Notiziario CSP 50 2015

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  • IN QUESTO NUMERO

    Parapsicologia: invisibile scienza o scienza dellinvisibile? di Antonella Brunelli .......................................................... pag. 2 Arte medianica, conferenza del professor Ferdinando Bersani di Bruno Severi ................................................................... pag. 5 TheEnfieldHaunting,un poltergeist tra storia e televisione di Stefano Severi ................................................................. pag. 7 Appena arrivate in redazione: Riviste .................................................. pag. 8 Isognilucidi di Ferdinando Bersani ......................................................... pag. 9 Sistemaimmunitarioecervello di Ferdinando Bersani ......................................................... pag. 12 Appena arrivate in redazione: Riviste .................................................. pag. 13 Il prossimo convegno della SISSC ......................................... pag. 14

    NOTIZIARIOdel Centro Studi Parapsicologici di Bologna

    Anno 2015, n. 50. Supplemento ai Quaderni di Parapsicologia. Direttore Responsabile: Massimo Biondi

    Luscita del prossimo numero del Notiziario prevista per il mese di settembre. Intanto, il Centro Studi Parapsicologici augura a tutti i lettori una

    felice estate.

  • 2Notiziario n. 50 luglio 2015

    Parapsicologia: invisibile scienza o scienza dellinvisibile?

    Conferenza al CSP della dottoressa Antonella Brunelli

    La parapsicologia, dopo una sta-gione di grande popolarit e di incuriosita investigazione, appare essere divenuta oggi una sorta di scienza invisibile. Invisibile nel senso che Univer-sit e Istituti di ricerca, soprattutto ita-liani, sembrano averla relegata nel girone un po infernale delle pseudoscienze o snobisticamente ostentano di ignorarla negandole seriet e fondamenta. La pa-rapsicologia rimane dunque pressoch invisibile come scienza.

    I suoi contenuti sembrano invece mantenere una certa vitalit e visibili-t sui media. Vitalit e visibilit ridotte spesso, per, ad argomento da talk show spazzatura o da servizio giornalistico di divulgazione popolare, in cui la spettaco-larizzazione fine a se stessa o i toni spes-so degeneranti in rissa non privilegiano certo un approccio distaccato, razionale e documentato ai temi trattati. In que-sti contesti, inoltre, la parapsicologia va spesso a confluire in un indistinto calde-rone dove viene illegittimamente accop-piata ai miracoli, agli oroscopi, alle appa-rizioni mariane o ai rapimenti alieni, in una congerie di eventi spesso contestua-

    lizzati in quel vasto fenomeno popolare che da tempo ormai prende il nome di New Age e che si muove dallo studio degli angeli alla fisica quantistica, dalla psico-logia transpersonale alla lettura dei taroc-chi, dalla spiritualit orientale alla media-nit, in un eclettico meli-melo che spesso non fa che tramandare luoghi comuni pseudo-scientifici, spesso anche privi di un reale approfondimento e fondamento di studio e di pensiero.

    in questo vasto e confuso conteni-tore, non privo di personaggi al limite della macchietta o della truffa, che van-no a finire anche argomenti che merite-rebbero ben altro approccio e che invece sembrano attualmente avere il solo scopo di alimentare dibattiti spesso costruiti ad arte tra scettici negazionisti ed entusiasti per il pubblico dei media o dei siti internet dedicati a quella nicchia di utenti che spa-ziano dallo spiritualismo allufologia e in cui, muro contro muro e senza argomen-ti realmente documentati e fondanti da entrambe le parti, due opposti fideismi si scontrano e si combattono.

    Che si tratti di scettici o di creden-ti, in entrambi i casi il fanatismo ridut-

    La dottoressa Antonella Brunelli ci ha fornito il riassunto della relazione che ha svolto per il CSP a Bologna il 16 aprile scorso, testo che volentieri pubblichiamo a beneficio dei Soci e dei lettori che non hanno potuto seguire di persona la conferenza.

  • 3tivo sembra prevalere in questo scenario contemporaneo, con il solo risultato di danneggiare qualsiasi seria e, il caso di dirlo, scientifica ricerca della verit o ve-rificabilit di fenomeni che oggi sfidano la nostra comprensione. Questi ultimi, se opportunamente indagati, potrebbero un domani trovare spiegazioni e rispo-ste non dissimili da quelle che la scienza ufficiale ha saputo scoprire per tanti fe-nomeni enigmatici che ora ci sembrano ovvi e scontati, come lelettromagneti-smo o la gravitazione terrestre.

