Il Ruolo Del Micologo Pubblico Nella Storia

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    IL RUOLO DEL MICOLOGOPUBBLICO NELLA STORIA

    Dr Giovanni Rossi

    Tecnico della Prevenzione

    Micologo

    Le prime annotazioni sulluso commestibile dei funghi risalgano all'epoca greco-romana (3-4 secoli a.c.) lo stesso per quanto riguarda la loro tossicit. I funghi quindi venivanoutilizzati sia per uso alimentare e sia come potente veleno per eliminare re e principidell'epoca o per riti magici attraverso l'utilizzo di specie fungine allucinogene.Fra gli episodi storici rimasti pi famosi da ricordare quello dellavvelenamentodellimperatore Claudio da parte della moglie Agrippina utilizzando lAmanita phalloides.

    Nel medioevo fioriscono intorno ai funghi numerose credenze popolari (i funghi siritenevano appartenenti al mondo magico delle streghe!) che sono tramandate fino quasiai nostri giorni come ad esempio luso di monete dargento o di aglio per rendere innocui ifunghi velenosi. Nel Manuale di Tossicologia di Giuseppe Frank del 1805sugli avvelenamenti da funghi, si legge:

    Quindi si sente l'esigenza sanitaria gi agli inizi del 1800 di un controllo micologico primadella vendita dei funghi al pubblico.

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    La figura del Micologo Pubblico

    Alla fine del 1700 in Italia nel Regno del Lombardo-Veneto inizia lutilizzo dei funghi neimercati pubblici, per motivi sanitari l'autorit detta le prime regole. Lincarico venne affidato

    inizialmente alle Universit di Padova e Pavia successivamente alle Congregazionimunicipali attraverso Avvisi o Bandi.In essi venivano date disposizioni sui punti vendita e sulle specie ammesse, una appositalicenza di vendita rilasciata solo dopo esame. Ai medici vi era lobbligo di denunciare tutti icasi di avvelenamento.Leggiamo in un avviso pubblico emanato a Pavia (1793): essendo i funghi nella massima parte di natura velenosa ed insalubre restadoggi proibita la vendita, se non previa visita dei medesimi da farsi da personeperite e dal Regio Direttorio Nel 1822 viene emanato un editto della Regia Delegazione Proviciale di Treviso del RegnoLombardo Veneto , in cui si danno norme per la vendita dei funghi previo controlloufficiale, si legge:

    "...Questo esame viene istituito col concorso di un Medico, o di un Chirurgo, o di unFarmacista scelto tra i pi probi ed intelligenti a cura delle citate Autorit ..."Si riporta inoltre parte del testo:

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    Nel 1844 la Congregazione Municipale della Regia Citt di Milano addotter un apposito"Avviso" dove ordina che i funghi dovranno essere venduti in determinati mercati solodopo visita preventiva.

    Lo Stato Pontificio nel 1837 adotter provvedimenti simili a quelli della Lombardiaistituendo il servizio di controllo dei funghi al pubblico, si ricordano il Medico urbinateVincenzo Ottaviani ( 1790 -1853) che pubblic un lavoro per la prevenzione degliavvelenamenti da funghi e il Medico Micologo Matteo Lanzi (1824 1907) che pubblicdiversi testi tra cui l'opera.

    "Funghi mangerecci e nocivi di Roma".

    Pure nel Sud Italia nell'ex Regno di Napoli (1860) viene emanato un apposito regolamentoche prevede non solo il controlo dei funghi freschi, ma anche quelli conservati (secchi esotto sale) ,viene proibito la vendita dei funghi ridotti in polvere da utilizzare come spezia.Si pu affermare, che in questo periodo nasce quindi la figura del Micologo Pubblico

    Il MICOLOGO PUBBLICO si sviluppa dalla professione del medico o del farmacista, il cuicompito di controllare i funghi prima dessere venduti al pubblico, garantendo la lorocommestibilit.Lo studio scientifico fa importanti passi avanti: il botanico fiorentino Pietro Antonio Micheli

    (1679-1737) attraverso luso del microscopio scopre le spore, poi grazie ad altri illustristudiosi come lo svedese Elias Fries (1794-1878) e il famoso abate trentino GiacomoBresadola ( 1847-1929) la Micologia diventa una vera e propria scienza.In Italia con il Regio Decreto N. 7045 del 03 agosto 1890 :Regolamento speciale per lavigilanza igienica sugli alimenti :Sincomincia a disciplinare in modo organico lamateria:All'Art. 126E vietata la vendita di funghi alterati, velenosi o sospetti di esserlo.All' Art. 127I Consigli Provinciali di Sanit redigeranno e pubblicheranno lelenco dei funghi velenosidella Provincia colle loro indicazioni caratteristiche ed i nomi con cui sono comunemente

    conosciuti.

