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209 FEBBRAIO 2019 MENSILE UFFICIALE DELLA LEGA NAZIONALE DILETTANTI ILLUSTRATO 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI Euro 2,58 • Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale 70% - Centro Nord BO - In caso di mancata consegna, inviare a Ufficio Bologna CMP per la restituzione al mittente, che si impegna a versare la dovuta tassa 60° LND CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO! Road Show

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209febbraio 2019

Mensile ufficiale della lega

nazionale dilettantiillustrato 1959

2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

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spettacolo abbia inizio!

Road Show

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febbraio 2019 | il calcio illustrato | 1

Dopo l’appuntamento inaugurale in occasione dell’evento di apertura svoltosi a Civitavecchia,

la Lega Nazionale Dilettanti ha avviato il roadshow delle celebrazioni per il suo sessantesimo anniversario. Sarà un percorso nazionale, realizzato anche con la collaborazione dei nostri venti Comitati, per ripercorrere le tappe più belle della storia della Lega e condividere con il territorio le iniziative concepite per questo importante anniversario, che mi onoro di vivere da Presidente e che hanno un significato certamente più ampio e profondo rispetto alla mera giornata di festeggiamenti. Il roadshow è iniziato a Catanzaro nella cornice del Centro di Formazione Federale FIGC-LND ed è coinciso anche con l’inaugurazione del secondo campo da gioco. Nei mesi a venire, si andrà avanti con tanti altri eventi – a partire da quello in calendario a Silvi - che vedranno il pieno coinvolgimento delle nostre componenti periferiche, permettendoci di valorizzare l’identità della Lega Nazionale Dilettanti in rapporto a sessant’anni di forte legame costruito con il territorio e con tutti gli attori che, nel corso del tempo, hanno recitato ruoli da protagonista: le Società e i tesserati. L’anniversario della LND sarà, quindi, una grande occasione per affondare

un annospecialetra passatoe futuro

Cosimo SibiliaPresidente LND

e d i t o r i a l e

le radici nell’attualità con un occhio rivolto alle voci degli interpreti di oggi e ai flashback di un passato tanto importante da proiettarci al futuro con fiducia e grande entusiasmo. Incastonata in questi primi sessanta anni c’è una manifestazione prestigiosa e di grande rilevanza e tradizione storica come la Coppa Italia Dilettanti, giunta alla sua 53esima edizione e pronta a partire a fine mese con la fase nazionale che vedrà in campo le diciannove squadre di Eccellenza qualificatesi al termine delle fasi regionali. In palio, come ogni anno, oltre all’ambito trofeo, l’acquisizione del titolo sportivo per richiedere l’ammissione al campionato nazionale di Serie D della prossima stagione sportiva. Dopo la bella gara di finale dello scorso maggio tra Vigor Trani e St. Georgen, rivolgo un sentito augurio a tutte le squadre partecipanti, con l’auspicio di onorare al meglio la competizione del sessantenario della L.ND mettendo in campo non solo i rispettivi valori tecnici ma anche e soprattutto i giusti profili comportamentali, all’insegna dello spirito di lealtà e di rispetto alla base dei valori del calcio dilettantistico.

1959

2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

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2 | il calcio illustrato | febbraio 2019

s o m m a r i o

28alessandro

grandoni Valori, passione

e rispettodi Emiliano Storace

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10

12

1 EDITORIALE

Un anno specialetra passato e futuro

di Cosimo Sibilia Presidente LND

34as hersoise

La forza della rinascitadi Francesco Caremani

ANNO XIX - NUmerO 209 - febbrAI0 2019

4Serie D in volo

verso nuovi orizzonti

6Palla al centro

si gioca in carcere!

8Il calcio? Questione

(anche) di prospettiva

serie dRepubblica.it & Serie D:un passo verso il futurodi Enrico Foglietti

di Enrico Zarelli

CalCio e soCiale Da Paola a Siano, quando lo sport regala un sorrisodi Danilo Campanella

ATTuALITà

INTERVISTEcOVER STORyroad show: la lnd tra la sua gente

30daniel sannipoli

& daniele barbarossa Radici solide per sognare in grandedi Chiara Zucchelli

18

RubRIcA

37uNIVERSO PROF

Il futuro dell’Italiasi mette in cantieredi Alberto Catalano

illustrazioni di Daniele Lauro

sCenari lndSibilia: “Ora si riparte”di Fulvio Bianchi

32new team noCi

Chiara e Giusy, binomio... Perfettodi Francesco Puma

STORIE DI cALcIO

10

12

ATTuALITà

24

26CalCio femminileIl Grifone “rosa” vola ad ali spiegatedi Marco Calabresi

rappresentative lndIl talento all’esame del campodi Salvatore Dragone

AgONISmO

click to clickle foto del mese

Progetto graficoMoruzzi’s Group - BolognaStampa: Tiber Spa, BresciaEdizione, Direzione, Redazione e AmministrazioneMoruzzi’s Group SrlDivisione EditorialeVia di Jola, 4 - 40141 BolognaSede legale in BolognaRea 434471Partita Iva 02374571202

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Il CalCIo IllustratoIscr. Trib. di Bologna n° 713829.06.2001Spediz. in Abb. Post./ [email protected] Lega Nazionale DilettantiCosimo SibiliaDirettore ResponsabileGianluca PiacentiniDirettore EditorialeLuciano Moruzzi Coordinamento EditorialeEmanuela BagnoliniAlessandro PantaniRedazioneValentina CalzoniGiò Castagnoli

Hanno collaborato a questo numero: Per i testi: Marco Calabresi Francesco Caremani Alberto CatalanoMassimo CiaccoliniSalvatore DragoneEnrico Foglietti Emanuele MaggianiGiuseppe MoscheseFrancesco PumaEmiliano StoraceCarmine Tarantino Silvano TurrinEnrico ZarelliChiara ZucchelliPer le immagini:P. Cassella Sportmedia

Editing testi: Giancarlo Roversi

www.ilcalcioillustrato.it

abruzzo Pres. D. Ortolano eventi e comunicazione F. LattanziobasIlICata Pres. P. Rinaldi add. st. G. TartagliaCalabrIa Pres. S. Mirarchi add. st. D. Cosentino, D. Colacino CampanIa Reg. L. Barbiero EmIlIa-romagna Pres. P. Braiati add. st. D. Montanari FrIulI vEnEzIa gIulIa Pres. E. Canciani

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sardEgna Pres. G. Cadoni sICIlIa Pres. S. Lo Presti tosCana Pres. P. Mangini umbrIa Pres. L. Repace add. st. S. Mazzuoli vEnEto Pres. G. Ruzza add. st. M. Caporello C.a. dI trEnto Pres. E. Pellizzari add. st. M. Gretter C.a. dI bolzano Pres. P.G. Tappeiner

ComItatI rEgIonalI FIgC-lnd

80

44calcio a 11Il calcio pratico di Simone Inzaghidi Giuseppe Moschese

50calcio a 5Allenarsi su campo ridottodi Carmine Tarantino

47portieriLa capacità di reazione motoriadi Emanuele Maggiani

56FiscoAbolita l’inversione di fatturazionedi Silvano Turrin

38news lndDipartimento Beach SoccerDipartimento Serie DDivisione Calcio a 5

42impianti ed eFFicientamentoLuce Gewiss ai piedidel Gennargentu

54segreteria Variazioni ai regolamenti: le novitàdi Massimo Ciaccolini

gEstIonE E normatIva

tECnICa In Campo

rubrICa

rubrICa

60 nEws daIComItatI rEgIonalIRiflettori puntati sul territorio: 20 pagine riservate ogni mese ai singoli Comitati Regionali con approfondimenti a 360° sul panorama del calcio dilettantistico e giovanile parolE dI CalCIo

dIvIsIonE CalCIo a CInquEPres. A. Montemurro Uff. Comunic. S. De Stefanis

sEttorE gIovanIlE E sColastICo Pres. V.R. Tisci Add. st. G. Ingrati

Testata di proprietà della Lega Nazionale Dilettantiwww.lnd.itIllustrato 1959

2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

FEBBRAIO 2019 | IL CALCIO ILLUSTRATO | 3

rubrICa

1959

2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

COM I TAT I R E G IONALI

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Un flash di Taranto-Mantova, uno dei sei big match di Serie D andati in diretta finora su Repubblica.it febbraio 2019 | il calcio illustrato | 5

serie d in volo

verso nuovi orizzonti

L a Serie D ha trovato una nuova casa. A cominciare dal girone di ritorno, in-fatti, grazie all’accordo siglato da Di-

partimento Interregionale e gruppo GEDI, Repubblica.it trasmette in esclusiva web la diretta video di una partita del campionato nazionale di Serie D. Una partnership che soddisfa le parti in causa per un accordo che s’inserisce in una strategia “win win”, ovvero vincente per entrambi i protagonisti: Repub-blica.it si assicura i diritti del quarto campio-nato d’Italia ampliando l’offerta editoriale; il Dipartimento Interregionale, che in un solo colpo centra più obiettivi grazie a una strate-gia di ampio respiro. Un progetto che guarda lontano ma con una base già solida.

(leggi l’articolo completo di Enrico Foglietti a pagina 12)

Dirette streaming dei match di cartello, news quotidiane sui club, risultati,

classifiche e tanto altro: il “Campionato d’Italia” è sbarcato su Repubblica.it

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paRtneRShIp

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6 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Da una parte la squadra della Casa Circondariale di Paola, in provincia di Cosenza, iscritta al campionato di

Serie D di futsal. Dall’altra quella di calcio del carcere di Catanzaro, a Siano, che partecipa invece al campionato Amatori: due im-portanti progetti del cR calabria che nel pieno spirito dei valori fondanti del calcio dilettantistico vogliono puntare a un unico obiettivo: favorire il reinserimento dei dete-nuti nella società attraverso lo sport.

(leggi l’articolo completo di Danilo Campanella a pagina 15)

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palla al centro

si gioca in carcere!Quando il calcio supera anche un

muro apparentemente insormontabile come quello di recinzione di un

istituto di detenzione, per diventare strumento di riscatto personale e

sociale, ben oltre il risultato sul campo

InIzIatIve

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luglio 2018 | il calcio illustrato | 7

n

n

l’urlo della squadra della casa circondariale di Paola prima del fischio d’inizio

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le giocatrici del Perugia entrano in campo in attesa del fischio d’inizio febbraio 2019 | il calcio illustrato | 9

il calcio? questione(anche) di

prospettivaDal gesto di fair play di Noemi Viola, capitano della Juniores, a una prima squadra che punta alla promozione: a Perugia non ci si fa mancare nulla

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“Ma che fa?”. “Perché il rigo-re non c’era”. Poi l’applauso di tutta la tribuna. Il Perugia

Calcio Femminile, qualche settimana fa, si è fatto conoscere ai media nazionali per un gesto di fair play, quello di noemi viola, ca-pitano della Juniores. Un video diventato vi-rale. Al Perugia era stato concesso un calcio di rigore dubbio, anzi, inesistente. Noemi si è presentata sul dischetto e lo ha tirato fuori. Sugli spalti, un tifoso si è domandato cosa avesse fatto; un altro, gli ha dato la risposta. Chapeau. Ma il perugia, che fino alla fine del girone C di Serie C si giocherà la promozio-ne, è anche ambizione, progetto, entusiasmo, appartenenza ai colori.

(leggi l’articolo completo di Marco Calabresi a pagina 26)

caLcIo feMMInILe

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10 | il calcio illustrato | febbraio 2019

s c e n a r i l n d

di Fulvio Bianchi

Il ruolo decisivo del presidente della Lnd e vicario di Gravina nella nuova Figc: “Dopo un commissariamento

disastroso abbiamo tempo due anni: ce la faremo. La mia Lega punta sui giovani,

è il motore del calcio italiano: solo noi entriamo in tutte le case del Paese”

Sibilia: “Ora Si riparte”at

tua

lità

Eletto all’unanimità presidente della Lega Nazionale Dilettanti il

28 gennaio 2017, poco più di due anni fa, Cosimo Sibilia è anche vicepresidente vicario della Figc, prima con Carlo Tavecchio e adesso con Ga-briele Gravina. Il suo ruolo, quel 34% che fa della Lnd di sicuro la Lega più forte, è stato decisivo anche nelle ultime elezioni. “Finalmen-te si riparte - ci dice Sibilia -. Anzi, siamo già ripartiti... Venivamo da un commissa-riamento disastroso, ma la mia Lega ha avuto un ruolo di grande responsabilità, mi lasci dire. Sì, perché pote-vamo rivendicare un ruolo diverso (la presidenza Figc, ndr), ma abbiamo voluto appoggiare Gabriele Gravi-

na sempre e sino in fondo in questa operazione di rinno-vamento. Abbiamo iniziato insieme un percorso che ha portato, lo scorso autunno, all’elezione di Gabriele qua-si all’unanimità. Un segnale importante per tutto il mon-do dello sport, non solo del calcio. Abbiamo dimostrato di essere compatti, qualcuno forse non lo credeva... Così è stato, e adesso questa Figc così forte può davvero fare le riforme che sono indispen-sabili per il calcio italiano”.

Non avete molto tempo, ap-pena due anni...“Due anni non sono pochi se uno vuole fare, e sa fare. La nostra politica è quel-la dei piccoli passi ma con-creti. Niente promesse che poi non si mantengono mai. Qualcosa abbiamo già fatto: altro faremo molto presto. Vedrete”.

Presidente, veniamo alla sua Lega: siete riusciti a fermare una emorragia di iscrizioni, e non è una cosa da poco in questi tempi di crisi.“è vero, la crisi si fa sentire anche nel mondo del calcio. A tutti i livelli. Per questo stiamo studiando una rifor-

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 11

”Sibilia insieme al presidente

del CR Calabria Saverio Mirarchi, Antonio Cosentino e al Sindaco

di Catanzaro sul campo del nuovo Centro Federale della città

La nostra politica è quella dei

piccoli passi ma concreti.

Niente promesse

che poi non si verificano

mai. Qualcosa abbiamo già fatto:

altro faremo molto presto.

Vedrete.

””

ma radicale del settore pro-fessionistico, dalla serie A alla Lega Pro. Per quel che ci riguarda, l’operazione di con-cedere l’iscrizione gratuita ai club di terza categoria che si affacciano per la prima volta nel nostro pianeta ha avuto pieno successo. Ha crea-to interesse ed entusiasmo. L’inversione di tendenza c’è stata, e questo lo ritengo moltopositivo. è stato mes-so un freno all’emorragia di società, riportando la situa-zione in sostanziale equili-brio. La manovra è servita anche a far tornare il calcio della LND in piccoli centri, dove il pallone è spesso tra i pochi, a volte l’unico, veicolo di aggregazione sociale”.

Avete fatto anche un ac-cordo con la Repubblica che ogni domenica trasmette sul web, e in diretta, una partita del campionato di serie D: gli ascolti sono ottimi.Sono più che soddisfatto per-chè abbiamo fatto vedere a tantissima gente cosa è il no-stro mondo. Per la prima volta nella storia la Serie D è sbarcata su repubblica.it, una piattafor-ma editoriale che vanta numeri

da record in Italia. Noi siamo la Lega che va in tutte le case, nel-le grandi e nelle piccole città”.

Ma è doveroso puntare an-che sui giovani, guardando verso il futuro.“Certo, lo stiamo facendo: nell’ambito del progetto di valorizzazione dei giovani dei campionati regionali di Ec-cellenza e Promozione, sono previsti degli importi che sa-ranno riconosciuti ai club pri-mi classificati nelle specifiche graduatorie. Nella Lnd c’è forte senso di appartenenza, di orgoglio. La volontà di cre-scere. Di trovare nuove strade. Sì, possiamo davvero dire che il calcio italiano adesso è dav-vero ripartito...”. l

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12 | il calcio illustrato | febbraio 2019

per contenuti tecnici e fan base, una realtà che coniuga grandi platee e vivaci centri di provincia, una Serie D che rappresenta al meglio l’ani-ma dell’Italia in tutte le sue sfaccettature e peculiarità. A sua volta il Dipartimento In-terregionale, in un solo colpo, centra più obiettivi grazie a una strategia di ampio respi-ro: offrire un live streaming completamente gratuito, as-sociare il proprio brand a una piattaforma web d’informa-zione autorevole che conta più di tre milioni di utenti uni-ci al giorno, assicurare la visio-ne delle partite su quanti più device possibili, raggiungere il target del pubblico giovane

che guarda il calcio soprattut-to sugli smartphone. L’accordo rientra in un piano editoriale strutturato che pre-vede anche una sezione de-dicata alla Serie D all’interno della pagina sport di Repub-blica.it con news quotidiane sui club, risultati e classifiche, in-terviste ai protagonisti, aggior-namenti sull’attività delle Rap-presentative giovanili e focus sulle iniziative promosse dalla Lnd. Le dirette streaming sono visibili anche sul sito web uffi-ciale della Serie D e sulla home page delle redazioni locali e dei giornali locali del gruppo GEDI interessati alla partita. Un’offerta senza precedenti per il “Campionato d’Italia”

L a Serie D ha trova-to una nuova casa. A cominciare dal giro-

ne di ritorno, infatti, grazie all’accordo siglato da Lega Nazionale Dilettanti – Di-partimento Interregionale e gruppo GEDI, Repubblica.it trasmette in esclusiva web la diretta video di una partita del campionato nazionale di Serie D. Una partnership che soddisfa le parti in causa per un accordo che s’inserisce in una strategia “win win”, ov-vero vincente per entrambi i protagonisti. Repubblica.it si assicura i diritti del quarto campionato d’Italia amplian-do l’offerta editoriale con una competizione in netta ascesa

s e r i e d

La paRtnERShIp

Grazie all’accordo siglato da Dipartimento Interregionale e gruppo GEDI, fino a fine

stagione Repubblica.it trasmetterà in esclusiva web la diretta video di una partita del

campionato nazionale di Serie D: una grande conquista per tutto il mondo dei Dilettanti

di Enrico Foglietti

& un paSSO verSO il futurO

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 13

che ogni domenica può con-tare sul lancio della gara tra-smessa pubblicato nella home page di Repubblica.it accanto alle news di Serie A e B. “Per la prima volta nella storia la Serie D sbarca su Repubblica.it, una piattaforma editoriale che vanta numeri da record in Italia – ha dichiarato il presi-dente della Lnd Cosimo Sibi-lia -. Grazie alla sinergia tra il Dipartimento Interregionale e il network nazionale le squadre del campionato di punta della Lnd godranno di una visibilità importante”. Soddisfatto anche il Coordi-natore del Dipartimento Luigi Barbiero che insieme al Con-siglio ha voluto fortemen-

1) Davide Biondini in azione durante Cesena-Matelica (foto Luigi Rega)2) La tifoseria del

Mantova nella sfida contro il Taranto

3) La curva rossoblù del

Taranto gremita in occasione della

sfida contro il Cerignola

4) Un’azione di gioco dell’Audace

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14 | il calcio illustrato | febbraio 2019

da paOla a SianO quandO lO SpOrt

regala un SOrriSO

“La Serie D ha potenzialità mediatiche importanti grazie a dei fattori caratterizzanti che non hanno eguali in Ita-lia. Ogni sfida esprime la ter-ritorialità e il forte senso di appartenenza da parte delle comunità locali e il prestigio delle grandi piazze che si ri-lanciano ritrovando l’entusia-smo dei propri tifosi”.

i numeriUn progetto che guarda lon-tano ma con una base già solida, se contiamo gli utenti unici che hanno assistito alle

prime sei partite del girone di ritorno - ossia le persone che hanno visto tutta la gara -. Numeri che pesano anche sotto l’aspetto commercia-le. Il big match del girone H Taranto-Cerignola, con i suoi 98.727 utenti unici, ha fat-to registrare cifre da record. Un risultato sorprendente se paragonato alla fruizione di video nel giorno medio dei principali portali web italiani (fonti Audiweb). Solo i top ten superano quotidiana-mente la visibilità di Taran-to-Cerignola. Ottimo anche il riscontro generato da Ca-ronnese-Mantova (62.491), subito seguito da Reggio Au-dace-Crema (49.329). Capitolo a parte per la gara di cartello del girone F Ce-sena-Matelica giocata all’ora di pranzo in un giorno feriale: più di 41.000 appassionati non se la sono persa, speran-do che l’impegno lavorativo non ne abbia risentito! Bene anche Sanremese-Savona e Mezzolara-Pergolettese che hanno sfiorato il tetto dei 30.000 utenti. Il Diparti-mento Interregionale, al di là del blasone delle squadre e dell’importanza del match, punta a dare visibilità a tutti i gironi per garantire un’equa visibilità. In un momento in cui i diritti televisivi degli sport di punta sono alla por-tata di pochi broadcaster e con la riduzione del numero dei club professionistici, la Serie D si sta ritagliando uno spazio importante all’interno del panorama mediatico. l

te siglare questo accordo: “Abbiamo concluso una part-nership strategica che raffor-zerà il brand Serie D grazie alla visibilità assicurata da Repubblica.it, leader in Italia nel settore dell’informazio-ne online. Abbiamo puntato sui new media perché siamo convinti che un campionato così emozionante abbia an-cora enormi margini di cresci-ta e possa attirare l’interesse dei più giovani”. Entusiasta il caporedattore della testata online di Re-pubblica Massimo Mazzitelli:

Nelle foto, l’ingresso in campo

delle formazioni di Cesena e

Matelica al Dino Manuzzi. Giocata all’ora di pranzo

in un giorno feriale, la partita è stata vista da più di 41.000 appassionati

La forza della Serie D risiede nel fatto che ogni sfida esprime la territorialità e il forte senso

di appartenenza da parte delle comunità locali. ”

s e r i e d La paRtnERShIp

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 15

Reinserimento, inclu-sione, socializzazio-ne sono alcuni degli

obiettivi primari che si prefigge la rieducacione di ogni condan-nnato. Lo sport può aiutare e la creazione di una squadra di cal-cio o futsal all’interno di queste realtà può diventarne un mez-zo più che idoneo. è partendo da questa convinzione che da due anni a questa parte, tra i campionati organizzati dal CR Calabria partecipano due formazioni di altrettante Case Circondariali: nel campionato Amatori la squadra della Casa Circondariale di Catanzaro, nel campionato di Serie D di Calcio a 5 la formazione della Casa Circondariale di paola, in provincia di Cosenza. “è una grande emozione ogni volta - dice il capitano di una delle due squadre - ci lasciamo alle spal-le le nostre sofferenze per 90 minuti e invece di parlare di av-vocati e cause corriamo dietro un pallone e parliamo di calcio”. E pazienza se il campo in ter-ra battuta, con la speranza dei detenuti che possa diventare presto in erba naturale o arti-ficiale poco importa, sia inca-stonato tra le altissime mura delle celle dalle quali chi non gioca fa il tifo. L’idea na-

da paOla a SianO quandO lO SpOrt

regala un SOrriSODa una parte la squadra della Casa

Circondariale di Paola, iscritta alla Serie D di futsal, dall’altra quella di calcio

del carcere di Catanzaro che partecipa al campionato Amatori: due progetti

del CR Calabria a favore del reinserimento sociale per i detenuti

di Danilo Campanella

c a l c i o e s o c i a l e

InIzIatIvE

La Dott.ssa Caterina Arrotta,

direttrice della Casa

Circondariale di Paola insieme a mister Massimo

De Luca

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16 | il calcio illustrato | febbraio 2019

squadra alla stampa, ha ac-compagnato gli intervenuti sul campo di calcio a 5 della strut-tura: “è davvero il caso di dire che il calcio é di tutti. Lo dimo-striamo con la partecipazione di una squadra di detenuti ad un campionato ufficiale FIGC. Grazie alla Federazione, al CR Calabria e alla Divisione Calcio a 5 e a tutte le persone che ci hanno aiutato tra non poche difficoltà. Auguro ai detenuti di fare bella figura e soprattutto di divertirsi”.

SOddiSfaziOne e OrgOgliOSe si dovesse descrivere in due parole lo stato d’animo dei protagonisti di entrambi i progetti, non ci sbaglieremmo a usarle. Soprattutto per co-loro i quali sono stati chiamati

ad allenare le due squadre: “è un’idea bellissima e sono ono-rato di farne parte - sono le parole del mister della squadra del carcere di Catanzaro Gino Caglioti - è un bene che questi ragazzi possano confrontarsi con persone libere e io ho in-teso dedicarmi a loro come ad una squadra vera nella quale più che il risultato conta il sano comportamento nel rispetto dei veri valori dello sport”. Dello stesso parere Mister Massi-mo De Luca, allenatore della squadra del carcere di Paola: “È un’esperienza bellissima e solo chi la vive puó descriver-la, mi sento orgoglioso. Grazie a tutti i dipendenti della Casa Circondariale perché mi han-no fatto sentire subito parte di una grande famiglia”. La squa-dra della Casa Circondariale di

sce dalla collaborazione tra il CR Calabria della FIGC/LnD e le direzioni delle carceri che hanno subito sposato l’idea. “è un’esperienza che crea un pon-te fondamentale tra interno ed esterno - dice la direttrice della Casa Circondariale di Catan-zaro Dott.ssa angela paravati, valorizzandone le finalità so-ciali più che sportive - non è semplice comunicare le inizia-tive che vengono svolte all’in-terno del carcere, ma la part-nership con la LnD Regionale ci consente di lanciare un forte messaggio educativo e far ca-pire che qui c’è gente che vuo-le ancora mettersi in gioco ed il calcio è un veicolo formativo importante”. La Direttrice del-la Casa Circondariale di Paola, Dott.ssa Caterina arrotta, alla presentazione ufficiale della

c a l c i o e s o c i a l e InIzIatIvE

Nelle foto, la formazione dei detenuti della

Casa Circondariale di Paola in campo in occasione del

debutto stagionale e, a fianco, il presidente

Mirarchi sigla l’accordo di

collaborazione con la Dott.ssa

Paravati, Direttrice della Casa

Circondariale di Catanzaro

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 17

Paola partecipa a un campio-nato ufficiale di Calcio a 5 e per questo motivo il progetto è stato patrocinato dalla Di-visione Nazionale Calcio a 5 il cui Presidente andrea Mon-temurro, presente all’evento di presentazione, si è dimostrato entusiasta e grato a tutti colo-ro i quali lo hanno coordinato. “Grazie di cuore a tutti voi”, così il Presidente Montemur-ro rivolgendosi ai giocatori. “Il confine tra giusto e sbagliato é molto sottile, dimostrate che si puó fare sport anche in queste realtà. Questo é un progetto pilota che abbiamo la volontà di estenderlo su tutto il terri-torio nazionale. è un’iniziativa fantastica, grazie a tutti”.Per il Presidente del Comita-to Regionale Calabria Saverio Mirarchi, “gli scopi sociali del-

la Lega nazionale Dilettanti e le finalità di reinserimento si sposano alla perfezione a di-mostrazione che le nostre non sono solo attività legate al ri-sultato della domenica o alle classifiche del lunedì. I progetti, tra l’altro praticati solo da un paio di altre realtà in Italia tra cui l’Opera di Milano, stanno creando tanto entusiasmo tra i detenuti, ma anche tra i parte-cipanti delle altre squadre che prestano volentieri il loro aiu-to per il raggiungimento degli obiettivi nonostante qualche piccola difficoltà organizzativa tra cui quella di dover giocare sempre all’interno del carce-re. Sono progetti a cui tengo tanto - continua il Presidente Mirarchi - e ringrazio di cuore le direttrici Paravati e Arrotta per aver notevolmente contribuito a renderli possibili. Entrambe con le loro sensibilità e capaci-ta di risolvere le problematiche

annesse a situazioni certamen-te particolari, hanno fatto si che si raggiungessero obiettivi comuni e fortemente voluti. La gioia negli occhi dei ragazzi impegnati nelle gare ufficiali e la grande disponibilità degli avversari sono la dimostrazio-ne, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il calcio unisce più di ogni altro sport e svolge la funzione sociale a cui noi dilet-tanti crediamo fortemente. La vittoria del Premio Disciplina e il raggiungimento di una posi-zione di classifica importante da parte della squadra di de-tenuti della Casa Circondariale di Catanzaro sono una vittoria per tutti”. l

Gli scopi sociali della

Lnd e le finalità di

reinserimento si sposano

alla perfezione, a

dimostrazione che le nostre

non sono solo attività

legate al risultato della

domenica o alle

classifiche del lunedì.

