Il re leone - Casa Templaria 03 agosto 2016

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Casa Templaria, 03 agosto 2016. “Il Re Leone” Miei cari semi, Parlando dell'Africa, nel regno della giungla, deve essere da qualche parte in Kenia, in Mozambico, ci sono dei posti straordinari dove vivono i leoni allo stato brado, le giraffe, le zebre, e tutti gli animali e ognuno di loro ha il proprio regno, il proprio territorio e le proprie leggi, tutti, senza eccezione, ovviamente ci sono le scimmie, le più agili, scattanti, che corrono anche tanti pericoli, i leopardi tendono loro agguati e così le leonesse e le tigri. Nel regno dei leoni un giorno morì il Re Leone, c'è sempre un maschio alfa, a questo leader toccò morire per l'età e tutto il popolo dei leoni disse: “Chi eleggeremo?” Chiaramente tutti i leoni dissero: “Io, io, io, io” però le leonesse che sempre stanno in silenzio ma governano, dissero:“Dovete superare alcune prove, non può essere eletto chi dice io, ma chi supererà le prove”. I leoni dissero: “E' saggio, lo faremo sicuramente”, perché il leone sempre è il re di tutti gli animali, solo il Sole gli può fare ombra. Quindi iniziarono a cercare e c'erano tre leoni giovani, tutti e tre molto forti e bravi che erano i leader, però quale dei tre sarebbe stato eletto, la leonessa più anziana insieme a tutte le leonesse che stanno sempre insieme; un piccolo dettaglio, le leonesse sono le cacciatrici e quando catturano la preda, il leone è al loro fianco e si serve per primo, una volta che il leone è soddisfatto del suo banchetto allora cede il posto agli altri maschi e le ultime sono le leonesse e alla fine di tutto i cuccioli, così è la legge dei leoni. Il comitato dei leoni, disse ai tre: “Vi manderemo alla Montagna più alta”, “Alla Montagna più alta?”, “Sí”, “Bene è facile”, disse: “Bene, vedremo”. E dissero ai tre leoni: “Guardate dovete scalare il Kilimangiaro, è la montagna più alta del Kenia, “salirete e vedrete il vulcano pieno di neve, e porterete giù una pietra”. I tre leoni si guardarono e se ne andarono. Cominciarono ad andare, il primo arrivò a metà del cammino e disse: “No, è troppo per me. Perchè mi devo stancare per arrivare in cima alla montagna per essere il leader? Posso esserlo, ma non voglio”. Si mise a dormire e non proseguì. Il secondo iniziò ad andare, arrivò a tre quarti della montagna e disse: “No, sono esausto, non vado più avanti, no, no. Per quale motivo dovrei andare?L'essenziale è curare il branco e che le leonesse ti procurino la carne. E così si addormentò.

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Casa Templaria, 03 agosto 2016.

“Il Re Leone”

Miei cari semi,

Parlando dell'Africa, nel regno della giungla, deve essere da qualche parte in Kenia, in Mozambico, ci sono dei posti straordinari dove vivono i leoni allo stato brado, le giraffe, le zebre, e tutti gli animali e ognuno di loro ha il proprio regno, il proprio territorio e le proprie leggi, tutti, senza eccezione, ovviamente ci sono le scimmie, le più agili, scattanti, che corrono anche tanti pericoli, i leopardi tendono loro agguati e così le leonesse e le tigri.

Nel regno dei leoni un giorno morì il Re Leone, c'è sempre un maschio alfa, a questo leader toccò morire per l'età e tutto il popolo dei leoni disse: “Chi eleggeremo?” Chiaramente tutti i leoni dissero: “Io, io, io, io” però le leonesse che sempre stanno in silenzio ma governano, dissero:“Dovete superare alcune prove, non può essere eletto chi dice io, ma chi supererà le prove”. I leoni dissero: “E' saggio, lo faremo sicuramente”, perché il leone sempre è il re di tutti gli animali, solo il Sole gli può fare ombra.

Quindi iniziarono a cercare e c'erano tre leoni giovani, tutti e tre molto forti e bravi che erano i leader, però quale dei tre sarebbe stato eletto, la leonessa più anziana insieme a tutte le leonesse che stanno sempre insieme; un piccolo dettaglio, le leonesse sono le cacciatrici e quando catturano la preda, il leone è al loro fianco e si serve per primo, una volta che il leone è soddisfatto del suo banchetto allora cede il posto agli altri maschi e le ultime sono le leonesse e alla fine di tutto i cuccioli, così è la legge dei leoni.

Il comitato dei leoni, disse ai tre: “Vi manderemo alla Montagna più alta”, “Alla Montagna più alta?”, “Sí”, “Bene è facile”, disse: “Bene, vedremo”. E dissero ai tre leoni: “Guardate dovete scalare il Kilimangiaro, è la montagna più alta del Kenia, “salirete e vedrete il vulcano pieno di neve, e porterete giù una pietra”. I tre leoni si guardarono e se ne andarono.

Cominciarono ad andare, il primo arrivò a metà del cammino e disse: “No, è troppo per me. Perchè mi devo stancare per arrivare in cima alla montagna per essere il leader? Posso esserlo, ma non voglio”. Si mise a dormire e non proseguì.

Il secondo iniziò ad andare, arrivò a tre quarti della montagna e disse: “No, sono esausto, non vado più avanti, no, no. Per quale motivo dovrei andare?L'essenziale è curare il branco e che le leonesse ti procurino la carne. E così si addormentò.

Il terzo, cominciò a salire e disse: “Non può essere”.

