Il Ruolo Del Violone e Del Contrabbasso Nella Musica Di j
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16 piedi, da un esame più approfondito delle fonti originali, pare che durante i diversi momenti della sua
vita, il compositore abbia fatto uso di tutti e tre i tipi di strumento.
Violone e contrabbasso nei Concerti Brandeburghesi?
Un caso pratico può fornire un utile esempio della presenza di violone e contrabbasso nell' opera di
Bach. Esaminiamo i concerti brandeburghesi. Nella partitura di tutti e sei i concerti è specificato il ruolo
del violone. Vengono riportati nome, altezza e uso.
Gli studiosi sono unanimi nel ritenere il violone di Bach, nei Brandeburghesi, come un grande
contrabbasso che suonava un' ottava sotto le note reali.
Le parti del violone dei Brandeburghesi sembrano accreditare questa affermazione: nel 4° e 5°
Concerto evitano il C grave (sotto il pentagramma del basso continuo); ciò indica la presenza di un
grande violone da gamba accordato in D. Le parti dei concerti n. 1,3, e 6 sono più difficili da
determinare perchè il violone legge la stessa parte del clavicembalo. I problemi sorgono con il 2°
Concerto: Bach dà al violone una parte propria dove indica frequentemente l' uso del C grave. Si
potrebbe pensare che, in questo caso, il compositore abbia commesso un errore. Eppure l' accurata
preparazione della partitura dedicata espressamente al Margravio di Brandeburgo, ci suggerisce che
questo giudizio è troppo affrettato. E se si considera il fatto che Bach ha composto questi sei concerti in
un periodo di otto anni, può essere credibile che l' insieme delle parti di violone non rappresentino un
unico strumento.
Rileggendo i Concerti Brandeburghesi alla luce delle fonti storiche che parlano di tre varietà differenti di
violone, pare che tutte e tre le varietà di violone, citate nelle fonti storiche, siano state utilizzate.
E' sorpendente che Bach nomini differentemente i partecipanti della sezione del continuo, in ogni lista
del gruppo degli strumenti, trovato nei manoscritti dei sei Concerti. Ulteriore complicazione dell'
assortimento è la separata e, spesso, conflttuale lista degli strumenti, posta vicino ad ogni
pentagramma della partitura. La Tabella 1 ci fornisce un confronto di queste due liste di nomi specifici.
Solo nel 1° concerto si parla di violono grosso (in realtà questa indicazione è un' aggiunta successivache Bach ah indicato, con dell' inchiostro nero, sul pentagramma del continuo). Senza dubbio qui bach
intendeva un grande strumento che suonava nella gamma dei 16 piedi. In tutti gli altri Concerti il violone
è inserito sia come violono che come violono da ripieno eccetto che nel 3° Concerto dove Bach lo
esclude dalla lista degli strumenti.
Il 4° concerto è un chiaro esempio di parte ben distinta per violone nella tessitura dei 16 piedi. Qui
Bach, sicuramente, intendeva il grande violone in D: questo strumento, accordato una settima minore
sotto il violoncello doveva evitare le note che non poteva raddoppiare all' ottava inferiore.
Il primo movimento di questo concerto contiene ripetuti esempi dell' intenzione di evitare il C grave. Nel
secondo movimento questa intenzione è ancor più palpabile: qui il violone raddoppia nota per nota la
linea del violoncello e quella del clavicembalo, eccetto in un punto, a battuta 31, dove questa discen deal C grave. Bach qui fa riferimento al violone e non al violono grosso. Ma effettivamente a quale
strumento si riferisce?
Sebbene nella tradizione inglese e tedesca la corda più grave della viola da Gamba a sei corde fosse
accordata un tono più basso (dal D al Re), bach non sembra aver seguito questa pratica nel violone,
forse perchè il risultato dei salti al registro più basso poteva essere, nell' esecuzione pratica, troppo
rozzo e goffo. Ad un attento esame pare che il 1° concerto ed il 4° richiedano differenti tipi di
contrabbasso. Le differenti nomenclature fra il 1° ed il 4°° concerto, potrebbero essere meglio spiegate
se partiamo dall' ipotesi che Bacch utilizzi due nomi per indicare, in realtà, tre strumenti.
