Il senso di sicurezza M - COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO · alla luce dei tanti tentativi di furto,...

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PERIODICO INFORMATORE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE 4 Aut. Trib. Monza n. 1364 del 26/10/98 dicembre 2009 M i è sembrato opportuno dedicare lo spazio dell’edito- riale al tema della sicurezza alla luce dei tanti tentativi di furto, alcuni dei quali con successo, che hanno purtroppo interessato la nostra comunità nelle scorse settimane. Episodi diffusi su tutto il territorio, ma con un particolare accanimento in quelle vie prossi- me alle principali strade di scorrimento velo- ce che hanno permesso e permettono ai delinquenti di poter fuggire piuttosto agevol- mente. Episodi avvenuti in qualunque momento della giornata, con dei picchi nel- le ore del tardo pomeriggio e serali e proba- bilmente realizzati da persone diverse che hanno precedentemente ben studiato il ter- ritorio ed, in alcuni casi, le abitudini dei pro- prietari. Individui che conoscono, almeno in parte, le dinamiche di intervento delle forze dell’ordi- ne, la loro presenza sul territorio e che, a mio giudizio, hanno intensificato le loro azio- ni criminali proprio in quei paesi considerati “di confine”. Con paesi di confine, voglio intendere quelle realtà localizzate al limite di due o più province, meno facilmente rag- giungibli dalle forze dell’ordine o servite da differenti corpi territoriali di polizia. Non si può nascondere che l’escalation di furti tentati e/o riusciti va a minare profon- damente il senso di sicurezza delle nostra famiglie e della nostra comunità. Un senso di sicurezza già messo a dura prova dalle tante brutte notizie che i mass media ogni giorno ci propongono. Un senso di sicurez- za che certamente non migliora, in un evi- dente periodo di difficoltà economica, che probabilmente può essere uno dei tanti motivi che stanno alle spalle degli ultimi eventi. L’impegno per far ritornare la tran- quillità dei mesi scorsi è stato, è e sarà mas- simo. La nostra presenza diretta sul territorio, il quotidiano coordinamento e scambio di informazioni con le forze dell’ordine, la loro numerosa e costante presenza nelle nostre strade, sia quella “ufficiale e visibile” che quella in “borghese” ci hanno permesso di raccogliere risultati molto significativi. Un impegno ed uno sforzo notevole attra- verso una numerosa presenza quotidiana nelle ore più diverse con un picco di sorve- glianza e vigilanza nelle ore più a rischio: il tardo pomeriggio e la sera. Per tutto quanto è stato fatto, per quanto stiamo program- mando e si farà nelle prossime settimane non posso che ringraziare tutti i carabinieri che fanno parte del comando della Compa- gnia di Seregno ed in modo particolare i carabinieri della stazione di Besana. Non posso però non sottolineare che l’im- pegno non può essere lasciato solo sulle spalle delle forze dell’ordine, ma richiede la piena collaborazione ed il coinvolgimento di tutti i cittadini, per informare, vigilare e segnalare situazioni anomale o sospette. Solo attraverso una rete solidale di attenzio- ne, controllo e scambio di informazioni, potremo migliorare tutti insieme la sorve- glianza e potremo scoraggiare ulteriori tenta- tivi di furto o di altri reati. Basta una sempli- ce telefonata ai carabinieri, o una segnala- zione alla polizia locale, a me o a qualunque componente dell’amministrazione per far partire immediatamente gli opportuni ed ulteriori controlli ed accertamenti. Segnala- zioni che, in queste settimane, ci hanno già permesso di intervenire e di risolvere alcune situazioni di degrado potenzialmente a rischio. Risorse finanziarie importanti abbiamo desti- nato nei giorni scorsi per potenziare signifi- cativamente l’impianto di videosorveglianza. Priorità verrà data all’installazione di teleca- mere con particolare visione notturna nelle aree considerate più a rischio del nostro ter- ritorio. L’obiettivo è di avere un maggiore e migliore controllo in particolare sulle vie di accesso ed uscita del nostro paese nonchè una migliore protezione delle principali aree di interesse pubblico. Altrettante risorse finanziarie sono state destinate per il poten- ziamento dell’illuminazione pubblica e per lanciare il programma di sostituzione dell’in- tero impianto di illuminazione di proprietà Enel con un impianto nuovo efficiente e molto più sicuro di proprietà comunale. Un progetto molto importante ed oneroso che ci vedrà impegnati per i prossimi anni., ma siamo assolutamente convinti che un paese più illuminato è un paese più sicuro. Le nostre iniziative non finiscono qui. Abbia- mo incominciato a dialogare ai vari livelli isti- tuzionali e politici per richiamare l’attenzione su un territorio che necessita di un poten- ziamento degli organici di polizia compresa quella locale. Cercheremo di convincere tut- ti gli enti e le autorità preposte sulla neces- sità di avere una caserma sul nostro territo- rio, mentre stiamo valutando e program- mando alcune iniziative che possano raffor- zare la presenza della polizia locale negli ora- ri serali e festivi. Tante iniziative ed un impegno preciso, quel- lo di tenere tutti aggiornati su quanto faremo per riottenere quella sicurezza di vivere sere- namente nella propria casa e nella propria comunità. IL SINDACO Gerardo Fumagalli EDITORIALE Il senso di sicurezza

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P E R I O D I C O I N F O R M A T O R E A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E

4Aut. Trib. Monza n. 1364

del 26/10/98

dicembre 2009

Mi è sembrato opportunodedicare lo spazio dell’edito-riale al tema della sicurezzaalla luce dei tanti tentativi di

furto, alcuni dei quali con successo, chehanno purtroppo interessato la nostracomunità nelle scorse settimane.Episodi diffusi su tutto il territorio, ma con unparticolare accanimento in quelle vie prossi-me alle principali strade di scorrimento velo-ce che hanno permesso e permettono aidelinquenti di poter fuggire piuttosto agevol-mente. Episodi avvenuti in qualunquemomento della giornata, con dei picchi nel-le ore del tardo pomeriggio e serali e proba-bilmente realizzati da persone diverse chehanno precedentemente ben studiato il ter-ritorio ed, in alcuni casi, le abitudini dei pro-prietari.Individui che conoscono, almeno in parte, ledinamiche di intervento delle forze dell’ordi-ne, la loro presenza sul territorio e che, amio giudizio, hanno intensificato le loro azio-ni criminali proprio in quei paesi considerati“di confine”. Con paesi di confine, vogliointendere quelle realtà localizzate al limite didue o più province, meno facilmente rag-giungibli dalle forze dell’ordine o servite dadifferenti corpi territoriali di polizia. Non si può nascondere che l’escalation difurti tentati e/o riusciti va a minare profon-damente il senso di sicurezza delle nostrafamiglie e della nostra comunità. Un sensodi sicurezza già messo a dura prova dalletante brutte notizie che i mass media ognigiorno ci propongono. Un senso di sicurez-za che certamente non migliora, in un evi-dente periodo di difficoltà economica, cheprobabilmente può essere uno dei tantimotivi che stanno alle spalle degli ultimieventi. L’impegno per far ritornare la tran-quillità dei mesi scorsi è stato, è e sarà mas-simo. La nostra presenza diretta sul territorio,

il quotidiano coordinamento e scambio diinformazioni con le forze dell’ordine, la loronumerosa e costante presenza nelle nostrestrade, sia quella “ufficiale e visibile” chequella in “borghese” ci hanno permesso diraccogliere risultati molto significativi.Un impegno ed uno sforzo notevole attra-verso una numerosa presenza quotidiananelle ore più diverse con un picco di sorve-glianza e vigilanza nelle ore più a rischio: iltardo pomeriggio e la sera. Per tutto quantoè stato fatto, per quanto stiamo program-mando e si farà nelle prossime settimanenon posso che ringraziare tutti i carabinieriche fanno parte del comando della Compa-gnia di Seregno ed in modo particolare icarabinieri della stazione di Besana. Non posso però non sottolineare che l’im-pegno non può essere lasciato solo sullespalle delle forze dell’ordine, ma richiede lapiena collaborazione ed il coinvolgimento ditutti i cittadini, per informare, vigilare esegnalare situazioni anomale o sospette.Solo attraverso una rete solidale di attenzio-ne, controllo e scambio di informazioni,potremo migliorare tutti insieme la sorve-glianza e potremo scoraggiare ulteriori tenta-tivi di furto o di altri reati. Basta una sempli-ce telefonata ai carabinieri, o una segnala-zione alla polizia locale, a me o a qualunquecomponente dell’amministrazione per farpartire immediatamente gli opportuni edulteriori controlli ed accertamenti. Segnala-zioni che, in queste settimane, ci hanno giàpermesso di intervenire e di risolvere alcunesituazioni di degrado potenzialmente arischio.Risorse finanziarie importanti abbiamo desti-nato nei giorni scorsi per potenziare signifi-cativamente l’impianto di videosorveglianza.Priorità verrà data all’installazione di teleca-mere con particolare visione notturna nellearee considerate più a rischio del nostro ter-

ritorio. L’obiettivo è di avere un maggiore emigliore controllo in particolare sulle vie diaccesso ed uscita del nostro paese nonchèuna migliore protezione delle principali areedi interesse pubblico. Altrettante risorsefinanziarie sono state destinate per il poten-ziamento dell’illuminazione pubblica e perlanciare il programma di sostituzione dell’in-tero impianto di illuminazione di proprietàEnel con un impianto nuovo efficiente emolto più sicuro di proprietà comunale. Unprogetto molto importante ed oneroso checi vedrà impegnati per i prossimi anni., masiamo assolutamente convinti che un paesepiù illuminato è un paese più sicuro.Le nostre iniziative non finiscono qui. Abbia-mo incominciato a dialogare ai vari livelli isti-tuzionali e politici per richiamare l’attenzionesu un territorio che necessita di un poten-ziamento degli organici di polizia compresaquella locale. Cercheremo di convincere tut-ti gli enti e le autorità preposte sulla neces-sità di avere una caserma sul nostro territo-rio, mentre stiamo valutando e program-mando alcune iniziative che possano raffor-zare la presenza della polizia locale negli ora-ri serali e festivi.Tante iniziative ed un impegno preciso, quel-lo di tenere tutti aggiornati su quanto faremoper riottenere quella sicurezza di vivere sere-namente nella propria casa e nella propriacomunità.

IL SINDACOGerardo Fumagalli

EDITORIALE

Il senso di sicurezza

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NATALE3minati; e poi ci sono i presepi insoliticome questo che raccontiamo.L’ex-venditore di stoffe ora pensionatoDomenico, è un arzillo novantenne dibusto eretto e passo ancora veloce. Perquanto sia lombardo d’adozione sin dallontano 1945 il signor Domenico appen-de dietro la porta una sgualcita immagi-netta di San Gennaro patrono di ognibuon partenopeo. Ma perché non dareuna bella cornicetta all’immagine?Il signor Domenico resiste nella sua scel-ta, i Santi devono essere liberi, non sot-tovetro. E cosi è.Del resto anche la famosa cartolina chelo riportò a casa dalla grande ritirata diRussia non è mai stata incorniciata. Eral’anno 1942 del mese di dicembre e ilgiovane Domenico venne mandato conil suo battaglione in quella fredda terradove regnavano il gelo, la neve e la fame.Il vento mulinava da ogni parte, la vistadelle steppe sempre bianche si confon-deva, non si vedeva l’orizzonte. I giovanifanti non sapevano più nemmeno chegiorno fosse: forse era Natale, forse laVigilia, o era già passato il Santo Giorno?

Ricordò i pranzi natalizi napoletani condodici portate, la S. Messa di mezzanottein Duomo, la famiglia.Ad un certo punto il nostro vide in mez-zo alla tormenta una macchiolina verde,azzurra, colorata insomma, forse persada qualcuno o caduta da qualche convo-glio: una cartolina raffigurante un prese-pino; una natività. La raccolse e se la infi-lò attraverso gli strati di maglie e pastraniche aveva indosso. La marcia procedevalenta e anche l’immagine sacra cominciòa dare la sua protezione.Domenico macinò chilometri e chilome-tri nel gelido inverno russo e alla fine ditutto l’orrore riuscì a tornare sano e salvo.Ma dov’è ora quel piccolo foglietto condisegnato un presepe.Il pensionato lo porta sempre con se mail foglio di carta non esiste più già dal lon-tano ’43 quando smise i panni di fante,finì consumato anche esso dalla granderitirata; ma l’immagine della Natività,quello no, c’è sempre ed è stampatacome un tatuaggio proprio lì sul cuore. Lacornice di quel perduto presepe è lui: ilsignor Domenico.

di Stefania Cazzaniga

Presepe

Il Direttore Responsabilee il Comitato di Redazione

augurano a tutti ilettori un Buon Natale

e un FeliceAnno Nuovo.

Volendo richiamare allamemoria l’imprecisa sugge-stione del Natale nel momen-to della scrittura del seguente

articolo, mi metto a leggere qualche rac-conto natalizio; casualmente mi capitasottomano qualche opuscolo dove ven-gono reclamizzati panettoni e babbi nata-le di cioccolato. Cosa è diventato oggi ilNatale? Una corsa ai regali, all’albero piùbello? Al giorno d’oggi ci sono anche sot-tili manovre che minacciano la santitàdella festa; un appiattimento delle cultu-re a modelli freddi e stereotipati per tra-sformare il S. Natale in un mercato divendite ed acquisti. Sembrano quasi pro-fetiche le parole di Don Tonino Bello(1935-1993) vescovo di Molfetta neisuoi “Auguri scomodi”, dove prendendospunto dal presepe attualizza i suoi per-sonaggi alle moderne situazioni che ilmondo vive; vi segnalo solo il finale perlasciarvi con la voglia di leggerli: ...sul nostro vecchio mondo che muore,nasca la speranza.Noi viviamo in un epoca in cui il momen-to è subito, ogni risposta ci viene dataall’istante grazie all’uso di telefonini ecomputer, ma allora mi chiedo dov’è fini-ta l’ansia dell’attesa, quel senso di mera-viglia che nasce dalla vista di un presepe?Già il presepe: ce ne sono di già fatti,pronti all’uso; quelli antichi; quelli moder-ni che non si capisce più neanche qual èla capanna; quelli in ferro; quelli tutti illu-

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DAL COMUNE

Direttore responsabileGianluca Curioni

Vice-direttoreVincenzo Todaro

Comitato di redazioneMassimilano CattaneoStefania CazzanigaMariambrogia CortiStefania GiussaniSantino MottaGuido Sala

Segretario di redazioneLuigi Adriano Sanvito

Fotocomposizione e graficaGraphic Team - Monticello B.za

StampaA.G. Bellavite - Missaglia

Hanno collaborato a questo numeroRoberto BosoPaola CeredaSilvia CeredaMario CurtoLuigi Alessandro DittonghiElvezio MussiRomana MolteniLa sottosezione C.A.I.L’Associazione Nazionale Com-battenti e ReduciFotografieGuido SalaAngelo GiudiciStefania GiussaniArchivio fotografico

di Veduggio Informa

In questo numero

[email protected]

4dicembre 2009

PERIODICO INFORMATORE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALEReg. Trib. Monza n. 1364

del 26/10/1998

Presepe 3Il sindaco risponde 5La Legge Regionale per il rilancio dell’edilizia 6Le Commissioni consultive consiliari 8In breve... dalla giunta comunale... dal consiglio comunale 9San Martino 2009, che festa! 10Paola Cereda: scrittrice della nostra Brianza 12Il calendario 2010: uno zoom sui veduggesi, e non solo... 13Il muretto… spazio giovaneCarta Giovani<26 14Il muretto … spazio giovane In sella contro il tempo 15Federica Mauri campionessa italianadi pattinaggio artistico a rotelle 16Il CAI al “Crocino”, per non dimenticare 17Don Carlo Gnocchi: “Accanto alla vita, sempre” 18Comunità in festa per il 4 Novembre 19Giorni indimenticabili 19Grande festa per i nonni 20Fondo straordinario a sostegno delle famiglie 20Educare alla solidarietà 21Viva viva i remigini 21Il sentiero del Rosello 22Certificazione energetica per le nostre case 23Storie di gente comune e di una chiesa – (18) 24Una giornata in biblioteca 25Svago 26Notizie utili 27

Gli spazi pubblicitari sono aperti a tutti.Per informazioni su costi e modalità è possibile rivolger-si all’Ufficio Segreteria/affari generali del comune (neigiorni e nelle ore d’ufficio) o inviando una e-mail all’in-dirizzo: [email protected] anche tu a far crescere “Veduggio Informa”.

spazi pubblicitari

Orari sante messeFeriali

ore 9.00 - 17.30Mercoledì ore 9.00 - 17.30 (Bruscò)Giovedì ore 9.30 - 17.30

Prefestiveore 18.00

Festiveore 7.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00

www.parrocchiaveduggio.it

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5di pazienza e metteremo in maggiore sicu-rezza anche il parcheggio che in parte ègià coperto dall’impianto di videosorve-glianza.

