IL RISVEGLIO INIZIATICO - Antico Rito Orientale di Misraim ... · sarà il momento essa entrerà...

IL RISVEGLIO INIZIATICO SETTEMBRE 2016

Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis

IL RISVEGLIO INIZIATICO AnnoXXVIII–N.09 Settembre2016

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IL RISVEGLIO INIZIATICO SETTEMBRE 2016 2

SOMMARIO

RIFLESSIONISUGLIARCANAARCANORUMILS∴G∴H∴G∴S∴G∴M∴ ............................................................... 3LACROCEDISANPATRIZIO–Andrea ...............................................12TRADIDIQUODETACCIPI–Marco ....................................................19LASTRATIFICAZIONEDELLAFILOSOFIAININDIA–Pino .........22 IL PROCESSO VITALE – Franco .......................................................25

RedazioneDirettoreresponsabile:MarcoVannuccini


RIFLESSIONI SUGLI ARCANA ARCANORUM

abitudine corrente, nel cosid-detto mondo dei "divulgatori apuntate dell'occulto" – definia-

moli cosìper comodità epermegliointenderci – gettare esche continuenelmaremagnumdeicreduliedegliingenui,neltentativo(peraltrovano)di attirare e catturare prede di di-mensioni via via sempre maggiori.Chi ha praticato la pesca, comehobby o come attività sportiva, sacosa intendiamo.Naturalmente ipe-scipiùastutiesaggi,vuoiper"anzia-nitàdi servizio", vuoiperchégeneti-camente dotati di una intelligenzasuperiorerispettoaquelladeipropriconsimili, se ne staranno, da detteesche,prudentementeallalarga,evi-tandol'estinzioneelasparizionedel-laspecie!Partiremo da queste considerazioniper tentare di chiarire un concettoche non sempre, anzi quasi mai, ri-sultachiaroa tutticolorochehannodeciso d'intraprendere un percorsodi natura iniziatica. Nella sfera delsacrotuttoavvienepergradi,ovverogli stati di coscienza superiori si ac-quisiscono mediante prove e inizia-zionichepresuppongonounacresci-taeunamaturazioneindividualeneivalori tradizionali. Coraggio, lealtà,onore, senso del dovere, umiltà, al-truismo, distacco dai piani egoici emateriali, rispetto della parola data,puritàdimenteedicuoresonoalcu-ni dei punti qualificanti necessari alsuperamentodei"guardiani"chede-tengono le "chiavi" d'accesso delle

gerarchie iniziatiche. Occorre realiz-zarela"trasmutazioneinteriore"ret-tificando,purificando,reintegrando...Bisogna"invertireilumi","uccidereilvivo e risvegliare il morto". Questeespressioni, all'apparenza incom-prensibili, illogicheecontraddittorieci inducono, ad un certo punto, adabbandonare la ragione per lasciarespazio all'intuizione, all'analogia, ca-povolgendodifattoleabitualipriori-tàprofane,attribuendofinalmentealpianodellospiritolapreminenzaneiconfronti del piano materiale. Dob-biamo imparare a "materializzare lospiritoeaspiritualizzarelamateria",iltuttosubspecieinterioritatis.Imetodiperrealizzarequestoidealesono vari e molteplici ma sostan-zialmente, nel corso del tempo, duesono state, e tuttorapermangono, leVieprincipali,definitedallatradizio-

È

Figura1–SquadraeCompasso–Anonimo


ne ermetico-alchemica: Via Secca eViaUmida1.

Figura2–Betrayal–MarioSánchezNevado

Noi non diremo che la prima è mi-gliore dell'altra, diremo invece cheessaèVia troppobreveepericolosaper essere percorsa dall'uomo mo-derno e che i fatti e gli accadimentiscatenatisi a seguito di "iniziazioniincomplete"inquestiultimisecolidi"magnifichesortieprogressive"sonoilfruttodeleteriodiquantosopraac-cennato2. Certo ci sarà semprequal-cuno che osserverà quanto il pro-gressoscientificoetecnologicoabbiagiovato a questa umanità, quanto il"secolo dei lumi" abbia prodotto in 1 Evitiamo di fornire ulteriori chiarimentisu tale argomento, ritenendo i nostri abi-tuali lettori sufficientemente preparati equindi in grado di comprendere le diffe-renzetraViaseccaeViaUmida.2 Forze di natura inferiore e tellurica, so-spintedalcaosindirezionedelladistruzio-ne e della dissacrazione dei valori sacri etradizionali... forze tese al sovvertimento,allaribellione,aldisordinemorale,religio-soedeticodell'umanitànellasuainterezza.

termini migliorativi con l'avventodelle democrazie moderne, inneg-giando incessantemente ai sacriprincipirivoluzionari"liberté,egalité,fraternité",senzaaccorgersiperòcheil sangue versato quotidianamenteda questa nostra umanità non solonon è diminuito rispetto al passato,ma addirittura è aumentato in ter-mini esponenziali, così come ugual-mente sono aumentate le violenzeneiconfrontidiNostraMadreTerra.Glioceanisonodivenutidiscaricheacieloaperto,leanticheforestevergi-ni pluviali, riserve essenziali e fontiindispensabili d'ossigeno, sono sem-prepiùridotteinestensioneacausadellosfruttamentodellegnameedel-le materie prime. Tutto ciò, unitoall'estrazioneintensivadelpetrolioedei gas e all'incontenibile consumi-smo di pochi, metterà a repentaglioquanto prima l'equilibrio di un pia-neta che per milioni di anni mai siera posto problemi d'inquinamento,autoregolandosi sempre in armoniacon leLeggidiNatura.Tacendo infi-nedelleipocrisie,dellefalsitàedellacorruzione imperanti ad ogni livelloe strato della popolazione. Popolisenza spina dorsale, greggi belantiprontearicevereumiliazionieoffesecontinue alla propria dignità – maancora esiste? –da governanti inde-centi in cambio di quegli avanzi untemporiservatiacanieporci!Solo l'Iniziazione, quella autentica,vera, mai scesa a patti scellerati colpiano dei mutamenti, della politica,del sociale, delle ideologie storiche,del buonismo e dellemode culturalipotrà gettare, al termine di questa


decadente età del Ferro, un ponteperlasalvezzadell'Umanità!Quandosarà il momento essa entrerà dallametastorianella storia,dalpiano in-visibile a quello visibile, offrendoimmutati i suoi "valori" per la rina-scita ed il risveglio della Giustizia edell'Amore.Il nostro Rito (più che "nostro" sa-rebbecorrettodire"ricevutoedaffi-datoci in temporaneaconsegna")se-gue la via del V.I.T.R.I.O.L. che è in-trospettiva; una via che non forza itempi, non ama la fretta e ci salva-guarda dal rischio di perderci neipiani astrali e nei boschi incantati.Una via che ci tiene legati all'AxisMundi, al nostro centro interiorequalepuntodicontattocolSupremoArteficeDeiMondi e che di tanto intanto ci consente di ottenere piccolimatangibilisegni,erivelazionireali,di questa cum-presenza divina den-tro di noi. In ultima analisi non esi-sterebbeneppureunadicotomia ve-ra e propria tra questedue vie, poi-ché il tutto si dovrebbe ridurre adunasemplice idea,ebencomprensi-bile, di allontanamento o riavvicina-mento al proprio centro interiore,sede del Sé supremo e impersonale,riflesso della eterna ed immutabilepresenza di Dio nell'uomo, dell'infi-nitonelfinito!Iniziazioneecontro-iniziazione,Tra-dizioneeanti-tradizione:questisonoi terminirealidellaquestione,senzaveli e infingimenti, senza complicateelucubrazioniespeculazionidigene-re pseudo filosofico. Non esistema-gia bianca o nera o rossa, ma un

semplice "fuoco del desiderio" che,malamente custodito, indirizzato eutilizzato, corre il rischio di polariz-zarsi lungotraiettoriecheciallonta-nano sempre di più dal centro, so-spingendoci pericolosamente lungola circonferenza dei piani mutevolideldivenire,generandointalmodoegiocoforzanellenostrecoscienzel'o-bliodelleorigini.

