorire l’inserimento lavorativo. A tal fine sono previste esperienze di stage presso le aziende. Gli studenti che intendono frequentare una formazione di tipo HBO devono essere in possesso di un diploma HAVO, VWO o MBO. Può essere inoltre richiesto il superamento di un esame a questo livello in due campi di studio specifici. Oltre ai requisiti di istruzione preparatoria, gli istituti di insegnamento possono imporre anche altri criteri di ammissione connessi con l'esercizio di una determinata professione. Anche per il HBO è stato introdotto un sistema di ammissione centralizzato basato sull'estrazione a sorte: qualora il numero delle domande nei confronti di una data facoltà superi i posti disponibili, si procede all'estrazione a sorte. Sette gli ambiti professionali previsti:

insegnamento

tecnologie agricoltura arte economia affari sociali e culturali assistenza sanitaria

Gli allievi degli istituti di insegnamento professionale superiore che superano l'esame conclusivo ricevono un attestato HBO e acquisiscono il titolo di ingenieur (ing) (perito tecnico o agrario) o di baccalaureus (bc, bachelor) in altre discipline. Master e baccalaureato. Nel settembre 2002 è stata introdotta una struttura baccalaureato-master. I corsi di baccalaureato hanno una durata triennale nella struttura universitaria WO (180 crediti di studio) e una durata quadriennale nella scuola superiore HBO (240 crediti di studio). Al conseguimento del titolo di baccalaureato presso la struttura universitaria lo studente può decidere di specializzarsi ulteriormente e conseguire un master. I corsi di studio per il master possono durare uno o due anni a secondo dell'indirizzo di studio scelto (60-120 crediti di studio). L’iter per il master in medicina ha una durata triennale (180 crediti di studio). Una volta completati i programmi di studio quadriennali presso la struttura universitaria, gli studenti possono scegliere una specializzazione ulteriore o svolgere attività di ricerca, vale a dire il dottorato (PhD degree).

Valutazione e certificazione Scuola primaria Valutazione

L’autorità competente, cioè il Consiglio di Scuola, informa i genitori sui progressi dall’allievo. Quando un allievo lascia la scuola, il capo di istituto con il gruppo di insegnanti redige un rapporto che dà informazioni su di lui alla nuova scuola: una copia del rapporto è data ai genitori. L’Istituto Nazionale per la Valutazione sviluppa test che le scuole possono usare per misurare i risultati finali e paragonarli con quelli delle altre scuole(esami finali di scuola primaria).Il numero di bambini che sono sottoposti a questi test aumenta ogni anno fino ad essere arrivato al 78% del 1999. Lo stesso Istituto sviluppa anche test per misurare il progresso individuale degli allievi. Promozione Non vi sono regole ufficiali sulle promozioni. Ogni scuola pianifica differentemente questo aspetto: un allievo può occasionalmente ripetere un anno, ma lo scopo dichiarato di garantire un ininterrotto processo di sviluppo significa che ciò è evitato appena possibile. Certificazione Il Decreto sugli obiettivi di apprendimento della educazione primaria del 1988 definisce in termini generali gli obiettivi minimi che le scuole dovrebbero mirare ad ottenere nel loro insegnamento in termini di conoscenza, comprensione ed abilità.

Alla fine dei loro otto anni di scuola primaria gli allievi non ricevono un certificato o un diploma, ma un rapporto scolastico che descrive il loro livello di risultati ed il loro potenziale. Questo rapporto è redatto dal capo d’istituto in collaborazione con lo staff di insegnanti ed è ad uso della scuola secondaria scelta; una copia viene anche rilasciata ai genitori.

Scuola secondaria inferiore Valutazione

L’autonomia di cui godono le scuole le autorizza ad usare un loro sistema di valutazione continua. Per le materie insegnate sono stati stabiliti degli obiettivi nazionali che consistono in standard minimi obbligatori che le scuole devono raggiungere. Una valutazione interinale può anche avere luogo dove le materie non sono state insegnate in tutto il periodo della educazione secondaria di base; i test finali tuttavia non possono essere sostenuti prima della fine del secondo anno di corso. Le scuole possono integrare questi test con i loro e decidere i tempi di somministrazione. I ragazzi che hanno completato il periodo di educazione secondaria di base ricevono una certificazione nel lasciare la scuola secondaria; alla fine del secondo anno le autorità competenti offriranno ai giovani un consiglio orientativo. Gli allievi che non sono in grado di raggiungere tutti gli obiettivi possono qualificarsi in esenzione dagli stessi,oppure da una o due materie del core curriculum; decisioni su questo tema sono prese da un apposito Comitato nominato dal Consiglio di Scuola. Sotto il controllo del Ministero sono predisposti test per ogni materia del curriculo fondamentale basati sugli obiettivi di apprendimento di materie o gruppi di materie: in proposito è attualmente in atto il Programma 1998-2003. Dal 1997/8 sono state introdotte più grandi variazioni in relazione alle differenze fra gli allievi. Invece di due tre o quattro test alternativi sarà disponibile un solo test ma in un grande numero di variabili. E’ a discrezione di ogni scuola decidere quale variante usare per i singoli, le classi o i diversi tipi di corsi. Esse differiscono nei gradi di astrazione e complessità: per alcuni casi ci sono test modulari da cui il docente può comporre test completi. Promozione

Il progetto della scuola delinea la sua politica anche in materia di promozione degli allievi. Durante il periodo di scuola secondaria gli allievi possono ripetere un anno o possono essere ammessi all’anno successivo su basi provvisorie. Gli allievi possono impiegare fino a 5 anni per completare il primo livello della scuola secondaria( che dura normalmente o 3 o 4 anni).Dal 1996 è possibile estendere questa possibilità a 6 anni nel caso di malattia, disabilità o stranieri. Esami e certificati finali Nel 1999-2000 è stato introdotto un nuovo tipo di struttura: i ragazzi opteranno alla fine del secondo o terzo anno per uno dei 4 indirizzi ed uno dei 4 settori Essi sceglieranno le materie di

esame che comprenderanno una materia dell’area comune, una dell’area di indirizzo ed una opzionale. L’Istituto Nazionale per lo Sviluppo del Curricolo ha sviluppato nuovi programmi di esame che si collegano con gli AT ed i nuovi indirizzi per tutti i tipi di materie che entreranno in funzione con gli esami del 2003. Invece i vecchi esami finali di MAVO e per le materie generali del VBO comprendono due parti: esami interni alla scuola ed esami nazionali. L’esame interno per ogni materia è organizzato e valutato dalla scuola e realizzato durante l’anno finale; esso consiste di uno o più test scritti o orali; il voto dell’esame interno è comunicato all’allievo prima dell’inizio dell’esame nazionale. L’esame nazionale per ogni materia in MAVO e VBO è lo stesso per tutte le scuole ed è realizzato nel momento deciso dall’autorità centrale. Il voto finale di ogni materia è la media aritmetica fra il voto dell’esame interno ed esterno: i voti sono dati su di una scala da 1 a 10 con il livello 6 considerato sufficiente. Il vecchio esame VBO consiste di 6 materie alcune delle quali generali ed altre professionali(queste possono essere al minimo due). Gli esami possono essere sostenuti a uno dei 3 livelli: A,B,C nel caso di materie professionali o a 4 livelli: A, B, C e D nel caso di materie generali. In questo campo i livelli A e B (i più facili) possono essere raggiunti con esami interni. Non ci sono esami nazionali per le materie professionali. I candidati ricevono un diploma con l’indicazione dei dipartimenti seguiti e delle materie di specializzazione. Dal 1991 è possibile ottenere una qualificazione VBO di tipo teorico, quando in tutti gli esami si sia ottenuto il livello C che è il più alto. Uno degli obiettivi di introdurre la qualificazione unificata MAVO/VBO è di aumentare il numero di allievi VBO che si iscrivono ad un corso professionale di secondo livello. Gli allievi che passano l’esame in solo una delle materie o in alcune ricevono un certificato per le materie passate. L’esame MAVO consiste di 6 materie che possono essere sostenuti al livello C o D. Il livello D è il più alto ed almeno tre materie debbono essere sostenute a questo livello. E’ obbligatorio sostenere l’esame di Olandese più una lingua moderna. Le restanti quattro materie possono essere scelte fra le seguenti: Francese, Tedesco, Inglese, Spagnolo, Friso, Turco, Arabo, storia e politica, geografia, studi sociali, matematica, fisica, chimica, biologia, economia, musica, disegno, attività artigianali. Solo una di queste tre materie può essere scelta per l'esame. La combinazione di materie scelta non può includere più di tre lingue su sei. Dal 1994/95 è possibile conseguire una certificazione MAVO/VBO per la quale gli allievi debbono scegliere un certo numero di materie teoriche più una materia professionale al livello più alto. Gli allievi con la qualificazione MAVO possono proseguire nella formazione professionale

superiore, ma alcuni vanno anche al HAVO. Scuola secondaria superiore Questo livello è costituito da due anni; dal 1998 sono in azione

riforme radicali. Promozione Il programma della scuola descrive il cammino da percorrere per stabilire se ed in che misura l’organizzazione ed i contenuti dell’apprendimento stanno raggiungendo i risultati desiderati. Gli allievi possono occasionalmente ripetere un anno, ma è anche possibile essere ammessi all’anno successivo su base provvisoria, tranne che all’ultimo anno. Esami finali e certificazioni di HAVO e VWO Dal 1998/99 un nuovo programma di esame è stato introdotto per ogni materia, che si collega con le quattro combinazioni di materie. Gli esami finali sono strutturati in due parti: un esame nazionale tenuto all’ultimo anno ed una parte organizzata dalla scuola. Per alcune materie ci sono solo esami interni. L’esame interno della scuola prende la forma di una analisi del portfolio che comprende diversi elementi documentati in relazione a modalità decise dalla scuola; per esempio una lista di livelli o esempi di lavori di progetto. Le caratteristiche che gli esami interni debbono presentare sono definite nel programma di esame e comprendono tutti gli elementi che costituiscono il portfolio dell’esame per ogni materia Gli elementi separati di ogni esame non devono essere necessariamente programmati per l’ultimo anno; la scuola può infatti decidere quando le singole parti debbono essere sviluppate. L’esame nazionale consiste degli stesse domande – o di domande di un equivalente grado di difficoltà – per tutti gli allievi ed è valutato in relazione a standard nazionali. Viene tenuto nello stesso periodo in tutte le scuole. Le materie opzionali vengono esaminate sulla base del portfolio. I candidati certificati ricevono un diploma nazionale che enumera tutte le materie dell’esame ed un verbale che comprende i livelli raggiunto negli esami interni, il programma di esame seguito per gli esami interni ed il punteggio conseguito negli esami nazionali, l’argomento o il titolo del progetto affrontato con le materie studiate per esso ed i voti ottenuti per le materie di cultura, arte ed educazione fisica, i voti finali ottenuti nelle materie nazionali ed il risultato dell’esame finale.

SISTEMA SCOLASTICO POLACCO Nazione indipendente dal 1918, nel secolo scorso la Polonia ha subito vicissitudini e contrasti a causa delle due “superpotenze” di Germania (durante il secondo conflitto mondiale) e Unione Sovietica (dal 1947 al 1989). Con la fine dell’ultima guerra (1945), i confini del Paese sono stati ridisegnati verso ovest, con ovvie ripercussioni sul piano demografico: oltre tre milioni di profughi, soprattutto tedeschi, polacchi e bielorussi, si sono trovati senza patria ed hanno dovuto emigrare altrove.

Da Stato sostanzialmente multietnico, la Polonia ha visto una massiccia riduzione delle minoranze. Ad oggi, i polacchi, di origine slava, costituiscono la quasi totalità degli abitanti (tranne alcune comunità tedesche, ucraine, bielorusse, slovacche, ceche, lituane ed ebree). Dopo il crollo del muro di Berlino, il Paese è stato il primo dell’Europa orientale ad intraprendere la fase di transizione al post-comunismo, che ha condotto lentamente ad un mercato di tipo capitalistico. Ma ciò non ha determinato per tutti un miglioramento della condizione sociale. In particolare, dallo sviluppo economico e dal rapido mutamento politico-organizzativo è derivato un importante degrado del welfare nazionale, con ovvie ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione. Gli ultimi vent’anni hanno registrato una crescita economica, culminata nel boom del 1995-1998 e un successivo rallentamento nel periodo successivo. Dal 2003 il Pil nazionale ha ricominciato a segnare il segno positivo, soprattutto dopo l’ingresso nell’Unione Europea nel maggio 2004. Nel 1999 è stata varata una riforma amministrativa, in base alla quale il Paese è stato suddiviso in tre livelli di unità locali: regioni (województwo), province (powiat) e comuni (gmina). La religione più diffusa in Polonia è, come noto, quella cattolica con una percentuale di praticanti superiore al 90% della popolazione. Nazione indipendente dal 1918, nel secolo scorso la Polonia ha subito vicissitudini e contrasti a causa delle due “superpotenze” di Germania (durante il secondo conflitto mondiale) e Unione Sovietica (dal 1947 al 1989). Con la fine dell’ultima guerra (1945), i confini del Paese sono stati ridisegnati verso ovest, con ovvie ripercussioni sul piano demografico: oltre tre milioni di profughi, soprattutto tedeschi, polacchi e bielorussi, si sono trovati senza patria ed hanno dovuto emigrare altrove. Da Stato sostanzialmente multietnico, la Polonia ha visto una massiccia riduzione delle minoranze. Ad oggi, i polacchi, di origine slava, costituiscono la quasi totalità degli abitanti (tranne alcune comunità tedesche, ucraine, bielorusse, slovacche, ceche, lituane ed ebree). Dopo il crollo del muro di Berlino, il Paese è stato il primo dell’Europa orientale ad intraprendere la fase di transizione al post-comunismo, che ha condotto lentamente ad un mercato di tipo capitalistico. Ma ciò non ha determinato per tutti un miglioramento della condizione sociale. In particolare, dallo sviluppo economico e dal rapido mutamento politico-organizzativo è derivato un importante degrado del welfare nazionale, con ovvie ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione. Gli ultimi vent’anni hanno registrato una crescita economica, culminata nel boom del 1995-1998 e un successivo rallentamento nel periodo successivo. Dal 2003 il Pil nazionale ha ricominciato a segnare il segno positivo, soprattutto dopo l’ingresso nell’Unione Europea nel maggio 2004. Nel 1999 è stata varata una riforma amministrativa, in base alla quale il Paese è stato suddiviso in tre livelli di unità locali: regioni (województwo), province (powiat) e comuni (gmina). La religione più diffusa in Polonia è, come noto, quella cattolica con una percentuale di praticanti superiore al 90% della popolazione. Dopo tale preambolo è più facile comprendere il sistema scolastico nazionale, che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti riforme. Cancellata l’impostazione sovietica, infatti, l’impianto educativo non poteva non subire un forte impatto dal nuovo assestamento istituzionale. Il rinnovamento dell’istruzione ha teso a cancellare ogni retaggio del precedente regime, inteso anche come forma di "russificazione" della cultura polacca

La prima legge di riordino della scuola fu emanata il 7 Settembre 1991. Il provvedimento all’art.13 stabilisce uno dei principali compiti della scuola pubblica: consentire agli allievi di mantenere il proprio sentimento di identità nazionale, religiosa ed etnica, ed in particolare di rendere possibile l’apprendimento della lingua, della storia e della cultura di appartenenza. La tutela delle minoranze e la lotta alla discriminazione razziale sono temi fortemente sentiti dal Legislatore, così come ribadito dal Testo Costituzionale adottato nel 1997. Nel 1999 fu varata una nuova normativa (emendata nel 2001 e nel 2003), che ha modificato molti aspetti in materia di amministrazione, finanziamento, controllo, vigilanza, orientamento e diritti/doveri dei docenti. Tra il 1999 ed il 2007 i due sistemi scolastici, vecchio e nuovo, sono coesistiti. La riforma si propone di migliorare il sistema scolastico, così da adattare il livello di istruzione secondaria alle mutate esigenze del mercato. Gli Obiettivi sono seguenti:

Miglioramento del livello della qualità; Preparazione al mondo del lavoro e alla mobilità; Sviluppo dell’istruzione lungo tutto l’arco della vita per sostenere il mercato

del lavoro e sviluppo delle risorse umane per un’economia competitiva; Facilità di accesso a tutti i livelli d’istruzione; Creazione di un efficace sistema di orientamento e guida al mondo del lavoro.

La competenza legislativa sulle politiche di istruzione e formazione è statale e spetta al Ministero per l’Istruzione nazionale e lo sport che, soprattutto attraverso le attività svolte dal Dipartimento per l’Istruzione Professionale e Continua, elabora le politiche di istruzione e formazione e, tra l’altro, supervisiona l’azione del Sovrintendente all’Istruzione (Kurator) il quale, nominato dal Ministro, è responsabile in ogni regione (voivodato) della “supervisione pedagogica” (qualità dell’offerta di istruzione e formazione). La gestione e l’amministrazione del sistema è invece decentrata, in particolare:

• Le autorità dei voivodati hanno un ruolo di coordinamento con il Ministero e gestiscono diverse strutture quali ad esempio gli istituti pubblici per la formazione degli insegnanti;

• le province sono invece responsabili della gestione della scuola secondaria, post-secondaria oltre che dei Centri di Istruzione Pratica e Continua (CKU e CPU);

• i comuni gestiscono l’istruzione dell’infanzia, l’istruzione primaria e i ginnasi. Il Ciclo d’istruzione previsto dalla Legge Nazionale sull’Istruzione del 1999 è il seguente:

Primary education (7-13 anni) Lower Secondary education: Gymnasium (13-16) Upper secondary education: General upper secondary school (16-19):

Specialized upper secondary school (16-19); Technical secondary school (16-20); Basic vocational school (16-18/19); Supplementary general secondary school (18/19-20/21); Supplementary technical secondary school (18/19-21/22) Post-Secondary education: Post-Secondary school (19-21) Higher education: Non-university higher vocational school; Teacher

training collages; Traditional Univesities, Technological Universities; Academies.

I finanziamenti del sistema educativo provengono dallo Stato attraverso i governi locali e regionali. Fondi supplementari vengono da bilanci di amministrazioni locali, donazioni e fondi speciali. Inoltre, la legge statale permette alle scuole di stabilire i propri bilanci. Le scuole private (che hanno lo status di scuola pubblica) ricevono un sussidio per ciascun alunno, dal bilancio del governo locale. Le restanti istituzioni di istruzione superiore privata si autofinanziano completamente.

Fin dal 1999 quasi tutte le scuole sono amministrate dai governi locali: gminas (municipi), poviats (contee); nel caso di scuole di livello regionale, invece, da autogoverni regionali (voivodship). E’ opportuno rilevare che la Commissione Europea ha periodicamente monitorato i progressi compiuti dalla Polonia nel capitolo “Istruzione, formazione, gioventù” ai fini dell’adesione all’Ue. La Commissione europea ha valutato positivamente, alla luce della riforma della scuola del 1999, la scelta della Polonia di migliorare il sistema d'insegnamento secondario, sottolineando anche l'importanza dell'insegnamento tecnico generale e dell'insegnamento superiore, al fine di facilitare la mobilità dei giovani al termine degli studi che si presentano sul mercato del lavoro. Inoltre, rileva la Commissione, la redistribuzione delle competenze di gestione a vantaggio delle autorità regionali e locali dovrebbe contribuire a rendere più efficace la gestione delle risorse finanziarie. Nonostante non sia ai vertici delle classifiche comunitarie in materia di istruzione, di recente la Polonia ha fatto registrare buoni risultati. In particolare sul fronte dell’abbandono scolastico, nel 2005 il Paese si è collocato in linea con i parametri fissati a Lisbona: 6% contro un limite massimo pari al 10%. Circa il 90% degli studenti polacchi, inoltre, raggiunge l’esame di maturità e l’85% conclude positivamente gli studi superiori. D’altro canto, il tasso di alfabetizzazione della popolazione presenta una percentuale molto elevata, superiore al 99%. Come non ricordare infine la lunga tradizione universitaria: l’Università Jagelloniana di Cracovia (fondata nel 1364) fu la seconda dell’Europa centrale, dopo l’Università di Praga (1348). Altri importanti atenei si trovano a Varsavia (1818), Poznań (1919), Lublino (1916), Łódź (1945), Toruń (1945) e Katowice (1968). Anello debole della catena educativa appare tuttora l’educazione pre-scolastica, non sufficientemente supportata dal punto di vista finanziario. Tale situazione pone la Polonia fra gli ultimi Paesi dell’Ue per quanto riguarda asili nido e scuole materne.

Organizzazione scolastica

L'istruzione pubblica è gratuita per tutti. Attualmente l’istruzione elementare e quella superiore sono pubbliche. Le scuole private, anche se in espansione, coprono solo lo 0,6% degli studenti. Il ministero dell’Educazione sta incoraggiando l’incremento degli istituti privati per diversificare l’offerta scolastica e per offrire un’alternativa al sistema scolastico nazionale. L’istruzione obbligatoria dura 12-13 anni, a partire dai 6-7 fino ai 18 anni d’età. Essa copre l’istruzione primaria (szkola podstawowa) e l’istruzione secondaria inferiore (gimnazjum). È suddivisa in 3 livelli: il 1° da 7 a 10 anni, il 2° da 10 a 13 anni e il 3° da 13 a 18 anni. Dal 1997 l’età dell’obbligo scolastico è stata elevata a 18 anni, coprendo così i primi 2 anni dell’istruzione secondaria di II grado. La riforma del 1999 ha ridotto il periodo della scuola primaria da 8 a 6 anni ed ha reinserito il liceo della durata di tre anni (scuola secondaria per ragazzi, che offre una formazione di carattere generale e una specializzazione). Tutto ciò pone la nazione polacca in armonia con linee-guida europee della Strategia di Lisbona. Come già riferito, le scuole primarie sono finanziate dai governi locali, le scuole secondarie da quelli provinciali, mentre l’educazione superiore è di competenza del budget di spesa nazionale. Il schema educativo nazionale si articola in:

educazione pre-scolastica (3-6), educazione primaria (7-13), educazione secondaria di I grado (13 -16), educazione secondaria di 2° grado (16-18), educazione post-secondaria educazione superiore.

