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Anno XX n.160 Novembre 2012 Il Regno dei Cieli è simile ad una rete gettata in mare… (Mt 14,6) Rivista Parrocchiale

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Anno XX n.160 Novembre 2012

Il Regno dei Cieli è simile ad una rete gettata in mare…

(Mt 14,6)

Riv

ista

Par

rocc

hial

e

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La Voce di Bianco

Notiziario di

Formazione ed Informazione

della Parrocchia ‘Tutti i Santi” di Bianco

Anno XX, N. 160, Novembre 2012

Direttore Responsabile Padre Aldo Bolis

Impaginazione Grafica Arch. Bruno Brancatisano

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tutti coloro che inviano un articolo di poterlo “vedere ed avere” pubblicato sul

giornalino parrocchiale.

SOMMARIO

ARTICOLI & RUBRICHE * L’Editoriale di p. Aldo pag.3

*La Bibbia (Ezechiele - prima parte)

(Tommaso Scordino) pag. 4-5

*Viaggio attraverso i segni che Gesù ci dona.

(Antonio Morabito) pag.6-7

*Medjugorie … (Giulia Ceratti) pag. 8-9

*Gli effetti della grazia del perdono.

(Valentina Bivera) pag.10-11

*Festa della Madonna del Rosario pag.12

*Gli 80 anni di p. Achille

(Rosario Papasergio) pag.12

* Raccontando si impara :

(Modestino Alessi) pag. 13

*La Festa del Ciao

(Antonio Bartolo) pag.14

*Buon Riso fa Paradiso

(Antonio Morabito) pag. 15

* Guardando verso il tetto del Santuario

(Enzo Misuraca) pag.16

*Calendario 2012-2013 pag. 17

*Notizie dal mondo cattolico

(Vincenzo Muscolo) pag.18

* Anagrafe, bilancio,calendari pag. 19

*Notizie Flash pag. 20

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p. Aldo 0964 911558 – Cell. 340 86.14.384

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Scordino Tommaso 0964 913250

Reverende Suore 0964 911416

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Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo;so la tua

viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: Dammi il tuo cuore. 2

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Alla riscoperta della bellezza della fede a cura di p.Aldo

“Carissimi fratelli,

vi scrivo per incoraggiarvi ad accogliere con amore,

disponibilità e dedizione l’anno della fede iniziato

quest’oggi 11 ottobre. Lo ha voluto il Papa Benedetto

XVI per risvegliare la nostra fede, lì dove dorme; per purificarla, lì

dove convive con forme di vita sbagliate; per incoraggiarla, lì

dove sta riprendendo forza e vigore; per confermarla, lì dove

essa è già robusta e costituisce per chi la vive fonte di gioia e

motivo di vanto; per spingere ad annunciarla, lì dove è chiusa

nell’ambito della propria individualità, o della propria comunità, o

del proprio gruppo di appartenenza....” Con queste parole inizia la lettera pastorale che il nostro vescovo ci ha consegnato all’apertura dell’anno della fede. Auspichiamo e ci impegniamo con buona volontà e entusiasmo affinchè gli obiettivi indicati possano essere raggiunti nei diversi ambiti, con la piena consapevolezza, però, che essi dipendono non solo dalla nostra operosità, ma prima ancora dall’azione della grazia divina, da ottenere con la preghiera e il sacrificio. Auspico vivamente che nel corso di questo anno la bellezza della fede sia sperimentata sempre di più, e da parte di un numero di fedeli sempre maggiore. Grazie al cielo negli ultimi tempi ho avuto modo di ascoltare spesso la testimonianza, commossa e gioiosa, di persone (soprattutto adulte) che hanno avuto il dono di “ri-gustare” il vangelo o i sacramenti o la preghiera... Anche le testimonianze e le catechesi del card. Comastri (che

abbiamo iniziato ad utilizzare il martedì) ci permettono di focalizzare meglio e con più chiarezza la ricchezza che la fede ci dona. Qualcuno, in particolare, mi ha sollecitato perché si faccia di più per “svelare” la ricchezza della messa, vero tesoro della nostra vita di fede. Certamente anche le tappe “eucaristiche” del pellegrinaggio di Medjugorie (vedi articolo interno) ci sono di aiuto per questo obiettivo, come pure la diffusione del libretto sulla messa di Catalina Rivas (disponibile in parrocchia per chi lo desidera). Si pensa perciò di dedicare nei prossimi mesi alcune pagine del giornalino parrocchiale per far

conoscere le parti più significative.

****** Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. 3

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La

Bibbia

(Ezechiele, XXXIII libro) -prima parte-

a cura di Tommaso Scordino

Continuiamo la nostra catechesi biblica trattando del terzo dei “profeti maggiori”:

Ezechiele “Dio rende forte”. Poco più che ventenne, di qualche decennio più giovane di

