Il San Benedetto si veste di nuovo · In un contesto bello e accogliente risulta ... biondo,...

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Il San Benedetto si veste di nuovo Non è Babbo Natale! Una Ducati al posto del banco Arrivano i nostri L’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artisti Espressioni Fashion guru La geografia spiegata da uno storico Video shock Il cielo sopra Berlino Cercasi Benigni disperatamente Basta pregiudizi

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Il San Benedetto si veste di nuovo Non è Babbo Natale! Una Ducati al posto del banco Arrivano i nostri L’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artisti Espressioni Fashion guru La geografia spiegata da uno storico Video shock Il cielo sopra Berlino Cercasi Benigni disperatamente Basta pregiudizi

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SOMMARIOSOMMARIOSOMMARIOSOMMARIO

RESTYLINGRESTYLINGRESTYLINGRESTYLING Il San Benedetto si veste di nuovoIl San Benedetto si veste di nuovoIl San Benedetto si veste di nuovoIl San Benedetto si veste di nuovo 3333

NOTIZIE DAL MONDO NOTIZIE DAL MONDO NOTIZIE DAL MONDO NOTIZIE DAL MONDO Non è Babbo Natale!Non è Babbo Natale!Non è Babbo Natale!Non è Babbo Natale! 4444

NOTIZIE DAI BOX

Una Ducati al posto del banco. Una Ducati al posto del banco. Una Ducati al posto del banco. Una Ducati al posto del banco. 5555

SPORT

Arrivano i nostriArrivano i nostriArrivano i nostriArrivano i nostri 6 6 6 6 ---- 7 7 7 7

ART ATTACK

L’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artistiL’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artistiL’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artistiL’avreste mai detto? Siamo tutti un po’ artisti 8 8 8 8 ---- 9 9 9 9

SPEAKER’S CORNER

EspressioniEspressioniEspressioniEspressioni 10101010

SAN BENEDETTO’S STYLE

Fashion guruFashion guruFashion guruFashion guru 11111111

GEO & GEO

La geografia spiegata da uno storicoLa geografia spiegata da uno storicoLa geografia spiegata da uno storicoLa geografia spiegata da uno storico 12121212

CROCE ROSSA & BERLINO

Video Shock: Stragi del sabato sera Video Shock: Stragi del sabato sera Video Shock: Stragi del sabato sera Video Shock: Stragi del sabato sera 13131313 Berlino: La quinta in gitaBerlino: La quinta in gitaBerlino: La quinta in gitaBerlino: La quinta in gita 13131313

CONOSCIAMOLI MEGLIO

Giulio Boledi superstarGiulio Boledi superstarGiulio Boledi superstarGiulio Boledi superstar 14141414

DIVERSITA’

Basta pregiudizi: fatti matti!!Basta pregiudizi: fatti matti!!Basta pregiudizi: fatti matti!!Basta pregiudizi: fatti matti!! 15151515

2 Il portale

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RESTYLING Il portale 3

IL SAN BENEDETTO SI VESTE DI NUOVO IL SAN BENEDETTO SI VESTE DI NUOVO IL SAN BENEDETTO SI VESTE DI NUOVO IL SAN BENEDETTO SI VESTE DI NUOVO MA RESTA FEDELE ALLA VOCAZIONE DI SEMPREMA RESTA FEDELE ALLA VOCAZIONE DI SEMPREMA RESTA FEDELE ALLA VOCAZIONE DI SEMPREMA RESTA FEDELE ALLA VOCAZIONE DI SEMPRE

Una scuola colorata. Lontano dal grigio-verde classico dei corridoi di liceo, il San Benedetto si veste di blu e d’aran-cio. E lo fa non a caso, chi entra è avvi-sato: colori alle pareti e cuore aperto alla gioia di avvicinarsi alla conoscenza. Durante l’estate la scuola affacciata al Corso Vittorio Emanuele si è sottoposta ad un restyling che ne trasformato l’a-spetto e la funzionalità. Aule ridipinte nelle tinte pastello e attrezzate di com-puter, un grande video che saluta i pas-santi sulla strada e un modo nuovo di intendere la cultura liceale. Qui tutto comunica che studenti e professori sono disposti ad adoperarsi per indagare tra le pieghe dell’animo umano e della realtà, per trovare la spinta giusta verso la co-noscenza. Lo spiega il preside, Agostino Maffi. Preside, a ristrutturazione avvenuta, oggi, la scuola come si presenta? Grazie al Monastero e alle suore di clau-sura che hanno rifatto il riscaldamento scolastico, abbinandolo ad un impianto di aria condizionata, la Fondazione San Benedetto ha deciso di reimbiancare la scuola, aggiustando anche le finiture, rendendo l’ambiente molto confortevole. Dietro a tutto questo c’è anche messag-gio educativo? In un contesto bello e accogliente risulta più facile lavorare. Il bello mette le per-sone a proprio agio. E’ anche un modo per fare un’esperienza semplice e pratica della bellezza, e dell’impegno per con-servarla.

