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Il sistema di numerazione ottale Anche il sistema di numerazione ottale è un sistema posizionale: ogni cifra componente un valore espresso in ottale pesa infatti di più o di meno, in base alla posizione occupata all'interno del numero. La base del sistema di numerazione ottale è 8, essendo proprio 8 le cifre dell'alfabeto usato (dallo O al 7). Il numero ottale viene indicato con il pedice 8, così come, ad esempio il valore: 5418. Il numero precedente si legge "cinque-quattro-uno" e non "cinquecentoquarantuno"! Esso rappresenta il risultato in decimale dell'espressione: 5 X 8 2 + 4 X 8 1 + 1 X 8 0 = 5 X 64 + 4 X 8 + 1 X 1 = 35310 Un numero rappresentato nel sistema di numerazione ottale si può pertanto esprimere come somma di potenze decrescenti di 8. Per interpretare in decimale un numero espresso in ottale, bisogna far caso alle potenze di 8, le prime delle quali, per comodità sono riportate in tabella 1. È chiaro che qui, a differenza che nel sistema di numerazione binario, si arriva velocemente a valori di una certa consistenza, essendo la base 8. Bisogna poi moltiplicare ciascuna cifra componente il numero perl’opportuna potenza di 8, i n base al numero di cifre che si trovano alla sua destra. Tab. 1 Prime potenze di 8 Per completezza, si riporta nella tabella 2 l'associazione tra i primi 21 numeri decimali ed i corrispondenti in ottale. DECIMALE OTTALE DECIMALE OTTALE o o 11 13 1 1 12 14 2 2 13 15 3 3 14 16 4 4 15 17 5 5 16 20 6 6 18 22 7 7 18 22 8 10 19 23 9 11 20 24 10 12 21 25 Tab. 2 Conversioni decimale ottale dei primi 21 numeri naturali Operazioni ottali notevoli

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Il sistema di numerazione ottale Anche il sistema di numerazione ottale è un sistema posizionale: ogni cifra componente un valore

espresso in ottale pesa infatti di più o di meno, in base alla posizione occupata all'interno del numero.

La base del sistema di numerazione ottale è 8, essendo proprio 8 le cifre dell'alfabeto usato (dallo O

al 7).

Il numero ottale viene indicato con il pedice 8, così come, ad esempio il valore: 5418.

Il numero precedente si legge "cinque-quattro-uno" e non "cinquecentoquarantuno"! Esso rappresenta

il risultato in decimale dell'espressione:

5 X 82 + 4 X 81 + 1 X 80 = 5 X 64 + 4 X 8 + 1 X 1 = 35310

Un numero rappresentato nel sistema di numerazione ottale si può pertanto esprimere come somma

di potenze decrescenti di 8.

Per interpretare in decimale un numero espresso in ottale, bisogna far caso alle potenze di 8, le prime

delle quali, per comodità sono riportate in tabella 1. È chiaro che qui, a differenza che nel sistema di

numerazione binario, si arriva velocemente a valori di una certa consistenza, essendo la base 8.

Bisogna poi moltiplicare ciascuna cifra componente il numero perl’opportuna potenza di 8, i n base

al numero di cifre che si trovano alla sua destra.

Tab. 1 Prime potenze di 8

Per completezza, si riporta nella tabella 2 l'associazione tra i primi 21 numeri decimali ed i

corrispondenti in ottale.

DECIMALE OTTALE DECIMALE OTTALE o o 11 13 1 1 12 14 2 2 13 15 3 3 14 16 4 4 15 17 5 5 16 20 6 6 18 22 7 7 18 22 8 10 19 23 9 11 20 24

10 12 21 25 Tab. 2 Conversioni decimale ottale dei primi 21 numeri naturali

Operazioni ottali notevoli

ADDIZIONE

Per eseguire la somma tra due numeri ottali, occorre prestare attenzione alla tabella A.11. In essa

ritroviamo qualsiasi combinazione di somma tra due cifre ottali.

Ovviamente, per poter effettuare la somma tra due valori ottali, bisogna procedere ad incolonnare

opportunamente le cifre costituenti gli addendi e eseguire le usuali regole del riporto.

