IL RESTAURO DEGLI APPARATI DECORATIVI DI ......sud-est del prospetto est e sul muretto d’attico...

IL RESTAURO DEGLI APPARATIDECORATIVI DI PALAZZO MONTALBO

Studio pReliminaRe

PROGETTI

Regione Siciliana ●aSSeSSoRato dei Beni cultuRalie dell’ identità Siciliana ●dipaRtimento dei Beni cultuRalie dell’identità Siciliana ●

PROSPETTI | MOSTREPORTALI e BALAUSTRE | MENSOLE

CENTRO REGIONALEPER LA PROGETTAZIONEE IL RESTAURO

Regione SicilianaAssessorato dei Beni Culturali e Identità SicilianaDipartimento dei Beni Culturali e Identità SicilianaCEnTRO REGIOnALE PER LA PROGETTAzIOnE E IL RESTAUROe per le scienze naturali ed applicate ai beni culturali

© Tutti i diritti riservati

Luglio 2020

a cura diArch. Daniela Coco U.O. S11.3Arch. Lucia Ventura Bordenca U.O. S11.3In collaborazione con la U.O. S11.2 - Responsabile Arch. Giuditta Fanelli

Le foto A, B e C di pagina 17 fanno parte dell’archivio fotografico del CRPR

Progetto grafico ed impaginazioneGioacchino Manganowww.centrorestauro.sicilia.it

Le tavole inerenti i materiali costitutivi e lo stato di conservazionedei portali e delle balaustre sono state estratte dalla tesi di laureadell’arch. Eugenio Azzarello dal titolo “Progetto di restauro diPalazzo Montalbo a Palermo” - Università degli Studi diPalermo - Sede di Agrigento, Scuola politecnica, Dipartimentodi Architettura - Anno accademico 2016/2017.Tirocinio svolto presso il Centro Regionale per la Progettazionee il Restauro all’interno dell’Unità Operativa 3 - correlatoredella tesi arch. Giuditta Fanelli.

3pRoSpetti

Il palazzo ubicato ad angolo tra via dell’Arsenalee vicolo del Drago, e confinante sul lato orientalecon il rudere della Quinta Casa gesuitica e sullato settentrionale con un edificio condominialedi nuova realizzazione, è caratterizzato da unacomplessa volumetria architettonica che si muovein modo irregolare su tre elevazioni determi-nando prospetti dimensionalmente e formal-mente differenti. Il prospetto su via dell’Arsenale, esposto a sud,include un corpo edilizio tripartito centrale, dueportali in pietra posti simmetricamente ai lati, eun corpo di fabbrica basso che si allunga in modoasimmetrico sul lato ovest ed accoglie superior-mente la grande terrazza del piano nobile.L’esteso fronte architettonico lungo 61,57 metriè unificato alla base da una zoccolatura continua

in malta a finta pietra che svolta anche sul frontelaterale di vicolo del Drago. Il corpo tripartito posto al centro della compo-sizione è scandito verticalmente da false parasteed è coronato da un cornicione aggettante, alcentro, e da fasce piatte che si raccordano alleestremità con le false paraste perimetrali, nelleali laterali. Le aperture presentano inoltre elegantimostre in stucco color calcarenite e balconi conringhiere in ferro a “petto d’oca”. Alle estremità del prospetto si inseriscono i dueimponenti portali in pietra simmetrici e le so-prastanti balaustre corrispondenti alla grandeterrazza del Salone delle feste e al terrazzino d’at-tico del portale di ingresso.I prospetti laterali del palazzo non esibisconoconnotazioni architettoniche significative. Il pro-spetto orientale ricadente sul lungo atrio di in-gresso delimitato ad est dal muro alto di confinepresenta un avancorpo all’angolo sud-est, altofino alla quota del terrazzo d’attico del portaledi ingresso, e un fronte sul quale si aprono le fi-

Descrizione

4pRoSpetti

Il prospetto settentrionale del palazzo con espo-sizione all’interno della corte è invece caratteriz-zato dall’avancorpo di ingresso al palazzo aventeun grande portale con arco a tutto sesto sor-montato da un elegante balcone in pietra sago-mato con ringhiera in ferro a “petto d’oca”. Inelevato la grande portafinestra centrale e le duepiccole finestre laterali ne completano il disegnogeometrico. Per il resto il prospetto presenta unadistribuzione irregolare delle aperture. Anche lacorte interna, completamente trasformata per lademolizione della cortina edilizia che ne definivala originaria geometria e la costruzione al suoposto di un moderno condominio, non presentaelementi di interesse.

nestre e i vani porta del piano terra e i balconi apetto del primo ammezzato, e degli ambientidel piano nobile su cui è stato ricavato un se-condo piano ammezzato. In alto, all’angolo sud-est un terrazzino mette in vista una delle due fi-nestre rocaille risalenti alla prima fase costruttivadel palazzo. Sul prospetto occidentale di via delDrago su cui svolta lateralmente la terrazza delpiano nobile si aprono le finestre dei magazzinidel piano terra e dei servizi dei piani superiori.Sulla grande terrazza ricadono inoltre il prospettolaterale ovest con le due portefinestre incorniciateda mostre in stucco del grande Salone delle feste,e il prospetto meridionale dell’ala ovest del pa-lazzo, con aperture prive di decorazioni.