La scuola si è dotata di nuove attrezza-ture? Vorremmo arrivare a mettere in ogni classe un computer con un proiettore. Gli strumenti avranno un uso puramente didattico, per rendere le lezioni più ade-guate ai ragazzi di oggi. Già dall’inizio di quest’anno, la classi del triennio sono dotate di pc. Oltre al laboratorio multi-mediale. Nell’ingresso della scuola è ben visibile un grande pannello che ricorda: “E’ necessario che il quotidiano diventi e-roico e l’eroico quotidiano”. Il nostro intento è quello di legare ogni anno scolastico ad una frase che faccia da guida. Quest’anno abbiamo scelto il motto: “la fede come metodo di cono-scenza”. Ciò significa ricordare sempre che la fede, nata dalla ragione, è un mo-do per conoscere meglio. Nell’esperien-za quotidiana facciamo costantemente atti di fiducia. E i ragazzi li possiamo conoscere più da vicino quando ponia-mo fiducia in loro. In questo la fede ri-chiede la ragione. L’esperienza dice che se dò fiducia a qualcosa riesco a cono-scerla. Non si conosce mai in modo a-scetico, si conosce perché si parte da ciò che è umano. Da qualche tempo è apparso un grande schermo video vicino all’ingresso della scuola. Si tratta di un vero e proprio strumento multimediale a fini culturali, non di semplice propaganda. È partito con l’in-tento di far conoscere la scuola ma quel-

lo che vuole diventare è una sorta di “giornale on line”, un mezzo per suscita-re riflessioni su fatti culturali, avveni-menti storici, attualità. Quali sono i pro-grammi di Scuola Aperta dedicato futu-ri iscritti? Abbiamo predisposto delle giornate o-pen day “Giornallegro” per l’asilo (12 dicembre e 15 gennaio dalle 10 alle 1-1.30 e dalle 15 alle 17) e anche per il liceo: 22-27 novembre, 4-11-13 dicem-bre, 10-15-17-22-24-29 gennaio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Inoltre, ci sa-ranno dei momenti durante la settimana in cui i ragazzi potranno venire ad assi-stere ad alcune lezioni ed incontrare gli insegnanti. È stato nominato anche un Consiglio d’Istituto. In un momento di crisi della scuola ita-liana i genitori sono una grande risorsa. Essi sono i primi educatori dei figli e possono fare molto per la vita di una scuola che vuole essere radicata sul ter-ritorio. Anche gli studenti non sono dei “dipendenti” della scuola ma dei sogget-ti attivi della loro crescita. Questo con-cetto si traduce in una scuola flessibile e dinamica in cui far apprezzare il lavoro. Al di là dei dibattiti sulle riforme, che cosa c’è di più bello di uno studente che desidera impegnarsi e conoscere e un’in-segnante desideroso di comunicare sé stesso e il senso della realtà. Questa è la vera riforma. Ilaria Molinari

Una ristrutturazione Una ristrutturazione Una ristrutturazione Una ristrutturazione ha coinvolto il liceo ha coinvolto il liceo ha coinvolto il liceo ha coinvolto il liceo San Benedetto. San Benedetto. San Benedetto. San Benedetto. Tra video Tra video Tra video Tra video multimediali e colori, i multimediali e colori, i multimediali e colori, i multimediali e colori, i valori valori valori valori fondativi ritrovano fondativi ritrovano fondativi ritrovano fondativi ritrovano nuovo slancionuovo slancionuovo slancionuovo slancio

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NOTIZIE DAL MONDO... 4 Il portale