Geremia, si stava preparando al sacerdozio per servire nel Tempio come, prima di lui,

aveva fatto suo padre; ma, a seguito della resa di re Ioiachin all’esercito babilonese

avvenuta nel 597 a.C., fu esiliato assieme a diecimila uomini tra cui funzionari, soldati e

artigiani: “Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in

numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della

terra” (2Re 24,14). L’esilio in Babilonia, che lo teneva lontano da Gerusalemme, sembrava

come la fine di ogni sua speranza di realizzare il ruolo di sacerdote. Ma, quando Ezechiele,

ancora in esilio, raggiunse il suo trentesimo anno, età particolarmente importante per poter

assumere la funzione di sacerdote: “dai trent’anni fino ai cinquant’anni, di quanti fanno

parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno” (Numeri 4,3), Dio lo

chiamò al suo servizio: “Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di

ribelli, che si sono rivoltati contro di me…..Tu dirai loro: Dice il Signore Dio. Ascoltino o

non ascoltino - dal momento che sono una genia di ribelli -, sapranno almeno che un

profeta si trova in mezzo a loro” (2,3-5). La vocazione fu accompagnata da una visione che

caratterizzerà l’intero arco del suo ministero, proprio come era successo,

centocinquant’anni prima, per Isaia: “Nell’anno trentesimo, nel quarto mese, il cinque del

mese, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del fiume Chebar, i cieli si aprirono ed

ebbi visioni divine. Era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachin, il cinque del

mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzì, nel paese dei

Caldei, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.” (1,1-3). Ezechiele

fu il primo profeta che, ricevuta la chiamata, svolse la sua missione fuori dai confini storici

del popolo dell’Alleanza per cui l’evento rappresenta una singolare novità nella tradizione

di Israele. Fu il profeta di un rinnovamento profondo e fece presentire l’annuncio del

mistero di Gesù, come scriverà Giovanni nel Vangelo:

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non ricommettere più, non ti permetto di non amarmi. 4

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“Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1,29). Fu anche

il teorico della responsabilità individuale: la salvezza di un individuo non dipende dal

comportamento dei suoi antenati, benché il concetto della responsabilità collettiva all’epoca

fosse predominante: “Mi fu rivolta questa parola del Signore: Perché andate ripetendo

questo proverbio sulla terra d’Israele: I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei

figli si sono allegati? Com’è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio, voi non ripeterete

più questo proverbio in Israele” (18,1-3 ). La sua attività profetica non è di facile

individuazione perché varie sono le interpretazioni circa l’ambiente in cui Ezechiele la

svolse. Comunque, nel 586, anno della caduta di Gerusalemme nelle mani di

Nabucodonosor, Ezechiele cambiò totalmente la sua attività profetica e la sua predicazione:

dagli avvertimenti e dalle minacce passò al conforto e all’esortazione. In esilio, dopo i

primi disagi, gli Ebrei, nella convivenza civile e religiosa, cominciarono a riorganizzarsi

secondo i compiti loro assegnati o imposti e, malgrado la massa si lasciasse trascinare dalle

illusioni dei tanti falsi veggenti, i quali assicuravano a tutti divina benevolenza per cui

nessuno si curava più dei comportamenti morali e di una sincera pratica al culto verso Dio,

non smetteranno mai di preoccuparsi e interessarsi della loro terra e di sperare che gli

oppressori potessero subire una disfatta e, quindi, per loro, si aprisse la via del ritorno in

patria. Avevano, infatti, la convinzione che la loro città santa non sarebbe potuta rimanere

per molto tempo sotto il dominio dell’occupazione pagana e mai sarebbe potuta essere

distrutta e annientata, tantomeno scomparire: “Tu, figlio dell’uomo, il giorno in cui toglierò

loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l’amore dei loro occhi, la brama delle loro

anime, i loro figli e le loro figlie, allora verrà a te un profugo per dartene notizia” (24,25).

“Cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi

dove vi ho disperso. Oracolo del Signore. Vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto

deportare” (Geremia 29,14). Poco tempo prima della distruzione di Gerusalemme gli

venne a mancare la moglie e questo evento doloroso lo fece rinchiudere in se stesso con il

suo dolore, senza nessuna forma di lutto esteriore: “Mi fu rivolta questa parola del

Signore: Figlio dell’uomo, ecco, io ti tolgo all’improvviso colei che è la delizia dei tuoi

occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. Sospira in

silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai

piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto” (24,15-17). Ezechiele

ebbe una grande influenza sui suoi connazionali deportati, presso i quali godette di una

straordinaria reputazione. Egli visse e condivise la sofferenza degli esiliati, trasmettendo

loro un duro e forte messaggio, unitamente, però, alla gioia e alla speranza di riscatto e di

liberazione. Dopo i suoi ultimi oracoli, da collocare negli anni dal 573 al 571 a.C., quando

si trovava ancora in Babilonia, non si hanno più notizie certe su di lui; qualche leggenda

ebraica, peraltro non molto attendibile, ci dice che, per aver osato ammonire un

governatore idolatra, subì il martirio per mano di un ebreo.

………. (continua)

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà io sarò con te. 5

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Viaggio attraverso... i segni che Gesù ci dona

Antonio Morabito

Nel mese di ottobre un nutrito gruppo di persone della nostra parrocchia si è recato

in pellegrinaggio a Medjugorje. Nel viaggio di andata sono state programmate tre

tappe ricche di significato: Lanciano, Cascia, Loreto.

Ed è proprio la prima sosta, quella di Lanciano (situata in Abruzzo, provincia di

Chieti) che ci ha messo a contatto con una realtà della nostra fede, di cui quasi mai

si parla: i miracoli eucaristici.

Ecco cosa è successo e cosa abbiamo visto a Lanciano: circa gli anni 700 un

monaco del luogo dubitava se nell’ostia consacrata vi fosse il vero corpo di Cristo

e se nel vino vi fosse il vero sangue. Tuttavia pregava costantemente Dio che gli

togliesse dal cuore questa piaga, che gli andava invadendo l’anima. E la grazia di

Dio non lo abbandonò: una mattina, mentre celebrava la Messa, “dopo aver

proferito le santissime parole della consacrazione vide il pane trasformato in carne

e il vino in sangue”. Costatato il miracolo, sia

l’ostia diventata carne che il vino trasformatosi in

sangue, vennero gelosamente conservati in preziosi

reliquari.

