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Vision il punto di vista degli industriali reggiani 51 OTTOBRE 2014 Assemblea Generale 2014 18 Mauro Severi nuovo Presidente 32 L’Italia vista dagli States 44 Crei-amo l’impresa 2014 50 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB REGGIO EMILIA costruire il futuro con le idee ASSEMBLEA GENERALE 2014

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n° 51OTTOBRE 2014Rivista trimestrale di Unindustria Reggio Emilia

Direttore ResponsabileGiulio Paterlini

RedazioneAssoservizi srl

Progetto graficoHammer Communication srl

EditoreAssoservizi SrlVia Toschi 32 – 42100 Reggio Emilia

Stampa Tecnograf spaStampato e diffuso in 7.500 copie

PubblicitàPubblì - Concessionaria Editoriale srlC.so Vittorio Emanuele 113 • ModenaTel. 059 212194

Unindustria Reggio Emilia

Via Toschi 30/A - 42121 Reggio Emilia

tel. 0522 409711• Fax 0522 409793

www.unindustriareggioemilia.it

Gli articoli presentati possono non rispecchiare le posizioni

di Unindustria Reggio Emilia

che comunque li ritiene un contributo

sul piano dell’informazione e dell’opinione.

05 L’OPINIONE

Mauro Severi

06 IMPRESE REGGIANE

16 UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA

ELETTI I VICEPRESIDENTI E NOMINATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO

18 ARTICOLO DI COPERTINA

Assemblea Generale 2014

22 RELAZIONE DI STEFANO LANDI

PAST PRESIDENT UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA

32 MAURO SEVERI NUOVO PRESIDENTE UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA

41 ECONOMIA ANCORA AL PALO, MA TORNA LA FIDUCIA

Irene Spediacci

44 L'ITALIA VISTA DAGLI STATES

Irene Spediacci

48 UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA HA PREMIATO I PICCOLI INVENTORI

50 CREI-AMO L’IMPRESA 2014

54 UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA

L’ANALISI AGGREGATA DEI BILANCI 2010•2012

58 VOLONTARIATO

62 UNINDUSTRIA NOTIZIE

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l’opinioneMauro SeveriPresidente Unindustria Reggio Emilia

IMPRESE & TERRITORIO ALLEATI PER COMPETERE 2014La crisi economica, politica e sociale del Paese richiede non solo un rin-novato e fattivo protagonismo della politica, ma anche l’elaborazione, daparte di ciascun attore sociale, di iniziative e soluzioni praticabili. L’Italia habisogno di una mobilitazione che parta dal basso, dall’incredibile patrimo-nio di risorse umane, cultura, imprenditorialità, impegno che caratterizza mol-ti nostri territori e le nostre imprese. In tale prospettiva gli imprenditori e il loroassociazionismo hanno un ruolo fondamentale. Molto, infatti, dipende dal-la loro energia, dalla voglia di migliorare le loro imprese, dalla capacità disviluppare una progettualità associativa e, in ultima analisi, dalla convinzio-ne che ciascuna azienda può competere meglio se è competitivo ancheil sistema locale nel quale opera. La vision dell’imprenditoria reggiana si fon-da sull’idea di “aprirsi” non solo a un mercato sempre più grande, ma an-che al territorio, alla propria comunità e alle sue risorse umane. UnindustriaReggio Emilia è il nuovo grande soggetto unitario che ha il compito di orga-nizzare e concretizzare questa vision trasformando in progetto le attese ela volontà di protagonismo economico e sociale espresso da una moltitu-dine di piccole e medie imprese. Nei prossimi anni ci impegneremo, attraverso specifiche Azioni associati-ve, per contribuire a ottenere risultati di rilevo per il sistema locale. Ci guidala consapevolezza che le aziende e il territorio devono crescere “insieme”.Questo è il presupposto indispensabile per ridefinire le capacità competiti-ve della comunità reggiana per riposizionarla nella nuova economia globa-le fondata sulla conoscenza. Un sistema locale più efficiente e attraente è unterritorio nel quale è più facile fare impresa. Allo stesso tempo, imprese piùcompetitive possono continuare ad apportare, all'ecosistema locale, quel-l’intraprendenza vocata alla manifattura avanzata che deve rimanere la ci-fra distintiva della nostra terra. Thomas Edison amava ripetere che “riesce intutto chi si dà da fare mentre aspetta.” Ebbene non limitiamoci ad aspettareche la crisi passi, che il Governo realizzi le riforme e che il Paese cambi, mascegliamo di impegnarci per le nostre imprese, per il nostro territorio e peril lavoro, sia esso di chi lo ha, di chi lo perde o dei giovani che faticano a tro-varlo. Dobbiamo guardare avanti nella consapevolezza che dove non c’è spe-ranza verso il futuro non può esservi futuro. E dobbiamo farlo ricordandociche il futuro si “guadagna”, giorno dopo giorno, nel presente.

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SABARTSabart, una delle maggiori realtà italiane per ricambi e ac-cessori nel settore del verde, ha partecipato come Plati-num sponsor alla Conferenza Europea di Arboricolturache si è tenuta a Torino e ai Campionati Italiani di TreeClimbing che si sono svolti sempre nella città piemontesea fine maggio. A collegare i due eventi è stata organizzatauna giornata di workshop dedicata al tree climbing. Allaconferenza sono intervenuti relatori e congressisti interna-zionali che si sono confrontati sulle principali tematichedell’arboricoltura e forestazione urbana. A seguire i Cam-pionati Italiani di Tree Climbing hanno consentito di assi-

impresereggiane

stere a prove impegnative e acrobatiche, ricreando le si-tuazioni lavorative tipiche dei tree climber in chiave agoni-stica. La manifestazione è stata anche l’occasione per in-contrare Sabart e toccare con mano la qualità dei suoiprodotti. Presso il gazebo allestito dall’azienda sono statipresentati la gamma di utensili professionali da potaturaBarnel USA, la gamma prodotti a marchio Oregon, leadermondiale nella produzione di catene da taglio, barre gui-da ed accessori per motoseghe e macchine harvester ol-tre all’abbigliamento protettivo antitaglio, distribuiti inesclusiva per l’Italia dall’azienda emiliana.

Si invitano le Aziende Associate della provincia di Reggio Emilia a segnalare notizie e avvenimenti sulle loro attività all’Ufficio Comunicazione di Unin-dustria Reggio Emilia, tel. 0522 409723, e-mail: [email protected]. La scelta sarà poi compiuta dalla redazione di Vision.

INDUSTREEPresso lo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna si è svolto ilworkshop “Le nuove strategie di comunicazione e leadgeneration”. L’evento, promosso da TeamSystem, è statol’occasione per un confronto privilegiato sui social me-dia, sull'inbound marketing e sull’integrazione e lo scam-bio di informazioni tra sistemi gestionali ERP-CRM ed inuovi strumenti Digital Marketing. Tra i protagonisti: O-One, specializzata in digital communication e progetti dibranded content. Andrea Moro, Managing Director di O-One, ha dedicato un approfondimento su come genera-re opportunità di visibilità e di vendita per le aziende sulweb e sui social. La giornata di lavoro ha previsto anchegli interventi di: Andrea Valcamonica, Direzione TeamSy-stem, HUB Emilia, che ha presentato le soluzioni azien-dali per l'era digitale e Simone Godoli, CRM SpecialistTeamSystem, che ha trattato il tema di lead generation evendita. Marco Caroli, Marketing Director presso Samp-doria Marketing & Communication e Andrea Castellari,Direttore Commerciale & Marketing Torrefazione RekicoCaffè, hanno analizzato i casi di successo entrando nelmerito delle strategie e delle azioni compiute per sfrutta-re al meglio le opportunità dell’era digitale.

ARSCOLOR INTERACTIVE E F.LLI VERONI FU ANGELOArscolor Interactive continua ad accompagnare Veroninel processo di digitalizzazione della propria comunica-zione. In questa occasione si è trattato di migrare sulcanale online l’iniziativa legata al concorso “Utili e Belli”che da anni Veroni propone al consumer attraverso imedia tradizionali. Per alcuni mesi ad ogni acquisto di250g di mortadella o prosciutto Veroni, il consumatoreverrà omaggiato di una posata firmata Brandani all’inter-no della quale troverà un codice. Collegandosi al sitowww.veroni.it oppure sulla pagina Facebook il consu-matore potrà partecipare al concorso istant win, regi-strandosi ed inserendo il codice per scoprire subito seè tra i vincitori di uno dei premi Brandani in palio. L’ini-ziativa è stata anche volano d’approdo del brand Veronisul canale Facebook. La consulenza sui media digitalida parte di Arscolor Interactive supporta e valorizza lastrategia multicanale di Veroni, volta raggiungere nuoviclienti e ad accrescere il proprio database, stabilendoun rapporto qualificato con il consumer per future inizia-tive di marketing.

ARGO TRACTORSValerio Morra, Presidente ed Amministratore Delegatodel Gruppo ARGO, è stato nominato Cavaliere del La-voro e ad ottobre riceverà l’alta onorificenza presso ilQuirinale. Il diretto interessato si è detto onorato di averricevuto questo riconoscimento a titolo personale, maancor di più in quanto affermazione di un percorso di vi-ta e di lavoro condiviso assieme alle donne ed agli uo-mini che negli anni hanno costantemente qualificato l’at-tività di Landini prima e di Argo Tractors a tutt’oggi. Hainoltre aggiunto che un’attività così lunga e di successosi basa su una solida piattaforma industriale capace didare risposte in linea con l’evoluzione dei tempi e dellesituazioni, oltre ad un semplice principio: le persone giu-ste nel momento giusto e al posto giusto. Infine ha di-chiarato che si tratta di una grande soddisfazione l’avertrasmesso alle nuove generazioni della famiglia, così co-me già fecero prima suo padre e suo nonno, questi va-lori e questa passione. Il comparto trattoristico, in pas-sato tradizionalmente instabile, è diventato oggi più sta-bile ed attivo, grazie anche al risveglio delle economiedei paesi in via di sviluppo. Per contro la nuova sfidadella globalizzazione è decisamente più impegnativa,ma al tempo stesso stimolante. Argo è pronta a cogliereogni opportunità, facendo leva sul proprio know-how,sulla trasformazione delle idee in prodotti e servizi, sullaflessibilità e sul dinamismo, nonché sulla capacità di fa-re ricerca, innovazione e formazione. E tutto questo Ar-go intende realizzarlo mantenendo salda la prerogativadel Made in Italy, basando l’intero processo industrialenei propri stabilimenti italiani.

DOW ITALIAIl progetto Energ-Ice, guidato da Dow PolyurethanesR&D in Italia in partnership con le società del GruppoCannon e Federchimica e co-finanziato dalla ComunitàEuropea, è stato selezionato come uno dei sei progetti"Best of the Best" per le categorie Life Environmentand Information 2013. Durante la Green Week 2014, lapiù grande conferenza annuale dedicata alla politicaambientale europea, Energ-Ice ha ricevuto la targa pre-mio nell’ambito della cerimonia di assegnazione che si ètenuta a Bruxelles ad inizio giugno. Il progetto Energ-Iceè focalizzato sulla riduzione dell'impatto ambientale deiprodotti con elevati consumi di energia, come elettrodo-mestici del freddo, e mira a intervenire nella fase di pro-gettazione dove l'inquinamento provocato durante il ci-

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clo di vita del prodotto può essere ridotto. Il progettopresenta una innovativa tecnologia di schiumatura dipoliuretano per la fabbricazione del riempimento isolan-te di elettrodomestici del freddo, come i frigoriferi econgelatori, con ciclopentano come agente espanden-te. Energ-Ice è stato insignito come uno dei 25 miglioriprogetti nell’ambito della sezione ‘Life Environment’ su-gli 85 completati e valutati nel 2013. Si è altresì distintocome uno dei sei migliori progetti nella sezione LifeInformation sui 21 ultimati ed esaminati nel 2013. Energ-Ice è stato pertanto selezionato dagli stati membri tra isei progetti "Best of the Best" per tutte le categorie.

MAZZIERIDal mese di giugno è online il nuovo sito Mazzieri all'in-dirizzo www.mazzieri.it, visualizzabile su qualsiasi dispo-sitivo smartphone e tablet. Mazzieri nella sua gamma diprodotti annovera diverse tipologie di carpenterie perquadri elettrici distribuzione BT, armadi per automazioneindustriale e armadi rack 19’’ per trasmissione dati. Nel-la sezione prodotti Dimo è possibile visionare tutta lanostra gamma di armadi con la possibilità di poter scari-care i cataloghi all'interno dell’apposita sezione catalo-ghi. Nella sezione servizi vengono inoltre elencate le at-tività che Mazzieri offre in supporto alla clientela qualirealizzazioni a disegno, verniciatura personalizzata inscala ral, montaggio in batterie degli armadi e predispo-sizione di sistemi di condizionamento e ventilazione.

DALTER ALIMENTARIÈ operativo in casa Dalter il nuovo impianto che confe-ziona in flow pack le monoporzioni di alcune tra le più ri-nomate eccellenze casearie. I blocchetti di formaggiomonoporzione sono dedicati agli operatori professionalidella ristorazione fuori casa dalle mense aziendali aquelle scolastiche ed ospedaliere, fino ai servizi di cate-ring anche sui mezzi di trasporto. A tutti loro Dalter for-nisce un prodotto selezionato già tagliato e porzionatoin varie grammature, comodo per l’uso individuale in ac-compagnamento al pasto. I formaggi sono confezionatiin atmosfera protettiva, restano completamente isolatidall’ambiente esterno in condizioni di totale igiene e conuna shelf life decisamente più lunga. Il prodotto in que-ste condizioni mantiene intatte tutte le sue caratteristi-che organolettiche e di gusto, nonché le proprietà nutri-zionali: una volta aperta la confezione il formaggio risul-ta come appena tagliato, con lo stesso aroma e fragran-

za della forma intera. Lo stesso pack è inoltre molto piùaccattivante da un punto di vista estetico, ed estrema-mente facile da aprire. La nuova macchina per il flowpack è il più recente degli acquisti dell’azienda emilianaspecializzata nel confezionamento di formaggi stagiona-ti, che rientra a pieno titolo in un processo di completorinnovamento tecnologico del reparto produttivo avviatonel 2012 grazie allo stanziamento di ingenti risorse eco-nomiche.

SERIGRAFIA 76Prosegue il percorso di conciliazione casa/lavoro intra-preso da Serigrafia 76, l’azienda di Montecchio Emiliaspecializzata nella produzione di grafiche adesive e de-corazioni per trattori, macchine agricole, movimento ter-ra e carrelli elevatori. Per il secondo anno consecutivo ifigli dei dipendenti di Serigrafia 76 hanno partecipatogratuitamente alla 2^ edizione di Arena Camp, il campoestivo organizzato dalla Polisportiva L’Arena di Montec-chio, che si è svolto nell’area della scuola elementare, incollaborazione con Comune di Montecchio Emilia. Il ser-vizio rientra nel progetto “Non solo mamme”, promossoda Serigrafia 76, per supportare le tante mamme lavora-trici che durante i mesi estivi hanno difficoltà a gestire iltempo libero dei figli. Per Serigrafia 76 da sempre la di-mensione della responsabilità sociale ricopre un postodi primaria importanza, da promuovere e sviluppare ulte-riormente in futuro. Numerose sono state in passato leiniziative a favore della famiglia: oltre al consolidato ser-vizio di baby sitter aziendale, è giunta quest’anno alla4^ edizione la “Festa della mamma che lavora”, l’iniziati-va che a maggio ha permesso a tutte le mamme lavora-trici di far conoscere il proprio posto di lavoro ai bimbi epassare con loro del tempo in azienda. Senza dimenti-care “Benessere Donna”, il ciclo di appuntamenti orga-nizzati in collaborazione con il Poliambulatorio CMM,per promuovere la prevenzione e aumentare la consa-pevolezza sul tema del benessere e della salute femmi-nile rispetto ai diversi aspetti della quotidianità.

LOMBARDINIJCB spa ha festeggiato i 30 anni di attività presentandouna serie di importanti novità destinate ad ampliare lagamma d’offerta del costruttore britannico che, con isuoi mezzi innovativi, ha accompagnato la storia dellecostruzioni in Italia e nel mondo. Per questo motivo JCBha deciso di sottolineare i festeggiamenti riunendo a

Reggio Emilia presso la sede Kohler/Lombardi-ni, l’intera forza commerciale, funzionari e con-cessionari insieme. Si è trattato di un importantemomento di incontro e confronto sui modelli re-centemente introdotti (con i nuovi motori che as-sicurano maggiore efficienza e costi di gestionepiù contenuti), sulle strategie commerciali e su-gli obiettivi a medio e lungo termine che JCB sipone per il mercato italiano. La sede scelta perla convention di JCB Italia è particolarmente si-gnificativa per le future strategie del marchio a li-vello globale: lo stabilimento Kohler a ReggioEmilia, fornitore dei motori “JCB Diesel by Koh-ler” per molte delle macchine JCB del segmentomedio e compatto. Si tratta di motori innovativiconformi alle legislazioni Tier 4 Final/Stage IIIB,che inserendosi nel solco della filosofia costrutti-va JCB assicurano maggiore efficienza e costi digestione più contenuti. Le positive sinergie dellacollaborazione tra i due marchi è stata sottoli-neata da Vincenzo Perrone, Amministratore De-legato di Kohler/Lombardini, durante il suo inter-vento di benvenuto. Un partnership costruttiva,quella tra JCB e Kohler, annunciata nel 2013che, proprio nei primi mesi del 2014, si è con-cretizzata con la presentazione di ben tredicinuovi modelli, tutti equipaggiati con gli innovativipropulsori “JCB Diesel by Kohler”, presentati uffi-cialmente al mercato italiano proprio in occasionedel meeting di Reggio Emilia.

