«Il prossimo, prego.» Chi ci assiste, chi ci aiuta, chi ci cura. · 2019-01-11 · «Chi pensa di...

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14 Protezione degli occhi Un esperto spiega a cosa prestare attenzione in inverno. 28 Fitness In forma per la prossima stagione grazie a un piano settimanale. 32 Medicamenti innovativi Come aiutare più rapidamente i malati gravi. N. 4, novembre 2012, la rivista di Helsana «Il prossimo, prego.» Chi ci assiste, chi ci aiuta, chi ci cura. Pagina 6

Transcript of «Il prossimo, prego.» Chi ci assiste, chi ci aiuta, chi ci cura. · 2019-01-11 · «Chi pensa di...

14 Protezione degli occhiUn esperto spiega a cosa prestare attenzione in inverno.

28 FitnessIn forma per la prossima stagione grazie a un piano settimanale.

32 Medicamenti innovativiCome aiutare più rapidamente i malati gravi.

N. 4, novembre 2012, la rivista di Helsana

«Il prossimo, prego.»Chi ci assiste, chi ci aiuta, chi ci cura. Pagina 6

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Editoriale

Care lettrici, cari lettori,

già mia nonna, che era ticinese, si occupava di cure ambulatoriali, ma al contrario di me in modo del tutto concreto: faceva ai diabetici la loro iniezione quotidiana, fasciava le vene varicose, massaggiava la schiena e

medicava le ferite semplici. Per garantire agli abitanti delle valli un minimo di assistenza sanitaria, molte donne come lei imparavano questi rimedi frequentan-do i corsi dei samaritani. Perché allora per le Centovalli e la Valle Onsernone insieme c’era un solo medico che faceva visite a domicilio, ma solo in caso d’emergenza. «Eravamo già contenti che ce ne fosse almeno uno», dice mia madre ripensando a quei tempi. Rispetto ad allora, oggigiorno disponiamo di cure ambulatoriali di base esclusive. Possiamo scegliere liberamente tra innumerevoli offerte e la medicina di punta non ci manca quando ne abbiamo bisogno. La presente edizione è incentrata proprio su questa varietà, di fronte alla quale mia nonna non avrebbe creduto ai suoi occhi. Daniela Diener

senso – una pubblicazione di Helsana Appare quattro volte l’anno, rivista per gli assicurati E-paper www.senso.ch/it Indirizzo Casella postale, 8081 Zurigo,fax: 043 340 02 10,[email protected] Direzione della redazione Hugo Vuyk, Daniela Diener Redazione Julia Franke, Daniela Schori Collaborazione redazionale Juliane Lutz

TraduzioniServizio linguistico Helsana Ideazione e design Crafft Kommunikation AG, Zurigo Stampa Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur Cambiamento d’indirizzo Se l’indirizzo sulla vostra rivista senso è sbagliatoo se ricevete indesideratamente più esemplariper famiglia, comunicatelo direttamente al nostroservizio clienti (il numero telefonico figura sullavostra polizza o sulla vostra HelsanaCard) oppure online su www.helsana.ch/contatto.

Foto di copertina Jürg Waldmeier

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Indice

4 Consigli e curiosità

Focus6 Dal medico di famiglia – tre reportage

13 Sgravare i medici di famiglia

Helsana14 Proteggersi dalla luce abbagliante

15 Riduzione dei premi presto uniformata

16 Limitare le perdite con copie e generici

17 «Le escursioni fanno bene allo spirito»

18 Sulle proprie gambe nonostante la malattia

20 Eroi silenziosi premiati

22 Secondo parere dopo un infortunio

23 Prime.Club: offerte Hewlett Packard

26 Donazioni per le malattie genetiche rare

28 In forma per la prossima stagione

29 In breve

31 La rubrica di Helsi

32 Medicamenti innovativi

Salute34 La forza calda dello zenzero

24 «Quella delle dimissioni veloci è una favola»

Persone36 «A contatto con la vita»

39 Domande

40 Quanto costa …?

Il dottor Andres Schnyder, medico di campagna, in azione

4 senso 4•12Foto: iStockphoto

Consigli e curiosità

Turni notturni pericolosiUn gruppo di ricercatori canadesi ha raccolto le constatazioni fatte in 34 ri cerche relative agli eventi cardiovascolari su oltre due milioni di persone. Il risultato: per il lavoro a turni il pericolo di infarto cardiaco era maggiore nella misura del 23 per cento. Le persone che lavoravano di notte presentavano addirittura un rischio di affezioni cardiache (infarti o malattie delle coronarie) del 41 per cento maggiore.

La salute in una citazione

«Chi pensa di non avere tempo

per curare il suo corpo, dovrà

trovare, prima o poi, tempo per

curare le sue malattie.»

Detto cinese

Chi non mente vive meglio

È risaputo che le bugie hanno le gambe corte. Quello che invece non si sapeva finora è che le persone sincere si sentono meglio. Era quanto-meno così per le persone che hanno partecipato negli USA a un test nel quale venivano sottoposte per dieci settimane a una macchina della verità. Coloro che erano stati istruiti a non raccontare bugie durante il periodo del test avevano meno mal di testa e di gola e non si sentivano così stressati, tristi o ansiosi come i partecipanti che non erano stati sempre sinceri.

5 senso 4•12 Foto: pgc

AppCorpo umano: anatomia in 3DL’app «Healthline Body Maps» mostra il corpo umano e i suoi organi mediante immagini tridimensionali ad alta definizio-ne e roteanti. I testi purtroppo sono solo in lingua inglese ma vale comunque la pena di acquistarla già solo per le 30 immagini.

CHF 15.-Per iPad.

Fitness: lezione di prova di yoga Lo yoga è di moda. Per provare quanto la disciplina orientale sia adatta al corpo e alla mente, adesso c’è «Yoga Gratis». L’app mostra con fotografie e istruzioni esaurienti 250 asana, che si possono poi eseguire.

Gratuita. Per iOS.

Ciclo mestruale: rapida visione d’insiemeGrazie a «Period Tracker» potete adesso rinunciare ad annotare manualmente le date mensili. Basta immettere con un semplice clic il primo giorno della mestru a-zione. L’app calcola la media del ciclo mestruale degli ultimi tre periodi e indica la data precisa della prossima mestrua-zione. In questo modo è possibile vedere subito quali sono i giorni fertili.

Gratuita. Per iOS e cellulari Android.

Calma anziché agitazione

Tra uno e tre anni d’età i bambini iniziano a scoprire la loro volontà. E con questo mettono spesso a dura prova i nervi dei genitori. Nel bestseller «Il linguaggio segreto dei bambini» della scrittrice Tracy Hogg, finalmente tradotto in italiano, potete leggere come

affrontare con calma le situazioni in cui il bambi-no crea problemi con il cibo oppure quando non vuole a nessun costo sedersi sul vasetto. L’autrice spiega anche perché i bambini si comportano nell’uno o nell’altro modo. L’umore e gli esempi pratici rendono la lettura gradevole.Mondadori, circa CHF 15.–.

Sangue calmo

Molte persone non sanno assolutamente quali sono i loro valori relativi alla pressione sanguigna. Ma questo sarebbe importante proprio pensando alla pericolosa ipertonia (pressione alta). Dato che non causa dolore, quasi non ci si accorge di nulla. Per questo è consigliabile verificare regolarmente la pressione sanguigna, ad esempio in farma-cia. L’altra variante è quella di misurare personalmente la propria pressione sanguigna in casa. Motio SA, partner di Helsana, offre a tale proposito lo sfigmomanometro A 100 di Microlife a CHF 139.– anziché CHF 179.–. Con il relativo adattatore di rete per CHF 25.– si risparmiano le batterie e si protegge l’ambiente. Ordinazioni al numero di telefono 032 387 00 61 oppure all’indirizzo [email protected].

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Focus

In Svizzera i medici di famiglia collaborano strettamente con i medici specialisti e il personale specializzato non medico. Alcuni hanno i loro studi individuali, altri preferiscono uno studio associato e altri ancora

si sentono a loro agio presso un offerente di telemedicina. Uno sguardo nella quotidianità di tre medici di famiglia.

L ’anziana signora accusa forti do-lori a un dito del piede, che le è rimasto incastrato nella porta di casa. Il medico di famiglia Simo-

ne Erni osserva il dito attentamente e de-cide di far eseguire una radiografia. Po-trebbe essere rotto. È martedì e poco dopo le otto lo studio medico associato Medix alla Rotbuchstrasse di Zurigo è già affollato. Simone Erni è al lavoro già dal-le sette e mezza. Dalla nascita di sua fi-glia questa specialista di medicina gene-rale e sportiva lavora al 40 per cento: il martedì tutto il giorno e due altre matti-ne. Il prossimo paziente è un bambino di 4 anni accompagnato da sua madre, che è preoccupata perché il figlio ha male alle orecchie da giorni. «Avrà bisogno di un antibiotico?», chiede alla dottoressa. Questa si rivolge al bambino con un sor-riso e gli chiede: «Mi fai dare uno sguar-do nel tuo orecchio?» Il bambino non ha nulla in contrario. «Non vedo nessun se-gno tipico dell’otite», dice la dottoressa Erni tranquillizzando la madre. Potrebbe eventualmente trattarsi di una leggera

infiammazione, ma l’antibiotico non è necessario. Consiglia le gocce per il naso e spiega alla madre che queste alleviano la pressione nelle orecchie in caso di pos-sibile raffreddore.

Trasferimento di conoscenzeDiabete, ferite da taglio e mal d’orecchie: la dottoressa Erni ha optato per la medi-cina generale a causa della grande varie-tà. Come medico di famiglia si considera un po’ quale timoniera che traccia la rot-ta delle cure per i suoi pazienti e, quando è necessario, le coordina con quelle di specialisti e terapisti. In questo modo si evitano esami superflui e costose dupli-cità, che si verificano spesso quando i pa-zienti si rivolgono direttamente a medici specialisti. Nell’ambito delle cure di base la tendenza vede fiorire gli studi medici associati nei quali, oltre ai medici gene-ralisti, lavorano anche medici specialisti e personale sanitario specializzato non medico. I vantaggi: i pazienti possono es-sere curati sotto lo stesso tetto e rispar-miano tempo. Per la dottoressa Erni lo

studio individuale era fuori discussione, dato che apprezza il lavoro di gruppo, come pure lo scambio di idee con i colle-ghi. Ogni giorno a mezzogiorno i medici della Rotbuchstrasse si riuniscono e di-scutono tra di loro i casi complicati e una volta alla settimana si incontrano con i medici di altri studi per scambiarsi in merito alle nuove nozioni. Inoltre i mo-delli di lavoro a tempo parziale consen-tono in particolare alle donne medico di conciliare la professione con la famiglia.

Esperta factotumNel frattempo la dottoressa Erni guarda la radiografia sullo schermo del suo com-puter. Il dito è rotto. Richiama la pazien-te in sala visita e le spiega che fisserà la frattura con un nastro speciale. Le dà an-che un antidolorifico. Poco tempo dopo la paziente lascia lo studio zoppicando leggermente. Ma Simone Erni sta già ascoltando il prossimo paziente, un uomo che alcune settimane dopo un’in-fluenza si sente ancora debole.

Dal medico di famiglia

7 senso 4•12 Foto: Jürg Waldmeier

Focus

85% della popolazione

sceglie il medico di famiglia come primo interlocutore in caso

di disturbi.

