Il proporzionale? No grazie: parte del Pd la pensa come la Lega … · 2020. 9. 26. · No grazie:...

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QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE INDIPENDENTE - FONDATO NEL 1999 EDIZIONE SUDAMERICA Sabato 26 Settembre 2020 || Anno XXII - n° 223 || Direttore Mimmo Porpiglia || www.genteditalia.org Direzione, Amministrazione Porps International Inc. || Miami, FL || Trademark n°75/829279 || Venduto in abbinamento con "El Pais" (60 pesos) IL CUORE La nuova mappa: cellula per cellula HELSINKI Perros para detectar el olor del Covid-19 UDINESE CALCIO C’è anche Montevideo sulla seconda maglia a pagina 12 a pagina 7 FORCINITI a pagina 11 La vittoria del Sì al Refe- rendum sul taglio dei par- lamentari, ha scosso e non poco il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, mostratosi fin dal primo mo- mento in disaccordo con il suo leader di partito, Matteo Salvini. "Purtroppo il Sì ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il pro- porzionale contiene tutti gli elementi più negativi e dele- teri per un Paese a cui inve- ce occorrerebbero stabilità, governi certi, con deputati e senatori che rispondano ai cittadini e ai territori". L'appello di Giorgetti 'sfonda' a sinistra: da Prodi a Veltroni crescono i fan del Mattarellum Il proporzionale? No grazie: parte del Pd la pensa come la Lega per il maggioritario GHIONNI a pagina 2 NEL GIRO DI 60 GIORNI COME INDICATO DAL PRESIDENTE MATTARELLA Schiavone (Cgie): "Ora rivedere l'impianto di rappresentanza degli italiani all'estero..." A maggior ragione dopo la vit- toria del sì al referendum sul taglio dei parlamentari, “c’è la necessità di rivedere l’impian- to della rappresentanza degli italiani all’estero”, cercando “di fare delle proposte”. Lo ha an- nunciato nel corso di un incon- tro online con la stampa il Se- gretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie), Michele Schiavone. a pagina 5 PORPIGLIA alle pagine 8 e 9 IL COMMISSARIO Stella Kyriakides: "La situazione in Europa è molto preoccupante" segue a pagina 10 Se ci fosse una vera opposizione di ALFREDO MOSCA segue a pagina 7 A quattro anni dal falli- mento della riforma del governo Renzi, si torna a parlare della modifica del bica- meralismo perfetto. A rilanciare il tema è stato lo stesso Matteo Renzi, che al termine del lock- down ha riproposto (...) Il Bicameralismo dalla REDAZIONE CENTRALE segue alle pagine 4 e 5 segue a pagina 6 Q uiero confesar que al principio tenía toda la in- tención de votar en blan- co, de repetir el gesto de las elec- ciones nacionales de finales del 2019. Como estoy seguro lo van a hacer varios de mis (...) D iciamoci la verità: mol- to dello strapotere gial- lorosso e perfino la sua genesi è dovuta ad una mosceria del centrodestra che persiste in- spiegabilmente nonostante un consenso elettorale così (...) H o sempre pensato che nella storia dei popoli vi é una connessione stret- ta tra i modi di lavorare e quelli di pensare. L’economía, la com- posizione delle fasce sociali, le ricchezze mercantili, le lotte (...) Uruguay vota por ESTEBAN VALENTI L’erosione della "solidarietá" di JUAN RASO GENTE D'ITALIA ESCE IN EDICOLA ANCHE DOMANI DOMENICA 27 SETTEMBRE

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QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE INDIPENDENTE - FONDATO NEL 1999 EDIZIONE SUDAMERICA

Sabato 26 Settembre 2020 || Anno XXII - n° 223 || Direttore Mimmo Porpiglia || www.genteditalia.org Direzione, Amministrazione Porps International Inc. || Miami, FL || Trademark n°75/829279 || Venduto in abbinamento con "El Pais" (60 pesos)

IL CUORE

La nuova mappa:cellula per cellula

HELSINKI

Perros para detectarel olor del Covid-19

UDINESE CALCIO

C’è anche Montevideo sulla seconda maglia

a pagina 12 a pagina 7 FORCINITI a pagina 11

La vittoria del Sì al Refe-rendum sul taglio dei par-lamentari, ha scosso e non poco il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, mostratosi fin dal primo mo-mento in disaccordo con il suo leader di partito, Matteo Salvini. "Purtroppo il Sì ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il pro-porzionale contiene tutti gli elementi più negativi e dele-teri per un Paese a cui inve-ce occorrerebbero stabilità, governi certi, con deputati e senatori che rispondano ai cittadini e ai territori".

L'appello di Giorgetti 'sfonda' a sinistra: da Prodi a Veltroni crescono i fan del Mattarellum

Il proporzionale? No grazie: parte del Pdla pensa come la Lega per il maggioritario

GHIONNI a pagina 2

NEL GIRO DI 60 GIORNI COME INDICATO DAL PRESIDENTE MATTARELLA

Schiavone (Cgie): "Ora rivedere l'impianto di rappresentanza degli italiani all'estero..."

A maggior ragione dopo la vit-toria del sì al referendum sul taglio dei parlamentari, “c’è la necessità di rivedere l’impian-to della rappresentanza degli italiani all’estero”, cercando “di fare delle proposte”. Lo ha an-nunciato nel corso di un incon-tro online con la stampa il Se-gretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie), Michele Schiavone.

a pagina 5PORPIGLIA alle pagine 8 e 9

IL COMMISSARIO

Stella Kyriakides: "La situazionein Europa è molto preoccupante"

segue a pagina 10

Se ci fosse una vera opposizione

di ALFREDO MOSCA

segue a pagina 7

A quattro anni dal falli-mento della riforma del governo Renzi, si torna a

parlare della modifica del bica-meralismo perfetto. A rilanciare il tema è stato lo stesso Matteo Renzi, che al termine del lock-down ha riproposto (...)

Il Bicameralismo dalla REDAZIONE CENTRALE

segue alle pagine 4 e 5 segue a pagina 6

Quiero confesar que al principio tenía toda la in-tención de votar en blan-

co, de repetir el gesto de las elec-ciones nacionales de finales del 2019. Como estoy seguro lo van a hacer varios de mis (...)

Diciamoci la verità: mol-to dello strapotere gial-lorosso e perfino la sua

genesi è dovuta ad una mosceria del centrodestra che persiste in-spiegabilmente nonostante un consenso elettorale così (...)

H o sempre pensato che nella storia dei popoli vi é una connessione stret-

ta tra i modi di lavorare e quelli di pensare. L’economía, la com-posizione delle fasce sociali, le ricchezze mercantili, le lotte (...)

Uruguayvota

por ESTEBAN VALENTI

L’erosione della"solidarietá"

di JUAN RASO

GENTE D'ITALIA ESCE IN EDICOLA ANCHE DOMANI DOMENICA 27 SETTEMBRE

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2 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020POLITICA

Proporzionale, no grazie: nasce la fronda del PdAsse con la Lega per il ritorno al maggioritario?Giorgetti "sfonda" a sinistra: da Prodi a Veltroni, cresce il numero dei fan del Mattarellum

In nome del maggioritario. C'è uno strano asse che lega il Carroccio agli antipropor-zionalisti del Pd. La vittoria del Sì al Referendum sul taglio dei parlamentari, ha scosso e non poco il vicese-gretario della Lega, Gian-carlo Giorgetti, mostratosi

fin dal primo momento in disaccordo con il suo leader di partito, Matteo Salvini. "Purtroppo il Sì ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il proporziona-le contiene tutti gli elementi più negativi e deleteri per un Paese a cui invece occor-rerebbero stabilità, governi certi, con deputati e senato-ri che rispondano ai cittadi-ni e ai territori", ha spiegato il "numero due" della Lega in un'intervista a Repubbli-ca. Parole forti, le sue, che hanno trovato, a sorpresa, una vasta eco a sinistra dove pure impazza il dibattito sul "Germanicum", la proposta di legge che prevede 391 seggi assegnati con metodo proporzionale, uno sbarra-mento del 5 per cento, con

un meccanismo che per-mette il diritto di tribuna, cioè la possibilità di entrare in Parlamento - ad alcune condizioni - anche se si re-sta sotto quella soglia. D'al-tronde che anche nel Pd ci sia chi osteggi il Germani-cum (e, sotto sotto, la scelta proporzionalista del segre-tario Nicola Zingaretti) è storia nota. In un'intervista ad Avvenire, l'ex premier Romano Prodi, ha stroncato tale sistema che, ha sbotta-to: "condannerebbe l'Italia a una nuova stagione di insta-bilità". E lo stesso ha fatto un altro dei padri nobili del partito democratico, Walter Veltroni storcendo il muso di fronte alla prospettiva di un ritorno al proporzionale. "Irriducibile tifoso del Mat-tarellum", e quindi del mag-gioritario, si è dichiarato an-che Enrico Letta, perché, ha spiegato l'ex premier in una intervista a La Stampa, "ha dato la migliore governabi-lità al Paese". Leggermente più in là, in casa Italia Viva, pure Roberto Giachetti, si è detto convinto sostenito-re del maggioritario. E così ha fatto l'attuale sindaco di Firenze, Dario Nardella, il quale ha ricordato come proprio dal Mattarellum "nacque il grande progetto dell'Ulivo del 1996". Con-tro il proporzionale, poi, si è schierata anche la deputata Sandra Zampa( Pd), pro-diana doc, a patto però che l'alternativa non sia "un iper maggioritario come propo-sto a suo tempo da Renzi". "Sono dell'idea che vada mantenuta un'apertura alle forze di minoranza (della stessa coalizione) con una quota minima di proporzio-nale", è stato il suo pensiero. Insomma: la fronda cresce.

LE PAROLE

L'Oms ringraziaRoberto Speranzaed elogial'operato italiano

“Grazie ministro Roberto Speranza per la sua lea-dership, per la sua com-passione e per l'impegno nel combattere Covid-19 proteggendo la salute de-gli Italiani. L'Oms è con l'Italia”. Lo ha scritto su Twitter il direttore gene-rale dell'Organizzazione mondiale della sanità Te-dros Adhanom Ghebreye-sus che ha rilanciato un post dello stesso Speran-za nel quale il ministro sottolineava che “la strada è ancora lunga. Restiamo con i piedi per terra. Non dobbiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti fi-nora” che a sua volta aveva risposto sempre all’Oms che ha elogiato l'Italia per la sua gestione della pan-demia di Covid-19.

I DATI In aumento anche i decessi, la Lombaria la regione con più casi

Virus, in Italia più di 1.900 contagi:mai così tanti nel dopo lockdownAumentano ancora i nuovi casi di positività al Coro-navirus in Italia. E adesso i numeri cominciano a es-sere davvero preoccupanti. La speranza è che questi numeri possano essere conseguenza ancora dell’ef-fetto ‘vacanze’. E che una volta passato, possa far ri-entrare l’allarme e far scen-dere drasticamente il nu-mero dei contagiati e delle vittime. In pratica nelle ultime 24 ore sono, infatti, 1.912 i contagi (giovedì era-no stati 1.786), il dato più alto nel periodo post lockdown. A riferirlo è il ministero della Salute, precisando che anche i deces-si aumentano: +20 rispetto a due giorni fa. Numeri alla mano, dall'inizio dell'epi-demia, in Italia sono stati registrati com-

plessivamente 306.235 casi e 35.801 decessi. I tam-poni restano su livelli alti (107.269), ma vietato ab-bassare la guardia. Il totale degli attualmente positivi è di 47.718, di questi 2.737 sono ricoverati con sin-tomi, 244 sono in terapia intensiva (ieri erano 246, differenza -2) e 44.737 in isolamento domiciliare. Il maggiore incremento dei casi lo porta la Lombardia: +277, seguita da Campania (+253) e Lazio (+230). In

Veneto i positivi sono 196, in Toscana 139, 122 in Emilia Romagna, 120 in Piemonte e 107 in Sicilia. Nessuna Regione è a contagi zero. In Valle d'Aosta un solo nuovo caso. La situazione, nel BelPaese, comincia a es-sere piuttosto seria.