5pRoSpetti

6pRoSpetti

I prospetti non manifestano problematiche ditipo strutturale. Le tipologie di degrado riscon-trate interessano solo gli strati superficiali deiprospetti e sono in parte da correlare all’azionedegli agenti atmosferici e per la particolare ubi-cazione del palazzo all’azione dell’aerosol marinoe alle polveri provenienti dalle attività del portoe del cantiere navale posti nelle prossimità.Le superfici sono in generale interessate da de-positi diffusi di particellato atmosferico e da re-sidui di natura carboniosa, particolarmente con-centrati sulle modanature in stucco delle mostree sotto i balconi e stratificati sulle balaustre e iportali in pietra del prospetto principale di via

dell’Arsenale dove si riscontra anche la forma-zione di croste nere piuttosto aderenti.Le superfici lapidee dei due portali e della ba-laustra del terrazzo, su cui non sono stati mai ef-fettuati interventi conservativi, tranne un primointervento di pulitura e consolidamento che hariguardato nel 2012 esclusivamente il portale diingresso, manifestano una diffusa erosione cheha compromesso gran parte del modellato e haprovocato sul portale di ingresso la formazionedi solchi lungo i piani di sedimentazione deiconci litici. Questi presentano inoltre frattura-zioni, numerose scheggiature e diverse cavità chesugli elementi originali della balaustra della ter-razza sono determinate dalla perdita della matricefossile del materiale costitutivo di natura orga-nogena. Si riscontrano inoltre fenomeni di di-

Stato di conservazione

7pRoSpetti

sgregazione materica in corrispondenza delle cro-ste nere e delle colonizzazioni biologiche e lichenie muschi che interessano in modo più significa-tivo il falso portale di sinistra e i pilastri dellabalaustra. Si rilevano anche efflorescenze salineper la presenza di sali all’interno della porositàdel materiale.Evidenti processi di disgregazione materica e di-stacchi degli strati superficiali si riscontrano sullesuperfici ad intonaco per la presenza di umiditàda risalita e da infiltrazione. L’umidità prove-niente per capillarità dal sottosuolo ha provocatosu tutta la fascia basamentale dei quattro fronti,fino ad una altezza media di circa 1 mt da terra,la disgregazione e il distacco dello strato di into-naco di finitura. Sulla zoccolatura in malta delprospetto su via dell’Arsenale e su quello laterale

su vicolo del Drago la disgregazione interessaanche gli strati di supporto, sottostanti lo statodi finitura. Lungo lo zoccoletto in marmo deiprospetti interni del cortile si evidenzia anche lapresenza di colonizzazione biologica.L’umidità da infiltrazione determinatasi sulle su-perfici in elevazione in corrispondenza di ele-menti danneggiati e malfunzionanti del sistemadi raccolta e smaltimento delle acque piovane,ovvero lungo i chiusini di attici e terrazzi, i plu-viali e i canali di gronda delle coperture, ha cau-sato oltre ai fenomeni di disgregazione degli in-tonaci anche vistose alterazioni cromatiche eformazioni nerastre di natura biologica. In par-ticolare tali fenomeni si localizzano sulla cornicedi coronamento del corpo centrale e sui murid’attico delle ali laterali del prospetto principale,

8pRoSpetti

colarissima microfessurazione, diffusa in modoreticolare, che sembra interessare anche il sotto-stante strato di tonachino e che probabilmente èda imputare ai materiali e alle tecniche esecutiveadottati. Su tutta la fascia basamentale dei fronti stradalisi rilevano ancora macchie di varia natura (ver-nici, sostanze organiche) e numerose scritte van-daliche.Sulle modanature delle mostre in malta si evi-denziano inoltre depositi localizzati, attacchi bio-logici, la perdita in alcuni punti della finiturasuperficiale e, sulle mostre del piano ammezzatoe sul portale di ingresso al palazzo, un progressivoprocesso di disgregazione causato dalle acque me-teoriche con formazione di piccole lacune. Di-sgregazione e patine nerastre di probabile origine