ASOTECHAsotech, impresa reggiana che opera da oltre25 anni nella consulenza industriale, ha inaugu-rato nel mese di giugno la nuova sede di Sant’I-lario in via Rossellini 17. Il nuovo edificio, insiemeal parco comunale antistante, è stata la locationdove sono stati organizzati visite aziendali, uncocktail party e lo spettacolo a cui hanno presoparte oltre 170 persone.All’inaugurazione hanno partecipato anche diver-se autorità tra cui: Marcello Moretti, Sindaco diSant’Ilario e il vicensindaco Rossella Campani,l’Assessore alle Attività produttive Sonia Robu-schi e i consiglieri comunali Cinzia Vezzani, Fa-brizio Ferri e Sonia Bertani. Il parroco don Fer-nando Borciani ha benedetto il nuovo stabile.Presenti anche rappresentanti del mondo asso-

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tamente atipico per il settore, ma a cui è correlato unparticolare significato. Il blog è diviso in categorie, cia-scuna delle quali ricalca le aree di business di We-branking. La categoria Digital Strategy è dedicata agliarticoli di visione e qui intervengono Nereo Sciutto, Pre-sidente e co-fondatore di Webranking, key account,commerciali e marketing. All’interno dell’area WebMarketing prendono la parola i consulenti di We-branking trattando temi come pianificazione media, stra-tegie SEO, web analysis e content marketing. Nella ca-tegoria Web Tech invece si dà voce all’area Sviluppo diWebranking, quindi a web developer, web designer eweb project manager. Ultima ma non meno importante,la categoria #Webrankers, in cui si parla di momenti divita quotidiana in Webranking. Webranking continua acrescere e, dando voce ai membri del team, è prontaper condividere gli ingredienti per una pausa pranzoperfetta attraverso un blog in cui non saranno riportatenotizie ma condivise opinioni. Il tutto con l’intenzione dipoter raccogliere il contributo e l’esperienza di chiunquevoglia partecipare.

FMGreen Blow è il nuovo ventilatore centrifugo di FM ap-positamente progettato per l’impiego sulle linee cerami-che, in particolare per la pulizia e il raffreddamento dellepiastrelle all’ingresso delle macchine per la stampa digi-tale. Green Blow può tuttavia trovare impiego anche inaltri settori industriali in cui è necessario raffreddare opulire colli o altri oggetti e dispositivi. Dall’analisi delleesigenze di mercato e utilizzando le più moderne tecno-logie di progettazione e simulazione, è stato possibileottenere miglioramenti e vantaggi significativi in diversiambiti rispetto alle soluzioni già in uso o concorrenti.Green Blow presenta innanzitutto valori di portata supe-riori del 25% rispetto al modello di ventilatore prece-dente, pur con un motore più piccolo. Il nuovo modelloconsente inoltre di raggiungere picchi di velocità dell’a-ria in uscita superiori del 28% circa: una velocità diuscita elevata è fondamentale per un efficace raffredda-mento delle piastrelle. Green Blow è stato lanciato uffi-cialmente a Tecnargilla 2014, tenutasi a Rimini dal 22 al26 settembre. La fiera riminese è stata ultima tappa deifesteggiamenti del quarantennale di FM.

CANOSSA EVENTSSi è chiusa la seconda edizione della Cuervo y Sobri-

nos Cup: gara di regolarità a calendario CSAI, riservataad auto storiche costruite entro il 1969. Quaranta gliequipaggi al via, tra cui anche numerosi stranieri (Inghil-terra, Usa, Svizzera, Spagna, Polonia, Belgio, Francia,Olanda, Nuova Zelanda, Germania e Giappone). I parte-cipanti hanno infatti apprezzato soprattutto momenti uni-ci come la partenza da Via Monte Napoleone a Milano, ilpranzo a Lugano in riva al Lago e la sfilata delle autonella prestigiosa via Nassa. Anche l’aspetto enogastro-nomico si è rivelato all’altezza delle aspettative, dalla se-rata di gala al Museo Diocesano alla cena “ad alta quo-ta” in un rifugio a 3.000 metri. 49 prove a cronometro e3 prove di media per un totale di 8 rilevamenti segretihanno costruito una gara impegnativa, anche per la lun-ghezza del percorso e per le impegnative strade di mon-tagna, che hanno portato le auto partecipanti su alcunidei più famosi e panoramici passi alpini. La gara si èconclusa con i seguenti equipaggi sul podio: Gamberi-ni-Lanfranchi, Mozzi-Biacca e Ballerio-Monti su Triumph.Per la sessione auto moderne sul podio sono saliti gliequipaggi Verghini-Sydorenko, Del Bufalo-Del Bufalo eMateri-Mauro. La coppa delle dame è andata invece al-l’equipaggio Bottini-Azzali. Primo equipaggio stranierola coppia End-End. La gara anche quest’anno è statarealizzata in partnership con la Scuderia Tricolore e Ca-nossa Events, che sono già al lavoro per organizzare l’e-dizione 2015 della manifestazione.

EMAKNel mese di luglio si è svolto nel parco sportivo di Ba-gnolo la 7a tappa del Campionato Italiano di Triathlondel Boscaiolo, giunto quest’anno alla 18° edizione epromosso dall’Associazione Amici Boscaioli d’Italia. Trai concorrenti si è distinta la squadra delle “Aquile” so-stenuta da Emak, azienda bagnolese leader nel settoregardening & forestry. Il team, equipaggiato con le moto-seghe professionali Efco e Oleo-Mac e con abbiglia-mento antitaglio di protezione individuale, è formato daquattordici boscaioli guidati dal veterano AlessandroGiuliano - campione italiano nelle edizioni 2010, ‘11 e‘12 - e provenienti da tre gruppi distinti: l’AssociazioneBoscaioli Alta Toscana, l’Associazione Boscaioli Appen-nino Reggiano e l’Associazione Amici Boscaioli Valtelli-na. Iniziato il 1° maggio, il Triathlon del Boscaiolo termi-nerà il 19 ottobre dopo 17 gare in diverse località italia-ne. La tappa di Bagnolo ha visto affrontarsi su tre prove– abbattimento, sramatura e taglio con l’accetta – unaquarantina di boscaioli che utilizzano le più importanti

ciativo come Mauro Severi, Presidente Unindustria Reg-gio Emilia, con il direttore generale Giovanni Roveda, in-sieme a numerosi clienti internazionali e dipendenti diAsotech.

OGNIBENE POWERUna delegazione della Camera di Commercio Giappo-nese in Italia ha fatto visita allo stabilimento OgnibenePower di Reggio Emilia. Accolti dal Presidente e CEOClaudio Ognibene i delegati giapponesi hanno visitatole strutture produttive per toccare con mano la realtà in-dustriale di un’azienda italiana che da qualche mese haaperto una filiale a Osaka. La filiale OPower Japan èguidata da Ryota Kumei, un giovane manager che avrà ilcompito di seguire e supportare le relazioni con i clientigiapponesi. Della delegazione facevano parte una deci-na di imprenditori e manager di aziende del calibro diYanmar, Suzuki, Toyo Engineering e Shinto. Allo svilup-po delle relazioni su scala internazionale OgnibenePower abbina un forte investimento in qualità delle pro-duzioni e dei prodotti. In questa direzione si muove lanuova certificazione OHSAS 18001:2007. Ha seguito ilpercorso di verifica l’ente di certificazione TÜV NORD.L'acronimo OHSAS sta per Occupational Health andSafety Assessment Series ed identifica uno standard in-ternazionale per un sistema di gestione della Sicurezzae della Salute dei Lavoratori. Ognibene Power inoltreporterà le sue soluzioni per le macchine agricole all’Ei-ma International che si terrà a Bologna Fiere dal 12 al16 novembre.

GRUPPO SINAPSIIl Gruppo Sinapsi continua il suo percorso di espansio-ne nella produzione di tecnologie per il settore fitness ewellness. Negli scorsi mesi la Web App prodotta dall'a-zienda reggiana è stata oggetto dell'importante accordocon la Johnson Healtech Italia, titolare del marchio Ma-trix Fitness nel nostro paese. Ora l'azienda di ReggioEmilia si presta a varcare i confini nazionali. La nuovarealtà avrà sede operativa presso il Google Camp, cosìnella fucina da cui usciranno molti dei prossimi protago-nisti dell'high-tech, si parlerà anche reggiano.

WEBRANKINGPausa Pranzo @Webranking è il nome del nuovo blogdell’agenzia di Web Marketing. Un nome singolare, cer-

marche di motoseghe al mondo. Contestualmente que-sto evento si è svolto anche il Triathlon riservato ai di-pendenti Emak, dove i boscaioli hanno espresso tutta laloro abilità e creatività nella realizzazione di sculture inlegno eseguite con le motoseghe.

TECNOVENel mese di luglio il sindaco di Novellara Elena Carletti,gli Assessori Milena Saccani Vezzani (Attività Produtti-ve) e Marco Battini (Scuola, Cultura, Sport) hanno fattovisita alla sede dell’azienda metalmeccanica Tecnove,attiva da decenni nella lavorazione della lamiera perconto terzi. L’incontro si è inserito all'interno di un per-corso di comprensione delle realtà imprenditoriali localie delle persone che la costituiscono, al fine di cono-scerne le attività, i progetti di sviluppo, gli obiettivi, e af-frontare insieme le problematiche e le difficoltà legatealla perdurante crisi economica e più in generale al si-stema economico, legislativo, fiscale italiano, nella con-sapevolezza che il problema del lavoro e dell'economiasono attualmente urgenti e prioritari, fondamentali percostruire il benessere di ogni comunità.

WARRANT GROUPDal 29 settembre all’1 ottobre, Warrant Group sarà pre-sente a Let’s 2014, la Conferenza Europea dedicata allaricerca industriale e alle key enabling technologies, ovve-ro le tecnologie identificate come prioritarie nella strate-gia di sviluppo industriale della Commissione Europea efinanziate da Horizon 2020. Promosso dalla Commissio-ne Europea e organizzato da CNR, APRE e ASTER, l’e-vento che si terrà a Bologna, richiamerà oltre 1.200esperti provenienti da tutto il mondo per fare il punto suricerca e innovazione in campo industriale. L’obiettivo diLet’s è quello di definire una nuova visione strategica:non a caso il tema prescelto è il Rinascimento, intesocome momento storico di forte rottura con il passato e digrande slancio prospettico verso il futuro. WarrantGroup sarà presente all’evento bolognese con un pro-prio stand, luogo di incontro tra le aziende clienti e i prin-cipali stakeholder internazionali nel campo della ricerca.

INTERPULSLuigi Ligabue, Presidente di InterPuls spa, esattamente40 anni fa fondò una piccola impresa famigliare specia-lizzata nella produzione di pulsatori pneumatici (il cuore

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delle mungitrici). Un’intuizione illuminata che si è tradot-ta in visibilità e successi commerciali in tutta Europa. Ilvero salto di qualità arrivò negli anni ’90, epoca chehanno visto crescere InterPuls in tre direzioni: esplora-zione di nuovi mercati, sviluppo prodotti e riorganizzazio-ne interna. Una strategia fondata sull’interpretazionedelle esigenze di mercato e sulla capacità di trasforma-re questi input in prodotti. Spunto ancora una volta vin-cente che l’ha accompagnata fino ad oggi e che l’ha re-sa una realtà agile, dinamica e fortemente orientata allasoddisfazione del cliente. Il 2014 è iniziato con l’acqui-sizione del marchio O.M.C., storico costruttore italianodi carrellate e piccole macchine agricole. Nello stessoperiodo è stato lanciato un altro importante investimen-to atto ad ingrandire lo stabilimento di Albinea. L’unionedelle due unità produttive rappresenta un segnale diproiezione al futuro, pur mantenendo solide radici nellastoria. Sempre nel 2014 InterPuls ha conseguito la cer-tificazione ambientale ISO 14001: un altro importantetassello che testimonia la grande attenzione alle temati-che ambientali. In ottica prodotti lo sforzo è incentrato indue direzioni: entry level ed automazione.

PIRCHERPircher nel 2014 ha lanciato una nuova finitura spazzo-lata delle tavole in larice. Questa lavorazione dona piùvigore alla pavimentazione, infatti la superfice risulta ru-vida al tatto e mette in rilievo le naturali venature del le-gno. Per un effetto rustico che si diversifica dalle norma-li pavimentazioni in legno per esterno presenti sul mer-cato. Nel campo delle pavimentazioni per terrazzi e giar-dini l’azienda ha soluzioni sia per il ripristino di superficiesterne sia per nuovi costruzioni. Propone ad esempiola pavimentazione in legno di Talì. Per una scelta di ar-chitettura che predilige la scelta di materiali naturali, ele-menti in sintonia con la natura ma allo stesso tempo re-sistenti e funzionali. Il legno Talì è di grande resistenza,proviene dall’Africa tropicale e si presenta con una fibracompatta, dal colore giallo-verde al marrone scuro omarrone rossiccio scuro.

INTECIntec srl ha preso parte alla fiera Automechanika diFrancoforte. È stata un’importante occasione per pre-sentare ai clienti europei i nuovi prodotti a marchio SlemCar Refinishing come: il nuovo Stucco SK3-Stratos, ilnuovo Stucco SK24C-Universal Soft Evolution, entram-

bi dotati di eccezionale adesione ai supporti e carteg-giabilità e l’ormai famosa vernice trasparente VA71-Speed Air, che non necessita del forno per l’essiccazio-ne, che avviene ad aria in 45 minuti.

MIDNIGHT CALLMidnight Call, la start up di Reggio Emilia costituita daVittorio Guarini, Alessandro Iotti e Giovanni Azzali, cheha lanciato la piattaforma digitale Fazland.com con l’o-biettivo di rivoluzionare il mercato dei servizi per la casa,ha annunciato l’ingresso di nuovi soci finanziari: Red-Seed Ventures e un pool di investitori privati in qualità di“business angels”. Oltre ai founders entra nel capitaleanche Federico Panini, già CTO della società e parte delteam da più di un anno. Complessivamente, entrano nel-le casse della società 500 mila euro che verranno utiliz-zati per finanziare l'espansione capillare di Fazland.comsul territorio italiano e per testare il servizio all'estero par-tendo da due città europee, oltre che a rendere fruibile ilservizio tramite applicazioni smartphone e tablet.

IMMERGASSi chiama Toolbox, è la prima app rilasciata da Immer-gas che quest’anno festeggia il 50 esimo della fonda-zione. È dedicata al mondo dei professionisti della cli-matizzazione domestica ma anche all’utente finale chevuole avere informazioni personalizzate sul sistema di ri-scaldamento più adatto al suo profilo abitativo. Laschermata principale del nuovo Immergas Toolbox, chesi scarica gratuitamente per smartphone e tablet daApp Store (per iPhone, iPod touch e iPad), Google Playe Windows Phone Store, è semplicissima e le iconesuggeriscono la via breve per accedere ai servizi. Laapp Immergas Toolbox si adatta automaticamente allostrumento di visualizzazione, smartphone oppure tablet.La funzione “cerca” (segnalata dall’icona con la lente)consente in pochi secondi di accedere direttamente alcontenuto desiderato. La app Immergas Toolbox è unprogetto aperto, un vero e proprio contenitore pronto aricevere nuovi servizi aggiuntivi che verranno introdottiper soddisfare le esigenze degli utilizzatori.

MASTERCONSULT“L’evoluzione del commercialista”: questo è quello chepotrebbe descrivere meglio lo studio MasterConsultcon sedi a Reggio Emilia e Parma. Un pool di commer-

fotovoltaico è entrato in funzione nel 2012. L’impiantocommissionato e gestito direttamente dall’impresa è,per dimensione, tra gli impianti a tetto più importantinon solo in Emilia Romagna, ma anche in Italia. Attraver-so questo investimento Beltrami Real Estate è riuscita aconiugare molteplici esigenze fra loro non sempre com-patibili: ambientali, di politica energetica, sociali, edilizieed aziendali. Dotato di numerose e sofisticate apparec-chiature di misurazione e monitoraggio, l'impianto è con-trollato in remoto direttamente dall’azienda che può, inogni momento, intervenire per risolvere eventuali proble-mi tecnici e perseguire una costante ottimizzazione delrendimento attraverso la definizione di kpi obiettivo. Sistima che nel corso della sua operatività almeno venten-nale l’impianto garantirà un risparmio di circa tre milatonnellate di combustibile e permetterà di evitare l'im-missione in atmosfera di circa 7,5 milioni di kg di anidri-de carbonica, oltre10 mila kg di anidride solforosa, qua-si 8 mila kg di ossido di azoto e 360 kg di polveri sottili.

MONTANARI LUIGI L’azienda reggiana Montanari Luigi srl, impegnata da tregenerazioni nel campo delle ristrutturazioni e costruzioniedili, ha recentemente completato le attività di trasferi-mento dei propri uffici presso la nuova sede, situata invia Tenni, nella zona sud-ovest della città. L’impresa, sto-ricamente radicata nel tessuto collettivo e sociale delterritorio ha dedicato particolare attenzione ad una pro-gettazione dei propri spazi, funzionale e al contempo ri-spettosa dell’ambiente, secondo i moderni canoni dellaArchitettura. Grazie ad un’esperienza dinamica e conso-lidata, maturata nel corso di più generazioni, caratteriz-zata da una costante crescita del volume degli affari, èin grado di porsi quale partner ideale per un serviziosempre più puntuale ed efficace, proponendo soluzionirispondenti alle esigenze attuali.

ARTONI TRASPORTIDall’esperienza di Artoni Trasporti nasce Artoni Expedit:un unico servizio di trasporto celere che si inserisce nelmercato della messaggeria veloce per dare soluzioni in-novative alle imprese italiane; valido per tutte le esigenzedi trasporto, dalla busta, al pacco, al pallet, senza limiti dipeso e volume. Artoni Expedit offre tempi di consegna ri-dotti rispetto ad un servizio di trasporto tradizionale. Tra-mite Artoni Expedit è possibile richiedere la consegna“garantita”: a fronte del pagamento di una piccola mag-

cialisti con aree di attività diverse e coordinate per offri-re alle piccole e medie imprese supporto, consulenza,formazione e aiuto nell’attuale contesto economico.La mission dello studio è “partner delle imprese per lacrescita e lo sviluppo” che viene perseguita attraversole tre aree di servizio: contabilità, fiscale e societarioche copre tutti i servizi tradizionali di uno studio di com-mercialisti fruibili con modalità innovative e on-line; dire-zione aziendale che offre all’imprenditore un supportocompleto nella gestione della propria impresa; formazio-ne per acquisire le abilità vincenti necessarie nel nuovocontesto economico. Innovativo il test di analisi azienda-le, sviluppato con partner, che permette di eseguire uno“stress-test” sull’azienda e sulla sua capacità di rispon-dere al mercato, è possibile richiedere un test “omag-gio” per la propria impresa richiedendolo via mail unamail a [email protected]

VP ITALYContinua il trend positivo di VP ITALY con vendite al 31agosto che segnano +5,85% rispetto allo stesso perio-do dello scorso anno, risultato conseguito grazie all’ex-port che quest’anno ha superato quota 75%. Lo svilup-po di nuovi pistoni ad alto contenuto tecnologico perapplicazione moto da neve e destinati a costruttoriAmericani, garantirà il positivo trend di crescita ancheper il prossimo biennio. Sempre attiva anche la collabo-razione tecnica con il Team Gresini per i mezzi che com-petono nei Campionati Mondiali Moto3 (piloti Antonellie Bastianini), Moto2 (piloti Simeon e Baldassarri) e Mo-toGP (piloti Bautista e Redding), collaborazione da cuisi sta concretizzando lo sviluppo di una nuova gammadi pistoni VERTEX destinata a motori per CampionatiSupersport 600cc e Superbike 1.000cc, realizzata connuovi materiali, trattamenti e tecnologie produttive cheavranno come principali caratteristiche alto rapporto dicompressione e lunga durata delle prestazioni limite.Questa nuova gamma di pistoni sarà presentata in oc-casione della prossima 72° Esposizione Mondiale delMotociclo EICMA che si terrà a Milano dal 4 al 9 no-vembre 2014.