Infatti la parte di Violono nel concerto n. 4 suggerisce certe fisionomie caratteristiche che alludono ad
una parte del contrabbasso. Come parte del ripieno, il violone non suona mai un ruolo indipendente,ma una sorta di parte ridotta della linea del continuo: questo modo di procedere semplifica la parte di
violoncello. Bach inoltre tenta di diminuire il carico del violone , scrivendo occasionalmente la sua parte
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all' ottava superiore. In questo modo , violone e violoncello lavorano all' unisono e ciò non succede
solamente quando il violone cambia tessitura così da evitare il C grave. Sebbene Bach non eviti
completamente lo spazio di due ottave tra violoncello e violone scrivendo le note del contrabbasso all'
ottava grave, questi procedimenti non sono mai estesi a lungo. Molto probabilmente il violone è stato
accordato all' altezza del contrabbasso grave in D quando il compositore ha chiaramente evitato il c
grave, perchè uno strumento accordato quasi un' ottava sotto il violoncello non avrebbe potuto suonare
questa nota. L' uso del violone contrabbasso in D pare plausibile ogni volta che il compositore evitava
chiaramente il C grave. Per di più la parte di violone che sale un' ottava reale sopra il violoncello per un
esteso passaggio, sta ad indicare l' uso di un violone traspositore che suonva, occasionalmente, all'
unisono. Con lo stesso criterio il 5° Concerto come rappresentato nella dedica della partitura, deve
essere stato scritto per lo stesso strumento del 4à. Proviamo, invece, a rileggere il 5° concerto,
ipotizzando che vi sia stato un errore nella copiatura della partitura. Nel secondo estratto del ritornello
completo, il compositore inizia duplicando meccanicamente la linea del violoncello ma poi, nella misura
124, si rende conto del proprio errore e scrive la parte all' ottava superiore. Eppure a ben vedere questa
correzione ha senso solo se intesa come uno sfoorzo di evitare il C# grave. Altrove Bach (sempre nel
Concerto n. 5) evita che il violone suoni il C# e questa nota, come nel Concerto n. 4, è qualche volta
scritta un' ottava più alta. Concludendo, non si tratta di un errore: questa parte del violone assomiglia,
nella sua semplificazione e riduzione del continuo, a quella del concerto n. 4 nel quale lo strumento
faceva da ripieno. Tale strumento non poteva essere niente altro che il violone in D.
Appare più probabile che, in una precedente versione del concerto n. 5, Bach non avesse intenzione di
utilizzare un violone nel registro di 16 piedi. Dall' insieme delle parti, le più delle quali copiate da suo
genero Altnikol si ricava che il BWV 1050a richiedeva solo due parti di continuo: cembalo concertato e
violone. Non avendo attinenza col successore, questa parte di violone rappresentava la linea del
clavicembalo semplificata che non ha fatto alcun tentativo di evitare i registri gravi. In più era scritto
costantemente nella stessa ottava del clavicembalo e probabilmente, nella partitura perduta, divideva ilrigo più basso con quest' ultimo. Alfred Durr tra gli altri ha creduto che il continuo, in questa versione,
consistesse nel violone 16 piedi e clavicembalo, ma sembra un pò strano. Perfino Quantz avvertiva i
violoncellisti di non suonare la propria parte un' ottava sotto il tono perchè " la distanza dal violino
diventava troppo grande e le note .... perdevano l' incisività e la vivacità che il compositore aveva in
mente".
Nella lista degli strumenti che Altnikol ha fatto sulla parte di violone è scritto Cembalo concertato e
violone, ma non violoncello. Per di più, sulla copertina del concerto 5 di mano dello stesso Bach del
periodo di Cothen, la parola violoncello è scritta in piccolo (forse si tratta di una più tarda aggiunta dell'
autore). Questo insieme di parti corrisponde ad una peculiare fase nella storia del concerto 5.
Bach poteva acer scritto un concerto con clavicembalo ed uno strumento di raddoppio ad un' ottava piùbassa? In altre parole, senza uno strumento di otto piedi? C'è una spiegazione più probabile: il violone
originale, nel BWV 1050, era il tradizionale strumento del raddoppio in G. In questo caso specifico, uno
strumento a sei corde, accordato una quarta sotto il ponticello, poteva facilmente suonare tutte le note
richieste senza trasporle.
Quest' uso del violone (senza il violoncello) corrisponderebbe ad una più antica tradizione tedesca ed
italiana del XVII secolo secondo la quale come unico strumento di raddoppio nel gruppo del continuo, si
utilizzava un violone nel registro di 8 piedi.
