IL SAPORE DI FEROLETO - famigliasannicodemo.italtrimenti non possiamo”, assicura Francesco....

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Periodico della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Feroleto Antico N. 2 - Anno I IL SAPORE DI FEROLETO Maggio 2016

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Periodico della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Feroleto Antico

N. 2 - Anno I

IL SAPORE

DI FEROLETO

Maggio 2016

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EDITORIALE ............................................................................................... 3 ANNUNCIO E CATECHESI ...................................................................... 4

L’INDICAZIONE DEL PAPA Lo Spirito spinge a riscattare poveri e oppressi ......... 4 LA RIFLESSIONE DEL VESCOVO Giubileo Straordinario della Misericordia ......... 5 L’ANGOLO DEL PARROCO La vocazione di un profeta: la conversione ............... 6 RISONANZA AL VANGELO La donna adultera ....................................................... 7 SPIRITUALITÀ Invocare e benedire Dio in ogni prova.......................................... 9 IL QUIZ DELLA SECONDA C Conosciamo la Bibbia ........................................... 10 IL PENSIERO DEI PICCOLI ....................................................................................... 11

SCRITTI ED EVENTI ............................................................................... 12 MEMORIE E SUGGESTIONI A Feroleto una Sede di Radio Maria ........................ 12

Ricordi del passato .................................................. 14 AMBIENTE E SOCIETA’......................................................................... 15

EVENTI E RICORRENZE 17° Anniversario della scomparsa di don Giulio .......... 15 ATTIVITÀ LAVORATIVE E SOCIALI Visita alla locale Casa di Riposo… ............. 17 OSSERVATORIO XX Giornata Bambini Vittime ................................................. 19 AREOPAGO L’Adolescenza ................................................................................ 21 SCOPERTE ED INVENZIONI La Magia dei Colori ................................................. 23

CRONACA .................................................................................................. 25 DIARIO PARROCCHIALE ......................................................................................... 25 LENTE DI INGRANDIMENTO Preghiera (della Parola) nello Spirito Santo ........... 27 PASTORALE PARROCCHIALE Orario delle Attività Pastorali .............................. 29 LA CHIESA NEL MONDO Mons. Paglia in Nigeria… ......................................... 31 VITA DIOCESANA La Concattedrale di Lamezia come spinta di unificazione ... 32 SUCCEDE A FEROLETO ........................................................................................... 33 IL FATTO DEL MESE Fer. Pi. Volley realtà sportiva locale “sconosciuta” .......... 34 DAL VILLAGGIO GLOBALE Usa-Cuba, riparte il turismo culturale .................... 36

VARIE ......................................................................................................... 37

CRUCIVERBA E DINTORNI ...................................................................................... 37 LA RICETTA DEL MESE .......................................................................................... 38

SOMMARIO

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Cari lettori,

non c’è due senza tre! Giunti al terzo

numero, non calza affermazione

migliore di questa, anche se le fatiche

non mancano per portare avanti

quest’idea con perseveranza e

puntualità.

In occasione dell’organizzazione della

festicciola in onore di San Giuseppe, che si è svolta l’ultimo 30 aprile, mi sono

personalmente preoccupato della parte burocratica, o meglio detto

“amministrativa”, presentando le varie documentazioni richieste agli enti

competenti. A festa fatta sono stato chiamato da uno degli enti, il cui

funzionario mi comunicava che la documentazione presentata era carente,

indicandomi un elenco infinito di cose mancanti.

Essendo anch’io di professione un funzionario pubblico chiamato ad istruire

pratiche, mi è venuto spontaneo pensare a quanto sia diventato complicato fare

anche una qualunque cosa semplice.

In un’era di forte sviluppo delle tecnologie di informatizzazione, e sentendo le

affermazioni dei nostri governanti, che si vantano di aver messo in campo la

semplificazione amministrativa, la dematerializzazione della carta, e

quant’altro, mi chiedo come sia possibile che nulla cambi.

Sentiamo parlare che, per contrastare la malavita, la corruzione, gli infortuni

sul lavoro, la sicurezza delle nostre case, sono state fatte nuove leggi… Eppure

si continua ad uccidere, a corrompere, a morire sul posto di lavoro ed a causa

di eventi calamitosi…

Credo fermamente che i problemi sopra citati non si risolvono cambiando le

leggi, ma rispettandole da parte di noi tutti. Il cambiamento deve avvenire nelle

singole persone, che sono chiamate a vivere nel rispetto delle regole e degli

altri… Basterebbe essere rispettosi di una sola Legge per non infrangere i

codici sopra citati, ed è…. la Parola di Dio!

Buona lettura

di Valentino Falvo

Editoriale

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ANNUNCIO E CATECHESI

Il Papa: Lo Spirito spinge a riscattare poveri e oppressi

di Sua Santità Papa Francesco

tratto da News.Va del 02 -05-2016

All’interno del discorso rivolto alla

delegazione dei Padri Mercedari,

ricevuta in udienza in Vaticano, in

occasione del Capitolo generale

dell’Ordine, giunto agli 800 anni di vita,

Papa Francesco si è così espresso:

“… La vera vita dell'Ordine va ricercata nel continuo sforzo di adattarsi e

rinnovarsi, al fine di dare una risposta generosa alle reali esigenze del mondo

e della Chiesa, restando fedeli al patrimonio perenne di cui siete depositari”.

“La nostra professione religiosa è un dono e una grande responsabilità” messo

in “vasi di creta”, dunque – ribadisce il Papa – “noi non confidiamo nelle

nostre forze, ma ci affidiamo sempre alla misericordia di Dio” e i “pilastri che

ci sostengono”, sottolinea, sono “la vigilanza, la perseveranza nella preghiera

e la cura della vita interiore”. Solo “con questo spirito” – come indica il

secondo vocabolo del titolo-guida – “è possibile parlare realmente di profezia,

altrimenti non possiamo”, assicura Francesco. Profeta, soggiunge, è un

“inviato” che ha ricevuto “un dono dello Spirito” per servire il popolo di Dio:

“Il profeta sa andare alle periferie, alle quali si avvicina libero da bagagli. Lo

Spirito è un vento leggero che ci spinge in avanti. Evocare ciò che mosse i

vostri Padri e dove li diresse, ci impegna a seguire i loro passi. Loro furono in

grado di restare come ostaggio accanto ai poveri, agli emarginati, agli esclusi

della società, per consolarli, soffrire con loro (…) E questo un giorno dopo

l'altro, nella perseveranza e nel silenzio di una vita libera e generosamente

donata”.

Seguire questi predecessori, prosegue Francesco, è comprendere che, per

riscattare i più poveri dalla miseria che li imprigiona, “dobbiamo farci piccoli”,

pronti a “proclamare l'anno di grazia del Signore” a “tutti coloro – conclude –

cui siamo mandati”…

L’Indicazione del Papa

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Giubileo Straordinario della Misericordia

di S. E. Mons. Luigi Cantafora

tratto dalla Lettera Pastorale “Il Signore ci ha chiamati e ci ha inviati”

… Domenica 13

dicembre, è stata aperta

solennemente la Porta

Santa nella Chiesa

Cattedrale di Lamezia

Terme. Ancora siamo

pieni di stupore per come

la nostra Chiesa ha vissuto

quel giorno di grazia. Ma,

si tratta appunto solo

dell’inizio! E questo ci

riempie di gioia e di speranza. L’Anno Santo è un anno «per riscoprire che

Gesù di Nazaret con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona,

rivela la misericordia di Dio». La buona notizia del Vangelo che deve

risuonare sulle nostre labbra è proprio questa: «che la misericordia di Dio sarà

sempre più grande di ogni peccato e nessuno può porre un limite all’amore di

Dio che perdona». «Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco

delle imposte, e gli disse: “Seguimi” (Mt 9,9). Vide non tanto con lo sguardo

degli occhi del corpo, quanto con quello della bontà interiore. Vide un

pubblicano e, siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse –

miserando atque eligendo –, gli disse: “Seguimi”».