BELTRAMI REAL ESTATENel corso dell’estate, nonostante un clima non propria-mente favorevole, l’azienda reggiana Beltrami Real Esta-te ha ampiamente oltrepassato il traguardo di produzio-ne di due milioni di kWh da quando il proprio impianto

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giorazione si ha la certezza della consegna nei tempistandard previsti dal servizio Artoni Expedit. Maggioriinformazioni sono disponibili sul sito www.artoni.com.

WARRANT GROUPLa collaborazione fra Warrant Group e il gruppo PurE-nergy spa, all’avanguardia tecnologica in un settore dinicchia fortemente in crescita quale il minieolico, ha per-messo al progetto “PurEnergy Air” (del valore di oltre25 milioni di euro) di ricevere copertura finanziaria perquasi l’intero valore del progetto stesso. Un gran risulta-to anche per l’Italia, che vedrà nascere sul suo territorio,in Irpinia, la prima filiera del minieolico. Presentato nel-l’ambito del Bando Investimenti energetici Mi.SE, a vale-re sul Programma Operativo Interregionale “POI Ener-gia”, l’ambizioso progetto si propone come obiettivo l’in-dustrializzazione di innovativi aerogeneratori mini-eolicida 60 e 200 kWp e delle relative ali. In particolare, ilprogetto ha ottenuto un finanziamento agevolato del va-lore di 5.734.912,01 euro e un contributo a fondo per-duto di circa 12 milioni di euro.Il mercato del mini-eolico, a livello mondiale, toccherà i4 miliardi di dollari entro il 2020, con una crescita an-nua a doppia cifra fino alla fine del decennio. Anche inItalia il tasso di crescita del mini-eolico è assai significa-tivo. Alla fine del 2012 erano attivi 356 impianti per unapotenza effettiva pari a 18,2 MW, con una crescita di 7-8 MW rispetto al 2011. Dal 2013 le aspettative di cre-scita sono notevolmente aumentate soprattutto perquanto riguarda le applicazioni e i vantaggi del mini-eoli-co in contesti antropizzati. Le ragioni sono molteplici: unridotto o inesistente impatto sul paesaggio.

MONKEYDUL’ormai ricorrente appuntamento con il Sana di Bolognaha visto Monkeydu impegnata con più di mille metriquadri di allestimento dedicato al biologico, alla cosme-si e al food. In occasione di fiere importanti come il Sa-lone del Camper a Parma ed il Cersaie a Bologna l’a-zienda ha valorizzato, tramite stand personalizzati, clientileader nei loro settori. A Vicenza Oro, manifestazione diprestigio per il comparto orafo e gioielleria internaziona-le dove il made in Italy è il segno distintivo del prodottoche viene esposto, Monkeydu presenta da diverse edi-zioni allestimenti di alto profilo. Alla seconda edizione diHomi – la fiera dedicata agli stili di vita che si è tenutarecentemente la Fiera di Milano – l’azienda ha confer-

mato un concept che mette al centro la persona e lenuove tendenze dell’abitare, grazie ad importanti nomicome Smeg e Ballarini. Allargando lo sguardo all’Euro-pa con l'International Broadcasting Convention, di sce-na ad Amsterdam, si è confermato l’appuntamento mon-diale per le aziende leader nel broadcasting, nella pro-duzione e nella gestione delle tecnologie audio e video.Infine ad Automechanika di Francoforte - la principalefiera internazionale dedicata al settore dell'Automotive -tra i tanti importanti clienti di Mokeydu spicca Brembo,per il quale è stato realizzato uno stand a due piani chetrasmette la forza di questo marchio di eccellenza.

ERREVI SYSTEMErrevi System, società reggiana specializzata in consu-lenza ICT strategica, ha portato a termine un importanteprogetto di reingegnerizzazione IT della divisione supplydi Cesab, Gruppo Toyota. La divisione IT Supply ha ilcompito di sovrintendere alle necessità di carattereinformatico per le divisioni ricerca e sviluppo e produzio-ne ed è quindi parte attiva in ogni decisione e processodi carattere strategico per la società. Grazie ad efficien-za, prestazioni e continuità di servizio, l’IT è divenuto unasset sempre più importante per il business aziendale.Cesab ha costruito con Errevi System un percorso cheha portato a realizzare un sistema IT perfettamente in li-nea con le esigenze della divisione Supply. Soluzioni disemplice controllo e gestione, basate su tecnologie diriferimento mondiale, che hanno introdotto una maggio-re flessibilità nella ripartizione dei carichi di lavoro tra idata center e una sicurezza di continuità di servizio. Èstato anche ottenuto un modello sufficientemente stan-dardizzato che può essere replicare semplicemente inaltri siti produttivi a partire da quello francese. La credi-bilità dell’IT della divisione Supply Cesab si è così ulte-riormente consolidata all’interno del Gruppo, diventan-do un ingranaggio sempre più importante per la cresci-ta e il business di Toyota Material Handling Europe.

ITINEREL’agenzia Itinere, dopo poco più di un anno di attività,grazie anche agli importanti rapporti instaurati con diver-se realtà ed eccellenze locali è stata ammessa al pro-getto turismo enogastronomico dell’esperienza promos-so dalla Regione Emilia - Romagna. Sarà infatti Itinere araccogliere le iniziative che verranno organizzate duran-te Expo 2015 in veste di unica realtà accreditata all’in-

coming per la città di Reggio Emilia. Avrà inoltre il com-pito di promuovere il territorio su ampia scala proprio at-traverso i canali messi a disposizione dalla vetrina inter-nazionale. Anche in ottica di accoglienza di ospiti azien-dali Itinere ha saputo sviluppare interessanti proposteche facilitano e sollecitano l’accoglienza di ospiti in tuttele aziende del territorio, cercando di legare l’opportunitàmesse in campo dall’Esposizione Universale con la pre-sentazione delle nostre realtà aziendali.

LITOKOLLo stucco StarlikeCrystal, prodotto dall’azienda rubiere-se Litokol, è tra i protagonisti - insieme alle 800 milatessere in oro 24 carati, prodotte dell’azienda vicentinaTrend – che hanno contribuito a rendere prestigiosauna grande installazione eretta sull’isola di San GiorgioMaggiore a Venezia, in concomitanza con la Biennale diArchitettura. The Sky Over Nine Columns: questo è il ti-tolo dell’installazione dell’artista tedesco Heinz Mackche si può ammirare fino al 23 novembre, curata dallostorico dell’arte Robert Fleck. Corrispondenza direttatra terra e cielo, la colonna è l'elemento più antico e fon-damentale nella storia dell'architettura. I mosaici in oro24 carati che rivestono le colonne, composti da oltre ot-tocentomila tessere, sono un esempio di alto artigianatolocale e rappresentano le storiche relazioni culturali traOriente e Occidente intrattenute da Venezia. L’esempiopiù importante in città, di questo splendido mosaicoinoro, lo si può trovare nella Basilica di San Marco, il prin-cipale monumento di Venezia. L’installazione The SkyOver Nine Columns è realizzata da Beck & Eggeling In-ternational Fine Art (Düsseldorf) e Sigifredo di Canossa,in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini e il so-stegno di Trend (Vicenza).

REWEBReweb, distributore informatico su scala nazionale, aprela Pastream Italia. ParStream offre un'esclusiva piat-taforma di Real-Time Database per Big Data Analytics etramite il Database Real Time, un potente abilitatore diBig Data Analytics, consente alle aziende di prenderedecisioni migliori analizzando tutti i propri dati, sia quellistorici che i flussi (streaming) di informazioni che conti-nuamente vengono importati dai sistemi. Con questeinformazioni, le aziende possono incrementare il lorovantaggio competitivo innovando ed esplorando nuovimodelli di business, ottimizzando ed espandendo le pro-

prie fonti di reddito e riducendo i costi infrastrutturali eoperativi. Reweb rafforza così la propria presenza nelmercato del Big Data e Fast Data affiancandole compe-tenze nell'Internet of things, cloud e networking.

Q&OCONSULTING Q&Oconsulting, insieme ai partners VP Consult spa,Overview srl e Gesa Finance Consulting srl, ha costitui-to la Rete d’imprese Net Score, per riuscire ad offrire unservizio di consulenza finanziaria, organizzativa, indu-striale e di finanza agevolata ad una clientela costituitasoprattutto da aziende produttive. Lo scopo della rete èsupportare le imprese nei loro percorsi di investimento,sviluppo e crescita attraverso le competenze professio-nali dei propri partners, messe al servizio della clientelain modo integrato, in base alle specifiche necessità delcliente. Il panorama economico attuale, così complessoe instabile, infatti rende la variabile finanziaria molto im-portante per le imprese e impone loro un livello di com-petenze più elevato. L’offerta di Net Score è quindi cosìmodulata: check up pluridisciplinare per individuare leesigenze e/o le eventuali criticità di sviluppo industriale,organizzativo e finanziario; assistenza continuativa perun triennio da parte di Gesa Finance su temi di finanzaagevolata per reperire le migliori soluzioni messe a di-sposizione delle imprese dai vari Enti (UE, Ministeri, Re-gioni ecc). La vera novità è una particolare formula con-trattuale che stimola Net-Score e le imprese clienti a co-gliere il maggior numero di opportunità di finanziamento.

BLULINKLa nuova ISO 9001:2015: Risk Management nemico oalleato della Qualità?” è il titolo del seminario organizza-to da Blulink nell’ambito della Settimana Europea dellaQualità. Durante il seminario, prendendo spunto dallenovità che emergono nella nuova versione della ISO,verranno discusse idee, strumenti e metodologie di ap-proccio all’adeguamento richiesto dalla normativa allenostre organizzazioni. Tra i partecipanti saranno presentile più importanti realtà attive da anni nella battaglia dipromozione e divulgazione di metodologie per una inno-vativa gestione dei processi di business.L'evento si svolgerà il prossimo giovedì 13 novembrepresso la Sala Convegni di Unindustria Reggio Emilia.La partecipazione all’evento è gratuita fino ad esauri-mento dei posti disponibili, pertanto vi suggeriamo diiscrivervi direttamente dal sito www.blulink.com

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UNINDUSTRIA REGGIO EMILIAELETTI I VICEPRESIDENTI E NOMINATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO

La Giunta di Unindustria Reggio Emilia, riunitasi lunedì15 settembre presso la sede di via Toschi, ha nominato iVicepresidenti e il Consiglio Direttivo dell’Associazione peril biennio 2014-2016.

Questi i sei imprenditori che affiancheranno il Presiden-te Mauro Severi e di cui la Giunta ha approvato ancheschema e contenuti delle deleghe: Giannicola Albarel-li (Reggiana Riduttori srl ), Vicepresidente con delega al-l’Innovazione, Ricerca e Qualità; Roberta Anceschi (Si-met srl), Vicepre-sidente con delega alla Piccola Indu-stria; Paolo Bucchi (Comet Spa – Gruppo Emak), Vice-presidente con delega all’Internazionalizzazione; SavinoGazza (Sicem – Saga Spa), Vicepresidente con dele-ga all’Ambiente e Energia; Claudio Lodi (Lodi srl), Vice-presidente con delega all’Education e Rapporti con laScuola e Roberto Tognoli (Manifatture del Nord srl –

Gruppo Max Mara), Vicepresidente delegato alla Tesoreria.

Ai sei Vice Presidenti si aggiunge di diritto, come previstodallo Statuto, il Presidente del Gruppo Giovani, StefaniaAccorsi (Accorsi Green srl).

Il Consiglio Direttivo, in aggiunta ai Vice Presidenti e al PastPresident Stefano Landi (Landi Renzo Spa), sarà compo-sto anche dai seguenti dodici membri, eletti ieri dalla Giun-ta: Anna Maria Artoni (Artoni Trasporti Spa), Paolo Ber-tazzoni (Bertazzoni Spa), Renato Brevini (Brevini PowerTransmission Spa), Aldo Dall'Aglio (S.E.F.A. Srl), Maria LiciaFerrarini (Ferrarini Spa), Alberto Gallinari (Hydrocontrol-BU spa), Giovanni Montorsi (Arag srl), Alberto Morra ArgoTractors Spa), Ivano Parmigiani (Stampotecnica Srl), Fer-nando Spallanzani (Interacciai Spa), Luca Torri (E-landSrl), Eva Katharina Zimmer (Voith Turbo Srl).

GIANNICOLA ALBARELLI

ROBERTA ANCESCHI

PAOLO BUCCHI

SAVINO GAZZA

CLAUDIO LODI

ROBERTO TOGNOLI

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costruire il futurocon le ideeASSEMBLEA GENERALE 2014

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ASSEMBLEA GENERALE 2014

Si è svolta venerdì 4 luglio alle ore 17,30 al Teatro Municipale “Romolo Valli” l’As-semblea Generale di Unindustria Reggio Emilia, l’associazione che rappresenta ol-tre mille imprese e quasi 50 mila dipendenti. Il tradizionale momento di riflessione sulla realtà economico-sociale locale ha vi-sto, quest’anno, la conclusione del mandato del Presidente Stefano Landi. È stata quindi un‘occasione di sintesi del lavoro svolto nel corso del quadriennio,ma anche di valutazione di prospettiva sui temi ancora aperti che Landi ha lascia-to in eredità al suo successore. L’assemblea degli imprenditori reggiani ha eletto alla guida dell’Associazione peril quadriennio 2014/2018 Mauro Severi, Consigliere delegato di Corghi e Nexionspa di Correggio. Il passaggio di consegne è avvenuto pubblicamente nel corso dell’evento “Costrui-re il futuro con le idee”. Questo il titolo del confronto che ha visto gli industrialireggiani impegnati a discutere come rimodellare il sistema economico e sociale ita-liano secondo un nuovo e diverso disegno. Costruire il futuro con le idee significa elaborare, in maniera condivisa, una pro-spettiva, possibile e allo stesso tempo desiderabile, capace di accompagnare la so-cietà italiana e la comunità reggiana nella nuova economia globale fondata sullaconoscenza. Sono intervenuti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Enrico Cisnetto,Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, Giuseppe Berta, economista e pro-fessore di Storia Contemporanea dell’Università Bocconi di Milano, Andrea Pon-tremoli, Amministratore Delegato di Dallara Automobili. Sul tema “Tendenza mondo: i nuovi scenari geo-politici e geo-economici”, sonointervenuti in collegamento dagli States, Edward Luttwak, economista e poli-tologo, e Mario Platero, capo della redazione americana de Il Sole 24 Ore.

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intervento Landi con foto sua

Assemblea degli industriali reggiani è da tempo uno deimomenti nei quali la nostra comunità s’incontra per confrontarsi sul presen-te e, soprattutto, sul futuro. Due dimensioni che in questo pomeriggio di lu-glio si intrecciano assumendo un’ulteriore valenza simbolica. Oggi, infatti, siconcludono il biennio costituente di Unindustria Reggio Emilia e il mio man-dato alla sua guida. A questo proposito ho il piacere di annunciarvi che po-

chi minuti fa l’assemblea degli industriali reggiani ha scelto Mauro Severicome Presidente per il prossimo quadriennio.Le Associazioni, così come gli enti e le organizzazioni, vivono e si rinnovanoquando praticano, come noi, un’autentica rotazione degli incarichi.Il futuro appartiene a lui, ai Colleghi che chiamerà al suo fianco e agli im-prenditori che, attraverso il loro impegno quotidiano, daranno ancora piùforza e autorevolezza alla nostra Associazione.

Relazione di Stefano Landi

Past President

Unindustria Reggio Emilia L’

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Caro Mauro, tanti auguri!Per la nostra Associazione si avvia, dunque, un nuovo ciclo. Da tempo, ogniimprenditore, ogni istituzione, ogni ente e ogni cittadino, deve affrontarenuovi modi di pensare, di lavorare e, soprattutto, di produrre valore. Una tra-sformazione all’interno della quale si collocano questi anni d’impegno asso-ciativo dei quali traccerò un sintetico bilancio.

UNINDUSTRIAPer prima cosa va riconosciuto a Unindustria Reggio Emilia il merito di avercompreso la discontinuità di questa fase storica. In altri termini, abbiamocolto il divario tra la percezione di un futuro incerto e la necessità di idee estrumenti capaci di guardare al futuro. Proprio la consapevolezza di ciò ciha spinti a dar vita a una nuova grande associazione unitaria.Il primo gennaio 2013 è finalmente caduto il “muro” che per oltre cin-quant’anni ha diviso l’imprenåditoria reggiana. Un evento, perseguito da

tempo, che ci ha collocati ai vertici del sistema associativo locale e confin-dustriale.Sin dal primo giorno di vita la nuova Associazione è diventata illuogo nel quale hanno iniziato a dialogare, tra loro, persone, storie, consue-tudini ed esperienze diverse. Sommando competenze diverse abbiamo po-tenziato i servizi e predisposto nuove e più incisive iniziative.Oggi, Unindustria Reggio Emilia può contribuire alla costruzione di quel fu-turo al quale è dedicato questo grande appuntamento. Un impegno che hacaratterizzato anche gli ultimi anni, nel corso dei quali ci siamo confrontaticon tutti gli attori economici, sociali ed amministrativi del territorio.

