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FEBBRAIO 2018 ANNO IV - NUMERO 2 L’EDITORIALE DEL GOVERNATORE I ROTARIANI FEDELISSIMI LE NOTIZIE DEI CLUB IL ROTARY PER LA PACE

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L’EDITORIALEDEL GOVERNATORE

I ROTARIANIFEDELISSIMI

LE NOTIZIE DEI CLUB

IL ROTARY PER LA PACE

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FEBBRAIO 2018 NUMERO 2

ROTARY 2071 NOTIZIEPeriodico mensile - Anno IV numero 2FEBBRAIO 2018DIRETTORE RESPONSABILEMauro Lubrani

COMMISSIONE RIVISTA DISTRETTUALEE NOTIZIE WEBPresidente: Mauro LubraniMembri: Maria Antonietta Cruciata (Rc Valdelsa), Elvis Felici (Rc Livorno Mascagni), Leonardo Bartoletti (Rc Firenze Ovest), Leonardo Vinci Nicodemi (Rc Marina di Massa Riviera Apuana del Centenario) Delegato Notiziario Distrettuale on-line: Tommaso Strambi (Rc Pisa)Delegata Notiziari “Social”: Beatrice Chelli (Rc Pistoia-Montecatini Terme “M. Marini”)FotografiFoto Cabras, Marco Gucci (Rc Cecina Rosignano), Simone Lepori (Rc Cascina), Francesco Lascialfari (Rc Castelfranco di Sotto-Valdarno Inferiore), Francesco Livi (Rotaract Piombino), Paolo Masi (Rc Cascina), Alberto Papini (Rc Arezzo), Andrea Santini (Rc Siena Est), Sergio Tocchini (Rc Fucecchio-S.Croce S.A.)Hanno collaborato in questo numeroSalvatore Acquilino, Vittorio Armani, Romano Bavastro, Letizia Cardinale, Luigi De Concilio, Gianna De Gaudenzi, Valentina Fognani, Marco Gucci, Sergio Marino, Paolo Masi, Leonardo Vinci Nicodemi, Giancarlo Nolledi, Andrea Santini, Sergio TocchiniEditoreDistretto 2071 Rotary InternationalPiazza Guerrazzi 9 - 56125 PisaInvio testi e fotografie [email protected] Impaginazione e grafica: Agenzia CSPMontecatini Terme (PT)

Chiuso in redazione il 21 febbraio 2018. La riproduzione degli articoli, anche parzialmente,è consentita citandone la fonte. I manoscrittie le fotografie, salvo diverso accordo, non verranno restituiti. Gli articoli pubblicati rispecchiano solamenteil pensiero degli autori e non comportanoresponsabilità per la Direzione o l’Editore.

Le visite del Governatore ai Club

IN QUESTO NUMERO

GERENZA

COPERTINA

21 febbraioFirenze SestoCalenzano

22 febbraioCascina

23 febbraioCastiglioncelloe Colline Pisa-no-Livornesi

27 febbraioSiena Est

1 marzoPisa-Galilei

FONDO GOVERNATORE I 113 anni del Rotary 3

ROTARY INTERNATIONAL Conferenza della Pace 4 Programma del distretto 5

LE COMMISSIONI / FORMAZIONE Seminario di informazione 6

I NOSTRI SOCI FEDELISSIMI Franco Scaramuzzi 8 Giuliano Nieri 9 Figaia, Bogazzi, Veronesi 10 La “classifica” 11 CONGRESSO INTERNAZIONALE Toronto 2018 12

GLI AVVERSARI Fucecchio, mezzo secolo di vita 13

I NOSTRI GIOVANI Investiamo sui nuovi 14 Il Laboratorio di teatro 16

IL PROGETTO Firenze-Irene Grandi 18 Siena Est-Stefano Bollani 20 NOTIZIE DAI CLUB Lucca 22 Livorno 23 Castelfranco di Sotto... 24 Area Terrenica 25 Marina di Massa... 26 Pistoia... 27 Cascina 28 Firenze Il Magnifico 29 Fucecchio... 29 Santa Croce... 30 Prato Filippo Lippi 31 Valdarno... 31 Cecina Rosignano 32 Montecatini Terme... 33

Riunioni distrettuali 201824 febbraio w Rotary Day wDa stabilire10 marzo w Forum dell’Amicizia con D.2072 wBologna24 marzo w SISE wDa stabilire6-8 aprile w RYPEN wVilla Margherita Quercianella 14 aprile w ASDI Assemblea Distrettuale wDa stabilire15-22 aprile w RYLA w Isola d’Elba26-28 aprile w Forum Internazionale del Mediterraneo wTaranto5 maggio w Seminario “Leadership per servire” wLivorno9-10 giugno w Congresso Distrettuale wPisa23-27 giugno w Rotary International Convention wToronto, Canada

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FEBBRAIO 2018 NUMERO 2

Anche gennaio si è concluso. Metà per-corso è compiuto, ma il secondo se-

mestre propone altre sfide ed impegni e re-clama tutta la nostra dedizione, perché tanti appuntamenti si profilano, a sviluppare e concludere i programmi avviati. Molti eventi sono in calendario e tutti impongono passio-ne, nel senso di piena adesione ai valori del Rotary; e condivisione, cioè voglia e dispo-nibilità di servire, tanto più a dispetto delle difficoltà: sta qui il nostro essere rotariani.

Merita ricordare che, nel calendario rota-riano, febbraio segna una data importante: il 23 si celebra il compleanno del Rotary, che con costante successo da ormai 113 anni pro-pone e fa valere il suo messaggio, da sempre orientato a “servire”. Ma febbraio è anche il mese della comprensione e della pace mon-diale. E come non ricordare, allora, che (non da oggi) viviamo tempi difficili, caratterizzati

da tensioni economiche e sociali, sul piano interno di tanti Paesi; e segnati da rischi di guerra, da conflitti latenti, da conflitti effet-tivi e sanguinosi.

Due “momenti” importanti, dunque, nel calendario del prossimo mese. Il 23 tutti i Club sono chiamati a celebrare, non in ma-niera formale, il “compleanno” del Rotary. E quello che occorre è ravvivare il senso di orgoglio, di appartenenza ad una Istituzione affatto speciale, quale il Rotary è. Perché, in realtà, è la storia del Rotary che emerge e si riafferma, per proiettarsi nel futuro. Di un Rotary che ha per motto, quest’anno, “ma-king a difference”, il cui senso profondo è il richiamo alla sua unicità per la sua capaci-tà di comprendere i problemi della società, proporre soluzioni, perseguire i suoi obiet-tivi in una maniera sempre diversa, facen-do una differenza costante rispetto ad altre istituzioni.

Ed è motivo di ulteriore orgoglio che il Ro-tary Day trovi un’eco mondiale alle Nazioni Unite, dove il Rotary e l’ONU condividono valori fondamentali sotto l’egida del tema di quest’anno, che non a caso è “Peace: ma-king a difference”. E il secondo “momento” è la pace, tema del mese. Pace come com-prensione e tolleranza nei rapporti inter-personali, mediazione delle troppe tensioni che alterano i rapporti tra Stati. Ma pace anche in un senso più ampio, in linea con la visione rotariana. E nessuno, forse, lo ha mai detto meglio di un grande filosofo, che amo ricordare ancora, Spinoza (Trattato te-ologico-politico): “La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia”. Parole nelle quali ogni rota-riano, credo, possa riconoscere l’essenza del Rotary. Esiste una sorta di collante che mar-ca il Rotary, le sue strutture, la sua visione del mondo.

Ed è la cultura. Rotary e cultura, lo si è osservato e ripetuto tante volte, costituisco-no un binomio inscindibile. A questo bino-mio si è cercato di ispirare ogni iniziativa, ogni evento. In questa direzione ed in que-sta prospettiva si va delineando il Congres-so distrettuale che si terrà a Pisa il 9 ed il 10 giugno. I prossimi eventi sono pensati in questa chiave. Ma l’obiettivo è, appunto, il Congresso, mirato a valorizzare l’approccio rotariano alla cultura, nel solco dei grandi rotariani che hanno segnato la nostra storia, la storia del nostro Distretto, con i loro studi ed il loro esempio.

L’EDITORIALE DEL GOVERNATOREX

Il 23 si celebrail compleanno della

nostra Associazione, che da sempre fa valere il suo

messaggio orientato a “servire”. Il “Rotary

Day” trova un’eco mondiale alle

Nazioni Unite nella condivisione di valori

fondamentali

Il ROTARY compie 113 anniFebbraio è dedicato alla pace

di Giampaolo Ladu

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XROTARY INTERNATIONAL

L’Italia ospita una Conferenza

della PaceL’appuntamento è in programma a Taranto dal 26 al 29 Aprila alla presenza del Presidente del RI Ian H.S. Riseley. Il Distretto ha organizzato un viaggio per partecipare all’evento dedicato

alla tutela delle madri e dei minori migranti

Per evidenziare le aree in cui il Rotary svolge il suo operato più significati-

vo, il Presidente del RI Ian H.S. Riseley ha convocato una serie di sei Presidential Pea-cebuilding Conferences per la prima metà del 2018. Le sei conferenze si focalizzeran-no su come la pace sia collegata con le altre cinque aree d’intervento del Rotary, come con la sostenibilità ambientale. Gli incontri

hanno l’obiettivo di: ELEVARE lo status del Rotary come le-

ader globale in ogni area d’intervento; DIMOSTRARE l’impatto della Fonda-

zione Rotary in ogni area d’intervento; COSTRUIRE CONOSCENZA per

ispirare i partecipanti a incrementare il loro coinvolgimento nel service;

OFFRIRE una piattaforma per permet-

Il Presidente internazionale Ian H.S. Riseley sarà presente ai lavori

della Conferenza di Taranto

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ROTARY INTERNATIONALX

tere a soci e non-soci di interfacciarsi, crea-re nuovi collegamenti ed esplorare la possi-bilità di collaborazione su progetti.

Uno di questi Forum Internazionali si terrà a Taranto alla presenza del Presiden-te del R.I., Ian Riseley dal 27 al 29 aprile prossimi.

Venerdì 27 Aprile il tema è “Tutela del-la madre e del minore migranti“ al Teatro Orfeo. Dopo i saluti delle autorità, il pro-gramma dei lavori e le iniziative collatera-li saranno illustrate da Gérard Allonneau, Director 2016 -18 e Presidente della Con-ferenza.

Alle ore 10.30 prima sessione plenaria con inquadramento e dimensione del pro-blema con Frans Timmermans, Vice Presi-dente Commissione Europea,

Marco Minniti, Ministro dell’Internoe Mons. Guerino Di Tora, Presidente

della CEI per le Migrazioni. Ore 12.00 tema: La mamma e il bambino

migranti: medicina dell’emergenza e medi-cina dell’accoglienza con Stefano Vella, Di-rettore Centro per la Salute Globale Istituto Superiore di Sanità e Concetta Mirisola, Direttore Generale National Institute for Health, Migration and Poverty .

La seconda sessione plenaria alle 15.30 con la tavola rotonda “Salute Fisica - Men-tale - Sociale” modera: Elio Cerini, Past Rotary International Director. Partecipano il Prof. Antonio Palmisano, Antropologo - Università del Salento, il PDG Jan Lucas Ket, Presidente Rotarian Action Group Healthy Pregnancies/Healthy Children e il Prof. Ivan Ulric’, Neuropsichiatra - Univer-sità di Spalato .

Sabato 28 Aprilesi parlerà sul tema Il Rotary per la tutela

della mamma e del bambino nel suo impe-gno di costruttore di Pace.

Benvenuto ufficiale ai partecipanti e pre-sentazione del programma dei lavori e delle iniziative collaterali da parte di Gérard Al-lonneau.

Alle ore 9.30 Discorso di BenvenutoIan H. S. Riseley, Presidente Rotary In-

ternational.Segue la terza sessione plenaria con la

partecipazione dell’on. Laura Boldrini, Pre-sidente della Camera dei Deputati; quindi le Testimonianze del PDG Himansu Basu (Distretto 1120), PDG Giovanni Vaccaro (Distretto 2110) e Valerio Carafa (Distretto Rotaract 2100).

Alle ore 11.20 Rotarian Action GroupPDG Robert Zinser, CEO Rotarian

Action Group for Population & Develop-ment; ore 12.00 La Fondazione Rotary e il suo impegno per la salute materna e in-fantile con Paul A. Netzel, Presidente della Fondazione Rotary 2017-18.

Alle ore 12.30 Approvazione della mo-zione e, quindi, discorso di chiusura del Presidente RI Ian H.S. Riseley.