Ad esempio, la somma dei valori ottali 2458 (16510) e 3628 (24210) dà luogo alla seguente procedura:

(1)

2 4 5 +

3 6 2 =

6 2 7

Infatti, partendo dalle cifre di destra, 58+ 28, consultando la tabella A.1, fa 78. Invece 68+ 48 fa 128 ,

per cui si scrive 2, ma si riporta 1. Alla fine, 38+ 28+ 18 dà come somma 68.

Notiamo che il risultato finale 6278, corrisponde al decimale 40710, che coincide proprio con la

somma dei valori iniziali 16510 e 24210.

SOTTRAZIONE

Quanto abbiamo già visto e sottolineato per la sottrazione secondo il sistema di numerazione binario

vale anche per il mondo ottale.

Ci si avvale anche qui della regola del prestito, evidenziando però che il prestito vale 8, ovvero la

base del sistema.

È consigliabile usare la tabella 2 anche per le operazioni di sottrazione. Infatti, in ottale, alla domanda

"quanto fa 7 – 4" pare ovvio rispondere 3, non altrettanto ovvio è rispondere all'altra "quanto fa 13–

5": certamente il risultato non è 8!

+ 0 1 2 3 4 5 6 7

o 0 1 2 3 4 5 6 7

1 1 2 3 4 5 6 7 10

2 2 3 4 5 6 7 10 11

3 3 4 5 6 7 10 11 12

4 4 5 6 7 10 11 12 13

5 5 6 7 10 11 12 13 14

6 6 7 10 11 12 13 14 15

7 7 10 11 12 13 14 15 16

Tab. 3 Somma di due cifre ottali

Utilizzando la tabella 3 si opera in questa maniera: si trova sulla prima riga il sottraendo (nel nostro

caso il 5) e sulla colonna trovata, si scende sino ad incrociare il minuendo (nel caso nostro il 13 che

si trova alla penultima riga); il risultato si trova in alto alla prima colonna corrispondente (cioè 6):

138 – 58= 68

Lasciamo ora al lettore trovare le differenze tra i valori ottali 118 e 38, nonché tra 168 e 78.

Passiamo ora ad un esempio di sottrazione a più cifre, mostrando come valga anche tra i numeri

ottali la regola del prestito.

Si immagini di voler operare la differenza tra i valori 4528 e 1248; si opera così:

Infatti, iniziando dalla cifra più a sinistra, 28 – 48 non si può, per cui si ricorre al prestito dalla cifra

di destra, così si esegue 128 – 48 che fa 68. Ne frattempo, ritornando il prestito al sottraendo di destra

(che era 28) si esegue: 58 – 38 fa 2. Infine, pacificamente, 48 – 18 fa 38.

Il risultato (3268)equivale a 21410 che corrisponde proprio alla differenza tra i due omologhi deci-

mali a cioè 29810 e 8410.

SOTTRAZIONE PER COMPLEMENTO AD 8

Come già visto per il sistema di numerazione binario, si può procedere alla differenza tra due valori

in ottale, anche con il metodo del complemento ad 8, che si traduce nel sommare al minuendo il

complemento ad 8 del sottraendo.

Per trovare il complemento ad 8 di un certo valore bisogna dapprima invertire le cifre, il che significa,

per ciascuna cifra, ottenerne un'altra che "pareggi" ad 8, cioè che sommata dia il valore 78.

Ad esempio, per il valore 4728 l'inversione determina per l'ultima cifra il valore 5 (infatti 28+ 58 fa

78), per la penultima cifra il valore O (infatti 78+ 08 fa 78), per la prima cifra il valore 3 (infatti 48+

38 fa 78).

Una volta effettuata l'inversione, bisogna sommare 1: il risultato è il complemento ad 8.

A questo punto, mostriamo come si ottenga il medesimo risultato operando la stessa differenza 4528

– 1248 dell'esempio precedente, mediante il metodo del complemento ad 8.

Il complemento di 1248 è uguale a:

Si opera allora la somma

Ricordiamo ancora una volta che nel caso in cui il risultato "trabocchi" (e si parla in questi casi di

overflow o traboccamento), ovvero che nasca una nuova cifra alla sinistra, questa viene ignorata.

Nel nostro esempio, quindi, la cifra 1 tra parentesi viene ignorata ed il risultato 3268 coincide con

quanto già determinato in precedenza, confermando la bontà del metodo seguito.