QUATTRO ANNI D’IMPEGNO ASSOCIATIVOLa nostra è stata un’attività di ascolto, di proposta e talvolta di critica co-struttiva, sviluppatasi lungo due direttrici principali. La prima è certamente costituita dalle attività per il rinnovamento e il riposi-

zionamento competitivo del nostro sistema territoriale. In tale ambito siamostati i primi a considerare Reggio Emilia come parte integrante di un’areavasta, per comprendere la quale abbiamo commissionato cinque grandi ri-cerche nei soli ultimi tre anni. Le prime due, dedicate alla definizione delletraiettorie di sviluppo dell’industria reggiana e alle possibili forme di gover-nance locale dell’innovazione.Le altre tre, per approfondire le potenzialità dell’alta velocità e della nuovastazione mediopadana.Due grandi novità, queste ultime, per le quali sono stati analizzati: il bacinod’utenza potenziale; l’impatto che la nuova stazione potrebbe avere sul Ca-poluogo e le conseguenti esigenze infrastrutturali. Abbiamo così contribuito a promuovere l’idea che il futuro della comunitàreggiana è legato all’area che si snoda lungo l’asse Piacenza, Parma, Reg-gio Emilia, Modena, la cui ampiezza va dall’Appennino fino a Mantova e Ve-rona. Soprattutto, abbiamo reso evidente l’esistenza di un nuovo baricentromediopadano. Un dato che impone una diversa progettualità riferita a fattorilocali come il lavoro, l’innovazione, la cultura, l’istruzione e l’offerta turisticache vanno ora declinati sulla scala dell’area vasta. Anche il sistema confin-dustriale deve considerare questa nuova dimensione che impone maggiorie più sofisticati livelli di collaborazione tra le diverse associazioni provinciali.Una dimensione, quella dell’area vasta, di cui ha tenuto conto anche il pro-cesso che ha portato a definire la governance locale dell’innovazione.In questi anni abbiamo sostenuto con ancora maggior intensità il progettodi Reggio Emilia Innovazione al quale abbiamo dedicato studi, ricerche, ri-sorse umane e finanziarie.Nel dicembre 2013 abbiamo sottoscritto il Protocollo d’intesa che ricono-sce Reggio Emilia Innovazione come soggetto deputato al coordinamentodella attività riferite all’innovazione che saranno via via concentrate nel Tec-nopolo. Allo stesso modo ci siamo impegnati per l’ulteriore specializzazionedella sede universitaria reggiana, per un suo rafforzamento nelle attività di ri-cerca applicata e per promuovere le collaborazione con le aziende.Un impegno ben rappresentato dal sostegno dato ai progetti di ricerca abeneficio delle imprese ascritti nell’ambito dei Dottorati di ricerca. La seconda direttrice delle attività realizzate nel quadriennio è quella deiservizi alle imprese. Ci riferiamo soprattutto a servizi capaci di contribuire almiglioramento delle performance aziendali e di supportare le imprese inquesti difficili anni. Un insieme di prestazioni associative la cui quantità e va-rietà impone di ricordare solo quelle maggiormente significative.La prima, è certamente l’assistenza alle aziende non solo nei loro rapporticon le banche, ma anche nell’analisi della loro situazione economico -finan-ziaria e nella predisposizione dei conseguenti piani d’intervento.Un ambito, quello del credito, che ha visto anche lo stanziamento straordi-nario di 250.000 euro finalizzato sia ad aumentare la capacità di garanziadelle imprese, sia a ridurre l’onerosità dei tassi a loro applicati.Di grande importanza è stato anche il supporto dato alle imprese nella lun-ga e non ancora conclusa fase di ricostruzione successiva al sisma del2012. Allo stesso modo voglio ricordare l’ampio pacchetto di servizi predi-sposti per ambiti di grande importanza aziendale, come l’ambiente, la sicu-rezza sul lavoro o, ancora, l’assistenza per districarsi nella sempre più com-

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plessa e tortuosa normativa fiscale. Vale la pena richiamare poi, anche lapromozione di nuove forme di welfare aziendale. Soluzioni che, attraverso lanostra iniziativa WelfaRE, possono consentire di conciliare le agevolazionifiscali e contributive per le aziende, con maggiori vantaggi economici per icollaboratori. L’Associazione si è impegnata con grande intensità anche per sostenerel’internazionalizzazione delle imprese attraverso un servizio di accompagna-mento e ricerca partner sui mercati del mondo.In questi anni siamo stati pionieri anche nella promozione delle Reti d’Impre-sa. Più in generale, ci siamo impegnati per aiutare gli imprenditori reggiani aesplorare il nuovo in ogni sua forma. Allo stesso tempo, ci siamo attivati per

contribuire allo sviluppo delle competenze dei giovani e alla modernizzazio-ne della scuola. Un’azione che ci ha visto partecipare non solo alle attività diorientamento, ma anche alla promozione della cultura tecnica e all’attività ditutoraggio e indirizzo presso alcuni importanti istituti tecnici.Unindustria Reggio Emilia ha continuato a perseguire una vera e propriamissione culturale ed educativa. Idee, creatività, studio e lavoro, disciplina emerito sono le condizioni per confermare il primato della nostra cultura tec-nica e industriale. Ricordo anche che negli ultimi due anni abbiamo soste-nuto e ospitato un’importante iniziativa nazionale di Confindustria: la Scuoladi Alta Formazione per le Relazioni Industriali, l’Economia e il Lavoro.Infine, abbiamo consolidato anche i due capisaldi della nostra visione asso-ciativa unitaria.Il primo, è il convincimento che l’associazionismo d’impresa rappresenti, og-gi più che mai, un elemento indispensabile per i sistemi produttivi costituitida piccole e medie imprese. In realtà come queste l’Associazione agiscecome un soggetto collettivo in grado di promuovere e realizzare attività altri-menti impossibili per la singola azienda.Il secondo caposaldo è la consapevolezza che il futuro si costruisce attra-verso la collaborazione tra soggetti diversi, ma capaci di confrontarsi e deci-dere, insieme, per raggiungere obiettivi di interesse generale.

Naturalmente, è superfluo evidenziare che tutte queste attività associativesono state realizzate in un periodo interamente segnato dalla più grave crisivissuta dal nostro Paese dal dopoguerra a oggi.

LA GRANDE CRISILe cifre, nella loro crudezza, parlano chiaro. L’attività industriale si è ridottadi un quarto. Il Prodotto interno lordo è diminuito del 9%. Gli investimentisono crollati del 26% raggiungendo il livello più basso dal dopoguerra. Set-te milioni di italiani sono senza lavoro: una cifra doppia rispetto a quella re-gistrata sette anni fa. Le famiglie hanno tagliato sette settimane di consumi,equivalenti a 5.000 euro all'anno.

Non c’è stata una guerra, ma i danni economici causati dalla crisi equival-gono a quelli di un conflitto. Nel maggio scorso, il Governatore della Bancad’Italia ha evidenziato, nelle sue Considerazioni Finali, che “l’uscita dalla re-cessione è travagliata e la ripresa si presenta fragile e incerta, anche se nonmanca un miglior clima di fiducia".

IL SISTEMA ECONOMICO REGGIANONonostante l’andamento negativo del commercio e la durissima crisi delsettore edile, il sistema economico reggiano ha dimostrato un’elevata capa-cità di tenuta. Negli ultimi anni Reggio Emilia è risultata, tra le province ita-liane, prima per export manifatturiero pro capite. Un dato che ha certamentecontribuito a far si che la disoccupazione locale sia oggi meno della metà diquella nazionale ed europea. A Reggio Emilia, infatti, i disoccupati sono il 6%, contro il 13% della medianazionale; mentre la disoccupazione giovanile non arriva al 18% contro il40% del Paese. Risultati raggiunti grazie a un numero elevato di impreseche hanno compreso la fine di un ciclo e, agendo di conseguenza, hannoscelto di rinnovarsi.Il successo del nostro export conferma, infatti, una elevata capacità d’adat-tamento ai nuovi paradigmi competitivi, produttivi ed organizzativi. Non in-

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tendiamo certo affermare che tutte le nostre imprese sono già saldamenteancorate all’economia globale basata sulla conoscenza. Ciò che rileviamo èche, anche nel sistema produttivo locale, si manifesta il dualismo osservatodal Centro Studi Confindustria nell’industria nazionale. Da una parte, ci sono imprese piccole, medie e grandi, che hanno adottatostrategie diverse dal passato e adeguate alle nuove dinamiche dei mercati.Aziende che hanno saputo trasformare saperi interni e competenze distinti-ve in strumenti di differenziazione dei loro prodotti e dei loro servizi. Dall’altra, troviamo le imprese che faticano a tenere il passo perché nonhanno ancora saputo o potuto adattarsi alle trasformazioni in atto.Aziende che hanno sofferto, in modo particolare, la caduta della domandainterna, la stretta creditizia, la voracità del fisco e i devastanti effetti dellaburocrazia. Fattori critici che non sono stati originati dalla crisi, ma che que-st’ultima ha certamente enfatizzato.

UN PAESE MALATOI mali del Paese, infatti, preesistono alla congiuntura negativa e ne sono es-si stessi concausa. Una situazione che trae origine dall’esaurirsi di quel mo-dello politico, sociale e istituzionale che, per un lungo periodo, è riuscito aintegrare l’economia, la politica e la Pubblica Amministrazione. Oggi la politica si è trasformata in un enorme apparato autoreferente, par-cellizzato e sempre più oneroso. Il suo progressivo indebolimento ha finitocol favorire un’eccessiva autonomia della “macchina” burocratica statale.L’Amministrazione pubblica è diventata un universo, spesso arbitrario, nelquale procedure, permessi, divieti, interpretazioni, processi, sentenze e san-zioni si sono sovrapposti gli uni agli altri determinando un groviglio inestrica-bile. La crisi economica avviatasi nel 2008 ha fatto il resto, contribuendo adeterminare l’arretramento economico e civile della società italiana e dellanostra comunità.

LA MORTE PER BUROCRAZIAIn questi anni di impegno associativo non mi sono mai stancato di denun-ciare che ci sono troppe leggi e che non sono più sostenibili la lunghezza el’opacità delle troppe procedure amministrative. È in questa zona d’ombra che alligna la corruzione e la criminale commistio-ne tra affari, politica e Pubblica Amministrazione che sta scuotendo non so-lo il Paese, ma anche il nostro territorio. Burocrazia e ostilità nei confrontidelle imprese stanno letteralmente deprimendo il Paese. Siamo al primo posto al mondo per capacità di frenare chi intraprende attra-verso le conferenze dei servizi, i comitati contro ogni cosa, le iper-tutele am-bientali. In Italia più che lavorare per la crescita ci si impegna per impedirla.Oggi la vera prima grande riforma nazionale consiste nel drastico ridimen-sionamento della burocrazia. La seconda è la riduzione dell’enorme carico fiscale che grava sulle impresee sui cittadini. In una realtà come questa la conferma della vocazione mani-fatturiera rappresenta il primo presupposto per ottenere quella crescita che,sola, può garantire lavoro, benessere e coesione sociale.Per ottenerla è indispensabile il riavvio del mercato interno che, a sua volta,è legato e subordinato alla crescita dell’occupazione.

LAVORO, GIOVANI E CULTURA TECNICACi riferiamo a lavori veri, capaci di dare salari veri.Noi siamo un grande Paese manifatturiero forte in quel settore medium hi-tech che, meglio di qualsiasi altro, garantisce una più equilibrata distribuzio-ne del reddito nell’intero sistema economico. Si prova imbarazzo nel doverricordare che avere fabbriche, tante fabbriche, molte delle quali assoluta-mente evolute e tecnologicamente avanzate, non è uno svantaggio, ma unavera e propria polizza sul futuro degli italiani. Un dato che riguarda, prima ditutto, i nostri giovani. Una componente rilevante del tasso di disoccupazioneviene, infatti, dai giovani fra i 15 e i 24 anni. Un terzo della loro disoccupa-

zione è da attribuire alla divergenza tra profili richiesti e competenze offerte.Non ci sono dubbi: servono più cultura e più passione tecnica. La Reggio Emilia industriale è nata e cresciuta nel mondo grazie alla passio-ne dei suoi tecnici diventati imprenditori. Nelle fabbriche, nelle nostre multi-nazionali tascabili e nelle filiere di fornitura reggiane, servono persone capa-ci di avere una visione d’insieme dei processi e delle dinamiche aziendali,predisposte ad una necessaria flessibilità per rispondere alle nuove esigen-ze del mercato. In tale ambito dobbiamo sperimentare di più.

IMPRESE & LAVOROIn tale prospettiva acquista un’importanza ancora maggiore la riforma delmercato del lavoro. Il Governo ha mosso i primi passi in modo efficace, in-troducendo col decreto Poletti importanti elementi di flessibilità per un utiliz-zo del contratto a termine in linea con gli altri paesi europei. Confindustriaha recentemente presentato le proprie proposte in materia di lavoro. Tra le proposte per il recupero di competitività è fondamentale la valorizza-zione di una contrattazione aziendale virtuosa, la focalizzazione su salari ba-sati sulla produttività, sostenuti da decontribuzioni, da incentivazioni fiscali eda qualsiasi strumento idoneo a favorire l’indispensabile riduzione del costodel lavoro. Produttività, efficienza, competitività da un lato, e rispetto e valo-rizzazione del lavoro dall’altro, sono i valori imprescindibili sui quali costruire,

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anche a Reggio Emilia, una rinnovata esperienza di relazioni industriali, doveanche il tema del welfare – che ho citato prima – dovrà trovare una giustavalorizzazione. Relazioni per innovare, per crescere, per risolvere i problemi,ma, soprattutto, capaci di leggere e di interpretare il cambiamento e di con-frontarsi con le migliori pratiche internazionali.Oggi, gli imprenditori e i loro collaboratori devono unirsi nel comune obietti-vo di rilanciare le loro imprese.Non ci sono alternative, dobbiamo predisporci per trovare nuove soluzioni avantaggio di tutti.

TRASFORMAZIONI, TRANSIZIONE E RIFORMEQuella che stiamo vivendo, infatti, non è solo una crisi, ma una “grande tra-sformazione” dell’economia e della società. Una vera e propria transizionetra due epoche storiche. In una prospettiva come questa, nessuno ha piùragioni di altri, ma tutti devono avere la consapevolezza e il coraggio neces-sari per affrontare percorsi innovativi, fondati sulla revisione dei vecchi para-digmi. Senza vere riforme è impossibile costruire il futuro.Dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi sono venuti segnali incoraggianti.Nella sua agenda dei primi cento giorni sono entrate la legge elettorale, laPubblica Amministrazione, le riforme istituzionali, la delega fiscale e la legi-slazione del lavoro.L’esito della recente tornata elettorale, con la grande voglia di cambiamentotestimoniata dagli elettori, ci spinge a ritenere che sussistano le condizioniper realizzare quanto anticipato o avviato. Allo stesso tempo, il semestre diPresidenza italiana della Commissione offre l’opportunità per un cambio dipasso nella politica europea, come per altro chiesto dai cittadini nelle re-centi elezioni. Per il nostro Paese è indispensabile una politica continentaleche abbandoni l’austerità per concentrarsi sulle imprese e sul lavoro.

INVESTIRE! In Italia deve tornare a crescere la domanda, vale a dire i consumi e gli inve-stimenti. È indispensabile tornare a investire.Questa è la via per ottenere aumenti di produttività e l'altrettanto necessariacrescita dell'occupazione.Servono investimenti, privati e pubblici, nazionali ed europei.Servono investimenti fissi per accrescere la domanda interna.Ci riferiamo a costruzioni, a macchine e attrezzature, ai mezzi di trasporto;pensiamo, in particolare, agli investimenti pubblici, che da anni scendono,mentre la qualità delle infrastrutture peggiora a vista d’occhio, regalandociimmagini da paese del quarto mondo. Al contrario, noi vogliamo un’Italia ca-pace di stupire il mondo come è stato nel dopoguerra e come è ancora nel-le nostre possibilità e potenzialità.

SALUTICare Colleghe e cari Colleghi, oggi sta a voi giudicare se ho assolto il com-pito che quattro anni fa mi avete assegnato.Un impegno che la crisi ha reso ancora più difficile, al quale mi sono appli-cato con passione e trasparenza. Oggi lascio la guida di una tra le maggioriassociazioni di imprenditori dell’Emilia Romagna.

Mi accingo a questo passo animato dalla volontà di continuare a servire ilnostro territorio, la sua imprenditoria e la sua comunità, attraverso il mionuovo incarico nella Camera di Commercio di Reggio Emilia.Quella che consegno a Mauro Severi è un’Associazione unita; forte econo-micamente; solida sul piano delle risorse umane e pronta ad avviare un nuo-vo programma di attività. Unindustria Reggio Emilia esprime un patrimoniodi idee, competenze e proposte che arricchiscono l’intero sistema reggiano.Colgo questa opportunità per ringraziare tutti gli interlocutori istituzionali,sindacali, amministrativi, politici e associativi ai quali mi ha unito l’impegnoin favore del nostro territorio e della sua comunità.Voglio ringraziare i tanti Colleghi che mi hanno aiutato e sostenuto espri-mendomi, di volta in volta, consenso, dissenso o consigli.Infine, voglio ringraziare l’intera struttura di Unindustria Reggio Emilia che,nonostante la crisi, è riuscita a tenere saldamente la barra del timone for-nendo non solo servizi e assistenza, ma anche consolidando e accrescendola compagine associativa. In questi anni, drammaticamente segnati dalla crisi, ho compreso il grandevalore dell’associazionismo. Il suo fine ultimo è dare corpo, anima e proget-to a una moltitudine di imprese che sarebbe altrimenti dispersa. Senza leAssociazioni nessun altro assolverebbe questo compito. Un impegno vitaleper un territorio, come il nostro, nel quale operano migliaia di piccole e me-die imprese organizzate in distretti e filiere.

CONCLUSIONIÈ giunto il momento di rompere la spirale della sfiducia e del pessimismo. Il rilancio del Paese non può che partire dalle riforme e dall’impegno dei ter-ritori come il nostro.Le prime sono un compito del Governo, il secondo è un movimento che de-ve partire dal basso. Deve attingere a quell’incredibile patrimonio di risorseumane, d’imprenditorialità, di impegno e di solidarietà che caratterizza granparte del Paese. Mettiamo le imprese e i territori nella condizione di poterlavorare, come nei principali paesi europei, e l’intera Italia riprenderà a cre-scere.In tale prospettiva Reggio Emilia deve credere ed investire nuovamente sul-le sue capacità collettive. Questa è la premessa indispensabile per avviarenel migliore dei modi il nuovo ciclo che si va aprendo.Ci riferiamo non solo ai segnali di ripresa, ma anche all’avvio delle nuove le-gislature degli Enti locali che segue di poco il rinnovo della presidenza dellaCamera di Commercio e, ora, della nostra stessa Associazione.Un reset dei vertici locali chiamati, tra le altre cose, a interpretare la revisio-ne dell’architettura istituzionale dello Stato. Scadenze che offrono un’oppor-tunità di rinnovamento fondata su un’ancora più intensa collaborazione tra ilpubblico e i privati. Le cose da realizzare e i progetti non mancano.Lavoriamo tutti insieme, collaboriamo tutti insieme, abbattiamo barriere, ridia-mo fiducia a noi stessi e ai tanti cittadini operosi e onesti di questa terra.Uno dei santi più amati dagli italiani, il cui nome è stato scelto dal Papa, ci halasciato un pensiero che può accompagnarci nei prossimi anni d’impegno.“Cominciamo col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E, al-l'improvviso, ci sorprenderemo ad aver fatto ciò che appariva impossibile”.