In questo brano, tratto dalle omelie di San Beda, è contenuta

l’espressione scelta da Papa Francesco come suo motto: «Miserando atque

eligendo». Riflettere su queste due brevissime parole, ci ricorda che Gesù in

un unico atto d’amore, mentre ha compassione di noi peccatori (miserando) ci

sceglie (eligendo) per farci suoi collaboratori nell’opera di salvezza. Nessuno

perciò può vivere e servire nella Chiesa senza ricordare che lo fa perché Dio

ha misericordia di lui e in lui è fiducioso al punto di farlo missionario a Suo

nome. …

ANNUNCIO E CATECHESI La Riflessione del Vescovo

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di Sac. Tommaso Boca

La vocazione di un profeta: la conversione. (prima parte)

Contestualmente all’accettazione dell’auto-

rivelazione di Dio, attraverso la fede, l’uomo

scopre di essere un peccatore, si accorge di

essere lontano dalla pienezza di vita di Dio,

lontano dal vivere nella verità, nella giustizia e

nell’amore, incapace di sostenere la presenza

amorevole del Signore. L’uomo si accorge

ancora di vivere in una realtà sociale immersa nel

peccato, dove ci sono strutture di peccato oltre

che i peccati personali.

È l’esperienza vissuta dal profeta Isaia, il quale

così si esprime: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure

io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei

occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti" (Is 6,5b). È la stessa esperienza

vissuta da San Pietro, il quale, dinanzi al riconoscimento della gloria di Dio

nell’operare di Gesù, così esclama: “Allontanati da me che sono un peccatore”.

Dinanzi a questo riconoscimento di peccato e debolezza, che implica una

richiesta di aiuto, il Signore viene in soccorso dell’uomo e lo giustifica, lo

risana riguardo al passato e lo rende capace di un sano comportamento

riguardo al futuro. E’ ciò che avviene per Isaia e per Pietro, è ciò che avviene

per ogni credente nel sacramento del Battesimo.

Nel prosieguo dei brani biblici citati, infatti, possiamo leggere riguardo ad

Isaia: «Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone

ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi

disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità

e il tuo peccato è espiato"» (Is 6,6-7). La stessa cosa, implicitamente, avviene

per l’apostolo Pietro: « Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai

pescatore di uomini"» (Lc 5,10b).

ANNUNCIO E CATECHESI L’Angolo del Parroco

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di Francesco Torchia

(continua )

La donna adultera

Gesù si avviò verso il monte degli ulivi. Ma al mattino

si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da

lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora

gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa

in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero:

“Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante

adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di

lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.

Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si

chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano

nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la

pietra contro di lei”. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne

andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era

là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha

condannata?”. Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù disse: “Neanch’io ti

condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. (Gv 8, 1-11)

Gesù mentre si trova nel tempio insegnando la parola del Padre, viene

interrotto dagli scribi e i farisei che tentano di tendergli una trappola. Infatti

conducono davanti a Lui una peccatrice colta in flagranza di adulterio

chiedendogli se secondo Lui la donna dovesse essere lapidata, per come

stabilito dalla legge di Mosè. Se Gesù si fosse proposto contro la lapidazione,

poteva essere accusato di andare contro la legge dei profeti mentre, invece,

pronunciandosi a favore avrebbe rinnegato il suo insegnamento improntato sul

perdono e la misericordia.

Gesù risponde a questa provocazione, in modo quasi imperturbabile, dicendo

“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. A questo punto gli

accusatori, uno ad uno, si allontanano dalla scena, lasciando da soli la

peccatrice e Gesù.

Con le parole “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di

lei”, Gesù non vuole essere certamente permissivo nei confronti del male,

come l’adulterio. Le sue parole: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”, dicono

chiaramente quale deve essere il comportamento nei confronti del peccato e

come rispettare il comandamento di Dio.

ANNUNCIO E CATECHESI Risonanza al Vangelo

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(continuazione)

Gesù vuole mettere a nudo l’ipocrisia dell’uomo che si fa giudice della sorella

peccatrice, senza riconoscersi egli stesso peccatore. Sottolineando così, con le

sue parole, la nota sentenza: “Non giudicate per non essere giudicati; perché col

giudizio con cui giudicate, sarete giudicati” (Mt 7,1-2).

Parlando in questo modo, Gesù si rivolge anche a quelle persone che

condannano gli altri senza appello, non tenendo conto del pentimento che può

sorgere nel cuore del colpevole. E mostra chiaramente qual è il suo

comportamento nei confronti di chi fallisce: aver misericordia. Quando quegli

uomini si sono allontanati dall’adultera, “sono rimasti in due – dice Agostino,

vescovo di Ippona -: la miseria e la misericordia” [Commento al Vangelo di

Giovanni 33,5].

Per mettere in pratica questa Parola dobbiamo ricordarci che, di fronte a

qualsiasi nostro fratello o sorella, pure noi siamo peccatori. Tutti abbiamo

peccato e, anche se ci sembra di non essere incorsi in grossi sbagli, dobbiamo

sempre tener presente che ci può sfuggire il peso delle circostanze che hanno

indotto altri a cadere così in basso, ad allontanarsi in simile modo da Dio.

Come ci saremmo comportati nei loro panni?

Anche noi, a volte, rompiamo il legame d’amore che deve unirci a Dio, non

siamo stati fedeli a lui. Se Gesù, unico uomo senza peccato, non ha lanciato la

prima pietra contro l’adultera, nemmeno noi possiamo farlo contro

chicchessia.

E allora: aver misericordia verso tutti,

reagire contro certi impulsi che ci spingono

a condannare senza pietà; dobbiamo saper

perdonare e dimenticare. Non mantenere

nel cuore residui di giudizi, di risentimenti,

dove possono covare l’ira e l’odio che ci

allontanano dai fratelli. Veder ognuno

come se fosse nuovo.

Avendo in cuore, al posto del giudizio e della condanna, l’amore e la

misericordia verso ciascuno, lo aiuteremo ad iniziare una vita nuova, gli

daremo coraggio ogni volta per ricominciare.

ANNUNCIO E CATECHESI

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Invocare e benedire Dio in ogni prova

"… O Signore, che hai voluto che io sperimen-

tassi la tentazione e la prova! Non posso evitarla,

ma sento che devo rifugiarmi in te, perché tu mi

aiuti a trasformare questa situazione penosa in

un’occasione a me favorevole. …

…. Concedimi, anche questa volta, la forza di

sopportare la prova. Aiutami mio Dio, e non avrò

paura di nulla, costi quel che costi. …” (da

L’Imitazione di Cristo, Libro IV, Capitolo XXIX).

Credo che, almeno una volta, nella vita ci

siamo trovati in una situazione di difficoltà

da dover chiedere aiuto a Dio.

Questo non fa di noi esseri deboli, bensì

persone messe alla prova che cercano rifugio

e coraggio nel Signore.

Quanto detto sopra è solo il mio punto di vista, ma soprattutto è la mia piccola

“esperienza” maturata in un breve percorso di vita.

Infatti, sino a poco tempo fa non mi rendevo neanche conto che Dio fosse

sempre e costantemente accanto a ognuno di noi.

Lo immaginavo vicino solo al momento della Nostra richiesta.

Adesso, invece, riesco a sentirlo, vederlo tramite segnali da Lui mandati che

si potrebbero confondere come COINCIDENZE, ma non perché sia diventata

più intelligente, ma solo perché sto imparando ad apprezzarlo sempre più nelle

piccole cose.

Inoltre, la vita non è fatta solo di “piccole cose” ma anche di grandi ostacoli

che spesso ci sembrano insormontabili.

E proprio in questi casi che dobbiamo affidarci a Lui dicendo: “Signore sia

fatta la Tua volontà” (Mt 26,42) perché Dio solo sa quanto noi possiamo o non

sopportare la tentazione/difficoltà e solo Lui ci aiuterà ad uscirne.

Penso anche che, chi crede e prega in maniera sincera riesce a superare tutto e

a sconfiggere il male.

di Teresa Masi

Spiritualità ANNUNCIO E CATECHESI

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Conosciamo la Bibbia

1) Chi volle Dio come re di Israele intorno al 1000 a.C.?

