Il programma del M5S Avellino per le Amministrative 2013

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE AVELLINO 26-27 MAGGIO 2013 PROGRAMMA

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Elezioni Amministrative Avellino 26-27 Maggio 2013 Il programma del Movimento Cinque Stelle

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE AVELLINO 26-27 MAGGIO 2013

PROGRAMMA

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AMBIENTE - ECOLOGIA - SALUTE

1) Raccolta differenziata nell’ottica della strategia “RIFIUTI ZERO”: organizzazione di una efficiente raccolta differenziata porta a porta di tutte le frazioni, compresa raccolta ingombranti e raccolta degli oli esausti domestici. Adozioni di strategie “Riuso” e “Riparazione”. Bonus economici per i cittadini responsabili, ammende per chi ignora le direttive. Campagne di sensibilizzazione e di comunicazione.

2) “Mappatura dei siti pubblici con presenza di AMIANTO”:la mappatura ha come finalità quella di evidenziare i siti nei quali è riscontrata la presenza di amianto, ovvero l’utilizzo di materiali che lo contengono; valutare lo stato di conservazione dei manufatti attraverso metodi standardizzati ed attuare di conseguenza interventi di messa in sicurezza (bonifica o intervento conservativo senza rimozione dell’amianto).A sostegno dell’impegno in questo ambito specifico pieno supporto sarà dato alla causa c.d. “ISOCHIMICA”, sollevata dagli ex dipendenti dell’azienda Isochimica, costituitisi in comitato.

3) REGISTRO DEI TUMORI COMUNALE: in collaborazione con Asl, strutture ospedaliere e medici di famiglia, creazione di un data-base di informazioni sui malati di cancro residenti nel territorio comunale. Informazioni quali: tipo di cancro diagnosticato, età e sesso del malato, condizioni cliniche in cui si trova, trattamenti ricevuti, evoluzione della malattia.Questi dati sono essenziali per sorvegliare l'andamento della patologia oncologica, ricercarne le cause, valutare i trattamenti più efficaci, progettare interventi di prevenzione e programmazione delle spese sanitarie. Archivi disponibili per studi e ricerche.

4) Gestione e manutenzione del VERDE URBANO, al fine di migliorare i microclimi urbani, potenziare la fotosintesi clorofilliana per incrementare l’assorbimento “CO2”, regolamentare in modo più efficace e dettagliato la disciplina per quanto riguarda:

• le percentuali di aree verdi • la manutenzione del verde pubblico • il recupero di aree già esistenti ma lasciate al degrado • l’uso e la fruizione di tutti gli spazi pubblici di verde pubblico o ad uso pubblico

attrezzato presenti sul territorio comunale • la realizzazione di nuove aree di verde pubblico

Per aree verdi si intendono: parchi, giardini, aiuole, viali alberati, fioriere, rotonde, spazi verdi di pertinenza stradale, dei parcheggi e degli edifici pubblici, presenti sia in centro che in periferia.

Predisporre attività necessarie per mantenere in efficienza tali aree pubbliche, sia sotto il profilo tecnico agronomico che sotto il profilo della sicurezza, della funzionalità, dell'igiene, della fruizione e del decoro estetico.Adottare misure tra cui:

• programmazione attenta di interventi di manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria

• l’utilizzo di piante autoctone in misura del 70-80%, ritenute fondamentali per il

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rafforzamento dell’ecosistema e della biodiversità locale oltre che sgravare ulteriormente il bilancio comunale

• stipula di accordi e convenzioni con associazioni/ comitati di quartiere/ condomini per la manutenzione/gestione di aree circoscritte

• orto comunitario: gestione di terreni demaniali, abbandonati o incolti, da parte di associazioni o comitati per finalità sociali senza scopo di lucro

• questione “PARCO SANTO SPIRITO”, indagare per comprenderne i reali motivi della sua chiusura al pubblico, ripristinare i luoghi e disciplinarne una gestione efficace, efficiente ed autosostenibile.