Studio associato Medix

Simone Erni. La quarantenne medico di famiglia lavora presso lo studio medico associato Medix a Zurigo. Alla Rotbuchstrasse 46 ci sono, oltre ai medici generalisti, anche medici specialisti, psicologi, fisioterapisti e consulenti nutrizionali e per diabetici. Lo studio pratica il managed care: in casi di malattia i pazienti si rivolgono in primo luogo al loro medico di famiglia, che coordina le ulteriori cure. Di regola Simone Erni ha una propria rubrica nella rivista «senso».

8 senso 4•12Foto: Jürg Waldmeier

Medico di campagna

Andres Schnyder. Il sessantaquattrenne medico di campagna ha costituito unitamente a sua moglie lo studio associato di Küblis. Già suo padre e suo nonno erano medici nella piccola località della Prettigovia, che conta 720 abitanti. Il raggio d’azione di un medico generalista è ampio: cura infarti cardiaci e depressioni, ingessa gambe rotte e sblocca gli irrigidimenti muscolari. Per i suoi pazienti è la persona di fiducia, alla quale si rivolgono in primo luogo in caso di malattia.

57anni è attualmente

l’età media dei medici di famiglia che esercitano in

Svizzera.

Focus

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Poco dopo le ore 13 Andres Schnyder gui-da lungo strade strette e tortuose, passan-do davanti a vecchie case Walser. Questo medico di campagna di Küblis sta andan-do a visitare un paziente. La neve non è ancora scesa sulla Prettigovia e così arri-va presto alla meta: una casa isolata pres-so St. Antönien, dove vive da solo un uomo di 74 anni. Da lungo tempo soffre di una malattia neurologica. Una volta ogni due mesi circa Schnyder passa da lui a vedere come sta. «Come stai?», dice sa-lutando l’uomo nel suo salotto. «Bene, ma negli ultimi tempi mi gira spesso la testa quando mi alzo», risponde. «Allora misuriamo la pressione. Forse hai biso-gno di una dose inferiore del medicamen-to contro l’ipertensione», dice Schnyder e invita l’uomo ad alzarsi. «Adesso però va bene», dice quest’ultimo. «Sarà perché adesso sono qui io. È la suggestione», dice il medico scherzando. Si prende tempo per il paziente e restano ancora un po’ a parlare. Si conoscono dal 1980. Allora Schnyder mise in piedi uno studio medi-co insieme a sua moglie, anche lei medi-co generalista, accanto a quello di suo padre. Nel frattempo anche le loro tre fi-glie hanno seguito le orme dei genitori. Una di loro lavora nello studio di Schnyder.

Standard elevato in campagnaIl medico consiglia all’uomo di prendere solo un quarto della pastiglia contro l’iper-tensione. Dopo essersi accertato che tutto è in ordine, si accinge al tragitto di ritorno. A Küblis questo medico di 64 anni è già atte-so. Lui, sua figlia e altri due medici assisto-

no in totale 2500 persone. Mentre Schnyder si occupa dei pazienti più anziani, che in parte vengono da lui da decenni, i suoi col-leghi curano le persone più giovani e i bam-bini. Oltre ai casi di influenza e ai problemi cardiaci, tra i disturbi più frequenti curano anche le ferite dovute a forconi da fieno op-pure, in inverno, a infortuni di sci e snow-board. Le cure mediche di base in una pic-cola località come Küblis non sfigurano in comparazione a quelle che si possono otte-nere in una città. Anche in campagna si la-vora in rete. Nel 2008 Andres Schnyder ha aderito con il suo studio alla rete grigionese di medici Grisomed. Chi aderisce a tale rete si impegna a rispettare elevati standard qualitativi, a praticare il managed care e alla stretta collaborazione con altri medici di famiglia e medici specialisti. Schnyder mantiene, ad esempio, i contatti con i ga-stroenterologi, i pediatri, i chirurghi o i car-diologi del vicino Ospedale di Schiers, ma conosce anche la maggior parte degli spe-cialisti di Coira. Sa con precisione quali pa-zienti inviare da quali specialisti. Solo rara-mente deve inviare pazienti a San Gallo o a Zurigo. La maggior parte di loro può essere curata entro un raggio di 35 chilometri.

Le cuffie anziché il camice«Buona sera, sono la dottoressa Berndt del Centro di telemedicina Medgate.» Così risponde al telefono questo medico generalista alle ore 18.30. Sta richiaman-do la madre di una bambina piccola, che 40 minuti fa si è rivolta a Medgate. Sua figlia ha picchiato la testa diversi giorni fa e ha ancora bernoccoli. Inoltre ha un sonno agitato. Anita Berndt chiede una

Qualità auspicate

Da un buon medico di famiglia i pazienti svizzeri si aspettano soprattutto che dedichi loro tempo a sufficienza, abbia le necessarie competenze specifiche e li prenda sul serio.

Dottoresse in divenire

Nel 2011 in Svizzera è stato registrato l’1,9 per cento di medici in più rispetto al 2010. L’aumento è dovuto soprattutto alla quota crescente di medici donne: infatti ben 466 erano le donne in più mentre gli uomini in più erano solo 110.

Reti di medici in crescita

Nei 20 cantoni che contano almeno una rete di medici, circa tre quarti dei medici di base, ossia oltre 4500 medici di famiglia e pe diatri, hanno aderito a una rete.

«Allora misuriamo la pressione. Forse hai bisogno di una dose inferiore del medicamento contro l’ipertensione.»

Dottor Andres Schnyder, medico di campagna, Küblis

Focus

10 senso 4•12Foto: Jürg Waldmeier

7% per cento degli assicurati

in Svizzera ha scelto un modello con il quale si impegna a consultare prima telefonicamente

il medico.

Medgate

Anita Berndt. Ha 43 anni e lavora presso Medgate a Basilea. Questo medico generalista ha optato per la telemedicina perché trovava interessante questa forma di consulenza medica. Nel frattempo è del tutto convinta di questo modello, che tra l’altro sgrava il lavoro dei medici di famiglia. È madre di tre figli e questo lavoro le consente di praticare la professione medica a tempo parziale.

Focus

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descrizione dei bernoccoli. La madre dice che sono grandi come noccioli di ciliegia, che fanno male se vengono premuti leg-germente e che si trovano nella parte po-steriore della testa. La dottoressa Berndt identifica i bernoccoli come nodi linfatici gonfi. Chiede se la bambina ha febbre. La madre dice di no e allora le consiglia di portare appena possibile la bambina dal pediatra. I nodi linfatici gonfi possono in-dicare un’infezione passata, ma anche al-tre malattie.

La sala d’aspetto virtualeAnita Berndt lavora dal 2009 presso Med-gate a Basilea. Tedesca di provenienza, dopo il trasferimento in Svizzera ha opta-to per la telemedicina perché questa for-ma di consulenza medica la interessava. Presso Medgate lavorano 60 medici (oltre alla medicina generale sono rappresenta-te quasi tutte le specializzazioni) che rice-vono una formazione intensiva in mate-ria di comunicazione. Sono istruiti a porre domande strutturate e a indurre i pazienti alla partecipazione. Un paziente che telefona perché ha mal di pancia deve descrivere com’è la pancia al tatto. Se una madre crede che il suo bambino ha la bronchite, i medici fanno respirare il bambino al telefono per farsi un’idea migliore. In questo modo possono consi-gliare i pazienti in modo conclusivo al telefono nel 40-50 per cento dei casi. Sul computer la dottoressa Berndt vede la sala d’attesa virtuale. Le persone che tele-fonano passano prima dalla ricezione dei pazienti, che apre i loro dossier. Dopodi-ché le assistenti di telemedicina si occu-

pano di loro. Queste chiariscono in modo mirato di quale disturbo si tratta. Prendo-no nota e richiedono al team medico di richiamare le persone che hanno telefo-nato. I casi urgenti vengono passati subi-to ai medici. Ogni giorno giungono in media circa 2000 chiamate. La maggior parte dei pazienti ha scelto un modello assicurativo che li impegna in caso di ma-lattia a contattare prima un medico di Medgate. Come contropartita beneficia-no di uno sconto sui premi. Possono an-che richiedere consulenza medica 24 ore su 24 e non devono attendere a lungo un appuntamento da un medico specialista. Presso Medgate i medici richiamano il giorno stesso.

Spesso basta la consulenza telefonica I casi vengono trattati nell’ordine d’entra-ta, ma le urgenze hanno la precedenza. Anita Berndt si occupa adesso di una pru-riginosa eruzione cutanea. Il paziente, un uomo di 52 anni, ha fotografato l’eruzio-ne cutanea e ha inviato le immagini a Medgate. La dottoressa Berndt le osserva e reputa che la terapia adeguata risieda in una soluzione disinfettante e in una cre-ma antinfiammatoria. Chiede ancora il parere di una dermatologa di Medgate che conferma la sua opinione. Anita Berndt telefona al paziente, gli spiega il referto e gli dice che la visita dal medico non è necessaria. Per concludere gli chie-de a quale farmacia deve inviare via tele-fax la ricetta e conviene con lui che lo ri-chiamerà dopo una settimana.

Testo: Juliane Lutz

Vantaggi delle nostre cure di base

– Accesso rapido– Ampio catalogo

di prestazioni– Elevato livello

medico-tecnologico– Accesso alle innovazioni

mediche

La Svizzera rispetto ad altri paesi

Nella comparazione tra 30 paesi in tutto il mondo la Svizzera e la Spagna hanno fatto segnare nel 2010 le maggiori densità di medici dopo l’Austria e la Norvegia: 3,8 medici ogni 1000 abitanti.

Grande fiducia

Quando ha bisogno di un medico specialista l’83 per cento degli adulti in Svizzera chiede consiglio al medico di famiglia. Il 12 per cento se ne fa consigliare uno da conoscenti mentre il 6 per cento ne cerca uno da sé.

Nel 40–50 per cento dei casi i medici di Medgate possono consigliare i pazienti

in modo conclusivo al telefono.

Focus

12 senso 4•12Foto: Jürg Waldmeier

La ricetta delle cure di base

Oltre alla cioccolata e agli orologi, tra le «eccellenze» svizzere vi è anche l’elevata qualità delle cure sanitarie di base. Che si tratti di andare in farmacia, di una telefonata a un operatore di telemedicina oppure di una visita dal medico: in considerazione della molteplicità delle offerte, chi ha bisogno di un consiglio medico in Svizzera ha solo l’imbarazzo delle scelta. Ogni abitante viene curato rapidamente, sia nelle zone rurali che nei centri urbani.

Medici specialisti

Assistenza di pronto soccorso

Medico di famiglia, pediatra

Ambulatori / studi medici a libero accesso

Farmacie / farmacie netCare

Telemedicina

Medicina complementare

In Svizzera ci sono 1745 farmacie, 200 di queste fanno parte della rete netCare, che offre consigli medici tramite video.

La consulenza sanitaria tele fonica offre aiuto 24 ore su 24.

Dal 2012 cinque forme tera-peutiche alternative sono state reinserite nel catalogo di base dell’assicurazione malattia.

Circa 180 servizi di pronto soccorso garantiscono le prime cure di ammalati e feriti gravi.

Nei casi urgenti i pazienti possono recarsi all’ambulatorio anche senza appuntamento. Sono aperti 365 giorni all’anno.

Anche alcuni medici spe-cialisti, come gli oftalmologi e i ginecologi, offrono ai pazienti l’assistenza sanitaria ambulatoriale diretta.