    Stretti tra la derisione degli scettici scientisti e ultra-razionalisti, e la facilo-neria credulona o, pi spesso, il cinico sfruttamento commerciale della New Age, i temi e i fenomeni indagati dalla parapsicologia hanno finito per scom-parire quasi completamente dagli studi e dalle ricerche degli scienziati attualmen-

    te accreditati dalla comunit scientifica. Ovviamente ci non totalmente vero, in quanto un discreto stuolo di studiosi illustri ha dedicato tempo e studi a ipo-tesi ed esperimenti non convenzionali di parapsicologia, anche se questo costa-to loro lessere considerati scienziati ec-centrici ed eretici, da osservare un po da lontano, con sospetto e senza troppo compromettersi.

    Quello che il pubblico dei media spesso ignora, ma che lintellighenzia non dovreb-be ignorare, invece che la parapsicolo-gia ha tutti i crismi di scientificit delle altre scienze tradizionali, con un corre-do di sperimentazioni di laboratorio che nulla ha da invidiare alle scienze di serie A. Non solo: quello che sta emergendo a seguito delle nuove scoperte nel cam-po delle scienze biologiche il supera-mento del vecchio modello riduzionista

    La dottoressa Antonella Brunelli durante la conferenza al CSP il 16 aprile scorso e, accanto a lei, il professor Ferdinando Bersani

  • 4e mono-fattoriale di indagine scientifica a beneficio di modelli che, prendendo atto della complessit e interrelazione dei sistemi viventi, cercano di osservarne i meccanismi da punti di vista multifatto-riali e attraverso modelli complementari di indagine e di raccolta e interpretazione dei dati.

    In questo senso anche la parapsicolo-gia, che indaga prevalentemente fenome-ni insoliti o non ancora spiegabili, con-nessi per prevalentemente alluomo e allo psichismo umano, avrebbe tutto da guadagnare da indagini multidisciplinari condotte da osservatori portatori di sva-riate competenze e il pi possibile lon-tani da pregiudizi aprioristici. Se doves-simo mettere al vaglio analoghe scienze umane, come la psicoanalisi o le scienze mediche in generale, per non parlare del-le scienze sociali ed economiche, con gli stessi parametri riduttivi e spesso persi-no obsoleti con cui gli scienziati scettici contestano la parapsicologia, dovremmo negare valore alla maggior parte di esse in quanto o si fondano su postulati teori-ci a priori o emettono predizioni che non possono che essere soltanto probabilisti-che e certo non replicabili a piacere in laboratorio. Non a caso, nomi illustri del-la scienza ufficiale, da Einstein ad Hei-senberg, Jung e Devereux, hanno spesso messo in evidenza i limiti del metodo scientifico classico.

    Ancora pi evidente appare la crisi del-la sola spiegazione logico-causale nelle scienze biologiche, dove i progressi della bioingegneria, che consente di elaborare e mettere in relazione una quantit fino a oggi impensabile di dati, sta facendo emergere intervalli random, cio di appa-rente casualit, allinterno dellomeosta-si continua tra microrganismi nel corso della loro evoluzione. Ci potrebbe far ipotizzare che i meccanismi di causalit che siamo soliti assegnare alle scienze fi-siche come dato certo potrebbero non essere completamente applicabili nel campo delle scienze biologiche.

    Se accertata, questa ipotesi potrebbe portare, insieme alle ipotesi della fisica quantistica, a scenari totalmente innova-tivi e finora impensabili sia per la scienza cosiddetta ufficiale, sia per quei fenome-ni che sono stati relegati nella parapsicolo-gia come insoliti, quando non addirittura negati come impossibili, perch non inquadrabili nelle ordinarie sequenze di causa-effetto.

    presto per dirlo ma, enunciando un paradosso che anche una provocazio-ne, vorrei esprimere proprio il desiderio che la parapsicologia divenga un giorno una scienza totalmente invisibile: non perch negata e disprezzata, ma perch integrata completamente e a pieno titolo nella Scienza tout court.

    Antonella Brunelli

    Nota del CSP: Ci piace osservare che, pur condividendo il quadro generale propo-sto dalla dottoressa Brunelli, a parziale compensazione dello stato presente ri-cordiamo che ci sono alcuni indizi positivi di unintegrazione della parapsicologia nella cultura riconosciuta, tra cui quello,

    negli ultimi anni, dellaccettazione di arti-coli di parapsicologia su ben note riviste scientifiche, specialmente psicologiche. In questo senso sembra che la ricerca parapsicologica cominci a entrare nella circolazione scientifica ufficiale in manie-ra silenziosa e apparentemente invisibile.