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IL NUOVO PRESIDENTE

Il 15 aprile 2014, dopo un’ampia con-sultazione della base associativa, laGiunta di Unindustria Reggio Emiliaha indicato Mauro Severi quale candi-dato alla Presidenza di UnindustriaReggio Emilia per il quadriennio2014-2018. Nei mesi precedenti all’assemblea elet-tiva vengono organizzati quattro in-contri sul territorio per delineare il bi-lancio del quadriennio trascorso econtribuire alla definizione delle lineeguida che caratterizzeranno il manda-to del futuro.Mauro Severi è Consigliere delegatodi Corghi spa e Nexion spa holdingindustriale, con sede e Direzione aCorreggio, organizzata attraverso 5stabilimenti in Italia, 2 all’estero e fi-liali commerciali nelle principali re-gioni mondiali. Nel 2012 il gruppo Nexion spa haprodotto 147 milioni di euro di fattu-rato consolidato con circa 990 addetti.Corghi spa e Nexion spa sono leadermondiali negli equipaggiamenti perl’assistenza agli pneumatici dei veicoli. Nel corso degli anni, Mauro Severi haricoperto significativi incarichi nel si-stema Confindustriale. È stato membro del Consiglio Diretti-vo e della Giunta di Unindustria Reg-gio Emilia dove per quattro anni è sta-to Consigliere con delega ai Progettidi Sviluppo Territoriale.

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Da pochi minuti sono stato chiamato alla guida di Unindustria Reggio Emilia.Una scelta che mi emoziona perché avverto la fiducia espressa da tanti im-prenditori che ringrazio di cuore.Un ringraziamento particolare lo rivolgo a Stefano Landi per l’impegno cheha messo a disposizione della nostra Associazione in questi difficili anni.Il luogo dove s’incrociano le tante e diverse esperienze aziendali che ho co-nosciuto in questi anni di impegno associativo.Mi riferisco a imprenditrici e imprenditori che nei mesi scorsi ho incontratonelle riunioni organizzate nel territorio. Momenti di vera partecipazione, cari-chi di volontà di andare avanti, che hanno offerto contributi preziosi per lamessa a punto del mio programma di presidenza. Un impegno che mi accin-go ad affrontare contando sull’esperienza maturata in un’intensa vita di lavo-ro sviluppata intrecciando settori, tecnicità e punti di vista differenti tra loro.La precoce esperienza nell’impresa edile di mio padre; le responsabilità al-l’interno di una azienda meccanica leader di mercato; l’attività professionale

di architetto e l’impegno sociale, hanno consolidato un approccio interdisci-plinare attraverso il quale affronto le cose della vita e del lavoro.Sento di poter affermare che questo modo di essere, aperto al confronto eall’innovazione, ma allo stesso tempo consapevole del passato, sarà la cifradistintiva del mio impegno in favore delle imprese e della comunità. Da tem-po siamo incamminati in un viaggio di scoperta il cui punto d’arrivo sarà unasocietà diversa da quella sin qui conosciuta. Viviamo non solo una grandetrasformazione, ma una vera e propria transizione tra due epoche storiche. Le imprese, i sindacati, le istituzioni, i sistemi locali e le persone devono mo-dificare in profondità il loro modo di vivere, di pensare e di lavorare. Un grande scrittore francese sosteneva che: “il vero viaggio di scopertanon consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.Oggi, in questo teatro – che amo non solo perché ne ho curato il restauro,ma anche e soprattutto per ciò che rappresenta per la storia sociale di Reg-gio Emilia – invito ciascuno dei presenti ad avere “nuovi occhi”.Un rinnovato sguardo necessario per comprendere ciò che siamo; premes-

sa indispensabile per sognare ciò che possiamo e dobbiamo diventare. Faccio riferimento al sogno perché dodici anni fa – quando si discuteva del-l’eventuale realizzazione dei ponti e della stazione di Calatrava – gli industrialireggiani pubblicarono un annuncio che, citando Walt Disney, diceva: “se riu-sciamo a sognarli, riusciremo a realizzarli”. Ebbene, abbiamo avuto non solo ilcoraggio di sognare ma anche la tenacia indispensabile per costruire.Oggi, il valore materiale e immateriale di quelle opere, così come della fer-mata mediopadana, rappresenta un dato riconosciuto anche da coloro cheper molto tempo ne hanno sottovalutato il ruolo e le potenzialità.Posso anticipare sin da ora che le linee guida del mio mandato – sin qui so-lo sbozzate in attesa di esser definite insieme ai Colleghi che mi affianche-ranno – saranno incentrate su due ambiti ben precisi.Il primo è quello riferito alle imprese; il secondo è quello riconducibile al si-stema locale.Poche direttrici declinate su alcuni obiettivi di medio periodo ragionevol-

INTERVENTO DI MAURO SEVERIPresidente Unindustria Reggio Emilia

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mente perseguibili e su obiettivi territoriali più complessi e dunque con risul-tati differiti nel tempo.Nelle prossime settimane m’impegnerò per formare una squadra di impren-ditori preparati e, soprattutto, motivati a impegnarsi a beneficio delle impre-se, del lavoro e della nostra comunità. Insieme ci sforzeremo per guardarecon “occhi nuovi” ciò che è già davanti a noi. Un esercizio fondato, prima ditutto, sul ripudio di quella ideologia del pessimismo che rappresenta oggiuno dei grandi mali del Paese. Dobbiamo rassicurare una comunità che non riesce a immaginare il propriofuturo perché troppo impegnata a contrastare un presente che la spaventa. Eppure le cifre del nostro sistema economico non lasciano spazio ai dubbi. Un solo dato: siamo – come ha ricordato Landi – la prima provincia italianaper export manifatturiero pro capite.Reggio Emilia e le province vicine, sono l’icona di un’Italia che non solo haresistito, ma che è destinata a guidare la ripresa delle altre “Italie” rimasteindietro. E, badate bene, non si tratta solo di economia. Nelle realtà, come la nostra, l’impresa è, insieme alla famiglia, una vera e

propria infrastruttura sociale portatrice e agente di benessere e coesione.Come imprenditori dobbiamo essere orgogliosi di ciò e consapevoli dellenostre grandi responsabilità. Dobbiamo continuare a perseguire il primato,come nel caso dell’export, ma dobbiamo anche impegnarci affinché il siste-ma locale si evolva progressivamente per sostenere una manifattura semprepiù evoluta. L’impegno associativo nei confronti sia delle imprese, sia delterritorio sarà riconducibile a un’unica visione sintetizzabile con quattro ver-bi declinati all’infinito. Innovare, Progettare, Realizzare e Aggregare.Tutto ciò significa “occhi nuovi” per guardare a noi stessi, alle nostre impre-se, ma “occhi nuovi” anche per guardare al sistema locale.Una realtà formata da una somma di paesi e città che configura già un po-tenziale reticolo di luoghi tra loro interdipendenti e complementari.Se guardiamo con una prospettiva ancora più ampia ci accorgiamo che datempo esiste una realtà sociale ed economica addensata lungo l’asse Pia-cenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. La “scoperta” e l’impegno per la

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nuova amministrazione di Reggio Emilia guidata dal sindaco Vecchi. Esistono,sicuramente i presupposti per una fattiva collaborazione. Nell’ambito delle nu-merose indicazioni condivise mi limito a ricordarne due: il Tecnopolo e ReggioEmilia Innovazione che, nel loro insieme, configurano, con la stazione Medio-padana, i più importanti progetti che la nostra comunità si è data in questi an-ni. Progetti sociali, perché riconducibili all’industria, al lavoro, alle risorse uma-ne e alla conoscenza diffusa che rappresenta ormai un elemento fondamenta-le per competere come imprese e come sistemi territoriali. A fronte di obiettivicome questi le associazioni possono giocare un ruolo significativo.Molte delle cose alle quali abbiamo fatto riferimento richiedono la presenza

di soggetti collettivi capaci di connettere non solo le aziende, ma anche altriattori e i tanti elementi d’interesse comune. Si inserisce in tale ambito an-che la collaborazione tra associazioni auspicata dalla Riforma di Confindu-stria uscita dai lavori della Commissione Pesenti.Un indirizzo che condividiamo nella certezza che le collaborazioni non sonoun fine, ma uno dei mezzi per adattare i servizi e la rappresentanza alle nuo-ve e diverse realtà d’area vasta che si vanno delineando.Lavorando in fabbrica, nei cantieri, con la Pubblica Amministrazione o nelDuomo di Reggio Emilia ho compreso, giorno dopo giorno, che l’Italia fun-ziona grazie all’opera quotidiana e silenziosa dei tanti che hanno il senso deldovere. Il futuro, sul quale oggi c’interroghiamo, si costruisce anche e so-prattutto portando alla luce e mettendo al lavoro la forza e le speranze diquesta umanità. Il cuore di questa maggioranza è rappresentato dalle no-stre imprese che chiedono solo di potersi esprimere contando su un Paeseche le sostiene e si organizza per aiutarle a vincere nel mercato globale.Non è un auspicio, ma il richiamo alle responsabilità di ciascuno. Di frontealla nostra forza e alle nostre debolezze. Di fronte alle incognite e alle paureche i grandi cambiamenti portano sempre con se. Di fronte a una comunitàche vorrebbe dare ai suoi giovani un futuro, alle donne, a tutte le donne, del-le vere opportunità, e a chi è anziano la giusta serenità. Ebbene, di fronte atutto ciò, dobbiamo agire. Facciamo sì che i nostri figli possano dire, ungiorno, che quando siamo stati messi alla prova non ci siamo sottratti. Impegniamoci per rinnovare la nostra terra e i suoi tanti frutti per poterla co-sì consegnare alle generazioni future.

valorizzazione di questa soggettività “mediopadana” sarà, nei prossimi anni,uno degli ambiti dell’azione associativa. Occorre dare identità, voce, ruolo efunzione a quel grande agglomerato economico, sociale e culturale che sicolloca tra la grande area metropolitana di Milano e quella del Capoluogoregionale. La realtà mediopadana non è l’isola che non c’è, ma un addensa-mento di produzioni agricole e industriali, di università, di competenze, di ar-te, storia, paesaggi e città che chiede di essere scoperto e interpretato.Un luogo nel quale il primo errore da evitare è quella dispersione e quellamalintesa competitività che hanno sin qui diviso ciò che ora dovremmo con-durre a unità. La grande area mediopadana deve diventare una rete di rela-

zioni analoga a quella messa a punto nel corso dei decenni dal sistema ma-nifatturiero emiliano. L’industria che si snoda lungo la via Emilia, infatti, è unacomplessità organizzata in rete; una presenza di nodi uniti da un reticolo direlazioni e, per questo, capaci di condividere idee, innovazioni, risorse eobiettivi. Decine di migliaia di imprenditori hanno riprodotto – inconsapevol-mente – un modello organizzativo di successo che da milioni di anni è pre-sente in natura. Ci riferiamo a colonie e sistemi sociali fondati sull’auto-orga-nizzazione di soggetti che, insieme, investono per creare, rafforzare, esten-dere il reciproco legame.Ad Harvard, a Stanford o al MIT di Boston insegnano ai leader delle multi-nazionali a organizzarsi secondo schemi che, in misura considerevole, coin-cidono con quanto noi abbiamo costruito in questi anni. Allo stesso modo,dobbiamo iniziare a mettere in rete i nostri capoluoghi, le loro politiche, leloro università, i loro servizi, le loro imprese, le loro associazioni, i loro citta-dini. Quando un ecosistema complesso riesce a focalizzarsi su alcune sfideprecise, crea le condizioni per mettere a fattor comune le eccellenze e lespecializzazioni di cui già dispone, spesso senza averne piena e diffusaconsapevolezza. Un’esigenza ancor più sentita alla luce degli interventi cheridefiniscono l’architettura amministrativa del Paese.Penso alla riorganizzazione dei piccoli comuni; al ridimensionamento delleprovince; alla ridefinizione delle autonomie delle regioni, alla riforma del si-stema camerale o, ancora, all’istituzione della già richiamata area metropoli-tana collocata quasi ai nostri confini.Nei giorni scorsi ho letto con attenzione il Documento di programma della

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Ospiti della tavola rotonda dell’Assemblea 2014:

l’economista Berta: Un buon contesto urbano è motore di sviluppolo psichiatra Adreoli: C’è voglia di tornare a credere

il manager Pontremoli: Servono innovazione e formazione

Rimodellare il sistema economico e sociale italiano secondo un nuovo e di-verso disegno: ne hanno parlato gli industriali reggiani nel corso della tavolarotonda intitolata “Costruire il futuro con le idee”, che lo scorso 4 luglio al tea-tro Valli ha fatto seguito ai discorsi del presidente uscente di Unindustria Ste-fano Landi e di quello entrante Mauro Severi, al termine del passaggio di con-segne tra i due. Costruire il futuro con le idee significa elaborare, in maniera condivisa, una pro-spettiva, possibile e allo stesso tempo desiderabile, capace di accompagna-re la società italiana e la comunità reggiana nella nuova economia globale fon-data sulla conoscenza. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Enrico Ci-snetto, hanno partecipato Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore, GiuseppeBerta, economista e professore di Storia Contemporanea dell’università Boc-coni di Milano e Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Auto-mobili. Cisnetto ha ripreso subito alcuni dati emersi dalla relazione di Landi – per col-pa della crisi l’Italia ha perso nove punti di Pil, un quarto della capacità pro-duttiva industriale e il 26% degli investimenti, scesi al livello più basso dal Do-poguerra – sottolineando la negatività di tutti i dati macroeconomici. Eppure,nonostante ciò, nel Paese si inizia a riscontrare un cambiamento di umore, comese dopo anni vissuti nella cupezza più generale stesse adesso tornando un cli-ma di fiducia. Due aspetti solo in apparenza inconciliabili, secondo Berta. Che non a casoha parlato di realtà «dicotomica, fatta di due Italie: la prima ci sovrasta con lasua negatività, l’altra vede invece nella condizione urbana un motore di svilup-po, rimettendo al centro le città e le fabbriche e inserendole in un contesto ur-bano favorevole che consente di operare bene. Il sistema industriale riparte quin-di da sé stesso, da ciò che sa fare, e a livello locale prova a mettere insiemei pezzi per comporre una massa capace di generare fiducia», ha spiegato. Certo, lo sforzo locale deve essere ricondotto dentro un quadro di politica in-

di Irene Spediacci giornalista

ECONOMIA ANCORA AL PALO, MA TORNA LA FIDUCIA:insidie e prospettive nella tavola rotonda “Costruire il futuro con le idee”

Vittorino Andreoli Giuseppe Berta

Enrico Cisnetto

Andrea Pontremoli

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dustriale nazionale che permetta di fare sistema: «Ma sa-rebbe sbagliato farsi bloccare dal fatto che questo non cisia – ha ammonito Berta – Occorre iniziare a costruire mas-sa critica nella speranza lo facciano tanti territori come Reg-gio, con la sua stessa consistenza economica a sociale.Allora sì che l’insieme delle tessere potrà contribuire a for-mare il nuovo disegno. Dobbiamo avere il coraggio di pre-

scindere dal terribile quadro economico generale e pro-vare a mettere insieme quanto sappiamo fare». Da qui, dalla considerazione sul territorio, è partita anchela riflessione dell’amministratore delegato di Dallara Auto-mobili. Pontremoli – a capo di un’impresa di auto da cor-

sa che investe più del 20% del fatturato in innovazione ericerca e reinveste tutti gli utili al suo interno – ha infatti evi-denziato quanto ormai «la competizione a livello globale co-stringa tutti gli imprenditori ad essere competitivi non piùsingolarmente, ma nel complesso del territorio in cui ope-rano. Ognuno di noi dovrà guardare fuori dalla propria azien-da: non potrà infatti essere il più bravo senza un sistema

formativo ed educativo in grado di fornirgli ingegneri e tec-nici preparati, oppure senza una rete di trasporti che, peresempio nel mio caso, permetta di fare arrivare le auto ne-gli Stati Uniti in ventiquattr’ore. Il sistema infrastrutturaledev’essere parte della competitività di noi imprenditori».

A più riprese Pontremoli ha sottolineato il valore della for-mazione: «Oltre ad avere ingegneri bravissimi, l’Italia ha unacaratteristica invidiata da più parti: sa mettere insieme sa-pere e saper fare. La Dallara, in val del Ceno, ha iniziatoad aggregare aziende e a fare corsi di formazione sul Cadtridimensionale rivolti a disoccupati che fossero almeno di-plomati e residenti sul territorio. Al termine del corso i ra-gazzi hanno immediatamente trovato lavoro. C’è chi dallaCalabria ha preso la residenza nel piccolo Comune di Va-rano e chi ha lasciato il posto di lavoro fisso pur di frequen-tare i nostri corsi: segnali importanti, a prova del fatto chela precarietà è più nella testa delle persone che reale, per-ché noi imprenditori siamo i primi a volerci tenere i lavo-ratori preparati». Interpellato da Cisnetto sull’apparente contraddizione tracrisi economica imperante e fiducia (ri)nascente, anche allaluce dell’esito delle recenti elezioni europee, lo psicologoAndreoli ha posto l’accento sul fatto che «fiducia ha la stes-sa radice etimologica di fede, e fede vuol dire formarsi del-le convinzioni in modo quasi immediato, legato al sentire,tralasciando la razionalità. La perdita di fede determinate-si dal 2008 è stata davvero una catastrofe, e la crisi eco-nomica è diventata anche esistenziale: uomini e donne cre-denti hanno smesso di avere fiducia, e sono piombati nel-la depressione e nella disperazione. Da una condizione dismarrimento estremo, oggi siamo passati alla rinascita deldesiderio di credere ancora, col pericolo però di attaccar-si a ogni cosa. Teniamo a mente che i politici sono tutti ma-lati di potere, specie in un momento in cui c’è ben pocoda accumulare», ha affermato, strappando più di un applau-so alla platea. “Avere nuovi occhi”: questo l’invito rivolto dal neo-presiden-te Severi agli imprenditori nel corso del suo discorso di in-sediamento. Obiettivo nobile, ma insidioso. Il rischio è ve-dere solo sabbia, oppure cadere nella trappola di chi diceche va tutto bene. A tal proposito Berta è tornato a sot-tolineare l’importanza del lavoro di squadra e la riscoper-ta di un sistema di capacità, abilità e competenze locali,utili a produrre un contesto di relazioni migliore del pas-sato. Secondo Pontremoli, poi, la perdita del 25% della ca-pacità produttiva nei quattro anni di recessione contieneuna componente utile alla pulizia del sistema economicoitaliano: «Abbiamo perso le cose che dovevamo perdere,è stata la mancanza di politiche industriali a rendere trau-matico il processo. Le produzioni di massa erano destina-te a sparire, lo si sapeva già. L’Italia non ha produzioni abasso costo ed economie di scala, pertanto può stare uni-

camente sulla linea alta: per questo però serve innovazio-ne. E la capacità di farla conoscere al mondo». Pontremoli poi è stato chiamato in causa da Andreoli: lopsichiatra gli ha domandato quanto a suo avviso sia impor-tante insegnare l’onestà, oltre alla tecnologia, ai ragazzi chefrequentano i corsi nella sua azienda. «Pensiamoci: que-sta crisi può dipendere dal fatto che prima c’erano solo al-cuni corrotti, mentre oggi ognuno di noi accetta la corru-zione e l’etica professionale è diventata qualcosa diquantitativo, c’è chi ruba tanto e chi ruba poco. La gran-de azione politica è stata convincerci della disonestà di tut-ti», ha affermato Andreoli. «In questa crisi è venuto menoil senso dell’onestà per mano dei grandi corruttori e dei cor-rotti. Di conseguenza non ci sono colpevoli. O meglio: tut-ti lo siamo, perché tutti corrotti. Ce l’hanno raccontata così».Andreoli si è infine rivolto a Severi, seduto di fronte a luiin platea: «In questo quadro di degrado esistenziale del-l’umanesimo, vorrei che il nuovo presidente mettesse trai primi punti del suo mandato la moralizzazione del siste-ma imprenditoriale: la rinascita comincia da qui». Dal canto suo Pontremoli ha ribadito l’importanza di ope-rare in una comunità piccola, «dove se rubi un euro lo san-no immediatamente tutti: qui nascono e si sviluppano i va-lori etici, la solidarietà e l’amicizia. Non a caso, pur aven-do girato il mondo e vissuto a lungo in America quando la-voravo in Ibm, ho sempre lasciato la mia famiglia nel pic-colo paese in Val del Ceno in cui adesso sono tornato avivere», ha raccontato. «La crisi poi ha cambiato la natu-ra dell’associazionismo, oggi luogo dove confrontarsiper elaborare sistemi di riferimento. Il sistema non è tuttocorrotto: le comunità di aziende stanno ristabilendo i va-lori di base». La differenza rispetto alle crisi del passato secondo Ber-ta è che «questa volta non esistono più i soggetti regola-tori, i grandi banchieri a capo di tutto il mondo con la for-za delle loro catene di credito: dunque nessuno pensa piùci siano soggetti a cui imputare la responsabilità oggetti-va. Questo romanzo giallo è ancora in corso: non si cono-sce il colpevole, e temo non lo si saprà identificare con pre-cisione nemmeno alla fine, perché nel frattempo sarà cam-biato». L’auspicio finale, espresso da Cisnetto, ha ripreso il tito-lo della tavola rotonda: i tanti temi in discussione contri-buiscano ad attivare le idee. La crisi c’è stata e per trop-pi versi continua ad esserci: occorre trasformarla in oppor-tunità, mettendosi gli “occhi nuovi” auspicati dal neo-pre-sidente Severi.