Circa 7300 medici di famiglia e pediatri sono i primi interlocutori per grandi e piccini in caso di disturbi della salute.

AutomedicazioneOgni anno vengono venduti circa 86 milioni di confezioni di medicamenti senza ricetta.

Focus

13 senso 4•12

Quanto incide la penuria di medici di famiglia?Nel 2016 la metà dei medici di famiglia e dei pediatri oggi attivi raggiungerà l’età della pensione. Ma non ci saranno suffi-cienti giovani medici per sostituirli. Da una parte perché in Svizzera si formano troppo pochi nuovi medici, dall’altra per-ché il lavoro del medico di base desta meno interesse. Ci sarà dunque una lacu-na. Vi si aggiunge il fatto che nel 2030 il 25 per cento degli abitanti in Svizzera avrà più di 65 anni. In età avanzata cresce la probabilità di malattie croniche o di demenze, che richiedono in paricolar modo l’aiuto dei medici di famiglia. Que-sto acuisce ancora di più la problematica.

La sicurezza sanitaria è ancora garantita?La situazione non è ancora drammatica. Secondo l’OCSE, nel raffronto internazio-nale la Svizzera è uno dei paesi con la maggiore densità di medici. Ma nelle zone rurali i medici di famiglia hanno già difficoltà a trovare successori.

Come si può colmare questo vuoto?Una possibilità sarebbe quella di ripartire meglio le risorse. Vale a dire che determi-nati specialisti non medici potrebbero assumere determinate attività dei medici sgravandoli in questo modo. Questo vie-ne già praticato con successo in vari pae-si. Negli USA gli infermieri con formazio-ne di livello superiore fanno le visite a domicilio e accudiscono i malati cronici. Nel frattempo i medici si occupano nei loro ambulatori dei casi acuti.

Ma qui da noi i medici saranno disposti a cedere parte delle loro funzioni?In Svizzera i medici sono meno abituati alla concorrenza, men che meno da parte di altri gruppi professionali. Ma posso immaginare che vedranno la cosa dal lato positivo, se in questo modo verranno li-berati dalle attività più semplici. Questo consentirebbe loro di impiegare il loro tempo prezioso per i casi veramente com-plessi. In altri paesi europei questa ripar-tizione dei compiti è stata accettata bene.

Intervista: Juliane Lutz

La persona Il cinquantunenne sociologo e storico

dell’economia Kilian Künzi è membro

della direzione di Büro Bass. L’ufficio

bernese di ricerca è noto in tutta la

Svizzera e a livello internazionale per

i suoi studi di politica sociale e del

lavoro. Tra l’altro, Kilian Künzi è specia-

lizzato nel campo della sanità.

Sgravare i mediciLa Svizzera fa parte dei paesi con la maggiore densità di medici al mondo,

eppure c’è sempre più penuria di medici di base. Il sociologo ed esperto sanitario Kilian Künzi del Büro Bass di Berna si esprime in merito a come

compensare la penuria di medici di famiglia.

Focus

L’opinione di Helsana In alternativa all’iniziativa sulla medicina di famiglia, il consigliere federale Alain Berset ha lanciato un piano direttore per affrontare i problemi attuali dell’approvvigiona-mento sanitario di base. Helsana accoglie positivamente questo masterplan, in particolare le proposte per una formazione medica sostenibile per medici e personale infermieristico. A complemento del masterplan, Helsana ritiene sia necessaria una discussione sull’attuale monopolio dei medici sulle prescrizioni, specificatamente sulla possibilità del personale infermieristico di sgravare maggiormente i medici di famiglia. La promozione di nuove forme di approvvigionamento sanitario di base scaturisce dall’autoresponsabilità dei fornitori di prestazioni e delle assicurazioni. Helsana si adopera volentieri a tale scopo: con netCare ha già illustrato una possibile via da percorrere nell’ambito delle farmacie.

14 senso 4•12Foto: 13 Photo

Helsana

La luce solare riflessa dalla neve è dannosa per gli occhi. È un fatto noto, ma molti lo ignorano comunque. «Non tutti gli occhiali da sci, per quanto alla moda, proteggono dalla luce UV», spiega Jörg Stürmer, primario della clinica of-talmologica dell’Ospedale cantonale di Win-terthur. Senza protezione non solo si corre il rischio di cheratite acuta ma, come per la pelle, la luce UV provoca danni anche a lungo termi-ne. «I piccoli danni della retina si sommano e il rischio di cataratta aumenta.»Bisogna sempre portare con sé gli occhiali da sole, a prescindere dal fatto che si vada in mon-tagna oppure al sole dei mari del sud; la luce UV passa attraverso le nuvole anche quando non splende il sole. Stürmer mette in guardia dagli acquisti a buon mercato: «Solo presso un ottico sarete sicuri che il marchio CE non sia contraffatto.» È importante anche che la luce non possa penetrare dall’alto o di lato, altri-

menti anche le lenti migliori servono a poco. «Gli occhi dei bambini sono particolarmente sensibili», rammenta Stürmer. I negozi specializzati, come McOptic, partner di Helsana, offrono oltre ai modelli classici an-che occhiali da sport speciali, che possono es-sere muniti su richiesta di lenti ottiche. Le len-ti graduate si possono inserire come clip flessibili in vari occhiali da sport e possono es-sere combinate con diversi colori e gradazioni di luminosità delle lenti esterne. Si sono fatti progressi anche per quanto riguarda gli occhia-li fotocromatici, dunque quelli che si adegua-no automaticamente alla luminosità esterna. «Le lenti fotocromatiche sintetiche esistono solo da circa dieci anni», dice Stürmer. «Adesso si adeguano più in fretta e sono più resistenti che in passato.»

Testo: Julia Franke

In inverno gioiamo per ogni raggio di sole che sfiora la nostra pelle. Ma per quanto riguarda gli occhi, è meglio che non siano esposti al sole. Consigli in merito all’acquisto di occhiali da sole.

Sconto

Come clienti di Helsana beneficiate presso McOptic del 10 per cento di sconto durevole. Con oltre 60 filiali in tutta la Svizzera, McOptic è l’unico ottico presente in tutto il Paese. Trovate dunque sicuramen-te una filiale nelle vostre vicinanze. Fatevi consiglia-re in merito agli occhiali da sole, per lo sport e per i bambini, oppure ordinate le lenti a contatto o i prodotti per la pulizia tramite il webshop. McOptic fa realizzare le lenti presso Optiswiss SA a Basilea.www.helsana.ch/it/mcoptic

Proteggersi dalla luce abbagliante

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Helsana

assicuratori malattia. Per Max Bühler, esperto della riduzione dei premi presso Helsana, questo ha il seguente vantaggio: «In questo modo è garantito che i contri-buti riducano effettivamente il premio dell’assicurazione malattia e non venga-no impiegati per altri scopi.» La corresponsione della riduzione dei premi è facilitata dalla disposizione se-condo la quale anche il necessario scam-bio di dati tra i cantoni e gli assicuratori avviene in modo uniforme. Nell’ambito dell’associazione di categoria santésuis-se, Max Bühler era uno dei tre rappresen-tanti degli assicuratori malattia che han-no elaborato lo standard unitamente ai delegati dei cantoni. In retrospettiva ci dice: «La collaborazione ha funzionato bene, ma a volte i problemi risiedono nei dettagli, ad esempio per quanto concerne le competenze relative alla transizione.» La nuova soluzione consentirà al team di Helsana addetto alle riduzioni dei premi di sbrigare anche i casi che finora veniva-no gestiti indirettamente dai cantoni e questo con un onere amministrativo in-variatamente basso.

Testo: Hugo Vuyk

Anno dopo anno vengono corrisposte sempre più riduzioni individuali dei pre-mi; nel 2010 hanno fatto segnare in totale per tutta la Svizzera quasi la somma di 4 miliardi di franchi. Suddivisa su poco più di 2,3 milioni di beneficiari, si tratta in media di 1719 franchi a persona, come indica l’Ufficio federale della sanità pub-blica nella statistica dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. La parte di persone che hanno diritto alla riduzione dei premi è particolarmente elevata nelle fasce d’età da 0 a 18 e da 19 a 25 anni, ognuna con il 44 per cento. Ori-ginariamente questo genere di sussidio era previsto per casi singoli. Il CEO di Helsana Daniel H. Schmutz ha affermato recentemente in un’intervista con «Sonn-tag» in merito al fatto che oggi un’econo-mia domestica su tre beneficia della ridu-zione dei premi: «È moltissimo per un paese ricco come la Svizzera e degrada le persone da cittadini a sussidiati.» Egli chiede che i fondi vengano impiegati in modo più mirato e distribuiti in modo più consono alle esigenze.

Pagamento tramite HelsanaComunque, per quanto riguarda la distri-buzione tecnica della riduzione dei pre-mi, si avvicina un importante traguardo: mentre oggi si distingue, a seconda del cantone, tra riduzione diretta e indiretta dei premi, con altre sottovarianti, da gen-naio 2014 ci sarà un solo modo di corre-sponsione, ossia quello diretto tramite gli

Riduzione dei premi presto uniformataGli assicurati con reddito modesto hanno diritto alla riduzione dei premi. Entro un anno la stessa sarà conteggiata in modo uniforme in tutta la Svizzera tramite gli assicuratori malattia. Questo è il risultato di un intenso lavoro.

La strada verso la riduzione dei premi

I cantoni decidono chi ha diritto alla riduzione dei premi. In tale contesto considerano la situazione attuale di reddito e familiare. Alcuni cantoni lo fanno spontaneamente, altri solo su richiesta. Helsana ha sintetizzato per voi gli uffici competenti dei cantoni e li ha elencati in Internet sotto www.helsana.ch/it/rip.

29,8% della popolazione svizzera ha benefi -ciato nel 2010 di una riduzione dei premi, dunque quasi una persona su tre.

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Helsana

Foto: pgc

Sortis è un farmaco contro i valori troppo alti di colesterolo nel sangue ed è dunque importante nella lotta contro l’infarto cardiaco. Prima della scadenza del brevet-to il prodotto aveva in tutto il mondo una quota di mercato tra il 40 e il 50 per cento. Per il produttore Pfizer un importante elemento di cifra d’affari che nel 2011 ha fruttato 9,6 miliardi di dollari, ossia il 14 per cento delle entrate complessive.È comprensibile che Pfizer intervenga per limitare le perdite. Per capire la sua strategia si deve distinguere tra le defini-zioni di farmaco generico e medicamento copia. Mentre il farmaco generico ha la stessa sostanza attiva degli originali, ma si distingue negli eccipienti e nella fab-bricazione, tra l’originale e il medica-mento copia non ci sono differenze. Cam-bia solo il nome, la confezione e il prezzo.

Per ognuno un’offerta adeguataIl brevetto di Sortis è scaduto in Svizzera alla fine di maggio. Già tre mesi prima Pfizer ha lanciato sul mercato un medica-mento copia con il nome della sostanza attiva e della ditta: Atorvastatin Pfizer. Normalmente si denominano così i far-maci generici. Al contempo Pfizer ha lan-ciato un farmaco generico con il nome di Atorva Pfizer. Come accade di regola alla scadenza di un brevetto, con effetto dall’i-nizio di giugno il prezzo del medicamen-to Sortis è stato ridefinito e per la confe-zione da 100 pastiglie è sceso da 212.20 a 166.10 franchi. Atorvastatin Pfizer e Ator-va Pfizer sono stati commercializzati nel mese di giugno al prezzo di 76.25 franchi. I nuovi farmaci generici di Sortis di altre ditte si situavano in quel momento allo

stesso livello di prezzo o fino al 9 per cen-to più in basso. Secondo la stima dell’e-sperto di farmaci generici Tom Voltz, la strategia di Pfizer risulta vincente: «Alcu-ne persone vogliono solo l’originale a prescindere dal prezzo e per tutti gli altri la ditta offre altre soluzioni.» Così un mese dopo la scadenza del brevetto, con Sortis e gli altri due prodotti, gli america-ni controllavano ancora circa l’80 per cento del mercato svizzero.