NON E’ BABBO NATALE NON E’ BABBO NATALE NON E’ BABBO NATALE NON E’ BABBO NATALE MA ANCHE LUI MA ANCHE LUI MA ANCHE LUI MA ANCHE LUI VIENE DALLA VIENE DALLA VIENE DALLA VIENE DALLA FINLANDIA : FINLANDIA : FINLANDIA : FINLANDIA :

VISA POHIOLAVISA POHIOLAVISA POHIOLAVISA POHIOLA

Nella nostra scuola è arrivato un ragazzo finlandese, Visa Pohiola, che rimarrà con noi per tutto l’anno scolastico. E’ biondo, aitante, teutonico e simpatico e, avvicinandosi il Natale, è l’occasione giusta per saperne di più sul paese di Santa Claus. Visa, infatti, viene da Karjalohja un paesino di soli 1.435 abitanti nel sud della Finlandia. E’ a Piacenza grazie a Intercultura, una onlus dedicata agli scambi inter-continentali studenteschi, che gli ha permesso di tornare per la seconda volta nel nostro paese. Ha 16 anni e dice dell’Ita-lia “Qui mi trovo molto bene – dice – . Ero già stato qui qualche anno fa e mi era piaciuto molto. Adesso sono torna-to per imparare la lingua e perché gli italiani sono veramen-te simpatici e amichevoli, soprattutto i miei compagni di classe”. Visa paragona la scuola italiana a quella nordica. “Ho dovuto abituarmi a questo nuovo tipo di liceo – spiega –, perché in Finlandia si cambiano classe e compagni ad ogni lezione, scegliendo materie e corsi da frequentare. Qui gli insegnanti scrivono alla lavagna e gli alunni parlano tra loro – aggiunge –, mentre da noi i professori sono severi, spiegano molto e gli alunni stanno attenti alle lezioni”. Ab-biamo voluto sapere anche come il nostro nuovo compagno passa il suo tempo qui in Italia. “Io abito a Codogno e con il mio amico, Niccolò Loardi, che è anche un mio compagno di classe, vado in palestra tre volte a settimana – conti nua -. In Finlandia c’è molto verde, siamo abituati a stare all’aper-to e la maggior parte del tempo ci alleniamo fuori”.

Reni Arena

VISAAAAA DOVE SEIIII???

A volte possiamo conoscere il mondo senza muoverci dai banchi di scuola. Da

quando è arrivato Visa le foreste del Nord ci sembrano molto più vicine.

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… NOTIZIE DAI BOX Il portale 5

VIA I BANCHI ARRIVANO LE MOTO. OGGI LA FISICA SI STUDIA IN SELLA AL BOLIDE DI CASEY STONER

La Terza sportivo in visita allo stabilimento Ducati di Bologna

In sella ad una moto all’interno di un laboratorio iper tecnolo-gico. Questo sì che è un bel modo di imparare i principi fon-damentali e le leggi della fisica. Siamo stati protagonisti di questa nuova esperienza alla fine di gennaio quando, noi ra-gazzi della Terza Sportivo, abbiamo partecipato ad un’uscita didattica molto speciale: una giornata presso lo stabilimento della Ducati a Borgo Panigale (Bologna). Il tutto con un o-biettivo da centrare: sperimentare, poter domandare ed scopri-re l’applicazione delle teorie e delle formule che regolano la fisica del moto già studiate a scuola. Da parte di tutti, soprattutto i ragazzi, l’attenzione è stata al-tissima, già dall’arrivo presso il laboratorio di “Fisica in mo-to”, il luogo dove si fanno gli esperimenti e si testano i proto-tipi delle moto da corsa. Ci siamo soffermati in particolare in tre sale: quella degli esperimenti legati al moto, quella in cui abbiamo avuto la possibilità di provare il funzionamento di un motore Ducati “desmosedici”, e l’ultima in cui siamo stati messi alla prova manualmente e abbiamo messo le mani sugli avvitatori a compressione utilizzati per smontare alcune parti di un motore. Quest’ultima parte è stata davvero impressio-nante e ci ha visti tutti molto coinvolti. Il programma aveva previsto anche un pranzo in tema Ducati, così all’ora di pran-zo ci siamo recati nella mensa aziendale e abbiamo mangiato gomito a gomito con esperti e tecnici, un’altra occasione per ascoltare dettagli inediti su uno dei nostri universi preferiti: quello dei motori. Ma il meglio doveva ancora venire. Nel pomeriggio, infatti, ci siamo spostati nelle officine dove sulle catene di montaggio vengono costruite le moto. Siamo rimasti colpiti dall’ordine e dalla pulizia perché i pezzi non sono pro-dotti direttamente, ma solo assemblati e i tecnici ci hanno fornito alcuni dati: la Ducati occupa ben 1000 persone, di cui 500 occupati nell’officina d’assemblaggio e gli altri suddivisi fra disegnatori degli uffici tecnici, impiegati amministrativi ed altri. Ci hanno inoltre spiegato che l’Azienda offre la possibilità agli studenti di partecipare a Stage di un mese durante il quale c’e la possibilità di imparare a montare un’intera moto Duca-ti. Dopo la visita alle officine siamo passati al Museo dove ci hanno illustrato la storia della Ducati da competizione, dalla