  • 5Notiziario n. 50 luglio 2015

    Arte medianicaConferenza dell8 maggio 2015 del professor Ferdinando Bersani con la partecipazione della dottoressa Angela Peduto

    di Bruno Severi

    Questultima conferenza prima delle ferie estive ha visto il nostro Presidente Ferdinando Bersani e la dottoressa Angela Peduto trattare un tema che ha sempre intrigato e affascinato gli appassionati di parapsicologia: larte medianica, con particolare riferimento alla pittura medianica. Angela Peduto, psichiatra e psicoanalista, ha suggerito alcune chiavi di lettura di questa fenomenologia. Si basata, oltre che sul proprio coinvolgimento nella pittura medianica (ha studiato alcuni casi e si laureata con una tesi su questo argomento), anche sui pareri espressi da alcuni dei maggiori esperti nel campo della psicologia clinica, a partire da Freud per arrivare, in tempi pi recenti, a Lacan. Per la relatrice non esisterebbe nellarte medianica alcuna componente parapsicologica, bens un ricorso alle pi nascoste potenzialit dellinconscio che in determinate situazioni (ingresso in particolari stati modificati di coscienza, traumi emotivi e lutti non risolti, ecc.) troverebbero la strada per emergere e manifestarsi.

    Ferdinando Bersani ha delineato sin dallinizio lessenza e i confini di questo fenomeno, in buon accordo con quanto espresso da Angela Peduto, riservando poi la parte pi sostanziale del suo intervento a farci conoscere alcuni dei pi noti casi di pittura medianica servendosi della proiezione di numerose diapositive. Dalla

    sua esperienza personale con alcuni di questi artisti e dai casi disponibili in letteratura ha proposto una classificazione delle varie forme grafico-pittoriche in cui si manifesta questo tipo di manifestazione creativa. Ha poi sottolineato quale, a suo avviso, sia linteresse pi profondo che lo ha spinto a interessarsi di queste manifestazioni: non tanto perch in esse vi siano delle componenti paranormali in senso stretto, che sono abbastanza marginali anche se presenti in alcuni casi, ma piuttosto perch rivelano una sorta di irruzione spontanea della creativit, mediata attraverso un automatismo molto simile alla scrittura automatica, che permette a questi artisti di manifestare anche capacit tecniche, spesso del tutto assenti in condizioni normali. Tutto ci si associa a uno stato di coscienza diverso, che pu andare da una sorta di concentrazione assorbente a uno stato di trance pi o meno leggero.

    Ci che accomuna comunque tutti questi casi la sensazione di essere gestiti da una forza esterna che ne guida la mano con sicurezza infallibile. Laltro vissuto importante di questi artisti avere la convinzione che questa attivit li metta a contatto con dimensioni altre, che siano spiriti-guida, ricordi attribuibili a vite passate, o manifestazioni dellinconscio; essi si sentono sostanzialmente dei mediatori tra la dimensione normale e

  • 6questa dimensione altra e attribuiscono un significato pi o meno evidente di messaggio alle loro opere.

    Un discorso a parte, come evidenziato dal relatore, costituiscono i pittori che dipingono nello stile di artisti famosi del passato. Questo tipo di artisti si trova soprattutto in Brasile e si sviluppato in genere allinterno di comunit spiritistiche ispirate agli insegnamenti di Alan Kardec. La loro interpretazione, cio di essere direttamente guidati dallo spirito di questi artisti a riprova dellesistenza di un aldil, pu sembrarci abbastanza ingenua. Linteressante di questa manifestazione, chiaramente dominata dalle aspettative e dalle premesse culturali in cui si manifesta, che in queste comunit si insegna a entrare in questo stato di presunta comunicazione.

    Il relatore ha poi fatto cenno alle relazioni con le manifestazioni artistiche normali, notandone le analogie e le differenze; analogie che si riscontrano ancor pi con altre manifestazioni artistiche spontanee,

    come quelle che si raccolgono sotto lespressione di Art Brut, o con le modalit di molti artisti surrealisti, con certe analogie caratteristiche dellarte sciamanica (in cui si fa uso di droghe allucinogene) e, sia pure in modo pi sfumato e controverso, con talune forme di arte psicopatologica.

    Al di l di tutto questo, comunque, il relatore ha cercato di sottolineare uno dei punti chiave dellinteresse, o almeno del suo interesse, per larte medianica, e cio il fatto di essere meno di ogni altra condizionata dai paradigmi artistico-culturali convenzionali e di manifestarsi come unirruzione di una forma primigenia di creativit che potrebbe stare alla base dellorigine delle manifestazioni artistiche primordiali. Queste ultime erano, secondo molti antropologi ed etnologi, legate a manifestazioni magico-religiose e con significati che erano al di l o al di fuori di una categoria puramente estetica, che probabilmente una categoria relativamente recente.