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Il giornalista economico Mario Platero e il politologo EdwardLuttwak ospiti di Unindustria in collegamento telefonico

“Occorre ridare capacità di acquisto ai consumatori”

“Conti disastrosi”

Due finestre spalancate sull’America: per osservarnel’economia, ma anche per sapere cosa gli Stati Uni-ti pensano degli equilibri politici ed economici dell’I-talia. Questo il senso dei due collegamenti telefoni-

ci con Mario Platero ed Edward Luttwak, il primo a capodella redazione americana de Il Sole 24 Ore e condutto-re di America 24 su Radio 24, il secondo economista epolitologo. Due interventi diversi per temi e per stile, chehanno intervallato quelli degli ospiti sul palco, entrambi uti-li per ampliare l’orizzonte dello sguardo, in un contesto sem-pre più globale. Doveroso partire dalla stato di salute dell’economia ame-ricana, alla luce del meno 2,9% registrato nel primo trime-stre di quest’anno: un dato inconsueto, che ha stupito glianalisti. Tutti però convinti che la ripresa arriverà presto esarà altrettanto significativa, grazie alle nuove tecnologie. “La contrazione del 2,9% non è che un incidente di per-corso, imputabile a fattori climatici sfavorevoli. Prova ne sia-no i dati sull’occupazione, straordinariamente buoni: ab-biamo avuto 288mila nuovi occupati solo nel mese di giu-gno e il tasso della disoccupazione è sceso al 6,1%. Nelsecondo trimestre l’economia americana nel suo insiemesta dunque facendo abbastanza bene”, ha detto Platerorispondendo a Enrico Cisnetto.

Una riflessione a parte ha riguardato il manifatturiero, enello specifico il processo di ‘ritorno a casa’ di questosettore: alla base della decisione degli imprenditori sta-tunitensi ci sono i costi più competitivi in patria, a comin-ciare dal trasporto su strada. “Oggi non si è più costret-ti a importare macchine pesanti dalla Cina”, ha eviden-ziato Platero. Il crollo del prezzo dell’energia è stato e continua ad es-sere un elemento molto importante per l’economia ame-ricana: “Oggi gli Stati Uniti potrebbero esportare petro-lio, e hanno già ottenuto l’autorizzazione a esportare il se-milavorato: questo elemento aiuta molto l’Amministrazio-ne Obama”, ha chiarito il giornalista economico. Tornan-do poi a mettere l’accento sul sistema manifatturiero: “Nondimentichiamo che il settore così com’è non potrà più ave-

re un peso rilevante nell’economia; per questo Barack Oba-ma ha lanciato una serie di progetti incentrati sul manifat-turiero avanzato, cioè con altissimo contenuto tecnologi-co, e sta sviluppando centri di eccellenza un po’ dapper-tutto in cui Governo, istituzioni, università e aziende pos-sano cercare di innovare tenendo conto delle peculiaritàlocali”. L’economia americana si appoggia per oltre il 60% sui con-sumi interni: “Per andare avanti occorre restituire capacitàdi acquisto e occupazione ai consumatori. Questo l’Ame-rica l’ha fatto, l’Europa e nello specifico l’Italia ancora no”,ha affermato Platero. Più di una stoccata al nostro Paese è arrivata anche daEdward Luttwak, in collegamento telefonico sul tema “Ten-denza mondo: i nuovi scenari geo-politici e geo-economi-ci”. L’economista e politologo ha risposto alle domande diCisnetto volte a indagare in che modo e con che occhi l’A-merica vede il nostro presidente del Consiglio, a partire dalruolo che Renzi saprà giocare in Europa. In Italia, stando

almeno ai risultati delle recenti elezioni europee e ammi-nistrative, la fiducia sembra essere tornata.“Renzi ha suscitato subito molto ottimismo perché è gio-vane e ha la capacità politica di tenere insieme una coa-lizione che gli permette di governare: pertanto ha tutte lecondizioni per poter agire. Adesso, dopo le parole, lo aspet-ta la prova dei fatti”. Lecito mettere in discussione le pro-messe di Renzi, specie se a controbilanciarle ci sono i nu-meri, impietosi: “Il debito pubblico in Italia è di 2.120 mi-liardi; una cifra enorme, accumulata senza aver fatto alcuninvestimento produttivo, che rende la situazione in cui ver-sa il Paese estremamente deteriorata”, ha affermatoLuttwak, sottolineando quanto sia sbagliato fare analogieper esempio tra gli stati europei e il Giappone, che a dif-ferenza nostra ha utilizzato i soldi per costruire infrastrut-ture magnifiche capaci oggi di trainare l’economia. “Vedremo se Renzi è in grado di agire. Storicamente chiha accumulato debito senza aver investito ha poi dovutomodificare il debito: scioglierlo con l’inflazione oppure, comeha fatto l’Argentina, smettere di pagare la gente”, ha pro-seguito Luttwak. Con un’ammonizione: “In Italia non si puòtentare di ripagare il debito pubblico imponendo sacrificiai cittadini. Troppo ne è stato accumulato, e non per inve-stire in maniera proficua: i soldi sono stati spesi per paga-re i costi del Quirinale, o cose del genere. Se te la pren-di coi cittadini causi il famoso drenaggio fiscale, tipico diquando il volume dell’attività economica è depresso: è ciòche ha fatto il Governo Monti, nonostante il professore in-segnasse il contrario ai suoi studenti della Bocconi”.L’errore, secondo l’economista statunitense, ha radici lon-tane: l’entrata del nostro Paese nell’euro avrebbe infatti do-vuto portare con sé alcune importanti riforme, a partire dal-la riduzione delle spese del Quirinale e di quegli appara-ti di dubbia utilità spesso e volentieri teatro di cerimonia-li lunghi e costosi. Questo non è accaduto: “Adesso biso-gna agire, perché così non si va avanti: si esca dall’euro,oppure si pongano i parlamentari di fronte a un aut aut”,ha esortato Luttwak. “Vedo speranza e ottimismo per Ren-zi nelle vesti di leader; attenzione però, perché la situazio-ne economica concreta si sta deteriorando. È una questio-ne di aritmetica: invece di fare il paladino contro la Bun-desbank, che pure ha le sue pecche, Renzi riconosca l’en-tità del problema economico e smetta di affermare che duepiù due non fa quattro. Gli italiani hanno il diritto di sen-tirsi dire la verità”.

Irene Spediacci giornalista

L'ITALIA VISTA DAGLI STATESla politica chiamata alla prova dei fatti

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Si è svolta nei giorni scorsi la gara finale del progetto“Eureka! Funziona!”, promosso da Federmeccanica,

in collaborazione con le associazioni confindustriali delleprovince di Reggio Emilia, Ancona, Bergamo, Brescia, La-zio, Lecco, Milano, Monza, Padova, Pesaro-Urbino, Roma,Torino, Vicenza e Viterbo, e con il patrocinio del Ministe-ro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.A settembre, Unindustria Reggio Emilia aveva lanciato lasfida: “costruire, senza farsi aiutare dagli insegnanti, un gio-cattolo in grado di muoversi. Otto mesi dopo, i bambini han-no stupito tutti con creazioni che neanche i grandi avreb-bero saputo immaginare”.In provincia di Reggio Emilia sono state coinvolte sette scuo-le con un totale di circa 300 bambini. Dopo una prima se-lezione da parte degli insegnanti, hanno preso parte allagara finale sette classi, ognuna con un giocattolo selezio-nato dalle scuole.Il progetto, ispirato a un format finlandese basato sul lear-ning by doing e sulla capacità di lavorare in gruppo, hainteso stimolare l’ingegno e sviluppare le competenze in-terdisciplinari di migliaia di bambini delle elementari che,nel corso dell’anno scolastico, hanno ricevuto kit con varioggetti (motori a molla, ingranaggi di plastica, fili di me-tallo, dischi di cartone) con cui hanno ideato e realizzatoun giocattolo. Fondamentale per l’invenzione e la costruzione del giocat-tolo è stato il lavoro di gruppo. Ognuno nel team ha avu-

Unindustria Reggio Emilia ha premiato i piccoli inventori

to un compito specifico: chi ha assemblato i materiali, chiha tenuto il diario di bordo descrivendo le varie fasi del la-voro e chi ha ideato uno spot pubblicitario del giocattolo. “Lavorare con i miei compagni è la cosa più bella che hoimparato in questo progetto” – questo il commento di un’a-lunna di terza che ha costruito, insieme ai suoi compagni,un camioncino di cartone in grado di muoversi grazie a unmotorino elettrico. Così dopo settimane di lavoro, i progetti finalisti sono sta-ti valutati e premiati da una giuria composta da imprendi-tori e da un rappresentante dell’AIF (Associazione per l’in-segnamento della Fisica), secondo una griglia di valutazio-ne che teneva in considerazione non solamente l’inventivae la soluzioni tecniche adottate, ma anche la presenza diun diario di bordo e la gestione del processo di marketing.Al termine della gara, sono stati premiati con buoni acqui-sto per materiale didattico i piccoli inventori che si sonodistinti per aver realizzato le tre creazioni più originali: pri-ma classificata la classe IIIB della Scuola Primaria Righidi Brescello con il progetto “Autovolante della Polizia”, se-guita dalla classe IVE della Scuola Primaria Muraglione diBaiso con il progetto “Mulino a pale eoliche” e dalla plu-riclasse III-V della Scuola Primaria di Regnano con il pro-getto “Super Tractor”.“Unindustria Reggio Emilia vuole investire sulla creativitàe sul lavoro di squadra – ha spiegato la Vice PresidenteMaria Licia Ferrarini nell’ambito della premiazione conclu-

siva – Ma hanno vinto tutti, i protagonisti sono stati loro:i bambini. Far parte della giuria è stato un compito diffici-le, tantissimi meritavano di vincere. Questi giocattoli ci fan-no capire quanta inventiva c’è nei bambini. È un bellissi-

mo esempio di lavoro sinergico fra il sistema delle impre-se e il mondo della scuola”. Di fatto, si tratta di un modo nuovo di fare orientamento pro-muovendo la cultura tecnica e scientifica già dalla prima in-

fanzia. Fare orientamento all’istruzione tecnica, giocando. “Il lavoro e l’entusiasmo dei bambini mi hanno lasciata po-sitivamente sorpresa. Un messaggio incoraggiante per ilfuturo, anche perché in Italia il settore manifatturiero resta

un’eccellenza. E nelle nostre aziende, grandi e piccole, c’èfame di tecnici con competenze scientifiche e tecnologi-che” – ha concluso Ferrarini auspicando un impegno piùincisivo della scuola su queste materie.

“Eureka! Funziona!”

stata all’insegna della creatività

la premiazione del concorso “Eureka! Funziona!”

a cui hanno preso parte 300 alunni delle scuole elementari reggiane.

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Prima classificata: classe IIIB della Scuola Primaria Righi di Brescello con la Vice Presidente di Unindustria Reggio Emilia Maria Licia Ferrarini

Seconda classificata: classe IVE della Scuola Primaria Muraglione di Baiso terza classificata: pluriclasse III-V della Scuola Primaria di Regnano

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Istituto Zanelli di Reggio Emilia si è aggiu-dicato l’edizione 2014 del progetto “Crei-amo l’impresa!”, promosso dai Giovani Im-prenditori di Confindustria Emilia-Roma-gna e dalla Direzione Scolastica Regiona-le in collaborazione con AlmaLaurea.

Un concorso di idee imprenditoriali giovani ed innovativeper stimolare negli studenti la sensibilità verso la culturad’impresa e l’imprenditorialità come prospettiva di futuroprofessionale.Hanno partecipato complessivamente a livello regionale

Crei-amo l’impresa 2014vince l’Istituto Zanelli di Reggio Emilia

Progetto promosso dai Giovani imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna, Direzione Scolastica Regionale e AlmaLaurea

duecento studenti di otto istituti superiori.Si è classificato primo il progetto “Corte Gualtirolo - Emi-lia Food Park”, presentato dall’Istituto Zanelli di Reggio Emi-lia, che consiste nella trasformazione di una corte rurale inun parco tematico dedicato al cibo e all’agricoltura dell’E-milia. È stata assegnata loro la Coppa Alice Gruppioni (im-prenditrice bolognese scomparsa l’anno scorso) e ogni stu-dente ha ricevuto un buono spesa per l’acquisto di libri delvalore di 100 euro.I vincitori, nel ritirare il premio che è stato consegnato loronei giorni scorsi presso la sede di Carisbo a Bologna, han-

no dichiarato: “È stato per noi un’importante occasione diarricchimento e crescita che ci ha portato a lavorare in squa-dra per raggiungere insieme un obiettivo sfidante. Ringra-ziamo gli insegnanti che ci hanno supportato e stimolatoin questa avventura e i giovani imprenditori di UnindustriaReggio Emilia, la Presidente Stefania Accorsi, il Vice Pre-sidente Enrico Giuliani e i Consiglieri Paola Bondavalli eMatteo Monti. È una vittoria collettiva che ci riempie di sod-disfazione”.I business plan che hanno preso parte al concorso que-st’anno erano dedicati all’Expo 2015, l’esposizione inter-nazionale che si terrà a Milano da maggio ad ottobre 2015,dedicata al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.“Siamo orgogliosi di questi ragazzi che hanno messo a pun-to un business plan molto interessante e hanno sbaraglia-to la concorrenza, portando Reggio Emilia sul gradino piùalto del podio – ha dichiarato Stefania Accorsi, Presiden-te Gruppo Giovani Unindustria Reggio Emilia, presente allapremiazione, che ha anche spiegato – Abbiamo dedicatoil progetto all’Expo perché riteniamo fondamentale far la-vorare i giovani sui temi di questa manifestazione, che rap-presenterà una straordinaria vetrina per il nostro Paese. Glistudenti si sono concentrati su prodotti e servizi connessi

all’alimentazione, salute, ambiente, energia, innovazione esulla valorizzazione dell’Emilia-Romagna dal punto di vistadell’attrazione di flussi turistici nazionali ed internazionali”.Hanno vinto premi speciali della Giuria i progetti:• per l’originalità il progetto cucina senza freni, cibi a km

0 presentato dall’Istituto Savioli di Riccione (Rimini), unristorante mobile e attrezzato su un pullman per far ap-prezzare ai turisti le specialità enogastronomiche e le at-trazioni del territorio;

• per la realizzabilità il business plan l’ecombrico proget-

tato dal Liceo scientifico Righi di Bologna: un’azienda dilombricoltura, con produzione ecologica di humus e al-levamento di lombrichi;

• per l’attinenza alle vocazioni e alle opportunità del territo-rio il progetto sapori di canapa ideato dall’Istituto Einau-di di Ferrara, che promuove l’impiego innovativo della ca-napa per alimentazione, ristorazione e abbigliamento;

• per il rispetto dei criteri di responsabilità sociale e soste-nibilità ambientale il progetto we bike ideato dal Liceo Ali-ghieri di Ravenna, un portale per vendita online di bici-clette elettriche personalizzate e dedicate ai giovani.

Infine, per la qualità della presentazione, ex aequo, i progetti:• eco growth progettato dall’ITIS Fermi di Modena, che pro-

duce contenitori biodegradabili per coltivazione e con-cimazione del suolo con materiale riciclato, in particola-re caffè;

• happy healthy life ideato dall’Istituto Vergani di Ferrara:una mobile app con una vasta gamma di servizi per fa-vorire un’alimentazione sana e consapevole;

• K.E.Y. presentato dalla Scuola per l’Europa di Parma:un’applicazione per smartphone, pc e tablet per ridurrelo spreco alimentare.

Alla premiazione hanno partecipato un centinaio di studen-

ti accompagnati dai docenti e dai giovani imprenditori chehanno coordinato l’iniziativa. Sono intervenuti, oltre al Pre-sidente regionale dei Giovani Imprenditori Claudio Bighi-nati, la rappresentante della Direzione Scolastica Regio-nale Maurizia Migliori, il rappresentante di AlmaLaurea Al-berto Leone, il responsabile relazioni territoriale CARISBOClaudio Ciavarella e, in rappresentanza della famiglia Grup-pioni, Naike Gruppioni e Christian Casadei. Tutti gli stu-denti hanno ricevuto l’attestato di frequenza e gadgets of-ferti da Franco Cosimo Panini e Carisbo.