alla base della balaustra della terrazza, all’angolosud-ovest del prospetto ovest, sul parapetto delterrazzino d’attico del secondo piano all’angolosud-est del prospetto est e sul muretto d’atticodell’avancorpo di ingresso del prospetto nord.Tracce di umidità si riscontrano anche sul pro-spetto ovest e alla quota del secondo piano delprospetto nord, dove l’infiltrazione di acqua sem-bra provenire dai tubi di scarico dei servizi igie-nici. Il dilavamento delle acque meteoriche hainoltre causato, in corrispondenza delle soluzionidi continuità delle copertine dei muretti d’atticoe dei pilastri della balaustra e lateralmente agliestradossi dei due portali, vistose alterazioni cro-matiche in presenza di ferri ossidati evidenti mac-chie di ruggine. Sulla finitura ad intonaco delprospetto principale si osserva inoltre una parti-

9pRoSpetti

biologica si riscontrano anche sulla mostra dellafinestra del primo piano dell’ala destra del pro-spetto causate dall'iinfiltrazione di acqua dalterrazzino soprastante. Anche le mensole e l’in-tradosso dei balconi in muratura sono interessatidal distacco e dalla disgregazione dello strato diintonaco di finitura a finta pietra e da alterazionicromatiche, depositi incoerenti e attacchi di na-tura biologica. nella medesima condizione ver-sano gli intradossi dei suoli in marmo dei balconidel secondo piano e, con maggiore concentra-zione, quello del balcone in muratura posto su-periormente al portale d’ingresso e l’intradossoin marmo del balcone del secondo piano, ambe-due del prospetto interno del cortile con esposi-zione a nord.Gli infissi in legno presentano un deterioramento

generalizzato caratterizzato dalla perdita dello stratoprotettivo e dalle alterazioni cromatiche e fessura-zioni del materiale costitutivo. Le porte e le rin-ghiere in ferro mostrano segni di ossidazione.

10pRoSpetti

mancanzaalterazione cromaticaFratturazione

Fronte di risalita

graffito vandalico

lacuna

colonizzazione biologica

disgregazione e scagliatura

distacco ed esfoliazione

deterioramento del materiale ligneo

ossidazione del materiale metallico

Vedi particolare portalee balaustra occidentale

prospetto SudPorzione 2

prospetto SudPorzione 1

taVolestato di conservazione

prospetto Sud Porzione 3

11pRoSpetti


Fronte di risalita

graffito vandalico

lacuna






Vedi particolare portalee balaustra occidentale

prospetto noRdPorzione 2



12pRoSpetti


Fronte di risalita

graffito vandalico

lacuna







prospetto oVeSt


13pRoSpetti


Fronte di risalita

graffito vandalico

lacuna






prospetti terrazza

prospetto eSt


MOSTRE

15moStRe

Il prospetto principale del palazzo è connotatodalle eleganti mostre in stucco che incornicianoi vani apertura dei piani in elevazione. Le mostrecolor ocra come il colore dei risalti a finta mura-tura e della pietra da costruzione dei due grandiportali laterali definiscono, in contrasto con ilrivestimento bianco delle superfici, la bicromiadel prospetto e la sua scansione verticale. Le mostre, distribuite in corrispondenza dei cin-que partiti, tre partiti centrali di altezza maggioree due partiti singoli corrispondenti alle ali laterali,si differenziano nei diversi livelli e si ripetononei partiti laterali, secondo uno schema di sim-metria assiale coincidente con il partito centrale.Le aperture del piano ammezzato sono contor-nate da filiformi cornici in stucco a sezione se-micircolare ad andamento rettilineo lungo i fian-chi, con estremi inferiori uncinati e orecchiaturesuperiori curvilinee rilevate verso l'alto, e misti-lineo sull'architrave, tra le mensole dei balconidel piano superiore.Al primo e al secondo piano le mostre, anchequelle del fronte occidentale relative al Salonedelle feste, assumono maggiore peso visivo perla presenza di ampie specchiature perimetrali diinquadramento, in origine color ocra come lecornici, e per l'aggettante coronamento superiore.Le specchiature perimetrali sono definite dastrette e piatte cornici rilevate in stucco che di-segnano nella parte superiore orecchiature lateralirettangolari con angoli svasati e, soltanto nellamostra centrale del secondo piano, curvilineeverso l'alto. Le cornici di coronamento con mo-danature ed elementi plastici in chiave qualimensole, bugne o conchiglie si differenziano aloro volta se assumono la configurazione definitada una parte superiore rialzata curvilinea, da