IL PROGRAMMA DEL DISTRETTO PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA 1. #FR 9783 Y 26 APRILE PISA - BARI 20.00 21.25 2. #FR 9784 Y 29 APRILE BARI - PISA 21.50 23.20 1. #FR 9778 Y 26 APRILE PISA - BRINDISI 13.55 15.35 2. #FR 9779 Y 29 APRILE BRINDISI - PISA 18.20 19.55

Programma di massima1° giorno 26 aprile: Arrivo a Bari o Brindisi con volo Ryanair e proseguimento per Taranto. Cena e pernottamento all’Hotel Gabbiano.2 giorno 27 aprile: Partecipazione Conferenza.Cena e pernottamento all’Hotel Gabbiano.3 giorno 28 aprile: Partecipazione conferenza, cena di gala.4 giorno 29 aprile: Rientro a Bari o Brindisi e possibilità di visitare una città della Valle d’ItriaCosto base per 30 partecipanti € 550,00* per personaIL PACCHETTO INCLUDEl N.3 pernottamenti Gabbiano Hotel in BBl N.2 Cene in Hotell Trasferimenti in arrivo e partenzal Trasferimenti da hotel a Conferenza A/Rl Trasferimenti da hotel a Location per cena di Galal Volo Pisa Bari o Brindisi A/RNon include:l Tasse aeroportualil Cena di Galal Lunch giorno 27/04Iscrizione alla conferenzaCosti Extra:l Bagaglio da imbarco € 20.00 a trattal Cena di gala € 90.00l Lunch giorno 27/04 € 30.00l Iscrizione Conferenza € 120,00 entro il 28/02Al momento nulla è stato opzionato è il costo del volo ad oggi vale € 73.00

Per info e prenotazioni su viaggio e sistemazioni alberghiere potete contattare la signora Carmela Cipriani titolare dellaAgenzia Cipriani Viaggi e TurismoVia G. Casalino, 99 – 70019 Triggiano (Ba)Tel. 080 4621447 - Fax 080 4623413www.ciprianiviaggi.itE-mail: [email protected] info sull’iscrizione alla Conferenza potete consultare il link: http://www.rotaryitalia.it/presidentialconference, oppure scrivere all’indirizzo mail [email protected] o chiamare il numero 080.5234620* I costi sono da intendersi indicativi e suscettibili di cambiamento fino al saldo del pacchetto

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XLE COMMISSIONI / FORMAZIONE

Seminario di informazione rotarianadedicato alla Rotary Foundation

A Piombinoun incontro riservato

ai Club dell’Area Maremma 2 (Isola d’Elba,

Piombino, MassaMarittima e Follonica)

Gli interventi di Antonio Trivella, Roberto Giorgetti

e degli altri relatori

Il 20 gennaio, si è svolto a Piombino, nella sala conferenze della splendida

cornice del Porto di Salivoli, il seminario di informazione rotariana per le commissioni Fondazione Rotary dei clubs di Area Ma-remma 2.

Siamo stati accolti dal presidente del Club di Piombino Leonardo Carolini e dall’assistente del Governatore Umberto Canovaro, in una assise circolare per con-sentire una maggiore socializzazione ed un maggior confronto tra i partecipanti.

L’istruttore distrettuale Antonio Trivella ha guidato il gruppo nel metodo di appren-dimento e di condivisione delle proprie idee e di diffusione degli elementi e principi base dell’organizzazione della Rotary Founda-tion.

Il primo step è stato quello di dividerci in piccoli gruppi di 4/5 persone, tutti di club diversi, con l’obiettivo di partecipare le pro-prie idee e consentire un dialogo stimolan-te, oltre che di creare vicinanza e conoscen-za tra le persone.

Il secondo step si è concretizzato in una introduzione generale da parte del presi-dente della commissione distrettuale Fon-dazione Rotary, Roberto Giorgetti, sul de-licato tema delle “Ragioni di un impegno per gli altri, fra motivazione ed azione”; a

seguire tre successivi interventi su temi spe-cifici dei presidenti delle sottocommissioni distrettuali.

Fabrizio Luicentini per la Raccolta fondi, ha relazionato sulla base dell’esperienza ap-pena trascorsa dei biglietti di auguri natali-zi, e sul nuovo progetto di sviluppo di una App, dal rapido ed immediato utilizzo, che consenta di effettuare donazioni dal pro-prio smartphone. La riflessione sull’utilizzo delle nuove tecnologie deriva dal modello di fundraising collettivo, più legato a piccole ma continue donazioni.

Sara Lunardi che ci ha illustrato in modo magistrale l’operato e l’attività del proget-to Polio plus e dell’attenzione che merita in questo particolare contesto storico. Dob-biamo continuare ad affrontare con rigore e determinazione le vaccinazioni in tutto il mondo per consentire un futuro libero da una malattia devastante quale può esse la “poliomielite”.

Giovanni Brajon ha illustrato come e quanto sia importante impegnarsi nella re-

Alcuni momenti dell’incontro di formazione rotariana promosso per i Club dell’Area Maremma 2 a Piombino

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LE COMMISSIONI / FORMAZIONEX

alizzazione di progetti non solo locali ma anche di respiro di più ampio, con obiettivi collettivi, capaci di catalizzare professiona-lità, impegno e condivisione di idee anche con club di altri paesi o continenti, nell’in-tento di usufruire nel migliore dei modi del-le risorse rese disponibili dalla Fondazione Rotary per la realizzazione di progettualità.

Il terzo step è stato la suddivisione in ta-voli di lavoro e di confronto, dove i relatori si alternavano nell’approfondimento dei singoli temi e nell’elaborazione di strate-gie operative ed anche di comunicazione, essendo la comunicazione strumento indi-spensabile nell’era dei Social Media e del-la condivisione massiva di dati. Si è posta particolare attenzione alle modalità di ero-gazione e divulgazione dell’informazione, che deve essere riconoscibile, credibile e soprattutto rigorosa nell’insieme di super-ficialità della rete collettiva. La giornata si è conclusa con l’ultimo step di confronto ed espressione collettiva, dove le singole atti-vità ed iniziative hanno cominciato a trova-re corpo nell’impegno di tutti. A collusione il pensiero dei presidenti dei Club coinvolti:

Giorgio Cuneo (Isola d’Elba): “Grazie a tutti … è stata una splendida iniziativa”… Leonardo Carolini (Piombino): “ Sono davvero felice e grato… Credo che oggi ab-biamo dato l’esempio del vero spirito ro-tariano”. Marcello Bernardini (Massa Marittima): “E’ stata una giornata in cui ci siamo conosciuti un po’ meglio tutti e ognuno di noi ha appreso qualcosa di nuo-vo”. Giuseppe Di Buduo (Follonica): “Lo scambio di idee, gli argomenti trattati e la voglia di conoscerci meglio, testimoniano che quello adottato è senza dubbio un buon metodo per fare un buon Rotary….”

Salvatore AcquilinoCommissione comunicazione

Rotary Club Follonica

L’istruttore distrettuale Antonio Trivella (a sinistra)

I presidenti delle Sottocommissioni

Rotary Foundation Sara

Lunardi, Fabrizio Lucentini e Giovanni Brajon

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XI NOSTRI SOCI FEDELISSIMI /RC FIRENZE

Franco Scaramuzzi raccontauna vita al servizio rotariano

Professore emerito e medaglia d’oro dell’Università

di Firenze di cui è stato Rettore

dal 1979 al 1991.E’ entrato nel Rotary

il 1° marzo 1964. “Consiglio ai Club

di condividere, progettare e lavorare insieme ai giovani”

Franco Scaramuzzi si alza dalla sua scrivania nel suo studio molto or-

dinato. Mi accoglie con un grande sorriso, mi stringe forte la mano e mi avvicina a se dandomi quasi un mezzo abbraccio. Fran-co Scaramuzzi sa salutare la gente con ma-estria; mette tutti a proprio agio. Secondo me, forse è dovuto al fatto che lui si sente a suo agio in qualsiasi ambiente, a prescinde-re da dove si trovi.

Professore, un compleanno quest’anno passato quasi in sordina dopo quello fe-steggiato lo scorso anno per i suoi 90 anni nell’Aula Magna dell’Università di Firenze.

“Lo ricordo come se fosse oggi, erano presenti tanti cari amici – interviene Fran-co Scaramuzzi - dopo il saluto del rettore Luigi Dei e del presidente dell’Accademia dei Georgofili Giampiero Maracchi, sono intervenuti Paolo Nanni del Dipartimento di Gestione Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF) e Stefano Mancuso del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (DISPAA). Una grande bella festa”.

Ma volendo parlare di Franco Scaramuz-zi… come ce lo descrive?

“Potrei farlo con parole semplici: Franco Scaramuzzi, è nato a Ferrara il 26 dicembre

1926, è professore emerito e medaglia d’oro dell’Università di Firenze. Si è laureato in Scienze Agrarie nel 1948 e, grazie ad una borsa di studio, ha iniziato la propria atti-vità presso l’ateneo fiorentino. Dopo aver vinto nel 1959 la cattedra di Coltivazioni arboree presso l’Università di Pisa, nel 1969 è stato chiamato a coprire il posto che era stato del suo maestro Alessandro Morettini all’Università di Firenze.

Eletto rettore dell’Ateneo nel 1979 ha ri-

coperto la carica per quattro mandati fino al 1991. Dal 1986 al 2014 è stato presidente dell’Accademia dei Georgofili, di cui è ora presidente onorario. Cosa devo aggiungere ancora… Si, sono entrato a far parte del Ro-tary International il primo marzo 1964 e nel Rotary Club Firenze il primo gennaio 1972; sono 54 anni di vita… rotariana.”

Cosa è stato il Rotary per lei?“Service Above Self – Per me il Rotary è

stato una libera scelta: un voler partecipare alla vita attiva di quella grande famiglia del Rotary che è tra le organizzazioni più im-pegnate nell’affrontare i maggiori problemi umanitari.

Quando il fondatore Paul Harris e tre suoi amici hanno dato “vita” al Rotary, l’o-biettivo era semplice: creare un’oasi di ami-cizia in una città di estranei. Con il passare del tempo la filosofia del Rotary è maturata ed ha continuato a cambiare, ed oggi gli ide-ali del Rotary includono azione, etica pro-fessionale e comprensione internazionale.”

Lei è sempre stato in mezzo ai ragazzi, cosa consiglia ai nostri giovani?

“Rotary per i giovani, ma anche Rotary con i giovani. Condividere, progettare e lavorare insieme. Ritrovare i giusti valori, che abbiamo abbandonato per una ricer-ca spasmodica del profitto. Ma soprattutto non dobbiamo fare passare il concetto che il Rotary è una scorciatoia per avere racco-mandazioni o aiuti per raggiungere obbiet-tivi professionali o altro.”

Auguri Franco, per i tuoi 91 anni e per i 54 passati nel Rotary, ma per una chiusu-ra dell’articolo, in stile Accademico, vorrei riprendere le parole del Magnifico Rettore Luigi Dei: «In questa Aula Magna festeg-giamo i novanta anni di un suo eccezionale anfitrione – ha detto nel suo intervento il rettore Luigi Dei – di colui che alla direzio-ne dell’ateneo seppe vivere il presente con una visione lungimirante e sempre avendo in mente proprio quel futuro di cui parlavo poco fa. L’Ateneo non può che rivolgergli in questa giornata di festa non solo un affet-tuosissimo augurio di buon compleanno, ma anche un profondo sentimento di gra-titudine e riconoscenza per tutto quanto ha saputo dare e continua a dispensare quale professore emerito alla nostra comunità Ac-cademica. Avanti ancora nel segno del tuo magistero a salire quella scalinata che porta a questo luogo e che ho voluto riprodurre nel biglietto d’invito a simboleggiare la vo-lontà di salire per aspera ad astra».

Luigi de Concilio Il professor Franco Scaramuzzi, rotariano da 54 anni

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I NOSTRI SOCI FEDELISSIMI /RC LUCCAX

Giuliano Nieri, 53 anni di RotaryTanti successi come imprenditore

E’ stato anchePresidente della Banca

del Monte di Luccadal 1973 al 1981

e poi Vice Presidentedella Fondazione

dal 2007 sino al 2016.Il suo Club

lo aveva festeggiatoper le sue nozzed’oro come Socio

Giuliano Nieri è nato a Lucca, ove vive, l’11 aprile 1929.

Ha conseguito, presso l’Istituto Tecnico Francesco Carrara di Lucca, il diploma di ragioniere nel 1947 ed ha frequentato dal 1947 al 1951 la facoltà di economia e Com-mercio dell’Università di Firenze, studi che dovette abbandonare per motivi familiari.

Ha portato avanti una numerosa fami-glia, con sei figli, con impegno per assicu-rare loro un adeguato titolo di studio e di affermarsi sotto il profilo lavorativo e pro-fessionale (la figlia Gina è da anni compo-nente il Cda di Mediaset, della quale è an-che Vice Presidente).

La sua vita lavorativa è stata caratteriz-zata da una intensa attività imprenditoriale, avendo dato vita a società nel campo mani-fatturiero, commerciale e immobiliare, dal-le quali si è ritirato una decina di anni fa, per ragioni di età, per lasciarle nelle mani dei figli.

E’ entrato nel Rotary club di Lucca nel

1965, e dopo aver ricoperto vari incarichi, ha assunto la presidenza del club nell’anna-ta rotariana 1979/80.

Nel maggio 2015 I soci hanno voluto fe-

steggiare i suoi cinquanta anni di Rotary con una targa, consegnata nel corso di una conviviale, partecipata anche dai figli.

Nonostante l’impegnativa attività da imprenditore, Giuliano Nieri ha voluto de-dicare parte del suo tempo a servizio della Banca del Monte di Lucca, l’Istituto presen-te in città da oltre cinquecento anni.

Dopo aver ricoperto la carica di Presi-dente, dal 1973 al 1981, imprimendo alla banca un indirizzo a maggior sostegno delle piccole e medie imprese commerciali e in-dustriali, che favorirono una forte crescita della banca, in anni più recenti ha dedicato il suo impegno alla Fondazione originatasi dalla Banca del Monte a seguito della legge Amato.

Nella Fondazione ha infatti ricoperto la carica di Vice Presidente dal 2007 sino al 2016, contribuendo in questo ruolo a dare vita a numerose iniziative di carattere filan-tropico, sociale e culturale.

Vittorio Armani

Giuliano Nieri, attorniato dai figli, la sera della conviviale

del festeggiamento dell’anniversario dei 50 anni di Rotary

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XI NOSTRI SOCI FEDELISSIMI

Nel Carrara e Massa l’ammirevole storiadi tre “campioni” nel Club da 50 anni

Gino Veronesi, Roberto Figaia ed Enrico Bogazzi sono entrati nel Rotary nel 1968 e quest’anno festeggiano le nozze d’oro con il Club

Cinquant’anni di Rotary alle spalle. Veramente? Non è da tutti ed a quanti seguono varrà come un amichevole augurio. Tre

campioni nel Rotary Club di Carrara e Massa tra i più longevi del Di-stretto, sorto, com’è, nel 1950. Per origine, formazione, attitudini.