Il ministro Speranza

Giancarlo Giorgetti

di STEFANO GHIONNI

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|| 3SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia POLITICA

SALVINI VARA LA NUOVA SEGRETERIA POLITICA: SARÀ COMPOSTA DA VENTI PERSONE

Lega, rivoluzione al vertice del partitoPotrebbero essere almeno venti i com-ponenti della nuova segreteria politica del Carroccio, annunciata ieri da Matteo Salvini, che ha deciso di dotare il parti-to di via Bellerio di un nuovo organismo direttivo. Della speciale cabina di regia dovrebbero far parte i vicesegretari (Giorgetti, Fontana e Crippa), i due ca-pigruppo di Camera e Senato (Molinari e Romeo), i 4 governatori (Zaia, Fonta-na, Fedriga e Tesei) e molti dei capi di-partimento del partito, a partire dagli ex

ministri del governo giallorosso (Cen-tinaio, Stefani, Bongiorno e Locatelli). Tornando sul tema, il leader leghista ha ribadito che si tratta di una operazione "tecnica": "Sono abituato a delegare, quando la gente ti fa crescere devi es-sere più bravo e più presente" ha det-to. Ma allo stato, nonostante la svolta ai vertici, la Lega non sembra avere all'o-rizzonte alcun congresso imminente. Appuntamento che, in ogni caso, dovrà arrivare entro la fine del prossimo anno.

Il clima resta teso dopo la batosta elettorale: Di Maio invoca rapidità

Tra appelli all’unità e road map:il MoVimento cerca di ripartire

Che aria tira nel M5S e so-prattutto: come è andata realmente, giovedì sera, alla riunione congiunta dei parlamentari grillini, convocata per fare il punto sulla fase post-voto e per capire il clima e le forze in campo alla vigilia degli "stati generali"? Il reggen-te Vito Crimi ci ha tenuto a smentire le voci che par-lavano di conflitti interni. "Nessuna guerra tra ban-de, la lotta fra le correnti è solo una fake news mes-sa in mezzo da chi vuole svilirci" si è affrettato a precisare il "numero uno" pentastellato. Sarà. Resta però la sensazione di un clima tesissimo: la batosta rimediata alle regionali, d’altronde, ha scavato un solco profonda portando la base a ribellarsi contro gli attuali quadri dirigenti. Da qui i tre scenari prospettati dallo stesso Crimi: i primi due che prevedono la vota-zione, sulla solita piattafor-ma Rousseau, di un nuovo capo politico oppure di una leadership collegiale e il terzo, quello più gettonato (e che ha raccolto i favori della maggioranza), che conduce al congresso at-traverso il varo di una sorta di "comitato di saggi": un organismo pro-tempore di dieci persone cui tocche-rebbe il compito di indicare l'indirizzo politico in vista,

appunto, degli stati gene-rali. La riunione di giovedì non prevedeva alcuna vota-zione, tuttavia i parlamen-tari saranno consultati via mail sulle tre ipotesi sugge-rite da Crimi. Lunedì, poi, il capo politico vedrà prima i rappresentanti regiona-li del M5S e poi la squa-dra di governo. Insomma: una sorta di "road map" già tracciata per provare a voltare pagina. Più facile a dirsi che a farsi. Quel che ormai appare certo è che

Matteo Salvini

Vito Crimi

Pierpaolo Sileri

"Gli stadi non potremo cer-to riaprirli al massimo della capienza. Una riapertura graduale, controllata, a pat-to che i contagi rimangano bassi è auspicabile, però con regole ferree. La mascheri-na la devi tenere, devi man-tenere la distanza e bisogna misurare la temperatura all’ingresso. Così può avve-nire una riapertura gradua-le in sicurezza. Il concetto di normalità è far sì che se

tu hai un percorso con un rischio che è vicino allo zero e riapri con mille persone faccio fatica a pensare che queste mille persone con la mascherina possano conta-giarsi. Da mille si può pas-sare a 2mila. Il pericolo è che le regole possano essere non seguite. Una riapertura controllata è fattibile, senza arrivare a numeri altissimi, gradualmente a un quarto o un terzo della capienza

di uno stadio, a seconda dell’andamento dell’epide-mia". Lo ha detto il vicemi-nistro della Salute, Pierpa-olo Sileri, a Radio Cusano Campus. "Se dovessero au-mentare di molto i contagi è chiaro che non sarebbe più fattibile. Quello che mi fa paura nello stadio è che l'esultanza porti magari ad abbracciarsi, questo non deve accadere", ha specifi-cato Sileri.

LO SCENARIO Il viceministro Sileri: "Servono regole ferree, fanno paura le esultanze dei tifosi

"La riapertura degli stadi? In modo graduale"

Crimi lascerà lo scettro. E nel frattempo, i dissidenti saranno messi alla porta (rischiano e non poco gli otto parlamentari che han-no votato no al referendum per il taglio dei parlamen-tari). Addirittura, secon-do i soliti beninformati di turno, persino un calibro da novanta come Paola Taverna potrebbe beccarsi un worning perché ultima-mente apparsa un po' trop-po fuori linea. E poi resta il rebus di un Alessandro Di Battista mai così lontano dai vertici dove nel frat-tempo gli appelli all'unità si stanno sprecando, ri-manendo sovente inascol-tati. Anche ieri Di Maio e Bonafede hanno chiesto di finirla con le polemiche in-vocando rapidità nei tempi delle decisioni. E lo stesso ha fatto il presidente del-la Camera Roberto Fico, il quale però ha sì detto basta "alle battaglie intestine" salvo poi sottolineare come alcuni "problemi derivino da un verticismo troppo spinto". Insomma: non sa-ranno guerre di bande, ma le tensioni non mancano.

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4 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020ESTERI

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

(...) compañeros y amigos. Ahora ten-go otra posición que voy a tratar de explicar y de explicármela a mí mismo.En relación a las causas de fondo que me llevaron en octubre y noviembre del 2019 a votar en blanco no han cambiado, al contrario se han agra-vado. Lo más notorio es el vergonzoso comportamiento de la Presidencia de la República en el caso de la homolo-gación de los tribunales militares del año 2006, si 2006!!! con las declara-ciones del asesino Gilberto Vázquez re-conociendo diversos crímenes y luego del tribunal del año 2019 a Nino Ga-vazzo. No me voy a extender sobre el tema, ya escribí varias notas, pero por cierto lo único que hacen esos episodios y las reacciones vergonzosas del presidente Tabaré Vázquez es agravar la crisis de expectativas y los rasgos negativos del balance del tratamiento de un tema clave como el de Verdad y Justicia. A lo que ahora se suman los vergonzosos

viajes de Miguel Angel Toma a Roma y Washington con recursos públicos y acompañante injustificable. Vázquez, Mujica y en menor proporción Astori siguen siendo las "voces" principales del FA y el FA se expresa cada tanto a través de la misma estructura raquíti-ca de siempre. Raquítica en cantidad pero sobre todo en el espesor de su ra-zonamiento político e ideal y en su inca-pacidad de hacer la menor autocrítica. Las elecciones departamentales tienen dos significados simultáneos, acre-cidos por la nueva fecha en la que se realizan a causa de la pandemia. Pri-mero definen los gobiernos locales que tienen mucho que ver con nuestra vida cotidiana. Y para mí los próximos 5 años de mi relación personal con Mon-tevideo, son muy importantes, no me quedan muchos años más. Y no puedo olvidarme que cada mañana me tro-piezo con la limpieza o la mugre, con el tráfico y el estado de las calles, con la iluminación o la oscuridad, con el conjunto de acciones, obras, empren-dimientos que marcan el alma de MI

ciudad, de la que estoy muy agrade-cido y muy enamorado. No es porqué pasé, mejor dicho, viví casi 50 años, de gozar y sufrir Montevideo. No logro definir mi identidad y la de mi familia sin mis vecinos montevideanos, sin su rambla, sus plazas, su Cerro, su bahía, su y mi Malvín y La Teja de Codarvi y la Federación del Vidrio la FOIV, sus museos, sus grandes y pequeñas obras, sus boliches, su Tristan Nar-vaja, su Ciudad Vieja y muchas otras cosas que me permitirían escribirle una novela entera. No quiero sufrir Montevideo, quiero volver a vivirla. Sé que se han hecho muchas cosas, al-gunas realmente importantes, bueno sería que en 30 años nos hubiéramos paralizado, pero la comparo con otras ciudades, incluso del Uruguay y tengo un gusto amargo, muy amargo. Hay demasiadas cosas que no solo se tie-nen que mejorar, sino que se deberían cambiarse a fondo. Y no quiero espe-rar otros 5 años. Así que decidí arries-garme y optar. La segunda cosa que se juega en estas elecciones es un primer

balance del proceso que culminó en la derrota del 2019. Los aplaudidores de todo y a pesar de todo, responsabilizan de la derrota a los que criticamos, a los que no aceptamos seguir por una ruta repleta de baches políticos, morales, sociales, culturales e ideales que pu-sieron en juego nuestra propia identi-dad de izquierda. La culpa siempre la tienen los otros, y no me refiero solo a los dirigentes, a los altos funcionarios carcomidos (no todos) por el sabor empalagoso del poder, me refiero al amplio sector de ciudadanos que han perdido totalmente el sentido de la crí-tica y de la exigencia de izquierda. Los gobernantes son "nuestros" y con ello se puede justificarlo todo.Esta conducta que no ha tenido gran-des cambios, porque Montevideo de-bía ser el escenario de una profunda y bien elaborada discusión autocrítica, la padeceremos y la veremos en esta elección departamental. Tendremos oportunidad de realizar el balance luego del 27 de setiembre. Se ha per-dido la oportunidad, con excepción

Uruguay vota

"Italianos y sus negocios",130 programas emitidos

PROMOVIDO POR LA CÁMARA ITALIANA DE COMERCIO DE BUENOS AIRESDesde la gastronomía y el turismo hasta la industria, la agricultura o los servi-cios, son muchos los temas abordados en estos años por "Italianos y sus negocios", el programa radial sema-nal que acaba de celebrar su cumpleaños, con 130 programas emitidos desde Buenos Aires, Argentina. "Italianos..." está promovi-do por la Cámara Italiana de Comercio de Buenos Ai-res y la conducción está a cargo de Arturo Curatola y Francesco Tosi, los vicepre-sidentes de la entidad. Sale al aire cada jueves (de 19 a 20 hs.) desde los estudios en la Capital Federal de la emisora Ecomedios. A me-nudo intervienen sobre los temas más variados el pre-sidente de la Cámara, Gior-gio Alliata di Montereale, y el secretario general de la entidad, Claudio Farabo-la. El eje del programa está conformado por la infinidad de temáticas económicas, y no solo, que caracterizan desde hace muchas décadas a la presencia de los italia-

nos en la Argentina y a las relaciones bilaterales entre ambos países. ''Es cierto que hablamos mucho de negocios, pero en realidad los argumentos que hemos afrontado en estos años van más allá de la econo-mía: nos gusta mucho tener invitados que hablen por

Arturo Curatola (izquierda) y Francesco Tosi (derecha)

ejemplo de iniciativas en los diferentes campos de la cul-tura o de la sociedad'', des-taca Curatola. ''Tratamos de estar atentos a todo lo que está vinculado con los italianos en la Argentina, pero también le dedicamos mucho espacio a contar lo que, semana tras semana,

ocurre en Italia'', afirma por su parte Tosi quien, tal cual Curatola, tiene expe-riencia como periodista. ''A los dos -añade- nos gusta la economía y el mundo de las empresas, pero la verdad es que la información y el pe-riodismo nos apasionan''. Otro rasgo de "Italianos..." es el enfoque con el que se abordan los temas: en algu-nas ocasiones se habla de las tendencias económicas de fondo y en otras se apunta a profundizar las perspecti-vas, o los problemas, de los empresarios frente a los vai-venes de los ciclos económi-cos del país. De la misma manera, hay programas en los que se habla de las gran-des empresas y en otros de una pyme o de una empre-sa familiar: por ejemplo,

un restaurante, un negocio o un emprendimiento en cualquiera de los tantos ru-bros en los que los italianos tienen una fuerte presencia en la Argentina. "Italianos y sus negocios" es por otro lado un programa radial fe-deral: porteño, pero que no olvida de hablar de la reali-dad económica de todas las provincias argentina. No hay por otra parte rincón del país al que no haya lle-gado algún italiano decidi-do a echar raíces y trabajar, teniendo la mirada fija en el progreso año tras año. Ar-turo Curatola (izquierda) y Francesco Tosi (derecha) en la conducción de "Italianos y sus negocios", un progra-ma radial promovido por la Cámara Italiana de Comer-cio de Buenos Aires.