sua nascita sino ai giorni nostri: quella del corridore australia-no Stoner. Tutti noi eravamo particolarmente interessati ed attenti ed il tempo è volato, i principi fisici studiati a scuola non erano più così astratti e sono improvvisamente sembrati comprensibili. Il metodo sperimentale è stato molto efficace, ci ha aperto la mente e lasciato molto entusiasti. I nostri Professori hanno avuto un’idea ottima e coinvolgente perché sono riusciti a trasformare una lezione di fisica in un’-esperienza unica.

Camillo Perazzoli

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SPORT 6 Il portale

NOME: Nicolò

COGNOME: Loardi

ETA’:17

SPORT:Baseball, lanciatore.

MEDAGLIERE:40 tra coppe e medaglie.

IN CHE SQUADRA GIOCHI: Parma Baseball Serie A.

A CHE ETA’ HAI COMINCIATO: A 6 anni, ho avuto mio zio come riferimento, anche lui giocava.

PERCHE’HAI SCELTO QUESTO SPORT: Perché m’incu-riosiva, ho sempre ammirato mio zio, e poi perché è uno sport di squadra,mi piace l’unità che si crea con i miei compagni,ci sosteniamo a vicenda sia nei momenti di vittoria che di scon-fitta.

PERCHÉ TI PIACE: Mi distrae dalla scuola. Praticare questo sport mi fa sentire libero.

IN CHE GIORNI HAI ALLENAMENTO: Tutti i pomeriggi 6 giorni su 7.

VORRESTI CONTINUARE:Si perché mi appassiona davve-ro molto, mi dà molte energie e un continuo desiderio di met-termi alla prova.

HAI UN GIOCATORE PREFERITO:Si, Joe di Maggio. È un personaggio che ammiro molto, per la sua costanza e determi-natezza e poi perché ci metteva tantissima passione in quello che faceva.

NOME: Simone

COGNOME: Chiodaroli

ETA’: 19 anni fra un mese

SPORT: Pallavolo

PERCHE’ TI PIACE? Ho provato a praticare molti sport ma nessuno mi dava quello che mi ha dato la pallavolo. Il volley mi soddisfa pienamente, mi da emozioni positive e mi fa stare bene.

DA QUANTO LO FAI? Ormai sono 5 anni e non mi ha ancora stancato.

COSA VUOL DIRE PER TE “GIOCO DI SQUADRA”? Per me gioco di squadra vuol dire collaborare per raggiungere un obiettivo comune, nella pallavolo e in moltissimi altri sport questo traguardo è la vittoria della partita. Quando c’è una squadra solida si arriva anche a ottenere risultati migliori.

CHI SONO PER TE I TUOI COMPAGNI DI SQUADRA? Per me sono grandissimi amici perché in una squadra ci si conosce, ci si aiuta a volte si litiga, è normale, ma poi si rie-sce sempre a chiarire perché in fondo si è tutti li per la stessa cosa: vivere al meglio una fantastica passione.

ARRIVANO SIAMO O NON SIAMO IL LICEO SPORTIVO?

ECCO A VOI I NOSTRI CAMPIONI...

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SPORT Il portale 7

I NOSTRI !

...ED È SOLO L’INIZIO!!!