Educazione pre-scolastica. E’ il primo livello di istruzione e riguarda i piccoli dai 3 ai 6 anni d’età. L’educazione prescolare è facoltativa, ma dall’anno 2004-2005 il Ministero per l’Istruzione nazionale e lo sport ha introdotto un grado 0 obbligatorio di preparazione alla scuola primaria, spostando l’inizio degli studi dell’obbligo da 7 a 6 anni d’età. Oggi, dunque i bambini di 6 anni devono frequentare o la scuola materna (przedszkola) o un anno di scuola pre-primaria (oddziały przedszkolne). Gli obiettivi di tale fase educativa sono: l’acquisizione della conoscenza e della consapevolezza di sé e del mondo circostante; l’acquisizione delle competenze attraverso delle attività, la ricerca di uno spazio fra i coetanei e nella comunità, la costruzione del sistema di valori. Gli asili pubblici sono amministrati e finanziati dai comuni. Educazione primaria (szkoly podstawowe). Destinata ai ragazzi dai 6 ai 13 anni d’età (dal 1999 prevede infatti una durata di 6 anni), è gratuita ed ha come unico requisito d’ammissione l’età, ossia aver compiuto 7 anni durante l’anno solare in cui inizia l’istruzione obbligatoria. La scuola primaria è suddivisibile in due unità: nei primi tre anni

(classi I-III) gli studenti imparano la lettura e la scrittura, matematica, basi tecniche e abilità sociali, oltre a religione/etica. Il successivo triennio (classi IV-VI) prevede lo studio di lingua polacca, storia ed educazione civica, lingua straniera, matematica, scienze naturali, musica, arte, tecnologia, scienza del computer, educazione fisica, lezioni con il tutor di classe. I 2 livelli della scuola primaria adottano una diversa organizzazione curriculare. Nel 1° livello (dal 1° al 3° anno) è previsto un insegnamento integrato volto a creare un passaggio graduale dall’istruzione preprimaria a quella primaria. Al 2° livello (dal 4° al 6° anno), si parla di blocchi di materie: Scienze Naturali, Area Umanistica, Tecnologia. Alcune materie sono escluse da questa organizzazione in blocchi: Matematica, Educazione Fisica e Religione/Etica. Oltre ai blocchi di materie sono stati introdotti dei “percorsi educativi”: Educazione alla Salute, Educazione Ecologica, Educazione alla Lettura e ai Media, Educazione alla Società (Educazione alla Vita Familiare, Patrimonio Culturale della Regione, Educazione Civile e alla Patria). Le attività educative obbligatorie comprendono: Lingua Polacca, Storia ed Educazione. Alla fine del percorso, tutti i bambini affrontano un test per stabilire i propri livelli di coscienza ed abilità. Il superamento della prova, obbligatoria, permette di accedere al gimnazjum. Educazione secondaria di I grado (gimnazjum). E’ strutturata in 3 anni di studio, dai 13 ai 16 anni d’età. Il curriculum di base è quello stabilito dal Ministero e deve essere rispettato da ogni scuola. Le materie di studio obbligatorie sono: Lingua Polacca, Storia, Educazione Civica, Lingua Straniera, Matematica, Fisica e Astronomia, Chimica, Biologia, Geografia, Arte/Musica, Tecnologia, Informatica, Educazione Fisica e lezioni con il tutor di classe. Ad esse si aggiungono i seguenti percorsi educativi: Educazione Filosofica, Educazione alla Lettura e ai Media, Educazione alla Salute, Educazione Ecologica, Educazione Religiosa/Patrimonio Culturale della Regione, Difesa Civile, Educazione Europea, Cultura Politica nel contesto della civiltà mediterranea. Al termine della scuola secondaria inferiore (16 anni) si svolge un esame generale obbligatorio, i cui risultati vengono riportati sul certificato rilasciato al termine del gimnazjum. Educazione secondaria di II grado. Copre la fascia d’età fra i 16 ed 18 anni o 19/20 anni, in base alla tipologia di studi scelti. La scuola secondaria superiore si suddivide, infatti, in:

Liceum ogólnokszalcaþce - scuola secondaria superiore di tipo generale della durata di 3 anni (16-19 anni) Liceum profilowane - scuola secondaria superiore

specializzata della durata di 3 anni (16-19 anni) Technikum – scuola secondaria tecnica della durata di 4

anni (16-20 anni) Zasadnica szkola zawodowa – scuola professionale di

base della durata di 2-3 anni. Coloro che la concludono hanno accesso al mestiere oppure alla scuola secondaria

generale supplementare (liceum uzupełniające) o alla scuola secondaria professionale supplementare, (technikum uzupełniające). Uzupelniajaþce liceum ogólnoksztalcace – scuola

secondaria generale supplementare, introdotta a partire dall’a.s. 2004/2005, che offre 2 anni di istruzione per gli studenti tra i 18 e i 20 anni che hanno concluso la scuola professionale di 2-3 anni

Technikum uzupelniajaþce – scuola secondaria professionale supplementare, introdotta a partire dal 2004/2005, che offre 3 anni di istruzione professionale per gli studenti tra i 18 e i 21 anni che hanno concluso Per tutti i tipi di istituto l’unico criterio di ammissione è il certificato di fine gimnazjum. I curricola dell’istruzione secondaria superiore, definiti dal Ministero dell’Educazione e dello Sport, sono divisi per materie: Lingua Polacca, Lingua Straniera, Latino e Cultura Antica, Matematica, Storia, Educazione Civica, Geografia, Biologia, Fisica e Astronomia, Chimica, Tecnologia, Informatica, Arte, Musica, Preparazione alla Difesa, Educazione Fisica, Etica (opzionale), Filosofia (opzionale), Educazione alla Vita Familiare, Studi Culturali, Imprenditorialità, Lingua minoritaria. All’interno di ogni materia sono possibili variazioni a seconda che le materie vengano insegnate in una scuola generale, specializzata o professionale. Il curriculum di ogni materia è strutturato intorno ai seguenti punti: obiettivi, contenuti, risultati auspicati. Gli insegnanti sono liberi di scegliere i libri di testo da una lista approvata dal Ministero. Possono, inoltre, decidere i metodi di insegnamento e di valutazione, introdurre metodi di insegnamento innovativi e definire curricola individuali (preparati dagli insegnanti e approvati dal Ministero dell’Educazione Nazionale e dello Sport). L'Esame nazionale organizzato al termine dell’istruzione secondaria superiore generale o specialistica o dell’istruzione secondaria tecnica e professionale prende il nome di Matura o ED o Egzamin dojrzałości. È obbligatorio solo per gli alunni che vogliono ottenere il certificato il S¢wiadectwo dojrzalos¢ci, richiesto per accedere all’istruzione superiore. Il Matura è definito dalle autorità educative regionali e comprende una prova scritta di lingua e letteratura polacca, e una su una materia opzionale scelta dall’alunno. Gli esami orali (stabiliti da ogni istituto) sono relativi alla lingua e letteratura polacca, una lingua straniera e una materia opzionale. La skoly zasadnicze (scuola professionale) rilascia invece il s¢wiadectwo ukon¢czenia skoly zasadeiczej, un certificato che permette agli studenti di entrare nel mercato del lavoro. Educazione post-secondaria. Viene offerta dalla szkola policealna inclusa nel livello secondario e dagli istituti di istruzione superiore di tipo professionale, istituiti nel 1997 con la Legge sulle scuole professionali di livello superiore. Le

qualifiche rilasciate dagli istituti di istruzione superiore vengono definite dal Ministero nazionale per l’educazione e lo sport. Sono previsti istituti professionali statali e non-statali. Szkola policealna Gli istituti di istruzione post-secondaria sono gestiti dalle unità amministrative centrali, dalle unità locali con gestione autonoma e dalle organizzazioni non governative e della chiesa. La durata prevista per la szkola policealna varia a seconda del settore professionale e viene specificata nella Classificazione delle Professioni. Per la maggior parte delle professioni varia da 2 anni a 2 anni e mezzo, per alcune si riduce ad un anno. Gli istituti di istruzione post-secondaria ammettono tutti i diplomati del livello secondario superiore di tipo generale, ma la maggior parte degli istituti richiede anche soltanto un certificato di fine studi secondari superiori senza specificare il tipo di indirizzo. La szkola policealna prepara gli studenti a lavorare nel settore impiegatizio e in professioni simili, o in settori occupazionali e specializzazioni che richiedono una qualifica di livello secondario. La szkola policealna offre corsi nei seguenti settori:

Formazione degli insegnanti Arte Economia e gestione amministrativa Studi dell’area medica Tecnologia Agricoltura Studi forestali e industria della pesca Trasporti e comunicazione Servizi alberghieri e informatizzazione

Gli istituti di istruzione post-secondaria che offrono corsi di studio della durata di 1 anno, terminano con un esame obbligatorio di formazione professionale (egzamin z nauki zawodu). Il contenuto e il livello dei requisiti stabiliti per l’esame vengono definiti dalle singole scuole. Coloro che superano l’esame ottengono un diploma di fine studi post-secondari (dyplom ukonczenia szkoly policealnej) e la qualifica di lavoratore specializzato o simili. L’ultimo anno degli studi nelle scuole post-secondarie della durata di 2 anni o 2 anni e mezzo termina con un esame obbligatorio di competenze professionali (egzamin z przygotowania zawodowego) che serve a verificare le conoscenze pratiche legate alla specializzazione. Il contenuto e il livello dei requisiti per l’esame sono definiti dalle singole scuole. Coloro che superano l’esame ottengono un diploma di fine studi post-secondari (dyplom ukonczenia szkoly policealnej) e il titolo di tecnico. I diplomati delle scuole post-secondarie che entrano nel mondo del lavoro hanno accesso ai servizi per l’impiego e all’orientamento professionale offerti dai servizi statali per l’impiego. Possono anche usufruire di servizi offerti dalle agenzie

private per l’impiego. Istituti di istruzione superiore di tipo professionale Gli istituti statali di istruzione superiore professionale sono istituiti e aboliti dal Consiglio dei Ministri attraverso un regolamento, su richiesta del Ministero dell’istruzione superiore o attraverso una gestione autonoma regionale su approvazione del Ministero. La richiesta deve essere valutata dalla Commissione statale per l’accreditamento. Gli istituti non statali sono istituiti con approvazione del Ministero nazionale per l’educazione e lo sport e diventano enti legali dopo la loro inclusione in un elenco di scuole non statali di istruzione superiore di tipo professionale da parte del Ministro. La durata prevista per i corsi varia da 3 anni a 3 anni e mezzo, a seconda della qualifica ottenuta. L’ammissione agli studi viene garantita a coloro che sono in possesso di un certificato rilasciato dalle scuole di istruzione secondaria superiore generale e professionale agli alunni che hanno completato il programma di studi e superato l’esame. Le specializzazioni offerte da questi istituti sono le seguenti:

Business e gestione amministrativa Settore educativo Settore tecnico ingegneristico Settore umanistico

Coloro che hanno terminato un corso di studi presso gli istituti di istruzione superiore di tipo professionale ottengono un diploma che attesta il completamento degli studi in un determinato settore e/o specializzazione professionale. I diplomi rilasciati dagli istituti vengono stabiliti dal Ministero nazionale per l’educazione e lo sport. Tali istituti formano persone specializzate nei settori professionali richiesti dal mercato del lavoro locale. I diplomati che entrano nel mondo del lavoro hanno accesso a servizi gratuiti offerti dal mercato del lavoro, che includono agenzie per l’impiego, che offrono servizi per l’impiego e servizi di orientamento professionale. Educazione superiore. L’insegnamento universitario nazionale vanta una lunga e prestigiosa tradizione, come testimoniano illustri personaggi quali Copernico o Karol Woityla, laureatisi negli Atenei polacchi. Il sistema di educazione superiore ha subito sostanziali cambiamenti tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Nel 1990 l’Act on Higher Education attribuì agli istituti superiori un elevato grado di libertà, indipendenza ed autonomia. A tale provvedimento seguì l’Act on Schools of Higher Vocational Educational del 1997. Tra le recenti novità, l’introduzione della lingua straniera (soprattutto tedesco ed inglese) in quasi tutte le discipline. Esistono sia istituti statali (gratuiti) che privati. In Polonia si distinguono due tipologie fondamentali di istituti per l’educazione superiore: scuole di educazione superiore professionale, che offrono 3-4 anni di studi e tre anni di college

per la formazione degli insegnanti e scuole di educazione superiore vere e proprie (di tipo universitario, Master di 4-6 anni di durata e studi con stage, dai 3 ai 4 anni più due). Questi ultimi sono i seguenti: università tradizionali (uniwersytet), università tecniche (politechnika), scuole agrarie (akademia rolnicza), scuole di economia (akademia ekonomiczna), accademie pedagogiche (wyższa szkoła pedagogiczna, akademia pedagogiczna), accademie di medicina (akademia medyczna), istituti di educazione fisica (akademia wychowania fizycznego), scuole d’arte (uczelnia artystyczna), scuole di teologia (akademia teologiczna) e altri tipi di studi. Al termine degli studi universitari viene rilasciato il titolo di laurea (inżynier) valido entro l'UE, che eventualmente porta ad un master (magister) e ad un dottorato (doktor). L’organizzazione universitaria è strutturata in due livelli. Il primo dura tre anni e conferisce il titolo di licencjat (titolo professionale al termine di 3 o 3 anni e mezzo di studi di formazione professionale) o di inzunier (titolo professionale al termine di 3 anni e mezzo o quattro di studi di formazione professionale nelle discipline tecniche, dell'agricoltura e dell'economia; consente l’accesso al mondo del lavoro o la prosecuzione degli studi superiori). Il secondo livello dura 2/3 anni e conferisce il titolo di magister (conseguito al termine di 5 anni di studi). Il titolo include alcune specifiche: magiste educacji (nel campo dell'educazione), magister inzynier archtekt (nel campo dell'architettura), magister inzynier (nel campo dell'ingegneria), magister sztuki (nel campo delle belel arti). Gli studi nel campo della medicina e della veterinaria durano 6 anni e rilasciano il lekarz medycyny (nel campo della medicina), il lekarz stomatolog (nel campo della stomatologia), lekarz weterynarii (nel campo della medicina veterinaria). Gli studi “magistrali” possono essere seguiti presso lo stesso ateneo – se questo possiede l’autorizzazione a conferire tale titolo – o presso un altro ateneo sotto forma di studi “magistrali” di completamento, sottoposti all’accettazione da parte dell’università ricevente. Vi sono eccezioni a queste regole negli indirizzi di studio di Medicina, Farmacia, Legge, Psicologia, Stomatologia e Veterinaria, per i quali esiste solo la possibilità di conseguire il titolo magistrale (sono i cosiddetti studi di un solo livello). Per i migliori che hanno concluso di secondo livello è previsto un ulteriore step di studi che permette di conseguire il titolo di doktor, di quattro anni, che può essere attuato solo da quelle facoltà che sono autorizzate a conferire il titolo di “dottore abilitato” in un certo ambito scientifico (ad es. “dottore abilitato in aree umanistiche”) e in una certa disciplina che rientra in tale ambito scientifico (ad es., “dottore abilitato in aree umanistiche, disciplina psicologia”). Riassumendo, sono individuabili tre gradi, i primi due con una

finalizzazione esclusivamente professionalizzante (licencjat e magister), l’ultimo (il dottorato) per l’avvio alla carriera accademica da completare con l’abilitazione. Ad essa si accede in seguito alla pubblicazione di una monografia o un congruo numero di articoli (a seconda della disciplina) e dopo un colloquio. Le facoltà che hanno l’autorizzazione di concedere il grado di “dottore abilitato” hanno anche la possibilità di fare da referee nei confronti del presidente della Repubblica per la concessione del titolo scientifico di “professore”. La concessione della possibilità di formare “dottori” e “dottori abilitati” è subordinata a condizioni molto rigorose e viene decisa dalla “Commissione centrale per i gradi e i titoli scientifici ed artistici”, che è un organo della amministrazione statale dipendente direttamente dal presidente del consiglio. Questa caratteristica della commissione assicura una grande indipendenza ed autonomia. Nel 2002 è stata attivata la commissione di accreditamento statale (PKA) che, insieme al consiglio per l’istruzione superiore, è l’organo di controllo e di consulenza del ministro dell’Educazione nazionale e dello sport. Essa fornisce periodicamente il proprio parere per l’apertura di nuovi istituzioni universitarie e nuovi corsi di studio o per la chiusura di quelli mal funzionanti, imponendo eventualmente delle condizioni da soddisfare da parte delle singole strutture didattiche. Tale valutazione periodica è effettuata a seguito di un rapporto di autovalutazione predisposto dalla singola struttura e di un controllo effettuato da un certo numero di esperti (professori della disciplina nominati dalla PKA) che effettuano una ispezione in loco. Oltre alle valutazioni obbligatorie date dal PKA, le singole strutture didattiche (università, scuole di economia, di medicina ecc.) possono fare delle proprie autovalutazioni sulla qualità della formazione, in base agli standard assunti, ad es., dalla commissione di accreditamento universitaria (UKA, che opera dal 1999, ed è autonoma dallo Stato, essendo stata promossa dalla conferenza dei rettori delle università, ma non dai rettori delle high school), i quali sono più elevati di quelli della PKA. Non tutte le realtà universitarie che soddisfano i criteri della PKA soddisfano anche quelli della UKA, che così individua le strutture di prestigio e più elitarie del Paese sia per qualità didattica sia per qualità

SISTEMA SCOLASTICO DEL PORTOGALLO Prima di affrontare un’analisi specifica del sistema scolastico portoghese, è impossibile trascurare la tradizione storico-culturale del Paese. Quale grande impero coloniale tra il XV ed il XX secolo, il Portogallo ha lasciato una notevole influenza sociale, economica e linguistica in molte parti del mondo. Basti pensare che l’idioma (sesta lingua del Pianeta) è tuttora parlato da circa 200 milioni di persone native in nazioni come Brasile, Angola, Mozambico, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Capo Verde, São Tomé e Príncipe, Macao e Timor Est, oltre naturalmente alla nazione iberica. Il portoghese è inoltre lingua minoritaria in altri Stati ed è usata da numerose comunità in varie città e aree della Terra. Come stabilito dalla Costituzione lusitana, il sistema scolastico portoghese rappresenta lo strumento per garantire il diritto allo studio ed alla formazione, espresso a tutela dell'accesso alla formazione continua, come modo di favorire lo sviluppo globale della personalità individuale, del progresso sociale e della democratizzazione della società. In base alla legge sull'insegnamento (L.46/86, modificata dalla L.115/97), il sistema educativo è diviso in due settori di competenza: Ministério da Educação (Ministero dell'Insegnamento), responsabile delle scuole e delle strutture professionali, delle scuole materne federali, delle scuole primarie e delle scuole dell'insegnamento secondario, e Ministério da Ciência, Tecnologia e Ensino Superior (Ministero delle Università di Scienza, Tecnologia ed Insegnamento Superiore) che si occupa degli stabilimenti superiori federali, privati e cooperativi. Organizzazione scolastica

L’istruzione del Portogallo è suddivisa in: scuola materna, scuola primaria, scuola secondaria e scuola superiore (composta da formazione universitaria e politecnico). L’educazione prescolare è opzionale dai 3 ai 6 anni e viene offerta in scuole dell’infanzia pubbliche e private. L’obbligo scolastico dura nove anni, per studenti dai 6 ai 15 anni d’età. Nel primo ciclo, la Escola Primaria, sono previsti quattro anni di studio nella fascia d’età fra i 6 ed i 10 anni. Il secondo ciclo dura un biennio (dai 10 ai 12 anni), seguito dall’ultimo ciclo obbligatorio di tre anni (per alunni tra i 12 ed i 15 anni). Gli studenti che superano la valutazione globale finale del 3° ciclo conseguono il diploma di istruzione obbligatoria (senza sostenere alcun esame finale). Al termine del percorso obbligatorio, è possibile proseguire gli studi con la scuola secondaria (facoltativa e di durata triennale, dai 15 ai 18 anni). Essa è articolata in:

corsi generali orientati al proseguimento degli studi; corsi tecnologici orientati al mondo del lavoro; corsi artistici; corsi professionali di terzo livello che, pur permettendo

l'accesso agli studi superiori, indirizzano al mondo del lavoro.

Nell’ambito della fase secondaria regolare è quindi possibile optare per un settore educativo comune, per un ramo professionale o per un corso speciale artistico. Al termine del ciclo di studi secondari è previsto il cd. EFAN o

Exame final de ambito nacional. Si tratta di un esame finale obbligatorio organizzato a livello nazionale al termine dell’istruzione secondaria superiore (12° anno dell’istruzione generale e tecnologica), che porta al conseguimento del Diploma de estudos secundarios. Gli studenti che non superano tale prova possono sostenere l’esame Exame de equivalência à frequência (EEF). L’EEF è organizzato anche per gli alunni esterni ed i candidati indipendenti che seguono corsi di tipo generale o tecnologico. Chi intende proseguire la propria educazione, può iscriversi alla scuola superiore (dai tre ai sei anni di studio, per studenti di età compresa tra i 18 ed i 25 anni in possesso del diploma di scuola secondaria che abbiano superato la prova di ammissione) comprende l’ensino universitário e l’ensino politécnico. Possono accedere agli studi universitari anche gli studenti con più di venticinque anni, purché superino la prova di ammissione. L’istruzione secondaria La scuola secondaria (ensino secundário) si compone di corsi triennali di istruzione generale strutturati per il proseguimento degli studi e corsi triennali più rivolti all’inserimento lavorativo (cursos tecnológicos), pur essendo possibile cambiare percorso formativo o proseguire la formazione superiore anche per gli allievi dei corsi tecnologici. I corsi di istruzione generale hanno aspetti di istruzione generale, di istruzione specifica e di istruzione di tipo tecnico e artistico. Ogni istituto propone diversi indirizzi di studio, sulla base di una lista proposta a livello nazionale. Un’altra opportunità formativa è offerta dalle escolas profissionais, dove gli studenti conseguono il diploma tecnico di livello intermedio. Sia i corsi di istruzione generale che quelli tecnologici sono composti da quattro indirizzi di studio: indirizzo scientifico e naturale; indirizzo artistico; indirizzo economico e sociale; indirizzo umanistico. L’area dell’istruzione generale, presente sia nei corsi generali che in quelli tecnologici, è obbligatoria per tutti gli studenti ed è articolata nelle seguenti materie: portoghese; lingua straniera; introduzione alla filosofia; educazione fisica; sviluppo personale e sociale o educazione morale e cattolica (o di altra religione). L’area dell’istruzione specifica differisce a seconda dell’indirizzo di studio (agrupamentos) prescelto. Gli studenti dovranno obbligatoriamente includere nel proprio curricolo due o tre materie considerate basilari per un determinato indirizzo di studio, più altre materie complementari. I Indirizzo scientifico e naturale: matematica; fisica-chimica; scienze della terra; fisica; chimica; biologia; geologia; psicologia; disegno e geometria descrittiva.

Indirizzo artistico: matematica; fisica-chimica; disegno e geometria descrittiva; storia dell’arte; materiali e tecniche di espressione plastica; fisica; chimica; teoria del design; psicologia; sociologia. Indirizzo economico e sociale: matematica; introduzione all’economia; storia; geografia; introduzione allo sviluppo economico e sociale; sociologia; introduzione al diritto; lingua straniera; filosofia. Indirizzo umanistico: storia; prima lingua straniera; latino; greco; geografia; filosofia; sociologia; introduzione al diritto; introduzione allo sviluppo economico e sociale; seconda lingua straniera; psicologia.

Gli studenti dei corsi tecnologici devono obbligatoriamente seguire quattro materie, legate alle discipline studiate nell’area dell’istruzione specifica. L’orario settimanale da dedicare all’area dell’istruzione tecnica da parte degli studenti dei corsi tecnologici non cambia nel corso dei primi due anni, mentre aumenta nel terzo anno, a scapito delle materie dell’area dell’istruzione generale. Esiste inoltre un’área-escola, ossia un’area curricolare multidisciplinare finalizzata alla messa in pratica delle conoscenze acquisite.

ono previste delle attività extracurricolari opzionali, finalizzate vo ed educativo del tempo libero degli allievi. quattro indirizzi di studio comprendono le seguenti discipline:

Valutazione e Certificazione Scuola primaria Valutazione

La valutazione degli allievi è regolata in diverse forme. La valutazione formativa è il metodo principale e mira a fornire ad allievi, genitori ed insegnanti informazioni di natura qualitativa e descrittiva sul loro processo di apprendimento e di raggiungimento di obiettivi. Nel primo ciclo essa è di responsabilità dell’insegnante, mentre nel secondo e terzo ciclo il dirigente di classe coordina la valutazione del consiglio di classe e ne garantisce la natura globale ed integrata. La valutazione sommativa può essere ordinaria o straordinaria. La valutazione sommativa ordinaria prende in considerazione la qualità del processo di insegnamento e di apprendimento nella forma di una globale valutazione dello sviluppo della conoscenza dell’allievo delle sue abilità, capacità ed attitudini prendendo come punto di riferimento gli obiettivi minimi nazionali stabiliti dal ministero e le articolazioni di ogni istituto. La valutazione sommativa viene attivata alla fine di un

ciclo, per controllare il complessivo sviluppo dell’allievo in relazione agli obiettivi globali stabiliti. Il risultato di questa valutazione è un "Promosso" o "Non promosso". Nel primo ciclo essa non avviene mai prima della fine del secondo anno di scuola ed i criteri generali cui attenersi sono stabiliti dalla scuola stessa. Essa è di natura descrittiva e porta alla decisione della bocciatura di cui è responsabile il docente solo quando le misure supplementari di supporto siano fallite. Nel secondo e terzo ciclo si tiene alla fine di ogni periodo e di ogni ciclo secondo una scala da 1 a 5. Alla fine del terzo ciclo si tengono prove scritte basate sul programma svolto, decise e gestite dalla scuola. Queste prove sono somministrate ad ogni classe sotto la responsabilità dell’insegnante ed in collaborazione con il dipartimento di materia che seleziona gli argomenti da includere. La valutazione sommativa straordinaria può essere attivata per iniziativa della scuola nel primo ciclo secondo una decisione adottata alla fine del secondo trimestre dell’anno, quando vi sia la possibilità che un allievo debba ripetere. Nel secondo e nel terzo ciclo questo tipo di valutazione è di iniziativa del consiglio di classe e la decisione formale viene presa al termine dell’anno. La decisione di tenerla deve essere comunicata agli interessati cinque giorni prima; nel caso in cui vi si ricorra, è obbligatoria l’adozione o il rinforzamento di misure di supporto formativo. La valutazione comparativa non ha nulla a che fare con il progresso degli allievi e può essere tenuta in ogni momento dell’anno scolastico. Questo tipo di valutazioni mira a rilevare il livello a cui arrivano gli allievi per quanto riguarda gli obbiettivi curriculari dal punto di vista nazionale; i test infatti sono preparati da commissioni del Ministro dell’Educazione. Tale tipo di valutazione può essere effettuata all’inizio del secondo e terzo ciclo, se lo si considera opportuno.

Promozione Normalmente la valutazione sommativa ha luogo alla fine di ogni ciclo ed è graduata su una scala da 1 a 5, al secondo ed al terzo ciclo della scuola primaria. Il risultato di questa valutazione è "Promosso" o "Non promosso". Nel primo ciclo la valutazione sommativa non può mai aver luogo prima della fine del secondo anno e i criteri generali che devono servire di riferimento all’insegnante sono decisi dal consiglio di classe. Nel secondo e nel terzo anno vengono bocciati gli allievi che abbiano registrato un livello molto inferiore ai livelli stabiliti in più di tre materie. Negli anni di fine ciclo- il 6° ed il 9° - non vengono promossi gli allievi con significative carenze in matematica e lingua. Gli allievi del secondo e terzo ciclo possono essere bocciati anche per motivi di comportamento e di partecipazione. Di regola la decisione della bocciatura viene

presa quando abbiano fallito le misure educative supplementare di supporto.

Certificazione Al termine del 3° ciclo gli allievi che abbiano ottenuto "Promosso" nella valutazione sommativa finale ottengono il diploma. Gli allievi che abbiano compiuto 15 anni e che abbiano frequentato con diligenza la scuola ottengono il certificato di proscioglimento dell’obbligo anche se non promossi

Scuola secondaria Valutazione

La valutazione formativa viene sviluppata con le stesse modalità della scuola primaria. All’inizio del 10° anno la direzione della scuola può decidere se somministrare test per determinare l’adozione di misure di sostegno appropriate.