• MOBILITA’ SOSTENIBILE: perseguire un’ottica di “mobilità sostenibile”, disincentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto privati e incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici ecologici con la realizzazione di aree di interscambio (bus- auto) periferici, permettendo ai fruitori dei parcheggi periferici l’uso gratuito dei mezzi pubblici. Per la determinazione delle aree di interscambio saranno scelte aree che affacciano sui 3 lati periferici della città ottimizzando aree già esistenti o da riqualificare onde evitare di cementificare nuovi territori. Prevedere piste ciclabili, favorire il bike-sharing e la mobilità a piedi come requisito e strumento fondamentali per uno stile di vita sano ed equilibrato. Sostenere tutte quelle attività sociali, culturali e associative che perseguono progetti che hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale.

• Controllo periodico delle pm 10 e della qualità delle acque presenti nel territorio comunale (fiumi, torrenti, rogge, ecc) con la “pubblicazione dei risultati”. Verifica degli impianti di depurazione

• GPP Green Public Procurement (Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione): inserire criteri di qualificazione ambientale nella domanda che la Pubblica Amministrazione esprimerà in sede di acquisto di beni e servizi finalizzata a diminuire il loro impatto ambientale, secondo quanto stabilito dal D.Lgs 163/06 “codice degli appalti”.

CONNETTIVITA' E TECNOLOGIE

1) Open source nelle P.A.: considerando l' articolo 68, comma 1, del Codice dell' amministrazione digitale, che invita le PA a considerare l' acquisizione alternativa del codice open source laddove ci siano esigenze di nuovo software, e a scegliere codice proprietario solo nel caso in cui non ci siano alternative meno onerose e prendendo atto della possibilità di attingere, vista la norma vigente, al database di applicativi sviluppati dalle altre PA italiane, il Movimento Cinque Stelle, propone: la migrazione graduale verso il codice aperto e libero.I vantaggi del codice aperto sono riscontrabili nella condivisione del software tra tutte le PA italiane, nel risparmio sui costi delle licenze e sulla maggiore efficienza della gestione informatizzata.A fronte del risparmio ottenuto, si prevede un investimento di parte della somma nella formazione del personale e soprattutto nella consulenza/assistenza da parte delle risorse locali (aziende, tecnici, programmatori, etc.)

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2) Wifi Libero: la partecipazione è strettamente connessa alla possibilità di informazione delle persone. Sicuramente lo strumento di informazione libera più rilevante è la rete. Dare a tutti la possibilità di utilizzare la Rete in maniera gratuita è una delle prerogative del M5S. Pertanto ci proponiamo di: attivare nelle aree pubbliche e di interesse il wifi libero e gratuito.Le aree individuate corrispondono agli attuali punti di aggregazione, quali piazze e strade principali in centro ed in periferia.Ciò potrebbe comportare un ripopolamento dei luoghi di interesse anche e soprattutto nelle zone periferiche nelle quali sarà disponibile il servizio, contribuendo così anche ad una maggiore partecipazione della collettività alla vita della città.

3) Mediateche Comunali e Centri di raccolta/rigenerazione attrezzature informatiche: considerando la presenza di 6 mediateche comunali create con soldi pubblici nel 2008 con il progetto “Scuola Interattiva” ad oggi non fruibili né funzionali, il M5S propone: la immediata apertura e/o riapertura dei suddetti centri alla comunità e la creazione al loro interno di centri di raccolta e rigenerazione di attrezzature informatiche dismesse pubbliche e private. Le mediateche costituiranno un punto di incontro per le nuove e le vecchie generazioni; la comunità avrà a disposizione attrezzature informatiche e personale qualificato per migliorare e/o acquisire competenze informatiche.La raccolta di attrezzature dismesse favorirà il recupero di materiale che altrimenti finirebbe in discarica e l' accesso a tale materiale, reso funzionante, da parte di chi ne avesse le esigenze e inoltre potrà garantire una piccola fonte di ricavo da reinvestire per la gestione del centro.