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Le aziende Cis & Met Informatica di Reggio Emila, C55di Parma e Soroban di Milano si sono aggiudicate un im-portante appalto per il rinnovamento del sistema infor-mativo di Co.Pad.Or. (Consorzio Padano Ortofrutticolo diCollecchio di Parma), che si colloca tra le principali edinnovative aziende di trasformazione del pomodoro ope-ranti in Europa.Ognuna di esse ha seguito un ambito di competenza spe-cifica: l’impresa reggiana si è occupata della logistica delcomparto alimentare con particolare competenza nellafiliera e tracciabilità, quella parmigiana di automazioneindustriale e gestione produzione, infine la milanese digestione amministrativa e controllo di gestione.Il progetto s’inserisce nell’ambito del piano di ristruttu-razione industriale avviato da Co.Pad.Or. a fine 2013 permigliorare i processi di cambiamento e organizzazione.“Abbiamo lavorato sei mesi in maniera intensiva, astretto contatto con le figure chiave di Co.Pad.Or. per av-viare il sistema composto da CM-Logistica.net – spiegaIvan Teggi di Cis & Met Informatica.Il consorzio, fra luglio e settembre, riceve circa 280 milatonnellate di pomodori freschi dai 200 soci ubicati in Emi-lia. Il prodotto viene lavorato e confezionato a tempo direcord e quest’anno, con la nuova soluzione IT realizza-ta insieme ai nostri partner, sono stati raggiunti gliobiettivi prefissati: massima efficienza, totale controllo

della movimentazione merci e completa tracciabilità”.Mirko Bolsi, responsabile IT di Co.Pad.Or., ha aggiunto:“Abbiamo investito nell’agricoltura sostenibile adottan-do uno schema per la certificazione internazionale del-le buone pratiche agricole, promosso dalle più importan-ti aziende di distribuzione mondiali. Questo garantisce ilminimo impiego di prodotti chimici, attenzioni specificheper la protezione ambientale, massima cura degli aspet-ti igienici nella manipolazione dei prodotti alimentari, ol-tre alla tutela della salute e della sicurezza dei lavorato-ri. Per fare ciò si è reso necessario governare ogni sin-golo processo di lavorazione, dal seme al prodotto lavo-rato, tramite un sistema informativo integrato che trac-ci ogni fase del processo, ogni lavorazione e allerti l’o-peratore al momento delle non conformità”.Inoltre il nuovo sistema informativo introdurrà un model-lo di controllo aziendale che permetta di rilevare costi erimuneratività delle diverse attività e di monitorare conmaggiore attenzione i flussi di cassa attesi.A questo proposito Paolo Bianchi, responsabile ammini-strativo di Co.Pad.Or., ha dichiarato: “In una fase econo-mica recessiva e instabile il controllo dei flussi di cassa,la corretta attribuzione dei costi e la tracciabilità dell’inte-ro processo produttivo e logistico sono di fondamentale im-portanza per mantenere l’azienda sana e remunerativa ein questo la scelta del software è stata fondamentale”.

Cis & Met Informaticasi aggiudica importante commessa del colosso Co.Pad.OrL’azienda reggiana protagonista del rinnovamento informatico del Consorzio attivo nella trasformazione del pomodoro

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dei risultati, ha detto: “Questa ricerca offre alle aziende as-sociate informazioni sulla struttura economico-finanziariadelle imprese del territorio e sulle correlate performancedi efficienza e redditività, segmentando l’informazione persettori e per caratteristiche delle imprese: convinti che an-che l’analisi finanziaria possa essere una modalità di os-servazione importante, con implicazioni operative, delle di-namiche di sviluppo locale”.I dati sono stati illustrati da Riccardo Silvi, Docente di Eco-nomia aziendale all’Università di Bologna.

Trend della crescitaNel complesso il volume di ricavi realizzato nel 2012 è sta-to di oltre 13 miliardi di euro, alla cui formazione hanno con-tribuito in maniera più rilevante i settori dei macchinari(26,12%) e della metallurgia (16,94%). I settori che inve-

ce hanno pesato in misura meno rilevante nella formazio-ne della ricchezza della provincia sono il chimico-farmaceu-tico (1,14%) e le telecomunicazioni (1,39%).Il 2012 ha registrato un decremento diffuso del fatturato(rispetto al 2011), specialmente per le imprese italiane. Sievidenzia, comunque, un trend in crescita dei ricavi nettinel triennio 2010-12 in particolare per le imprese della re-gione. A livello provinciale i settori che mostrano variazioni posi-tive (2012 rispetto 2011) sono: alimentare, +1,23%, car-ta e stampa +0,72%, apparecchiature elettriche +1,11%,telecomunicazioni +3,09% e autoveicoli +10,8% (biennio2011-12).Differente nel triennio il dato che riguarda il numero degliaddetti: a livello italiano il trend è in progressiva e forte di-

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Unindustria Reggio Emilia ha presentato nel corso di unconvegno tenutosi presso la propria sede il rapporto “Leperformance economiche delle imprese reggiane attraver-so l’analisi aggregata dei bilanci. Indagine annuale sulle im-prese industriali della provincia di Reggio Emilia 2010/2012”.Il rapporto di quest’anno ha analizzato i dati di 1.950 im-

RAPPORTOUnindustria Reggio Emilia“Le performance economiche delle imprese reggiane attraverso l’analisi aggregata dei bilanci 2010•2012”

prese appartenenti a dodici diversi aggregati settoriali edoperanti nella provincia di Reggio Emilia e fornisce una chia-ve di lettura per comprendere le conseguenze della faserecessiva sul sistema produttivo locale. Stefano Landi, Presidente Unindustria Reggio Emilia, du-rante la conferenza stampa di presentazione della sintesi

minuzione, a livello regionale –0,5%, mentre nel comples-so nel triennio si assiste ad un incremento dello 0,3% del-le unità impiegate. Le imprese della provincia segnalanouna crescita nel numero degli addetti complessivamentepari al +1,7%. Cala nell’ultimo biennio l’ammontare del ca-pitale investito sia per le imprese italiane che per quelle del-la provincia mentre a livello regionale si assiste ad una va-riazione positiva e pari all’1,3%. Nel complesso il capita-le investito mostra un trend in crescita in tutti e tre i com-parti analizzati e specialmente per le imprese della regio-ne che segnalano una crescita 2010-12 del 7,4%.

Analisi della redditivitàLa redditività netta aziendale rileva un netto decrementosia rispetto al 2010 che al 2011. Riassumendo, al 2012,le imprese che mostrano i valori più alti sono quelle dellaregione 3,13%, a livello nazionale 1,08%, mentre le impre-se della provincia registrano -0,20%.L’indice di redditività degli investimenti in provincia registraun cospicuo decremento -31,28%, dopo il picco registra-to nel 2011. Dall’analisi comparata dei singoli settori pro-vinciali si nota che il settore che mostra nel 2012 i più ele-vati valori dell’indice di redditività netta aziendale è quel-lo degli autoveicoli (10,99%), seguono le imprese del set-tore apparecchiature elettriche (10,52%) e del tessile(6,53%). In generale solo due settori su dodici (il 16,7%)mostrano un incremento della redditività nel triennio2010-12.La perdita di redditività nel 2012 risulta, invece, rilevantein primis per il settore delle costruzioni (0,93% nel 2010a -26,50% nel 2012) seguono carta e stampa e macchi-nari. Solo il settore delle costruzioni, tuttavia, mostra al 2012valori negativi, che impattano negativamente sul dato me-dio locale (-0,20%).La redditività del capitale investito delle imprese locali mo-stra un valore medio del 2,71% nel 2012 contro un 3,98%del 2011. Il settore che al 2012 denota la migliore capa-cità di condurre le proprie gestioni operative è quello de-gli autoveicoli (9,03%), seguono il tessile (7,64%) e quel-lo delle apparecchiature elettriche (6,69%). Il settore del-le costruzioni è anche in questo caso in difficoltà: è l’uni-co settore, assieme a quello delle telecomunicazioni, chemostra al 2012 un valore negativo per tale indice, circo-stanza mai verificata per nessun settore in tutto il triennio.

Situazione patrimoniale-finanziariaIl rapporto d’indebitamento è diminuito nei confronti del2011 rimanendo, però, al di sopra delle soglie calcolateper il 2010. Lo stesso andamento si riscontra a livello re-

Fatturato Reggio Emilia 2012

L’INCIDENZA DEI SETTORI SUL FATTURATO

Da sinistra: Riccardo Silvi, Stefano Landi e Alberto Seligardi

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gionale. Nel complesso le imprese italiane assistono ad unaumento progressivo del rapporto d’indebitamento che nel2012 si attesta a quota 3,22, superando sia il dato regio-nale che quello provinciale. Sul fronte della liquidità, il dato medio provinciale è in leg-gero, ma costante calo e si attesta, nel 2012, a 0,73. Sinota una forte tensione di liquidità delle imprese e un’in-capacità, quindi, di far fronte ai propri impegni di breve pe-riodo senza ricorrere allo smobilizzo delle rimanenze.Tale situazione appare più critica a livello provinciale chenegli altri due contesti territoriali analizzati.Dall’analisi comparata dei singoli settori provinciali, per quan-to riguarda la situazione patrimoniale e finanziaria, si notache il settore tessile vanta indici di liquidità e di solvibilitàal di sopra degli altri settori industriali. Nel lungo periodola solvibilità di tale settore è garantita da una spiccata pa-trimonializzazione delle imprese, che si spinge ben oltre ildato medio registrato a livello provinciale: 1,62 contro il 3,12.Questo sta a significare che mentre le imprese tessili uti-lizzano per il 61,8% il proprio patrimonio netto per finan-ziare i debiti contratti, in media, le imprese degli altri set-tori della provincia coprono il capitale investito con quel-lo proprio solo per il 32% mentre il restante 68% lo finan-ziano per mezzo di capitale di terzi.La solvibilità nel lungo periodo è un problema che caratte-rizza solo alcuni dei settori analizzati: costruzioni, telecomu-nicazioni, carta e stampa, alimentare, ceramica e gomma. In generale dunque, la struttura patrimoniale e finanziariasi dimostra sostanzialmente equilibrata, anche se spessooccorre lo smobilizzo delle rimanenze finali di magazzinoper far fronte agli impegni di breve termine, circostanza chepotrebbe condurre a tensioni di cassa.

EfficienzaI dati medi segnalano una diffusa perdita di efficienza ri-spetto al 2011. I ricavi per addetto a livello provinciale mo-strano valori più alti rispetto ai due restanti contesti, men-tre il costo per addetto segnala una manodopera più spe-cializzata per le imprese di Reggio Emilia e quindi più one-rosa. Da segnalare la difficoltà delle imprese della provin-cia a rinnovare le proprie scorte, le quali danno invece po-chi problemi di smobilizzo soprattutto alle imprese italia-ne che evidenziano, al 2012, un valore dell’indice di rota-zione delle scorte pari a 4,44 (contro il 2,67 delle impre-se Reggiane e il 3,40 delle imprese della regione).

Analisi per fasce di fatturatoDall’analisi per fasce di fatturato si evince che il 63,69%delle imprese Reggiane sono microimprese con fatturato

inferiore ai 2 milioni di euro. Un’altra fetta importante è com-posta dalle imprese di piccole dimensioni che contribui-scono per il 26,62% alla formazione del totale. Solo 189imprese su 1.950 sono di medie o grandi dimensioni.Il maggiore contributo alla redditività proviene dalle impre-se con fatturato tra i 10 e i 25 milioni di euro. Per quantoriguarda la situazione dell’indebitamento, si osserva una mag-giore patrimonializzazione delle piccole, medie e delle gran-di imprese. Anche sul fronte dell’equilibrio finanziario e patrimoniale si os-serva una maggiore stabilità nelle fasce medie di fatturato.

Imprese della provincia per fasce di fatturato 2012

LE IMPRESE PER FASCE DI FATTURATO

FASCE DI FATTURATO

2012 < 2 2-10 10-25 25-50 > 50N° imprese 1.950 1.242 519 104 36 49N° addetti 44.217 5.961 11.509 5.565 4.307 16.875

Quota fatturato 2012 per classi dimensionali

FATTURATO E PERFORMANCE PER CLASSI DIMENSIONALI

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COOPERATIVA SOCIALE IL FIORE La Cooperativa sociale il Fiore di Reggio Emilia si presen-ta. Nata nel 1986, ha come finalità la promozione e l’inse-rimento nella vita attiva di persone svantaggiate, invalidi fi-sici, psichici e sensoriali, ex degenti di istituti psichiatricio soggetti in trattamento, ex alcolisti o tossicodipenden-ti, ma anche minori in età lavorativa che vivono difficoltà fa-migliari, nella convinzione che il lavoro è per ognuno un di-ritto e una libertà irrinunciabili e che tutti hanno diritto divivere con dignità.Perché il progetto abbia successo è però necessario chel’inserimento lavorativo non venga inteso solo come adde-stramento, ma esso, deve tener conto della completezzadella persona, con tutto ciò che essa esprime in bisognie speranze.

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Per il conseguimento degli scopi sociali il Fiore nel tem-po ha consolidato le sue attività in questi settori.Abbigliamento: confezione divise da lavoro e operazioni dicucito e sartoria. Assemblaggio: montaggio, confezione eimbusto componenti per l’industria, etichettatura e cellofa-natura giornali e riviste. Servizio biciclette: attraverso una con-venzione con il comune di Reggio Emilia, ha la gestione distrutture poste nei due parcheggi scambiatori (Cecati e ForoBoario) e via S. Pietro Martire, che consentono di effettua-re noleggio deposito e manutenzione biciclette. Manuten-zione e tende: servizi di manutenzione e pulizie cortilive diplessi scolastici, case protette, scuole dell’infanzia, condo-mini. Montaggio e manutenzione tende frangisole. Uno de-gli ultimi progetti è quello delle Bat-Box, le casette per pi-pistrelli, meglio conosciute anche come BAT-BOX, in pinomarino, interamente ecocompatibili, sperando di sensibiliz-zare un sempre più vasto numero di persone su questo me-todo di lotta alle zanzare ecologico ed efficace (un pipistrel-lo cattura per notte da 1.000 a 2.000 zanzare).

AVISUna mostra e un concerto, organizzati dall’Avis comuna-le e dal Comune per ricordare l’arte del pittore Pier Giu-lio Beltrami, sono andati in scena a settembre a Reggio Emi-lia. L’esposizione “Passioni e colori di una vita” è stata ospi-tata a Palazzo Casotti, nel cuore della città, sino al 6 ot-tobre. Durante l’inaugurazione si è tenuto un concerto delcelebre pianista reggiano Marcello Mazzoni, dedicato allamemoria di Pier Giulio Beltrami.

SOLIDARIETÀ PER LA BOSNIAUna missione per aiutare la Bosnia colpita dall’alluvioneè partita a fine luglio da Reggio Emilia, con un carico di ma-teriale raccolto grazie all’Associazione MirniMost (“Un pon-te per la pace”) di Guastalla, dalla Scuola di Pace di Reg-gio Emilia, da Iscos, da Fnp-Cisl e da Anteas. Queste realtàprenderanno parte poi ad una missione umanitaria nelle zonedi Zenica e Doboj, per pianificare gli aiuti alle popolazio-ni colpite dall’alluvione, senza alcuna discriminazione et-nica. Per informazioni: www.mirnimost.org

LA REGIONE E.R. PER GLI ADOLESCENTIContributi economici regionali per progetti di sostegno agliadolescenti dagli 11 ai 17 anni sono stati messi a dispo-sizione dalla Regione Emilia Romagna e al bando hannopartecipato solo Associazioni di promozione sociale,iscritte ai registri regionali o provinciali, organizzazioni divolontariato, cooperative sociali eenti privati previsti dalla

Legge 1 agosto 2003, n.206; esclusi soggetti iscritti soloai registri nazionali.Le azioni prioritarie che la Regione sostiene sono proget-ti di valenza regionale, che insistono su 3 o più ambiti pro-vinciali e progetti di valenza territoriale (di dimensione co-munale, distrettuale o sovra distrettuale). I destinatari sonopreadolescenti e giovani dagli 11 ai 17 anni.Le risorse finanziarie sono state suddivise in base alla “ca-pienza” dell’area di intervento, in questo caso il distretto.Fino a 6.000 residenti in classe di età 11/17 anni è statoassegnato un contributo ad un solo progetto.Da 6.001 a 10.000 residenti in classe di età 11/17 annisono stati assegnati i contributi a due progetti. Oltre i 10.001residenti in classe di età 11/17 anni sono stati assegna-ti i contributi a tre progetti.Per i progetti di valenza territoriale il valore complessivo èstato tra i 5mila e i 18 mila euro. Per i progetti di valenzaregionale il valore complessivo si è attestato tra i 15 e gli80mila euro.A Reggio Emilia, in totale si trovano 34.700 ragazzi fra gli 11e i 17 anni, e sono quindi stati sostenuti 8 progetti, con uncontributo complessivo di 44.491,61 euro. Ecco i budgetdestinati ad ogni territorio distrettuale e il numero di proget-ti finanziati per il territorio della provincia di Reggio Emilia.Distretto Val d’Enza – Montecchio Unione comuni Val d’En-za: 4.089 ragazzi, 1 progetto, 5.242,83 euro. Distretto diReggio Emilia – Comune di Reggio Emilia: 14.992 ragaz-zi, 3 progetti, 19.222,42 euro.Distretto di Guastalla – Unione Bassa Reggiana: 4.706 ra-gazzi, 1 progetto, 6.033,93 euro.Distretto di Correggio – Unione Comuni Pianura Reggia-na: 3.816 ragazzi, 1 progetto, 4.892,79 euro.Distretto di Scandiano – Unione Tresinaro Secchia:5.230 ragazzi, 1 progetto, 6.705,79 euro.Distretto di Castelnovo ne’ Monti – Comune di Castelno-vo ne’ Monti: 1.867 ragazzi, 1 progetto, 2.393,85 euro.

VIAGGIO AD ASIAGOUn viaggio ad Asiago, teatro della grande guerra si è te-nuto il 9 e 10 settembre, promosso da ANTEAS, UCIIM,Pax Christi, GLM e Scuola di Pace. Sul finire dello scor-so anno 2013 l’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medie Anteas, hanno organizzato a Reggio Emilia tre incontrisulla prima guerra mondiale tenuti dal professor MassimoCarloni, pensati per il centesimo anniversario dall’attenta-to di Sarajevo che diede il via al conflitto. Durante questiseminari, era infatti emerso il desiderio da parte di diver-si partecipanti di andare a visitare i luoghi ove si svolse ilconflitto. La risposta è stata questo pellegrinaggio nella zonadi Asiago, aperto a tutti.

