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IL SISTEMA DI ATTACCAMENTO: Attaccamento Sicuro Le relazioni di attaccamento sicure regolano: 1) la capacità di costruire l’intelligenza emotiva e la riflessività, di regolare gli affetti e di adattarsi agli adattamenti 2) la capacità di esplorare il mondo, elaborando l’ansia di separazione al fine di interagire con il mondo esterno in modo sicuro e positivo; (Winnicott dice che avviene quando il bambino..) 3) la capacità di integrare le esperienze mentali con le esperienze sensoriali al fine di conseguire l’identità corporea (psicoterapia senso-motoria: la persona non riesce a instaurare un contatto fisico con altre persone quando c’è un conflitto, a partire dal contatto visivo e lo sguardo); negli stati patologici più gravi come nella psicosi avviene sempre una scissione mente/corpo (delirio somatico: non è più la mia mano); anche a livello nevrotico ci sono delle scissioni mente/corpo. Melanie Klein descrive la posizione schizo- paranoide (caratterizzata da angosce di frammentazione) e depressiva (angosce di perdita e irreparabilità). il sistema di attaccamento fornisce una protezione nei confronti delle angosce di frammentazione. 4) La capacità di realizzare una relazione intima al fine dell’accudimento, dell’accudire e del lasciarsi accudire. (lo stile di attaccamento influisce anche le relazioni attuali nella coppia). 5) La capacità di autodeterminarsi regolando l’aggressività e l’impulsività primitive, al fine della costruzione propria autonoma nelle relazioni sociali; (in terapia questa rabbia si manifesta quando il paziente si sente trascurato all’interno della relazione con il terapeuta, per esempio quando il terapeuta lo interrompe per rispondere al telefono. Il terapeuta deve interpretare questa reazione del paziente per favorire la mentalizzazione del paziente. 6) La capacità di competere, di tollerare le frustrazioni, di “entrare in gioco”, di concorrere e di cooperare socialmente, mantenendo un sentimento di reciproco e di mutualità con gli altri. 7) La capacità di perdonare. Quando riesce a trovare il senso di continuità nella propria esistenza la persona riesce a perdonare perché è in grado di andare avanti. (trauma e perdono libro di Alessandra Lemma).

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IL SISTEMA DI ATTACCAMENTO: Attaccamento Sicuro

Le relazioni di attaccamento sicure regolano:1) la capacità di costruire l’intelligenza emotiva e la riflessività, di regolare gli affetti e di

adattarsi agli adattamenti2) la capacità di esplorare il mondo, elaborando l’ansia di separazione al fine di interagire

con il mondo esterno in modo sicuro e positivo; (Winnicott dice che avviene quando il bambino..)

3) la capacità di integrare le esperienze mentali con le esperienze sensoriali al fine di conseguire l’identità corporea (psicoterapia senso-motoria: la persona non riesce a instaurare un contatto fisico con altre persone quando c’è un conflitto, a partire dal contatto visivo e lo sguardo); negli stati patologici più gravi come nella psicosi avviene sempre una scissione mente/corpo (delirio somatico: non è più la mia mano); anche a livello nevrotico ci sono delle scissioni mente/corpo. Melanie Klein descrive la posizione schizo-paranoide (caratterizzata da angosce di frammentazione) e depressiva (angosce di perdita e irreparabilità). il sistema di attaccamento fornisce una protezione nei confronti delle angosce di frammentazione.

4) La capacità di realizzare una relazione intima al fine dell’accudimento, dell’accudire e del lasciarsi accudire. (lo stile di attaccamento influisce anche le relazioni attuali nella coppia).

5) La capacità di autodeterminarsi regolando l’aggressività e l’impulsività primitive, al fine della costruzione propria autonoma nelle relazioni sociali; (in terapia questa rabbia si manifesta quando il paziente si sente trascurato all’interno della relazione con il terapeuta, per esempio quando il terapeuta lo interrompe per rispondere al telefono. Il terapeuta deve interpretare questa reazione del paziente per favorire la mentalizzazione del paziente.

6) La capacità di competere, di tollerare le frustrazioni, di “entrare in gioco”, di concorrere e di cooperare socialmente, mantenendo un sentimento di reciproco e di mutualità con gli altri.

7) La capacità di perdonare. Quando riesce a trovare il senso di continuità nella propria esistenza la persona riesce a perdonare perché è in grado di andare avanti. (trauma e perdono libro di Alessandra Lemma).