Egregio Signor Sindaco,La ringrazio per quello che sta facendoper il nostro paese. Purtroppo si fannodelle leggi e puntualmente c’è chi se nefrega. Mi riferisco al problema degli amicia quattro zampe; non loro, ma i loropadroni fanno quello che vogliono. Lilasciano liberi di fare i loro bisogni, così acasa loro rimane bello pulito a discapitodegli altri. A tutte le ore della giornata diprimo mattino e prima di cena vengonoportati senza il cosidetto guinzaglio. Miauguro che si facciano rispettare le nor-me, altrimenti a che servono? Grazie econtinui cosi.Inviterò la polizia locale ad intensificare icontrolli al fine di far rispettare i regola-menti e la normativa vigente. Purtroppo inostri vigili non possono fare miracoli espesso e volentieri gli animali sono liberi inquelle fasce d’orario dove la vigilanza èassente. Stiamo lavorando per intensificarei controlli ed estendere gli orari di vigilan-za, ma nel frattempo invito tutti a segnala-re specifiche situazioni di palese nonrispetto del regolamento. Come abbiamogià fatto e continueremo a fare nel futuro,specifiche e puntuali situazioni vengonoimmediatamente contestate ai proprietari.

Egregio Signor Sindaco, volevo far presente che a causa della pro-roga dell’orario di apertura concesso alproprietario del bar Art Cafe in particolarenei giorni di venerdi, sabato e domenica,la situazione per chi vi abita in piazza sista facendo insostenibile.I clienti del bar si trattengono in piazza

urlando e parlando a voce alta fino a tar-da ora e per tarda ora intendo ben oltrele ore 22 che, se non vado errato, è l’ora-rio limite per trattenersi nei luoghi pubbli-ci dopo di che si entra nella fascia del dis-turbo della quiete pubblica...Anche in questo caso ho ridotto la letteraper ragioni di spazio pubblicando la parte,a mio giudizio, più importante. Sarà miapremura effettuare un maggiore numerodi controlli in merito all’effettivo o menodisturbo della quiete pubblica. Le devo farnotare che in questi mesi sono stato pre-sente più volte e non ho ravvisato situa-zioni tali da dover intervenire con provve-dimenti restrittivi e sanzionatori. Sarà statala mia presenza? Non lo so; in ogni caso leposso garantire che cercherò di essereancora più presente. Colgo l’occasione perfar notare a lei e a tutte le persone inte-ressate che gli orari di apertura di un qua-lunque bar sono a discrezione dell’eser-cente purchè siano nell’arco orario che vadalle ore 5 di mattina alle ore 2 del giornosuccessivo. Le confermo invece che lafascia di protezione della quiete pubblicava dalle ore 22.00 alle ore 8.00, fasciadurante la quale non sono ammessi gridao canti qualora siano da considerarsi effet-tivo disturbo della quiete pubblica.

risposte a ruota libera alledomande ed osservazionidi interesse generale per-venute in forma anonima

attraverso la cassetta delle idee

Egr. Sig. SindacoMi permetto di informarla che da alcunedomeniche, fuori dall’entrata del cancellodel cimitero, al mattino, stazionano inomadi, qualche volta il padre o il figlio.So che tutti devono vivere, però spessoinopportunano i familiari dei defunti chie-dendo l’elemosina. La prego di interveni-re. Grazie.Mi permetta di ringraziare lei e tutte quel-le persone che tempestivamente ci segna-lano episodi o situazioni di fastidio o dipotenziale pericolo. Come potrà notarenell’editoriale, è fondamentale la collabo-razione e cooperazione di tutti per poterprevenire e risolvere situazioni di malesse-re. In queste settimane, abbiamo già effet-tuato alcuni controlli straordinari al cimite-ro per scoraggiare e bloccare episodi qua-li quello da lei menzionato e cosi conti-nueremo nelle prossime settimane.

Carissimo Sindaco,Vorrei esporti un problema, non solo mioma anche di tante mamme che come mehanno bambini che vanno al catechismoo agli allenamenti di calcio.Visti i tempi che corrono, i rischi che già cisono ogni giorno, noi mamme ci doman-davamo se non era possibile illuminareun po’ di più il parcheggio di fronte alcomune… Sappiamo che c’è un in pro-getto la nuova collocazione del comune,ma nel frattempo si chiedeva un faroprovvisorio in modo da renderlo più lumi-noso. Per favore non trovare scuse inutili,non ci sembra una spesa così eccessivaper la cassa del comune.. Un Grup-po di mammeHo riassunto la lettera per ragioni dispazio pubblicando i punti essen-ziali e più importanti. Come si puòdir di no ad un gruppo di mamme?In questo caso proprio non è possi-bile e senz’altro andremo ad illumi-nare meglio il parcheggio di fronteal comune. A dir la verità la richie-sta era già stata informalmente pre-sentata da alcuni cittadini negli ulti-mi mesi. Con la variazione di bilan-cio appena approvata, abbiamomesso a disposizione delle risorsefinanziare per potenziare l’impiantodi pubblica illuminazione. Tra gliinterventi previsti verrà incluso ilpotenziamento della luce nel par-cheggio. Ancora qualche settimana V

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6ti di territorio comprese nei nuclei di anti-ca formazione, le aree comprese in pianiattuativi e Programmi Integrati di Interven-to vigenti oltre che le ville con parchi egiardini debitamente individuate e nor-mando alcune specifiche modalità diintervento. La Regione Lombardia, in rife-rimento alle nuove disposizioni legislative,prevede un impatto economico quantifi-cabile complessivamente nell’ordine di cir-ca 6 miliardi di euro con un esito positivoanche sotto il profilo energetico attraversoun risparmio annuo complessivo di circa44 milioni di euro; oltre a ciò, prevede unsignificativo indotto occupazionale per glianni di applicazione della legge.

Una scelta equilibrata conun inizio difederalismoGruppo consiliare “Cambiamo Veduggio”

da molti anni si parla di federali-smo, di libertà di decisione eazione delle Regioni e deiComuni. Il piano casa è un

buon esempio in quanto il Governo èriuscito a siglare un intesa con le Regioni egli Enti locali per rilanciare l’economiaanche attraverso la ripresa edilizia che rap-presenta da sempre uno dei principali indi-catori e volani dell’economia. La RegioneLombardia, a differenza di altre regioni, haraccolto l’invito e ha emanato un’appositalegge che amplia gli obiettivi e mira a favo-rire nuovi spazi per le famiglie, recuperaregli edifici abbandonati o degradanti, incen-tivare il risparmio energetico e riqualificarei quartieri di edilizia pubblica, salvaguar-dando il territorio anzi evitando il sacrificioe consumo di nuovo territorio. Non pos-siamo non essere favorevoli a principi edobiettivi cosi importanti e la delibera delConsiglio Comunale è andata a recepirequanto di buono previsto dalla legge, maescludendo dall’applicazione alcune enumerose aree meritevoli di maggioretutela o già oggetto di specifici piano diintervento e concedendo uno sconto suglioneri di urbanizzazione pari al 5%.Apprezziamo la scelta dell’Amministrazio-ne che da una parte pone attenzione esalvaguardia l’ambiente, mentre dall’altra

La Legge Regionale per il rilancio dell’edilizia

LA PAROLA ALLA POLITICA

liari o di volumetria inferiore a 1.200 mc.ubicati al di fuori delle aree storiche o diantico insediamento; la possibilità didemolizione e ricostruzione con un incre-mento fino al 35% del volume di edificiresidenziali esistenti ubicati al di fuori del-le aree storiche o di antico insediamentoe con elevate prestazioni energetiche edambientali; la possibilità di demolizione ericostruzione con un incremento fino al35% del volume di edifici industriali edartigianali esistenti ubicati in zone specifi-catamente individuate dai singoli Comunientro il 15 ottobre 2009; la sostituzione diedifici residenziali incompatibili con lecaratteristiche dei centri storici; la riqualifi-cazione di quartieri di edilizia pubblica conla possibilità di realizzare nuovi edifici aseguito di recupero energetico edambientale. Tali previsioni, naturalmentein accordo con cautele generali in riferi-mento alle condizioni di inedificabilità, dicompatibilità paesistica, di inapplicabilitàsu edifici abusivi e di rispetto della discipli-

na del Codice Civi-le, possono essereeseguite in derogaagli aspetti quanti-tativi dei piani urba-nistici comunali,ma nel rispetto del-le destinazioni d’u-so stabilite nei pia-ni stessi.La nuova disciplinaregionale dà, inol-tre, facoltà aiComuni di indivi-duare, entro il ter-mine del 15 otto-bre 2009, parti delproprio territorio incui non applicare ledisposizioni di leg-ge e di esprimersisu alcuni punti spe-cifici della normati-va. Il Comune diVeduggio con Col-zano, in data 12ottobre 2009, conDelibera di Consi-glio Comunalen.46, si è espresso,in riferimento allanormativa regiona-le, escludendo dal-l’applicazione dellanuova legge le par-

di Luigi Alessandro DittonghiASSESSORE ALL’URBANISTICA

sulla base dell’Intesa tra Governo,Regioni ed Enti Locali sottoscrittail 1° aprile 2009 nella quale èprevisto che le Regioni approvas-

sero proprie leggi volte a fronteggiare la cri-si anche mediante un riavvio dell’attivitàedilizia, Regione Lombardia ha emanato, indata 16 luglio 2009, la Legge Regionalen.13 denominata “Azioni straordinarie perlo sviluppo e la riqualificazione del patri-monio edilizio ed urbanistico della Lom-bardia” dettando così le disposizioni speci-fiche per il contesto lombardo con l’obiet-tivo primario di utilizzare al massimo ilpatrimonio edilizio ed urbanistico esistenteed evitare il sacrificio di nuovo territorio.In sintesi, la nuova legge, in vigore dal 16ottobre 2009 per un periodo di 18 mesi,prevede la promozione del recupero e delriutilizzo, ai fini residenziali o compatibilicon la residenza, di aree già edificate inu-tilizzate o sottoutilizzate; la possibilità diampliamento fino al 20% del volume diedifici residenziali esistenti mono- bifami-

Stazione di rifornimento

AGIPCasarin Flavio

Viale della Repubblica20050 VEDUGGIO CON COLZANO (Mi)

Tel. 0362 910304

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LA PAROLA ALLA POLITICA

escludere dal Piano Casa per ragionistoriche, paesaggistico-ambientali, urba-nistiche, nonché per la salvaguardia del-le cortine edilizie esistenti. Consideratele grandi dichiarazioni (a parole) di que-sta maggioranza a favore di tali valori ciaspettavamo che molte aree fosseroescluse. Invece no, troviamo solamentei centri storici (peraltro già esclusi dallalegge regionale), ville con parchi e giar-dini e i Piani Integrati di Interventovigenti. I rischi ci sembrano evidenti: gliaumenti di cubatura che vanno dal20% al 35% investiranno trasversal-mente zone di pregio ambientale nonvincolate espressamente dal piano, areeagricole, residenziali o edifici industrialiche si trovano in zone residenziali.I condoni edilizi (1985, 1994, 2003)hanno avuto l’effetto di legalizzare icomportamenti disonesti e di incentiva-re il già accentuato meccanismo delladeregulation. Questa legge assomigliatanto ad una sorta di “condono antici-pato” consentendo di violare i limitivolumetrici imposti dai piani. Allora chesenso e che importanza potranno assu-mere in futuro la pianificazione e l’asse-gnazione di indici di cubatura ad aree sesono le leggi stesse a consentirne la vio-lazione? Non possiamo continuare adichiarare che questi provvedimentisono fatti per rilanciare l’economia, nonpossiamo continuare a massacrare ilnostro già morente territorio con unanuova invasione di cemento. Questalegge rischia di avere gli effetti di unvero e proprio “cancro”.Poteva essere la giusta occasione perporre freni allo sviluppo incontrollato.Nel corso dell’ultimo secolo l’area in cuiviviamo è stata oggetto di studio dei piùillustri urbanisti, sociologi e geografi chehanno coniato nuovi termini come: cittàcontinua, città diffusa, dispersione urba-na o megalopoli padana. I confinicomunali, provinciali o regionali non esi-stono più. Per rendersene conto bastaandare un sabato pomeriggio allaRotonda di Inverigo e guardare versoMilano. Rabbrividiamo osservando unadistesa sterminata di edifici che arrivafino all’orizzonte. La causa di questaderiva sono le amministrazioni irrespon-sabili che con le loro scelte permettono,giorno dopo giorno, protuberanza dopoescrescenza, lo sfascio del territorio incui viviamo.

saranno consentite in centro paese, nellearee verdi ed a parco, che sono, a conti fat-ti, la parte più rilevante, delicata e merite-vole di attenzione, della nostra comunità.Una scelta di buon senso e di equilibrio trale esigenze di chi ha il desiderio e la neces-sità di costruire la propria casa e la tutela elo sviluppo armonico ed ordinato delnostro territorio. Un paese che non puòessere stravolto, e per questo apprezziamomolto la regolamentazione semplice emolto chiara approvata in Consiglio Comu-nale. Una regolamentazione che non vuo-le sfuggire od eludere quanto previsto dalPiano Casa, ma affronta coraggiosamentee con pieno senso di responsabilità tutte lesfide e le opportunità che esso presenta.Vogliamo sottolineare che oltre a essereuno stimolo importante per il rilancio del-l’edilizia e di conseguenza dell’economia, ilPiano Casa non va a consumare nuovosuolo, in quanto gli interventi previsti sonodi ristrutturazione di edifici esistenti sianoessi residenziali o industriali. Le nuove abi-tazioni dovranno essere efficienti e rispet-tose dell’ambiente e certamente aiuteran-no a contenere le emissioni inquinanti. Cipotrà essere la possibilità di recuperareedifici malmessi o degradati e di toglierequalche vecchia fabbrica dismessa da alcu-ne aree del nostro paese. Non prevediamonessun stravolgimento del nostro paese,ma una semplice opportunità in più peralcuni cittadini di poter rimanere a vivere aVeduggio, di poter riqualificare alcuni edifi-ci. Nessuna sciagura dunque, ma una scel-ta di buon senso a vantaggio di tutta lacomunità.

Il cancro del nostro territorio Gruppo consiliare “Veduggio domani”

oggetto del consiglio comuna-le del 12 ottobre 2009 eral’individuazione delle aree daescludere dal cosiddetto Pia-

no Casa. Spieghiamo di cosa si tratta equali sono i motivi per cui abbiamovotato contro. I principi ispiratori dellaLegge sembrano sempre i più nobili:semplificazione, risparmio di suolo, effi-cienza energetica, qualità paesaggistica.Come al solito si dice che la legge faràda traino per l’economia. Principi tantonobili sono già promossi da leggi statalie regionali vigenti in materia: non sicapisce proprio che contributo in piùpossa dare questa nuova legge. Essadice che spetta ai comuni l’individuazio-ne delle parti del territorio comunale da

accoglie la necessità di edificare nuovialloggi, basati sul recupero di quelli esi-stenti. Concordiamo con i vincoli moltoforti e la tutela del centro storico, nellearee naturali e a parco che l’Amministra-zione Comunale ha proposto e che rap-presentano la parte più rilevante edimportante del territorio comunale.Ci piace sottolineare che tutte le nuoveopere dovranno essere caratterizzate daelevate prestazioni energetiche edambientali e grazie al possibile incremen-to di volumetria fino al 35%, siamo con-vinti che gli operatori avranno l’interesse ademolire le vecchie strutture a elevatoimpatto ambientale, il tutto a vantaggiodell’ambiente, della vivibilità e del decoro.Vogliamo ricordare che il Piano Casa nonè assolutamente un condono in quantonon è retroattivo e non può essere attua-to per edifici abusivi. La sua ridotta appli-cazione, sia in termini temporali (18 mesia partire dal 16 ottobre 2009) che terri-toriali permetterà la riqualificazione diaree bisognose di intervento, potràmigliorare la qualità energetica di alcuniedifici e non sconvolgerà assolutamentel’assetto urbanistico del paese. Concludendo, possiamo ben dire che,anche questa volta, è stata fatta una scel-ta di buon senso nell’interesse di tutti e ditutta la comunità!