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18 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Il lungo viaggio attraverso l’Italia, ideato per celebrare i 60 anni della Lega Nazionale

Dilettanti e soprattutto i suoi protagonisti, è cominciato da Catanzaro

di Enrico Zarelli

tra la sua gente

c o v e r s t o r y

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 19

L a LND tra la sua gen-te. È questo il mes-saggio lanciato forte

e chiaro alla partenza del Road Show, il tour che attra-verserà l’Italia per raccontare l’orgoglio dei Dilettanti in occasione del sessantesi-mo anniversario della Lega. Dopo l’apertura ufficiale dei festeggiamenti, avvenuta a bordo della nave Sinfonia di MSC Crociere nel mese di gennaio a Civitavecchia, la Lega Nazionale Dilettanti è tornata nel suo ambiente naturale, nel suo elemen-to: il campo. La prima tap-pa del viaggio, concepito per celebrare il traguardo dei 60 anni ma anche un lunga serie di obiettivi raggiunti, è sta-

to il Centro di Formazione di Catanzaro. Un impianto che, anno dopo anno, gra-zie agli sforzi congiunti della LND, del Comitato Regio-nale Calabria (prima con la guida di Antonio Cosentino e poi di Saverio Mirarchi, at-tuale presidente) e dell’am-ministrazione comunale di Catanzaro, sta assumen-do sempre più i contorni di un polo di eccellenza per la pratica del gioco del cal-cio e per la formazione dei giovani. Senza dimenticare l’attenzione all’ambiente: il

centro oggi riesce a soddi-sfare la necessità energetica di 30 kilowatt, ma l’ambizio-ne del CR Calabria è quel-la di arrivare a quota 50 in breve tempo, grazie all’am-pliamento della superfi-cie dei pannelli solari che al momento occupano l’intero spazio della copertura della tribuna centrale. “Il legame con il territorio deve essere una priorità per la Lega Nazionale Dilettan-ti - ha spiegato il presidente Cosimo Sibilia, accompa-gnato nell’occasione dal vi-cepresidente per l’Area Sud Sandro Morgana, tagliando il nastro del campo B appena completato con un manto in erba artificiale (con inta-

so naturale) di ultimissima generazione -, credo ferma-mente in questo principio e infatti è uno dei punti del mio programma da quando sono alla guida della LND. Il nostro calcio è fatto di per-sone e di valori, per questo non dobbiamo mai dimen-ticare quanto sia importante il contatto con la base. Per lo stesso motivo abbiamo volu-to celebrare il 60° anniversa-rio tra la nostra gente: tra le società, i dirigenti e gli atleti che ogni giorno fanno grande il nostro movimento”.

tra la sua gente

calendario eventi

EVENTI MSC CROCIERE

2 marzo Genova11 maggio

Bari21 settembre

veneziadata da definire

napoli

ROADSHOW 60°20 febbraio

Silvi Marina23-24 marzo

Faenza 3 aprile eGna

2 ottobre oriStano23 ottobre

Montichiari9 dicembre

roMa

Vogliamo celebrare il 60° anniversario insieme alle società, ai dirigenti e agli atleti che ogni

giorno fanno grande il nostro movimento. ”

6 0 ° l n d

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20 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Macron e destinati a celebrare il fair play, il senso di apparte-nenza e l’impegno sociale.

si parte da catanzaroLa tappa del Road Show di Catanzaro, nonostante il peso del debutto, è stata un successo sia in termini di or-ganizzazione che di parteci-pazione. Tutti i momenti del programma, andato in scena il 6 febbraio scorso, hanno reso il giusto merito all’idea del tour. Centinaia di bambini hanno affollato il Fun Village, allestito grazie ad AON Italia a ridosso del campo principale. Ai piccoli, sin dal mattino, sono stati de-stinati i giochi ispirati al gioco del calcio e altre occasioni d’in-trattenimento sotto l’occhio vi-gile degli istruttori del Centro di Formazione. Intanto, nella sala multimediale messa a disposi-zione del Comitato Regionale Arbitri della Calabria, si svol-geva l’incontro con i giornalisti, aperto dal cortometraggio

L’essenza del Road Show sarà proprio questa: ac-cendere una luce sugli “eroi quotidiani” del calcio di base, unendo in una giornata di festa i valori cardine della LND: passione, impegno e gioventù. Uno schema sem-plice per ciascun evento, per una miscela che si è già rive-lata vincente. Per ogni tappa del tour, che dopo Catanzaro proseguirà negli impianti di Silvi Marina, Egna (Bolzano), Faenza, Oristano e Monti-chiari, ci sarà sempre spazio per i più piccoli con il FUN Village LND, per un work-shop con relatori di prestigio dedicato ai media locali (e organizzato in collaborazione con l’USSI) e un momento di “campo” con le amichevoli tra le Nazionali LND e le se-lezioni delle regioni coinvolte. Al centro di tutto ci saranno i riconoscimenti “Primi su ogni pallone”, i premi speciali pensati dalla LND insieme a

Cosimo Sibilia, presidente Lnd“abbiamo raggiunto un grande traguardo. Un traguardo fatto di impegno e di sacrifici, che ha portato la lega nazionale Dilettanti a essere protagonista nel nostro paese e nel panorama federale. perché la lnD non è solo una grande realtà sportiva, ma è anche e soprattutto un’importante realtà sociale”.

Tonino Raffa, giornalista“il calcio deve rimanere uno sport per tutti. Questo deve essere uno dei principali obiettivi della lega nazionale Dilettanti: fare in modo che la magia del pallone sia sempre alla portata di tutti”.

Saverio Mirarchi, presidente CR Calabria“È stato un momento importante per il nostro mondo e per quello che rappresenta. Un momento celebrativo che abbiamo accompagnato con l’inaugurazione del secondo campo del nostro centro Federale. Un impianto che mi auguro possa diventare sempre più un fiore all’occhiello per l’intera lnD”.

Emanuele Giacoia, giornalista“prima di raccontare il calcio in radio sono stato anche un arbitro. Quell’esperienza mi ha insegnato quanto sia importante il dialogo con le istituzioni sportive. anche per i giornalisti. il confronto è fondamentale, perché dobbiamo condividere tutti un pezzo di responsabilità”.

Le DIChIarazIoNI

1) Il taglio del nastro del

secondo campo in erba sintetica

del Centro Federale

di Catanzaro2) Alcuni

bambini alle prese col calcio balilla allestito all’interno del

Fun Village Lnd3) Alcuni ragazzi

e ragazze del Bovalino Calcio a 5 affetti dalla

sindrome di Down, coinvolti

dalla società amaranto grazie

al progetto “BC5 Smile”,

insieme al Presidente

Mirarchi 4) Il sindaco di

Catanzaro calcia il pallone dopo l’inaugurazione

del campo

1

c o v e r s t o r y

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 21

I PremIatIin ogni tappa del road Show (così come sugli eventi in nave organizzati con MSc crociere) la lnD renderà omaggio a quei soggetti che, con il loro esempio, mostrano il lato già bello del calcio. Quello del cuore, fatto di gesti nobili, di impegno sociale, di appassionata appartenenza. Dopo civitavecchia, anche a catanzaro la lnD ha voluto celebrare chi ne incarna ogni giorno i valori più autentici. e le premiazioni, organizzate nell’intervallo della gara disputata tra la Under 18 lnD e la rappresentativa Juniores del cr calabria, si sono aperte con il toccante ricordo di “Sissy” trovato Mazza, la calciatrice di futsal campione d’italia con la pro reggina nel 2012 e scomparsa lo scorso 12 gennaio dopo due anni di coma.

ALLA MEMORIA > SISSY TROVATO MAZZASissy è stata un principessa del futsal. ha anticipato i tempi dell’affermazione di questa affascinante disciplina al femminile che, di stagione in stagione, sta conquistando sempre più donne. nel primo anno dell’istituzione della Serie a femminile, Sissy ha centrato lo scudetto con la pro reggina. Una squadra del Sud sul tetto d’italia. Un motivo di ulteriore orgoglio per le donne che cercano parità e diritti anche attraverso il pallone. la sua morte conserva molti lati oscuri: la famiglia non ha mai creduto all’ipotesi del tentato suicidio che, stando alle indagini, sarebbe avvenuto con un colpo della pistola d’ordinanza di Sissy, allora agente di polizia penitenziaria. anche per questo a ritirare il premio alla memoria, insieme al padre Salvatore e all’allenatore antonio politi, c’era anche Giuseppina pinto, vicepresidente del comitato civico per Sissy “la calabria è con te”, che ha ribadito con forza la necessità di chiarezza e di verità sulla drammatica fine di Sissy.

FEDELTà > REGGIOMEDITERRANEA la reggiomediterranea, come la lega nazionale Dilettanti, ha tagliato nel 2019 il traguardo dei 60 anni di attività. Una società non solo longeva, ma che ha sempre fatto della valorizzazione dei giovani la sua “mission”. anche per questo, nel corso degli anni, si è affermata nel panorama regionale, diventando un punto di riferimento del calcio dilettantistico calabrese, arrivando con la prima squadra a partecipare al campionato nazionale di Serie D.

IMPEGNO SOCIALE > BOVALINO CALCIO A 5con il progetto “Bc5 Smile” la società amaranto ha aperto al futsal i ragazzi e le ragazze affetti dalla sindrome di Down. Un premio a chi nello sport, e nel calcio in particolare, intravede uno strumento di crescita sociale. Uno degli obiettivi prioritari della lega nazionale Dilettanti. impagabile il sorriso dei piccoli atleti bovalinesi così come la magica luce negli occhi dei loro responsabili. il cuore del calcio ha vinto ancora una volta.

Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro“Sin dall’inizio della mia amministrazione c’è stata una forte collaborazione con la lega nazionale Dilettanti. Deve essere normale dare sostegno a chi offre spazi per i giovani e si impegna da anni affinché questo centro sportivo sia sempre più un punto di riferimento per la città di catanzaro e per l’intera provincia”.

Nico De Luca, USSI Catanzaro“la specificità del giornalista sportivo rende ancora più importante la formazione. i giornalismo fai da te, che prolifera grazie ai nuovi strumenti di comunicazione, è sempre dannoso. l’USSi da anni favorisce l’accesso agli stadi per i propri associati in accordo con la lnD, per un’informazione libera e di qualità”.

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22 | il calcio illustrato | febbraio 2019

“Primi su ogni pallone” diretto da Onofrio Brancaccio. Il workshop, che ha visto la partecipazione di Nico De Luca, direttore editoriale di Calabria 7 oltre che referente provinciale USSI di Catan-zaro, del direttore di Il Calcio Illustrato Gianluca Piacentini e del social media manager Pierluigi Grimaldi, è stato impreziosito dalla presenza di emanuele Giacoia e tonino raffa, voci storiche di Tutto il calcio minuto per minuto. Questi ultimi due, premiati dal presidente LND Cosi-mo Sibilia e da quello regio-nale Mirarchi, hanno portato un’appassionata testimonian-za della loro esperienza nel racconto del gioco del calcio. “Abbiamo fortemente voluto un momento di confronto con

gli operatori dell’informazione perché abbiamo ben presente l’importanza del loro lavoro - ha dichiarato Saverio mirarchi -. Grazie alla visibilità offerta alle nostre realtà si dà soddi-sfazione a tutti quei dirigenti che, con i loro sforzi quotidiani, permettono al nostro mondo di esistere”. Immancabile, sullo sfondo, il rettangolo verde, con la vitto-ria per 4–2 a favore dell’Under 18 LND di mister tiziano De Patre. In gol per l’Under 18 LND, nel primo tempo, Chie-sa e Martinelli mentre nella ripresa è Buongarzoni a calare il tris. Seguono le due reti della selezione calabrese realizzate da Meringolo e Crispino, ma il sigillo finale lo pone Buongar-zoni, questa volta a segno su calcio di rigore. l

5) Da sinistra: Sandro Morgana, Tiziano De Patre, Cosimo Sibilia e Saverio Mirarchi

impegnati durante il work shop dello scorso 6 febbraio

6) Momenti di gioco nei campetti

allestiti al Fun Village Lnd

7) Un’azione dell’amichevole

giocata tra Nazionale

Under 18 Lnd e Rappresentativa

regionale Juniores del CR Calabria

7

5

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24 | il calcio illustrato | febbraio 2019

di Salvatore Dragone

Come ogni anno, a marzo, il meglio del mondo giovanile dilettantistico si confronterà con quello professionistico: la Rappresentativa Serie D sarà

di scena alla Viareggio Cup, mentre l’Under 17 salirà ad Arco per il Trofeo Beppe Viola

Quando si parla di calcio gio-vanile in Italia, un pensiero alla Viareggio Cup è quasi

scontato. Dalla prima edizione nel 1949 ad oggi, il torneo in Versilia ha visto infatti confrontarsi le miglio-ri squadre al mondo portando alla ribalta numerosi talenti poi consa-cratisi nel grande calcio. Ecco perché anche quest’anno c’è tantissima at-tesa per la manifestazione viareggi-na, in programma dall’11 al 27 mar-zo. Un appuntamento al quale non mancherà la Rappresentativa Serie D, pronta a cimentarsi con le forma-zioni Primavera dei club professio-nistici per la 14esima volta nella sua storia (nel 2010 il risultato migliore di sempre con la semifinale persa ai rigori contro l’Empoli).Dall’urna del sorteggio sono spunta-ti i nomi di Spal, Salernitana e Na-zionale Under 19 della Cina, inseriti nel girone 10 insieme alla selezione guidata da Tiziano De Patre. La Rappresentativa scenderà in cam-po martedì 12, giovedì 14 e sabato

16 marzo. Orario, sede e avversario saranno ufficializzati il 4 marzo in occasione della presentazione del torneo al Gran Teatro Puccini a Tor-re del Lago. Come avviene ormai da diversi anni, è bene ricordare che potranno essere convocati solo cal-ciatori di proprietà delle società di Serie D e non i prestiti dalle squadre professionistiche. Un obiettivo chia-ro della Lega Nazionale Dilettanti per valorizzare solo i ragazzi formati dai club dilettantistici.

LE AVVERSARIE DEL GIRONE Nessun precedente alla Viareggio Cup con le prossime avversarie nella 71esima edizione. La Salernitana è quella che vanta più partecipazioni delle altre, sette con questa. Dopo il debutto nel 2010, i granata sono ri-usciti in due occasioni a raggiungere i quarti: nel 2001 ko 2-1 col Torino, stesso risultato nel 2005 contro la Juventus. Solo due le eliminazioni al primo turno (nel 2003 e nel 2018).

Diversa la storia della Spal che, al primo tentativo nel lontano 1956, si fermò solo in semifinale contro lo Sparta Praga dopo aver elimina-to il Bayern Monaco e i campioni in carica del Vicenza. Il club estense si è ripresentato a Viareggio nel 2017, sessantuno anni dopo, centrando i quarti di finale, mentre lo scorso anno uscì al girone eliminatorio no-nostante due vittorie su tre partite. Infine la Cina Under 19, alla secon-da partecipazione consecutiva. Nel

t o r n e i

raPPreSenTaTiVe lnD

IL tALENtOALL’ESAmEDEL cAmpO

AGO

NIS

mO

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 25

sono queste le prossime avversa-rie della  Rappresentativa Under 17 LND nel girone B del Trofeo Beppe Viola, in programma dal 7 al 12 mar-zo ad arco (Trento). Ai nastri di par-tenza della 48esima edizione sedici formazioni italiane e internazionali, delle quali dodici club e quattro se-lezioni. Per la Lega Nazionale Dilet-tanti si tratta della quinta parteci-pazione con l’Under 17 (nel 2014 in campo l’Under 16).I ragazzi di mister D’Urso esordi-ranno giovedì 7 marzo a Bolognano contro la lazio. Due i precedenti: lo scorso anno sconfitta per 2-1, men-tre nel 2014 fu l’Under 16 a cede-re ai biancocelesti per 3-2. Venerdì 8 marzo  a Riva del Garda Varone c’è invece il Milan: vincitori di sei edizioni e due volte finalisti, anche i rossoneri sono finiti sul cammino della Rappresentativa in due occa-sioni (nel 2015 e nel 2016). Saba-to 9 marzo l’ultima sfida del girone contro la rappresentativa Senegal (academie FC Baobab), una delle

2018 la Nazionale cinese non ce la fece a superare il primo turno de-stando comunque una buona im-pressione (vittoria 1-0 con la Paga-nese, pareggio 0-0 con il Perugia e sconfitta per 2-0 con il Torino).  Passando al regolamento, posso-no partecipare al torneo esclusiva-mente calciatori nati dal 1° gennaio 2000 in poi (e che abbiano com-piuto 15 anni) oltre a tre fuoriquo-ta classe 1999. Ogni club avrà a disposizione sette sostituzioni che potrà effettuare in tre momenti qualsiasi di gara, oltre all’interval-lo tra il primo e il secondo tempo. Partecipano al torneo 40 squadre divise in dieci gironi. Passano il tur-no le prime classificate più le mi-gliori sei seconde, tre per il gruppo A (gironi dall’1 al 5) e altrettante per il B (dal 6 al 10).

tROFEO BEppE VIOLA:SpAzIO ALL’uNDER 17Lazio,  Milan  e  Rappresentativa Senegal  (Academie FC Baobab):

Dall’alto, la Rappresentativa Under 17 Lnd in azione contro la Sampdoria (foto di Fabio Galas e Natascia Graziola) e il neo Ct della Rappresentativa Serie D, Tiziano De Patre,

con il presidente Cosimo Sibilia

novità di quest’anno al Beppe Viola insieme all’altra selezione africana del Ghana. Nata undici mesi fa per aiutare i giovani calciatori del Sene-gal a migliorare sia tatticamente che tecnicamente, l’Academie FC Bao-bab è stata fondata da Paolo Ber-rettini, selezionatore delle Nazionali giovanili azzurre per quindici anni. Leggendo il regolamento scopria-mo che gli incontri di qualificazio-ne avranno la durata di 70 minuti, mentre semifinali (10 marzo) e fi-nale (12 marzo) saranno di 80 mi-nuti. Sette le sostituzioni consentite. Nella fase a gironi, in caso di partite terminate in parità saranno battuti i calci di rigore: questo comporterà un vantaggio per la squadra vincen-te dal dischetto (pur sempre acqui-sendo un solo punto in classifica) nell’eventualità di parità di classifica. Le prime classificate di ogni girone accederanno alle semifinali secon-do questo schema: vincitore girone A-vincitore girone C e vincitore gi-rone B-vincitore girone D. l

Girone BMILANLAZIO

RAPP. SENEGAL U17RAPP. LND U17

CalenDario7 marzo

Lazio-Rapp. Under 17 LND (h. 15.15, Bolognano)

8 marzoMilan-Rapp. Under 17 LND

(h. 13, Riva del Garda Varone)9 marzo

Senegal-Rapp. Under 17 LND (h. 15.15, Riva del Garda Varone)

tROFEO BEppE VIOLA

Girone 10SPAL

SALERNITANARAPP. SERIE D

NAZIONALE CINA U19

CalenDario12 marzo

avversario e orario da definire14 marzo

avversario e orario da definire16 marzo

avversario e orario da definire

VIAREGGIO cup

1959

2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

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26 | il calcio illustrato | febbraio 2019

di Marco Calabresi

Per il Calcio Femminile nel capoluogo umbro in estate è iniziata una nuova era, grazie all’acquisizione

da parte del Perugia Calcio della Grifo Perugia, oggi a tutti gli effetti AC Perugia Femminile

“Ma che fa?”. “Perché il rigore non c’era”. Poi l’applauso di tutta la

tribuna. Il Perugia Calcio Femminile, qualche settimana fa, si è fatto cono-scere ai media nazionali per un gesto di fair play, quello di noemi Viola, ca-pitano della Juniores. Un video diven-tato virale. Al Perugia era stato con-cesso un calcio di rigore dubbio, anzi, inesistente. Noemi si è presentata sul dischetto e lo ha tirato fuori. Sugli spalti, un tifoso si è domandato cosa avesse fatto; un altro, gli ha dato la risposta. Chapeau. Ma il Perugia, che fino alla fine del girone C di Serie C si giocherà la promozione, è anche am-bizione, progetto, entusiasmo, appar-tenenza ai colori. A Perugia, si fa calcio femminile già da diversi anni, quasi 30 per la precisione. la Grifo Perugia iniziò la sua attività nel 1992: in Um-bria, il movimento era poco sviluppa-

to, così la Grifo si trovò a giocare con le squadre marchigiane. Con gli anni, e con il lavoro, sarebbero arrivate anche le soddisfazioni: la più grande, senza dubbio, la promozione in Serie a nel 2012, 20° anniversario della fonda-zione del club. Due anni di Serie A, poi la retrocessione in B, infine la riforma dello scorso anno, con la formazione di un solo girone di B e di quattro di Serie C. La Grifo è stata a un passo dall’accedere alla Serie B, dovendosi però accontentare della C.

la SVolTa La notizia più bella è arrivata in esta-te, a campionato finito. Valentina roscini, presidentessa della Grifo, e Massimiliano Santopadre, collega del Perugia Calcio, si sono stretti la mano. La Grifo è diventata a tutti gli effetti la squadra femminile del Pe-rugia. Una collaborazione che andava

avanti da quattro anni, quella tra le due realtà, che avevano unito le forze sulla Academy, visto anche l’obbli-go imposto dalla Federcalcio ai club professionistici maschili di tesserare bambine Under 12. “Ma poi ci siamo detti, perché non unirci anche per Ju-niores e prima squadra? - racconta Valentina Roscini, che aveva ereditato la presidenza della Grifo dal padre -.

c a l c i o f e m m i n i l e

aC PerUGia

IL GRIFONE “ROSA”

VOLA AD ALISpIEGAtE

2

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 27

del settore femminile, certificando di fatto la bontà del lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni”. Il Perugia si allena a stretto contatto con i colleghi maschi: i campi sono quelli dell’Anti-stadio, a pochi metri dallo stadio Curi, alle spalle della Curva Nord, il cuore pulsante del tifo biancorosso. Nel giorno di Perugia-ascoli, pri-ma partita casalinga della squadra maschile, le ragazze hanno sfilato all’interno del terreno di gioco, e il giro d’onore si è concluso proprio sotto la Nord che applaudiva. Da quest’anno, poi, sulla panchina biancorossa c’è una leggenda del calcio. “Nel giorno della presentazione della squadra, all’interno del museo del Curi, tutte le ragazze incontrarono per la prima vol-ta alessandro nesta - dice Roscini -. Gli hanno ovviamente chiesto la foto, sfruttando il fatto che c’era l’allena-mento a porte aperte della squadra maschile. Lui ancora non ci conosceva, così gli abbiamo spiegato chi fossimo e perché indossassimo la tuta del Pe-rugia anche noi. Si è incuriosito, ci ha fatto l’in bocca al lupo. Ed è stato bel-lo anche condividere con loro la cena di Natale organizzata dal Centro Co-ordinamento club del Perugia. Per le ragazze, anche il solo poter utilizzare la palestra a orari alterni con la squa-

L’incontro con Santopadre, per una perugina come me, è stato emozio-nante. Mi sono detta “ma davvero potremo avere l’onore di giocare con le maglie del Perugia?”. E portare in giro per l’Italia i colori della nostra cit-tà è motivo di grande orgoglio. Come sono orgogliosa del fatto che Santo-padre, a cui la Grifo ha ceduto il titolo, mi abbia dato il ruolo di responsabile

dra maschile è un’emozione quoti-diana. Nei loro occhi si legge proprio l’emozione di chi vive un sogno”. Tutte le tesserate del Perugia hanno l’ab-bonamento al Curi, e tutti gli abbona-ti al Curi entrano gratuitamente alle partite della squadra femminile.