Di recente, a distanza di molti secoli, negli anni

1970 le sacre reliquie vennero sotto poste ad un

esame fatto dal professor Rinoli, che dopo accurate

analisi rilasciò la sua perizia in cui attestava che

“l’ostia-carne è cuore completo nella sua struttura

essenziale, il sangue è vero sangue; la carne e il

sangue appartengono alla specie umana, al gruppo

AB, lo stesso gruppo sanguigno riscontrato sulla

Sacra Sindone di Torino. Inoltre la conservazione della Carne e del Sangue

Miracoloso, lasciati allo stato naturale per dodici secoli esposti all’azione di

agenti fisici, atmosferici e biologici, rimane un fenomeno straordinario”: anche la

scienza ha confermato l’autenticità e la straordinarietà di questo miracolo che si

colloca tra uno dei primi miracoli eucaristici.

Per noi pellegrini, che eravamo diretti verso “Maria” a Medjugorje, è stato molto

bello adorare e contemplare, prima di arrivare da Lei, il corpo e il sangue di suo

Figlio Gesù.

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Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Voglio l'amore del tuo

povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. 6 Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Voglio l'amore del tuo

povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. 6

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Senza saperlo abbiamo fatto quello che la Madonna stessa ha detto in uno degli

ultimi messaggi: “Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il

Suo amore ai quali anelate”. E in un altro messaggio ha detto “Quando (i

pellegrini e i fedeli) si spingeranno davanti al tabernacolo come ora fanno

davanti alla canonica (per vedere le apparizioni), avranno capito tutto, avranno

capito la presenza di Gesù, perché fare la comunione è più che essere

veggente”!!! Poiché centro della nostra fede è l’eucaristia, il corpo e il sangue che

Gesù ha donato a noi e che ancora continua a dimostrare a coloro che sono

increduli la veridicità di questo fatto, come è successo al monaco incredulo! Il nostro itinerario “eucaristico” non si concluso a Lanciano: la secondo tappa è stata

Cascia. Questo paese dell’Umbria, è conosciuto sicuramente da tutti per la storia di S.Rita,

ma forse pochi sanno che a Cascia si trovano anche le reliquie di un altro miracolo

eucaristico, anche se il miracolo è avvenuto a Siena. Secondo antichi documenti, conservati

nel convento agostiniano, nel 1330 un sacerdote, dovendo recarsi da un contadino infermo

per portargli la comunione, aveva riposto, irriverentemente, tra le pagine del breviario l'ostia

consacrata. Al momento di somministrare il Sacramento, si accorse

che la particola si era tinta di vivo sangue, macchiando entrambe le

pagine del libro. Pentito per la propria leggerezza, il prete si recò

allora al convento agostiniano di Cascia, raccontando l'accaduto a p.

Simone Fidati, oggi beato, che gli concesse l'assoluzione per la poca

devozione dimostrata, ottenendo inoltre di poter tenere le pagine

macchiate, conservate in seguito l'una a Perugia, l'altra a Siena,

dove si trova nel nuovo santuario, che ospita le spoglie di Santa Rita

e del beato Simone Fidati. Nella macchia di sangue impressa sulla

pagina è possibile distinguere un volto umano sofferente, mentre

dalla reliquia a volte emana lo stesso profumo spesso diffuso dal corpo di Santa Rita.

Ancora una volta Dio ha donato un segno agli increduli, ha fatto vedere ancora, che quel

pane che noi mangiamo durante la messa è veramente il Corpo di Cristo e il vino è

veramente il Sangue di Cristo donato per noi e per il mondo intero. Questi miracoli non

sono che due soli esempi dei tanti altri che sono avvenuti in Italia e non solo lungo i secoli.

Anche la terza tappa del nostro pellegrinaggio, quella al santuario di Loreto, dove è

custodita la santa casa dove la Madonna ha vissuto parte della sua vita (lo confermano gli

studi archeologici che hanno analizzato il materiale, la tecnica costruttiva e la forma della casa), ci

ha permesso di venire a contatto con un’altra realtà “materiale” che ci parla del divino: le

mura fisiche entro cui Maria e Gesù sono vissuti: quelle mura che loro hanno toccato e che

“hanno udito le loro voci”!

In questo pellegrinaggio si può dire che abbiamo vissuto tutta la vita di Gesù, partendo dal

luogo dove sua madre ha vissuto, fino ad arrivare all’ultima fase della vita di Gesù: l’ultima

cena, il pane e il vino offerti per la nostra salvezza; momento che noi cristiani possiamo

vivere continuamente: difatti basta un piccolo ma nello stesso tempo grande gesto:

partecipare con fede alla messa e all’eucaristia centro e culmine della nostro Credo.

****** Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente? 7

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di Giulia Ceratti

Descrivere la mia esperienza a Medjugorje in poche parole sarà davvero difficile,

perché le emozioni che si provano in quel posto meraviglioso sono davvero

indescrivibili. Lì avverti l’amore della Madonna, che si manifesta nelle piccole

cose, e nulla avviene per caso. Arrivati a Medjugorje il cielo limpido, il sole che lì

ha uno splendore speciale, e la gente del posto con il loro calore e la loro ospitalità

sono stati i primi a colpirmi. Il primo luogo che ho visitato è la chiesa di San

Giacomo, questa chiesa dai due campanili, è il focolare della vita di preghiera di

Medjugorje , lì tutto parla di Maria e nel silenzio si percepisce la sua vicinanza. A

pochi passi dalla chiesa

vi è una statua di Cristo

in bronzo dal cui

ginocchio si formano

gocce di un liquido

trasparente, che sa di

miracoloso; ed è

commuovente potersi

trovare lì, e poter

osservare con i propri

occhi tutto questo. Un

altro posto meraviglioso

è “la collina delle apparizioni”, detta anche “Podbordo”, ai cui piedi si trova la

Croce Blu, e fu proprio quello il posto in cui ci fu la prima apparizione della

Madonna ai veggenti. L’esperienza della salita su questa collina è stata molto

intensa. Il sentiero ripido, interamente tappezzato di pietre aguzze rendono la salita

abbastanza ardua tanto da essere consigliabile l’ausilio di un bastone, ma

nonostante questo è meraviglioso poter osservare gente con diversi problemi di

salute, salire ugualmente con grande fede, e raggiungere la cima, dove si trova la

statua della Madonna e più avanti un crocefisso, e la su la commozione è grande.

L’incontro con la veggente Viska è stato un altro momento indimenticabile della

nostra esperienza a Medjugorje. Viska è una persona fantastica, solo a vederla

esprime qualcosa di soprannaturale, con i suoi occhi sorridenti, quel viso angelico ,

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore? 8

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quella energia e quella grande gioia che trasmetteva a tutti noi per averci

incontrato. Dopo aver fatto una breve testimonianza di ciò che la Madonna desidera

da tutti noi e dopo aver

raccontato la sua speciale

esperienza nell’Inferno,

Purgatorio e Paradiso, Viska ha

cominciato a pregare per tutti i

presenti, e questo momento fu

molto commuovente.

Successivamente ci fu l’incontro

con Suor Cornelia, un altro

momento significativo del

nostro pellegrinaggio. Questa

suora dirige una comunità per bambini orfani, e meraviglioso è stato il suo

messaggio, dal quale è emerso il suo grande amore per il prossimo; bellissime sono

state le sue parole , che sono rimaste nel mio cuore, ossia “io per i miei bambini

sono suora, mamma, nonna”. Suor Cornelia con il suo amore sta aiutando questi

bambini a colmare il grande vuoto che c’è in loro, garantendogli un futuro migliore.

Un’altra tappa del nostro pellegrinaggio fu presso il Santuario della Madonna di

Tihaljina, dove si trova la statua della Madonna simbolo di Medjugorje e di Radio

Maria. Che emozione!! Osservando il suo volto si intravede tutta la dolcezza, la

maternità, la misericordia di Maria. È la più bella statua della Madonna che abbia

mai visto. Sembra veramente umana.

Ultima tappa significativa del nostro pellegrinaggio fu la salita sul “Monte della

Croce”, detto anche “Krizevac”: qui il percorso è ancora più difficoltoso rispetto al

“monte delle apparizioni”. Lungo la salita si trovano lastre di bronzo raffiguranti le

varie stazioni della Via Crucis; la salita viene fatta proprio all’insegna della Via

Crucis… Arrivati in cima vi è la bellissima e alta Croce di cemento armato, al cui

interno è conservata una reliquia della vera croce di Cristo. Anche in questo caso la

gioia che si prova è indescrivibile. Scendere dal monte è ancor più faticoso che

salire, ma la cosa meravigliosa è stata l’assenza di stanchezza nell’arrivare giù, ma

al contrario una sensazione di appagamento e serenità interiore.

Medjugorje è davvero un piccolo angolo di Paradiso. Ovunque si scorge preghiera

profonda, raccoglimento, volti sereni, e ordine. Lì la sofferenza è come se non

esistesse. Medjugorje è un luogo benedetto, da dove si riparte cambiati, trasformati,

ritemprati. Non basterebbero pagine per descrivere le emozioni che si provano a

Medjugorje, per questo vi invito ad andarci.

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore di poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù ti amo". 9

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Gli effetti della grazia del perdono

di Valentina Bivera E' vero, Dio è grande e misericordioso, la sua misericordia va oltre ogni immaginazione! L'essere di Dio è infinito e tale è la sua misericordia! Dal suo cuore dipartono infiniti raggi di diversi colori simbolo della sua infinita bontà e del suo infinito perdono. Mi viene da pensare e da chiedere quanta infinita bontà Egli possa avere, e quanto grande è il suo cuore da poter proprio perdonare i tantissimi peccati di noi miseri uomini che possono essere piccoli o grandi, gravi o meno gravi? Una risposta non c'è perchè il suo cuore è infinitamente grande da non poter essere misurato con nessuno strumento di cui noi possiamo disporre. C'è solo uno strumento che ci permette di poter, in un certo senso, "misurare" la misericordia di Dio e, quindi, la grandezza del suo cuore. Tale strumento è la confessione! E' proprio attraverso di essa che si può sperimentare la grandezza e la bellezza del perdono, del sentirsi perdonati da ricevere anche il dono e la grazia di riuscire a perdonare il male fatto da noi stessi,ma anche quello ricevuto, poichè da ricevitori del perdono diventiamo donatori del perdono. Tutto questo, però, accade solo se veramente abbiamo una contrizione del cuore, cioè il forte dispiacere nell'aver peccato, per poi, una volta aver sperimentato la Misericordia di Dio, ritorniamo a sentirci amati, abbracciati dal Padre che ci chiama per nome e ci dice: " Alzati e cammina", perchè eravamo morti nel peccato e risorti a vita nuova, come fu per Lazzaro; infatti la risurrezione può essere sia quella corporale, ma anche quella spirituale, e nel caso di Lazzaro possiamo far riferimento a tutte e due le cose.