Gino Veronesi (Luigi all’anagrafe) ha solo 98 anni ma non pen-sate di mettervi in competizione con lui nei giochetti di matematica e nel risolvere equazioni: c’è chi si distrae con le parole incrociate, lui – che aborrisce la Tv, e proprio non la possiede – se le costruisce da solo, ma di altro tipo, si diverte a calcolare la velocità della luce e scherza ipotizzando semafori e rotonde spaziali che possano inter-romperne o deviarne la traiettoria. Ingegnere elettrotecnico ha avuto numerose esperienze professionali. Nato a Como, da Milano è giunto a Massa nel 1963 con alle spalle già significative esperienze. Come – tanto per gradire – la guerra in Libia, quattro anni di prigionia in India, e di nuovo in patria la prima esperienza di lavoro alla Snam ed all’Eni, porta a porta con Enrico Mattei che l’aveva preso in grande simpatia e per le nozze gli regalò un bel vassoio d’argento. A Massa è direttore tecnico della Bario, 300 operai poi scesi a 250. Vive il pas-saggio di proprietà con l’ingresso della Solvay. Nel Rotary entra nel 1968 presentato dall’avvocato Pier Marco Fontana, personaggio di grande caratura, penalista esperto e brillante storico. Il Club è pieno di personaggi di grande livello: Gino ricorda Sergio Vatteroni, sculto-re di fama nazionale, Giulio Figaia e Igino Pellerano imprenditori del marmo di grande spessore e notorietà. E i governatori Luigi Socini Guelfi e Carlo Corsini cui rimase legato da fraterna amicizia. Prima segretario, egli presiedé anche il Club nel ’74-’75. E con il Club nella memoria bei viaggi in particolare a Praga e a San Pietroburgo, incon-

tri con personaggi di alto rilievo: il musicologo Federico Mompellio che al pianoforte eseguì per gli amici un Paganini inedito, il cattedra-tico Renato Roli chiamato a parlare di arte nella suggestiva residenza malaspiniana del notaio Zuccarino a Caniparola, le conversazioni con Ubaldo Bellugi, amabile scrittore apuano. Nient’altro? Altro che: nel ’74 il Rotaract invitò a parlare il famoso ex partigiano Edgardo Sogno. “Ero vice presidente ed all’ultimo momento – ricorda - fui pregato dal presidente di sostituirlo…non sapevo che era considerato un perso-naggio difficile. In seguito, con un glorioso passato alle spalle, …in-ciampato nella P2 e considerato primo artefice di quel colpo di stato bianco mai avvenuto”. Se c’è un rotariano da elevare a simbolo del Club per frequentazione, cariche svolte ed esperienze di vita chapeau a Roberto Figaia. Imprenditore del marmo di una storica famiglia attiva nel settore fin dal ‘600 (!). Anche per motivi di lavoro ha girato il mondo in lungo e largo ed ha conosciuto rotariani di una quantità di paesi. Curioso e propositivo Roberto, trovando evidentemente so-stegno nella famiglia, ha cominciato ad… uscire di casa molto presto. A 13 anni era già a Londra “perché dell’inglese ieri come oggi (oggi certo ancora di più) non si può fare a meno”. Nei ricordi di Figaia c’è, a proposito, un episodio curioso. Alla spinta del padre Giulio per l’e-sperienza oltre Manica si opponeva con decisione il nonno materno (un Rivetti dell’allora celebre famiglia piemontese attiva nel tessile). Era appena scoppiata la guerra di Corea e circolava il diffuso timore di un nuovo conflitto mondiale. Giulio Figaia chiuse la ‘disputa’ (!) con un telegramma al suocero: Se dovesse scoppiare la guerra Rober-to sarà molto più sicuro in Inghilterra che in Italia. A 15-16 in Ger-mania per un’esperienza estiva remunerata per la vendemmia lun-

Figaia discende da una storica famiglia attiva nel

settore del marmo dal ‘600. Ha girato il mondo

per lavoro ed anche perla sua passione per

le auto veloci

Bogazzi è alla guida dell’agenzia marittima di

famiglia con interessi anche in campo immobiliare

e vitivinicolo. I soci del Club attendono che racconti la

leggendaria storia del suo avo Vittorio

Veronesi è ingegnere elettrotecnico

con numerose esperienze professionali.

E’ stato legato a grande amicizia con i Governatori

Socini Guelfi e Carlo Corsini

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I NOSTRI SOCI FEDELISSIMIX

go la Mosella assieme a giovani stranieri di vari paesi. Poi il servizio militare: completato il corso, ufficiale istruttore per insegnare l’”arte della guerra” ma anche (altri tempi) come ci si comporta a tavola. Ap-pena laureato in ingegneria due anni in Marocco a dirigere una cava di grigio rosato di proprietari italiani. E quindi le peregrinazioni – come molti colleghi - soprattutto negli Stati Uniti per proporre, contrattare, vendere il marmo delle nostre cave. Ammirazione e viva simpatia per l’America dove per molti anni ebbe anche una casa a Miami. Le mol-te esperienze umane e professionali vissute fanno sì che Roberto dovunque si trovi si senta sempre a casa sua. E a proposito di Rotary sono molti gli amici di una quantità di club in visita a Carrara che l’hanno visto negli anni guida sobria e appassionata alle cave ad illustrare ciò che sta oltre la vista, indimenticabile: la storia, il sudore, il la-voro. Presidente del Club nel ’76-’77 fra i bei ricordi egli annovera viaggi in Sicilia, a San Pietroburgo, il piacevole sodalizio con gli amici de La Ciotat. Frequentazioni dei Club di Dallas, Houston, Miami, Los Angeles, e poi nel Belize (dove le donne erano ammesse ben prima del loro inserimento ufficiale) in Belgio. Negli Stati Uniti riunioni solitamente poco formali sempre alle 13 con brevi relazioni – tutti hanno sempre fretta – durante il pasto. Fra le sue passioni l’automobilismo. Nel ’54, ad appena diciott’anni, niente meno che una Milla Miglia a bordo di una Ferrari 365; in seguito anche il Rallye di Adelaide in Australia su una Mercedes e varie altre partecipazioni.

Enrico Bogazzi entrò nel Rotary molto giovane. In quel ’68 ri-cordato per le drammatiche turbolenze esplose al di qua e al di là dell’oceano (il Maggio parigino, Berkley…ma un collega giornalista pisano – Giovanni Nardi – documentò che le prime avvisaglie di ciò che sarebbe accaduto si ebbero proprio all’Università di Pisa…), Enri-co fresco di laurea in Economia e commercio, per l’agenzia marittima di famiglia guidata dal padre Giorgio, aveva già cominciato a girare il mondo. A respirare un’aria che in breve vedrà decollare l’azienda (la Vittorio Bogazzi & Figli) con cospicuo allargamento degli interessi attraverso nuove società al settore armatoriale. Bogazzi ricorda del Rotary personaggi davvero storici per la storia e l’economia apuana:

il già citato Igino Pellerano, il notaio Franco Zuccarino, Giuseppe Furrer dalle varie esperienze quest’ultimo, direttore amministrati-vo della Nord Carrara e vari altri ruoli prima di realizzare la propria azienda nel tempo passata attraverso vari soggetti e negli ultimi anni rilanciata alla grande da un altro rotariano di successo, Gino Maz-

zi. Enrico Bogazzi alla guida di una attività che passo dopo passo, mantenendo fede agli impegni primari con l’azienda di fa-miglia, ha esteso i suoi interessi a oriente e occidente, puntando all’armamento (in alcuni periodi gestendo le rotte ed i traffi-ci di oltre cento navi!), non ha avuto mol-to tempo da dedicare a sé stesso. Se si ag-giunge l’acquisizione di banchine e traffici soprattutto nei porti di Marina di Carrara e di Venezia (Porto Marghera) si capirà come le…evasioni extra lavoro siano sempre state per lui piuttosto problematiche. Una pas-sione – forse ereditata dal padre Giorgio

che alla sua Marina di Carrara dedicò anche un piccolo libro – per la storia e per l’econo-

mia, la profonda conoscenza della realtà locale e non solo, lo portaro-no a riferire in sede di Club sulla famosa crisi del ’29. Relazione che ancora viene ricordata perché Enrico, in posizione eccentrica rispetto a molti presenti che la legavano soprattutto ai disastri provocati dal fascismo (che arrivarono, ma più tardi), l’attribuì ad eventi e molte-plici situazioni internazionali capaci di sconvolgere anche economie ben più solide di quella italiana. Da Enrico, fra i suoi infiniti impegni anche di carattere immobiliare, e le periodiche visite a Villa Sardini nelle campagne della lucchesia dove la figlia Francesca guida l’omo-nima azienda vitivinicola che produce vini davvero straordinari, gli amici attendono sempre che racconti la storia leggendaria del suo avo Vittorio. Comandante di un veliero, dopo ripetuti viaggi transoceanici (siamo negli ultimi decenni dell’’800) trasportando marmo, egli ebbe la straordinaria incredibile opportunità di avere in consegna a Cuba, dagli esponenti di un ordine religioso con i quali non si sa come era entrato in contatto, nientemeno che le reliquie di un santo destinate a Larnaka (Cipro). Un viaggio lungo e avventuroso ma anche assai ben remunerato che gli consentì di avviare, nel 1890, l’attività di spedizio-niere che gli eredi proseguono. (Romano Bavastro)

COGNOME NOME CLUB DATA AMMISSIONE ANZIANITÀ (ANNI)

CANGIOLI Carlo Prato 05/11/1958 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 60LUZZETTI Mario Grosseto 30/05/1960 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 58VAI Angiolo Isola d’Elba 01/12/1960 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 58BARTELLETTI Raffaello Viareggio Versilia 05/02/1962 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 56PARDINI Marcello Viareggio Versilia 05/02/1962 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 56TALINI Piero Pistoia-Montecatini “M.Marini” 20/5/1962 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 56SCARAMUZZI Franco Firenze 01/03/1964 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz 54GIOVANNELLI Renzo Prato 01/01/1965 zzzzzzzzzzzzzzzzzzz 53NIERI Giuliano Lucca 01/01/1965 zzzzzzzzzzzzzzzzzzz 53CINI Olindo Uldano Follonica 01/07/1965 zzzzzzzzzzzzzzzzzzz 53ANNONI Alessandro Livorno 05/03/1966 zzzzzzzzzzzzzzzzzz 52RUPI Pier Lodovico Arezzo 01/11/1966 zzzzzzzzzzzzzzzzzz 52MARGARA Paolo Viareggio Versilia 21/12/1967 zzzzzzzzzzzzzzzzz 51FIGAIA Roberto Carrara e Massa 07/01/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50BOGAZZI Enrico Carrara e Massa 03/04/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50AMMANNATI Silvano Fucecchio S.Croce sull’Arno 01/07/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50PALAVISINI Alberto Fucecchio S.Croce sull’Arno 01/07/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50GAJO Paolo Firenze “Amerigo Vespucci” 03/10/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50FRANCI Crescenzio San Miniato 18/10/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50VERONESI Luigi Carrara e Massa 04/12/1968 zzzzzzzzzzzzzzzz 50

LA CLASSIFICA DEI SOCI PIU’ “ANZIANI”

Roberto Figaia alla guida dell’auto nel rally di Adelaide in Australia

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XCONGRESSO INTERNAZIONALE

TORONTO 2018, TEMPO DI PRENOTAZIONI

Il Distretto ha previsto due tipi

di viaggio: lungo per visitare

Vancouver, Toronto e le cascate del Niagara;

corto per partecipare

solo alla Convention

Il conto alla rovescia è già iniziato per partecipare al 109° Congresso Inter-

nazionale del Rotary di Toronto (Canada), in programma il 23/27 giugno prossimi al Metro Toronto Convention Centre.

E’ un’occasione unica per conoscere gli amici rotariani di tutto il mondo. Immer-gersi nelle diverse culture, confrontarsi con altri congressisti, scambiare opinioni, attin-gere nuove idee per progetti innovativi da realizzare nell’ambito del proprio Club e tanto altro ancora.

Gli organizzatori dell’evento offrono anche suggestivi itinerari per conoscere Toronto con un giro turistico per ammira-re le belle vedute della città. L’iconica CN Tower è l’attrazione turistica più popolare di Toronto, con circa 1,5 milioni di visitato-ri ogni anno. L’edificio ospita due aree da cui osservare il panorama della città e due ristoranti con vedute mozzafiato. Per i te-merari, esiste la possibilità di camminare all’esterno intorno alla torre (EdgeWalk) a 356 metri d’alta quota.

Per i meno temerari, è possibile fare una bella passeggiata per il St. Lawrence Mar-ket, con venditori di prodotti alimentari e caratteristici, oppure il Distillery District, un’area storica trasformata in distretto d’in-trattenimento e shopping. È possibile visi-tare anche Casa Loma, una dimora in stile neo-gotico. Si tratta di un palazzo costruito nel 1914 da un multimilionario canadese, con circa 100 stanze decorate, passaggi se-greti e 5 acri di giardini. Per godersi la na-tura, si può visitare High Park - un enorme spazio verde delineato da prato e giardini, piante pensili, percorsi naturalistici e corsi d’acqua - oppure prendere un traghetto per le isole di Toronto, caratterizzate da prati, boschi, lagune e spiagge sabbiose.

