Avis montecatini fumetti

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1E – Aiello Rosa

C’erano due fratelli quello più grande si chiamava Jonny ed era cattivo quello più piccolo si chiamava Lorenzo ed era dolce ed affettuoso. Un giorno Jonny era in classe e gli serviva una penna però dato che era cattivo con tutti nessuno gliela voleva prestare. Arriva lorenzo e gli dice: “Tieni fratellone la tua penna”. Jonny gli rispose con un abbraccio e

diventò altruista e simpatico.

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1E – Bigagli Tommaso

Una volta allo stadio mentre guardavo la partita della mia squadra preferita fece goal e mi ero tanto divertito, ma alla fine della partita vicino ad un cancello avevo visto un bambino che stava piangendo perché aveva perso la mamma. Lui era della squadra avversaria ma io lo aiutai lo stesso perché non mi importava di che squadra era. Ma a me importava di aiutarlo a ritrovare la mamma che dopo pochi minuti arrivò e mi ringraziò come la sua mamma, mi chiese se ero solo e io gli risposi di no. La sua mamma mi chiese se volevo un gelato per aver ritrovato il suo bambino perché non poteva vivere senza e io gli dissi che mi andava bene andare a prendere un gelato insieme e chissà

magari potevamo diventare amici.

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1E – D’Angelo Mario

C’è un ragazzo che ha paura di andare all’AVIS a donare il sangue, ma la sua amica ci va e lo dona. Un giorno questo ragazzo fece un incidente e perse parecchio sangue. Andò all’ospedale e vide il sangue che aveva donato la sua amica, questo sangue viene donato a lui che si

rimette in sesto e dopo qualche mese va a donare il suo sangue.

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1E – D’angelo Francesca

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1E – Della Rocca Matteo

Un giorno mio nonno è andato all’ospedale perché non stava bene. Io la mattina lo andavo a trovare prima di andare a scuola per fargli colazione e il resto lo faceva accompagnato da me. Poi tutti i sabati

dormivo da lui per fargli compagnia.

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1E – Dervishi Samanta

Una famiglia era in gita in un bosco. I genitori dicevano al bambino di stargli accanto e di non andare via. All’improvviso il bambino era scappato, i genitori lo cercarono ma senza successo. Intanto il bambino era dentro la foresta, piangeva perché non c’era nessuno, poi senza veder un sasso inciampo e sveni. Si svegliò in una grotta. La grotta era di un’orsa. Infatti mentre era svenuto il cucciolo d’orso l’ha portato nella grotta. Il bambino però voleva tornare dai genitori, l’orsa l’aveva capito allora lo prese e lo portò dai genitori. Quando loro videro l’orsa si spaventarono e presero il fucile, ma quando videro il bambino sano e salvo, buttarono giù il fucile e lasciarono l’orsa e il suo cucciolo andare via.

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1E – Gega Gerald

Una volta quando ero a casa mia mentre aspettavo Kevin che arrivasse mi stavo allenando e quando arrivò si fece una partita a calcio e ad un certo punto ho tirato e Kevin non riuscì a pararla e quando cadde per terra si fece molto male e io gli portai il ghiaccio. Dopo un po’ abbiamo continuato a giocare perché non gli faceva più male e poi

mi ha ringraziato.

Una volta mentre si stava facendo una partita con un’altra squadra io entrai in scivolata su un avversario e chiamai il mio allenatore per mettergli il ghiaccio. Si rialzò e io mi scusai con lui. Quando finì la partita io e l’avversario si parlò un po’ per l’accaduto e lui non era più

arrabbiato con me.

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1E - Gilardi Ginevra

In missione di amicizio

Gli alieni EUGNAS e AMSALP del pianeta SIVA della

lontana galassia ONOD in viaggio nello Spazio alla ricerca di nuovi alleati, sono arrivati vicino alla Terra. Vedendola così bella pensano che valga la pena conoscere i suoi abitanti. Allora attivano il loro super-cannocchiale e vedono guerre, carestie e malattie. Quindi decidono di andarsene, e velocemente! Ad un tratto il super-cannocchiale inquadra i dottori che curano i malati e le persone che donano il loro sangue per salvare sconosciuti. Allora gli alieni decidono che la Terra non è così male e che vale la pena fermarsi per cercare di stringere amicizia con i

suoi abitanti.

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1E –Grasso Marco

Lunedì sono andato all’asilo nido, ho conosciuto un bambino di nome Mario due giorni dopo Mario si è sentito male, è dovuto andare all’ospedale perché si era rotto un braccio ed è dovuto restare all’ospedale per 15 giorni e io li sono andato a trovarlo sempre e a non farlo sentire solo. Poi ho portato degli altri compagni. Poi è ritornato a scuola con il braccio ingessato e quando è suonata la campanella io gli ho portato lo zaino.