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno ne' della tua scienza, ne' del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare con amore. 10

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Chi per grazia riesce ad avere la contrizione vera e profonda del cuore, riesce ad essere raggiunto dalla Misericordia di Dio sperimentando dentro di sè la gioia di essere perdonati e la forza di riprendere il cammino con il proposito di lavorare sui propri limiti e migliorare per far contento e "orgoglioso" di noi il nostro Padre Celeste, perchè lo amiamo e amando Lui amiamo i nostri fratelli da riuscire a perdonare anche noi il male, come ci ha insegnato a pregare Gesù dicendo nel Parre nostro: “E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. La parola debitori è riferita agli altri dai quali noi possiamo sentirci feriti, ma essa può essere riferita anche a noi stessi, e quindi ai peccati che commettiamo contro noi stessi, e quindi riusciamo, con la misericordia di Dio ricevuta, a perdonare anche noi gli altri e perdonare noi stessi liberandoci dal nostro peccato. Tuttavia, bisogna riuscire a non cadere nella tentazione di rendere scontata la misericordia e il perdono di Dio, appoggiandoci sul fatto che Egli essendo buono ci perdona sempre e quindi anche se sbagliamo, se commettiamo un peccato contro di Lui, o contro gli altri, o contro noi stessi, non importa perchè tanto saremo perdonati! No, questo è sbagliato pensarlo e bisogna cercare di evitare di cadere in questa tentazione, anche se purtroppo è facile entrare in quest'ottica, ma non bisogna “giocare” con la misericordia di Dio, si darebbe ulteriore dispiacere al Padre e non faremo nessun progresso nella fede, invece dovremmo lavorare in questo senso a partire da quest'anno chiamato "l' anno della fede". Per concludere, quindi, il sacramento della confessione, soprattutto per esperienza personale, ci fa dono di : 1) sperimentare la forza del perdono; 2) sperimentare la forza del perdonare; 3)progredire nella fede. Dentro la parola “per-dono” ritroviamo anche la parola dono, il verbo donare, e Dio, con la forza del “per-donare”, ci dona queste tre grazie (forza del perdono, forza del perdonare, fede) in un'unica grazia, cioè la sua misericordia.

******

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. 11

Fede e Chiesa oggi, ricorda che a ottobre: sono stati celebrati i 50 anni dall’apertura

del Concilio Vaticano II, si è aperto l’Anno della Fede, il Catechismo della Chiesa

Cattolica ha festeggiato i suoi 20 anni ed è iniziato il Sinodo dei Vescovi sulla Nuova

Evangelizzazione.

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Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai ……. perché ti ho creato soltanto per l'amore. 12

La Festa della Madonna del Rosario Il 7 ottobre è stata celebrata la festa della Madonna del Rosario. Il

Comitato Feste, che ne ha curato l’organizzazione, ha reso noto il bilancio

economico, che pubblichiamo con piacere, insieme alle parole che il

presidente dello stesso comitato, Rosario Papasergio, ha rivolto a p.Achille

al termine della messa del vigilia in cui si è festeggiato il suo 60° anniversario

di vita religiosa e l’80° compleanno.

Gli 80 anni di p.ACHILLE di Rosario Papasergio

E’ con gioia che la comunità bianchese stasera

festeggia il 60° anniversario di vita religiosa e l’80°

compleanno di padre Achille Valsecchi.

Il giubileo di consacrazione e il compimento dell’80°

anno di età, hanno sicuramente rappresentato una tappa

significativa nel ministero di p.Achille. Gli anni che ha

trascorso con la comunità bianchese sono stati oltre 15,

tutti ricchi di bene e grazia. Infatti la presenza di p.Achille nella nostra parrocchia non è

stata solo per l’amministrazione dei sacramenti, ma anche e soprattutto è stata ricca di

animazione pastorale della comunità, favorendo la carità verso gli indifesi e gli ammalati e

la predicazione del Vangelo, ed è per questo

che p.Achille può definirsi “ministero di Cristo

fra le genti”.

Questa sera abbiamo assistito con grande gioia

alla celebrazione della santa messa di

ringraziamento compartecipata dai confratelli

p.Aldo e p.Giorgio; cerimonia semplice ma

toccante, che ha suscitato forti emozioni sia nel

protagonista del sacro evento che nei numerosi

fedeli presenti nella chiesa.

Il Comitato Festa della Madonna del Rosario

del rione Zoparto e la comunità tutta,

ringraziano p.Achille per l’azione pastorale

svolta durante la sua permanenza a Bianco, ed

augura che ancora possa continuare nella sua

opera di carità, specialmente verso gli

ammalati.

Per la storia vorrei ricordare che p.Achille è

stato, dopo cinquant’anni, il primo sacerdote a

celebrare la messa per i festeggiamenti in onore

della Madonna del Rosario.