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    All'Art. 128La vendita dei funghi non pu farsi che nei siti indicati dall'Autorit Comunale.

    Il Regolamento desecuzione della L. n. 5849/1888 del 3 febbraio 1901 , n. 45 allart. 120

    stabilisce che nei regolamenti locali digiene deve essere annessa una lista positiva difunghi mangerecci autorizzati alla vendita. Per svolgere il controllo micologico a livelloComunale vengono utilizzati personale che svolge lattivit di vigilanza sugli alimenti inparticolare: Ufficiali Sanitari (Medici) o Vigili Sanitari Comunali (1890) successivamente daiVigili Sanitari Provinciali (1923).La situazione in Italia vede listituzione di rari corsi per lattivit di micologia ispettiva.Sul piano dei controlli allorigine pochi sono i mercati generali, quasi tutti in Italiasettentrionale, che hanno un servizio comunale di controllo micologico.Nel 1917 a Milano viene istituito il primo Servizio Pubblico Micologico ,presso ilLaboratorio Chimico Municipale in collaborazione con l'Ufficio d'Igiene ,viene attivato unapposito corso di micologia ispettiva rivolto: medici, vigili sanitari, veterinari e chimici.

    Alcuni dati statistici inerente all'attivit svolta dal Servizio Micologico Pubblico di Milano:

    ANNO 1917

    FUNGHI FRESCHI ESAMINATI= 9.931 KGFUNGHI SECCHI ESAMINATI=3.451 KGFUNGHI CONSERVATI ESAMINATI=1238 KG

    Dopo 10 anni l'attivit inerente al riconoscimento micologico decuplicato:

    ANNO 1927

    FUNGHI FRESCHI ESAMINATI= 77.471 KGFUNGHI SECCHI ESAMINATI=30526 KGFUNGHI CONSERVATI ESAMINATI=19.524 KG

    In alcuni regolamenti comunali viene anche definita l'attivit del Micologo Pubblico:

    "...Il Perito Micologo apponendo la firma al certificato di visita assume la completaresponsabilit personale del proprio operato, ragione per la quale necessit che eglidebba soddisfare a certe esigenze di indole tecnica, morale e di servizio..."

    --1941--

    Dopo circa quarant'anni di vuoto legislativo finalmente ,in pieno conflitto bellico "2GuerraMondiale" nel 1941 il Ministero dell'Interno (Direzione Generale Sanit Pubblica) emanala Circolare n. 79 del 23 Agosto 1941 (prot. N. 20900.21/31715 del 23 Agosto 1941 ) peroggetto "Vigilanza igienico-sanitaria sui funghi" indirizzata ai Prefetti del Regno, alGovernatore di Roma e all'Alto Commissario per la Provincia di Lubiana:

    Leggiamo alcune parti della circolare:

    "Approssimandosi la stagione nella quale sono normalmanete considerevoli la produzioneed il consumo dei funghi, il Ministero desidera che su questi prodotti spontanei della terra,che pur non avendo un alto valore nutritivo forniscono tuttavia un alimento molto ricercato

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    per il gusto e per l'aroma, sia attivata una adeguata vigilanza igienico-sanitaria ai sensidelle vigenti disposizioni in materia, alfine di limitare il pi che sia possibile i disturbi ed icasi di avvelenamento per ingestione di specie sospette o velenose. Per l'efficaceattuazione di detta vigilanza occorre tenere ben presente che soltanto l'esperto micologopu con sicurezza riconoscere le specie innocue. E pertanto dovranno ammettersi alla

    vendita soltanto quelle specie di funghi che, sulla base delle particolari conoscenze degliesperti in materia, possono essere consumate senza rischi di sorta, escludendo tutte lealtre. ....Per quanto riguarda i funghi allo stato secco, poic risaputo che neppurel'essiccazione, contrariamente a quanto volgarmente ritenuto , sufficiente a rendereinnocui i funghi velenosi, poich allo stato di secchezza ancora meno agevolericonoscere le specie velenose o sospette, converr senz'altro consentire soltanto lavendita del porcino comune (Boletus edulis). Al riguardo si segnala, per norma, chequalche Prefettura, a seguito di conforme parere del Consiglio Provinciale di sanit, hamolto opportunamente disposto affinch nei regolamenti locali d'igiene sia sancito il divietodella produzione e commercio di preparati alimentari a base di funghi in polvere diqualsiasi specie, e ci per la pratica impossibilit di riconoscere macroscopicament, nello

    stato di polvere, le specie alle quali appartengono i funghi usati. ...OMISSIS ".