MOLTIPLICAZIONE OTTALE

Per eseguire la moltiplicazione tra due valori ottali, risulta molto comodo lo schema presentato

nella tabella 4, in cui si sintetizzano i vari risultati dei prodotti tra due cifre ottali.

X 0 1 2 3 4 5 6 7

0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 2 3 4 5 6 7

2 0 2 4 6 10 12 14 16

3 0 3 6 11 14 17 22 25

4 0 4 10 14 20 24 30 34

5 0 5 12 17 24 31 36 43

6 0 6 14 22 30 36 44 52 7 0 7 16 25 34 43 52 61

Tab. 4 Prodotto di cifre ottali

La moltiplicazione di due numeri ottali avviene seguendo le stesse regole applicate per il sistema

decimale e binario, effettuando il prodotto cifra per cifra e poi tirando le somme disposte

opportunamente, spostando di una cifra più a sinistra i prodotti così ottenuti. Ad esempio, volendo fare il prodotto dei valori 1458 e 368, si opera nel modo seguente:

Ricordiamo infatti che si trattava di moltiplicare i decimali 10110 e 3010, il cui prodotto, sempre in

decimale, fa 303010: 57268 equivale proprio al decimale 3030.

DIVISIONE OTTALE

L’operazione di divisione nel sistema ottale si esegue applicando le medesime regole già esposte nel

sistema binario. Ad esempio, volendo dividere il valore ottale 57268 per 368, si opera nel modo seguente:

Il risultato, come era da attendersi, è 145, con resto uguale a 0.

Il sistema di numerazione esadecimale

Il sistema di numerazione esadecimale è anch'esso un sistema posizionale, nel senso che ogni cifra

vale in rapporto alla posizione da essa occupata all'interno della stringa numerica. Ricordiamo che la base del sistema di numerazione esadecimale è 16, coincidente con il numero delle

lettere dell'alfabeto usato, uguali appunto alle 10 cifre numeriche, oltre che alle lettere A, B, C, D, E

ed F.

Nella tabella 5 sono riportati i primi 27 numeri naturali decimali, tradotti nel sistema di numerazione

esadecimale.

Tab. 5 Conversioni decimale-esadecimale dei primi 27 numeri naturali

Il numero esadecimale deve essere indicato con pedice 16, come nel seguente esempio:

A0816

Il numero precedente si legge "a - zero - otto" e rappresenta il risultato in decimale dell'espressione:

10 x 162 + 0 x 161 + 8 x 16° = 10 x 256 + 0 x 16 + 8 x 1 = 2560 + 0 + 8 = 256810

Cioè, in definitiva:

A0816 = 256810

Un numero appartenente al sistema di numerazione esadecimale si può pertanto esprimere come

somma di potenze decrescenti di 16.

Per interpretare in decimale un numero espresso in esadecimale, bisogna far caso alle potenze di 16,

alcune delle quali riportiamo nella tabella 6. Come sempre, per ottenere la conversione del valore esadecimale in decimale, bisogna moltiplicare

ciascuna cifra per la potenza di base 16, con esponente il numero di cifre che si trovano alla sua destra.

16° = 1

161 = 256

162 = 4.096

163 = 65.536

164 = 1.048.576

165 = 16.777.216

Tab. 6 Prime potenze di 16

Operazioni esadecimali notevoli

ADDIZIONE

La tabella da utilizzare per eseguire la somma tra due numeri esadecimali è la A.7, riportata più in

basso, nella quale trovano posto tutte le possibili combinazioni tra cifre esadecimali. Il risultato della somma di due valori esadecimali si ottiene, come sempre, dapprima incolonnando

opportunamente le cifre degli addendi e poi sommando ciascuna coppia di cifre e poi utilizzando la

predetta tabella A.7.

A titolo di esempio, riportando l'esempio della somma dei valori esadecimali 29A16 e 32716

(corrispondenti rispettivamente ai valori decimali 66610 e 80710):

Il risultato (5C1)16 equivale al valore decimale (1473)10 che coincide proprio con il risultato della

somma di 66610 e 80710.