Una scelta di buon sensoGruppo consiliare “Lega Nord”

i l titolo che abbiamo scelto per il com-mento alla delibera di consiglio comu-nale relativo al Piano Casa è decisa-mente significativo ed immediata-

mente da la percezione del nostro parerefavorevole alla proposta da parte dell’Am-ministrazione di regolamentare in modopiù puntuale la normativa relativa al PianoCasa predisposta dalla Regione Lombardia.In un periodo di crisi economica e di forteincremento dei prezzi delle abitazioni, cipiace la possibilità di poter concedereampliamenti delle case esistenti, anche inderoga dei limiti previsti dal piano regola-tore, per permettere a chi ne ha la neces-sità ma non la disponibilità economica diacquisire la propria abitazione, di potersicreare i propri spazi, di avere le propriamura vicino alla propria famiglia e/o reteparentale. Opportunità che la nostraAmministrazione ha voluto regolamentaretenendo conto del contesto del tessutourbano del nostro paese in quante le dero-ghe a limiti previsti dai piani vigenti non

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Corbetta Corrado, Bassini Mauro (gruppoconsiliare Veduggio Domani)

COMMISSIONE SPORTCattaneo Sergio, Caccia Roberto RimondiLuca, Curioni Gianluca, Molteni Elisabetta,Redaelli Roberto (gruppi consiliari CambiamoVeduggio - PDL - Lega Nord); Fabris Danilo,Corti Ferruccio, Zampatti Luca, Corti Giancar-lo, Giussani Stefano (gruppo consiliare Vedug-gio Domani)

COMMISSIONE CULTURAE BIBLIOTECACitterio Paolo, Curioni Gianluca, AlbarelloFranco, Battini Marco (gruppi consiliari Cam-biamo Veduggio - PDL - Lega Nord); MolteniMaria Antonia, Spinelli Claudia, Molteni Ofe-lia (gruppo consiliare Veduggio Domani)

COMMISSIONE STATUTO EREGOLAMENTI COMUNALISindaco o suo delegato (presidente); Redael-li Marco, Panzeri Gianmario, Fumagalli Ales-sandro, Di Gioia Luciano Mario (gruppi consi-liari Cambiamo Veduggio - PDL - Lega Nord);Dozio Marco, Loria Nicolò, Corbetta Corrado(gruppo consiliare Veduggio Domani); SanvitoLuigi Adriano (responsabile servizio ammini-strativo-informatico); dott.ssa Maria PaolaCamesasca (segretario comunale)

COMMISSIONE URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI, TRASPORTI, VIABILITÀRiva Riccardo, Fumagalli Alessandro, PezziniFausto Edmondo, Bruno Placido, ColomboFrancesco, Redaelli Marco (gruppi consiliariCambiamo Veduggio - PDL - Lega Nord); NegriSilvia Maria Rosa, Corbetta Giampietro, Mar-torella Antonio, Todaro Davide, Dozio Marco(gruppo consiliare Veduggio Domani)

COMMISSIONE PUBBLICA ISTRU-ZIONEDi Gioia Luciano Mario, Spinelli Emanuela,Fumagalli Silvia, Panzeri Gian Mario, CanziLoredana, Dirito Mirella (gruppi consiliariCambiamo Veduggio - PDL - Lega Nord); CortiMariambrogia, Donghi Maria Piera, AnzaniClaudia, Corbetta Paolo, Sanvito Roberto(gruppo consiliare Veduggio Domani)

COMMISSIONE SERVIZI SOCIALIGiudici Marina, Panigada Edoardo, PozziMarina, Scrudato Silvia ,Busatti Tullio, Trama-rin Moreno (gruppi consiliari CambiamoVeduggio - PDL - Lega Nord); Loria Nicolò,Meloni Luciano, Cattaneo Paolo, Dal SantoElena, Riva Vanna (gruppo consiliare VeduggioDomani)

COMMISSIONE ECOLOGIARadaelli Claudio, Sala Guido, FormentiOrlando, Colombo Maurizio, RipamontiAndrea, Filangeri Nicolò (gruppi consiliariCambiamo Veduggio - PDL - Lega Nord); Toda-ro Vincenzo, Uselli Pietro, Spinelli Ermano,

DAL COMUNE

Le commissioni consultive consiliari

Servizi funebri completiAddobbi - Fiori

Disbrigo praticheTrasporti ovunque

NecrologieVestizione salme

Agenzia Pompe Funebri

FONTANAServizio 24 ore su 24

VEDUGGIO Via Vittorio Veneto, 66 - Tel. 0362 911567 - RENATE Via V. Emanuele, 13 - Tel. 0362 999400

allo scopo di promuovereuna maggiore partecipa-zione della cittadinanza,delle forze politiche e

sociali alla elaborazione delle scel-te dell'Amministrazione comunalesono state istituite le seguenti com-missioni consultive consiliari: • urbanistica, lavori pubblici, trasporti,

viabilità; • pubblica istruzione; • servizi sociali; • ecologia ed ambiente; • sport Le commissioni consultive svolgonoprincipalmente i seguenti compiti:

a) iniziative, proposte da sottoporrealla Giunta ed al Consiglio comunale;

b) ricerche e studi a carattere pro-mozionale sui problemi del paese edel territorio.

Esse sono composte da un numerodi membri tale da garantire la rap-presentanza delle forze politichepresenti in Consiglio comunale.Sono membri di diritto delle Com-missioni gli assessori competentidelle rispettive materie.Il Sindaco ha facoltà di intervenirealle riunioni di tutte le commissionicon diritto di parola.

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In breve......dalla Giunta Comunale

DAL COMUNE

N. 86 - 03/11/2009La Giunta Comunale delibera di appro-vare la perizia suppletiva modificativa edi variante dei lavori di riqualificazionearea verde alpini con realizzazione dioasi botanica didattica, con una maggio-re spesa contrattuale di € 8.246,70 oltreIVA, che trova comunque copertura nelfinanziamento complessivo del progettopari ad € 75.000,00.

N. 88 - 17/11/2009La Giunta Comunale delibera di conce-dere il contributo del “Fondo straordina-rio a sostegno delle famiglie“ per contra-stare la crisi economica a cinque nucleifamiliari e di concedere a ciascun nucleola somma di € 1.000,00 suddivisa indue rate, la prima da erogarsi appenapossibile e la seconda dopo 120 giornidalla liquidazione della prima quota.

N. 89 - 17/11/2009La Giunta Comunale delibera di asse-gnare al responsabile del servizio ammi-nistrativo/ informatico quale responsabi-le del servizio di polizia mortuaria lasomma di € 20.000,00 per l’esecuzionedegli interventi di estumulazione di sal-me da tombe trentennali la cui conces-sione è scaduta e non più rinnovata eper l’esumazione di salme dai campi adinumazione comune C e R presso ilcimitero comunale.

N. 79 - 06/10/2009La Giunta Comunale delibera di asse-gnare per il periodo dall’01/08/2009 al31/07/2010 all’A.C. Veduggio con sedein Veduggio con Colzano, via dell’Atletan. 12, la gestione diretta del campo dicalcio con l’annessa area verde, tribunaspettatori e della palazzina spogliatoi elocali annessi e di approvare il relativoschema di convenzione.

N. 80 - 13/10/2009La Giunta Comunale delibera di eroga-re alla locale sezione dell’AssociazioneNazionale Alpini e alla sottosezione delClub Alpino Italiano entrambi con sedein via alla Valletta n.4, un contributo di€ 25.000,00 da dividersi in parti ugua-li al fine di permettere l’ampliamentodelle sedi.

N. 82 - 13/10/2009La Giunta Comunale delibera di adottarelo schema di programma triennale2010/2012 dei lavori pubblici e l’elencoannuale 2010.

N. 83 - 03/11/2009La Giunta Comunale delibera di appro-vare l’assegnazione di fondi per com-plessivi € 3.133,44 (IVA e maggiorazio-ni di legge incluse) per il conferimentodi incarico per la predisposizione di inda-gine ambientale presso l’immobileposto in Via Repubblica già oggetto diProgramma Integrato di Intervento di Ini-ziativa pubblica approvato con delibera-zione di C.C. n. 35/2009.

N. 84 - 03/11/2009La Giunta Comunale delibera di asse-gnare al servizio tecnico le risorse neces-sarie, pari ad € 16.300,00 IVA compre-sa, per l’esecuzione di interventi consi-stenti nel completamento della manu-tenzione straordinaria di Via Verdi e nel-la realizzazione di attraversamenti pedo-nali rialzati in Via Magenta, civico 32-34e 44 e in Via Sant’Antonio civico 8.

N. 85 - 03/11/2009La Giunta Comunale delibera di diapprovare il progetto per la REALIZ-ZAZIONE DEL PARCHEGGIO PERAUTOVETTURE IN VIA PARINI per unimporto complessivo di progetto pariad € 63.000,00.

... dal ConsiglioComunaleN. 52 – 10/11/2009Il Consiglio Comunale ha approvato ilpiano per l’attuazione del diritto allo stu-dio nell’anno scolastico 2009/2010.

N. 53 – 10/11/2009Il Consiglio Comunale ha approvato laconvenzione da stipulare tra questoComune e la scuola dell’infanzia parroc-chiale “Maria Immacolata” di Veduggiocon Colzano per l’anno scolastico2009/2010 unitamente all'accordo spe-cifico concernente il contributo a soste-gno del funzionamento della scuolastessa.L’erogazione del contributo da parte delComune di Veduggio con Colzano, èprevista per uno stanziamento comples-sivo di € 123.200,00.

N. 54 – 10/11/2009Il Consiglio Comunale, richiamato ilproprio atto n° 43 del 24/09/2009con il quale è stata trattata l’interroga-zione presentata dal gruppo consiliareVeduggio Domani riguardante gli inter-venti da realizzare in località Tremola-da; preso atto che nella risposta datadal Sindaco veniva indicato come attoprioritario la costituzione della Com-missione Tremolada, delibera di costi-tuire la commissione per la valorizza-zione della località Cascina Tremoladache sarà composta dal Sindaco e dasei cittadini residenti o domiciliati nellalocalità stessa.La commissione avrà come compito didare suggerimenti, proporre soluzioni,definire e lavorare insieme all’ammini-strazione comunale per la realizzazionedei principali interventi riguardanti lalocalità Tremolada.Il Sindaco con proprio decreto provve-derà alla formale designazione deicomponenti la commissione.

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10 EVENTI

San Martino 2009,che festa!

anziane del paese e non solo. Il servizioconsiste nel trasportare ed accompagna-re le persone ospiti della casa o segnala-te dai servizi sociali, presso ospedali, cli-niche od altri enti per visite specialistiche,terapie, analisi, ritiro esiti o per necessitàdi carattere personale.

ALLA SEZIONE “CACCIATORI”La Sezione Cacciatori di Veduggio è statafondata circa quarantacinque anni fa dalsignor Di Domenico Michele. Ad oggiconta 120 iscritti tra soci e simpatizzanti,l’attuale presidente è Ciceri Giovanni Bat-tista. Il Quagliodromo di Veduggio è unodei più conosciuti e riconosciuti in Pro-vincia e dalla Federazione di Milano poi-ché, oltre ad esercitare al meglio la pro-pria attività è sempre il primo a proporsiper azioni di solidarietà e beneficenzache rappresentano il fine ultimo dell’As-sociazione. A dimostrazione di ciò, pro-prio nel corso della serata, i Cacciatoriveduggesi hanno offerto un contributo diEuro 1.000 per la tutela dell’ambiente.

ALLA MEMORIA DI FERRUCCIOCICERI (24/09/29-01/02/08)Panificatore e proprietario di uno storiconegozio di alimentari, Ferruccio Ciceri col-tiva tre grande passioni nella sua vita: peril calcio, per le bocce, per i presepi.Segue l’attività dell’A.C. Veduggio sin dal-la sua fondazione nel 1960 e ne divienepresidente nella stagione ‘68/’69 e col-labora negli anni successivi come diri-gente e finanziatore.

di Silvia Cereda

decisamente riuscita la festa diSan Martino 2009, caratteriz-zata da un denso ed intensoprogramma di incontri ed atti-

vità. Tutto ha inizio Sabato 7 novembrecon il trionfale concerto del Coro Città diComo nella Chiesa Parrocchiale. Moretti,Schubert e Mozart gli autori proposti. Ha suscitato un buona affluenza di citta-dini anche l’evento del San Martino d’O-ro, svoltosi presso il Teatro Martino Cice-ri sabato 14 novembre. Domenica 15 èstata la giornata di festa per eccellenza: iltempo incerto non ha fermato i cittadiniche numerosi sono accorsi al tradiziona-le mercatino, animato da clown e scultu-re di palloncini. Castagne e vin brulè(marchio alpino) non potevano mancare.Come non poteva mancare la musica! Laprorompente simpatia “extra large” de LaCicciotta di Festa in Piazza (Antenna Tre)ha avuto sui presenti lo stesso effetto delvin brulè: ha scaldato animi ed ugole atutti i presenti!

Uno zoom sulSan Martino d’Oro

anche quest’anno il “San Marti-no d’Oro” non poteva manca-re tra gli eventi organizzati perfesta del Santo Patrono vedug-

gese, San Martino appunto, e si è svoltosabato 14 novembre alle ore 21.00 pres-so la Sala Teatrale Martino Ciceri di VialeSegantini. Il “San Martino d’oro” vuoleessere un riconoscimento per le personeche operano, o hanno operato in passa-to, per il bene e per il prestigio dellanostra comunità, per quegli enti, queigruppi di volontari o associazioni checreano momenti di aiuto, aggregazioneed incontro a Veduggio. Nel corso dellaserata sono state assegnate cinque tar-ghe d’oro.

AI VOLONTARI DELLA CASA “MADRE TERESA”

Il compito primario dell’associazione è lagestione dell’omonima Casa di Acco-glienza per anziani. Le attività svolte sonomolteplici, tra cui la cooperazione con ilpersonale dipendente, i piccoli lavori dimanutenzione, pulizia, riordino e tantacompagnia per gli ospiti. Nel giugno del2005 ha avuto inizio anche il “servizio adomicilio” esteso a tutte le persone

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cazione. La scuola è gestita dal 1931 dal-le Suore del Preziosissimo Sangue diMonza ed è di profonda ispirazione cri-stiana. Insieme alla tutela e conservazio-ne di quei valori cattolici che stanno allabase della nostra storia e tradizione, sidevono sottolineare la multiculturalità eed il forte impegno all’accoglienza, allacoesistenza pacifica ed integrazione ditutti i bambini, di qualunque etnia o reli-gione. “Apertura alle famiglie” è uno deimotti della scuola in quanto la famiglia èambiente primario e fondamentale del-l’educazione del bambino.La scuola collabora ed interagisce con lefamiglie coinvolgendole in iniziative e neimomenti forti dell’anno scolastico, dallarealizzazione del presepe ai corsi di ingle-se, computer e psicomotricità.

EVENTI

Con la nascita del Centro Sportivo Comu-nale ha inizio anche la vita del Boccio-dromo, di cui Ferruccio è co-fondatore efinanziatore. In seguito ad un viaggio aNapoli, Ferruccio coltiva in età matura lapassione per i presepi. Con entusiasmo edeterminazione dedica la maggior partedel suo tempo libero alla creazione distatuine meccanizzate che ogni annorimodernava e sistemava con cura.

