Il Romanticismo tedesco

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Supplemento al n. 1/2007 del semestrale “La Berio” - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, DCB Genova - Direzione Commerciale di Genova taxe perçue - tassa pagata - Prioritario - Stampato nel luglio 2007 COMUNE DI GENOVA Direzione Cultura e Promozione della Città Settore Biblioteche Direzione Divisioni Territoriali Divisione Territoriale V - Valpolcevera anno VI luglio - dicembre 2007 ISSN 1971 - 5749 2 Il Romanticismo tedesco

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Bollettino di informazione bibliografica della Biblioteca Cervetto - n°2/2007 Pubblicato come supplemento alla rivista "La Berio"

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Supplemento al n. 1/2007 del semestrale “La Berio” - Tariffa R.O.C.: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, DCB Genova - Direzione Commerciale di Genova taxe perçue - tassa pagata - Prioritario - Stampato nel luglio 2007

COMUNE DI GENOVADirezione Cultura e Promozione della Città

Settore Biblioteche

Direzione Divisioni TerritorialiDivisione Territoriale V - Valpolcevera

anno VIluglio - dicembre 2007

ISSN 1971 - 5749

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Supplemento al n. 2/2007 del semestrale “La Berio”Anno XLVII luglio - dicembre 2007

DirezioneVia del Seminario, 16 - 16121 GenovaTel. 010 557.60.50 fax 010 557.60.44

Direttore responsabileLaura Malfatto

Redazione del supplemento a cura diAndreina Del VecchioPietro GuellaBiblioteca Cervetto, via Jori 60 - 16159 GenovaTel. 010 469.50.50 fax 010 469.47.17e-mail: [email protected]

Grafica di copertina Enrico MerliImpaginazione e stampa Erga edizioni GenovaIn copertina: Caspar David Friedrich, Le bianche scogliere di Rügen, 1818. Winterthur Museum Osker Reinhart am StadtgartenLe immagini sono tratte dal volume: La pittura tedesca, tomo II, Milano Electa, 1996

Distribuzione e inserzione pubblicitariaErga edizioni, via Biga, 52r16144 GenovaTel. 010 83.28.441 - fax 010 83.28.799www.erga.itFinito di stampare nel mese di luglio 2007Aut. Trib. di Genova n. 38 del 18/10/1968 - ISSSN: 0409-1132

Il supplemento Notizie dalla Biblioteca Cervetto è distribuito gratuitamente a biblioteche, enti, associazioni e agli utenti delle biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Genova. Le persone interessate possono richiederlo alla Biblioteca Cervetto.

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LA BIBLIOTECA: UN SERVIZIO GRATUITOLEGGERE IN BIBLIOTECAL’accesso a tutte le Biblioteche del Comu-ne di Genova è libero e gratuito. Tutte le biblioteche sono a “scaffale aperto” (libri collocati nelle sale a diretta disposizione del pubblico). In tutte le biblioteche esistono ca-taloghi a schede o informatizzati. Il catalogo della Cervetto è tutto su computer. È a dispo-sizione del pubblico un catalogo informatiz-zato in ogni piano della biblioteca. In ogni biblioteca il personale fornisce consulenza e informazioni.

Altri servizi: Internet; Informagiovani.LEGGERE A CASAIl prestito è libero e gratuito (fino ad un

massimo di quattro testi alla volta per venti giorni). La tessera del prestito, valida cinque anni, si ottiene presentando un documento valido comprovante la residenza nel Comune di Genova. Ogni anno va convalidata con un timbro della biblioteca. I ragazzi fino a quin-dici anni devono presentarsi, all’atto dell’iscri-zione, accompagnati da un genitore munito di documento valido. La tessera dei ragazzi consente di prendere in prestito tre libri per trenta giorni.I non residenti possono iscriversi al prestito presentando la malleveria di un residente nel Comune di Genova. La tessera del prestito permette di ritirare libri da tutte le biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano.

L’appuntamento autunnale con il notiziario ci conduce alle radici

del Romanticismo, il più recente mo-vimento di trasformazione del pen-siero occidentale. Data la vastità e la complessità dell’argomento, ci siamo limitati alla trattazione delle opere riguardanti il Romanticismo tedesco; anche se in Inghilterra si operò una trasformazione del gusto estetico già nella seconda metà del Settecento, è nei paesi di lingua tedesca che il Ro-manticismo trovò la più profonda ela-borazione filosofica da parte di artisti e pensatori quali Herder, Schleierma-cher, Fichte, Schlegel, Schiller.