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|| 5SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia POLITICA

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

de algunos muy pocos casos, de utili-zar las elecciones de setiembre para una discusión a fondo de cara a los ciudadanos, que es como debe darse considerando que el FA sigue siendo el primer partido político de Uruguay. Las señales, los mensajes, los primeros renglones de un relato se escribirán en estas elecciones.Considerando estos factores, más la experiencia de estos casi siete meses de gobierno multicolor, que en realidad, han sido - y no solo por la pandemia - menos malos de lo que yo esperaba, menos de centro derecha que lo que se podía esperar, aunque con un factor muy negativo, el surgimiento y con-solidación del partido militar, Cabildo Abierto. Tan militar como los discur-sos y las principales movidas políticas del senador Guido Manini y la can-tidad de cargos ejecutivos ocupados por militares. De todas maneras y asumiendo los matices, no es la políti-ca y la política económica que yo apo-yaría y me entusiasma para mi país, ni la voté. Eso no me impide mirar y

juzgar con todos los matices posibles. Considerando todos estos elementos he decidido, mejor dicho lo hemos dis-cutido mucho con Selva, porque ella me aportó mucha información sobre el proceso en el Hospital Maciel (hace 15 años integra la Comisión Honoraria de Apoyo) que valía la pena jugársela apoyando al doctor Álvaro Villar. No tuvo en su discurso, en sus posiciones una clara posición crítica con la actual situación, pero por lejos fue el que in-trodujo temas de cambios necesarios en sus propuestas, en su discurso que se ha ido refinando y precisando. Y por su trayectoria en el Hospital Maciel, por los resultados de haberlo trans-formado por lejos en el mejor centro público de salud, por su capacidad de liderazgo en una gran institución estatal, creemos que tiene las condi-ciones, no en el discurso solamente ni principalmente, sino en la política y en la gestión de promover un cambio en serio en Montevideo. Es independiente de todos los grupos del FA, más allá de los que lo apoyan, y si en las elecciones

nacionales el FA hubiera encontrado una figura realmente independiente y representativa de los valores y la tra-yectoria de la izquierda uruguaya, y no la reiteración de las mismas caras de siempre emparentadas, soldadas al poder, otra hubiera sido la historia. En Montevideo va a ganar el Frente Amplio, por razones que se remontan a la historia socio-política-ideológica de la capital y de su relación con la izquierda y ese es un factor más para participar y darle fuerza a un cambio. Los otros candidatos que presenta el FA son la más absoluta seguridad de que todo seguirá igual o peor, bastante peor. No solo por la señal de que solo el poder logra reproducirse en el FA, sino porque el predominio de fuerzas como el actual vestigio del PS y el actual PCU son la seguridad de que el futuro del Frente Amplio tiene un horizonte muy acotado, no solo electoralmente sino en todos los planos de su elaboración política, ideológica, programática y cultural, a lo que agrego lo que Alfredo García en Voces definió con mucha va-

lentía y precisión, de colocar una em-peratriz en el sillón del intendente. Es comprometer todavía más el futuro de la izquierda uruguaya.No es una batalla fácil porque el arco multicolor eligió una formidable ad-versaria, que en muy poco tiempo, viniendo de afuera de la política de-mostró su capacidad intelectual y po-lítica y su garra. La pelea en serio, no se achica con encuestas y tradiciones. Laura Raffo. Obviamente que los uru-guayos votamos en todo el país y que el balance tendremos que hacerlo con todos los resultados, con Montevideo, Canelones, en los departamentos que gobierna el FA (Rocha, Paysandú, Salto y Río Negro) y también en las señales que recibiremos de todos los restantes departamentos y sus facto-res locales y nacionales. A partir del 28 de setiembre habrá mucha tela que medir, cortar, coser para todos los sec-tores, partidos políticos periodistas y analistas en Uruguay. Trataremos de hacer nuestro aporte.

ESTEBAN VALENTI

Schiavone (Cgie): "Rivedere l'impianto di rappresentanza degli italiani all'estero..."

NEL GIRO DI 60 GIORNI, COME INDICATO DAL PRESIDENTE MATTARELLA

A maggior ragione dopo la vittoria del sì al referendum sul taglio dei parlamentari, "c’è la necessità di rivedere l’impianto della rappresen-tanza degli italiani all’este-ro", cercando "di fare delle proposte". Lo ha annuncia-to nel corso di un incontro online con la stampa il Se-gretario generale del Con-siglio generale degli italiani all’estero (Cgie), Michele Schiavone. "C’è necessità di rivedere tutta l’architettura e l’impianto della rappre-sentanza degli italiani all’e-stero, ovviamente con l’esito referendario, nel giro di 60 giorni, come ha indicato il presidente della Repubbli-ca. Dobbiamo muoverci e cercare di fare delle propo-ste, che a questo punto pos-sono essere differenti, sva-

riate", ha aggiunto, "Ma che non dovrebbero distanziarsi tanto dalle pratiche già usa-te. Le rappresentanze ter-ritoriali oggi sono più che valide, bisognerebbe raffor-zare le prerogative, come abbiamo fatto del resto ap-provando le due riforme del 2017. Evidentemente anche quei documenti sulla base di quanto è successo, con la di-mensione dei parlamentari, avrebbero bisogno ancora di una piccola manutenzione, ma soprattutto di una pro-spettiva che ci deve spinge-re a immaginare, proporre, pensare un orizzonte molto più lontano. Verso il 2030-2040, 2040 più che 2030. Dandoci anche un’agenda di obiettivi". "E in questa agen-da, sicuramente con una priorità eccessiva, rientra

Michele Schiavone

la rappresentanza", secon-do il segretario generale del Cgie. "Noi abbiamo diversi modelli di rappresentanze per quanto riguarda i parla-mentari. Vi sono le modalità per eleggere i parlamentari europei, quelle per eleggere i parlamentari nazionali, i regionali, i provinciali. Ma

allo stesso tempo credo che non sia più un tabù il fatto che la circoscrizione estera per l’esiguo numero di rap-presentanti possa essere anche superata, cercando di recuperare in ogni regione una rappresentanza di citta-dini italiani che vivono all’e-stero. Sarebbe il minimo e in questa maniera si potreb-be compensare il taglio". Ma questa, ha chiarito, "è una delle mille ipotesi. Come sarebbe anche ipotizzabile avere dei rappresentanti a livello regionale, visto che le regioni ormai, soprattutto per alcune prerogative e di sussidiarietà allo stato, sono autonome. Questo potrebbe in ogni modo coinvolger-ci per rafforzare anche gli aspetti territoriali regionali italiani. E’ un magma che

di per sé ha bisogno di esse-re incanalato". "Quello che noi cercheremo soprattutto di fare, come in uso negli ultimi quattro anni, grazie anche a un emendamen-to della legge applicativa sui Comites, è coinvolgere entro la fine dell’anno nei vari continenti i Comites, le associazioni per poter discutere a livello continen-tale la rappresentanza che meglio riteniamo opportu-na", ha sottolineato. "Oggi l’Italia è un piccolo Paese nel mondo: l’idea di potenza non sarebbe tale se questi 6 milioni di nostri connazio-nali residenti all’estero, più gli italo-discendenti, non continuassero ad apporta-re quel valore aggiunto del quale beneficia il nostro Pa-ese", ha concluso.

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6 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

(...) e le rivoluzioni si sono nu-trite in gran misura del lavoro e del livello tecnologico, che in dif-ferenti epoche hanno identificato lo sviluppo della produzione e le ricchezze. Mi spiego. Non vi é sto-ricamente una unica forma di la-voro: vi fu il lavoro degli schiavi che alzarono le piramidi e quello degli artigiani, che formarono le corporazioni dei secoli XV e XVI; il lavoro della contracto operis e della contracto operarum dell’e-poca romana e il lavoro dei servi della gleba del medioevo; il lavoro di fabbrica e - oggi - il telelavoro. Sono state le tecnologie a defini-re le diverse forma di lavoro e la loro organizzazione, segnando al tempo stesso il modello sociale del loro tempo. Faccio un esempio. Il modello dello Stato del Benessere o Welfare State del XX secolo na-sce intorno al lavoro di fabbrica e di ufficio, che aveva determinate caratteristiche: un luogo speci-fico, orari e mansioni definite, salari fissi ed una forte discipli-na che partiva dalla Direzione dell’impresa (generalmente le fi-gure del Direttore e del padrone si confondevano) e scendeva - at-traverso cariche intermedie - fino agli operai e i semplici addetti. Il sistema costruito per ottimizza-re la produzione ebbe due effetti:

lo sviluppo dei sindacati e la de-finizione di un sistema de previ-denza sociale. Nel primo caso, i lavoratori, che normalmente svolgevano mansioni uguali se-condo le loro categoría durante tempi predeterminati e con salari fissi, svilupparono interessi co-muni e quindi su questi interessi, construirono la solidaritá di clas-se. Nel secondo caso, il sistema di si-curezza sociale trovó in ognuna delle parti - lo Stato, i datori di lavoro e i lavoratori - i necessari contributi per definire tutele con-tro gli infortuni e le contingenze della vita. Oggi il lavoro tradizio-nale tende a scomparire e appa-iono nuove forme di occupazione, che privilegiano l’individualismo. Molti lavori promossi dalle nuove tecnologie consentono ad alcu-ni (coloro preparati al cambio) avanzare, ed altri (quelli che non sono stati capaci di rendersi conto della nuova realtá) retrocedere. Il mondo del lavoro attuale mostra grandi differenze tra le capacitá e competenze delle persone, e il risultato é l’indebolimento della solidarietá, e in specie della "so-lidarietá di classe". Anche per-ché oggi é difficile immaginare il concetto di "classe", in quanto la maggior parte delle prestazioni

sono emigrate al settore dei ser-vizi, dove non cé piú posto per "Mimí metallurgico". Le nuove forme di attivitá ci trasferiscono da una dimensione collettiva - e un modo solidario di pensare la societá - a una dimensione indi-viduale, in cui regna il consuma-tore come espressione egemonica della nostra societá. "Consumo, quindi esisto" é la nuova afferma-zione, che ci qualifica como vin-centi in una societá, dove non é piú facile costruire solidarietá tra chi ha successo e chi é sconfitto.La solidarietá, costruita sul lavo-ro, era inoltre sostenuta da una impalcatura di istituzioni e riti, in cui si credeva: il matrimonio, la religione, l’ideología, la politica, la famiglia como idea di perma-nenza, etc., etc. Oggi riti e istituzioni entrano an-che loro in crisi e appaie ovunque la precarietá della coppia, l’indif-ferenza dell’ideología política e la sostituzione della religione con manifestazioni pseudoreligiose, che poco hanno a che vedere con la cura dell’anima. Tutto é diffuso ed effimero.Se dicessi ai miei alunni che il vero successo é quello di avere un lavoro fisso durante tutta la loro vita, mi guarderebbero con sospetto, quasi volessi mandarli

all’ergastolo. Come diceva il padre di Mon-talbano - Andrea Camilleri - "la perdita della solidarietà dell’uo-mo con l’uomo è gravissima, sta cambiando il nostro DNA e non so spiegarmene le ragioni". Pro-prio cosí; neanch’io riesco a ca-pirlo. Ma bisogna fare attenzione perché la caduta della solidarietá e gli eccessi di individualismo pongono in crisis la stessa idea di nazione e di democrazia. Infatti, se ci pensiamo bene, gli stati de-mocratici si costruiscono a par-tire dalla solidarietá e dal con-senso dei popoli su certi valori di appartenenza comuni.Quindi non sorprendiamoci del risultato del referendum, né delle politiche qualunquiste di quest’e-poca, che hanno como unico sco-po quello di sedurre l’individuo, a scapito della comunitá. Il popu-lismo nasce cosí: proprio da una coscienza generalista antidemo-crática e individualista, che nien-te ha a che vedere con la solida-rietá. E a proposito di populismo, con-cludo con una bella definizione, che ho letto proprio ieri: "il popu-lismo é quel sistema che ti taglia le gambe e che tu ringrazi, perché ti regala le stampelle...".

