Il Quartiere Torre del Fiscale Il Parco I monumenti...Come arrivare al Parco di Torre del Fiscale....

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Come arrivare al Parco di Torre del Fiscale. Entrata Principale in Via dell’Acquedotto Felice 120 IN METRO: Linea A fermata Porta Furba-Quadraro: risalire la Via Tuscolana fi- no a Via dell’Acquedotto Felice che termina proprio all’ingresso del Parco (da percorrere a piedi m. 600 circa). Oppure: Linea A fermata Arco di Travertino: proseguire sulla Via Tuscolana di- rezione G.R.A., superata Via Demetriade subito dopo le arcate dell’Acquedot- to Felice imboccare a destra Via dell’Acquedotto Felice che termina proprio al- l’ingresso del Parco (da percorrere a piedi m.750 circa). IN BUS: (Tutti transitano per o fanno capolinea al Terminal Arco di Travertino). 650 - 657: Via Tuscolana fermata di Via Frascati/Via Demetriade raggiungere Via dell’Acquedotto Felice che termina proprio all’ingresso del Parco (da per- correre a piedi m. 350 circa). 663 - 664 - 765: Via Appia Nuova fermata di Via di Torre del Fiscale da per- correre tutta fino all’ingresso Parco di Via di Torre Branca (da percorrere a pie- di m. 250 circa). Da qui per raggiungere il punto informativo prendere la sali- ta oltre l’area giochi (altri m. 80 circa). IN MACCHINA: da Via Tuscolana direzione G.R.A. superata Via Demetriade su- bito dopo le arcate dell’Acquedotto Felice imboccare a destra Via dell’Acque- dotto Felice, si percorre fino in fondo dove si trova un ampio parcheggio. IN BICI: vedi mappa. Il Quartiere Torre del Fiscale Al limite sud del IX Municipio si trova un’area verde pubblica e un piccolo quartiere che prendono il nome da una antica torre medievale: la Torre del Fiscale (XII-XIII sec.). Protetta da numerosi vincoli, l’area, ricca di resti storici, oltre al passaggio di sei acquedotti romani e uno rinascimentale, testimonia il tracciato dell’antica Via Latina. Popolato fin dai tempi antichi, col passare dei secoli, questo territorio si è trasformato senza perdere la sua vocazione rurale, sopravissuta almeno fino alla prima metà degli anni ’40. L’odierno quartiere è sorto spontaneamente e disordinatamente nel dopo- guerra, intorno al nucleo agricolo. Presenta un tessuto sociale ed edilizio di- versificato ed è necessario riordinare ciò che è stato fatto in assenza di rego- le urbanistiche. C’è ancora una forte identità storico-paesaggistica che lascia stupiti i visitatori. Oggi chi viene a Tor Fiscale percepisce la vicinanza alla cit- tà insieme ad un’atmosfera distaccata, dal ritmo tranquillo, dove giardini, piccole case, ragazzi in bicicletta e scorci di paesaggi antichi, condizionano positivamente l’immaginario. L’esecuzione di strumenti urbanistici in vigore dal 2001, la tutela archeologica e paesistica, stanno dando l’opportunità al quartiere di crescere nel rispetto delle regole con le necessarie infrastrutture pubbliche. Pista ciclabile Si tratta di una percorso ciclabile e pedonale che inizia da via Fra- scati e corre lungo vicolo dell’Ac- quedotto Felice; entra nel Parco di Torre del Fiscale correndo tra i due Acquedotti Claudio e Felice, co- steggia un meraviglioso frutteto e passa presso i casali aperti al pubblico (Punto Info) e il fontanile di Benedetto XIV fino ad arrivare sotto alla Torre del Fiscale. Da qui, seguendo un vecchio sentiero, rag- giunge l’area degli Acquedotti tra S. Policarpo e Capannelle. Il Parco Il Parco di Torre del Fiscale è un luogo che offre la possibilità di conoscere la natura, godere del paesaggio e attraversare secoli di storia con una passeggia- ta ricca di suggestioni. Di grande rilievo è il paesaggio, attraversato da antichi acquedotti romani che qui corrono vicini e paralleli, creando una forte sugge- stione visiva. Il progetto di recupero e di valorizzazione dell’area, sviluppato con determinazione dal 2004 al 2009 direttamente dal Municipio IX, in colla- borazione con le Soprintendenze, con l’Ente Regionale Parco dell’ Appia Anti- ca e con la partecipazione civica, è stato realizzato con un intervento che ha voluto rispettare l’identità di questo luogo così come percepita dai cittadini. Qui, percorrendo i sentieri che conducono nello scenario del’Agro romano, si ri- trovano casali agricoli, orti, vigneti e frutteti, grandi distese di prati fioriti. La maestosa Torre del Fiscale (XIII sec.) domina l’intero paesaggio, fanno da sfon- do i vulcani spenti dei Colli Albani, che hanno reso Il sottosuolo ricco di corsi d’acqua ed esplorabile attraverso le sterminate gallerie scavate fin dai tempi antichi per l’estrazione di tufi e pozzolane. Siamo nel Parco dell’Appia Antica vicini a siti importanti come Il Parco delle Tombe Latine, la valle della Caffarel- la, l’area degli acquedotti