AL MAESTROFRANCO GIULIO ALBARELLOIl premio San Martino d’Oro si affianca aitanti premi ricevuti dal Maestro Albarello.Dopo un’infanzia vissuta a Verona e tren-t’anni di residenza a Lecco, si trasferiscea Veduggio. Franco Albarello è un Mae-stro delle Arti che ha saputo conquistarericonoscimenti importanti, è Cavalieredella Repubblica ed è annoverato nel

Libro d’Oro dei laureati ad honoremcome professore in Sociologia presso l’I-stituto Letterario Artistico di Francia. Egli ènaturopata, poeta, scultore ma soprattut-to pittore e un suo omaggio a Segantiniè osservabile all’ingresso delle scuoleelementari. Albarello partecipa alla Com-missione Biblioteca e Cultura dal 1990ed ha sempre proposto a tutta la comu-nità momenti ed incontri culturali di asso-luto rispetto e valore.

ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA“MARIA IMMACOLATA”Le prime informazioni circa la scuolamaterna risalgono al 29 aprile 1909.Questo significa che è un secolo che iveduggesi frequentano le sue muracome primo luogo di formazione ed edu-

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12 RITRATTI

C’è quindi un significato in questo libro,che vuole essere...Ci sono diversi messaggi. Per prima cosa,c’è una riflessione sulla diversità. Alfredoè un diverso. Fa presepi in un mondo dibulloni e anche la sua intimità e il suomodo d’essere sono “differenti”. Da lìderiva il suo sguardo sulle cose e la pro-fonda sensibilità. Accetta di rimanere nelcontesto dove è nato e ha in sé una dol-cezza coraggiosa.Poi ci sono riflessioni legate al nostroessere brianzoli: come siamo cambiati eperché? Prima bastava un semplice gestodella mano per essere riconosciuti eadesso, invece, siamo sempre più anoni-mi... Come ci rapportiamo al nuovo chearriva, alle altre culture che oramai fannoparte del nostro quotidiano?

Parliamo ora dell’ispirazione per scriverela storia: da dove ti è venuta?Era un po’ che ci pensavo... Quandolavoravo con Moni Ovadia come assi-stente alla regia, Moni mi spingeva conti-nuamente a scrivere storie sulla Brianza.Diceva che erano divertenti e profonde.Io gli raccontavo la mia esperienza con lacompagnia teatrale Diego Fabbri. In quelperiodo, in paese mi occupavo dellascrittura e della regia di commedie dia-lettali e mi divertivo moltissimo con “lemie donne”.Poi il lavoro e la curiosità mi hanno spin-

Paola Cereda: scrittrice della nostra Brianza

ta a viaggiare per il mondo. Per alcunianni non ho più scritto e quando ho rico-minciato, è stato quasi naturale tornarealla Brianza. In un certo senso avevobisogno di tornare a casa, per lo menoaffettivamente. Alfredo è un libro pienodi affetto per la mia terra.

Ogni riferimento a fatti o persone èpuramente casuale. Non sempre, però.Ad esempio compare la storia del Capi-tano e alcuni nomi sono presi dalla real-tà anche se mascherati.Ho preso spunto dal contesto che meglioconoscevo e l’ho mantenuto come sfon-do della storia.I richiami a nomi e situazioni sono comepennellate di colore, mentre il contenutoè quasi esclusivamente di fantasia.Per riprendere il tuo esempio, il capitolodedicato al Capitano vuole essere unomaggio a questo personaggio che aVeduggio era conosciuto da tutti.Sono veri alcuni particolari, come il caneimbalsamato e la cappella al cimitero, edè di pura invenzione il cuore della storia,il suo amore mancato per l’argentinaZulema. Anche la guerra di paese che èil filo rosso della prima parte del testo,riprende una vicenda alla quale ho assi-stito durante uno dei miei lavori di teatro,in Calabria. Ho ripreso una storia del sude l’ho adattata al contesto lombardo... Perme la vita è la più bella di tutte le scuo-

di Stefania Cazzaniga

chi avrebbe mai detto che ilnostro bel paesello venissepreso a spunto per un roman-zo. Paola Cereda, psicologa

specializzata in cooperazione internazio-nale, durante il suo periodo di lavoro inSud America non si è dimenticata dellesue origini, anzi ha portato nel cuoreVeduggio e la sua gente, i vizi e le virtùdel popolo brianzolo e la parlata dialetta-le attraverso la quale si esprime il micro-mondo del paese.Ne è nato un brillante e simpaticoromanzo, “Della vita di Alfredo”, edizioniBellavite, del quale consiglio la lettura.Resterete sorpresi nel ritrovare analogiecon fatti, luoghi e persone conosciute. Lostile narrativo di Paola richiama quello diAndrea Vitali, tanto da poterla definireuna “Vitali in gonnella”.Mentre mi faccio autografare la mia copiadel romanzo, colgo l’occasione per farlequalche domanda.

Non è il primo libro che scrivi, questo è ilterzo, forse un po’ più pubblicizzato per-ché è un romanzo. Mentre gli altri duesono testi teatrali.Esatto. Le primi due pubblicazioni nonsono romanzi, bensì testi teatrali andati inscena alcuni anni fa. La Terra e il Fuoco.Storia di un’inquisizione è la vicenda diuna donna piemontese, Giovanna deMonduro, bruciata sul rogo nel 1471 per-ché accusata di essere una strega. Quat-tro uomini liberi racconta le vicende deifratelli Venegoni, eroi della nostra Resi-stenza. Della vita di Alfredo, invece, è unvero e proprio romanzo.

Puoi raccontare in breve la trama?È la storia di un artigiano che fa presepiin un paese della Brianza dove tutti fan-no viti e bulloni. È facile riconoscereVeduggio come scenografia dell’interavicenda. Alfredo rappresenta nelle suestatuine la gente del paese e, attraversola sua arte, ne racconta le debolezze esoprattutto la struggente umanità.Il suo sguardo è indulgente e descrivecinquant’anni di cambiamenti che hannointeressato la nostra zona e che riguarda-no il boom economico del secondodopoguerra, l’immigrazione meridionalee quella più recente dall’Africa e dall’estEuropa.

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le. Faccio molta attenzione al quotidianoperché è ricco di ispirazioni.

“Della vita di Alfredo” è stato anche fina-lista al premio Calvino 2009. Una bellasoddisfazione.Sì. Il premio Calvino è uno dei premi piùimportanti di narrativa inedita. Quandol’ho mandato al concorso, Alfredo nonera stato ancora pubblicato da Bellavite.Su 340 testi, è arrivato tra i primi diecied è stato un riconoscimento nazionaledi grande rilievo. La giuria ha mostratointeresse per lo “sguardo sul profondoNord, poco praticato dalla narrativa italia-na”. Insomma, c’è voglia di sapere di noianche al di fuori della Brianza.

Dopotutto siamo una parte importantedell’Italia ma, un po’ per la nostra naturaschiva, un po’ per la propensione al lau-rà, non sempre abbiamo voglia di ripen-sarci o parlare di noi... Ed è un vero pec-cato. Il mio libro raccoglie i racconti deinonni, le tradizioni dei nostri vecc e arri-va fino ai nostri giorni.Nel suo modo semplice, Alfredo intaglianel legno l’essere umano perché mossamostrarsi così com’è e trasmettersi neltempo. Il legno, in fondo, assomiglia alleparole.

Con la voglia di leggere al più presto unaltro suo romanzo, saluto Paola e la rin-grazio per l’intervista.

Il calendario 2010 del Comune di Veduggio con Colzanonon è semplicemente una raccolta di dodici fotografiescelte per scandire l’anno che verrà, bensì una sintesi del-le quattro generazioni della vita, metafora delle altrettantestagioni del tempo. Esso racconta le abitudini e i modi divivere della gente del nostro pease.Non è un calendario di protagonisti, ma di persone “pre-se a campione”, nelle quali ognuno di noi può ritrovarsi omeno. Nel calendario si racconta la routine della genteche a Veduggio vive, lavora o trascorre il tempo libero. Per-ché molte volte le immagini, gli esempi, le testimonianzedi chi ama e vive il proprio paese valgono più di milleparole ben scritte o ben dette.Bacone diceva che “la bellezza è come una ricca gemma,per la quale la montatura migliore è la più semplice”.Essenziali quindi le scelte grafiche di questo calendario,molto profondo invece il significato che esso racchiude:nulla è più gratificante di una vita semplice vissuta conpassione ed entusiasmo. Ogni persona che ci circondaporta in sé tanta bellezza, l’importante è saperla cogliere...con un click!

Silvia CeredaAssessore alla Cultura, alla Valorizzazione del Volontariato

e delle Associazioni.

Il calendario 2010: unozoom sui veduggesi,

e non solo...Comune di Veduggio con Colzano

Assessorato alla Cultura e Valorizzazione del Volontariato e delle Associazioni

calendari oduemiladieci

Dodici immagini per scandire un anno.

Quattro generazioni di volti.

Gente di paese, il nostro.

Gente che vive e lavora.

Gente che abita e ama Veduggio

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Il MurettoIl Muretto...spazio giovane...spazio giovane

Carta Giovani Euro<26A cura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili

L'ASSOCIAZIONECARTA GIOVANIL'Associazione Carta Giovani è unaassociazione senza fine di lucro,iscritta al Registro delle AssociazioniNazionali di promozione sociale, fon-data nel 1991. Il principale obiettivodella Associazione è di incoraggiarela mobilità giovanile in Europa, favo-rendo i giovani nella fruizione di ser-vizi nei settori della cultura, dellosport e del tempo libero. Con circa210.000 Soci di età inferiore ai 30anni, e 5.000 Punti Convenzionati inItalia , l'Associazione Carta Giovani èl'unico membro italiano della EYCA -European Youth Card Association,alla quale aderiscono le 41 organiz-zazioni Carta Giovani europee per untotale di 4 milioni di Soci e 100.000Punti Convenzionati.

LA CARTA GIOVANILa "CARTA GIOVANI" è la tessera chela Associazione Carta Giovani rilasciaa tutti i propri Soci. La tessera è per-sonale e nominativa e può essererichiesta da tutti i giovani che hannotra i 15 e i 26 anni. E' valida in Italiae in 41 paesi in Europa e permette diusufruire di sconti e agevolazioni intutti i settori di interesse giovanile, inpiù con la Carta Giovani si può parte-cipare alle iniziative italiane ed euro-pee Carta Giovani.

IL RAPPORTO DI RECIPROCITÀIn virtù del "Protocollo di Lisbona"che sancisce la Reciprocità delle Car-te Giovani Europee, ogni giovane inpossesso di una Carta Giovani puòusufruire delle agevolazioni e dei ser-vizi promossi e presenti in ciascuna

Carta Giovani in Europa. Per accede-re agli sconti, alle agevolazioni ed aiservizi per loro selezionati, i Soci Car-ta Giovani devono esibire la TesseraCarta Giovani.

IL SOSTEGNO ISTITUZIONALENel 1991 il Consiglio d'Europa deci-se di sostenere le attività della cartaadottando un Accordo Parziale inmateria di Carta Giovani, riconoscen-dolo come un supporto alla mobilitàgiovanile. Da quel momento i gover-ni di 16 paesi europei, compresoquello Italiano, hanno firmato que-st'accordo. Nel 2003 sono quasi 4milioni i soci Carta Giovani in Europache hanno una Carta Giovani con ilmarchio EYCA.La Carta Giovani - il cui sistema sibasa sulla regola della reciprocità tra idiversi paesi europei - è, come affer-mato dal Consiglio d'Europa, "l'e-spressione della cultura dei giovani";è "al servizio del loro modo di vivere";è "il lasciapassare che consente aigiovani di aprire le porte di vasti set-tori culturali ed economici, assicuran-do inoltre la loro mobilità nella gran-de Europa che si sta costituendo"; èe si afferma "sempre più come unodegli elementi per la realizzazione diuna cittadinanza europea".

LA CARTA GIOVANI, LA PROVIN-CIA E IL COMUNELe tessere Carta Giovani Euro<26,che avranno validità fino al 31dicembre 2010, potranno essere riti-rate a titolo gratuito da tutti i giovaniche ne faranno richiesta presentan-dosi personalmente, muniti di docu-mento di identità e foto tessera, pres-

so l’ufficio Protocollo del Comune diVeduggio con Colzano. Per i minori ènecessaria la sottoscrizione da partedi un genitore munito di documentod'identità in corso di validità.

La Carta Giovani è accompagnatadalla guida ai servizi per i soci "CartaGiovani" che, oltre alla guida nazio-nale, conterrà un elenco specifico ditutte le convenzioni stipulate ad hocsul territorio provinciale e che verràconsegnata a tutti i possessori dellaCarta Giovani Euro<26 delle Provin-ce di Milano e Monza e Brianza. Tut-te le convenzioni saranno aggiornatesulla pagina del sito carta giovani:http://www.cartagiovani.net/conven-zioni.php.

Tra le convenzioni stipulate sul terri-torio milanese: Teatro Franco Parenti,CRT Teatro dell'Arte, Fondazione San-t'Ambrogio Museo Diocesano,Museo Nazionale della Scienza e del-la Tecnologia "Leonardo da Vinci”,British Institute, Deutsche Institut, EFEducation First (viaggi studio all'este-ro), Libraccio, BOL (Books on line),American Conturelle, Fitness First,Salmoiraghi e Viganò, Voglia di Casa,Gardaland, El Tropico Latino, i localidell'Idroscalo e le attrezzature sporti-ve e ricreative messe a disposizionedai concessionari dell'area.

Anche alcuni negozi di Veduggiosono convenzionati con Carta Giova-ni e ti garantiscono il 20% di scontosu diverse tipologie di prodotti!

Fai un salto in Comuneper ulteriori informazioni, essere giovani conviene!

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nene Un pomeriggio con tanto spettacoloe divertimento è stato lo sfondo del-l’ennesimo grande successo, sia dipubblico sia di partecipazione,domenica 18 ottobre, del IV Trofeod’Autunno, intitolato alla memoria diMaurizio Corbetta e promosso dal-l’associazione veduggese “Amici perlo Sport” con la collaborazione del-l’Uc Costamasnaga. Più di 110 formazioni si sono, infatti,messe alla prova in una cronometroa coppie sull’ormai tradizionale cir-cuito cittadino di circa due chilometri. Alla competizione hanno partecipatoatleti della categoria G4 (1999), G5(1998), G6 (1997) ed Esordienti diprimo e secondo anno (1996 e1995), accompagnati da un adulto.Al via, tra gli altri, anche alcune don-ne della categoria Elite, tra cui lamasnaghese Silvia Valsecchi, lapescatese Barbara Guarischi, la vare-sina Laura Bozzolo, e il professionistaDavide Viganò. Folta anche la partecipazione di atle-ti veduggesi, tra cui ricordiamoAndrea Cattaneo che con RiccardoTeruzzi si è classificato primo nella

categoria Esordienti secondo anno,Carlo Colella quarto, in coppia MarcoMolteni, nella categoria Esordientiprimo anno e Pietro e Luca Confalo-nieri protagonisti nella gara promo-zionale. Un magnifico evento sportivo, fruttodel tanto lavoro e dell’impegno degliorganizzatori, con un’impostazioneirreprensibile che ha visto coinvoltidecine di volontari, una scenografiariservata solo ai grandi eventi sporti-vi, un ristoro aperto a tutti i presenti,una ricca lotteria e il pubblico nume-roso delle grandi occasioni. Premiate con il IV Trofeo alla memoriadi Rinaldo Rimondi la squadra con piùatleti, la GS Alzate Brianza, con il IValla memoria di Paola Spreafico lacoppia femminile con il miglior tempoin assoluto, Barbara Guariaschi e Pao-la Panzeri (in 2’24’’38), con il IV Tro-feo alla memoria di Ambrogio Molte-ni il miglior tempo assoluto di LucaMarini e Bruno Marini (in 2’05’’98) econ il IV Trofeo Pasticceria Frigerio l’a-dulto meno giovane Benito Fornaro,oltre che le prime dieci coppie classi-ficate in ogni categoria.

“Il Muretto” dà spazio a tutti! proponi un articolo [email protected]

In sella contro il tempodi Gianluca Curioni

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RITRATTI

Federica Mauri:campionessa italiana dipattinaggio artistico a rotelleIn Lombardia ci sono pochi allenatori motiva-ti. Le piste ci sarebbero; il problema è che tan-te volte manca la volontà da parte delleamministrazioni pubbliche di darle in conces-sione ad un prezzo modico a sport che sianodiversi dal calcetto o comunque di valorizzaretutti gli sport nella loro valenza educativa, enon solo in quella commerciale.