Testo: Hugo Vuyk

Conoscere il prezzo

A causa della forte differenza di prezzo nei confronti dei farmaci generici, per Sortis si applica l’aliquota percentuale maggiora-ta del 20 per cento anziché quella del 10 per cento. I prezzi attuali si trovano nella banca dati Pro-Generika aggiornata regolarmente. Pro-Generika si può ottenere anche come app gratuita app per iPhone e Android; la nuova edizione del libro viene pubblicata sempre a novembre (CHF 24.80, incl. spese di porto e imballaggio, [email protected]). Chi vuole risparmiare di più ordina i farma-ci generici tramite una farmacia con vendita per corrispondenza tra quelle che collaborano con Helsana (vedi pagina 30).www.helsana.ch/medicamenti

Limitare le perdite con copie e genericiQuando scade il brevetto di un medicamento, sul mercato vengono lanciati i relativi farmaci generici. Questo è accaduto anche per il medica-mento Sortis, riduttore del colesterolo, che generava il più alto fatturato in Svizzera. Ma questa volta, per certi versi, la vicenda diverge dal copione.

L’originale (1) costa CHF 166.10, per la copia (2) il prezzo è di CHF 76.25 e i vari farmaci generici (3–7) si trovano sul mercato a prezzi varianti da CHF 68.80 a CHF 76.25 (prezzi in agosto 2012).

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Foto: David Baer

La «6a Giornata nazionale dell’escursioni-smo organizzata da ‹Schweizer Familie›» si svolgerà l’anno prossimo nuovamente in autunno. In marzo si deciderà in meri-to all’ubicazione. La partecipazione è gra-tuita ed è aperta a tutta la popolazione. Non è necessario iscriversi. Annotate già adesso la Giornata nazionale dell’escur-sionismo del 14 settembre 2013 nella vo-stra agenda e informatevi su www.helsana.ch/escursionismo.

Testo: Daniela Diener

A settembre per gli appassionati di escur-sionismo ce n’era per tutti i gusti: single, coppie e famiglie hanno camminato in-sieme su tre percorsi di diverse lunghezze nella regione di Windisch presso Brugg. Helsana ha sostenuto per la seconda vol-ta in qualità di sponsor principale la Gior-nata nazionale dell’escursionismo. Ini-ziatrice dell’evento è la rivista «Schweizer Familie», che ha convenuto con Helsana una collaborazione di tre anni. «Voglia-mo offrire ai nostri clienti la possibilità di incontrare gente nuova all’aria aperta e vivere insieme momenti indimenticabi-li», dice Andrea Freudenberg, responsabi-le presso Helsana per la Giornata dell’e-scursionismo. «Le escursioni fanno bene allo spirito.»

L’ex Miss Svizzera Christa Rigozzi tra i 2000 escursionisti e gli aiutanti di Helsana.

«Le escursioni fanno bene allo spirito»Ciò che è iniziato come idea innovativa cinque anni fa, è entrato nel frattempo a far parte della tradizione elvetica. La «Giornata nazionale dell’escursionismo organizzata da ‹Schweizer Familie›» ha avuto luogo il 15 settembre già per la quinta volta.

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Helsana

Foto: Namsa Leuba

Pascale Reber, paziente con SM

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Helsana

Sulle proprie gambe nonostante la malattiaChi è assicurato presso la rete di medici Réseau Delta beneficia, oltre che delle cure coordinate e degli sconti sui premi, anche di un’ampia offerta nell’ambito della prevenzione. Ne fanno parte, ad esempio, la ginnastica ritmica o i programmi per diabetici.

BENEFIT PLUSDal 2011 Helsana offre le cure

integrate in tutta la Svizzera. Gli assicurati BeneFit PLUS si dichia-

rano d’accordo con il coordinamen-to di tutte le cure: da parte del medico di famiglia, se questo

fa parte di una rete come Réseau Delta, da parte di uno studio

medico associato o della consulen-za di telemedicina Medgate.

Helsana riversa i risparmi così ottenuti ai suoi clienti sotto forma

di sconti sui premi nella misura dal 15 al 20 per cento. Per ulteriori informazioni: www.helsana.ch/

benefitplus_it.

RéSEAU DELTALa rete di medici Réseau Delta è

stata fondata nel 1992 dai medici ginevrini Philippe Schaller e

Marc-André Raetzo. Nel frattempo conta circa 400 medici nei cantoni

Ginevra e Vaud, che collaborano strettamente con Helsana. Circa

26 000 assicurati del gruppo Helsana si rivolgono in caso di

problemi di salute in primo luogo a un medico di Réseau Delta

nell’ambito di un’assicurazione medico di famiglia.

«La ginnastica ritmica mi fa molto bene», afferma entusiasta la ginevrina Pascale Reber. «Sollecita tutti i miei muscoli. E per di più è divertente.» Ha fatto la cono-scenza dei movimenti ludici al ritmo di musica improvvisata tramite sua madre, che come anziana fa parte del target prin-cipale dei corsi. Ma dato che la figlia cin-quantasettenne soffre da otto anni di sclerosi multipla, il ritmo tranquillo è proprio ciò che fa per lei. Inoltre si man-tiene in forma con l’AquaFit e con un ho-metrainer. «Non devo assolutamente ce-dere alla tentazione di risparmiarmi.»Chi si impegna a favore della propria sa-lute come Pascale Reber, è ben assistito presso Réseau Delta. La rete di medici as-sume la metà dei costi dei corsi. «La gin-nastica ritmica secondo il metodo di Ja-ques Dalcroze migliora l’equilibrio e riduce il pericolo di caduta; questo è stato dimostrato da ricerche scientifiche», dice Joelle Coclet, che si occupa dell’offerta di prevenzione della rete. «Questo autunno offriremo corsi anche nel canton Vaud.»

Contro il sovrappeso e lo stress La ginnastica ritmica è solo una delle mi-sure preventive di Réseau Delta. Grazie al miglior coordinamento la più vecchia delle reti di medici in Svizzera risparmia circa il 20 per cento sui costi delle cure, che va poi a vantaggio degli assicurati sotto forma di un’ampia offerta per la pre-venzione e per i malati cronici. «A bambi-ni e giovani offriamo, ad esempio, pro-grammi speciali contro il sovrappeso e lo stress da esami», dice Coclet. La rete pro-muove anche le offerte tradizionali quali il walking o l’allenamento della schiena.

Réseau Delta si occupa in modo partico-larmente intenso dei diabetici. «Grazie alla buona collaborazione con Helsana, possiamo rivolgerci direttamente ai pa-zienti diabetici con l’assicurazione medi-co di famiglia nella nostra rete», dice Joel-le Coclet. Essi ricevono la newsletter che dalla scorsa primavera Réseau Delta invia a scadenza trimestrale ai diabetici da lei assistiti. «Il riscontro relativo alle prime edizioni è stato molto positivo», afferma soddisfatta Coclet.

Assistenza a domicilio per i diabeticiSe necessario il personale infermieristico specializzato assiste gli assicurati di Rése-au Delta, dunque anche dei diabetici. D’intesa col loro medico si recano anche a casa loro; l’offerta si chiama «Diabéto-mobile». Gli specialisti controllano i pie-di, medicano le ferite croniche e danno consigli alimentazione e altri aspetti. Il programma «Diafit» è ancora più com-pleto: i partecipanti si allenano per oltre dieci settimane e apprendono come adat-tare il loro stile di vita alla malattia. Diafit ha dato buoni risultati nella Svizzera te-desca; Réseau Delta ha contribuito, due anni fa, a introdurlo a Ginevra. Di recente Pascale Reber ha assistito a una conferenza sulla sclerosi multipla. «È stato orrendo», racconta: quasi tutti gli altri sono venuti in sedia a rotelle. «Così ho visto cosa può accadere quando si trascura la malattia.» Ma grazie alla ginnastica ritmica l’assicurata di Helsana si muove autonomamente con le sue gambe e finora non ha subito cadute.

Testo: Julia Franke

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Helsana

Illustrazione: Anna Haas / foto: pgc

Eroi silenziosi premiatiLe loro storie sono fondamentalmente diverse. Ma una cosa hanno in comune i vincitori del «Prix Sana 2012»: si impegnano con altruismo a favore di altre persone. Il 20 settembre le luci della ribalta erano tutte per loro.

Normalmente i genitori deside-rano figli sani. Non è il caso di Nicole e Jean Paul Wettstein del canton Giura, che hanno

adottato cinque bambini disabili dell’In-dia. Prima sono arrivate in Svizzera Shar-mila e Sunita. Quest’ultima, che era sot-topeso, ha dovuto essere alimentata a lungo nel reparto delle cure intense. Le bambine non sapevano camminare e hanno avuto bisogno di fisioterapia. Con-trariamente all’opinione dei medici, Sharmila e Sunita hanno potuto recupe-rare i loro deficit. Dopo due anni i Wett-stein hanno adottato Vinod, che è autista e inoltre sa muoversi solo a gattoni. I ma-schietti Raju e Babu vennero poi a com-pletare l’impegnativo quintetto di bam-bini. Per quanto riguarda Raju il sospetto di paralisi infantile non è stato fortunata-mente confermato. Babu invece soffre inoltre di perdita di memoria. Indimenti-cabile è stato il momento in cui Babu, oggi ventiquattrenne, ha vinto la meda-glia d’oro alle Paraolimpiadi 2008 nella disciplina dello judo.

Sani grazie all’amoreNel frattempo i bambini sono diventati adulti e sono indipendenti eccetto Vinod. La loro è stata una vita dura, ma felice, come confermano i vincitori del «Prix Sana» di quest’anno. La loro impressio-nante soddisfazione supera ogni esame: da sei anni Nicole Wettstein soffre di una malattia rara e può lasciare il letto per al massimo quattro ore al giorno. «L’onere sopportato da queste due persone è incre-dibile. Per noi è stato un onore sorpren-

Nuovi candidati cercansi

→ Conoscete un’eroina o un eroe della sanità? Comunicateci il vostro candidato entro il 1° marzo 2013.

→ Il premio è dotato di 30 000 franchi. Anche voi, come mediatori, sarete ricompensati.

→ Potete trovare i dettagli e l’apposito formulario su www.prix-sana.ch.

Roger Gautschi

Nicole e Jean Paul Wettstein

Alexander Raouzeos

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Helsana

derli con questo premio», dice il giurato René Prêtre. Il cardiochirurgo presiede la giuria formata da cinque membri che as-segna questo premio, con il quale la Fon-dation Sana onora persone che si impe-gnano con altruismo a favore dei malati.