    --1959--

    Il Ministero della sanit con una su nota del 31 Gennaio 1959 diretta all'Istituto NazionaleConserve Alimentari INCA precisa che il rilascio dell'autorizzazione sanitaria per glistabilimenti di preparazione e conservazione di funghi in salamoia, all'olio e all'aceto,devono essere concesse soltanto a cloro che abbiano personale esperto nel riconoscere ifunghi "MICOLOGO".vChe gli stessi stabilimenti funzionino sotto il controllo delMICOLOGO COMUNALE che deve provvedere alla verifica di ogni partita di funghi prima

    di essere poste in vendita.I Ministero della salute quindi individua la figura del Micologo Pubblico (MICOLOGOCOMUNALE) che ha la funzione di controllare i funghi prima del suo impiego.

    --1966-- Nasce la scuola Micologica di Trento.

    A causa del crescente numero di casi davvelenamenti e di mancanze di controlli sanitari ilMinistero della Sanit nel 1966 interviene richiedendo ad ogni ufficio incaricato dellavigilanza la formazione del personale per il controllo dei funghi.

    Si riporta la Circolare del Ministero della Sanit ,n. 219 del 13 febbraio 1966 con iltitolo " Corsi d'aggiornamenti per personale sanitario addetto al controllo dei funghipresso il Gruppo Micologico G. Bresadola di Trento."

    " Nel decorso anno si verficato un numero particolarmente elevato di avvelenamenti dafunghi, in relazione anche alla abbondante raccolta avutasi per le condizionimetereologiche favorevoli allo sviluppo di tale prodotto. Questo Ministero,pertanto venuto nella determinazione di provvedere ,come primo intervento,alla formazione dipersonale addestrato al riconoscimento pratico di funghi eduli da destinare, nei comunimaggiormente interessati al fenomeno, al controllo cui obbligatoriatamente devono essere

    sottoposti i funghi prima della immissione al commercio. A tal fine in atto l'organizzazionedi appositi corsi di addestramento per il personale, soprattutto comunale, addetto allavigilanza igienico-saniatria sulla salubrit delle sostanze alimentari.Tali corsi, della durata

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    di circa tre settimane, saranno tenuti a Trento nel periodo giugno-settembre1966;l'esecuzione della parte didattica, sia teorica che pratica, sar affidata ad esperti delben noto Gruppo Micologico Bresadola di Trento; si prevede, che nel periodoindicato,potranno essere svolti tre corsi ,con non pi di trenta partecipanti per ognuno, dicui uno probabilmente riservato agli Ufficiali sanitari o ad altro personale laureato

    dipendente dagli Uffici d'igiene e sanit e preposto allo stesso servizio; comunqueintendimento di questo Ministero che venga ammesso allafrequenza soltanto il personale in possesso delle cognizioni di base indispensabili; a talfine ,il sopraindicato gruppo micologico stato invitato a predisporre appositapubblicazione da mettere a disposizione degli interessati.L'onere relativo al rimborso delle spese di viaggio ed alla indennit di missione delpersonale ammesso a frequentare i corsi di cui trattasi a carico delle rispettiveamministrazioni di appartenenza.Nel far presente l'opportunit di segnalare al pi presto,in via preliminare il numero presumibile dei partecipanti ,in modo che questo Ministeropossa disporre in tempo utile l'invio di un adeguato numero di suindicata pubblicazione, sipregano le SS.LL. Di voler cortesemente far pervenire, entro il 30.04.1966, a questo

    Ministero Direzione generale per l'Igiene degli Alimenti e la Nutrizione, divisione II, ledomande di ammissione al corso corredate dalla dichiarazione della Amministrazione diappartenenza, relativa all'assunzione delle relative spese di viaggio e all'idennit dimissione. Al fine di una obiettiva valutazione della domanda, si ritiene opportuno che leSS.LL. Segnalino, in via riservata, gli aspiranti ritenuti in possesso dei requisiti pergarantirne che la frequenza del corso vada a profitto del servizio."