NOME: Francesco e Cesare

COGNOME: Cighetti e Novara

ETA’: 19—17

SPORT: Pallanuoto

DA QUANTO: 7 anni (a testa)

SOCIETA’: PiacenzaPallanuoto

MEDAGLIERE: un argento (Cighetti)

MAI PENSATO DI SMETTERE: si (Cighetti) boh (Novara)

SOGNI DI DIVENTARE QUALCU-NO? Sì. Avere ambizioni nello sport e nella vita è necessario per avere delle soddisfazioni (Cigh.)

PERCHE’ LO FAI? Mi piace, mi dà emozioni importanti, e adoro lo spirito di gruppo (Nov.)

NOME: Camilla

COGNOME : Italia

SPORT: Ginnastica Artistica

PERCHE’ LO FAI? Mi rende felice, mi fa crescere, mi distrae dai pensieri nega-tivi

DA QUANTO: 14 annii!!

MEDAGLIERE: In attesa delle Olim-piadi di Londra, magari..

SOCIETA’ : Edilcoop QT8

NOME: Giovanni

COGNOME: Milani

SPORT: rugby

PERCHE’ LO FAI? Mi libera da ogni rabbia personale, riesce a farmi sfogare. Si gioca e si sfrutta l’affronto fisico, sempre regolato dalle regole.

DA QUANTO: tveramente tanti anni

SOCIETA’: Piacenza Rugby

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8 Il portale ART ...

L’AVRESTE MAI DETTO?

di Ilaria Massazza

di Marcello Guglielmetti

di Siuva Schiavi

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...ATTACK Il portale 9

SONO TRA DI NOI: PITTORI E FOTOGRAFI

di Ilaria Massazza

di Marcello Guglielmetti

di Siuva Schiavi

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SPEAKER’S CORNER

ESPRESSIONI LA DIFFICOLTA’ DI VIVERE

Quando nella vita ti chiedi perché le cose succedono, quando nella vita ti senti tutto addosso, che ti opprime, quando nella vita tutto va male e tu non sei più tu,

quando nella vita nessuno ti aiuto e nessuno ti sta vicino, quando nella vita la cosa più ovvia sono le lacrime,

quando nella vita vedi solo i tuoi difetti e non capisci di essere importante anche tu, quando non capisci che ci sono persone che ti vogliono bene per quello che sei…

...guarda in alto e pensa che non sei da sola, che prima o poi qualcuno ti amerà anche per i tuoi errori,

che prima o poi il mondo ricomincerà a sorriderti, che prima o poi a tutte le domande darai una risposta,

che prima o poi capirai che tutte le lacrime che hai perso non le hai versa-te per niente , ma ti serviranno a crescere...

...ora credi in te stessa e vai avanti vedrai che la tua vita comincerà a sembrarti più vera...!!!

(Anonimo)

SIMBA SCHILLANISIMBA SCHILLANISIMBA SCHILLANISIMBA SCHILLANI

10 Il portale

ANIMA

Il dolore che sento mi toglie il respiro, stringo al petto le ali,

mi staglio contro il cielo, cercando inutilmente la luce,

ma la fredda pioggia bagna il mio povero corpo , vado alla deriva da sola,

come se fossi in balia del mare e… i ricordi lontani della mia anima non sono altro che flebili illusioni perse nel vento, ritrovo la serenità pensando unicamente alla missione che mi è stata affidata e che… prima o poi porterò a termine.

(Anonimo)

ADESSO TOCCA A VOI!!! Mandatecele … anche in forma anonima!!!

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MARTINA ALABASTRI

T shirt: GUESS (60 euro) Maglia: PINKO (220 euro)

Orologio: GUESS (210 euro) Jeans: MISS SIXTY (140 euro)

Ballerine: FORNARINA (90 euro) Tatuaggio: A MANO, con pennarello

azzurro, (non ha prezzo!!)

TOTALE= 720 euro

SAN BENEDETTO’S STYLE Il portale 11

FASHION GURU EDDY BORELLA

T shirt: A-STYLE (40 euro) Felpa: MILANO (120 euro) Cintura: FENDI (110 euro) Jeans: LEVIS (119,99 euro)

Scarpe: FENDI (280 euro, che botta!!)

TOTALE= 669,99 euro

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GEO & GEO 12 Il portale

LA VITA CE LA SPIEGA LA GEOGRAFIA. LA VITA CE LA SPIEGA LA GEOGRAFIA. LA VITA CE LA SPIEGA LA GEOGRAFIA. LA VITA CE LA SPIEGA LA GEOGRAFIA. IMPARIAMO A STUDIARLA.IMPARIAMO A STUDIARLA.IMPARIAMO A STUDIARLA.IMPARIAMO A STUDIARLA.