Davide Giacobbe Isacco

Risposta A: Perché Dio disse a Davide di guidare il proprio popolo come

aveva fatto con il suo gregge. Davide figlio di Iesse, è stato il secondo re

d'Israele durante la prima metà del X secolo a.C. La figura di Davide è di

particolare importanza per il Cristianesimo: da Davide discende Giuseppe,

padre putativo di Gesù, il quale in tal modo diventa egli stesso discendente di

Davide.

2) A chi Dio diede i 10 comandamenti?

Abramo Mosè Davide

Risposta B: Perché doveva guidare a fare opere buone e giuste il proprio

popolo, che si trovava in fuga dall’Egitto.

3) Su quale monte Dio diede i 10 comandamenti a Mosè

Oreb Sinai Everest

Risposta B: I 10 comandamenti vengono descritti nell’Esodo 20, 1-17. Mosè

salì sul Monte Sinai e ricevette da Dio i Dieci Comandamenti o Leggi, scritti

su due tavole di pietra da una parte e dall’altra. La scrittura era la scrittura di

Dio. Questa era la prima volta che Mosè salì la montagna. Dopo, si accese l’ira

di Mosè quando vide l’idolatria del popolo e distrusse le due tavole di pietra.

Così ritornò una seconda volta sul Sinai e Dio gli diede un’altra coppia.

Insieme ai dieci comandamenti, Mosè ricevette altre regole di vita per guidare

il popolo d’Israele, incluse le istruzioni per costruire il Tabernacolo.

di Mattia Astorino, Angela Astorino e Maria Cristina Mascaro

con la collaborazione di Astorino Giuseppe

Il Quiz della Seconda C ANNUNCIO E CATECHESI

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Prima elementare

Cara Madonnina grazie per averci dato la vita e perché possiamo andare al

catechismo. Prega per noi bambini, per gli ammalati e per tutti quelli che hanno

bisogno di te….

Seconda elementare

Cara Madonnina nostra adorata Sei la nostra vita, ci hai donato il cuore e noi

ti amiamo tanto. Tutte le sere ti preghiamo per far stare bene tutte le persone

del mondo. Amen.

Terza elementare

Cara Madonnina, tu che sei meravigliosa e Santa proteggi tutti: chi ci vuole

bene e chi ci vuole male; fai che non ci sia la guerra altrimenti i nostri cuoricini

piangono. Infine ti ringraziamo per averci dato dei genitori così.

Quarta elementare

Oh Madonnina nostra, noi tutti ti preghiamo affinché tutte le persone del

mondo abbiano il necessario per vivere e anche un posto caldo dove tornare.

Inoltre ti preghiamo affinché i nostri familiari stiano sempre bene.

Quinta elementare

Maria Santissima, che sei madre di Gesù e madre nostra, tu che ci osservi e ci

proteggi ottienici la luce di Gesù per questo mondo. Ottieni tanti interventi di

salvezza anche miracolosi per tutti gli uomini e per ogni uomo.

Il Pensiero dei Piccoli ANNUNCIO E CATECHESI

a cura di Angela Fazio

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A Feroleto una Sede di Radio Maria

La Sede territoriale APS di

Radio Maria apre in Calabria,

a Feroleto Antico, nel mese

di dicembre del 2010, ma

viene inaugurata il 26

maggio 2012. Un risultato

molto importante per la

nostra comunità, conseguito

a pochi anni dalla nascita

dello Studio mobile

Catanzaro-Crotone. Ricordo

con molta gioia quando mi è

stata data la possibilità di

aprire una delle venti sedi di

Radio Maria in Italia, una sede per la Calabria proprio nel mio piccolo paesino,

accolta con un vistoso entusiasmo da tutta la popolazione.

Tre giorni di festa hanno fatto da cornice a questo evento, caratterizzata da una

fiaccolata dalla chiesa di Santa Maria Maggiore al Santuario di Dipodi, da una

funzione liturgica celebrata da Mons. Vincenzo Rimedio, Vescovo oggi

emerito della Diocesi Lametina e, a conclusione del tutto, da un Convegno

dal tema “Radio Maria: la sfida di una radio cattolica nel contesto mediatico

contemporaneo”, al quale ha partecipato il presidente Nazionale dell’emittente

cattolica, Emanuele Ferrario, il quale ha illustrato la storia di questo progetto

e le finalità che animano la sua missione nel mondo.

“L’avventura di Radio Maria – ha raccontato Ferrario - è iniziata nel gennaio

del 1987, quando si è costituita l’Associazione Radio Maria, la quale rilevava

l’omonima radio di dimensione parrocchiale. Era allora il tempo in cui in Italia

le parrocchie, le diocesi e i gruppi religiosi facevano a gara per occupare l’etere

libero dalle frequenze. Quel fervore di iniziative ha ottenuto risultati positivi,

tanto che ora sono oltre trecento le radio di proprietà ecclesiale in Italia, unite

di Ugo Gigliotti

SCRITTI ED EVENTI Memorie e Suggestioni

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(continuazione)

fra loro dal progetto culturale della Conferenza episcopale. Negli anni a

seguire Radio Maria con i suoi programmi a carattere religioso e sociale ha

conquistato il mondo intero riuscendo a trasmettere in tutti i continenti”.

I festeggiamenti per la nuova sede hanno raggiunto l'apice con l'arrivo di

monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro –

Squillace, con il quale si è proceduto all'inaugurazione della sede alla presenza

di autorità civili, religiose e militari. Il taglio del nastro è spettato a monsignor

Bertolone, affiancato, fra gli altri, dal presidente nazionale di Radio Maria, dal

sindaco di Feroleto Antico, Pietro Fazio, dal presidente del Consiglio

Provinciale di Catanzaro, Peppino Ruberto, dal Parroco. L'arcivescovo

Bertolone ha anche benedetto i locali, non mancando di augurare a tutti un

buon lavoro.

A precedere l'evento augurale è stata la celebrazione della santa messa

presieduta dall'Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e animata dal

Coro polifonico del conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia.

Monsignor Bertolone, dopo essersi complimentato con Ferrario per l'opera

missionaria svolta da radio Maria, ha espresso parole di sostegno e di

incoraggiamento per i volontari della Radio, incitandoli ad andare avanti con

amore e devozione.

Oggi Radio Maria è una

realtà molto importante

ed ogni venerdì sera

affluiscono nella sede di

Feroleto Antico gruppi

provenienti da tutta la

Calabria, per collegarsi

dalla sede stessa a Radio

Maria e pregare in

collegamento con tutto

il mondo.

SCRITTI ED EVENTI

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Ricordi del passato

Voglio condividere in questo giornalino alcune preghiere in dialetto che

recitava la mia cara nonna paterna e che lei intitolava

"E Cose Sante”

Preghiara da matina

SCRITTI ED EVENTI Memorie e Suggestioni

di Angela Fazio

È fattu juarnu e mandu nu salutu

Allu core de Gesù nsacramentatu,

E mu me dune forza e puru aiutu

Ppe nun cadire ntr’ancunu peccatu

A purità ccu l ‘Avembaria

Aiutare tu, Madonna mia!

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(continua )

17esimo Anniversario della scomparsa di don Giulio Fazio

Il 25 aprile scorso è stata la

ricorrenza del 17esimo anniversario

della scomparsa di don Giulio

Fazio.

Avendo parlato molto in questi

ultimi mesi di questo nostro

parroco-poeta in seguito alla

pubblicazione del mio ultimo libro a

lui dedicato, desidero riportare

qualche stralcio di una recensione

alle poesie di Giulio redatta da don

Natale Colafati, sacerdote e letterato

lametino scomparso qualche giorno

fa.

Due vecchi compagni di seminario,

due amici, due sacerdoti della Curia

lametina, ma anche due letterati

calabresi che hanno “sacrificato”

luci ed allori della loro vocazione

artistica e letteraria alla vocazione religiosa, due persone umili che hanno

scelto si servire gli altri e di impegnarsi nel loro ministero pastorale.