JUAN RASO

L’erosione della "solidarietá"

IL SEGRETARIO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA

Sgravi contributivi al Sud, Lorusso: "Appello a Conte perché siano estesi anche all'editoria"

"In un quadro generale di difficoltà per tutto il settore dell'editoria, l'informazione al Sud è in condizioni drammatiche che mettono a rischio la tenuta occupazionale e la soprav-vivenza di numerose realtà piccole egrandi. Per questa ragione, è auspicabile che, in fase diconversione del decreto Agosto, gover-no e Parlamento trovino il modo, attraverso un emendamento ad hoc, per estendere gli sgravi contributivi anche alle aziende edito-riali che operano o hanno sedi nelle regioni del Mezzogiorno. Confidiamo per questo nel-la sensibilità del presidente Giuseppe Conte, che più volte, nel corso degli ultimi mesi e anche in occasione degli Stati generali, ha sottolineato l'importanza e il valore dell'in-formazione e apprezzato il lavoro svolto dai

giornalisti nei momenti più delicati della vita del Paese". E' quanto afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale del-

la Fnsi."Oltre che di una misura di sostegno per chi produce informazione, si tratterebbe di un atto di giustizia nei confronti di alcune migliaia di giornalisti - aggiunge Lorusso - al-trimenti discriminati da una norma che, pur avendo portata generale, attualmente impe-disce alle loro aziende di ottenere i benefici previsti per tutte le altre imprese con lavo-ratori assunti nelle regioni meridionali. Pena-lizzare le aziende e i giornalisti, escludendoli dall'applicazione da misure volte asalvaguar-dare l'occupazione al Sud, significa porre le basi per tagliare l'occupazione, ridurre gli spazi dell'informazione professionale e di qualità, impedire all'opinione pubblica di in-formarsi correttamente e, quindi, indebolire le istituzioni democratiche".

Raffaele Lorusso

EDITORIA

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|| 7SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

(...) un sistema elettorale sulla fal-sariga di quello dei sindaci delle grandi città aggiungendo che, "se si fa il proporzionale, allora si elimina anche il bicameralismo e si mette la sfiducia costruttiva. E' il sistema te-desco". Anche il Pd ha pronta una sua proposta che dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni. Nel merito, l'idea del Pd prevede la sfi-ducia costruttiva e la possibilità di revoca dei ministri da parte del pre-sidente del Consiglio. Fratelli d'Ita-lia rilancia invece la sua battaglia storica sul presidenzialismo, mentre i 5 stelle guardano alla riforma dei Regolamenti per inserire norme che impediscano i cambi di casacca e si preparano alla battaglia sul taglio degli stipendi dei parlamentari. La proposta del Pd Il Partito De-mocratico presenterà nei prossimi giorni in Parlamento, alla Camera e al Senato, una proposta di riforma costituzionale con l'obiettivo di otti-mizzare e razionalizzare la forma di governo parlamentare, anche attra-

verso il superamento del bicamera-lismo paritario con le sue anomalie e storture.La proposta del Pd prevede l'intro-duzione, in analogia con il modello tedesco, dell'istituto della sfiducia costruttiva, nonché attribuzione al presidente del Consiglio del potere di proporre al Presidente della Repub-blica non solo la nomina bensì anche la revoca dei ministri. Gli altri punti sono:La valorizzazione del Parlamento in seduta comune, al quale sarebbero affidate competenze quali il voto di fiducia del Presidente del Consiglio entro dieci giorni dalla sua nomina da parte del Presidente della Repub-blica.- La votazione di mozioni di sfiducia costruttiva.- L'approvazione della legge di bi-lancio e del rendiconto consuntivo. - L'autorizzazione all'indebitamen-to. - La formulazione di indirizzi al Go-verno nell'imminenza di riunioni del Consiglio europeo.- L'approvazione delle leggi di revi-

sione costituzionale e delle altre leg-gi costituzionali.- L'approvazione dei trattati inter-nazionali. La differenziazione delle funzioni delle due Camere, nel senso di pre-vedere che il Senato, che continua ad essere eletto a suffragio universale, sia permanentemente integrato con la presenza di un senatore per ogni Consiglio Regionale o di Provincia Autonoma, eletto con maggioranza qualificata e titolare di tutte le pre-rogative proprie degli altri senatori salvo quelle relative al Parlamento in seduta comune. Alla Camera ver-rebbe riservato il voto finale su tutte le leggi tranne quelle rientranti nelle attribuzioni del Parlamento in sedu-ta comune.La linea di Renzi Il leader di Italia viva punta a una riforma più sostan-ziosa della Costituzione, "magari eli-minando il bicameralismo perfetto, solo in Italia abbiamo due Camere che fanno la stessa cosa", ha spiegato nei giorni precedenti al referendum. "Puoi tagliare tutti i parlamentari che vuoi, ma allora devi cambiare le

funzioni", ha aggiunto annunciando che torneranno in campo "i nostri temi: bicameralismo, titolo V, Cnel. Passato questo referendum inutile, ci sarà da scrivere la vera riforma. Anche con l'opposizione, se ci sta".Movimento5S A ridosso della vit-toria dei Sì al referendum, i 5 stelle hanno rilanciato un'altra storica battaglia: il taglio degli stipendi dei parlamentari. Tra le proposte su cui puntano i pentastellati anche la riforma dei regolamenti con norme per evitare i cambi di casacca. Oggi i pentastellati aprono all'ipotesi del-la sfiducia costruttiva avanzata dai dem.Fratelli d'Italia È stata già incar-dinata in commissione alla Camera la proposta di legge costituzionale targata FdI per l'elezione a suffragio universale e diretto del presidente della Repubblica, che presiederà il Consiglio dei ministri, con poteri di nomina e revoca dei ministri, e gui-derà la politica generale dell’esecuti-vo. la proposta prevede la modifica di 13 articoli della Costituzione.

REDAZIONE CENTRALE

Il Bicameralismo

Desde hace un par de días, a los pasajeros que llegan al Aeropuerto Internacional de Helsinki, capital de Finlan-dia, se les ofrece un test rá-pido, de diez segundos, para confirmar la presencia del SARS-CoV-2, que lo realizan un par de perros, entrena-dos para detectar el olor del virus. Se trata de un progra-ma piloto que tiene como objetivo detectar contagios mediante el uso del sudor recolectado de las toallitas pasadas por el cuello de los pasajeros que llegan. El pe-rro tarda unos diez segundos en "examinarlos" a partir de su olfato y la operación completa dura aproximada-mente un minuto. Si el perro detecta el virus, se somete al pasajero al hisopado más tradicional. Anna Hielm Bjorkman, de la Universidad de Helsinki, que supervisa el programa, dijo que el pro-ceso "es muy prometedor" y que "si funciona, podría resultar un buen método de detección en otros lugares",

como hospitales, residen-cias de ancianos o centros deportivos. En las pruebas preliminares de la univer-sidad, los perros, que se habían sido utilizados ante-riormente para detectar en-fermedades como el cáncer y la diabetes, pudieron iden-tificar el virus con casi un 100% de precisión, incluso días antes de que el paciente desarrollara síntomas, escri-bió la misma fuente. Hace unos meses, las autoridades de Emiratos Arabes Unidos se embarcaron en pruebas caninas similares en el Ae-ropuerto Internacional de Dubái, utilizando perros policía. "En el futuro, tam-bién es posible... que estos

perros rodeen a los pasaje-ros de manera similar a los perros de aduanas", dijo el vicealcalde de Vantaa, Timo Aronkyto. Los canes tienen un sentido del olfato parti-cularmente agudo y han sido empleados desde hace mu-cho tiempo en los aeropuer-tos para olfatear bombas, drogas y otros materiales de contrabando en el equipaje. Incluso, han sido capaces de detectar enfermedades como el cáncer y la malaria. Así que, en medio de una pandemia, el entrenamien-to de perros para detectar la Covid-19 se convirtió en una opción obvia, dijo Bjork-man. En la primera etapa del ensayo, los perros pudieron olfatear el virus en una per-sona asintomática, o a quien todavía no le aparecían los síntomas. Lo detectaron en una etapa más temprana que la prueba de PCR, la herramienta de diagnóstico más utilizada para el nuevo coronavirus, se entusiasma-ron los expertos.

HELSINKIPerros para detectarel olor del Covid-19

EMERGENZA CORONAVIRUS

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8 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020EMERGENZA CORONAVIRUS

Stella Kyriakides: "La situazionein Europa è molto preoccupante"

L’ALLARME LANCIATO DAL COMMISSARIO PER LA SALUTE UE

Il coronavirus e’una mi-naccia ancora molto forte in Europa. Lo stato di dif-fusione del virus e il nu-mero di contagiati desta gravi preoccupazioni ai vertici della commissione europea. "La situazione e’ anche peggiore del picco di marzo, e questo è molto pericoloso. Vuol dire che le misure di controllo adot-tate non sono state abba-stanza efficaci o non sono state applicate, o non sono state seguite come avreb-bero dovuto. Una valuta-zione del rischio pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) "ci mostra chiaramente che non possiamo abbassare la guardia", ha affermato il Commissario per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ."Siamo in un momento decisivo, e tutti devono agire con

decisione e utilizzare gli strumenti che abbiamo ", ha detto Kyriakides, sot-tolineando che" questa potrebbe essere la nostra ultima possibilità per evi-tare un ripetersi della pri-mavera scorsa ". Il distan-ziamento sociale, l'igiene e le maschere per il viso non sono sufficienti a ridurre o a controllare l'esposizione, secondo l'ECDC. Il centro "richiede interventi non farmaceutici, strategie di test, tracciamento dei con-tatti, misure di quarantena, adeguata comunicazione del rischio e misure di pro-tezione della salute menta-le", ha affermato la Com-missione. Il commissario Kyriakides ha aggiunto che

le precedenti raccomanda-zioni di luglio sulla lotta al COVID-19 sono più valide che mai. Gli Stati membri dovranno implementare immediatamente misure se vogliono evitare un nuovo blocco generale. Una pro-posta della Commissione per il coordinamento delle limitazioni ai viaggi è anco-ra in attesa di approvazione da parte del Consiglio. "Gli Stati membri ne stanno an-cora discutendo e devono fornire risultati più rapi-damente", ha dichiarato la commissaria rifiutandosi di commentare le ragioni del ritardo. "È anche re-sponsabilità di tutti man-tenere le necessarie misu-re di protezione personale

come l'allontanamento fi-sico, l'igiene delle mani e restare a casa quando ci si sente male", ha affermato il direttore dell'ECDC An-drea Ammon."La pande-mia è tutt'altro che finita e non dobbiamo abbassare la guardia", ha aggiunto Am-mon. Il direttore dell’ECDC ha lanciato l'allarme rife-rendosi ai dati nella valu-tazione del rischio effettua-ti dall’istituto che dirige. "Quello che stiamo facendo ora è raccomandare cosa è necessario fare per evitare un blocco. Come pacchetto, le misure avranno un im-patto ". La responsabilità dell'attuazione delle misu-re spetta ai paesi. Alcune misure come l'allontana-

mento sociale sono state messe in atto da sempre ed è la misura più sicura. Secondo i dati dell’ECDC l'aumento delle infezioni non colpisce tutti i paesi allo stesso modo.In molti di essi, l'aumento è legato all'aumento dei test e alla "trasmissione intensa" tra le persone di età compre-sa tra 15 e 49 anni con casi prevalentemente lievi o asintomatici, ma in alcu-ni di essi l'aumento delle infezioni colpisce princi-palmente gli individui più anziani "e di conseguenza un aumento percentuale di casi ospedalizzati e gravi ", ha detto l'agenzia sanitaria.La Spagna ha attualmente il più alto tasso di incidenza

da BruxellesMARGARETH PORPIGLIA

IL BELGIO È PASSATO DALLA PRIMA ALLA SECONDA CATEGORIA CRIPTOVALUTE

Ecco la lista dei paesi piú a rischio secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

In Europa servirà l’autorizzazione

L'ECDC ha suddiviso i paesi europei in gruppi di paesi con tendenze stabili, in cui il rischio di infezione è stimato essere bas-so, e paesi con "tendenze preoccupanti", che affrontano un rischio moderato di dif-fusione del Covid-19 nella popolazione e nel sistema sanitario . Il Belgio è ora passa-to dalla prima alla seconda categoria, che presenta un rischio elevato per le persone vulnerabili dato l'aumento del rischio di infezione e l'elevato impatto della malat-tia. Una sottocategoria dei paesi con ten-denze preoccupanti è quella in cui si sti-

ma che anche il rischio per la popolazione generale sia elevato, ad esempio a causa del tasso di occupazione negli ospedali e della misura in cui il personale sanitario viene messo ai propri limiti. "I migliora-menti che sono stati fatti nell'organizza-zione degli aiuti, delle cure e dell'assisten-za non sono ancora sufficienti per evitare malattie gravi e decessi in gran parte dei pazienti vulnerabili", riassume l'ECDC nel suo rapporto. Sette paesi - Bulgaria, Un-gheria, Croazia, Malta, Romania, Spagna e Repubblica ceca - rientrano attualmente in questa sottocategoria. L'ECDC ha sot-tolineato che la situazione epidemiologica sembra peggiorare nella maggior parte dei 20 paesi con tendenze preoccupanti, il che significa che molti di loro possono ef-fettivamente essere classificati nel gruppo di paesi in cui il rischio è più alto.Il centro basa la sua valutazione sull'andamento a 14 giorni del numero di infezioni tra le per-sone di età superiore ai 65 anni.