ECONOMIA

1) Bilancio partecipativo e modelli operativi Il bilancio partecipativo è uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali e, in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione. Si può parlare di Bilancio Partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il ‘cuore’ economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali. Il bilancio partecipativo rappresenta uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le scelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare. Possono cioè partecipare alla previsione di investimento, influenzare le scelte e priorità politiche e quindi “decidere” attivamente le politiche future. Le valutazioni e le proposte dei cittadini generalmente non riguardano l’intero bilancio, ma una parte del budget dell’ente, uno o più capitoli di spesa del bilancio che interessano direttamente la cittadinanza come per esempio i trasporti locali o le

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politiche culturali e sociali.Non esistono modelli univoci e applicabili ad ogni situazione, non esistono kit partecipativi così come non esistono procedimenti obbligatori. Ogni comunità può adattare il proprio percorso alla rispettiva identità territoriale e socio – culturale del tessuto cittadino. E’ possibile identificare quattro modelli per elaborare un bilancio partecipativo. I SOGGETTI coinvolti sono : a) i cittadini; b) consulte. Le ATTIVITA’ sono: a) proposizione dei progetti; b) definizione delle priorità.

Esempi di Consulte: 1) consulta disabili 2) consulta mobilità per fasce deboli 3) consulta delle associazioni che operano a favore della famiglia 4) consulta per la casa 5) osservatorio del commercio6) consulta dello sport7) consulta della cultura8) consulta dei lavori pubbliciecc.

Sono possibili 4 MODELLI di bilancio partecipato: 1) Modello “PARTECIPAZIONE INTEGRATA”: i cittadini propongono i progetti e definiscono le priorità degli stessi; 2) Modello “GUIDA ILLUMINATA”: le consulte propongono i progetti e definiscono le priorità degli stessi; 3) Modello “INNOVAZIONE DAL BASSO”: i cittadini propongono i progetti e le

consulte definiscono le priorità degli stessi; 4) Modello “PARTECIPAZIONE GUIDATA”: le consulte propongono i progetti e i cittadini definiscono le priorità degli stessi.(Il Comune di Parma, a titolo esemplificativo, ha scelto il modello “PARTECIPAZIONE GUIDATA”). Alle Consulte il compito di identificare i macro temi oggetto di progettualità.

Sui temi sopra identificati, le Consulte, insieme al altri organi di governo (Quartieri) potranno focalizzare al meglio l’obiettivo e definire una progettualità specifica. I Cittadini, attraverso vari metodi e modalità mediatiche, identificati più analiticamente nel corso del progetto, potranno definire l’ordine di priorità/preferenza sui progetti sopra definiti. Il Comune di GROTTAMMARE ha adottato il bilancio partecipativo dal 1994. Ha previsto due principali istituti partecipativi: 1) ASSEMBLEE DI QUARTIERE2) COMITATO DI QUARTIERE. Le ASSEMBLEE DI QUARTIERE si configurano come vere e proprie arene all’interno delle quali i singoli cittadini esprimono segnalazioni, interventi, discutono il bilancio, fanno proposte, individuano i problemi e ne trovano le soluzioni. Il tutto è regolarmente verbalizzato e portato in Giunta.Esse regalano al processo partecipativo la dimensione della collettività e del dibattito pubblico, caratteristica determinante proprio perché è solo all’interno di

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esso che l’interesse privatistico soccombe alla dimensione collettiva; è solo attraverso il confronto e la discussione tra i cittadini che un problema individuale può diventare una battaglia comune. Inoltre la trasparenza garantita dal momento assembleare è il miglior anticorpo a eventuali processi corruttivi o collusivi tra interessi economici e corpo Amministrativo. I COMITATI DI QUARTIERE hanno il compito di seguire lo stato di attuazione delle richieste fatte dai cittadini ed, eventualmente, riferire; sono portatori di nuove richieste, preparano il dibattito assembleare, possono richiedere Assemblee tematiche e allo stesso tempo sollecitare l’apparato amministrativo su questioni delicate. Inoltre avvisano i cittadini su eventuali questioni da discutere, concordano date e modalità dello svolgimento delle Assemblee con il Comune e, non da ultimo, svolgono un ruolo informativo per la collettività. Il COMUNE DI PESCARA ha istituito il Bilancio Partecipativo con Delibera di Giunta nel 2005.La prima fase di “lancio” del processo partecipativo della città ha previsto: 1) l’assunzione degli obiettivi e del metodo proposti da parte dell’Amministrazione Comunale; 2) la presentazione del percorso alle Circoscrizioni, ai Cittadini, alle Associazioni raccogliendo suggerimenti e/o proposte di modifica; 3) il passaggio istituzionale decisionale.