Certo, ognuno di noi, come concittadini, amici, compagni di scuola,

parrocchiani custodisce dentro di se un ricordo di DON GIULIO FAZIO, non

solo come sacerdote ma anche come uomo, come artista e soprattutto come

poeta dialettale.

Ma vediamo come don Natale Colafati nel 1983 su una rivista calabrese

(Calabria Letteraria) molto apprezzata e che ogni buon letterato calabrese

conosce bene, scriveva di Giulio.

di Franco Falvo

AMBIENTE E SOCIETA’ Eventi e Ricorrenze

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(continuazione)

“Tra tanta poesia di maniera che, tronfia di se ed avida di premi, infesta

miriadi di rassegne poetiche, mi è capitata la buona ventura di imbattermi in

un umile ma autentico poeta, degno erede dei più illustri e grandi poeti

calabresi: Giulio Fazio ……E’ nella realtà di cui è impastata la vita

quotidiana che la sua poesia trova terreno fertile. Il poeta osserva uomini e

cose con un sorriso che sfuma tra l’ironico per ipocrisia e il benevolo per la

fragilità, tra il severo per il desiderio di autenticità e di elevazione e la

comprensione partecipe, consapevoli delle comuni magagne….” .

Poi don Natale proseguiva

“….nato nel 1940 a Feroleto, dove vive, dal carattere schivo e naturalmente

avverso ad ogni ufficialità ma dalla sensibilità viva, pronta a cogliere ogni

sfumatura di ciò che lo circonda, e dall’ispirazione genuina che nobilita ciò

che tocca e si esprime in forme limpide e piacevoli, che penetrano nelle fibre

più intime come una boccata di ossigeno puro e spingono ad un nuovo

cammino con ritrovata lena…. E’ un umanità sofferta quella del Fazio

oscillante tra l’osservazione timida e staccata e la compartecipazione

responsabile. In questa altalena di sentimenti il severo giudizio morale si

piega da trilussiana condanna ed astensione, quasi smarrita, da ogni giudizio.

Ed i fatti scorrono e le persone si avvicendano con le loro piccole storie,

rifiutando ogni verbosa valutazione……”

(stralcio tratto dal libro di Franco Falvo “Don Giulio Fazio-pastore e poeta della

quotidianità).

Note: la foto che ritrae don Giulio è stata tratta dall’Europeo, settimanale

politico e d’attualità del 2 agosto 1967 dal titolo “Omicidio per magia”

a firma di Gianluigi Melega nel quale si parla di un episodio avvenuto

a Conflenti in quel periodo e del quale parleremo in un prossimo

articolo.

AMBIENTE E SOCIETA’

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Visita alla Locale Casa di Riposo S. Agostino

Sabato 19 Marzo

Nella nostra comunità è presente una Casa di Riposo per anziani nella quale

viene svolta una importante funzione sociale. Il sabato 19 marzo, nell’ambito

dell’incontro settimanale di catechesi della 3a media, è stata organizzata una

visita con i ragazzi presso la stessa struttura.

Si riportano di seguito le impressioni, le osservazioni dei partecipanti

all’incontro di catechismo di quel giorno.

Manuel:

Per gli anziani è molto difficile vivere lì dentro. Però una cosa

positiva è che vivono lì dentro molti anziani e quindi stanno in

compagnia e non si sentono soli. L’ambiente è molto

angosciante. Una cosa che mi ha colpito è che appena siamo

arrivati un’anziana ci ha chiesto le caramelle, solo che in quel

giorno non avevamo caramelle. Quello è un luogo importante per

l’accoglienza degli anziani.

Pier Paolo:

Noi siamo andati alla casa di riposo e siamo andati pensando di

portare dei cioccolatini, ma non abbiamo trovato quelli morbidi. Ci

siamo divertiti e anche gli anziani che ci hanno accolto con gioia e

si sono anche commossi. Pensiamo di andarci altre volte e

speriamo con dei cioccolatini.

Antonio Giampà:

Gli anziani che erano alla casa di riposo erano molto contenti di

vedere facce giovani: a me hanno fatto molta tenerezza perché sono

lì chiusi. Non vedono i propri figli e i propri nipoti. Questa cosa

che abbiamo fatto è stata per noi molto significativa e per loro è

stato un momento di gioia.

di Finita Cerchiaro

AMBIENTE E SOCIETA’ Attività Lavorative e Sociali

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(continuazione)

Questo è ciò che è stato colto dai ragazzi partecipanti (anche altri hanno

partecipato, ma non hanno lasciato testimonianze).

Preferiamo tuttavia concludere quest’esperienza con la testimonianza di

Antonio Astorino, il quale è stato a trovare gli anziani con il gruppo che

portava loro i doni per la Befana.

Antonio Astorino:

L’altro giorno il mio gruppo del catechismo è andato alla casa di

riposo e non posso scrivere cosa hanno fatto perché non sono

potuto andarci, ma voglio dire che cos’è per me la casa di riposo.

Per me è una cosa fantastica, perché accoglie tutti gli anziani in

difficoltà e per me è una cosa spettacolare perché danno loro anche

da mangiare e li fanno anche dormire. Ma la cosa più bella è che

non stanno nemmeno soli: stanno tutti in compagnia e per me è la

cosa essenziale.

Come si può notare c’è molto entusiasmo in quest’ultima riflessione.

Da che cosa dipende questo? Dipende dal fatto che c’erano dei ragazzi e delle

persone che erano andati a trovarli e quindi gli anziani si sentivano considerati

e amati.

AMBIENTE E SOCIETA’

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(continua )

XX Giornata Bambini Vittime Delegazione Lametina in Piazza San Pietro

La Giornata bambini vittime

(Gbv) della violenza, dello

sfruttamento, dell’indifferenza e

contro la pedofilia quest’anno

compirà 20 anni e sarà celebrata,

in tutta Italia e all’estero, il primo

maggio con momenti di preghiera

e l’atteso incontro, in piazza San

Pietro, con il Santo Padre Papa

Francesco.

L’associazione “MeterOnlus”,

fondata ad Avola da don

Fortunato Di Noto, impegnata

nella lotta alla pedofilia e alla

pedopornografia online da ben 25

anni, ha istituito, sin dal dal 1995,

la Gbv che negli anni è diventata,

grazie anche all’impegno dei

volontari Meter, un evento di

carattere nazionale ed internazionale, ed un appuntamento per la società civile

e per le realtà politiche e culturali.

Il tema scelto per la Giornata è: “Presa la mano della bambina, le disse: « Talità

kum », che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!» (Mc 5,41)”. Parliamo cioè

del passaggio dalla morte alla vita, dall’abuso alla guarigione, dal buio alla

luce, dalla rassegnazione alla speranza, dalla negazione dell’esistenza alla vita

piena e vera.

AMBIENTE E SOCIETA’

di Paola Bruno

tratto da Lamezia Nuova del 1° Maggio 2

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(continuazione)

Il Santo Padre ci conforta e ci incoraggia anche attraverso l’Esortazione

apostolica “Amoris Laetitia”, documento papale con cui sostiene che “l’abuso

sessuale dei bambini diventa ancora più scandaloso quando avviene nei luoghi

dove essi devono essere protetti, particolarmente nelle famiglie, nelle scuole e

nelle comunità ed istituzioni cristiane”.

Per don Fortunato “non basta solo il richiamo, la denuncia, la condizione che

tutti ormai conosciamo e che da decenni sono sotto gli occhi di tutti. Non è più

possibile non pensare che i Vescovi e le comunità diocesane e parrocchiali, in

sinergia efficace e autentica, non si impegnino in questo cammino di

prevenzione e di pastorale di prossimità.

Non devono mai più accadere le violenze e gli abusi sui minori, spesso subiti

nell’ambito familiare e in tante realtà che dovrebbero tutelare e favorire la

crescita sana ed equilibrata”. Insieme possiamo sconfiggere questa “schiavitù

sessuale”, quale è la pedofilia che milioni di bambini nel mondo subiscono

sotto gli occhi di tutti e che si affianca ad altri mali generati dalla disumanità

dell’uomo. “Spero che nasca una sana coscienza - afferma don Di Noto - per

umanizzare la disumanità... ed entrare nelle ferite di chi soffre di questo dolore

che è l'abuso!!!”.