“Professori, cambiate il metodo di insegnamento”. “Professori, cambiate il metodo di insegnamento”. “Professori, cambiate il metodo di insegnamento”. “Professori, cambiate il metodo di insegnamento”. Lo dice lo storico Franco Cardini.Lo dice lo storico Franco Cardini.Lo dice lo storico Franco Cardini.Lo dice lo storico Franco Cardini.

Non possiamo avere un giudizio corretto sulla guerra o la fame nel mondo se non conosciamo la geo-grafia. Di più: la geografia è una materia da associare alle scienze umane e non a quelle naturali (come, invece, solitamente acca-de) e forse il metodo con cui vie-ne insegnata deve cambiare. A spiegarci le motivazioni di questo nuovo approccio ad una materia t r oppo spe s so g iud i ca t a “semplice”, è stato il professor Franco Cardini, storico dell’Uni-versità di Firenze. È stato uno dei relatori all’incontro “La geografia questa (mi)sconosciuta”, organiz-zato presso il liceo artistico Cas-sinari, a cui la nostra classe (IIA) ha partecipato. Lo storico ci ha coinvolto spiegandoci la differen-za tra la sua generazione e la no-stra, e ci ha un po’ preoccupato affermando che per la gioventù di oggi si prospetta un presente dif-ficile e un futuro ancor più duro. Questa dichiarazione, a dire il

vero, ha destato in noi un po’ di timore per il tempo che ci aspetta, e per qualche secondo ci siamo ritrovati a pensare cosa di cata-strofico ci succederà. Dopo Car-dini ha parlato un professore di storia del liceo artistico, Ugo Bar-lozzetti, che ci ha avvisati del danno che il consumismo e l’uso smodato del computer possono provocare soprattutto in noi ra-gazzi. L’incontro è stato molto interes-sante. Ci siamo resi conto della grande competenza degli esperti convenuti, sono veramente bravi nel loro lavoro, ma a dire il vero abbiamo avuto qualche difficoltà a comprendere la maggior parte dei loro discorsi. Spesso sembra-va che si rivolgessero ad alunni più grandi di noi e con maggiori competenze rispetto alle nostre. Speriamo davvero che la prossi-ma volta venga utilizzato un lin-guaggio più sempli-ce, adatto alla nostra

età, e magari con alcune diaposi-tive o immagini che ci aiutino a capire meglio, perché il tema è molto interessante e vale la pena di essere approfondito.

Anna Casale Ambra Gazzola

Oxana Mikhaiylova

“La geografia questa (mi)sconosciuta”: Non possiamo capi-re la pace e la guer-ra nel mondo senza conoscere il mondo.

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CROCE ROSSA & BERLINO Il portale 13

STRAGI DEL SABATO SERA: STRAGI DEL SABATO SERA: STRAGI DEL SABATO SERA: STRAGI DEL SABATO SERA: UN VIDEO SHOCK PER RIFLETTEREUN VIDEO SHOCK PER RIFLETTEREUN VIDEO SHOCK PER RIFLETTEREUN VIDEO SHOCK PER RIFLETTERE

Rendersi conto che una notte di musica e un paio di drink di troppo possono stroncare una vita è terribi-le. Ad aprirci gli occhi sono stati Giancarlo Carra-ra, presidente della Croce Bianca (con lui anche il dottor Renzo Ruggerini) e il comandante della Poli-zia stradale, Agostino Agostini. Sono venuti una mattina nella nostra scuola e hanno parlato con noi. Ci hanno portato a vedere un video shock e alla fine è stato inevitabile riflettere sul fatto che pos-siamo imparare a rispettare di più la nostra vita. Ma c’è di più: le stragi spesso coinvolgono anche vite innocenti, il cui unico errore è stato quello di incro-ciare per strada chi li avrebbe ammazzati. E come non parlare delle famiglie?. Immagini come quelle che abbiamo visto dovrebbero scuotere le coscien-ze di ognuno di noi giovani, forse anche quelle de-gli adulti, perché ci richiamano a rispettare il dono più bello che ci è stato affidato: la vita. Credo che

voltare le spalle all’importanza dell’esistenza per alcuni attimi di stupido stordimento mi pare un grande insulto all’intelligenza, alle emozioni, alla sensibilità . Tutti regali di una vita che ogni essere vivente ha diritto di vivere ogni istante.