Il donatore di sangue più assiduoÈ stato premiato anche Roger Gautschi. Ha 56 anni, è padre di famiglia e nella sua vita ha donato sangue già 250 volte, un record nel Servizio di donazione del san-gue di Berna. Ha iniziato a donare sangue quando aveva 18 anni. In considerazione del suo gruppo sanguigno, Gautschi dona da dieci anni anche plasma e trombociti, che vengono ricavati dal sangue con un procedimento molto laborioso. Gautschi lo fa 25 volte all’anno e ogni volta dura circa quattro ore. Perché si sottopone vo-lontariamente a questo procedimento? L’indennizzo basta a malapena per le spe-se di viaggio e inoltre è anche doloroso. «Sono fortunato con la salute. Voglio dar-ne un po’ anche agli altri», dice il premia-to. La sua «maratona» di donazione ha destato l’ammirazione della giuria.

Uno che non si lascia fermareAl basilese Alexander Raouzeos è stato assegnato il terzo premio, anche se va detto che per il «Prix Sana» la classifica è un aspetto marginale. «Tutti i premiati hanno fatto grandi cose. Ognuno a modo suo», sottolinea Lorenz Hirt, amministra-tore della Fondation Sana. Il ventiseienne Raouzeos raccoglie fondi fin da quando era piccolo per organizzazioni di utilità pubblica, finanzia due padrinati e sostie-

ne bambini orfani in Kosovo. A questo punto si potrebbero alzare le spalle se Alexander Raouzeos non fosse lui stesso disabile in seguito a una malattia. Comu-nica con gli occhi e attualmente può muovere in misura minima la mano. Cio-nonostante il giovane si impegna a favo-re degli altri sempre quando gli è possibi-le, in passato anche con il ricavato delle cartoline da lui dipinte con grande fatica. Il sensibile Raouzeos ha un’altra facoltà con la quale stupisce gli assistenti nella casa di cura. Egli sente istintivamente quello di cui hanno bisogno i suoi com-pagni disabili. La Fondation Sana, azionista di maggio-ranza del gruppo Helsana, ha conferito quest’anno il «Prix Sana» per la seconda volta. Oltre a Réne Prêtre, fanno parte del-la giuria l’ex cancelliera federale Anne-marie Huber-Hotz, presidentessa della Croce Rossa Svizzera; Hans Naef, presi-dente della Fondation Sana; Thomas D. Szucs, professore di medicina farmaceu-tica e presidente del Consiglio d’ammini-strazione di Helsana e Michelle Zimmer-mann, event manager e iniziatrice di «Miss e Mister Handicap» (vedi colonna a destra). Roger Gautschi ha affermato che accetta il premio solo in rappresen-tanza di tutti gli altri donatori di sangue. La giuria ha aggiunto inoltre che il «Prix Sana» vale anche per tutte le eroine e gli eroi che non giungeranno mai alla luce della ribalta.

Testo: Daniela Schori

Miss e Mister Handicap

Barriere e sguardi strani: nulla di straordinario per le persone disabili. Questo è quello che l’organizzazione «Miss e Mister Handicap» vuole cambiare. L’elezione annuale è il palco per scuotere l’opinione pubblica. Miss e Mister Handicap viaggiano attraverso la Svizzera in rappre-sentanza di circa 1,2 milioni di persone con una disabilità e visitano, ad esempio, le scuole. «È stato bello constatare come scolari, prima scettici, diventano improvvisamente curiosi», dice Stefanie Dettling, Miss Handicap 2011. Il 13 ottobre ha passato il suo titolo. Helsana ha sostenuto l’evento per la prima volta. Per i dettagli si consulti www.misshandicap.ch

« Tutti i premiati hanno fatto grandi cose. Ognuno a modo suo.» Lorenz Hirt, amministratore della Fondation Sana

Stefanie Dettling

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Helsana

Foto: Getty Images

Non tutte le operazioni in seguito ad un infortunio conducono al risultato voluto. In caso di dubbio gli assicurati di Helsana possono adesso rivolgersi a medici specialisti per un secondo parere. Preci-samente a medici particolarmente rinomati.

Secondo parere dopo un infortunio

Come procedere

Siete assicurati privatamente o tramite il vostro datore di lavoro contro il rischio d’infortunio e per il reparto ospedaliero semiprivato o privato e deside-rate un secondo parere? Allora chiamateci allo 043 340 13 40. Maggiori informazioni su: www.helsana.ch/secondo_ parere_dopo_infortunio.

clinica svizzera a disporre dell’attestato di «Centro traumatologico interregiona-le» della Società tedesca per la chirurgia infortunistica e quindi di un riconosci-mento internazionale. Chi ha domande dopo un infortunio, beneficia qui della migliore assistenza.

Testo: Daniela Diener

«Buongiorno, ho 42 anni; sette mesi fa ho subito una frattura del collo del femore in seguito a una caduta dalla bicicletta. È stato fissato con tre viti. Prima c’è stata la fisioterapia, poi il centro fitness per rin-forzare i muscoli dei fianchi. Ma per quanto riguarda la sintomatica dolorifica non è cambiato nulla. In breve, da circa due mesi non noto nessun miglioramen-to, mi preoccupo sempre di più e mi chie-do se guarirà mai completamente?» Se il blogger Tom Schmitt, che ha espres-so le sue preoccupazioni in un forum online, fosse assicurato presso Helsana contro gli infortuni, potrebbe rivolgersi direttamente alla clinica di chirurgia in-fortunistica dell’Ospedale universitario di Zurigo. Qui verrebbe visitato e otter-rebbe un secondo parere da parte di un team altamente specializzato. Da questo autunno tutti gli assicurati del gruppo Helsana con la copertura del ri-schio d’infortunio e per il reparto semi-privato o privato hanno la possibilità di farsi consigliare da un esperto medico specialista. Dopo il riuscito lancio del se-condo parere di esperti per l’ambito della malattia, nel primo anno, il 2011, aveva già destato l’interesse di oltre cento assi-curati, da settembre Helsana ha esteso questa offerta esclusiva anche all’ambito dell’infortunio.

Clinica universitaria certificataPresso la clinica di chirurgia infortunisti-ca dell’Ospedale universitario di Zurigo, chirurghi rinomati operano ogni anno circa 20 000 pazienti, 24 ore su 24. Adesso mettono la loro perizia a disposizione de-gli assicurati di Helsana che auspicano una verifica del loro trattamento, se ne-cessario anche in francese e in italiano. Questa clinica universitaria è la prima

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Helsana

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Helsana

«Quella delle dimissioni precoci è una favola»

All’inizio di quest’anno il nuovo finan-ziamento ospedaliero ha destato diversi timori tra gli operatori del settore. I sin-dacati si preoccupavano per i posti di la-voro di medici e personale infermieristi-co, gli ospedali temevano per i loro mezzi finanziari e gli assicuratori di malattia paventavano un aumento dei costi. I me-dici dal canto loro avevano dubbi sulla protezione dei dati dei loro pazienti e le organizzazioni dei pazienti profetizzava-no dimissioni precoci. Un gran polverone per niente? I rappresentanti di due clini-che partner di Helsana danno il segnale di cessato allarme.

Da quest’anno i pazienti possono farsi ri-coverare in ospedale anche al di fuori del loro cantone di domicilio. La gente ha fat-to uso di questa nuova libertà?Guido Schüpfer Da quanto ho visto, no. Posso però immaginare che con il tempo

molti più pazienti si faranno ricoverare per determinate malattie in ospedali spe-cializzati fuori cantone. Daniel Germann Nel nostro ospedale non abbiamo rilevato finora cambiamenti evidenti.

I critici pronosticavano che i pazienti avrebbero dovuto lasciare gli ospedali troppo presto. Era solo una campagna di panico o c’è qualcosa di vero?G. S. Quella delle dimissioni precoci è una favola. Non sarebbe neanche nell’in-teresse del fornitore di prestazioni per-ché, a ragione, i pazienti eviterebbero un ospedale simile. Nell’Ospedale cantonale di Lucerna la durata media delle degenze è scesa continuamente, anche senza i for-fait per caso. Attualmente si situa a circa 6,4 giorni. Credo che scenderà ancora, ma di poco.

È quasi trascorso un anno dall’introduzione del nuovo finanziamento ospedaliero. I due medici Guido Schüpfer, dell’Ospedale cantonale di Lucerna, e Daniel Germann, dell’Ospedale cantonale di San Gallo, ci dicono in che misura si sono avverate speranze e paure.

Dott. med. Guido Schüpfer, MBA HSG, PhD. Responsabile Staff medicina Direzione dell’ospedaleCo-primario di anestesia presso l’Ospedale cantonale di Lucerna

Dott. med. Daniel GermannDirettore e presidente della Direzione Ospedale cantonale di San Gallo

A colloquio con

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Illustrazione: Anna Haas

D. G. Da noi la durata media delle degen-ze è scesa di 0,2 giorni a 7,6 giorni. Ma essa è in calo già da anni. Questa evolu-zione è iniziata molto tempo prima dell’introduzione del sistema DRG. La tendenza continuerà certamente, ma in misura minima.

Con il nuovo finanziamento ospedaliero gli ospedali dovrebbero poter controllare meglio le loro risorse. I vostri ospedali si sono avvicinati a questo obiettivo?G. S. Noi clinici ci occupiamo ad ogni modo costantemente dell’ottimizzazione e dell’ulteriore sviluppo della nostra of-ferta di cure. In questo contesto il sistema di finanziamento è solo una delle tante guide. Noi vogliamo anche essere all’al-tezza dello stato delle scienze mediche nel raffronto internazionale. E ovvia-mente vogliamo che i nostri pazienti e i medici prescriventi siano soddisfatti del-le nostre prestazioni. D. G. Per noi l’impiego controllato delle risorse era una cosa ovvia già molto tem-po prima dell’introduzione del sistema DRG. Questo processo non finirà mai. La massima priorità va alla qualità delle cure e alla sicurezza sanitaria.

I forfait unitari per caso promettevano più trasparenza e comparabilità. Qual è stata la vostra esperienza in merito?G. S. Questi effetti si produrranno poco a poco. Io spero non solo nella concorrenza dei prezzi, ma anche in quella qualitativa.D. G. A mio avviso il sistema DRG ha ef-fettivamente generato una migliore com-parabilità dei casi. Ma per rendere possi-bili i confronti c’è bisogno ancora di tempo, rispettivamente di esperienza.

Cosa vi costa questo cambiamento?G. S. Gli oneri amministrativi sono au-mentati nettamente. Spero che il drago

→ Dal 1° gennaio 2012 tutte le prestazioni erogate negli ospedali per malattie acute di tutta la Svizzera vengo-no conteggiate tramite forfait per caso. Questi sono definiti nel sistema tariffale Swiss DRG (Diagnosis Related Groups).

→ Adesso ci si può far ricoverare in un ospeda-le fuori dal cantone di domicilio. In base alle circostanze i costi ven-gono assunti solo fino all’importo che verrebbe pagato nel cantone di domicilio. L’assicura-zione integrativa ospe-daliera HOSPITAL ECO copre la differenza.

→ Il servizio clienti e i nostri punti vendita sono a disposizione in caso di domande sulla copertu-ra assicurativa in caso di ricovero ospedaliero (il numero figura sulla vostra HelsanaCard).

della burocrazia non esca completamen-te dalla sua caverna ...D. G. Con il sistema DRG l’onere ammini-strativo è maggiore perché sono necessa-rie le codificazioni per attribuire i casi ai gruppi corretti. Questo richiede persona-le aggiuntivo.