La valutazione sommativa può essere interna o esterna: ambedue i tipi assumono un aspetto quantitativo ed usano una scala da 0 a 20. La valutazione interna ha lo scopo di informare allievi e genitori dei progressi e di fornire le basi per le decisioni sui percorsi scolastici. Fra gli elementi della valutazione interna da tenere conto nella classificazione degli allievi in ciascuna materia vi è una "prova scritta globale" che si tiene alla fine del decimo e dell’undicesimo anno. Nel dodicesimo anno questi test riguardano materie di natura pratica o applicata che non vengono esaminati livello nazionale. Le prove vengono preparate dai gruppi di materia secondo i criteri generali della scuola. Il voto finale deriva da una media ponderata fra i voti dell’anno e la prova globale secondo la seguente formula: CI=0,75CF+0,25PG laddove CI sia il voto della valutazione interna, CF sia il voto della valutazione continua nel terzo trimestre e PG sia il voto della prova globale. La valutazione esterna è sotto la responsabilità del Ministero dell’Educazione ed è finalizzata ad aiutare l’omogeneizzazione dei voti. Essa conclude questo livello di formazione e determina l’assegnazione delle classificazioni. I test scritti sono

a livello nazionale e sono preparati dall’Ufficio di Valutazione Educativa. Negli indirizzi di carattere generale gli allievi si sottopongono a valutazioni finali nelle materie generali e specifiche del dodicesimo anno, eccettuate educazione fisica, sviluppo personale e sociale ed educazione morale e religiosa. Il voto finale deriva da una media ponderata fra i voti della valutazione interna di ogni materia e la prova finale secondo la seguente formula: CFD= 7CIF+3CE laddove CFD sia il voto finale della materia, CIF sia il voto finale interno ciò la semplice media aritmetica nella valutazione interna relativi a

tutta la sua carriera scolastica e CE il voto finale d’esame.

L’allievo viene licenziato se ottiene un voto favorevole in tutte le materie del corso. Valutazione comparativa. Essa misura il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti per ogni materia a livello locale, regionale e nazionale su test preparati dal Ministero dell’Educazione. Questo tipo di valutazione non ha incidenza sui voti degli allievi e può essere tenuto in ogni momento durante l’anno scolastico

Promozione La valutazione tenuta alla fine del terzo trimestre decide della promozione o meno dell’allievo. Il consiglio di classe deve sottoporre raccomandazioni su compensazioni, supporto e misure supplementari. Il supporto educativo può essere dato agli allievi con particolari difficoltà di apprendimento. Le misure di supporto possono consistere o in aiuti pedagogici diversificati o in programmi intensivi e differenziati dopo il termine del terzo trimestre. Ogni scuola ha a sua disposizione un credito di ore settimanali di insegnamento calcolate sulla base del numero di allievi che possono essere utilizzate sia per gruppi che per singoli. Questa seconda misura è finalizzata principalmente agli allievi che vengono promossi senza la sufficienza in una o due materie. La valutazione finale delle materie esaminate a livello finale è calcolata come la media ponderata dei voti ottenuti nella valutazione interna in tutti gli anni in cui la materia è stata insegnata e il voto ottenuto negli esami finali. Gli allievi che ottengono un voto finale di 10 o più in tutte le materie o in tutte eccettuate due (su una scala da 1 a 20), vengono considerati promossi.

Certificazione Dopo il 4° anno viene assegnato un diploma o un certificato di frequenza per gli alunni che hanno superato l’età della scuola dell’obbligo. Gli allievi che completano il livello di educazione secondaria ottengono un diploma che indica i corsi seguiti ed il voto ottenuto. Tale voto risulta dalla media tra il voto ottenuto alla fine del corso (media dei voti ottenuti nelle varie materie) e il voto ottenuto all’esame. Per ottenere il diploma il minimo previsto è 10/20

SISTEMA SCOLASTICO REGNO UNITO Culla della rivoluzione industriale del XIX secolo, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord costituisce una delle nazioni più urbanizzate al mondo. Attorno ai centri cittadini di Londra, Liverpool, Manchester, Sheffield, Birmingham o Glasgow si concentra gran parte della popolazione anglosassone. Lo sviluppo economico, manifatturiero e minerario che ha contraddistinto il Paese non può che ripercuotersi anche sul fronte dell’istruzione nazionale. Una delle peculiarità del sistema educativo britannico è infatti l’alternanza scuola-lavoro, che trova applicazione sia durante l'istruzione obbligatoria che in quella post-obbligatoria, rispettivamente nelle modalità dell'alternanza formativa (work-related learning o extended work-related learning) e dell'alternanza lavorativa vera e propria. Il prestigio di cui l’istruzione “made in United Kingdom” gode nel mondo è legato in massima parte alla reputazione di alcune scuole private (denominate “Pubblic Schools”, in quanto fondate nel Medioevo per l’educazione dei bambini indigenti). In realtà, solo il 7% dei ragazzi frequenta gli istituti elitari come la Harrow School e la Rugby School, mentre la restante percentuale si rivolge alle scuole statali (“State Schools”). Nel delineare l’organigramma scolastico del Regno Unito occorre tenere presente che ognuna delle aree che lo compone possiede un proprio sistema di istruzione: in particolare, Inghilterra e Galles hanno tradizionalmente degli aspetti in comune (e sono spesso in relazione tra loro anche nelle iniziative legislative), mentre Scozia (la prima a stabilire l’obbligo scolastico) e Irlanda del Nord godono di una più spiccata autonomia. Per non creare confusione, il lavoro di catalogazione sotto indicato verterà in gran parte sul sistema inglese. In questa sede, invece, non parleremo della situazione esistente nella Repubblica dell’Irlanda del Sud (non facente parte dello UK). Le Riforme

In Inghilterra l’obbligo scolastico fu introdotto a partire dal 1833 con il Factory Act, la prima legge che per la prima volta che esteso il diritto all’istruzione per i bambini di ogni estrazione sociale. Ad esso seguirono altri provvedimenti normativi che elevarono gradualmente l’età di istruzione obbligatoria. Gli ultimi decenni sono stati attraversati da profonde trasformazioni del sistema scolastico britannico. A partire dal governo conservatore di Margareth Thatcher (1979-90), seguito nella stessa direzione da quello di John Major (1990- 97) e da quello laburista di Tony Blair (1997-2007), la scuola fu oggetto di attenzioni da parte del legislatore inglese. In particolare furono gli anni ’80 quelli in cui si concentrarono le riforme più rilevanti (l’ultima normativa in vigore in Inghilterra risaliva sostanzialmente al 1944). In primo luogo, fu modificato il rapporto fra Ministero dell’Istruzione (Education) e LEA (Local Education Authorities, dal 2006 diventate LaS, “Local Authorities”), nate con l’Education Act del 1902. Il Premier Tatcher, infatti, varò uno schema scolastico di stampo “aziendale”, in cui il modello dei consigli di amministrazione comprende: “azionisti” (contribuenti finanziatori), “consumatori” (genitori e imprenditori) e “fornitori” (LEA e

insegnanti). Nel 1988, inoltre, fu inaugurato il National Curriculum, che definisce gli standard minimi nazionali in determinate serie di aree disciplinari, togliendo parte di autonomia agli enti locali nella definizione degli obiettivi dell’istruzione. Nel 1994 inoltre, assorbendo la Teaching as a Career Unit (“Unità per l'insegnamento come carriera”), viene creata la Teacher Training Agency (“Ente per la formazione professionale degli insegnanti”). Dal canto suo, il governo Blair nel 1997 elaborò il piano nazionale di alfabetizzazione (National Literacy), con l’obiettivo di raggiungere entro il 2002 un adeguato livello di inglese fra i ragazzi di 11 anni. Fra le azioni dell’ultimo Premier britannico Gordon Brown in materia di istruzione, emerge quella dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 17 anni d’età (in precedenza era fino a 16), con l’intenzione di portarlo a 18 anni entro il 2015. Questi, inoltre, i fronti su cui si concentra il Libro Bianco pubblicato nel 2008: potenziamento delle strutture e del personale educativo, incentivi per motivare i docenti più preparati ad insegnare nelle scuole disagiate, sostegni economici per rafforzare l’impegno educativo di studenti e famiglie, valorizzazione degli studenti più dotati (specie se provenienti da ambienti svantaggiati) affinché raggiungano gli studi universitari. Per quest’ultimo punto l’idea è quella di una Progression Academy, ossia di un percorso di assistenza personalizzata in grado di aiutare i ragazzi fino all’iscrizione nei migliori atenei.

Organizzazione Scolastica

L’istruzione del Regno Unito è da anni nota per il sostanziale decentramento delle competenze. La responsabilità in materia è ripartita tra il governo centrale, il governo locale, gli school governing bodies (Inghilterra e Galles) o i board of governors (Irlanda del Nord) ed il personale docente. Il governo centrale comprende il Department for Education and Employment (DfEE - ministero inglese della Pubblica Istruzione e del Lavoro), il Welsh Office (WO - Galles) ed il Department of Education for Northern Ireland (DENI - Irlanda del Nord). I ministri della Pubblica Istruzione e del Lavoro, del Galles e dell'Irlanda del Nord hanno autorità sulle politiche generali, lo stanziamento dei fondi, la formazione degli insegnanti e il programma. A livello locale, le autorità responsabili sono le Local Authorities (in Inghilterra e in Galles) ed i cinque Education and Library Boards (in Irlanda del Nord). Le LAs (“Local Authorities”) sono responsabili della qualità dell'istruzione scolastica. Il sistema scolastico inglese e gallese fa capo al Department for Education and Science (DES), organismo centrale che svolge un ruolo di supervisione e di collegamento con le

“LAs”, le associazioni religiose e di categoria e le organizzazioni volontarie. Il DES si occupa di:

• costruzione e controllo degli edifici scolastici e della loro distribuzione sul territorio

• assegnazione di contributi economici alle autorità educativi locali

• definizione dei livelli minimi degli orientamenti educativi

• valutazione dell'andamento scolastico • controllo dell'andamento dei sistema educativo

attraverso un corpo di ispettori • istruzione superiore, ricerca scientifica e ricerca

educativa • statistiche e tecnologia dell'informazione • collocazione, aggiornamento degli stipendi e

formazione in servizio degli insegnanti. La delocalizzazione del passato, secondo la quale ogni scuola poteva impostare liberamente ed attivare i corsi ritenuti più idonei, ha però subito una parziale revisione con l’Education Reform Act del 1988. Tale legge ha infatti sancito: l’introduzione di programmi scolastici a livello

nazionale per gli studenti della scuola dell'obbligo (National Curriculum) declinati in obiettivi minimi comuni (Attainment Targets) e in livelli di abilità (Levels), l’applicazione di verifiche sul profitto a livello

nazionale (SATS: Standards of Achievement Tests), l’attribuzione di maggiori responsabilità in ambito finanziario alle singole scuole, tenute a gestire direttamente i propri bilanci, il conferimento di maggiore rappresentanza ci genitori

in seno agli organi di gestione delle singole scuole (Governing Bodies / Board of Governors), l’ampliamento delle ammissioni alla scuola secondaria

ed il varo del progetto delle "convenzioni" tra scuole, centri di formazione professionale, allievi e aziende, onde garantire la precedenza per l'assunzione sulla base di un predefinito rendimento scolastico.

Un cenno ai finanziamenti. E' il Department of Education and Science (DES) a definire gli stanziamenti per gli istituti scolastici. I percorsi seguiti sono due: DES »-> LAs »-> scuole DES »> scuole Le scuole pubbliche che chiedono finanziamenti direttamente al Governo senza passare per il tramite delle LAs vengono chiamate Grant Maintained Schools, le altre semplicemente Maintained (sostenute da fondi statali). Non di rado, per arricchire la dotazione degli istituti, si ricorre a sponsorizzazioni di enti esterni o privati.

Accanto alle scuole pubbliche vi sono gli istituti privati, i quali non ricevono finanziamenti dallo Stato (Independent Schools). Di queste fanno parte: le Preparatory Schools (o 'Prep'), per alunni tra i 7 e i 13 anni, e le Public Schools, che accettano dopo esami rigorosi gli alunni provenienti dalle 'Preps'. I finanziamenti, in questo caso, derivano dalle rette scolastiche o da donazioni di benefattori. Ma come si articola in concreto la scuola anglosassone? L'istruzione obbligatoria (school education) dura 11-12 anni a partire dai:

• 5 anni in Inghilterra, Galles e Scozia • 4 anni in Nord Irlanda

con il passaggio alla scuola secondaria a: • 11 anni in Inghilterra, Galles ed Irlanda del Nord • 12 anni in Scozia.

L'obbligo è assolto a 16 anni (dal 2008 a 17 anni per i ragazzi inglesi), ma molti proseguono gli studi: in Inghilterra Galles e Scozia circa il 90% degli allievi di scuole pubbliche (state schools) frequentano comprehensive schools per allievi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni (12-18 in Scozia). A 16 anni in Inghilterra e Galles è possibile il passaggio ai sixth form colleges o a tertiary colleges. L’iter formativo ha la seguente struttura:

pre-school (per bambini dai 2 ai 5 anni d’età) primary education (dai 5 agli 11 anni) secondary education (dagli 11 ai 16) tertiary Education (dai 16 ai 18 anni, non obbligatoria) higher education (dopo i 18 anni).

Come stabilisce il National Curriculum, l'istruzione obbligatoria copre sia l'istruzione primaria che l'istruzione secondaria, entrambe organizzate in cicli (key stages): key stage 1 (2 anni in Inghilterra e Galles; 4 anni in Irlanda del Nord) e key stage 2 (4 anni in Inghilterra e Galles; 3 anni in Irlanda del Nord) costituiscono il livello primario; il key stage 3 (3 anni) e il key stage 4 (2 anni) corrispondono all'insegnamento secondario, rispettivamente al livello secondario inferiore e al livello secondario superiore. Dopo i 16 anni di età l'istruzione prosegue nelle scuole secondarie post-obbligatorie.

Scuole dell’infanzia (pre-school). Del tutto facoltative, sono frequentate dai bimbi fra i 2 ed 5 anni. Due le possibilità a disposizione dei genitori: scuole materne pubbliche (Nursery Schools), spesso annesse alle stesse scuole primarie, e scuole

Cicli età Key stage 1 6 – 7 Scuola primaria Key stage 2 8 –11 Key stage 3 12 - 14 Scuola secondaria Key stage 4 15 - 16

materne private, gestite da gruppi di volontari, da istituti di beneficenza o dagli stessi genitori (in questo caso si parla spesso di Play Schools). In questa prima tappa educativa l'apprendimento è raggiunto tramite esperienze ludiche di gruppo, attività creative e gioco guidato. Scuola elementare (primary school). Copre la fascia d’età dai 4/5 agli 11 anni ed è articolata in:

• infant (5 -7 anni) • junior (7- 11 anni)

Infant e junior schools sono normalmente frequentate nella stessa scuola, ma possono svolti anche in due istituti diversi. Il passaggio dall’istruzione primaria alla secondaria avviene di norma all’età di 11 anni senza dover sostenere esami, poiché, in seguito allo Standard Assessment Task (SAT) introdotto dal National Curriculm, gli studenti sono valutati durante tre stadi dell'iter scolastico (sette, undici e quattordici anni). I SATs sono esami nazionali esterni che si aggiungono alle valutazioni degli insegnanti e agli esami della scuola ed hanno lo scopo di misurare i progressi degli alunni in base ai parametri standard nazionali. Scuola secondaria (Secondary Education): è frequentata dagli 11 ai 16 anni d’età. Gli alunni possono, se previsto, visitare la scuola a cui intendono iscriversi, in modo da poter stabilire i primi contatti con il nuovo ambiente. Non esiste più il sistema di selezione che distribuiva gli alunni alla scuola secondaria sulla base dei loro rendimento, se non per l'accesso alle Grammar Schools. L'istruzione secondaria si ripartisce in:

• Comprehensive Schools, scuole ad insegnamento polivalente, frequentate dal 90% dei ragazzi;

• Grammar schools, scuole con un insegnamento di tipo classico e accademico;

• Secondary Modern Schools, scuole che impartiscono un insegnamento di base.

Le scuole superiori inglesi offrono grande possibilità di scelta dei corsi da seguire. Oltre ai corsi obbligatori quali lingua Inglese, Letteratura, Storia e Matematica, gli studenti possono completare il proprio piano di studi con le materie di interesse personale. Nello specifico, il “National Curriculum” del 1988 prevede l’insegnamento di tre discipline-nucleo (inglese, matematica e scienze) che sono obbligatorie, e di discipline definite di base (tecnologia, informatica, storia, geografia, musica, arte, educazione fisica e lingua straniera), per le quali è concessa maggiore libertà di scelta. Non è stabilito il numero di ore da dedicare all’insegnamento delle singole discipline, demandando la scelta alle scuole. Gli istituti possono anche fornire insegnamento su discipline non previste dal curriculum. Le scuole secondarie in Scozia, invece, seguono un modello diverso: ammettono gli alunni dall’età di 12 anni e i primi due anni della scuola secondaria forniscono una istruzione generale e ampia. Si effettua poi una selezione sulle materie da studiare in terza e quarta classe secondaria e che portano agli esami previsti a 16 anni (Scottish Qualification Certificate). Alla fine della scuola dell'obbligo gli studenti inglesi, gallesi e nord-irlandesi sostengono il GCSE (General Certificate of Education). Il GCSE è amministrato da sette Commissioni d’esame autonome nel Regno Unito che si attengono a criteri nazionali. Ciascuna materia è oggetto di un esame a sè che può essere superato, a prescindere dall’esito degli altri esami. Il superamento di queste prove dà accesso a determinati impieghi e all’iscrizione a corsi professionali, ma da solo non costituisce titolo di ammissione all’università. Oltre al GCSE, esiste il Vocational GCSE (Part One GNVQ), esame che mira alla preparazione professionale e che deve essere preparato assieme al GCSE. Gli studenti possono sostituire un Vocational GCSE

ETÀ A.S.

11 – 12 Anno 7°

12 – 13 Anno 8°

13 – 14 Anno 9°

Curriculum generale

12-15 materie

14 – 15 Anno 10°

15 – 16 Anno 11°

(GCSE)

9 materie

16 – 17 Anno 12° (AS LEVEL) 4 materie

Secondary Education

17 – 18 Anno 13° (A LEVEL) 3 materie

Higher Education

18 + Anno Accademico

Corso di laurea

con due GCSE tradizionali. Dopo l’istruzione obbligatoria, gli studenti possono in seguito proseguire per ulteriori due anni per il conseguimento degli Advanced Levels, necessari per l'ammissione universitaria. Istruzione secondaria non obbligatoria (terziary school), per i ragazzi fra i 16 ed 18 anni. Al termine del percorso obbligatorio è infatti possibile proseguire gli studi secondari non obbligatori nelle “Sixth – form schools” o nei “Sixth – form colleges”, che prevedono una durata degli studi di due o di tre anni. In parallelo a queste opzioni è prevista una istruzione professionale nei “Colleges of further education”. La forma più diffusa di educazione post 16 anni è lo studio di A-levels (General Certificate of Education in Advanced Level certificates). Esso permette di ottenere la preparazione ottimale per l’ammissione agli studi universitari, cui ambisce il 90% degli studenti. Gli studenti generalmente studiano tre o quattro materie tra quelle rilevanti per l'A-level in relazione alla materia scelta per la laurea. Per quanto concerne la Scozia, gran parte degli studenti consegue il certificato Highers, titolo scozzese rilasciato dalla Scottish Qualifications Authority, dopo aver concluso il Secondary 4. Gli Highers rappresentano una qualifica per accedere all'università. Nonostante gli studenti possano generalmente entrare all'università al termine del Secondary 5, molti rimangono al Secondary 6 per seguire un numero maggiore di corsi Highers o per progredire al livello Advanced Highers. L’Inghilterra costituisce un caso isolato, rispetto agli altri sistemi scolastici europei, in quanto, a livello di istruzione secondaria superiore non obbligatoria, non esiste un curriculum obbligatorio ma è lo studente stesso che definisce il proprio curriculum, in base alle qualifiche che intende ottenere, al percorso formativo successivo e all’offerta formativa da parte delle istituzioni. Lo studente può scegliere, fra le qualifiche riconosciute a livello nazionale e fra i programmi stabiliti dagli Awarding bodies, se frequentare:

• Corsi di tipo generale • Corsi di tipo professionale

Le principali qualifiche, che vengono comunemente conseguite nel Regno Unito sono le seguenti: Qualifiche generali: - Certificato generale dell’istruzione di livello avanzato e di livello avanzato sussidiario (General Certificate of Education Advanced level – GCE A-level e General Certificate of Education Advanced Subsidiary Level /GCE AS-level): si tratta di qualifiche per singola materia, offerte dalle scuole o dai college, che prevedono un esame alla fine dei due anni. Sono conseguibili anche da chi segue corsi part-time. Gli studenti scelgono quattro o cinque GCE AS-level nel primo anno e proseguono con due, massimo tre CGE A-Level, più

impegnativi come programma di studio, nel secondo anno. Qualifiche in materie applicate: - GCE A-level e GCE AS-level in materie applicate: si tratta di qualifiche, destinate a chi segue l’istruzione a tempo pieno, finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze in vaste aree professionali ed offrono un’ampia preparazione per il mondo del lavoro, ma anche per il proseguimento degli studi verso l’acquisizione di qualifiche di più alto livello3. Qualifiche professionali: - National Vocational Qualifications – NVQs: si tratta di qualifiche destinate a chi vuole sviluppare specifiche abilità professionali in una delle 11 aree occupazionali di riferimento4. Le NVQs possono essere ottenute dagli studenti che frequentano scuole colleges e che lavorano a tempo pieno o parziale, da chi dimostra di aver acquisito competenze per una certa occupazione, e da chi frequenta la formazione in apprendistato. La formazione si svolge principalmente sul luogo di lavoro. Sono infatti previsti giorni di lezione presso gli istituti che offrono i corsi (scuole, Sixth Form Colleges e Colleges for Further Education), in media una volta alla settimana. In alcuni casi, invece, la formazione si svolge interamente sul luogo di lavoro e, in questo caso, gli istituti di istruzione vengono coinvolti nella validazione del programma di lavoro. Altre qualifiche: - qualifiche nelle competenze chiave (Key skills qualifications): si tratta di qualifiche conseguibili singolarmente in “comunicazione”, “applicazione dei numeri” e “tecnologie dell’informazione”. Esse possono essere conseguite insieme ad altre qualifiche generali o tecniche. - unità di matematica autonome (Free standing maths units): si tratta di qualifiche nazionali introdotte nel 2000 per incoraggiare gli studenti a continuare a studiare la matematica dopo l’istruzione obbligatoria. Sono conseguibili a tre livelli di difficoltà. Diversi, infine, gli esami previsti al termine dell’istruzione secondaria non obbligatoria:

General Certificate of Education: GCE Advanced Level (GCE A level) e GCE Advanced Supplementary (GCE AS level). Il General Certificate of Education Advanced Level comunemente denominato A-level, è sostenuto da studenti con un buon curriculum scolastico, all’età di 18 anni. A questa età, lo studente di solito si specializza nelle materie fondamentali per il corso di Laurea a cui aspira ad accedere. Due o più materie superate a questo livello costituiscono titolo necessario per l’ammissione universitaria. In considerazione dell’esistenza del numero chiuso presso le università inglesi a nessuno è concesso il diritto automatico d’iscrizione.

GCE Advanced Supplementary (GCE AS level). Gli Advanced Supplementary sono stati introdotti nel 1987 per ampliare la scelta di materie offerta dal GCSE oltre alla tradizionale divisione fra materie scientifiche ed umanistiche, offrendo così agli studenti la possibilità di combinare studi anche divergenti. Essi richiedono la metà di ore di studio e di insegnamento rispetto all’Advanced e due AS sono considerati equivalenti ad un Advanced per quanto concerne l’iscrizione all’università. Vocational A level (già Advanced GNVQ). Spesso il

sopraindicato esame è sostenuto assieme agli A levels tradizionali. Ha lo stesso valore ed è riconosciuto per l'ammissione all'università. International Baccalaureate. Alcune scuole preparano

all'International Baccalaureate in alternativa agli A levels. E’ un esame riconosciuto a livello internazionale che si sostiene all’età di 18 anni. Permette l’ammissione alle università.