Arriva la prima proposta Ue per regolamentare le crip-tovalute, per proteggere gli investitori e preservare la stabilità finanziaria. Il regolamento messo a punto dal-la Commissione Ue "fornirà chiarezza legale e certez-za per chi emette e fornisce crypto-asset", affermano gli esperti da Bruxelles. Le nuove regole obbligheranno gli operatori ad ottenere autorizzazioni dalle autorità di uno Stato membro per poter fornire i propri servizi in tutta la Ue, e fissano una serie di "salvaguardie" come requisiti di capitale, custodia degli asset, supervisione, una procedura di reclamo per gli investitori e fissa i loro diritti verso chi li emette. Più stringenti i requisiti per chi emette quantità significative di 'stablecoin'.

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|| 9SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia EMERGENZA CORONAVIRUS

di 14 giorni nel blocco con 320 casi ogni 100.000 abi-tanti. È seguita da Repub-blica Ceca (229,4), Fran-cia (204,5), Lussemburgo (173,8) e Malta (140,6). Anche Belgio, Paesi Bassi, Ungheria e Austria hanno tassi che superano i 100 casi per 100.000 abitanti. Il direttore Ammon ha am-messo che l'uso delle ma-schere per il viso varia in base al paese e ha commen-tato che dovrebbero esse-re utilizzate ogni volta che non è stato possibile rispet-tare le distanze sociali. Per quanto riguarda la questio-ne della durata delle qua-rantene, ha rivelato che è in discussione presso l'ECDC. Per il momento, il periodo consigliato è di 14 giorni, ma alcuni paesi lo hanno abbreviato e combinato con ulteriori test. Interro-gato sul significato degli indicatori epidemiologici, il direttore ha affermato che il numero di nuovi casi di persone infette dipende dal numero di test che vie-ne effettuato. È necessario esaminare la percentuale di persone risultate positi-ve poiché un aumento della velocità indica un aumento della trasmissione ed è un

Il commissario per la salute Stella Kyriakides

chiaro segnale di allarme. Ammon fatto riferimento ad una tabella inserita nel rapporto presentato dall’i-stituto, che mostra i tassi di notifica dei casi e i tassi di test per 100.000 abitanti,

e la percentuale di persone risultate positive tra quel-le testate, per paese nella settimana 37 (7-13 settem-bre). La positività del test varia notevolmente da pae-se a paese, con il Belgio da

qualche parte all'estremità inferiore con un tasso del 3,1%.L'Europa è la terza re-gione più colpita al mondo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, con 5.320.422 casi confermati.

Ciò include 106.887 casi confermati in Belgio. Un appello ai paesi membri a correre ai ripari per evita-re una ondata di contagi e decessi peggiore di quella avvenuta a marzo 2020.

SECONDO IL PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE

Le Olimpiadi di Tokyo potrannosvolgersi anche senza il vaccino

I Giochi Olimpici di Tokyo possono svolgersi come previsto nell'estate del 2021, anche in assenza di un vaccino per il nuovo coronavirus, ha detto ieri il pre-sidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach in vista di un incontro di due giorni con gli organizzatori locali. Bach si sente incoraggiato dal numero crescente di competizioni sportive che ora si svolgono di nuovo nonostante il fatto che un vacci-no non sia ancora disponibile. “Vediamo anche che lo sport può essere organizzato in sicurezza, anche con le restrizioni in corso. Questo dovrebbe dare a tutti noi fiducia nella nostra preparazione per eventi futuri, inclusi i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ", ha sottoline-ato.Le Olimpiadi di Tokyo erano originariamente pre-viste dal 24 luglio al 9 agosto 2020, ma sono state po-sticipate di un anno a causa della crisi del coronavirus.

È QUANTO SOSTENGONO GLI ESPERTI AMERICANI DI HOUSTON

Coronavirus, la mutazione che (forse)aggira mascherine e lavaggio delle mani

Il coronavirus si è trasfor-mato. La variante "D614G" del COVID-19 sarebbe più contagiosa, in grado di "aggirare" la barriera del-le mascherine e il lavaggio delle mani. Il Coronavi-rus quindi può aver subito una mutazione. E’ quanto sostengono gli esperti di Houston, Stati Uniti, che da marzo hanno sequen-ziato i genomi del virus e registrato 5.085 sequenze.

LA MUTAZIONE AGGIRA LE MASCHERINE All’inizio della pandemia molti governi hanno esor-tato le persone a mantene-re il distanziamento socia-

le, lavare spesso le mani e indossare le mascherine.Ma il virologo David Mo-rens, del National Institute of Allergy and Infectious (NIAID), ha affermato che il virus è diventato più trasmissibile e potrebbe aggirare queste misure di prevenzione. Al Washin-gton Post ha spiegato che ciò "potrebbe avere impli-cazioni sulla possibilità di controllare il contagio".

LA MUTAZIONEDOMINANTE NEGLI USALo studio, che non ancora sottoposto a valutazione inter pares, ha rilevato che una delle mutazioni è la più dominante negli Stati Uniti e nell’area di Hou-

ston, Texas, rappresenta il 99,9% dei casi.La variante "D614G" ap-porta una piccola ma effi-cace modifica alla glicopro-

teina Spike, usata dal virus per penetrare nelle cellule.Gli esperti dell’University of Chicago e dell’Univer-sity of Texas Austin han-no affermato che il ceppo D614G sta ora distanzian-do i suoi "concorrenti".Hanno scoperto che le per-sone infettate da questo tipo di ceppo, nel tratto respiratorio superiore han-no maggiori cariche virali che consentono al virus di diffondersi in modo più efficace. Gli esperti tutta-via hanno aggiunto che ciò non significa sia più letale e puntualizzato che la gravi-tà della malattia è stretta-mente collegata a eventuali patologie pregresse dei pa-zienti.

di CATERINA GALLONI

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10 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020URUGUAY

SUSPENDERÁN CLASES PARA DESINFECCIÓN DE CENTROS

Montevideo: El lunes 28 no se dictarán clases presenciales en centros educativos

MONTEVIDEO (Uypress) - La Administración Nacional de Educación Pública (ANEP) dispu-so que el día lunes 28 de setiembre de 2020 no se dictarán clases presenciales en los centros edutcativos públicos y privados en los que ha-yan funcionado comisiones receptoras de vo-tos, con motivo de las Elecciones Departamen-tales y Municipales 2020. Asimismo, estableció

que las direcciones de los centros educativos deberán coordinar su apertura el día lunes 28 de setiembre a los efectos de la limpieza, des-infección y ventilación del local. En este senti-do, el Ministerio de Salud Pública recomienda la utilización de hipoclorito y alcohol etílico al 70%, a fin de garantizar las condiciones sanita-rias adecuadas de higiene del local.

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

(...) maggioritario nel Paese. Del resto, scusate si chiama opposizio-ne, mica per sport ma per un ruolo di contrasto netto della coalizione di governo e dell’esecutivo. Non è un caso che l’Inghilterra, patria dello Stato di diritto, agli inizi del 1800 inventò il governo ombra per incalzare e mettere nell’ango-lo quello in carica. Da noi invece misteriosamente l’opposizione sembra più un’anatra zoppa che un falco pellegrino e in fondo per-fino all’inizio del tentativo giallo-rosso la reazione ad una ipocrisia di governo senza precedenti fu de-bole e silente. Parliamoci chiaro: è vero che la Costituzione recita della necessità di avere i numeri in Parlamento per sostenere un esecutivo ma assieme a questo recita molto altro sull’armonia e la corrispondenza al sentimento elettorale popolare che è sovrano a prescindere, tanto è vero che il primo articolo parla di questo. Il centrodestra se avesse voluto avrebbe potuto fare molto di più persino quando dopo essersi in-sultati, offesi e dileggiati sempre e in modo pubblico, i giallorossi con una ipocrisia spudorata si pre-sentarono al Colle per dichiararsi pronti a guidare il Paese con capa-cità, unità ed armonia. Del resto, l’abbiamo scritto e ripetuto a parti invertite il centrosinistra avrebbe fatto fuoco e fiamme, avrebbe in-vocato quella parte della carta che richiama appunto all’armonia e alla sintonia col volere popolare, avrebbe cinto "d’assedio" il quiri-nale per invitarlo ad una più am-

pia riflessione. Tanto è vero che nella più assoluta autonomia di giudizio e persuasione, non è det-to che qualsiasi capo dello Stato in punta di Costituzione avrebbe con certezza dato il via ai giallorossi. Eppure così è stato, ma se questo non bastasse da allora ad ora e nonostante gli sberleffi e il mene-freghismo totale dei giallorossi nei confronti del centrodestra, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, sono apparsi quasi quasi compiacenti e disponibili anziché determinati a contrastare le scriteriatezze del Conte bis. Per-ché sia chiaro è vero che in emer-genza nazionale e sotto botta di un virus tanto misterioso quanto ma-ledetto l’unità è un valore benedet-to, ma se i provvedimenti sono il contrario del necessario, al limite del costituzionale, penalizzanti l’e-conomia reale, frutto di una scelta politica opportunista, a stare zitti o quasi è incomprensibile e inna-turale. Eppure in un anno abbia-mo assistito a un teatrino costante dentro forza Italia perché qualcu-no cosiddetto responsabile dava a pensare addirittura di voler soste-nere Conte, ad una sfida fra Salvi-ni e Meloni per il primato che li ha distratti dai fatti, a Berlusconi che a fasi alterne elogiava il Premier e le sue virtù, sic…. Come se non ba-stasse nonostante i pesci in faccia ricevuti dal centrodestra di fronte ad ogni suggerimento e richie-sta di partecipazione, alle accuse gravi in Parlamento del premier contro Salvini e Meloni, alle frasi insolenti di Nicola Zingaretti e dei

grillini, il centrodestra anziché re-agire è parso sopportare. Eppure se fosse toccato a noi, avremmo preso tutti i governatori di regione con al fianco i leader e avremmo fatto conferenze stampa in diret-ta quotidiana di ammonimento, protesta e diffida. Se fossimo stati Berlusconi avremmo fatto come fa La7, schierato giornali e televisio-ni, se fossimo stati Salvini avrem-mo fatto noi gli stati generali delle opposizioni in mondovisione an-ziché la passerella di villa pam-phili. Pensate per esempio oggi, all’indomani dell’approvazione del referendum che il centrodestra in modo scellerato ha appoggiato, se fosse toccato a noi, avremmo chiesto un incontro immediato al capo dello Stato assieme ai 15 governatori, ripetiamo 15 gover-natori su 20, per farci spiegare la ragione per la quale ancora non si voti. Adesso si dirà la solita storia della maggioranza parlamenta-re, eppure abbiamo spiegato che la carta non parli solo di quello, ma a parte ciò, c’è da capire come un Parlamento depotenziato dal referendum, perché se è vero che sulla legittimità Nulla quaestio è pur vero che il sì abbia decretato la fine numerica della composizio-ne, possa continuare a guidare la nazione. Ma se questo non bastas-se c’è da capire come sia possibile escludere da tutto una opposizio-ne che nel Paese è maggioranza chiara, perché non scherziamo 15 Regioni su 20 mica è una storiella, pensate se a parti invertite fosse stato il centrosinistra ad averle in mano, che avrebbe inscenato. In quale democrazia occidentale, un

Parlamento condannato alla mor-te numerica per modifica costitu-zionale, con una maggioranza che nel Paese è minoranza netta, con le regioni per tre quarti in mano alle opposizioni, con un governo che al senato è appeso al filo, non si tornerebbe subito al voto so-prattutto in vista di decisioni vitali per il futuro della nazione? Perché sia chiaro il Recovery fund, il Mes, il Next, una manovra finanziaria che dovrà essere leggendaria, l’e-lezione del nuovo presidente, sono mica cosa di ordinaria ammini-strazione che possa essere ratifi-cata sul filo del voto al senato, da una maggioranza che in realtà non esiste più, da un Parlamento che così come è sarà l’ultimo del-la nostra storia perché la Costi-tuzione è cambiata. Ecco perché diciamo se ci fosse una vera op-posizione, se il centrodestra fosse veramente compatto, se il leader fosse cosciente di avere tre quarti delle regioni, la maggioranza de-gli elettori, la responsabilità del futuro, farebbe il muso duro, per-ché le decisioni di oggi ricadranno anche sulle spalle dei cittadini che chiaramente si sono espressi a fa-vore del centrodestra. Purtroppo però del senno di poi sono piene le fosse, quelle stesse fosse che con una uscita insolente e gravissima quel genio di Zingaretti avreb-be definito piene se al governo a gestire il Covid ci fosse stato il centrodestra, a testimonianza di come gli eredi di Palmiro Togliat-ti, Pci-Pds-Ds-Pd intendano l’al-ternanza e la democrazia, dite la vostra che ho detto la mia.