2) RIDUZIONE dell’IMU sulla 1^ CASA, (quota di competenza del Comune), attraverso il meccanismo delle DETRAZIONI da riconoscere a particolari situazioni soggettive, familiari e reddituali. In particolare, a titolo meramente esemplificativo, riconoscere DETRAZIONI:

a) al proprietario di 1^ casa portatore di handicap o con un elevato grado di invalidità o che ha nel proprio nucleo familiare un portatore di handicap; b)al proprietario di 1^ casa (es. anziano) non autosufficiente e/o che è ricoverato in “case di riposo”; c)al proprietario di 1^ casa, in costanza di mutuo di durata non inferiore ad esempio, a 15 anni; d)al proprietario di 1^ casa titolare di una pensione cd. minima; e)al proprietario di 1^ casa titolare di un reddito complessivo minimo;

Quando parliamo di detrazioni IMU pensiamo a detrazioni da un minimo di €. 50,00 a un massimo €. 150,00; meccanismo, peraltro, adottato anche altrove.

3) PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ATTIVITA’ DI ACCERTAMENTO ai sensi dell’art. 1 del D.L. 30/09/2005, n. 203, convertito, con modificazioni, in Legge 2/12/2005, n. 248 così come da ultimo modificato dall’art. 18, comma 5 della L. 122/2010.Per la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento sono intervenuti protocolli d’intesa a livello nazionale tra l’Agenzia delle Entrate, l’Anci e l’Ifel. Anche il Comune di Avellino, nell’aprile del 2011, ha stipulato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate. Queste convenzioni stabiliscono che il riscosso da attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate su “segnalazioni” dei Comuni va nelle casse comunali. In altri termini, i Comuni possano fare delle “segnalazioni qualificate”, intendendosi per tali le posizioni soggettive in relazioni alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi, all’Agenzia delle Entrate nei seguenti ambiti:

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1) commercio e professioni (soggetti che pur svolgendo attività d’impresa sono privi di partita iva – che nelle dichiarazioni fiscali hanno dichiarato di svolgere attività diversa da quella rilevata in loco – sono interessati da affissioni pubblicitarie abusive in qualità di imprese utilizzatrici e di soggetti che gestiscono gli impianti pubblicitari abusivi – pur qualificandosi enti non commerciali, presentano circostanze sintomatiche di attività lucrative); 2) urbanistica e territorio (soggetti che hanno realizzato opere di lottizzazione, anche abusiva, in funzione strumentale alla cessione di terreni ed in assenza di correlati redditi dichiarati – che hanno partecipato, anche in qualità di professionisti od imprenditori, ad operazioni di abusivismo edilizio con riferimento a fabbricati ed insediamenti non autorizzati di tipo residenziale o industriale); 3) proprietà edilizie e patrimonio immobiliare (soggetti persone fisiche nei cui confronti risulta la proprietà o diritti reali di godimento di unità immobiliari, diverse da abitazione principali, non indicate nella dichiarazione dei redditi – la proprietà o diritti reali di godimento di unità immobiliari, in assenza di contratti registrati, da residenti diversi dai proprietari o dai titolari di diritti reali di godimento, ovvero da soggetti non residenti nelle stesse).

URBANISTICA

La città di Avellino deve essere prima studiata e conosciuta, e quindi organizzata, in maniera da valorizzarne le caratteristiche positive e ridurre le criticità. Questo è stato fatto in passato poco e male e. se qualche urbanista ha saputo cogliere qualcuno di questi aspetti, nei fatti l'evoluzione materiale del tessuto urbano, spesso in difformità o in deroga rispetto alle previsioni, ha finito spesso per andare in senso inverso. Il punto di partenza è quindi:

1) Inquadramento della situazione urbanistica e normativa: il PUC (Piano Urbanistico Comunale) e i suoi strumenti di attuazione sono i punti di riferimento. Si farà una verifica di tutte le previsioni del PUC si riscontreranno gli interventi allo stato di fatto materialmente realizzati o in corso di realizzazione, valutando caso per caso ogni situazione per accertarne la rispondenza ovvero la difformità alle previsioni di piano. Il monitoraggio sarà poi esteso alle opere in corso di completamento o non ancora avviate . Nel caso delle opere pubbliche si valuterà caso per caso la situazione individuano i motivi di arresto o di blocco delle procedure, le responsabilità e le operazioni necessarie per risolvere le criticità. Per quanto riguarda invece gli interventi privati, andranno verificati attentamente alle luce delle previsioni di piano e delle norme collegate. Parallelamente si effettuerà anche una verifica degli scenari ipotizzati nella redazione del piano riguardanti le dinamiche statistiche e anagrafiche per valutarne la rispondenza rispetto agli andamenti effettivi e alle conseguenti esigenze reali.

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2) Opere pubbliche: per ciascuna opera pubblica non ancora ultimata o in procinto di realizzazione si dovrà provvedere a una attenta analisi costi-benefici e a una verifica della regolarità e completezze degli iter amministrativi e contabili di definizione, approvazione e affidamento. A seguito di tale monitoraggio, si provvederà alla redazione del piano di manutenzione e gestione. Il piano dovrà essere dettagliato per ciascuna opera, la sua attuazione dovrà essere verificata e verificabile e periodicamente si dovrà provvedere a una verifica contabile comparativa valutando i costi degli interventi straordinari in assenza di un vero ed efficace programma di gestione rispetto ai risparmi ottenibili mediante l'adozione di un approccio basato sulla manutenzione preventiva. Gli strumenti di pianificazione esistenti dovranno essere integrati dal:

• Piano Energetico Comunale. Il piano energetico dovrà contenere sia linee generali di indirizzo, sia la pianificazione di azioni materiali quali ad esempio:

➢ razionalizzazione e modernizzazione della rete pubblica, da realizzarsi con fondi ricavabili da piani di finanziamento ad avvalersi sui risparmio possibile rispetto ai costi fissi attualmente sostenuti

➢ realizzazione di reti di produzione di energia da fonti rinnovabili, come ad esempio il fotovoltaico, da finanziare mediante operazioni finanziarie bsate sui guadagni da conte energia

➢ ottimizzazione delle risorse attualmente in uso mediante piani di risparmio da razionalizzazione dell'utilizzo tramite opportune pratiche operative

Tutto quanto sopra richiamato dovrà essere integrato e armonizzato nell'ambito di uno strumento organico di pianificazione, che tenga anche conto delle possibili future possibilità di sviluppo e applicazione

• Piano di emergenza comunale. Il piano, risalente al 2007, è datato e carente sotto vari punti di vista in relazione sia alla evoluzione della città sia alla normativa di riferimento in corso di trasformazione in questi mesi con l'imminente pubblicazione della legge-quadro regionale in materia di protezione civile. L'aggiornamento del piano è solo il primo passo per una corretta ed efficiente gestione delle emergenze, che può avvenire solo se il piano viene opportunamente pubblicizzato e portato a conoscenza della popolazione tramite appositi programmi di comunicazione e diffusione.

• Parcheggio interrato su due livelli al di sotto di piazza Libertà. Abbiamo da tempo dettagliato e denunciato, inascoltati, le criticità procedurali che riteniamo vizino gravemente questo progetto e chiediamo che ci sia dato riscontro e che il progetto sia fermato prima che si arrechino ulteriori danni alla città.

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TRASPARENZA E FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA PUBBLICA

La trasparenza rappresenta uno dei punti cardine del Movimento Cinque Stelle, è lo strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle P.A.

In particolare, essa indica il diritto del cittadino a essere informato e a partecipare attivamente ai procedimenti amministrativi che lo riguardano.

1) Trasparenza delle informazioni sul sito istituzionale del Comune e su spazi dedicati:- Creazione di un’anagrafe dei nominati e dei rappresentanti del Comune in Enti e Società partecipate contenente CV e creazione di una banca dati dei consulenti esterni.- Utilizzazione o installazione di supporti per spazi recanti comunicazioni relative a delibere e determine in alcuni punti della città. (Ciò al fine di permettere al cittadino di essere informato al più presto sulle questioni trattate in Consiglio e nelle varie Commissioni).