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ADOLESCENZA E IMPULSIVITA’:La Corteccia prefrontale (chiamata anche cervello morale perché è la parte più matura) ha una funzione di regolazione con lo sviluppo delle nuove connessioni.Gli adolescenti sono caratterizzati da impulsività. Si stanno sviluppando le aree sottocorticali che hanno le funzioni più mature.Perché sono impulsivi? Il nucleus accumbens è la zona che riguarda il sistema del piacere e della ricompensa. Gli adolescenti sono caratterizzati dal sensation seeking (ricercano attivamente esperienze che provocano piacere). Nella fase adolescenziale sussiste un fenomeno per cui si sviluppa prima il nucleus accumbens e successivamente la corteccia prefrontale (c’è una supremazia di quella parte del cervello coinvolta nel sistema del piacere). La corteccia prefrontale si sviluppa successivamente ed avrà un ruolo di regolazione.Quando questa impulsività primitiva sussiste, permangono delle difese primitive, ovvero le difese di acting (agisco piuttosto che pensare. La cognizione e l’affetto sono estremamente danneggiati). Sono più frequenti nel cluster di personalità B e sono:

Acting out (mette in atto i propri impulsi sessuali, aggressivi…) Aggressione passiva: non è manifesta ma si esprime in modo indiretto quando una

persona esprime la propria rabbia in modo passivo. Spesso è presente la dimenticanza e la sottrazione (evito ogni forma di condivisione) che esprimono in modo indiretto la rabbia all’interno della relazione. È primitiva come aggressività perché non permette il confronto e quindi la mentalizzazione. Coincide anche con l’alessitimia (in.capacità di esprimere le emozioni)

Ipocondriasi: non coincide con l’ipocondria (timore di avere un malessere fisico) ma riguarda uno scenario della relazione oggettuale danneggiata. La persona è cronicamente inconsolabile, chiede aiuto ma allo stesso tempo tende a criticare e svalutare ogni forma di aiuto dell’altro. È compromesso il sistema di attaccamento perché c’è la convinzione che nessuno aiuto dell’altro sia efficace. Questo meccanismo si presenta anche nella relazione terapeutica. (tipico dell’area borderline e antisociale).

MECCANISMI DI DIFESA:

I meccanismi di difesa emergono durante la narrazione e la chiarificazione nel colloquio clinico.

DIFESE BORDERLINE: Sono caratterizzate da un danneggiamento dell’area cognitiva e affettiva. Non c’è mentalizzazione.

Fantasia: il soggetto si rifugia nei suoi pensieri e nei suoi scenari immaginari in modo eccessivo. Emerge in particolar modo nell’adolescenza. La fantasia in questo caso ha una funzione autoprotettiva e riparativa rispetto ai danni nei confronti della nostra autostima. Quando una persona tende a diventare dipendente dal sognare ad occhi aperti questa condizione può portare alla perdita della volontà di agire. È una forma di dissociazione perché mi creo un rifugio mentale nel quale permango eccessivamente rispetto che affrontare la vita ed entrare nel mondo esterno.

Scissione (delle rapprensentazioni dell’oggetto e del sé): quando il soggetto non riesce a integrare aspetti opposti in un'unica persona. Oggetto o completamente buono (idealizzazione) o completamente cattivo (svalutazione). A volte sono perfetto, sto bene con me stesso, a volte mi sento incapace e non in grado. C’è instabilità delle rappresentazioni di se e degli altri. L’attaccamento permette attraverso la relazione di tollerare il dolore, i difetti degli altri, insegnando a integrare questi aspetti positivi e negativi. Quadro di tiziano della venere (lei si vede vecchia e brutta allo specchio).

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Identificazione proiettiva: è il meccanismo relazionale più importante. Per verificarsi ci vuole un campo relazionale con un legame umano. Ha la funzione di evacuare e trasferire in un altro con il quale si è legati un affetto o un contenuto mentale che la persona non riesce a mentalizzare e quindi cerca di introdurre nell’altro. L’invidia, la gelosia e il senso di colpa sono spesso evacuati.

DIFESE DI DINIEGO (Cognizione e affetto sono gravemente danneggiati): sono frequenti nel cluster B e sono caratterizzate da impulsità. Non c’è intelligenza emotiva e non c’è insight. Sono una doppia negazione (il soggetto mente all’altro ma anche a se stesso fino al punto che la menzogna diventa la verità anche per se stesso). Nella relazione terapeutica bisogna stare attenti perché questi soggetti hanno un sistema di attaccamento danneggiato e per sopravvivere ricorrono al diniego e sono estremamente convincenti.

Negazione: Proiezione: il soggetto proietta i sentimenti negativi e il mio malessere sull’altro e

sull’esterno. Non c’è interno. Razionalizzazione: il soggetto da delle spiegazioni fittizie in terapia che non hanno

nessuna razionalità. Nell’area carceraria il soggetto da delle spiegazioni incongruenti e irrazionali di un suo comportamento.

DIFESE NARCISISTICHE (cognizione e affetto danneggiati). C’è un po’ di mentalizzazione e la compliance è piu facile.

Onnipotenza Idealizzazione Svalutazione/autosvalutazione