spioventi laterali a voluta verso l'alto o da unprofilo movimentato da volute convergenti acentro. Le mostre del secondo piano si differen-ziano ulteriormente per la presenza di una doppiacornice interna alla specchiatura perimetrale.Le aperture al piano della strada, ritagliate nel-l'alta zoccolatura e sottolineate dal profilo adarco a sesto ribassato, al contrario, non presen-tano alcun elemento decorativo. nessuna deco-razione anche in corrispondenza degli ingressi edelle numerose finestre dei prospetti laterali edel retroprospetto, eccetto le aperture dell'avan-corpo settentrionale di ingresso contornate dalarghe fasce piatte rilevate.Costituiscono una particolarità le due mostre e ibrevi tratti di cornici angolari e di coronamentoin stucco con decorazione rocaille oggi in partevisibili all'esterno del terrazzino del secondopiano, all'angolo sud-est del palazzo. Le decora-zioni sono riconducibili al primitivo prospettoorientale del palazzo che i lavori di ampliamentoeffettuati alla fine del XVIII secolo hanno inglo-bato nelle nuove edificazioni e che gli interventidi restauro a noi più recenti hanno portato inluce. Una delle mostre rimane racchiusa all'in-terno dell’edificio.

Descrizione

Da un esame visivo lo stucco appare costituitoda un impasto/malta di colore biancastro coninerti di media granulometria e da un sottilestrato di scialbo color ocra. Le irregolarità e leimperfezioni riscontrate nel modellato plasticosembrano attestare l'esecuzione in opera delledecorazioni.

Materiali e tecniche

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Le superfici in stucco sono in generale interessateda depositi di particellato, da patine nerastre diprobabile natura biologica e dalla presenza dicroste nere. Si riscontrano anche microfessura-zioni, fratturazioni e piccole mancanze ed evi-denti alterazioni cromatiche e scomparsa dellafinitura superficiale. Sulle mostre del piano am-mezzato, si rileva invece un progressivo processodi disgregazione con perdita di brevi tratti di cor-nice litoide per l’azione chimica di dissoluzionedeterminata dalle acque meteoriche che vengonoconvogliate dai soprastanti balconi. Fenomeni didisgregazione interessano anche la mostra della

finestra del primo piano dell’ala destra del pro-spetto ascrivibili in questo caso ad una probabileinfiltrazione di acqua dal terrazzino soprastante.Analoghe criticità si riscontrano sulla mostra delfornice d'ingresso del prospetto settentrionale,posta in corrispondenza di un balcone soprastantedove si rilevano vistose alterazioni cromatiche,fessurazioni, distacchi e disgregazione materica.La disgregazione ha causato inoltre la perditadello strato di finitura dei piedritti e di partedelle cornici modanate d'imposta. Sui risvolti in-terni, la mancanza dello strato di intonaco hamesso in luce le modanature in pietra sbozzatedel supporto murario.Le mostre del prospetto occidentale corrispon-dente al grande salone del piano nobile, conser-

vatesi solo nel timpano curvilineo di corona-mento presentano nella parte superiore evidentistratificazioni di particellato, patine scure e crostenere. Sulle parti reintegrate durante i lavori direstauro del passato, si rilevano invece fessura-zioni, disgregazione materica, alterazioni croma-tiche e perdita dello scialbo di finitura.


moStRe

17moStRe

Da un confronto delle mostre nella loro attualeconfigurazione con quella documentata dallefotografie di archivio (foto A, B e C) si osservanomodificazioni nel disegno del rilevato plasticoin stucco e nella cromia delle specchiature in-terne, che falsano la corretta lettura dell'origi-nario impianto decorativo.

A

B C

PORTALI e BALAUSTRE | MENSOLE

poRtali e BalauStRe | menSole19

Portali Sul fronte del palazzo orientato a sud,su via dell'Arsenale, i due portali sono sormontatida balaustre realizzati in materiale litico, contracce originarie di finitura a stucco ed intonaco. Il portale d'ingresso principale è ubicato sul latodestro del prospetto ed è costituito interamenteda conci lapidei squadrati. Il fronte esterno sicompone di una porzione basamentale, parastee cornicione aggettante con mezze paraste affian-cate. Le paraste presentano una modanatura alla basedel primo concio e un semplice capitello postoin sommità su cui poggia un dado di raccordocon le modanature della fascia superiore. Su que-st'ultima si trova la porzione terminale del por-

Descrizione tale, composta da un profondo cornicione spez-zato in aggetto sormontato da una balaustra. Sotto il cornicione si apre un grande fornice conarco a tutto sesto e archivolto, costituito da unaghiera di blocchetti modanati e due rinfianchicon specchiature posti al lati del concio di chiaveche circondano l'arco e sostengono le spinte la-terali. L'estradosso del profondo cornicione è ri-vestito con mattonelle in cotto di tipo artigianale,collocate in un primo intervento di restauro perintegrare ampie porzioni lacunose dell'originariorivestimento. Il fronte interno del portale si affaccia verso lo spa-zio di accesso al palazzo e presenta soltanto i concilitici dell'archivolto ammorsati alla direttrice dellaporzione di volta a botte, inserita nella controfac-ciata muraria che costituisce il corpo dell'ingresso. Il fornice ospita un cancello in ferro battuto conla parte superiore costituita da una rosta decorataa “ventaglio”.