CreSCe l’enTUSiaSMoA guidare il Perugia è Vania Peveri-ni, storico portiere della Grifo. Dopo aver tolto i guanti, li aveva indossati di nuovo per fare la preparatrice dei portieri; poi è passata alla Prima-vera, infine alla prima squadra. Una squadra che si allena tre volte alla settimana, che possono anche di-ventare quattro con l’aggiunta di una seduta in palestra, ha uno staff di sei persone a disposizione e un gruppo di ragazze umbre, ma non solo pe-rugine. Sul Perugia l’attenzione me-diatica è cresciuta, e con essa anche il numero delle tesserate, aumentato già del 20% rispetto all’inizio di que-sta stagione. “Ora abbiamo circa 100 ragazze, ma è bello rendersi conto del fatto che il dato potrebbe salire ancora, come è cresciuta l’attività di comunicazione e l’attenzione che c’è verso di noi sui social. C’è enorme entusiasmo, che è una somma di due fattori: la possi-bilità, per le perugine, di poter giocare con le maglie del Perugia, e gli effetti di una rivoluzione culturale che sta coinvolgendo tutto ciò che ruota at-torno al calcio femminile: se prima il nostro lavoro poteva consistere an-che nel reclutare ragazze, adesso il processo è contrario. Sono le ragazze e le famiglie che vengono a cercare noi”. Per una di queste, Mariagrazia Petrara, è arrivata di recente anche la soddisfazione della convocazione in uno stage con la Nazionale Under 17. Biancorossa, ma anche azzurra. l

1-2) Le ragazze del Perugia in campo prima e durante un match

3) Santopadre e Roscini sanciscono l’unione fra Perugia Calcio e Grifo

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Abbiamo circa 100 ragazze, ma è bello essere consapevoli che potrebbero aumentare, così come è cresciuta

l’attenzione che c’è verso di noi

sui social network.

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3

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28 | il calcio illustrato | febbraio 2019

sana, quella che ti porta lontano. Se per sbaglio si comincia a pensare ad altro non si arriva a capire di quanti sacrifici e di quanto lavoro ci sia biso-gno per realizzare il proprio sogno di arrivare a giocare in Serie A. Risco-priamo la voglia di divertirci nel calcio e di lavorare in maniera serena per migliorarci orni giorno. Senza fronzoli e senza falsi miti”.

da padre a figlioMa se dall’altra parte ti capita di al-lenare tuo figlio? Forse le cose cam-biano. “Assolutamente no, fa parte di una squadra e con lui ho un rapporto chiaro. Il segreto è non parlare mai di calcio fuori dal campo. A casa non par-liamo mai della squadra e in generale di pallone, separiamo le due vite così da vivere al meglio ogni momento. Sul campo cerco di insegnargli ciò che in-segno agli altri, senza distinzione. Poi

Cinquecentotrentanove pre-senze tra Serie A, Serie B e Serie D (agli inizi con la ma-

glia della Ternana) sono un nume-ro talmente grande da formarti sia come calciatore ma soprattutto come uomo. Se poi in tutti questi anni hai la bravura di confrontarti con piaz-ze calde e che vivono di calcio come Roma (sponda Lazio), Livorno e Ge-nova (sponda Sampdoria), allora puoi dire di avere un bagaglio di esperien-za e carattere da poterlo trasmettere per generazioni. Sarà per questo che Alessandro Grandoni è diventato in breve tempo uno dei migliori tec-nici della Serie D, amato e stimato soprattutto dai suoi stessi calciatori. Forse perché uno come lui, cresciuto nella provincia italiana a pane e calcio e con valori semplici e genuini, nella testa è ancora uno di loro: “Come ha sempre sostenuto Marcello Lippi, uno

che può insegnare a tanti, noi allenia-mo la mente dei nostri calciatori più che il loro corpo - sostiene Grando-ni - e nel calcio di adesso credo che si debba farlo ancora di più. Penso di essere un tecnico normale ma che ha sempre dato ai calciatori una sua identità chiara fin dal primo giorno. In questo modo si lavora tutti con gli stessi obiettivi e in sinergia”. Valori, passione e rispetto. Al Savo-na Calcio Grandoni cerca di fermare il tempo, almeno nel calcio, trasmet-tendo ai più giovani quelle idee che gli hanno consentito di giocare tanti anni in Serie A. “Cosa consiglierei a un ragazzo che si affaccia oggi al calcio? Di spegnere subito la televisione (ride Grandoni, ndr). Un ragazzo deve ave-re la voglia di giocare a calcio e basta. Deve avere quella passione spensie-rata che avevamo noi quando gioca-vamo per strada. Quella è la passione

valori passione

e rispettoè questa la ricetta di Alessandro Grandoni, ex

difensore di Lazio, Sampdoria e Livorno, ora allenatore del Savona in Serie D, per rilanciare il calcio italiano e puntare sui giovani: “Lavoro

e sacrificio sono la base per arrivare in alto”

di Emiliano Storace

a t u p e r t u c o n . . .AleSSAndRo GRAndoni

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febbraio 2019 | il calcio illustrato | 29

ticabile. A Genova con la Sampdoria sono rimasto a lungo e infatti in Liguria sono nati i miei figli. Per questo la porto nel cuore. A livorno ho vissuto stagioni straordinarie, raggiungendo una qua-lificazione in Coppa Uefa che in città ancora ricordano”.

la strada per ripartirePerseveranza, amore, appartenenza. Valori fondamentali che non passano mai di moda e che lentamente cerca-no di essere riscoperti da un mondo del calcio che tenta di rialzarsi: “Il calcio italiano ha imboccato la strada giusta, ma è una via lunga e tortuosa. Diver-samente da quando accadeva prima, adesso sembra che il successo possa arrivare in maniera più semplice e ra-pido. Non è affatto così, è ciò che ti sta intorno che ti fa credere questo. Ma è sbagliato. Bisogna impegnarsi, lottare, credere di poter realizzare il proprio sogno solo attraverso il lavoro. In Serie A si comincia a dare senso a questo e molte squadre stanno iniziando un percorso di rinnovamento. La Roma, ad esempio, ha una rosa piena di clas-se ’96, ’97, ’98 e ’99, a dimostrazione che se vuoi i giovani ci sono e vanno fatti giocare. Mancini convocò Zanio-lo quando con la Roma aveva giocato appena dieci minuti. Credeva in lui e per questo gli ha dato fiducia. Bisogna dare fiducia ai giovani, farli lavorare e lasciarli in pace. Non sono fenomeni adesso, non erano brocchi prima. Una volta un giovane prima di arrivare sulle pagine di un giornale doveva fare al-meno 20 partite ad alto livello. Ades-so ne basta una. Ecco, bisogna tornare al passato e far crescere lentamente i nostri giovani”. Grazie Alessandro, pro-prio come sosteneva Bukowski: “L’uo-mo è nato per conquistare a fatica ogni centimetro di terreno. Nato per lottare, nato per morire”. l

l’identiKitNome

Alessandro

CogNomeGrandoni

Luogo e Data Di NasCita

Terni, 22 luglio 1977

CarrieraDa gioCatore

1993-1995 Ternana

1995-1998 Lazio

1998-1999Sampdoria

1999-2000 Torino

2000-2004 Sampdoria

2004 Modena

2004-2009 Livorno

2009-2010 Gallipoli2010

Olympiakos Volos2011-2012

Sporting Terni

CarrieraDa aLLeNatore

2014-15 Fiorentina

(Giovanissimi Naz.)2015-16

Fiorentina (Allievi Naz.)2016-2017

Pisa (Primavera)2017-18 Scandicci

2018-2019 Savona

Sopra, Alessandro Grandoni sul

campo nei panni di allenatore

del Savona: per il tecnico umbro la Serie D non è una novità, visto

che la sua carriera di calciatore iniziò

nella Ternana proprio dalla

massima c ategoria dei dilettanti; era la stagione 1993-94

quando usciamo dal terreno di gioco le cose cambiano, come è giusto che sia”. È fortunato il giovane Mattia, con un tecnico e papà così il futuro è tutto suo. Il calcio dei grandi comunque non è molto lontano, merito di questa Se-rie D sempre più all’avanguardia: “Ho trovato un livello molto alto come or-ganizzazione. Siamo dilettanti ma solo per la categoria, perché molte società sembrano professionistiche sia per strutture che per ruoli societari. E vedo grande professionalità anche nei calcia-tori, che hanno capito che per arrivare lontani bisogna lavorare e vivere come professionisti anche fuori dal campo. Questo fa bene a tutto il movimen-to che continua a crescere. Il fatto che molti ex professionisti siano scesi in Serie D a giocare o allenare è proprio perché qui si trovano dei progetti molto interessanti e stimolanti”. Se lo dice Grandoni possiamo fidarci, perché fu lui stesso a partire dalla Se-rie d ventiquattro anni fa, arrivando a giocare in una Lazio di grandi campioni dove il 5 gennaio 1997 segnò contro il Milan a 19 anni il primo gol in Serie A. “Come mi sentivo in quel momento? Impossibile dirlo, ai miei figli ho sempre raccontato di aver provato delle sensa-zioni indescrivibili, come un uomo che mette piede sulla luna. Solo chi lo ha vissuto sa ciò che ho sentito, davvero”. A volte nella vita si aprono delle sliding doors improvvise. Chissà, forse senza quel gol la sua carriera sarebbe potuta andare diversamente: “Sono orgoglioso di ciò che ho fatto, di aver giocato con squadre importanti in cui ho conosciu-to persone fantastiche”. Ma il cuore di Grandoni dove è rima-sto? “Un po’ dappertutto. Della Terna-na sono tifoso, ci ho giocato ma quando finivo di allenarmi seguivo la squadra in trasferta. Con la lazio ho esordito in Serie A segnando il primo gol. Indimen-

Allenare mio figlio è facile, mi basta trattarlo

come tutti gli altri.

I giovani? Una volta

per finire su un giornale dovevi fare almeno 20 partite ad

alto livello. Adesso ne basta una.

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30 | il calcio illustrato | febbraio 2019

i due ragaZZi Nell’orbita della Rappresentativa Dilettanti ci sono danilo Barba-rossa, 19 anni da compiere a mag-gio, difensore, e daniel Sannipoli, centrocampista, che invece i 19 anni li ha appena compiuti. Entrambi, come logico alla loro età, sognano il salto nel mondo dei professionisti ed entrambi concordano su come il campionato dilettanti sia diventato negli anni sempre più competitivo. E questa stagione, a loro dire, è una di quelle in cui davvero sembra essere arrivato il salto di qualità.“Quest’anno - racconta Barbarossa subito dopo l’allenamento - il cam-pionato è molto più competitivo, le squadre sono molto migliorate, e anche a livello di strutture credo che ci siano tante cose positive per essere un campionato dilettantisti-co. Forse qualche squadra, qualche società, non è ancora a livello delle altre, ma ci può stare. Sinceramente far parte della Rappresentativa rap-presenta per me una soddisfazione, ma non significa tanto che sto fa-cendo bene, quanto piuttosto che devo fare ancora meglio”.

Parole sottoscritte dal compa-gno di squadra Sannipoli: “Portare avanti il nome della mia società e del rione è motivo di orgoglio per-ché la Rappresentativa è una sorta di piccola nazionale. In questi anni si è alzato molto il livello dei dilet-tanti, a parte alcune eccezioni non ci sono partite in cui è facile vincere e non c’è tanto distacco con gli av-versari. Almeno sulla carta ci sono davvero tante realtà competitive, in tutta Italia”.

la societàQuesto, per i ragazzi, significa lavo-rare duramente per emergere, se ci riusciranno, nel calcio professioni-stico. Il tutto senza mai perdere di vista i grandi valori che da sempre accompagnano la base del movi-mento dilettantistico. Come ci spie-ga il direttore sportivo del Trastevere, Stefano Mattiuzzo: “Noi cerchiamo sempre di valorizzare i nostri giova-ni stando attenti ai comportamenti - racconta il Ds amaranto - e non vogliamo pensare solo al risultato finale, ma anche a un ambiente fa-miliare in cui, per quanto possibile, si

indossare la maglia della Nazio-nale è il sogno di tutti. Se però giochi nel campionato dilettan-

ti e hai 18 o 19 anni, anche essere chiamato per la Rappresentativa di Serie d è un orgoglio. Vero, concre-to, in attesa di quello che potreb-be succedere. Se poi, infine, c’è di mezzo la possibilità di disputare un torneo prestigioso come quello di Viareggio allora l’obiettivo sarebbe completo. A Trastevere, nel cuore di Roma, hanno deciso di fare le cose in grande. C’è persino uno Sto-re aperto nello storico rione dove, ogni giorno, si fermano tanti turisti incuriositi da una squadra storica, dove ha mosso i primi passi un si-gnore mediamente conosciuto, in Italia e nel resto del mondo, che si chiama Francesco Totti. E infatti il suo primo cartellino è esposto con orgoglio. La scuola cal-cio conta 300 bambini, il settore giovanile ha Under 19 Nazionale, Under 17 Elite, Under 16 Regionale, Under 15 Elite e Under 14 Elite e poi c’è la prima squadra, che sta fa-cendo un campionato sempre nelle posizioni di vertice. 

a t u p e r t u c o n . . .dAniel SAnnipoli e dAnilo BARBARoSSA

radici solideper sognare in grande

Con lo sguardo rivolto al futuro, e la speranza che tanti giovani possano un giorno fare il salto tra i professionisti, al Trastevere il legame con il territorio insieme all’impegno e all’umiltà restano valori chiave per il successo

di Chiara Zucchelli

Con lo sguardo rivolto al futuro, e la speranza che tanti giovani possano un

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 31

Nome Danilo

CogNomeBarbarossa

Luogo e Data Di NasCita

Roma, 05 maggio 2000

Carriera2006-2008

Ottavia2008-2010

Montespaccato2010-2013

Lazio2013-2014

Roma2017

Brescia2018-2019

Trastevere Calcio

possano trovare i valori tradizionali del calcio. Pensiamo a diffondere il marchio, e in questo senso il nostro Store rappresenta un po’ una novità nel nostro mondo e pure in quello dei professionisti, ma vogliamo ri-manere fedeli alla tradizione”. Tra storia e modernità, tra Roma e Viareggio, per filosofia societaria mandare i giocatori nella Rappresen-tativa Lnd è motivo di soddisfazione. Oltre che per i ragazzi, anche per la presidenza e i dirigenti: “Assoluta-mente sì - conferma Mattiuzzo -. Noi vorremmo che tutti i nostri ragazzi emergessero, e ribadiamo sempre loro che il lavoro è importante come l’umiltà. Il presidente Betturri ci tiene molto, così come tiene molto al fatto

che i ragazzi, se convocati, possano andare in Rappresentativa federale. È un premio a loro, ma anche a tutto il nostro lavoro. Speriamo tutti che sia l’inizio di un percorso importante, ma crediamo che già far parte di questa selezione possa essere una tappa de-cisiva, o quantomeno determinante, nella carriera di questi ragazzi”.

la storia D’altronde, di tappe importanti il Trastevere se ne intende. Nel 2012, dopo 10 anni di assenza dai campio-nati dilettantistici, Betturri ha preso in mano il club, portandolo dalla terza categoria alla Serie D. Punto cardi-ne del suo progetto è stato proprio la valorizzazione del settore giova-

nile, oltre al Trastevere Stadium, nel cuore di Villa Pamphilij, e allo Store nel cuore del rione. L’obiettivo, per la terza squadra della Capitale dopo Roma e Lazio, è quello di crescere ancora, ma sempre nel rispetto dei valori a cui il club tiene molto. “Qui si sta bene - confermano Sannipoli e Barbarossa - perché abbiamo tut-to quello che ci serve per crescere. È una struttura importante, che ci per-mette di poter pensare al presente con la serenità necessaria e al futuro che ci aspetta, qualunque sarà, con la giusta determinazione e ambizione”. Le stesse due qualità che, i ragazzi, vogliono mettere a disposizione della Rappresentativa Lnd. la loro picco-la, grande, nazionale. l

Nome Daniel

CogNomeSannipoli

Luogo e Data Di NasCita

Roma, 19 gennaio 2000

Carriera 2007-2009

Trastevere Calcio2009-2011

Nuova Aurelia2011-2012

Nuova Valle Aurelia2012-2013 Urbetevere2013-2016

Aurelio Roma Academy

2016-2019 Trastevere Calcio

gli identiKit

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c a l c i o a c i n q u e

new team noci

32 | il calcio illustrato | febbraio 2019

di Francesco Puma

chiara e giusy binomio...

perfettoSi sono conosciute quasi

per caso su Facebook e ora sono come “sorelle”: la straordinaria storia di amicizia che lega Giusy

Moraca, giocatrice di futsal, a Chiara Perfetto,

dolce ragazza affetta da distrofia muscolare

e, alla soglia dei 19 anni, era vicina a squadre come Roma, Tavagnacco e Brescia, che le avrebbe spalancato le porte della Champions League. Ma nell’estate del 2015 ha scoper-to un altro pallone, quello a rimbalzo controllato, calciato nei tornei estivi campani. “Ho lasciato il calcio senza rammarico”, racconta. Dai campiona-ti regionali è passata velocemente a

L a legge d’attrazione è, come dice la parola stessa, una legge immutabile e imparziale. Agisce

sempre a prescindere dal fatto che se ne sia consapevoli o meno. Che ci cre-diate o no, questa storia ricorda un po’ il famoso libro dal nome “The Secret”, scritto nel 2006 da Rhonda Byrne. Sembra nata per caso, ma - a pensarci bene - niente nasce per caso. Giusy moraca è una ragazza che gio-ca a futsal. Da bambina ha coltivato per le strade della sua città, Giugliano, in Campania, la passione per il pallo-ne. Quella passione che l’ha portata fino alla maglia azzurra della Nazio-nale Under 17 e Under 23, un’espe-rienza condita da assist e gol. Gioca-va come centrocampista nel Napoli

quelli nazionali, trascinando l’Afragirl in Serie A2 e attirando l’interesse dei migliori club italiani. chiara, invece, non ha avuto la stessa fortuna. È una ragazza sordomuta di 18 anni affetta da distrofia musco-lare, nata prematura a 6 mesi e co-stretta a vivere su una sedia a rotelle per tutta la vita. Si sentiva diversa, fino a quando la legge d’attrazione non ha fatto il suo compito.

L’incontroNell’epoca dei social, entrare in con-tatto con altre persone è facilissimo. E così, un bel giorno, Giusy riceve una richiesta d’amicizia su Facebook da Chiara Perfetto, con la quale inizia a messaggiare. “All’inizio non capivo bene con chi stessi parlando, pensa-vo fosse uno dei tanti fake che girano in rete - spiega ridendo - ma mi sono incuriosita e sono andata a fondo”. Da Giusy a Susy, sorella di Chiara, il passo è breve. “Mi sono fatta spie-gare da lei la storia di Chiara per filo e per segno. Ne sono rimasta colpi-ta - racconta Moraca - così ho voluto approfondire la conoscenza”. Tra una videochiamata e l’altra, Giusy decide così di andare a casa Perfetto per incontrare la famiglia e soprattutto Chiara: “Ero più imbarazzata di lei, quasi tremavo dall’emozione e non

sto

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febbraio 2019 | il calcio illustrato | 33

Chiara sogna una vita migliore e io non smetterò mai di farle credere che è possibile: lei ha il cuore

più grande di tutti noi messi insieme. ”

Qui sotto, Giusy Moraca in azione con la maglia della PuroBio

Cosmetics Noci, squadra di Serie A2 che la giovane giocatrice campana

sta cercando di condurre alla promozione con i suoi gol. Al centro, un selfie che ritrae Giusy insieme a Chiara Perfetto (sulla destra nella

foto): le due ragazze, ormai da qualche anno, sono diventate

amiche inseparabili

sapevo cosa dire. Ma la sua felici-tà nel vedermi non la dimenticherò mai, così come il suo sorriso”. Il rega-lo più grande Giusy gliel’ha fatto in occasione del suo 18° compleanno, organizzandole una festa a sorpresa. e da quel momento non si sono più separate: “Andiamo al mare, guar-diamo la tv a casa, mangiamo fuori al McDonald’s… facciamo tutto insieme, proprio come due amiche o sorelle”.Già, una sorella in tutto e per tutto. La

terza, per l’esattezza, dopo Giovanna e Susy: “Il loro è un rapporto speciale - dice quest’ultima - senza pregiudizi. Infatti, la cosa che mi fa più ridere è che litigano, si prendono a parolacce, si bloccano sui social, poi fanno pace. Chiara aveva avuto già un’esperienza d’amicizia come questa, ma andò a finire male. Giusy, invece, ha capito perfettamente cosa vuol dire avere un rapporto con un ragazza disabile. Ci dà una mano nelle grandi e nel-le piccole cose, è anche un sostegno morale per tutta la nostra famiglia”.

La LontananzaDa questa stagione Giusy ha lasciato Giugliano per andare a giocare in Se-rie A2 con la New Team Noci. “Prima di partire sono andata a dormire da lei per starle vicino, ma il giorno della partenza è stato tragico. Entrambe abbiamo pianto e ci siamo abbrac-ciate, è stato tanto doloroso quanto emozionante. E non nascondo che, lasciandomi la porta alle spalle, per un attimo ho pensato di rimanere a

casa. Il mio cuore era piccolo in quel momento, ma ero sicura che i 300 km di distanza non avrebbero rovi-nato il nostro rapporto”. E in questo periodo Chiara è diven-tata la prima tifosa della new team noci, squadra pugliese che Giusy Moraca sta trascinando in Serie A a suon di gol, alcuni dei quali finiti nel contest social della Divisione Calcio a 5 chiamato #ilGolDitalia. “Spe-ro di arrivare il più in alto possibile

con il mio club e magari di vestire la maglia azzurra anche nel calcio a 5. Ma non mi monto la testa per-ché sono una ragazza umile, come mi ha insegnato mio padre. Per-ché, se ci credi, i sogni si realizzano sempre nel momento giusto”. Lo stesso sogno che lei ha regalato a Chiara: “Nonostante la lontananza, continuiamo a sentirci tutti i giorni e, ogni volta che torno a casa, vado sempre a trovarla”. In fondo, Giusy non ha fatto altro che farla sentire una come noi. “Lei è diversa dagli altri, ma in un altro senso: e cioè che ha un cuore più grande di tutti noi messi insieme”. Il futuro riserverà ancora delle pia-cevoli sorprese alle due “sorelle”, che si fanno forza a vicenda, nella vita e nello sport. Perché niente na-sce per caso, come spiegato nella legge d’attrazione. Giusy sogna la Serie A e la Nazionale, Chiara una vita migliore: “E io - conclude Mo-raca - non smetterò mai di farle credere che è possibile”. l

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c a l c i o e s t e r o

as hersoise

34 | il calcio illustrato | febbraio 2019

di Francesco Caremani

La forza deLLa

rinascitaQuando un progetto sportivo riesce ad andare oltre

gli insegnamenti sul rettangolo verde e diventa una vera e propria scuola di vita per tanti giovani di tutte le età

chateau de l’Hers è un quar-tiere della prima periferia di tolosa, a ridosso della A61 che

divide la città dall’area metropolitana. Lì, al numero 8 di Rue Claudius Rou-genet, c’è la sede dell’AS Hersoise, club dilettante francese che milita in Senior Promotion 1ere, distretto della Haute-Garonne, che dovrebbe corri-spondere alla nostra Prima categoria. Un budget annuale di 150.000 euro e tutte le difficoltà di fare sport di base che incontrano società simili in Europa. Ma non per questo ha rinun-ciato ad avere un ruolo sociale, anzi il progetto attuale è basato princi-palmente sull’educazione e la for-mazione dei giovani calciatori e degli istruttori, un club con radici profon-de nel quartiere dove è nato e dove vive. Ma non è stato sempre così e un evento che poteva sembrare disa-stroso si è rivelato, invece, una nuova opportunità. Nel 2016, infatti, un in-cendio ha distrutto completamente la sede dell’AS Hersoise, costringendo la dirigenza a rimboccarsi le maniche e a ricominciare tutto da capo, ma come?