Ringraziamo la Fondazione Carige che sponsorizzerà per un anno la pubblica-zione del Notiziario, dimostrando grande sensibilità nei confronti delle istituzioni culturali della città.

Friedrich Overbeck, Italia e Germania, 1812-1828Bayerische Staatsgemäldesammlungen,

Neue Pinakothek, Monaco

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Appuntamento con il libroIl Romanticismo tedesco

Il termine romantic compare per la prima volta nella lingua inglese ver-so la metà del Seicento, per definire il carattere fantastico ed irrazionale dei romanzi cavallereschi e pastora-li, con una sfumatura peggiorativa. Nella seconda metà del Settecento la parola non descrive solo paesag-gi malinconici e selvaggi, ma anche i sentimenti di chi li contempla. “in romantique il Rousseau trovò l’appro-priato vocabolo per definire quell’in-cognito e indistinto che egli aveva fin d’allora vagamente espresso con Je ne sais quoi”. (Mario Praz). Romantico è tutto ciò che ha a che fare con il fantastico, il magico, l’immaginario, il sentimentale, ma anche l’informe, l’eccentrico, l’irregolare, poiché cor-relato alla psiche e non alla raziona-lità del soggetto.Tradizionalmente si riconosce nel 1798 la data di inizio del romantici-smo tedesco, con la pubblicazione a Berlino della rivista Athenaum diretta dai fratelli Schlegel, ai quali si deve la riscoperta e la rilettura delle opere di Cervantes, Calderon e Shakespeare. Attorno ai due studiosi gravitarono Tieck, Novalis, Schelling, Wacken-roder e Schleiermacher, costituendo un gruppo omogeneo (Cenacolo di Jena). Conclusa nel 1800 la breve av-ventura di Athenäum, emerse il grup-po di Heidelberg, con von Arnim, Brentano, i fratelli Grimm, nel 1805. La terza e ultima fase fu caratteriz-

zata dalla sperimentazione narrativa berlinese di Hoffmann, von Chamis-so, de la Motte Fouqué. Tra il 1820 e il 1840, con l’affermarsi del Biedermeier, il romanticismo troverà in H. Heine il suo critico e il suo erede moderno.Elementi protoromantici affiorano nelle opere di autori eterodossi dif-ficilmente classificabili nella cultura della seconda metà del Settecento, convivendo spesso con il classici-smo. Ricordiamo lo Sturm und drang (Tempesta ed assalto), movimento che ribalta molti contenuti illuministici, celebrando il genio anche nelle sue componenti delittuose, prediligendo la rappresentazione della natura enig-matica e spesso matrigna, l’individua-lismo ribelle e sovvertitore delle rego-le sociali; il filosofo visionario Johann Georg Hamann (1730-1788), autore di pagine importanti sul genio e su Shakespeare, studioso ispirato della Bibbia e della tradizione cabalistica; Johann Gottfried Herder (1744-1803), autore di opere dominate, come ha scritto L. Mittner, “da due idee fon-damentali trasmesse alla cultura tede-sca ed europea: l’idea del popolo con-cepito come unità organica e l’idea del linguaggio concepito come espressione organica dell’anima del popolo”. Non possono mancare in questa bre-ve rassegna i nomi di Schiller e Goe-the, elemento quest’ultimo di raccor-do tra il classicismo settecentesco e il romanticismo.

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Opere di carattere generale sul roman-ticismo tedesco:AA. VV. Storia della civiltà letteraria tedesca. Volume primo: Dalle origini all’età classico-romanticaMilano, Utet, 1998 830 STOImportanti il capitolo sull’età di Goe-the, che analizza il movimento dello Sturm und drang e il classicismo wei-mariano attraverso le figure di Goethe e Schiller, la filosofia di Herder ed Ha-mann, la poetica di Holderlin e quello sul movimento romantico, di cui sono analizzati tematiche ed esponenti. Per

un’analisi approfondita si consiglia la lettura di Storia della letteratura te-desca. Dal Pietismo al Romanticismo 1700-1820, Torino, Einaudi, 1964 di Ladislao MITTNER 830 MIT, un classico della critica letteraria.

BEGUIN, Albert L’anima romantica e il sogno. Saggio sul romanticismo tedesco e la poesia francese Milano, Garzanti, 1967 809.914 BEGIl libro, divenuto ormai un classico, è uno studio del primo romanticismo im-perniato sull’influenza del mondo oni-

Karl Friedrich Schinkel, Chiesa gotica su una roccia sul mare, 1815Staatliche Museen, Berlino

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rico sulla letteratura. Particolare rilievo è dato a figure poco note quali Gotthilf Heinrich von Schubert, o Ignaz Troxler, interessati alla simbolica e alla metafisi-ca del sogno, ai minori, e naturalmente alle grandi personalità come Novalis. Impossibile riassumere in poche righe la ricchezza del testo, lontano dal meto-do psicoanalitico, pregevole restituzio-ne del linguaggio poetico al suo mondo originario, la sostanza del sogno.