Questo è ulteriormente confermato dalle testimonianze trovate nel 2 concerto. Qui la parte è scritta in
una propria riga sotto quella del violoncello, ma tale parte non corrisponde ai requisiti già visti per il più
grande strumento mostrato nel Concerto 4. Nel Concerto 2, il violone è realmente il membro bassodella sezione del ripieno. la sua parte non sale sopra il violoncello e non ha alcuna intenzione di evitare
il C grave. per di più, in diverse occasioni, insiste ed enfatizza sia l' ottava grave sia il C grave. Una
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versione precedente del Concerto 2 sopravvive infatti sia in partitura che in un insieme di parti copiate
da Penzel intorno al 1750. Anche qui, come nel bWV 1050a, le fonti richiedono, come solo strumento a
corde nel continuo, un violone.
In modo simile, la parte di violone non è distinta da quella del cembalo continuo e deve essere stata
intesaper lo strumento più piccolo (8 piedi).
In ogni caso, quando Bach progettò la nuova versione del 2 Concerto presumibilmente nel 1721 con
differenti parti basse assegnò al violoncello la parte eseguita precedentemente dal violone 8alludendo
ancora alla stessa tessitura) e progettò anche una parte ridotta per violone molto più impegnativa di
quella del Concerto 5 nella quale enfatizzava il c grave.
Per questa ragione, lo strumento sopravvissuto a tutte le revisioni del Concerto 2 deve essere stato il
violone in G.
In altre parole nel suo aggiornamento Bach non ha apparentemente sentito il bisogno di revisionare la
parte per un violone nella tessitura dei 16 piedi.
Sebbene nel Concerto 6 il violone non occupi un rigo proprio, due sorprendenti passaggi ci fanno
capire che Bach usava uno strumento nel registro di otto piedi. Nel primo movimento, il violone (insieme
al clavicembalo) è scritto o alla tessitura reale con la parte del violoncello concertato o all' ottava più
grave.
Per di più non vi sono esempi in cui il violone salga sopra il violoncello.
Alle misure 56/58 per poco tempo due ottave separano il violoncello dal violone che, se fosse stato un
contrabbasso, avrebbe creato una distanza improbabile di tre ottave. Infine l' ultimo movimento del
Concerto 6 termina con una cadenza in B bemolle grave, nota che nessun violone traspositore, incluso
il violone grosso, potrebbe aver suonato, ma anche il violone in G avrebbe facilmente eseguito.
Un segno rivelatore dell' utilizzo dello strumento più piccolo fa qui la sua comparsa: un passaggio scritto
all' ottava reale che certamente doveva essere eseguito nella maniera in cui era scritto. Nel secondo
movimento sembra che il violone fosse in tacet e che solo il clavicembalo continuasse adaccompagnare, seguendo l' esempio del movimento lento del Concerto 2 (in entrambi i casi la partitura
di Bach non è chiara). Questa mancanza del violone ha senso solo perchè le due linee del basso
potevano interferire tra loro se suonate da due strumenti a corda ma anche perchè, insieme alla viola
da gamba, il violone è ripieno e ritorna solo nei movimenti conclusivi concertati. Allo stesso tempo i
principi decorativi dell' orchestrazione che sottolineano l' uso del violone 8 piedi, rimangono gli stessi.
Laddove la maggior parte del movimento basso in due parti gironzola intorno all' unisono, in un esteso
passaggio a solo alle misure 44-52, le due parti si allontanano di un' ottava reale e poi a m. 33 si
muovono perfino ad una distanza di due ottave scritte. Nel Concerto 3, la parte di violone, condivisa
con il clavicembalo, è più ambigua. Per prima cosa, la parte orchestrata della sezione dei bassi
consiste in tre violoncelli concertati. La funzione generale della parte del violone è quella del violoncelloridotta anche se, occasionalmente, suona una parte indipendente, mentre quest' ultimo riposa.
Nonostante ciò non si incontrano indicazioni di un violone piccolo. L' insieme delle parti copiate da
Penzel nel 1755 riflette la versione del 3° concerto che non è arrivata ai nostri giorni. Una parte è
etichettata violono grosso anche se può sembrare una parte più tarda di terzo violoncello. A dispetto
della confusione nella trasmissione delle fonti, sembra che un esemplare per violono grosso possa
essere esistito in una precedente versione. Questo potrebbe spiegare le frequenti note gravi nella più
tarda parte per violone, come nel Concerto 1.
In sintesi, nei Concerti Brandeburghesi, Bach utilizza il termine violone per indicare TRE differenti
strumenti. Il primo, il c.d. Violono Grosso, strumento nella tessitura dei sedici piedi con il C grave cheBach usa nel concerto 1 e tre. Il secondo uno strumento contrabbasso a sei corde con il Re grave, che
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bach utilizza nel concerto 4 e 5. Il terzo il violone in C rintracciabile ne Concerto 2 e 6 e in una prima
versione del 5.