“L’organizzazione del club era arcaica – racconta il presidente, Benoit Mau-ry – e le relazioni con le associazioni del quartiere inesistenti. Avevamo bisogno di un nuovo respiro”. Così l’AS Hersoise ha assunto una nuova dimensione, decisamente più dina-mica, lanciando il progetto horizon 2022 con l’obiettivo di farlo diventa-re un punto di riferimento per tutto il quartiere, promuovendo l’integra-zione e il calcio giovanile, attraverso lo sfruttamento delle attrezzature sportive e non sportive di qualità. Per questo la dirigenza ha deciso d’istitu-ire un programma di assistenza per i compiti scolastici grazie a una serie di partnership, fornendo parallela-mente corsi di formazione per i propri istruttori. Un’idea semplice: aiuta-re i ragazzi con la scuola, sollevando le famiglie da questa mansione, per diventare un punto di riferimento di Chateau de l’Hers.Benoit Maury vede come il fumo ne-gli occhi l’arrivo dei petroldollari nel calcio francese: “Gli stipendi sono lontani dalla realtà e condizionano

anche il football dilettante. Oggi un giocatore non si accontenta più di un rimborso spese di 100 euro a partita, quindi per sopravvivere dob-biamo avere un modello alternativo da proporre, chi viene da noi lo deve fare per questo non per i soldi, ma per il nostro progetto”. Il modello da seguire, secondo Maury, è quello del club di rugby di Agde, piccola loca-lità sulla costa a sud di Montpellier, dove ogni giocatore riceve formazio-ne collegata alle aziende del territo-rio, come quelle vitivinicole; grazie a questo approccio hanno ingaggiato una giovane promessa australiana la cui famiglia ha un’azienda vinicola.Per fortuna il progetto dell’AS Hersoise ha suscitato molto en-tusiasmo nel quartiere e nell’am-

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 35

ministrazione comunale che si è impegnata a finanziare la ricostru-zione delle strutture del club dopo l’incendio di tre anni fa. Un primo e importante passo, ma Benoit Mau-ry è consapevole che per andare avanti ci vorranno finanziatori pri-vati, con i quali stipulare nuove par-tnership. Nemmeno il Tolosa, club di Ligue 1, è rimasto indifferente all’attività della società di Cha-teau de l’Hers, pur vivendo in un quartiere diverso. Attraverso la sua fondazione ha donato attrezzature sportive e si è creato un link che ha permesso a tre giovani dell’AS Her-soise di fare uno stage con i pro-fessionisti, azione che rientra nel lavoro del Tolosa: incoraggiare l’at-tività delle squadre dilettanti della

città, le quali possono rappresenta-re un vivaio diffuso importante per il futuro del calcio da queste parti; all’ombra di Lione e lontano da re-altà quali Parigi e Marsiglia.Attualmente, oltre la Prima squa-dra, ci sono cinque squadre giova-nili, dalla scuola calcio ai Giovanis-simi, e presto sarà aperta la sezione femminile. Il comitato di direzione della società è composto, compre-so il presidente, da diciotto membri con vari incarichi e la cosa che col-pisce di più è la presenza femmini-le, non solo nel board ma anche tra le istruttrici di calcio, un aspett che ai nostri occhi appare innovativo, ma che in Francia è assolutamente normale e traccia una linea di sepa-razione tra il nostro modello e il ➲

2

In queste pagine e in quella seguente, alcuni scatti dei tanti giovani e

giovanissimi calciatori che fanno parte dell’importante progetto Horizon

2022, realizzato dalla AS Hersoise e incentrato sul legame fra calcio

e impegno sociale

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c a l c i o e s t e r o as hersoise

36 | il calcio illustrato | febbraio 2019

neLLa prossima puntataFBB, Football Beyond Borders, è un’organizzazione benefica che utilizza il calcio come strumento di coinvolgimento per sostenere i giovani provenienti da ambienti svantaggiati. Il football può essere lo strumento più potente al mondo per ispirare i giovani a raggiungere i loro obiettivi e far sentire la propria voce. Per creare una società più equa e inclusiva in cui i ragazzi provenienti da ambienti a basso reddito abbiano l’opportunità di sviluppare le capacità, l’attitudine e il carattere per avere successo nell’istruzione, nel lavoro e nella vita pubblica.

proprio nome a un’azione sportiva e sociale in un quartiere di Tolosa: “Il nostro obiettivo – ribadisce Benoit – non è quello sportivo, comunque non solo: noi vogliamo contribuire a crescere e formare i cittadini di domani”. Una nobile ambizione che come tante cose belle e positive passa attraverso il calcio, volano di un futuro migliore. l

loro, dal quale, evidentemente, c’è solo da imparare.Sono sempre di più le squadre dilet-tanti che all’estero sposano questo tipo di modello, un modello che non insegue solamente i risultati sportivi, soprattutto nel settore giovanile, ma che si pone come punto di riferimen-to nel territorio, con radici sempre più profonde. Un territorio nel qua-le è nato o nel quale si è insediato e con il quale vuole dialogare, non solo dal punto di vista sportivo ma pure sociale, dimostrando come il calcio di base può essere entrambe le cose, soprattutto per i giovani, soprattut-to nei quartieri periferici delle grandi città, dove l’attenzione per l’integra-zione non può essere sottovalutata. Altro aspetto che in Francia è sem-pre molto presente e che, per fortuna, lo è diventato anche in Italia.Quello dell’AS Hersoise e di Benoit Maury è un progetto ambizioso, lo è soprattutto oggi che lo sport di base fatica a reperire fondi, ma guardando la sezione “partner” del sito del club ci accorgiamo presto che sono già molte le aziende che hanno sposato la suggestione di queste persone, che vogliono par-tecipare, che vogliono affiancare il

Il nostro obiettivo non è solo sportivo:

vogliamo contribuire a crescere e formare

i cittadini di domani.”

di Alberto Catalano illustrazioni di Daniele Lauro

UNIVERSO PROF

Il FUtURO dEll'ItalIa si mette in cantiere Il calcio nostrano sembra aver finalmente iniziato la sua rimonta nei confronti dei vertici europei sulla costruzione di nuovi stadi, precondizione essenziale per consentire ai nostri club di tornare realmente competitivi ai massimi livelli internazionali

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 37

Il primo segno tangibile è arrivato da Roma, dove la giunta capitolina, dopo un lungo tira e molla, e dopo l’ok del

Politecnico di Torino, ha dato l’ultimo via libera (quello definitivo) per la costru-zione del nuovo impianto a Tor di Valle, zona considerata la più adeguata della Capitale perché poco edificata e relati-vamente vicina al centro oltre che all'a-eroporto di Fiumicino. “I lavori possono iniziare entro la fine dell’anno” ha assi-

curato il sindaco Virginia Raggi. Ipotesi, quest’ultima, resa più solida dallo sbloc-co da parte della Regione Lazio dei 180 milioni di euro che serviranno a rimettere a nuovo la Roma-Lido. L'inaugurazione del nuovo impianto - un concentrato di modernità che non farà torto alla storia della città - potrebbe arrivare nella sta-gione 2021-2022. Ancora due stagioni di pazienza, quindi, poi i tifosi giallorossi potranno godersi le partite come mai

accaduto prima. La capienza sarà del 20% inferiore a quella attuale dell’O-limpico, ma il colpo d’occhio che offrirà il nuovo stadio non teme confronti.Buoni segnali arrivano anche da Mila-no, dove Inter e Milan vanno a braccet-to. Il club rossonero, dopo aver più volte valutato l’ipotesi di abbandonare San Siro e di costruire un nuovo stadio sen-za i “cugini”, ha virato verso un progetto comune con i nerazzurri, ben illustrato dal presidente Paolo Scaroni e dall’am-ministratore delegato e responsabile di tutte le attività aziendali dell’Inter, Ales-sandro Antonello. I club hanno firmato un protocollo d’intesa, stanno coinvol-gendo advisor al massimo livello e han-no già presentato un’idea al Comune. I pezzi del puzzle che devono incastrarsi tra loro sono ancora tanti, ma adesso vi è finalmente unità di intenti tra Milan e Inter. Anche in questo caso è previ-sto un leggero ridimensionamento (la capienza non supererà i 60mila posti) e non è detto che alla fine non si pun-terà all’ammodernamento di San Siro invece che creare uno stadio ex novo. “Ci sono esempi di ristrutturazioni di livello, come quello di Liverpool. Tenia-mo aperte le due opzioni. Nei prossimi mesi arriveremo a una definizione” ha sottolineato Scaroni. E chiunque ami il calcio non può non provare un brivido alla sola idea di aver Anfield...in Italia.Dall’asse Milano-Roma, quindi, arri-vano segnali importanti per tutto il calcio italiano. Non va dimenticato, infatti, che al momento solo tre so-cietà calcistiche in Serie A hanno degli stadi di proprietà: Juventus, Udinese e Frosinone. Numeri troppo distanti dalla media europea, dove il 19% del-le squadre partecipanti alle massime leghe professionistiche includono nei propri bilanci gli introiti derivanti dal-la gestione di un impianto sportivo in proprio possesso. La rimonta, però, pare essere davvero iniziata. l

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d i p a r t i m e n t o b e a c h s o c c e r

38 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Icampioni in carica dell’Italbeach sono pronti

ad affrontare un 2019 ricco di nuove sfide. La Nazionale allenata dal Ct Emiliano Del Duca, dopo aver conquistato ad Alghero, davanti a più di 2.500 persone, quel trofeo continentale che manca-va da 13 anni, è salita al quinto posto nel ranking mondiale e sulla quarta piazza di quello europeo. Ma sarà una stagione intensa quella che aspetta gli azzurri, perché è l’anno dei Mondiali, un titolo mai centrato dagli azzurri. Il primo impegno è già un banco di prova fon-damentale per l’Italia: dal

25 al 29 giugno a Minsk (Bielorussia) si disputano gli Euro Beach Games a cui partecipano le migliori sette Nazionali europee. Nell’edizione precedente giocata a Baku, nel 2015, gli azzurri si presero un bell’argento e ora si pre-sentano da favoriti, forti del titolo europeo. La fase regolare dell’Eu-ro Beach Soccer League, invece, vedrà l’Italia protago-nista in due tappe con date e location ancora da definire (è probabile che il primo im-pegno venga calendarizzato a metà giugno e il secondo a inizio luglio). In caso di qualificazione gli azzurri an-dranno a difendere il titolo

alle Supefinal in programma dal 5 all’8 settembre in Portogallo a Figueira Da Foz, una località affacciata sull’Atlantico a metà strada tra Porto e Lisbona. La stagione si chiuderà con l’evento principale, la FIFA Beach Soccer World Cup (dal 2009 con cadenza biennale) in programma in Paraguay dal 21 novembre al 1 dicembre. Un ritorno in Sud America, dove la più importante kermesse mondiale mancava da ben 12 anni. Un periodo insolito per giocare una compe-tizione che nelle ultime quattro edizioni (Bahamas 2017, Portogallo 2015, Tahiti 2013 e Ravenna

2011) è andata in scena sempre a fine primavera, in estate o al massimo a ini-zio autunno. L’ultima volta che la massima competi-zione di Beach Soccer si è giocata in inverno è avve-nuto a Dubai nel 2009. Per volare in Paraguay gli azzurri dovranno entrare nel gruppo delle migliori alle FIFA Beach Soccer World Cup EUROPE Qualifier in programma a Mosca (sede da confer-mare) dal 12 al 21 luglio. Un obiettivo già centrato nelle ultime due qualificazioni organizzate in Italia a Jesolo (2014 e 2016). Gli azzurri, vice campioni del mondo nel 2008, hanno conqui-stato due volte il quarto posto nelle ultime edizioni della World Cup sempre con lo stesso gruppo di giocatori, chiamati ora a compiere l’ultimo salto di qualità per portare l’Italia sul tetto del mondo.

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italbeachl’anno del sogno (e tabù) mondiale

www.ilcalcioillustrato.it

lnd newsa cura di Enrico Foglietti

d i p a r t i m e n t o i n t e r r e g i o n a l e

Centottanta minuti, e forse anche i rigori,

per arrivare in fondo a un cammino già straordinario così. La Coppa Italia Serie D entra nel vivo con le se-mifinali Mantova-Matelica e Real Giulianova-Messina, l’inedito doppio confron-to di andata e ritorno in programma il 27 febbraio e il 3 aprile. Nessuna delle quattro squadre rimaste ancora in corsa era riusci-ta infatti a spingersi così

lontano nella competizione che vedrà il suo epilogo sabato 18 maggio. Il Matelica, giusto per capire, è quella che ha fatto meglio delle altre centrando i quarti in altre due occa-sioni prima di quest’anno: la prima nella stagione 2015/16 (ko 2-1 contro la Sangiovannese), la seconda lo scorso anno (sconfitta ai rigori per 4-3 contro il San Donato Tavarnelle). Subito dietro in questa speciale

classifica troviamo il Mes-sina, due volte consecutive ai trentaduesimi (2011/12 e 2012/13), poi il Mantova, la passata stagione ai trenta-duesimi (vinse il Varese per 2-0), e infine il Real Giu-lianova, fuori per tre volte di fila al turno preliminare (dal 2013 al 2015).

MANTOVA-MATELICA Quella che andrà in scena al “Danilo Martelli” e poi al Comunale-C.S. “Giovanni Paolo II” sarà una sfida tutta biancorossa: da una parte la formazione di Massimo Morgia, impe-gnata nell’appassionante testa a testa in campionato contro il Como, dall’altra quella di Luca Tiozzo, seconda forza del girone F dietro la corazzata Cesena.

Formidabile il percorso fin qui dei lombardi, capaci di mettere in fila avversarie del calibro di Pergolettese, Lecco e Sanremese con un bottino di 5 gol fatti e 3 subiti. Dal canto loro i marchigiani di reti ne hanno fatte ben sei, appena una quella incassata nei quattro incontri precedenti.

REAL GIULIANOVA-MESSINA Colori sociali identici al confronto anche dall’altra parte del tabellone, i gial-lorossi abruzzesi e quelli siciliani si incroceranno prima al “Rubens Fadini” e successivamente al “San Filippo-Franco Scoglio”. La coppa rappresenta per entrambe un’occasione di riscatto dalle difficoltà incontrate in campiona-to: la squadra di Dario Bolzan, subentrato in corsa a gennaio al posto di Domenico Stallone, viaggia a metà classifica, mentre i peloritani di Oberdan Biagioni sono in piena zona playout.Come indicato da regola-mento, passerà il turno la formazione che al termine dei due incontri avrà se-gnato più reti, ma, qualora il punteggio complessivo sia di parità, quelle realiz-zate in trasferta avranno valore doppio. Se il bilancio dei gol risultasse identico si andrebbe direttamen-te ai calci di rigore senza supplementari.

la coppaentra nel vivo

con le semifinali

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 39

lnd newsa cura di Salvatore Dragone

27 febbraio – ore 14.30Mantova-Matelica

Real Giulianova-Messina

3 aprile – ore 15Matelica-Mantova

Messina-Real Giulianova

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d i v i s i o n e c a l c i o a c i n q u e

40 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Dalla Coppa della Divi-sione, che si è giocata

lo scorso gennaio ed è stata vinta dal Real Rieti (nella foto), alla Coppa Italia, la cui Final Eight si disputerà dal 20 al 24 marzo, e vedrà impegnate tre catego-rie differenti: i fenomeni della Serie A maschile, le campionesse della Serie A femminile, movimento sempre più in espansione, e i giovani in rampa di lancio dell’Under 19.

Sono mesi caldi per il futsal italiano, mesi di passione e spettacolo. La Coppa della Divisione è nata appena due anni fa, ma ha già il fascino e il prestigio di un trofeo storico come la FA Cup inglese. Perché a prender-ne parte, proprio come nel Regno Unito, sono state tutte le società apparte-nenti ai campionati nazio-nali: ben 144, ma soltanto quattro sono arrivate alla

Final Four che si è giocata al Pala Nino Pizza di Pe-saro. La Came Dosson e la cenerentola Todis Lido di Ostia (l’unica di Serie A2) si sono arrese in se-mifinale, mentre in finale il Rieti si è imposto contro i padroni di casa. L’ultimo atto è stato uno spot per il calcio a 5 italia-no, ovviamente trasmesso in tv su Sportitalia e in diretta Facebook sulla pa-gina PMGSport Futsal. E per conoscere la vincitrice ci sono voluti addirittura i calci di rigore, dove Davide Putano è risultato ancora una volta decisivo, dopo le parate in diversi anni con le maglie di Asti e Lupa-rense. Con questo succes-so, il portiere siciliano ha centrato un record unico

nel suo genere, vincendo - come il suo compagno di squadra Chimanguinho - tutte le competizioni possibili: dallo Scudetto alla Coppa della Divisione, nel mezzo anche la Winter Cup, la Supercoppa e la Coppa Italia. Chapeau!A proposito di Coppa Italia, dal 20 al 24 marzo il grande futsal sarà di scena in Emilia-Roma-gna all’insegna di una Final Eight itinerante e unica nel suo genere. E per l’evento dell’anno non poteva che esserci una copertura mediatica eccezionale come quella di Sky Sport, che tra-smetterà sul canale 202 le due semifinali (sabato 23 marzo alle 16 e alle 18.30) e la finale maschile di domenica 24 marzo, con inizio alle 18.“Avere una vetrina così prestigiosa è il premio al nostro lavoro quotidiano per il bene di questa disci-plina e un incentivo a fare ancora meglio – le parole del presidente della Divi-sione Calcio a 5, Andrea Montemurro –. Ringrazio la Regione Emilia-Roma-gna, il CRER Lnd e tutti coloro che contribuiranno alla riuscita di questo evento di portata interna-zionale che abbiamo deci-so di legare a un’iniziativa benefica. Questo è il cuore del futsal”. Un futsal che, tra una coppa e l’altra, non smette di crescere.

futsalè tempo di coppe

lnd newsa cura di Francesco Pumaa cura di Francesco Puma

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42 | il calcio illustrato | febbraio 2019

L’Asd Lanusei, società che milita in Serie D, ha scelto la qualità fornita

dai proiettori Smart[PRO] per illuminare lo stadio Lixius, a pochi

chilometri dal Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu

Lanusei è il secondo centro più popoloso d’Ogliastra, nella parte

centro-orientale della Sar-degna. Lo Stadio Comunale locale, il “Lixius”, prende il nome dalla località omoni-ma in cui è situato, a breve distanza da uno dei massicci più noti dell’intera Sardegna, il Gennargentu. L’impianto di illuminazione dello stadio è stato interamente riqua-lificato con dispositivi a led Smart[PRO] di Gewiss che garantiscono uniformità di illuminazione e un rispar-mio dei consumi superiore all’83%. “Per deformazione professionale sono molto sensibile alla tematica del risparmio energetico, anche perché la bolletta è a carico

della nostra Società - dichia-ra Daniele Arras, presiden-te dell’Asd Lanusei Calcio -. Sentivamo comunque l’og-gettivo bisogno di rinnovare il nostro impianto di lampade a scarica che continuava a pre-sentare malfunzionamenti, assorbimenti anomali e altri disagi tipici della vecchia tec-nologia. Affidarci alla luce led è stata sicuramente la solu-zione migliore per risolvere tutti questi problemi”. Con gli apparecchi Smart[PRO] di Gewiss, la società del presi-dente Arras risparmierà circa 17.600 kWh all’anno, corrispon-denti a oltre 21 mila euro in bol-letta. Un impianto che si ripaga da sé in poco più di un anno di attività. “La luce delle nuove lampade non serve solo a ri-

schiarare le attività della prima squadra, che si allena prevalen-temente di giorno. Sul Lixius si allenano e giocano diverse formazioni, a partire dal nostro settore giovanile, passando poi per squadre di categorie infe-riori, fino ad associazioni spor-tive e singoli appassionati di atletica, che sfruttano la pista ovale intorno al rettangolo ver-de”, conclude Arras.

luce gewissAi PieDi Del

geNNARgeNTu

Nella foto grande, una

visione dall’alto dello stadio Lixius, dove gioca la Asd Lanusei. In

alto a destra, uno scatto del campo illuminato

dai proiettori Smart[PRO]

impianti ed efficientamentoa cura della Divisione Marketing e Comunicazione

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 43

Corus, racconta: “Le lampade installate precedentemente sul terreno del Lixius, come tutte quelle a vecchia tecno-logia, avevano una media di dispersione elettrica minima del 10% rispetto al consumo dichiarato. Questo proble-ma con i led non esiste più: la potenza è nominale, il che significa che le dispersioni sono pari allo 0%”. l

do un’eccezionale qualità del-la luce e necessitando di una manutenzione minima. Tutte le fasi del relamping sul campo di Lanusei, dall’audit energetico alla sostituzione degli apparecchi, sono state seguite da Corus, Business Partner di Gewiss nell’ambi-to del progetto Digital Sport Innovation. Davide Bona-lumi, Direttore Operativo di

il sisTeMA sMART[PRO]Disegnato e prodotto in Italia, Smart[PRO] è stato proget-tato da Gewiss per rivolu-zionare il panorama dell’illu-minazione sportiva in Italia. Tutti i vantaggi di una sofisti-cata tecnologia led sono oggi contenuti in una struttura ro-busta e funzionale, creata per resistere nel tempo garanten-

Sentivamo il bisogno di rinnovare il

nostro vecchio impianto

di lampade a scarica.

Affidarci alla luce Gewiss

è stata sicuramente la soluzione migliore per

risolvere tutti i problemi che

si stavano manifestando.

””

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44 | il calcio illustrato | febbraio 2019

Unico calciatore della Lazio ad aver vinto la Supercoppa Italiana sia da calciatore che da allenatore, per uno strano scherzo del destino ha se-gnato la sua prima rete nelle massima serie proprio contro i biancazzurri, a tre minuti dal 90’. Il passaggio nel club capi-tolino avvenne nell’estate del 1999 per 30 miliardi di lire e il 2000 fu il suo anno magi-co: esordì in Nazionale in cop-pia con il fratello; collezionò 11 presenze e 9 gol in Champions League di cui 4 contro il Marsi-glia; segnò il gol decisivo per la vittoria dello scudetto contro la Reggina sancendo il sorpasso alla Juventus; vinse Supercop-pa Italiana e Coppa Italia nel-la doppia finale contro l’Inter giocando titolare nel 4-5-1 di Sven Göran Eriksson.

dal campo alla “panca”Appesi gli scarpini al chiodo Inzaghi decide di restare in or-bita Lazio per iniziare il proprio percorso da allenatore. Vinta la Coppa con gli Allievi Re-gionali passa agli Allievi Na-

ulla scia del fratello Filip-po, anche Simone Inzaghi ha avuto una lunga carriera da giocatore professionista, sicu-ramente meno ricca di trofei ma altrettanto costellata di successi personali.Nato a Pia-cenza nell’aprile del 1976, i suoi inizi sono stati simili a mol-te giovani promesse: settore giovanile fino alla Primavera. Simone Inzaghi inizia il pro-prio percorso professionale appena maggiorenne a Car-pi in C1, poi scende in C2 in-dossando prima la maglia del Novara (in una squadra che dominò il campionato, chiuso al primo posto con otto pun-ti di vantaggio sulla seconda) poi quella del Lumezzane, ri-sale in C1 col Brescello e infi-ne fa ritorno a Piacenza, dove gli viene offerto un posto in Serie A nella squadra alle-nata da Beppe Materazzi. In biancorosso gioca come punta centrale con Rastelli e Piovani sulle fasce, diventa il capocan-noniere della squadra e chiude davanti al fratello “Pippo” nella classifica marcatori.

Promosso in prima squadra direttamente dalla Primavera della Lazio, l’ex bomber

piacentino si sta rivelando uno dei tecnici più talentuosi del panorama nazionale

di Giuseppe Moschese

a l l e n a r e i l c a l c i o a 1 1

tecn

ica

in c

am

po

A SCuoLA dALLe BIg

il calcio pratico di simone inzaghi

le formazioni tipo

lazio 2018/19

marusic (romulo)

hoedt(bisevac)

biglia(cataldi)

gentiletti

parolo(milinkovic-savic)

lulic

klose (djordjevic)

onazi(mauri)

f. anderson (keita)

candreva

konko(basta)

lazio 2015/16 4•3•3

marchetti (berisha)

Nelle foto, un primo piano di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, su cui siede da

quattro stagioni, e uno scatto

che lo ritrae in Nazionale con il fratello Filippo:

entrambi, appesi gli scarpini al chiodo, hanno intrapreso la carriera da

allenatore con alterne fortune

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 45

zionali, quindi alla Primavera con cui vince - dopo oltre 30 anni - la Coppa Italia di cate-goria, bissando il successo l’an-no successivo nel derby contro la Roma. Ma è nella stagione 2015-16 che arriva la svolta: subentrato all’esonerato Ste-fano Pioli, Inzaghi esordisce in Serie A mettendo in mostra un calcio piacevole e convin-cente che gli fa guadagnare i pareri positivi della stampa (“La Biancoceleste vince 3-0, si riavvicina sensibilmente alla lotta per l’Europa e aumenta i rimpianti per non aver cam-biato prima Pioli”, tratto da La Repubblica del 11/04/2016). Questo percorso positivo, stranamente, non gli vale la

conferma per l’anno successi-vo. Il presidente Lotito, infat-ti, inizialmente gli preferisce Marcelo Bielsa, il quale, per alcune divergenze di vedu-te con la dirigenza, si dimette quasi subito permettendo al tecnico piacentino di tornare alla guida della squadra ca-pitolina. Inzaghi non si lascia sfuggire l’occasione e nella sta-gione successiva si toglie pure la soddisfazione di vincere il derby sia in Coppa Italia, sia in campionato a quattro anni di distanza dall’ultimo successo.

il gioco di inzaghi Dal punto di vista tattico, l’av-vio di Simone Inzaghi è stato all’insegna della sperimen-

l’autoregIuSePPe

moSCheSe Nato a barletta

e residente a roma, è allenatore uefa b, autore di numerosi articoli di natura tecnico/tattica nonché del

libro “attaccare e difendere con il modulo 4-5-1”, tradotto anche in altre lingue

le formazioni tipo

lazio 2018/19

milinkovic-savic

luis alberto (correa)

marusic (romulo)

wallace(bastos)

acerbi

radu(luiz felipe)

parolo

lucas leiva(badelj)

lulic(lukaku)

immobile(caicedo)

parolo(milinkovic-savic)

lulic

f. anderson (keita)

lazio 2015/16 4•3•3 3•5•2

strakosha

La vita da giocatore era meglio. Meno responsabilità, più tempo libero a disposizione.

Da allenatore lavori quasi tutto il giorno.

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46 | il calcio illustrato | febbraio 2019

se-Lazio 0-3); per 25 volte schierò la difesa a 4, per 18 quella a 3. L’anno seguente av-venne la svolta. Partendo pro-babilmente dal presupposto che al giorno d’oggi nel calcio non c’è più nulla da inventare e che alcune regole sono sempre attuali (difesa e contropiede su tutte), Inzaghi puntò sul 3-5-2, variando di tanto in tanto il numero di attaccanti e centro-campisti all’interno di un siste-ma di gioco fondato su principi pratici. Questo perché, con ra-zionalità e intelligenza, si riesce a ingabbiare l’avversario a pre-scindere dalle mode del mo-mento, ottenendo quello che più è imp ortante: il risultato.Durante la costruzione del-la manovra, se l’azione parte dal rilancio del portiere Inza-ghi chiede di cercare la mez-zala (FIg. 1) per conquistare subito la palla permettendo l’inserimento alla sue spalle dell’esterno.