Cosa significa per te essere uno sportivo “conla S maiuscola”?Essere uno sportivo “con la S maiuscola”significa essere pronti a mettersi in gioco, par-tendo da zero e ponendosi sempre degliobiettivi personali più che di risultati agonistici,da raggiungere con impegno e passione.

Tu sei anche insegnante presso lo SkatingVeduggio, che consigli ti senti di dare a chivuole diventare come te? Il mio consiglio è: divertirsi e credere nelleproprie possibilità, facendo un passo alla voltae cercando di capire il senso di quello che sista facendo. La vittoria più importante e quel-la più difficile. Tutti i traguardi sono importantie difficili in un determinato momento.

Hai un modello a cui ti ispiri? Troppo facile e troppo poco stimolante.Meglio imparare qualcosa da ogni persona escegliere una strada propria.

Obiettivi e traguardi futuri.Innanzitutto devo ricominciare la preparazioneatletica e tornare nella stessa forma fisica diluglio. Per quanto riguarda obiettivi e traguardifuturi ci sono delle idee, ma preferisco parlarea cose fatte, perché se si raccontano primanon si realizzano...!

Sei stata premiata alla 21° edizione del “Tro-feo Fiera di Monza per lo Sport”: “Sono orgo-gliosa dei risultati ottenuti nonostante le mol-te avversità, e di essere a Cuba a difenderel’onore di questo sport e i principi umani emorali che un vero sportivo non dovrebbedimenticare mai!”. Non ho potuto essere presente direttamentealla premiazione perché mi trovavo a Cubaper due mesi, per uno scambio tra la mia uni-versità e quella di Sancti Spiritus, nel centrodell’isola, dove mi è stata data comunque lapossibilità di allenarmi. Il messaggio si spiegacosì. La pista di pattinaggio di Sancti Spiritus èancora in costruzione. Questo significa che ibambini si allenano in una pista grande più omeno 15 metri x 10 (la nostra pista al CentroSportivo di Veduggio è 40x20) all’aria aperta,sotto il sole cocente dei Caraibi. Inoltre man-cano i pattini. Quelli che vengono forniti aibambini gratuitamente arrivano in condizionipessime dalla federazione centrale dell’Hava-

na, che comunque non ha grandi risorse peracquistarne dall’estero (un paio di pattini eco-nomici usati per loro costano l’equivalente di7-8 stipendi medi!). Nonostante questo,quando ho fatto richiesta di potermi allenaresono stata subito accolta e seguita dall’allena-trice di pattinaggio artistico, che ha fatto di tut-to perché potessi utilizzare il palazzetto dellosport (che normalmente è utilizzato solo peril basket, l’aerobica sportiva e di massa e ilpugilato), e dal campione cubano di aerobicasportiva, ex pattinatore della specialità coppiaartistico e laureando in cultura fisica. Spero,con le mie pretese, di aver in qualche modolanciato un segnale affinché questo sport pos-sa venir apprezzato e valorizzato anche doveè più difficile e affinché i sogni dei bambiniche ho visto allenarsi sotto il sole possanoavere una qualche possibilità di realizzazione,senza che debbano per forza ripiegare suqualcos’altro. Attualmente Cuba non ha lapossibilità di partecipare ai campionati mon-diali di pattinaggio artistico, né tantomeno aquelli panamericani. Quindi, se non ci sonoparità di opportunità, quando si parla di titolisportivi bisogna saper distinguere tra i quelliche valgono e quelli che valgono poco e inogni caso bisogna avere ben presente il“modo” in cui uno arriva al traguardo: è que-sto che fa la differenza tra un “vero atleta” euno che fa semplicemente dello sport! A pro-posito, se c’è qualcuno che ha pattini usati enon sa cosa farsene, mi rendo disponibile pereffettuare la consegna!

Cosa ha significato questo riconoscimentoper te?Direi che è un riconoscimento importante. Tral’altro è la prima volta che mi capita un rico-noscimento da parte di un’amministrazioneprovinciale, dopo tanti anni di allenamento. Miè spiaciuto non poter essere presente.

16di Stefania Giussani

c’era anche la 24enne FedericaMauri, campionessa italiana 2009di pattinaggio artistico a rotelle(categoria Master), tra gli atleti pre-

miati domenica 25 ottobre al “Trofeo Fiera diMonza per lo sport”. Federica, che non hapotuto ritirare personalmente il premio per-ché a Cuba per motivi di studio, ha espressola sua soddisfazione per il riconoscimentoconsegnatole con queste parole: “Sono orgo-gliosa dei risultati ottenuti nonostante le mol-te avversità, e di essere a Cuba - dove le diffi-coltà sono ancora maggiori - a difendere l’o-nore di questo sport e i principi umani emorali che un vero sportivo non dovrebbedimenticare mai!”. Ma lasciamo spazio alla“nostra” campionessa:

Come nasce la tua passione per il pattinag-gio? A che età hai messo per la prima volta ipattini? Ho messo i pattini per la prima volta all’età di4 anni, un po’ presto per poter dire che è sta-ta una mia scelta. In realtà è stata mia mam-ma a spingermi perché voleva farmi superarela timidezza. Ho iniziato nello Skating Vedug-gio nel 1989, il suo anno di fondazione, quan-do a Veduggio c’erano due società di patti-naggio con un numero di iscritti molto alto. Sipuò dire che la passione vera e propria èvenuta fuori quando la società è rimasta sen-za allenatori (perché hanno scelto carriere oluoghi di residenza differenti) ed io ho volutocontinuare lo stesso, tra lo scetticismo di tutti,genitori compresi.

Quali sono state le tappe delle tua carriera?Carriera? Non saprei, prima ci sono tantissimianni di sacrifici, poi gradualmente sono arriva-ti i titoli Provinciali, quello Regionale tanto ago-gnato, il successivo, il terzo posto al Trofeodelle Regioni, alcune soddisfazioni in TrofeiInternazionali (1° posto al trofeo internaziona-le di Parigi, 2° posto al trofeo internazionale diMisano Adriatico), e infine il titolo Italiano.

Ti ricordi l’emozione del primo saggio? Mi ricordo episodi dei saggi di fine anno,soprattutto le prove. Delle gare mi ricordo inparticolare il primo campionato italiano aScandicci (Firenze), all’età di 10 anni. Mi ricor-do le sensazioni che provavo all’arrivo dei sal-ti, in una pista che per me era enorme!

Sei campionessa italiana 2009 di pattinaggio arti-stico a rotelle. Complimenti! Quali sono le “paroled’ordine” per diventare campioni come te?Grazie! Sicuramente determinazione, sacrificioe passione. In questo sport aggiungerei anchecapacità di adattamento.

Quali sono le difficoltà maggiori nel pattinaggio?

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Il CAI al “Crocino”,per non dimenticare

ciò che accomuna i soci del CAIè la passione per la montagna,che è fatta di tante cose. Ci siritrova la mattina presto, quan-

do il sole non è ancora alto, con i panininello zaino e gli scarponi nel bagagliaiodell’auto. Ci si riconosce dalle felpe rossee dai cappelli calati sugli occhi. Non ser-vono troppe parole, tutti sanno che lagiornata inizia solamente sul sentiero,quando le stelle scompaiono e lascianospazio al giorno: “sarà freddo”, “ci sarà ilsole”, “potrebbe piovere”, i passi dei cam-minatori sono condizionati dallo sguardoverso il cielo. La montagna è un’amantegentile, bisogna conoscerla per saperecome e quando. Servizievole e matura,regala, toglie e, soprattutto, non perdona.Eppure chi la ama non ne può fare ameno, neppure se punisce. I suoi coloriche cambiano con le stagioni e gli odoriche si porta addosso, obbligano a utiliz-zare i sensi perché camminare non èsemplice salire: è risveglio. Ci si sentevivi, andando. La fatica è parte di questasensazione e lo sforzo solitario è ricom-pensato dall’arrivo: in vetta ci si abbracciaperché si riconosce l’atto collettivo. Si èparte di un gruppo e, come tale, si con-divide la soddisfazione della cima. A queste suggestioni, domenica 18 otto-bre se ne aggiunge una in più. Alle sei dimattina, ci ritroviamo davanti alle baite eci dividiamo sacchetti di cemento, trapa-no, viti e catene. Siamo circa quindici per-sone e sappiamo che questa non è unagita normale, ma una specie di missione.

O per lo meno, così la sentiamo. Nel1973, il nostro CAI ha messo una crocein cima ai Corni di Sardegnana e da quel-la data, si rinnova la tradizione di una sali-ta in ricordo degli amici che ci hannolasciato. Quest’anno non è un semplicesaluto: bisogna cambiare la targa e siste-mare il basamento di cemento, rovinatodal tempo. Partiamo per la Val Brembana e, verso leotto, attacchiamo il sentiero che da Caro-na sale ai Corni.Quattro ore di cammino che, dopo lavegetazione colorata dall’autunno, si iner-pica lungo un tratto di massi e termina inuna piccola parete di roccia a 2450 metridi altezza. In vetta, Paco, Massimo e Danilo prepa-rano il cemento, sistemano la base dellacroce e attrezzano due soste che rende-ranno più agevole le prossime salite al“Crocino”. Renato fissa la nuova targa epoi intona un “Signore delle Cime” diquelli che sa cantare lui. La sua voce rac-conta di compagni che non ci sono più,ma che ancora abitano le loro montagnegrazie al segno che li ricorda. Paco intan-to continua ad impastare perché ilcemento è materia e non aspetta.Le sue mani veloci incastrano le pietrenel cemento (“così il basamento sarà piùbello”) e noi, tutti noi, ammiriamo l’uo-mo, la montagna e la sintesi meraviglio-sa che permette la Memoria. Un ringraziamento speciale va a tutti isoci del CAI che hanno costruito un cam-mino che prosegue negli anni.

di Paola Cereda

“SI RICOMINCIA”. Dopo un ottimo 2009 perla grande partecipazione di persone alle ini-ziative proposte durante tutto l’arco dell’an-no come detto, si “RICOMINCIA”, e si iniziacome ovvio con la stagione invernale, riccaanche quest’anno di proposte. Si cominciacon il tradizionale corso di sci - fondo esnow-board che anche quest’anno si terràsulle ottime piste di CHIESA VALMALENCO.Interessanti anche le gite domenicali sciisti-che che si svolgeranno a Sestriere sullepiste della Via Lattea, al Passo del Tonale esulle piste della splendida Engadina. Nelmese di febbraio un’altra grande iniziativaun lungo week-end che si svolgerà a FAL-CADE nel contesto delle Dolomiti Bellunesi.Queste iniziative non sono solo destinateagli sciatori amanti della velocità, ma ancheagli appassionati dello sci di fondo e aquanti amano compiere splendide passeg-

giate nella natura con le ciaspole. Aspettan-do la neve ecco il calendario invernale com-pleto. Vi aspettiamo numerosi.

CORSI DI SCI CHIESA V.MALENCODomenica 10 / 17 / 24 gennaio 2010

GITE SCIISTICHE• Week-End a Falcade

04-05-06-07 febbraio 2010• Via Lattea (Sestriere)

21 febbraio 2010• Passo del Tonale

07 marzo 2010• Sils Maria (Engadina)

21 marzo 2010

NEVE e GHIACCIO14 febbraio 2010Escursione in ambiente innevato

CICLOESCURSIONISMO11 aprile 2010In bicicletta lungo il naviglio Grande

CIASPOLATE• 10-17-24 gennaio 2010

Chiesa Valmalenco• 04-05-06-07 febbraio 2010

Forca RossaMalga Stia in val di GaresSan Martino di Castrozza

• 21 febbraio 2010Ai Monti della Luna

• 07 marzo 2010Forte Zancarana

• 14 marzo 2010Cima Piazzi (Artavaggio)

• 21 marzo 2010Val di Fex

Sullanevecon il C.A.I.

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Don Carlo Gnocchi:“Accanto alla vita, sempre”25 ottobre 1902, per trasferirsi a Milanoin tenera età. Al nostro territorio è legatoper il soggiorno climatico a Montesiro, fra-zione di Besana Brianza, presso alcuniparenti, dove respirò quel cattolicesimocosì tipico della campagna lombarda, eancor più della Brianza Orientale, profon-damente radicato ma non ostentato, pro-teso al cielo, ma con gli occhi, e soprat-tutto, i piedi, ben piantati a terra.Tutto ciò lo dimostrò al sopravvenire del-la guerra, durante la campagna di Grecia,e soprattutto nella sciagurata campagnadi Russia, dove fu cappellano degli alpini,prodigandosi per i soldati sulla via delritorno dopo la sconfitta da parte dei rus-si, ma ancor più da parte del generaleinverno, come dichiarò un altro soggettoche di quelle lande innevate se ne inten-deva, un certo Napoleone Bonaparte. Diquesta esperienza lasciò una testimo-nianza, “Cristo con gli Alpini”, dove scris-se che “in quei giorni fatali posso dire diaver visto finalmente l'uomo nudo, com-pletamente spogliato, per la violenza dieventi troppo più grandi di lui, da ogniritegno e convenzione, in totale balìadegli istinti più elementari”.Di ritorno dalla guerra, eccolo pensare aifigli della guerra ricordati in apertura, bim-bi mutilati dalle mine che nel momentodel disastro i tedeschi (ma anche glialleati vittoriosi) avevano abbandonatosulle strade percorse dai convogli militari.

Uno di questi centri, riconvertito poiall’assistenza dei disabili, sorge in fronte aVeduggio, a Villa Cagnola di Inverigo, lacosiddetta Rotonda. Da ultimo, aprìmoderni (per l’epoca, si parla degli anni’50) centri di rieducazione per bambinipoliomielitici, ai quali dedicò un’altra del-le sue opere, questa volta di caratterefilosofico, Pedagogia del dolore innocen-te. Spirato il 28 febbraio 1956 per via diun male incurabile, la sua opera non sifermò, anzi si espanse fino a diventareuna delle prime fondazioni beneficheattive in Italia. Che non si trattasse solo di

santità intesa nel senso del-la Chiesa, ma anche di rea-le valore civile, lo dimostrala nomina a consulente del-la Presidenza del Consiglioper i mutilati di guerra, nel1948, da parte di Alcide DeGasperi, e la medaglia d’orodata alla sua associazione,la Fondazione Don CarloGnocchi Onlus, datata2003, al merito della sanitàpubblica. Il resto lasciamoloalla Chiesa, che ha maggio-ri titoli per parlare della san-tità di un suo ministro, deisuoi meriti, e della suaesperienza di fede. A noirimane la certezza che oltrea essere stato un santo,Don Carlo Gnocchi è statoanche un vero cittadino, nelsenso più alto del termine.

di Guido Sala

war child/Victim of politicalpride/Plant the seed, terri-torial greed/Mind the warchild/We should mind the

war child/Who's the loser now?/We're allthe losers now” (Figlio della guerra/Vitti-ma dell'orgoglio politico/Pianta ilseme/L’avidità di territori/Pensare al figliodella guerra/Dovremmo pensare al figliodella guerra/Chi è il perdente ora?/Sia-mo tutti perdenti ora) sussurrava DoloresO’Riordan, voce degli irlandesi Cranber-ries nel loro terzo disco, To the FaithfulDeparted, il loro lavoro più oscuro, pro-babilmente ispirato dalle angosce perso-nali della cantante, tutto proteso ai dolo-ri del mondo, l’infanzia sfruttata, la droga,la guerra. Buon per noi ascoltatori chel’ultima traccia lasciasse aperta una portaalla speranza, la stessa speranza che hasaputo dare Don Carlo Gnocchi in tuttele fasi della sua esistenza, tanto da esse-re salito agli onori degli altari domenica25 ottobre 2009, in una cerimonia svol-tasi a Milano, in un’assolata Piazza delDuomo, alla quale hanno partecipato piùdi 50.000 persone, di cui 15.000 alpini,e tra di essi una ventina della sezione diVeduggio con Colzano.Lungi dalle intenzioni dell’autore lo sciori-nare un’agiografia che nelle scorse setti-mane altri hanno svolto in modo miglio-re, Carlo Gnocchi nacque a San Colom-bano al Lambro, paesotto del Lodigiano, il

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19 EVENTI

di Riva Elia

Comunità in festa peril 4 novembreper la loro bravura e per il repertorio.