tra S. Policarpo e Capannelle e la Via Appia antica, al centro di innumerevoli percorsi turistici. I monumenti ACQUEDOTTO CLAUDIO / Fu iniziato da Caligola nel 38 d.C. e completa- to dal suo successore Claudio nel 47 d.C.. La sua acqua di ottima qualità proveniva da sorgenti situate nell’alta valle dell’Aniene; il suo percorso era di quasi 69 km. Sul Claudio venne quasi contemporaneamente sovrappo- sto il condotto dell’ Anio Novus che fu terminato nel 52 d.C.; la sua acqua di minore qualità, proveniva dai laghi artificiali alimentati dall’Aniene, crea- ti per la villa di Nerone presso Subiaco. Il Claudio e l’Anio Novus avevano ciascuno una portata d’acqua di circa 190.000 mc al giorno! ACQUEDOTTO FELICE / Nel 1585 papa Sisto V (Felice Peretti) volle la co- struzione dell’Acquedotto Felice (dal nome di battesimo del Papa). L’opera, lunga 28,7 km, aveva origine alle sorgenti di Pantano Borghese e venne La Via Latina Questa antica strada era la via di comunicazione tra Roma e il sud d’Italia ancor prima della Via Appia Antica. Oggi, Via di Campo Barbarico e Vicolo di Torre del Fiscale ne ricalcano l’originale tracciato posto a circa un metro sotto il suolo; lungo i suoi margini sono stati rinvenuti resti di edifici fune- rari, ville di epoca imperiale, impianti termali, stazioni di posta etc.. All’incrocio tra Via Campo Barbarico e Via Monte d’Onorio si incontra un sepolcro in laterizio, del tipo diffuso nel II secolo d.C. Probabilmente in origine la facciata mostrava le iscrizioni e le statue dei defunti ed era pre- ceduta da una gradinata. All’angolo tra Via e Vicolo di Torre del Fiscale, troviamo il Casale Rampa; è stato edificato su resti di epoca romana ancora visibili nella parete nord- est; costituiva il nucleo centrale della Vaccheria Tor Fiscale dei primi del ‘900, intorno alla quale si è poi sviluppato l’odierno quartiere. I casali Nel Parco sono presenti due antichi casa- li oggi recuperati ed adibiti a spazi espo- sitivi e ricreativi. Nel Casale “Museo” so- no visitabili una sala ipogea di epoca ro- mana e un ambiente rurale (stalla) con periodiche mostre a tema. Qui c’è anche un Punto Info Parco Regionale Appia An- tica gestito dall’Ass.ne onlus La Torre del Fiscale; fornisce informazioni, mappe, programmi. Poco più avanti, nel casale Ristoro, si può gustare una cucina ti- pica che utilizza i prodotti del parco. Al piano terra, i resti di un impianto ter- male di epoca romana, rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione. Tra gli altri servizi: parcheggio, area giochi, area cani, orto e frutteto didattici, servizi igienici pubblici, un salone polifunzionale, book shop e servizio di nolo bici. Durante l’anno, l’offerta culturale è davvero ampia e diversificata: mani- festazioni, visite guidate, concerti, fiere, sport. Curati con un taglio ambienta- lista, i laboratori per ogni età e i Centri Estivi per ragazzi. L’Ass.ne onlus La Tor- re del Fiscale è impegnata nella gestione dei casali. compiuta in soli 2 anni. La sua realizzazione causò la distru- zione degli acquedotti romani preesistenti ormai obsoleti; Questo monumento caratterizza fortemente, con un segno continuo, l’intero paesaggio del Parco di Torre del Fiscale. LA TORRE DEL FISCALE / Nel punto in cui l’Acquedotto Marcio e l’Acque- dotto Claudio si incrociavano, si erge ancora ben conservata, la Torre del Fiscale (XIII sec). Allta circa 30 metri, fu costruita a base quadrata con blocchetti di tufo e da alcuni filari di mattoni; conserva piccole finestre ret- tangolari con stipiti marmorei. Il suo interno era diviso in tre piani ora pre- cipitati. Sulle pareti esterne si individuano i fori pontai necessari per la co- struzione e per i ballatoi. Era una torre di sorveglianza della via Latina e del Fosso dell’Acqua Mariana. L’odierno nome deriva da un suo proprietario del XVII sec.: il tesoriere pontificio “fiscale” Filippo Foppi. LE GALLERIE SOTTERRANEE Sono gallerie (circa 10 km), realiz- zate in passato per l’estrazione del- la pozzolana e del tufo di origine vulcanica. Si tratta di un luogo dav- vero suggestivo; oggi vengono pe- riodicamente aperte al pubblico in occasione di visite guidate e corsi per appassionati di speleologia e geologia. IL FONTANILE DI BENEDETTO XIV Venne fatto erigere in un fornice dell’Acquedotto Felice da Benedet- to XIV Lambertini nel 1745; presen- ta una grande vasca rettangolare e un muro dove erano inserite delle lapidi marmoree con iscrizioni; in alto una cornice tonda modanata conteneva un’immagine ad affre- sco di Madonna con bambino or- mai quasi completamente sbiadita. MUNICIPIO IX Via T. Fortifiocca, 71 00179 Roma Tel. 06.69609204 www.comune.roma.it punto info: tel 333 6891754 328 1623639 email: [email protected] www.torredelfiscale.it