In fase di non possesso, con attacco centrale, all’interno della propria metà campo In-zaghi preferisce che gli esterni si abbassino per creare una li-nea difensiva a 5, così da per-mettere la giocata in anticipo dei tre centrali sugli attaccanti avversari, garantendo adegua-ta copertura alle loro “spalle” sfruttando la superiorità nu-merica (FIg.2). Questo 5-3-2, che in fase di non possesso si adatta allo schieramento della squadra avversaria (una punta e due mezze punte), può anche trasformarsi in un 5-2-3 sia per impedire un’agevole costruzione della manovra of-fensiva, sia per trovare spazi nelle ripartenze una volta ri-conquistata palla (FIg.3).Quando invece la palla oltre-passa la trequarti di campo e finisce sull’esterno, la squadra di Inzaghi adotta una nuova di-sposizione in campo, più simile a un 4-4-2 (FIg.4). l

tazione. Dall’avvento del Bar-cellona di Guardiola, che con il suo tiki-taka ha stregato il pubblico di tutto il mondo, si è assistito troppe volte a un pe-ricoloso spirito emulativo: ini-zio della manovra dal portiere, lungo possesso palla, tentativo di palleggio esasperato a cen-trocampo, ricerca del bel gioco e del dominio sull’avversario. Ma non tutte le squadre hanno le caratteristiche tecniche per mettere in pratica questo tipo di gioco, difficilmente adatta-bile nei vari contesti. Inzaghi, al contrario, non ha seguito mode e ha da subito cercato la “sua” via. Nella prima stagione in A utilizzò 11 moduli diversi. La ri-cerca del sistema di gioco più adatto fu agevolata dal fatto di non dover giocare in Europa: Inzaghi passò dunque dal 4-3-3 (Atalanta-Lazio 0-3) al 3-5-2 (Lazio-Fiorentina 3-1), poi dal 3-4-1-2 (Lazio-Ata-lanta 2-1) al 4-5-1 (Udine-

a l l e n a r e i l c a l c i o a 1 1

FIg.1

FIg.4

FIg.2

Nelle foto, alcuni momenti

di gioco di un derby Lazio-

Roma vinto dai biancocelesti di Simone Inzaghi; Ciro Immobile con la maglia del Borussia Dortmund: l’attaccante

azzurro è rinato da quando ha abbracciato

Inzaghi alla Lazio

A SCuoLA dALLe BIg

FIg.3

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 47

l’autoreemANueLe mAggIANI

allenatore portieri fc rieti 1936

(serie c), allenatore portieri

professionista uefa cod. 105477,

allenatore uefa b cod.105477.

istruttore di Mental training e laureato in infermieristica

presso la facoltà di Medicina e chirurgia

dell’università tor Vergata di roma

la capacità di

reazione motoria

di Emanuele Maggiani

una delle abilità piu importanti per un portiere è la capa-

cità di reazione motoria. La complessità del ruolo richie-de molteplici abilità tecni-co-tattiche e condizionali, ma migliore è la capacità di rea-zione, migliore sarà il risultato dell’intervento. In alcuni arti-coli precedentemente pub-blicati abbiamo affrontato il tema della conoscenza degli

a l l e n a r e i p o r t i e r i

stimoli. Tanto più un portie-re conosce e riconosce quello che sta succedendo, tanto più efficace sarà la sua risposta. La capacità di reazione mo-toria è strettamente collegata a questo aspetto.La capacità di reazione è una delle capacità coordinative specifiche, ovvero:• capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti;• capacità di differenziazione;

• capacità di coordinazione oculo-muscolare;• capacità di equilibrio; • capacità di orientamento;• capacità di ritmo;• capacità di reazione;• capacità di trasformazione;Vediamole nel dettaglio.

3 Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimentiÈ la capacità che permette di collegare tra loro delle abi-lità motorie già acquisite. Per esempio il ciclista coordina il movimento degli arti inferio-ri con gli arti superiori.

3 Capacità di differenziazioneÈ la capacità di saper diffe-renziare gli stimoli quando av-vengono dei cambiamenti. Per esempio il ciclista deve saper percepire se sta pedalando in pianura o in salita per poi sa-persi “orientare”.

3 Capacità di coordinazione oculo-muscolarePer capacità di coordinazio-ne oculo-muscolare si inten-de la capacità del cervello di riuscire a compiere un ➲

In un calcio così veloce, con palloni che prendono traiettorie incerte, il portiere deve saper reagire nel minor tempo e nel miglior modo

possibile. Scopriamo come allenare questa capacità specifica

Page 26: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

48 | il calcio illustrato | febbraio 2019

3 Capacità di ritmoÈ la capacità che per-mette di organizzare i movimenti in manie-ra che l’azione risulti il più fluida e armoniosa possibile, ciò è dato da

un corretto dosaggio di tempi e intensità di cia-

scun movimento. In questa capacità rientra il “tempismo esecutivo” che è l’abilità di fare le cose nel momento adatto e nello spazio giusto.

3 Capacità di reazioneÈ la capacità di rispondere agli stimoli con l’azione motoria più rapida e meglio adeguata alle circostanze. Si divide in:• semplice (quando gli stimoli sono previsti e conosciuti);• complessa (quando gli sti-moli sono sconosciuti e im-prevedibili).

3 Capacità di trasformazioneÈ la capacità di cambiare un’azione prefissata. Ciò capi-ta spesso negli sport come il calcio, in cui il difensore, a una finta dell’attaccante, deve ela-borare un altro piano di azione per giungere al suo scopo.

In sintesi la capacità di rea-zione motoria è ciò che ci per-mette di reagire il più rapida-mente possibile a degli stimoli di diversa natura (visivi, uditivi, tattili, ecc.) e non si limita alle sole attività sportive, ma vie-ne utilizzata costantemente durante le azioni quotidiane. Basti pensare a quando stia-mo guidando e dobbiamo fre-nare o sterzare all’improvviso

movimento regolato da fat-tori esterni. Per esempio: quando un ciclista effettua una volata nel tentativo di vincerla, il suo cervello dosa la quantità di forza da im-piegare per soddisfare lo sforzo in relazione alla di-stanza da effettuare.

3 Capacità di equilibrioL’equilibrio è la capacità di mantenere il corpo in una data posizione. Non esiste movi-mento in cui non sia coinvolto l’equilibrio che si divide in:• statico (quando il corpo è fermo, cioè immobile); • dinamico (quando il corpo è in movimento, ossia cammi-na, corre, ecc.);• di volo (quando il corpo non è in appoggio né a terra, né su un attrezzo).

3 Capacità di orientamentoÈ la capacità di muovere il corpo nello spazio e nel tem-po. Per esempio il ciclista deve sapere se la gara in relazione all’ambiente che lo circonda, è prossima a un tratto di strada in salita o in pianura.

per evitare un pericolo, oppure quando a casa sta per caderci qualcosa di mano e la nostra capacità di reazione evita il danno. Il tempo di reazione è composto da un  tempo to-tale  (TT)  durante il quale c’è la  percezione, l’identificazio-ne e l’elaborazione di uno sti-molo esterno e infine la rispo-sta motoria. Il tempo totale si divide a sua volta in tempo di reazione (TR) e tempo di mo-vimento (TM).Il  TR o tempo di reazione  è il tempo indispensabile per percepire le informazioni da uno stimolo esterno (fase della percezione), decidere cosa fare (fase della scelta) e cominciare l’azione (fase della programmazione). Esistono due tipi di TR: • semplice (analitico), ossia un’unica risposta a un se-gnale codificato e pre-cono-sciuto. L’esempio di più facile

a l l e n a r e i p o r t i e r i

1

Tanto più un portiere conosce e riconosce

quello che sta

succedendo, tanto più efficace

sarà la sua risposta.

La capacità di reazione motoria è

strettamente collegata a questo aspetto.

P3

P2

P A

l’allenatore (a) con i piedi

scambia il pallone con il portiere (P).

l’allenatore (a), senza preavviso,

calcia in una delle 3 porte e il rispettivo portiere deve

difendere la propria. iportieri

dopo una serie di tiri si

scambiano la posizione.

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 49

collegata sia alla rapidità di movimento, ma anche alla capacità coordinativa di adat-tamento e trasformazione. Ovviamente il tempo di ri-sposta agli stimoli complessi o situazionali è molto più alto rispetto al tempo di reazione semplice. Una volta program-mata l’azione, il tempo che passa dall’inizio alla fine del movimento, ovvero il  TM o tempo di movimento, è mol-to importante, infatti può far rimanere inerte l’avversario in risposta a quel gesto.La  fase sensibile per quanto riguarda la capacità di rea-zione motoria è tra i 7 e i 10 anni, con un picco importan-te d’apprendimento tra gli 8 e i 9 anni. Risulta quindi utile iniziare precocemente a pro-porre esercitazioni per questa capacità che è una delle pri-me a svilupparsi (www.npg-footballacademy.it). l

comprensione è il colpo di pistola dello starter alla par-tenza dei 100 m piani o lo spegnimento delle luci del semaforo per la partenza dei piloti di Formula1. • complesso  (situazionale), ossia la risposta a situazioni interattive e molteplici, non preventivabili e che richie-dono, di conseguenza, un’in-terpretazione da parte del soggetto. Le risposte pos-sono essere schemi abitua-li già conosciuti e utilizzati (TR minore) o risposte non abituali causate da stimoli imprevedibili e sconosciuti (TR maggiore). Questo tipo di risposta necessita quindi una scelta e un adattamento motorio poiché è necessario realizzare una controazione adeguata alla situazione che si viene a creare.La capacità di reazione mo-toria è quindi strettamente

LA SPeCIFICItà deL CALCIofocuS Su > gLI SPort SItuazIonaLI

la capacità di reazione motoria è molto importante nell’ambito degli sport di situazione: l’imprevedibilità del giocatore crea un ritardo nella risposta dell’avversario e per questo la variazione degli stimoli rende i nostri giocatori più completi, reattivi ed efficaci. È quindi preferibile creare esercitazioni con avversari in situazioni di gioco verosimili. l’impossibilità di prevedere le mosse dell’avversario o il rimbalzo della palla su un terreno scivoloso sono situazioni che si possono verificare in una partita e che attivano questa capacità. Negli sport di situazione (open skills) una buona padronanza di questa capacità aiuta a raggiungere un risultato positivo, dato che l’efficacia di una prestazione è anche figlia della velocità con cui i giocatori riescono a prendere le decisioni corrette. un’applicazione pratica di quanto appena scritto può e deve riguardare la figura del portiere nel calcio. il portiere deve saper rispondere in maniera adeguata allo stimolo in relazione alla velocità, alla direzione, all’effetto della palla e alla situazione complessiva. credo fermamente che in ogni programmazione e in ogni progetto di lavoro sia indispensabile inserire lavori volti al miglioramento della capacità di reazione. in un calcio così veloce, con palloni che prendono traiettorie incerte, con un’alta densità di giocatori tra portiere e avversario calciante, il portiere deve saper reagire nel minor tempopossibile e soprattutto nel miglior modo possibile.

esercitazioni2 3

P3

P3

P2

P2

P5P4P

PA A

l’allenatore a calcia in porta.

i portieri che si trovano

davanti possono decidere se

effettuare la parta o lasciare il tiro al portiere

che si trova dietro. i portieri, dopo una serie

di tiri, cambiano la posizione.

Adatto a 4 o più portieri.i portieri vengono disposti

in cerchio, ognuno a difendere la propria

piccola porta delimitata da coni. uno dei portieri

scambia la palla al centro del cerchio con

l’allenatore. l’allenatore (a) o il portiere (P5),

senza preavviso, possono calciare in una delle

porticine e il portiere che riceve il tiro deve difendere

la propria. i portieri, dopo una serie di tiri, cambiano

la posizione.

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50 | il calcio illustrato | febbraio 2019

ridotto ha l’obiettivo di creare pressione all’atleta, imponen-dogli scelte rapide nel rispetto delle regole e dei principi del gioco dati dal tecnico. Esami-niamo gli elementi su cui pos-siamo andare ad agire nella creazione delle esercitazioni.

spazio3 Aree di gioco ad accesso limitato: accesso non consen-tito, vi possono accedere solo i jolly, numero limitato di attac-canti o difensori in alcune aree di gioco, tempo limitato all’in-terno di alcune are, tiri in porta possibili solo da alcune aree.

3 Aree di gioco con regole specifiche: numero di tocchi li-bero nella metà campo offen-siva, solo due tocchi in quella difensiva, i giocatori che ricevo-no la palla in area devono tira-re, numero di passaggi minimo prima di poter superare la linea

L a pratica del futsal si sviluppa giorno dopo giorno e soprattutto si

evolve in maniera continua. Lo stesso vale per la metodologia di allenamento e soprattutto per la scelta degli “strumenti di allenamento” su cui ci sono differenti correnti di pensiero. In questo articolo ci soffer-meremo sull’utilizzo del cam-po di dimensioni ridotte come strumento di allenamento. Il “campo ridotto” può essere di dimensioni variabili a seconda delle proprie idee ed esigenze (20x20, 28x15, 28x20, ecc.). Questo strumento permet-te di simulare il gioco reale su una superficie che necessita di tempi e spazi di gioco inferiori rispetto a quelli del gioco reale, imponendo all’atleta un’antici-pazione nel gioco e dei tempi molto ristretti nel prendere le decisioni. È proprio per questo che l’allenamento su campo

di metà campo, aree specifiche in cui si può giocare solo di pri-ma, metà campo destra, tiro di destro; metà campo sinistra, tiro di sinistro.

3 giochi con invasione condi-zionata degli spazi: numero di giocatori specifico in ogni area di gioco, creare superiorità nu-merica in aree di gioco speci-fiche (il giocatore che passa la palla può invadere lo spazio, qualsiasi giocatore può invade-re lo spazio), invasione dell’a-rea da parte del pivot dopo aver passato la palla, invasione dell’area di attacco solo con dribbling.

tempo3 Limitazione dei tempi di azione: mantenimento del possesso per un certo periodo di tempo, principi del gioco ba-sati su periodi di tempo (tene-re palla per 10 secondi, entrare

allenarsi su campo

ridottotutti i segreti di uno strumento che mette pressione all’atleta

imponendogli di prendere decisioni corrette in tempi ristretti e lavorando su tanti aspetti contemporaneamente

di Carmine Tarantino

a l l e n a r e n e l f u t s a l

Nella foto, un momento della

Supercoppa Italiana

2018 vinta dall’Acqua&Sapone

contro Napoli lo scorso

novembre. Grazie a questo successo la squadra di Tino Perez ha centrato

tre trofei in soli 10 mesi, risultato

frutto di duri allenamenti

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 51

nella metà campo avversaria entro 5 secondi, tiro in porta entro 10 secondi), creazione temporanea di periodi di su-periorità o inferiorità numerica, modifiche temporanee volte a disequilibrare (ogni 20 secondi esce un giocatore e ne entra un altro, alternando le squadre).

3 modifica dei periodi di gio-co: mini partite, mini partite con periodi specifici in cui una squadra è in superiorità o infe-riorità numerica.

3 Penalità o ricompense per i tempi di azione: tiro in porta entro un certo periodo di tem-po o perdita del possesso palla, nessun limite di tocchi dopo i 20 secondi di possesso e pri-ma di ciò sono consentiti solo 2 tocchi, se si supera la linea di metà campo un giocatore av-versario non potrà difendere in quella metà campo.

3 gioco simulato: situazioni di gioco reale con limiti di tempo per tirare simulando le azioni di gioco o di risultati.

porte3 Numero di porte: gioco a 4 porte (2 per squadra), giochi con numero di porte variabile, giochi con l’ultima porta in cui si è segnato che viene rimossa, gioco in cui ci sono più porte che portieri, una sola porta per le due squadre che si alternano in attacco e difesa.

3 dimensione delle porte: porte più grandi di quelle rego-lamentari, porte piccole senza portieri, porte di dimensioni normali e porte piccole sulle linee laterali.

3 Posizione delle porte e tiro: le squadre posso-no attaccare qualsiasi por-ta presente in campo dopo aver raggiunto uno specifico obiettivo o condizione (supe-rare la linea di centrocampo, realizzare 5 passaggi entro 5 secondi dalla riconquista del possesso, ecc.) e le porte possono essere posizionate in diversi modi (sulla linea di fondo del campo da pallaca-nestro ma orientate in senso opposto, sulle linea di fondo del campo da pallacanestro e senza reti consentendo di se-gnare da entrambi i lati, col-locate asimmetricamente nel campo, posizionate corretta-mente); dopo aver segnato un gol le squadre possono invertire la direzione e attac-care nell’altra porta.

3 gioco senza porte: i gol o i punti possono essere segna-ti in vari modi (raggiungendo la linea di fondo in possesso della palla, entrando nell’area in possesso della palla, en-trando e uscendo dal cerchio di centrocampo in possesso della palla, ecc.).

aspetti tattici3 Variazione del numero di giocatori: parità, superiorità o inferiorità numerica in deter-minate aree o per determinati periodi di tempo, inclusione o esclusione dal gioco di alcuni giocatori o ruoli, molti giocato-ri in uno spazio piccolo, pochi giocatori in uno spazio grande, allenamento delle risorse tec-nico-tattiche di gruppo (il gio-catore che perde la palla deve correre fino alla porta avversa-ria e toccare un palo o essere sostituito da un altro giocatore sulla linea di fondo opposta).

3 Ruoli specifici e condizioni per il cambio di ruolo: uso di jolly in attacco (senza limita-zioni, numero di tocchi limitato, può solo tirare, può solo pas-sare, ecc.), uso di jolly in difesa (in esercizi di possesso palla, in situazioni di gioco reale all’in-terno di aree definite quali il cerchio di centrocampo), im-porre condizioni per le attività difensive (attive, semiattive, passive, limitazione nella cor-sa dei giocatori o posizione di partenza, i portieri non posso-no uscire dall’area).

3 Condizionamento delle tat-tiche individuali o di squa-

l’autoreCARmINe

tARANtINoHa iniziato la sua

carriera da allenatore a 26 anni nelle categorie

giovanili , dove ha vinto due scudetti

Allievi e uno Juniores. In possesso del titolo di allenatore di primo livello, dal 2011 al 2013

ha guidato il Napoli C5 prima in A2 poi in

Serie A. Per la stagione sportiva 2015/16 è stato nominato Ct

della nazionale U21, oltre a collaboratore

tecnico della nazionale femminile C5 e tecnico Futsal camp (Nazionali

U17 e U15).

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52 | il calcio illustrato | febbraio 2019

a l l e n a r e n e l f u t s a l

esercitazioni

3 vs 3 con due sponde pivot e due esterneobiettiVi: sviluppo sistema 3-1 con finalizzazioni, adeguamento difensivo, rotazione triangolo difensivo. sViluPPo: 7 vs 7 coi portieri, campo di 28 x 20 metri; ogni squadra si sistema con 3 giocatori nella metà campo difensiva, 2 sponde pivot (a 6-7 m dalla porta) e 2 esterne (a 4-5 m dalla linea di metà campo); il campo va diviso in 2 zone. i 3 giocatori in costruzione non possono superare la metà campo finché non hanno servito il pivot: se riceve il pivot del lato da cui parte il pallone si gioca regolarmente; se riceve il pivot in digonale rispetto al pallone la sponda esterna dello stesso lato entra per un taglio diagonale mentre il giocatore più laterale dei 3 in costruzione esce per sostituire lo sponda stessa.

3 Numero di tocchi o pas-saggi: gioco con limite di toc-chi (due tocchi, senza limiti, di prima, ecc.), gioco a un tocco e mezzo (ricevendo palla da un giocatore che ha effettua-to due tocchi il ricevente può giocare solo di prima, mentre se riceve dopo un tocco può farne due), le squadre pos-sono avanzare oltre la linea di metà campo solo con un passaggio rasoterra, numero specifico di tocchi o passaggi prima del tiro.

3 Condizioni su numero di tocchi e controllo: limita-zione del numero di tocchi

individuali consentendone uno in più per il tiro, solo due tocchi consentiti, due tocchi consentiti se si usano entrambi i piedi, non si può far rimbalzare la palla dopo un passaggio aereo, dopo un passaggio aereo la palla deve rimbalzare.

3 Condizioni sui punti di contatto: ricompense per il controllo della palla con la pianta del piede, specifica-re la parte del piede con cui controllare la palla, specifica-re la parte del piede per il tiro (ossia punta, collo, interno collo, esterno collo). l

dra: imporre tipo di marcatura o sistema difensivo, i gol pos-sono essere segnati solo dopo uno scambio con il pivot, i gol possono solo essere segnatidopo un uno-due, una sponda o una diagonale, i gol possono essere segnati solo dall’interno dell’area, i gol possono essere segnati solo da fuori area, tutti i giocatori devono toccare la pal-la prima che sia possibile tirare in porta, fintare sempre prima di ricevere la palla.

3 Condizioni o restrizioni sul processo decisionale: riduzio-ne delle opzioni di passaggio (non si può passare al gioca-tore da cui si è ricevuta la pal-la, non si può passare a com-pagni con la pettorina dello stesso colore).

aspetti tecnici3 Palloni diversi: uso di pal-loni di dimensioni e mate-riali diversi o che abbiano un differente rimbalzo (palline da tennis, palla a rimbalzo irregolare, palloni da rugby, palloni da calcio, ecc.), gioco con più palle, gioco con due palloni per tirare e uno per mantenere il possesso (solo la squadra in possesso di quest’ultimo può tirare uno degli altri due), gioco con tre palloni (uno in gioco, mentre gli altri due devono essere te-nuti in mano da un giocatore per squadra che non può par-tecipare al gioco), gesti tecnici con diversi tipi di pallone (di difficoltà crescente), giocole-ria con il pallone, palline da tennis (portieri).

Il campo ridotto può

essere di dimensioni variabili a seconda

delle proprie idee ed

esigenze: questo

strumento permette

di simulare il gioco

reale su una superficie che invece

necessita di tempi e spazi

di gioco inferiori rispetto a quelli

della gara.

”” 10

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2

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5

4

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14

5

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febbraio 2019 | il calcio illustrato | 53

3 vs 3 classicoobiettiVi: costruzione modello di 4 combinazioni a 2 e 3 giocatori interne al 4-0 (cambi posizione, sovrapposizione, triangoli, parallele, diagonali. sViluPPo: 4 vs 4, campo di 28 x 20 metri; ogni squadra mantiene 2 giocatori per zona; tocchi liberi.Varianti: n. tocchi (2-3); possibilità di cambio posizione tra giocatori in possesso; gol vale doppio se fatto sul secondo palo o a un tocco.

3 vs 3 con due sponde pivotobiettiVi: costruzione di gioco con pivot, ricerca della profondità nella manovra, salto della prima linea, triangolo difensivo. sViluPPo: 5 vs 5 coi portieri, campo 28 x 20 metri; ogni squadra è formata da 3 giocatori in campo e 2 sponde in profondità (pivot). si gioca a tocco libero con l’obbligo, per finalizzare, di giocare con i pivot; le sponde giocano a 2 tocchi e i portieri non possono intercettare il passaggio alla sponda; finalizzazione a un tocco; il giocatore che finalizza si cambia con la sponda che ha giocato.

3 vs 3 con due sponde (riorganizzazione)obiettiVi: combinazione di 3 transizioni, riorganizzazione difensiva. sViluPPo: 5 vs 5 coi portieri, campo di 28 x 20 metri; la squadra di 5 è formata da 3 giocatori di campo e 2 sponde esterne, ognuna delle quali in possesso di un pallone. se un giocatore di campo gioca a una sponda attiva, la sponda opposta metterà in gioco il pallone in suo possesso per finalizzare l’azione; il passatore recupererà il pallone servito alla sponda si sostituirà alla sponda entrata in campo; massimo utilizzo della sponda per ogni giocata.

3 vs 3 con due sponde (cambio attacco)obiettiVi: transizione, riorganizzazione difensiva, finalizzazione, difesa prima linea, salti. sViluPPo: 5 vs 5 coi portieri, campo di 28 x 20 metri; la squadra di 5 è formata da 3 giocatori di campo e 2 sponde esterne, ognuna delle quali in possesso di un pallone. se un giocatore di campo gioca a una sponda attiva, la sponda opposta metterà in gioco il pallone in suo possesso per finalizzare l’azione cambiando il senso dell’attacco; il passatore recupererà il pallone servito alla sponda e si sostituirà alla sponda entrata in campo; massimo utilizzo della sponda per ogni giocata.

2

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7

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54 | il calcio illustrato | febbraio 2019

svoltasi il 19 dicembre 2018 e, come detto, entrerà in vi-gore dal 1° luglio 2019 con l’inizio della stagione spor-tiva 2019/2020. Le gare interrotte per situazioni che non comportano l’irrogazione delle sanzioni di cui all’artico-lo 17, del Codice di Giustizia Sportiva, non saranno più re-cuperate a partire dal primo minuto di gioco senza tenere conto del risultato maturato al momento dell’interruzio-ne ma, al contrario, ripren-deranno proprio da questo momento per disputare i soli minuti non giocati – la cui quantificazione è determina-ta dall’Arbitro con decisione inappellabile - e ripartendo dal risultato del momento dell’interruzione. Ciò pre-messo, quanto alle modalità della prosecuzione delle gare interrotte va precisato che possono essere schierati tutti

Importanti novità entre-ranno in vigore a partire dalla prossima stagione

sportiva quanto alla discipli-na, in ambito dilettantistico, delle modalità di recupero delle gare interrotte per mo-tivi non riconducibili a viola-zione del Codice di Giustizia Sportiva, e in ordine alle con-seguenze che nelle attività di tutte le Leghe si produr-ranno in classifica nel caso di rinuncia o di esclusione di una squadra al campionato di propria competenza. Le nor-me modificate sono rispet-tivamente l’articolo 30, del Regolamento della Lega Na-zionale Dilettanti, e l’articolo 53, delle Norme Organizza-tive Interne della Federazio-ne, sulle quali è intervenuto il Consiglio Federale nella ri-unione del 30 gennaio 2019. I testi delle modifiche rego-

variazioni ai regolamenti

le novItà Saranno in vigore già

dalla SS 2019/2020 alcune significative modifiche

ad articoli del Regolamento Lnd e NOIF. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta

per fare chiarezza

di massimo ciaccolini

Segretario Generale LND

s e g r e t e r i a

geS

tio

ne

e n

or

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iva

lamentari sono contenuti nei comunicati ufficiali n. 41/A e n. 42/A, pubblicati dalla F.I.G.C. in data 30 gennaio 2019, i quali sono stati ripor-tati dalla L.N.D. con proprio comunicato ufficiale n. 220 del 1° febbraio 2019.

regolamento lnD:l’articolo 30La norma è stata modifi-cata dal Consiglio Federale su istanza del Consiglio Di-rettivo della Lega Naziona-le Dilettanti nella riunione

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 55

i calciatori che era-no tesserati per le due Società in gara al momento dell’in-terruzione della stessa, indipenden-temente dal fatto che fossero o meno sulla distinta dell’Arbitro il gior-no dell’interruzione, con le se-guenti avvertenze: 1) i calciatori scesi in campo e sostituiti non possono essere schierati nuovamente; 2) i calciatori espulsi non possono essere schierati nuovamente e non possono essere sostituti da altri cal-ciatori; 3) i calciatori che erano squalificati per la prima partita non possono essere schierati nella prosecuzio-ne, mentre possono essere schierati quelli squalificati con decisione relativa ad una gara disputata successiva-

mente alla partita interrotta; 5) le ammonizioni singole inflitte dall’Arbitro nel corso della gara interrotta non ven-gono prese in considerazione dagli Organi disciplinari fino a quando non sia stata gio-cata anche la prosecuzione; 6) fatta salva la particolare disciplina esistente per le at-tività del Calcio a Cinque, nel corso della prosecuzione le due squadre interessate pos-sono compiere solo le sosti-tuzioni non ancora effettuate nella prima gara.