    Bruno Severi

    La dottoressa Angela Peduto, durante la conferenza al CSP l8 maggio scorso

  • 7Notiziario n. 50 luglio 2015

    The Enfield HauntingUn poltergeist fra storia e televisione

    di Stefano Severi

    Targata Regno Unito 2015, The Enfield Haunting la miniserie televisiva in tre punta-te diretta da Kristof-fer Nyholm, andata in onda lo scorso maggio su Sky Living e ispi-rata al supposto caso di poltergeist che nel 1977-79 si verific nella localit inglese di Enfield. La vicenda venne studiata da due membri della Society for Psychical Resear-ch, Maurice Grosse e Guy Lyon Playfair (autore nel 1980 di un libro su questa esperienza: This house is haunted, Questa casa infestata).

    La vita quotidiana di una famiglia della piccola borghesia inglese viene improvvi-samente sconvolta da rumori improvvisi, mobili che si muovono da soli e presenze invisibili che infieriscono sui tre ragazzi presenti in casa e sulla madre, ma special-mente sullundicenne Jane. I giornali co-minciano a interessarsi alla vicenda, la vita sociale della famiglia viene in parte com-promessa. Il mistero si infittisce quando Maurice Grosse intuisce un oscuro lega-

    me con la figlia Janet, deceduta tragicamente in un incidente strada-le nel 1976, e quando la stessa abitazione ri-vela un passato dram-matico, coinvolgendo i protagonisti in ma-nifestazioni ancora pi estreme a opera di unastiosa entit.

    Colpisce, e in certi momenti sconcerta, il carattere variegato at-tribuito al fenomeno, tra laltro comune ad altri casi di poltergeist documentati in lettera-

    tura, inizialmente pi simile alla psicocine-si, successivamente allinfestazione, infine addirittura alla possessione. La storia vie-ne narrata con asciuttezza, concedendosi momenti di spettacolarit paranormale (mai eccessivamente hollywoodiana, per) a mano a mano che le manifestazioni si moltiplicano fino quasi ad annientare psi-cologicamente la piccola Janet. Proprio per la presenza di tanti elementi diversi, derivati per da fatti reali, The Enfield Hau-nting ha anche un valore didattico, dal mo-mento che presenta fenomeni lontani fra loro, solitamente confusi nellimmagina-

    Alcuni dei protagonisti della serie inglese The Enfield Haunting

  • 8rio comune, che qui possono esse-re segnalati nella loro estrema di-versit. insom-ma un approccio completamente diverso rispet-to a quello della celebre trilogia statunitense Pol-tergeist degli anni Ottanta, tanto av-vincente quanto lontana dalle autentiche caratteristiche del poltergeist inteso come fenomeno a s stante.

    Sono reperibili su YouTube diversi do-cumenti originali rintracciati negli anni o puntate speciali che la televisione ha de-dicato al caso. Per ora miniserie, libro e approfondimenti sono ancora e soltanto

    reperibili in ingle-se, a parte un in-teressante video che caldamen-te raccomando, con sottotitoli in italiano: ht-tps://www.youtube.com/watch?v=gH-v2cwezC04.

    Recitata benis-simo e ricca di su-spense, la produ-

    zione britannica coniuga un celebre caso di parapsicologia a una televisione di qua-lit, capace di confrontarsi con loscuro e linsolito in maniera intelligente. Con Ti-mothy Spall, Juliet Stevenson e Matthew Macfadyen. La pagina ufficiale della serie al seguente indirizzo: http://www.sky.com/tv/show/the-enfield-haunting.

    Foto (da alcuni ritenuta preparata artatamente) scattata allepoca in cui era attivo il reale caso di Enfield

    Appena arrivate in redazioneIl Giornale dei Misteri n. 518, luglio 2015

    Articoli su:- Dialoghi con la Morte- Societ segrete primitive- La psicometria svela Cassandra- Gnomi coboldi e altri spiritelli- altro

    Il Mondo del Paranormale Anno XV, n. 1, febbraio 2015

    Articoli su:- G.P. Billot precursore dello spiritismo

    - Le materializzazioni di Linda Gazzera- Particolari aspetti dellalpinismo in Emilio Servadio

    - altro

  • 9Notiziario n. 50 luglio 2015

    I sogni lucidi

    di Ferdinando Bersani

    Novit sul fronte scientifico e parapsicologico

    Il sogno lucido , secondo la definizione generalmente accettata, quello in cui il sognatore cosciente di stare sognan-do. Si tratta di un fenomeno conosciuto sin dallantichit (se ne trova un cenno anche in Aristotele), cos singolare che ha affasci-nato anche artisti e letterati nonch esoteri-sti, che lo hanno spesso interpretato come una sorta di uscita del corpo eterico o del corpo astrale dal corpo fisico: il che sembra suggerito dal fatto che si tratta in genere di sogni molto vividi, in cui il soggetto sem-bra avere spesso il potere di agire volonta-riamente dirigendo il sogno, anche al di l dei normali vincoli fisici, per esempio per volare. Qualcuno ha collegato il sogno lucido alle espe-rienze fuori dal corpo (Obe), assimilando que-ste a quello, anche se la questione controversa.