Il portale, posto sul lato sinistro del prospetto,immette nel grande vano nel cosidetto arsenale,ed in realtà risulta essere un “falso portale, poichérealizzato per conferire uniformità ad un fronteedilizio ottenuto dall'accostamento di diversicorpi di fabbrica già esistenti. Si tratta di un por-tale realizzato con pietrame sbozzato e malta,dove soltanto alcuni blocchi litici scolpiti sonoammorsati al supporto murario: le paraste concapitello, la chiave dell'arco e la profonda corniceaggettante ad andamento spezzato. Anche questo secondo portale si compone di unarco a tutto sesto con ghiera modanata, rinfianchilaterali con specchiature e mezze paraste affian-cate ma, a differenza del suo gemello, il forniceè occluso da un tompagno in muratura in cui siapre un portoncino in legno.Balaustre Le due balaustre, alla quota del pianonobile, scandiscono le due estremità del prospettosu via dell'Arsenale e sono poste rispettivamenteuna nel piccolo terrazzo soprastante il portale diingresso principale e la seconda nella grande ter-

razza del Salone delle feste. Si tratta di parapetti composti da una serie dibalaustrini allineati su un basamento, intervallatida piedistalli e sormontati da una cimasa moda-nata solo sul fronte esterno. Ogni balaustrino ècomposto da una colonnina a sezione circolare,variamente modanata a colli di diverso diametro,avente alle estremità superiore ed inferiore unelemento a sezione quadrata. Sul fronte esterno,tutti i piedistalli sono ornati da una specchiaturain leggero rilievo e da mezzi balaustrini affiancati.Il fronte interno risulta liscio e privo di alcunadecorazione.La balaustra collocata nel piccolo terrazzo constadi quattro sequenze di pilastrini e cinque piedi-stalli: due sono collocati in corrispondenza deisottostanti piedritti del portale, uno al centro inallineamento con il concio di chiave e due sonoposti alle estremità. Sulla cimasa, nel corso divecchi interventi di restauro, è stata collocatauna copertina costituita da mattoni in cotto ditipo industriale.

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La balaustra della grande terrazza del salone dellefeste possiede, invece, otto sequenze di balaustrinie nove piedistalli in parte non originari. Pur-toppo, essendo stata oggetto di svariati rimaneg-giamenti nel corso del tempo, tutti i pilastrini,le cimase superiori e due piedistalli sono statisostituiti da altrettanti elementi in materiale liticoe la loro configurazione formale presenta anchequalche difformità (nelle modanature e nel nu-mero di elementi componenti la sequenza). Sututta la lunga cimasa non vi è posta alcuna co-pertina.Mensole Il prospetto orientato a Sud è scanditodalla presenza di tre diversi ordini di aperturecon balconi delimitati da parapetti in ferro bat-tuto a “petto d'oca”. Al piano ammezzato le aperture si aprono sumensole in materiale litico con pochissimo ag-getto, ornate da cornici modanate lisce (“balconea filo”). Al primo piano, invece, le portafinestresi aprono su un balcone di forma rettangolarecon piano di calpestio in lastra marmorea, le

cui dimensioni superano di poco quella dell'aper-tura dell'infisso dal quale vi si accede (“balconealla francese”), sorretto da tre semplici mensolecon modanature lisce. Le aperture del secondo piano, possiedono sol-tanto balconi con piano di calpestio in lastremarmoree, sorrette da mensole in ferro battuto.

poRtali e BalauStRe | menSole

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è, invece, costituto da pietrame informe di mediadimensione frammisto a malta di calce e mezzeparaste con mattoni in cotto. La porzione dellaghiera dell'arco a tutto sesto e dei rinfianchisono stati realizzati con malta di stucco ad imi-tazione della pietra. nell'estradosso del cornicione in aggetto delportale sinistro sono presenti lacerti dell'origi-nario rivestimento con mattonelle in cotto, orlatida malta lungo il bordo esterno, mentre in quellodel portale destro è presente un rivestimentocon mattonelle in cotto di recente fattura. Mensole Le mensole dei balconi al piano am-mezzato ed al primo piano sono realizzati in ma-teriale litico, con finitura a scialbo in malta dicalce e posti in opera secondo la più diffusa formadi tecnica costruttiva impiegata nelle fabbricherealizzate sino a circa un secolo fa: ovvero, lastrelitiche di adeguato spessore appoggiate su mensole(sempre litiche) incastrate nelle murature perime-trali portanti.