Inquadra il QR Code per visitare la sezione

“Segreteria” sul nostro

sito internet e scaricare i comunicati in formato

pdf

Sul web

focus su > art. 62 noIf

nuove disposizioni sulla tutela dell’ordine pubblico in occasione delle partitele novità introdotte dal consiglio federale riguardo all’articolo 62 delle N.o.i.f. hanno ovviamen-te riguardato anche il settore dilettantistico. si tratta delle procedure previste dalla f.i.G.c. per contrastare l’incivile fenome-no dei cori, delle grida e di ogni altra manifestazione espressiva di discriminazione per motivi, tra gli altri, di razza e di territorio.

le nuove disposizioni sono state divulgate dalla f.i.G.c. col comu-nicato ufficiale n. 43/a del 30 gennaio 2019, riportato dalla lega Nazionale Dilettanti con proprio comunicato ufficiale n. 220 del 1° febbraio 2019, e sono entrate in vigore dal turno di campionato successivo alla data della loro pubblicazione. la norma disciplina le varie pos-sibili fasi in cui possono verificarsi le espressioni discriminatorie, sia quando queste intervengano prima della gara o nel corso della stessa, prevedendone il manca-to inizio, oppure l’interruzione temporanea o la sospensione. in ambito professionistico, laddove

è prevista la presenza del respon-sabile dell’ordine pubblico dello stadio designato dal Ministero dell’interno, è proprio quest’ulti-mo ad assumere un ruolo centrale nell’adozione dei provvedimenti sopra richiamati. Nelle competi-zioni dilettantistiche, invece, non essendo prevista tale figura, il ruolo è assunto dall’arbitro. Vale, comunque, la norma generale secondo la quale il non inizio, l’interruzione temporanea e la sospensione della gara non possono prolungarsi oltre i 45 minuti (quindi un tempo di gioco), trascorsi i quali l’arbitro la dichia-rerà chiusa riferendo nel proprio rapporto i fatti verificatisi.

art. 53 noiFCon la modifica intro-dotta dal Consiglio Fe-

derale, dal 1° luglio 2019 non vi saranno conse-

guenze diverse a seconda che una Società si ritiri dal

Campionato di competenza, o ne venga esclusa per qual-siasi ragione, durante il girone di andata o durante quello di ritorno. Infatti, con l’introdu-zione del novellato comma 3 integrata dall’abrogazione del comma 4 della norma in questione, tale distinzione non opera più in quanto si dispone che quando si verifica il ritiro o l’esclusione di una Società, tutte le gare disputate nel corso del campionato di com-petenza non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della Società rinun-ciataria o esclusa. l

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Il punto della situazione su questa e altre novità in materia fiscale recentemente introdotte per gli Enti Sportivi,

fra cui l’estensione del cosiddetto Sport Bonus

abolita l’inverSione

Di Fatturazione

56 | il calcio illustrato | febbraio 2019

di silvano Turrin

Commercialista, Esperto Diritto

tributario e in Associazionismo

Sportivo

l’ incessante susseguirsi di nuovi provvedimen-ti legislativi in materia

fiscale, specialmente negli ulti-mi mesi dello scorso anno, ha provocato non poco disagio ai contribuenti italiani: il tut-to a partire dalla introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, in particolare per i gestori degli impianti stradali di distribuzione di carburan-ti per le cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburante per motori di autoveicoli con cor-relato rinvio dell’obbligo per imprese e lavoratori autonomi nonché altri soggetti interessati a giustificare fiscalmente tali acquisti con il detto documen-to in sostituzione dell’utilizzo della scheda carburanti, rive-landosi poi la situazione più complicata per gli Enti Sporti-vi Dilettantistici anche con ri-ferimento alla inversione della fatturazione delle sponsoriz-zazioni in capo ai committenti di servizi alle Associazioni e

Fatturazione elettronicaCon le disposizioni contenu-te nella L. 205/2017 (Leg-ge di Bilancio 2018) viene definitivamente dato l’avvio alla rivoluzione digitale nelle transazioni commerciali tra privati dopo la precedente introduzione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, conseguendone in via genera-le che le stesse Associazioni/Società Sportive Dilettanti-stiche devono provvedere ad attrezzarsi per la generazione in forma elettronica delle fat-ture attive, qualora svolgano attività commerciali, fatto sal-vo per gli Enti soggetti passivi dell’Imposta sul Valore Ag-giunto operativi, per legge o per opzione, in regimi agevolati speciali quale quello di cui alla legge 398/91.Su tale provvedimento, in particolare sulle modalità di generazione della fattura elettronica e della sua tra-smissione digitale, abbiamo

Società Sportive Dilettantisti-che in regime fiscale agevolato di cui alla legge 398/91. Pertanto, si ritiene opportuno fare ancora una volta il pun-to della situazione dopo i più recenti interventi legislativi in materia fiscale relativamen-te alle novità introdotte dal D.L. 23.10.2018, convertito con modificazioni in Leg-ge 17.12.2018 n.136 (Decreto Fiscale), e Legge 30.12.2018 n.145 (Legge di Bilancio 2019), sintetizzando qui di seguito le principali disposi-zioni che riguardano gli Enti Sportivi Dilettantistici, anche alla luce delle risposte fornite dalla Agenzia delle Entrate, purtroppo non sempre con-vincenti od esaustive in me-rito ai quesiti posti, lasciando così il contribuente, come si suol dire con il cerino in mano, circa il comportamento da se-guire e/o le procedure da at-tivare per soddisfare adegua-tamente con regolarità i nuovi adempimenti.

f i s c o

abolita l’inverSione

Di Fatturazione

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 57

di interscambio (sDI) (1);• l’esonero dalle predette di-sposizioni, cioè dall’obbligo di emettere la fattura elettro-nica in formato digitale ma non esonerati dall’obbligo di riceverla in tale formato, è per i soggetti passivi Iva operanti in Regime Forfettario (5) o di Vantaggio (6). Tale esonero è stato successivamente esteso ai soggetti passivi che han-no esercitato l’opzione di cui all’art.1 e 2 L. 398/91, che nel periodo di imposta preceden-te hanno conseguito dall’eser-cizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore ad euro 65.000, con D.L. 293 del 23.10.2018, convertito con modificazioni in Legge 17.12.2018 n.136, il qua-le ulteriormente disponendo che qualora tale importo risul-tasse superato nell’esercizio precedente, gli Enti Sportivi devono assicurarsi che la fat-tura sia emessa per loro conto dal cessionario o committen-te soggetto passivo all’impo-sta, il quale ultimo potrebbe esso stesso operare in regime di esonero e , pertanto, non obbligato alla redazione digi-tale della fattura e, comun-que, implicando una attività di monitoraggio da parte del soggetto sostituito sull’esatta esecuzione dell’adempimento da parte del soggetto su cui incombe l’obbligo di emissio-ne del documento digitale.Ad ovviare a tale paradossale situazione è intervenuto tem-pestivamente ma parzialmen-te il legislatore abrogando la disposizione testè commen-

già avuto modo di interes-sarci illustrandone i conte-nuti, lasciando ora a quegli interventi ogni commento per un maggiore approfondi-mento (1-2-3).Ciò evidenziato, al fine del-la chiarezza circa gli obblighi in materia di fatturazione elettronica in capo agli Enti Sportivi Dilettantistici, per meglio comprendere la ratio delle novelle disposizioni e le conseguenti implicazioni, si ritiene opportuno seguirne il percorso legislativo, non tra-scurando di tenere in adegua-ta considerazione le posizioni, a volte controverse, assunte dall’Agenzia delle Entrate ri-spondendo ai quesiti formu-lati durante i diversi Forum, succedutesi nelle ultime setti-mane dopo l’entrata in vigore delle novelle disposizioni, in quanto recenti norme specifi-che sono state sottoposte ad ulteriori modifiche generando così non poca confusione tra gli operatori di settore.Con l’emanazione del D.Lgs 5.8.2015 n.127, è stata re-golamentata la trasmissione telematica delle operazioni Iva al fine di razionalizzarne il procedimento di fatturazione e registrazione relativamente alle cessioni di beni e presta-zioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello stato pre-vedendo che:• l’emissione di fatture elet-troniche, redatte secondo un prestabilito formato mini-steriale (4), avvenga utilizzan-do esclusivamente il sistema

tata con il comma 156 art.1 L. 145/2018.Quindi, alla luce anche di quanto affer-mato nel corso del-la video-conferenza del 15.1.2019 Agenzia delle En-trate / Consiglio Nazionale ODCEC con riferimento agli adempimenti correlati con la fatturazione attiva, si possono riscontrare le seguenti situa-zioni in capo alle Associazioni e Società Sportive Dilettanti-stiche in regime opzionale L. 398/91 in funzione del volu-me dei ricavi realizzati nell’e-sercizio precedente:3 fino ad euro 65.000, l’Ente Sportivo:a) è esonerato dall’obbligo di emissione della fattura elet-tronica;b) emette fattura in formato cartaceo (analogico), potendo comunque scegliere di emet-tere le fatture elettroniche;3 oltre euro 65.000, l’Ente Sportivo:c) può volontariamente (cioè non è obbligato) emettere direttamente la fattura elet-tronica al proprio cliente, evi-tando a quest’ultimo l’incom-benza dell’adempimento ed a se stesso l’onere di assicurarsi dell’avvenuta emissione del documento nei modi e nei termini di legge;d) in vigenza dell’art.10 D.L. 119/2018, nella sua attuale formulazione, non emette la fattura elettronica e tale do-cumento viene redatto

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Sul web

Page 31: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

58 | il calcio illustrato | febbraio 2019

sui redditi ne dell’imposta regio-nale sulle attività produttive;• non è cumulabile con altra agevolazione fiscale prevista da altre disposizioni di leg-ge a fronte delle medesime erogazioni;• non è soggetto ai limiti di compensazione dei crediti di cui alla L. 244/2007 e L. 388/2000.I soggetti beneficiari delle ero-gazioni liberali comunicano immediatamente all’Ufficio per lo sport presso la Presi-denza del Consiglio dei mini-stri l’ammontare delle somme ricevute e la loro destinazione, provvedendo contestualmen-te a darne adeguata pubblici-tà attraverso l’utilizzo di mezzi informatici.entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello dell’eroga-zione e fino all’ultimazione dei lavori di manutenzione, re-stauro o realizzazione di nuove strutture, i soggetti beneficiari delle erogazioni comunicano altresì all’Ufficio per lo sport presso la Presidenza del Con-siglio dei ministri lo stato di avanzamento dei lavori, anche mediante una rendicontazio-ne delle modalità di utilizzo delle somme erogate. l

tri Enti che non svolgono at-tività commerciali non hanno nessun obbligo ma comunque possono essere destinatari di fatture elettroniche da do-ver in ogni caso monitorare ai fini organizzativi gestionali ed amministrativi interni propri.

Sport bonuSCon l’entrata in vigore del-la Legge di Bilancio (commi da 621 a 628, art.1) è stata prevista la proroga del rico-noscimento del credito di im-posta per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel corso dell’anno di imposta 2019, re-lative ad interventi di manu-tenzione e restauro di impianti sportivi pubblici ovvero desti-nate alla realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.Il credito di imposta spetta nella misura del:• 65% (percento) per le ero-gazioni effettuate da privati, anche nel caso in cui le stes-se siano destinate ai soggetti concessionari e affidatari degli impianti sportivi pubblici;• 20% (percento) massimo del reddito imponibile del-le persone fisiche e degli enti non commerciali;• 10 (per mille) massimo dei ricavi annui conseguiti dai ti-tolari di reddito di impresa.Il credito così determinato:• è ripartito in tre quote an-nuali di pari importo ma per i titolari di reddito d’impresa può essere utilizzato nel limite complessivo di 13.2 milioni di euro tramite compensazione con altri tributi (7);• non rileva ai fini delle imposte

digitalmente e trasmesso al sistema di Interscambio dal proprio cliente per conto di terzi, cioè né in regime di re-verse charge (inversione con-tabile) né quale autofattura ma quale documento del tipo tD01 in cui l’Iva viene espo-sta nel modo ordinario.Nel predisporre la fattura, il cliente deve indicare:• nel campo cedente/presta-tore i dati dell’Ente Sportivo;• nel campo cessionario i suoi dati;• nel campo soggetto emit-tente, il valore cc, che sta ad indicare che la fattura è emessa dal cessionario/com-mittente.In tale ultima ipotesi, ne con-segue che la Società/Associa-zione Sportiva Dilettantistica deve assicurarsi, come più so-pra esplicitato, che la fattura sia stata emessa anche al fine della sua contabilizzazione e ciò è possibile:• con la richiesta al cliente di una copia che ha emesso per suo conto;• con l’accesso nella propria area dedicata all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e Corrispettivi” nella quale il Sistema di Interscam-bio deposita il file XMl.è palese che gli Enti Sportivi con volume d’affari superiore ad euro 400.000 ovvero in regime contabile semplificato od ordinario, per opzione o per legge, quindi soggetti passivi Iva, devono eseguire gli adem-pimenti correlati alla fattura-zione elettronica.Infine, si evidenzia che gli al-

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note1- Ed.n.201 giugno 20182- Ed.n.207 dicembre 20183- Ed.n.208 gennaio 20194- D.M.-P.A. 3-4, 2013 n.55 All. A5- L.190/2014 Artt.54 a 896- D.L. 98/2011 conv.L.111/20117- D. Lgs 241/1997 art.17

impoSta Di bollo

Il comma 646 art.1 Legge di Bilancio

2019 estende l’esenzione

dell’imposta di bollo anche agli

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perseguono scopi di lucro;

• riconosciute dal Coni.Pertanto

risultano esenti dall’imposta:

• atti, documenti, istanze, estratti,

certificazioni, dichiarazioni e

contratti nonché loro copie se

dichiarate conformi;

• richieste di attestazioni varie

alle Federazioni Sportive o da

queste rilasciate.A corollario

si rinvia all’intervento in commento

alla circolare 18/e/2018 A.E.

nella precedente edizione (3).

Venti pagine riserVate ogni mese alle attiVità, alle iniziatiVe, agli eVenti e all'agonismo dei singoli Comitati regionali Con approfondimenti a 360°

sul panorama del CalCio dilettantistiCo e gioVanile

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riflettori puntati sul territorioComitati lnd

72 Riunioni e incontRi

Bolzanoemilia RomagnaFriuli V.G.LiguriaLombardiatoscanatrento

umbriaVeneto

AbruzzocampaniaLazioMarche

MolisePiemonte V.A.PugliaSicilia

BasilicatacalabriaSardegna

68 AttiVità GioVAniLe

60 coPPe

70 RAPPReSentAtiVe

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finale showsotto la pioggia

cellenza nella stagione 2015-16 ha segnato una svolta negli obiettivi del proprio campionato, dove al primo anno ha centrato subito i playoff per la Serie D: sogno sfumato in finale, persa per un solo gol con la Folgore

L’Audax Cervinara conquista la fi-nale della Coppa Italia Eccellenza

Campania, il più importante trofeo di-lettantistico della regione. Una vittoria storica, voluta fino all’ultimo secondo di gioco contro il Giugliano, battuto 3-1 ai rigori sul campo neutro dello stadio Pinto di Caserta. Un match sostenu-to e intenso che ha visto l’Audax - più volte vicino al gol in avvio – chiudere

in svantaggio il primo tempo. Il pareg-gio e la speranza sono arrivati solo a 10 minuti dal fischio finale. Dopo due tempi supplementari di sacrificio per entrambe le squadre, il Cervinara vin-ce la sua battaglia e sotto la pioggia battente di Caserta scrive la storia della sua società. Si tratta infatti del-la prima finale di coppa nella storia dell’Audax, che dal suo ritorno in Ec-

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C A M PA N IA

L’Audax Cervinara, dopo 120’ di gioco, piega 3-1 il Giugliano e conquista per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia di Eccellenza. Il sogno Serie D continua...

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A B R U Z Z O

Grande impresa del club giallorosso, vittorioso in finale contro il blasonato Chieti dopo un’autentica battaglia. L’avventura della fase nazionale può iniziare

Come ogni finale che si rispetti, an-che quella tra Amiternina Scoppi-

to e Chieti FC 1922 ha regalato emo-zioni ai tantissimi tifosi giunti a Silvi Marina e a quelli che hanno seguito il match tramite i media. Col pronostico sbilanciato in favore dei blasonati nero-verdi (primi in campionato), i giallorossi guidati da Vincenzino Angelone hanno messo in campo concentrazione, cini-

Alonzi, complice una deviazione della difesa. Il Chieti prova a reagire subito, prima con Toro e poi con Ricci, ma la retroguardia dell’Amiternina è atten-ta. Miccichè vorrebbe cambiare mar-cia alla fase offensiva dei neroverdi, ma al 36’ è l’Amiternina a sfiorare il raddoppio, evitato da Alonzi con una tempestiva deviazione sul palo dopo il tiro di Romano.

smo e compattezza, rispondendo alla maggiore pressione del Chieti con uno schieramento che ha chiuso tutti gli spazi alla squadra di mister Alessandro Lucarelli, proponendo interessanti tra-me in fase di ripartenza.Dopo i primi minuti di studio la svolta del match: al 6’ Di Alessandro racco-glie una ribattuta e calcia al volo da fuori area insaccando alle spalle di

60 | il calcio illustrato | febbraio 2019

e la coppa volòa scoppito

CoppEComitati regionaLi

Selinunte. Nella scorsa stagione l’av-ventura playoff era terminata invece in semifinale con il Nola. Incontenibile la gioia esplosa tra i tifosi assiepati sugli spalti del Pin-to per sostenere la squadra di un

paese della provincia di Avellino di 10.000 abitanti. I complimenti alle squadre, ai loro presidenti, ai dirigen-ti, allenatori e tifosi sono arrivati dal commissario del CR Campania Lui-gi Barbiero, che ha consegnato nelle

mani del capitano della squadra vin-cente Alessio Befi la tanto agognata coppa. L’Audax, guidato da Pasqua-le Iuliano, continua così la sua corsa verso la Serie D attraverso la fase nazionale della coppa. l

Dopo l’intervallo il Chieti riparte a testa bassa e impensierisce la difesa giallo-rossa con Ricci e Marfisi. Gli ultimi 20 minuti sono un assedio, ma Rossetti è in giornata di grazia e dice no all’occa-sionissima capitata sui piedi di Calva-rese, prima di compiere due autentici miracoli su Rodia e Cellucci. E in pieno recupero l’Amiternina chiude i giochi con Facecchia, bravo a superare l’estre-

mo teatino in uscita e a depositare in fondo alla rete il raddoppio. Game, set, match: la coppa vola a Scoppito.A fine gara la consueta cerimonia di premiazione in campo, con i vertici dell’AIA (Giancola e Pasqua) a pre-miare la componente arbitrale, il vice presidente del CR Abruzzo Gian-franco Di Carlo a consegnare le targhe celebrative ai due tecnici e il vicario Ezio Memmo a omaggiare il Chieti. Ultimo atto della bella serata di Silvi è stata la premiazione della squadra campione, coi ragazzi dell’A-miternina che hanno fatto esplodere i festeggiamenti dopo aver ricevuto il prestigioso trofeo dalle mani del sin-daco di Silvi Andrea Scordella e del presidente del CR Abruzzo Daniele ortolano. L’Amiternina Scoppito ac-cede dunque alla fase nazionale, dove incontrerà il Tre Pini Matese, campio-ne della coppa molisana. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 61

Il commissario del CR

Campania, Luigi Barbiero, premia i ragazzi

dell’Audax Cervinara al termine della

finale disputata allo stadio Pinto

di Caserta. Nonostante

la pioggia battente i tifosi

biancazzurri sono accorsi

per sostenere i propri beniamini

Una prima assoluta la vittoria dell’Amiternina

Scoppito nella fase regionale della Coppa

Italia di Eccellenza. Cerimonia di

premiazione e grande festa a fine gara

per i ragazzi aquilani e per il tecnico

Vincenzino Angelone

il tabellino finale eccellenza

amiternina sC. CHieti FC 1922 2-0

amiternina: Rossetti, Romano, Felli, Tuzi (45’ st Marchetti), Carbone, Angelone (41’ Di Lillo), Fantauzzi (41’ Alfonsi), Di Alessandro, Santirocco, (32’ st Di Menico), Facecchia, Tinari. A disp. Ludovsi, Fischione, Rosati, Pezzotti, De Michele. All.: Angelonechieti f.c. 1922: Alonzi, Ricci, Scutti (41’ st Cellucci), Miccichè, Marfisi, Toro (13’ st Rodia), Farindolini, Delgado , Morales (29’ st Calvarese), Ronzino, Di Ciccio. A disp. Salvatore, Di Natale, Di Lallo, Di Marco, Checchia, Pacella. All.: Lucarelliarbitro: Claudia Di Sante Marolli di Pescarareti: 6’ pt Di Alessandro, 49’ st Facecchia note: ammoniti Di Ciccio, Delgado, Marfisi, Romano, Carbone, Tuzi

Page 33: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

tolentinola coppa è tua

dedicare in particolare all’attaccan-te Gabriele Tittarelli che pochi giorni prima della finale - proprio contro il Fabriano Cerreto in campionato - ha subito un grave infortunio (rottura del menisco e del crociato) finendo di fatto la sua stagione.

grande prova del Tolentino, bat-tuto 2-0 il Fabriano Cerreto e

festa grande per la seconda volta nella sua storia. Lo scorso 23 gennaio, da-vanti a circa 1.000 spettatori allo sta-dio Della Vittoria di Tolentino, i cremi-si guidati da mister Andrea Mosconi hanno sfoderato una bella prestazio-ne piegando gli stessi rivali del cam-pionato coi quali da inizio stagione si

alternano al comando della classifica. Lo scorso anno era stato il Camerano ad alzare l’ambito trofeo, quest’anno invece la coppa si è tinta di cremisi ed è la seconda volta nella storia del club (la prima risale alla stagione 2011-12 quando batté la Biagio Nazzaro ai supplementari, interrompendo poi la fase nazionale ai quarti di finale). Un successo che il Tolentino ha voluto

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M A R C H E

I cremisi hanno battuto 2-0 il Fabriano Cerreto nella finalissima della Coppa di Eccellenza. Ora affronteranno il Foligno agli ottavi di finale della fase nazionale

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L A Z I O

Il club del presidente Marcucci batte in finale la Cynthia 1920 e centra il primo obiettivo stagionale. Ora testa al campionato per inseguire un double dal sapore di impresa

La prima volta è del Team Nuo-va Florida, che entra nell’albo

d’oro della Coppa Italia e succede, dopo due stagioni, all’Unipome-zia. Il trofeo si sposta così in una bacheca neanche troppo distante, quella del club di Ardea, una man-ciata di chilometri dal centro pome-tino. Mai il giovane club biancoros-so aveva alzato al cielo qualcosa di

traguardi, raggiunto dopo aver bat-tuto, nella finale tornata allo stadio Tre Fontane di Roma (dove man-cava proprio dal 2004), la Cynthia 1920, uno storico club che avrebbe

così importante, neppure quando giocava, appena 14 anni fa, in Terza o Seconda Categoria.Merito del presidente Marcucci, che ha voluto fortemente far crescere la società fino a portarla alle soglie del paradiso, che significa centra-re il “double”: vittoria della Coppa Italia e del campionato. Per ora, ad Ardea si festeggia il primo dei due

62 | il calcio illustrato | febbraio 2019

il nuova floridafa la storia

CoppEComitati regionaLi

Per quanto riguarda la finale, era parti-to meglio il Fabriano Cerreto ma il gol di Tortelli allo scadere della prima fra-zione, abile a sfruttare il corner di Min-nozzi, ha un po’ sgonfiato i cartai. Così ci ha pensato Cicconetti alla mezzora della ripresa su calcio di punizione a

chiudere i giochi. Cariche di gioia le pa-role di mister Mosconi: “È una grande soddisfazione per i ragazzi, i tifosi e la società. All’inizio il Fabriano Cerreto si è trovato meglio sul campo pesante, poi abbiamo preso le misure e la vittoria mi sembra meritata. I tifosi ci hanno dato una grande mano, con questa unione di intenti potremo fare strada: il Tolentino è stato fortunato quest’an-no, ha scelto giocatori con grande voglia di rivalsa e cuore”. Sull’altra sponda un amareggiato Renzo Tasso: “Sono sod-disfatto solo in parte della prestazione, nel primo tempo abbiamo fatto meglio di loro e avremmo dovuto essere più convinti in alcune circostanze”.Ora per il Tolentino testa alla fase na-zionale che, in caso di vittoria, garanti-sce la promozione in Serie D. Il Tolen-tino incontrerà il Foligno agli ottavi di finale, con l’andata in programma nelle Marche mercoledì 27 febbraio e ritorno in Umbria mercoledì 6 marzo. l

voluto festeggiare l’avvicinarsi al proprio centenario con un risulta-to di prestigio. Con i calci di rigore, però, la squadra di Genzano non ha un buon feeling, soprattutto quan-

do questi vengono accostati alle finali di coppa. Già un’altra volta, infatti, i biancazzurri dei Castelli avevano giocato l’ultimo atto della manifestazione (contro il Cecchina) e anche allora fu un calcio di rigo-re a frenare sogni e ambizioni della Cynthia. Così, anche questa volta a festeggiare è un’altra squadra, quel Team Nuova Florida che sta volan-do anche in campionato e che già l’anno scorso aveva sfiorato il salto di categoria. “Avevamo sfiorato an-che l’arrivo in finale di coppa”, sot-tolinea il tecnico dei biancorossi, Andrea Bussone, quasi a scusarsi del ritardo. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 63

il tabellino finale eccellenza

toLentino FaBriano Cerreto 2-0

tolentino (4-4-2): Christofer Rossi; Tartabini, Della Spoletina, Borghetti, Ruggeri; Mastromonaco (44’ st Raponi), Strano, Tortelli (46’ st Bernacchini), Cicconetti (34’ st Gabrielli); Terriaca (39’ st Capezzani), Minnozzi (28’ st Boutlata). All. Mosconifabriano cerreto (4-4-2): Emanuele Rossi; Berrettoni (6’ st Mariucci), Cenerini, Borgese, Bartolini (1’ st Bordi); Morazzini, Bartoli, Gilardi, Giuliacci (6’ st Galli); Baldini (34’ st Salsiccia), Montecchia (37’ st Benedetti). All. Tassoarbitro: Eremitaggio di Anconareti: 45’ Tortelli, 31’ st Cicconettinote: ammoniti Bartoli, Mariucci, Borghetti; spettatori 1.000 circa

Il momento della premiazione del Team Nuova Florida. I biancorossi hanno vinto

ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e supplementari

il tabellino finale eccellenza

CYntHia 1920 nUoVa FLoriDa

5-6DCr

cynthia: Sciarra, Sistopaoli (37’ st Labagnara), Paloni, Vartolo, Di Mauro, De Angelis, Silvagni, Blandino (25’ st De Gennaro), Di Mario, Mortaroli (42’ st Uzoma), Rocco (2’ sts Belardi). All. Panno.nuova florida: Giordani, Moretti, De Marchis, Tamburlani, Scardola, Di Bari (15’ st Porfiri), Piro (13’ sts Lauri), Pallocca (5’ sts Morra), Rossi (21’ st Giordani), Tisei (42’ st Troccoli), Massella. All. Bussone.arbitro: Ferrara di Roma 2reti: 27’ st Giordani (TNF), 29’ st Di Mario (C)note: ammoniti Di Bari (TNF), Paloni (C), De Angelis (C), Sciarra (C), Di Mauro (C). Espulso Troccoli (TNF) al 10’ sts

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canelli sds, è nata una stella

Una finale in cui i supplementari ap-parivano inevitabili: dopo oltre 90 minuti in equilibrio (60 dei quali gio-cati in superiorità numerica), in pie-no recupero è arrivata una magia del bomber Niccolò Bosco, già a quota

“a star is born”, è nata una stel-la. Come per il film di grande

successo uscito nel 2018, l’unione di due protagonisti già singolarmente importanti ha dato vita a un’entità ancora più forte nel suo insieme. Nato nell’estate del 2018 dalla fu-sione di due storiche realtà dell’asti-giano, quali Canelli e San Domenico Savio Rocchetta, il Canelli Sds 1922

ha impiegato pochi mesi per riem-pire la sua bacheca con un trofeo prestigioso quale la Coppa Italia Di-lettanti, conquistata al termine di un freddo mercoledì sul campo di Trino Vercellese battendo 1-0 gli agognini dell’Accademia Borgomanero1961, a loro volta a caccia di un clamoroso bis dopo il successo nella Coppa di Promozione nel 2018.

