Il leone e il topo C era una volta un leone che dormiva tranquillamente nella savana.
Il ruolo dei Servizi di vigilanza e prevenzione delle ASL per la prevenzione del cancro...
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Il ruolo dei Servizi di vigilanza e prevenzione
delle ASL per la prevenzione del cancro
professionale
Giorgio Di LeoneSegretario SNOP Regione Puglia
Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AUSL BA/3
Nei paesi industrializzati:•30 - 40 % della popolazione
generale si ammala di cancro•nel 20 % dei casi è la
principale causa di decesso•il 6% delle morti per neoplasia maligna si verifica prima dei 45 anni•il 60% dopo i 65 anni di età
Nei paesi industrializzati:•30 - 40 % della popolazione
generale si ammala di cancro•nel 20 % dei casi è la
principale causa di decesso•il 6% delle morti per neoplasia maligna si verifica prima dei 45 anni•il 60% dopo i 65 anni di età
L’esposizione professionale ad agenti cancerogeni contribuisce:•all’incremento globale del tasso di tumori normalmente diffusi (polmone,app. digerente)•alla comparsa precoce di tumori, in seguito alla riduzione del tempo di latenza•all’incremento dell’incidenza di tumori rari (angiosarcoma epatico, mesoteliomi, adenocarcinoma delle fosse nasali)•all’incremento di tumori multipli in singoli soggetti
Il riconoscimento dell’eziologia professionale è reso difficoltoso da:
•lunga latenza
•assenza di caratteri specifici utili per la diagnosi differenziale
•concomitante esposizione negli ambienti di vita a miscele di cancerogeni
Doll e Peto nel 1978hanno quantificato nel 4% le
neoplasie indotte da esposizioni professionali
L'Istituto dei Tumori di Milano
nel 2001 quantifica in un range variabile tra il 4 e il 15%
il contributo dell’esposizione professionale per
l’induzione delle neoplasie
Nel 1988 il Prof. Gaffuri (Istituto del Lavoro di Verona) ha riferito che secondo il Consiglio
Sanitario Nazionale nel periodo 1981 - 1983 i tumori di origine professionale
dovrebbero essere il 2 % del totale
Nello stesso periodo i decessi per tumore sono stati complessivamente 129.949.
Sarebbero attesi circa 2.600 tumori professionali.I decessi totali per malattie professionali
nello steso periodo sono stati solo 19
Più in generale:ogni anno muoiono di tumore in Italia circa 150.000 persone.Applicando la frazione del 4%
indicata da Doll e Peto, si attenderebbero 8.000
nuovi casi di tumore professionale ogni anno.
L’INAIL riconosce ogni anno 200 - 300 tumori professionali,
prevalentemente legati all’amianto.
Che fine fanno tutti i casi non denunciati??
Perché non viene posta diagnosi di malattia
professionale??
Che fine fanno tutti i casi non denunciati??
Perché non viene posta diagnosi di malattia
professionale??
Nel periodo 1990 - 93, in Italia:
4,2 milioni di esposti
24% degli occupati
5,5 milioni di esposizioni
Sistema informativo sulle esposizioni a cancerogeni noti e sospetti (CAREX)
Esposizione Esposti FrFumo passivo 770.000 22%Radiazione solare 550.000 16%Fumi di scarico diesel 550.000 16%Asbesto 350.000 10%Polveri di legno 330.000 10%Silice cristallina 260.000 7%Piombo e composti inorganici 220.000 6%Benzene 180.000 5%Cromo esavalente e composti 130.000 4%IPA 130.000 4%
Esposizione Esposti FrFumo passivo 770.000 22%Radiazione solare 550.000 16%Fumi di scarico diesel 550.000 16%Asbesto 350.000 10%Polveri di legno 330.000 10%Silice cristallina 260.000 7%Piombo e composti inorganici 220.000 6%Benzene 180.000 5%Cromo esavalente e composti 130.000 4%IPA 130.000 4%
Gruppo Agente1 L’agente è cancerogeno per l’uomo2A L’agente è probabilmente cancerogeno per l’uomo2B L’agente è possibilmente cancerogeno per l’uomo3 L’agente non è classificabile per quanto riguarda
la cancerogenesi nell’uomo4 L’agente è probabilmente non cancerogeno