BERLIN, IsaiahLe radici del romanticismo Milano, Adelphi, 2001 808.8 BERIn un saggio stringato ed avvincen-te l’autore tocca gli aspetti salienti del movimento, evidenziandone le contrad-dizioni, gettando luce su figure poco conosciute come Hamann, indicando l’eredità politica e filosofica del movi-mento. Parafrasando Berlin, possiamo dire che esso fu tutto e l’opposto di tutto, il primitivismo e la decadenza, l’esotico, il grottesco, il misterioso e il sovrannaturale, l’irrazionale e l’inespri-mibile, fantasticheria e malinconia, sen-so di alienazione, ma anche unità misti-ca del e nel popolo, ritorno alla fede e alla chiesa, riscoperta della storia e del Medioevo, sabba ma anche descrizione di quotidiana vita borghese, bellezza e bruttezza, rivoluzione e reazione, indi-vidualismo e collettivismo, dandysmo e ironia. “Il risultato del Romanticismo è il liberalismo, la tolleranza, la decenza e la consapevolezza delle imperfezioni della vita; in una certa misura, un ac-crescimento dell’autocomprensione ra-zionale.”

BEVILACQUA, Giuseppe Saggio sulle origini del romanticismo tedesco Firenze, Sansoni, 2000 830.9 BEVAl centro del saggio la figura di Frie-drich Schlegel, dagli scritti giovanili alle opere della maturità; particolare at-tenzione è dedicata allo sfondo storico- politico. Nella seconda parte del testo l’autore delinea i profili dei più impor-tanti romantici tedeschi, da Wackenro-der a Novalis, da Hoffmann ai fratelli Grimm.

PASCAL, Roy La poetica dello Sturm und Drang Milano, Feltrinelli, 1957 833.6 PAS Testo pregevole ed esaustivo sull’ar-gomento che analizza le personalità ad esso legate, il rapporto con lo stato, le classi sociali, la religione; altri capitoli prendono in esame in modo dettagliato il pensiero e la dialettica tra immagina-zione e realtà, l’idea della storia e della natura, la poetica, i risultati e gi influssi sulla generazione romantica.

RELLA, Franco L’estetica del Romanticismo Roma, Donzelli, 2006 809.914 RELInteressante saggio sul carattere rivolu-zionario dell’estetica romantica quale appare dalle opere di Novalis, Solger, Holderlin. Non alla ragione, bensì al-l’immaginazione dell’artista spetta il compito di conoscere ed esplorare il reale. Come afferma Schlegel, il mondo

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può essere conosciuto solo attraverso la forma. L’estetica romantica, dunque, “non riflette sull’opera d’arte, ma co-nosce attraverso l’arte”. Un’analisi accurata del termine roman-tico si trova in La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, di Mario PRAZ, Firenze, Sansoni, 1976 809.914 PRA, studio insuperabile sul-la nascita di una nuova estetica e sulle tematiche romantico-decadenti dalla seconda metà del Settecento alla fine dell’Ottocento.La Storia della filosofia vol. III di Ni-cola Abbagnano Torino, Utet, 1982 109 ABB delinea in modo chiaro e comple-to il pensiero dei filosofi che, per certi aspetti, precorrono il romanticismo, J. Gottfried Herder, F. Heinrich Jacobi, J. Georg Hamann, dedicando partico-lare attenzione alle opere filosofiche di Friedrich Schiller e Wolfgang Goethe; il capitolo sul romanticismo coglie i tratti salienti del movimento e dedica

paragrafi esaustivi a Novalis, Schlegel, Schleiermacher, Fichte, Schelling.

Letteratura:

ARNIM, Ludwig Achim von e BRENTANO, Clemens Maria Il corno magico del fanciullo Milano, Rizzoli, 1985 831.8 ARN Des Knaben Wunderhorn, dedicato a Goethe e pubblicato nel 1806-1809, è una raccolta di canti e poesie popola-ri selezionate dai due scrittori e amici. L’arco temporale spazia dal Medioevo al tardo Settecento, e molti sono i rima-neggiamenti apportati dai curatori. Alle poesie si alternano anche ricette culina-rie, canti di chiesa, nenie, filastrocche per bambini, in una commistione grade-vole e originale che conquistò lo stesso Goethe. L’opera ebbe grande succes-so e fu in seguito musicata da Gustav Mahler. L’edizione Rizzoli presenta una cinquantina di componimenti. Il corno magico è simbolo dell’ambivalenza ro-mantica. È il mitico corno dell’abbon-danza, ma anche lo strumento musica-le evocato delle foreste autunnali, del viaggio, delle lontananze.