DEPOSIZIONE DELLA CORONA D’AL-LORO AL MONUMENTO DEI CADUTIDomenica mattina, primo novembre,alle 9.30, in tanti hanno reso omaggio almonumento degli Alpini con l’alzaban-diera e l’Inno di Mameli eseguito dal“Corpo musicale Santa Cecilia”. Da viadella Valletta un lungo corteo ha raggiun-to la chiesa. I tricolori esposti alle finestree la partecipazione dei bambini allamanifestazione, indica la volontà di tra-smettere ai più piccoli i valori della ricor-renza del 4 Novembre. Dopo la Messa labenedizione dei cippi dei nostri Caduti eil discorso delle autorità.

NON DIMENTICHIAMO L’ASSOCIA-ZIONE NAZIONALE COMBATTENTI EREDUCI“Cari concittadini vorrei rivolgerVi unappello ad iscrivervi e a sostenere l’Asso-ciazone Nazionale Combattenti e Reduci.Qualcuno pensa che chi si iscriveall’A.N.C.R. lo fa per un nostalgico rim-

la comunità non dimentica la ricorrenzadel 4 Novembre, giornata dei Caduti ditutte le guerre e 91° anniversario dellafine della guerra 1915-1918.

UNA MOSTRA SUL BEATO DONCARLO GNOCCHILa celebrazione ha avuto inizio sabato mat-tina, alle ore 9.30, con l’apertura, pressosala Papa Giovanni XXIII, della mostradedicata al cappellano degli Alpini don Car-lo Gnocchi, dichiarato Beato domenica 25ottobre da Papa Benedetto XVI. Ad illustra-re le mostra l’Alpino Giovanni Camesasca.

LE VOCI DELLA BRIGATA ALPINAOROBICASabato sera, alle 20,30 il teatro MartinoCiceri ha ospiato la testimonianza del redu-ce della campagna di Russia, l’Alpino UgoBalzari di Milano, che con toccante com-mozione ha raccontato l’inumanità dellaguerra e un episodio vissuto con DonGnocchi in Russia. Ad allietare la serata leincantevoli voci del coro della Brigata AlpinaOrobica che hanno emozionato i presenti

pianto politico del passato e per esaltarela guerra, e vede il patriottismo come unvalore da usare per le proprie convenien-ze politiche, trasformandone il significatoin positivo o negativo a proprio piacimen-to. Ma non è così. Patriottismo è amor di Patria.La Patria è la nazione in cui ognuno ènato, alla quale ognuno si sente legato,anche per le molte caratteristiche e i mol-ti aspetti che lo legano agli altri compo-nenti. Quindi un sentimento che determi-na fratellanza, il reciproco aiuto, la solida-rietà, l’amare la propria terra che è lanostra Nazione. Chi si iscrive all’A.N.C.R. lofa per tramandare le immense difficoltà ei sacrifici vissute dai nostri padri, nonni,bisnonni e avi, da qualunque parte abbia-no combattuto, che hanno fatto la Storiad’Italia e loro malgrado si sono trovati avivere un destino che ci ha consentito divivere in pace e nel benessere. Lacoscienza di un popolo inizia dalla presadi coscienza di ogni singolo individuo, sesi ignora il passato, questo è più probabi-le che si ripeta”.

Presidente Sezione A.N.C.R. di Veduggio con Colzano

di Roberto Boso Giorni indimenticabilidalle 15,00 alle 24,00. I volontari di altrigruppi partiti con noi, si occupano di altriincarichi quali porta carraia, pulizia bagni emanutenzione campo. Durante le ore libe-re, potendo disporre di uno dei pulmini 9posti usati per il viaggio, andiamo a visitarei luoghi colpiti dal terremoto, dove incon-triamo parecchi cittadini che ci raccontano imomenti vissuti dall'inizio della prima scos-sa e le loro disavventure. Sempre nel nostro tempo libero, giochia-mo a calcetto o ad altri giochi con i bambi-ni presenti al Campo per cercare di allieta-re le loro (e anche le nostre) giornate.Il Campo di Monticchio 2 conta in tutto unacinquantina di tende dove sono ospitati cir-ca 220 sfollati e da una maxi tenda da 25metri per ospitare noi volontari, alcuni con-tainer con docce e bagni chimici. Gli sfolla-ti del nostro campo apprezzano molto lanostra presenza. Con loro si istaura un rap-porto di amicizia e gran rispetto come se cisi conoscesse da anni. I giorni passano infretta e, senza accorgercene, arriviamo alpenultimo giorno: il più emozionante!Gli sfollati del Campo per ringraziarci deinostri servizi ci preparano una grigliata diarrosticini. Ma il momento più emozionan-

con altri due volontari del GruppoIntercomunale Volontari di Prote-zione Civile Veduggio - Renateho partecipato ad un intervento

di soccorso alle popolazioni terremotatedell’Abruzzo. Alcuni giorni dopo il terremo-to, avevamo comunicato la nostra disponi-bilità ma, visto il gran numero di personaledisponibile, il nostro turno di lavoro al cam-po è fissato nel periodo dal 17 al 25 Luglio.Una settimana prima della partenza parte-cipiamo ad un corso presso la RegioneLombardia durante il quale ci spieganocome dobbiamo comportarci e qualipotrebbero essere i nostri incarichi al cam-po di Monticchio 2 dove siamo destinati.Arriva quindi il giorno della partenza. Il ritro-vo è fissato per le 21,30 presso il CPE diAgrate: registrazione, breve breafing, e, alleore 23,00 l’autocolonna si mette in moto.Il viaggio dura tutta la notte. Si arriva alle7,00 al campo di Monticchio 2, a due pas-si dall'Aquila. Non c'è nemmeno il tempoper depositare i bagagli nelle tende; subitoviene convocata una riunione, durante laquale ci vengono assegna gli incarichi: pre-parazione pasti, servizio ai tavoli mensa elavaggio pentole. Il nostro turno di lavoro è

te arriva dopo cena, quando i nostri cuorivengono scossi da forti emozioni. Ognunodi noi volontari viene chiamato da un bim-bo che ci dona un mestolo di legno inta-gliato con scritto il nostro nome. A questopunto i nostri occhi non riescono più a trat-tenere le lacrime che scendono copiose.Ma non è tutto, l'emozione continua ancheil giorno seguente, quando tutti noi volon-tari ci prepariamo alla partenza. Ci posizio-niamo tutti al centro del campo per la clas-sica foto di gruppo e subito dopo salutiamoqueste persone veramente semplici e cor-diali, che con un sorriso e una stretta dimano sanno nascondere i loro problemi ele loro difficoltà. V

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PROTEZIONE CIVILE

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Grande festa per i nonniSERVIZI SOCIALI

CHE INVENZIONE, I NONNI!!!

I nonni e le nonne, chegrande invenzione!Altro che tipi da pensione:vanno in bicicletta,nuotano in piscina,giocano a carte, lavoranoin cucina, zappano l’orto, pulisconole cantinee accompagnano a scuolanipotini e nipotine.(G. Mauri)

di Romana Molteni

mica in conseguenza di questo gravemomento. La raccolta delle domande ègià iniziata il 10 ottobre scorso. Chi ritie-ne di avere accesso a questo beneficiodeve compilare la domanda e conse-gnarla all'ufficio servizi sociali. Verrà valu-tata nel rispetto dei parametri contenutiall'interno del regolamento di ammissio-ne al fondo straordinario dal responsabi-le dei servizi socio-educativoculturaleche predisporrà un elenco contenente inominativi degli utenti beneficiari secon-do l’ordine cronologico di presentazionedelle domande ed il relativo importo daerogare. La valutazione delle richiesteverrà fatta con cadenza quindicinale e larelativa liquidazione avverrà con deliberadi Giunta Comunale.L’amministrazione comunicherà a mezzolettera l'avvenuta ammissione delladomanda al beneficiari previsti ovverol'eventuale esclusione della domandastessa. Il contributo ammonta ad untotale di euro 1000,00 da liquidarsi indue tranches di uguale importo.

Fondostraordinarioa sostegnodelle famiglie

NOI USIAMO IL PEDIBUS E TU?

Come ogni anno, con l’inizio dellescuole, sono tante le iniziative che civengono proposte dai vari enti; traqueste, quella del pedibus ci vedefavorevoli e allegramente partecipi.Andare a scuola a piedi per noialunni della scuola primaria è quasiuna novità perché generalmenteusiamo il pullman o la macchinaaccompagnati dai nostri genitori.Trovarci alla fermata del pedibus pernoi è già un divertimento, stare conamici e compagni, conoscere perso-ne nuove che si incontrano, fare lastrada insieme chiacchierando,scherzare con gli accompagnatori...,lo è ancora di più. Camminando sinota quello che in macchina o inpullman non si vede, si apprezza l’a-ria fresca del mattino, si tiene il cor-po in salute e in movimento e siarriva a scuola svegli e ben dispostiad iniziare la giornata.E la comoda macchina? resta a casae non inquina l’ambiente!Tutto questo però non potrebbeessere realtà se non ci fossero i sim-patici e disponibili accompagnatorivolontari che ci guidano da casa ascuola insegnandoci con i loro pre-cetti, le regole di comportamentodel pedone. È anche grazie a loroche noi, adulti di domani, potremoessere più responsabili e rispettosidelle regole della strada. Invitiamotutti i bambini della scuola primariache ancora non hanno provato ladivertente esperienza del pedibusad unirsi a noi partecipando nume-rosi durante le prossime occasioni.

i ragazzi della classe V^Adella Scuola primaria di Veduggio

anche quest’anno, grande festaper i nostri nonni. Infatti sabato10 ottobre, presso la scuola ele-mentare, il Centro Anziani, con

il patrocinio dell’Amministrazione Comu-nale, ha invitato tutti i bambini, in partico-lare quelli della scuola materna, per unmomento di festa, allegria e ringrazia-mento per i loro cari nonni. Hanno inizia-to i più piccoli con canzoni e una bellissi-ma poesia. Dopo un breve intervento del-l’assessore ai Servizi Sociali Mario Curtoche ha evidenziato l’importanza affettivae sociale del ruolo dei nonni nella fami-glia moderna si è passati alla premiazionedi una Nonna Super, la sig.ra Angela Miz-zotti, circondata da una parte dei suoinumerosi nipoti e pronipoti. Il clou dellafesta è stato raggiunto con l’esibizione diun mago per il divertimento di grandi epiccini. A concludere una gustosissimamerenda con tanti dolci e torte fatte dallenostre nonne alle quali, ancora una volta,va il nostro grande grazie.

di Mario Curto

stiamo vivendo purtroppo unperiodo di crisi grave che inte-ressa l’intero globo.e che nonaccenna ancora a finire anche

se si inizia a intravedere quella piccolama lenta ripresa che tutti ci auspichiamo.L'amministrazione si è subito impegnatacon delle serie riflessioni per trovare erealizzare forme di aiuto e di solidarietà.Il fondo di € 20.000,00 fa parte di que-ste riflessioni che non hanno la pretesadi risolvere il problema ma sicuramentedarà un pò di sollievo a chi in questimomenti è in serie difficoltà economi-che per il protrarsi di questa crisi. Sulfondo straordinario è stata fatta una deli-bera di giunta comunale, la n°33 del22.04.2009, e approvato il regolamentoche disciplina i criteri e le modalità per laconcessione di supporti economici fina-lizzati a superare il particolare momentodi grave e lunga recessione.A chi è rivolto il fondo straordinario?Alle famiglie che hanno subito una con-siderevole riduzione dell'entrata econo-

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di Maria Ambrogia Corti Educare alla solidarietàIn particolare quest’anno Padre Zeffirinoha proposto agli alunni di utilizzare i sol-di per consentire a Luis, un bambinoorfano, di sottoporsi ad un intervento agliocchi. Luis infatti sta perdendo progressi-vamente la vista, a causa dell’AIDS, erischia di diventare cieco. La vicenda diLuis ha molto colpito e coinvolto i bam-bini della scuola primaria di Veduggio,evidenziando così la forte valenza forma-tiva di queste iniziative.Infine l’altra proposta di solidarietà consi-ste nella vendita di uova di cioccolata,regalate a suor Anna, che, in accordo coni rappresentanti dei genitori, vengonoacquistate dalle famiglie degli alunni inoccasione della Pasqua. Anche i proventidi questa vendita servono a finanziare, inMozambico, vari progetti a carattere sani-tario piuttosto che didattico o sociale.Sostenere i progetti illustrati significaaccompagnare il processo di sviluppo del-le comunità a cui i fondi sono destinati,valorizzarne la cultura e costruire relazionisolide e pacifiche tra le persone.Il cammino della cooperazione è sempreimpegnativo, ma è un percorso entusia-smante di difesa dei diritti dell’uomo e disolidarietà verso il sud del mondo e ver-so tutti i poveri. Le iniziative propostedagli insegnanti e sostenute dai genitori,che collaborano attivamente alla lororiuscita, sono fortemente educative. Infat-ti tra gli obiettivi che la scuola si proponec’è anche quello di formare ragazzi che,riuscendo a superare l’egocentrismo tipi-

co della loro età, sviluppino sensibilità dif-ferenti; imparino cioè a vedere la realtàda punti di vista diversi da quello indivi-duale. La conoscenza di situazioni e con-dizioni di bambini che, pur essendo lorocoetanei , vivono esperienze drammati-che li rende consapevoli della necessità dicontribuire a rimuovere gli ostacoli cheimpediscono condizioni di vita accettabili.Questo importante percorso trova poi lasua naturale conclusione nel “ConsiglioComunale aperto” in cui gli alunni diquinta illustrano la loro partecipazione aquesti importanti progetti e la sancisconoin modo ufficiale alla presenza di un rap-presentante dell’Unicef.Penso che la scuola, vissuta comemomento di educazione e crescita anchemorale dei nostri uomini e donne didomani, abbia il preciso dovere di avvici-nare i nostri bambini anche a questo tipodi realtà. Con l’utilizzo degli strumentiadatti possiamo renderli protagonisti dipiccoli gesti che ricoprono grande impor-tanza per chi li riceve e che gratificano inostri ragazzi attraverso momenti ludico-aggregativi importanti. La sensibilità versole difficoltà degli altri è un aspetto sem-pre più cruciale in una società come lanostra, insegnarlo ai nostri bambini è uncompito cui non dobbiamo sottrarci.Garantiremo al futuro uomini e donnemigliori e capaci di stare al passo con unmondo che cambia in fretta, nel quale gliultimi hanno sempre meno chance diagganciarsi al “progresso”.

èdal 1998 che la scuola pri-maria di Veduggio, utilizzando ifondi raccolti con l’allestimentodi un banco vendita dell’usato

durante l’allora nascente Fiera di SanMartino, finanzia ben cinque adozioni adistanza. In particolare ogni classe adottaun bambino o una bambina che vivepresso la comunità di Suor Anna inMozambico.Successivamente sono stati affiancati aiproventi del banchetto dell’usato anchequelli raccolti attraverso la vendita di gra-ziosi manufatti realizzati dagli alunni ditutte le classi e venduti dai ragazzini diquarta e quinta, aiutati dai loro genitori.Nel corso degli anni le iniziative di soli-darietà si sono ampliate con l’aggiuntade “La giornata del pane”, programmatageneralmente in concomitanza con ilritorno a Veduggio di Padre ZeffirinoMontin, che opera a Lima in Perù e sioccupa dell’assistenza dei bambini siero-positivi. L’iniziativa consiste nel portare ascuola anziché la merenda l’importoequivalente al suo valore. Ai bambini vie-ne poi offerto dalla scuola un panino daconsumare durante la pausa.I fondi raccolti vengono destinati a finan-ziare ogni anno progetti diversi quali: l’ac-quisto di latte in polvere, la fornitura dimateriale didattico, la partecipazione allaspesa per poter far soggiornare i bambi-ni per un periodo al mare (con lo scopodi migliorare il loro stato di salute gene-ralmente precario).