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P I EM ON T E VA L L E D ’ AOS

TA

Ad appena un anno dalla sua nascita, il sodalizio astigiano riesce ad avere la meglio sull’Accademia Borgomanero e vola alla fase nazionale che porta in Serie D

Il Tre Pini Matese piega in rimonta il Comprensorio Vairano e vince la fase regionale della Coppa Italia di Eccellenza centrando il suo primo storico traguardo

sul pesante terreno di gioco del Lancellotta d’Isernia, il Tre pini

Matese conquista la fase regionale della Coppa Italia di Eccellenza, su-perando il Comprensorio Vairano. Nell’intreccio della cronaca è proprio la formazione piedimontese ad ave-re la prima occasione con Di Mat-teo che però non riesce a incidere. Il fondo bagnato non agevola le due

tiere. Lo stesso si supera poco dopo con un doppio intrevento prima su Ciardiello e poi su Di Matteo. La ripresa si apre con Sgueglia che mette i brividi a Gallone con un tiro dal limite. La pressione vairanese

squadre, ma al 12’ D’ovidio passa nel mezzo della difesa piedimon-tese, si accentra e lascia partire un tiro che si insacca in fondo al sacco. Il Tre Pini non ci sta e al quarto d’ora Di Matteo serve in profondità Ciar-diello che a tu per tu con Paglia lo beffa per l’1-1. Il sorpasso arriva al 27’ con un tiro dal limite di Walter Ricci che non lascia scampo al por-

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è grande festasotto i tre pini

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M O LI S E

17 gol in campionato. Un memorabile colpo di tacco che ha superato l’incol-pevole portiere avversario e regalato al Canelli Sds il suo primo titolo re-gionale, particolarmente sudato visto anche il percorso tortuoso affrontato

per arrivare alla finale, raggiunta gra-zie a due rimonte nei quarti di finale e in semifinale. Il Canelli Sds sta andando benissimo anche in campionato, dove la squa-dra allenata da Stefano Raimondi è in pole position e occupa il primo posto del gruppo B poco oltre il giro di boa, impegnata in un duello serrato con l’altra corazzata del girone, il Fos-sano. Nell’attesa della volata finale in Eccellenza, il prestigioso successo nella coppa regionale permetterà al Canelli Sds di testare le sue ambi-zioni nella fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti. l

continua con con un colpo di testa di Verde che termina di poco fuori, ma al 64’ arriva l’espulsione del fan-tasista Napoletano a complicare le speranze di rimonta. E infatti, al 70’, la squadra di Romagnini chiude i gio-

chi su calcio di rigore, guadagnato e trasformato da Di Matteo. Il Tre Pini Matese trionfa, raggiungendo un tra-guardo storico che resterà sulla pelle e nel cuore di tutta la società, che con passione, grinta e incessante volontà ha realizzato un grande sogno. E il 27 febbraio inizierà a puntare alla Serie D con la fase nazionale.

La CamPagna In occasione della finale, il CR Molise ha aderito alla Campagna “Molis3 - Molise Senza Sostanze Stupefacen-ti”, promossa da Procura della Re-pubblica, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Questura di Campobas-so per sensibilizzare l’opinione pub-blica sul problema della droga. Per lanciare il messaggio le due finaliste sono scese in campo con lo striscione ufficiale della Campagna e hanno in-dossato la t-shirt “Molis3”. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 65

Nelle foto: qui a fianco, l’esultanza del Canelli Sds dopo il trionfo nella fase

regionale della Coppa Italia Piemonte Val d’Aosta; sopra, la gioia del Tre Pini Matese,

vincitore dello stesso trofeo in Molise

il tabellino finale eccellenza

CaneLLi sDs aCC. Borgomanero 1-0

canelli sds (4-3-3): Gjoni, Coppola, Fontana, Lumello (42’ st Azzalin), Acosta, Alasia, Bosco, Redi, Di Santo (27’ st Gili), Celeste, Picone. A disp.: Zeggio, Vaqari, Soldano, Blini Bordone, La Ganga, Gallo. All. Raimondiacc. borgomanero (4-3-3): Tornatora, Pici (17’ st Cerutti), Ottina, Leto Colombo, Salice, Moia, Poi (32’ st Beretta), Manfroni (21′ Cherchi), Secci, De Bei (17’ st Cabrini), Giovagnoli (10’ st Silva Fernandes). A disp.: Piras, Anderson, Francioli, Savoini, Cabrini. All. Ferreroarbitro: Rossini di Torino reti: 48’ st Bosconote: espulso Cherchi (A) al 34’ pt; ammoniti Picone, Acosta, Alasia, Bosco (C) e Leto Colombo (A)

il tabellino finale eccellenza

ComP. Vairano tre Pini matese 1-3

comp. vairano: Paglia, Carpentino, Giunti, Velardi, Nardi, D’Ovidio, Sgueglia, Verde (33’ st Calcagno), Napoletano, Riccio (33’ st Di Gregorio), Cantelmo (5’ st Marra). A disp.: Rocchio, Di Rosa, Delli Carpini, Tino. All. Morratre pini matese: Gallone, Intorto, Fasci, Guzzo, Riccio, Camorani, Ricci (30’ st Pitocchi), Vecchio N. I (22’ st Valletta) Ciardiello (27’ st Di Nardo), Di Matteo, Langellotti (40’ st Vecchio N. II). A disp.: Russo, Di Lillo, Miranda. All. Romagniniarbitro: Romei di Iserniareti: 11’ D’Ovidio (C), 15’ Ciardiello (T), 21’ Ricci (T), 25’ st Di Matteo su rig. (T)note: espulsi Napoletano al 19’ st e Carpentino al 43’ st

Page 35: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

la prima volta del canicattì

Partita spettacolare e intensa, gio-cata a ritmi elevati da entrambe le squadre e rimasta in bilico fino all’ultimo minuto: una degna fina-le che ha visto anche la presenza di un centinaio di irriducibili tifo-si iblei presenti sugli spalti dello

Va al Canicattì la Coppa Ita-lia di Eccellenza - Memorial

“Gianfranco Provenzano” edizione 2018-19. Con questo primo stori-co successo nella manifestazione la compagine agrigentina accede alla fase nazionale della competi-zione tricolore, dove in palio c’è la promozione diretta in Serie D. Sul sintetico di Biancavilla (Catania),

davanti a una cornice di pubblico di tutto rispetto con oltre 500 tifosi biancorossi, è stata la squadra alle-nata da Nicola Terranova a preva-lere di misura (1-0) sul comunque ottimo Marina di Ragusa di mister Sasà Utro: la rete decisiva è stata messa a segno da Lupo, di testa, al 12’ del primo tempo, su un perfetto cross di Iraci.

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S I C I L I A

Primo storico successo per la compagine agrigentina che accede alla fase nazionale della competizione tricolore, dove in palio c’è la promozione diretta in Serie D

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P U G L I A

Conquistata la coppa di Eccellenza, la squadra pugliese accede alla fase nazionale dopo un ottimo percorso. Riuscirà ad eguagliare il grande trionfo del 2009?

L’ovazione al “Capozza” dopo una gara intensa, vibrante, intrisa di

emozioni. Il Casarano alza al cielo la Coppa Italia di Eccellenza dopo la doppia finale, nuova formula conge-gnata dalla Lnd pugliese, contro un Corato ficcante, industrioso, al con-trario del suo fatturato in campionato dove ben presto le sue ambizioni sono naufragate. Che i rosso azzurri aves-

ni dinanzi ad uno stadio gremito con colpo d’occhio da effetti speciali. È qui che fa festa il Casarano prenotando il pass per la manifestazione nazionale. Un torneo in parallelo al campionato pieno di sorrisi, positività e con esiti impensabili per le compagini pugliesi nel passato recente. Chi si aggiudica

sero messo le mani sull’ambito trofeo, lo si era capito sin dalla gara d’an-data disputata sul neutro del “Degli Ulivi” di Andria e nel quale avevano incartato una preziosa vittoria nella coda del confronto con una zampa-ta dell’attaccante nigeriano Agodi-rin. Ritorno condizionato dall’esito della prima gara e che termina con il punteggio di due a uno per i salenti-

66 | il calcio illustrato | febbraio 2019

casarano in cerca di uno storico bis

CoppEComitati regionaLi

stadio “orazio Raiti”. Bene il Ca-nicattì che ha mostrato di essere una compagine solida; da canto suo il Marina di Ragusa è stato più intenso e pericoloso, soprattut-to nella seconda frazione di gioco: entrambe le formazioni comunque

hanno confermato l’ottimo mo-mento, vista la posizione di testa che occupano nei rispettivi gironi di Eccellenza. Nel complesso ha vinto lo spettacolo e il pubblico presente non si è di certo annoiato. Alla cerimonia di premiazione han-

no partecipato Sandro Morgana (vicepresidente nazionale della Lnd), Santino Lo presti (presiden-te del CR Sicilia Lnd), Mario Tamà (vicepresidente del CR Sicilia) e Michele Cavarretta (presidente del CRA Sicilia). l

il trofeo, come è noto, passa poi alla fase nazionale. Per chi arriva in fondo e sale sul tetto d’Italia della competi-zione, previsto il passaggio diretto nel Campionato Nazionale Dilettanti. Ecco perché costituisce un obiettivo di scorta al campionato. In passato, la Puglia per ben quattro volte si è

aggiudicata la Coppa con l’Altamura, era stagione 1988, poi nel 2009 fu la volta proprio del Casarano, il Bisceglie nel 2012 e per ultimo il Virtus Fran-cavilla nel 2015. “Un traguardo, che ci inorgoglisce “confessa festante Giam-piero Maci “il presidente del Casarano “era un obiettivo nei nostri radar in-sieme al campionato. Arrivare sino in fondo anche in ambito Nazionale? Ci incuriosisce il confronto con i club oltre i confini regionali, salire sul tetto d’Italia significherebbe eguagliare il Casara-no del 2009, ma non mi va di volare di fantasia e per il momento il nostro obiettivo sarà passare la prima fase. Il futuro dirà fin dove possiamo arrivare”.

iL PerCorsoIl Casarano arriva sino in fondo alla competizione dopo aver incartato 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. A fare da guastafeste, all’esordio è l’otranto, “cugino” terribile, smanioso di regalar-si l’impresa. Nella contesa di ritorno, i rosso azzurri s’impongono due a zero. Ai Quarti c’è l’Avetrana con l’organico competitivo allestito in estate prima dello svuotamento dicembrino. All’an-data, in casa, gara vibrante e condita da due gol per parte. Nel ritorno, prova di forza e piena efficienza di Vicedomini e soci con un 3-0 rotondo, che non lascia scampo. C’è l’approdo alla semifinale e qui bisogna fare i conti con un For-tis Altamura, matricola al di sopra delle attese. L’undici pilotato da De Candia si impone uno a zero in terra murgiana, poi in casa, gestisce l’avversario e fa uno a uno. Poi, la finale d’andata a Corato vinta 1-0 dove si ipoteca la Coppa. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 67

Nelle foto, un undici del Casarano, vincitore della coppa Italia di Eccellenza

errata corrige

Nel numero di gennaio (208),

a causa di un problema tecnico,

la foto della Rappresentativa provinciale Allievi

di Agrigento vittoriosa al

Trofeo Brucato 2019 (qui a

fianco) è “saltata”. Ci scusiamo

per l’errore e la pubblichiamo.

Page 36: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

un’epifania tutta al femminile

formazione allestita dal Settore Giovanile e Scolastico mescolando atlete provenienti da diverse realtà. Nelle Esordienti primo gradino del podio per il Calcio Padova, mentre nel torneo Giovanissime - Under 15 hanno trionfato le ragazze del-la Condor S.A. Treviso, vincitrici

è ormai una tradizione: Epifania nel segno del calcio femminile

giovanile per il CR Veneto Lnd. Si è svolta lo scorso 6 gennaio, a Vicenza, la 15esima edizione di “Stella Stelli-na”, manifestazione promozionale organizzata dalla Divisione Calcio Femminile regionale in collaborazio-ne con il Sgs Veneto e quest’anno realizzata grazie al contributo del

L.R. Vicenza Virtus 1902 e del Co-mune di Vicenza.Quaranta le squadre al via che si sono sfidate per tutta la giornata nei quattro impianti di gioco messi a disposizione per l’evento, ovvero il Centro Sport Palladio, il Palasport di viale Goldoni, il Pattinodromo e il Seven. Nella categoria pulcine si è imposto l’Arcobaleno Giallo,

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V E N E T O

Grande successo per la 15esima edizione di “Stella Stellina”, kermesse promozionale organizzata dalla Divisione Calcio Femminile regionale in collaborazione con il Sgs

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

U M B R IA

Confermato l’appuntamento con l’iniziativa “Il calcio va a scuola”, una grande sinergia fra Comitato Umbria, Lnd, Coni Umbria e Ufficio scolastico regionale

ambasciatori dei nostri valori

anche quest’anno torna l’ap-puntamento con “Il calcio va a

scuola”, giunto alla sua quinta edi-zione. Il progetto nasce dalla ferma convinzione del Comitato Regio-nale Umbria che i più giovani pos-sano e debbano essere un fattore di fondamentale importanza per far crescere nella società una par-tecipazione sportiva sana e radica-

ta, sul campo come sugli spalti, at-traverso un corretto avvicinamento alla pratica motoria, alimentare e sportiva in genere. Attraverso “Il calcio va a scuola” il Comitato Regionale Umbria, in collaborazione con la Lega Na-zionale Dilettanti, il Coni Umbria e l’Ufficio Scolastico Regionale, persegue l’obiettivo di dare risalto

ai valori alla base del movimento, come da sempre ha fatto, organiz-zando il proprio lavoro su un doppio binario, quello sportivo e quello so-cio culturale. L’iniziativa muove pertanto dall’i-dea che i bambini debbano essere ambasciatori degli insegnamenti ricevuti anche all’interno delle mura domestiche. Non solo calcio, ma la trasmissio-ne dei valori, la gestione del proprio corpo, l’integrazione culturale, la comprensione ed accettazione del-le diversità, la sana competizione sportiva. Grazie all’intervento di esperti qua-lificati e competenti, si mira a favo-rire un incremento della pratica mo-toria, sensibilizzando i giovani, ed indirettamente le famiglie, ai temi dell’integrazione sociale, dell’acco-glienza e del rispetto dell’altro, at-

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ATTIVITà GIoVANILEComitati regionaLi

Al centro e qui a fianco, due flash del torneo “Stella Stellina” andato in scena lo scorso 6 gennaio a Vicenza. Sotto, una

foto dell’edizione 2018 del Memorial Nicolli, anche quest’anno in programma a Verona

per 3-1 in finale sulla squadra A dell’Hellas Verona.Graditissima ospite della giornata Nazzarena Grilli, commissario tec-nico della Nazionale U17 Femminile. A chiudere la manifestazione le pre-miazioni di tutte le squadre che han-no preso parte al torneo. l

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focus su > memorial nicolli Farà di nuovo tappa in provincia di Verona il Memorial “Giuseppe Nicolli”, il torneo delle Delegazioni Provinciali/Distrettuali del CR Veneto riservato alla categoria Giovanissimi che quest’anno si appresta a vivere l’edizione numero ventidue. Nelle ultime settimane il Consiglio Direttivo del CRV ha definito i primi dettagli organizzativi della manifestazione, confermando la formula dello scorso anno: sorteggio integrale per i triango-lari in modo tale che ogni Delegazione affronti sei gare nel corso delle tre giornate di gara, evitando quelle “ripe-tizioni” di partite che talvolta si erano verificate nelle edizioni precedenti.

traverso i valori e le emozioni dello sport “di base”. Destinatari del progetto gli alunni di terza, quarta e quinta elementa-re, che nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio riceveranno la visita di esperti nel campo della nutrizio-ne e della psicologia e di istruttori di scuola calcio, con cui svolgeranno sessioni di allenamento, vari giochi e mini gare. Quest’anno si è registrato un vero successo in termini di adesioni, in quanto per l’intera regione parte-ciperanno alla manifestazione ben 13 Istituti scolastici, per un totale di 21 plessi, 87 classi e più di 4.000 bambini. Numeri importanti e in continua crescita, che dimostrano il forte va-lore non solo calcistico, ma anche morale del progetto. Buon diverti-mento a tutti! l

L’iniziativa “Il calcio va a scuola”,

organizzata dal Comitato

Regionale Umbria giunge alla sua quinta

edizione. Un progetto

importante per la promozione

dei valori alla base del movimento

dilettantistico che, in questa

edizione, ha visto un vero boom di adesioni: 13

Istituti scolastici, per un totale

di 21 plessi, 87 classi e più di

4000 bambini.

Page 37: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

tdr 2019, definitii quadri tecnici

gione sportiva 2015/16, nonché da tre anni tecnico del Centro Federale Territoriale di Catanzaro, ha accetta-to l’incarico propostogli dal Presiden-te Mirarchi con molto entusiasmo: “Ringrazio il Presidente Mirarchi per l’incarico affidatomi e farò il massimo per sbagliare il meno possibile facen-do scelte scrupolose e puntigliose per fare in modo che il movimento calci-

Con la nomina del tecnico della Rappresentativa Under 15 Re-

gionale, affidata alla new entry Ste-fano Ferragina, si completa il quadro delle guide tecniche delle Rappresen-tative regionali di Calcio a 11. Avviati i primi raduni della selezione maggiore, il cui tecnico è stato confermato in mister Rosario Salerno, e della Under 17, con il rinnovo della carica a mister

pietro De Sensi, anche la Under 15 ha iniziato a intraprendere i primi raduni selettivi su tutto il territorio regiona-le. Stefano Ferragina, tecnico Uefa B, con esperienza al Crotone Under 15 come vice allenatore e responsabile della Rappresentativa Provinciale Al-lievi della Delegazione di Catanzaro con cui si è aggiudicato la Coppa delle Rappresentative provinciali nella sta-

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

C A L A B R IA

Calcio a 11: Salerno e De Sensi confermati in U19 e U17, Stefano Ferragina guiderà l’U15. Calcio a 5: U19 a Lombardo, U17 a Ragona, U15 a Pellegrino e Femminile a Tramontana

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B A S I L I C ATA

Dalla passata stagione, Nicola Angelillo opera come referente tecnico regionale per lo scouting delle rappresentative Lnd: “Per alcuni ragazzi la nazionale Lnd è già realtà”

a caccia di talenti“made in basilicata”insegnante di educazione fisica,

tecnico Uefa B da anni impegnato nel calcio giovanile. Nicola Angelillo è, dalla passata stagione, il referen-te tecnico regionale per lo scouting delle Rappresentative nazionali della Lnd. Una figura ideata e voluta dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia e fulcro del “Progetto Giovani” per la valorizza-

ritorio e uno stretto rapporto con i vari tecnici. “è importante lavorare in maniera sinergica e continua con gli allenatori delle società della no-stra regione, ma anche con tutti gli staff tecnici delle Rappresentative del CRB - afferma Angelillo -. E poi con i selezionatori delle Rappresen-tative nazionali della Lnd con i quali c’è un proficuo scambio di idee sui

zione dei calciatori in erba. “Il mio compito - spiega Nicola Angelillo- è quello di visionare e fare oggetto di attenzione ai selezionatori delle Rappresentative nazionali della Lnd i giovani calciatori delle società luca-ne, dall’Under 15 all’Under 18, con le migliori qualità tecnico-tattiche”. Un lavoro importante che presup-pone un’attività capillare sul ter-

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RAppRESENTATIVEComitati regionaLi

stico calabrese possa ricevere le giuste soddisfazioni”. Ferragina prende il posto di Agostino Mercuri, dimissionario, al quale va il caloroso ringraziamento del Presi-dente Mirarchi e di tutti coloro i quali hanno collaborato nei suoi tre anni di Rappresentativa Giovanissimi dove, ricordiamo, raggiunse i quarti di finale nel 2017 uscendo solo ai calci di ri-

gore contro la Toscana, vincitrice finale del torneo. Ad organizzare il TdR 2019 sarà il CR Lazio: la manifestazione prenderà il via il 12 aprile con le finali che si giocheranno il 20 aprile 2019.Per quanto riguarda l’attività di Rap-presentativa per il Calcio a 5, il Dele-gato Regionale Giuseppe della Torre ha sciolto le riserve, rinnovando total-mente il gruppo dei tecnici che guide-

ranno le quattro selezioni partecipanti al torneo che si svolgerà in Basilicata dal 28 aprile al 5 maggio 2019. An-drea Lombardo sarà il tecnico che avrà la responsabilità della Under 19, a Mauro Ragona è stata affidata la guida della Under 17, mister Walter Pellegrino curerà l’Under 15 e infine Vincenzo Tramontana sarà il tecnico della selezione femminile.Si avvia a pieno regime, dunque, la fase preparatoria ai due tornei, mas-sime competizioni giovanili dilettanti-stiche nazionali: l’auspicio, come sem-pre, è quello di ben figurare e fare in modo di dare una vetrina di prestigio ai talenti calabresi che saranno sele-zionati per la manifestazione. l

profili proposti”. Un’attività che ha evidenziato una realtà interessante del calcio giovanile in Basilicata. “ I nostri giovani – sostiene Angelillo- non hanno nulla da invidiare ai loro coetanei di altre regioni per quali-tà tecnico-tattiche. Forse possono migliorare aumentando ritmo e in-tensità delle loro prestazioni. Ma in generale la situazione è buona”.

A confortare queste parole i ri-sultati conseguiti in questi mesi dall’attività di scounting. “Nella passata stagione sono stati visio-nati decine di ragazzi rientranti nel-le categorie interessate – dichiara Angelillo -. Di quelli proposti tutti hanno partecipato agli stage terri-toriali presso il CFT di Catanzaro e, quindi, visionati dai vari seleziona-

tori. Qualcuno come Gerardo Pio Lavano è stato selezionato nella Rappresentativa U17 della Lnd. Quest’anno altri ragazzi stanno fa-cendo esperienza negli stage terri-toriali e nazionali e sono sicuro che, per alcuni di loro, la Rappresenta-tiva nazionale della Lnd diventerà realtà segno che la qualità dei no-stri giovani e il lavoro di tutti noi, incentivato dal presidente Rinaldi e dal consiglio direttivo del CRB, vie-ne tenuto in debita considerazione dai selezionatori ”. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 71

A fianco, Nicola Angelillo, referente tecnico regionale per lo scouting per la Basilicata.