IL VIAGGIO ORGANIZZATO DAL DISTRETTOIl Canada è la destinazione ideale per

una vacanza internazionale con i propri fa-miliari ed amici. Un’occasione imperdibile per scoprire la stupenda Vancouver, una delle città più affascinanti della costa del Pacifico e i bei quartieri, la variegata gastro-

nomia della città di Toronto, con tutto ciò che queste città hanno da offrire.

Il Distretto ha previsto due tipologie di viaggio da sottoporre all’attenzione dei Ro-tariani del nostro Distretto.

Il viaggio A cosiddetto “lungo” per vi-sitare Vancouver, Toronto e le cascate del Niagara. La durata del viaggio complessiva-mente sarà di 12 giorni.

Il viaggio B cosiddetto “breve” prevede la sola partecipazione al Congresso di Toron-to. La durata del viaggio sarà di 7 giorni.

I programmi dei viaggi organizzati dal Distretto sono disponibile sul sito http://www.rotary2071.org/content.php., oppure possono essere richiesti al sottoscritto.

Per ultimo vi ricordola prossima scadenzadel 31 Marzo 2018per iscriversi on lineal Congresso tramite My RotarySergio MARINOPresidente CommissioneDistrettuale Conventiondi Toronto

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GLI ANNIVERSARIX

Il Club di Fucecchio-Santa Croce S.A ha festeggiato mezzo secolo di vita

L’evento è statocelebrato in occasione

della visita ufficialedel Governatore Ladu,

che ha consegnatoal Presidenteun attestatodel Rotary

International

Venerdi 2 febbraio, il Club Fucec-chio-Santa Croce S.A. ha festeggia-

to i suoi 50 anni di attività. Si tratta di uno splendido traguardo, che è coinciso con la visita del Governatore Giampaolo Ladu, accompagnato dalla moglie Silvia e dall’As-sistente Roberto Boldrini. Dopo che il Pre-sidente del Club, il Direttivo ed i Presidenti delle varie Commissioni hanno illustrato al Governatore le varie Iniziative ed i vari services effettuati e da effettuare in questo anno Rotariano, il Governatore ha conse-gnato al Presidente del Club l’attestato re-lativo al compimento dei 50 anni del Club ed in maniera esaustiva e coinvolgente, ha condiviso con tutti i principi e gli ideali che permettono al Rotary In-ternational di portare avanti con incisività e continuità la propria missione a livello in-ternazionale, a livello nazio-nale, a livello regionale ed a livello locale.

In particolare si è soffer-mato sulle tre principali ini-ziative che, il Distretto 2071, ha in programma in questo anno Rotariano : 1) L’immi-grazione soprattutto la par-te riguardante le donne ed i

bambini che giungono da soli in Italia. A tal proposito ci sarà un Forum Internazionale, ad aprile, a Taranto. Esperti a livello mon-diale si confronteranno su questo delica-tissimo problema. 2) Il diabete malattia di particolare importanza ed interesse. Verrà organizzata, in tutte le piazze Italiane, una giornata di prevenzione con l’obbiettivo di avere un quadro della situazione di questa patologia che, purtroppo, è spesso silente. I dati verranno raccolti a Pisa e saranno utilizzati dai Ricercatori dell’Università di Pisa. 3) La novità riguardante il Premio Ga-lilei: verranno selezionati e premiati anche studenti e giovani ricercatori con la collabo-razione di tutti i Distretti italiani. La signo-ra Silvia ha illustrato l’importante “Proget-to Autismo” da lei lanciato in questo anno rotariano e che ha come fine la raccolta di fondi da destinare ad una borsa di studio per un giovane medico che dovrà mettere a punto nuovi protocolli clinici per favorire il rapporto tra bambino autistico e familiari nei vari contesti della vita.

Nelle foto, la consegna dell’attestato di 50 anni nel Rotary al Presidente Diego

Valori; il Governatore Ladu con la moglie Silvia, il Presidente Valori

e l’Assistente Boldrini

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XI NOSTRI GIOVANI / MASTERACT 2018

Investiamo nelle nuove generazioniSeconda edizione sul tema “Conoscere per crescere”: leadership e tecniche di comunicazione. Un’iniziativa

promossa dai Rotary club Firenze e Fiesole

I giovani partecipanti alla seconda edizione del MasterAct con alcuni relatori

Anche quest’anno il Rotary non cessa di investire nella forma-zione culturale dei giovani con la seconda edizione del Maste-

rACT dal titolo “Conoscere per Crescere”, e nella splendida cornice di Firenze, nella sala Congressi dell’Hotel Adriatico, organizzata dal Rotary Club Firenze e Rotary Club Fiesole.

“Il programma MasterACT di quest’anno, - ci spiega Francesco Martelli Presidente del RC Firenze - si pone in continuità con le tematiche tenute nel precedente appuntamento indagando, in questa edizione, nell’affascinante mondo della leadership, finalizzata ad af-frontare alcune lacune relative ai metodi di studio, alla gestione del-le tecniche di comunicazione e alla gestione dell’ansia attraverso un percorso di autostima e sicurezza di sé.

Il MasterACT – prosegue Francesco - è un seminario formativo rivolto a studenti Interact e non, di età compresa fra i 14 ed i 19 anni.

Un Rotary sponsor individua un giovane meritevole tramite con-

corsi didattico - culturali o collaborando con gli istituti scolastici e, in un divertente fine settimana, offre la possibilità di conoscere nuovi amici ma anche un’importante opportunità per svolgere una serie di attività volte ad aumentare l’autostima, lo sviluppo della leadership e delle “competenze” per aiutarli ad affrontare le sfide di un futuro sempre più competitivo. Allo stesso tempo i partecipanti sono invi-tati ad interagire con coetanei di diversa provenienza, migliorando la loro capacità di lavorare in gruppo.”

“Ma la specialità del nostro MasterACT – interviene Giambatti-sta Presidente dell’Interact Club Firenze Brunelleschi – è che si svol-ge in un’atmosfera informale dove domande e dibattiti sono inco-raggiati dagli stessi relatori. Il tema guida di questa edizione è stato: “Conoscere per Crescere” un modo come un altro per dire che comunicando si diventa grandi.

Quello che abbiamo conosciuto in questo fine settimana è stato

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I NOSTRI GIOVANI / MASTERACT 2018X

che è impossibile non comunicare – prosegue Giambattista - anche il silenzio è una forma di comunicazione, molto significativa ... special-mente quando sono i nostri genitori che ti guardano senza parlare.

Ma il corso trattava molte altre tematiche formative che ci hanno accompagnato nei seminari di Comunicazione, tra queste: la Comu-nicazione scritta: dalla grafologia ai social network; la Comuni-cazione verbale: da un colloquio al public speaking; la Comuni-cazione del corpo: volontaria e involontaria; la Comunicazione finalizzata: dalla formativa alla commerciale; la Comunicazione contenutistica: quale la etica e la morale.” Saper Scrivere con chiarezza, esattezza e semplicità è stato l’argomento presenta-to da Luigi de Concilio responsabile organizzativo e didattico del MasterACT.

“Anche se non si ha intenzione di diventare scrittore, giornalista o sceneggiatore, - ci ricorda Luigi - scrivere, a Scuola come nella vita,

serve e servirà comunque. E conoscere l’arte e i trucchi del “saper scrivere” può essere una risorsa straordinaria.

La semplicità è il risultato visibile della complessità, i due termini non sono l’uno l’opposto dell’altro, ma si completano: complesso non vuol dire complicato, semplice non vuol dire facile. La semplicità non è mai casuale, si costruisce. Un buon metodo per costruire un testo semplice passa attraverso tre fasi che precedono la scrittura vera e propria: inventare, organizzare, strutturare.”

“L’ansia del foglio bianco – prosegue Luigi de Concilio - non è un’esclusiva di scrittori o giornalisti. A scuola una qualunque rela-zione ci pone di fronte a problemi simili a quelli di un professionista: come selezionare il materiale, come ordinarlo, quale tono usare, da dove iniziare… Chiarezza, esattezza, semplicità e nella scrittura la semplicità si ottiene se un testo è stato prima pensato, progetta-to, strutturato e si regge sulla scelta esatta delle parole.”

La premiazione di Matteo Restivo, il campione italiano e primatista

del record di nuoto nei 200 dorso che è intervenuto raccontando la sua esperienza di atleta e universitario

al quarto anno di medicina

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XI NOSTRI GIOVANI / MASTERACT 2018

La gestione del tempo è stato un altro argomento che ha par-ticolarmente interessato i ragazzi. “Lavorando a stretto contatto con i giovani – ha spiegato Luigi de Concilio - noto spesso come lamentino ancora lacune riguardo al metodo di studio, alla gestione del tempo e alla gestione dell’ansia. Fare un po’ di prevenzione, sottolineando l’importanza di questi argomenti potrebbe aiutarli ad affrontare in tempo e senza ansia lo studio e la loro vita personale e professionale.

In particolare, il metodo di studio: motivazione, lettura, ap-punti, ascolto, relazioni, uso del materiale didattico; la gestione del tempo: consapevolezza del tempo e relativa programmazione; l’an-sia: come riconoscerla ed imparare a gestirla.”

“Si mangia per vivere o si vive per mangiare? “è il tema trattato da Eva Baldini, biologa nutrizionista. “Lo stile di vita dei nostri giorni – ha commentato Eva Baldini - è caratterizzato da gran-de disponibilità di cibo e da una sempre più diffusa sedentarietà che portano a vivere in una situazione di apparente benessere psico-fisico che spesso non corrisponde con lo stato di salute. Nasce così la pira-mide dello stile di vita italiana che si basa sulla definizione di Quanti-tà Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica: … e questo è stato l’argomento di discussione.”

L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA“Altro argomento di particolare interesse – prende la parola Lau-

ra presidente dell’Interact Club Firenze Michelangelo - è stato quello relativo alla memoria.

La nostra memoria è qualcosa che ci accompagna ogni giorno: nello studio, nel lavoro e nel quotidiano. Le tecniche di memoria esistono fin dall’antichità, ma pochi le conoscono. Basta fare un po’ di ricerca per scoprire che Cicerone utilizzava la tecnica dei Loci e delle Stanze, per ricordare tutte le informazioni di cui aveva bisogno nei suoi discorsi in pubblico. Giordano Bruno e Pico Della Mirandola le utilizzavano per ricordare (a memoria) tutti i testi che leggevano”. “Acquisire qualsiasi tipo di testo, esame, concorso, dati e informazioni - racconta Laura dell’Interact di Orbetello - non è solo una questione di strategia, ma è anche un metodo di studio che ciascuno può imparare utilizzando i 4 tipi di “memoria”: visiva; as-sociativa; emotiva e creativa.

“La memoria è visiva all’83% - interviene Giulia dell’Interact Club di Orbetello -, ovvero, ricordiamo meglio tutto ciò che è associa-to ad un’ immagine.

Quante volte vediamo una persona e ricordiamo di averla già in-contrata? Ricordiamo anche il suo nome? Difficilmente! Questo suc-cede proprio perché il suo volto è un’ immagine, mentre il suo nome è un suono.”

“La memoria uditiva è solo l’11% (circa), - aggiunge Francesca anche lei del Club di Orbetello- ecco perchè tutti i metodi di ripetizio-ne non ci permettono di ricordare le cose velocemente. E il restante 6%? – la riprende Giulia. Tutto il resto! Odori, sapori, tempera-tura, pressione e tutte le altre sensazioni.

Luigi ci ha fatto un esempio - conclude Giulia - Ci ha detto: pen-sate per un attimo all’ultima vacanza che avete fatto, a dove eravate e a cosa stavate facendo, quello che probabilmente vi è venuto in mente è un mini-filmato “tipo” YouTube… o una fotografia dell’evento. E se analizzate questo filmato o la foto, noterete che quasi tutto il ricordo è fatto di immagini, colori, forme …”

“Quel che la scienza ha scoperto da tempo, - interviene nel discor-so delle ragazze Cosimo, che non appartiene a nessun Interact ma dopo questa esperienza ci sta pensando anche lui – è che il nostro corpo parla, il corpo racconta e se non si dice la verità, le storie che racconta possono essere svelate e non ci facciamo una bella figura…

Molte persone sono convinte che la comunicazione verbale, cioè il linguaggio della parola, sia il mezzo principale per comunicare. Non è vero.”

“Come ci ha spiegato Luigi, - prosegue Camilla, dell’Interact Fie-sole - le parole all’interno del messaggio contano meno del 20%; questo significa che più dell’80% di ciò che comunichiamo non sono parole: è il linguaggio del corpo. Perché? E’ impossibile non co-municare; le pause, il silenzio o l’uscita da una stanza sono messaggi che influenzano il comportamento altrui. La comunicazione utilizza due canali; il linguaggio delle parole e il linguaggio dei gesti e del cor-po. Se a parole si afferma qualcosa e con i gesti lo si nega, sono questi ultimi a dare l’impronta alla comunicazione. In ogni comunicazione è sempre presente un aspetto di contenuto, “ciò che viene detto” e un aspetto di relazione, “come viene detto”. Per ogni essere umano è molto più importante “come viene detto”.

INTERNET: IL MONDO 2.0 E I RISCHI DEL WEB

“Inoltre i temi del convegno – conclude Francesca, Franci per gli amici - hanno riguardato anche il Mondo 2.0 schiavitù o liber-

Successo del Laboratorio di teatro“Il Laboratorio Teatrale – in-

terviene sorridendo Margherita che non appartiene a nessun Interact ma ha già individuato il Club “giusto” – con lo sviluppo delle Tecniche di improvvi-sazione che abbiamo svolto nella serata di venerdì , mi ha particolarmente divertita.