E in che modo i pazienti notano la novi-tà? Avete riscontri in merito?G. S. Credo che difficilmente i pazienti notino effetti che possano poi ricondurre consapevolmente al nuovo sistema.D. G. Non abbiamo riscontri in tal senso. Ma neanche ce lo aspettavamo. Perché la medicina non è cambiata con l’introdu-zione del sistema DRG. Pratichiamo la stessa medicina come in precedenza.

Intervista: Daniela Diener

Il nuovo finanziamento ospedaliero

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Helsana

Foto: Daniel Grazina

Philippe Rognon, coordinatore nazionale di Telethon Azione Svizzera e figlio del fondatore insiema a Céline Verdan, organizzatrice dell’azione presso Helsana.

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Helsana

Il 7 e 8 dicembre 2012 la «Fondazione Telethon Azione Svizzera» lancerà la sua 25a campagna di solidarietà a favore delle persone vittime di malattie genetiche rare. È la seconda volta che Helsana sostiene questa campagna e non soltanto con un contributo economico.

Ogni anno migliaia di volontari si mobilitano al fine di racco-gliere le donazioni delle quali beneficiano oltre 20 000 perso-

ne in Svizzera che soffrono di malattie orfane. Questo impegno eccezionale dà i suoi frutti, visto che a ogni campagna si raccolgono quasi tre milioni di franchi. Come vengono impiegati i fondi raccol-ti? Jacques Rognon, cofondatore e presi-dente della «Fondazione Telethon Azio-ne Svizzera», ci spiega: «Investiamo nella ricerca, organizziamo colonie di vacanze oppure partecipiamo all’acquisto di mez-zi ausiliari che non vengono completa-mente rimborsati dall’AI. Il nostro scopo è quello di facilitare un po’ la vita di fami-glie di per sé già duramente colpite.»

Impegno per motivi personaliIl 75enne Jacques Rognon sa per esperien-za personale cosa passano le famiglie con malattie ereditarie. Con sua moglie ha avuto due figli affetti da una rara malattia genetica dei muscoli. Ai tempi la ricerca in Svizzera in tale campo non era molto avanzata. Nel 1988 ha pertanto istituito insieme a Yves Bozzio la Fondazione Tele-thon Azione Svizzera non solo per porta-re avanti la ricerca sulle malattie eredita-rie ma anche per aiutare le famiglie svizzere che devono convivere con tali malattie distruttive. Grazie all’aiuto fi-nanziario di Telethon, la ricerca ha fatto grandi progressi da allora sia nell’ambito terapeutico sia in quello farmaceutico.

Helsana è lo sponsor principale delle edi-zioni 2011 e 2012 di Telethon. Oltre a dare un contributo economico, Helsana sostiene il Telethon, che si appella alla ge-nerosità dei romandi e dei ticinesi trami-te un’emissione televisiva della durata di 30 ore diffusa da emittenti locali, metten-do a disposizione la sua infrastruttura e una parte del suo personale.

Collaboratori di Helsana in prima lineaIn effetti i collaboratori di Helsana si pre-stano come telefonisti volontari anno-tando negli uffici del servizio clienti di Losanna le promesse di donazione comu-nicate per telefono. Lo scorso anno sono stati circa sessanta i collaboratori che hanno voluto manifestare in questo modo la loro solidarietà. Céline Verdan, responsabile del servizio clienti di Losan-na e organizzatrice della promozione Te-lethon nell’ambito di Helsana, ci dice: «Come leader nel settore dell’assicurazio-ne malattia, è molto importante sostene-re promozioni sociali come Telethon che aiutano famiglie in difficoltà e di contri-buire alla ricerca.» Quale prossimo passo è previsto di fare affermare Telethon an-che nella Svizzera tedesca. Per Jacques Ro-gnon questo è importante: «Si scoprono sempre nuove malattie ereditarie e per-tanto abbiamo bisogno di sempre più fondi, non solo nella ricerca, ma anche nell’ambito sociale.»

Testo: Daniela Diener

Donazioni per le malattie genetiche rare

Donazioni per Telethon → Dimostrate la vostra solidarietà partecipando alla campagna del 7 e 8 dicembre 2012. Basta telefonare allo 0800 850 60 o inviare un SMS al numero 339 con la parola TELETHON e l’importo (ad esempio, per una donazione di 100 franchi, inviate il messaggio «TELETHON 100» al numero 339).

→ Trovate informazioni supplementari sotto www.telethon.ch

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Helsana

Testo: Daniela Schori. Foto: Fotolia, iStockphoto, Masterfile

DomenicaGiornata attiva come il martedì e respirare molta aria fresca.

In forma per la prossima stagioneL’inverno è perfetto per ristabilire una buona forma fisica in vista della primavera. E con questo non si intende soltanto la resistenza. Per un buon risultato ci vogliono anche la forza, la mobilità, il coordinamento e la velocità. Consigli per una settimana ottimale di allenamento.

Informazione

I consigli sono dell’esperto Markus Ryffel. Potete trovare altri suggerimenti in merito su: www.ryffel.ch/broschueren (in parte anche in francese e in italiano).Avere un obiettivo dà motivazione, visitate il calendario degli eventi: www.helsana.ch/eventi.

SabatoLong walk: circa 2 ore di walking o nordic walking a bassa intensità.

Giovedì10 minuti di salto con la corda, completato da ginnastica dei piedi.

Venerdì Giorno di riposo e programma benessere, ad esempio massaggi o sauna.

MartedìIdee per una giornata attiva: scendere una fermata prima e camminare per il resto del tragitto, evitare l’ascensore, passe g-giata dopo il pranzo, stare seduti il meno possibile. 15 minuti di stabilizzazione del busto / allenamento della forza.

Lunedì 10 minuti di riscalda-mento con esercizi di coordinamento. 45 minuti di corsa di resistenza a intensità leggera. 5 minuti di defaticamento, stretching.Alternativa: una lezione di AquaFit.

Mercoledì10 minuti di riscaldamento con esercizi di coordi-namento. 5 x 4 minuti di corsa, nel frammezzo camminare 2 minuti a passo sostenuto.5 minuti di defaticamento, stretching.

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Helsana

Foto: Fotolia

In breve

Respirare correttamente va imparato. Chi è stressato, si muove troppo poco o sta seduto in posizione errata spesso respira solo superficialmente. La conseguenza è che i nostri organi e alcune parti del corpo non ricevono ossigeno a sufficienza. Ci viene il mal di testa, ci sentiamo stanchi e tesi. Questo si può evitare con la ginnastica respirato-ria: esercizi semplici ma efficaci miglio-rano la funzione respiratoria. Dalle assicurazioni integrative SANA e COMPLETA, Helsana versa contributi per corsi tenuti da insegnanti ricono-sciuti. www.helsana.ch/rilassamento

Chi soffre di incontinenza urinaria ed è assicurato presso Helsana beneficia su prescrizione medica di uno sconto del 20 per cento sulle confezioni standard o del 25 per cento sulle confezioni grandi di prodotti per l’incontinenza del leader del mercato Tena. Questo grazie alla collaborazione tra Helsana e Cosanum. Oltre ai prodotti di qualità Tena, per una maggiore sicurezza è indicato allenare regolarmente la muscolatura del pavimento pelvico. A 25 anni o solo a 75 anni, indipendentemente se uomo o donna, non è mai troppo tardi per cominciare. L’allenamento è efficace, non ha effetti collaterali e si può integrare facilmente nella vita quotidia-na. Trovate una selezione di esercizi su www.helsana.ch/pavimentopelvico.

Chi non è in grado di coprire il minimo esistenziale con la rendita AI o AVS, riceve prestazioni complementari (PC). I cantoni le pagano a scadenza mensile. Vengono rimborsati anche i costi di malattia, precisamente in aggiunta e separati dalle PC. Si indennizzano, ad esempio, l’aliquota percentuale e la franchigia dell’assicurazione obbligato-ria delle cure medico-sanitarie, le cure dentarie e quelle di convalescenza. Presso l’ufficio AVS del vostro comune di domicilio potete appurare se soddisfate le premesse relative al diritto. Le persone in età AVS possono rivolgersi anche alla Pro Senectute e i disabili alla Pro Infirmis. Trovate esempi di calcolo e altre informazioni su www.helsana.ch/complemento.

Sconto per gli assicurati

Aiuto per la vescica sensibile

Rilassamento

Ginnastica respiratoria contro lo stress

Prestazioni complementari

Sostegno economico

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Helsana

Di norma Helsana invia le fatture dei premi a inizio mese. Ma alla fine dell’anno la fattura per il mese di gennaio sarà inviata solo verso la metà di dicembre. Pertanto riceverete la fattura di gennaio 2013 eventualmente solo dopo le festività. Ovviamente in questo caso non dovrete pagare tale fattura come d’abitudine entro il 1° gennaio 2013. Il termine di pagamen-to si trova sulla fattura.

Helsana ha rielaborato il conteggio delle prestazioni basandosi sulle indicazioni dei clienti. Il conteggio delle prestazioni contiene ora molte più informazioni dettagliate sulle fatture e sulle relative posizioni singole nonché una migliore spiegazione della partecipazione ai costi. Nei prossimi sei mesi ai clienti che ricevono per la prima volta il nuovo conteggio delle prestazioni sarà inviato anche un promemoria che spiega le modifiche. Le spiegazioni si trovano anche sul sito web, su www.helsana.ch/conteggio_delle_prestazioni.

Fattura dei premi

Più tempo per la fattura in gennaio

Conteggio delle prestazioni

Più dettagli e spiegazioni

In breve

A partire da un determinato importo, i costi di malattia pagati di tasca propria sono deducibili dalle imposte. Trovate i dettagli nella guida per la compilazione della dichiarazione d’imposta. Se sono soddisfatte le condizioni, potete richie-dere una distinta dei vostri costi di malattia presso Helsana. Ci sono ancora fatture non pagate per il 2012? Allora attendete fino a gennaio 2013 per l’ordinazione. Se volete potete richiedere la distinta anche telefonicamente presso il servizio clienti o online sotto www.helsana.ch/contatto.

Imposte

Distinta dei costi di malattia

Numeri importanti

Servizio clienti Per informazioni riguardanti la vostra assicurazione ma-lattia, ma anche se l’indi-rizzo sul vostro esemplare di senso è errato oppure se ricevete esemplari in più non desiderati. Il numero telefo-nico del servizio clienti della vostra regione figura in alto a sinistra sulla vostra polizza oppure sull’HelsanaCard.

Numero d’emergenza +41 43 340 16 11 In situazioni d’emergenza (soprattutto all’estero), per questioni relative alla pro- tezione giuridica (Helsana-advocare, Helsana-advocare PLUS) e per il sostegno psicologico immediato, 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana.

Consulenza sanitaria telefonica Avete un problema di salute improvviso e non sapete cosa fare? La nostra consu-lenza sanitaria telefonica vi aiuta in modo competente. Anche la notte e il fine setti-mana. Basta telefonare allo 0800 100 008 (gratuito per i clienti Helsana).

Farmacie con vendita per corrispondenzaMediservice: 0800 817 827Xtrapharm: 0848 100 000Zur Rose: 0848 861 861

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Helsana

Foto: KEYSTONE/Gaëtan Bally

Fino all’estate del 2013 Helsana ristruttu-rerà gradualmente i 41 punti vendita. Abbiamo iniziato nel maggio del 2011 con il punto vendita di Soletta. La nuova struttura dei locali si suddivide in un’area d’attesa aperta con lounge, ampie postazioni per la consulenza e locali separati per i colloqui confidenziali. I clienti reputano il nuovo design orienta-to alla clientela e invitante. Informazioni sui punti vendita provvisori durante le ristrutturazioni su www.helsana.ch/it/contatto/punti-vendita.