- Gare d’ appalto online.- Istituzione dell’albo dei soggetti ivi comprese le persone fisiche cui sono stati erogati contributi, sovvenzioni, crediti e altre misure economiche. (Ovviamente verranno tutelati in base alla L. sulla privacy 196/2003 e Testo unico entrato in vigore il 1 gennaio 2004 i dati sensibili).

2) Strumenti per avvicinare il cittadino alla macchina comunale:- Realizzazione di un notiziario /newsletter di zona.- Registrazione della propria e-mail presso il Comune,al fine di ricevere in tempo reale avvisi informali in riferimento al proprio territorio, alle pratiche che lo riguardano e alle specifiche zone della città.- Trasmissione in diretta web del Consiglio Comunale e delle varie Commissioni.(Tale punto del programma rappresenta uno dei capisaldi del Movimento Cinque Stelle ).- Referendum consultivo - propositivo senza quorum.( Il referendum è uno strumento di consultazione popolare su un quesito specifico. Riteniamo che debba essere consultivo in quanto permette di sentire il parere popolare circa una determinata questione ed è previsto dalla Costituzione, propositivo al fine di proporre una nuova legge, quest ultimo non è previsto dalla Costituzione né dagli Enti locali. In base ai principi sanciti dallo statuto del Movimento queste forme di referendum sono previste senza quorum e non sono vincolanti per il Comune).- Incontro mensile del Sindaco e degli Assessori con i cittadini (il c.d. TOWN MEETING). - Supporto e ascolto delle istanze provenienti dai gruppi di lavoro già attivi in città.(Questo punto è fondamentale in quanto durante il tour nei vari quartieri della città si sono creati dei gruppi di lavoro tra i cittadini per le diverse problematiche attinenti alla specifica zona. Questi gruppi verranno sostenuti e si cercherà di rendere reali le istanze presentate).

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3) Diffusione delle modalità e dei tempi dei servizi erogati:- Redazione ed attuazione della CARTA DEI SERVIZI, anche online.Questa è prevista dalla L. 12 Maggio 1995 n. 163, indica il mezzo attraverso il quale qualsiasi soggetto che eroga un servizio pubblico individua gli standard della propria prestazione, dichiarando i propri obiettivi e riconoscendo specifici diritti al cittadino – utente – consumatore.Attraverso la carta dei servizi i soggetti erogatori di servizi pubblici si impegnano, a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità di fornitura e somministrazione.

POLITICHE ANIMALISTE

Tra le varie iniziative non manca lo sguardo al mondo degli amici animali. Varie sono le problematiche legate all’argomento e, coerenti con l’attenzione che questo Movimento ha nei riguardi del rispetto degli esseri viventi, vogliamo sottolineare che è anche possibile l’utilizzo degli animali per scopi sociali conciliando il benessere degli stessi destinandoli a progetti terapeutici (pet therapy).

1) Aree dedicate: saranno individuate e create are dedicate allo “sgambettamento” cani in vari punti della città, ove possibile realizzarle, tenendo conto della vicinanza alle civili abitazioni. Dette aree saranno recintate, ove ci saranno cestini per la deposizione delle deiezioni solide, punti di abbeveraggio ed elenco numeri telefonici degli studi veterinari per ogni evenienza. Sarà altresì redatto un regolamento inerente il “BUON COMPORTAMENTO” per la gestione degli animali all’interno di dette aree. Compatibilmente alla superficie disponibile saranno individuati spazi separati per i cani di piccola e grande taglia.

2) Regolamento d’uso aree di sgambatura cani organi di controllo: Vigili Urbani e Guardie Zoofile saranno interessate per la maggiore. Le pattuglie

dovranno essere munite di lettore elettronico da tenere nell’auto di servizio come dotazione fissa con cui potranno procedere a controlli mirati, preventivati ed occasionali.

Durante le fiere e attività circensi specifiche dedicate agli animali l’intento è quello di creare un presidio fisso di guardie zoofile, le quali vigileranno costantemente per evitare illeciti inerenti la materia, (presenza di animali esotici o altro vietati al commercio, condizioni estreme di detenzione, presenza costante di acqua, ombra, ecc.).

