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LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA “S. Maria della Pace” Frati Minori Cappuccini di Palermo Giornalino non commerciabile N° 25 anno X, 23/11/2014 Indirizzo mail [email protected] www.parrocchiasantamariadellapace.it Il Regno di Dio e la sua venuta E’ il messaggio di Gesù. Nulla a che fare con le monarchie di ogni tempo: «Non sono venuto per comandare ma per servire» (Mc 10,45). E’ il suo “manifesto”. Le “Beatitudini” fanno del governo di Dio “la favola” nel cuore, reame dove attualizzare il vangelo d’amore che si fa servizio, e rende gli uomini “regali”, come Dio. Fino all’anno 1000 avanti Cristo, Israele era retto da un governo “teocratico”, cioè Dio in persona si prendeva cura delle Tribù, che, in fraternità (“anfizionia”), per fronteggiare le emergenze, eleggevano i capi (“Giudici”), che, a fine mandato, ritornavano nell’anonimato, perché la Sovranità sul Popolo apparteneva esclusivamente a Iahwè. Con Samuele, profeta e ultimo “Giudice”, ci fu la “svolta” in senso monarchico. Il Popolo pretese il re, per essere come le genti confinanti, e, secondo il racconto biblico, a malincuore Dio lo concesse (Cfr 1Sam 8,1-22). Le catastrofi, previste dal Profeta, si avverarono molto presto. I “nuovi” governanti e i monarchi successivi si rivelarono infatti fallimentari, perché, nell’ansia di volere accrescere prestigio e ricchezze, disattesero le esigenze del Popolo. Saul, David, Salomone… e Roboamo, pur mitici, vengono ricordati negativamente, dagli Scrittori “deuteronomisti”, per l’esagerato prezzo pagato in spargimento di sangue, a salvaguardia del loro regno. Iniziò da subito la decadenza con lo “scisma”, consumato dai due piccoli Stati: il Regno di Israele con capitale Samaria e quello di Giuda che mantenne Gerusalemme a capoluogo (Cfr 1Re 12,16-33). Frazionati e indeboliti, divennero facile preda dei grandi Imperi confinanti: quello Assiro, con reiterate incursioni da Nord, fagocitò nel 722 il regno di Samaria e il Babilonese, in vorace espansione da Est, nel 587, assediò e distrusse Gerusalemme trasformando l’intera area in campo di battaglia per i bellicosi confronti con l’Impero egiziano. Il “sogno” del “Regno di David”, vaticinato da Natan “intramontabile” e con il discendente, eletto a rango di “Messia” dominatore immortale su tutti i Popoli, alimentò, per l’intero millennio, le speranze d’Israele, anche nei momenti più tragici, per l’atavica convinzione di dichiararsi “Popolo eletto”.

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LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA “S. Maria della Pace”

Frati Minori Cappuccini di Palermo Giornalino non commerciabile N° 25 anno X,

23/11/2014 Indirizzo mail [email protected]

www.parrocchiasantamariadellapace.it

Il Regno di Dio e la sua venuta

E’ il messaggio di Gesù. Nulla a che fare con le monarchie di ogni tempo: «Non sono venuto per

comandare ma per servire» (Mc 10,45). E’ il suo “manifesto”. Le “Beatitudini” fanno del governo di Dio “la favola” nel cuore, reame dove attualizzare il vangelo d’amore che si fa servizio, e rende gli uomini “regali”, come Dio. Fino all’anno 1000 avanti Cristo, Israele era retto da un governo “teocratico”, cioè Dio in persona si prendeva cura delle Tribù, che, in fraternità (“anfizionia”), per fronteggiare le emergenze, eleggevano i capi (“Giudici”), che, a fine mandato, ritornavano nell’anonimato, perché la Sovranità sul Popolo apparteneva esclusivamente a Iahwè. Con Samuele, profeta e ultimo “Giudice”, ci fu la “svolta” in senso monarchico. Il Popolo pretese il re, per essere come le genti confinanti, e, secondo il racconto biblico, a malincuore Dio lo concesse (Cfr 1Sam 8,1-22). Le catastrofi, previste dal Profeta, si avverarono molto presto. I “nuovi” governanti e i monarchi successivi si rivelarono infatti fallimentari, perché, nell’ansia di volere accrescere prestigio e ricchezze, disattesero le esigenze del Popolo. Saul, David, Salomone… e Roboamo, pur mitici, vengono ricordati negativamente, dagli Scrittori “deuteronomisti”, per l’esagerato prezzo pagato in spargimento di sangue, a salvaguardia del loro regno. Iniziò da subito la decadenza con lo “scisma”, consumato dai due piccoli Stati: il Regno di Israele con capitale Samaria e quello di Giuda che mantenne Gerusalemme a capoluogo (Cfr 1Re 12,16-33). Frazionati e indeboliti, divennero facile preda dei grandi Imperi confinanti: quello Assiro, con reiterate incursioni da Nord, fagocitò nel 722 il regno di Samaria e il Babilonese, in vorace espansione da Est, nel 587, assediò e distrusse Gerusalemme trasformando l’intera area in campo di battaglia per i bellicosi confronti con l’Impero egiziano. Il “sogno” del “Regno di David”, vaticinato da Natan “intramontabile” e con il discendente, eletto a rango di “Messia” dominatore immortale su tutti i Popoli, alimentò, per l’intero millennio, le speranze d’Israele, anche nei momenti più tragici, per l’atavica convinzione di dichiararsi “Popolo eletto”.