    Recentemente il so-gno lucido ha suscitato, dopo un buio periodo di stereotipato scetticismo da parte della psicologia ufficiale, un grande interesse tra vari studiosi, che ne hanno fatto e ne stanno facendo oggetto di studi scientifici. Uno dei primi resoconti di questo singolare fenomeno fu stilato, nel 1867 dal marchese Hervey de Saint-Dnis, noto linguista, che speriment sistematicamente su se stesso

    il fenomeno, riportando le sue esperienze in un libro dal titolo Les rves et le moyens de les diriger, in cui mostra come si possa diri-gere coscientemente i sogni. Ho messo coscientemente tra virgolette essendo proprio questo laspetto paradossale del sogno lu-cido, perch siamo abituati a pensare che la coscienza sia una caratteristica propria del-lo stato di veglia. Lequivoco, fa notare La-Berge, uno dei pi appassionati studiosi del fenomeno, legato al fatto che siamo con-dizionati a pensare, anche dalla psicoanalisi, che il sogno sia un prodotto dellinconscio. In realt, anche accettando che la sorgente

    dei sogni soggiac-cia a meccanismi inconsci, la vici-nanza del sogno con lo stato di ve-glia maggiore di quanto si suppon-ga, e la differenza anche minore nel sogno lucido. Naturalmente la

    differenza che mentre nello stato di veglia siamo in contatto con la cosiddetta realt esterna, con i sogni siamo in contatto con una produzione interna di immagini. Dopo le storica testimonianza del marchese Her-vey de Saint-Dnis, un altro importante re-soconto sulla propria esperienza di sogno lucido fu riportata nel 1913 dallo psichiatra

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    olandese Frederik van Eeden in una rela-zione alla Society for Psychical Research, il quale coni il nome di onironauti per i sognatori lucidi, essendo questi in grado di dirigere il sogno a volont.

    La ricerca scientifica sui sogni lucidi ini-zi assai pi tardi, soprattutto con il lavoro di Celia Green, che pubblic un libro sullar-gomento (Lucid dreams, 1968), raccogliendo unampia documentazione e postulando che avvenissero nella fase REM del sonno, che quella in cui prevalentemente sogniamo. Durante questa fase, i muscoli volontari sono quasi completamente paralizzati, men-tre gli occhi si muovono come se seguissero la scena del sogno. Tuttavia la dimostrazione sperimentale di questo fu ottenuta dieci anni pi tardi, nel 1978, da Keith Hearne che esercit un soggetto a comunicare il proprio stato durante il sonno mediante dei precisi movimenti oculari. da questo momento e da questa pratica sperimentale che, si pu dire, nacque un vero studio scientifico dei sogni lucidi.

    Uno dei pi brillanti ricercatori in que-sto campo un curioso ed eclettico perso-naggio, lo psicofisiologo delluniversit di Stanford Stephen LaBerge, che ha fondato un Istituto (Lucidity Institute) proprio per studiare sistematica-mente il fenomeno. Grazie soprattutto alla sua opera si sono compiuti importanti progressi in questo campo e sono nate varie tecniche per fa-cilitare linduzione volontaria di un sogno lucido. LaBerge, e con lui altri studiosi, sostiene che la pratica del sogno lucido possa essere un importante mezzo per prendere una maggiore coscien-za e dominio di se stessi, per risolvere vari conflitti e tensioni, per aumentare la propria creativit e la propria capacit di problem solving. Le potenziali meraviglie del sogno

    lucido hanno attratto altri studiosi in questo campo e oggi non solo presso luniversit di Stanford, ma anche presso altri importanti laboratori, anche in Europa, in particolare in Germania, si stanno facendo progressi significativi in questo campo.

