Il ruolo dell’ Infermiere Professionale nella gestione del · “Trauma Cranico” in Pronto...
Transcript of Il ruolo dell’ Infermiere Professionale nella gestione del · “Trauma Cranico” in Pronto...
Il ruolo dell’ Infermiere Professionale nella gestione del “Trauma Cranico” in Pronto Soccorso
I.P. Di Gioia Angelo
U.O. Medicina e Chirurgia d’Urgenza e d AccettazioneDirettore Vito Procacci
Azienda Ospedaliero Universitaria 'Ospedali Riuniti' Foggia
Sala Ordine dei Medici provincia di FoggiaVia Vincenzo Acquaviva 48
FOGGIA
30 settembre 2016
Premessa
Nell’ultimo decennio si è assistito ad un incremento di richieste di prestazioni nelle strutture ospedaliere di Pronto Soccorso.
Si è sentito, pertanto, il bisogno di trovare un sistema per meglio gestire queste richieste, per razionalizzarne la gestione e per ottimizzare il servizio.
Anche nella nostra Azienda Ospedaliera, come in altre realtà sia italiane che europee, con la attuale direzione è stato attivato il triage nel Dipartimento di Emergenza – Urgenza ed Accettazione.
Elementi di storia
Triage
deriva dalla parola francese « trier » che significa
smistare, scegliere, operare una selezione.
Venne usato per la prima volta durante le guerre napoleoniche
dal capo chirurgo, il barone Jean Dominique Larrey,
che dovendo organizzare il soccorso dei soldati feriti
scelse di soccorrere per primi quelli che avevano
maggiori possibilità di guarire.
In epoca più recente troviamo il triage nella Guerra di Corea e del Vietnam
con caratteristiche più evolute e perfezionate sia riguardo al metodo che all’organizzazione.
Successivamente ha trovato collocazione anche nel settore civile portando un miglioramento notevole nell’organizzazione dei servizi d’urgenza.
Chi svolge il triage: aspetti legali.
Nelle linee guida n.1 del 17/5/1996 in applicazione al D.P.R. 27 marzo 1992 si legge:
“all’interno dei DEA (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) deve essere prevista la funzione di accoglienza e triage, come primo momento di accettazione e valutazione dei pazienti in base a criteri definiti che consentano di stabilire le priorità di intervento.
Tale funzione è svolta da personale infermieristico adeguatamente formato, che opera secondo protocolli prestabiliti dal dirigente sanitario”.
L’ infermiere che svolge questa funzione deve avere dei requisiti fondamentali:
Diploma (adesso laurea) di infermiere,
Almeno sei mesi di esperienza in PS;
Partecipazione a corsi di Basic Life Support anche pediatrico;
Conoscenza delle procedure e del sistema organizzativo del Servizio;
Partecipazione a corsi sulle tecniche relazionali;
Conoscenza delle tecniche di triage.
L’ infermiere di triage è chiamato a compiere scelte decisionali rapide e precise e riveste, in un certo senso, un ruolo di comando.
Infatti l’infermiere decide per due gruppi: per l’utenza e per i membri della propria équipe (indica loro chi è più grave).
L’operatore che svolge questa funzione non può quindi trovare sempre ostacoli e difficoltà perché non riuscirebbe più a svolgere il suo ruolo.
La decisione di triage non è soltanto quella presa al termine della valutazione ma può essere variata dall’infermiere in qualunque momento. Il codice di priorità è un codice di ingresso che è conseguente ad una valutazione in base a segni e sintomi. Non è una fase rigida, bensì il codice può variare in ogni momento se l’infermiere reputa variata la condizione del paziente.
Possono essere identificati quattro codici……
Codici Colore
Molto critico, pericolo di vita, priorità assoluta, accesso immediato alle cure
e intervento tempestivo.
Mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita.
Poco critico, assenza di rischi evolutivi e di pericolo di vita, prestazioni
differibili.
Non critico, pazienti non urgenti, possono essere visitati dal medico di
medicina generale e tali prestazioni sono soggette a pagamento del ticket.
TRAUMA CRANICO
Un colpo o una ferita penetrante alla testa in grado di alterare la funzione cerebrale.