ALFREDO MOSCA

Se ci fosse una vera opposizione

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|| 11SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia URUGUAY

É IMPRESSO L’ELENCO DELLE CITTÀ DEL MONDO DOVE È PRESENTE UN "FOGOLÂR FURLAN"

C’è anche Montevideo sullaseconda maglia dell’Udinesededicata ai suoi tifosi nel mondo

C’è anche Montevideo nel lungo elenco di città pre-senti sulla nuova maglia dell’Udinese dedicata ai tifosi sparsi nel mondo: si tratta di un omaggio a tutti i Fogolâr Furlan, le associa-zioni che sono il simbolo dei friulani emigrati all’e-stero."L’orgoglio friulano e l’es-sere una comunità presen-te in moltissimi luoghi del nostro pianeta è ben rap-presentato sulla nuova ma-glia Away" si legge nel co-municato di presentazione attraverso il quale è stata presentata la nuova divisa da trasferta -unica nel suo genere tra le squadre di se-rie A-dei bianconeri in to-nalità azzurra. Una maglia "ricca di rife-rimenti storici" come di-mostrano i diversi dettagli grafici presenti: c’è innan-zitutto la banda diagonale dorata con i nomi delle città del mondo dove è presente un Fogolâr Furlan, poi l’a-quila della bandiera del Friuli nella parte più in bas-so e infine l’anno 1077 sulla manica destra che si riferi-sce all’istituzione della "Pa-trie dal Friûl". Sul retro c’è un’etichetta a bande bian-conere sulla quale appare lo stemma della squadra e la scritta "i primi bianco-neri d’Italia", mentre nel retrocollo, in giallo, è stam-pato il motto "Alè Udin"."A nome di tutti i friula-ni un profondo grazie" ha affermato il presidente dell’Ente Friuli nel Mon-do Loris Basso accompa-gnando la presentazione. "Una grande opportunità per consolidare l’identità friulana nel mondo. Un’oc-casione per far rivivere i sa-pori, i profumi, le tradizioni della nostra terra, come i suoi colori: azzurro ed oro, oltre che bianconero. Gra-

zie a questa iniziativa, sarà un’ulteriore occasione, per chi da tempo ha lasciato le sue radici, coinvolgere le nuove generazioni. Per chi ha lasciato in tutto il mon-do una traccia indelebile di lealtà e di stima, che noi oggi, assieme all’Udine-se Calcio ricordiamo con gratitudine. E nei Fogolârs Furlans a gran voce si can-terà: Fuarce Udin!" .Un grido che arriva forte anche dall’Uruguay dove è presente da più di 75 anni la Famèe Furlane di Montevi-deo, uno dei gruppi storici dell’emigrazione friulana in Sud America, che ha ac-colto la notizia con grande soddisfazione come spiega a Gente d’Italia il presiden-te Bernardo Zannier: "Con tanta emozione e orgoglio abbiamo trovato in quella maglietta il nome di Mon-tevideo. Quelli lì rappresen-tati siamo noi e sebbene sia una scritta piccola quando vedremo la prossima par-tita dell’Udinese con quella maglietta in televisione, ci vedremo rappresentati nel

Loris Basso, ente Friuli nel Mondo

Dove appare Montevideo

petto dei giocatori"."Da tempo" -ha racconta-to il direttore generale di Udinese Calcio Franco Col-lavino- "stavamo ideando un’iniziativa che potesse coinvolgere tutti i Fogolârs Furlans presenti nei 5 con-tinenti con l’obbiettivo di rafforzare sempre più il legame storico e naturale dei friulani con l’Udinese Calcio sin dal 1896. Sen-tiamo, da sempre, la re-sponsabilità e l’orgoglio di essere alfieri della nostra terra globalmente e questa maglia è stata, proprio per questo motivo, fortemente voluta e assume ancor più significato in un anno come questo". "Esser parte" -ha proseguito Collavino- "con la mente e il cuore, di una comunità è un orgoglio, lo stesso dimostrato da chi rappresenta nel mondo la nostra Patria del Friu-li. Oggi, come Udinese, ne diamo, con questa ma-glia fortemente evocativa, un’ulteriore prova".L’iniziativa del club bianco-nero è stata accompagnata anche dal supporto del-la Regione Friuli Venezia Giulia attraverso le parole dell’assessore al Turismo e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini: "L’U-dinese Calcio è un veicolo di promozione di tutta la nostra regione e con que-sta operazione dimostra ancora una volta il suo at-taccamento e affetto nei confronti del territorio. Ora più che mai è fondamen-tale fare rete e unirsi per valorizzare e dare visibilità alle nostre attrazioni turi-stiche".

di MATTEO FORCINITI

L'INIZIATIVA

Sorteggio per i tifosi all’estero

I tifosi bianconeri residenti all’estero possono parte-cipare a un sorteggio per vincere 10 maglie “Away” 2020/21 e 1 “Viaggio+Soggiorno” di una settimana per due persone in Friuli Venezia Giulia, offerto da PromoTurismoFVG, partner istituzionale del club.Per partecipare al sorteggio basta iscriversi al sito https://udinese.unmondodipassione.it/

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12 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020MEDICINA

Uruguay e Sud AmericaPubblicità ed abbonamenti:Tariffe di abbonamento: Un anno usd $ 300,00 sei mesi usd $ 165,00 (più spese postali). In Europa Euro 400,00 (più spese postali). Sostenitori un anno $ 5000,00. Una copia usd $ 1,25. Arretrati il doppio Porps International Inc. Impresa no-pro-fit “Contributi incassati nel 2019: Euro 903990,60. Indicazione resa ai sensi della lettera f ) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.

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Ecco la nuova mappa del cuore,cellula per cellula

NE SONO STATE ANALIZZATE QUASI MEZZO MILIONE

Una nuova mappa cellulare e molecolare dettagliata del cuore umano potrebbe get-tare nuova luce sul funziona-mento di questo particolare organo e delle malattie car-diovascolari, consentendo analisi di precisione e poten-zialmente lo sviluppo di te-rapie specifiche. Pubblicato sulla rivista Nature, lo studio è stato condotto dagli esperti della Harvard Medical Scho-ol, del Brigham and Women's Hospital, del Wellcome San-ger Institute, del Max Del-bruck Center for Molecular Medicine (MDC) in Germa-nia, e dell'Imperial College di Londra, che hanno analizzato quasi mezzo milione di cellu-le per realizzare il più vasto atlante del cuore umano, un progetto che mostra l'enorme diversità tra le unità cellulari e rivela le cellule del muscolo cardiaco, quelle immunitarie e protettive, differenziando l'intricata rete di vasi sangui-gni."Il nostro modello - spiega Christine Seidman, docente di Medicina presso il Blava-tnik Institute della Harvard Medical School - prevede an-che il modo in cui le cellule comunicano per mantenere

la salute cardiaca". Il proget-to, che fa parte dell'iniziati-va Human Cell Atlas, volta a mappare le cellule del corpo umano, potrebbe consentire una migliore comprensione delle malattie cardiache e gui-dare lo sviluppo di trattamen-ti altamente personalizzati, ponendo le basi per terapie di medicina rigenerativa."Nel corso della vita - con-tinua la scienziata - il cuore umano è responsabile media-mente di più di due miliardi di battiti, che forniscono os-sigeno e sostanze nutritive a cellule, tessuti e organi, e allo stesso tempo coadiuva-no la rimozione di anidride carbonica e dei prodotti di scarto. Sono più di 100mila i battiti di cui il nostro cuore e' responsabile ogni giorno e ognuno richiede una sincro-nizzazione complessa tra va-rie cellule nelle camere".L'esperta aggiunge che se si verificano problemi nella co-ordinazione, possono insor-gere malattie cardiovascolari, la principale causa di decesso in tutto il mondo, responsa-bile della morte di 17,9 mi-lioni di individui ogni anno. "Dettagliare i processi mole-colari all'interno delle cellu-

le di un cuore sano - osserva Daniel Reichart, ricercatore in genetica presso la Har-vard Medical School - è fon-damentale per approfondire la conoscenza delle malattie cardiache ed eventualmente sviluppare trattamenti speci-fici per le singole patologie".Il team ha studiato qua-si 500mila singole cellule e nuclei cellulari di sei diverse regioni del cuore ottenuti da 14 donatori i cui organi non erano adatti al trapianto. Uti-lizzando una combinazione di metodologie, i ricercatori hanno determinato i geni at-tivati e disattivati in ogni cel-lula. "I nostri risultati - prose-gue il ricercatore - mostrano importanti differenze nelle varie aree dell'organo cardia-co. Abbiamo anche osservato che ogni camera possiede sot-toinsiemi specifici di cellule, il che indica diverse origini

Analizzate quasi mezzo milione di cellule

dello sviluppo e suggerisce che queste cellule risponde-rebbero in modo diverso ai trattamenti". Gli autori sot-tolineano che questo lavoro potrebbe condurre verso una nuova e più profonda com-prensione dell'organo cardia-co, raggiungendo un livello precedentemente inaspetta-to. "Grazie alla conoscenza che riguarda le differenze a li-vello cellulare - afferma Nor-bert Hubner, co-autore e do-cente presso il Max Delbruck Center per la medicina mo-lecolare - possiamo prendere in considerazione altri fattori, come l'età, l'esercizio fisico, le malattie, e raggiungere una consapevolezza profonda ver-so la medicina di precisione. Questo studio mostra il po-tere della genomica unicel-lulare e della collaborazione internazionale". Gli scienziati hanno anche esaminato i vasi sanguigni che attraversano il cuore con dettagli senza pre-cedenti, osservando il modo in cui le cellule nelle vene e nelle arterie si adattano alle diverse pressioni e posizioni. "L'impegno internazionale - commenta Michela Noseda dell'Imperial College di Lon-dra - fornisce un insieme di informazioni inestimabili: abbiamo mappato le cellule cardiache che possono essere potenzialmente infettate da SARS-CoV-2 e abbiamo sco-perto che anche le cellule spe-cializzate dei piccoli vasi san-guigni sono bersagli virali".

RICORDA LA FAMOSA SCENA DELLA PREDICA AGLI UCCELLI

San Francesco tra le nuvole di Assisi... la foto che impazza sul webL'immagine di un San Francesco tra le nuvo-le di Assisi che sembra parlare con gli uccel-li sta impazzando sul web. La foto - rende noto la Sala Stampa del Sacro Convento - pubblicata nelle pagine ufficiali di Instagram e Facebook di "San Francesco d'Assisi", sta riscuotendo un grande successo in termini di like, condivisioni, commenti e visualizza-zioni. L'immagine di Christopher Wentwor-th, scattata ad Assisi, dove il fotografo ame-

ricano risiede, ritrae una nuvola che ricorda la famosa scena della Predica agli uccelli di San Francesco dipinta da Giotto nella Basi-lica Superiore.