Figura3– Journey from theHead to theHeart –GuidoGrzinic

Edeccocialpunto.Sinoaunatrenti-nad'annifapocosisapevaepocosiraccontavadiquelpatrimonioesote-rico ed iniziatico occidentalemeglioconosciuto comeArcanaArcanorum.Inbreve, enel girodiqualcheanno,complici i soliti "divulgatori di pro-fessione", professionisti della cartastampata interessati unicamente avendere copie dei loro libelli pertrarne profitti e vantaggi economici,salvando doverosamente fra i tantialcuni pochissimi qualificati e docu-mentatiautori,sièriproposta,enonpotevaesserediversamente,lasolitadiatriba che vorrebbe far prevalerela tesi di coloro che sostengono lasuperiorità,aifinidellarealizzazioneindividuale, degliArcanaArcanorum


corpus ritualemagico e teurgico3 ri-spettoaiSillabiesplicatividicaratte-re simbolico e filosofico. "Ai posteril'arduasentenza!"Noi, per dovere, diremo che la se-condaopzioneènonsolopreferibilema addirittura consigliabile rispettoalla prima, pur con tanti doverosi"distinguo",perchéèmetodochetra-sforma dal di dentro, dolcemente eper gradi, come "gutta cavat lapi-dem", evitando pericolose cadute,derive senza costrutto e improvvidedeviazioni.Spesso leconseguenzediun'esperienza condizionata dallafrettaealimentatada"fuochi"impurie troppo pregni di "scorie" profane,come la volontà di potenza e di do-minio sul prossimo, generano riper-cussioni e danni sull'equilibrio psi-chicoementale,rendendopoidiffici-leilritornoadunostatoditranquilli-tàinteriore,dipaceediarmonia.

Figura4–AgePast-SpellBooks–AlexanderNa-nitchkov

Vannoquindiprecisatialcunipunti.I nostri Maestri Passati chiamavanoquesti quattro gradi i "velati" espri-mendo, con tale termine, l'assoluta 3Quisisprecanoicommenti, i"sidice...", i"cartoni settecenteschi..." e chi più ne hapiùnemetta.

necessitàeildovere,percolorochelidetenevano, di conservarli al riparoda mani indegne ed impure e nelcontempo di trasmetterli intatti ailoro successori. Tutti sappiamo, al-meno in parte, cosa è successo inquestiultimianni, con ladivulgazio-nepropopulodipartediquelmate-rialeriguardantelamateriainogget-to,finitonellemanideifalsiprofetiedeicontro iniziati(personaggi intru-folatisi ad arte negli ambienti tradi-zionaliconloscopodicarpireepub-blicare e guadagnare e farsi belli...).Non volendo qui aprire una discus-sioneeunasterileeinutilepolemicasuiperchéesuipercomesisiagiuntisinoaqui,vogliamoaffermareinvecechenonèsufficienteritrovarealcuni"pezzi" del "corpus" perché ciò checontaèla"chiave"interpretativa.Unrituale antico, che sia scritto super-gamena,supietraosuqualsiasialtrotipo di materiale, qualora dovesseessere rinvenuto a posteriori, restasempre, esotericamente parlando,letteramortasenonvièlalegittimi-tà ad operarlo e a renderlo "vivo" e"vivificante" da parte di chi ha rice-vutounaregolare trasmissioneesiainrelazioneeggregoricaconlatradi-zione alla quale lo stesso rituale siricollega.Questaè, inparte, la"chia-ve".MacomeedoveoccultaregliArcanaArcanorum ponendoli al sicurodall'aviditàdei"soffiatoridicarbone"d'ogni tempo e d'ogni luogo se nonnella semplicità più disarmante esottogliocchitutti?"Hannogliocchiper vedere e non vedono", "hannoorecchipersentireenonsentono".E


così, come i simboli incisi nella pie-tra,isignificatilegatiaimisteridegliArcana Arcanorum attraversano in-corrotti e immacolati i grandi spazimillenarideltempo,apparentementeviolatimarealmenteprotetti,perchégli occhidegliuomini "grossi" e vol-gari non sono abituati a scorgere lalucenellaluceelelorobanaliintelli-genze, non ancora rischiarate dalVerbo divino, cercano sempre inu-tilmente nella "lettera" e mai nello"spirito!" I loro contorti cervelli e leloromentiaridehannopermetasololaricercadel"fenomenoextrasenso-riale", ostinatamente, a tutti i costi,rinunciando aquella quiete e a quel"silenzio" dell'anima che è condizio-ne unica e imprescindibile affinchépossa finalmentemanifestarsi innoil'Emmanuel!Alcuniricercatori,inveritàcomedet-to poc'anzi assai pochi, sono riuscititalvolta a intravvedere, con l'amoredello studio, l'onestàdei loro intentie la sincera passione, la grandezzadegli Arcana Arcanorum celata pro-prio nella loro semplicità. Girandociattorno, col metodo e la Regola diSanBenedetto4,hannofiutato,presa-gito, intuito... ricadendo infine inevi-tabilmente nel vizio d'origine enell'errore;laMenterazionale!A costoro e anche a noi stessi pos-siamosuggerirediporremaggiorat-tenzione soprattutto laddove tuttoappare più chiaro e più semplice,tanto da indurci a soprassederetroppo in fretta. A tale proposito ri-prendiamoleparoledelGrandeFra- 4 "Lege, lege et relege, ora, labora et inve-nies"

telloGastoneVentura, trattedal suostudio "Mentalità tradizionaleeTra-dizioneErmetica":«La chiave non si trasmette con gliscritti ma "sed spiritui per spirituminfunditur"ossias'infondenellospiri-to per mezzo dello spirito!» aggiun-gendo alle succitate parole un'altranotarella sulla Tradizione egizio-greca ricavata dal Rito diMisraim eche si riferisce proprio agli ArcanaArcanorumScaladiNapoli:«L'insegnamentoiniziaticositrasmet-te tradizionalmente da bocca a orec-chio e col mezzo di simboli esoterici.Così, come la scrittura egiziana com-prendeva significati di grado diverso,passando dalla scrittura demotica aquella geroglifica, così certi simbolitradizionalisonoricettodivarisigni-ficati.Sitratta,traivarisignificati,ditrovareilpiùnascosto:ciòèinsegnatodagliOrdiniiniziatici.»