Portali e balaustre Da un primo riconosci-mento macroscopico, si è osservato che il prin-cipale materiale utilizzato per la costruzione delportale principale (sul lato destro del prospetto)è costituito da blocchi di calcarenite organogenascolpiti, ammorsati in profondità nel paramentomurario e allettati fra loro con malta di calce epiccoli frammenti di materiale fittile (mattoniin cotto). Tutta la superficie di finitura, molto probabil-mente in origine, era costituita da uno strato diintonaco di colore biancastro ad esclusione dellebalaustre dove invece sono presenti tracce di co-loriture giallastre e rossastre. Il “falso” portale (sul lato sinistro del prospetto)

Materiali e tecniche


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cellato atmosferico, terriccio, guano, residui dinatura carboniosa...) particolarmente concentratinei sottosquadri delle modanature e nelle por-zioni meno dilavate. nelle fasce modanate dellaporzione superiore dei portali e nell'intradossodei cornicioni in aggetto, sono maggiormentelocalizzati depositi coerenti, compatti e aderenti(croste nere) e alcune tracce di vecchie efflore-scenze saline migrate probabilmente dall'infiltra-zione di acque meteoriche. Sono state riscontrate,inoltre, colonizzazioni biologiche che riguardanoin modo più significativo il portale di sinistra ela soprastante balaustra. Gli interstizi dei mattoniin cotto dell'estradosso del cornicione in aggettoe la base dei balaustrini sono interessati da vege-tazione superiore poco radicata. Lungo i piani di sedimentazione dei conci liticisono stati rilevati dei profondi solchi, specie sulleporzioni basamentali dei piedritti, causati da unadiffusa erosione che ha compromesso pesante-

Portali e balaustre Il rilevamento macroscopicodello stato di conservazione dei diversi manufattiè stato condotto secondo le principali forme ditipologie di alterazioni e degradi stabilite nellenorme UnI 11182 del 2006. I due portali e le balaustre si presentano in cattivostato di conservazione in quanto non sono statimai oggetto di alcun intervento di restauro con-servativo, ad eccezione di alcune prime opera-zioni di pulitura e consolidamento, disinfesta-zione e disinfezione effettuate nell'anno 2012soltanto nel portale d'ingresso principale e nellasoprastante balaustra. Sulle superfici lapidee dei portali e delle balaustresono presenti depositi incoerenti diffusi (parti-



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mente la conservazione materica delle modana-ture. A questo si aggiungono fenomeni di di-gregazione e polverizzazione diffusa, congiuntaa scagliature, fratturazioni, scheggiature e svariatecavità dovute anche alla perdita della matricefossile del materiale costitutivo di natura orga-nogena. Sono stati inoltre individuati depositisuperficiali, parzialmente coerenti, costituiti damacchie, ridipinture, incrostazioni, concrezionie sostanze sovramesse. La ricognizione ha anchemesso in luce la presenza di vecchie stuccature eintegrazioni in malta, non storicizzate ed in-compatibili con la natura dei manufatti, eseguitenel corso del tempo. Si sottolineano in partico-lare quelle in malta cementizia nella porzionesuperiore della balaustra del portale principale,realizzate allo scopo di costituire il livellamentodel piano di posa per la copertina di mattoni incotto e quelle lungo tutta la cimasa inferiore deibalaustrini. Le superfici di finitura ad intonaco sono an-ch'esse interessate dalle analoghe alterazioni edegradi riscontrate sui materiali lapidei, anchese sono maggiormente caratterizzate da una dif-fusa lacunosità che a tratti mette in luce ampie


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porzioni del sottostante supporto litico. Anchele finiture a stucco sono nelle stesse condizionia cui si aggiungono corpose mancanze, comequelle nella ghiera modanata o nelle mezze pa-raste appartenenti del portale sinistro, che met-tono a nudo il pietrame sbozzato ed i mattoniin cotto impiegati per la loro realizzazione. Vanno segnalate, ancora, le mancanze di duebalustrini nel terrazzino d’attico del portale de-stro e di alcune porzioni litiche di limitate di-mensioni che, però, non compromettono signi-ficativamente l'unità di lettura dei manufatti,

come ad esempio quelle delle porzioni basamen-tali del portale sinistro o le cavità presenti neiconci basamentali del portale destro. Ed infine, si è osservata l'ossidazione metallicasulle superfici del cancello e della rosta in ferrobattuto del portale destro, probabimente causatadalla mancanza di manutenzione ordinaria.