AA.VV. I romantici tedeschi 2 vol. Narrativa e lirica Milano, Rizzoli, 1995 831.8 ROMIl primo volume contiene, tra gli altri, anche La memorabile vita musicale del compositore Joseph Berglinger, di Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-

Johann Christian Clausen Dahl, Villa Malta a Roma, 1821, Nasjonalgalleriet, Oslo

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1798) autore poco tradotto in Italia. Pro-tagonista un musicista e il potere della musica come arte ineffabile cui dà scac-co la morte. Pittori e musicisti popolano le opere di questo narratore che fonde l’esperienza estetica con l’ascesi misti-ca. Il secondo volume offre un’ampia antologia poetica - Brentano, Ruckert, Muller, Uhland - e tre racconti di Lud-wig Achim von Arnim (1781-1831), autore di opere teatrali, animatore della vita culturale di Heidelberg e curatore della celebre raccolta di canti popolari Il corno magico del fanciullo.

BRENTANO, Clemens Maria Fiabe del Reno Milano, Fabbri, 1968 831.8 BRE Prodotto felice dell’età romantica è il genere fiabesco, rappresentato degna-

mente non solo dalle fiabe dei fratelli Grimm, ma anche dalla raccolta ricca di interpolazioni personali e liriche di Brentano (1778-1842). Le Fiabe del Reno (1815) sono precedute, nel 1810, dalla rielaborazione in lingua tedesca del seicentesco Pentamerone di Basile. Il Reno della raccolta è luogo storico e mitico a un tempo, paesaggio malinco-nico dell’anima. Brentano fu scrittore poliedrico, autore di pièces teatrali e poeta. Nella poesie le tematiche della lirica barocca si fondono armoniosa-mente con le descrizioni della natura, in versi improntati ad una inconfondibile musicalità.

CHAMISSO, Adalbert von Storia meravigliosa di Peter Schlemil Milano, Rizzoli, 1950 833.8 CHAChamisso (1781- 1838), nato in Fran-cia, abbandonò adolescente il castello confiscato dai rivoluzionari e raggiunse Berlino. Appresa la lingua, esordì nella letteratura con favole allegoriche; dopo una parentesi parigina tornò a Berlino, dove si dedicò agli studi di botanica, anatomia e zoologia. Lo Schlemil, pub-blicato nel 1814, è il suo capolavoro. Il protagonista cede al diavolo, in veste di omino grigio, la sua ombra in cambio di una borsa magica, ma il patto emargine-rà il protagonista che perderà la donna amata. Rifiutato un nuovo contratto ri-nuncerà alla borsa e, venuto in posses-so per un caso degli stivali delle sette leghe, viaggerà per approfondire le sue conoscenze scientifiche a beneficio del-l’umanità.

Johann David Passavant, Sant'Uberto a caccia, 1822, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte

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EICHENDORFF, Joseph von La vita di un perdigiorno e liriche trascelte Torino, UTET, 1953 831.7 EICOriginario della Slesia, giurista e poi letterato, Eichendorff (1788-1857), ispirato dal Corno meraviglio-so compose melodiose poesie in cui protagoni-sta è la natura, romanzi e novelle, di cui La vita, apparsa nel 1826 resta a ragione la più famosa. Il protagonista, scaccia-to dal padre, si mette in viaggio con il suo violi-no alla scoperta del mon-do, incontra due nobili fanciulle e viene coin-volto in una serie di vi-cissitudini imperniate su equivoci e travestimenti. Nel finale il perdigiorno coronerà il suo sogno d’amore e vivrà una tranquilla esistenza. Con quest’opera dagli echi settecenteschi Eichendorff percorre fino in fondo la parabola del romanticismo, dalle iniziali istanze metafisiche al rea-lismo Biedermeier.