La comunicazione teatrale, come ci ha spiegato Luigi, è un veicolo potente di trasmissione di idee, ma soprattutto di emo-zioni e permette di manifestare nella finzione scenica contenuti difficilmente esprimibili.”

In più il giovane che si avvi-cina al mondo delle tecniche te-atrali, acquisisce una maggiore sicurezza di sé nel rapportarsi

agli altri ed ha occasione di sperimentare nuove e differenti immagini del proprio io, aiutan-dolo in quella difficile ricerca del progetto di sè che, nel periodo compreso tra la pubertà e l’adolescenza, ha notevole importanza nella costruzione della propria personalità.

“Per questo - prosegue Margherita - nel Laboratorio teatrale organizzato come un gioco, abbiamo sperimentato: training di rilassamento e con-centrazione, esercizi di ritmo ed ascolto, elementi di dizione ed uso della voce e tecniche di improvvisazione teatrale, quest’ultime molto, molto divertenti”.

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tà? dove Alessandra Rispoli ci ha parlato degli sviluppi che ci sono stati negli ultimi anni dal telefono al telefonino: i cambiamenti socio-psicologici della comunicazione e delle dinamiche relazionali, come insidie, problematiche e dipendenze dell’uso non consapevole della rete nel mondo di oggi. E dal test che abbiamo fatto… siamo una generazione a rischio dipendenza.” A titolo di cronaca ci sono stati anche altri interventi nel corso del nostro MastrACT dei quali i ragazzi non hanno parlato ma che sono stati altrettanto apprezzati, come: cyberbullismo: le insidie del WEB “Sempre più porta-ti all’interazione con l’elettronica, - hanno spiegato sia un Tenente dei Carabinieri che Rudi Bertaccini, un consulente in sicurezza informatica, che collabora con diverse aziende toscane come sistemi-sta e per valutare la sicurezza fisica e virtuale delle loro infrastrutture - i giovani si trovano spesso nella condizione di navigare da soli nel web. Ed Internet è un mondo “parallelo”, fonte di informazioni, di relazioni sociali, di crescita culturale; vi si possono trovare occasio-ni per acquisti, per viaggi ma anche - come nella vita reale - criminali e persone pronte ad approfittare della buona fede per ingannare la gente. “È molto facile su Internet sostituirsi a una persona e crea-re un profilo a suo nome sui social network” - dice il Tenente. Per cautelarsi la prima regola, anche se sembra contraddittoria per chi usa i social network, è quella di non fornire dati personali sensibili: indirizzo, data di nascita, luogo di lavoro o scuola frequentata e così via. Più informazioni si danno più è facile per un altro spacciarsi per noi... I giovani poi non dovrebbero mettere fotografie che, una volta pubblicate, possono tranquillamente andare in giro sul web.” Sem-pre più spesso, ormai, si sente parlare di furti d’identità, di scippi virtuali, oltre che di phishing e di social network utilizzati per danneggiare una persona.”

“Per non abboccare al “phishing” – ci ha raccontato Rudi - feno-meno con il quale si sfruttano le vulnerabilità dei sistemi per installa-re virus che rubano codici segreti la cosa più importante è avere sem-pre sul computer antivirus aggiornati e utilizzare una “navigazione

protetta”. Cosa vuol dire? “Significa disabilitare, quando è possibile, quegli accessori del browser, come ad esempio i java script, che spes-so vengono sfruttati per rubare le informazioni.

Altra cosa fondamentale - ha concluso il Tenente dei Carabi-nieri – è quella di non cliccare mai su un link che arriva per e-mail invitandovi a cambiare la vostra password, a entrare nella vostra ban-ca o sul conto alla posta: nessuna banca o ufficio postale invia mail per verificare dati o comunicare con i clienti”. “Ma-turità e poi… ?” Tutto quello che avreste voluto sapere su “Cosa vi aspetta” e non avete ancora avuto la possibilità di chiedere…

Ha voluto essere un incontro con il mondo del lavoro, nella gior-nata conclusiva del MasterACT, attraverso soci rotariani che rap-presentano le eccellenze delle professioni nella Società. Un primo strumento indispensabile ai giovani maturandi per aiutarli all’orientamento al lavoro ed alla futura professione.

“Cinque nostri rotariani – conclude Arrigo Rispoli, past Go-vernors - si sono alternati nel far conoscere i propri profili formativi e professionali, le esperienze, i successi e le difficoltà che il mondo del lavoro ci presenta; e allo stesso tempo, cercare di dare una risposta alle “solite” domande dei ragazzi: come cambia il mondo del lavoro? Cosa è indispensabile per affrontare il futuro? Quali caratteristiche personali sono ricercate? Come sviluppare le proprie abilità e valo-rizzare i propri talenti?” Alla fine del Master sono stati rilasciati a cia-scun partecipante, un attestato che avrà valore di credito formativo presso la Scuola frequentata dai ragazzi.

La consegna dei riconoscimenti è stata effettuata da Matteo Re-stivo; un giovane di 23 anni che, oltre ad essere il campione italia-no in carica e detentore del record nazionale dei 200 dorso, è uno studente di medicina del quarto anno … A dimostrazione di quanto già affermato nel corso di “Autostima e Sicurezza di sé” che la sicurezza di sé ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi e… l’Autostima ti permette di esserne pienamente soddisfatto.

Luigi de Concilio

Un momento di una lezione

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IL PROGETTO / AREA MEDICEA 1-IRENE GRANDI

Sopra, la consegna

del PHF e del Pegaso della Regione

Toscana a Irene Grandi.A fianco, momenti

del concerto della cantante

fiorentina

Rotary mobilitati per aiutare la CaritasSuccesso del concerto

di Irene Grandi

Oltre 500 persone hanno

preso parte allo spettacolo

di beneficenza al Cinema della Compagnia.

La cantante fiorentina insignita del PHF

per la sua generosità e del Pegaso della Regione

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IL PROGETTO / AREA MEDICEA 1-IRENE GRANDIX

I Rotary Club fiorentini dell’Area Medicea 1 (Firenze Sud, Firen-ze Nord, Firenze Ovest, Firenze Est e Firenze) si sono ritrovati

venerdì sera al Cinema della Compagnia, storico luogo di spettacolo fiorentino, acquisito di recente dalla Regione attraverso la Fonda-zione Sistema Toscana, per assistere allo straordinario spettacolo di beneficenza di Irene Grandi con i Pastis, dal titolo “Lun-goviaggio”.

Come ha ricordato ai presenti Sandro Rosseti, Presidente del Rotary Club Firenze Sud, l’organizzazio-ne del Rotary, la generosità degli artisti e la disponibi-lità della Regione Toscana ha permesso di raccogliere fondi per l’acquisto di quanto necessario per l’allestimento di almeno una parte delle cucine delle nuove mense della Caritas, che offrono giornalmen-te un pasto caldo alle numerosissime persone e famiglie in condizione di bisogno.

È questo un fenomeno che, dai recenti dati della Caritas sulla Povertà in Italia, interessa sempre di più nostri connazionali (prossimi al 40% degli utenti giornalieri) e persone in giovane età.

Per il Rotary, che da sempre è attento ai bisogni della Comu-nità e di chi, all’interno di essa, opera con serietà per alleviarne le

difficoltà, la collaborazione con la Caritas Diocesana non è nuova: già qualche mese fa, grazie al fondamentale contributo del Distretto Rotary 2071, ed alla preziosa collaborazione della Concessionaria Audi di Firenze, i medesimi Club hanno organizzato una cena di raccolta fondi per l’acquisizione di due celle frigorifere, da destinare

anch’esse alle nuove mense Caritas.

Alla fine dello spetta-colo, che ha riscosso un vivissimo successo fra i quasi 500 presenti, il Presidente del Rotary Club Firenze Ovest, Massimo Pezzano, ha premiato Irene Grandi con la maggiore onorificenza Rotariana, il Paul Harris Fellow, desti-nata a personalità che - pur non appartenendo al Rotary - ne portano avanti i valori umani e professionali di ascolto, di rispetto e di Servizio agli altri.

Ha chiuso la serata da ottimo padrone di casa il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il quale ha donato ad Irene Grandi il Pegaso della Regione Toscana Contem-

poranea, conferito a coloro che, nell’ambito della letteratura, dell’e-ditoria, delle arti figurative, della musica o dello spettacolo, si siano distinti nella promozione o arricchimento della cultura toscana contemporanea.

In alto, il pubblico presente allo spettacolo a favore della Caritas promosso da tutti i Club dell’Area Medicea 1 e, sopra, Irena Grandi in azione

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l Maestro Bollani con il presidente del Rotary Club Siena Est Paolo FrezzottiMassimo Vita dell’Unione italiana ciechi

con il Presidente del Rotary

IL PROGETTO - RC SIENA EST/STEFANO BOLLANI

Siena è la prima città che mostrale sue bellezze a chi non vede

Lo scopo del progetto “Siena tra le dita”, voluto dal R.C. Siena Est e da esso co-

ordinato, è la possibilità di far godere delle bellezze architettoniche ed artistiche della cit-tà di Siena a persone che fino ad ora ne sono state escluse. Il poter “vedere senza guardare” farà di Siena la prima città che mostra le sue bellezze in modo diverso dal consueto, con-fermando quella vocazione alla solidarietà e all’inclusione che da sempre caratterizza le propria storia. La stessa vocazione a servire ed essere supporto a chi più ne ha bisogno su cui il Rotary basa da più di cento anni la sua attività, creando una siner-gia tra Rotary Siena Est, Sezione di Siena dell’Unione Italiana Ciechi, Complesso Museale del Santa Maria della Scala, Accademia Musicale Chigiana e Università di Siena ciascuna istituzione a suo modo coin-volta nell’iniziativa.

Il service si estrinseca nella creazione di un percorso turistico per persone non vedenti o con gravi disabilità visive nel tratto intramu-rario della via Francigena che va da Porta Camollia a Porta Romana attraverso “postazioni” in prossimità di alcuni dei più interessanti edifici senesi, non senza deviazioni di poche centinaia di metri per raggiungere altri monumenti fortemente rappresentativi della città come la Basilica di San Francesco, le Fonti di Fontebranda, la Piazza

del Campo, Il Duomo ed il Santa Maria della Scala.

In corrispondenza di questi monumenti verrà allestita una segnaletica che, attraverso sistemi elettronici multimediali, permetterà di fruire delle bellezze architettoniche attra-verso una descrizione sonora ad essi dedicata. Questi monumenti verranno anche riprodotti in stampe 3D (del fronte e delle piante dei mo-numenti stessi) con tecniche tra le più moder-ne a disposizione. Le riproduzioni troveranno una sistemazione definitiva e permanente

all’interno complesso Museale del S. Maria della Scala, con la crea-zione di appositi supporti che ne permetteranno la corretta fruizione delle persone interessate. A questo si aggiungerà la descrizione so-nora delle riproduzioni dei monumenti e delle opere all’interno della Sala “Siena tra le Dita”, attraverso l’implementazione della già pre-sente audioguida del Complesso Museale Senese.

Il ”Siena tra le dita” è l’esempio più classico di come opera il Rotary per la realizzazione dei service interessando contemporaneamente le due direttrici principali, che sono da un lato il sociale, volto ad aiutare le persone meno fortunate, e dall’altro la cultura attraverso recuperi, restauri, pubblicazioni, ma anche divulgazione culturale.

Andrea Santini

Il service prevedela creazione di unpercorso turistico

per personenon vedenti o con

gravi disabilità visive

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IL PROGETTO - RC SIENA EST/STEFANO BOLLANIX

Il pubblico presente allo spettacolo e il

musicista durante la sua applaudita

esibizione

Una serata con Stefano BollaniOttima musica, ma non solo...

I circa 800 spettatori presenti al Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa hanno

assistito, come era nelle aspettative, ad una serata di grande musica. Infatti il Maestro Ste-fano Bollani ha deliziato il pubblico con una rassegna di numerosi generi musicali, dal jazz, allo swing, al tango, alla musica leggera, nel senso più ristretto del termine, a brani di sua composizione, ma anche a pezzi più vicini ai classici, il tutto sul filo conduttore di arrangia-menti personali e di grande livello.

La performance del Maestro, non trascu-rando l’interpretazione artistica e la mimica di scena, ha suscitato il gradimento di tutti. La cosa che la maggior parte degli spettatori non si sarebbe mai aspettata è stata la scoperta di una vena “caba-rettistica” (pur sempre accompagnata da ottima musica) veramente

divertente. Anche nell’esecuzione dei bis, il Maestro ha stupito, eseguendo ben 10 brani a richiesta, di genere molto diverso tra loro, improvvisando arrangiamenti e collegamenti pregevoli.

E’ proprio il caso di dire che Stefano Bolla-ni non si è proprio risparmiato, offrendo quasi due ore di spettacolo ad un pubblico entusia-sta. Ulteriore merito è quello di aver accetta-to, con disponibilità encomiabile, l’invito del Rotary Siena Est e dell’Unione Italiana Ciechi, a titolo completamente gratuito. Chi ha parte-

cipato alla serata, sarà rimasto doppiamente soddisfatto, non solo per la grande qualità dello spettacolo, ma anche per aver contribuito alla realizzazione del progetto “Siena tra le dita”.