    RiceRche Recenti sui sogni lucidi

    Negli ultimi anni si sono chiariti diversi aspetti neurofisiologici dei sogni luci-di, mediante lelettroencefalografia (EEG), lelettromiografia (EMG) e, pi recente-mente le tecniche di risonanza magnetica funzionale (fMR). In particolare sono state evidenziate una maggiore attivit alfa, cio la maggior presenza di ritmo alfa caratteri-stico della fase di veglia rilassata ma presen-te anche durante il sonno REM, lindividua-zione delle aree prefrontali (in particolare la ventro-mediale) come quelle elettivamente coinvolte nellattivit del sogno lucido e soprattutto una produzione di onde gam-ma. Queste ultime rappresentano un tipo di oscillazione elettrica cerebrale con fre-quenza da 2 a 100 Hz, con un picco intorno ai 40 Hz, che fino a non molti anni fa era

    totalmente ignorata. Tali oscillazioni sem-brano correlate spe-cificamente allattivi-t cosciente e sono oggetto di studi e di-scussioni, costituen-do un argomento particolarmente affa-scinante ma ancora molto controverso

    nella sua interpretazione.Fatto sta che nel maggio del 2014 com-

    parso un rivoluzionario studio su Nature Neuroscience, in cui un gruppo di scienziati operanti in vari laboratori tedeschi, coordi-nati da Ursula Voss dellUniversit Goethe di Francoforte, in collaborazione con Allan Hobson dellUniversit di Stanford, sono

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    riusciti a indurre sogni lucidi mediante una stimolazione elettrica con correnti alternate: proprio alle frequenze corrispondenti alle onde gamma (precisamente 40 e 25 Hz). Questo tipo di stimolazione viene chiamata stimolazione elettrica trans-cranica (tACS); con questa tecnica si apre la porta alla possibilit di indurre in modo sistematico i sogni lucidi.

    Pi recentemente, allinizio di questan-no, un gruppo di neuroscienziati di un Isti-tuto Max Planck di Berlino e di Monaco hanno pubblicato sul Journal of Neuroscience un altro importante studio su soggetti con sogni lucidi abituali e particolarmente abi-li nel controllare i propri sogni. Sono stati sottoposti a una serie di test meta-cogni-tivi, in cui sono implicate proprio le aree pre-frontali. Per meta-cognizione si intende sostanzialmente la capacit di riflettere sul proprio stato mentale, cio la capacit au-toriflessiva. Ebbene, risultato che rispetto a un campione di soggetti normali (cio non sognatori lucidi) i sognatori lucidi han-no una maggiore estensione delle aree pre-frontali.

    Uno studio precedente (2011), effettua-to sempre con la fMR, aveva gi dimostrato che nei sogni lucidi si hanno reazioni mol-to simili a quelle dello stato di veglia.

    In definitiva sem-bra che il sogno lu-cido mostri come la distanza tra sogno e realt sia, sotto mol-ti aspetti, minore di quanto finora pensato e apra possibilit inso-spettate nello studio della coscienza, nello sviluppo di personali capacit e in ambito psicoterapeutico. Ci non deve del resto meravigliare, visto che un fenomeno marginale nella nostra cultu-ra occidentale ma largamente noto da secoli nelle pratiche di autocontrollo caratteristi-che dello yoga e del buddismo, soprattutto tibetano.

    una peRsonale espeRienza

    Il mio recente interesse per i sogni lucidi stato stimolato anche da una mia espe-rienza personale. Non ho mai applicato tecniche per indurre volontariamente sogni lucidi, ma sono spontaneamente soggetto frequentemente a queste esperienze e ho tenuto spesso un diario, redatto appena sve-glio, di ci che avevo sperimentato nel so-gno. Tra i tanti casi mi piace qui ricordarne uno molto particolare.

    Mi trovavo in una grande piazza vuota dal pavimento lucidissimo e mi muovevo attraverso di essa con incredibile leggerez-za. La piazza mi ricordava un po piazza San Marco (o forse, ancora meglio, quella rappresentazione che ne fa Fellini nellulti-ma metafisica scena del suo Casanova, in cui questi danza lentamente con la fanciulla ro-botica). Sul fondo della piazza si affacciava una chiesa, ma non vista di facciata come San Marco, bens di lato, mentre la facciata era invisibile dalla piazza. Limmagine era cos netta e realistica che mi sono chiesto se stavo vivendo nella realt o in un sogno. Mi sono detto che in qualche modo dovevo ve-rificare la faccenda. Allora mi sono avvici-

    nato alla parete della chiesa e lho percorsa fino allangolo con la facciata, che non ve-devo. Giunto allan-golo ho pensato: Non so come fatta la facciata e non so neanche imma-ginarmelo. Allora ho pensato di distaccar-mi dallangolo a poco

    a poco, per vedere progressivamente la-spetto della facciata. E mentre questa mi si rivelava a poco a poco, pensavo dentro di me che non mi sarei aspettato unarchitet-tura cos complessa, n certo potevo crearla allistante. Si trattava infatti di una facciata barocca ricca di fregi e nicchie con statue di santi. Mentre mi muovevo lentamente av-

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    vertivo che gli aspetti che via via scoprivo, li guardavo come una vera rivelazione, che vivevo in totale passivit. Ho quindi conclu-so che non doveva trattarsi di un sogno ma di una realt.