GOETHE, Johann Wolfgang Faust Milano, Mondadori, 1982 833.6 GOE Goethe (1749-1832) riceve un’educa-zione considerevole per i tempi, stu-diando italiano, ebraico, musica, filo-sofia, francese, inglese, disegno, greco,

latino, diritto. Studia legge a Lipsia e a Strasburgo, dove conosce Herder. Com-pone liriche ed inni, e il romanzo I dolori del giovane Werther (1774). Negli anni seguenti è membro del Consiglio segre-to del duca a Weimar, e studia botanica,

mineralogia, geologia, anatomia. Dal 1794 data il sodalizio con Schiller. Compone i grandi dram-mi e la prima stesura del Meister. Nel 90 stam-pa la prima stesura del Faust, che completerà nel 1808, pubblicandolo nella forma a noi nota Faust, prima parte della tragedia. Nel 1825 la-vora alla seconda parte che uscirà postuma nel 1832. L’opera può essere considerata una summa del classicismo e delle tematiche romantiche

(l’attivismo prometeico del protago-nista, la magia, l’amore che redime, la potenza irresistibile della bellezza clas-sica).

GRIMM, Jacob e Wilhelm Le fiabe del focolare Torino, Einaudi, 1951 833.6 GRIJacob (1785-1763) e Wilhem (1786-1859), avviati a Marburg agli studi di giurisprudenza, in seguito bibliotecari a Kassel, si dedicarono alla filologia e allo studio delle fiabe popolari tedesche, filtrate attraverso la letteratura francese e i racconti di famiglie ugonotte, come

Friedrich Overbeck, Ritratto di Farnz Pforr, 1810 Staatliche Museen, Berlino

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la critica recente ha dimostrato. Le fiabe (tra le più note Biancaneve, Cappuccet-to rosso, Hansel e Gretel, I musicanti di Brema) si propongono un intento pe-dagogico-storico (educazione dei fan-ciulli e recupero del patrimonio orale) comune a molti scrittori romantici. Ol-tre alle fiabe vanno ricordati il trattato sulla Mitologia tedesca e il Vocabolario della lingua tedesca, iniziato nel 1852 e portato a compimento nel 1961 con il trentaduesimo volume.

HÖLDERLIN, Friedrich Le liriche 2 vol. Milano, Adelphi, 1977 831.6 HOLLa poesia di Hölderlin (1770-1843) è una sintesi splendida di romanticismo e neoclassicismo; ammiratore di Schil-ler, Holderlin visse a Jena, Francoforte sul Meno, Bordeaux e in Svizzera, e amò di-speratamente la moglie del banchiere Gontard che immortalò come Diotima nelle sue li-riche. Dopo la morte della giovane amata, la sua fragile mente tor-mentata dal conflitto tra arte e vita precipitò nella follia. Protagoni-sta delle sue liriche è la grecità come mondo di perfezione e purezza, divinizzata e vissuta nella sua fugacità, con un senso romantico di struggimento (Sehnsu-cht). Ma la divinità si

manifesta solo fugacemente, nel pre-sentimento della notte e della morte, la-sciando incolmata la frattura tra natura e divino. Tale visione dolorosa trova la sua grandiosa espressione nella tragedia incompiuta La morte di Empedocle, ove Hölderlin si identifica con il filosofo-poeta che si getta nel cratere dell’Etna per rigenerare col suo sacrificio l’uma-nità.

KLEIST, Heinrich von Caterina di Heilbronn. Il principe di Homburg Torino, Utet, 1959 832.6 KLE Nel drammaturgo Kleist (1777-1811) emerge più che in altri scrittori del-l’epoca l’elemento demoniaco in forma tumultuosa e passionale; i protagonisti dubitano degli altri ed impongono prove

assolute di fiducia, così come lo scrittore dubi-ta del proprio demone e del proprio destino, come ha acutamente scritto L. Mittner. Scis-so tra una razionalità illuminista e tra espe-rienze psichiche oscure e patologiche, si suici-dò trovando nella mor-te coronamento e po-tenziamento della vita. Il protagonista de Il principe di Homburg è combattuto tra passio-ne e disciplina; spinto all’attacco in battaglia dal proprio demone, vince, ma è condannato

Caspar David Friedrich, La croce sul monte, 1807, Gemäldegalerie Neue

Meister, Dresda

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a morte dal re per disobbedienza, e gra-ziato, nel lieto fine, per aver agito in sta-to di sonnambulismo. Friedrich è dun-que ad un tempo eroe passivo del sogno ed eroe dell’azione militare, invaso da quel furor caro a Kleist che lo spinse a celebrare, in una famosa lettera, la bella morte delle battaglie.