Figura5–TheKeyToLife–AbuSimbel


Chiaro?Ovviamente sentiamo già qualchevoce levarsi contro la veridicità diqueste asserzioni e qualcun altroprontoallafacileironiariguardol'af-fermazione"daboccaaorecchio"mapurtroppo questa è la pura verità,almenodalpuntod'osservazioneno-stro che è quello della Iniziazione, eciò significa che proprio questa è la"chiave" giusta per avvicinarsi allacomprensione degli Arcana Arcano-rum.

Figura6–TheMagician-GoldenTarot

Tutto il resto, pur lodevole nell'in-tento, è approssimazione. La Paroladel"Maestro"èun"suono"chefavi-

brare lamateria, anchequella appa-rentemente spenta, inerte e bruta, ecometaleattraversaglianni,isecoli,glieoni...essavienedalcentrodell'e-ternità.Chec'importaseil latouma-nociinduceditantointantonell'er-rore?NOINONGIUDICHEREMOMAIINO-STRI MAESTRI, LO FACCIANO GLIALTRI, NOI CONTINUEREMO ADAMARLI,AVENERARLIEARISPET-TARLIPER ILLOROLASCITOSPIRI-TUALE E PER VIA DI QUEL PARTI-COLARE "SUONO" LEGATO ALLALORO"VOCE"!Probabilmente, questo linguaggiorimarrà incomprensibile e resteràlettera morta per alcuni nostri de-trattori,maeragiustolanciareilsas-so.Nellefrequentioccasionididialo-gocolGrandeFratelloSebastianoCa-racciolo, non erano semplicemente iragionamenti logici, razionali e di-scorsiviadaffascinare i suoi interlo-cutori, ma tutta quell'aura che glistavaintorno,lasualuce,ilsuoamo-re, i suoi modi gentili, garbati ed e-ducati... Egli li metteva completa-mente a loro agio insegnando, nelcontempo e silenziosamente, primafra tutte, l'arte del saper ascoltare.Oggièdifficile,atuttiilivelli,trovareinterlocutori capaci di "mettersi inascolto",dipercepireparticolaridel-la nostra interiorità e di offrirci ri-sposte intelligenti ed amorevoli sulcomeaffrontareleproveegliostaco-li che la vita continuamente ci pro-pone.Perchiuderequestabreveepersona-le digressione dirò, senza tema di


smentita né paura di cadere nell'ec-cesso (e diversi Fratelli e Sorellepossono confermare queste nostreimpressioni),ch'egliavevaildonodicomprendere immediatamente ipensieridi colorocheavevadi fron-te,offrendo,subitodopoaverliatten-tamente ascoltati, i propri consiglinell'intento di aiutarli a risolvere iloro problemi. E questa, permette-temi di dirlo, considerando i tempioscurineiqualisiamoquasicomple-tamente immersi, è virtù veramenterara!Il nostro compito consiste nel ren-dercisemprepiùpuri,tantodadive-nireantenneingradodicaptareeri-cevere l'onda cosmica vitale, intera-gireconessa,conoscerelaNatura,lesueLeggi,ilsuovibraredentroefuo-ri di noi, operando incessantementeper raggiungere il doppio traguardodellaConoscenzaedell'Amore.Dob-biamo reintegrarci nel seno dell'E-terno,dell'Ineffabile,amaresenzari-serveilSupremoArteficeDeiMondi,desiderare ilbenedelnostroprossi-moperconservarel'armoniadelTut-to.Nella parte conclusiva dello studiosopracitato "Mentalità tradizionaleeTradizione ermetica", precisamentein ultima pagina, il Grande FratelloGastoneVenturacosìchiosava:«Il discorso è finito.Miparedi sentirqualcuno, e forsemolti, accusarmi divolerinsegnareadaltriquellochenonsonoingradodifareio.Nonstaròquiad affermare di aver raggiunto laMentalità Tradizionale Fluttuante... esarebberonelvero.Mahoconosciutochi (il Grande FratelloMarco Egidio

Allegri)5taleposizionementaleavevaraggiuntoediquestonesonocertoemeneposso faregarante.Si trattavadiunodeimieiMaestricheunascrit-triceedonnapoliticadigrandeintel-ligenza ma che non poteva allonta-narsidallequestionilegateallamate-ria diceva, per giustificare le sue ca-pacità divinatorie, le sue precise pre-dizioni, le risoluzioni dei più compli-cati problemi, l'immediata spiegazio-nedelsimbolopiùstranoesconosciu-to, che eraunuomoconquattro cer-velli! Egli mi insegnò il sistema per-ché,diceva, lachiavediognimistero,la possibilità di acquistare sapere epotenza (manonnel senso chegene-ralmentesidaatalitermini)stanellaapplicazionedellaScienzaErmetica.Ed io ho provato e riprovato: non cisono riuscito. Però qualche cosa hoappreso».

Figura7–Rebis

5Notadell'Autore.


Conclusioni personali. Quei "quattrocervelli" sono la prova evidente diuna Conoscenza reale, sperimentatainSéstessoesuSéstessodegliArca-naArcanorum.Nonèsufficientepos-sedere libri antichi,Grimoires e car-toni "settecenteschi" contenenti ri-tualid'altamagiaetsimiliaperpotergiungereallaVeritàeallaConoscen-za. Per cum-prehendere e decifrarecorrettamente quanto in essi vi è diutile è necessario abbandonare im-mediatamentelavisceralitàel'attac-camentomorbosofruttodellostudioedelpianomentale.Quindi,dopoes-serci voltati ed aver abbandonato ilibri,sarannolorostessiarichiamar-ci per fare pace e ci riveleranno iprimimisteri.

Ilprimo,ilpiùimportanteedecisivopassoper ilprosieguodelnostro la-voro consiste nell'osservazione at-tentadiciòchecicirconda inanalo-giaaquantoè innoi stessi: "seguitelaNatura,diceva il saggio, imitate laNatura, amate la Natura e vedreteche qualche cosa prima o poi acca-drà,esaràneivostricuori,comeunarivelazione,eivostriocchisiriempi-ranno inspiegabilmente di lacrimedelsaporedolcedellagioia..."

IlS∴G∴H∴G∴ S∴G∴M∴

Figura8–TheSpiritofFlight–JosephineWall


Figura9–Osiris–MagdalenaZwierzchowska


LA CROCE DI SAN PATRIZIO

uesto simbolo complesso edantichissimo risulta in realtàutilizzato dall'uomo fin dalle

più remote epoche preistoriche. Sitratta di una croce inscritta in uncerchio o comunque a questo so-vrappostaointegrata.Possiamo rinvenire questo glifo giàincisosulleroccedellaValCamonica6così come suquelle dellaValle delleMeraviglie7, in tempi preistorici.Compareanchetrai"segni"propridiquella prima forma di scritturachiamata "danubiana" o "antico-europea"chepossiamooggitranquil-lamente ascrivere al VI millennio

6 Si tratta di uno dei principali santuaridell'arte rupestre preistorica, in provinciadiBresciacheèstato lungamentestudiatoevalorizzatograzieall'operadelprof.Em-manuel Anati. Sono finora state censitequasi150.000incisioni,dallepiùsempliciaquellepiùcomplesse.Leprobabilidatazio-nicopronounarcochesidipartedallefasifinali del Paleolitico fino all'Età del Ferroper spingersi quindi alMedioevo, secondouna linea tradizionale ininterrotta.Lasim-bologia presente in questi luoghi è assairiccaevariegataedèriuscitaaconiugare,attraverso imillenni ed i diversi linguaggitempopertempocorrenti,unaideadelsa-cro che trascende e supera la contingenzatemporaledellecultureumane.7VallesitanelComunediTenda,attornoalMonteBego,oraTende,AlpiMarittime.O-spitaunaltrosantuarioeuropeodelleinci-sionipreistorichesuroccia.Seneconosco-nopiùdi 35.000, relative adun arco tem-poraleche,partendodalNeolitico,sispingefinoall'EtàdelBronzo.

a.C.8 e che caratterizzò la fiorituradella precoce civiltà neolitica dell'a-reabalcanica.