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delinea anche sul versante degli ordinativi acquisiti neltrimestre, non solo provenienti dal mercato interno maanche dall’estero. Gli ordini complessivi hanno registra-to un calo dell’1,1%. Per la prima volta dopo quattro tri-mestri consecutivi con segno positivo, gli ordinativiesteri hanno accusato una modesta flessione (-0,1%).Rimane ancora debole il mercato del lavoro che, tutta-via, registra un leggero incremento dell’occupazione(+1,1% su base tendenziale). Calano al contempo diben il 63% le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordi-naria autorizzate nel primo semestre del 2014 rispettoallo stesso periodo del 2013.Per i prossimi mesi, le aspettative degli imprenditori so-no caratterizzate da un alto grado di volatilità ed incor-porano un peggioramento del quadro congiunturale.In questo momento lo scenario è caratterizzato dal ral-lentamento dell’economia dell’eurozona e dagli scenarivalutari non favorevoli alle imprese dell’area euro. Un ul-teriore motivo di preoccupazione è legato all’aggravarsidelle tensioni in Ucraina e in Israele.Le imprese intervistate con riguardo all’evoluzione dellaproduzione nel prossimo trimestre mantengono un at-teggiamento prudenziale e cautelativo: il 31% degli in-tervistati non si aspetta mutamenti nel breve periodo neilivelli produttivi. Cresce invece al 41% la quota di im-prese che si attende un calo contro il 17% rilevato nelloscorso trimestre e rimane al 28% la percentuale di chiprevede un peggioramento.Con riferimento agli ordinativi, il 36,5% delle imprese in-tervistate prevede di mantenere invariata la consistenzadel portafoglio ordini, il 23,4% prevede di aumentarlimentre il restante 40,1% pronostica contrazioni.Analogamente a quanto rilevato per la produzione, leaspettative occupazionali e il segno meno prevale an-che per le attese circa gli ordinativi e l’occupazione. Ne-gative anche le attese occupazionali relative ai prossimimesi. Infatti se il 70,8% delle imprese intervistate dichia-ra di mantenere inalterata la propria forza lavoro, sonopari al 21,7% quelle che prospettano un decrementodegli organici contro il 7,5% che al contrario prevede unaumento del numero di addetti.

WORKSHOP PER IL PROGETTO

MEDIO ORIENTE

Nell’ambito delle iniziative e dei servizi che Unindustria

Reggio Emilia ha attivato nel campo dell’interna-zionalizzazione si è tenuto un incontro rivolto alleaziende dei settori e comparti collegati all’abita-re e al costruire che vogliono operare in MedioOriente e che l’Associazione intende affiancarefin dal percorso di pianificazione e aggregazio-ne. Unindustria infatti ha realizzato – sulla basedelle richieste e delle reali esigenze delle asso-ciate che hanno partecipato all’evento e che sisono confrontate fra loro – una proposta da pre-sentare come capofila alla Regione Emilia Ro-magna.L’opportunità che si vuole sfruttare è un finanzia-mento a fondo perduto pari a circa il 50% dellespese che verranno sostenute per la realizzazio-ne di diverse iniziative promozionali (partecipa-zione fieristica, consulenza, realizzazione di ma-teriale promozionale e incontri b2b, ricerca part-ners, organizzazione di missioni, ecc..),I contributi che le aziende hanno portato in oc-casione dell’incontro sono serviti per definire gliobiettivi del progetto, ipotizzarne il budget, sce-gliere i consulenti e individuare i Paesi nei qualiintervenire.E proprio su quest’ultimo aspetto, durante ilworkshop, si è concentrata l’attenzione dell’in-tervento di Pier Luigi D’Agata, direttore generaledi Confindustria Assafrica & Mediterraneo, che,grazie alla sua esperienza maturata e al costantemonitoraggio dell’area, ha fornito aggiornamenticoncreti sui trend e sulle prospettive di crescitae di sviluppo.

WEB STRUMENTO VINCENTE DI MARKE-

TING PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Tra tutte le forme di comunicazione e marketingaziendale, la fiera rappresenta lo strumento piùantico fin da quando si svolgeva nella forma delmercato itinerante in determinate località e indeterminati momenti.Nell’ultimo quarto di secolo scorso, la globaliz-zazione, l’internazionalizzazione e le nuove tec-nologie hanno portato importanti cambiamentinelle politiche di marketing delle aziende, nellescelte di investimento nonché nella selezione

SEMINARIO SU NORMATIVA E DISCIPLINA

DI QUALITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI

E ALIMENTARI

Si è svolto presso la sede di Unindustria un seminariosulla normativa inerente i marchi di qualità e la disciplinanormativa sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e ali-mentari collettivi. L’incontro si è inserito nel ciclo “Il Ve-nerdì con gli avvocati”, ideato dal gruppo Agroalimenta-re di Unindustria Reggio Emilia e rivolto alle imprese delcomparto alimentare o strettamente collegate alla filieracome le imprese di trasporti, imballaggi e packaging. Letematiche finora trattate dagli esperti dello studio legaleGullini-Pullini di Ferrara, riguardano gli aspetti maggior-mente legati all’operatività quotidiana delle imprese: gliorganismi di controllo e i poteri e competenze delle am-ministrazioni pubbliche, le norme in materia di segni di-stintivi dei prodotti alimentari (marchi, brevetti, tutela deinomi geografici e dei marchi collettivi), la normativa suimarchi di qualità DOP, IGP, STG, il made in Italy, il foodbiologico transgenico e convenzionale.

INDAGINE CONGIUNTURALE TRIMESTRALE

Secondo i risultati dell’indagine congiunturale di Unin-dustria Reggio Emilia, nel trimestre aprile-giugno la pro-duzione industriale ha registrato un aumento del 4,6%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I datirelativi al secondo trimestre confermano i segnali di unpercorso di lento e graduale recupero emersi dalle di-chiarazioni delle imprese rilevate nell’indagine prece-dente.Tuttavia la perdurante debolezza del mercato interno e ilrallentamento della ripresa nell’eurozona sembrano an-cora indebolire le prospettive di miglioramento del qua-dro congiunturale. La crescita dell’attività produttiva ri-mane infatti contenuta e trainata dalla domanda estera,che continua a risultare determinante per le impresemanifatturiere reggiane.Rallenta il recupero del fatturato: l’andamento dei ricavicomplessivi ha registrato un incremento del 2,7% sull’a-nalogo periodo dell’anno scorso, a fronte del 6,1% dellarilevazione precedente. Il fatturato sul mercato interno ècresciuto di un modesto 1,6%, mentre il fatturato esteroè sceso da un +7,0% del primo trimestre a un +3,2%nel secondo trimestre 2014.Qualche segnale di fragilità del quadro congiunturale si

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delle fiere e nelle modalità di partecipazione.L’impiego del canale digitale è diventato decisivo perqualunque azienda intenda approcciarsi ai mercati inter-nazionali. La conoscenza degli strumenti e delle tecni-che di comunicazione rese disponibili da internet per-mette infatti di sviluppare azioni rivolte al consumatorefinale (b2c) o alle imprese (b2b) nei mercati target.Alla luce di queste considerazioni e su input della pro-pria Commissione Internazionalizzazione, con l’obiettivodi approfondire le nuove opportunità costituite dal webper il marketing internazionale e fornire strumenti opera-tivi di web marketing per utilizzare con il massimo profit-to i più efficaci strumenti attualmente esistenti, Unindu-stria Reggio Emilia, ha organizzato presso la sede asso-ciativa l’incontro “Web marketing a supporto dell’inter-nazionalizzazione d’impresa”. Il workshop è stato realizzato in collaborazione con la di-gital agency Arscolor Interactive che ha approfondito di-versi temi, quali ad esempio la multicanalità, l’analisi delcompetitor e del mercato on-line, le pratiche di marke-ting mix, i motori di ricerca, le e-mail marketing, i socialnetwork e il commercio elettronico.

ANCE REGGIO EMILIA:

EDILIZIA RIQUALIFICARE PER CRESCERE

Aldo Dall’Aglio, Presidente ANCE Reggio Emilia, è in-tervenuto pubblicamente sulla stampa durante l’iter diapprovazione del Decreto Sblocca Italia, auspicando ilvia libera al Regolamento Edilizio Unico, dicendo: “Co-me costruttori ci chiediamo, provocatoriamente, se dav-vero l’unica soluzione sia quella di chiudere le nostre im-prese con il minor danno possibile per i nostri dipen-denti. Allo stesso tempo però continuiamo a sostenereche l’unica alternativa possibile è quella di ritrovare unpatto forte tra il Governo e la filiera delle costruzioni, pri-mo vero motore economico del mercato interno italianoin grado di far ripartire occupazione e crescita. Durantel’ultimo periodo stiamo assistendo a timidi, ma concreti,segnali politici che contribuiscono a far respirare unmaggiore senso di fiducia e di speranza; abbiamo, adesempio, accolto favorevolmente gli ultimi provvedimen-ti regionali in attuazione della legge n. 15, tra cui la mo-dulistica edilizia unificata, gli stanziamenti per la difesadel suolo ed interventi straordinari di protezione civile.Ma è necessario proseguire insieme in questa direzio-

ne, perché non possiamo ancora affermare di aver regi-strato effetti tangibili sull’economia e in particolare sulnostro settore, martoriato da sette anni di crisi senzaprecedenti. I temi su cui lavorare sono tanti: i pagamentidelle Pubbliche Amministrazioni, le risorse per le opereinfrastrutturali medio piccole, il Piano Scuole, il dissestoidrogeologico, la Legalità, i sistemi di gara, il diritto allacasa, lo snellimento della burocrazia e le riqualificazionidelle città”.Il settore delle costruzioni ha pagato più di ogni altro il

prezzo della crisi: dal 2008 sono stati persi 58 miliardidi euro di fatturato, 70 mila imprese hanno chiuso ostanno chiudendo i battenti. A questi dati va aggiuntoche alle aziende sono stati sottratti 116 miliardi di credi-to, le risorse per le infrastrutture sono state tagliate del66%, mentre le spese correnti sono aumentate di 12miliardi. Gli investimenti in costruzioni sono stati dimez-zati (-47%) ed è aumentato il carico di tasse sulla casa:nel 2011 il gettito ICI era di circa 9 miliardi di euro, do-po 3 anni si è arrivati a un gettito IMU-TASI stimato in25 miliardi euro (+200%).

EXPO 2015: IMPRESE AGROALIMENTARI

A CACCIA DI OPPORTUNITÀ

Sono dieci le imprese del settore agroalimentare, carat-terizzate da diverse dimensioni e differenti livelli di inter-nazionalizzazione, che hanno aderito all’iniziativa “Wouldyou like Reggio’s food?”, promosso da Unindustria Reg-gio Emilia, in collaborazione con il proprio Gruppo Ali-mentare. Si tratta di un percorso studiato e condivisocon le imprese associate che hanno influito direttamen-te su molti aspetti, come ad esempio la scelta dei Paesipilota sui quali concentrare i focus di approfondimento(Polonia, Inghilterra e Canada). Il progetto, a cui è anco-ra possibile iscriversi, è finalizzato a fornire alle aziendele informazioni necessarie e il know how specifico perl’internazionalizzazione di un settore, come quello ali-mentare, complesso e governato da numerose normati-ve, sia, concretamente al termine del percorso, a fornire,sul Paese che ogni partecipante indicherà, una lista dipotenziali partner selezionati in base alle singole richie-ste delle imprese.Su questo tema si è svolto presso la sede di via Toschiun incontro con Roberto Lovato, Dirigente dell’UfficioAgroalimentare e Vini di ICE, per illustrare l’andamento

dell’export agroalimentare italiano sui principalimercati.“Con questa importante iniziativa che abbiamoideato, promosso e finanziato – afferma FaustoPapa, Presidente del Gruppo Agroalimentare diUnindustria – è nostra intenzione supportare leimprese del settore nell’apertura consapevole dinuovi sbocchi commerciali o nell’incremento diquei mercati dove attualmente le vendite sonoancora marginali o spot. Il Gruppo Agroalimen-tare e l’area Internazionalizzazione di Unindustriahanno lavorato in maniera sinergica per articola-re lo svolgimento e la conclusione del progettoin tempo utile affinché i contatti, che mi auguroscaturiranno al termine del progetto, si possanosviluppare e coltivare durante l’Expo che inizieràa maggio 2015, favorendo così le occasioni divisite locali e creando una serie di opportunitàper l’intero settore e sistema”.

ALTASCUOLA PER LE RELAZIONI

INDUSTRIALI HA RIPRESO L’ATTIVITÀ

Ha ripreso i lavori, dopo la pausa estiva, la“Scuola di Alta Formazione per le Relazioni Indu-striali, l’Economia e il Lavoro”, che Confindustriarealizza in partnership con Unindustria ReggioEmilia, con sede nella nostra città, ma a valereper l’intero territorio nazionale. Si è conclusonella sede di via Toschi il modulo riservato agliimprenditori del Sistema Confindustria e direttoa riflettere insieme sui limiti e sulle potenzialitàdella contrattazione collettiva quale strumento dicompetitività. Ad aprire l’incontro è stato il Presi-dente di Unindustria Reggio Emilia Mauro Severiche ha detto: “La Scuola, che è in evoluzione edaggiornamento costante, non è solo un luogo fi-sico, bensì un percorso permanente di confron-to e sperimentazione. Qui avviene lo scambiodelle migliori esperienze che favoriscono la cre-scita e la sensibilità culturale sul tema delle Re-lazioni Industriali. Per questo motivo è importan-te il coinvolgimento anche di noi imprenditori sutematiche con le quali spesso ci troviamo a con-frontarci e che, nel nostro ruolo alla guida delleimprese, dobbiamo sapere interpretare in una

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logica di visione complessiva”. Era presente anche Ste-fano Dolcetta, Vicepresidente per le Relazioni Industrialidi Confindustria, che ha dichiarato: “Confindustria, in unmomento di grande trasformazione del Paese, rinnova ilsuo impegno nel favorire la condivisione dei principalitemi legati alle Relazioni Industriali, con l’obiettivo di co-struire un sistema di regole condivise che consenta allenostre imprese di competere sui nuovi mercati globali.Questo incontro è stato un’utile e interessante occasio-ne di confronto su un argomento di stringente attualitàche, grazie alle diverse testimonianze maturate a livelloaziendale, ha consentito di riflettere sulle potenzialitàdella contrattazione collettiva quale strumento per recu-perare competitività”.La prima giornata è stata incentrata sull’intervento diLuigi Abete, Presidente di Bnl e Past President Confin-dustria. La giornata successiva ha visto una serie di te-stimonianze, tra cui Aldo Bonomi, Presidente Comitatotecnico per le Reti d’impresa, filiere e aggregazioni diConfindustria, Angelo Trocchia, Presidente e AD di Uni-lever e Anna Maria Artoni, Vice Presidente di Artoni Tra-sporti. Ne è seguito il dibattito con la platea di imprendi-tori presenti.Il modulo è stato coordinato da Pierangelo Albini, Diret-tore dell’Area Lavoro e Welfare di Confindustria, nonchéDirettore Scientifico dell’Altascuola per le Relazioni In-dustriali, l’Economia e il Lavoro. Il prossimo modulo diAltascuola è previsto per il 16 e 17 ottobre.

INCONTRO UOMINI CHE LAVORANO

CON LE DONNE

È ripreso, dopo la pausa estiva, il ciclo di incontri “Wo-Men in change”, ideato e organizzato dal Gruppo Terzia-rio di Unindustria per proporre momenti di aggiorna-mento su varie tematiche, trasversali a tutti i gli ambientilavorativi, nelle quali è facile confrontarsi durante le atti-vità quotidiane. Presso la sede di Unindustria in via To-schi 30/a, si è svolto l’incontro dal titolo Uomini che la-vorano con le donne”, che ha visto l’intervento di AndreaBianchi, formatore, coach e autore del libro, edito da IlSole 24 Ore, da cui trae spunto il convegno. “La relazio-ne uomo-donna sul lavoro è un vero e proprio assetaziendale, che può diventare un eccezionale strumentodi business, e come tale va valorizzato nella sua com-pletezza. Una tesi che, sebbene a fatica, si sta facendo

strada. In molti non hanno ancora accettato e percepitoin modo corretto i vantaggi derivanti da questo nuovoassetto lavorativo. Lo stile di leadership delle collegedonne, ormai “meno maschile”, e più in linea con le ca-ratteristiche femminili, rappresenta invece, nelle tesi del-l’autore, una nuova realtà in azienda, una leva di crescitaimprescindibile per l’economia”– ha spiegato l’autore.Dopo gli incontri sulla gestione della competizione inazienda, problem solving con clienti e fornitori, leader-ship personale, team building e delega, Linkedin e so-cial media, questo nuovo appuntamento è il terz’ultimodell’anno.

NUOVO SERVIZIO

DI ANALISI DI COMPETITIVITÀ

Unindustria Reggio Emilia ha lanciato un nuovo serviziodenominato “Analisi di competitività”, mettendolo a di-sposizione delle oltre mille aziende associate. Si trattadella redazione di un innovativo report nato con l’obietti-vo di aiutare le imprese ad identificare, nell’ambito delleprestazioni economico-finanziarie, le aree su cui interve-nire per recuperare l’eventuale divario rispetto alla con-correnza. Sulla base di dati forniti dall’impresa viene elaborato unreport sintetico che analizza le prestazioni economico-fi-nanziarie consuntive degli ultimi tre anni basate su unpanel di indicatori volti a rilevare la produttività, la reddit-tività, l’efficienza e la struttura finanziaria. L’analisi vienequindi sviluppata mettendo a confronto le prestazioniottenute dall’azienda associata rispetto a quelle mediedel settore economico di riferimento ed a quelle deisuoi principali competitors che potranno essere selezio-nati anche direttamente dal richiedente.Il servizio è gratuito per gli aderenti all’Associazione e vie-ne svolto in collaborazione con Mondaini & Partners srl.“Il report evidenzia le aree di miglioramento dove è ne-cessario lavorare per recuperare competitività e faemergere le differenze con i principali competitor offren-do all’impresa importanti elementi di valutazione – spie-ga il Presidente di Unindustria Reggio Emilia Mauro Se-veri, che aggiunge – Questo nuovo servizio si inseriscenell’ottica dell’ampliamento delle attività del Desk delCredito che vede l’Associazione impegnata a 360° nelsostenere le imprese nell’analisi del proprio business enei rapporti con il mondo bancario”.

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