per l’uomo
Gruppo Agente1 L’agente è cancerogeno per l’uomo2A L’agente è probabilmente cancerogeno per l’uomo2B L’agente è possibilmente cancerogeno per l’uomo3 L’agente non è classificabile per quanto riguarda
la cancerogenesi nell’uomo4 L’agente è probabilmente non cancerogeno
per l’uomo
IARC Monographs Programme on the Evaluation ofCarcinogenic Risks to Humans
Lavorazione Agenti Class. IARC Sedi o tipi di tumoreAsfaltatura I drocarburi policiclici
aromatici2A – 2B Polmoni, vie respiratorie
Bitume 2B – 3 CuteCatrame 1 Cute, polmoni
Edilizia Amianto 1 Pleura, polmone, tratto gastro –intestinale
Silice 1 PolmoneI drocarburi policicliciaromatici
2A – 2B Cute, polmone
Erogazione, deposito,trasporto di carburanti
Benzene 1 Leucemie
Benzina 2B Leucemie, altre sediEstrazione e lavorazionemarmi, porfido, lapidei ingenere
Silice 1 Polmone
Fusione ferro – acciaio I drocarburi policicliciaromatici
2A – 2B Cute, polmone
Cromati 1 PolmoneGalvanica Cromati 1 Polmone
Nebbie e vapori di acidiinorganici f orti (contenentiacido solf orico)
1 Laringe
Lavorazione Agenti Class. IARC Sedi o tipi di tumoreAsfaltatura I drocarburi policiclici
aromatici2A – 2B Polmoni, vie respiratorie
Bitume 2B – 3 CuteCatrame 1 Cute, polmoni
Edilizia Amianto 1 Pleura, polmone, tratto gastro –intestinale
Silice 1 PolmoneI drocarburi policicliciaromatici
2A – 2B Cute, polmone
Erogazione, deposito,trasporto di carburanti
Benzene 1 Leucemie
Benzina 2B Leucemie, altre sediEstrazione e lavorazionemarmi, porfido, lapidei ingenere
Silice 1 Polmone
Fusione ferro – acciaio I drocarburi policicliciaromatici
2A – 2B Cute, polmone
Cromati 1 PolmoneGalvanica Cromati 1 Polmone
Nebbie e vapori di acidiinorganici f orti (contenentiacido solf orico)
1 Laringe
ESEMPI DI CANCEROGENI PRESENTI IN ALCUNE DIFFUSE LAVORAZIONI
•27/02/2001 Commissione delle Comunità Europee : Libro bianco relativo alla “Strategy for a future Chemical Policy”
•29/10/2003 Parlamento e Consiglio Europeo: Proposte di Regolamento e di Direttiva concernenti la Registrazione, la Valutazione e l’Autorizzazione delle sostanze chimiche
•27/02/2001 Commissione delle Comunità Europee : Libro bianco relativo alla “Strategy for a future Chemical Policy”
•29/10/2003 Parlamento e Consiglio Europeo: Proposte di Regolamento e di Direttiva concernenti la Registrazione, la Valutazione e l’Autorizzazione delle sostanze chimiche
SISTEMA REACHSISTEMA REACH: le imprese che producono,
importano e utilizzano sostanze chimiche saranno
chiamate a valutarne la pericolosità, sostituendole
nel caso risultassero pericolose per la
salute e per l’ambiente
In questo contesto, quali possono essere le funzioni svolte dai Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL?
•VIGILANZA SUL RISPETTO DELLE NORMATIVE
•INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA
•VIGILANZA EPIDEMIOLOGICA
PRINCIPALI FUNZIONI DEI SERVIZI DIPARTIMENTALI
•Il Datore di lavoro ha l’obbligo di valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro (con particolare riferimento agli agenti cancerogeni e mutageni) e di ripetere tale valutazione in occasione di modificazioni dell’attività e di specifiche segnalazioni effettuate dal Medico Competente.
•L’obiettivo è comunque quello di raggiungere la massima sicurezza tecnologicamente ottenibile attraverso l’eliminazione e la sostituzione delle materie prime maggiormente a rischio con altre più sicure.
D.Lgs. 626/94: art. 63 commi 1,4 e 5; art. 69 comma 5, lett a)
VALUTAZIONE PRELIMINARE
D.Lgs. 626/94: art. 72 quater
QUANDO DEVE ESSERE EFFETTUATA?
•In occasione della richiesta di concessione edilizia per N.I.P.?
•Congiuntamente alla presentazione di All. 9 ex art. 48 DPR 303/56?
•Al momento del nulla osta per inizio attività?