8QuestagrafiasimbolicatipicadelNeoliti-cocominciòadesserenotaestudiataapar-tiredagliscavidiZ.Tormanel1875.Grazieai più recenti sforzi ed alle analisi di stu-diosiqualiMarijaGimbutas,seppurancoraben lungi dal poterne tentare una decifra-zione, sièpotutariconoscere l'inoppugna-bilenaturascrittoriadiquesti segni ripor-tati,quasisistematicamente, sustatuetteevasipropridellecultureneolitichecaratte-ristichediunaampia area che comprendeSerbia,Bulgaria,Grecia,Ungheria,Romaniaed Ucraina. Notevoli, da sempre, risultanoledifficoltàdeglistudirelativiaquestacul-turachesiponeaglialboridellaCiviltàOc-cidentale, siccome confliggono pesante-mente con quella visione positivistico-progressiticachevuole farnecessariamen-tecoincidereciòchepiùèanticoconlete-nebre dell'ignoranza e con la barbarie. Ilfatto che il nostro “old european script” siponga, con sicura certezza, almeno 3.000anni primadi quegli ideogrammi sumericiconsiderati tuttora la scrittura più antica

Q

Figura10–CroceCeltica


L'esempio più spettacolare e sugge-stivodiunacrocesolareriferibileaitempi più antichi rimane comunqueilsitomegaliticodiCallanish9.

Figura11–SitomegaliticodiCannalish

Sitrattadiunmonumentomegaliticoposto sulla remota Isola di Lewis,una delle isole Ebridi, costituito dauncentinaiodigrandipietreeretteaformare,attornoadunmonolitecen-trale, un cerchio di 13 grandi pietredalqualesidipartonounlungovialecaratterizzatodaunduplicefilareedaltretrebraccia,semprecostituitedagrandipilastridipietra.Iltuttoviene da libridi testo e trasmissionidivulgative,certo non aiuta una indagine serena dellenostre più antiche civiltà. I pesanti bom-bardamentisubitidallaSerbianelcorsodelrecente conflitto della ex Yugoslavia, ope-razioni che non hanno certo risparmiato imusei,hannoavuto l'effettodidistruggereo disperdere molti oggetti preziosissimi enon ancora studiati approfonditamente,immancabilmente vergati con i segnidellaantichissimascrittura.9“Calanais”inlinguaGàidhlig,il“GaelicodiScozia”.IlmonumentosarebberiferibileadunafasetardadelMegalitismo(VI-Vsecoloa.C.).E'piùprobabilechequestadatazionecosì recente possa riferirsi in realtà soloalla tomba centralementre ilmonumento,nelsuocomplesso,risalgaalmenoalIIImil-lennioa.C.

a formare una enorme "croce d'Ir-landa"10 la cui armoniosaperfezionepuò essere meglio osservata ed ap-prezzatadalvolodiunpiccoloaereo.I recenti studi archeo-astronomicipaiono evidenziare, oltre al presso-ché perfetto allineamento nord-suddel complesso di Callanish11, un suodeliberato disegno architettonico,strutturato al fine di far coinciderel'orientamento delle sue varie particon eventi astronomicamente signi-ficativiqualiladirezionedeltramon-to della Luna alla sua stazionemag-giore "Sud" o quella del Sole neigiorniequinoziali.Inognisocietàociviltàditipoauten-ticamente tradizionale, ogni singoloelemento deve raccordarsi coi suoicorrispondenti naturali e metafisiciaffinché possa prodursi quella per-fettaarmoniadiforzechecaratteriz-za la sacralità. Sarebbesemplicisticoe riduttivo parlare di astrolatria perdefinire quell'atteggiamento inte-gralmente simbolicoe spirituale checaratterizzaogniveraCiviltà. Ilmot-to"NaturaArtisMagistra"ciparepiùvicinoeconsono,neltentativodiav-vicinarci alla comprensione diquell'atteggiamentodi profonda spi-ritualità dei nostri progenitori e chesiesternavasistematicamenteinunareverente attenzione per l'OrdineNaturale, in un costante tentativodicollegamento armonico con questostesso ordine attraverso l'arte della

10Dettaappunto“CrocediS.Patrizio”oan-che“croceceltica”o“crocesolare”.11ElementoquestocondivisodallaGrandePiramidediCheope.


imitazione e della analogia12. La Na-tura,attraversol'esempio,ciammae-straecifacilitalungoilcamminodel-la comprensione dell'opera di Dio,siccome Dio può essere conosciuto,pervianaturale,solamenteattraver-solesueopereedisuoiattributi13.Abbiamodettochesarebberiduttivoriferire la perizia astronomica,geometrica ed architettonica deinostri antichi Padri aduna formadisuperstiziosa pre-scienza. Più giustoconsiderare che una mentetradizionale14 sa identificare il sacroed identificare i simboli che lo 12 E' una caratteristica luciferina, sethianaquella che è ormai propria della nostrapresente,infelicefasestoricachevedel'af-fermazione dell'uomo in antagonismo allaNatura.L'uomotantopiùsiaffermaquantopiù asservisce e doma ciò che è naturale,quantopiùsnaturaerendeartificiosoilsuostessomododivivereedisussistere.E'l'e-sitodiunavisionepositivistica edantitra-dizionaledelnostrostessoruolochegiun-ge storicamente a degenerare nellemito-logie atee degli ultimi secoli. Tecnocrazietecnocapitalisticheeplutocrazie tecnologi-chestannotentandodidareilcolpodigra-zia all'umanità dell'uomo, alla Natura, alricordodiDioedelsuoMessaggio.Ilfruttoèsottogliocchiditutti:solitudine,infelici-tà,insaziabilità,difficoltàacomprendere,aconoscererealmenteeadagire. Imbambo-lati narcisi persi nell'abissale specchio deinostri stessi, artificiosi balocchi. L'animachesiatrofizzaincorpilongeviedottusi.13DiversoebenpiùprofondoèilcasodellaRivelazione. In questa, è Lui stesso a par-larcidirettamenteeadammaestrarci,rive-lando appunto quanto Egli ritiene giustofarciconoscere.14 La cosiddetta “MentalitàTradizionale” èunostatusdelnostroesserechesiacquisi-sceconunaformadicontinuaprassi.Fedee Purificazione sono il fondamento neces-sarioaffinchécisiavvicinirealmenteefat-

ficareisimbolichelocaratterizzano.Ognires creata puòessereutilizzataquale simbolo per il saggio che savederelecose.