3) Campagna educativa nelle scuole da parte delle associazioni animaliste e/o guardie zoofile sul rispetto delle regole d'igiene e il rispetto per gli animali: -campagna di sensibilizzazione verso la sterilizzazione dei cani e gatti di proprietà -campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono campagna di sensibilizzazione per far si che tutti i cani di proprietà vengano registrati alla anagrafe canina e quindi microcippati.

Istituzione di una sezione dei diritti animali presso la Biblioteca/mediateca comunale con materiale didattico dedicato all'argomento.

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POLITICHE SOCIALI

1) Apertura del Centro AIPAIl Comune ha il dovere di sollecitare senza sosta la Regione Campania affinchè ci sia lo sblocco dei fondi già destinati al completamento del Centro e di adoperarsi ad affiancare il suo operato sostenendolo sia con campagne di sensibilizzazione sia con quanto si renderà necessario al suo corretto funzionamento.

2) Abbattimento delle barriere architettonicheIl grado di civiltà di una città si misura dalla qualità della vita delle frange più in dificoltà. Dotare la città di scivoli che consentano ai disabili l'accesso ad uffici e negozi, nonché l'abbattimento delle barriere architettoniche presenti attualmente su molti marciapiedi, è un atto doveroso nei loro confronti. Va inoltre ricordato che i prossimi progetti con fondi europei prevedono come requisito per l'approvazione la possibilità che anche i disabili possano usufruirne. Dunque la messa a norma della città diviene condizione “sine qua non” per l'approvazione dei progetti.

3) Verifica dello stato di indigenzaSi impone all'oggi un monitoraggio che, attraverso fonti dirette come le associazioni e i patronati che si occupano di chi è in difficoltà, porti alla luce i dati reali del disagio e chi ne fa parte, allo scopo di indirizzare gli aiuti in modo più efficace

4) Ripartizione dei fondi per il welfare in quote per le esigenze impellenti, retribuzione di assistenza e buono a consumoLa nostra proposta è di evitare i “bandi” di accesso a fondi ma di ripartire quanto stanziato in tre tranche: un terzo agli interventi di immediato soccorso (ad es. mensa dei poveri), un terzo per retribuire giovani assistenti sociali in grado di monitorare in maniera capillare i bisogni e di individuare interventi ad hoc ed infine un terzo con “buoni a consumo”. Questi buoni, di entità e frequenza variabile a seconda della somma disponibile, numerati con un un codice a cui corrisponde un nominativo, vanno spesi nei negozi della città. I commercianti, con cadenza periodica, si recheranno poi al Comune che pagherà il corrispettivo dei buoni spesi. In questo modo una parte dei fondi sarebbero reinvestiti nel commercio dando ad esso un supporto.

5) Vigilanza da parte delle forze dell'ordine in particolare delle zone periferiche della cittàLa lamentela principale raccolta nei quartieri è proprio il senso di abbandono da parte dei Vigili Urbani e delle Forze dell'Ordine. Si impone una riorganizzazione dei Vigili e dei cosiddetti “vigilini” preposti a monitorare costantemente la legalità nel territorio e, dove necessario, ad attivare le Forze dell'Ordine.

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ISTRUZIONE E CULTURA

1) Affido di progetti attraverso Borse di StudioIl nostro intento è di valorizzare i talenti nostrani, in particolare i giovani. In tal senso va inteso il nostro progetto di affidare a dei laureati i progetti che riguardano la città: risistemazione di strade o piazze, di giardini, o altro. In base a quali requisiti?Esempio :• Siano residenti ad AV e provincia e si siano laureati nella materia inerente al

bando negli ultimi 5 anni• Non abbiano rapporti di parentela fino al 2° grado con alcun componente

della Commissione Esaminatrice• Cosa offriamo in cambio? Borsa di studio per un Master o una specializzazione che comprenda i costi di

iscrizione al corso e, nel caso di indigenza, di una cifra ragionevole per il sostentamento durante la frequentazione

• Possibilità di seguire l'implementazione del progetto (una sorta di praticantato in cui poter correggere eventuali discrepanze tra teoria e pratica)

• Possibilità di inserire nel proprio curriculum il premio vinto ed il praticantato espletatoPossibilità, nel caso il vincitore fosse IC, al sostentamento anche di un' accompagnatore.