Mensole Le mensole dei balconi si presentanoin discrete condizioni, essendo state oggetto diinterventi conservativi nei lavori dei prospetti.Tuttavia, sono state rilevate diffuse alterazioni e


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modesti degradi inerenti la presenza di depositisuperficiali incoerenti, specialmente nelle mo-danature poco dilavate, una diffusa esfoliazioneed alterazione cromatica dello strato di scialbo,modeste fessurazioni e scheggiature del materialelitico. In particolare, su alcune mensole del lato destrodel prospetto sono state osservate tracce di umi-dità, efflorescenze saline e colonizzazione biolo-gica, associate alla disgregazione e decoesione

del materiale costitutivo, causate da infiltrazionidi acque meteoriche ruscellate dal piano di cal-pestio dei balconi che interessano anche il pa-ramento murario adiacente.


27poRtali e BalauStRe | menSole

L’INTERVENTO DI RESTAURO

l’inteRVento di ReStauRo31

operazioni di spolveratura, con riferimento allacollocazione originaria e la mappatura degli stessisu opportune tavole tematiche.Seguirà quindi la messa in sicurezza per cui èprevisto il preconsolidamento dell'intera super-ficie per il ristabilimento parziale dell'adesionee della coesione del materiale litico e litoideprima delle operazioni di pulitura e della even-tuale dismissione degli intonaci di rifacimentodei prospetti, mediante applicazione di adeguatiprodotti consolidanti.Preliminarmente alla eventuale dismissione degliintonaci di rifacimento dei prospetti si preve-dono - nei casi di fratturazioni, lesioni e scaglia-ture - la sigillatura provvisoria con funzione con-servativa con malte a base di calce idraulica e,nel caso di elementi plastici o porzioni di super-ficie instabili a rischio di caduta, il bendaggio disostegno temporaneo con velatino, garze o telee resine acriliche e/o a maggiore protezione lapuntellatura provvisoria.

Pulitura e Rimozione L'intervento di puliturafinalizzato alla eliminazione di depositi superfi-ciali coerenti, sostanze e macchie di varia natura,scialbi, incrostazioni, concrezioni calcaree e cro-ste nere, prevede l'applicazione di impacchiemollienti ed assorbenti di polpa di cellulosaimbevuti di acqua deionizzata eventualmente insoluzione con blandi tensioattivi o con prodottichimici specifici o di miscele di solventi organicie inorganici, con concentrazioni e tempi di con-tatto adeguati al grado di igroscopicità delle su-perfici, seguiti da tamponature di acqua deio-nizzata e completati da rifinitura meccanica abisturi.nei casi di residui compatti e spessi di depositicoerenti, croste nere e scialbi non eliminati conil trattamento di pulitura con impacchi, si potràprocedere con la rifinitura finale delle superfici

L'intervento di restauro conservativo è finalizzatoalla rimozione dei materiali estranei presentisulle superfici, alla messa in sicurezza e il conso-lidamento del materiale costitutivo di natura li-tica e litoide ed alla restituzione dell'unitarietàdi lettura della partitura decorativa originariaanche rimuovendo le parti risultate difformi dalconfronto con la documentazione fotografica diarchivio. L'esecuzione di saggi stratigrafici e di restauroprevisti in corso d'opera consentirà l'individua-zione delle finiture materiche e cromatiche ori-ginali e la valutazione del loro stato di conserva-zione per cui indirizzare in modo mirato la sceltadelle adeguate tecniche e modalità di interventoda adottare. Ove si renderanno necessari ulterioriapprofondimenti, si procederà anche con inda-gini diagnostiche specifiche a supporto delle di-verse operazioni di restauro che come da pro-gramma saranno eseguite per fasi come di seguitodescritte.

Operazioni preliminari di restauro Prelimi-narmente alle diverse operazioni di restauro siprevede la spolveratura superficiale dell'interasuperficie con pennellesse morbide e aspiratoreper la rimozione del particellato superficiale in-coerente diffuso o parzialmente coerente mag-giormente concentrato nei sottosquadri e l'aspor-tazione puntuale delle efflorescenze saline, ovepresenti. Contestualmente si prevede la ricognizione deglielementi litici e litoidi, con fratture scomposteo instabili a rischio di caduta, e l'archiviazionedei distacchi eventualmente avvenuti durante le