Figura12–ValledelleMeraviglie

Ogni cosa, analogicamente imparen-tata con tutte quelle a lei superioricosì come a quelle che le sono infe-riori,puòfungeredasimbolo.Logicoe naturale utilizzare le conoscenze

tivamente aquesto status. E' semprebenericordarlo (principalmente a noi stessi),perché non si rischi di cadere in quellatrappoladellanostramenteerronea cheèil razionalismo raziocinante: tenderemmocosì ad identificareunamodalitàdellano-stramente e del nostro essere con la suacapacitàdiacquisireedaccumularenozio-ni.LaTradizionenonèunfattodiaccultu-ramentodottrinaledovechipiùsapiùpuò.ViverelaTradizioneèunmododiessere,difare. La cultura, quella vera quanto rara,puòallimitedareunamano,contribuireadampliareilcampovisuale…manonèneces-sarianécondizionante.


proprie del nostro livello essenzialeperrinviareadunlivellosuperiore.Ilcielo si presta quindi naturalmente,con le sue stupefacenti bellezza, ar-monia ed altezza, a farci pensare aldivino ed al sacro, ad aiutarci ad al-ludereallecosepiùalte.La croce racchiusa nel cerchio (fral'altro è anche il simbolo convenzio-nalechelatradizioneastronomicaedastrologica attribuisce al nostro pia-neta,laTerra,luogodellanostrama-nifestazione concreta) è innegabil-mente un simbolo di equilibrio e dicentralitàdelprincipio15 superioreespirituale rispetto ai quattro qua-drantichesonoproprideglielemen-ti.

Figura13–ComeinAltocosìBasso–Anonimo

Cercando di risalire lungo la scaladell'analogiapotremovedervilacen-tralitàdelSolerispettoalmondo(al-lanostrapartedimondo)equelladi

15 Dovendo necessariamente operare unacerta sintesi, è giusto comunque ricordarecomelacroce,spessounitaadunquadratoed inscritta in un cerchio, costituisca lastrutturaportantedelle raffigurazioni gra-fiche simboliche dette “Mandala” propriedelletradizioniinduisticaelamaistica.

ogni stella rispetto al suo sistema16.Unordineanalogicochesiriflettefi-noallesuepiùminuteedimpercetti-bili costituentimateriali che lo com-pongono nella sua concretezza, finoalnucleodiogniatomo,finoallean-corpiùinfimeepococonosciutepar-tichealorovoltacostituisconoilnu-cleo,finoasfumarenell'immateriali-tà,nell'onda,nel ritmo,nello spirito.Laragionedituttoquestononècer-toilcasoenonpuòesserecertocer-cataotrovataattraversoanalisizop-picanti di tipo fisico o matematico.Nonècertolamentechepuòsvelarel'enigma,mailcuore.Il SupremoArtefice è il centro dellaruotadelleessenzeedelleesistenzecheEgliha liberamentedeterminatochefossero.Tutto,persuastessanatura,sistrut-turasecondounordinecheèdatoevoluto da Lui. Tutto gli assomigliasecondolepossibilitàdelproprioes-sere.Compimentoefinediognicosaè appunto la realizzazione di questasomiglianza.Solo l'uomo, inquanto libero,hapo-tutosceglierelaviasnaturataedolo-rosa che tutti conosciamo. L'uomotradizionale, l'Uomo di Desiderio a-nela invece alla Reintegrazione, so-gna e vuole rientrare umilmente alsuoposto,desideratornareadesserequello che era in quel tempo primadel tempo, in quello stato aurorale

16E'ancheedinnegabilmenteunsegnodelcentroedelPolo,dell'assecentralefissoedimmutabileattornoalqualetuttomuta,or-bita,ruota.


che gli antichi Egizi definivano "iltempodellaprimavolta"17.Lostessosimboloperò,pergliessericaduti(demonioduominichesiano),èunsimbolodirestrizioneedicatti-vità. La parte luminosa dell'essere èprecipitata dal suo centro al suo"fondo"18.Iquattroelementineacce-cano la natura costituendone la pri-gione.Illudendosidiasservireaséglielementi, ne è in realtà divenutoschiavo, la sua percezione e la suaoperatività si esauriscono nel sensi-bile,lasuaintelligenzanonriescepiùa leggerli né trascenderli. Regnanoormailetenebre.L'Uomodidesiderioinveceavverteilsuo stato innaturale e distorto ecominciaacercarelaLuce,contuttosestesso.Ilritornoèpossibile,attra-verso il rifiutodelmale19, attraversolapraticadelBene,attraverso laFe-de, attraverso l'esercizio dell'equili-brioedilrispettodellaNatura,attra-verso la compassione, l'umiltà, la fe-

17AnchegliEgiziconosconounacroceuni-ta ad un cerchio, l'Ankh, la croce di vita.Non è quindi casuale che, in Cornovaglia,diversecrocisintetizzinoinmodosorpren-dente le lineedellacrocediS.PatrizioconquelledellapiùanticaAnkh.Sivedanoatalproposito le croci ancora esistenti a Le-snewth, quella di St. Julliot, o quella di St.Piran.Notevolerilevarecome,secondore-centiricerche, la localitàdiLesnewth(che,traendoilsuonomedaradiciceltichesigni-ficherebbe:”LaCorteNuova”)sarebbestatalaprimasededelregnostoricodiReArtù.18 Secondo una struttura simile a quelladell'Inferno di Dante, avremo simbolica-mente una specie di cono rovesciato, colverticeinbasso.19Male è sostanzialmente ciò che ci allon-tanadaDio,BeneciòcheciavvicinaaLui.

deltà,ilcoraggio,laconoscenzaunitaall'Amore,l'imitazionedeiSaggi…

Figura14–Forestking–AndreyShishkin

San Patrizio, prima di essere Vesco-vo,primadiesserepotente,amatoetemuto, prima di essere Santo, erastato uno schiavo. Proveniente daunanobilefamigliagallo-romanadelNorddellaBritannia,negliannidellosfacelo dell'Impero20 era stato fattoprigioniero da pirati irlandesi. Puressendo riuscito a liberarsi, mossodalla compassione per il popolo so-stanzialmentebuonoemitecheave-

20SiamonelVsecolod.C.Dopol'abbando-no della Britannia al suo destino da partedellelegioniromane(attornoal410d.C.)ibritanno-romanisieranodovutiorganizza-re per proprio conto od emigrare (inBre-tagna, appunto).AncheReArtùeraun ca-po, un Re di questo popolo gallo-romanoche, per breve ma glorioso tempo, seppeopporsiallabarbariedilaganteecreareunproprio Ciclo Aureo, una propria specificarinascitadellaTradizioneveraedunica.


va conosciuto, seppur come schiavo,tornòliberamentedaloroperporta-re ilmessaggio di Cristo. Attraversoinfinite quanto avventurose peripe-zie riuscì quindi a convertire il Re ediversimembridelClan reale, gliUiNèal(O'Neal),sconfisseimaghidellacasta druidica oramai degenerata21,scacciòidemoni22…