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IIll QQuuaarrttiieerree TToorrrree ddeell FFiissccaallee Al limite sud del IX Municipio si trova un’area verde pubblica e un piccoloquartiere che prendono il nome da una antica torre medievale: la Torre delFiscale (XII-XIII sec.). Protetta da numerosi vincoli, l’area, ricca di resti storici,oltre al passaggio di sei acquedotti romani e uno rinascimentale, testimoniail tracciato dell’antica Via Latina. Popolato fin dai tempi antichi, col passaredei secoli, questo territorio si è trasformato senza perdere la sua vocazionerurale, sopravissuta almeno fino alla prima metà degli anni ’40. L’odierno quartiere è sorto spontaneamente e disordinatamente nel dopo-guerra, intorno al nucleo agricolo. Presenta un tessuto sociale ed edilizio di-versificato ed è necessario riordinare ciò che è stato fatto in assenza di rego-le urbanistiche. C’è ancora una forte identità storico-paesaggistica che lasciastupiti i visitatori. Oggi chi viene a Tor Fiscale percepisce la vicinanza alla cit-tà insieme ad un’atmosfera distaccata, dal ritmo tranquillo, dove giardini,piccole case, ragazzi in bicicletta e scorci di paesaggi antichi, condizionanopositivamente l’immaginario. L’esecuzione di strumenti urbanistici in vigoredal 2001, la tutela archeologica e paesistica, stanno dando l’opportunità alquartiere di crescere nel rispetto delle regole con le necessarie infrastrutturepubbliche.

PPiissttaa cciiccllaabbiilleeSi tratta di una percorso ciclabilee pedonale che inizia da via Fra-scati e corre lungo vicolo dell’Ac-quedotto Felice; entra nel Parco diTorre del Fiscale correndo tra i dueAcquedotti Claudio e Felice, co-steggia un meraviglioso frutteto epassa presso i casali aperti alpubblico (Punto Info) e il fontaniledi Benedetto XIV fino ad arrivaresotto alla Torre del Fiscale. Da qui,seguendo un vecchio sentiero, rag-giunge l’area degli Acquedotti traS. Policarpo e Capannelle.

IIll PPaarrccooIl Parco di Torre del Fiscale è un luogo che offre la possibilità di conoscere lanatura, godere del paesaggio e attraversare secoli di storia con una passeggia-ta ricca di suggestioni. Di grande rilievo è il paesaggio, attraversato da antichiacquedotti romani che qui corrono vicini e paralleli, creando una forte sugge-stione visiva. Il progetto di recupero e di valorizzazione dell’area, sviluppatocon determinazione dal 2004 al 2009 direttamente dal Municipio IX, in colla-borazione con le Soprintendenze, con l’Ente Regionale Parco dell’ Appia Anti-ca e con la partecipazione civica, è stato realizzato con un intervento che havoluto rispettare l’identità di questo luogo così come percepita dai cittadini.Qui, percorrendo i sentieri che conducono nello scenario del’Agro romano, si ri-trovano casali agricoli, orti, vigneti e frutteti, grandi distese di prati fioriti. Lamaestosa Torre del Fiscale (XIII sec.) domina l’intero paesaggio, fanno da sfon-do i vulcani spenti dei Colli Albani, che hanno reso Il sottosuolo ricco di corsid’acqua ed esplorabile attraverso le sterminate gallerie scavate fin dai tempiantichi per l’estrazione di tufi e pozzolane. Siamo nel Parco dell’Appia Anticavicini a siti importanti come Il Parco delle Tombe Latine, la valle della Caffarel-la, l’area degli acquedotti tra S. Policarpo e Capannelle e la Via Appia antica,al centro di innumerevoli percorsi turistici.