L'intervento di restauro

l’inteRVento di ReStauRo32

litiche e litoidi perfettamente integre, ed effetti-vamente interessate dal fenomeno, mediante mi-crosabbiatura con una pressione di esercizio ade-guata utilizzando polveri abrasive di durezzainferiore a quella del materiale trattato.Contestualmente alle fasi di pulitura si procederàcon gli interventi di disinfezione per le superficiinteressate da patine e alterazioni cromatiche as-sociabili alla probabile presenza di colonizzazionibiologiche, da microflora e da deiezioni animalitramite applicazione di idonei biocidi in solu-zione a largo spettro e a lunga azione inibentelo sviluppo e la crescita degli agenti biodeterio-geni e che non comportino alcuna alterazionealla superficie interessata, con adeguati tempi diapplicazione seguiti dalla completa rimozionemeccanica dei residui chimici ed organici.Per la rimozione di vecchie stuccature eseguitenel corso di precedenti interventi restaurativicon malte incompatibili con la natura del ma-nufatto e che hanno perduto nel tempo la lorofunzione conservativa ed estetica o di integra-zioni plastiche incongrue e difformi rispetto laconfigurazione originaria per disegno, materialee cromia si procederà in modo controllato e stra-tigrafico mediante strumentazione meccanicaadeguata avendo cura di non comprometterel'integrità materica delle superfici litoidi contigueanche con velinature di protezione.Si prevede altresì, la rimozione degli elementi estra-nei presenti sulle superfici come parti residue divecchi impianti elettrici esterni (perni, chiodi, fer-macavi) o quant'altro eventualmente rinvenuto.

Consolidamento Il consolidamento risolverà idifetti di coesione e di adesione superficiale, tragli strati costituenti il corpo del manufatto litoideo tra il manufatto litoide e il supporto murarioal fine di ricostituire le caratteristiche fisico-mec-caniche dell'intero sistema costitutivo. Si prevede

il ristabilimento della coesione ed adesione su-perficiale in presenza di disgregazione, esfolia-zione e/o polverizzazione mediante impregna-zione con adeguati prodotti consolidanti.Per il ristabilimento della coesione ed adesionetra gli strati costituenti il corpo del manufattolitoide o tra il manufatto litoide e il supportomurario nei casi di distacchi fessurazioni e frat-ture si prevedono infiltrazioni di miscele ristrut-turanti a base di calce idraulica e resine acriliche,a basso peso specifico, o di adeguati adesivi riem-pitivi per il totale riempimento dei vuoti interni,sigillando le fessurazioni con malte provvisorieal fine di evitare fuoriuscite di malta e puntel-lando eventuali aree più deboli.La riadesione di frammenti, scaglie e fratture dipiccole e medie dimensioni di materiale litoidecon resine acriliche o epossidiche bicomponentio malte a base di calce idraulica opportunamentecaricate e microperni di ancoraggio in vetroresinao in acciaio inox di adeguate dimensioni, previaaccurata pulitura delle interfacce e opportunapredisposizione degli eventuali fori di alloggia-mento dei perni.

Riconfigurazione e protezione Per le frattura-zioni e le piccole lacune presenti sulle superficilitiche e litoidi si prevedono stuccature con malteconfezionate in cantiere a base di calce idraulicae inerti desalinizzati e di adeguata granulometriacon eventuale aggiunta di pigmenti o terre na-turali per il raggiungimento della cromia desi-derata. Le stuccature dovranno essere adeguata-mente rifinite in accordo alla texture dellesuperfici originarie.Per la riconfigurazione plastica in corrispon-denza di mancanze o di alterazioni formali delmodellato (cornici, modanature o elementi fi-gurativi) si prevede dopo l' attenta dismissionedelle parti formalmente alterate, la modellazione

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in opera con malte confezionate in cantiere abase di calce idraulica e inerti desalinizzati e se-lezionati adeguatamente per il “corpo” o e per la“finitura” ed eventuali armature interne in ma-teriale leggero e resistente o quant’altro possaconferire maggiore resistenza al corpo e/o ade-renza al supporto, al fine di restituire una correttae unità di lettura all'apparato decorativo esternodel manufatto architettonico sulla scorta delladocumentazione grafica e fotografica di archivioesistente.Si prevede infine la protezione superficiale e larevisione cromatica mediante scialbo semico-prente a base di calce, addizionato con pigmentiin polvere o terre naturali di adeguata cromiache consenta di ridurre la penetrazione delle so-luzioni acide, saline e degli inquinanti gassosi,nonchè l’adesione di materiale particellato limi-tando i pericoli di alterazione del materiale co-stitutivo. Il tutto finalizzato anche per il raggiun-gimento di una adeguata equilibratura cromaticatra le superfici litiche e litoidi originali, le stuc-

cature, le integrazioni di nuova realizzazione etra tutte le mostre in malta e le componenti inpietra della compagine architettonica.Documentazione L'esecuzione delle diverse ope-razioni secondo quanto previsto e verificato incorso d'opera alla luce delle specificità conserva-tive emerse saranno accompagnate da una ade-guata documentazione grafica esplicativa le tec-niche di intervento, la mappatura del degrado ela localizzazione delle metodologie d'interventoe da una documentazione fotografica effettuataprima dell'intervento, durante e dopo la sua con-clusione.

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IL RESTAURO DEGLI APPARATI DECORATIVI DI ......sud-est del prospetto est e sul muretto d’attico...

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