Farneticanti aspettative che il “nuovo” di Gesù intese capovolgere: il suo non era un regno per dominare, ma per servire le genti e garantire di Dio l’amore

incondizionato, perché annunciato“Padre” di tutti gli uomini. Il messaggio fu subito accompagnato dai “segni” di solidarietà, fino alla compromissione con i peccatori e i sofferenti di ogni specie, pericolosa per i benpensanti farisei, e con l’intento esplicitato di debellarne l’infelicità, offrendo a ciascuno la “condizione di figlio”. Questa è l’ottica delle parabole del “Regno”, assimilato da Cristo ai modelli desunti dalla quotidianità: “il seme gettato nella terra e le conseguenti quattro differenti risposte del terreno”; “la rete che il pescatore getta nel mare per raccogliere pesci e che tuttavia si imbatte anche in

quelli marci”; il racconto del “frumento condizionato a crescere con la zizzania”; e la “parabola dei talenti” o di quella delle “dieci vergini”, cinque delle quali “sagge” e le restanti “stolte” se nella notte vanno incontro allo Sposo “con le lampade che si spengono”. E’ tuttavia nell’ultima parabola, che Matteo svela il modo “nuovo” di appartenenza e di costruzione del Regno: quella che impropriamente viene indicata “del giudizio finale”. Il racconto è preesistente nei Testi talmudici, che sottolineano il giudizio dei pagani da parte di Iahwè sulla base della Legge di Mosè. Rivisitato dall’Evangelista, viene cambiato nell’adozione del parametro discriminatorio, il “nuovo” sarà il comportamento tenuto nei confronti del prossimo: «Io ho avuto fame - dirà il Re - e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,35). Il Regno in tal modo si rende vicino e, per la sua attuazione, è sufficiente rendersi partecipi. Il monito è severo per quanti, nella loro vita, non si saranno accorti degli “ultimi” e dei poveri della terra.

Frà Domenico Spatola

Occhi

Perle i tuoi occhi a trasmigrare luce: specchio tua anima in visioni che mondi, lontani eppur intimi, fondono ideali, ritrovati amici

Fra’ Domenico Spatola

L’Avvento è tempo della speranza e dell’attesa

Il 30 novembre prossimo, giorno che, in altri anni, la liturgia dedica alla festività di sant’Andrea Apostolo, ricomincia “uno dei tempi” che la Chiesa definisce “forti” (l’altro sarà la “Quaresima”). “Forti” vengono dunque pretese la sensibilità e l’emozione per vivere, in

maniera spiritualmente intensa, la nascita del Redentore, convenzionalmente datata il 25 dicembre e l’altra venuta, che l’Apocalisse identifica, alla fine della storia, nelle mistiche “nozze” di Cristo e della Chiesa. “Nel frattempo” la Sposa, dallo Spirito Santo viene costantemente preparata all’incontro, con i doni della carità e della preghiera, celebrate nelle “quattro Domeniche” preparatorie, con riflessioni sui temi della Salvezza, desunti dalla Storia d’Israele, e proiettati nell’“Eschaton” (“compimento”) del Regno, che si visibilizza nell’oggi della fede. Questa, mediata nel suo svelarsi dai modelli che la Bibbia addita, trova nel Cristo e nell’Incarnazione l’apice dell’ottimismo del Dio/Creatore. “Avvento” dunque come vigilanza. E Isaia, identificato come “Proto-evangelista” con il suo messaggio di grande attesa, diventa l’Autore dell’Antico Testamento più letto in questo periodo liturgico. Altri modelli saranno desunti dal Vangelo, sopratutto quanto attiene alla Vergine Maria, la cui festa più significativa “l’Immacolata Concezione” non a