Don Fortunato ci esorta a non restare in silenzio. La pedofilia, la

pedopornografia, gli abusi sessuali sui bambini non hanno bisogno di silenzio

e di facce coperte da imbarazzo e vergogna. Chi si deve vergognare sono

coloro che hanno violato i piccoli, non le vittime.

La sede di Lamezia Terme dell’associazione “MeterOnlus” sarà presente il

primo Maggio in Piazza San Pietro, contribuendo, con la presenza dei propri

volontari, a celebrare la Giornata dei Bambini Vittime e per testimoniare

pubblicamente la lotta per l’infanzia cominciata nel 1989 nel cuore più

profondo della Sicilia.

AMBIENTE E SOCIETA’

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di Sara Torchia

(continua )

L’Adolescenza

L’adolescenza (termine che

deriva dal latino “adolesco” =

crescere), età che va dai 12 ai

20 anni, senz’altro è uno dei

periodi più difficili della vita.

In questa fase della crescita

noi giovani dobbiamo

affrontare diversi problemi e

molte responsabilità nuove.

Riuscendo a superare le prove

di questa età, potremmo considerarci una persona adulta, ma capita

frequentemente che noi adolescenti troviamo moltissime difficoltà a superare

con successo queste nuove difficoltà. Pertanto in noi nascono situazioni di

disagio che non sempre riusciamo ad esprimere.

La famiglia, non sempre è in grado di aiutarci a superare questi momenti;

sempre più spesso i genitori sembrano distratti dal lavoro o da altre

preoccupazioni e non riescono a cogliere i messaggi impliciti di noi figli. Così

proviamo a rivolgerci a un coetaneo ma non sempre ci comprende. A volte

accade che l’amico più caro ci tradisca, magari andando a raccontare un

segreto che gli avevamo confidato proprio a colui che non doveva conoscerlo;

questo gesto diciamo impulsivo può, a volte, farci cadere in depressione.

Altri problemi dipendono dalla difficile accettazione della propria persona.

Infatti i cambiamenti di un adolescente sono anzitutto fisici. Spesso il corpo

cresce non proprio come noi stessi volevamo, oppure non rispecchia i modelli

che gli amici, la società, i media e talvolta anche i genitori ci impongono.

Questi sembrano solo problemi soprattutto femminili, ma risulta che oggi

anche i maschi ne soffrono molto più di un tempo.

Noi giovani vorremmo solo qualcuno che ci facesse sentire accettato, senza

pretendere cambiamenti. Qualcuno con cui condividere un qualcosa,

un’amicizia, un amore, anche solo una passione. Pensare che quando non

sapremo cosa fare, quel qualcuno sarà sempre lì con noi ad incoraggiarci.

Areopago AMBIENTE E SOCIETA’

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(continuazione)

Anche l’ambito scolastico è spesso fonte di insoddisfazione. Noi abbiamo la

volontà di affrontare le difficoltà dello studio per raggiungere gli obiettivi

prefissati, ma poi la mancanza di interesse per alcune materie scolastiche, che

vediamo sempre più lontane dalla nostra sensibilità e dal mondo in cui

viviamo, ci porta a risultati a volte insoddisfacenti.

Gli interessi principali di noi giovani sono in primis, l’amicizia e anche

l’amore e in secondo luogo, lo sport che è un momento di svago e di

divertimento da passare in compagnia di amici; la cosa più importante per noi

è la vita al di fuori della scuola come per esempio essere accettati da coloro

che conosciamo, o sentire il bisogno di avere degli amici accanto che ci

sostengano per qualsiasi cosa accada.

Questo è il periodo in cui rimaniamo

delusi più e più volte: capita di essere

traditi dal proprio migliore amico e

questo causa una forte delusione,

facendoci chiudere in noi stessi

oppure può capitare che veniamo

lasciati dalla propria ragazza o

viceversa e quindi un’altra delusione

in arrivo. Così noi, accumulando tutte

queste delusioni, ci chiudiamo in noi

stessi, cadiamo in depressione e non

ci fidiamo più di nessuno.

Possiamo anche dire che questo periodo è la fase in cui rimaniamo delusi più

volte, perdiamo e troviamo nuovi amici e anche amori. La cosa più giusta, a

parer mio, sarebbe non dare troppa fiducia alle persone perché non si sa mai

cosa potrebbero farti un giorno. Sarebbe anche meglio parlare con un adulto

dei nostri problemi, anche se, come detto prima, non sempre ci capisce.

Pensiamo sempre che, soprattutto la famiglia, non ci capirà mai oppure che

non capiscono cosa ci accade. Invece sarebbe la cosa più giusta ma diciamo la

verità, è più facile a dire che a fare.

AMBIENTE E SOCIETA’

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(continua )

La Magia dei Colori

Un’esplosione di colori, una

magia che ci affascina sin da

bambini, un pensiero positivo

che ci mette buon umore dopo

una giornata di pioggia, ecco

l’arcobaleno con i suoi

splendidi colori che ci aiutano

a risolvere i piccoli problemi

della quotidianità.

È noto ormai da moltissimo tempo che i colori influenzano notevolmente

lo stato d'animo e le emozioni degli esseri viventi: il colore può infatti influire

positivamente o negativamente sull'individuo, motivo per cui un utilizzo

sapiente delle diverse tonalità potrà rivelarsi di grande aiuto.

L'utilizzo del colore a scopo terapeutico ha origine antichissime, che risalgono

al tempo degli egizi e dei popoli dell'antica Grecia, i quali dedicavano molto

tempo alla costruzione di templi curativi utilizzando molta luce e tanto colore

all'interno degli stessi. Con il passare del tempo, curarsi con i colori divenne

di gran uso sia nella medicina indiana che in quella cinese, ed in tempi più

recenti, nella medicina ayurvedica.

Oggi sappiamo che un sapiente uso dei colori ci aiuta a prevenire diverse

patologie, non solo il vestire colorato, vivere in ambienti pieni di luce e colori

ci aiuta a vivere bene ma soprattutto gli alimenti colorati sono un toccasana

per la nostra salute.

Infatti il colore dei cibi riesce ad influenzare i nostri atteggiamenti e

comportamenti alimentari. Nella scelta di un cibo i sensi giocano sempre un

ruolo fondamentale. Basta pensare al gusto e al sapore di un alimento per

renderci conto di quanto siano importanti le nostre percezioni; studi moderni,

però, hanno scoperto che i pigmenti che colorano frutta e verdura, non hanno

solo una funzione visiva, ma producono anche effetti benefici per tutto

l’organismo. L’elemento più curioso è che in base al loro colore svolgono

azioni diverse, per cui possiamo studiare i colori uno per volta e vederne le

principali azioni benefiche.

AMBIENTE E SOCIETA’ Scoperte ed Invenzioni

di Lorella Molinaro

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(continuazione)

ROSSO: tutte le verdure e la frutta di colore rosso svolgono azioni protettive

nei confronti del cuore, rafforzano la memoria e proteggono le vie urinarie.

Stiamo quindi parlando di pomodori, peperoni, ciliegie, fragole, angurie,

ribes, lamponi, ecc. Ad esempio, il pomodoro contiene il licopene un

antiossidante che aiuta a prevenire alcune forme tumorali e aiuta a ridurre le

infiammazioni cardiovascolari.

GIALLO-ARANCIO: Albicocche, pesche, carote, peperoni, mais, melone,

ananas, ecc. tutti questi alimenti rinforzano gli occhi, il cuore e in generale

tutto il sistema immunitario, grazie anche alla presenza della vitamina C e

vitamina A.

VERDE: l’azione protettiva di insalate, zucchine, piselli, asparagi, broccoli,

cavoli, ecc. si concentra sulle ossa, denti e occhi. Inoltre, proprio quei

fitonutrienti che danno il colore verde aiutano a ridurre lo stress oltre che

prevenire numerose forme di tumore.