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|| 13SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia ATTUALITÀ

SCANDALO IN VATICANO: BONIFICI, SOCIETÀ DI FAMIGLIA E SOLDI SPARITI

Il metodo truffaldino del cardinale Becciu, licenziato dal Papa, giravaal fratello i milioni della beneficenza

Scandalo alla Santa Sede. Il primo non è, non sarà nep-pure l’ultimo. In Vaticano come in qualsiasi altro posto della terra, anche a casa del Papa il licenziamento è pos-sibile. In nome del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo, questa volta la deci-sione choc riguarda il cardi-nale Giovanni Angelo Bec-ciu. Sardo della provincia di Sassari, settantadue anni, decade immediatamente dalla guida della Congrega-zione dei Santi e diritti della Porpora. Deve lasciare an-che il conclave. Papa Francesco ha rimosso il potente cardinale deposi-tario di tutti i segreti della Santa Sede. Cresciuto alla scuola diplomatica, orga-nizzatore di storici viaggi papali, il cardinale Giovanni Angelo Becciu è stato anche il sostituto della segreteria di Stato. Si sarebbe mac-chiato di una colpa definita grave all’interno della Santa Sede: dava i soldi dell’Obolo al fratello. La decisione di licenziarlo è sopravvenuta dopo settimane di serrati confronti. Il Papa ha as-sunto la decisione sofferta e insieme clamorosa dopo l’ultima udienza, particolar-mente agitata. I retroscena sono rivelati nel numero del settimanale l’Espresso, oggi in edicola. E pensare che Papa Francesco si è sempre fidato ciecamente del suo primo collaboratore. Il Pontefice e il cardinale licenziato si confrontava-no spesso. La notizia della rinuncia è stata resa nota da un bollettino della sala stampa del Vaticano. Voci interne attribuiscono la de-cisione papale alla conclu-sione dell’inchiesta sull’im-mobile di Londra, costato al Vaticano 300 milioni di euro, a dispetto del valo-re effettivo indubbiamente inferiore. Il conto banca-rio con il quale sono state disposte le operazioni che hanno portato all’acquisi-

zione dell’immobile (e alla perdita di cospicue somme di denaro) era gestito dalla segreteria di Stato Vatica-no. In particolare dal sosti-tuto dell’epoca, il cardinale Becciu. Il conto, in buona sostanza, non era soggetto a controllori esterni. Vi con-fluivano fondi provenienti dall’Obolo di San Pietro e da altri enti. Il bubbone è esploso quando il Papa ha chiesto totale trasparenza sulle entrate e sulle uscite vaticane. E solo allora ha po-tuto conoscere il contenuto, valutare ogni movimento e procedere quindi all’indagi-ne. Scrive l’Espresso, a fir-ma di Massimiliano Coccia "l’allora sostituto avrebbe dirottato denaro della Cei e dell’Obolo di San Pietro verso la cooperativa di suo fratello in Sardegna". Le indagini ordinate dal Papa hanno portato al clamoroso risultato. La storia della se-greteria di Stato ha presen-tato momenti sconcertanti anche in passato. Anni fa il cardinale George Pell, capo della segreteria, provò ad

avocare al suo dicastero tut-te le operazioni finanziarie degli enti vaticani. Andrò però a sbattere contro un muro. Il revisore dei conti dell’epoca, Libero Milone, fu costretto a dimettersi per resistenze nella vecchia curia. Pell fu costretto a la-sciare l’Italia per le accuse di pedofilia che gli scaricò ad-dosso l’Australia. Ma fu pro-prio il suo allontanamento a permettere alla segreteria di Stato di affossare le riforme proposte dal porporato au-straliano. I soldi continua-rono a essere gestiti autono-mamente.Il cardinale Becciu, lo scor-so febbraio, si era difeso in questa precisa maniera. "Non ho utilizzato i soldi dei poveri o l’Obolo di San Pietro per fare speculazio-ni. Non abbiamo utilizzato quei soldi: abbiamo acceso un mutuo, lasciando i fondi com’erano". Accettate da Papa France-sco, le dimissioni del car-dinale sembrano dire altro. Lo scandalo dell’immobile di Londra, in Sloane Road,

costrinse cinque persone a lasciare i loro incarichi in segreteria di Stato e nell’Au-torità d’Informazione Fi-nanziaria. Nel 2016 monsi-gnore Lucio Vallejo Balda, a capo di Cosea, ammise di aver passato alcuni docu-menti a giornalisti. Il pro-cesso interno scagionò però gli imputati. La caduta di Becciu presenta i connotati dell’accadimen-to clamoroso. Qui si parla del prefetto della Causa dei Santi, per anni primo colla-boratore del Papa. Lui non è solo l’uomo del palazzo di Londra, all’interno del Vati-cano. Dove i problemi sono apparsi enormi alla vista di chiunque, al di fuori della Santa Sede, quando sono di-ventati noti i documenti re-lativi alle magagne poste in essere dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato e braccio destro del Papa. Becciu ha sempre goduto fama di saper individuare le falle e i punti di uscita, i responsabili delle trame e i protagonisti coinvolti. Que-sta è rimasto vittima del suo

sapere sui segreti della San-ta Sede.Il metodo seguito dal cardi-nale Angelo Becciu è stato ricostruito da L’Espresso. Bonifici a società di fami-glia e milioni spariti nell’of-fshore. Una montagna di soldi affiora dalle carte del-lo scandalo. Un fratello del cardinale, titolare di una ditta di falegnameria, avreb-be arredato e ammodernato numerose chiese in Angola e a Cuba. Quando non c’e-ra nessun tipo di controllo sugli appalti. Un altro caso riguarda la società Angel’s srl. Il fratello del cardinale, Mario Becciu, ordinario di psicologia presso l’universi-tà Salesiani di Roma, è socio di maggioranza al novanta-cinque per cento della so-cietà. Ha utilizzato la solida-rietà per installare sistemi automatici e prodotti per il settore degli hotel, impian-tistica professionale per bir-ra e bevande alla spina. Così come la cooperativa Spes di Tonino Becciu, che ha pro-dotto e imbottigliato la Birra Pollicina, attualmente non in commercio. Gli enti ecclesiastici veniva-no indirizzati ad acquistare i prodotti della Angels’s. Le sollecitazioni arrivavano direttamente dal cardinale Becciu o da persone a lui vi-cine. Un sistema collaudato in cui i conflitti d’interesse erano all’ordine del giorno. Quelli del cardinale e della sua famiglia. Un mecca-nismo che ha prodotto un buco di 454 milioni di euro. Fino a quando Papa France-sco ha chiesto e ottenuto de-finitiva chiarezza. In nome del cardinale e dei suoi fra-telli.

di FRANCO ESPOSITO

La storia del Palazzo londi-nese travolge il capo dicastero delle Cause dei Santi, che lascia l'incarico e ri-nuncia al cardi-nalato, non sarà in Conclave. C'è un solo prece-dente nella sto-ria bimillenaria della Chiesa cattolica

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14 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020CALCIO

Nel caso Suarez, la Juven-tus non è colpevole. An-che se voleva acquistare il giocatore. Anche se per farlo aveva la necessità che diventasse italiano e, dunque, che superasse l’esame di lingua di livello B1. Anche se un avvocato dello studio che assiste la società bianconera, quel-lo di Luigi Chiappero, ha chiamato l’Università per stranieri di Perugia, spie-gando che in futuro avreb-bero usufruito di quella facoltà per altri calciatori. Anche se, in seguito a que-sta telefonata (intercetta-ta), i vertici dell’ateneo si sono attivati spianando la strada all’uruguaiano benché l’italiano non lo conosca affatto. Eppure la Juventus non è colpevole e - per il momento, come

ha detto il colonnello Sar-ri - nemmeno indagata. Lo diciamo senza ironia e con assoluta serietà, perché le leggi meritano rispetto e la presunzione di innocenza è un elemento cardine del nostro ordinamento giudi-ziario.C’è però una condanna che non viene decisa dai magistrati e nemmeno dai giudici: è quella che arriva dalla violazione del sentire comune, del senso di equi-tà, del rispetto delle regole morali. Questa condanna non la si riceve nelle aule dei tribunali, ma guardan-dosi attorno, respirando l’indignazione della gente, vivendo la rabbia di chi non gode di privilegi ma lotta perché gli venga ri-conosciuto ciò che gli spet-ta. Ebbene, la Juventus di questo è già colpevole.L’immagine della Juven-

tus che emerge dal caso Suarez è quella di una società innocente e arro-gante, senza colpe e senza limiti. Leggete la lettera che l’avvocato Maria Tur-co ha scritto per spiegare la sua telefonata a Simone Olivieri, direttore generale dell’Università di Peru-gia. Non è un chiarimen-to, non è una spiegazione: è un atto di presunzione, perché include il convinci-mento che gli interlocutori siano incapaci di capire. Come può, in una pagina e mezzo, evitare di citare la Juventus, che è parte in causa e alla quale fa più volte riferimento diretto e indiretto, e che per di più è assistita dallo studio Chiappero da tempo im-memorabile? E come può - ma questa è quasi comica - sostenere che la società "aveva poi esplicitamente

cambiato obiettivi di mer-cato"? Maria Turco è un avvocato o un agente di calciatori? Dov’è una di-chiarazione ufficiale di un dirigente della Juventus in merito all’abbandono della pista Suarez? Come

può questa signora cono-scere le mosse di merca-to del club bianconero se nemmeno lo cita nella sua lettera?Sarebbe una comica, ap-punto. Se non fosse uno schifo...

di STEFANO AGRESTI

NUOVI COLPI DI SCENA

E spunta il nome di Fabio Paratici...La vicenda Suarez sta con-tinuando ad infittirsi di nuovi colpi di scena. L’ulti-mo è il nome di Fabio Pa-ratici, dirigente della Juve. Nella vicenda dell’"esame farsa" di italiano – come dicono i pm di Perugia – sostenuto da Suarez per ottenere la cittadinanza, sarebbe spuntato il nome del dirigente bianconero Fabio Paratici. Nome che sarebbe emerso in alcune delle intercettazioni telefo-niche. Nei vari colloqui tra i dirigenti e i docenti della Università per gli stranieri di Perugia, uno degli inter-cettati in maniera euforica avrebbe anche detto: "Lui è più importante di Matta-rella", riferendosi a Para-tici. Si tratterebbe solo di citazioni in modo generico

durante le intercettazioni.La Juventus e Paratici in-fatti non sono inseriti nel registro degli indagati.Il nome di Paratici l’avreb-be fatto un dirigente dell’a-teneo parlando con una persona contattata dalla Juve per far svolgere l’esa-me a Suarez."La Juventus ha una certa fretta", questa una delle frasi registrate durante le intercettazioni telefoniche. I pm guidati dal procurato-re Raffele Cantone stanno cercando di far chiarezza per capire le varie respon-sabilità."Tu sai che io ho buoni

rapporti con la dirigenza della Juve", le parole del rettore dell’università, non indagato, in una telefonata con il dirigente, che risulta invece accusato di corru-zione, falso e violazione di segreto."Dobbiamo aiutare il no-stro centravanti", sono queste le frasi che hanno fatto fatto scattare l’inchie-sta in quanto l’esame sa-rebbe stato indirizzato per permettere a Suarez di ot-tenere la cittadinanza per legarsi alla Juventus.In un’altra intercettazio-ne, c’è chi si lascia andare ad un tifo da stadio: "Con Fabio Paratici

lui vinciamo la Champions League".

ESAME ANTICIPATO, COSA NON TORNAInfine c’è un’altra cosa che non torna, ovvero la data dell’esame.Il test d’italiano di Suarez infatti si sarebbe dovuto sostenere il 22 settembre anticipato in via straordi-naria a giovedì 17 settem-bre.Anticipato con il pretesto di "esigenze logistiche e di sicurezza legate all’occupa-zione delle aule", un altro falso che è stato contestato all’ateneo umbro.

Juventus innocente...ma sempre arrogante

NEL CASO LUIS SUAREZ, LA JUVENTUS NON È COLPEVOLE ANCHE SE...