SCHLEGEL, Friedrich Frammenti critici e poetici Torino, Einaudi, 1998 193 SCHCritico, filosofo e storico della lettera-tura, è uno dei più importanti esponen-ti del romanticismo tedesco. Direttore con il fratello August della rivista Athe-naum, rivalutò l’arte contemporanea, descritta come soggettivistica e caratte-ristica in alternativa a quella greca; “in antitesi al sistema chiuso degli antichi si afferma ora il motivo della nostalgia, la Sehnsucht inappagata dei moderni”. Autore di saggi esteti-ci diede il meglio di sé nei frammenti, genere per eccellenza roman-tico che rimanda, come il tema delle rovine, ad una totalità perduta e ri-cercata in una tensione infinita. In questi brevi scritti si condensa tutta l’estetica romantica po-steriore, dalla riscoperta di Shakespeare alla teo-rizzazione del romanzo romantico, alla fusione dei diversi stili e generi, all’importanza dell’iro-nia.

SCHILLER, Johann Christoph Friedrich I Masnadieri Firenze, Sansoni, 1925 832.6 SCH Dramma giovanile di Schiller (1759-1805), ascrivibile allo Sturm und Drang, fu terminato nel 1781. L’impetuoso Karl Moor è calunniato dal fratello Franz, ri-vale in amore, che si impadronisce dei suoi averi e rinchiude il padre infermo in una torre. Diventerà un masnadiere, un brigante, e a capo della sua banda farà giustizia e libererà il padre che, tuttavia, lo condannerà. Karl ucciderà infine l’amata per non lasciarla in balia della banda che rivendica la sua preda. Karl incarna il sublime romantico, è eroe dal fascino delittuoso che ha fatto del suo legame con i briganti una sorta di empio, diabolico patto. Significativa la frase pronunciata da Amalia: Assassi-no! Demonio! Non ti posso abbandona-

re, angelo!. Il conflitto tra i due fratelli assume una dimensione cosmi-ca, è sconvolgimento naturale, all’etica si contrappone l’abuso della ragione alleata del pregiudizio e dell’auto-ritarismo. In questa rap-presentazione cupa del mondo naufragano le certezze della cultura il-luministica. Di Schiller ricordiamo anche i Sag-gi estetici,imperniati sul tentativo di conciliare materia e spirito, istin-to sensibile e istinto

Johann Christian Reinhart, Veduta della Cascata vecchia a Tivoli, 1813,

Collezione privata

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della forma, composti nel periodo wei-mariano che vide nascere e svilupparsi il sodalizio creativo con Goethe.

TIECK, Johann Ludwig Il biondo Ecberto Milano, Bompiani, 1942 833.6 TIE Tieck (1773-1953) fece parte del cir-colo letterario di Jena, con Schlegel, Novalis, Fichte. Consigliere teatrale a Dresda, visse in seguito a Berlino. Il suo talento si espresse nella fiaba, fu-sione di elementi meravigliosi e tradi-zioni popolari, con una tipica struttura a cornice, come Il biondo Ecberto. Am-bientata nella selvaggia regione dello Harz, narra la storia di Berta, fuggita dalla misera casa e accolta da una vec-chia. Berta la deruba, poi sposa Eckbert che, sospettando un tradimento, uccide l’amico di famiglia; la vecchia ricom-pare e svela la natura incestuosa del rapporto tra i coniugi. Ecberto impazzi-sce e Berta muore in preda al rimorso. L’irruzione del fiabesco nella vita quo-tidiana caratterizza anche la produzione teatrale di Tieck; Il gatto con gli stivali è una divertente parodia dell’estetica il-luminista attraverso il gioco del teatro nel teatro. Ironia, fantasia, commistione di stili, elementi cari al primo romanti-cismo tedesco costituiscono la struttura portante di tutta l’opera di Tieck.

Quale completamento della bibliogra-fia, si consiglia la lettura dei seguenti volumi:

AA.VV. La pittura tedesca 2 volumi Milano, Electa, 1996 759.3 PITNel volume secondo sono trattati i ge-neri, le tendenze, i pittori romantici, da Otto Runge a Friedrich Schinkel, ai Nazareni Cornelius e Overbeck, al pae-saggista Anton Koch, a Gustav Carus e naturalmente al grande Caspar Da-vid Friedrich, che sintetizza e sublima l’esperienza di tutta la pittura romantica tedesca.