VIOLA: le melanzane, i fichi, l’uva, le prugne, le more, i mirtilli aiutano il

corretto funzionamento della circolazione sanguigna e svolgono

un’importante azione contro le malattie circolatorie.

BIANCO: a questa categoria appartengono cipolle, aglio, scalogno, finocchi,

pesche bianche ecc. i cui fitonutrienti favoriscono una corretta assimilazione

dei grassi contenuti negli alimenti e, quindi, a combattere il colesterolo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un consumo adeguato di

frutta e verdura cambierebbe la mappa mondiale delle malattie

cardiovascolari. Si stima che con 600 grammi di frutta e verdura al giorno si

eviterebbero oltre 135 mila decessi, si eviterebbero un terzo delle malattie

coronariche e l’11 per cento degli ictus. Le famose 5 PORZIONI AL

GIORNO arrivano in media a 400 grammi, la quantità minima consigliata,

dunque, per un menù salutare.

Ma a quanto corrisponde una porzione di frutta e verdura? In generale, per un

adulto con una dieta da 2000 calorie al giorno, si calcolano 50 grammi di

insalata, 250 grammi di ortaggi (a crudo) e 150 grammi di frutta per ogni

porzione.

AMBIENTE E SOCIETA’

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01 Aprile Primo venerdì del mese dedicato all’Adorazione Eucaristica.

L’Adorazione Eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al

Sacramento dell’Eucaristia esposto solennemente. Fare adorazione non è

soltanto parlare a Gesù: la prima cosa da fare è ascoltare, perché Colui che sta

dinanzi a noi non è l'oggetto passivo della nostra contemplazione, della nostra

adorazione: Gesù è Colui che ci parla e noi dobbiamo stare in ascolto.

Nell'adorazione il nostro atteggiamento non deve essere il fare ma l'ascoltare.

Durante l'adorazione eucaristica si eseguono preghiere e canti opportuni.

02 Aprile Inaugurazione a Feroleto del primo sportello di servizi

promossa dall’ ARA e di un piccolo orto botanico realizzato

dai ragazzi della scuola primaria. Il parroco Don Tommaso

Boca ha provveduto alla benedizione sia dei locali dello

sportello di servizi che al piccolo orto.

03 Aprile 2° Incontro con i genitori e bambini che il 29 maggio

riceveranno il Sacramento della 1^ Comunione. Poiché i

lavori della nostra Chiesa non sono ancora ultimati i

Sacramenti della Cresima e della Prima Comunione saranno

celebrati nel Santuario San Giovanni Paolo II di Cardolo.

05 Aprile Primo martedì del mese: ore 19.00 Santa Messa in località

Buttafuoco.

di Antonella Aiello

CRONACA Diario Parrocchiale

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(continuazione)

08 Aprile Secondo venerdì del mese dedicato alla Formazione Spirituale

dei giovani adulti.

12 Aprile Secondo martedì del mese: Santa Messa in località Piano

Duca.

14 Aprile Formazione gruppo sposi Santa Barbara ore 19.30 (Tema

svolto “La casa di Betania).

14 Aprile ore 18.15, 2° incontro con i genitori e ragazzi che il 22 di

maggio riceveranno il Sacramento della Cresima.

16 Aprile Formazione gruppo sposi San Silvestro ore 19.30 (Tema

svolto “La casa di Betania).

19 Aprile Terzo martedì del mese: Santa Messa in località Pedia.

26 Aprile Quarto martedì del mese: Santa Messa in località

Carlocimino.

21 Aprile Formazione gruppo sposi San Giuseppe ore 19.30 (Tema

svolto “La casa di Betania).

30 Aprile Festa in onore di San

Giuseppe presso il rione

San Giuseppe di

Feroleto Antico. Dopo

una breve processione è

stata celebrata la Santa

Messa al termine della

quale si è vissuto un

momento di agape

fraterna, con la

consumazione di un pasto a base di pasta e ceci ed un panino

con formaggio preparato e offerto dal Comitato

Organizzatore.

CRONACA

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(continua )

Preghiera (della Parola) nello Spirito Santo

E’ ormai da più di un anno che ci

riuniamo, ogni mercoledì nella nostra

chiesa, per circa un ‘ora di preghiera

insieme a vari componenti della

parrocchia.

La preghiera consiste nell'elevare

l'anima a Dio, coscientemente, con

la parola o con il pensiero, ed è uno dei

momenti d'incontro tra Dio e l'uomo. Per

un cristiano la preghiera e la vita cristiana

sono inseparabili. La preghiera si attua

attraverso diverse forme: la benedizione,

l'adorazione, la preghiera di domanda,

l'intercessione, il ringraziamento la lode.

Tutte queste forme di preghiera sono

contenute nell'Eucaristia. Si può pregare esprimendosi vocalmente a parole,

ma anche attraverso la meditazione e la contemplazione. Anche la scelta del

luogo non è indifferente: infatti, anche se è possibile pregare ovunque, è

indispensabile sottolineare che la Chiesa è il luogo proprio per la

preghiera liturgica e l'adorazione eucaristica.

Responsabile del gruppo è la signora Romina Cimino che si occupa di

scegliere i canti e di iniziare la preghiera.

La preghiera si compone di più momenti, tra varie letture di brani del Vangelo

e canti, ed è così strutturata:

1) Introduzione, con canto di accoglienza;

2) Richiesta di doni spirituali: con canto di invocazione allo Spirito Santo,

breve lettura biblica e preghiere di richiesta e intercessione allo Spirito Santo;

3) Richiesta di conversione e perdono: con canto di richiesta di perdono, breve

lettura biblica e preghiere;

di Antonella Aiello

Lente di Ingrandimento CRONACA

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(continuazione)

4) Preghiere di lode e ringraziamento: con canto di lode e ringraziamento,

breve lettura biblica (due volte) e preghiere alla Santissima Trinità o al Padre

Santo o al Signore Gesù o allo Spirito Santo;

5) Richiesta di doni materiali, con canto di richiesta o intercessione, breve

lettura biblica e preghiere;

6) Chiusura con canto alla Madonna.

Le preghiere sono sempre “preghiere spontanee” e debbono riguardare oltre

che se stessi anche gli altri come singoli o come comunità, italiani o stranieri.

Devono essere attinenti al momento di preghiera che si sta vivendo ( richiesta

di doni spirituali, di perdono, di lode o ringraziamento oppure di doni

materiali) e si deve cercare, per quanto è possibile, di fare riferimento alla

lettura biblica ascoltata.

Abbiamo più volte notato come,

nonostante le letture bibliche siano

del tutto casuali, tutte abbiano un

unico filo conduttore sicuramente

ispirato dallo Spirito , bisogna solo

cogliere l’argomento e farlo

emergere, stimolando i partecipanti

a coglierlo.

Pur essendo il gruppo composto da

parrocchiani di età diverse tutti

hanno si pongono con

l’atteggiamento giusto che

accompagna ogni inizio di dialogo

con Dio che è l'essere solidale con

ogni uomo. Se pregare significa

mettersi in relazione intima e

personale con Dio non deve essere

possibile alcuna forma di divisione,

di odio, di contrasto.

CRONACA

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(continua)

DIOCESI DI LAMEZIA TERME

PARROCCHIA SANTA MARIA

MAGGIORE

FEROLETO ANTICO (CZ)

A partire dell’1 Aprile 2016

ORARIO SANTE MESSE

Lunedì ore 9.00 Chiesa Parrocchiale

Martedì 1 ore 19.00 2 1° Martedì a Buttafuoco, 2° a Piano Duca, 3° a

Pedia, 4° a Carlocimino.

Mercoledì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale

Giovedì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale

Venerdì ore 17.30 2 Chiesa Parrocchiale

Sabato ore 10.00 Casa di Riposo

ore 19.00 2 San Giuseppe

Domenica ore 9.00 Feroleto Scalo

ore 10.30 Chiesa Parrocchiale 1 Orario e Località della Celebrazione del 5° Martedì, quando ricorre, vengono

stabiliti di volta in volta. 2 Nel periodo di ora solare la celebrazione di questa Santa Messa è anticipata di

mezz’ora.