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|| 15SABATO 26 SETTEMBRE 2020 || La Gente d’Italia CALCIO

Il Prof. Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell'A-teneo umbro , attraverso una nota ufficiale, ha vo-luto fare chiarezza sui con-tatti con la Juventus e con il ds Fabio Paratici. "Il mio ruolo nella vicen-da si è limitato a mettere in contatto il club calci-stico con l’Università per stranieri di Perugia. Sono stato contattato da un co-noscente, attualmente impegnato nell’entourage della Juventus, per sapere se presso l’Università de-gli Studi di Perugia fosse possibile sostenere l’esa-me per la certificazione di conoscenza della lingua italiana. Ho comunicato all’interlocutore che pres-so il nostro Ateneo non è disponibile questo tipo di servizio e che, probabil-mente, faceva confusione tra il noi e l’Università per stranieri. Sia per ragioni di cortesia istituzionale, sia per il beneficio che la Città

e il territorio ne avrebbero presumibilmente potuto trarre, ho provveduto a mettere in contatto l’in-terlocutore con la Gover-nance dell’Università per stranieri. Tengo inoltre a precisare che in nessuna

occasione ho subito od operato alcuna sollecita-zione, esplicita o implicita, che potesse lasciare inten-dere qualcosa di diverso rispetto alle semplici in-formazioni oggetto della conversazione. Il mio ruo-

lo nella vicenda si è quindi esaurito nelle brevi inter-locuzioni necessarie allo scopo. Specifico che l’uni-ca volta in cui sono entrato in contatto con il Dott. Pa-ratici è stata in occasione di una garbata telefonata di cortesia, ricevuta alcuni giorni dopo l’esame, con la quale lo stesso voleva co-municarmi che l’entoura-ge del calciatore era molto soddisfatto per l’accoglien-za ricevuta presso l’Uni-versità per stranieri.Inoltre, è mio dovere chia-rire – anche a causa della confusione creatasi nella diffusione della notizia - che l’Università degli Studi di Perugia e l’Università italiana per stranieri di Pe-rugia sono due istituzioni accademiche totalmen-te autonome e distinte e che la prima non ha avuto alcun ruolo nella vicen-da che sta occupando in questi giorni gli organi di stampa".

SITUAZIONE DA DECIFRARE

Cosa rischia la Juve?La norma del Codice di Giustizia sportiva da pren-dere in esame è quella re-lativa al Comma 7 Articolo 32 su Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari la quale sancisce che: "La violazione delle norme federali in materia di tes-seramenti, compiuta me-diante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le so-cietà – si legge – nonché i loro dirigenti, tesserati, soci e non soci di cui all'art. 2, comma 2, che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consenta-no che altri compiano atti volti ad ottenere attesta-zioni o documenti di citta-dinanza falsi o comunque

Il professore Maurizio Oliviero,

alterati al fine di eludere le norme in materia di ingres-so in Italia e di tesseramen-to di calciatori extracomu-nitari, ne sono responsabili applicandosi le sanzioni di cui ai successivi commi 8 e 9. Alle stesse sanzioni sog-giacciono le società, i diri-genti e i tesserati qualora alle competizioni sportive partecipino calciatori sotto falso nome o che comun-que non abbiano titolo per prendervi parte".Di fatto la Juventus rischia da una semplice ammen-da fino alla penalizzazione in classifica passando per il divieto di tesseramen-

to di calciatori fino ad un massimo di due periodi di trasferimento. Ma il caso diventa più spinoso per-ché ad essere coinvolta è il legale Maria Turco che di fatto non è tesserata con la Juventus. Solo se davanti al procuratore amettesse che l'incarico le è stato dato di-rettamente da un dirigente bianconero la Juve rischie-rebbe il coinvolgimento. E in questo caso la sanzione più probabile è una multa molto salata. E Suarez? Non essendo un tesserato della Figc, su di lui la Procura Federale non ha giurisdizione.

Oliviero: "Questa é la veritá"IL RETTORE DELL'UNIVERSITÁ

La dirigenza della Juven-tus si mosse per far soste-nere e superare in tempi record l’esame di italiano al calciatore uruguaiano Luis Suarez all’Università per gli stranieri di Perugia

CANTONE: "SONO INDIGNATO..."

La Procura ferma l'indagine per "violazione del segreto"

Il procuratore capo ha spiegato che la decisio-ne è legata a quelle che vengono ritenute ripetu-te violazioni del segreto istruttorio e ha deciso l'apertura di un fascicolo per accertare eventuali responsabilità…cantone é stato molto attento in questi giorni a scorag-giare letture affrettate fino al punto di diramare un comunicato a perqui-sizioni in corso proprio per evitare un caos di inter-pretazioni in svariate direzioni. Di certo c’è il dato di quello che a suo giudizio si può considerare un “esame farsa”.

Raffaele Cantone

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16 || La Gente d’Italia || SABATO 26 SETTEMBRE 2020CALCIO

ha fatto un mercato da copertina. In avanti dovrebbe essere subito tri-dente Caprari-Lapadula-Insigne. In mezzo Hetemaj e Dabo si giocano una maglia. Out Viola e Barba infor-tunati.

INTER-FIORENTINAStasera, ore 20.45

Inter: la squalifica di De Vrij per-metterà a Kolarov di giocare dal 1' nei tre dietro insieme a D'Ambrosio (in pole su Skriniar) e Bastoni. In media-na ballottaggio Gagliardini-Brozovic, con il primo favorito, ed Eriksen (fa-vorito su Sensi) trequartista. A destra debutta Hakimi, a sinistra c'è Perisic, in ballottaggio con Young. Davanti ovviamente Lukaku e Lautaro. Solo panchina per Vidal: il cileno ieri non si è allenato per risolvere alcune for-malità burocratiche.Fiorentina: Pezzella dovrebbe ri-prendersi il posto a svantaggio di Ceccherini, mentre dovrebbe esse-re Bonaventura a fare posto per il debutto di Amrabat. Chiesa e l'ex Biraghi gli esterni. Da centravanti Kouamé con Ribery di spalla.

SPEZIA-SASSUOLODomenica, ore 12.30

Spezia: difficile sbilanciarsi adesso sull'undici di Italiano visti i numerosi giocatori acquistati nelle ultime ore. Le certezze saranno Zoet in porta e Galabinov in attacco. Agudelo po-trebbe agire nel tridente d'attacco, dove cerca subito una maglia Farias.Sassuolo: con Boga sempre alle prese col Covid, Haraslin dovrebbe avere un'altra occasione dal 1' accan-to ai titolarissimi Djuricic, Berardi e Caputo. Cambiano i terzini: Muldur e Kyriakopoulos dovrebbero scalzare Toljan e Rogerio.

NAPOLI-GENOADomenica, ore 15

Napoli: difficile lasciare fuori l'O-simhen visto a Parma, Gattuso gio-cherà con il 4-3-3 e il nigeriano punta centrale: Lozano e Insigne agiranno ai lati del nuovo centravanti. In mez-zo spazio a Demme dal 1'.

Oggi seconda giornata di Serie A. Per sei squadre (Atalanta, Benevento, In-ter, Lazio, Spezia e Udinese) si trat-terà dell'esordio, e la prima giornata sarà recuperata, per loro, mercoledì prossimo. Queste le ultime dai cam-pi.

TORINO-ATALANTA Oggi, ore 15

Torino: Giampaolo dovrebbe insi-stere con Berenguer alle spalle del-le punte Zaza e Belotti. A sinistra, con Rodriguez ancora indisponibile, aperto il ballottaggio tra Ansaldi e Murru (favorito il secondo). In mez-zo Lukic. Atalanta: Ilicic starà fuori ancora per settimane e Miranchuk è indi-sponibile: probabile che Malinovskyi completi il tridente con Zapata (in vantaggio su Muriel) e il Papu Go-mez. In difesa è squalificato Djimsi-ti, così come il neoacquisto Romero, spazio dunque a Caldara, ma occhio anche a Sutalo al posto di Palomino. In porta c'è Sportiello.

CAGLIARI-LAZIOOggi, ore 18

Cagliari: Di Francesco pare pronto a lanciare i giovani Zappa e Sottil dal 1'. Klavan non sta benissimo, pronto Pisacane in difesa. Per il resto, con-fermata l'impalcatura vista con il Sassuolo.Lazio: Inzaghi dovrebbe ripartire dalla stessa formazione dell'anno scorso. In difesa Patric per l'acciacca-to Luiz Felipe, Marusic a sinistra più del nuovo acquisto Fares. Con Muriqi fuori, Correa favorito su Caicedo ac-canto a Immobile.

SAMP-BENEVENTOOggi, ore 18

Samp: Yoshida contende la maglia da titolare a Tonelli in difesa. Ranie-ri dovrebbe tornare al modulo a due punte: con Gabbiadini out, scontato che Bonazzoli affianchi Quagliarella. Rispetto alla partita con la Juve, re-sterebbe così fuori Leris.Benevento: molta curiosità per ve-dere all'opera la neopromossa che

Genoa: Criscito dovrebbe partire dalla panchina, spazio a Zappacosta a sinistra. Zajc, Badelj e Lerager il trio in mezzo, Schone rischia un'altra panchina per scelta tecnica. Accanto a Destro pronta la staffetta Pandev favorito su Pjaca.

VERONA-UDINESE Domenica, ore 15Verona: con Empereur e Magna-ni fuori, il baby Lovato, che ha fatto bene da subentrante con la Roma, sarà lanciato dal 1' in difesa. Benassi, Zaccagni e Di Carmine dovrebbero essere le altre novità nell'undici di partenza, mentre Lazovic è ancora fermo ai box. In panchina anche l'ul-timo arrivato Colley dall'Atalanta. Udinese: Gotti attende buone no-tizie dal fronte Nuytinck: la presen-za del centrale olandese è ancora in dubbio, ma c'è un po' più di ottimi-smo rispetto a qualche giorno fa. De Maio è pronto comunque. Sicuro as-sente Larsen, rilevato da Ter Avest sull'out di destra. La sorpresa in mez-zo al campo dovrebbe essere il giova-ne Coulibaly, viste le indisponibilità di Jajalo e Mandragora. In attacco Lasagna-Okaka.

CROTONE-MILANDomenica, ore 18

Crotone: pesanti per Stroppa le assenze di Benali e Riviere, quest'ul-timo infortunatosi alla prima a Ma-rassi. Davanti Messias con Simy. Sul-le fasce possibile l'impiego di Rispoli con Molina spostato a sinistra. Milan: formazione in divenire, vista l'ombra del coronavirus a Milanello. Di sicuro non ci sarà Ibrahimovic: probabile la soluzione Rebic centra-vanti, ma se Pioli lanciasse Colombo anche in campionato? Nel caso il cro-ato resterebbe in fascia, altrimenti spazio a uno tra Saelemaekers e Diaz a sinistra.

ROMA-JUVENTUSDomenica, ore 20.45

Roma: che si fa con Dzeko? Questo il principale dilemma di Fonseca, ma il bosniaco potrebbe tornare visto il

mancato trasferimento proprio alla Juve, con Mkhitaryan e Pellegrini alle sue spalle. L'altro dubbio è tra Kumbulla e Cristante dietro. A destra Karsdorp potrebbe farcela a recupe-rare.Juventus: Frabotta ha fatto di tutto con la Samp per meritarsi la confer-ma a scapito di De Sciglio. Oltre al rientro di Bentancur, che si gioca una maglia con McKennie, i botti potreb-bero arrivare dalla panchina, col re-cuperato Dybala e il nuovo acquisto Morata pronti a entrare.

BOLOGNA-PARMALunedì, ore 20.45

Bologna: Dijks squalificato, Den-swil il probabile sostituto. Novità an-che in mezzo al campo, dove Mihajlo-vic dovrebbe affidarsi all'esperienza di Medel e Schouten. Davanti favoriti i quattro che hanno giocato contro il Milan, anche se Sansone spinge per una maglia. Parma: il rientro di Kurtic dalla squalifica è la buona notizia per Li-verani. Per il resto, improbabili i recuperi di Gagliolo, Scozzarella e Gervinho. In attacco ancora le due torri, Inglese e Cornelius, supportati da Kucka.

Oggi Toro-Atalanta, Cagliari-Lazio e Samp-BeneventoStasera Inter-Fiorentina, domenica Roma-Juventus

AL VIA LA SECONDA GIORNATA DI CAMPIONATO: SI GIOCA ANCHE LUNEDÍ (BOLOGNA-PARMA)

SERIE C

Revocato lo sciopero dei giocatori: da oggi può partireil campionato

Revocato lo sciopero dei gioca-tori in Serie C. La mediazione di Gabriele Gravina ha funziona-to: il presidente Figc ha messo d'accordo Aic e Lega Pro, le li-ste passano da 22 a 24 più un 2001. Da oggi dunque, il cam-pionato può partire.