Ubicazioni Helsana

Punti vendita nel nuovo look

L’agenzia generale di Winterthur nel nuovo look.

Per favore non sparate!

Salve gente! Non appena nel Seeland bernese ci sono tre o quattro coppie di castori in più, se ne autorizza l’abbattimento. In Svizzera c’è posto per 8 milioni di persone, ma non per 2000 castori? Per me questo è troppo. Spero solo che i miei amici del Seelend bernese siano più lesti dei cacciatori bernesi. E, per chiarire subito una cosa: io faccio parte di una sottospecie particolare di castori, di cui ne restano solo pochissimi esem-plari. Dunque, non sparate su di me!Cambiamo argomento. I video di cui vi ho parlato l’ultima volta sono pronti. Sono diventati interatti-vi, di modo che nel bel mezzo del film posso sce-gliere cosa voglio vedere. Ad esempio nella serie «Happy Birthday» decido io quali sono le ricette che mi interessano. E per molte definizioni posso visualizzare le relative spiegazioni. I nugget di pollo con i fiocchi d’avena mi piacciono in modo particolare e non soltanto ai compleanni. Adesso so da dove viene il nome di questa pietanza. Siete curiosi? Nel sito www.helsi.ch/it seleziona-te semplicemente il punto «Con Helsi in cucina». Là potrete anche leggere con calma le ricette in tutte le lingue del Paese. Non vedo l’ora di ricevere i vostri commenti sul mio nuovo show di cucina e anche su altri argomenti sui castori su facebook.helsi.ch. A presto gente, il vostro Helsi

La rubrica di Helsi

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Helsana

Medicamenti innovativiLa ricerca sviluppa sempre più medicamenti innovativi, che leniscono le sofferenze degli ammalati gravi. Ma fino all’inserimento nell’elenco dei medicamenti obbligatori per gli assicuratori malattia si perde spesso tempo prezioso. Helsana si impegna affinché i pazienti possano accedere a questi medicamenti.

Medicina personalizzata come tendenza

La ricerca sviluppa sempre più medicamenti per gruppi di pazienti sempre più ristretti. La forma estrema è la medicina personalizzata: i pazienti che hanno determinate caratteristiche genetiche reagiscono, ad esempio, particolarmente bene a un certo medicamento. Per questo, prima di som- ministrare il medicamento, il medico esegue un test genetico. Il paziente riceve quindi il medicamento solo se presenta la relativa particolarità genetica. In questo modo si evitano gli effetti collaterali indesiderati. La cosiddetta medicina personalizzata fa tendenza soprattutto nella ricerca contro il cancro.

La classificazione dei geni è il primo passo verso un medicamento su misura.

Foto: Getty Images

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Helsana

Sotto il nome di sindrome di Sjögren si cela una grave ma-lattia autoimmune, che si ma-nifesta con secchezza degli oc-

chi e della mucosa orale. I pazienti possono inoltre accusare disturbi alle ar-ticolazioni e stanchezza pronunciata, cosa che pregiudica fortemente la loro capacità di prestazione. Fino a oggi non c’è una cura mirata. Ma per questa malat-tia rara, come pure per molte altre più rare, con una ricerca laboriosa vengono continuamente sviluppati medicamenti che secondo le sperimentazioni promet-tono sollievo oppure una maggiore aspettativa di vita. Ma sovente trascorre molto tempo fino alla loro approvazio-ne. Troppo tempo per i malati.

Rapide garanzie di assunzione dei costiIn caso di malattie mortali o invalidanti gli assicuratori malattia devono rimbor-sare i medicamenti che promettono «un grande beneficio terapeutico» anche se non figurano ancora nell’elenco dei me-dicamenti a loro carico. Secondo una nuova ordinanza, gli assicuratori malat-tia devono fissare l’ammontare del rim-borso in proporzione al beneficio previ-sto. Una formulazione complicata e vaga, che lascia spazio a molte interpretazioni. Per questo motivo i medici devono atten-dere a lungo le risposte alle domande di garanzia di assunzione dei costi perché le ditte farmaceutiche e gli assicuratori ma-lattia non sono sempre d’accordo in meri-to all’ammontare del rimborso. Pertanto Helsana ha disciplinato in modo chiaro la sua prassi in tale contesto. Essa è il pri-mo assicuratore malattia che si è accorda-to con le ditte farmaceutiche Roche e No-vartis in merito alla valutazione del beneficio di questi medicamenti e sul loro finanziamento, in parte molto costo-

so. Lo scopo è quello di consentire ai ma-lati gravi un acceso quanto più rapido e semplice ai medicamenti innovativi.

Il lungo viaggio di un medicamentoPrima di poter essere rimborsato dall’as-sicurazione di base, un medicamento passa attraverso una lunga procedura. E gli ostacoli sono alti: l’ente di controllo Swissmedic verifica l’efficacia e la sicu-rezza, mentre l’Ufficio federale della sanità pubblica controlla l’appropriatez-za e l’economicità, prima di inserire il medicamento nell’Elenco delle speciali-tà (ES). Questo elenco contiene tutti i medicamenti pagati dall’assicurazione di base. Questo procedimento di omolo-gazione può durare anni. In particolare i medicamenti di nicchia per malattie rare, i cosiddetti orphan drug, attendono in parte molto a lungo. Il motivo sta nel fatto che spesso le ditte farmaceuti-che non dispongono di un numero di pazienti sufficiente per le loro sperimen-tazioni, oppure non vale la pena di intra-prendere onerosi e laboriosi studi clinici per pochi pazienti.

Lo stesso diritto per tuttiHelsana ha sviluppato un sistema che consente di valutare in modo standardiz-zato il beneficio dei nuovi medicamenti per gli ammalati gravi. In questo modo si garantisce che i casi vengano valutati per tutti i pazienti secondo lo stesso princi-pio. Martina Weiss dell’Acquisto presta-zioni Farmaceutica di Helsana spiega: «Per i nostri assicurati ci siamo messi a tavolino con le ditte farmaceutiche. L’o-biettivo era quello di creare con questa regolamentazione una base chiara per i medici. In ultima analisi sono loro che decidono quale medicamento è più ido-neo per il trattamento.»

Ogni anno Helsana tratta circa 2000 casi di questo genere, di cui il 60 per cento ri-guarda malattie cancerogene. Inoltre ci sono molti pazienti che soffrono di ma-lattie rare, cosiddette malattie orfane, come la sindrome di Sjögren descritta in apertura. Di questi fanno parte anche i pazienti curati con la medicina persona-lizzata e i pazienti con affezioni reumato-logiche o neurodegenerative. Testo: Daniela Diener

Medicamenti innovativi

Per «medicamenti innovativi» si intendono due generi di farmaci: quelli nuovi che non figurano ancora nell’elenco dei medica-menti a carico degli assicuratori malattia e quelli che sono da tempo sul mercato, ma la cui omologazione riguarda un’altra malattia. In caso di malattie mortali o invalidanti gli assicu-ratori malattia sono tenuti a rimborsare tali medicamenti dall’assicurazione di base, ma possono definire l’ammontare del rimborso.

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Helsana

Foto: Martina Meier

Piccante e sanoLo zenzero non è solo sano ma anche gradevole al palato. Bevete al mattino come stimolante, in alternativa al caffè o al tè nero, 1 litro di tè a stomaco vuoto secondo la seguente ricetta:

Mettete 6 fette di zenzero fresco e non sbucciato in un litro d’acqua, fate cuocere 15 minuti e lasciate raffredda-re. Aggiungete il succo di mezzo limone e un cucchiaino da tè di miele.

Secondo la terapia yoga lo zenzero agisce in primo piano sulle funzioni digestive e cardiache, in secondo piano accende il fuoco spirituale che crea energia per l’azione creativa.

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Salute

La forza calda dello zenzeroLa «pianta bollente» della cucina indiana è molto di più di una semplice spezia. Lo zenzero ha effetti gradevolmente riscaldanti e scaccia il freddo da dove non dovrebbe esserci. Favorisce la digestione e tranquillizza lo stomaco nervoso. Per questo è apprezzato anche in viaggio.

Christine Funke è farmacista, fitoterapista e maestra di yoga

YS (Yoga Svizzera). Insegna inoltre fitoterapia presso la Scuola superiore di drogheria

a Neuchâtel.

Christine Funke

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne, che in zone tropicali umide raggiunge anche i due metri di altezza. Le foglie sono arrotolate strettamente su se stesse così da formare uno stelo simile a un giunco e nascono direttamente dal rizo-ma interrato. Questo stelo culmina in una stretta infiorescenza a forma di spiga composta da piccoli fiori gialli con labbra purpuree. Il rizoma spesso, carnoso e ra-mificato si trova appena sotto il terreno e ha la forma delle corna di cervo. Taglian-do il rizoma in due si sprigiona subito il tipico odore intenso di zenzero e limone.

Da 2500 anni questo rizoma asia-tico (Zingiber officinalis) è im-piegato dagli Indiani e dai Cine-si come spezia e rimedio

naturale. Negli scritti indiani in sanscrito lo zenzero è definito «pianta bollente», ed è il nutrimento del dio del fuoco Agni. Secondo la mitologia indiana esso vive nella pancia e regola le emozioni, la dige-stione e le pulsioni sessuali. Nel nono se-colo lo zenzero giunse in Arabia. La sua capacità di far digerire tutto è stata de-scritta addirittura nel Corano. Attraverso le vie commerciali lo zenzero arrivò in Grecia e a Roma, più tardi nei paesi nordi-ci attraverso le Alpi. A partire dal 12° se-colo è onnipresente nella cultura euro-pea delle erbe officinali: Ildegarda di Bingen e Paracelso lodavano il suo effetto riscaldante e lo consigliavano contro il muco gastrico e intestinale, le coliche da gonfiore, la nausea e i crampi mestruali.

Protezione contro il freddo interioreLo zenzero stimola l’irrorazione sangui-gna delle mucose dell’apparato digeren-te. Con questo anche la secrezione dei succhi gastrici, il flusso di saliva e la pro-duzione di bile. Inoltre rafforza la mobili-tà intestinale, riduce i gonfiori e i crampi e in questo modo previene la costipazio-ne. Stimola anche la circolazione sangui-gna riducendo così la nausea e il vomito e rinforza anche il battito cardiaco. Da non dimenticare la sua azione antinfiamma-toria in caso di bronchite o sinusite fron-tale e dei seni mascellari.

Impiego

Contro i disturbi della digestio-ne, capogiri e crampi mestruali. Antinfiammatorio in caso di bronchite e sinusite frontale o dei seni mascellari.

Come tè contro i disturbiPer adulti e bambini oltre i sei anni d’età:

versare 3 dl di acqua bollente su 0,5 - 2 g di zenzero fresco sminuzzato o in polvere, lasciare coperti in infusione 5 minuti, quindi passare attraverso un colino. Bere tre tazze al giorno. Un cucchiaino da tè pieno di zenzero fresco grattugiato corrisponde a circa 3 g. Spesso i bambini sotto i 6 anni d’età trovano che lo zenzero sia troppo piccante, per questo è meglio diluire il tè.

Contro la nausea e il vomitoMezz’ora prima di iniziare il viaggio: bere una tazza di tè di zenzero o masticare un pezzo di zenzero fresco fino a che diventa troppo piccante. Se necessario, dopo 4 ore ripetere l’assunzione della stessa dose (tè o pezzo di zenzero): al mas -simo 4 volte 4 dosi al giorno.