Andrea Santini

Ottocento spettatori alla performance del Maestro con

il ricavato destinato al progetto “Siena

tra le dita”

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Festosa cerimonia con le autorità per il ripristino dell’antico congegno realizzato nel 1752 dall’orologiaio ginevrino Louis Simon

RC LUCCA

E’ TORNATO IN FUNZIONE RESTAURATODAL ROTARY L’ANTICO OROLOGIO SULLA TORRE DELLE ORE

L’antico orologio della Torre delle Ore è tornato a scandire il tempo della

città grazie ad un progetto del Rotary club di Lucca e al contributo determinante del-la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca insieme a quello di altre aziende. Grande soddisfazione da parte di Giancarlo Nolledi, presidente del Rotary club di Lucca, che ha ricordato che il progetto di restauro dell’o-rologio e di valorizzazione della Torre delle Ore da parte del Rotary è iniziato quando era presidente Paolo Cattani. “Non posso che essere felice di vedere i risultati – ha evidenziato Cattani – di questo progetto che il Rotary ha deciso di portare avanti e che ha trovato in tutti i soci grande impegno e volontà per la realizzazione dello stesso con particolare riferimento alla Commissione Progetti composta da Stefano Giurlani, Lui-da Beconcini e Vittorio Armani”.

E’ stato inoltre fatto presente che il re-stauro dell’orologio è stato affidato alla ditta Giovanni Ermini di Firenze che ha eseguito uno splendido lavoro. Il sindaco, Alessandro Tambellini, entusiasta, perché finalmente l’orologio tornerà a scandire il

tempo della città, come ha fatto per molti secoli prima che un guasto ne fermasse la voce, ha ricordato che, per non disturbare ed evitare un eccessivo ‘scampanio’ nottur-no, i rintocchi saranno suonati quotidiana-mente solo dalle ore 8 alle ore 20. Per poter far questo è stato montato un nuovo timer elettronico senza modificare il meccanismo dell’antico dispositivo realizzato dall’orolo-giaio ginevrino Louis Simon nel 1752 per la repubblica di Lucca.

Grazie all’intervento del Rotary, a cui hanno aderito oltre la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca anche sponsor come Akeron, Cartografica Galeotti, Lucar, Tage-tik software e Toscotec, le campane della Torre delle Ore torneranno a a suonare alla romana. Il suono delle ore si dice alla roma-na (quando si considerano le ore da una a sei, dividendo il giorno in quattro parti) ed è scandito dalla campana più grande, men-tre i quarti sono suonati da due campane più piccole. Erano presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche Maria Luisa Beconcini dell’Opera delle Mura e Vittorio Armani della Fondazione Cassa di Risparmio di

Lucca. Nell’occasione è stato detto che l’o-rologio di Louis Simon, restaurato dal Ro-tary club di Lucca, era stato esposto nella primavera 2017 all’interno della rassegna ”Antichi rintocchi. L’orologio della Torre restaurato ed altri orologi in mostra” presso la banca del Monte.

La storica Torre delle ore fu affittata dal Comune di Lucca e poi comprata alla fa-miglia Diversi, ospita dal 1390 l’orologio pubblico dotato inizialmente del rintocco di una sola campana. Un secolo dopo vi fu applicato il quadrante. Nel 1752, dopo va-rie modifiche dei meccanismi succedutisi nel corso dei secoli, la Repubblica di Lucca commissionò all’orologiaio ginevrino Louis Simon la costruzione di un moderno mec-canismo che fu installato due anni dopo con la collaborazione dell’orologiaio lucchese Sigismondo Caturegli, dotato di un nuovo quadrante e tre nuove campane, fuse dal fonditore lucchese Stefano Filippi.

Tra l’altro, è in crescita il numero dei vi-sitatori alla Torre delle Ore: nell’anno 2017 gli incassi hanno avuto un aumento del 63 per cento rispetto al 2013.

Il sindaco Alessandro Tambellini e il Presidente del Rotary Lucca Giancarlo

Nolledi; lo storico orologio restaurato e rimesso in funzione

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NOTIZIE DAI CLUBX

PRESENTATO IL LIBRO DEL SOCIO GIOVANNI VERUGILa pubblicazione dal titolo “Di riflesso” diventa un valore aggiunto per il Club e rientranel tema annuale dell’illusionismo

RC LIVORNO

Nello splendido Salone delle Feste dell’Accademia Navale di Livorno,

Il Rotary Club Livorno ha brindato al nuovo anno con i soci, le consorti, gli ospiti, le isti-tuzioni e le associazioni coinvolte dalle pro-gettualità della presente annata rotariana.

Alla presenza del Comandante della Ac-cademia Navale, del Prefetto e del Sindaco di Livorno, è stato presentato “Di Riflesso” il libro fotografico ma non solo, scritto dal nostro socio Giovanni Verugi con l’ausilio della Casa Editrice Le Sillabe, specialista in produzioni artistiche di valore.

La presentazione del libro è stata anti-cipata dalla proiezione di un video molto coinvolgente. Alla fine della serata, il libro è stato consegnato agli ospiti e tutte le con-sorti, Giovanni Verugi li ha personalizzati con una dedica a ciascuno dei presenti.

Il libro, accolto con grande curiosità ed interesse, è destinato, quale valore aggiun-to, ad essere l’omaggio che il Club donerà ai Relatori che saranno ospiti del Club.

Un’opera importante che vuole sotto-lineare il senso di ospitalità e di amicizia rotariana, tipica del Rotary ed elemento identificativo, da sempre, del Rotary Club

di Livorno.Nella prefazione del volume, il Presiden-

te Giorgio Odello ha scritto: “Oggi si rea-lizza un piccolo sogno rotariano. Qualche anno fa Giovanni cominciò, quasi per gioco, a rendermi partecipe della sua passione per la fotografia e per il tema dei riflessi. Io ne rimasi affascinato e, nel tempo, mi accorsi che attendevo con piacere l’evolversi del Suo percorso artistico.

Da autodidatta e senza l’utilizzo di tec-nologie sofisticate, Giovanni ha sviluppato, sempre più profondamente, la ricerca di istantanee in grado di dare emozioni ma, nel contempo, di accompagnare lungo uno studio approfondito di ciò che la natura è in grado di manifestare, a volte con più evi-denza, più spesso celatamente.

Attraverso le sue fotografie ed i pensieri collegati alle molteplici sfaccettature della realtà possiamo comprendere quanto un nostro ragionamento possa diventare erro-neo o soltanto differente, anche per una lie-ve brezza che increspa la superficie dell’ac-qua.

Una visione nuova ed inaspettata ma al-trettanto vera della precedente.

L’Illusionismo, tema dominante della presente Annata Rotariana, trova conferma in questo libro e ne viene esaltato.

Questa opera nasce dal desiderio mio personale di donare al Rotary Club Livor-no, alle nostre signore ed ai nostri ospiti un valore aggiunto, un libro fotografico ideato e prodotto da un socio del Club con la gio-ia e la passione che contraddistinguono il nostro essere rotariani e con la convinzio-ne che i valori fondanti del Rotary ne siano esaltati.

IL SERVICE, le tante ore dedicate alla ideazione e stesura del testo.

L’AMICIZIA, fraterna, che ne è l’origi-ne e la fonte.

LA DIVERSITÀ, la capacità di impe-gnarsi lungo un percorso differente dalla propria Professione.

L’INTEGRITÀ, insegnante di morale e di etica, stimato ed apprezzato sempre ed ovunque.

LA LEADERSHIP, evidente in colui che, pur eccellendo nel proprio lavoro, de-cide di mettersi “ in gioco “ in un contesto nuovo e poco conosciuto”.

Nella foto,Giovanni Verugi

presenta il suo libro

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Incontro con il professor Francesco Pappalardo, che ha ripercorso le tappe fondamentali dell’unificazione del nostro Paese

RC CASTELFRANCO DI SOTTO VALDARNO INFERIORE

L’UNITÀ D’ITALIA E IL FENOMENODEL BRIGANTAGGIO

Nell’accogliente cornice del ristoran-te la Gioconda, a San Miniato, si è

tenuta la prima conviviale del 2018 per il RC Castelfranco di Sotto Valdarno Inferiore all’insegna della storia.

La serata ha visto protagonista lo scrit-tore prof. Francesco Pappalardo, storico di grande rilievo ed autore di numerosi volu-mi sulla storia del Risorgimento Italiano, consigliere parlamentare nel Senato della Repubblica, presidente dell’IDIS, l’Istituto per la Dottrina e l’Informazione Sociale, di Roma, socio onorario dell’ISIIN, l’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Na-zionale, di Milano. Nelle sue ultime opere – come “L’Unità d’Italia ed il Risorgimento” edito da D’Ettoris nel 2010, “Il Brigantaggio postunitario. Il Mezzogiorno fra resisten-za e reazione”, pubblicato da D’Ettoris nel

2014 - il Prof. Pappalardo ha affrontato il fenomeno storico del Brigantaggio che nel periodo post-unitario “macchio” per cruen-za le popolazioni meridionali, sofferman-dosi anche sui metodi di repressione usati dallo stato unitario, citando autorevoli do-cumenti e descrivendo in maniera capillare il panorama storico in qui nasce e si svi-luppa tale fenomeno e le sue conseguenze sociali. Nel corso della serata, lo storico ha ripercorso, con magistrale sapienza, le tap-pe fondamentali dell’Unità d’Italia metten-do in evidenza l’opportunità e l’importanza di quest’impresa ma prendendo le distanze dalle modalità che sono state usate e che

hanno avuto delle forti ripercussioni su tutta la storia d’Italia, fino ai giorni nostri. L’analisi critica ed approfondita sulle vicen-de del regno ha permesso ai partecipanti di conoscere alcuni aspetti della nostra storia mai studiati e sui quali è stato gettato un velo d’ombra e che, invece, meritano di es-sere conosciuti per comprendere meglio il presente del nostro paese. Il RC Castelfran-co di Sotto Valdarno Inferiore ha accolto il Prof. Pappalardo al completo e la serata è stata arricchita dalla presenza di numerosi presidenti di altri RC quali il presidente RC Pisa, Nicola Luigi Giorgi, la presidentessa del RC Pisa Galilei, Giuseppina Anna Di Lauro, il presidente del RC Pisa Pacinotti, Gabriele Siciliano e la presidentessa del RC Cascina, Maria Antonietta Denaro.

Valentina Fognani

Nella foto sopra, il prof. Francesco Pappalardo (a sinistra)

con il Presidente Roberto Ferraro

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CONVIVIALE ROTARIANA ALLA CAPANNINA A FAVORE DELLE POPOLAZIONI DI LIVORNOAppuntamento a Forte dei Marmi sabato 3 Marzo (ore 20) per una raccolta fondi per aiutare chi è stato colpito dalla recente alluvione

AREA TIRRENICA 1

Una conviviale benefica a favore delle popolazioni livornesi

colpite dalla recente alluvione è stata promossa su iniziativa dei Rotary Club dell’Area Tirrenica 1 (Carrara e Massa, Lucca, Lunigiana, Marina di Massa Riviera Apuana del Centenario, Montecarlo Piana di Lucca e Viareggio Versilia), coordinati dall’Assistente del Governatore Paola Girolami. I Club, anche sulla sollecitazione che era stata lanciata dal Governatore Ladu, hanno deciso di organizzare un Service con-giunto a favore delle aree del Comune di Livorno, che sono state colpite da una disastrosa alluvione nel Settem-bre scorso. L’iniziativa, naturalmente, è aperta anche a tutti gli altri Club del Distretto. Questa serata evento, si svolgerà sabato 3 Marzo, alle ore 20, nella splendida cornice dello storico locale “La Capannina di Franceschi” a Forte dei Marmi. Su indicazione dei Presidenti dei Club di questa area, nello spirito che da sempre caratteriz-za il Rotary, è stato deciso di abbi-nare a questa importante occasione un service. Pertanto, il costo della serata sarà di 60 euro a persona, nella speranza che una massiccia adesio-ne dei nostri amici Rotariani e dei loro graditi ospiti possa determinare una importante ricaduta a vantaggio di territorio di Livorno duramente colpito, anche in vittime umane, dall’alluvione. Per la prenotazione obbligatoria ed il relativo pagamento della quota di adesione, da eseguire entro e non oltre il 20 Febbraio 2018, si può utilizzare il questionario on-line via Internet, all’indirizzo qui di segui-to indicato, precisandoti, che questa serata sarà a disponibilità limitata, fino al raggiungimento della capienza massima del locale.

Indirizzo on-line per prenotazioni e pagamenti:http://3marzo.rcvv.itIl pagamento può essere effettuato tramite Carta di Creditooppure Bonifico Bancario, seguendole istruzioni on-line

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Un interessante incontro con Giovanni Ricci Armandi, che da anni lavora con ruoli manageriali con gli Usa

RC MARINA DI MASSA RIVIERA APUANA DEL CENTENARIO

L’AMERICA DI TRUMP RIMANE ANCORAIL SOGNO AMERICANO PER LE IMPRESE ITALIANE?

Al Rotary club Marina di Massa Riviera Apuana del Cente-nario serata all’insegna della internazionalità. Il presidente

Andrea Mosca ha introdotto il socio Giovanni Ricci Armandi, AUC nei carabinieri, laurea in chimica farmaceutica con esperienze in prmarie industrie farmaceutiche nazionali ed estere. Attualmene opera come consulente per lo startup in Usa e lavora in vari ambiti e ruoli manageriali con gli Usa dal 2000.

Il sogno americano o meglio la convinzione che negli Usa, più che in altri paesi, attraverso il lavoro, il coraggio e la determina-zione si possa raggiungere un alto tenore di vita e la prosperità economica: una speranza che si fonda su esempi tipo Steve Jobs (Apple), Bill Gates (MicroSoft), e Jeff Bezos (Amazon).

Ma al di là del PIL america-no al 24,32%, su base mondiale, milto interessante è soffermarsi sulla riflessione che gli stessi Usa occupano oltre un terzo della ricerca mondiale, strettamente correlato al fatto abbiano accesso al 58% dei finanziamenti mondiali Venture Ca-pital, fondi che investono su Startup innovative.