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AACCQQUUEEDDOOTTTTOO CCLLAAUUDDIIOO // Fu iniziato da Caligola nel 38 d.C. e completa-to dal suo successore Claudio nel 47 d.C.. La sua acqua di ottima qualitàproveniva da sorgenti situate nell’alta valle dell’Aniene; il suo percorso eradi quasi 69 km. Sul Claudio venne quasi contemporaneamente sovrappo-sto il condotto dell’ Anio Novus che fu terminato nel 52 d.C.; la sua acquadi minore qualità, proveniva dai laghi artificiali alimentati dall’Aniene, crea-ti per la villa di Nerone presso Subiaco. Il Claudio e l’Anio Novus avevanociascuno una portata d’acqua di circa 190.000 mc al giorno!

AACCQQUUEEDDOOTTTTOO FFEELLIICCEE // Nel 1585 papa Sisto V (Felice Peretti) volle la co-struzione dell’Acquedotto Felice (dal nome di battesimo del Papa). L’opera,lunga 28,7 km, aveva origine alle sorgenti di Pantano Borghese e venne

LLaa VViiaa LLaattiinnaaQuesta antica strada era la via di comunicazione tra Roma e il sud d’Italiaancor prima della Via Appia Antica. Oggi, Via di Campo Barbarico e Vicolodi Torre del Fiscale ne ricalcano l’originale tracciato posto a circa un metrosotto il suolo; lungo i suoi margini sono stati rinvenuti resti di edifici fune-rari, ville di epoca imperiale, impianti termali, stazioni di posta etc.. All’incrocio tra Via Campo Barbarico e Via Monte d’Onorio si incontra unsepolcro in laterizio, del tipo diffuso nel II secolo d.C. Probabilmente inorigine la facciata mostrava le iscrizioni e le statue dei defunti ed era pre-ceduta da una gradinata. All’angolo tra Via e Vicolo di Torre del Fiscale, troviamo il Casale Rampa;è stato edificato su resti di epoca romana ancora visibili nella parete nord-est; costituiva il nucleo centrale della Vaccheria Tor Fiscale dei primi del‘900, intorno alla quale si è poi sviluppato l’odierno quartiere.

II ccaassaalliiNel Parco sono presenti due antichi casa-li oggi recuperati ed adibiti a spazi espo-sitivi e ricreativi. Nel Casale “Museo” so-no visitabili una sala ipogea di epoca ro-mana e un ambiente rurale (stalla) conperiodiche mostre a tema. Qui c’è ancheun Punto Info Parco Regionale Appia An-tica gestito dall’Ass.ne onlus La Torre delFiscale; fornisce informazioni, mappe,programmi. Poco più avanti, nel casale Ristoro, si può gustare una cucina ti-pica che utilizza i prodotti del parco. Al piano terra, i resti di un impianto ter-male di epoca romana, rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione. Tra gli altri servizi: parcheggio, area giochi, area cani, orto e frutteto didattici,servizi igienici pubblici, un salone polifunzionale, book shop e servizio di nolobici. Durante l’anno, l’offerta culturale è davvero ampia e diversificata: mani-festazioni, visite guidate, concerti, fiere, sport. Curati con un taglio ambienta-lista, i laboratori per ogni età e i Centri Estivi per ragazzi. L’Ass.ne onlus La Tor-re del Fiscale è impegnata nella gestione dei casali.

compiuta in soli 2 anni. La sua realizzazione causò la distru-zione degli acquedotti romani preesistenti ormai obsoleti;Questo monumento caratterizza fortemente, con un segnocontinuo, l’intero paesaggio del Parco di Torre del Fiscale.

LLAA TTOORRRREE DDEELL FFIISSCCAALLEE // Nel punto in cui l’Acquedotto Marcio e l’Acque-dotto Claudio si incrociavano, si erge ancora ben conservata, la Torre delFiscale (XIII sec). Allta circa 30 metri, fu costruita a base quadrata conblocchetti di tufo e da alcuni filari di mattoni; conserva piccole finestre ret-tangolari con stipiti marmorei. Il suo interno era diviso in tre piani ora pre-cipitati. Sulle pareti esterne si individuano i fori pontai necessari per la co-struzione e per i ballatoi. Era una torre di sorveglianza della via Latina e delFosso dell’Acqua Mariana. L’odierno nome deriva da un suo proprietariodel XVII sec.: il tesoriere pontificio “fiscale” Filippo Foppi.

LLEE GGAALLLLEERRIIEE SSOOTTTTEERRRRAANNEEEESono gallerie (circa 10 km), realiz-zate in passato per l’estrazione del-la pozzolana e del tufo di originevulcanica. Si tratta di un luogo dav-vero suggestivo; oggi vengono pe-riodicamente aperte al pubblico inoccasione di visite guidate e corsiper appassionati di speleologia egeologia.

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MUNICIPIO IXVia T. Fortifiocca, 7100179 RomaTel. 06.69609204www.comune.roma.it punto info: tel 333 6891754

328 1623639email: [email protected]

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