******

ENTRATE sottoscrizione cittadini 5.365,00 offerte Australia 435,00 residuo 2011 675,00

TOTALE entrate 6.475,00

USCITA spettacolo pirotecnico 1.950,00

banda musicale 600,00

tamburello e organetto 220,00

illuminazione+palco 400,00

immaginette 250,00

Curia 220,00

magliette+manifesti 294,00

complesso musicale 450,00

giganti 500,00

consumazioni giganti 120,00

varie (nastri, faro...) 235,00

TOTALE uscite 5.239,00

RESIDUO attivo 1.236,00

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Raccontando si impara

Il buffone del re di Modesto Alessi

Solitamente quando si deve fare una vacanza ci si prepara in ogni minimo dettaglio, le

valige da portare, gli indumenti giusti per ogni occasione: il vestito di giorno, da sera, per le

feste, gli accessori abbinati, i profumi, l’hotel alla moda con ogni confort insomma non ci

facciamo mancare nulla curando tutto con molta attenzione affinché la vacanza sia

veramente indimenticabile, e così vale per tutte le altre cose. Anche al mattino quando ci

svegliamo passiamo un po’ di tempo davanti al guardaroba per scegliere il vestito più

giusto, quanta attenzione mettiamo all’aspetto estetico per ogni cosa della nostra vita, tutto

deve essere perfetto. Ma cosa facciamo invece per preparare lo spirito, quanta attenzione

mettiamo nel prepararci alla grande partenza per la vita eterna? Quel viaggio che ci riveste

di penosa angoscia, timore non lo prepariamo per renderlo sereno. Anzi non facciamo altro

che girare intorno al discorso, al pensiero di quel viaggio senza ritorno e non curiamo i

dettagli, non prepariamo il cuore per fargli capire che è il più bel viaggio, quello che ci

unisce a Dio e ci riveste di luce. Dovremmo pensare di più alla grande partenza a quel

momento che ci farà finalmente vedere il volto di Dio ed essere felici. “State svegli, dunque,

perché non sapete né il giorno né l’ora”, dice Gesù ( Matteo 25,13).

Un re aveva al suo servizio un buffone di corte che gli riempiva le

giornate di battute e scherzi.

Un giorno, il re affidò al buffone il suo scettro dicendogli: «Tienilo

tu, finché non troverai qualcuno più stupido di te: allora potrai

regalarlo a lui».

Qualche anno dopo, il re si ammalò gravemente.

Sentendo avvicinarsi la morte, chiamò il buffone,

a cui in fondo si era affezionato, e gli disse:

«Parto per un lungo viaggio».

«Quando tornerai? Fra un mese?».

«No», rispose il re, «non tornerò mai più».

«E quali preparativi hai fatto per questa

spedizione?», chiese il buffone.

«Nessuno!» fu la triste risposta.

«Tu parti per sempre», disse il buffone, «e non ti sei preparato per

niente? Tò prendi lo scettro: ho trovato uno più stupido di me!»

******

Il

RA

CC

ON

TO

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allargare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, moriresti di

dolore. 13

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La “Festa del Ciao” per l’apertura del Gr.In.

di Antonio Bartolo

Domenica 28 ottobre presso

all’oratorio Tutti i Santi è stata fatta la

“Festa del Ciao” per iniziare un nuovo

anno di oratorio insieme ai bambini,

ragazzi e animatori e con p.Aldo e

p.Giorgio.

Abbiamo iniziato la giornata con

l’accoglienza e la raccolta delle

iscrizioni. Da notare con piacere la

presenza di un bel gruppo di animatori

giovanissimi desiderosi di collaborare

nell’oratorio!

E’ stato proprio durante il momento

della presentazione degli iscritti che è stato annunciato che c’era un iscritto

speciale, di un nuovo amico di gioco e vita

che non sapevamo facesse parte

dell’oratorio: “chi è?” ci si domandava. E’

a questo punto che p.Aldo porta in mezzo a

noi “Gesù Eucarestia”: in un clima di festa

e di preghiera è stata fatta una mini-

processione con cui ci siamo diretti fino alla

cappellina per porre Gesù nel tabernacolo,

dove sempre possiamo ritrovarlo.

Conclusa la preghiera è iniziata una vivace

e partecipata caccia al tesoro, organizzata in

tema con l’anno della fede: infatti siamo

stati impegnati a cercare e completare 10

parole di un cruciverba e a scoprire il tesoro

della nostra fede: l’EUCARESTIA.

La festa del Ciao si è conclusa con una

dolcissima merenda.

****** Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. 14

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Buon RISO... fa PARADISO! di Antonio Morabito

- Terminata la Messa, il parroco don Giocondo, si

avvicina a una parrocchiana, dicendole: -Spero che la mia predica non abbia infastidito suo marito: l’ho visto uscire a metà del discorso … -Non si preoccupi, reverendo , mio marito è sonnambulo!

Pierino è in chiesa e incomincia a sentirsi male. -Mamma , possiamo uscire? Mi vien da vomitare. -Ora non possiamo andar via. Esci tu dalla porta, vai dietro la chiesa e vomita in un cespuglio. Dopo due minuti il piccolo ritorna:

- Ma come hai potuto uscire e ritornare così in fretta ?

- Non son dovuto uscire dalla chiesa . Hanno messo una cassetta vicino alla porta

con scritto “PER I MALATI”:

Una volta un imbianchino cadde dal secondo piano, restando, miracolosamente incolume. Una buona signora lo vide e gli offrì un bicchiere d’acqua . L’imbianchino osservò il bicchiere e poi domandò: - Mi scusi, da quale piano bisogna cadere per avere un bicchiere di cognac?

D

E T T I D I G E S

U’ (Prezioso è il perdono perché rimette in piedi!)