Figura15–SanPatrizio

A lui si attribuisce l'adozione dellacrocecheportailsuonome23echeè 21Questipreferivanooramaiabbindolarelagentecontrucchidaillusionistaoipnotistae garantirsi con questo comodi privilegi,benlungidaunaqualsiasiformadiautenti-caTradizione,seppurdecaduta.22 In Irlandanoncisonoserpentiequestoviene da sempre attribuito all'opera di S.Patrizio contro i demoni. E' ovvio che, an-chequi,siamoinpresenzadisimboli.23 Il termine “Croce celtica” abbiamo vistochesilimitaadidentificarecolorochehan-noconservatoeportatoquestosimbolo inun ciclo precedente e oramai concluso.Primadiloroaltrisenzanomelaportarono(gliabitantidell'etàdelbronzo,delneoliti-

stata oggetto di queste righe. UomodellaTradizione,seppericonoscernela valenza simbolica e la naturalecontinuitàdellaTradizioneunicasot-to sembianze esteriori diverse. Ilmessaggio di Cristo non faceva checonfermareerivivificarelaTradizio-ne più antica e oramai spenta. Lacroce che segnava la gravità e l'as-servimento agli elementi diveniva,attraverso l'imitazione dell'esempiodiColuicheliberamentel'avevapati-ta, uno strumento di liberazione daigrevi vincoli dell'umanità decaduta.L'uomopotevadinuovoriacquistareilsuocentroequindilasuacentrali-tà naturale e riscattare insieme allasua stessa specie la Natura ed ilMondo cheun giorno remoto edor-mai dimenticato gli erano stati affi-dati. Il Sole Metafisico poteva final-mente tornare ad illuminare i suoipassi,lesueazioni,lasuavita,lasuaCiviltà.Ilcerchio,aggiuntoallacrocenonerapiùunsegnodelcalvariomail ripristino del Ciclo aureo origina-rio.Lebracciadellacroce,sopravan-zando ed uscendo dalla circonferen-zadelcerchiosolare,cirammentanoi 4 momenti equinoziali e solstizialiduranteiqualiilciclodelSole(laLu-ce) incontra il ciclo della Terra (laNatura, l'Uomo) offrendoci periodicimotivi di introspezione, di riflessio-ne,dicambiamento.Unnuovocorsodelmondohaavutoinizio.

Andrea

co…). Un simbolo autentico non ha temponé luogo, rappresentaunpuroriferimentoadunarealtàaltra,dinaturasuperiore,spi-rituale,trascendente.


Figura16–MasonicCathedral–PauloCunha


TRADIDI QUOD ET ACCIPI

he con il precipitare del Cicloverso la sua drammatica con-clusione ogni traccia della

mentalitàtradizionaledovesseprimaaffievolirsiepoiscomparireera ine-vitabile, altrimenti la Tradizione a-vrebbe costituito un insormontabileostacolo al diffondersi del Caos chedevedissolvereogni formaesistenteper poter dare origine al Nuovo Ci-clo. Correlativamente era anche ine-vitabile che ogni forma di pensierotradizionale venisse dapprima com-battuta, poi ridicolizzata ed infine,come avviene ai giorni nostri, sem-plicementedimenticata.Forse loeraanche,mapersonalmentenon smet-teròmaidistupirmidiciò,cheanchetra i fautori della Tradizione si dif-fondessel'ideachelaTradizione,purvalidanella suaessenza,necessitidiessere a sua volta aggiornata per a-deguarsi ai nuovi tempi o, più sem-plicemente,peresserecompresada-gli uominideinostri giorni,ma, ine-vitabile o no che ciò fosse, è certa-mente una posizione ben più con-traddittoriadiquelladeinemicidellaTradizione. Costoro infatti sono inevidente contraddizione con i fattiquandoaffermanochelastoriauma-na rappresenti un progresso daun'epocadibarbarieadunadi civil-tà, ma quando, una volta chiusi gliocchiadogniconstatazionecontrariaa questa petizione di principio, la siassuma,diventaalloraconsequenzia-lechelaTradizionevengavistacome

il nemicoda combattere ed elimina-re. Rimane invece incomprensibilesullabasediqualeprincipiosipossaconciliare la Tradizione con lamen-talità della fine dell'Età del Ferro;nonacasoglistessifautoridel"pro-gresso della Tradizione", quandodebbonogiustificareteoricamente leloroposizioni,nonpossono faraltrocheprendereaprestitogli stessiar-gomentiusatidainemicidellaTradi-zione,dimostrandocosìdiessere, infondo, anche loro impregnati dallamentalità moderna che a parole di-conodicombattere.Iniziamo subito con lo sgombrare ilcampo da un equivoco: l'argomentochelaTradizionedebbaadeguarsiaitempiperchéaltrimentinonpotreb-bepiùesserecompresadagliuominidei nostri giorni è doppiamente fal-lace,inprimoluogoperchéessapuòessere compresa solo distaccandosidallamentalitàmoderna che ne è la

C

Figura17–Kali-Yuga–AliceKonokhova


sua esatta antitesi e, quindi, chi lacomprendenonèunuomodeinostrigiorni, anche se vive cronologica-mentenelIIIMillennio(che,fortuna-tamente, non durerà certomille an-ni…)echiappartieneainostrigiorninon la comprenderàmai, in qualun-queformaglielasivogliapresentare;in secondo luogo, più la Tradizioneviene inquinata con forme spurie,più,inrealtà,divieneincomprensibi-le anche a chi non è intriso dellamentalità contemporanea, perden-dosi, sotto il velo degli "aggiorna-menti",ilsensoprofondodeiprecettitradizionali (correlativamente pos-siamo affermare che chi proponequesti aggiornamenti non ne ha af-fatto compreso questo senso, altri-menti si renderebbe conto che ogniadeguamento impedisce la sua e-spressione e quindi proprio quellacomprensione che vuole facilitare a-gliuominideinostrigiorni). In real-tà,lacosiddetta"facilitàdicompren-sione" è solo un eufemismo ipocritaper esprimere la possibilità che laTradizionesianoncompresa,maac-cettata.

Figura18–Outoftime–SabrinaCampagna

L'uomo moderno, in effetti, se nonpuò percepire l'essenza sovrannatu-rale ed iniziatica della Tradizione,

nonhacertodifficoltàacomprende-requeisempliciprecettimoralieso-cialichehannocostituitolebasidelleciviltàtradizionali,macapiscealtret-tanto bene come essi gli impedireb-bero di dare libero sfogo alle suepassionicomelamentalitàmoderna,invece,nonsologlipermettedi fare,ma addirittura lo incita a fare. Com-presociò,ognitentativodispiegargliilsensodiqueiprecettidiventainuti-le,perchéeglihabisognodicredereche siano falsi per continuare con ilsuostiledivita;nonacasospessogli"aggiornamenti" altro non sono chederogheaquestenormemoralioso-ciali, considerate troppo opprimentiper gli "evoluti" uomini del nostrotempo.Dettociòcomenecessariapremessa,èchiarochenonèquestoillivellodicui ci dobbiamo occupare, ma dellaTradizione comeVerità assoluta chetrascendee,nelcontempo,fondatut-teleapplicazionichesenepossonoodebbonotrarreaivaripianidellavitacontingente,finoaquellenormemo-raliesocialidicuiparlavamopoc'an-zi;possiamosoloosservare,percon-cludere il discorso su questo livello,chequisimanifestaunatipicainver-sionedellafinedell'EtàdelFerro:seinepochetradizionalilaVeritàfondai valori, in quelle oscure i "valori"fondano la "Verità", nel senso che ledottrinenondevonorispecchiareciòcheèoggettivamentevero,maessereplasmate per giustificare aprioristi-camenteglistilidivitadella finedelCiclo.È (ma visti i tempi dobbiamo pur-troppo dire "dovrebbe essere") di