Al centro, un’immagine d’archivio della Rappresentativa Nazionale Lnd Under 17

dove già hanno militato talenti lucani come Geraldo Pio Lavano

Nelle foto, da sinistra, Rosario Salerno, Pietro De Sensi e Stefano Ferragin, tecnici della Rappresentative di calcio a 11 del CR Calabria che parteciperanno al TdR 2019

Page 38: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

SA R D E G N A

Partito il conto alla rovescia per i massimi trofei Lnd. Gigi Baranta: “Abbiamo la responsabilità di portare in mostra i valori morali della nostra terra”

lavori in corsoverso il tdr

Le Rappresentative regionali entrano nel vivo della prepa-

razione in vista del prossimo Tor-neo delle Regioni. Juniores, Allievi e Giovanissimi iniziano a fare il countdown per l’importante ap-puntamento arrivato all’edizione numero 58 che conferma la for-mula passata con le due kermesse riservate rispettivamente al calcio

staff. Ai ragazzi convocati dall’ini-zio del torneo vanno i complimenti del Comitato Regionale per aver compreso l’importanza che riveste per l’isola indossare la maglia delle Rappresentative: giovani calciatori che ora danno lustro ai campionati di Promozione ed Eccellenza e che domani si spera possano dare un contributo al calcio italiano. Si è partiti in autunno col primo ra-duno a cui hanno preso parte ben 70 ragazzi accuratamente sele-zionati, provenienti da ogni angolo dell’isola e suddivisi tre le tre cate-gorie, insieme ai rispettivi allenato-ri Antinori, Lai e Costella. A due anni esatti dall’insediamen-to il Presidente Gianni Cadoni (24 novembre 2016), il coordinatore Baranta ha voluto rimarcare quan-to di buono ha compiuto la spedi-zione sarda negli ultimi Tdr targati

a undici e al futsal, nel Lazio e in Basilicata. La Sardegna farà parte del girone C insieme ad Abruzzo, Liguria e Veneto. Al centro Tino Carta di Sa Rodia, proseguono le selezioni con gli appuntamenti set-timanali che andranno avanti per le prossime settimane fino ad arriva-re ai 60 ragazzi scelti dal coordina-tore Gigi Baranta e da tutto il suo

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RAppRESENTATIVEComitati regionaLi

due anni di risultati positivi

memoria di Elmar Hochkofler, col-laboratore del CPA di Bolzano, e Verena Erlacher, calciatrice che ha indossato la maglia della rappresen-tativa al Torneo delle Regioni 2018, tragicamente scomparsi nei mesi scorsi. Al tavolo dei relatori, oltre al presidente Tappeiner, erano presenti

sono numeri importanti quelli del calcio altoatesino, che si è riunito

presso l’APA-LVH di Bolzano per l’assemblea ordinaria biennale. Da-vanti a una folta rappresentanza, tra presidenti e dirigenti, delle società, il presidente del Comitato Provin-ciale Autonomo di Bolzano paul Georg Tappeiner ha illustrato la re-lazione delle stagioni 2016/2017 e

2017/2018, due annate importanti, con l’ultima che ha addirittura visto salire in serie D due squadre della nostra provincia, ovvero la Virtus Bolzano, campione dell’Eccellenza, e il St. Georgen, vincitore della Coppa Italia nazionale. Prima di iniziare c’è stato un momento molto toccante, con tutti i presenti che hanno osser-vato un minuto di raccoglimento in

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

B O L Z A N O

Bilancio positivo per il Comitato Provinciale Aut. di Bolzano durante l’assemblea ordinaria biennale: a ottimi rapporti su tutti i fronti istituzionali fanno eco i risultati sul campo

RIUNIoNI E INCoNTRI

CR Sardegna. “Non posso che ri-badire il concetto a noi più caro, il risultato deve essere una diret-ta conseguenza di un’educazione sportiva alla quale noi teniamo in modo particolare. Abbiamo la re-sponsabilità di portare in mostra i valori morali della nostra terra. I risultati saranno una conseguenza. Ne sono sicuro”. Ottime prospet-

tive anche per quanto riguarda la sfera del calcio a 5. Nicola Barbieri sarà il nuovo coordinatore, Gianni pitzalis l’allenatore della Juniores, Lucy Alves per la Femminile (una preziosa conferma), Nicola Fadda alla guida degli Allievi e Matteo De Agostini per i Giovanissimi. Dietro le quinte il segretario della Delega-zione Sandro Camba.

La prima novità di questa stagione parte proprio dal responsabile che sarà Nicola Barbieri. Tecnico di gran-de esperienza, negli ultimi anni ha lavorato con ottimi risultati nel setto-re giovanile del Club San Paolo: “Mi sento a casa avendo fatto il mister in varie avventure passate, compreso l’anno scorso. Ho accettato con entu-siasmo e voglia di far bene”. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 73

il presidente del CpA di Trento Et-tore pellizzari, il presidente dell’As-semblea Maurizio Agostinelli, il vice presidente vicario Claudio Damini, il presidente del collegio dei revisori dei conti Claudio Zago e il segretario Roberto Mion. Il presidente Tappeiner ha espres-

so un ringraziamento particolare al presidente della LND e vice presi-dente vicario della FIGC Cosimo Sibilia per “le importanti decisio-ni prese in ambito federale, con i rapporti istituzionali con i vertici di LND e FIGC che si sono consoli-dati e sono molto positivi”. Poi ha

sottolineato gli ottimi rapporti con la pubblica amministrazione, l’AIA (presente con il presidente Rosa-rio Lerro), il SGS, il Settore Tecnico, l’AIAC, rappresentata dal presiden-te provinciale Vincenzo Rech, il Cal-cio a 5, il Femminile e i mass media. Poi ha illustrato il nuovo progetto promosso dalla LND, che riguar-da la valorizzazione dei giovani nei campionati di Promozione ed Ec-cellenza. La serata è proseguita con l’intervento del presidente del CPA di Trento, Ettore Pellizzari, che ha sottolineato l’ottima collaborazione tra i due Comitati. l

Nelle foto, raduni in corso per le

rappresentative del Comitato

Regionale Sardegna in vista

dei prossimi impegni per la 58° edizione

del Torneo delle Regioni di Calcio

a Undici e di Calcio a Cinque

Nella foto, il Consiglio Direttivo del Comitato Provinciale Autonomo di Bolzano immortalato durante la serata dell’assemblea ordinaria biennale. Al centro, il Presidente del

Comitato, Paul Georg Tappeiner

Page 39: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

una nuova casa per gli arbitri

di coinvolgere il maggior numero di associati nelle varie attività formati-ve e tecniche”.

Una sede che sorge nello stesso edifi-co del CR della LND. Qual è il rappor-to tra le due componenti?

giornata di festa, il 1 febbraio, per gli 870 arbitri del Friuli Vene-

zia Giulia che, a Palmanova, hanno inaugurato la nuova sede del Comi-tato Regionale Arbitri. A fare gli onori di casa il presidente regionale Andrea Merlino il quale ha aperto la serata, con il classico taglio del nastro, uni-tamente al presidente nazionale dell’A.I.A. Marcello Nicchi, al presi-

dente del Comitato Regionale FVG Ermes Canciani e al sindaco della città stellata Francesco Martines.

Presidente Merlino, che significato dà all’avere inaugurato la nuova sede?“Quello di un miglioramento notevo-le dal punto di vista organizzativo e logistico avendo, la stessa, una posi-zione centrale che ci dà la possibilità

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

FR IU L I V E N E Z I A G IULI

A

Inaugurata a Palmanova la nuova sede del Comitato Regionale Arbitri del Friuli Venezia Giulia. Il Presidente dei fischietti Merlino: “Netto miglioramento sotto tutti i punti di vista”

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

EM I L I A R O M A GNA

Si è svolto a Ravenna il quarto incontro con i club sulla materia fiscale. Chiariti i molti dubbi sulle tematiche più calde. Braiati: “Conoscere la normativa è fondamentale per evitare sanzioni”

società e fisco: il crer fa poker

il Comitato Regionale dell’Emilia Romagna fa poker. Dopo i suc-

cessi ottenuti a Bologna, Parma e Piacenza, l’incontro con i club sulla materia fiscale e le problematiche ad esso connesse si è tenuto a Ra-venna lo scorso lunedì 18 febbraio. Relatore d’eccezione il dottor Fabio Zucconi, esperto in materiale fiscale delle ASD e della Legge 398/1991,

in particolare a coloro che svolgono o aiutano lo svolgimento di manife-stazioni sportive, fino alla cosiddetta pace fiscale, introdotta da qualche tempo con decreto legge, e alla fat-turazione elettronica. “Il 15 gennaio – ha spiegato Zucconi

già protagonista dei momenti for-mativi organizzati a Parma e a Bo-logna dal CRER e dalle Delegazioni Provinciali locali, mentre in quello tenutosi presso la Sala CONI di Piacenza era intervenuto il ragionier Davide Carolfi. Tanti gli argomenti trattati, tutti di grande interesse, a cominciare dal pagamento dei compensi sportivi,

74 | il calcio illustrato | febbraio 2019

RIUNIoNI E INCoNTRIComitati regionaLi

Nella foto, a sinistra il Presidente del Comitato Regionale

dell’Emilia Romagna, Paolo Braiati, al centro il dottor Fabio

Zucconi, esperto in materia fiscale per le società dilettantistiche, già protagonista degli incontri

formativi organizzati dal CRER e dalle Delegazioni Provinciali a Parma e Bologna.Numerose

le tematiche affrontate, in particolare i temi della

fatturazione elettronica, della “pace fiscale” e del pagamento

dei compensi sportivi

Nella foto grande, da sinistra, il Sindaco di Palmanova Francesco Martines, il

Presidente del CRA regionale Andrea Merlino e il Presidente dell’A.I.A.

Marcello Nicchi tagliano il nasto durante l’inaugurazione della nuova sede del Comitato Regionale Arbitri. A destra, Merlino e il Presidente del CR Friuli,

Ermes Canciani

“Con il Comitato Regionale LND c’è un rapporto schietto e sincero, ma soprattutto rispettoso dei propri ruoli. Siamo consapevoli che la linea del confronto accresca il movimen-to, ed è un pensiero assolutamente comune per entrambe le parti”.

Come sta il movimento regionale ar-bitrale in Friuli Venezia Giulia?“In salute anche se risentiamo della difficoltà nel reclutamento dei nuo-vi arbitri. Purtroppo, all’esterno, il mondo arbitrale non è molto cono-sciuto e pertanto necessita di essere apprezzato per capire i valori che ci sono all’interno dell’associazione. I nostri ragazzi hanno la passione per il calcio: cercano di sfruttarla non dando calci al pallone, ma facendo rispettare le regole”.

Qual è pensiero più ricorrente che cercate di trasmettere agli arbitri?“Cerchiamo di far capire ai nostri ar-bitri che il lavoro e il sacrificio paga-no; il lavoro passa attraverso il lato atletico, imprescindibile al giorno d’oggi, ma anche da quello tecnico ovvero la conoscenza del regola-mento. Come nella vita di ogni gior-no le scorciatoie non esistono, per cui solo con il lavoro quotidiano e il sacrificio si possono ottenere deter-minati risultati”. l

- sono arrivate le attese interpreta-zioni in merito alla fatturazione elet-tronica per le Associazioni Sportive Dilettantistiche. È stato ritenuto che le ASD possano scegliere se ricorrere alla fatturazione elettroni-ca come gli altri soggetti o delega-

re ai propri sponsor l’effettuazione di questo onere. Il mio consiglio è quello di procedere autonomamente agli adempimenti della fatturazione senza utilizzare la presunta sempli-ficazione prevista dalla legge”. Analizzate anche le conseguenze

della “pace fiscale” sulle Associazioni Sportive Dilettantistiche. “Esistono norme specifiche per Associazioni e Società sportive per sanare le even-tuali liti in corso con l’Agenzia delle Entrate, sia in fase amministrativa, sia in fase giudiziale. Tra le due, mi sembra chiaro che la seconda situa-zione sia quella che interessi mag-giormente le Società”. Soddisfatto il presidente del Co-mitato Regionale paolo Braiati, promotore degli incontri. “Tutti sono stati partecipati e seguiti con grande interesse ed attenzione da parte dei rappresentanti delle società presen-ti. Ritengo che la conoscenza delle normative sia diventata fondamen-tale per evitare sanzioni importanti. Il problema esiste e non va sotto-valutato. Siamo felici di poter offrire alle nostre Società un servizio utile come questo”. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 75

Page 40: 209 illustrato FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI della lega ... · 209 febbraio 2019 Mensile ufficiale della lega nazionale dilettanti illustrato 1959 2019 FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

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L I G U R IA

Con una salvezza conquistata in largo anticipo, Davide Torrice traccia un bilancio degli ultimi anni della squadra ligure, rinata dalle ceneri grazie a impegno e pianificazione

ligorna, artigiani del bel calcio

Quattro anni di serie D ed il quinto già di fatto acquisito (la

salvezza non è mai stata in discus-sione). Quella del Ligorna è una re-altà consolidata, chi continua a par-lare di miracolo commette un errore. Espressione di un piccolo rione della Val Bisagno il club biancoblù, 97 anni ed una grande tradizione, è a tutti gli effetti la terza squadra di Genova. La

so di ingaggiare i fratelli Bonetti, uno come allenatore e l’altro come gioca-tore, e poi finì come finì. Non dob-biamo essere noi a dirci da soli come siamo bravi, a parlare devono essere i risultati. Il prossimo sarà il quinto

svolta otto anni fa quando alla pre-sidenza è approdato Davide Torrice, un imprenditore del caffè. Idee chiare e organizzazione capillare, ha preso il Ligorna in prima Categoria nel 2011 e ha sempre tenuto un profilo molto basso, preferendo i fatti alle parole. “Come mentalità e filosofia siamo molto distanti da quella società ge-novese che in serie D si prese il lus-

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RIUNIoNI E INCoNTRIComitati regionaLi

società e comitatoconfronto aperto

È seguito l’intervento del presiden-te del Comitato lombardo Giusep-pe Baretti che ha illustrato le mo-dalità del premio di valorizzazione dei giovani istituito dalla LND che si affianca a quello, già in essere da alcune stagioni, del CRL entrando poi nel tema della programmazio-

si sono svolte presso la sede milanese del C.R.L le abitua-

li riunioni programmatiche di metà stagione rivolte alle società militan-ti nei campionati regionali. Quanto alle categorie all’apice della piramide calcistica, sono state presenti all’in-contro loro riservato 33 società di Eccellenza su 48 e 51 di Promozione su 96, con le quali sono state affron-

tate le tematiche direttamente legate all’attività agonistica a partire dall’a-bituale momento di confronto con la classe arbitrale, grazie alla presenza del presidente regionale degli arbitri Alessandro pizzi e dei designatori Gregorio Dall’Aglio e Matteo Russo, attraverso la visione di filmati espli-cativi di episodi di gioco e con inter-venti delle società in platea.

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LO M B A R D IA

Due momenti di incontro, uno con i club di Eccellenza e Promozione, uno per quelle di Prima e Seconda Categoria: per tracciare un bilancio e confrontarsi sul futuro

Nella foto, un allenamento

pre-partita della squadra del

presidente Torrice. Il Ligorna è guidato

in panchina da Luca Monteforte.

L’obiettivo è quello di mantenere la

categoria almeno fino al 2022, anno

in cui la squadra ligure festeggerà i

100 anni di attività (foto SCD Ligorna

1922)

anno di serie D, inutile dire che l’o-biettivo è essere in questa categoria anche nel 2022 quando festegge-remo il centenario della fondazione del Ligorna. Non andare mai sopra le righe è una scelta di vita per una

società come la nostra. Ci alleniamo di sera e non il pomeriggio come la stragrande maggioranza delle squa-dre che hanno ragazzi che possono permettersi di non lavorare e di gio-care solo al calcio. Siamo una picco-la bottega d’artigiani dove curiamo con cura e passione tutti i particolari. Facciamo la serie D con un budget di 150 mila euro e sfido chiunque altro in Italia a spendere meno. Però riu-sciamo a mantenere la categoria e anche a toglierci delle soddisfazioni”.Non solo quella di un campionato d’avanguardia, grazie anche ad un vero e proprio guru della panchina come Luca Monteforte. Il vero sal-to di qualità è infatti non essere più considerati i parenti poveri di Lava-gnese, Sestri Levante e Savona. “Un tempo – rivela Torrice - dovevamo aspettare che facessero mercato per poi concentrarci sui loro scarti. Ades-

so non dico che succeda il contrario, ma quanto meno partiamo alla pari nel gradimento dei giocatori”.Torrice ha rilevato la società nel 2011, l’anno nero del Ligorna: re-trocessione in Prima Categoria con annesso anche il fallimento del club e alluvione che ha devastato il cam-po. Un passato che sembra lontano anni luce, ora la società biancoce-leste è in serie D ed il suo bilancio è messo on line dall’Agenzia delle Entrate che suggerisce alle altre so-cietà di seguire il modello Ligorna per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione. Il campo, invece, continua a resta-re una ferita aperta. Promesse da parte delle istituzioni, soprattutto in periodo elettorale, ma nulla più. “Ed è evidente che si tratta di un inve-stimento che da soli non possiamo riuscire a sostenere”. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 77

ne dell’attività e fissando anche le date della prossima stagione spor-tiva: Coppe al via il 25 agosto 2019, inizio dei campionati 8 settembre e chiusura andata 15 dicembre, inizio ritorno 12 gennaio e fine ritorno il 26 aprile 2020. Si è poi discusso il tema dell’utilizzo dei giovani cal-

ciatori per passare quindi alla vota-zione relativa alle proposte di optare per tre o quattro giocatori obbliga-toriamente in campo. La proposta risultata prevalente prevede l’utilizzo obbligatorio nella stagione sportiva 2019-20 di un 1999, un 2000 e un 2001 e nella stagione sportiva

2020-21 di un 2000, un 2001 e un 2002. Anche nella riunione in Via Pitteri riservata alle società di prima e Se-conda Categoria (presenti 39 club di Prima e 41 di Seconda Categoria) si è proceduto, innanzi ai vertici del Comi-tato lombardo capitanato da Baretti e alla presenza del designatore della Prima Categoria Proietti, secondo l’ordine del giorno prefisso trattando le questioni relative ai rapporti con il mondo arbitrale e all’organizzazione agonistica. Quindi è avvenuta la vo-tazione per la scelta in merito all’u-tilizzo obbligatorio dei giovani calcia-tori, caduta per entrambe le categorie interessate sul numero di tre: un gio-catore classe 1998 e due classe 1997 per la Prima categoria, un giovane classe 1997 e due classe 1996 per la Seconda categoria, annate da scalare a seguire anche nella successiva sta-gione sportiva. l

A sinistra, il palco dei relatori della riunione tenutasi nella sede

di via Pitteri lo scorso gennaio.

A destra la platea affollata di

società che hanno presenziato alle riunioni. Fra gli

argomenti cruciali affrontati nel corso degli incontri quello relativo all’obbligo

di utilizzo dei giovani calciatori in tutti

i campionati regionali

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i nostri giovaniscelgono il calcio

co abbiamo un saldo positivo di due squadre nel maschile (180 nel 1999, 182 nel 2019) e negativo di quattro squadre nel femminile (8 nel 1999, 3 nel 2019), per un totale negativo di due formazioni. Per quanto riguarda il calcio a cinque dilettantistico registriamo un saldo positivo di cinquanta squadre nel

da bambini e bambini della nostra pro-vincia. Questi numeri si riflettono poi anche tra i grandi, visto che il Comitato Provinciale Autonomo di Trento conta oltre settemila tesserati alla Lega Na-zionale Dilettanti e quasi settecento amatori. Vedendo i contenuti riportati nelle Relazioni delle precedenti As-semblee, i dati dicono che per quanto riguarda il calcio a undici dilettantisti-

Un movimento giovanile in ottima salute e che può vantare numeri

molto confortanti: nel corso degli ulti-mi vent’anni, infatti, le squadre giovanili sono passate da poco più di quattro-cento ad oltre seicentocinquanta, per un totale di circa novemila tesserati nel Settore Giovanile e Scolastico. Dati che confermano come il calcio sia an-cora di gran lunga la disciplina preferita

Numeri in crescita per il settore giovanile, bene il calcio a 11 maschile e il calcio a 5: il bilancio del CPA Trento è positivo e massima è l’attenzione su alcune criticità

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2019

FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

T O S C A N A

Crescono le iniziative per sviluppare la base regionale dei dilettanti: oltre alle agevolazioni per iscrizione e svolgimento delle gare, parte un importante progetto di fidelizzazione

terza categorianovità in vista

Uno degli obiettivi che il Consi-glio Direttivo aveva inserito nel

programma di mandato era quello di aumentare la base della “piramide” del calcio dilettantistico, cioè la Ter-za Categoria. Già da due anni sono stati messi in campo alcuni incentivi di ordine economico e organizzativo: per le società che partecipano per la prima volta è previsto uno sconto di

le, che interesserà la prossima sta-gione sportiva e quella del 2020-2021 e che si concretizzerà in un abbattimento di 400 e 250 euro, rispettivamente per le società che si iscriveranno al secondo e al terzo anno, fermo restando le altre agevo-

800 euro per l’iscrizione e, per tutte, la possibilità di effettuare le gare dal venerdì al lunedì sera. Abbiamo ri-tenuto opportuno, però, andare oltre mettendo in campo un’ulteriore ini-ziativa che possa favorire il percorso di fidelizzazione delle società che si iscrivono al secondo e al terzo anno. Un progetto sperimentale, unico per il momento a livello naziona-

78 | il calcio illustrato | febbraio 2019

RIUNIoNI E INCoNTRIComitati regionaLi

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FIGC LEGA NAZIONALE DILETTANTI

T R E N T O

Nella foto, il Presidente Ettore Pellizzari,

durante la consegna da parte dei presidenti di Dro e Lavis (finalisti di coppa Italia provinciale)

di mille euro all’amministrazione comunale di Dimaro Folgarida. Le squadre

hanno deciso di destinare parte

dell’incasso della partita ad uno dei

paesi maggiormente colpiti dall’ondata di maltempo di fine

ottobre

maschile (16 nel 1999, 66 nel 2019) e di undici nel femminile (0 nel 1999, 11 nel 2019), per un totale positivo di ses-santuno formazioni. Ovviamente non mancano alcune criticità: per il calcio maschile a undi-ci risulta imperativo recuperare alcune realtà che sono andare perse in questi

ultimi anni e che hanno ridotto nume-ricamente la Seconda categoria, base fondamentale per tutto il nostro mo-vimento. In primis serve uno sforzo in Valle di Sole, dove a fronte di un’im-piantistica sportiva adeguata, sono rimaste solamente le società Redival e Solandra. Per il calcio femminile a

undici il problema è più profondo: bi-sogna ringraziare Trento Clarentia, Az-zurra San Bartolomeo, Isera e Valli del Noce che tengono alto l’interesse e la passione per questa disciplina. Il Setto-re Giovanile ha continuato a crescere e questo è assolutamente incoraggiante: per quanto concerne il tesseramento, si rileva con grande soddisfazione il record di adesioni registrato al termine della scorsa stagione sportiva (2017/18), con ben 9.021 tesserati, di cui 8.833 ragaz-zi e 188 ragazze, dato mai raggiunto in precedenza. Sono dati che paragonati in senso asso-luto ad altre regionali potrebbero risulta-re poco esaltanti, proporzionandoli inve-ce al contesto demografico della nostra Provincia, risultano estremamente im-portanti perché fra i più elevati d’Italia, insieme a quelli delle Marche. Evidenzia-no ancora una volta il radicamento del movimento calcistico dilettantistico e giovanile al territorio trentino. l

lazioni economiche e organizzative già ricordate. Riteniamo che que-sto possa essere un modo efficace affinchè le società possano avere il tempo necessario per strutturarsi e stabilizzarsi per affrontare nel mi-gliore dei modi, negli anni successivi,

il loro cammino sportivo, qualunque esso sia. Un impegno notevole per il Comitato, ma riteniamo, anche, un notevole ritorno per le società e per il movimento tutto che potrà trarre beneficio da un maggiore sviluppo di quello che per i dilettanti è la vera attività di base.

sUPerCoPPeAltra novità importante, anche a li-vello organizzativo, per quanto riguar-da le supercoppe che normalmente chiudevano la stagione sportiva. Per quanto riguarda quella di Eccellenza, sarà disputata, in gara unica a fine

campionato, solo dalle vincenti dei due gironi, visto i problemi organizza-tivi che ogni anno comportava l’inse-rimento della squadra vincitrice della Coppa Italia, quasi sempre impegna-ta, a fine stagione, nei playoff o nelle fasi nazionali di coppa. La promozione vedrà invece l’inse-rimento, oltre alle tre vincenti dei gi-roni, della squadra vincente la Coppa, con la disputa di semifinali e finale. Spostamento temporale invece per i triangolari tra le vincenti dei campio-nati regionali, Juniores, Allievi e Gio-vanissimi: per aumentare l’interesse di queste sfide, che adesso venivano disputate troppo avanti nella stagio-ne, le tre vincenti si affronteranno nel settembre successivo, come un torneo precampionato di notevole livello, Allievi e Giovanissimi in una giornata unica, Juniores nella giorna-ta successiva. l

febbraio 2019 | il calcio illustrato | 79

Nella foto, il Presidente del Comitato Regionale Toscana, Paolo Mangini

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a cura della Divisione Marketing & Pubblicitàpagine di CalCio

80 | il calcio illustrato | febbraio 2019

L’ infanzia in via Vetulonia, i pri-mi calci al pallone, la timidezza e la paura del buio, la vita di

quartiere in una Roma che forse non esiste più. Gli amici che resteranno gli stessi per tutta la vita. Gli allena-menti a cui la mamma lo accompa-gnava in 126, asciugandogli i capelli con i bocchettoni in inverno. L’esor-dio in Serie A a 16 anni in un pome-riggio di marzo del 1993 a Brescia,

con i pantaloni della tuta che al mo-mento di entrare in campo si impi-gliano nei tacchetti; il primo derby, il primo gol, il rischio di essere ceduto alla Sampdoria prima ancora che la sua favola in giallorosso possa co-minciare. E poi la gloria: caso più uni-co che raro di profeta in patria, ven-ticinque anni con la stessa maglia, capitano per sempre, un palmarès che annovera un epico Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre ovviamente al Mon-diale 2006 conquistato da prota-gonista con la Nazionale. E ancora il matrimonio da sogno con Ilary Blasi, la vita mondana attraversata sem-pre con leggerezza, con autoironia, con il sorriso grato di chi ha ricevuto in dono un talento straordinario e la possibilità di divertirsi facendo ciò che più ama: giocare a pallone. Con l’espressione eternamente stupita del ragazzo che una città ha eletto a simbolo e condottiero, oggetto di un amore senza uguali. Fino al gior-no del ritiro dal calcio giocato, e di un addio che ha emozionato non solo i tifosi romanisti ma gli sportivi italia-ni tutti. Perché Francesco Totti è la Roma, ma è anche un pezzo della vita di ognuno di noi.

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