    In questo sogno di tipo lucido vi sono due aspetti interessanti. Uno la coscienza di fondo di stare sognando; laltro il tentativo di provare razionalmente se si trattava di un sogno o meno. Questo tipo di prove viene largamente utilizzato nei training suggeriti da LaBerge e altri per capire se si tratti di un so-gno o no, ma in genere con lo scopo di nota-re degli aspetti caratteristici del sogno come lindipendenza dai vincoli fisici della realt quotidiana quali volare, spostarsi in poco tempo da un luogo a un altro e via dicendo; mentre nel caso del sogno ora descritto sem-brava che il soggetto (il sottoscritto) stesse verificando che si trattava di realt e non di sogno (anche se conservando in parte, come vi fosse un secondo io osservatore imparzia-le, la coscienza di stare sognando).

    Per chi fosse interessato ad approfon-dire largomento dei sogni lucidi, vengono indicate qui sotto alcune pubblicazioni di riferimento. Vi sono anche molti siti web dedicati, primo tra tutti quello del Lucidity Institute di LaBerge.

    VolumiMark McElroy, Sogni lucidi, Macroedizioni, 2008.Paolo M. Clemente, Imperfetto onirico, Armando Ar-mando, 2008.Stephen LaBerge, Sogni coscienti, Armenia, 1988.Allan Wallace, Sogni lucidi, Amrita, 2014.Stefen LaBerge and Howard Rheigold, Exploring the World of Lucid Dreaming, Ballantine Book, NY, 1990.

    ArticoliscientificiUrsula Voss et al., Induction of self awareness in dreams through frontal low current stimulation of gamma activity, Nature 17, 810812, 2014.Elise Filevich et al., Metacognitive mechanisms un-derlying lucid dreaming, Journal of Neuroscience 21 gennaio 2015, 35(3), 1082-1088.

    Sistema immunitario e cervello

    di Ferdinando Bersani

    Novit sul fronte scientifico e parapsicologico

    Una scoperta di un mese fa cambia la visione del rapporto tra cervello e sistema immunitario, ovvero tra stati cerebrali e difese dellorganismo

    Come ci insegnano lanatomia e la fi-siologia, il sistema linfatico costi-tuito da un insieme di piccoli vasi che drenano i fluidi corporei, tra cui una parte della linfa che esce dai vasi sangui-gni. In questo lavoro, il sistema linfatico ripulisce il corpo da vari scarti, inclusi globuli rossi morti e altra spazzatura cor-porea, riportando poi i fluidi linfatici nel torrente sanguigno. Tutti hanno sentito parlare di questo sistema, se non altro perch nei Centri benessere si praticano

    massaggi per aiutare il sistema linfatico nel suo compito di drenaggio, cosa che fa bene per mantenere il corpo in buona for-ma e, soprattutto negli anziani, per evitare che i fluidi ristagnino facendo di una gam-ba o di un braccio una specie di dirigibile mostruosamente gonfio.

    In realt il sistema linfatico fa ben di pi. Lungo il cammino dei suoi vasi si incontra-no numerosi linfonodi, i quali fabbricano i globuli bianchi che presiedono alle difese immunitarie e che vengono veicolati dallo

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    stesso sistema linfatico in varie parti del corpo. Ebbene il sistema linfatico, scritto nei trattati di anatomia, permea vari organi ma non il sistema ner-voso centrale. Si tratta-va di una sorta di dog-ma, che stato ora smentito da uno studio pubblicato su Nature allinizio di giugno da un gruppo di ricerca dellUniversit della Virginia. I ricercatori hanno individuato un sistema di vasi linfatici nel cervello del topo: questi vasi si collega-no al fluido cerebrospinale (che protegge cervello e midollo spinale), ma la cosa pi importante che stabiliscono uno stretto contatto tra le cellule del sistema immuni-tario e le cellule nervose.