1.Fagotto, 2.veci, 3.salvadanaio

****** Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Conto su di te per darmi

gioia... Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie. 15

B

U

O

N

R

I

S

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F

A

P

A

R

A

D

I

S

O

Accumulate tesori in cielo, dove né

tarlo né la ruggine consumano e

dove i ladri non scassinano e né

rubano; poiché dov’è il tuo tesoro,

ivi sarà pure il pensiero

Non giudicate, affinchè non siate

giudicati, poiché con il giudizio con

cui giudicate sarete giudicati e con

la misura con cui misurate sarà

misurato anche a voi.

INDOVINELLI

1.Bagaglio che fa

rima con otto?

2. Le fa chi

supplisce

3.Si riempie per poi

romperlo

Quando Dio creò il mondo non riusciva a farlo stare dritto. Continuava a cadere. Allora creò il perdono e il mondo si resse in piedi.

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Guardando verso il tetto del Santuario... di Enzo Misuraca

Alzando gli occhi verso il tetto del santuario

si vede con piacere che i ponteggi si vanno

togliendo e la struttura del santuario è bella

e completa come mai avevamo visto!!!

Anche il campanile è ormai completo: non

sono le campane, ma anche la croce è

ritornata al suo posto!

******

rifacimento delle cornici del

campanile con modine

Particolare del rifacimento del tetto

Consolidamento della copertura del campanile

e rifacimento delle cornici

Vista delle cornici e del basamento

della croce ricostruite

Installazione della gronda in rame

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Conto su di te per darmi gioia... Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie. 16

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Calendario 2012-2013

degli incontri parrocchiali

Al fine di poter facilitare il cammino della comunità e il coordinamento delle varie attività,

sono state riportate nella tabelle che seguono le date dei vari incontri parrocchiali che si

terranno durante il nuovo anno pastorale.

E’ chiaro che ci saranno certamente variazioni o integrazioni che si concorderanno con i

diretti interessati.

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settem.

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3

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27 20 29 // 28 28

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ottobre 15 16

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12 8 19 8

29

13

27

5 28

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novem 19 6

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9 5

21 12

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10

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8 30 25

9 18

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dicemb 17 4

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2013

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febbr. 25 12

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marzo 18 12

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aprile 15 9

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25

12 .. 10 6

20

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maggio 20 7

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9

23

17 .. 8 4

18

31

giugno 17 4

18

6

20

14 .. 5 8

22

28

Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché….. ricordati… Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. 17

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Di Vincenzo Muscolo

Fede e Carità: "Impegno a tutto campo". La Presidenza e il Consiglio nazionale di Caritas Italiana nell’anno della fede orientano il percorso comune. E’ stata confermata la volontà di fare il punto sul cammino

della Caritas dopo 40 anni, come occasione opportuna e significativa che chiede apporto di tutti per rilanciarne l’impegno a tutto campo, dall’emergenza all’impegno ordinario per il bene comune, anche in rapporto alla società civile, nelle distinte di responsabilità.

"Confida nel Signore e fà il bene. Abiterai la terra"(Sal 37,3). E’ il titolo del messaggio per la 62ª Giornata nazionale del Ringraziamento (11 novembre 2012). Questo bel versetto descrive efficacemente il cuore di tutti noi nella tradizionale Giornata del Ringraziamento rurale, che celebriamo agli inizi dell’Anno della Fede, tempo di grazia e di benedizione, indetto da Benedetto XVI.

"Generare la vita, vince la crisi". «Non è né giusto né sufficiente

richiedere ulteriori sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano di politiche di sostegno, anche nella direzione di un deciso alleggerimento fiscale». Lo afferma il Consiglio Episcopale Permanente nel Messaggio per la 35ª Giornata Nazionale per la vita (3 febbraio 2013). I vescovi italiani, riaffermando che «il primato della persona non è stato avvilito dalla crisi» ricordano a tutti che «donare e generare la vita significa scegliere la via di un futuro sostenibile per un’Italia che si rinnova».

5.000.000: ma non sono numeri". Un abitante su dodici in Italia proviene

dal mondo dell’immigrazione, che oggi arriva a quota 5 milioni. Il 22° Dossier Statistico Immigrazione di Caritas e Migrantes, presentato lo scorso martedì 30 ottobre a Roma come in altri capoluoghi di regione, fotografa presenza e aree di origine, condizioni di vita, ed occupazione.

On line il rapporto-povertà elaborato da Caritas Italia, dal 17

ottobre, giornata mondiale della lotta alla povertà. Una finestra su povertà croniche e inedite, ma anche su possibili percorsi di risalita."La rilevazione, attraverso un campione di 191 Centri di ascolto in 28 Diocesi, fotografa i profili delle persone che nel 2011 si sono rivolte alla Caritas, aiutandoci a capire come la crisi stia fortemente incidendo sulle vecchie povertà, facendone nel contempo emergere di nuove.