36 senso 4•12Foto: iStockphoto

Persone

«A contatto con la vita»Sia sul campo di calcio che nella sede principale di Helsana, Laura Granvillano dà il meglio di sé. Nel back office del servizio clienti la ventenne si occupa degli assicurati con entusiasmo. I suoi punti di forza: lealtà, rapidità e precisione.

razione malattia! Si ha anche molto a che fare con i clienti. Così mi sono candidata e la mia stima era corretta. Il lavoro è in-credibilmente variato perché le richieste dei clienti sono a loro volta varie: uno vorrebbe maggiori informazioni su un prodotto, l’altro vuole sapere se la sua co-pertura assicurativa è sufficiente per un viaggio negli USA e un altro ancora ha bisogno di una conferma d’assicurazione per il suo futuro datore di lavoro. Ogni giorno imparo qualcosa. I colleghi che la-vorano qui da tanto tempo mi dicono che anche loro si vedono confrontati sempre con situazioni nuove.

Sempre con un sorrisoRispondo alle richieste via e-mail, per iscritto o al telefono. Se noi del back offi-ce disponiamo delle necessarie conoscen-ze specialistiche, possiamo dare diretta-mente le risposte. Altrimenti passiamo le richieste agli uffici specialistici. Ovvia-mente molti procedimenti sono standar-dizzati, ma decidiamo da soli, ad esem-pio, se telefonare o inviare un’e-mail. Per le lettere abbiamo modelli, ma in una certa misura possiamo anche apportare il nostro stile individuale. Questo mi piace.Per me è importante aiutare le persone e fornire loro quanto prima possibile rispo-ste soddisfacenti. Questo per me è ogni giorno una nuova motivazione. Immagi-no che i clienti si rendano conto quando qualcuno si impegna onestamente e non si limita a svolgere un lavoro di routine. Sicuramente per il mio lavoro è utile la

Gioco a calcio da quando ho im-parato a camminare. Prima con le ragazze a Davos, poi nel-la selezione della Svizzera

orientale, dopo di nuovo a Davos, in se-conda lega con la squadra di Thusis-Cazis e adesso con l’FC Wetzikon. Il calcio è una buona scuola di vita. Tra le lezioni più importanti c’è quella secondo la qua-le il successo sul campo è possibile solo con il massimo impegno. Questo è vero nella stessa misura anche nel lavoro.

Da Davos a DübendorfQuindici mesi fa ho cominciato a lavora-re nel back office del servizio clienti pres-so la sede principale di Helsana. È il mio primo posto di lavoro dopo il mio tiroci-nio come impiegata d’albergo, che ho svolto presso l’Arabella Sheraton Hotel Seehof di Davos, da dove provengo. Il mio tirocinio è stato divertente, perché mi piace avere a che fare con la gente. Chi impara un mestiere in un albergo acqui-sisce rapidamente la consapevolezza di se stesso, perché si deve fin dall’inizio af-frontare i clienti praticamente alla pari. Quello che trovavo meno bello erano gli orari di lavoro. Dato che sono giovane, non volevo fissarmi subito in quel setto-re, ma fare prima esperienze in altri setto-ri. Ho trovato il posto di lavoro nel back office del servizio clienti di Helsana su Internet. Mi è sembrato che l’attività la-vorativa presso un assicuratore malattia fosse molto variata e così a contatto con la vita. Tutti hanno bisogno di un’assicu-

5 cose che amo ...

CALCIO La miscela ideale di

competizione e lavoro di squadra.

SICILIA La mia seconda

patria: mio padre proviene da lì.

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Persone

Foto: Jürg Waldmeier

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mia capacità di empatia e la mia indole allegra. Quando lavoravo in albergo mi sentivo spesso dire che sul mio viso si ve-deva sempre un sorriso. In questo senso somiglio a mio padre. Lui proviene dalla Sicilia e ha sempre un’attitudine positiva, qualsiasi cosa accada. Resto cordiale an-che quando i clienti sono di cattivo umo-re. Dalla vita ho imparato che spesso le cose volgono al meglio quando si mantie-ne un atteggiamento positivo. Un altro aspetto che apprezzo della mia attività nel back office del servizio clienti è il la-voro di gruppo. Lavorare con gli altri o intraprendere attività è il mio elisir di vita. Dunque non sono una solitaria. Per questo il calcio è il mio sport.

Attaccante con stileIl mio lavoro mi piace molto e vorrei fare sempre tutto il meglio possibile. Tra i miei punti di forza ci sono la precisione e la rapidità. So che il proprio denaro lo si deve guadagnare lavorando duro. Solo in questo modo si avanza. Questo è l’esem-pio che i miei genitori hanno dato a me e a mia sorella. Essi sono di estrazione mo-desta e con un grande impegno sono riu-

sciti a rendersi indipendenti a Davos con una ditta di pulizie. Anch’io voglio rag-giungere traguardi professionali. Il pri-mo passo sarà conseguire il diploma fede-rale di esperta in assicurazione. Nel mio tempo libero tutto ruota più o meno intorno al calcio. Quando sono ar-rivata a Zurigo e cercavo una nuova squa-dra, un collega mi ha consigliato di pro-vare a Wetzikon. È stata un’ottima scelta. La squadra è eccellente e facciamo molte cose insieme anche nel tempo libero. Gioco in attacco e a centrocampo. È chia-ro che i falli fanno parte del gioco, ma non divento cattiva neanche nel confron-to più concitato. Gioco con maggiore in-tensità, ma non provoco gli avversari né verbalmente né fisicamente. Semplice-mente non è nel mio stile.

Registrazione di Juliane Lutz

Persone

VESTITI Ho il modello giusto per

ogni occasione.

USCIRE Il mio club preferito

è l’Indochine a Zurigo.

PAUSE Di tanto in tanto mi

concedo una giornata wellness solo per me.

Nell’interesse dei clienti

Laura Granvillano fa parte del team di 13 persone del back office del servizio clienti, che presso la sede principale di Helsana Dübendorf si occupa di tutte le richieste degli assicurati.

Foto: iStockphoto, Indochine, Helsana

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Assistenza postnatale

Indennità e consu-lenza per l’allatta-mento

La nostra pediatra ci ha detto che determinati assicuratori malattia sostengono con contributi all’allattamento al seno. Lo fa anche Helsana?Tutti gli assicuratori malattia pagano tre consulenze per l’allattamento dall’assicura-zione obbligatoria delle cure medico-sanitarie senza partecipazione ai costi da parte dell’assicurata. Per contro l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie non prevede indennità d’allattamento. Neanche le nostre condizioni supplementari d’assicurazio-ne (CSA) delle assicurazioni integrative prevedono simili prestazioni. Pertanto non possiamo assumere tali costi.

Cure ambulatoriali

Assunzione dei costi di trasporto

Helsana paga i costi di trasporto all’ospedale in taxi o con una vettura privata?Partecipiamo a questi costi di trasporto dall’assicurazione di base nella misura del 50 per cento fino a un massimo di 500 franchi per anno civile, previa deduzione dell’aliquo-ta percentuale e della franchigia (i costi non coperti vengono eventualmente assunti dalle assicurazioni integrative). Premessa: a causa del suo stato di salute il paziente non può recarsi da solo nel luogo in cui gli vengono prestate le cure mediche necessarie. Il tragitto deve essere fatto con un veicolo della Croce Rossa, con un taxi per sedie a rotelle, con un veicolo spitex, con un’autoambulanza oppure con un taxi e deve essere stato prescritto dal medico. Non possiamo rimborsare i costi di vetture private.

Rettifica

Chi deve pagare i contributi ospeda-lieri?

È effettivamente vero che le persone degenti in case di cura non devono partecipare ai costi ospedalieri, come ho letto in un’edizione di senso?Di regola i pazienti pagano un contributo di 15 franchi ai costi di vitto e alloggio in ospedale. Questo vale anche per le persone degenti in case di cura che devono essere ricoverate temporaneamente in forma stazionaria in ospedale. L’informazione pubblicata nell’edizione di senso 1/2012, secondo la quale tali persone erano esenti da questo obbligo di contribuzione, non era sufficientemente chiara.

Tessera d’assicurato

Invio della nuova HelsanaCard

Ho ordinato una nuova HelsanaCard. Quando la riceverò?Per motivi di costo a causa delle numerose modifiche d’assicurazione, nei mesi di ottobre e novembre Helsana non produce tessere d’assicu-rato. Tutte le tessere sostituti-ve ordinate o quelle per i nuovi clienti vengono prodotte a dicembre e successivamente inviate. Entro la metà di gennaio sono fornite tutte le tessere. Le tessere con data di scadenza 31 marzo 2013 vengono emesse a febbraio/marzo.

Michael Meier

Avete domande? Michael Meier, responsabile Centro di competenza Servizio alla clientela Svizzera, e il suo team rispondono direttamente alle domande dei clienti. A quelle che sono interessanti per vaste cerchie di clienti, diamo risposta in questa rubrica. Il modo più semplice per porci domande e su www.helsana.ch, sezione «Contatto». Coloro che preferiscono telefonare trovano il numero telefonico del servizio clienti sull’HelsanaCard oppure sulla polizza.

Domande

Linfedema

717 franchi per un linfodrenaggio

Il trattamento Lo sblocco tramite il linfodrenaggio manuale è un trattamento riconosciuto e contemporaneamente il più efficace. Il fisioterapista stimola tramite un massaggio delicato la circolazione della linfa attraverso il sistema dei vasi linfatici. Quindi il punto colpito viene bendato per impedire il riflusso. Il paziente porta poi un bendaggio di compressione per garantire il più a lungo possibile il risultato del drenaggio.

Quanto costa …?

Le cause Per linfedema si intende una condizione in cui avviene un accumulo anormale di linfa (liquido ricco di proteine) nei tes-suti. La parte del corpo colpita (di regole le gambe o le braccia) si gonfia. Se la linfa non può circolare si formano edemi pastosi in progressione perché il sistema linfatico è malato o danneggiato, ad esempio in seguito a operazioni, lesioni, trombosi, irradiazioni o infezioni. In casi rari si tratta di un disturbo funzionale congenito del sistema linfatico.

Le conseguenze Chi soffre di un linfedema evidente dovrebbe farsi curare da un fisioterapi-sta esperto con formazione speciale in linfologia. Un edema non guarisce mai completamente e per questo la persona colpita dovrà sottomettersi ripetuta-mente alla terapia. Gli edemi non curati progrediscono e possono causare forti dolori, problemi di cute con infiamma-zioni (anche cronici, con pregiudizio del sistema immunitario) e limitazione della mobilità.

Illustrazione: Getty Images

Un linfodrenaggio ambulatoriale in una serie di nove sedute costa in media 693 franchi. Con il supplemento di 24 franchi per il primo trattamento risultano in totale 717 franchi. In parte si aggiungono ancora in media costi per mezzi e apparecchi di 30 franchi e costi medici di 80 franchi per la prescrizione. Il trattamento è pagato dall’assicurazione di base, a condi-zione che venga eseguito su prescrizione medica presso un fisioterapista con forma-zione speciale per questa terapia.

Il sistema linfatico è una

rete ampiamente ramificata.

Helsana Assicurazioni SA, Casella postale, 8081 ZurigoTel. +41 43 340 11 11, fax +41 43 340 01 11, www.helsana.ch