+ 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F

0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F

1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F 10

2 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F 10 11

3 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F 10 11 12

4 4 5 6 7 8 9 A B C D E F 10 11 12 13

5 5 6 7 8 9 A B C D E F 10 11 12 13 14

6 6 7 8 9 A B C D E F 10 11 12 13 14 15

7 7 8 9 A B C D E F 10 11 12 13 14 15 16

8 8 9 A B C D E F 10 11 12 13 14 15 16 17

9 9 A B C D E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18

A A B C D E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

B B C D E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1A

C C D E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1A 1B

D D E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1A 1B 1C

E E F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1A 1B 1C 1D

F F 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 1A 1B 1C 1D 1E

Tab. 7 Somma di due cifre esadecimali

SOTTRAZIONE

Per operare una sottrazione tra due valori numerici esadecimali, si può far uso della tabellaA.8, con

alcuni accorgimenti. In particolare, bisogna tracciare una ideale linea diagonale che attraversi tutte le cifre uguali al

minuendo della sottrazione. Ad esempio, se si vuole operare la differenza in esadecimale:

(D -516)

Occorre, partendo dalla colonna intitolata a D, dapprima tracciare una diagonale come evidenziato

nella tabella 8.

Successivamente, ci si sposta sulla diagonale in esame sino a giungere in corrispondenza di quella

riga intitolata al sottraendo; nel caso dell'esempio precedente, bisogna spostarsi sulla riga con titolo

corrispondente all'addendo 5, cioè sulla sesta riga. A quel punto bisogna solo leggere il titolo in testa alla colonna cui si è fermati. Nel nostro caso il

risultato è appunto 8.

La cosa, come avviene spesso è più facile a farsi che a dirsi. Esercitarsi in tal senso conviene!

A questo scopo invitiamo il lettore a trovare, utilizzando la tabella 8 il risultato delle seguenti

differenze:

Tab. 8 Uso della tabella di somma di due cifre esadecimale per ottenere risultati di sottrazioni

Come esempio conclusivo dell'operazione di sottrazione, mostriamo ora una sottrazione tra due

numeri esadecimali a più cifre: 3A56 e 18716 (corrispondenti ai decimali 93310 e 39110):

La regola del prestito vale evidentemente anche nei confronti dei numeri esadecimali: nel nostro

esempio, 516 meno 7 16 non si può, per cui si ricorre al prestito di una cifra alla sinistra; allora, il 5

diventa 15 e quindi si tratta di tracciare la diagonale nella tabella A.16 con tutti i valori 15 e di

fermarsi sul valore presente nella riga intestata al 7: dato che la colonna trovata è intestata al valore

E, il risultato di 1516 - 716 è E16 .

Bisogna però ricordarsi di restituire il prestito a sinistra: il sottraendo 816, diventa perciò 916; A16 meno 916 fa 116 ed infine 36 meno 116 dà come risultato 216. Notiamo che la sottrazione operata, in conclusione, fornisce il risultato 21E16 che equivale al valore

decimale 5430 che altro non è che la differenza dei valori decimali 93310 e 39110.

SOTTRAZIONE PER COMPLEMENTO A 16

Anche se non ci sono molti vantaggi nell'uso di questo metodo, pure nel sistema di numerazione

esadecimale, si può operare una sottrazione sommando al minuendo il complemento a 16 del

sottraendo. Per trovare il complemento a 16 di un certo valore bisogna in sostanza sottrarre da F

ciascuna cifra del valore e sommare 1 al risultato ottenuto.

Ad esempio, il complemento a 16 di 48A16 è B7616, perché:

Quindi, se si vuole sottrarre 48A16 da C9116, si farà:

Si noti che nel caso in cui il risultato dia luogo ad un overflow o traboccamento, cioè che una cifra

ecceda il numero di cifre presenti in ciascun valore, la cifra "in più" deve essere ignorata; nel nostro

esempio, quindi, la cifra più a sinistra (1), viene tralasciata per questo motivo. Il risultato 80716 corrisponde al decimale 179710 che è proprio uguale alla differenza di C9116 e 48A16, operata secondo lo schema tradizionale:

MOLTIPLICAZIONE ESADECIMALE Per eseguire la moltiplicazione tra due valori esadecimali, si utilizza la tabella 9. La moltiplicazione di due numeri ottali avviene seguendo le stesse regole applicate per gli altri sistemi

di numerazione, effettuando il prodotto cifra per cifra e poi tirando le somme disposte

opportunamente, spostando di una cifra più a sinistra i prodotti così ottenuti.