FORMAZIONE PROFESSIONALE In Gran Bretagna non è agevole delineare un netto confine tra

istruzione generale, istruzione professionale e formazione professionale vista l’estrema varietà del sistema, la pluralità dei soggetti che operano in campo scolastico e la forte autonomia delle scuole. Prima di tracciare un quadro completo, occorre avere presente il tratto distintivo del sistema inglese, basato sul decentramento e l’autonomia dell’organizzazione, suddivisa per rami di attività economica. Altra caratteristica il coordinamento fra formazione professionale di base, attuata da istituti tecnici e di avviamento, e formazione sul lavoro, attuata dalle industrie. La prima normativa di riferimento è stata la Legge sulla formazione professionale (Industriai Training Act) del 1964, la quale istituisce gli Uffici per la formazione professionale (Industriai Training Board, ITBs) divisi per settori produttivi. Gli ITBs si occupano di promuovere la realizzazione di corsi di formazione professionale e di fornire la consulenza necessaria. Allo scopo di coordinare e programmare la costituzione e il funzionamento degli ITBs, la legge del 1964 istituisce il Consiglio Centrale per la Formazione Professionale, («Central Training Council»). Il sistema britannico basato sui Boards (formazione per settori produttivi) è stato oggetto di riflessione e di ripensamento. Per superare i problemi di coordinamento riscontrati, con il rapporto del 1972 «Training for the future», elaborato dal Ministero dell'occupazione, è stata proposta la creazione di un'Agenzia nazionale per la formazione. Gli obiettivi dell'Agenzia dovrebbero essere: la gestione diretta di iniziative di formazione complementari o integrative di quelle dei Boards, nonché il coordinamento dell'attività dei Boards

anche sotto il profilo della programmazione delle iniziative. Le più recenti leggi inglesi in materia sono l'Education Act 1996 e lo School Standards and Framework Act 1998. In base alla legge del 1996, gli alunni risultavano idonei per fare un'esperienza lavorativa all'ultimo anno di istruzione obbligatoria; lo School Standards and Framework Act del 1998 ha esteso questa idoneità agli ultimi due anni della scuola dell'obbligo (Key stage 4, 14-16 anni di età). Da qui emerge, quindi, la peculiarità del sistema educativo anglosassone, il quale prevede un efficace schema di alternanza scuola-lavoro, sia nell’ambito dell’istruzione obbligatoria (work-related learning o extended work-related learning, a seconda della durata dell'attività lavorativa svolta e dell'alternanza lavorativa vera e propria) che in quello dell’istruzione non obbligatoria. Alternanza scuola lavoro nell’istruzione dell’obbligo Negli ultimi due anni dell'istruzione obbligatoria, coincidenti con i primi due anni di istruzione secondaria superiore (key stage 4), questo tipo di formazione è stata integrata nel National Curriculum ed è diventata obbligatoria. Essa prevede che gli alunni svolgano periodi di stage per 2 settimane all’anno. L'alternanza formativa (work-related learning) viene definita come attività programmata che utilizza il lavoro come contesto per l'apprendimento. Essa comprende una vasta gamma di attività che permettono agli studenti di apprendere la pratica lavorativa, sperimentare l'ambiente di lavoro, sviluppare competenze per la vita lavorativa e imparare attraverso le attività e le sfide proposte dai contesti di lavoro. L'esperienza diretta del mondo del lavoro è una parte essenziale dell'apprendimento relativo al lavoro. Per alcuni studenti può essere previsto un periodo di lavoro prolungato, per altri possono essere previste una o due settimane. Anche il lavoro part-time e l'affiancamento a un lavoratore esperto (job-shadowing) possono costituire utili opportunità. Lo work-related learning nel key stage 4 mira a rendere i giovani capaci di:

realizzare le loro potenzialità accademiche e professionali; applicare il loro apprendimento al contesto lavorativo; acquisire le competenze, le attitudini e i comportamenti

richiesti nel luogo di lavoro, compresi quelli inerenti alla salute e alla sicurezza; essere intraprendenti e sostenere l'iniziativa altrui; sviluppare, oltre ad abilità, conoscenze e comprensione

anche la motivazione per una vita adulta soddisfacente ed equilibrata, contribuendo così al benessere economico del paese e diventando cittadini responsabili.

Per gli studenti che seguono un percorso scolastico prevalentemente di tipo generale, il work-related learning può essere integrato nell’apprendimento delle varie materie, oppure

attraverso l’educazione alla carriera (career education) o, infine, si può realizzare attraverso l’alternanza lavorativa vera e propria. Il numero di materie per le quali lo studente può decidere di ottenere una qualifica, varia da 2 a 4 e, pur non essendo previsto un numero minimo, viene raccomandato di sceglierne almeno 3, abbinando qualifiche generali a qualifiche professionali. Utile, a questi proposito, un cenno alla Qualification and Curriculum Authority (QCA), organismo autonomo che, oltre ad occuparsi dello sviluppo del National Curriculum, il curriculum nazionale per l’istruzione obbligatoria, regola e coordina gli standard nell’educazione e nella formazione. Essa, infatti, definisce e approva gli standard nazionali per i vari livelli di istruzione e stabilisce gli standard di qualità per le qualifiche proposte dagli Awarding bodies e controlla, infine, che gli Awarding Bodies che rilasciano le qualifiche adottino un sistema di valutazione uniforme. Nel settembre 2003, la QCA ha pubblicato delle linee guida per tutte le scuole intitolate Work-related Learning for All at Key Stage 4: Guidance for implementing the Statutory Requirement from 2004. In esse è specificato che dal settembre 2004, tutte le scuole devono includere l'alternanza formativa all'interno del curriculum per tutti gli alunni del key stage 4, che è responsabilità di ciascuna scuola determinare la natura dell'offerta e le opportunità di alternanza formativa e che è obbligatorio, per le stesse scuole, fare riferimento a tali linee guida, avvertendo anche che l'Ofsted (Office for Standard in Education) farà riferimento proprio a queste ultime per le sue ispezioni relative all'offerta di work-related learning. Come già detto, oltre a quella di 2 settimane all’anno c’è poi una forma di alternanza formativa ampliata (Extended work-related learning), che permette ad alcuni studenti di fare un'esperienza regolare per un determinato periodo di tempo che va da alcune settimane a due anni. Tutti gli studenti possono beneficiare di questi programmi di apprendimento. Le scuole hanno trovato particolarmente utili queste esperienze in particolare per quei ragazzi con forti aspirazioni professionali, i quali vogliono avere l'opportunità di acquisire competenze, durante il key stage 4, che non potrebbero essere offerte dalla scuola, e per gli studenti a rischio di esclusione e/o di scarso rendimento. I programmi di Extended work-related learning mirano a offrire agli studenti le opportunità per sviluppare:

alfabetizzazione, alfabetizzazione numerica, competenze in ambito della comunicazione e delle TIC; qualità personali richieste nella vita lavorativa; abilità e competenze occupazionali; abilità nel lavoro in team, lavoro autonomo, lavoro di

pianificazione e processo di revisione, problem solving;

consapevolezza delle opportunità di carriera. Le qualifiche professionali che lo studente può scegliere di conseguire per costruire il proprio curriculum, e che può abbinare a qualifiche di tipo generale, sono le General National Vocational Qualifications (GNVQs), destinate a chi continua l’istruzione a tempo pieno e conseguibili a tre livelli, di base (foundation), intermedio (intermediate) e avanzato (advanced). Esse mirano a sviluppare conoscenze, abilità e comprensione in vaste aree professionali collegate a un particolare tipo di industria o di settore commerciale. Non è prevista la formazione per un’occupazione specifica. Non si tratta di alternanza formativa né di alternanza lavorativa in quanto i corsi per ottenere le qualifiche si svolgono a scuola o nei colleges, senza lo svolgimento di attività nel luogo di lavoro. Le GNVQs verranno sostituite da nuove qualifiche denominate Vocational General Certificate of Secondary Education (Vocational GCSE) e dagli Advanced Vocational Certificate of Education (AVCE), rispettivamente ai livelli base, intermedio e avanzato delle GNVQ. Alternanza scuola lavoro nell’istruzione non obbligatoria Il sistema scuola-lavoro nel livello post-obbligatorio si configura come alternanza lavorativa vera e propria. Questo tipo di alternanza si distingue, in Inghilterra, sostanzialmente in un tipo di formazione finalizzata al conseguimento di qualifiche professionali nazionali (National Vocational Qualifications) e in programmi di apprendistato finanziati dallo stato (Apprenticeship programmes). La formazione professionale si articola in due anni di studio (tra i 16 ed 18 anni d’età), e si svolge successivamente al Key Stage 4 senza suddivisione in cicli. Dopo i 5 anni di istruzione secondaria dell'obbligo, gli studenti possono infatti proseguire con altri corsi biennali o triennali. Esistono corsi professionali della durata di 4 anni che comprendono esperienze lavorative durante il periodo degli studi. I giovani che lasciano la scuola a 16 anni e sono disoccupati possono sperimentare un tirocinio della durato di un anno presso una ditta. Nell'istruzione secondaria superiore non obbligatoria, l'alternanza lavorativa è prevista limitatamente alle National Vocational Qualifications (NVQs), qualifiche professionali che prevedono principalmente, ai fini del loro conseguimento, lo svolgimento di un’attività lavorativa in una delle 11 aree occupazionali di riferimento. Le NVQs sono conseguibili a 5 livelli; in particolare, i livelli 4 e 5 prevedono che il candidato sappia farsi carico di un notevole livello di responsabilità e che svolga mansioni che prevedono il controllo e la supervisione del lavoro di altri. Non è previsto alcun limite massimo di età per l’ammissione,

né esistono limiti di tempo specifici per completare la formazione. Le NVQs possono essere ottenute dagli studenti che frequentano scuole o colleges e che lavorano a tempo pieno o parziale, da chi dimostra di avere acquisito determinate competenze per una certa occupazione, e da chi frequenta la formazione in apprendistato, definita Modern Apprenticeship. Le Modern Apprenticeships si svolgono a due livelli: Foundation Modern Apprenticeship (FMA – dai 16 ai 19 anni) e Advanced Modern Apprenticeship (AMA – dai 16 ai 25 anni). La maggioranza dei giovani impegnati in questo tipo di formazione viene regolarmente assunta e retribuita. Per conseguire una NVQ, non sono richieste qualifiche obbligatorie in ingresso ma, in alcuni casi, può essere richiesto il possesso di un numero minimo di General Certificates of Secondary Education (GCSE), i certificati generali di studi secondari. Le competenze e gli standard previsti per le NVQs vengono definiti rispettivamente nelle Statements of Competence e nei National Occupational Standards (NOS) dalle National Training Organisations (NTO), una rete di enti guidati da datori di lavoro che stabiliscono le necessità di formazione per i settori che rappresentano e che garantiscono la risposta a tali necessità. Per competenza si intende la combinazione di abilità, conoscenza e comprensione e la capacità di applicazione della competenza stessa. Più unità di competenze, che possono essere acquisite in molteplici modi e in un periodo di tempo più o meno lungo, possono essere combinate per conseguire una NVQ. La valutazione viene effettuata sul posto di lavoro. Nel caso delle NVQs, la formazione si svolge principalmente sul luogo di lavoro. Sono infatti previsti giorni di lezione presso gli istituti che offrono i corsi (scuole, Sixth Form Colleges e Colleges for Further Education), in media una volta alla settimana. In alcuni casi, invece, la formazione si svolge interamente sul luogo di lavoro e, in questo caso, gli istituti di istruzione vengono coinvolti nella validazione del programma di lavoro. A metà degli anni 90 esistevano 500 NVQs relative a 150 occupazioni. Dal 1990, si è cercato di razionalizzare l'offerta di queste qualifiche. Le attuali aree di riferimento occupazionale delle NVQs sono le seguenti:

• cura di animali, piante e terreni; • estrazione e fornitura di risorse naturali; • costruzioni; • ingegneria; • manifattura; • trasporti; • fornitura di merci e servizi; • servizi sanitari, sociali e di sicurezza; • servizi commerciali;

• comunicazione; • sviluppo ed estensione delle conoscenze e delle

competenze. Le NVQs sono suddivise in cinque livelli corrispondenti ad altrettanti livelli occupazionali: Livello 1: occupazioni che richiedono competenze di base; Livello 2: occupazioni operative o semiqualificate; Livello 3: occupazioni tecniche, artigianali, qualificate e di supervisione; Livello 4: occupazioni di management tecnico inferiore; Livello 5: occupazioni di management abilitato, professionale e di livello superiore. Queste qualifiche professionali sono integrate nel National Qualification Framework (NQF), il quadro di riferimento nazionale delle qualifiche che comprende qualifiche generali, professionali e occupazionali conseguite dagli studenti durante l'istruzione post-obbligatoria e sul lavoro. La valutazione delle NVQs avviene sul posto di lavoro, generalmente attraverso l'osservazione e interrogazioni. Non esiste un esame finale. L’altra forma di educazione professionale prevista dopo i 16 anni è l’Apprenticeship programme, un programma di formazione, finanziato dal Governo, che opera a vari livelli. Per i più giovani, invece, si parla di Young Apprenticeships: un programma che fa parte delle opzioni professionali che i ragazzi fra i 14 e i 16 anni di età (key stage 4) possono decidere di seguire per adempiere all’obbligo dell’alternanza formativa (work-related learning). Come detto in precedenza, gli alunni seguono le regolari lezioni a scuola ma, per due giorni alla settimana, fanno esperienza in un luogo di lavoro in vista del conseguimento di qualifiche riconosciute a livello nazionale che vengono offerte dai partenariati locali per lo Young Apprenticeship. I settori finora più interessati sono quelli dell’ingegneria, dell’industria automobilistica, della gestione d'azienda, della logistica, delle arti e delle industrie creative. I fondi per il programma vengono stanziati dal Department for Education and Skills e consegnati dai Local Skill Councils ai vari partenariati. Dai 16 in su, la normativa prevede le seguenti tipologie di apprendistato:

• Pre-apprenticeships. È un programma destinato ai giovani tra i 16 e i 18 anni di età, che non hanno alcuna occupazione, che hanno scelto di abbandonare gli studi o che non hanno più fiducia nel sistema di istruzione e formazione. Questi programmi si basano sul programma Entry 2 Employement (E2E), che è stato avviato a livello nazionale in Inghilterra nell’agosto 2003 con l'obbiettivo di aiutare i giovani di 16-18 in possesso di poche qualifiche o senza qualifiche formali, ad entrare nel mondo del lavoro.

• Apprenticeships. Hanno sostituito i Foundation Modern Apprenticeships, costituiscono delle alternative di formazione sul posto di lavoro per i giovani e per i datori di lavoro e sono orientati verso il secondo livello occupazionale delle NVQs. Quadri di riferimento per la formazione sono stati messi in atto in oltre 80 settori di impiego.

• Advanced Apprenticeships. Sono il frutto di un’iniziativa nata dalla collaborazione tra governo e industria per aprire un percorso di alta qualità basato sul lavoro orientato verso il terzo livello occupazionale delle NVQs. Hanno anche l’obiettivo di fornire le competenze e le qualifiche più ampie richieste dalle industrie e dai datori di lavoro. Gli Advanced Apprenticeships sono previsti principalmente per coloro che finiscono gli studi (oltre i 16 anni di età), ma sono disponibili anche per persone più mature. Il precedente limite massimo di 25 anni è stato abolito. La maggior parte di questi apprendisti ha un impiego retribuito dal proprio datore di lavoro.

• Apprenticeships, per adulti. Si stanno sviluppando nell'ambito della strategia per le competenze messa a punto dal governo. Il Learning and Skills Council sta lavorando con i nuovi Sector Skills Councils (SSCs) per sviluppare un'offerta appropriata ai soggetti in formazione che abbiano più di 25 anni.

Altri programmi - The New Deal for Young People è un altro programma di formazione per i giovani finanziati dal governo. Offre a giovani tra i 18 e i 24 anni di età, che sono disoccupati da più di 6 mesi, la possibilità di lavorare in un settore privato o di volontariato con la possibilità di avere permessi per seguire l'istruzione o la formazione, oppure di usufruire di un programma di formazione o istruzione a tempo pieno che conduce al conseguimento di una qualifica adeguata. Coloro che lavorano nell'ambito di questo programma ricevono un regolare stipendio da parte dei datori di lavoro, ma i costi dell'impiego e della formazione sono sostenuti con finanziamenti pubblici. Sono previsti sussidi per i giovani che frequentano programmi di istruzione e formazione e per coloro che lavorano nel settore de volontariato. - I Technical Certificates sono qualifiche professionali che hanno l’obiettivo di fornire, a chi è inserito in un Apprenticeship programme, le conoscenze e competenze che stanno alla base delle National Vocational Qualifications (NVQs) e che permettono la realizzazione del programma scelto. A differenza della qualifica NVQ, il Technical Certicate copre conoscenze professionali specializzate dirette alla formazione fuori dal posto di lavoro. Attualmente, più di 100 qualifiche sono state approvate come Technical Certicates.

Il QCA, insieme alle sue autorità partner in Galles e in Irlanda del Nord, riconosce formalmente i Technical Certicate come qualifiche accreditate.

Quadro Legislativo della formazione professionale nel Regno Unito

- Education Act 1996: la legge sull'istruzione del 1996 è un Testo Unico che riunisce un'ampia legislazione precedente sull'istruzione. La sostanza della legge non ha subito modifiche. Essa abroga per intero alcune leggi precedenti compresa l'Education Act del 1944, che aveva costituito fino ad allora le base della legislazione sull'istruzione primaria e secondaria. - Employment Rights Act 1996: la legge sui diritti all'occupazione del 1996 è stata modificata dalla Teaching and Higher Education Act 1998 (legge sull'insegnamento e l'istruzione superiore) per quanto riguarda i giorni di permesso per studio per i giovani di 16 e 17 anni. - Teaching and Higher Education Act 1998: la legge sull'insegnamento e l'istruzione superiore per Inghilterra e Galles istituisce i General Teaching Councils in Inghilterra e Galles, introduce una qualifica per i capi di istituto e dà disposizioni per i giorni di permesso retribuiti dal lavoro per motivi di studio e formazione. La legge richiede agli insegnanti neoqualificati un periodo di prova; introduce nuove disposizioni per il supporto agli studenti e richiede il contributo degli studenti attraverso il pagamento delle tasse scolastiche. - School Standards and Framework Act 1998: la legge sugli standard scolastici del 1998 pone un limite alla dimensione delle classi con bambini di 5-7 anni; istituisce le Education Action Zones; richiede alle Autorità Locali di preparare i piani di sviluppo educativo (Educational Development Plans) e attribuisce loro nuovi poteri di intervento nelle scuole che presentano particolari criticità; ridefinisce le categorie di scuole; introduce nuove disposizioni finanziarie per i budget delle scuole e modifica la legislazione sull'ammissione a scuola. - Learning and Skills Act 2000: la legge sull'apprendimento e le abilità del 2000 modifica le disposizioni relative al settore della further education (istruzione a tempo pieno e a tempo parziale, non facente parte dell’istruzione superiore, destinata a chi ha superato l’età dell’obbligo scolastico, comprendente corsi professionali, accademici, sociali, di educazione fisica e ricreativi offerti negli istituti di further education) del 1992 (Further and Higher Education Act for England and Wales). La caratteristica principale della legge è la creazione del Learning and Skills Council (LSC) a livello nazionale per l'Inghilterra e del National Council for Education and Training (CETW) per il Galles, istituiti per avere organi locali che sovrintendono al finanziamento e all'amministrazione della further education, della formazione basata sul lavoro e dell'educazione degli adulti. - Education Act 2002: questa legge sull'istruzione, approvata

nel luglio 2002, regolamenta le proposte del Libro Bianco sul raggiungimento del successo da parte delle scuole, Schools Achieving Success.

ISTRUZIONE POST-DIPLOMA Il grado di formazione successivo alla Tertiary Education è la

Higher Education, ossia l’istruzione superiore, suddivisa in istruzione superiore professionale e istruzione universitaria. Nel 1992 la legge di riforma dell'istruzione superiore (“The Further and Higher Education Act”) ha annullato la distinzione tra Università, Politecnici e altre istituzioni superiori e ha delineato un nuovo sistema unitario d’istruzione superiore. Secondo questo modello, tutti gli istituti hanno facoltà di richiedere l'autorizzazione a conferire autonomamente i propri ‘degrees’, ossia diplomi e certificati, e di aggiungere al loro nome la qualifica “università”, purché vengano garantiti determinati standard educativi e precisi requisiti organizzativi (più di 4.000 studenti iscritti a tempo pieno, con 3.000 di questi impegnati in corsi equivalenti a quelli universitari). Il termine polytechnic non è più utilizzato, tranne nel caso del vecchio Anglia Polytechnic, ora Anglia Polytechnic University, il solo ad avere mantenuto la sua denominazione. Nell'Irlanda del nord la fusione avvenuta nel 1984 dell'Ulster Polytechnic con la New University of Ulster, aveva già annullato la distinzione binaria che separava le università dai collegi e dai politecnici. Titoli necessari per accedere all’università sono:

il General Certificate of Education Advanced Level, comunemente detto A-level (GCE A-level), con il superamento di due o più materie previste per questo livello; due titoli di Advanced Supplementary (GCE AS-

level), certificato che, come l’A-Level permette l’accesso all’istruzione superiore ma che rispetto a questo prevede metà di ore di studio e di insegnamento; l'AVCE (Advanced Vocational Certificate of

Education) o l'Edexcel National Diploma, che garantiscono una buona qualifica professionale e i requisiti per l'iscrizione a una laurea di primo livello; l'International Baccalaureate (IB), esame riconosciuto

a livello internazionale che, come i precedenti, si sostiene all'età di 18 anni e consente l’accesso all’università; in Scozia i cosiddetti Highers o Advanced Highers,

certificati scozzesi di istruzione secondaria superiore che consentono l’ingresso all'università e sono equivalenti ai GCE A-levels.

La formazione universitaria viene offerta da due tipi di istituti:

• Colleges e Institutes of Higher Education o Istituti di Istruzione Superiore (in Scozia

chiamati Scottish centrally-funded Institutions), che abbinano una formazione di livello universitario a un'esperienza lavorativa;

• Universities (Università) che, in quanto organismi autonomi, hanno facoltà di istituire e rilasciare titoli accademici.

Highter and Further Education. Gli Institutes of Higher Education ( i “vecchi” politecnici) propongono un percorso formativo di due anni, che si conclude con il rilascio di un Foundation Degree. Al corso si può accedere anche in mancanza dei requisiti d'ammissione necessari per l'iscrizione alle Universities e, al termine, è possibile frequentare il terzo anno di un Honours Degree presso le università che riconoscono questa tipologia di certificato. Il Foundation Degree nasce dalla collaborazione tra le università, che garantiscono uno standard formativo elevato, e il mondo dell'impresa, che fornisce agli studenti gli strumenti più idonei per affrontare la vita professionale. Per questo motivo, la formazione offerta risulta essere immediatamente spendibile nel mercato del lavoro. La formazione professionale superiore vera e propria è, invece, affidata agli Istituti di formazione per adulti (Further Education Colleges) e si basa sul sistema nazionale delle qualifiche professionali NVQ (National Vocational Qualification). I corsi, annuali o biennali, possono essere a tempo pieno o parziale, serali o svolti sul posto di lavoro con il riconoscimento dell’esperienza professionale acquisita. Vi si può accedere solo se in possesso di due A-levels e, al termine, si ottiene l'Edexcel Higher National Diploma. Questa qualifica, che rappresenta il livello più alto della formazione professionale, fornisce competenze avanzate e permette di iscriversi direttamente al secondo o al terzo anno di un First Degree, cioè una laurea di primo livello. Dall'anno scolastico 2004/2005 sono stati attivati anche i corsi NTI (New Technologies Institutes), che offrono una formazione di livello superiore, strettamente collegata al mondo del lavoro locale, proprio perché realizzati da consorzi formati da Further Education Colleges, università e organizzazioni del settore privato. Con l'istruzione post media superiore si può conseguire il Diploma o Certificate che si ottiene dopo il completamento di un corso di specializzazione (vocational or further education course). I Vocational and further education courses sono stati creati per preparare l'individuo ad un preciso percorso lavorativo sommando la loro preparazione alle loro competenze e per dare loro un credito formativo per l'accesso all'istruzione universitaria. I titoli si conseguono al completamento di questi

corsi che hanno differenti argomenti di studio. Nel settore pubblico, ad esempio, esiste il Business and Technology Education Council (BTEC) che è l'ente che riconosce a livello nazionale una serie di titoli che riguardano in generale i campi lavorativi sia per l'industria, gli affari, la finanza e la pubblica amministrazione, così come per il campo delle arti ed il design. Sono previsti corsi modulari che durano da uno a tre anni. Il BTEC si divide in tre livelli: -First Certificate/Diploma (FC/FD) -National Certificate/Diploma (NC/ND) -Higher National Certificate/Diploma (HNC/HND) In Scozia il maggior "provider" di Vocational qualifications è lo Scottish Qualifications Authority (SQA). I suoi titoli sono conseguibili nei colleges e includono: -Standard Grade -National Qualifications -Higher National Certificates and Diplomas (HNC/HND) -Scottish Vocational Qualifications (SVQs) -Customised Awards and Professional Development Awards. Istruzione universitaria. Le università anglosassoni sono in genere a numero chiuso. Ogni singolo istituto ha propri criteri per l'ammissione degli studenti (ad esclusione di medicina, veterinaria e magistero che sono regolamentate dal governo). La maggior parte degli istituti effettua una rigorosa selezione ed esige qualifiche di livello notevolmente superiore al minimo: ad esempio quelle ottenute in seguito a corsi di formazione professionale (Vocational and further education courses). Viene richiesta inoltre una continuità negli studi: sarà impossibile per uno studente studiare, a livello superiore, una materia scientifica se ha avuto solo una preparazione in discipline umanistiche. Universities, Colleges ed Institutes of higher education e in Scottish centrally-funded institutions propongono percorsi accademici di durata variabile strutturati in tre livelli: 1) First o Undergraduate Degree (Laurea di primo livello): sono corsi a tempo pieno della durata di tre o quattro anni, al termine dei quali si ottiene il titolo di Bachelor. Alcune discipline, come architettura, odontoiatria, medicina o veterinaria, prevedono una durata dei corsi da cinque a sei anni. Ogni percorso di studi si articola secondo diversi piani didattici, consentendo agli studenti di rendere compatibili le proprie esigenze con l'impegno previsto per gli studi. E’ possibile infatti specializzarsi in una o più materie di studio, scegliendo tra le seguenti opzioni: - Honours Degree, per lo studio di una sola materia. Il corso dura solitamente 3 anni, a volte 4, soprattutto in Scozia. I corsi in architettura, medicina, odontoiatria e veterinaria durano 5/7 anni; - Joint Honours Degree, per lo studio di due materie in maniera

meno approfondita. La durata del corso è di 3/4 anni (4 in Scozia); - Combined Honours Degrees, per lo studio di tre o più materie a livello meno avanzato. Il corso dura 3/4 anni (4 in Scozia); - Ordinary o General Pass Degree, per lo studio non approfondito di una o più materie; - Sandwich Course, corso accademico di 4/5 anni integrato con almeno un anno di esperienza lavorativa o all’estero. Molti di questi corsi sono modular courses, cioè strutturati in modo da permettere di studiare varie materie il primo anno, per poi specializzarsi in una o due materie durante gli anni successivi. Alcuni fra i più comuni First Degrees conseguibili sono: BA Bachelor of Arts; BSc Bachelor of Science; BEd Bachelor of Education; BEng Bachelor of Engineering; LLB Bachelor of Laws; MB Bachelor of Medicine. 2) Higher Degree o Postgraduate Degree o Master (Laurea di secondo livello): si consegue, dopo il First Degree, a termine di un periodo di studio taught courses, da concludersi con una tesi di ricerca. Tra i più comuni Master Degrees che si possono ottenere, segnaliamo: MA Master of Arts; MSc Master of Science; MBA Master of Business Administration; LLM Master of Laws; Mphil Master of Philosophy; Mlit Master of Literature. Il periodo di studio dei Postgraduate Taught Courses può variare da nove mesi a due anni; molti Taught Masters Courses durano dodici mesi, mentre un MPhil generalmente si consegue dopo almeno due anni di studio; 3) Doctorate of Philosophy PhD/Dphil: si può conseguire a completamento di un Higher Degree, dopo un minimo di tre anni di ricerca e rappresenta il massimo livello di studio raggiungibile in una determinata materia.