un'evidenzasolarecheseè laVeritàa fondare le contingenze esse nonpossonoinalcunmodocondizionarlané,menchemai,forzarel'Immutabi-leamutarsi.Sepoilecontingenzeed,infine, intere epoche storiche nondovessero più essere plasmate sullaVeritàsarebberosemplicementefuo-ri dalla Tradizione, come d'altrondeerainevitabilechefosseroalterminedel Ciclo, senza che, per recuperareciò che è ormai in uno stato di e-strema decadenza, si vada ad intac-care ed ad adeguare alla mentalitàmodernaivaloritradizionali;ciòan-chesenzaconsiderareilfattoche,es-sendo questa mentalità in perpetuomutamento, qualunque cervelloticosistemadiconciliazionesielaborasserisulterebbe poi rapidamente supe-rato e si dovrebbe ricorrere a com-promessi sempre più fragili e con-traddittori.Fortunatamente il nostro Rito, chenoncercaproselitiné fadelnumerodei suoi aderenti una questione diprestigio e di potere, come purtrop-poavviene ingranpartedelleobbe-dienzemassoniche, non ha certo bi-sogno di "aggiornare" la Tradizionené di confrontarsi con le dottrinepseudoesoteriche di moda ai giorninostri.Coloro che ancora sentono il richia-mo della Tradizione troveranno laviapergiungereainostritempli;aglialtri non mancheranno certo occa-sioni di incontrare associazioni oc-cultistiche di vario genere che pro-porranno loro dottrine e rituali concui potranno giocare a fare i maghiedasoddisfareilproprioegoinper-

fettasintoniacon lomentalitàattua-

le. Noi, da parte nostra, ci limiteremo,piùmodestamenteacustodirelaTradizione unica ed universale ed atraghettarla oltre la soglia del Ciclopresentepergarantirnelasuaimmu-tabileperpetuità.

Marco

,

Figura19–BassorilievodeldioOsiridecheoffrel'Ankhalfaraone.MuseeLouvre.


LA STRATIFICAZIONE DELLA FILOSOFIA IN INDIA

l Prof. Ronconi, Docente alla Fa-coltà di Orientalistica all'Univer-sità di Napoli, in uno scritto ri-

guardante la Filosofia in India ha u-sato il termine stratificazione. Que-stoterminesintetizza,megliodiqua-lunque altro, l'evoluzione della Tra-dizione (massonicamente intesa) inquella terra che gli Antichi chiama-vano Mahabharatavarsa (Maha=Grande,Bharata=nomeproprio,Var-sa=Nazione/Terra) ovvero la Nazio-ne del Grande Bharata, l'India, chetantohadatoall'umanitàdiognilati-tudine.LaFilosofia, in India,nelcorsodial-meno sette millenni, ha avuto tremomentiimportantiriconosciutisot-toinomideitesti(TestiSacripergliInduisti) che sono così sintetizzabiliericonoscibili:1. PeriodoVedico(Veda)2. PeriodoUpanishadico(Upanishad)3. PeriodoPuranico(Purana)

IVeda

IVedasonoquattro.Spessevolteglioccidentali li appellano con il termi-ne di Libri ovvero i quattro libri deiVeda. E' vero, sono quattro ma piùche Libri sono quattro raccolte(Samhita) che definiscono quattrosituazioni diverse tra loro, quattroelementidiununicum,quattroparo-le che formano una frase di sensocompiuto.

Ilpiùanticoè ilRg-Veda(Rg=Strofe,Veda=Sapienza) una raccolta di Innisacerdotali rivolti a Dio nelle suemolteplicimanifestazioni.SuccessivoalRg-VedaèilSama-Veda(Sama=Canto) ovvero la messa inoperaritualedegliInnicontenutinelRg-VedachesenzailSama-Vedanonavrebbero potere evocativo. Quasi avoler sottolineare la potenziale fun-zionalità(maanchepericolosità)del-le operazioni teurgiche, i sapientihanno preferito separare le due si-tuazioni per evitare gravi ripercus-sionidiordinesottile.Inaltreparole,la chiave di accesso a determinaterealtà è stata separata dalmezzo dilocomozione.GlialtridueVedasono loYajurVedachesirifàallaspeculazionefilosoficaecheanticipaleUpanishadenedonal'impostazione espositiva, e l'Athar-

I

Figura20–Rg-Veda


va-Veda ovvero un vero e propriotrattato di Teurgia con relativo for-mulario. Proprio l'errata interpreta-zionediquesto testoconunaconte-stuale esacerbazione nelle pratichedi magia operativa e cerimonialehanno provocato l'inizio della finedelperiododefinitoVedico.

Figura21–Samsara

Lareazioneadunaerratainterpreta-zionedeitestivediciel'introduzionedi sacrifici animali si è fatta sentireattraverso quella che oggi defini-remmoconilterminescismachepe-rò,durante ilperiodovedico,èstatotriplice: da unaparte gli avversatoridella decadente casta sacerdotalechesisonoconcentratisullaspecula-zione filosofica astratta dando vitaalle Upanishad, dall'altra parte ulte-rioriavversatoridellacastasacerdo-tale che si sono concentrati sulla

speculazione filosoficama di naturadifferente e che hanno avuto nelBuddhismo la loro massima espres-sione ed evoluzione, ed infine la ca-stasacerdotalestessachehamante-nutoinvitalaritualitàvedica.

LeUpanishad

ConilperiododelleUpanishadsien-tra nella speculazione filosofica piùelevata, eccelsa, complessa. Spessevolte strutturate in formadidialogo(ma i Filosofi dell'Antica Grecia nonfacevano lo stesso?) le Upanishadsono108(quantoilnumerodeigranidelrosarioche i fedeli Induistisgra-nano recitando i mantra) e sono ri-conosciuteinUpanishadAntiche,na-te durante il periodo di decadenzadei Veda, le Upanishad Medie, nateduranteilperiododimassimosplen-dore della speculazione filosofica a-stratta,leUpanishadUltime,natedu-rante il periodo in cui nascevano iprimi Purana e che risentonomoltodellacoesistenzadelleduecategoriedi testi che, per loro natura, sonomolto differenti. I contenuti delleUpanishadsonovoltia farcompren-dereall'individuo la suaveranaturadivina, a prendere coscienza dellaSamsara (ciclo di nascite e mortisenza fine) che incatena la scintilladivina ad un involucro carnale e lacondanna ad esperire il mondo fe-nomenico e a non distinguere più ilvero dal falso. Nelle Upanishad sitenta,apiùriprese,didareall'inizia-to unpercorso pratico affinchè que-sti possa aspirare alla JivanMuktiVi-veka (Jivan= anima incarnata, Mu-kti=Liberazione, Viveka=percorso di


vita) ovvero alla liberazione in vita,all'interruzione della Samsara, allariunificazione con ilBrahman, il Su-premoArteficedeiMondi.