RISCHIO MODERATO
VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHIDEI RISCHI
CAMPIONAMENTO
ALGORITMI
MONITORAGGIO BIOLOGICO
RISCHIO IRRILEVANTE PER LA SALUTE
PICCOLE E PICCOLE E MEDIE MEDIE
IMPRESEIMPRESE
PROCEDURE SEMPLIFICATE
DEPENALIZZAZIONE
TESTO UNICO
DELEGA 626
Particolare attenzione merita la valutazione dei rischi nel caso in cui siano presenti lavoratori atipici (ad es. nel caso di lavori interinali)
È opportuno applicare sempre il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE,
che suggerisce un “approccio cautelativo” nella gestione dei rischi sanitari ed
ambientali quando questi siano caratterizzati da conoscenze
incomplete o insufficienti
Il Datore di lavoro ha precisi obblighi di informazione e formazione nei confronti degli esposti a rischi lavorativi
Troppe volte questo adempimento viene ottemperato esclusivamente in maniera “formale” (per volontà sia dei Datori di lavoro che degli stessi lavoratori)
Sarebbe il caso di individuare “formatori” istituzionalmente preposti, che assicurino una corretta e completa formazione
La vigente normativa impone ai Datori di lavoro un’elevata quantità di comunicazioni e registrazioni che devono essere comunicate ai differenti Organi istituzionali preposti
Queste comunicazioni rappresentano un’importantissima fonte sia per quanto concerne le verifiche ispettive che, soprattutto, dal punto di vista del monitoraggio sanitario ed epidemiologico.
Cosa A chi QuandoConsegna copia del registro degliesposti
ISPESL e AUSL All’istituzione, ogni 3 anni (per ognivariazione intervenuta) e su richiesta
Consegna copia del registro degliesposti
Istituto Superiore di Sanità A richiesta
Consegna il registro degli esposti ISPESL Alla chiusura dell’aziendaConsegna copia del registro degliesposti
AUSL Alla chiusura dell’azienda
Consegna le cartelle sanitarie e dirischio con le annotazioni individuali
ISPESL Alla cessazione del rapporto di lavoro
Consegna copia della cartella sanitariae di rischio con le annotazioniindividuali
Lavoratore interessato Alla cessazione del rapporto di lavoro
Consegna le cartelle sanitarie e dirischio e le annotazioni individuali
ISPESL Alla chiusura dell’azienda
Richiede copia delle annotazioniindividuali contenute nel registro ecopia della cartella sanitaria e dirischio (se non possedutadall’interessato)
ISPESL In occasione di assunzione di lavoratori chehanno precedentemente esercitato attività cheespongano allo stesso agente cancerogeno
Consegna le annotazioni individualicontenute nel registro e nella cartellasanitaria e di rischio (tramite il medicocompetente)
Lavoratori interessati Su richiesta
Consegna i dati collettivi anonimicontenuti nel registro
RLS ed RSPP In occasione della riunione periodica e surichiesta
Conserva le cartelle sanitarie e dirischio e le annotazioni individuali
#### Fino alla risoluzione del rapporto di lavoro.(ISPESL per almeno 40 anni dalla finedell’esposizione)
Cosa A chi QuandoConsegna copia del registro degliesposti
ISPESL e AUSL All’istituzione, ogni 3 anni (per ognivariazione intervenuta) e su richiesta
Consegna copia del registro degliesposti
Istituto Superiore di Sanità A richiesta
Consegna il registro degli esposti ISPESL Alla chiusura dell’aziendaConsegna copia del registro degliesposti
AUSL Alla chiusura dell’azienda
Consegna le cartelle sanitarie e dirischio con le annotazioni individuali
ISPESL Alla cessazione del rapporto di lavoro
Consegna copia della cartella sanitariae di rischio con le annotazioniindividuali
Lavoratore interessato Alla cessazione del rapporto di lavoro
Consegna le cartelle sanitarie e dirischio e le annotazioni individuali
ISPESL Alla chiusura dell’azienda
Richiede copia delle annotazioniindividuali contenute nel registro ecopia della cartella sanitaria e dirischio (se non possedutadall’interessato)
ISPESL In occasione di assunzione di lavoratori chehanno precedentemente esercitato attività cheespongano allo stesso agente cancerogeno
Consegna le annotazioni individualicontenute nel registro e nella cartellasanitaria e di rischio (tramite il medicocompetente)
Lavoratori interessati Su richiesta
Consegna i dati collettivi anonimicontenuti nel registro
RLS ed RSPP In occasione della riunione periodica e surichiesta
Conserva le cartelle sanitarie e dirischio e le annotazioni individuali
#### Fino alla risoluzione del rapporto di lavoro.(ISPESL per almeno 40 anni dalla finedell’esposizione)
Le sanzioni per i Datori di lavoroRiferimento normativo Violazione SanzioneArtt. 63,commi 1, 4 e 5;69, comma 5, lett. a)
Eff ettuazione dellavalutazione del rischio esuoi contenuti; nuovavalutazione in caso dimodifiche dell’attività e dialterazioni riscontrate neilavoratori esposti nel corsodella sorveglianza sanitaria