Il risultato combinato di merca-to, ricerca e investimenti rendono gli Stati Uniti d’America, un sistema che facilita il raggiungimento di risultati rilevanti in tempi brevi, com’è dimostrato dalla presenza di quasi il 50% degli “Unicorn” mondiali ovvero delle aziende che raggiungono e superano il valore di 1 miliardo di dollari in soli 10 anni: 105 in Usa su un totale di 214.

Per l’Italia, gli Stati Uniti d’A-merica rappresentano il 3° mercato export in assoluto, un mercato destinato a superare i 37 miliardi di euro con una crescita attuale del 9% sull’anno precedente. Il mercato recettivo e le condizioni favorevoli all’imprenditoria hanno convinto molte aziende italiane ad entrare direttamente sul mercato americano e che nel 2015 le partecipate con capitale italiano in USA erano 3.300 il cui fatturato complessivo ha superato i 91 miliardi di euro contro i circa 35 del 2009.

Per la provincia di Massa Car-rara, il 2016 gli Usa hanno rappre-sentato il primo mercato dell’export, export che contribuisce per il 45%

al nostro PIL e per questo strategico per la nostra economia. Pur-troppo i dati dell’Istituto Studi e Ricerche della nostra provincia hanno evidenziato una importante contrazione dell’export verso gli Usa sino al 23,4%.

Vista la rilevanza del mercato Usa per le aziende italiane, rile-vanti sono i cambiamenti della politica economica americana dopo la vittoria di Trump nel 2016: il presidente promette di riportare lavoro e investimenti in madrepatria con il chiaro messaggio: “America First”. Sebbene il nuovo modello comunicativo non abbia giovato alla popolarità, diversamente il mercato azionario ha risposto: il buon andamento dell’economia ha diminuito la disoc-cupazione scesa sotto il 4%. Tuttavia, quando un mercato è da lun-

go tempo su alti livelli e continua a battere record, s’intravede il timore di un ciclo negativo: per evitare ciò, l’amministrazione Trump ha cercato di migliorare l’efficienza del paese riducendo e accorpando norme ridondanti: per ogni nuova regola introdotta ne sono state eliminate ventidue. Tale deregolamentazione è stata accompagnata anche dalla Tax Reform di Trump, manovra per evitare il rischio di una flessione economica.

Il rilancio dell’economia a stelle e strisce non si ferma a questo, infatti prevede un piano d’investi-menti per 1.800 miliardi di dollari sulle infrastrutture, una grande opportunità per le aziende, anche italiane, che devono fare uno sforzo per non perdere la sfida sul mercato americano, un mercato strategico per l’Italia e un’opportunità per lo Startup di aziende con innovazione e capitale italiano. Questo è il set-tore d’intervento di Ricci Armandi, che con la 4GRAFIN.COM si occupa di supportare le PMI italiane nell’at-tivita di Startup in Usa. La politica economica di Trump impone una riflessione importante e nuove azioni per rimanere o entrare nel mercato Usa. Se si affronterà nel modo giusto questo cambiamento, non mancheranno le opportunità come dimostrato dal nuovo rilancio alle grandi opere pubbliche con un

ritorno economico per le imprese e per il nostro territorio.

Leonardo Vinci NicodemiIl presidente Andrea Moscacon Giovanni Ricci Armandi

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Due incontri condotti dal socio Fabio Pronti per offrire nozioni di primo interventoin attesa dell’arrivo dei professionisti

RC PISTOIA-MONTECATINI TERME

ROTARIANI A LEZIONE DI SOCCORSI DI EMERGENZA

I soci che hanno partecipato

al corso sull’emergenza;

il presidente Grieco alla prova di rianimazione

su un manichino

Il Rotary club Pistoia-Montecatini Terme vanta anni di esperienza in progetti e service per sensibilizzare i soci e l’opinione pubblica sulla

prevenzione delle morti improvvise. Sono circa venti i defibrillatori instal-lati in vari punti della provincia: dai luoghi dove si effettuano manifestazio-ni sportive (Palaterme di Montecatini, stadio di Quarrata, palestra di Cinto-lese) ad altri come il paese di Vellano, il Palazzo comunale di Montecatini, scuole (il liceo scientifico “Salutati” di Montecatini e l’istituto “Pacini” di Pistoia), l’auto dei vigili urbani di Pescia ed altro ancora. Tutti i progetti sono realizzati in collaborazione con il 118 per la formazione del personale volontario pronto all’utilizzo degli apparecchi salvavita, con altre associa-zioni come Croce Rossa, Cuoriamoci, Rotaract, Inner Wheel e Lions. Il de-fibrillatore, insieme ad un massaggio cardiaco ben fatto, è l’unico modo per superare il fattore tempo, perché bastano solo dieci minuti per perdere una vita. In questo anno rotariano il presidente Umberto Grieco ha voluto coin-volgere i soci in una preparazione specifica ad affrontare situazioni di emer-genza. Infatti, sono stati effettuati due incontri sul pronto soccorso con Fabio Pronti ed il secondo ha unito la teoria alla pratica con l’utilizzo di un manichino chiamato Anny dal nome della prima donna salvata in Francia grazie ad un improvvisato massaggio cardiaco effettuato da un passante. Un terzo incontro – con manichino e defibrillatore - è previsto in primave-ra per permettere ai numerosi soci partecipanti all’iniziativa di ricevere un attestato ufficiale. In ben due serate, il socio dott. Fabio Pronti (Infermiere P.O. Ospedale San Jacopo, docente a contratto presso la facoltà di Scienze della salute umana dell’Università degli studi di Firenze) ha affrontato il tema del primo soccorso, volto ad illustrare le principali tecniche di soccor-so che tutti coloro che pur non essendo operatori sanitari possono e devono fare in attesa che i professionisti del soccorso arrivino su luogo in cui si è verificato l’evento avverso. Le due serate hanno affrontato argomenti quali, come si accede ai sistema di emergenza sanitaria 118, in cosa consistono le istruzioni di pre-arrivo in attesa che arrivino i soccorsi sanitari, la gestione di un arresto cardiaco apprendendo mediante simulazioni su manichino ed iniziando le manovre di rianimazione cardiopolmonare, per poi parlare di intossicazioni, ferite, ustioni, emorragie e traumi in generale specificando le modalità con cui si applicano le prime tecniche di soccorso.

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Interessante conferenza del professor Stefano Giordano, socio del Club, che ha ricordato l’evoluzione delle trasmissioni nel mondo e in Italia con Pisa che ha avuto un ruolo di spicco

INTERNET VERSO L’INNOVATIVA RETE 5G

Il professor Stefano Giordano con la Presidente del Club, Maria Antonietta Denaro

RC CASCINA

Interessantissima e partecipata convi-viale al Rotary Club Cascina del socio,

prof. Stefano Giordano del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che ha illustrato l’innovativa “rete 5G e l’evoluzione dell’Internet di prossima generazione”, presenti tra gli altri numerosi soci, gli ospiti del prof. Giordano, il dott. Ing. Emilio Franchi, direttore tecnico di R.I.C.O., ed il Prof. Ing. Giuliano Manara, Presidente del Corso di Studi in Ingegnereia delle Tele-comunicazione dell’ateneo Pisano.

Internet non è una rete fisica. E’ una rete virtuale, “logica”, un modo di “spostare in-formazione” e realizzare l’interoperabilità tra reti eterogenee che hanno costituito nel loro insieme la Global Information Infrastructu-re che ciascuno di noi usa quotidianamente. Internet, nasce da un esperienza universita-ria, da una cooperazione tra, il mondo della ricerca industriale ed un altro pezzo di quel-lo che in Italia avremmo chiamato “Pubbli-ca Amministrazione”; nel caso specifico un comparto del DoD (Dipartimento della Di-fesa USA) che finanziava importanti progetti di ricerca per le Università. Internet nacque infatti da uno shock, dalla paura americana della dominanza tecnologica russa, la nazio-ne che per prima era riuscita a lanciare un satellite artificiale in orbita nello spazio (lo Sputnik) e da li a poco questa colossale im-presa sarebbe stata seguita da quella di Yuri Gagarin che a bordo della Vostok (lanciata da un vettore simile a quello che avrebbe potu-to trasportare un missile nucleare contro gli Stati Uniti) fotografava dall’alto tutte le basi militari del globo. E’ questa paura che deter-minò la fondazione del Darpa che qualcuno definì “il cervello del Pentagono” un Diparti-mento rivolto a ricerche avanzate che potes-sero ovviamente avere ricadute importanti soprattutto nel settore militare. Nasce la pri-ma rete a “commutazione di pacchetto” della storia, un modo più efficiente di far comuni-care tra loro dei calcolatori sfruttando come “substrato trasmissivo” la rete telefonica che gradualmente, nel frattempo, si stava tra-sformando in una rete digitale. Esperimenti e tecnologie che dal mondo universitario di-ventano servizi per tutti, servizi che ovvia-mente nessuno avrebbe potuto prevedere quando Arpanet, antenata di Internet, era stata progettata per poter realizzare solo file transfer ed esecuzione remota di programmi in calcolatori (mainframe) con una potenza di calcolo paragonabile a quella che oggi sta al nostro polso in uno smart watch. Nessu-

no poteva immaginare la posta elettronica, il cloud, i servizi basati su Peer-to-Peer e più di ogni altra cosa il World Wide Web: il modo semplice, utilizzabile da chiunque di accedere alla rete ed ai suoi servizi. La rete radiomobile è caratterizzata da evoluzioni tecnologiche che non solo richiedono una profonda rivisitazione delle tecnologie usate ma un costante aggiornamento delle funzio-ni interne alla rete. Anche questa rete final-mente è diventata completamente a pacchet-to. Anche questa che è una rete “fisica” una delle tante tecnologie che Internet riesce a rendere interoperabili a livello globale ades-so funzionerà con gli stessi principi con cui in passato era stata realizzata Arpanet. Pisa è stata la prima città in Italia collegata alla rete Arpanet ad opera del CNR ed in parti-colare di un suo Istituto denominato CNUCE (in origine Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico). In un paese come l’Italia (ma questo dato è analogo a quello di altri paesi occidentali) il 50% degli utenti di Internet la usano “dal cellulare”. Molti di loro non hanno mai acceso un computer in vita loro. Trascorrono di solito quasi dieci anni nella definizione completa di una tecnologia rispetto alla precedente. Questi salti genera-zionali offrono una riflessione interessante sugli sviluppi delle cosiddette “rivoluzioni” in ambito tecnologico o industriale. Nel settore delle telecomunicazioni quando si prende la decisione dell’end-off, della chiusura di una tecnologia, si passa ad altra in modo rigo-roso. Si abbandona l’analogico e si passa ad

digitale. Si pensi al passaggio dall’E-TACS al GSM, dalla televisione analogica alla televi-sione digitale. In molti altri casi invece, nel nostro paese, si continua con approcci ob-soleti, desueti. Si pensi al Fax che continua a sopravvivere al servizio di posta elettronica o di posta elettronica certificata con implica-zioni davvero devastanti nella “rivisitazione/rivoluzione” dei processi che dalla pubblica amministrazione al mondo industriale do-vrebbe rappresentare il primo motivo di ado-zione delle nuove tecnologie. La quinta gene-razione della rete radiomobile “5G” non sarà “una nuova radio”. Si tratterà di ridefinire to-talmente non solo le funzioni della porzione di accesso della rete ma anche tutta la parte di back-hauling (il collettore periferico tra le stazioni radiobase e la porzione dorsale della rete) ed il core della rete stessa. Quello che accade è che la rete si trasforma in un Cloud. Le sfide proposte dalla rete 5G si estendono ben oltre il solo aumento dei bit al secondo che ogni terminale riuscirà ad inviare (la co-siddetta bitrate). Si dovrà poter raggiungere fino ad un milione di dispositivi per chilo-metro quadrato (si pensi a contatori di gas, acqua e energia elettrica). Si potrà consenti-re mobilità estrema degli utenti fino anche a 500 Km/h; si dovrà garantire una elevatissi-ma affidabilità della rete, velocità trasmissive per singola cella fino al terabit al secondo ma soprattutto si dovrà poter garantire un ritar-do nell’attraversamento della rete che in casi particolari non dovrà superare il millesimo di secondo. Ciò che comunque rappresenterà il vero cambiamento per questa rete sarà la possibilità di collegare soprattutto gli oggetti che diverranno così l’elemento centrale nella definizione di nuovi servizi che, come ai tem-pi di Arpanet, ancora non immaginiamo ma che rappresenteranno come allora il valore più significativo di questa nuova rivoluzione dove Droni, Veicoli, Robot e Smart-Object in ambito industriale come in ambito urbano e rurale rappresenteranno la nuova dimensio-ne dell’iperconnettività. Al termine della rela-zione il Presidente Maria Antonietta Denaro, a nome di tutti i soci ha ringraziato l’amico Stefano, per altro socio fondatore nel 2001 del Rotary Club Cascina, per l’attaccamento dimostrato al club, e per l’interessantissima esposizione, rendendo un argomento così ef-fimero da averlo reso tangibile, ed in segno di gratitudine, il club lo ha omaggiato di un antenato della rete, un vecchio telefono da campo risalente alla prima Guerra Mondiale.

Paolo Masi

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Alla cerimonia hanno preso parteil Governatore Ladu, la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e il Sottosegretario Gabriele Toccafondi

RC FIRENZE LORENZO IL MAGNIFICO

UN SERVICE PER GLI OSPITI DI VILLA LORENZI

Nella foto, autorità e soci del Club

Firenze Lorenzo Il Magnifico

alla cerimonia di consegna delle

attrezzature

Il Rotary Club Firenze Lorenzo Il Magnifico dona un nuovo impianto di condizionamento e nuovi giochi per il giardino

esterno di Villa Lorenzi, struttura fiorentina che opera nella preven-zione e nell’intervento precoce nei giovani con disagio.