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1E – Gueye Awa

C’era questa gattina di nome Angel che tra oggi e domani partoriva. Il giorno dopo Angel partorì questi gattini e andò a cercare da mangiare e la investirono. I gattini si ritrovarono senza madre e questi poveri gattini non sapevano camminare e avevano gli occhi chiusi. Cominciarono a miagolare forte per farsi sentire e questi gatti che sono randagi li portano in questa città tutta loro e li accudirono per tutta la vita.

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1E – Haizeri Victor

C’era un ragazzo che si chiamava Franklin che era un campione mondiale di formula 1, che doveva gareggiare nel gran premio di san paolo. Doveva gareggiare contro i più forti piloti. Il giorno della gara il cielo era nuvoloso e pioveva, quando lo starter dette il via. Tutti gli abitanti erano li ad assistere alla competizione tranne una ragazza di nome Lucy che era all’AVIS a donare il sangue, nel frattempo Franklin era nella curva più bagnata quando una vettura lo tampona e lo fa slittare fino al muretto venì soccorso all’istante e portato all’AVIS, il sangue della ragazza gli fu donato e gli salvò la vita.

Ancora oggi Franklin è alla ricerca della ragazza che lo salvò.

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1E – Incerpi Mattia

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1E – Lela Kevin

Una volta in quinta ho conosciuto Gerarld che adesso è il mio migliore amico, dopo la scuola andai da lui a casa sua ma improvvisamente caddi dalla bicicletta, mi ruppi il piede. Gerald ed quando scese mi aiutò ad alzarmi e mi mise del ghiaccio poi sua mamma chiamò l’ambulanza e me ne andai con l’ambulanza alla fine. Dopo qualche giorno Gerald mi venne a trovare all’ospedale, quando mi sono rimesso sono andato a scuola e l’unico che mi ha aiutato è stato Gerald perché con gli altri avevo litigato ma poi alla fine ho fatto pace e tutto si è risolto, ma mio nonna è andata all’ospedale per la paura perché era svenuta quando gli hanno detto che ero caduto. Io sono andato per qualche giorno per farla calmare con un bel cerottone sulla testa. Quando uscì dall’ospedale tutto tornò alla normalità e alla vecchia vita.

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1E – Marinesi Eleonora

C’era una volta un ragazzo che si vantava di essere il più bravo del parco della sua città, ad andare sullo skateboard. Tutti gli altri bambini lo detestavano perché egli rideva ogni volta che qualcuno cadeva o non riusciva ad andarci. Un giorno arrivò in città, un ragazzino più piccolo di lui e lo sfidò ad una gara di ostacoli. Colui che perdeva veniva bandito dal parco. Partirono dalla cima di una collina e all’improvviso il ragazzo sbruffone perse l’equilibrio e scivolò sullo skateboard cadendo e rompendo l’oggetto. Il ragazzo andò in lacrime e l’altro lo aiutò a rialzarsi e gli chiese di diventare suo amico. Tutti rimasero sorpresi e quando il ragazzo sbruffone capì di aver sbagliato chiese scusa a tutti. Il suo skateboard era diviso in due ed egli non sapeva come aggiustarlo; allora il ragazzino più piccolo gli disse che poteva tenere il suo per un po’ ed essi diventarono due grandi amici. Inoltre il ragazzino sbruffone smise di ridere e aiutò gli altri

sempre di più!

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1E – Migliarese Samuele

Una volta allo stadio sono andato a vedere Empoli-Fiorentina ad un certo punto un giocatore della Fiorentina ha fatto fallo, e quando il giocatore dell’Empoli è cascato Hilicic (fiorentina) l’ha aiutato ad alzarsi. Il giocatore gli chiese scusa per avergli fatto fallo. Un bambino accanto a me tifava empoli e assieme a suo padre diceva: “ma che chiedi scusa” e diceva una parolaccia “ormai quel che è fatto è fatto”. Io gli dissi che non c’era da arrabbiarsi; lui di conseguenza prese la mia sciarpa e la buttò per terra. Io a quel punto diventai furioso e gli dissi che non doveva fare così. E lui allora me la prese e me la ridò e io gli dissi grazie a quel bambino. E da quel giorno in poi saremo stati amici. Dopo abbiamo visto due tifosi che si stavano per picchiare allora io e quel mio amico li abbiamo divisi quei tifosi e gli abbiamo detto che non c’era motivo di picchiarsi e quindi gli abbiamo offerto un gelato e a quel punto hanno fatto quasi amicizia. Quando sono tornati sulle tribune la fiorentina fece goal e quelli si ricominciarono a picchiare ad un certo punto capirono che non si dovevano picchiare e quindi il tifoso della fiorentina divise a metà il suo

spuntino e se lo mangiarono.