Valutazione e certificazione INGHILTERRA, GALLES ED IRLANDA DEL NORD

Valutazione Procedure di valutazione fissate dalla norma esistono per gli allievi della scuola obbligatoria e sono relazionate al National Curriculum. Le procedure di valutazione sono finalizzate ad aiutare insegnanti ed allievi in numerosi modi. Gli elementi formativi aiutano gli insegnanti a decidere come sviluppare l’insegnamento e danno agli allievi chiari e comprensibili obiettivi. L’informazione aiuta gli insegnanti e gli altri ad identificare i i bisogni per ulteriori valutazioni diagnostiche per particolari allievi al fine di aiutare il loro sviluppo educativo. Gli elementi sommativi invece danno la prova delle acquisizioni dell’allievo e di ciò che sanno, capiscono e possono fare. Gli elementi valutativi offrono informazioni comparative sulle

acquisizioni a livello nazionale, che possono essere usate come un indicatore in vista di ulteriori sforzi, risorse o cambiamento nel curriculo. Gli elementi informativi aiutano a definire il report dell’insegnante ai genitori sui progressi dell’allievo ed alla scuola nel suo complesso sui raggiungimenti della scuola alle autorità governative ed alla più ampia comunità. Linee di base per la valutazione. Secondo l’Education Act del 1997 tutte le scuole primarie in Inghilterra devono valutare gli allievi entro le prime sette settimane di scuola usando un programma accreditato di valutazione di base delineato in conformità con criteri approvati a livello governativo; tali programmi sono accreditati dalla Autorità per la Qualificazione ed il Curriculo. I capi di istituto, in consultazione con il Consiglio di scuola, sono liberi di scegliere quale programma adottare, ma le scuole devono includere nella loro valutazione i programmi accreditati scelti dalla LEA. Essi sono finalizzati a rendere possibile una valutazione della conoscenze ed abilità di ogni bambino all’entrata della scuola primaria(a 4 o 5 anni) e conseguentemente a permettere allo staff di progettare attività formative che possano venire incontro ai bisogni educativi del bambino. A suo tempo la valutazione di base permetterà al docente di misurare i progressi dell’allievo e di costituire un punto di riferimento per la misurazione delle performances della scuola. Ciò è divenuto obbligatorio in Inghilterra dal settembre 1998, nel Galles dal settembre 1999 ed in Irlanda del Nord dal settembre 2000. Obiettivi da raggiungersi nel National Curriculum Gli obiettivi definiscono la conoscenza , le abilità e la comprensione (Attainment Targets) che gli allievi debbono raggiungere alla fine di ogni key stage. Gli obiettivi sono generalmente definiti nei termini di 8 descrizioni di livello di crescente difficoltà, più una descrizione per performances eccezionali superiori all’ottavo livello. Alcune materie hanno alcuni obiettivi che concernono aspetti dei programmi di studio. Per esempio: Inghilterra Key stage 1 Inglese AT 1 Parlare ed ascoltare AT 2 Leggere AT 3 Scrivere Key stage 1 Matematica AT 1 Usare ed applicare la matematica AT 2 Numeri ed algebra AT 3 Forma, spazio e misure AT 4 Maneggio dei dati Key stage Scienza AT 1 Scienza sperimentale e di ricerca

AT 2 Processi di vita e cose viventi AT 3 Materie e loro proprietà AT 4 Processi fisici Galles Key stage 1 Gallese AT 1 Orale: parlare, ascoltare e guardare AT 2 Leggere AT 3 Scrivere Tecnologia informatica, storia, geografia ed educazione fisica hanno un singolo AT. Le descrizioni di livello sono usate per stilare giudizi sommativi sulla performance di un allievo, generalmente alla fine del key stage. Le descrizioni di livello permettono di formulare i giudizi in relazione agli AT e di indicare i tipi e l’arco delle performances che un allievo che lavora ad un certo livello dovrebbe dimostrare in modo tipico in un periodo di tempo. Alla fine del key stage 1, la performance della grande maggioranza degli allievi dovrebbe stare entro i livelli da 1 a 3 ed alla fine del key stage 2 entro i livelli da 2 a 5.Al momento non c’è sistema nazionale per registrare o monitorare il progresso dell’allievo che lavora in modo significativo al di sotto delle aspettative della sua età, ma si stanno provando scale più estese. Regole concernenti la valutazione nel NC. Le regole per la valutazione sono relazionate agli AT, alle descrizioni di livello ed alle descrizioni delle "end of key stage". In Inghilterra e Galles, le regole stabilite per la valutazione al livello della scuola primaria coprono ogni AT nelle materie fondamentali di Inglese, Gallese, matematica e scienze e consistono in valutazione dell’insegnante ed in test e compiti nazionali. I test nazionali hanno l’obiettivo di integrare la valutazione dell’insegnante ed i test ed esami interni alla scuola al fine di misurare i risultati dell’allievo nelle materie fondamentali su una scala nazionale. Le regole della valutazione per la "end of key stages" 1 e 2 sono i seguenti una valutazione dell’insegnante sui risultati di ogni allievo in relazione a tutti gli AT in inglese, gallese matematica e scienze basate su osservazioni di lavoro pratico ed orale nella classe e lavori scritti completati in classe test e compiti del NC somministrati ad ogni allievo. Alla fine del key stage 1, a sette anni tutti gli allievi sostengono compiti pratici in classe e test scritti in inglese e matematica; questi test sono valutati dall’insegnante di classe, ma stabiliti e supervisionati da una agenzia esterna. I test scritti sono generalmente inviati alle scuole in aprile e possono essere somministrati in ogni momento durante il mese di maggio(la fine della scuola è a giugno). I compiti sul lavoro di classe in Lettura, Scrittura e Matematica sono distribuiti a dicembre e

possono essere somministrati in ogni momento durante il periodo di valutazione che va da gennaio fino a quattro settimane prima della fine dell’ultimo periodo di scuola. Gli studenti che hanno passato il KS 1 e che sono giudicati dai loro insegnanti per quanto concerne il lavoro di classe al livello 4 della scala ad otto livelli del NC, generalmente sostengono i test del KS 2. Alla fine del KS 2 (età di 11 anni), gli allievi sostengono test scritti in Inglese, Matematica e Scienze. Gli allievi che lavorano al livello 2 o a livelli inferiori non sono obbligati a sostenere i test, ma la valutazione dell’insegnante rimane una regola. I test sono redatti e valutati da una agenzia esterna. Nel 1998 in Inghilterra e nel 1999 in Galles è stato introdotto un test obbligatorio di calcolo mentale della durata di 20 minuti come parte dei test dell’end-of-key-stage 2. I test finali del livello 2 devono essere somministrati secondo uno specifico calendario e generalmente si svolgono in una specifica settimana di maggio contemporaneamente per tutti gli allievi: il giorno viene definito esternamente, ma la scuola può scegliere l’ora. I test nazionali hanno come obiettivo quello di essere complementari alla valutazione del docente ed ai test ed alle valutazioni interne della scuola. Essi sono indicati per misurare i progressi di ogni allievo in relazione agli standards nazionali nelle materie fondamentali di Inglese, Matematica e Scienze. I test del key stage 2 non sono usati per valutare l’abilità o l’attitudine degli allievi alla fine della selezione per la scuola secondaria. Le scuole selettive (grammar schools) organizzano i test da sole a questo fine e questi sono generalmente somministrati prima della conclusione del KS. Dal 1998 school la autorità governative inglesi sono stati richieste di indicare gli obiettivi per le performances degli allievi nel Key Stage 2.Gli obiettivi dovrebbero stabilire le percentuali che debbono raggiungere il livello 4 o superiore in inglese e matematica e sono definito due anni prima che gli allievi si sottopongano ai test .I primo obiettivi sono stati stabiliti dalle scuole per allievi che si sottoporranno ai test nel maggio 2000. Test ufficiosi. Alcune scuole primarie richiedono agli allievi degli anni più avanzati di sostenere test alla fine dell’anno scolastico, spesso usando test standardizzati commercializzati come quelle pubblicati dal NFER Più recentemente, in Inghilterra la QCA ha prodotto test non ufficiali per gli 8-9-10 anni. Generalmente somministrati verso la fine dell’anno, questi test includono prove nella lettura, scrittura, ortografia matematica e matematica mentale. Nel 1998 quasi l’80% delle scuole ha effettuato questi test per controllare se gli allievi sono in grado di sostenere positivamente i test ufficiali. Registrazioni nelle scuole. Dal 1989 l’Education School Records Regulation richiede alle

scuole di tenere registrazioni dei risultati degli allievi e di fornirne copia. Alle scuole si richiede di conservare ed aggiornare almeno una volta all’anno registrazioni concernenti il curriculo degli allievi che coprono i loro risultati scolastici ed altre abilità, caratteristiche e progressi nella scuola e di trasferire a richiesta tali registrazioni ad ogni istituzione formativa. Tale norma non prevede la divulgazione di materiale prodotto da personale esterno e di materiale riservato per varie ragioni. Ogni anno è obbligatorio un report ai genitori e durante l’anno dare informazioni sui progressi nelle materie del NC e risultati comparati con gli allievi della scuola ed a livello nazionale Promozione La promozione alla classe in classe di età è normale ed automatica Certificazione Non viene rilasciata alcuna certificazione. Scuola secondaria obbligatoria Le disposizioni concernenti la valutazione del NC consistono nella valutazione del docente ed in test e compiti nazionali. Key stage 3 La valutazione del docenti sul lavoro dell’allievo in relazione agli obiettivi di apprendimento concerne inglese, matematica, scienze, storia, geografia, disegno e tecnologia, tecnologia informatica, lingua straniera moderna, arte, musica ed educazione fisica. La valutazione del docente attinge i suoi elementi dalle prove di orale, scritto e lavoro pratico in classe, lavoro a casa, esami e test della scuola. I test di NC stabiliti e classificati esternamente concernono Inglese (lingua e letteratura, una commedia di S scelta fra tre), Matematica (include un test di aritmetica mentale, un test nel quale non sono autorizzati i calcolatori e uno nel quale è permesso il calcolatore) e Scienze. I test generalmente hanno luogo durante uno specifico periodo di una settimana durante il mese di maggio. Il calendario è messo a punto dalla agenzia esterna responsabile dei test ma le scuola possono definire gli orari; tutti gli allievi devono sostenere le prove contemporaneamente. Su questo terreno peraltro è in atto un processo di progressiva autonomizzazione delle scelte da parte delle varie parti del paese. I risultati della valutazione del docente sono espressi nei termini della scala ad otto livelli del NC. Alla fine del key stage3 la performance della grande maggioranza degli allievi deve collocarsi fra il livello 3 ed il livello 7.Il livello 8 è raggiungibile dagli allievi molto capaci ed è prevista anche una descrizione superiore al livello 8. La scala non si applica al key stage 4. In Inghilterra gli allievi che lavorano al livello 1-2 della scala di livello 1-8 del NC in Matematica e Scienze ed al livello 1-3 in Inglese sono valutati dalla sola valutazione del docente, sebbene i compiti basati sul lavoro di classe possano essere usate con questi allievi su base opzionale

per supportare la valutazione del docente. Gli studenti giudicati dal loro docente al livello 8 della scala del NC al KS 3 sostengono quello che viene chiamato un test esteso in aggiunta ai test standard I risultati dei key test delle varie scuole possono essere consultati via Internet; ulteriori informazioni possono essere fornite da tavole comparative. Key stage 4 La valutazione è fatta normalmente dal GCSE. Per gli allievi che non sostengono tale tipo di esame, il Governo ritiene che il modo più appropriato per misurare i risultati sia la valutazione del docente alla fine del KS.I risultati sono registrati nel National Record of Achievment (Libretto) dello studente Reports sugli studenti ai genitori In applicazione delle Regole del 1997 i capi di istituto sono responsabili di assicurare che tutti i genitori dei ragazzi del KS 3 e 4 ricevano un rapporto scritto sui risultati dei figli durante l’anno. I requisiti minimi sono prescritti dal Regulation Act e prevedono: una breve descrizione dei progressi dell’allievo in ogni materia ed attività studiate come parte del curriculo della scuola, un commento sul progresso generale dell’allievo, dettagli dei risultati e modalità per discutere con gli insegnanti. In aggiunta nell’anno finale del KS 3 devono essere registrati i risultati della valutazione di NC. Al KS 4 per gli allievi che non lasciano la scuola il report dovrebbe dettagliare: le materie nelle quali lo studente si è presentato al GCSE ed i voti riportati, qualsiasi altra qualificazione o unità di apprendimento sostenuta nella prospettiva di una qualificazione ed il voto ottenuto. Gli studenti che intendono lasciare la scuola alla fine del KS4 devono ottenere un report sui loro risultati scolastici che devono includere dettagli sulle materie e sulle attività studiate come parte del curriculo scolastico, oltre a quelle portate al livello di esame. Questo deve generalmente prendere la forma del National Record of Achievment che è firmato e datato dall’insegnante e che prevede anche la firma dello studente. Le scuole possono fornire più di un report per ogni anno- per esempio report quadrimestrali- ma il minimo previsto deve essere mandato ai parenti alla fine dell’annualità. Promozione Gli allievi sono collocati in una classe secondo la loro età e, alla fine di ogni anno scolastico, passano automaticamente all’anno successivo a meno che, per circostanze eccezionali, i genitori e la scuola non decidano che l’allievo possa beneficiare di un anno extra Certificazione All’età di 14 anni non viene rilasciato alcun diploma. La maggior parte degli allievi consegue la qualificazione riconosciuta nazionalmente alla fine del KS 4 all’età di 16 anni.

Tuttavia, queste certificazioni possono essere conseguite ad ogni età. Secondo le norme del 96-97 tutti i corsi di studi che portano ad una qualificazione esterna organizzati per allievi della scuola dell’obbligo devono essere approvate dalle autorità governative. Le Autorità per la Qualificazione stanno attualmente sviluppando un quadro nuovo di qualificazioni riconosciute nazionalmente che devono rientrare in una di queste tre categorie: generale, professionale oppure direttamente occupazionale. GCSE General Certificate of Secondary Education E’ la certificazione più comunemente ottenuta. Il GCSE consiste in un ventaglio di esami in singole materie: non c’è numero minimo o massimo di certificazioni Il certificato è rilasciato con l’elenco dei livelli che il candidato ha conseguito in ogni materia tentata, su una scala di 8 livelli da A* a G_ Il candidato che non riceve il voto minimo di G è classificato come U e non riceve la certificazione. Alcune materie sono classificate per livello unico (storia, musica ed arte per esempio), per altre vi sono i livelli di base(da G a C) e quelli avanzati (da C a A*). Matematica prevede tre livelli. In Inghilterra programmi per corsi corti sono stati introdotti in arte, disegno e tecnologia, geografia, storia, tecnologia informatica, lingua moderna educazione fisica ed educazione religiosa. Questi corsi richiedono metà del tempo e la loro certificazione vale la metà. Ci sono programmi diversi per ogni materia ed autorità certificatrice e la scuola sceglie fra di essi. Il voto del GCSE può essere basato in parte sul lavoro del corso fatto durante un periodo di due anni come sull’esame finale o -per i corsi modulari- sugli esami di fine modulo. La proporzione di voto che può essere attribuita sulla base del lavoro del corso varia dal 25% al 60% di alcune materie pratiche. Gli allievi hanno diritto di appello se non sono soddisfatti del voto purché la richiesta sia inoltrata dalla scuola. Esiste un programma pilota per l’esame delle prove da parte degli allievi. Gli organismi di vigilanza del GCSE designano gli esaminatori e standardizzano i sistemi di correzione e classificazione; essi costituiscono inoltre un punto di incontro e di confronto GNVQ General National Vocational Qualification La GNVQ è una nuova qualificazione di due anni che è finalizzata ad ampliare il ventaglio delle qualificazioni che si possono ottenere dai 14 ai 16 anni. Gli studenti possono studiare al livello Foundation(che equivale a 2 GCSE a livello D-G) o Intermediate (che equivale a 2 GCSE a livello A*-C). Questa certificazione è concepita come un’opzione che deve

essere studiata accanto al GCSE e dovrebbe occupare il 20% del tempo. Le sette aree generalmente offerte sono: arte e design, commercio, salute ed assistenza sociale, tecnologia informatica, divertimento e turismo, manifattura e produzione. Questo programma è in fase di diffusione dal settembre 1999. Entry Level Awards Ci sono molte qualificazioni in lettura e scrittura, abilità numeriche e tecnologia informatica che sono rivolte agli allievi che non sono pronti per le certificazioni precedentemente descritte.. Queste sono state varate nel 1996 ed accreditate nel 1998; mirano ad incoraggiare il progresso verso obiettivi di più alto livello. Si tratta del progetto di creare un’ampia gamma di riconoscimenti: accademici come il GCSE, professionali, di skills personali e per la vita indipendente, di preparazione per il lavoro. Le qualificazioni sono offerte a tre livelli.

Istruzione secondaria post-obbligatoria (16-18 anni in sixth form o further education)

I corsi possono essere accademici o professionali o una combinazione dei due. Valutazione Non si applicano le regole del NC né sulla valutazione nè sui report, ma le scuole sono invitate a dare almeno un report annuale agli allievi quando sono maggiorenni. Per gli allievi che non lasciano la scuola, il report deve dettagliare: il progresso dell’allievo in ogni materia ed attività studiata come parte del curriculo scolastico ed il progresso generale dell’allievo come negli altri casi. In particolare debbono essere documentate le materie nelle quali l’allievo ha sostenuto un esame GCSE e/o GCE-A level ed il livello ottenuto. Gli allievi sopra i 16 anni che vogliono lasciare la scuola devono essere provvisti di un report sulle loro acquisizioni scolastiche nella forma del NRA(National Record of Achievment). Promozione Il passaggio da un anno all’altro è in generale automatico. E’ possibile trasferirsi dai corsi accademici a quelli professionali oppure seguire corsi più avanzati se il corso è di un anno. Si tratta di corsi di preparazione agli esami organizzati a moduli: al termine di una unità si passa alla successiva. Certificazione Esistono tre tipi di certificazione: 1.GCE-A Level Esami su singole materie che possono essere studiati in ogni combinazione entro la limitazione dell’orario scolastico e del ventaglio di materie che la scuola offre. Le scuole generalmente decidono i loro criteri di ammissione. I corsi durano due anni e la maggioranza degli studenti sostiene gli esami all’età di 18 anni. Gli esami sono anche aperti a privatisti o a chi abbia

seguito corsi part-time. 2.GCE Advanced Supplementary Examinations Gli standards accademici sono gli stessi, ma il contenuto è la metà E’ stato introdotto nel 1987 per ampliare il curriculo di chi sostiene gli esami GCE – A Level. Gli studenti sono liberi di scegliere ogni combinazione, entro i limiti dell’orario e del ventaglio di offerte della scuola. Questi certificati sono attribuiti su una scale da A ad E; U segna un fallimento. E’ possibile l’appello da parte della scuola e non del singolo. Le prove possono essere preparate in progetti pilota. La struttura di questi due esami è stata revisionata con l’obiettivo di ampliare le materie studiate nel primo anno del corso. Come risultato, a partire dal settembre 2000 gli studenti saranno incoraggiati ad intraprendere lo studio di 5 materie nel primo anno della Sixth Form. In caso di completamento di successo, gli studenti conseguiranno il nuovo GCE Advanced Subsidiary. E’ inteso che gli studenti andranno avanti a studiare tre di queste materie certificate per il secondo anno. Per facilitare questo processo i corsi consisteranno di unità (6 per il livello A completo, 3 per il livello dimezzato) e lo studente potrà scegliere fra la valutazione di fine modulo o di fine corso. 3.General National Vocational Qualification Sono definiti per sviluppare il sapere, le abilità e la comprensione in ampie aree professionali relative a una particolare industria o settore come IT, salute ed assistenza e commercio. I livelli offerti sono a livello Base, Intermedio e Avanzato nelle Istituzioni di Further Education 4.Nuove qualificazioni di skills- chiave Dal settembre 2000 una nuova qualificazione opzionale ( Key Skill in Comunicazione, Gestione dei numeri e IT) sarà introdotta nella istruzione post - obbligatoria. Questa qualificazione potrà essere conseguita dagli studenti che seguono tutti i tipi di corsi. Osservazioni Il sistema separa nettamente le attestazioni e le certificazioni con un sistema di certificazione destrutturato per materie ed anche per livelli. I KS costituiscono una preparazione all’acquisizione del GCSE che può comunque essere acquisito in forme estremamente differenziate. La percorrenza è automatica perché la registrazione delle differenze avviene attraverso il non accesso ai KS e la rinuncia al GCSE. In questo quadro la ripetenza può essere un beneficio perché consente di avere più opportunità di acquisire certificazioni. Le regole in itinere sono meno forti (vedi gli scarsi report) perché ci sono gli esami che operano come regolatori retroattivi. Non abbastanza tuttavia da coprire tutto l’arco dei bisogni, tanto è vero che si sono varate modalità certificative quantitativamente (all’interno del GCSE) e qualitativamente (GCVS) articolate. Anche a livello post- obbligo si cerca di ampliare l’arco delle materie studiate prevedendo certificazioni

dimezzate, certificazioni aggiuntive su aree cruciali (Key Skills) e modalità di acquisizione delle certificazioni sul lavoro NQVs. L’istituzione di una qualificazione professionale è spia di un problema europeo Nella fascia di età critica dai 14 ai 16 anni, anche gli inglesi -che non hanno mai curato l’acquisizione di titoli professionali- lo prevedono. In luogo di prevedere ( o accanto) una estensione a tutti dello stesso tipo di certificazione (v. obbligo uguale per tutti) creano certificazioni professionali che sono vere aree opzionali di tipo orientativo con criteri di equivalenza a quelle del GCSE o vie di apprendistato oppure GCSE semplificati e preliminari(ELA).Prevale un’idea di certificazioni spezzettate che il soggetto assembla (o in tutto o in parte) a diversi livelli e non quello di titolo di studio organico per un profilo interrelato. Tale concetto è reperibile anche nella differenza fra VAP e VAP francesi e NVQs inglesi. La finalità non è di moltiplicare i portatori di titoli di studio, ma di incentivare la formazione continua dando uno zoccolo iniziale anche limitato, permettere una mobilità in cui le competenze siano più chiare ed evitare (per i livelli accademici) una eccessiva specializzazione: il sistema infatti è molto selettivo nonostante le percorrenze automatiche, tende a lasciare senza certificazione le fasce basse e a puntare in modo esclusivo sulle scelte individuali di flessibilizzazione della propria certificazione. Tale impostazione pedagogica diventa particolarmente evidente negli ultimi due anni che vengono concepiti come moduli di preparazione agli esami. E’ riscontrabile una tendenza ad accentuare gli elementi di accompagnamento, soprattutto moltiplicando e diversificando le unità di certificazione, più che rinforzando gli elementi di accudienza scolasticistica. Il sistema di valutazione vede un equilibrio fra valutazione continua e del docente e valutazione esterna standardizzata, fra scelte delle scuole ed offerte o regole dell’esterno. Dal 95-99 all’inizio della primaria i bambini vengono valutati per misurare i loro progressi e le performances della scuola. La valutazione avviene su uno schema scelto dal capo di istituto sulla base di una scelta offerta. I tests formalizzati e scritti riguardano lingua, matematica e scienze (core curriculum), mentre le altre materie sono affidate alla valutazione del docente. Essi sono consegnati alla scuola che ha una certa discrezionalità nella somministrazione. Esiste la condivisione di responsabilità sui test: la redazione e la supervisione sono esterne, la correzione è interna. Sono registrate anche sensibilità verso valutazioni meno rigide, scritte e standardizzate: vedi lo sviluppo di nuove forme di test orali registrate. Anche il GCSE prevede forme di valutazione continua – sotto la responsabilità della scuola -che vanno dal 20 al 75%. Ricorso della scuola e non del singolo: garanzia di motivazione seria e fiducia nella istituzione in quanto questa ha interesse a

tenere alti i suoi risultati. Viene dichiarato che alcuni AT hanno a che fare con aspetti del programma di studi (vedi scienze), alcune materie, quelle culturali, hanno un solo livello.