VIVA VIVAI REMIGINI!!Il 30 settembre 2009 noi bambini del-la scuola primaria di Veduggio abbiamofesteggiato, con un giorno di anticipo,l’arrivo dei nuovi compagni di classeprima. Infatti il 1° di ottobre si festeggiaSan Remigio e per tanti anni è stata ladata di inizio di tutte le scuole: per que-sto i bambini di prima elementare ven-gono chiamati REMIGINI.Per l’occasione ci siamo riuniti nell’atriodella scuola dove abbiamo organizzatouno spettacolo simpatico e divertente:ogni classe interveniva con scenette,canzoni, poesie, balletti... inerenti altema dell’anno ”PARI e DISPARI”.Noi bambini di quinta abbiamo colle-gato ogni intervento ideando una sorta

di programma televisivo dove una bellissi-ma spiker dirigeva lo spettacolo attraversolo schermo vuoto di un televisore.Ogni singola classe ha allietato la festa condei mini spettacoli intervallati da un simpa-ticissimo ritornello che faceva da pubblicitàmimato e cantato da tutti gli alunni.

Le parole del ritornello erano queste:

NELLA SCUOLA DI VEDUGGIOC’E UNA BELLA COMPAGNIA CHE VA SU E GIÙOPPURE A MEZZA VIA.SE STA SU È SUSE STA GIÙ È GIÙ SE STA A MEZZA VIANON È NE’ SU NE’ GIÙ

Attraverso conte, indovinelli, filastrocche,giochi, danze ed esercizi ginnici abbiamoevidenziato l’importanza della matematicanella vita quotidiana.

Un particolare collegamento tra lamatematica e le relazioni sociali è statoaffrontato dalle classi quarte che hannolavorato sul concetto di uguaglianza ediversità fra le persone.Attraverso il loro spettacolo hanno fattocapire che ognuno di noi è diverso dal-l’altro ma ogni qualità può essere valo-rizzata per raggiungere uno scopocomune. Dobbiamo apprezzare e valo-rizzare le diversità di ognuno di noi perpoterci aiutare e completare a vicenda.È stato uno spettacolo divertente manello stesso tempo istruttivo.Peccato che l’anno prossimo nonpotremo parteciparvi, ma cercheremodi fare tesoro di quanto imparato permetterlo in pratica con i nuovi compa-gni della scuola media.

Gli alunni della classe 5^Bdella Scuola primaria di Veduggio

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di Guido Sala

fini settentrionali di Veduggio, la strada amonte del centro sportivo (ampia possi-bilità di parcheggio in Via dell’Atleta) eVia Carlo Alberto Dalla Chiesa (nessunapossibilità di parcheggio, anzi, a dir laverità, è già molto trovare l’accesso, senon fosse per la bacheca segnalatrice infondo alla via).Partiamo quindi da Via dell’Atletacosteggiando il lato orientale del centrosportivo comunale, giungendo presto inlocalità Buschè, voce oscura probabil-mente legata a busc o buscàj, rispettiva-mente erba selvatica o trucioli di legno,ma anche genericamente boscaglia.Il sentiero prosegue quindi versodestra, fino al ponticello sulla Bevera,dal quale salta all’occhio come il riga-gnolo scorra attraverso un tunnel dialberi ben marcato, di ampiezza nonindifferente.Guadato il torrente in località Costa, ilbosco cessa quasi subito di esisterelasciando spazio a fondi dedicati ad atti-vità bucoliche, ad un bel agriturismo, eproseguendo ancora oltre, ad alcunecascine dette Costajola, territori tutticompresi nel territorio del Comune diCassago Brianza.Da località Costa è quindi possibile pro-seguire per tre direzioni: verso nord peruna (lunga) camminata in direzioneNibionno, con possibilità di rientro aVeduggio nella zona del vecchio ponte

in pietra sulla Bevera, vicino ai campisolcati in località Cepètt, o verso nord-est, passando sotto al ponte della ferro-via, lasciando la Costajola sulla sinistra,per raggiungere la località detta deiCamp Sech (campi asciutti), oppuretornare velocemente sul territorioveduggese seguendo il tracciato delmetanodotto (segnali giallo-neri),facendo una sorta di inversione ad U(tenendo la destra) e ripassando laBevera, dove il tracciato si perde unpoco. Proseguendo comunque sulle tracce disentiero si raggiunge presto Via DallaChiesa dalla quale, attraversando ViaRisorgimento, è possibile ridiscendereal centro sportivo comunale superandoil vecchio ponte sulla ferrovia. Una bel-la camminata, non c’è che dire, degnadella nostra musa Caroline AnneBowles.Curiosità finale. Fra l'estate del 386 e laprimavera del 387 Sant’Agostino, pocoprima di essere battezzato da Sant’Am-brogio a Milano, fu ospite a Cassago delgrammatico milanese Verecondo, suoamico, che vi possedeva una villa rusti-ca, e pare che all’africano di Tagaste laGallia Cisalpina piacque parecchio, tan-t’è che nel IX libro delle Confessioniricordò l'amenità verdeggiante e lamontagna ubertosa di Rus Cassiciacum,l’antica Cassago Brianza.

il Sentiero del Rosello

lo sento nel rombo possente/chescuote la bianca foresta/quandosibila il vento del nord/Io Lo sentonella pioggia leggiera/nel vento

dolce del sud, nel respiro dei fiori/nel-l’ombra e nel sole” scriveva CarolineAnne Bowles sul finire del XVIII secolo,di ritorno dalle passeggiate solitarie nel-le brughiere dello Yorkshire, e anche noisentiamo il desiderio di rimediare almancato inserimento del sentiero delRosello nella mappatura distribuita qual-che anno fa alla cittadinanza. A onor delvero, non è che i redattori avessero tor-to. Anzi, di fatto fu una scelta sostanzial-mente corretta, considerato come que-st’area sia quasi interamente inclusa nelComune di Cassago Brianza. La stessafrazione che dà il nome al tracciato èCassago Brianza.Che poi sulla stessamappa comparisse in bella mostra lachiesetta dei morti della peste di Capria-no rende sicuramente attaccabile que-sta posizione ma, si sa, di scelte discuti-bili ne è pieno il mondo.Ad ogni modo, il sentiero in questione èraggiungibile da due aree poste sui con-

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di Vincenzo Todaro

Certificazione energeticaper le nostre case

base. Ovviamente chi abita la casa puòrisparmiare tanto più quanto più è virtuo-so il suo comportamento. Basti pensareche il solo fatto di aumentare di un gra-do la temperatura dell’aria interna fa con-sumare (e quindi spendere) il 7% in più.I calcoli fatti dal certificatore si traduconoin una lettera (da A a G), per cui non ènecessario essere esperti per capire cheun edificio in classe A consuma molto dimeno di uno in classe G.

Lo scopo è quello di fare una fotografiadella situazione energetica della casa, inmodo che chi compra potrà scegliere l’a-bitazione oltre che in base al costo,anche in base alla sua futura bolletta,proprio come avviene con le automobilio con gli elettrodomestici.Per fare una certificazione ci si deve rivol-gere a professionisti che analizzano l’abi-tazione e attribuiscono la classe di appar-tenenza. L’attestato è diventato obbliga-torio dal 1 luglio 2009 e deve essereallegato all’atto di vendita dell’abitazione(pena multa da 5.000 a 20.000 €). Dal1 luglio 2010 sarà obbligatoria anche percontratti d’affitto. È però possibile richie-derne uno unico nel caso di apparta-menti serviti dallo stesso impianto cen-

tralizzato e che abbiano lo stesso pro-prietario o amministratore. È obbligatorioprogettare e realizzare l’impianto di ener-gia termica in modo tale da coprire alme-no il 50% della produzione di acqua cal-da con fonti rinnovabili, tranne nel casoin cui si dimostri che ciò non sia possibi-le. In tutti gli edifici esistenti devono esse-re realizzati gli interventi necessari per farsi che si possa regolare la temperaturanel singolo appartamento e che si possacontabilizzare quanto effettivamenteconsumato.Per quanto riguarda gli impianti è invecerichiesta la certificazione nel caso di sosti-tuzione, di ristrutturazione dell’impianto odi sostituzione della caldaia.

Nonostante la fatica da parte delle leggiitaliane ad adattarsi a standard dettati alivello europeo, pare che con queste nor-me, che sono ancora in fase di calibra-zione, ci si stia muovendo nella direzionegiusta. È importante rendersi conto chegli edifici residenziali sono i responsabilidi più di un terzo dei consumi energeticinazionali e che quindi interventi cheobblighino a rispettare dei limiti sono avantaggio di tutti noi.

nell’ultimo articolo abbiamoaccennato genericamente allecaratteristiche che una abita-zione progettata in un modo

corretto dovrebbe avere per contenere iconsumi energetici. In questo numeroentriamo più nei particolari e cerchiamodi capire cosa si intende concretamentecon il termine certificazione energetica equali sono gli obblighi da rispettare daparte dei cittadini.

Da dopo il referendum che ha abolito inItalia l’uso del nucleare nel 1986, i nostrigovernanti si sono preoccupati di rifor-mare il piano energetico nazionale.Nel 1990 è arrivata una legge rivoluzio-naria che per la prima volta introducevadei concetti di risparmio energetico pergli edifici. Durante gli anni successivi, pra-ticamente, solo la provincia autonoma diBolzano ha messo a punto un sistema ingrado di porre delle regole in questo sen-so, ed è nato il programma CasaClimache ha avuto molto successo ed è diven-tato il modello da imitare per le altreregioni. Nel 2002 una sentenza dellaCorte Europea ha reso obbligatoria lacertificazione energetica per gli edifici. InItalia essa viene recepita solamente nel2005 e subito dopo anche RegioneLombardia detta le regole per il nostroterritorio.

La certificazione ha lo scopo di far cono-scere ai proprietari i consumi del proprioedificio. Consente il confronto almomento dell’acquisto e fornisce alcuneindicazioni sugli eventuali elementi suiquali si potrà agire per migliorarne lecaratteristiche e diminuire i consumi.Questi dipendono chiaramente da moltifattori quali, per esempio: materiale dellepareti, grado di illuminazione, ore diesposizione al sole, ampiezza delle fine-stre, presenza di isolamento termico etipo di impianto.Produrre una certificazione energeticasignifica fare una dichiarazione che pren-de in considerazione tutti questi fattori erealizzare un documento sintetico deno-minato "http://www.certificatoreenerge-tico.com/attestato-di-certificazione-ener-getica.asp" attestato di certificazioneenergetica (ACE).Tale documento non è realizzato calco-lando i consumi reali dell’abitazione maipotizza un periodo di occupazione del-l’edificio e una temperatura dell’ariainterna uguale per tutti, in modo da poterfare dei paragoni partendo da una stessa

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pagni lo descrissero “sempre con un libroin mano”. Nel suo diario si proponeva dievitare la tristezza perché “è il tarlo dellavita contemplativa”. Monaco esemplarevenne ordinato sacerdote il 19 marzo1904 nella basilica di S. Giovanni in Late-rano. A soli 28 anni maestro dei novizi, poipriore claustrale e, infine, abate ordinariodi S. Paolo fuori le Mura (1918). L’amoreper lo studio fece di lui un vero figlio di S.Benedetto. Grande fu la sua passione perl’archeologia, l’arte sacra, la storia monasti-ca e la liturgia. Il 26 giugno 1929, papa PioXI lo nominò arcivescovo di Milano; il 15luglio cardinale e, il 21 luglio, lo consacròvescovo nella suggestiva cornice dellaCappella Sistina. Ebbe così inizio la suamissione nella Chiesa Ambrosiana. La figura di Ildefonso Schuster, per 25 annialla guida della diocesi milanese, è affasci-nante e ha lasciato nella storia un’impron-ta indelebile. Fu chiamato: “l’abate di Dio”,“il facchino della chiesa ambrosiana”. Lasua giornata di preghiera e di lavoro (oraet labora) aveva inizio alle tre e trenta delmattino. Nella causa di beatificazione sonoemerse numerose testimonianze di fattiprodigiosi. Tra i tanti, quello miracolosoriconosciuto dalla Santa Sede, la guarigio-ne di suor Maria Emilia Brusati, affetta daglaucoma bilaterale che la condannavaalla cecità. Il 10 settembre 1956, chiese diessere accompagnata alla tomba del car-dinale in duomo. Qui pregò a lungo, guarìe continuò a vedere per oltre vent’anni,fino alla morte.Curiosa è la vicenda del famoso giornalista

Indro Montanelli. Fatto prigioniero dalle Sse condannato a morte, fece pervenire aSchuster una richiesta di aiuto, accompa-gnata da una medaglietta della Madonnada lui avuta in dono. “...Rimaneva il miste-ro della mancata fucilazione, - scrisseMontanelli - che si è svelato pochi mesi fa,quando, frugando negli archivi della Curiaper ricostruire l’opera del cardinale in que-gli anni bui, monsignor Crivelli ha scovato,con l’originale del mio biglietto, la copiadella lettera che Schuster aveva inviato adun’alta personalità tedesca... E quando gliriferii che mi consideravo vivo per miraco-lo, carezzandomi il dorso della manorispose sorridendo: sai figliolo, i miracoli cisono”.Anziano e malato, Schuster si ritirò nelseminario di Venegono dove si spense il30 agosto 1954. Si congedò dai suoiseminaristi con queste parole: “Voi deside-rate un ricordo da me. Altro ricordo non hoda darvi che un invito alla santità. La gen-te pare che non si lasci più convincere dal-la nostra predicazione, ma di fronte allasantità ancora crede, ancora si inginocchiae prega. La gente pare che viva ignara del-le realtà soprannaturali, indifferente ai pro-blemi della salvezza. Ma se un santoautentico, vivo o morto, passa, tutti accor-rono al suo passaggio. Ricordate le folleintorno alla bara di don Orione? Nondimenticate che il diavolo non ha pauradei nostri campi sportivi e delle nostre salecinematografiche, ha paura, invece, dellanostra santità”... Giovanni Paolo II lo pro-clamò beato il 12 maggio 1996.

STORIA LOCALE

“Storie di gente comunee di una Chiesa” - (18) -

dicevo dunque di quel ritaglio digiornale che mi ha suggerito dimodificare il programma dellenostre “storie”. Storie di perso-

naggi - non sempre comuni a dire il vero -che vennero però qui tra gente comune,in mezzo a povera gente di paese, tra umi-li contadini e piccoli artigiani. Quella notaannunciava testualmente: “Lunedì, 31agosto 2009, sarà celebrata nel duomo diMilano una messa solenne in memoriadel beato Alfredo Ildefonso Schuster a 55anni dalla morte”. Dopo il cardinal Andrea Ferrari, ecco il bea-to Ildefonso Schuster a Veduggio, in visitapastorale, per ben quattro volte. La primanel 1931. Ma lasciamo che sia monsignorEnnio Apeciti, responsabile diocesano del-l’ufficio per la causa dei Santi, a raccontar-ci di lui. “...Il fatto stesso che siamo quiancora a parlarne, è un segno della suasantità perché, come amava ripetere papaGiovanni Paolo II, la caratteristica dei Santiè la loro costante attualità, la capacità diparlare a ogni generazione. Quest’anno mipare che il cardinal Schuster ci possa aiu-tare a vivere l’anno sacerdotale, indetto daBenedetto XVI in occasione dei 150 annidella morte del santo curato d’Ars. Schu-ster ne avrebbe gioìto, perché durante ilsuo episcopato propose ai suoi preti lafigura del nostro novello curato d’Ars”. Sitratta di don Serafino Morazzone (1747-1822), il curato di Chiuso di Lecco, che dalgiorno della sua morte fu chiamato il ‘bea-to Serafino di Chiuso’. Non lo è ancora perla chiesa, ma lo è sempre stato per ilpopolo. Il cardinal Schuster era affascinatodalle descrizioni tramandate su don Serafi-no: “Questo parroco - scrisse - fu uno diquei sacerdoti straordinari che suscita ditanto in tanto il Signore e che sempre fio-rirono in tutti i secoli. Fatto secondo il cuo-re del Signore, ogni sua opera e ogni suaparola portava alla santificazione di sestesso e del suo prossimo”.Don Serafino era il suo ideale di sacerdo-te, quello che propose con l’esempio del-la sua vita e l’insegnamento instancabile.Desiderava essere santo e desideravasacerdoti santi. È bello pensare all’atten-zione che ebbe verso i due sacerdoti, ora‘beati’, che costellano il suo episcopato:don Luigi Monza e don Carlo Gnocchi. Ediceva: “Santi si è non per quanto si fa, maper come si ama”.Ildefonso Schuster nacque a Roma il 18gennaio 1880 da Giovanni, zuavo pontifi-cio e sarto, e da Maria Anna Tutzer. Graci-le e malato, passò l’infanzia a giocare allamessa. Rimase orfano di padre all’età di11 anni ed entrò nel monastero benedet-tino di S. Paolo fuori le Mura. I suoi com-

di Elvezio Mussi

Il beato cardinal Ildefonso Schuster Ildefonso Schuster: bronzo di F. Messin

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lontano possibile da casa, e questa fugadalla famiglia sarà la molla che farà scat-tare suo malgrado un tragico destino...“Vi perdono” di Angela Del Fabbro,e “Pietra di pazienza” dell’AfghanoAtiq Rahimi, sono altre novità degnedi nota, senza dimenticare “Qualun-que cosa succeda” di UmbertoAmbrosoli, Sironi editore pag. 317.Grazie alla lucida ricostruzione fatta dalfiglio Umberto, Vi si trova la storia diGiorgio Ambrosoli, liquidatore dellaBanca Privata di Michele Sindona, ucci-so a Milano per mano di un killer nel-l’anno 1979. Per gli itineranti della cultura segnalia-mo due importanti mostre che sonovisitabili a Milano: la prima quella del-l’artista Americano Edward Hopper(1882-1967) “il pittore della solitudi-ne” a palazzo Reale (14 ottobre-31Gennaio 2010), la seconda, quella diEmilio Longoni (1859-1932) “ritratti-sta d’emozioni” alla galleria d’artemoderna di V. Palestro 16, fino al 31Gennaio 2010.