****** Parole di Gesù all'Anima : AMAMI COME SEI perché Qualunque cosa accada,

non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai. 18

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MATRIMONI il 18 ottobre si sono sposati Dattilo

EMANUELE e Molluso CONCETTA

VITTORIA

DEFUNTI il 11 ottobre è morta Chiliberti

FRANCESCA di anni 89

il 15 ottobre è morto Mazza ANTONIO

di anni 78

il 24 ottobre è morta a Reggio Calabria

Catalano ELVIRA di anni 96

il 25 ottobre è morta a Milano Adorli

CESARINA di anni 88

Turni di PULIZIA del DUOMO 9 novembre: Volontari

16 novembre: Caritas

23 novmbre: A.Cattolico + gr.Liturgico

30 novembre: Coro

Turni di ANIMAZIONE - adorazione eucaristica

(ore 17,00) 9 nov.: gr. Animatori *

16 nov.: gr. Caritas * 23 nov.: gr. Catechiste

Bilancio Parrocchiale di OTTOBRE 2012

CALENDARIO PARROCCHIALE

Incontri di NOVEMBRE

5 l.: inc. format. catechiste (16.30-orat.)

6 m.: ct. anno della Fede: i Testimoni

6 m.: corso FIDANZATI (a Africo-20.00)

8 g.: inc. GIOVANI (18.00 - oratorio)

9 v.: incontro d. caritas (18,00- duomo)

9 v.: genitori del 2° C. Emmaus (19,00)

10-24 s.: cat. mariana (sant. - 18.00)

11 d.: proc. Madonna a Pardesca

12-26 l.: inc. Az. Catt. (17,30 - S.Fran.)

16 v.: genitori del 4° C. Emmaus (19,00)

18 d.: genitori del 3-5-6-7° C. Emmaus

18 d.: cresimandi giovani-adulti (18.00)

19 l.: festa ANZIANI (15.30 – oratorio)

19 l.: incontro del CPP (20,00)

20 m.: catechesi sulla Fede: le ragioni

21 m.: inc. d. animatori (18,00 – orat.)

22 g.: inc. gr. liturgico (17,45 – S.Fran.)

25 d.: celebr. del 1° C. Emmaus (10,00)

25 d.: Meeting GIOVANI a Locri

30 v.: incontro portatori (20.30 – orat.)

DICEMBRE

2 d.: 1° domenica di AVVENTO

8 g.: IMMACOLATA – fiaccolata (18.00

ENTRATE USCITE

Collette SS.Messe 594,32 cera, fiori + param.s.+puliz. ch. 290,00

Altro: candele… 402,90 sussidi liturgici, catechistici... 262,00

Funerali, trigesimi 820,46 Affitto 230,00

battesimi, matrimoni 150,00 Capitaria parroco 114,00

Ministero parroco 347,00 ferramenta + canc.+mobilio 134.83

Offerte pro Santuario 1.055,00 Acqua, luce, gas 215,21

Uso Oratorio 30,00 lavori al Santuario 31.000,00

TOTALE entrate 3.399,68 pulmino + manut. immobili 105,00

passivo mensile - 30.951,36 TOTALE uscite 34.351,04

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Benedizione delle case

Interrotta nei mesi estivi, si riprende dal

19 novembre. Il sacerdote inizierà nel

tardo pomeriggio, in linea di massima,

proseguendo poi nella serata, con la

speranza di poter incontrare la famiglia.

La zona, ora è quella inclusa tra via

Garibaldi (lato mare) e via Umberto

(lato Bovalino). E’ pressoché

impossibile avvisare con certezza

l’orario; si cercherà però di far passare

la voce, magari il giorno prima.

In processione a Pardesca

Domenica 11 novembre si porterà in processione a Pardesca il quadro della Madonna di Pugliano, partendo alle ore 9.00 dalla chiesa di S.Francesco. Ci auguriamo che al suo rientro a Bianco (a fine dicembre) la Madonna possa trovare il Santuario completato e rimesso a nuovo! Ovviamente non ci sarà l’11 sera la fiaccolata mariana.

Per fidanzati e cresimandi

Martedì 6 novembre alle ore 20.00

inizierà ad Africo il corso per i fidanzati.

Invece domenica 18 novembre alle ore

18.00 (dopo la messa serale) si avvierà il

corso di preparazione alla cresima per i

giovani e adulti. È necessaria anche la

partecipazione alla messa domenicale

Quadro dell’Immacolata

E’ stato riconsegnato alla parrocchia il

quadro dell’Immacolata prelevato dalla

Sovrintendenza dei Beni Culturali circa

30 anni fa (ai tempi di p.Emanuele) per

il restauro. Il quadro risale al fine 1800.

Monfortano portoghese tra noi

Nelle prossime settimane arriverà tra noi p.Luis Martinho, un sacerdote monfortano portoghese, che arricchirà la comunità a servizio della parrocchia. Lo accogliamo come prezioso dono di Dio, che aiuterà a formare la nostra fede in questo anno di grazia.

Incontro di festa per gli anziani

Forti della positiva esperienza iniziata lo

scorso anno, si vuole proporre ogni due

mese un pomeriggio di incontro e di festa

per gli anziani. Il primo sarà lunedì 19

novembre alle ore 15.30 all’oratorio.

Per adolescenti e giovani....

E’ programmato per giovedì 8 novembre

alle ore 18.00 all’oratorio il 1° incontro per

gli adolescenti e i giovani, al fine di

verificare la possibilità di organizzare

un’iniziativa giovanile nell’anno della fede.

Sempre per i giovani la Diocesi organizza

domenica 25 novembre il Meeting

invernale.

Messaggio da Medjugorje

(25 ottobre 2012)

"Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare

per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e

la preghiera perchè Satana è astuto e attira

molti cuori al peccato e alla perdizione. Io

vi invito figlioli alla santità e a vivere nella

grazia. Adorate mio Figlio affinchè Lui vi

colmi con la Sua pace ed il Suo amore ai

quali anelate. Grazie per aver risposto alla

mia chiamata".

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