Sofia Salvaderi

LA QUINTA IN GITA A BERLINO: DAL CAMPO DI CONCENTRAMENTO

ALLA CONCENTRAZIONE PER L’ESAME!!!

Dal 2 al 5 febbraio la Quinta è andata in gita a Berlino. E’ stato un tuffo nell’arte moderna (abbiamo visitato una mostra strepitosa dedica-ta al pittore Paul Klee, alla Neue Nationalgale-rie), negli anni bui del regime nazista (il campo di concentramento Sachsenhausen e il Museo Ebraico) e negli avvenimenti storici che hanno cambiato il mondo (il CheckPoint Charlie, vici-no ai resti dell’ex Muro e il Reichstag). Adesso possiamo dire di aver toccato con mano il corso della storia europea. Ecco, appunto..meglio mettersi a ripassare..

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14 Il portale

“BELLO BRAVO E PREPARATO CERCA BENI-GNI PER INTERROGAZIONE SU DANTE…”

GIULIO BOLEDI SUPER STAR

CONOSCIAMOLI MEGLIO

Si chiama Giulio Boledi, ha 28 anni, e insegna Italiano nella nostra scuola. E’ uno sportivo, per molti anche un amico e per tutti un modello da imitare . Ci affascina con le sue lezioni su Dante e le altre “stelle” della letteratura. Il tratto principale del suo carattere: Estroverso La qualità che preferisce in una persona: La sincerità Il suo principale difetto: Non ne ho..scherzo na-turalmente! Sono troppo testardo Il suo migliore amico: Giovanni. Siamo cresciuti insieme e ne ambiamo combinate di tutti i colori Il suo sogno di felicità: Conoscere Alex Del Pie-ro! Scherzo…Sposarmi Il suo rimpianto: Non ne ho uno in particolare L’incontro che le ha cambiato la vita: Lo sto ancora aspettando La persona a cui chiederebbe consigli in un

momento difficile: A tutti i miei amici: al Polo, al Pera, allo Zezze, al Piqua…credo di non aver di-menticato nessuno. Che cosa voleva fare da bambino: La segretaria del San Benedetto (la mitica Giannina è una sua grande amica – ndr - )

Cosa le piace del suo lavoro di insegnante: Il contatto con la classe, il parlare in continuazione. Non potrei mai lavorare in un ufficio. Che cosa ha studiato? Ho frequentato il liceo Respighi e poi mi sono laureato in Lettere Moder-ne all’Università di Parma. Attualmente frequento la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento

La materia scola-

stica preferita: E-ducazione fisica e l’intervallo! Che cosa pensa

quando interroga

su Dante: Speria-mo che oggi tocchi a Benigni. E su Pirandello: Non ho ancora avu-to una quinta. Ve lo dirò l’anno prossi-mo. Non vedo l’ora Pirandello è il nu-mero 1 Vorrebbe essere un Campiello. .Allora sarei fa-moso Cosa fa quando non è a scuola: Aiuto in casa nelle faccende domestiche e quando ho tempo esco con gli amici o gioco a “Licantropi” Piatto preferito: Risotto “Vecchia Budapest”: riso, pollo, wurstel, peperoni Il primo ricordo: a tre anni mentre ciucciavo un tubetto di maionese Se avesse qualche milione di euro: Estinguerei il mutuo di tanti amici Libro preferito di sempre: “Novecento” di A. Baricco e non tralascerei “Il fu Mattia Pascal” La canzone della vita: “Iris” dei Goo Goo Dolls Un film cult: “The Snatch – Lo strappo”, “La Nona Porta”, ma soprattutto “Star Wars” Reni Arena

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Il portale 15 DIVERSITA’

BASTA PREGIUDIZI: LA MALATTIA MENTALE ESISTE. BASTA PREGIUDIZI: LA MALATTIA MENTALE ESISTE. BASTA PREGIUDIZI: LA MALATTIA MENTALE ESISTE. BASTA PREGIUDIZI: LA MALATTIA MENTALE ESISTE. IMPARIAMO A RIIMPARIAMO A RIIMPARIAMO A RIIMPARIAMO A RI----CONOSCERLACONOSCERLACONOSCERLACONOSCERLA

Le Terze al lavoro con gli psicologi del Centro di salute mentale.