Elmetto vichingo
Le principali cause di danno cerebrale sono:
cadute;
incidenti stradali;
essere colpito o colpire un oggetto pesante;
aggressioni o atti di violenza;
scoppi o esplosioni.
Elmo medievale
TRAUMA CRANICO: formulazione della scheda di Triage
L infermiere incaricato a formulare la scheda di triage, prima di assegnare un codice colore, sottopone il paziente ad una prima serie di rapide valutazioni:
condizioni generali e stato di coscienza.
parametri vitali ( PA, FC, SaO2, FR);
grado di dolore;
presenza di sintomi quali vomito, perdita di coscienza, comportamento
non abituale secondo un parente, amnesia retrograda;
tempo trascorso dall’ evento traumatico;
GCS (Glasgow Coma Scale) con l’ ausilio del nostro software Edotto che sintetizza il risultato finale.
Apparato Neurologico
Perdita di coscienza
Scarsa concentrazione
Perdita della memoria
Sbalzi di umore
Linguaggio confuso
Sonnolenza
Crisi epilettiche
Perdita di coordinazione motoria
Sintomi sistemici
Nausea
Vomito
Perdita degli sfinteri
Sintomi sull’ apparato uditivo
Calo dell’ udito
Acufeni
Sintomi sull’ apparato visivo
Dilatazione della pupilla
Diplopia
Sintomi sulla cute
Perdita di sensibilità
Parestesie
Il trauma cranico (nella nostra unità operativa) rappresenta spesso un urgenza non differibile (codice giallo) o non raramente un’ emergenza ( codice rosso).
Per i codici gialli, se si prevede un protrarsi dell’ attesa superiore ai tempi limite (15 minuti) dovrà essere iniziata la valutazione periodica del paziente attraverso l’osservazione e rilevazione dei parametri vitali secondo richiesta del medico Team Leader.
Elmo Corinzio
All’ ingresso in sala visita (Shock Room) il medico del PS, coadiuvato dall’ «infermiere dedicato» inizierà una rapida valutazione delle funzioni vitali:
A Pervietà delle vie aeree
B Respirazione
C Circolazione
In seguito si passa alla rivalutazione dello stato di coscienza utilizzando la scala del coma Glasgow.
In caso di traumi cranici minori
ed in presenza di ferite lacero contuse o ferite da taglio,
l’ Infermiere Professionale dedicato
procederà prima di aiutare il medico
nella sutura ad una accurata toilette
della regione cranica interessata.
Elmo romano
• Soluzione fisiologica• H2O2 – acqua ossigenata• Garze sterili 10x10• Lamette per tricotomia• Telini per campo sterile• Ferri chirurgici• Fili di sutura (Seta)• Betadine• Cerotti medicati• Bende• Retina elastica in caso di ferita estesa
Materiale occorrente per sutura chirurgica
Trauma Cranico maggiore
In caso di trauma cranico maggiore, all’ ingresso immediato nella sala visite «Shock Room», l’ infermiere, di concerto con il Medico dovrà velocemente:
immobilizzare il collo con collare cervicale;
stabilizzare il paziente;
allertare il neurochirurgo;
allertare il rianimatore se necessario;
assicurare un accesso venoso;
eseguire TC cranio e cervicale appena possibile.
Controllare il paziente semicosciente
Durante l’ attesa prima di effettuare la TAC l’ infermiere si occupa del controllo dell’ evoluzione dei segni di stato mentale alterato:
agitazione,
sonnolenza,
porre domande ripetitive,
risposta rallentata alla comunicazione orale;
GCS
TAC
Il paziente viene trasportato in radiologia da una vera «equipe di operatori sanitari»(Ausiliario, lnfermiere, Medico di PS, Rianimatore se necessario)che lo accompagnano con l’ ausilio dei seguenti presidi sanitari:
• Immobilizzatore cranio-cervicale• Unità spinale (se necessario)• Monitor defibrillatore
Borsone per urgenze con farmaci vari e laringoscopio.
Dopo l’ esecuzione della TC cranio-encefalo il paziente viene
Ricoverato in Neurochirurgia
Ricoverato in Rianimazione
Sottoposto ad intervento Neurochirurgico
Dimesso in forma protetta dopo adeguata osservazione in PS