    (Foto Anno 1989 Corso Nazionale per Micologi 25esimo corso --Direttore del Corsol'illustre Ing. Bruno Cetto--)

    Il Ministero affida la parte didattica (teorica e pratica) alla Provincia Autonoma di Trentoavvelendosi del "Gruppo Micologico Bresadola" di Trento.Il Direttore del corso fu l'illustremicologo Ing Bruno Cetto (1921-1991).

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    --1996--

    NASCE LA FIGURA DEL MICOLOGO

    Si deve aspettare altri ben 30 anni ! Prima che viene finalmente disciplinato il settore delcontrollo dei funghi epigei freschi spontanei a livello nazionale con la Legge quadro n.352/93 e il suo regolamento DPR 376/95 prevedendo fra laltro listituzione presso ogni

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    Azienda USL degli Ispettorati Micologici .

    IL MICOLOGO PER LEGGE E UNA PERSONA ABILITATA AD EFFETTUARELATTIVITA DI RICONOSCIMENTO E CONTROLLO DEI FUNGHI EPIGEI SPONTANEI,NELLAMBITO DI STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE

    Il micologo riconosce e controlla i funghi epigei freschi e conservati, nell'ambito di strutturepubbliche (ispettorato micologico delle ASL) o private (responsabile del controllo nellafiliera produttiva).

    Il D.M. 29 novembre 1996 n.686 stabilisce i criteri per il rilascio dell'attestato di micologo ele relative modalit.

    L'attestato di micologo rilasciato dalle regioni e province autonome, a seguito dipartecipazione ad un corso di formazione teorico pratico, secondo programma ministerialee con obbligo di frequenza ed esame finale.

    Le regioni e province autonome provvedono alla iscrizione dei micologi in registri regionalie il Ministero della Salute provvede alla redazione e pubblicazione in gazzetta ufficiale delregistro nazionale dei micologi.

    Nell'ambito del SSN la funzione del Micologo deve essere svolta da una professionalitsanitaria contemplata dal D.lgs 502/92 comunemente quella del Tecnico dellaPrevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro che per i svolge l'attivit di vigilanza edispezione nel campo degli alimenti e riveste la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria.

    Il Tecnico della Prevenzione Micologo possedendo le capacit tecniche svolge la suaattivit ispettiva sugli importatori, industrie e attivit commerciali al fine di verificare ilrispetto della normativa sugli alimenti in particolare il loro sistema di autocontrollo e dirintracciabilit.

    Il Micologo Pubblico esercita la sua attivit presso gli Ispettorati micologici del ServizioS.I.A.N. dipendente dal Dipartimento di Prevenzione AzUSL.

    Gli Ispettorati micologici sono stati attivati in tutte le Regioni e le Province Autonome diTrento e Bolzano in numero di 330 e svolgono un servizio capillare sul territorio finalizzatoalla tutela della salute pubblica e specificatamente alla prevenzione delle intossicazioni dafunghi.

    Si avvalgono di personale abilitato al controllo micologico Micologi e verificano lacommestibilit dei funghi destinati alla vendita al dettaglio e allingrosso, ma anche di quellisottoposti a verifica da parte di privati cittadini.

    I funghi giudicati non commestibili sono sequestrati per la distruzione, mentre per quelliidonei al consumo viene rilasciato un certificato sanitario di commestibilit.

    Le funzioni principali degli Ispettorati Micologici sono le seguenti:

    Attivit di prevenzione:

    Controllo dei funghi freschi spontanei destinati al consumo diretto;

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    Supporto alle strutture ospedaliere aziendali e alla medicina di base; Vigilanza sulla raccolta, commercializzazione e condizionamento dei

    funghi spontanei; Educazione alla salute e promozione di corsi didattici, convegni e

    di iniziative culturali e scientifiche;

    Commissioni di esame per il rilascio dellidoneit alla vendita eper commercio.

    Attivit di certificazione e consulenza:

    Certificazione di commestibilit dei funghi freschi spontanee destinati alla vendita aldettaglio, e/o alla somministrazione;

    Attivit didattiche educative e formative per la popolazione e per gli addetti al settorecommerciale ortofrutticolo ed alla ristorazione