DE PAZ, Alfredo Lo sguardo interiore. Friedrich o della pittura romantica tedesca. Napoli, Liguori, 1986 759.3 FRIIl saggio analizza l’opera pittorica di Fredrich dal punto di vista storico, so-ciologico oltre che artistico. Caspar Da-vid Friedrich (1774-1840), dopo aver seguito corsi di disegno accademico si dedicò alla pittura, entrando in con-tatto con Tieck e Goethe. Nei paesag-gi selvaggi del pittore - navi stritolate dai ghiacci artici, montagne innevate e cascate, cattedrali in rovina - è pre-sente una forte componente simbolica, un profondo senso del mistero (una quarantina di dipinti sono dedicati alla croce solitaria nel paesaggio, simbolo di sacrificio e di salvezza). Lo studio di De Paz, dopo un’ampia introduzione dedicata allo sfondo epocale evidenzia il mutare della pittura di paesaggio, che diviene nella sua essenza religiosa: “per Friedrich, tutta la natura era una sorta di linguaggio geroglifico di Dio. Dio è dovunque, persino in un granello di

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sabbia. Qui l’ho rappresentato nei can-neti, disse Friedrich a Peter Cornelius, a proposito di un quadro raffigurante due cigni che nuotano tra i canneti”.

Musica:

ROSEN, Charles La generazione romantica Milano, Adelphi, 2005 780.903 ROSForse la migliore opera scritta sull’ar-gomento. Con un’analisi dettagliata di frammenti di partiture, citazioni, Ro-sen scava nell’immaginario musicale romantico portando alla luce tematiche ricorrenti, ossessioni, motivi, mettendo a fuoco il virtuosismo di Chopin, l’in-trospezione di Schubert, l’esibizioni-smo di Liszt, l’eccentricità di Berlioz, la complessità tragica di Schumann, l’importanza del frammento nel proces-so di emancipazione del linguaggio mu-sicale. Completano il testo un corposo indice dei nomi e delle opere.

BORTOLOTTO, Mario Introduzione al Lied romantico Milano, Adelphi, 2001 780.903 BORIl Lied è la forma che esprime meglio di altre l’interiorità dei Romantici te-deschi. Tutti i grandi musicisti tedeschi hanno lasciato capolavori liederistici, da Schubert a Beethoven, sino agli epi-goni decadenti Wagner, Strauss, Mah-ler, Berg, Wolf. Bortolotto tesse una trama colta in cui le citazioni musicali si intrecciano alle composizioni lettera-rie- la musica e i musicisti sono spesso protagonisti dei racconti dell’epoca, e

alcuni scrittori, come Hoffmann, sono anche musicisti. Puntuale l’analisi del famoso Kennst du das Land goethiano, del desolato Winterreise schubertiano, dello Schumann autore di Liederkreis, del tenebroso folle Wolf.

SCHUMANN, Robert La musica romantica Torino, Einaudi, 1942 780.92 SCHIl volumetto raccoglie buona parte degli scritti critici del musicista (1810-1856) che propone una teoria coerente del ro-manticismo musicale. Il tono poetico di Schumann, nell’evocare la grandezza di Schubert, si accompagna alla criti-ca caustica nei confronti del ciarpame contemporaneo, del sentimentalismo lezioso; merito di Schumann fu la rive-lazione del talento dei giovani Chopin e Brahms e di un ancora sconosciuto Ber-lioz. Anno dopo anno, dal 1834 al 1853, il grande compositore si rivela anche finissimo critico.

WHITTALL, Arnold Musica romantica Milano, Rizzoli-Skira, 2003 780.903 WHIIl testo è una storia scritta in forma di-vulgativa della musica romantica. L’au-tore definisce i caratteri e i limiti del movimento romantico in ambito musi-cale, dedica capitoli specifici ai musici-sti tedeschi e, naturalmente, a personali-tà importanti quali Chopin e Verdi, non trascurando l’apporto di altre figure, da Grieg a Glinka. Concludono il saggio capitoli dedicati alla musica tardoro-mantica, a Vienna nel tardo Ottocento e una bibliografia essenziale.

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Notizie dalla BiBlioteca cervetto