Data la non immediatezza dei risultati delle singole moltiplicazioni, è buona norma effettuare ogni

prodotto in maniera separata allo scopo di evitare errori nei calcoli.

X o 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F

o 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F 10

2 0 2 4 6 8 A C E 10 12 14 16 18 lA lC 1E

3 0 3 6 9 C F 12 15 18 1B 1E 21 24 27 2A 2B

4 0 4 8 C 16 14 18 IC 20 24 28 2C 30 34 38 3C

5 0 5 A F 14 19 1E 23 28 2D 32 37 3C 41 46 4B

6 0 6 C 12 18 1E 24 2A 30 36 3C 42 48 4E 54 5A

7 0 7 E 15 IC 23 2A 31 38 3F 46 4D 54 5B 62 69

8 0 8 10 18 20 28 30 3B 40 48 50 58 60 68 70 78

9 0 9 12 1B 24 2D 36 3F 48 51 5A 63 6C 75 7E 87

A 0 A 14 1E 28 32 3C 46 50 5A 64 6E 78 82 8C 96

B 0 B 16 21 2C 37 42 4D 58 63 6E 79 84 8F 9A A5

C 0 C 18 24 30 3C 48 54 60 6C 78 84 90 9C A8 B4

D 0 D !A 27 34 41 .4E 5B 68 75 82 8F 9C A9 B6 C3

E 0 E IC 2A 38 46 54 62 70 7E 8C 9A A8 B6 C4 D2

F 0 F 1E 2D 3C 48 5A 69 73 87 96 A5 B4 C3 D2 E1

Tab. 9 Prodotto di due cifre esadecimali

Così, se si vuole eseguire il prodotto dei valori decimali A8616 e B316 (corrispondenti ai valori

decimali 269410 e 17910), si opera nel modo seguente:

Il prodotto tra i valori decimali 269410 e 17910 dà come risultato 48222610 che corrisponde esattamente

al risultato dell'operazione esadecimale 75BB216.

DIVISIONE ESADECIMALE

Per l'operazione di divisione nel sistema esadecimale valgono le medesime regole già esaminate a

proposito degli altri sistemi di numerazione.

Ad esempio, volendo dividere il valore esadecimale 75BBE16 per B316, si opera nel modo seguente:

Il risultato, come era da attendersi, è A8616, con resto uguale a C. Ricordiamo, infatti che l'operazione

in esame corrisponde alla divisione dei valori decimali:

48223810 : 17910

che fornisce come risultato 269410, con resto 1210.

Conversioni da un sistema all'altro Risulta molto importante, quando si dispone di una certa quantità numerica espressa secondo un

determinato sistema di numerazione, conoscere l'equivalente valore secondo un altro sistema di

numerazione: quanto vale il decimale 14710 in esadecimale? Ed in binario? E, ancora, quanto vale in

binario il valore esadecimale A4C16? ... In questi casi, occorre seguire un opportuno algoritmo di conversione da una base ad un'altra. A

dire il vero, sino a questo punto della trattazione, abbiamo già preso in esame e spiegato i metodi di

conversione dal sistema binario, ottale ed esadecimale in decimale. Infatti, quando si sosteneva che il valore binario 110112 corrisponde al decimale risultato

dell'espressione: 1 X 24 + 1 X 23 + 1 X 21 + 1 X 2° = 2710

ovvero che: 110112 = 2710

in qualche modo si è fornito un algoritmo di conversione per passare dal binario al decimale; lo

stesso si è già detto per quanto concerne il passaggio dagli altri sistemi di numerazione a quello

decimale. Comunque vale la pena di ribadire il metodo di conversione da ciascun sistema di numerazione a

quello decimale.

CONVERSIONE BINARIO - DECIMALE

Per convertire un numero espresso dal sistema di numerazione binario al sistema di numerazione

decimale, occorre eseguire la somma dei prodotti di ciascuna cifra componente il valore binario per

la potenza di 2 elevata al numero di cifre che si trovano alla destra della cifra.