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1E – Nardi Gessica

C’era una volta un ragazzo di nome Robby e aveva un gatto magico di nome Jack. Robby guardò una storia in TV che commuoveva tanto e parlava di un cane e un bambino che si erano separati per tanto tempo e il cane andava a ritrovarlo per starci insieme. Robby voleva un cane ma sua mamma non voleva e quindi andò a chiedere a Jack. Jack gli prestò la crema vivacizzante e il gatto gli disse di prendere un sasso e strofinarlo con la crema e il sasso prese vita. Un amico di Robby voleva anche lui un sasso e la crema però il suo amico esagerò con la grandezza del sasso; il suo sasso era uno scoglio lui portò il sasso in casa ma faceva troppo casino e quindi si dovette liberare di lui e lo portò dall’altra parte del mondo; ma il sasso dopo una settimana tornò

da lui e vissero tutti felici e contenti….

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1E – Nocerino Luca

Luigi e Mirko sono in bicicletta a fare un giretto, quando ad un tratto Luigi urtando una pietra cade violentemente e si fa male alla gamba destra. In men che non si dica un’autoambulanza arriva per prenderlo e portarlo in ospedale. La gamba di Luigi purtroppo si era rotta ma Mirko è pronto a sacrificare il suo tempo e invece di giocare

accudisce il suo miglio amico.

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1E – Picariello Emanuele

C’erano dei ragazzi di nome Sahn, Kayla, Ashley e Brandon che conducevano una vita molto pericolosa, Sahn era un vandalo e faceva a botte, Kayla fumava l’erba e uccideva, Ashley venne sospesa tante volte e diceva molte bugie, Brandon venne accusato per violenza domestica e era membro di una gang. I loro genitori decisero di fargli visitare un carcere per farli ragionare sulla loro fine. Le guardie si chiamavano Mark, Victor, Oscar, Trevor e Franklin. Le guardie fecero indossare ai ragazzi gli indumenti dei detenuti. I ragazzi videro gli altri detenuti e le guardie li fecero entrare dai detenuti i detenuti li fecero fare tutto ciò che volevano ad esempio li fecero togliere la maglietta e li fecero entrare ognuno in una scatola. Ad un certo punto Brandon uscì dalla prigione e se ne andò via. Un anno dopo i ragazzi cambiarono vita. Sahn divenne un bravo ragazzo e passò con la media dell’otto. E andò all’università. Infine smise di fare quello che faceva prima. Kayla smise di fumare e di uccidere e trovò un lavoro. Ashley divenne una brava ragazza e iniziò ad aiutare i bisognosi. Brandon

iniziò ad aiutare la sua famiglia.

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1E – Ricci Tommaso

Qualche anno fa a Montecatini Alto c’era un bravissimo spazzino di nome Angelo. Quando la mattina andavo a scuola lo incontravo quasi sempre e ci salutavamo; si vedeva chiaramente che faceva il suo lavoro con impegno, tanto che Montecatini Alto era sempre pulita e in ordine. Una mattina ad Angelo cadde il sacco della spazzatura e io lo aiutai a raccoglierla, ma arrivai in ritardo a scuola e la maestra mi sgridò. Un giorno, per dimostrargli che apprezzavo il suo lavoro pensai di fargli un regalo, ma quella mattina non lo vidi più: forse lo avevano trasferito, pensai. Da quel giorno ho imparato a fare le cose subito

senza perdere tempo.

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1E – Rrasa Andrea

Eravamo a scuola ed era il giorno del compito il mio vicino di banco si chiamava Mario ed era uno scansa fatiche pigrone e noioso, ed era il giorno del compito non vuole farlo, prende un brutto voto e la volta dopo si è messo a studiare e da li in poi studia sempre grazie a me che lo convinco e ci riesco perché gli dico che non è bello ripetere l’anno

perché ne ho avuto conferma.

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1E – Samà Federica

Un signore di nome Gianluca aveva tre gatti però non riusciva a mantenerli, allora li abbandonò in modo che qualcuno li prese. Capitò un giorno Renè in compagnia della sua Natasha, trova i tre gattini abbandonati in una scatola in quel momento stava piovendo. Coprirono la scatola con l’ombrello e presero i gattini a Renè tocco quello più bello a Natasha toccò quello più piccolo e il terzo ad un altro amico. Ognuno tornò a casa sua con il suo nuovo amichetto. Renè portò il piccolo dal veterinario per curarlo, dopo lo lavò. In quel modo salvò

una vita senza permettere che morisse.

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1E – Sonnoli Silvia

Un fantasma triste:

Un giorno in una casa abbandonata ci abita un fantasma. Dei bambini erano li per fare una gara di paura. Il fantasma BOB era molto triste. I suoi amici erano morti in altre case. Il bambino Giovanni spaventato dall’idea di essere in una casa buia e di conseguenza non vede il fantasma BOB e ci sbatte contro. Giovanni vedendo BOB in lacrime trasparenti non è spaventato ma cerca di tirare su il morale di BOB. Giovanni cerca di aiutare BOB cercando di farlo “ritornare in vita”, giocare a nascondino e molto altro. Mentre gli altri bambini stavano ancora facendo la prova di coraggio. E si sono BOB cerca di aiutare Giovanni nello spaventare i bambini e li manda via terrorizzati dalla mamma. E da quel giorno BOB si era

fatto un vero amico.