Arresto da 3 a 6 mesi.Ammenda da € 1.549 a €4.131
Artt. 62; 63, comma 3;64; 65, comma 1; 66,comma 2; 67, commi 1 e2; 68; 69, commi 1, 2 e5, lett. b)
Eliminazione o riduzionedegli agenti cancerogeni omutageni; attivazione dimisure preventive,tecniche, organizzative,procedurali; eff ettuazionedella f ormazione;accertamenti sanitari enorme preventive eprotettive specifiche
Arresto da 3 a 6 mesi.Ammenda da € 1.549 a €4.131
Artt. 66, commi 1 e 4;67, comma 3; 70, comma1
I nf ormazioni; comunicazioniall’organo di vigilanza incaso di esposizione nonprevedibile; istituzione delregistro di esposizione
Aresto da 2 a 4 mesi.Ammenda da € 516 a €2.582
Artt. 70, commi 2 e 3 Trasmissione econservazione del registrodegli esposti
Sanzione amministrativapecuniaria da € 516 a €3.098
Riferimento normativo Violazione SanzioneArtt. 63,commi 1, 4 e 5;69, comma 5, lett. a)
Eff ettuazione dellavalutazione del rischio esuoi contenuti; nuovavalutazione in caso dimodifiche dell’attività e dialterazioni riscontrate neilavoratori esposti nel corsodella sorveglianza sanitaria
Arresto da 3 a 6 mesi.Ammenda da € 1.549 a €4.131
Artt. 62; 63, comma 3;64; 65, comma 1; 66,comma 2; 67, commi 1 e2; 68; 69, commi 1, 2 e5, lett. b)
Eliminazione o riduzionedegli agenti cancerogeni omutageni; attivazione dimisure preventive,tecniche, organizzative,procedurali; eff ettuazionedella f ormazione;accertamenti sanitari enorme preventive eprotettive specifiche
Arresto da 3 a 6 mesi.Ammenda da € 1.549 a €4.131
Artt. 66, commi 1 e 4;67, comma 3; 70, comma1
I nf ormazioni; comunicazioniall’organo di vigilanza incaso di esposizione nonprevedibile; istituzione delregistro di esposizione
Aresto da 2 a 4 mesi.Ammenda da € 516 a €2.582
Artt. 70, commi 2 e 3 Trasmissione econservazione del registrodegli esposti
Sanzione amministrativapecuniaria da € 516 a €3.098
L’attività di consulenza non può essere prestata dai soggetti che svolgono attività di controllo e vigilanza
Gli operatori AUSL possono svolgere “ ... attività di informazione ... ed assistenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane e delle piccole imprese e delle rispettive associazioni dei Datori di lavoro”
D.Lgs. 626/94: art. 24, comma 2
FORMAZIONEFORMAZIONE
Gli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL, forti delle competenze tecniche acquisite nel corso dei numerosi anni di attività, e della conoscenza delle realtà territoriali derivanti dall’attività ispettiva, possono farsi carico della formazione dei diversi attori della sicurezza negli ambienti di lavoro:
•datori di lavoro•RSPP•RLS•lavoratori
FLUSSI INFORMATIVIFLUSSI INFORMATIVI
I Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL dispongono di una significativa mole di dati che, a parte quelli derivanti dalla letteratura scientifica e tecnica normalmente disponibile in rete, deriva da attività specifiche dei Servizi:
•campionamenti in corso di attività ispettiva
•verifiche ispettive sulle realtà produttive territoriali
•dati desumibili dal corredo di notifiche che vengono inviate dal Datore di lavoro all’organo di vigilanza (registri degli esposti, cartelle sanitarie, ecc.)
•..............
VALUTAZIONI EPIDEMIOLOGICHEVALUTAZIONI EPIDEMIOLOGICHEDall’analisi di tutti i dati desumibili dall’attività effettuata dai Servizi AUSL e dal confronto con i dati di letteratura, devono derivare opportune valutazioni epidemiologiche che consentano una più corretta conoscenza del rischio cancerogeno e mutageno presente sui territori di competenza.Queste valutazioni devono divenire:
•opportuno strumento di conoscenza messo a disposizione, oltre che del mondo tecnico - scientifico, anche di quello politico ed imprenditoriale
•fonte indispensabile per la programmazione di piani mirati, da attivarsi sul territorio.
•indispensabili strumenti per l’elaborazione di linee guida
EX ESPOSTIEX ESPOSTI
•Obbligo per il datore di lavoro di richiedere all’ISPESL le cartelle sanitarie e di rischio e le annotazioni individuali del personale in fase di assunzione, precedentemente esposto ad analogo agente cancerogeno
•Consegna al dipendente e all’ISPESL, in occasione del licenziamento, della cartella sanitaria e di rischio
E dopo??•Chi effettua la successiva sorveglianza sanitaria?
•Chi si fa carico degli oneri economici?
•Chi effettua la successiva sorveglianza sanitaria?
•Chi si fa carico degli oneri economici?
“L’uomo e la sua sicurezza devono costituire la prima preoccupazione di ogni avventura tecnologica. Non lo dimenticate mai quando siete immersi nei vostri calcoli e nelle vostre equazioni!!”
A. Einstein