    Naturalmente la scoperta, fatta nel topo, sar verificata anche nelluomo, che dal punto di vista dellorganizzazione anatomi-ca base non differisce molto dal topo, anche se ci pu darci fastidio. Questa scoperta importante e sorprendente allo stesso tempo. Importante, perch conforta mag-giormente il concetto che il nostro corpo un sistema molto integrato, in particolare il cervello lo con tutto il sistema di difesa, giustificando, se ce ne fosse bisogno, li-

    dea che negli anni Ottanta-Novanta trov corpo nella denominazione di psiconeuroim-munologia. In tale prospettiva si comprende

    ancor meglio come le attivit psichiche e lo stato di benessere psi-chico possano influen-zare le altre funzioni corporee, in primis le difese immunitarie. Secondo gli autori del lavoro, questa scoper-ta potrebbe essere di grande importanza an-che nello studio delle-

    ziologia e nel controllo di certe malattie neurodegenerative come lAlzheimer o nei processi di infiammazione.

    Ma la scoperta anche sorprendente perch, nellidea corrente, tutto si poteva immaginare ma non che dopo secoli di stu-di anatomici non fosse ancora stata rivelata la presenza di un sistema linfatico cerebra-le. In realt, come hanno evidenziato gli autori della ricerca, i vasi sono molto pic-coli e cos finemente immersi nel tessuto circostante che solo con sofisticate tecni-che potevano essere messi in evidenza. La natura non si stanca mai di meravigliarci.Antoine Louveau et al., Structural and functional features of central nervous system lymphatic vessels, Nature June 2015, 10.1038/Nature 14432.

    Appena arrivate in redazioneLife Information Science n. 1, marzo 2015Allinterno:

    - Rapporto del 38 Simposio di Life Information Science, a cura di Mikio Yamamoto

    - altro

    Comunicaciones de Parapsicologia n. 45, marzo 2015

    DellInstituto de Parapsicologa di Buenos Aires, Argentina

    Allinterno: - articoli sullo spiritismo

    inediti e postumidi Miguel Can

    - altro

  • 14

    VENERD 31 LUGLIO

    14,00 Presentazione e Apertura del Convegno14,30 Fulvio GOSSO Stato di coscienza e co-

    scienza di Stato. Cambiamenti e salute15,15 Gilberto CAMILLA Allucinogeni in terapia:

    una retrospettiva storica e prospettive teoriche

    16,00 Coffee break

    16,30 Francesco PERRICELLI La teurgia nel 700 e le acque corrosive

    17,30 La parola al pubblico18,30 Conclusione dei lavori

    21,30 Ferdinando BUSCEMA Psichedelici e l'E-sperienza della Magia. Conferenza/spettacolo

    SABATO 1 AGOSTO

    14,00 Gastone ZANETTE La ketamina nella pra-tica medica: dall'anestesia alla psichedelica

    15,00 Nunzio SANTALUCIA Terapia farmacolo-gica: decidono i medici o i politici? Cannabis e danni alla salute

    15,45 Coffee break

    16,15 Rosella CERBO LSD: ha un ruolo nella

    IL PROSSIMO CONVEGNO DELLA SISSC

    terapia del dolore e nelle cure palliative?17,00 Walter COMELLO Ipnosi, fra psicoterapia

    e trascendenza17,45 La parola al pubblico 18,30 Conclusione dei lavori

    DOMENICA 2 AGOSTO

    14,00 Anna Rita EVA Sitting per le emergenze psichedeliche

    15,15 Piera TALIN Luso terapeutico dellayahua-sca: dagli aspetti rituali a quelli medici

    16,00 Coffee break

    16,30 Bruno SEVERI La terapia proibita di Sal-vador Roquet. Gli allucinogeni, dallideologia indigena ad una nuova psicoterapia

    17,30 La parola al pubblico18,30 Conclusione dei lavori

    21,30 Enrico POSSOLO & FRIENDS Concerto di Musica Indiana per sitar e tablas

    Societ Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza&

    Centro di Cultura Contemporanea

    presentano

    Allucinogeni, trance e modificazioni

    31 luglio - 2 agosto 2015

    c/o Centro di Cultura Contemporanea (ex Birrificio Metzger)Via Bogetto 4a TORINO (zona Piazza Statuto)

    Riportiamo nel seguito le informazioni essenziali e il programma definitivo del Convegno Medicina proibita. Allucinogeni, trance e modificazioni, organizzato dalla Societ Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza e dal Centro di Cultura Contemporanea, che si terr a Torino i giorni 31 luglio-2 agosto 2015. Segnaliamo tra i relatori tutti selezionati tra i maggiori esperti italiani delle materie discusse la presenza del dottor Bruno Severi, del CSP, il cui intervento avr luogo nella giornata di domenica 2 agosto.

    SEGRETERIA CONVEGNO E INFORMAZIONI

    Gilberto Camilla tel. 333-4985092 E-mail: [email protected] Gosso tel. 0121-501765 E-mail: [email protected] Novazio tel. 338-9077600Sito SISSC: https://sites.google.com/site/sisscaltrove/ e.mail: [email protected]