Il giorno seguente i tre ritornarono e si presentarono davanti al comitato e chiesero loro “Avete portato le pietre?” Il primo disse: “No, sono arrivato solo a

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metà, ero molto stanco e mi sembrava inutile”, “Bene”. Il secondo leone disse: “Io sono salito un pò più in alto, la verità è che non sento nessuna necessità di fare questo esercizio, non mi sevirà a nulla, mi portano la carne già pronta”. Al terzo dissero: “ E tu?” e rispose loro: “Vostra signoria, se me lo permettete aspetterei un po', lasciatemi il tempo di crescere per scalare la montagna, penso che alla mia età non possa realizzare questa impresa, però se mi date tempo, crescerò, diventerò forte e lo farò”.

Quindi i membri del comitato presero la corona e la misero a lui e gli dissero: “Tu sarai il nostro re, hai parlato con la verità”.

Miei semi, mie stelle non è necessario cercare storie, farsi dei film, la maggior parte di voi si fa dei film, a volte dei film romantici, a volte con eroi o eroine, per favore non credete alle bugie che voi stessi vi costruite, queste bugie cadono, sono castelli di carta, se piove si bagnano, il leone ha detto la verità, non sono formato, non sono forte, ho delle debolezze, non sono preparato, perchè non siete come questo leoncino che lo ha riconosciuto.

Quante volte vi hanno chiesto vai a dare un corso, vai a fare questa cosa, lavoro, organizzare un gruppo e quante volte avete trovato scuse naturali, bugie che vi vengono come scuse, o noi stessi abbiamo detto:“Non sappiamo cucinare, io sono un'amministratrice, difendo le leggi, conosco le rune, ma non so cucinare”, sono scuse, tutti sanno cucinare, anche solo un uovo fritto, anche solo accendere il gas, sono scuse, “è che non so stirare”, Qualche volta hai preso il ferro da stiro e hai provato? “No” quindi non lo sai, “E' che io non so lavare i piatti”, bene - Non lo fanno le domestiche a casa tua? “Sí” e allora prova a farlo come loro, “Non ho mai rifatto il mio letto”, allora prova un giorno a rifare il letto di qualcun altro e vedrai, “E' che non ho mai lavorato in gruppo, sono ipocriti, falsi, non si può lavorare con loro, perchè non ti dicono quello che pensano ”, se tu sei più intelligente, mettiti al loro livello, ma non cercare scuse, non raccontarti bugie, aspetta che loro siano pronti come il leone che disse: “Ancora non sono pronto, ancora non sono maturo, ancora non ho imparato”, qui nessuno ha la professione, facciamo quello che possiamo nel miglior modo possibile, e la cosa più importante è che lo facciamo con il cuore, questo è il premio dell'Universo, farlo con il cuore perché l'Universo vi ricompensa, la Luce Divina si fa più grande e l'anima si eleva.

Vedete come è semplice? Il più onesto riconobbe che non poteva fare tutto e che necesitava tempo per apprendere e che aveva bisogno della saggezza degli altri per portare a compimento la sua responsabilità. Mi è piaciuto molto quello che ha detto questo leone, però è così semplice, sono così semplici queste storie, che a volte costa fatica comprenderle.

Le persone che sono nelLa Enseñanza e che hanno fatto un lungo cammino, già lo conoscono, lo sanno, quelle che non hanno capito vanno a cercare altre terapie o vanno a pregare o fare esercizi spirituali, però è per la loro buona coscienza e per perdonarsi di quello che la loro coscienza gli dice, c'è solo una soluzione aiutare gli altri, aiutare gli altri.

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Come è facile dire “Ah! Non posso più andare ai Masters” o “Non mi hanno chiamato, vado a cercare un'altra terapia”, va molto bene, va molto bene, però chi si sta mentendo?Pensate a questo leone, o leoncino e vedrete quanto grandi siete, siete molto grandi, quelli che sanno molto bene come aiutare ad elevare l'anima o aiutare i giovani avranno nella loro coscienza questo peso, questa fattura e torneranno di nuovo. I giovani, loro non pensano a queste cose. Cosa intendo dire con 'queste cose'? Il rancore il sentirsi ferito nell'amor proprio, no, sono semplicemente capricci che passano rapidamente, negli adulti è più grave.

Miei semi amate prima di tutto voi stessi, e vedrete come uscirà da voi questo amore profondo, semplicemente basta toccare qualcuno mentre passate, e già gli avete dato la luce e la vostra energia e passando avete liberato tante entità che ci sono nella strada.

Mi sono dimenticata di dirvi che i leoni continuarono a giocare, a seguire le loro madri, a seguire il gruppo delle leonesse, imparando e quando arrivò il giorno il leone che disse "datemi tempo" lui stesso un giorno senza dire nulla salì alla montagna e ritornò e al centro di tutte le leonesse e i leoni che stavano bevendo acqua nello stagno depositò una pietra del vulcano, una pietra nera, una lava, e aveva anche trovato un fiore, una pianta che raramente cresce a quella altezza, e lo posò accanto alla pietra, non disse nulla, tutti passarono, la guardarono, la contemplarono, fecero un cerchio, chinarono il capo, avevano compreso che era arrivato il momento in cui non era più necessario proclamare il re leone, le prove sono amore e non buone lezioni e belle parole, mostró loro che era giunto il momento, scelse la sua compagna, una una bellissima giovane leonessa, entrambi andarono in mezzo ai baobab, non ci furono parole, solo gesti perchè alcuni mesi dopo avevano due leoncini con loro, e i piccoli leoncini erano molto orgoglosi del loro padre e la madre per non perdere l'abitudine, andava sempre a caccia, perché doveva nutrire il re della savana e i futuri re.

Voi dovete solo alimentare la vostra anima, darle questo alimento, che vuol dire darle allegria, un gesto, un buon pensiero, una buona azione, sarete tanto felici.

Con tutto il mio amore,La Jardinera