ORARIO CONFESSIONI

SETTIMANALMENTE – le Confessioni – vengono celebrate nella mezzora

prima dell’inizio delle Sante Messe del Martedì, del Venerdì, del Sabato e

della Domenica, nonché ogni qual volta ci sia la disponibilità del

Confessore.

MENSILMENTE vengono celebrate nell’ora successiva alla Santa Messa del

3° Venerdì di ogni mese, durante l’Adorazione Eucaristica, possibilmente

con la presenza di un Confessore esterno.

STRAORDINARIAMENTE vengono celebrate negli orari che saranno di

volta in volta indicati.

Orario delle Attività Pastorali

Parrocchiali

CRONACA

Pastorale Parrocchiale

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ORARIO INCONTRI DI FORMAZIONE E ATTIVITÀ CARITAS

3 Nel periodo di ora solare questo incontro di formazione e anticipato di mezz’ora.

4 Il 1° Venerdì del mese, alle 18.15, invece dell’Adorazione Eucaristica ci sarà la Via

Crucis.

NOTA GENERALE: nel caso fosse necessario sospendere o modificare qualcuna delle

suddette attività pastorali, ne sarà dato tempestivo avviso.

Mercoledì ore 18.15 - 19.15

ore 20.30 - 21.30

Preghiera nello Spirito 3 Chiesa Parrocchiale

Coro Parrocchiale Chiesa Parrocchiale

1° Giovedì ore 18.15 - 19.15 Gruppo di Sostegno e

Ricerca Vocazionale 3 Chiesa Parrocchiale

2° Giovedì ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo

Sposi Santa Barbara San Giuseppe

3° Giovedì ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo

Sposi San Giuseppe San Giuseppe

Venerdì 4 ore 18.15 - 19.15 Adorazione Eucaristica 3 Chiesa Parrocchiale

1° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Formazione Spirituale

Giovani Adulti Sede Radio Maria

2° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Riflessione sui Temi

della Dottrina Sociale Sede Radio Maria

4° Venerdì ore 20.30 - 21.30 Adorazione Eucaristica Chiesa Parrocchiale

3° Sabato ore 19.30 - 22.00 Formazione Gruppo

Sposi San Silvestro San Giuseppe

Sabato ore 10.00 - 12.00 Attività Caritas -

Distribuzione Aiuti Sede Caritas

ore 16.00 - 17.00 Catechesi 1a Elementare -

3a Media Edificio Scolastico

ore 16.00 - 17.00 Catechesi Cresimandi Edificio Scolastico

ore 17.00 - 17.30 Gruppo Ministranti Chiesa Parrocchiale

ore 17.15 - 18.15 Gruppo Giovani Sede Radio Maria

CRONACA

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Mons. Vincenzo Paglia, presidente del

Pontificio Consiglio per la Famiglia, si

recherà in visita in Nigeria da domani all’8

maggio e presenterà ai vescovi locali

l’Esortazione apostolica post-sinodale

“Amoris laetitia”.

Ma come si concilia il messaggio di questo

documento con la grave situazione di violenza in cui versa la Nigeria? Stefano

Leszczynski lo ha chiesto allo stesso mons. Vincenzo Paglia:

R. – Non c’è dubbio che la Nigeria sia un Paese che sta vivendo momenti non

poco difficili. La stessa Chiesa, che è una grande Chiesa, ha avuto attacchi

attraverso gruppi di Boko Haram. Nell’ultimo attacco è stato coinvolto anche

il cardinale Onaiyekan a cui va ovviamente tutta la mia solidarietà. Proprio per

questa situazione il messaggio di Amoris laetitia è un aiuto a vivere con

maggior forza il Vangelo ed in questo caso anche l’impegno della Chiesa per

le famiglie, anche perché – e vorrei dirlo immediatamente – l’Esortazione non

chiede solamente un aggiornamento della pastorale famigliare, ma esige molto

di più, ossia un cambio di passo: meglio ancora, un cambio di forma della

Chiesa, una chiesa famigliare che accompagni, che comprenda, che sostenga

tutte le famiglie.

D. - Tra l’altro, il tema della famiglia in Africa è molto sentito e la Chiesa

africana ha dato anche un buon contributo durante il Sinodo. All'Europa può

venire un esempio dalla famiglia africana?

R. - Credo che questa Esortazione apostolica chieda a tutte le Chiese un grande

esame di coscienza e anche un rinnovato impulso e questo deve valere anche

per la Chiesa africana che più volte ha parlato della Chiesa come famiglia di

Dio. C’è un aspetto positivo importante: a differenza della cultura europea ed

occidentale in Africa il “noi” è più robusto dell’”io”; una cultura della societas

è più robusta di una cultura individualista come in Occidente. In questo senso

c’è un tesoro da poter accogliere.

CRONACA La Chiesa nel Mondo

Mons. Paglia in Nigeria per presentare l'Amoris laetitia a cura della Redazione

tratto da Radio Vaticana 04-05-2016

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La Concattedrale di Lamezia come spinta di

unificazione del territorio

[È iniziata a Lamezia Terme a costruzione della

Concattedrale di San Benedetto.] … Sorgerà

nel cuore della città in un territorio che, in un

certo senso, rappresenta il crocevia dei tre ex

comuni che hanno dato vita a Lamezia Terme:

Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia. Lamezia,

nonostante sia già abbondantemente negli

“anta” non è riuscita a raggiungere quella unità,

non solo territoriale, ma anche e soprattutto di

appartenenza, che era nell’idea di Arturo Perugini, il senatore della repubblica

che presentò la proposta di legge di unificazione, e dell’allora vescovo della

curia di Nicastro, Renato Luisi, che, in un certo senso, ne fu l’ispiratore. …

Ed è stata proprio l’unità il fulcro su cui è ruotato il lavoro del gruppo di

architetti che ha pensato questa nuova struttura sotto il coordinamento di

Portoghesi che ne ha firmato il progetto e che evidenzia che, “in fondo

Lamezia Terme è una città nata dalla congiunzione di diverse comunità. Ha

raggiunto una unità amministrativa – dice Portoghesi - ma forse non ancora

urbana ed architettonica ed era importante costruire un edificio che fosse come

un richiamo all’esigenza dell’unità.

Un edificio con uno spazio unico centrale da cui si diramano della braccia

che si rivolgono ai fedeli con all’esterno una grande piazza con un grande

rapporto con la casa comunale”. E quello del progetto della concattedrale, che

si spera porti ad una Lamezia unita, è un “cammino che ha messo insieme

molte forze perchè si realizzasse”, come sottolinea il vescovo Cantafora,

secondo il quale “la concattedrale è il momento di coagulo della nostra città e

gli architetti lo hanno percepito nel loro lavoro. In questa concattedrale il

popolo di Lamezia può entrare tutto e diventa lo strumento perché questa

unione possa avvenire”».

CRONACA Vita Diocesana

di Saveria Maria Gigliotti tratto da Lamezia Nuova del 1° Maggio 2016

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Succede a Feroleto

30 aprile 2016: Finalmente il Relax

Garden di Feroleto Antico è stato

inaugurato.

Tantissima partecipazione per questo

atteso evento.

Ospiti d’onore sono stati tutti gli alunni

della scuola di Feroleto Antico i quali

hanno avuto modo di percorrere i viali di questa oasi di verde a due passi dalla

piazzetta principale del paese.

A tagliare il nastro inaugurale oltre al sindaco di Feroleto ed ai quattro sindaci

dei comuni che fanno parte del gruppo di amministrazioni associate che hanno

partecipato unite al bando per la realizzazione del parco (Serrastretta,

Pianopoli, Platania e Miglierina), c’era anche il parroco di Feroleto Antico e

le forze dell’ordine rappresentate dal luogotenente Carchidi.

Successivamente al taglio del nastro, don Tommaso

Boca ha proceduto alla benedizione del luogo

auspicando che essa possa diventare un luogo

d’incontro e di socializzazione.