Esempio di conversione del valore binario 110102 nel corrispondente valore decimale:

110102 = 1 x24+ 1 x23+0x22+ 1 x21+0x2°= 16+8+2=2610

CONVERSIONE OTTALE - DECIMALE

Per convertire un numero espresso dal sistema di numerazione ottale al sistema di numerazione

decimale, occorre eseguire la somma dei prodotti di ciascuna cifra componente il valore ottale per la

potenza di 8 elevata al numero di cifre che si trovano alla destra della cifra.

Esempio di conversione del valore binario 2738 nel corrispondente valore decimale:

2738= 2 X 82 + 7 X 81 + 3 X 8° = 128 + 56 + 3 = 17810

CONVERSIONE ESADECIMALE - DECIMALE

Per convertire un numero espresso dal sistema esadecimale al sistema di numerazione decimale,

occorre eseguire la somma dei prodotti di ciascuna cifra componente il valore esadecimale per la

potenza di 16 elevata al numero di cifre che si trovano alla destra della cifra.

Esempio di conversione del valore binario A5216 nel corrispondente valore decimale:

A5216= 10 X 162 + 5 X 161 + 2 X 16° = 2560 + 80 +3 = 264310

CONVERSIONI DAL SISTEMA DECIMALE AGLI ALTRI SISTEMI

A questo punto, pertanto, passiamo in rassegna gli altri metodi di conversione dei valori numerici,

quelli dalla base decimale alle altre basi.

CONVERSIONE DECIMALE-BINARIA

Per convertire un numero espresso dal sistema di numerazione decimale al sistema di numerazione

binario, si può seguire un semplice algoritmo, consistente nel dividere il valore decimale iniziale per

2 e poi, via via dividere per 2 i quoti ottenuti, sino a che non si pervenga al quoziente O. Prendendo

in sequenza i resti ottenuti, dall'ultimo al primo, si ottiene il corrispondente valore binario del numero

iniziale.

Ad esempio, se si volesse effettuare la conversione del numero espresso in decimale 2710, si

opererebbero le seguenti divisioni:

Prendendo i resti delle divisioni, dall'ultimo al primo (secondo il verso della freccia), si ottiene il

valore 110112, corrispondente al decimale 2710.

CONVERSIONE DECIMALE - OTTALE

Per convertire un numero espresso dal sistema di numerazione decimale al sistema di numerazione

ottale, si può seguire un algoritmo analogo a quello precedente, consistente nel dividere il valore

decimale iniziale per 8 e poi, via via dividere sempre per 8 i quoti ottenuti, sino a che non si pervenga

al quoziente 0.

Prendendo in sequenza i resti ottenuti, dall'ultimo al primo, si ottiene il corrispondente valore ottale

del numero iniziale.

Ad esempio, se si volesse effettuare la conversione del numero decimale 18710 in ottale, si

opererebbero le seguenti divisioni:

Prendendo i resti delle divisioni, dall'ultimo al primo, si ottiene il valore 2738, corrispondente al

decimale 18710.

CONVERSIONE DECIMALE - ESADECIMALE Per convertire un numero espresso dal sistema di numerazione decimale al sistema di numerazione

esadecimale, si può seguire un algoritmo analogo a quelli relativi alle conversioni decimale-binario

e decimale-ottale, con l'unica differenza che le divisioni vanno effettuate per 16, costituente la base

del sistema di numerazione esadecimale. Anche qui, la sequenza dei resti ottenuti, dall'ultimo al primo, costituisce il valore esadecimale

desiderato. L'unica attenzione dell'algoritmo va riposta nell'eventualità che si ottenga un resto superiore al 9:

l'eventuale resto 10 vale in esadecimale A, il resto 11 vale B, ..., il resto 15 vale F. Ad esempio, se si volesse effettuare la conversione del numero decimale 264310 in esadecimale, si

opererebbero le seguenti divisioni:

Ricordando che il resto 10 va conteggiato come A, il risultato finale della conversione è A5316,

corrispondente al decimale 264310.

ALTRE CONVERSIONI

In certe occasioni risulta utile passare da un sistema di numerazione non decimale ad un altro sistema

non decimale: come operare?

Si ritiene intuitivo, dapprima passare al sistema di numerazione decimale e poi sfruttare il relativo

metodo di conversione come illustrato in precedenza.