caso cade nel cuore dell’Avvento. A seguire si rivelerà preziosa la “testimonianza” del “Precursore” Giovanni Battista, il testimone credibile perché non è “canna sbattuta dal vento” (Mt 11,7), bensì “il più grande tra i nati da donna” (Ib.11,11). Esemplare per fedeltà e consegna ai “grandi silenzi”, san Giuseppe, protagonista nei “sogni”, testimonierà “nella notte” la fede incrollabile, fino al totale dono della sua esistenza, a servizio della Redenzione. Non mancano inoltre le evocazioni della spensieratezza e delle prime curiosità della nostra infanzia: i presepi, come paesaggi dello spirito, gli alberi di Natale a tripudio della luce, e tutto quanto potrà costituire non una semplice parentesi alla

depressione del momento economico e sociale, ma qualcosa che alimenti in noi sentimenti di felicità. L’Avvento è dunque “opportunità” (Kairòs) che va colta e non dissipata ogni anno che ritorna “nuovo”, se non altro per l’anagrafe impietosa che ne avrà aggiunto un altro alla nostra età, più consapevole…

Il Parroco

Candore

Come neve dell’alte cime tuo candore, o Vergine Maria, d’amore attrasse sguardo divino che vi pose sua grazia in tenerezza e fiore a pudore umano e nostalgico di tua bellezza.

Fra’ Domenico Spatola

AVVISI E NOTIZIE

• Domenica 23 Novembre alle ore 11:00 in occasione della Festa di Cristo Re, la Gioventù Francesca rinnoverà

la promessa.

• Il 30 Novembre, prima domenica d’avvento, alle ore 09:30, durante la messa dei bambini della prima

comunione, le Catechiste dichiareranno il loro impegno di fedeltà all’annuncio del Vangelo.

• Sabato 29 Novembre alle ore 17:30 inizia, con la recita del rosario, la celebrazione eucaristica e una riflessione

mariologica, la novena dell’Immacolata.

• E’ possibile prenotarsi, in ufficio parrocchiale tutti i giorni dalle 17 alle 19:30, per delle visite Specialistiche che si

effettueranno presso il nostro Poliambulatorio della Missione San Francesco:

Densitometrie ossea e Visita Ortopedica: 25/11/2014 dalle ore 9,30 alle 11,30 - ( Max 15 Visite ).

Nutrizionista: 26/11/14 ore 9,30 - Dott.ssa La Barbera Antonella - (Max 7 Visite).

Test Audiometrico: 10/12/2014 ore 09:30 – Careri Francesco ( Max 10 Visite )

Inoltre è possibile prenotarsi presso gli studi personali, da concordare in ufficio Parrocchiale, con il prof. Darwin Melloni

(visite e accertamenti Urologici), con il Prof. Cupido Gianfranco (Visite e Accertamenti Otorino) e con il Dr. Caruso

Giancarlo (Visite Odontoiatriche).

SI AVVISA CHE PER TUTTI I GIOVEDÌ SARÀ PRESENTE NEL POLIAMBULATORIO DELLA MISSIONE SAN FRANCESCO PER I

NOSTRI INDIGENTI ASSISTITI, IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE DR. MARIO GRAZIANO DALLE 10:00 ALLE 12:30.

CONCERTI IN PARROCCHIA

Domenica 23 Novembre alle ore 19:00 Concerto del 90100 Guitar

Duo (Nicolò Renna e Antonino Argento) che eseguirà musiche di E.

Granados, E. Gismonti, P. Bellinati A. Piazzolla, ecc……

Domenica 30 Novembre alle ore 19:00 Concerto dell’Orchestra

“Panormus Philarmoniker” diretta dai Maestri Alessandro

Puleo e Chiara Casà, eseguirà:

- Divertimento per archi in Re Magg. di Mozart

- Concerto di V. Bellini per “Oboe e orchestra d’archi”

- Sinfonia n. 25 in Sol min di Mozart