Infermieri e psicologi specializzati nelle scuole per abbattere il pregiudizio sui malati mentali e per far capire che la malattia mentale esiste per davvero. Si tratta di un progetto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e anche il liceo San Benedetto è stata coinvolto per un incontro su questo tema. Le classi terze del San Benedetto (tra cui anche chi scrive – ndr - ) per due mattine hanno lavorato fianco a fianco con una equipe di psicologi per riflettere ed elaborare che il disagio mentale è una realtà di cui soffrono tanti persone e che è aggravata dal pregiudizio, dal rifiuto e dalle paure delle persone li circon-dano. Tutti questi elementi, è stato spiegato, contribuiscono ad aggravare il disagio, compromettendone il recupero. Il la-voro che abbiamo svolto noi ragazzi è stato quello di compi-lare un test per individuare le problematiche legate all’aver a che fare con un malato di questo tipo. Si è reso evidente quanto sia importante essere ben informati sulle esigenze di ciascuna malattia, accanto ad un adeguato collocamento del malato affinché possa recuperare. Insomma, si è appreso che esistono diritti e doveri anche per chi cura e per chi è curato! Noi ragazzi siamo stati divisi per gruppi e alla fine abbiamo realizzato un cartellone intitolato “La malattia mentale” in cui sono state riportate sensazioni e pensieri. Ne è scaturito anche un dibattito guidato in cui si è parlato di prevenzione delle malattie mentali, sinto-mi, manifestazioni, speranze di guarigione e cause (traumi infantili, sostanze stupefacenti, dipendenze da alcool, depressione, anoressia). Alla fine ci è stato ricordato che tutti, ad un certo punto della vita posso-no incorrere in una malattia mentale, per cui il ricovero ospedaliero non è l’unica soluzione. Esistono anche farmaci e terapie, ma si può guarire solo se non c’è l’ostacolo del pregiudizio. A questo proposito è utile ricordare un proverbio greco: “Spesso anche un matto parla da savio”. Grazie a questo incontro ho riflettuto sul fatto che esistono moltissimi pregiudizi e che è giusto combat-terli. Molti, credo, pensano di poter giudicare gli altri solo perché non capiscono né comprendono, in questo caso, l’esistenza di un disagio concreto che si chiama malattia mentale. Ringrazio chi ha organiz-zato questo progetto perché mi ha fatto conoscere e comprendere una realtà prima a me sconosciuta. Ci sono persone sfortunate che hanno solo bisogno di essere comprese, e soprattutto, amate.

Natasha Valenti.

“Spesso anche un matto parla da sa-

vio”, dice un antico proverbio greco.

Molti pensano di poter giudicare gli altri solo perché non capiscono

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Alla realizzazione di questo numero hanno collaborato: • Arena Reni Arena Reni Arena Reni Arena Reni ( redattrice ) • Conti Lucia Conti Lucia Conti Lucia Conti Lucia ( redattrice . editor ) • Massazza IlariaMassazza IlariaMassazza IlariaMassazza Ilaria ( r edattrice . fotografa) • Valenti NatashaValenti NatashaValenti NatashaValenti Natasha ( r edattrice ) • Molinari IlariaMolinari IlariaMolinari IlariaMolinari Ilaria ( caporedattore )

Hanno collaborato: • Marcello GuglielmettiMarcello GuglielmettiMarcello GuglielmettiMarcello Guglielmetti • Schiavi SiuvaSchiavi SiuvaSchiavi SiuvaSchiavi Siuva • Casale AnnaCasale AnnaCasale AnnaCasale Anna • Oxana MikhaylovaOxana MikhaylovaOxana MikhaylovaOxana Mikhaylova • Gazzola AmbraGazzola AmbraGazzola AmbraGazzola Ambra • Borella EdgardoBorella EdgardoBorella EdgardoBorella Edgardo • Alabastri MartinaAlabastri MartinaAlabastri MartinaAlabastri Martina • Camillo PerazzoliCamillo PerazzoliCamillo PerazzoliCamillo Perazzoli • Sofia SalvaderiSofia SalvaderiSofia SalvaderiSofia Salvaderi

Illustrazione di Mario Favari