2) Riscoperta dei luoghi e monumenti storici di Avellino attraverso l' ottimizzazione di mezzi e personale già in dotazioneLe scuole di Avellino sono dotate di pulmini per l'accompagnamento dei bambini.Tali mezzi ed i loro autisti, una volta svolto l'accompagnamento di andata restano inutilizzati fino a quello di rientro.In pratica dalle 8.30 alle 13.30Supponiamo che in queste ore si organizzino delle visite guidate della città da parte di alunni delle scuole medie

Ipotesi di itinerario:

Casina del PrincipeStazione FerroviariaCasa di Victor HugoPalazzi storici del CorsoCripta del DuomoOrto Botanico di Villa Amendola

Ipotesi di partecipazione 20 bambini con biglietto di 3 €

Una quota per la manutenzione del mezzo e per il carburante, una quota di compenso per l' accompagnatore-guida, una quota destinata al fondo manutenzione ordinaria dei luoghi visitati ma più di ogni altra cosa avremo trasmesso ai nostri ragazzi conoscenza delle proprie origini e senso d'appartenenza.

3) Creazione di centri polivalenti per il recupero delle materie e per la diffusione dello sport in cui i ragazzi possano trovare

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• Possibilità di avere un doposcuola

• Possibilità di praticare uno sport non agonistico• Possibilità di praticare ginnastica correttiva

Il Comune potrebbe fornire:

• Spazi da utilizzare• Custodi e pulizia• Selezione del personale

Il cittadino potrebbe fornire

• Contributo economico calcolato in base al reddito ma che in ogni caso non superi il 70% del costo di mercato

• Possibilità per chi non ha alcun reddito di poter usufruire del servizio dando in cambio il proprio tempo

• Segnalare il tipo di intervento più adatto alla propria realtà/quartiere

4) Creazione di una Biblioteca Didattica Allo scopo di alleggerire lo zaino dei ragazzi ed evitare danni alla spina dorsale ed

al tempo stesso costituire un utile percorso possibile oggetto di studi si propone di costituire un Biblioteca della Didattica seguendo questi passi:

• Svuotare le decine di armadietti che attualmente contengono libri di testo in disuso

• Con essi costituire una Biblioteca della didattica (ad esempio aprendo una sezione presso la Biblioteca Provinciale o presso quelle comunali già operanti)

• Gli armadietti svuotati possono essere messi a disposizione delle classi per tenere il materiale didattico ed una parte dei libri, con notevole alleggerimento dello zaino e conseguente beneficio per la spina dorsale.

5) Settimana corta Una migliore organizzazione dell'orario scolastico consente anche un notevole

risparmio economico, nonché la possibilità di finanziare progetti di doposcuola e la presenza di esperti informatici che aiutino i docenti nell'utilizzo dei laboratori e delle LIM oggi sottoutilizzate a causa della scarsa attitudine e preparazione informatica di molti docenti.

La riduzione di 1 giorno, il sabato, consente il risparmio per luce e riscaldamento pari ad un mese. Con una riorganizzazione dell'orario scolastico con 6 ore di 55 minuti viene evitato il recupero pomeridiano che ci consente di attuare nelle ore pomeridiane un doposcuola per gli alunni in grave difficoltà nelle materie di Italiano, Matematica e Lingue. Inoltre, come già detto è necessario, soprattutto nelle scuole “di frontiera” dove l'utenza è più difficile da interessare alla sola lezione frontale, un affiancamento ai docenti di esperti in informatica allo scopo di ottimizzare le risorse scolastiche, pc e LIM.

La copertura finanziaria delle ultime due proposte proverrebbe dai tagli alle indennità del Sindaco e della Giunta

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6) Sgravio totale della tassa per i rifiuti e della quota comunale IMU per le librerie che versino in difficoltà

La città di Avellino ha visto chiudere i battenti di una delle librerie storiche della città e le altre versano in enormi difficoltà. Si propone per tanto lo sgravio delle tasse su citate.