SISTEMA SCOLATICO IN ROMANIA

L’apparato scolastico della Romania è il frutto della storia nazionale, passata da un lungo periodo dittatoriale sotto il regime comunista di Nicolae Ceauşescu (che resse il potere dal 1967 al 1989) ad una Repubblica di tipo parlamentare, fino all’entrata nell’Unione Europea nel 2007. La religione più diffusa nel Paese è quella della Chiesa Cristano-Ortodossa Romena, seguita da gruppi più circoscritti di Cattolici, Protestanti ed Islamici. L’impronta nazionalista e statalista lasciata da Ceauşescu aveva determinato forti ripercussioni sulle minoranze locali (in particolare ungheresi e tedesche), con la conseguente esigenza di recuperare tradizioni e specificità di tali popoli. L’introduzione della democrazia e l’avvento del libero mercato hanno provocato notevoli cambiamenti nella società romena, ciò nonostante permangono tuttora alcune fasce della popolazione in condizioni di disagio e povertà. Uno degli strumenti del Governo balcanico per superare i problemi socio-economici è senz’altro quello di investire nell’istruzione, con l’obiettivo di formare cittadini indipendenti, vicini ai valori della Patria ma rispettosi delle particolarità culturali dell’etnie locali. Le lezioni sono infatti svolte in romeno, ma dal 1995 è garantito per legge alle minoranze nazionali il diritto a studiare nella propria madre lingua. Fondamentale a tale proposito un accenno alla storia degli idiomi diffusi nell’area balcanica. Nella seconda metà del sec. XVIII in Europa centrale, le lingue dalla solida tradizione intellettuale e letteraria erano il latino e l’italiano, ma andavano sviluppandosi in modo rapido il tedesco e l’ungherese. Romeno, albanese, neogreco, sloveno, croato, serbo e bulgaro, invece, dovettero affrontare dure battaglie per essere riconosciute nel loro status di lingue. Con la conclusione del primo conflitto mondiale e la nascita degli stati nazionali, terminò la prima fase della lotta per l'autocoscienza e per l'affermazione delle differenti culture balcaniche. Ma, come accennato, nei nuovi Paesi l’affermarsi di un sistema nazionalistico aprì un periodo di oppressione verso le minoranze, evidente anche nell’ambito educativo. Il tedesco era la lingua ufficiale. Dopo la seconda guerra mondiale, l’instaurazione delle democrazie popolari diede il via alla scuola gratuita e aperta a tutti, con un’impostazione tecnico-scientifica e l’abolizione degli studi classici. Se in teoria venne assicurato il diritto delle minoranze all’insegnamento delle proprie tradizioni, nella realtà ciò non avvenne. Con la fine del nazismo, terminò l’egemonia della lingua teutonica, ma l’avvento del comunismo non determinò una parallela diffusione del russo. Rispetto agli altri Paesi danubiani, la Romania, pur con una decisa politica sciovinista, mostrò maggiore apertura al mondo non filo-sovietico. Ciò anche in funzione della latinizzazione e "rioccidentalizzazione" di uno Stato da 15 secoli circondato da Slavi. La scuola pubblica oggi è gratuita, in quanto finanziata dal bilancio dello Stato e dagli

enti locali. Lo Stato fornisce il materiale di supporto per le attività scolastiche, specialmente agli studenti più meritevoli. I programmi di studio dell'educazione privata sono simili a quelli dell'educazione pubblica e sono sottoposti all'approvazione del Ministero dell'educazione.

Organizzazione scolastica

Il primo approccio al mondo didattico è quello pre-scolare: la scuola materna è rivolta ai bambini fra i 3 ed i 6/7 anni.

La legge sull'educazione varata il 25 Luglio 1995 stabilisce che l'educazione obbligatoria si struttura in otto anni (dai 7 ai 15 anni d’età).

Nello specifico, la struttura del sistema scolastico prevede:

Scuola primaria: dura quattro anni e si rivolge alla fascia di età dai 7 agli 11 anni. Scuola secondaria inferiore (ginnazi): la durata è di

quattro anni e copre la fascia di età dagli 11 ai15.

Al termine del ciclo di studi obbligatorio si consegue il certificato di idoneità, grazie al quale è possibile accedere alla scuola secondaria superiore. Tre le opzioni per i ragazzi:

Scuola professionale biennale: età 15-17; l’attestato finale non permette l'iscrizione all'Università. Liceo generale: della durata di quattro anni; alla fine

viene rilasciato un diploma di maturità. Liceo specialistico: la durata varia in base agli indirizzi

prescelti. L'accademia, l'istituto industriale, agrario e tecnico commerciale, vanno dalla classe IX alla XII (fascia d'età 15-19), mentre istituti come quello artistico e meteorologico hanno una durata di cinque anni (fascia d'età 15-20). Il liceo si conclude con il diploma di maturità e l’attestato professionale. Al termine di tale percorso scolastico, si possono proseguire gli studi presso una scuola di specializzazione post-liceale di durata variabile da uno a tre anni (fascia di età 19- 22 anni), che rilascia un diploma di specializzazione.

Dopo il diploma si può accedere alle scuole di istruzione superiore, composte da strutture pubbliche e private:

accademia università politecnico college

L’iter universitario può variare dai 4 ai 6 anni, ma è anche

possibile seguire un corso di laurea breve triennale.

Programmi della scuola dell’obbligo I programmi dei primi quattro anni della scuola dell’obbligo, omogenei tra i vari istituti, vengono stabiliti a livello centrale dal Ministero, anche se è lasciata in ambito locale la facoltà di gestire autonomamente l’insegnamento ai docenti abilitati tramite corsi triennali di formazione pedagogica. E’ previsto un equilibrio fra le materie obbligatorie, opzionali e facoltative. Negli otto anni di istruzione obbligatoria gli alunni studiano lingua e letteratura romene, matematica, storia romena, geografia romena, fisica, chimica, biologia, anatomia, disegno, educazione fisica, religione, educazione musicale, latino, lingua straniera e informatica. Alle elementari, il 73,5% delle discipline è insegnato nella madre lingua degli studenti, mentre alle medie la percentuale passa al 75,4% e alle superiori oscilla fra il 60,2 e l'82,8 %, in base all'indirizzo prescelto. È previsto un programma speciale nelle scuole in cui l'insegnamento avviene nella lingua delle minoranze nazionali, anche se lingua e letteratura romene è una materia presente in tutti i livelli, forme e tipi di scuola esistenti in Romania. Della prima lingua straniera sono programmate due lezioni alla settimana alle elementari, a partire dalla seconda . La religione è una materia obbligatoria per il ciclo elementare, mentre è facoltativa nella scuola media. La scuola secondaria superiore Liceo: la durata di questo percorso scolastico è di 3 anni (le classi X-XII) per i corsi di giorno, di 4 anni (le classi X-XIII) per i corsi serali o per non frequentanti. Il liceo ha i seguenti indirizzi: teorico - materie scientifiche e umanistiche; tecnologico - materie tecniche, discipline legate ai servizi, sfruttamento delle risorse naturali e la protezione ambientale; vocazionale - materie di disciplina militare, teologiche, sportive, artistiche e pedagogiche. Il liceo si conclude con un esame nazionale (diverso in funzione dell'indirizzo e della scelta individuale dell'allievo). Il conseguimento del diploma di maturità consente l'iscrizione all'esame di ammissione alle scuole di istruzione superiore. I Licei rilasciano anche un attestato professionale che facilita l'integrazione nel mondo del lavoro. Per poter ottenere l'attestato professionale bisogna superare: un esame sulla materia d'indirizzo, una prova pratica e una tesi di specializzazione. Il conseguimento dell'attestato professionale non è condizionato dal superamento dell'esame di maturità. La Scuola professionale organizza corsi diurni e corsi serali, dura 2-4 anni, in base all'indirizzo della scuola e della complessità degli studi. Nelle scuole professionali possono inscriversi gli studenti che hanno il certificato di idoneità. Si viene ammessi superando le prove stabilite dalle unità

scolastiche. Anche questi corsi si concludono con un esame e con il rilascio di un diploma che attesta la preparazione di operaio qualificato nel rispettivo mestiere, che non permette però l'iscrizione all'Università. Gli studenti di scuola professionale possono frequentare il liceo, dopo aver fatto l'esame di ammissione per questo livello di scolarizzazione. La scuola professionale organizza, su richiesta delle società economiche e delle istituzioni pubbliche o private, sulla base di un contratto, corsi di (ri)qualifica professionale. Scuola di formazione tecnico-professionale. Sono corsi che si tengono nelle strutture della scuola professionale. La durata degli studi (soprattutto pratici) è di 1-3 anni, in funzione della complessità del mestiere. L'ammissione si ottiene con dei test specifici legati al mestiere. Possono inscriversi giovani con o senza certificato di idoneità. I corsi si concludono con il superamento di un esame e il conseguimento di un diploma che attesta la preparazione di operaio qualificato. Chi ha conseguito il diploma di una scuola tecnico-professionale e il certificato di idoneità di scuola media può frequentare il liceo, dopo aver fatto l'esame di ammissione per questo livello di studio. La rete delle scuole di formazione tecnico-professionale è organizzata dal Ministero dell'Istruzione dopo aver consultato le istituzioni interessate nella preparazione dei lavoratori e copre i seguenti settori: miniere e petrolio, energia elettrica e elettrotecnica, metallurgia e costruzioni di macchine, chimica industriale, costruzioni e materiali di costruzioni, l'industria del legno, trasporti e telecomunicazioni, l'industria alimentare, l'industria delle confezioni, poligrafia, gestione delle risorse idriche, agricoltura e foreste, commercio, alimentazione pubblica, industria tessile, prestazioni di servizi, ecc. Offre formazione per oltre 300 mestieri. L'istruzione pratica si svolge, nei primi anni, nei laboratori scolastici, con la partecipazione, eventualmente, di una ditta direttamente interessata nella preparazione, e negli ultimi anni, dedicati alla specializzazione e alla qualifica, direttamente nelle unità economiche, con responsabilità lavorative concrete.

Valutazione e certificazione Scuola primaria Valutazione

Fino al 1996/1997 gli allievi erano oggetto di valutazioni continue da parte degli insegnanti: sulla base degli scritti, soprattutto negli argomenti fondamentali, erano classificati attraverso livelli su una scala da 1 a 10. Con la riforma dell’educazione del 98/98, un nuovo sistema di valutazione è stato applicato nella scuola primaria. La valutazione è ora basata su tre livelli di prestazioni: alto, medio e minimo,corrispondenti a: molto buono, buono, accettabile e

insufficiente. La valutazione sommativa ha luogo alla fine di ogni semestre per un periodo di tre settimane: essa è definita sulla base del più alto livello raggiunto nel semestre e dei risultati della valutazione sommativa. La qualificazione finale annuale viene definita secondo i seguenti criteri: il progresso dell’allievo, la relazione tra i suoi sforzi ed i risultati e la realizzazione dei compiti definiti dal docente. Promozione La decisione dipende interamente dal maestro sulla base dei risultati educativi. Gli allievi che non ottengono un voto soddisfacente ( meno di 5 su una scala da 1 a 10) ripetono l’anno. A partire dal 98/99 con il nuovo sistema di valutazione, la qualificazione minima per la promozione è "accettabile" Certificazione Non c’è esame finale alla fine della scuola primaria, gli allievi del quarto anno essendo promossi direttamente alla scuola media inferiore.

Scuola secondaria inferiore Valutazione

Nel 96/97 la valutazione viene effettuata in modo continuo secondo gli standard del ministero. La valutazione formativa (una forma di valutazione descrittivo - qualitativa) promuove misure di supporto, offre orientamento agli allievi e permette anche l’analisi delle loro opzioni curriculari. La valutazione sommativa è una forma di valutazione quantitativa. Il progresso intellettuale degli allievi è monitorato con scritti ed orali specifici per ogni materia; è basato sui voti numerici in un arco da 1 a 10 ed il minimo voto per la promozione è 5. La valutazione sommativa interna è sotto la responsabilità dei docenti. Essa consiste in valutazioni scritte ed orali lungo l’arco dell’anno ed anche alla fine di ogni trimestre. Dal 98/99 la valutazione della scuola media inferiore sarà strutturata in semestri. La valutazione continua si svilupperà lungo l’anno scolastico: un voto scritto nel registro è risultato di molte valutazioni. Il numero minimo di voti in un semestre per una certa materia sarà lo stesso del numero di classi di insegnamento destinato a quella materia più una. Alla fine di un semestre, durante le tre settimane della valutazione sommativa, verrà assegnato un voto per ogni materia. Per le materie con prove scritte di fine semestre la valutazione dovrebbe essere riepilogativa ed essere tenuta nelle prime due settimane del periodo di valutazione. Questa valutazione non deve durare più di 50 minuti. La prova scritta di fine semestre rappresenta il 25% del voto medio semestrale che è calcolato come segue: (3M +T)/ 4 dove T è il voto dato per lo scritto di fine semestre ed M è il voto

medio di tutti gli altri voti. I metodi di valutazione aumenteranno nel loro numero ed i metodi tradizionali saranno combinati con i metodi alternativi. Promozione L’insegnante di ogni materia decide sulla promozione dell’allievo. Se la media complessiva dell’allievo in tutte le materie non è come minimo 5, l’allievo deve ripetere l’anno. Gli allievi promossi dell’ultimo livello(8°) hanno il diritto di presentarsi all’"esame di capacitade" che possono ripetere. Certificazione La scuola secondaria inferiore si conclude con l’"esame de capacitade". Commissioni di Valutazione a differenti livelli di decisione (Nazionale, territoriale e locale) organizzano questi esami. La Commissione Nazionale è responsabile di formulare i contenuti dell’esame, gli standard e la modalità di attribuzione dei voti, la Commissione Territoriale è responsabile dell’organizzazione nel proprio territorio e la Commissione Locale è responsabile di formulare gli argomenti delle materie scritte. L’oggetto degli esami è: scritto ed orale in lingua e letteratura nazionale e matematica, orale di storia e geografia. L’arco dei voti è sempre da 1 a 10 ed il minimo è 5. Passato l’esame, si riceve un "certificato di capacitade" che permette di sostenere l’esame di entrata alla secondaria superiore. Chi non lo passa riceve una copia dei risultati del registro scolastico

Scuola secondaria superiore Valutazione

Nella maggior parte delle materie gli studenti sono generalmente valutati in forma orale dagli insegnanti, ma in molte materie si usano test scritti per un miglior controllo. Quando al 9° anno sono ammessi alla scuola superiore, gli studenti sono ammessi ad una valutazione iniziale. I voti ottenuti sono trascritti nel registro e nella documentazione personale degli studenti ed i voti medi di ogni materia sono trascritti nei registri scolastici. Il sistema di valutazione è in generale lo stesso che nella scuola inferiore. Promozione La promozione è decisa dal consiglio di classe sulla base dei risultati della valutazione. Il criterio principale è quello di avere ottenuto una valutazione media minima di 5. Certificazione La scuola superiore termina con una certificazione nazionale - examen de bacalaureat La valutazione è standardizzata ed è gestita da insegnanti esterni. Due leggi del 95/97 definiscono le materie coperte dall’esame nazionale finale: lingua e letteratura rumena scritta ed orale, lingua e letteratura delle minoranze nazionali, matematica scritta, storia rumena, una lingua straniera orale, una materia opzionale scelta tra fisica chimica biologia geografia, una

materia specializzata opzionale scritta diversa da quelle indicate sopra. Negli istituti professionali si può anche sostenere un esame pratico per ricevere un attestato pratico. Questo diploma – il cui esame può essere ripetuto solo tre volte - permette di partecipare all’esame di entrata all’Università. Gli studenti che non ottengono il diploma possono ricevere un attestato della scuola e una copia delle registrazioni dei loro risultati.

SISTEMA SCOLASTICO SPAGNOLO

La Spagna, monarchia costituzionale costituita da 17 comunità autonome, si caratterizza per la pluralità culturale e linguistica del suo popolo. Tale impostazione è sancita nel testo legislativo fondamentale iberico adottato nel 1978. La Costituzione, infatti, istituisce lo Estado de las Autonomias, con cui si riconosce la diversità politico-territoriale di ogni regione pur nell’unità della Nazione ispanica. Tale aspetto non può che riflettersi anche nel sistema didattico del Paese, contraddistinto dal principio del decentramento delle competenze. Nello specifico, in Spagna le attribuzioni in materia di istruzione sono distribuite in modo decentralizzato, con un’impostazione di base a livello centrale e la partecipazione delle Comunità Autonome, delle Amministrazioni Locali e dei centri scolastici. Secondo questo modello spetta allo Stato l’organizzazione generale del sistema, la definizione del curriculum nei suoi elementi essenziali, la cooperazione internazionale in ambito educativo, il fomento della ricerca, la regolamentazione delle qualifiche, l’amministrazione degli istituti all’estero, il controllo e la valutazione del sistema e della sua applicazione. Spettano invece alle Comunità Autonome le responsabilità amministrative relative alle rispettive aree di giurisdizione, l’organizzazione delle istituzioni locali, la gestione del personale, la pianificazione di progetti educativi, l'orientamento ed il finanziamento dei sussidi. Le amministrazioni locali sono invece responsabili delle strutture e del mantenimento delle scuole infantili e primarie, della progettazione di attività supplementari ed extra-curriculari oltre che del monitoraggio degli alunni in età d'obbligo scolastico. Dal 1990 il sistema educativo spagnolo è stato regolato dalla LOGSE (la Ley de Ordenación General del Sistema Educativo), ma a partire dall'anno scolastico 2007-08 è entrato in vigore il sistema previsto dalla LOE (Ley Orgánica de Educación) le cui modifiche principali relativamente alla struttura riguardano una diversa suddivisione in cicli e l'accorpamento delle modalità scientifica e tecnologica di bachillerato (educazione secondaria non obbligatoria). RIFORMA SCOLASTICHE

Prima della riforma LOGSE e delle sperimentazioni che l'hanno preceduta, il sistema scolastico spagnolo era tra i più arretrati dell'Unione Europea, con indici di evasione, dispersione e abbandono scolastico molto elevati. La Ley Organica de Ordenacion General del Systema Educativo del 3 ottobre 1990 rappresenta uno dei più recenti interventi organici sul sistema didattico di un paese occidentale. Grazie a questa normativa, la Spagna si pone tra le nazioni più evolute in ambito comunitario, portando l’obbligo scolastico

fino ai 16 anni. La LOGSE, nata per adeguare la scuola alla profonda trasformazione sociale avviata con la caduta del regime franchista e la partecipazione alla Comunità Europea, si propone di realizzare le seguenti correzioni strutturali rispetto al precedente ordinamento:

• configurazione dell'educazione infantile; • eliminazione dello sfasamento tra fine della scuola

dell'obbligo ed età lavorativa; • eliminazione del doppio titolo alla fine

dell'Insegnamento primario, e attenuazione delle differenze tra Formazione Professionale, ritenuta scuola di secondo ordine e Media Superiore troppo accademica;

• superamento dello sfasamento tra domanda e offerta universitaria;

• permettere l'intervento delle Autonomie nella determinazione e gestione di una parte del curricolo scolastico e nella organizzazione dei servizi di supporto.

Il sistema scolastico spagnolo viene delineato da 3 interventi legislativi generali dello stato centrale:

• la Legge di Riforma dell'Università (LRU); • la Legge Organica del Diritto all'Educazione (LODE).

(3 tipi di scuole: pubblica, privata con finanziamento pubblico e privata senza finanziamento pubblico. Struttura degli organi di gestione della scuola, diritto allo studio, ecc.);

• la Legge Organica dell'Ordinamento Generale del Sistema Educativo (LOGSE). Questa legge regola la struttura scolastica, esclusa l'Università, di tutta la Spagna.

La formulazione e approvazione della LOGSE fu preceduta da un decennio di attività di sperimentazioni, studi, ricerche, commissioni di lavoro.

RIFORMA LOGSE

da 0 a 3 anni

da 3 a 6 anni

da 6 a 8 anni

da 8 a 10 anni

da 10 a 12 anni

da 12 a 14 anni

Formazione professionale di grado medio da 16 a 18 anni

Formazione professionale superiore 1 o 2 anni

Educazione Universitaria LA LOGSE contiene anche disposizioni sui titoli degli insegnanti, sulla loro formazione iniziale e durante il lavoro, infine promuove la nascita di alcuni servizi di supporto o fa esplicito riferimento al ruolo di centri quali: I Centri di Orientamento Scolastico e Professionale, i Centri degli Insegnanti, i Centri di Formazione Permanente per gli Adulti. Nel 2002 venne poi adottata la LOCE, Ley Organica de Calidad del la Educaciòn, la cui applicazione venne però sospesa dal governo socialista di Zapatero nel 2004. Nel 2006, dopo varie contestazioni relative soprattutto all’insegnamento della religione, fu approvata la LOE (Ley Organica del Educacion), cui seguirono Decreti attuativi su scuola primaria, scuola dell’infanzia ed educazione secondaria obbligatoria (ESO). L’applicazione della nuova normativa ha preso inizio nel 2007-2008, per essere completata nell’anno scolastico 2009-2010. L’organizzazione scolastica definita dalla LOE è la seguente: Educación infantil di 6 anni (0-6), divisa in due cicli: 0-3 e 3-6; Educación Education primaria di 6 anni (6-12), divisa in tre cicli: 6-8, 8-10, 10-12; Educación Education secondaria obbligatoria (ESO) di 4 anni (12-16), con orario non più organizzato in due cicli ma per i prima tre anni (12-15) e separatamente per il 4° anno (15-16); Bachillerato di 2 anni (16-18), un solo ciclo. In questo studio faremo riferimento al sistema scolastico introdotto dalla LOGSE.

Organizzazione scolastica

In Spagna l’istruzione è obbligatoria da 6 a 16 anni. Il percorso didattico si articola in: educazione infantile (da 0 a 3 anni), educazione primaria (dai 6 ai 12), educazione secondaria obbligatoria (dai 13 ai 16), educazione secondaria non obbligatoria (dai 16 ai 18), formazione professionale (dai 16 ai 20), studi universitari. Concetto fondamentale della LOGSE nei riguardi della scuola dell'obbligo è quello dell'adattamento curricolare per cui ogni studente può avere un proprio piano di studi con diversi livelli da superare, escludendo nella pratica la bocciatura. Per passare da un ciclo all’altro o per ottenere il titolo finale, infatti, non vi sono esami. Il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria e da questa al bachillerato (liceo) e/o Formazione Professionale, avviene attraverso la valutazione continua dei risultati raggiunti. Nell'età dell'obbligo scolastico, lo studente può ripetere un anno del ciclo, dopo di che passa automaticamente a quello successivo.

Alla termine dell'obbligo di istruzione (16 anni), se lo studente non ha il titolo di graduato ESO (Educación Secundaria Obbligatoria) potrà ancora restare 1 o 2 anni per ottenerlo. Se non lo consegue, non può più frequentare l'ESO, ma può passare ai Centri di Formazione Professionale o ai Centri di Formazione Permanenti per gli Adulti (se ha superato i 17 anni) e lì provare a conseguire il titolo di graduato ESO. Se non vuole frequentare una scuola può seguire i corsi della "Garanzia Sociale", percorsi didattici di un anno atti all’inserimento nel mondo del lavoro. Infine, per l’accesso all'Università è necessaria una prova di ammissione. I risultati delle prove, insieme agli indirizzi ed ai risultati raggiunti nel Bachillerato, servono per essere ammessi a frequentare gli studi universitari che si desiderano. Per gli studenti over25 è inoltre possibile sottoporsi alla prova di ingresso anche se privi di un titolo di studio di grado superiore. In tal caso, naturalmente, il test è molto più selettivo. Scuola per l’infanzia (Educación infantil) Costituisce la prima tappa educativa per i bambini spagnoli, non è obbligatoria ma è gratuita. La scuola per l’infanzia è composta da due cicli: le guarderías, corrispondenti ai nostri asili nido (da 0 a 3 anni), e i colegios infantiles, analoghi alle scuole materne italiane (da 3 a 6 anni). Gli obiettivi primari sono lo sviluppo fisico, intellettuale, affettivo, sociale e morale dei bimbi. Questi contenuti educativi si realizzano attraverso attività globali e si svolgono in tre ambiti di conoscenze ed esperienze:

Identità e autonomia personale Il mondo fisico e sociale Espressione e comunicazione.

In particolare, il primo ciclo è finalizzato allo sviluppo del movimento, al controllo del corpo alle prime manifestazioni di comunicazione e linguaggio, ai primi elementi di convivenza e relazione sociale, alla scoperta del mondo circostante. Il secondo ciclo si propone di far apprendere al bambino il linguaggio, scoprire le caratteristiche fisiche e sociali del mondo in cui vive, elaborare un’immagine positiva e equilibrata di sé stesso e fornire la base di un comportamento che gli permetta una elementare autonomia personale. Scuola primaria (Educación Primaria) L’educazione primaria, obbligatoria e gratuita, si svolge nell’arco di 6 anni (dai 6 ai 12 anni d’età). E’ organizzata in tre cicli di due anni ciascuno. Le materie facenti parte del curriculum sono: lingua e letteratura spagnola; matematica; principi di scienze naturali, storia e geografia; lingua straniera; educazione artistica; educazione fisica; musica ed eventualmente, nel caso di Comunità Autonome bilingue, lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale. L'insegnamento della religione è facoltativo.

La valutazione dei processi di apprendimento è continua e globale. Il passaggio tra il primo ed il secondo anno dei tre cicli è automatico mentre per quel che riguarda il passaggio da un ciclo all'altro la promozione è subordinata al raggiungimento di obiettivi specifici. Durante i sei anni è permessa una sola ripetizione, generalmente del sesto anno. Gli alunni che non raggiungono gli obiettivi preposti ricevono un supporto individualizzato per colmare le proprie lacune. Il Regio Decreto 1006 del 1991, che prevede gli INSEGNAMENTI BASICI per questo ciclo di studi, fa diretto riferimento alla LOGSE. A tale proposito, la Legge organica del 1990 stabilisce alcuni principi fondamentali:

tutti gli alunni devono avere una base comune di conoscenze e competenze (gli insegnamenti basici); le comunità autonome hanno grande spazio decisionale

in materia d’istruzione; l’identità e la diversità culturale, educativa e linguistica

delle varie regioni sono da salvaguardare e da promuovere ecc.

