IL SANO EGOISMO Psicosoluzioni - · PDF fileIL "SANO EGOISMO" In Psicosoluzioni Giorgio...

1

Transcript of IL SANO EGOISMO Psicosoluzioni - · PDF fileIL "SANO EGOISMO" In Psicosoluzioni Giorgio...

Page 1: IL SANO EGOISMO Psicosoluzioni - · PDF fileIL "SANO EGOISMO" In Psicosoluzioni Giorgio Nardone scrive: "Noi tutti siamo stati educati a sentirci in colpa ogniqualvolta abbiamo messo

IL "SANO EGOISMO" In Psicosoluzioni Giorgio Nardone scrive: "Noi tutti siamo stati educati a sentirci in colpa ogniqualvolta abbiamo messo in atto, o addirittura pensato, qualcosa di direttamente vantaggioso per noi stessi. Tale reazione deriva dal fatto che si associa qualunque comportamento egoista a un vantaggio proprio a danno di altri, come se fosse inevitabile che il vantaggio mio corrisponda allo svantaggio altrui. Questa concezione, che ha radici antiche nella cultura moralista occidentale, ha degli effetti piuttosto pesanti sul nostro modo di pensare a noi stessi e alle nostre azioni, conducendoci a ritenerci delle cattive persone nel momento in cui perseguiamo egoisticamente uno scopo. A causa di tale convinzione, si tende a incrementare la frequenza di atteggiamenti e comportamenti di tipo altruista. Tuttavia, se lo si analizza bene da un punto di vista strettamente logico, l'altruismo non è altro che una forma perversa di egoismo, poichè l'altruista gioisce nel dare agli altri ma comunque gioisce lui. Ilontre, anche quando il comportamento altruista è quello del sacrificio, costoso per l'individuo, l'effetto di questo non appare così meraviglioso come il tradizionale moralismo vorrebbe indicare. Il comportamento altruista, infatti, come Elster (1979) mette in risalto, conduce alla costruzione di interazioni sociali basate sulla realtà di alcuni che danno e altri che prendono, ma l'altruista ha bisogno di egoisti insani, che prendano ciò che lui dà; l'altruista ha bisogno dell'egoista per sopravvivere come tale. In realtà, lo stile relazionale basato sul comportamento altruista tende a costruire dall'altra parte persone che si abituano a ricevere senza dare e che, di conseguenza, non sviluppano il proprio senso di responsabilità. Tale processo conduce allo stabilirsi, in chi riceve, di quel comportamento egoista complementare all'altruismo che potremmo definire egoismo patogeno per se stessi e per gli altri". Per uscire da questo dilemma la via si chiama il sano egoismo, cioè un atteggiamento con il quale la persona riconosce che alla fine dei conti tutto ciò che fa è per ottenere i maggiori vantaggi per se stessa e che, se ci riesce, riuscirà a stare bene; se ciò accadrà avrà la possibilità, e la forza, di dare agli altri; quello che gli tornerà indietro da queste persone, nella sua sommatoria, sarà sempre maggiore di quanto lui ha dato, ciò creerà maggiore benessere che permetterà di dare ancora di più, innescando un circolo virtuoso generatore di benessere diffuso. In questo modo si trasforma l'interazione con gli altri da un'interazione in cui c'è chi guadagna e chi perde, in un'interazione in cui si guadagna tutti. L'interessante è che tale effetto di cooperazione vantaggiosa per tutti lo si ottiene partendo da un comportamento dichiaratamente egoista che produce l'effetto di un sano scambio altruistico tra esseri umani. Scegliere il sano egoismo ci libera da quella nostra tendenza a volere far troppo del bene alle nostre persone care, rendendole noi stessi persone incapaci di costruire relazioni sane e funzionali, con se stessi e con gli altri. Inoltre, tale nuova assunzione e inclinazione, ci emancipa dal senso di colpa del fare qualcosa solo per noi stessi, poichè, da questa prospettiva, far star bene noi corrisponde a far stare meglio le persone intorno a noi.