Ad esempio, se si volesse conoscere l'equivalente ottale del valore binario 1100102, si potrebbe

operare tramite questo doppio passaggio:

1) 1100102 = 5010

2) 5010 = 628,

per concludere che: 1100102 = 628

Analogamente, se si volesse conoscere l'equivalente esadecimale del valore binario 110100112,

allora, seguendo il metodo indicato, si calcolerebbe prima il valore decimale e poi si convertirebbe

quest'ultimo in esadecimale, così come già studiato in precedenza:

1) 110100112 = 21110

2) 21110 = C316

In definitiva: 110100112= C316

Un criterio simile potrebbe aiutare allorché si volesse convertire un numero espresso in ottale in

binario: prima si converte in decimale e poi in binario. Ad esempio, il valore ottale 628 verrebbe

prima trasformato nel decimale 5010 e successivamente convertito secondo l'algoritmo descritto in

A.6.1 nel binario 1100102.

Anche la conversione di un valore esadecimale nel corrispondente numero espresso secondo il

sistema di numerazione binario, potrebbe seguire un medesimo criterio, determinando prima

l'equivalente valore decimale e poi calcolando il corrispondente valore binario.

Se ipotizziamo di voler convertire in binario il numero esadecimale C3116 allora si opererebbe come

segue:

1) C3116 = 21110

2) 21110 = 110100112

Allora: C316 = 110100112.

I metodi appena esposti sfruttano un passaggio intermedio per il sistema di numerazione decimale e

pertanto vengono detti indiretti.

Esistono però dei metodi diretti di conversione da una base all'altra, che non operano questo

passaggio intermedio per la base 1 O e che risultano di gran lunga più efficaci.

Li passiamo in rassegna nel seguito.

CONVERSIONE DIRETTA BINARIO - OTTALE

Disponendo di un valore binario, da voler convertire nel sistema di numerazione ottale, occorre,

innanzitutto verificare che il numero di cifre componenti il valore binario sia un multiplo di 3 e, se

non lo fosse, aggiungere uno o due zeri alla sinistra.

Ad esempio, se si dispone del valore binario 110012, occorre aggiungere uno zero alla sinistra per

rendere multiplo di 3 il numero di cifre costituenti il valore binario: il valore ottenuto è allora:

011001

Fatto ciò, occorre dividere il numero binario in terzine, ovvero in gruppi di 3 cifre:

011 001

Di ciascuna terzina, bisogna infine trovare il corrispondente valore decimale:

011 0012 = 318.

Il metodo in esame è molto più facile a farsi che non a dirsi, in quanto è immediata la traduzione delle

terzine in valori ottali.

CONVERSIONE DIRETTA OTTALE - BINARIO

In questo caso, il problema è contrario a quello precedentemente trattato: si dispone di valore ottale

e si vuole trovare il corrispondente valore binario. Si può allora operare in questa maniera: di ogni

cifra ottale si determina la corrispondente terzina, così come visto in precedenza e dopo si elencano

in sequenza le cifre binarie così ottenute. Ad esempio, se si vuole determinare il corrispondente

binario del valore ottale 5478, si opera così:

5 4 7 8 =

= 101 100 111 = 101100111 2

CONVERSIONE DIRETTA BINARIO - ESADECIMALE

Per convertire nel sistema di numerazione esadecimale un numero binario, bisogna innanzitutto

operare in modo da far diventare multiplo di 4 il numero di cifre, eventualmente aggiungendo alla

sinistra uno, due o tre zeri.

Ad esempio, se si dispone del valore binario 1011012, occorre aggiungere due zeri alla sinistra per

rendere multiplo di 4 il numero di cifre costituenti il valore binario; il valore ottenuto è allora:

001011012

Fatto ciò, occorre dividere il valore binario in quartine, ovvero in gruppi di 4 cifre: 0010 1101.

Di ciascuna quartina, bisogna infine trovare il corrispondente valore decimale:

0010 1101 2 = 2 C 8

CONVERSIONE DIRETTA ESADECIMALE - BINARIO

Il metodo di conversione diretta dal sistema di numerazione esadecimale a quello binario è molto

simile a quello ottale-binario: si tratta di "esplodere" ogni cifra esadecimale in una quartina opportuna

e di mettere in sequenza i valori binari così ottenuti.

Ad esempio, se si vuole determinare il corrispondente binario del valore esadecimale 5CF16 si opera

così:

5 C F = 0101 1101 1111