Scuola secondaria obbligatoria (Educación Secundaria Obbligatoria) L’Educacion Secundaria Obbligatoria (ESO) riguarda la fascia d’età fra i 12 ed i 16 anni, è gratuita, ha durata quadriennale ed è organizzata in due cicli di 2 anni ognuno. Queste le materie di studio: lingua e letteratura spagnola; matematica; scienze naturali; scienze sociali, storia e geografia; lingua straniera; tecnologia; educazione plastica e visiva; educazione fisica; musica ed eventualmente, nel caso di Comunità Autonome bilingue, lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale. Ad esse si affiancano altre discipline opzionali. Anche nella ESO l'insegnamento della religione è facoltativo. La valutazione degli alunni è continua e integrata anche se differenziata per ogni singola materia. Al termine dell'anno scolastico gli alunni hanno la possibilità di sostenere un esame che consente di recuperare le insufficienze accumulate; se però queste persistono in più di due materie gli studenti devono ripetere l'anno. Ogni anno è ripetibile una sola volta. Il sistema scolastico spagnolo attribuisce particolare rilievo al concetto di adattamento curriculare. Ciò determina un approccio formati o flessibile e plasmato sulle caratteristiche e le attitudini personali degli studenti. L’esigenza di adattare l’intervento educativo alle diverse individualità comporta, da un lato, un intervento personalizzato, dall'altro un'adatta organizzazione del lavoro in aula. Specifica attenzione è rivolta agli studenti con peculiari necessità educative. Con il superamento dei quattro anni di ESO (ossia al raggiungimento degli obiettivi previsti), si ottiene il Graduado en Educación Secundaria, titolo necessario per il proseguimento degli studi sia di bachillerato (liceo) che di

formazione professionale. In caso contrario, al termine degli studi si riceve un certificato attestante la frequenza scolastica ed i risultati ottenuti nelle singole aree disciplinari. Tale certificazione è accompagnata da un orientamento sul futuro professionale e didattico dell’allievo. Lo studente potrà frequentare un corso annuale della "Garanzia Sociale" per prepararsi al mondo del lavoro, oppure se ha superato i 17 anni frequentare la Scuola per l'Educazione permanente degli Adulti ed in tale sede provare a conseguire il titolo di graduato ESO. Educazione secondaria non obbligatoria (Bachillerato) La scuola superiore spagnola si svolge fra i 16 ed i 18 anni: due anni di studio cui può aggiungersi un terzo anno di preparazione all’università. Possono accedere al Bachillerato gli studenti che hanno i seguenti requisiti: possesso del titolo di graduato ESO;

superamento degli studi del primo ciclo della riforma; possesso del titolo di Tecnico Ausiliario della FP I superamento del 2° corso BUP; superamento dei corsi comuni di studi dell'Arte

Applicata (come gli Istituti d'arte in Italia). Il bachillerato (liceo) ha carattere volontario ed è articolato in quattro indirizzi: artistico, tecnologico, scientifico della natura e della salute, umanistico e delle scienze sociali. Iscrivendosi ad ognuno di essi, i ragazzi seguiranno materie comuni (lingua e letteratura spagnola, eventualmente lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale, lingua straniera, filosofia e poi educazione fisica il primo anno e storia il secondo) materie specializzanti (specifiche del ramo scelto) e materie opzionali. In questo modo ogni alunno può personalizzare il proprio percorso scolastico a seconda delle proprie necessità e preferenze. La valutazione degli alunni è continua e differenziata a seconda delle materie. Durante il primo anno è permesso “riparare” un massimo di due materie, tre durante il secondo. La durata massima del bachillerato è di quattro anni; al termine del percorso, viene rilasciato un Diploma de Ba Anche adulti e lavoratori possono frequentare il liceo, grazie a corsi serali o a distanza. Se non si consegue il titolo finale, attraverso l'INBAS (Istituto nazionale bachiellerato statale), è possibile prepararsi per ottenerlo. Due le alternative didattiche che si aprono ai diplomati: formazione professionale di grado superiore o università. Per accedere a quest’ultima, però, occorre superare una prova che insieme ai voti della scuola superiore dimostri le conoscenze dello studente. chiller.

Formazione professionale (Formación professional)

La Formación professional (per i ragazzi fra i 16 ed 20 anni) è suddivisa in due cicli formativi: la formazione professionale di grado medio (16-18 anni) e quella di grado superiore (18-20 anni). Si accede al grado medio avendo ottenuto il Graduado en ESO mentre per l'accesso al grado superiore è necessaria il Diploma de Bachiller. Non è prevista la possibilità di accedere direttamente da un grado medio ad uno superiore. Durante gli anni di scuola è necessario svolgere un lavoro formativo presso imprese, nelle ore indicate come Area di Formazione nei Centri di Lavoro. La durata di ogni ciclo varia a seconda delle competenze professionali richieste e oscilla tra le 1300 e le 2000 ore distribuite in 2 anni. Il curriculum di ogni titolo è formato da una serie di materie di base o trasversali, una serie di materie professionalmente specializzanti oltre ad un modulo riguardante la legislazione del mercato del lavoro. Di questo monte-ore totale fino al 25% è destinato alla formazione pratica in impresa. La valutazione è continua; per accedere al secondo anno di ogni ciclo è necessario aver conseguito almeno il 75% dei crediti previsti. Se tale percentuale non è raggiunta l'alunno dovrà, durante il secondo anno, ri-frequentare i moduli le cui competenze non sono state acquisite. Al termine dei due cicli si ottiene, rispettivamente, il titolo técnico e di técnico superior. Il Ciclo Formativo di Grado Medio costituisce uno strumento per l'inserimento nel lavoro e per la formazione permanente delle professioni delle distinte specializzazioni. Dura 1 o 2 anni. Comprende due tipi di insegnamento:

• moduli professionali impartiti nei Centri educativi. I moduli sono di 3 tipi:

o moduli professionali insieme alle competenze o moduli professionali socio-economici o moduli professionali integrati

• moduli professionali di formazione in pratica di imprese, realizzati nei centri di lavoro.

Come accennato, possono accedere coloro che: possiedono il titolo di Graduato ESO; hanno frequentato l'ESO ma non possiedono il titolo di

Graduato. In questo caso devono superare una prova di ingresso; hanno più di 17 anni. Anche in questo caso devono

superare una prova d'ingresso. Coloro che hanno frequentato la FP di GM ricevono il titolo di Tecnico con la corrispondente specificazione. Con questo titolo si può accedere al mondo del lavoro e alla "modalità di Bachillerato" corrispondente alla specializzazione indicata nel titolo titolo.

Il Ciclo Formativo di Grado Superiore rappresenta anch’esso uno strumento per l’inserimento lavorativo e per la formazione della professionalità delle diverse specializzazioni, ma in più permette l’accesso agli studi universitari. Ha durata annuale o biennale. Comprende due tipi di insegnamento:

• moduli professionali impartiti nei Centri educativi. I moduli sono di 3 tipi:

o moduli professionali insieme alle competenze; o moduli professionali socio economici; o moduli professionali integrati.

• moduli professionali di formazione in pratica di imprese, realizzati nei centri di lavoro.

Possono accedere coloro che: hanno frequentato il bachillerato. Per alcuni cicli

formativi è necessario aver frequentato alcune materie specifiche. hanno più di 20 anni. In questo caso è necessario

superare una prova specifica d'ingresso. Gli studenti che hanno frequentato con esito positivo la PF di GS riceveranno il titolo di Tecnico Superiore con la corrispondente specializzazione. Con questo titolo si accede al mondo del lavoro e agli studi universitari.

CICLO FORMAZIONE SUPERIORE

INDIRIZZI RAMI DI STUDIO

- Formazione e orientamento al lavoro - Tecnologico

- Amministrazione e informatica di gestione - Commercio e marketing - Chimica

CICLO FORMAZIONE MEDIO

INDIRIZZI RAMI DI STUDIO

- Formazione e orientamento al lavoro - Tecnologico - Di indirizzo generale - Modulo

f i i

- Amministrazione e informatica di gestione - Commercio e marketing - Chimica - Tessile - Artigianale

i i i

- Di indirizzo generale - Modulo professionale di formazione in centri di lavoro

- Tessile - Artigianale - Turistico e alberghiero

Oltre ai suddetti cicli di formazione professionale, esiste poi una formazione particolare, denominata Garanzia Sociale, per gli alunni di 16 anni che non abbiano conseguito la licenza media. In seguito chi frequenta la garanzia sociale, può anche accedere al ciclo formativo di grado medio attraverso una prova. Gli studi di Garanzia Sociale ( iniziazione professionale e formazione impiego) hanno lo scopo di ampliare la formazione dell' alunno per permettere il suo inserimento nella vita attiva (attività professionali e lavorative in generale) o per proseguire gli studi. Possono accedere i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 21 anni che non abbiano ottenuto la licenza media e nessun titolo di formazione professionale. La durata degli studi è di 1 o 2 anni scolastici. Questi i settori formativi:

area di formazione professionale specifica area di formazione e orientamento lavoro area di formazione di base attività complementare.

Infine, esistono le Escuelas Taller y Casas de Oficios (programmi che permettono di apprendere una professione tramite un periodo di formazione ed un'esperienza diretta e retribuita in impresa) ed il PROA, un progetto che si rivolge ad alunni di primaria e secondaria che presentino difficoltà o problemi di apprendimento o che si trovino in condizioni socio-culturali svantaggiose perché provenienti da famiglie a basso reddito, o appartenenti a minoranze etniche.

Insegnamenti artistici Per completezza di informazioni, ricordiamo che, oltre al percorso di studi tradizionale finora descritto, esistono degli insegnamenti speciali. La finalità di tali studi è di fornire una formazione artistica di qualità e garantire un futuro professionale nella Danza, nella Musica e nell’arte Drammatica. La LOGSE, in linea con la proiezione economica ed il crescente interesse sociale suscitato dalle discipline artistiche, integra pienamente questi insegnamenti all'interno del sistema educativo definendoli insegnamenti a regime speciale superando quindi il tradizionale orientamento secondo il quale questi erano del tutto svincolati dagli ambiti accademici. Insegnamento di Arte Drammatica. Comprende un sol grado, di carattere superiore. Per accedere è necessario tenere il titolo di Bachiller (maturità liceale) e superare e superare una prova specifica. E' possibile anche accedere senza il titolo di Bachiller, sempre che si superi una prova di ingresso che accerti il possesso di tutti i requisiti necessari. Il Titolo Superiore di Arte Drammatica è equivalente a un Titolo Universitario. Insegnamento della Musica e Danza. Comprende 3 gradi:

• Grado Elementare 4 anni. Come criterio di accesso si è stabilito l'età di 8

anni. Alla fine si consegue una certificazione corrispondete al Grado Elementare. • Grado Medio

comprende 3 cicli di 2 anni ciascuno. Per accedere al Grado Medio bisogna superare una prova specifica che verifichi il possesso delle conoscenze e delle abilità dei corsi anteriori. Alla fine si ottiene il titolo professionale di Grado Medio. Si può ottenere il titolo di Bachiller

(titolo finale del liceo) se si completano le materie obbligatorie del Bachillerato.

• Grado Superiore La durata dipende da caso a caso a secondo delle specializzazioni. Per accedere ai corsi di Grado superiore è necessario:

o possedere il titolo di Bachiller o aver approvato gli studi corrispondenti al terzo

ciclo del Grado Medio o Superare una prova specifica di ingresso.

Alla fine si ottiene il Titolo Superiore, equivalente a un Titolo Universitario. Studi universitari Gli insegnamenti universitari spagnoli sono organizzati in tre cicli, corrispondenti a tre diversi tipi di qualifica universitaria: Grado, Máster e Doctorado. Per accedere all'Università è necessario possedere il titolo di Bachiller e superare la prova di accesso (selectividad). Lo stesso avviene per il Grado Superiore di Musica, Danza e Arte Drammatica che sono equivalenti al titolo universitario. Alcuni tipi di studio previsti nei cicli formativi di grado superiore permettono l'accesso diretto a studi universitari del primo ciclo che per il tipo il tipo di discipline impartite sono ad essi affini: ad esempio, con il titolo di Tecnico Superiore della FP, è possibile accedere ad alcuni studi universitari che sono la naturale continuazione della specializzazione frequentata nella FP. Per alcune modalità degli studi di Arte Plastica (come Conservazione e Restauro) e disegno, essendo considerati come studi di diploma universitario, sarà richiesto il titolo di Bachiller ed il superarmento della prova di ingresso specifica. Come già accennato in precedenza, è possibile sottoporsi alla prova di ingresso anche se non è stato conseguito alcun titolo di studio di grado superiore. Infatti, se si hanno 25 anni e più, ci si può sottoporre alle prove per frequentare l'Università. E' ovvio che la prova in questo caso è più impegnativa perché tiene conto del curricolo scolastico (mancante) dello studente. Per prepararsi a tale esame d’ingresso, è possibile seguire appositi corsi di educazione a distanza. Il primo ciclo degli studi universitari di Grado ha lo scopo di fornire allo studente una formazione di base in una o più discipline, orientata alla preparazione per lo svolgimento di attività professionali. A conclusione di questo ciclo si ottiene il titolo di Graduado o Graduada. Lo scopo dei corsi di Máster è l’acquisizione di una formazione avanzata di carattere specialistico o pluridisciplinare, orientata alla specializzazione accademica, professionale o di formazione alla ricerca. Alla fine di questo ciclo viene rilasciato il titolo di Máster Universitario. Lo scopo dei corsi di Doctorado è la formazione avanzata dello

studente nelle tecniche di ricerca e di ogni tipo di attività orientata alla formazione alla ricerca: è prevista l’elaborazione e la presentazione di una tesi dottorale contenente un elaborato originale di ricerca. Titolo finale è quello di Doctor. Occorre, infine, sottolineare che è in Spagna in corso di attuazione un processo di riforma universitaria, che sarà progressivamente portato a termine entro il 2015.

Valutazione e certificazione Scuola primaria Valutazione

Secondo le linee guida proposte dalla Legge di Riforma, tutte le decisione concernenti il processo di valutazione sono assunte in sede di definizione dei progetti curriculari. Tali decisioni includono la valutazione dei risultati degli allievi, una procedura che può di conseguenza essere stabilita dalla scuola stessa. Il Ministro dell’Educazione stabilisce le linee guida del processo di valutazione, tra cui dovrebbero essere menzognate la valutazione globale, la valutazione continua e la valutazione formativa. Essa deve essere sviluppata tenendo ben presenti gli obiettivi educativi e i criteri di valutazione stabilite nel curricolo. Le valutazioni usate sono: PA progresso adeguato ed NM necessità miglioramenti. Come risultato del processo di valutazione continua, quando il progresso complessivo di un allievo è al dì sotto degli obiettivi, l’insegnante deve adottare le misure necessarie di sostegno e – se necessario - adattare il curricolo. Promozione Alla fine di ciascuno dei tre cicli che comprende l’educazione primaria viene presa la decisione se promuovere o meno l’allievo al ciclo seguente. Quando un allievo non raggiunge livelli previsti può ripetere per un anno; tuttavia questa misura può essere presa un volta sola. L’insegnante di classe è l’incaricato a prendere la decisione della promozione nella quale deve tener conto anche degli altri insegnanti. In caso di ripetenza vengono prese misure complementari per raggiungere gli obiettivi prestabiliti. I genitori debbono essere consultati prima della decisione di bocciatura. Certificazione Alla fine di questo livello non esiste certificazione formale, da quando esso non costituisce più il termine della formazione obbligatoria di base.

Scuola secondaria inferiore Valutazione

Nel livello obbligatorio di educazione secondaria la valutazione deve essere continua e globale, per quanto applicata in modo separato nelle diverse aree disciplinari. È continua perché è una parte integrale del processo di apprendimento ed è globale

perché deve tenere in conto le abilità generali da acquisire durante questo livello di formazione attraverso gli obbiettivi stabiliti per le varie aree disciplinari. Il punto di riferimento per l’educazione continua devono essere gli obiettivi generali per il livello in questione e per ciascuna delle aree disciplinari. Le linee guida e le caratteristiche della valutazione a questo livello devono essere concrettizzate nel core curriculum stabilito per lo stato intero. In aggiunta a questi criteri di valutazione generale, le varie Comunità Autonome hanno redatto la loro legislazione specifica sul tema. In aggiunta, gli obiettivi e i criteri di valutazione devono essere adattati alle caratteristiche delle singole scuole e degli allievi. Similmente debbono essere messe in sequenza all’interno di ogni ciclo nel progetto di istituto. Il progetto deve anche specificare gli strumenti e le strategie di valutazione, così come la partecipazione degli allievi attraverso l’auto- valutazione ed i processi di valutazione di gruppo. Le famiglie dovrebbero ricevere informazioni in modo regolare attraverso un rapporto scritto almeno trimestrale redatto dalla scuola. La scala di valutazione è da 1 a 5, di cui solo un livello e insoddisfacente. Promozione ed orientamento La promozione degli allievi, risultato finale del processo di valutazione, viene effettuata alla fine del primo ciclo ed a ogni livello del secondo. Tutti gli insegnanti dell’allievo decidono in modo collegiale della promozione. Nel caso di uno studente promosso pure in presenza di difficoltà, la decisione di promozione viene adottata da una adozione di misure complementari con l’obbiettivo di aiutare gli studenti a raggiungere gli obbiettivi stabiliti. Le ripetenze sono ammesse alla fine del primo ciclo ed ad ogni anno del secondo ciclo secondo le limitazioni e le commissioni stabilite dalle diverse comunità autonome, purché non abbia già ripetuto durante l’educazione primaria. In totale gli allievi possono ripetere solo due anni durante l’educazione primaria. Gli allievi che sono stati in un ciclo o in un livello per un anno in più del normale, anche se non hanno raggiunto gli obiettivi prestabiliti, debbono continuare il loro apprendimento nel ciclo o nel livello successivo, con adattamenti curriculari se necessario. Eccezionalmente si può far ripetere due volte alla fine del ciclo o del livello, dopo aver sentito il parere dello studente e dei genitori, quando si pensi che l’allievo possa raggiungere la certificazione finale con l’adozione di misure educative complementari. Alla fine della scuola secondaria di primo grado, l’insegnante di classe di ogni gruppo di allievi, in collaborazione con il resto degli insegnanti ed il dipartimento di orientamento redige un consiglio orientativo per ogni allievo concernente il suo futuro di studi e professionale. Certificazione Al termine della scuola secondaria obbligatoria gli allievi ricevono la certificazione che consente loro l’accesso agli studi superiori generali o professionali. Per il rilascio della

certificazione sono ammissibili anche carenze nelle aree disciplinari purché in termini generali si siano raggiunti gli obiettivi di livello. In ogni caso gli allievi ricevono una certificazione con la dichiarazione degli anni di frequenza e dei voti ottenuti.

Scuola secondaria superiore Valutazione

I criteri essenziali concernenti la valutazione e la promozione sono di carattere nazionale, anche se ogni Comunità Autonoma stabilisce i suoi criteri che vengono ulteriormente articolati in ogni scuola. La valutazione continua viene operata su una scala da 1 a 10 ( a numero intero) con il 5 come numero minimo per la promozione. Gli allievi sono valutati dal loro consiglio di classe e coordinati dall’insegnanti di classe sotto l’indirizzo del Dipartimento per l’Orientamento. Sono ammessi gli esami di riparazione a settembre per una o più materie. Promozione LOGSE Gli allievi che conseguono l’insufficienza in più di due materie nel primo anno debbono essere respinti. Similmente, gli allievi con più di tre insufficienze dopo il secondo anno, debbono ripetere il corso interamente, mentre quelli che hanno tre o meno insufficienze debbono solo seguire momenti di recupero. Gli allievi possono iscriversi all’esame finale (baccellierato) per un massimo di 4 anni. Quelli che hanno ottenuto un livello soddisfacente di valutazione in tutte le materie ricevono un certificato di baccelleriato nel quale sono dichiarati l’indirizzo seguito ed il voto medio. Per entrare all’università gli allievi devono passare un esame d’entrata e l’accesso è riservato agli indirizzi di scuola superiore congruenti con la preparazione universitaria da acquisirsi. Nella formazione professionale viene usata la scala numerica per le materie teoriche, mentre, nel caso di moduli di acquisizione di competenze professionali, l’alternativa è tra passato- non passato. LGE Gli allievi che hanno una classificazione insufficiente in più di tre materie nell’ultimo esame speciale che si tiene a settembre devono ripetere l’intero anno e possono, se vogliono, cambiare indirizzo. Se tre o più materie sono in sospeso per il passaggio l’allievo può non riscriversi nelle materie che invece ha superato. Nel caso dei cicli formativi che durino più di un anno di scuola gli allievi che abbiano non superato non più del 25% del tempo totale possono passare all’anno successivo; in caso contrario debbono ripetere. Il massimo periodo concesso per ottenere il titolo è quello di tre anni Certificazione LOGSE Gli allievi che completano i corsi superiori ottengono il

diploma di baccellierato che specifica indirizzo e la media. Solo gli allievi che passano in tutte le aree disciplinari ottengono il diploma che consente l’iscrizione a corsi post- diploma oppure- dopo un esame all’università. LGE Non dà titolo a nessuno specifico diploma.

SISTEMA SCOLASTICO SVEDESE

La Svezia, retta da una monarchia costituzionale con forma di governo parlamentare, si distingue per la particolare attenzione dedicata alla tutela dei propri cittadini. La nazione scandinava, infatti, è in grado di assicurare a tutta la popolazione i più fondamentali diritti: dalla salute, al lavoro all’istruzione, alla casa. Nato negli anni ’20, il sistema di protezione sociale svedese si basa tradizionalmente sul principio della copertura totale individuale del singolo nei confronti dei rischi da vecchiaia, malattia, invalidità: trattasi di un approccio universalistico volto a contenere le disuguaglianze. Il welfare è in gran parte gestito dall’azione pubblica, cui si va affiancando (specie negli ultimi anni) il contributo di altri soggetti assistenziali del settore privato. Per quanto concerne l’intervento pubblico, appare nodale il ruolo degli enti territoriali, cui una serie di recenti interventi legislativi ha affidato diversi compiti. Ad esempio, la riforma Adel del 1992 ha assegnato alle Municipalities molte competenze prima appartenenti ai Consigli provinciali: problemi abitativi, assistenza ad anziani e disabili, impegni per la famiglia e per l’infanzia (attività prescolastiche, ausili ai nuclei numerosi etc.). Lo stato sociale, quindi, si struttura in modo sostanzialmente decentrato. Ma come si sovvenziona il sistema assistenziale del Paese? Grazie ad un forte ricorso alle risorse fiscali generali ed a specifici programmi di aiuto per i casi in cui la contribuzione previdenziale risulti inadeguata. Passando all’argomento istruzione, anche il finanziamento delle scuole proviene in gran parte dai fondi pubblici. La nazione del Premio Nobel dedica particolare attenzione al questo settore, destinandovi un’alta percentuale del Prodotto Interno Lordo: nel 1993 la spesa globale per il sistema scolastico era pari al 7,5% del PIL (contro una media europea di circa il 5,8%). Più di recente, tuttavia, tale dato ha registrato una sensibile diminuzione. Ad ogni modo, il livello di alfabetizzazione degli svedesi resta fra i più alti al mondo, in particolare con riferimento all’istruzione primaria, dove si registra un forte calo degli abbandoni scolastici (Rapporto OCSE «Education at a glance 2009» aggiornato all’anno 2007). Il sistema scolastico nazionale ha come obiettivo quello di garantire standard educativi a tutti i cittadini, ed è basato su un progetto di formazione-aggiornamento continuo (long-life learning). Rara, come detto, la dispersione scolastica nell’istruzione obbligatoria, grazie soprattutto ad azioni di supporto per soddisfare esigenze educative speciali (bambini con difficoltà di apprendimento o in condizioni sociali disagiate). Una volta raggiunte le scuole secondarie superiori, i ragazzi possono seguire dei programmi individuali, finalizzati comunque al recupero ed al reinserimento nei programmi regolari: il tutto all’insegna della massima integrazione fra coetanei. Le autorità locali hanno il dovere di seguire gli studenti al di sotto dei 20 anni che non seguono programmi di istruzione secondaria superiore ordinari o speciali, né i programmi specifici per studenti con difficoltà di apprendimento, e devono mettere a

loro disposizione programmi adeguati. Per limitare il numero degli abbandoni nell'istruzione secondaria superiore, il Governo intende sviluppare sempre più un piano per la formazione professionale e l’apprendistato. LE RIFORME Negli ultimi anni, l’istruzione svedese è stato oggetto di

revisione da parte del Legislatore. Si è passati da un sistema scolastico affidato essenzialmente alla Stato ad uno decentrato verso le comunità locali (consigli di contea e municipalità). Ulteriore cambiamento è stata la fine del “monopolio” pubblico, in favore delle scuole private ed indipendenti. Gli anni ’90 hanno visto una serie di riforme in tema di grundskola (istruzione obbligatoria) specie con riferimento al curriculum, ai programmi delle materie, all’orario e al sistema dei voti. Diversi interventi normativi fra il 1980 e il 1990 hanno attribuito maggiori poteri alle autorità locali. Le municipalità, più libere e più responsabili, decidono l’organizzazione e il funzionamento scolastici insieme alle stesse scuole, mentre lo Stato fissa gli obiettivi dell’istruzione, enuncia le linee direttive e a valuta i risultati a livello nazionale. Dal 1991, i bambini hanno il diritto di iniziare la scuola dell’obbligo all’età di 6 anni, se lo desiderano i genitori e se la municipalità è in grado di offrire loro questa possibilità. Fin dalla sua introduzione, avvenuta nel 1962, l’istruzione obbligatoria della durata di nove anni, è suddivisa in tre livelli: inferiore, intermedio e superiore. Questa ripartizione è stata abolita il 1° luglio del 1995, in coincidenza con l’introduzione di un nuovo curriculum nell’istruzione obbligatoria. Nel 1992/93 sono state predisposte nuove condizioni per le scuole dell’obbligo private (indipendenti). Il requisito base, verificato dall’Agenzia nazionale per l’istruzione1, è l’offerta di conoscenze e competenze corrispondenti per genere e per livello a quelle fornite dalle altre scuole obbligatorie. Le scuole private che beneficiano di questo riconoscimento ricevono sovvenzioni da parte delle municipalità in cui risiedono gli alunni che le frequentano. Dal 1992, dunque, i genitori sono liberi di scegliere la scuola dell’obbligo in cui iscrivere i loro bambini, entro limiti economici e organizzativi ragionevoli. Si è quindi passati da una percentuale dell’1%-1,7% di iscritti, rispettivamente, alle scuole primarie e secondarie private nel 1992, al 9-17% nel 2008. Le famiglie svedesi possono ora scegliere tra friskolor (scuole pubbliche) o independent schools (scuole private), parimenti efficienti dato entrambe sono interamente finanziate dallo Stato. L’unica differenza sta nel fatto che gli istituti indipendenti sono gestiti da compagnie private a fine lucrativo: i ricavi in più possono essere incamerati dalle ditte senza

1 Ente cui è affidata la valutazione globale sull’evoluzione delle scuole svedesi, in base alle informazioni ottenute dalle Agenzie delle varie municipalità.

l’obbligo di restituzione al Governo centrale. Vari inoltre, gli interventi in materia di educazione speciale. La legge del 1985 sull’istruzione, oltre a regolare l’intero sistema scolastico nazionale, riguardò anche le scuole per alunni portatori di handicap fisico e quelle per gli studenti con disabilità mentali (cosiddette scuole speciali). Dagli anni ’90 la competenza degli istituti speciali è affidata alle autorità locali. L’Agenzia nazionale dell’istruzione ha elaborato programmi unificati sia per i ragazzi affetti da sordità sia per i portatori di handicap mentali. Per questi ultimi, esistono due tipi di scuole dell’obbligo: le scuole dell’obbligo propriamente dette e le scuole "di formazione". Le prime sono frequentate da alunni ritenuti in grado di imparare a leggere, a scrivere e di acquisire altre conoscenze; le seconde sono destinate ai bambini che non riescono a seguire i corsi tenuti nelle scuole dell’obbligo per portatori di handicap mentale. Le scuole speciali dell’istruzione secondaria superiore propongono una formazione professionale secondo i curricula nazionali o secondo curricula specifici, oppure corsi che seguono curricula individuali che possono comprendere una formazione professionale o la preparazione a un mestiere. In linea di principio, gli alunni che frequentano una scuola dell’obbligo per portatori di handicap mentale hanno il diritto, come gli altri alunni, di scegliere l’istituto a cui iscriversi, sia che si tratti di una scuola municipale sia che si tratti di una scuola indipendente. Il Parlamento ha deciso che i bambini portatori di handicap mentali non dovrebbero essere ammessi all’educazione speciale per un periodo di prova di quattro anni senza il permesso del loto tutore o dei genitori. L’obiettivo di questo periodo di prova è di valutare se l’alunno mentalmente ritardato può essere ammesso in una scuola normale. Attualmente il Governo svedese si accinge a rimodellare l’intero insegnamento secondario di secondo grado, con due grandi novità:

• l’adozione della formazione duale in alternanza tra scuola e lavoro;

• la rivalutazione dell’educazione professionale rispetto alla presunta superiorità degli studi licei.