IPurana

Si trattadel terzoedultimoperiodofilosofico che l'India ha prodotto. Ilperiodo più socializzante, menochiusonelle forestedeglieremiti, ri-volto alla gente meno avvezza allaspeculazione, alle persone con fortesentimentoreligioso.I Purana sono storie che raccontanolavitadiDionelmomentoincuisiècarnificato per aiutare l'umanità indifficoltà,pertoglieredailoroocchiilvelodellanefastaignoranza.EsistonomiriadidiPuranatraiqualiil più importante è il Bhagavata-Purana,untestovastissimoindodicimacro-canti ripartiti ognuno in al-trettanticantiechenarralegestadiDio,nonancoramanifestato,mentreinterviene nelle umane cose per ri-stabilire un corretto ordine messocontinuamentea repentagliodaiRa-ksasa, demoni che si nutrono delledebolezze umane e che spingono gliuomini a commettere atrocità versoil prossimo. Il Bhagavata-Puranaconclude la sua moltitudine di rac-conti con l'avvento di Krishna sullaTerra e ne narra la vita terrena e legesta. La maggioranza dei Puranahanno come punto di riferimento laBhagavad-Gita (Il Canto del Beato)che, in qualchemaniera viene citatao alla quale si ricollegano, come nelcaso delBhagavata-Purana che con-cludeilsuoraccontoproprioladoveinizia la Bhagavad-Gita che, a sua

volta, appartiene adun altro grandepoema:ilMaha-Bharata.

Figura22–ShriKrishna–MahendraDubey

Conclusione

Il nome Maha-Bharata ci riportaall'inizio di questo scritto espositivoovveroall'anticonomedell'Indiama,soprattutto,alladefinizionedelProf.Ronconi. Il termine stratificazione,infatti,siusa,delcasodellaFilosofiaIndiana (o Hindu) perchè i tre mo-menti poc'anzi esposti, pur avendodelle connotazioni autonome e bendefinite, non si sono eliminati a vi-cendabensìsonoriusciteaconviveree ad integrarsi a tal punto che oggi,l'Induismo, è, in realtà, una stratifi-cazionediunostraordinariopercor-so intellettuale e spirituale che af-fonda le sue radici nei Veda, che havistoilsuosvilupponelleUpanishadedilsuocompletamentoneiPurana.

Pino


IL PROCESSO VITALE

inché si osserva in modo su-perficiale il processo vitale, sitroveràcrudeltàovunque,per-

ché la vita si nutre di vita, il nostrocorpodiverràungiorno ciboper al-tro, ma questo non deve in alcunmodo farci sentire in colpa perchévivi sapendo, grazie all'introspezio-ne, che il particolare e l'universalesono inseparabili, nullamuore vera-mente.Porredomandesull'esistenzadel dolore porta inesorabilmente atrovare dolore, la ricerca della gioiaporteràgioiae,laricercadellaverità(che è la via regale) aprirà a chi sa-pràesserevero,ilviverenellaverità.Cosasonoilpiacereeildolore?Con-dizioni momentanee che passano,perpoi tornare inmodo continuo, oprocessi interiori che riflettono ilmodo con cui lavoriamo dentro noistessi? Secondo me la seconda do-mandaèlarisposta,piacereedoloresono iduepilastri concuinoicinu-triamo per vivere, cadiamo per rial-zarciperpoisapercomecaderesen-za farci male. Facciamo esperienzaproprio attraverso questi 2 pilastri,siamoumaniesternamentemalami-steriosa luce interioreè ilnostroes-seredivini.Lapauradiprovaredolo-re porta l'essere succubi dell'illusio-ne di un mondo monodirezionale eillusorio, l'equilibriosarebbe il terzofattore tra iduechericoncilia lano-stravitatrapiacereedolore,ilrealevavissutonellasuatotalità,l'iniziatosa discernere (o dovrebbe se puro)

insestesso,essendomortoalmondola condizione vitale per ciò che è,cioè vivere attraverso questa espe-rienzatransitoria, ladivinapresenzain se stesso e penetrare con traspa-renzalecauseprovocantiglieffettidiciòchesembraesserepiacereedolo-re,trascendendoliinun'unicagrandeverità incondizionabile. Per cresceresi dovrebbe eliminare la paura dicambiare, livellare i solchimentali econvincersi che è più facile e utilecambiarechesoffrire;predisporrelamentealcambiamentovuoldirechequesta potrà accettarlo e iniziare asperimentarlo facendo saltare glischemi mentali prefissati dall'ego eanche dalla società dedita al consu-

F

Figura23–FlameofTruth–VictorBregeda


mismo e all'immagine esterioredell'uomo. Chi intraprende un cam-mino iniziatico tradizionale come lamassoneria, trova e prova sulla suapellediversistatichedovràaffronta-re, non solo simbolicamente attra-verso l'assimilazionedeivarisignifi-cati nascosti appunto dalla simbolo-gia,mainterioristatiincuil'egotor-na a galla più forte che mai, dandocolpi significativineimomentimenoopportuni. Se si è forti e motivatiquesti colpi saranno trasformati co-me in un processo alchemico in unelisir per conoscersi ed essere con-sapevoli del fatto che il dolore e ilpiacere si compenetrano dando vitaalprocessochiamatoesistenza,ilda-re e il ricevere, nulla è al di fuori diquesto… questo processo è rappre-sentato inmodoottimaledalle2co-lonne poste all'ingresso del tempio,chi passa attraverso le due colonnedifattoentrainunostatodovec'èunqualcosa,nonun tempoedunospa-ziomaunostatospiritualedirinato,dunque le due apparenti condizionicomebeneemaleprendonounsen-soedunanaturadiversa,unanaturatrascendente e non duale, una veraesperienza unitiva, l'unione del co-noscitorecon ilconosciutocheè l'e-sperienza detta di "connaturalità"dettaanchediAMORE,datocheque-sto è una continua unione tra cono-scitoreeconosciuto.Ilsensodituttoil contradditorio per chi è iniziato oricercatoredellaveritàèsuunpianodiversorispettoachinoncerca;cisideve guardare dentro e bisognacambiare,perfarequestol'otticadelbene e delmale va rivista sul piano

interiore, siamo noi tutti un grandeorganismo non separato ma appa-rentementediviso,nonesisteunfuo-risenonilvoleresserefuori,cheèilvoler essere succubi di abitudini di-struttive.Latradizioneciinsegnasindal principio che dobbiamo trovarel'armoniadeglioppostirappresentaticomedetto sopra dalle 2 colonne inapparenteantitesi,maessenzialmen-te inseparabilidalla loronaturauni-tiva data da chi passa attraverso diesse, l'uomochecomprendelanatu-ra interiore attraversando gli statideldualesupera lebarrieredelcon-flittoeviveilquieoradauomolibe-ro, questi come dicevano alcuni er-metisti "vive pellicano,muore da ci-gno,risorgedafenice".

Franco

Figura24–Colonne


Figura25–Thoth–AndyTimm


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IL RISVEGLIO INIZIATICO - Antico Rito Orientale di Misraim ... · sarà il momento essa entrerà...

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