La cerimonia si è svolta giovedì 8 Febbraio alla presenza del Go-vernatore del Distretto 2071, Prof. Giampaolo Ladu, del Presidente del RC Firenze Lorenzo Il Magnifico Sandro Sabia e del responsa-bile della Sottocommissione Sovvenzioni della Rotary Foundation Giovanni Brajon. Presenti anche le istituzioni fiorentine, con il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Stefania Saccardi ed il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione Gabriele Toccafondi.

L’impianto di condizionamento caldo-freddo è stato destinato agli ambienti per dove i ragazzi ospiti del centro effettuano attività didattiche e di svago. Nella donazione del valore complessivo di 8000 euro sono anche compresi alcuni giochi per esterno: una dop-pia altalena, una capanna, un tavolo con relative panchine.

I ragazzi ospiti di Villa Lorenzo per l’occasione hanno preparato un disegno e una poesia a ringraziamento di quanto hanno avuto.

Dopo la cerimonia il presidente Sandro Sabia ha assicurato un proseguimento nell’anno prossimo di questo service, con grande applauso dei bambini riuniti nella saletta conferenze.

Milko Chilleri

ROTARY CLUB FUCECCHIO-SANTA CROCE

LA COMUNICAZIONE NELL’ERA INTERNETSono cambiati i ritmi, non c’è più il

tempo di scriversi una lettera, non c’è più la voglia di parlare per troppo tem-po al telefono. Ora, grazie agli sms, le chat, i social network, tutto è più velo-ce, più immediato. Tutto molto comodo, ma anche più freddo, non c’è tono, non c’è enfasi, soprattutto manca il rapporto umano ...

Della comunicazione nell’era dei social e più nel dettaglio il ruolo del quotidiano oggi nell’era di internet si

è parlato a Villa Sonnino in un incon-tro promosso dal Rotary Club Fucec-chio-Santa Croce con Saverio Barga-gna della redazione di Pontedera della Nazione. Il relatore, esempi alla mano attinti alla sua esperienza personale, ha illustrato come sia cambiato il me-stiere del giornalista oggi che le notizie arrivano al destinatario in tempo reale dallo schermo di un computer e le ri-percussioni che tutto questo ha avuto ed ha sul mondo della carta stampata.

Saverio Bargagna

con il Presidente del Club

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Il progetto educativo è stato presentato dal Comitato genitori di una scuola media di Cerreto Guidi e finanziato dal Rotary Club

RC FUCECCHIO-SANTA CROCE S.A

UN FILM CONTRO IL BULLISMO GLI STUDENTI DIVENTANO ATTORI

Nelle foto, due momenti

della presentazione del progetto

educativo e una scena del

documento-film contro il bullismo

Un no deciso al bullismo viene lanciato dagli stu-denti di una scuola media dell’Istituto compren-

sivo di Cerreto Guidi, protagonisti di un docu-film contro questo genere di violenza che provoca paura e sofferenza tra i banchi di scuola.

Mercoledì 14 febbraio, al cinema La Perla di Empo-li, è stata effettuata la prima rappresentazione del film promosso dal Comitato Genitori “Scuola TVB” di Cer-reto Guidi e sostenuto dal Rotary Club Fucecchio-Santa Croce S.A. che ne ha finanziato la realizzazione. Tutto nacque dalla preoccupazione dei genitori di Cerreto Gui-di per il diffondersi di episodi di bullismo sia nella sua forma reale, sia in quella tecnologicamente più evoluta e devastante del Cyberbullismo. Il Comitato dei Genitori “Scuola TVB” presentò alla scuola un progetto educativo

che fu accolto con favore dalla Direzione Scolastica e che trovò, poi, nel Rotary Club Fucecchio-Santa Croce S.A. il suo finanziatore. Ognuna delle cinque classi della scuola media, per un totale di 110 Ragazzi, realizzò un corto-metraggio. Adesso è stata realizzata la versione integra-le. L’intenzione è quella di poterlo proiettare in tutte le scuole del comprensorio e di tutta la Toscana.

Alla prima rappresentazione, riservata a tutti gli stu-denti della Scuola Media di Cerreto Guidi, erano presenti gli insegnanti, i responsabili della Polizia che si occupa-no del problema bullismo, Rappresentanti del Distretto 2071 Rotary International Commissione Nuove Gene-razioni, Rappresentanti del Club Fucecchio-Santa Croce sull’Arno.

Sergio Tocchini

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Il ricavato sarà destinato all’Associazione Tumori Toscana. La band ha già devoluto 150mila euro per scopi umanitari

RC PRATO “FILIPPO LIPPI”

CONCERTO BENEFICO DI ARTEMENTE AL POLITEAMA

Il Rotary Club Prato “Filippo Lippi”, presieduto da Luca Livatino, ha dedi-

cato una serata all’incontro con l’Associa-zione tumori Toscana (ATT), che, da anni, cura gratuitamente a casa i malati oncologi-ci, 24 ore su 24, tutti i giorni. Beatrice Gal-li, medico sul campo, ha spiegato l’attività dell’Associazione che opera a Prato, Firenze e Pistoia e province, assistendo ogni giorno 300 pazienti con un’equipe polispecialisti-ca. Learn to fly è il titolo del concerto del gruppo Artemente, guidato dal medico ro-tariano Umberto Langianni, in programma il 16 e 17 marzo al teatro Politeama di Prato promosso dai Rotary Club Prato “Filippo Lippi” e Prato, la onlus “Il futuro di Giulia” e il gruppo Artemente & C.

Artemente nasce nel 2002, la band for-mata da diversi operatori sanitari (medici,

tecnici, infermieri) suona prevalentemen-te per beneficenza, soprattutto suona per devolvere fondi ad associazioni, ospedali che si occupano di oncologia pediatrica. In oltre 150 concerti sono stati devoluti oltre

150.000 euro. Anche l’incasso delle due prossime serate sarà devoluto all’ATT (As-sociazione Tumori Toscana). Il concerto è incentrato sulle musiche dei Pink Floyd e non solo.

Nella foto, una fase

del concertodi Artemente,band formata da operatori del settoresanitario

RC CASTELFRANCO DI SOTTO VALDARNO INFERIORE

PRESENTATO IL NUOVO LIBRO DI RITA CORUZZILo scorso 9 febbraio, a Villa Sonnino a San Miniato, il Rc Ca-

stelfranco di Sotto Valdarno Inferiore ha calorosamente accolto la scrittrice Rita Coruzzi che ha presentato la sua nuova fatica letteraria su Giovanna d’Arco.

Rita Coruzzi, scrittrice di Reggio Emilia, classe 1986, lau-reata in lettere, con una specia-lizzazione in giornalismo, può vantare di aver già visto pubbli-cati, all’età di 30 anni, ben tredici libri.

La sua vita e la sua storia, fatta di dolore e di sofferenza a causa di una nascita prematura che le ha procurato gravi pro-blemi fisici, precludendole la possibilità di camminare, è un esempio di forza e di fede.

Rita, scrittrice colta e co-raggiosa, ha scritto numerose opere sulla sua vita e sul suo percorso di fede per poi arrivare a dedicarsi ai romanzi storici, ri-percorrendo la vita e le vicende di alcune grandi donne. Pensia-mo a “Matilde” dedicato a Ma-tilde di Canossa con il quale ha

vinto il Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti e “L’ere-tica di Dio” che ripercorre la vita di Giovanna d’Arco. La scrittri-

ce stessa ha dichiarato “Quando scrivo, mi dimentico di essere su una carrozzina. Ora per me scrivere è un mestiere a tutti gli effetti. Mi piace scrivere storie di amore, di fede e di speranza. Soprattutto mi piace scrivere di donne. Di donne che sono sta-te esempio di fede, di coraggio, donne determinate a portare avanti le loro idee”.

Il RC Valdarno Inferiore ha già avuto modo di conoscere ed ap-prezzare Rita nella precedente annata Rotariana, quando tutti i soci sono stati lieti di nominarla socia onoraria del Club, apprez-zandone la forza interiore ed il talento letterario. Nel corso della conviviale, la scrittrice ha pre-sentato il suo libro sulla Pulsella d’Orlean, ripercorrendone le ge-sta e le imprese, la determinazio-ne e la fede, ripercorrendone la storia sotto punti di vista diversi.

Valentina Fognan

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L’iniziativa fa parte del progetto “Cecina Cuore”. L’apparecchio verrà collocato nei collocato nei pressi delle poste centrali

RC CECINA ROSIGNANO

RACCOLTA FONDI PER UN DEFIBRILLATORE

Il Rotary Club Cecina ha organiz-

zato, sabato 17 febbraio, una giornata dedicata alla raccolta fondi per l’acquisto di un Defibril-latore semiautomatico (AED), che andrà ad aggiungersi ai 43 già installati sul territorio nell’ambito del progetto “Cecina Cuore” ideato dal socio rotariano Mar-co Gucci, Pediatra ed Istruttore BLSD presso il Centro di Simulazione American Heart dell’A-zienda Ospedaliero Uni-versitaria Pisana e mes-so in atto dal Comune di Cecina ed altri partner. Tale progetto, grazie alla diffusione capillare di AED sul territorio, ha già dato ottimi risultati consentendo soltanto negli ultimi 12 mesi di salvare due persone vit-time di arresto cardiaco. Alla giornata hanno partecipato molti soci rotariani, coordinati dal Presidente Vincen-zo Paroli, che hanno stimolato una generosa risposta da parte della cittadinanza.

Il Rotary Club Cecina si era già impegnato in un’analoga iniziativa nello scorso agosto, for-nendo un apparecchio ad una casa di riposo per anziani di Marina di Cecina ed addestrando il personale all’utilizzo del defibrillatore ed alle manovre di rianimazio-ne. Il nuovo AED sarà presto strategicamente collocato nei pressi delle poste centrali della città.

Marco Gucci

Il Presidente Vincenzo Paroli,

Marco Gucci e alcuni soci

del Club

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Andrà in scena per la prima volta in Toscana sabato3 marzo al teatro Bolognini di Pistoia. Il ricavato sarà destinato alla Fondazione “Stella Maris”

RC PISTOIA-MONTECATINI TERME

UNA COMMEDIA DI EDUARDO DE FILIPPOPER CONTRIBUIRE AL PROGETTO AUTISMOUna commedia di Eduardo De Filippo

sarà messa in scena sabato 3 mar-zo (ore 21) al teatro Bolognini di Pistoia. L’iniziativa è organizzata dal Rotary Club Pistoia-Montecatini Terme e il ricavato ver-rà destinato al progetto sull’autismo della Fondazione “Stella Maris” promosso dalla moglie del Governatore Silvia Ladu.

La commedia Uno coi capelli bianchi è stata scritta da Eduardo de Filippo nel 1935 ed è appartenente al filone della “Cantata dei giorni pari”. Di fatto è stata concessa di diritto a Nando Cascianelli, regista ed amico stimatissimo dell’artista, e portata in scena dalla compagnia teatrale di Napoli, Studio 19, ben otto volte, tra Napoli e Palermo, ma mai in Toscana.

Ed è proprio grazie all’amicizia che lega il regista Nando Cascianelli ad Umberto Grieco, presidente del Rotary Club Pistoia e Montecatini Terme, che è stato dato vita a questo progetto, ovvero portare la comme-dia in prima assoluta regionale a Pistoia, al

Piccolo Teatro Mauro Bolognini, e conse-guentemente di devolvere parte degli in-cassi, tolte le spese, alla Fondazione “Stella Maris” per il progetto autismo.

Questi personaggi e interpreti in ordine di apparizione: Marta Sarri (Teresa), Ange-la Fantini (Margherita), Ilaria Perrone (Giu-seppina), Francesco Galluccio (Giuliano), Piero Baratto (Gianbattista), Alfredo Apa (D’Attilio), Gianluca Matarazzi (Bellocore), Giovanni Di Trapani (Francesco), Susan-na Bertolotti (Bianca), Giovanna Gaudio-so (Susy), Alfredo Sangiovanni (Fondini) e Fabio Orefice (Pauselli). La regia, come detto, è di Nando Cascianelli, il commento musicale di Arturo Olivieri e Gigi Pittari e le scenografie di Francesco Galluccio.

La trama di Uno coi capelli bianchi è quella tipica delle commedie di Eduardo. Nella Napoli degli anni trenta si assiste allo scontro generazionale fra Battista, in-dustriale vicino ai sessant’anni e Giuliano, suo genero. Una tragi-commedia in cui De

Filippo mette alla berlina il pettegolezzo, l’ambiguità, la malizia e l’ipocrisia.

La scena si apre con il litigio tra Giusep-pina, figlia di Battista, e il marito Giuliano. La discordia è capziosamente alimentata proprio da Battista, il quale, dietro la ma-schera di serio professionista, non perde occasione per tramare…così sarà anche per le altre beghe familiari, e non.

Ma, se a fatica Battista riesce a sfuggire al disonore pubblico, non potrà convincere il giovane Giuliano, perché alla fine tutti i nodi vengono al pettine. A difendere Bat-tista solo la indubbia rispettabilità dei suoi capelli bianchi.

La serata sarà condotta da Fabrizio Fa-ber. I biglietti saranno ad offerta e si pos-sono trovare presso la biglietteria del teatro Manzoni, negli orari di apertura.

Per informazioni 0573-23758Banca Consulia oppure

Maria Cecilia Bassi 3357538895segreteria di Umberto Grieco

Le attrici Marta Sarri e Ilaria Perrone in una scena della commedia