HOFFMANN, Ernst Theodor WilhelmIl vaso d’oro.Una favola dei nostri tempi da Pezzi di fantasia alla maniera di CallotIn Romanzi e raccontiTorino, Einaudi, 1969 833.6 HOF“A Dresda, nel giorno dell’Ascensione, verso le tre del pomeriggio, un giova-notto attraversò di corsa la Porta Nera e andò a finire diritto filato in una ce-sta piena di mele e focacce esposta in vendita da una brutta vecchia”. L’in-cipit della fiaba, che vede protagonista il sognatore e maldestro Anselmus, stu-dente di teologia, ci proietta diritti filati nella peculiare dimensione hoffmannia-na, ovvero il meraviglioso quotidiano, perché la vecchia sibila una predizione nefasta. Da quel momento Anselmus vivrà una doppia vita, diviso tra la pe-tulante Veronica, figlia del rettore, e la fascinosa Serpentina che gli si rivela tra i rami del sambuco. Divenuto scrivano per l’archivista Lindhorst, scoprirà un mondo alternativo popolato da mitiche salamandre e da una strega malvagia. Rinuncerà alla carriera e a Veronica ot-tenendo come premio il vaso d’oro e un podere nel regno di Atlantide, dove vi-vrà con Serpentina. Come tutti i perso-naggi hoffmanniani, Anselmus è lace-rato dal conflitto tra reale e fantastico. E.T.A. Hoffmann (1776-1822) descrive una realtà di cui il meraviglioso costi-tuisce il doppio inquietante- il tema del

doppio ricorre sovente nei racconti e nel romanzo Gli elisir del diavolo; “il suo immaginario poetico si avvale delle più recenti acquisizioni della scienza del-l’anima, recependo nuovi fenomeni del-la psiche come l’ipnosi, l’isteria, il ma-gnetismo, la telepatia, l’investigazione onirica e il vampirismo, sino alle pato-logie erotiche e fobiche che incrinano la compattezza dell’individuo generando la perdita dell’identità” (Emilia Fian-dra). Egli influenza Nerval, Hugo, Go-gol, Dostoevskij con i suoi personaggi grottescamente realistici. Figlio di un ricco avvocato, Hoffmann si divide tra l’odiata carriera giuridica e la pratica esaltante della scrittura, consapevo-le della scissione della sua personalità tra norma sociale e creatività artistica. È autore di splendidi racconti fantastici tra cui spiccano Pezzi di fantasia alla maniera di Callot e I confratelli di San Serapione.

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Il libro ritrovato

Johann Christan Clausen Dahl, Tomba megalitica d'inverno, 1825

Museum der Bildenden Künste, Lipsia

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n. 2 - luglio - dicembre 2007

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Il Romanticismo tedesco

La cosa chiamata poesia

Giù nel grembo della terra, lontanoDa dove la luce regna,si scontrano i crucci in furioso contrasto,segno di lieta partenza.Veniamo dentro la barca strettaAlla proda del cielo, in fretta,

lodata sia tu, eterna notte,lodato sia l’eterno sonno.Se il giorno ci ha dato calore,ci ha avvizziti il lungo affanno.Non ci attirano più terre lontane,vogliamo tornare a casa dal Padre.

Da Desiderio di morte in Inni alla notte. Canti spiritualiNovalis Milano, Mondadori, 1984831.6 NOV

Friedrich Leopold von Hardenberg (1772-1801), noto con lo pseudonimo di Novalis, ispirato dalla morte preco-ce dell’amata Sophie von Kuhn, scris-se i suoi componimenti nell’arco di un triennio. Gli Inni alla notte furono pub-blicati nel 1800 sulla rivista Athenäum. Il poeta, nell’alternarsi solenne e misti-co di prose e versi celebra il regno della notte come sede del sonno sacro in cui il piano religioso, erotico, cosmico si fondono. Dall’esaltazione della luce vi-vificatrice del primo inno, il poeta passa a cantare la potenza della notte; notte e

giorno, finito e infinito non si contrap-pongono in un conflitto insanabile, ma si compenetrano nella presenza salvifi-ca del cristianesimo. Scrive Novalis: Io vivo di giorno di fede e di coraggio/e muoio le notti in ardore sacro. Pur ac-cettando l’ideale classico di un’Ellade armoniosa, si trova di fronte al mistero della morte, cui solo la forza del cri-stianesimo riesce a dare senso. Novalis scrisse anche i romanzi iniziatici Enrico di Ofterdingen e I discepoli di Sais, e i Frammenti, raccolta di riflessioni sim-boliche.

Heinrich Maria Hess, Ritratto della marchesa Marianna Fiorenzi,

Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Neue Pinakothek, Monaco

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Notizie dalla BiBlioteca cervetto

BIBLIOTECA CERVETTO ORARIO AL PUBBLICO

ORARIO INVERNALE(da settembre a giugno) da Lunedì a Venerdì 9,00 - 13,00 / 14,00 - 19,00

ORARIO ESTIVO(luglio e agosto) Lunedì, Mercoledì, Venerdì 9,00 - 14,00 Martedì e Giovedì 9,00 - 12,00 / 14,00 - 19,00

Carl Friedrich Lessing, Cimitero di un convento sotto la neve, 1830Wallraf-Richartz-Museum, Colonia