BIBLIOTECA

Una giornata in bibliotecadi Santino Motta

Giorgio Faletti è presente nel sistemacon ben 72 copie, ed una richiesta dioltre 306 prenotazioni. Non va meglioper l’autore cult del momento, lo Sve-dese Larsson la cui trilogia (oltretuttoenciclopedica) ha dei tempi d’attesache statisticamente può superare i tremesi. Non parliamo di Dan Brawn eMichael Connelly, in quanto essendodelle novità editoriali sono ancora infase di catalogazione. Per chi nel frattempo volesse ingannarel’attesa, possiamo proporre l’ultimolibro d’Orhan Pamuk “il Museo del-l’innocenza” Einaudi, pp 585. È il pri-mo romanzo che lo scrittore turco offreai propri lettori dopo il Nobel conferito-gli nel 2006. Vi si narra la struggentepassione di un rampollo dell’alta bor-ghesia ottomana per una giovane lon-tana parente, in una Turchia degli annisettanta al bivio tra oriente e occidente.In questa narrazione il protagonistacrea un vero e proprio museo, in cuiconserva piccoli oggetti sottratti all’ama-ta, e questi sono destinati nel tempo aperpetuare la memoria di quell’amoreimpossibile, fino a quando...Un altro libro di sicuro interesse è“Indignazione” di Philip Roth,Einaudi pag. 152, ambientato nell’Ame-rica degli anni cinquanta. È la storia diuno studente diciannovenne dal brillan-te futuro universitario, costretto dallesoffocanti attenzioni di un padre troppoapprensivo a cercarsi un college il più

domenica 15 novembre, labiblioteca ha offerto (durantei festeggiamenti della festa diSan Martino) alcune iniziative

che hanno riscontrato successo di pub-blico. Si è messo a disposizione delvisitatore un piccolo patrimonio di libri“svecchiati”, o addirittura novità edito-riali, offerte quest’ultime da alcune gen-tili lettrici, creando così delle buoneoccasioni d’acquisto a pochi euro dispesa. Il gruppo fotografico “Mister Clik” haallestito una mostra a tema libero, enella stessa giornata è stato presentatoil libro “Della vita d’Alfredo” dell’autriceVeduggese Paola Cereda (se ne parla inaltra parte del giornale). Lo svecchiamento dei libri da parte del-la biblioteca è un atto dovuto, le cuicause vanno dall’usura dovuta al presti-to, all’obsolescenza bibliologica, all’o-blio letterario...La biblioteca Veduggese è parte inte-grante del gruppo “brianzabiblioteche”,che permette ai propri utenti l’accessoad un patrimonio librario immenso(sono 35 i comuni che vi aderiscono),e grazie al prestito interbibliotecario siha l’opportunità tramite pc (muniti direlativa tessera e password) di gestire iprestiti e i rinnovi direttamente da casapropria. Si potrà così notare che lerichieste di prestito seguono di paripasso le classifiche dei libri più vendu-ti, basti pensare che l’ultimo libro di

un CORSO di ITALIANO per adul-ti stranieri con regolare documen-tazione di residenza, costi contenuti,orari pre-serali o serali, presso i localidi via Piave 2.In caso di eccessivo numero di iscrit-ti la priorità verrà data ai residenti aVeduggio.

e un CORSO DI INGLESE peradulti, PRINCIPIANTI, costi modi-ci, orari pre serali o serali semprepresso la Biblioteca.

Negli orari di apertura si raccoglie-ranno le adesioni, fino al 31 gennaio2010, dopodichè partiremo.

Cerchiamo anche VOLONTARI oSTUDENTI in grado di condurrele lezioni.Info: Tel 0362.911021da lunedì a venerdì 14:30 - 18:30sabato 10:00 - 12:30

mail: [email protected]@brianzabiblioteche.it

È un progetto a cura dell'AssesoratoBiblioteca, Cultura e Relazioni Inter-culturali

La nostraBiblioteca Comunale

desidera organizzare

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Cruciverba

RebusRegione fra il fiume Giordano e Gerusalemme:

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Ridiamoci sopraSoluzioni

Rebus:Estrema Giudea Settentrionale

Cruciverba:

pagina a cura di

Massimiliano Cattaneo

Lo sapevi che...

La Giubiana è un antichissima festa chealcuni considerano un’eredità celtica. L’origine del nome è incerta ma talunisostengono che derivi dal culto delladivinità di Giunone (Joviana) oppure daquello di Giove, più probabile, ancheper la coincidenza in cui cade: l’ultimogiovedì di gennaio.Deriverebbe dunque la sua origine dal-l’aggettivo giovia e quindi Giobia.

Orizzontali1. Paese della Brianza famoso per il suo Presepe vivente di S. Stefano allestito lungo il fiume Lam-bro - 7. Il Mr. Protagonista di “Sex and the City” - 10. Il “Taglia” della serie televisiva con protagoni-sti due chirurghi plastici di Miami - 11. Giovanotti addetti al servizio di una bottega - 13. Personifi-cazione del vento di ponente - 15. Suvvia - 16. Condizione inglese - 17. Iniziali di Crippa, sindacodi Veduggio nel 1970 - 18. Noi senza di me - 19. Locazioni - 22. Così inizia il famosissimo Carme85 di Catullo - 24. Protagonista del film di fantascienza “The Matrix” - 25. Italian Rolling Street Batt-le - 27. Iniziali di Cassano - 28. Taranto - 30. Marca di Prodotti Tecnologici - 32. Associazione inVeduggio iscritta al F.I.B. - 35. L’inizio dei “laciadei” - 36. Nato sotto cattivi auspici - 37. Perturbazio-ni che si propagano attraverso lo spazio - 39. Genere di musica riconducibile ad una specificapopolazione o cultura - 41. Azienda Veduggese leader nella produzione di accessori e componentiper mobili - 42. Uno dei quattro elementi “classici” - 43. Preposizione.

Verticali1. Associazione con sede in piazza Italia - 2. Azienda Veduggese leader nella produzione di acces-sori e componenti per mobili - 3. Filtro elettronico per attenuare le frequenze alte e lasciar passa-re le basse (sigla) - 4. Gruppo con sede a Veduggio produttore di viti e bulloni - 5. Secondo la filo-sofia cinese è l'eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre attraverso tutta la materia del-l'Universo - 6. Serie televisiva ambientata in un pronto-soccorso - 7. Elemento radioattivo prodot-to artificialmente che si decompone in pochi secondi - 8. Tasto della tastiera di un pc - 9. FestaContadina che cade l’ultimo giovedì di Gennaio - 12. Parco con tanti animali - 14. L’anno scorsone è stata abolita quella sulla prima casa - 18. Le loro tombe sono custodite dal mausoleo di SanSalvatore - 20. Immagine ottenuta grazie alla luce - 21. Breve spezzone promozionale di un film -23. Storico partito politico Italiano di ispirazione cristiana - 26. Riempirà di dolci o carbone le nostrecalze - 29. Società produttrice di qualsiasi cosa fornitrice ufficiale di Willy il Coyote - 31. Atti religio-si - 32. La grande “esplosione” che diede inizio all’universo - 33. L’inizio della catastrofe - 34. “delluogo” per i romani - 35. “Flatulenza” in brianzolo - 38. Digital Video - 40. L’ex partito di Fini.

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27 NOTIZIE UTILI

ORARIO UFFICI Servizi demograficilunedì - sabato . . . . . . . . . . . 9.00 - 12.15giovedì pomeriggio . . . . . . . 17.00 - 18.00

Ufficio tecnicomartedì e venerdì . . . . . . . . . 9.00 - 12.15sabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.00 - 11.00

Ragioneria/tributimartedì e venerdì . . . . . . . . . 9.00 - 12.15giovedì pomeriggio . . . . . . . 17.00 - 18.00

Servizi socialilunedì, mercoledì, giovedì . . 9.00 - 12.15giovedì pomeriggio . . . . . . . 17.00 - 18.00

Segreteria/protocollolunedì - sabato . . . . . . . . . . . 9.00 - 12.15

Bibliotecalunedì - venerdì . . . . . . . . . 14.30 - 18.30sabato . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.00 - 12.30

ORARIO STRUTTURE COMUNALICimiterodal 1/3 al 15/11 . . . . . . . . . 7.30 - 19.00dal 16/11 al 28/2 . . . . . . . . 7.30 - 17.00

Centro raccolta RifiutiMercoledì . . . . . . . . . . . . . . 14.00 - 17.00Sabato . . . . . 9.00 - 12.00/14.00 - 17.00

CDO Piazza del Lavoro diMonza e Brianza SeregnoSportello di Veduggioc/o Distretto Sanitario - via S. Antonio 61° e 3° lunedì del mese . . 15.00 - 18.00Tel. 0362.959047

ORARIO RICEVIMENTOGerardo FUMAGALLISindaco, Personale, imprenditorialità, com-mercio, protezione civile, programmazioneeconomica, tributi, bilancio, affari generalimartedì . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18.30 - 19.30giovedì . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19.00 - 20.00(entrambi i giorni solo su appuntamento)

Augusto DEGLI AGOSTIVice Sindaco, Assessore all’artigianato, realizzazio-ne del programma, sicurezza, servizi demografici,polizia localesabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.30 - 12.00mercoledì . . . . . . . . . . . . . . . . 18.00 - 19.00(solo su appuntamento)

Mario CURTOAssessore famiglia e politiche sociali, lavoro edoccupazionelunedì e mercoledì . . . . . . . . 18.00 - 19.00(solo su appuntamento)

Silvia CEREDAAssessore alla cultura e relazioni interculturali,tempo libero, biblioteca, politiche giovanili, valo-rizzazione del volontariato e delle associazionisabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8.30 - 10.30(solo su appuntamento)

Elisabetta RONCALLIAssessore all’istruzione ed educazione, identità etradizioni locali, tutela e sostenibilità del territoriosabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.00 - 11.00(solo su appuntamento)

Flavio CORBETTAAssessore alla valorizzazione e manutenzionedel patrimonio e dei beni pubblici, decoro,arredo urbano, sportSabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.30 - 12.00Luigi Alessandro DITTONGHIAssessore alle grandi opere e infrastrutture, urba-nistica, piani attuativi, PIP e PEEP, piani di inte-grati di lottizzazione e di recupero, edilizia privataSabato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.30 - 10.30(solo su appuntamento)

Orari degli ambulatori mediciDR. GIUSEPPE PALOMBI

VEDUGGIO RENATELUN. 10.30-12.15 15.00-18.00MAR. 10.30-12.15 16.00-19.30MER. - 08.30-10.30GIO. 10.30-12.15 15.00-18.00VEN. 10.30-12.15 16.00-19.30SAB. - -

DR.SSA IRENE MOTTADELLIVEDUGGIO BRIOSCO

LUN. 18.30-21.30 16.15-17.15MAR. 18.00-21.00 -MER. 09.30-13.30 15.00-16.00GIO. 18.00-21.00 -VEN. 18.00-21.00 16.00-17.00SAB. - -

DR.SSA M. GRAZIA MARTINOVEDUGGIO BRIOSCO CAPRIANO

LUN. - 18.30-20.00 -MAR. - 10.00-11.00 -MER. 11.00-12.00 10.00-11.00 09.00-10.00GIO. 17.00-18.00 - 18.15-19.00VEN. 11.00-12.00 10.00-11.00 09.15-10.00SAB. - - -

DR. GIUSEPPE USUELLIVEDUGGIO RENATE

LUN. 17.00-18.00 18.30-20.00MAR. 9.00-10.00 10.30-12.00MER. 9.30-12.30 11.00-12.30GIO. 9.00-10.00 10.30-12.00VEN. 9.00-10.00 10.30-12.00SAB. - -

DR. ALBERTO BOZZANIRENATE CAPRIANO

LUN. 17.30-19.30 15.00-16.30MAR. 08.30-10.30 11.00-12.00MER. 15.00-18.00 18.30-19.30GIO. 18.30-20.00 15.30-17.30VEN. 17.30-20.00 15.00-16.30SAB. - -

DR. RENATO CALDARINIVEDUGGIO RENATE

LUN. 16.00-18.00 08.30-11.30MAR. 09.00-10.00 15.00-18.00MER. - 08.30-11.30GIO. 09.00-10.00 15.00-18.00VEN. 09.00-10.00 11.00-12.00 14.00-16.00SAB. - -

DR.SSA ROBERTA RIGAMONTIVEDUGGIO BRIOSCO

LUN. 17.00-18.00 14.00-15.00 MAR. 10.30-12.00 -MER. 16.45-17.45 18.00-19.00GIO. 10.30-12.00VEN. 15.15-16.00 14.00-15.00SAB. - -

NUMERI UTILIComune centralino . . . . . . . . 0362.998741Fax . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0362.910878Ufficio segreteria . . . . . . . . 0362.998741-1Ufficio demografici . . . . . . 0362.998741-2Ufficio tecnico . . . . . . . . . . 0362.998741-3Ufficio finanziario . . . . . . . . 0362.998741-4Ufficio tributi . . . . . . . . . . . 0362.998741-5Ufficio Vigili . . . . . . . . . . . . 0362.998741-6Ufficio Servizi Sociali . . . . . 0362.998741-7Protezione civile . . . . . . . . . . 0362.928023Biblioteca . . . . . . . . . . . . . . . . 0362.911021Centro sportivo . . . . . . . . . . . 0362.910494Centro anziani . . . . . . . . . . . . 0362.910306Scuola materna . . . . . . . . . . . 0362.911230Scuola elementare . . . . . . . . 0362.911138Scuola media . . . . . . . . . . . . 0362.924112Parrocchia . . . . . . . . . . . . . . . 0362.911025Ufficio postale . . . . . . . . . . . . 0362.998012Farmacia . . . . . . . . . . . . . . . . 0362.911468Emergenza sanitaria . . . . . . . . . . . . . . . 118Ospedale Carate . . . . . . . . . . . . 0362.9841Guardia medica . . . . . . . . . . . . 840500092Croce Bianca . . . . . . . . . . . . . 0362.915243Carabinieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112Carabinieri Besana . . . . . . . . 0362.967750Polizia Stradale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113Vigili del Fuoco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115Vigili del Fuoco Carate . . . . 0362/903622Soccorso ACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116Acquedotto centralino . . . . . . . 02.895201Acquedotto segnalazioni . . . . 800.175.571Gas – Ufficio E.On . . . . . . . . 0362.995527Gas Pronto Intervento . . . . . . 840.001.122Gas Egea Comm.le . . . . . . . 0362.915260ENEL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 800.900.800Casa di Accoglienza “Madre Teresa di Calcutta” . . 0362.928059

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