Il sindaco di Feroleto Pietro Fazio ha brevemente

parlato di come è nata l’idea di realizzare questa

importante opera pubblica, il cui finanziamento è

stato totalmente a fondo perduto, e ha ringraziato gli

altri sindaci (Cuda, Molinaro, Rizzo e Bruni) per la

collaborazione nonché tutte quelle persone tra

semplici cittadini, amministratori e dipendenti

comunali che hanno collaborato per far si che oggi si potesse finalmente

procedere all’apertura al pubblico del parco.

Un angolo di verde attrezzato con giochi per i bambini e non solo: si presta

inoltre come luogo di ritrovo e di meditazione, anche per la possibilità di fare

una buona lettura di un libro.

CRONACA

VARIECRONACA di Franco Falvo e Silvia Palmieri

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Fer. Pi. Volley realtà sportiva locale “sconosciuta”

Si avvia alla conclusione la

stagione agonistica della Fer.

Pi. Volley, la locale squadra

di pallavolo (FERoleto

PIanopoli) che ha partecipato

al campionato regionale di

serie D nonché a quelli

giovanili.

La squadra, a seguito della

promozione ottenuta lo

scorso anno, ha ben figurato nel campionato regionale di serie D di fronte a

società ben più attrezzate e con alle spalle anni di esperienza.

Si è piazzata al 13^ posto della classifica finale, posizione questa che dovrebbe

consentirgli di restare nella categoria visto che si è lasciata dietro 3 squadre.

Il condizionale è d’obbligo in quanto

ancora non è stato stabilito, dalla

Federazione, quante squadre

scenderanno di categoria in relazione

questo alla riorganizzazione dei

campionati.

La società da sempre cerca di

implementare il settore giovanile

organizzando i CAS (Centri di

avviamento allo Sport) ma ogni anno è

una fatica immane in quanto spesso

bisogna ricominciare ex novo perché le

“atlete” l’anno successivo scelgono di

fare altro, anche perché a questa età

basta che una compagna decida di fare

di Giovannino Astorino

Il Fatto del Mese CRONACA

VARIECRONACA

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pattinaggio, zumba o altra attività, a ruota le altre la seguono.

Ma l’abnegazione della società non viene intralciata ed è pronta a ricominciare

con le nuove iscritte ed a continuare con chi resta.

In questo caso si vedono i progressi fatti nel corso del tempo con chi ormai fa

pallavolo da 3/4 anni e se alcuni anni orsono la partecipazione ai campionati

giovanili era di pura comparsa, in questa stagione si sono visti i primi risultati

del lavoro svolto.

L’ultimo posto in classifica nel campionati under 14 e 16 è stato lasciato ad

altre società, segno che si fa un buon lavoro in palestra e le ragazze, con

l’esperienza, riescono ad ottenere la giusta soddisfazione anche nei risultati

delle partite.

E’ motivo di soddisfazione vedere la passione che le ragazzine mettono nel

seguire con la giusta determinazione i consigli ed i suggerimenti dati loro dal

tecnico Giovanna Mazza.

L’attività giovanile procede fino a giugno per essere sospesa nel periodo estivo

e ricominciare a settembre con la stessa voglia e determinazione per

intraprendere il cammino per una nuova stagione di pallavolo.

CRONACA (continuazione)

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Usa-Cuba, riparte il turismo culturale

Dopo la riapertura delle relazioni

politiche tra Stati Uniti e Cuba,

anche il turismo culturale unisce i

due Paesi. Per la prima volta da

decenni, una nave carica di turisti

è partita dal porto statunitense di

Miami, per una storica crociera di

sette giorni a Cuba: rotta

sull'Avana e soste anche a

Cienfuegos e Santiago.

Si tratta della "Adonia", della compagnia "Carnival Cruise", che ha

annunciato di avere in programma crociere ogni due settimane da Miami a

Cuba, facendo seguito all'impegno dell'amministrazione Obama di

incrementare il turismo verso l'isola dei Caraibi, dopo la decisione del 17

dicembre 2014 di ristabilire relazioni diplomatiche tra Washington e l'Avana.

A bordo, tra i 704 passeggeri, ci sono anche diverse persone nate a Cuba.

All'inizio, la Carnival aveva fatto sapere che non avrebbe imbarcato turisti di

origine cubana, a causa del divieto imposto dall'Avana, ma a seguito delle

proteste della comunità cubana negli Stati Uniti, che avevano intentato una

causa per discriminazione, il governo di Raoul Castro ha revocato il divieto lo

scorso 22 aprile.

Sul significato di questo viaggio, Elvira Ragosta ha intervistato Sergio

Fabbrini, docente di Relazioni Internazionali alla Luiss, il quale ha affermato

che la distanza tra Stati Uniti e Cuba è una distanza che ormai non è più

giustificabile: la partenza della nave da Miami, l’epicentro della resistenza e

della ribellione al regime castrista, dimostra che gli Stati Uniti e Cuba sono

avviati verso degli accordi di amicizia, culturali innanzitutto, e anche

soprattutto di tipo commerciale, in un futuro molto vicino.

da News.Va del 02 -05-2016

CRONACA Dal Villaggio Globale

a cura della Redazione

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INTRECCIO DI PAROLE

2 lettere 3 lettere 4 lettere 5 lettere 6 lettere 7 lettere

AT BUE ANNO AMORE ARANCI PASTORI

CO FOB CENT FESTA COMETA PRESEPE

PO IST EDEN PAESE NATALE

SI NEO MAGI ROSSE POLARE 9 lettere

NOE NEVE ADORO SCARPE PANETTONE

SCI PACE

TRE VITA

Inserite nello Schema tutte le Parole Elencate, in ordine di lunghezza, aiutandovi con

quella già scritta.

M

O

a cura della Redazione

A cura della Redazione

Cruciverba e Dintorni

VARIE

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Ciambella rustica

250 gr di farina

200 ml di latte

50 gr di burro

2 uova

50 gr di parmigiano reggiano o grana

1 bustina di lievito istantaneo per

torte salate

1 cucchiaino di sale

100 gr di provola

100 gr di prosciutto o pancetta o

salame

Procedimento

In una terrina mettere le uova sbattute, il latte e il burro fuso freddo.

In un’altra terrina mettere la farina, il formaggio, il lievito e il sale e

mescolare.

Aggiungere il prosciutto e la provola tagliati a dadini.

Unire il contenuto delle due terrine e mescolare velocemente e non troppo

a lungo.

Distribuire l’impasto in uno stampo a ciambella, precedentemente

imburrato e infarinato, e infornare in forno preriscaldato a 180° per circa

20 minuti.

di Romina Cimino

La Ricetta del

Mesedi Romina Cimino

La Ricetta del Mese

VARIE

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IL SAPORE DI FEROLETO Periodico della Parrocchia Santa Maria Maggiore di Feroleto Antico

Direttore Responsabile

Sac. Tommaso Boca

Vice Direttore Responsabile

Valentino Falvo

Direttore Editoriale

Franco Falvo

Comitato di Redazione

Antonella Aiello

Giovanna Grandinetti

Paola Bruno

Sara Torchia

Giuseppe Astorino

Aurora Fazio

Pietro Gigliotti

Hanno collaborato

Francesco Torchia, Teresa Masi, Mattia Astorino, Angela Astorino, Maria Cristina

Mascaro, Angela Fazio, Finita Cerchiaro, Ugo Gigliotti, Lorella Molinaro, Silvia

Palmieri, Giovannino Astorino, Romina Cimino

Il periodico può essere consultato anche sul sito:

http://www.famigliasannicodemo.it/il-sapore-di-feroleto.html

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PREGHIERA PER LE FAMIGLIE

Signore,

benedici la nostra famiglia.

Fa che possiamo ogni giorno riscoprire la sacralità

del matrimonio e che gli impegni quotidiani non

distolgano la nostra mente dalla ricerca costante

del “vino buono”.

Benedici i nostri figli e fa che essi possano vedere

in noi non dei cristiani di “belle parole”, ma

esempio di coppia feconda sempre chiamata a

portare frutto.

Benedici infine tutte le famiglie della parrocchia

affinché possiamo sempre sostenerci e aiutarci

vicendevolmente.

Coniugi Antonella e Valentino Falvo