Nel passato, la tendenza è stata quella di “licealizzare” l’istruzione e la formazione professionale. Oggi però il Paese scandinavo ha deciso di cambiare rotta, offrendo una formazione più rispettosa degli interessi e delle competenze dei giovani. Ulteriore passo è quello di suddividere più nettamente fra programmi che predispongono a proseguire gli studi, programmi ad indirizzo professionale e programmi di apprendistato. Si aspira inoltre ad una maggior cooperazione tra il sistema scolastico ed il mondo del lavoro, mediante la previsione di una preparazione professionale anche sotto forma di apprendistato.

Per quanto riguarda il licei, la cui funzione è quella favorire il passaggio all’università, saranno cinque le tipologie di scelta:

liceo economico liceo scientifico liceo classico ed artistico liceo sociale e media liceo tecnologico

Otto le discipline comuni a tutti i tipi di programma. Non si tratta di competenze, bensì di campi disciplinari ritenuti essenziali. Queste materie fondamentali sono:

• svedese o svedese come seconda lingua; • inglese; • matematica; • storia; • religione; • scienze sociali; • scienze naturali; • sport e salute.

I percorsi scolastici possono essere individualizzati. In ogni scuola ci sono "tutor" incaricati di seguire personalmente gli studenti e di consigliarli nelle scelte. Le più recenti innovazioni in tema di istruzione sono state introdotte dalla Finanziaria 2009: sotto la lente del Legislatore formazione professionale e scuola dell’infanzia. Riguardo al primo punto, è stato predisposto uno stanziamento di 1,8 miliardi di SEK (più di 180 milioni di Euro) per i prossimi tre anni, per: l’estensione del progetto pilota sull’apprendistato secondario superiore fino a 5000 nuovi posti nel 2008-2009, con l’obiettivo di giungere a 6000 nel 2009-2010; una serie di programmi di istruzione professionale all’interno del sistema di educazione degli adulti; nuovi posti nell’istruzione professionale post-secondaria (tra cui programmi di alta formazione professionale). Per l’educazione pre-scolastica, la Legge Finanziaria ha destinato 600 milioni di SEK (più di 60 milioni di euro), da investire per la formazione degli insegnanti. Altri provvedimenti: l’obbligo per i Comuni ad offrire scuole dell’infanzia generalizzate e gratuite ed un sistema di buoni per la cura dei più piccoli dal primo luglio 2009. Ciò significa che i Comuni dovranno di dare finanziamenti non solo alle scuole materne indipendenti (private) ma anche ad altri servizi educativi indipendenti che abbiano i requisiti di certificazione di qualità. I Comuni saranno rimborsati per entrambe le iniziative. Ultima ma non meno importante decisione, lo sviluppo dello studio di matematica, scienze naturali e tecnologia, grazie un investimento totale di 525 milioni di SEK (circa di 53 milioni di euro) per il periodo 2009/2011.

In Svezia l’obbligo scolastico è di 9 anni, a partire dai 7 anni

Organizzazione scolastica

fino ai 16 anni d’età. I bambini possono però iniziare già a 6 anni. L'istruzione obbligatoria è gratuita. I comuni sono obbligati a fornire agli allievi tutto il materiale didattico necessario per lo svolgimento del lavoro scolastico, soprattutto i testi, nonché i mezzi di trasporto scolastico. Gli studenti non hanno diritto al trasporto gratuito se frequentano una scuola diversa da quella del comune di residenza. Il sistema scolastico è articolato in:

educazione pre-scolastica (Förskola) con la scuola materna (daghem oppure dagis) da 1 anno ai 5 anni; scuola pre-elementare (Förskoleklass) a 6 anni di età; scuola Primaria e Secondaria inferiore (Grundskola)

da 6/7 a 15/16 anni (scuola dell’obbligo); scuola Secondaria superiore (Gymnasieskola) della

durata di 3 anni, dai 16 ai 20 anni; educazione di tipo universitario (Grundläggande

högskoleutbildning) con le Università (Universitet) e college universitari (Högskola) dalla durata media di 2/5 anni; educazione post-universitaria (Forskarutbildning-

forskarnivå). Educazione pre-scolastica. Alle municipalità è richiesto di fornire attività prescolari per tutti i bambini fra 1 e 5 anni di età, che abbiano genitori che lavorano o studiano. Tali attività si svolgono, in genere, nelle scuole per l’infanzia, ma possono essere anche fornite da persone che si prendono cura dei bambini, sia in luoghi appositi che presso il proprio domicilio. Il finanziamento di tali attività viene in parte dalla municipalità stessa e in parte dal genitori, che in genere pagano una tassa in base al proprio reddito. Dal 2003, a tutti i bambini deve essere assicurato un posto nella scuola dell’infanzia a partire dall’autunno in cui compiono il 4° anno di età. La scuola dell’infanzia, per i bambini di 4 e 5 anni è gratuita per 3 ore al giorno. I bambini fra 1 e 5 anni, i cui genitori sono disoccupati o in congedo parentale per un altro figlio, hanno il diritto di accedere alla scuola per l’infanzia per almeno 3 ore al giorno, o per 15 ore alla settimana. Scuola pre-elementare. Dal 2007 le municipalità hanno il dovere di offrire classi pre-primarie (Förskoleklass) ai bambini di 6 anni di età, generalmente per 3 ore al giorno. A questo, in genere, provvedono le scuole stesse. La classe pre-primaria è parte del sistema scolastico pubblico, ma la frequenza dei bambini è volontaria. L’educazione prescolare è gratuita e ad essa si applicano sia la normativa che il curriculum dell’istruzione obbligatoria, mentre non si applicano i programmi e gli orari. L’obiettivo di questa fase educativa è quello di favorire l’apprendimento e la crescita del bambino e creare le basi per

affrontare la scuola primaria. Solitamente le Förskoleklass sono situate nei pressi o all’interno dell’istituto che il bimbo frequenterà l’anno seguente. Scuola primaria e secondaria inferiore (scuola dell’obbligo). Rivolta agli studenti dai 6/7 fino ai 16 anni d’età, la Grundskola è interamente gratuita e prevede 9 livelli di studio (Årskurs). Il quadro di riferimento per il curriculum, che ne individua gli obiettivi e i principi generali, viene stabilito a livello nazionale. Sulla base di questo, ogni municipalità deve definire gli obiettivi generali per le sue scuole in un piano scolastico. Inoltre, ogni istituto deve ideare un piano di lavoro, basato sul curriculum e sulle necessità locali. All’interno di questo quadro di riferimento, gli insegnanti e le istituzioni hanno autonomia nel determinare i metodi di insegnamento e nella scelta dei materiali didattici. L’istruzione obbligatoria verte intorno allo studio di tre materie fondamentali: Svedese, Inglese e Matematica. Ad esse si aggiungono Arte, Scienze Sociali, Scienze Naturali e la seconda Lingua Straniera. A livello nazionale viene data un’indicazione sul numero di ore da dedicare a ogni materia nell’arco dei 9 anni di istruzione obbligatoria, ma ogni municipalità/scuola, decide autonomamente la distribuzione delle ore di lezione e in quale anno le materie debbano essere introdotte, purché gli alunni raggiungano i risultati previsti dal curriculum per il 5° e 9° anno di studi. Durante tutto l’arco della Grundskola, viene svolta una valutazione continua. La valutazione a livello nazionale prevede esami in Svedese, Inglese e Matematica, alla fine del 5° e 9° anno di studi. Tuttavia, solo gli esami del 9° anno sono obbligatori. Nell’ambito dell’istruzione obbligatoria sono comprese sia le scuole regolari, sia quelle speciali (per ragazzi disabili o con difficoltà di apprendimento). Le scuole speciali prevedono un programma di studio di 10 anni corrispondente per quanto possibile all’educazione impartita nelle scuole regolari. Scuola secondaria superiore e formazione professionale. Accessibile dopo il conseguimenti del certificato di fine istruzione obbligatoria, essa è destinata alla fascia d’età fra i 16 ed 19 anni. La Gymnasieskola, gratuita come gli altri gradi di studio scandinavi, offre istruzione di tipo generale e professionale. Il calendario scolastico è deciso autonomamente dalle municipalità in base alle indicazioni generali fornite dal Governo centrale. L’istruzione non è ripartita in corsi per anni specifici, ma è regolamentata in base ad obiettivi fissati nei curricola, nei programmi generali e di ogni singola materia. A proposito di curriculum, docenti e scuole fanno riferimento al quadro nazionale. Sono previste 17 aree disciplinari, 14 delle quali sono orientate a studi professionali. Tutti i programmi di

studio nazionali, così come i cosiddetti “programmi speciali”, offrono un’ampia istruzione di base e una generale possibilità di accesso all’istruzione post-secondaria. Le materie comuni obbligatorie, che sono le stesse per tutti i programmi sia nazionali che speciali sono: Svedese (come prima o seconda lingua), Inglese, Matematica, Religione, Educazione Civica, Studi Scientifici, Educazione Fisica e Salute e Attività Artistiche. Le materie di base coprono un terzo dell’insegnamento. Il tempo rimanente viene impiegato dagli alunni per lo studio di materie specifiche previste dai programmi e scelte individualmente. Esistono anche programmi individuali per alunni che non hanno i requisiti per seguire i programmi nazionali o speciali. Lo scopo dei programmi individuali è quello di far acquisire agli alunni i requisiti richiesti dai programmi nazionali e speciali. Gli alunni vengono valutati in modo continuo, con voti che sono assegnati a conclusione di ogni corso. Specifici esami nazionali sono stati previsti per alcune materie. Dopo aver completato l’istruzione secondaria superiore, gli alunni possono sostenere altri esami per aumentare i loro voti. Tuttavia, a conclusione della Gymnasieskola non deve essere sostenuto alcun esame finale, ma viene rilasciato un certificato di fine studi (SG o Slutbetyg fran gymnasieskolan), che consiste in una sintesi dei corsi inseriti nel piano di studi dell’alunno e dei voti ottenuti nei corsi. Al fine di facilitare la standardizzazione della valutazione degli alunni, possono essere tenuti in considerazione i risultati degli esami nazionali in alcune materie. Tutti i programmi triennali consentono l'accesso al politecnico od all'università. Il programmi imperniati sulle scienze naturali e su quelle sociali conferiscono spesso diritti d'accesso speciali. Proposta di riforma della scuola secondaria superiore. Ad aprile 2008 è stata presentata una proposta di riforma dell’istruzione secondaria superiore, che mira ad un forte potenziamento dell’istruzione professionale. La proposta prevede che le materie comuni a tutti i programmi siano 8: svedese/svedese come seconda lingua, inglese, matematica, storia, studi religiosi, studi sociali, scienze naturali, sport e salute. La riforma dovrebbe andare in vigore nel 2011. Il piano prevede 12 indirizzi professionali e 6 liceali (in Svezia sono tutti chiamati “programmi”, e finora senza distinzioni fra istituti professionali e licei). Indirizzi Professionali:

• Assistenza all’infanzia e al tempo libero • Costruzioni ed edilizia • Elettrotecnica ed energia • Veicoli e trasporti • Commercio e amministrazione • Artigianato • Alberghiero e turistico

• Meccanica • Gestione delle risorse naturali • Ristorazione e alimentazione • Termotecnica e servizi per l’edilizia • Socio-sanitario

Negli indirizzi professionali, le discipline professionalizzanti aumenteranno dagli attuali 1350 crediti a 1600 e sarà introdotto l’apprendistato come alternativa a tali programmi. Indirizzi liceali:

• Liceo economico • Liceo artistico • Liceo umanistico • Liceo scientifico • Liceo delle scienze sociali • Liceo tecnologico

La preparazione professionale potrà svolgersi sia a scuola sia sotto forma d’apprendistato. I due programmi non si escludono l’un l’altro. Un giovane può scegliere di seguire un’istruzione tecnico-professionale puramente scolastica oppure optare per una formazione duale in alternanza tra scuola e lavoro. L’apprendistato, nato con un progetto pilota e diventato operativo solo nel 2008-2009, è una novità assoluta in Svezia. Fino ad oggi i licei più frequentati sono stati il liceo delle scienze sociali e il liceo scientifico. Con la riforma, le specializzazioni che saranno incluse nei vari indirizzi saranno decise dal Governo sentita l’Agenzia Nazionale per l’Educazione. Le attuali discipline chiave (core subjects) presenti in tutti i “programmi” o indirizzi sono 8 e cioè: svedese o svedese come 2° lingua, inglese, scienze sociali, religione, matematica, scienze, educazione sportiva e alla salute, educazione artistica. Le discipline chiave diventeranno con la riforma “discipline comuni” con finalità che possono variare fra i diversi indirizzi. Storia sarà aggiunta fra le discipline comuni. Saranno introdotti due diversi esami conclusivi: 1) la maturità per accedere all’università, 2) il diploma professionale. Entrerà, inoltre, in vigore una nuova scala di valutazione degli apprendimenti A-F: con i punteggi da E ad A si indicano valutazioni positive (A punteggio massimo), mentre la lettera F esprime il solo voto negativo. Istruzione post-secondaria. L'istruzione superiore svedese si articola in formazione di base, formazione di perfezionamento e formazione di ricerca e non prevede alcuna differenza tra formazione universitaria (Grundläggande högskoleutbildning) e formazione superiore (terziaria) non universitaria. E' possibile scegliere corsi a lunga durata, corsi a breve durata e corsi monotematici. Tasse: in Svezia tutta l'istruzione superiore statale è gratuita; l'unico onere è costituito dal costo dell'iscrizione e dei testi. Il sistema è stato decentralizzato agli inizi degli anni ‘90

(Higher Education Act 1993). Il risultato è la piena autonomia delle Università nella definizione del contenuto e nell’organizzazione dei programmi di studio; il governo invece si limita a definire la struttura degli studi e a svolgere un’azione di controllo sulla qualità dell’offerta formativa. Tutti i programmi di studio ed i corsi sono a numero chiuso. Dal 1° luglio 2007 il sistema universitario svedese di studi ha subito notevoli cambiamenti. Il precedente sistema dei diplomi è stato riformato e strutturato su un’impostazione di tre cicli di studio. Le qualifiche del primo ciclo permettono di accedere a studi del secondo ciclo e quelle del secondo ciclo permettono di accedere a studi del terzo ciclo. La lingua di insegnamento è lo svedese, anche se alcune materie di studio e gran parte dei testi obbligatori è in inglese. Gli studi universitari possono essere generali o professionali e sono tenuti sia presso le università (Universitet) che nei college (Högskola), mentre i corsi di specializzazione si svolgono principalmente presso le università e solo in minor parte nei college universitari. La formazione professionale di livello superiore dura dai due ai cinque anni e mezzo e in alcuni casi comporta esperienze di lavoro pratico. Attualmente sono presenti in Svezia 37 istituti di istruzione superiore e 26 Scuole di Scienze Sanitarie, che preparano alle professioni paramediche. Tra le altre esistono sei università statali che offrono una formazione e ricerca su tutti i settori di studio (si tratta delle università di Göteborg, Linköping, Lund, Stockholm, Umea e Uppsala). Accanto a queste università sono attivi quattro college universitari che recentemente hanno ottenuto lo status di università (si tratta del Lulea University of Technology, le università di Karlstad, Växjö e Örebro). Inoltre esistono tre università statali specializzate: Karolinska Institutet (per la medicina), Royal Institute of Technology e la Swedish University of Agricultural Sciences. Sono, infine, presenti due istituti privati specializzati: Chalmers University of Technnology e la Stockholm School of Economics. Tre i titoli di studio conseguibili: il diploma di laurea breve dopo due anni di studio a tempo pieno ("högskoleexamen"), la laurea vera e propria ("kandidatexamen") dopo almeno tre anni di studio e il titolo di dottore ("magisterexamen") dopo almeno quattro anni di studio. Gli studenti interessati a proseguire il percorso didattico (Educazione post-universitaria-Forskarutbildning-forskarnivå) possono, infatti, frequentare un programma di dottorato di ricerca (terzo ciclo di studi). I requisiti fondamentali per l’ammissione agli studi di dottorato sono: il possesso di un diploma di secondo ciclo, o il completamento di un programma di studi di almeno quattro anni a tempo pieno (di cui almeno un anno nel secondo ciclo) o l’acquisizione di una conoscenza equivalente in altro modo in

Svezia o all’estero. Il singolo istituto di istruzione superiore può imporre altri requisiti. Esistono, infine, dei diplomi professionali (Yrkeseexamen – Professional degrees) che durano dai 2 ai 5 anni e che sono necessari per poter operare in campi specifici quali la medicina, veterinaria, ingegneria etcc.. Accanto alla classica istruzione in aula, coesiste da tempo una formazione post-secondaria a distanza. Organo supervisore dell’attività universitaria è l’Högskoleverket, autorità governativa centralizzata con competenze e le responsabilità di valutazione e monitoraggio degli Atenei, oltre che di promozione dell’aggiornamento e del miglioramento nei metodi didattici. L’Agenzia controlla inoltre il corretto esercizio da parte degli istituti di istruzione superiore della facoltà di assegnare lauree e cattedre. L’Högskoleverket si occupa anche di questioni internazionali, di diffondere informazioni relative ai programmi di studio, di compiere valutazioni di lauree conseguite all’estero, di raccogliere dati per fini statistici sull’istruzione superiore e di coordinare la rete informatica delle Università svedesi (Swedish University Network - SUNET).

Valutazione e certificazione Valutazione

Durante gli anni dell’obbligo, la scuola deve tenere informati allievi e famiglie dell’andamento del progresso scolastico: la forma più semplice di contatto consiste nel dialogo verbale focalizzato sul progresso dell’allievo e sugli obiettivi per promuovere le sue conoscenze ed abilità. Gli insegnanti seguono regolarmente i progressi degli allievi attraverso una valutazione continua. Dal 1995 è stata introdotta una diversa modalità di valutazione su tre livelli: Promosso(G), Promosso con distinzione (VG) e Promosso con distinzione speciale ( MVG). La certificazione finale del 9° anno è determinata da criteri di graduazione determinati nazionalmente sulla base dei programmi di corso per ogni materia; a questo livello i test nazionali obbligatori in svedese, inglese e matematica assicurano la comparabilità delle valutazioni. Ci sono anche test nazionali nelle stesse materie che la scuola può usare alla fine del 2° e del 5° anno. Gli allievi che non raggiungono un livello sufficiente in una materia non ottengono la valutazione in quella materia. Una valutazione scritta viene redatta in sostituzione ed essa può per esempio identificare l’attitudine di un allievo per gli studi superiori. La Agenzia Nazionale per l’Istruzione ha definito i criteri per i livelli di eccellenza (MVG) dei diversi livelli della scuola obbligatoria e della formazione degli adulti.

Promozione La promozione è automatica. E’ anche possibile tuttavia per un allievo ripetere un intero anno di scuola anche se è molto inusuale. Il capo di istituto può, dopo avere consultato i genitori, decidere la bocciatura oppure anche il trasferimento in un anno superiore con l’assenso dei genitori. Certificazione Un certificato finale è rilasciato alla fine della scuola obbligatoria a firma del capo di istituto. Esso contiene i particolari dell’anno terminale che lo studente ha completato, così come le classificazioni finali nelle diverse materie, nei gruppi di materie e nelle materie opzionali. E’ possibile aggiungere ulteriori graduazioni al certificato final, dopo che è stato attribuito. Scuola secondaria superiore Valutazione I risultati dello studio sono valutati in relazione agli obiettivi complessivi e gli allievi ottengono le valutazioni per i diversi corsi che seguono. In teoria non c’è un momento unico in cui gli allievi ricevono le loro valutazioni. Tuttavia gli allievi, ove necessario, possono chiedere la trascrizione dei voti dei corsi completati. Il docente non dovrebbe assegnare il voto se l’allievo non è stato presente per un tempo sufficiente. Vi sono anche qui i quattro livelli del corso inferiore: MVG – VG – G. Ad essi si aggiunge il livello IG: non passato. Tutti gli allievi, dopo avere completato la scuola superiore, possono sostenere di nuovo gli esami per migliorare le loro votazioni, mentre nel corso della frequenza della stessa possono sostenere un nuovo esame solo se hanno fallito nel precedente. Tale possibilità è subordinata ad una tassa significativa. Prima di assegnare le valutazioni in svedese/svedese come seconda lingua, inglese e matematica, gli insegnanti erano, a partire dalla metà degli anni Novanta, invitati ad usare i test nazionali. Ciò è diventato obbligatorio a partire dal luglio 2001 Promozione Nel nuovo sistema di scuola secondaria basato sui corsi gli allievi debbono ripetere solo i corsi che non hanno passato. E’ tuttavia possibile ripetere un intero anno scolastico. Certificazione Non esiste alcun esame generale. Per assicurare omogeneità nei voti, si raccomanda agli insegnanti di usare le prove preparate dall’Agenzia nazionale dell’istruzione: a livello centrale infatti viene preparata una prova standard per alcune materie (svedese, inglese e matematica). Lo scopo principale delle prove è di assicurare una comparabilità nazionale tra i voti ottenuti e di facilitare gli alunni. Il certificato finale è la raccolta delle valutazioni che gli allievi hanno ottenuto nei corsi seguiti. Per ottenerlo l’allievo deve avere frequentato un programma nazionale ed essere stato valutato in tutto, compreso il lavoro di progetto. Gli allievi che

hanno seguito più corsi di quelli che il programma richiede seguendo un programma ampliato possono decidere da soli se includere le materie nella certificazione. I problemi sono quelli relativi all’ammissione ad istituzioni educative di terzo livello: quasi tutte infatti richiedono qualificazioni speciali in una o due materie. Il Governo ha proposto l’introduzione di un esame finale per gli allievi che iniziano nel 2000-2001: la proposta prevede anche alcuni requisiti per ottenere una certificazione cioè i minimi da acquisire in alcune materie ed un lavoro di dissertazione approvato.