Il Progetto Speciale SEPA e la Pubblica Amministrazione Forum PA - Roma, 25 maggio 2007.
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Il Progetto Speciale SEPA e la Pubblica Amministrazione
Forum PA - Roma, 25 maggio 2007
25/05/2007 2|40
La SEPA e la PA Agenda
1 > Il Progetto SEPA
1.1 > Cosa cambierà con la SEPA?
1.2 > Gli Stakeholders nella SEPA
1.3 > La Direttiva sui servizi di pagamento (PSD)
1.4 > Il Piano Nazionale di Migrazione alla SEPA
2 > Lo stakeholder Pubblica Amministrazione
3 > Approfondimenti
25/05/2007 3|40
La SEPA e la PA
La SEPA sarà l’area in cui tutti i cittadini saranno in grado di effettuare pagamenti
in euro, all’interno dell’UE (definita come UE 25 più Islanda, Norvegia,
Liechtenstein, Svizzera), a partire da un singolo conto bancario o utilizzando
un’unica carta di pagamento, con la stessa facilità e sicurezza su cui
possono contare attualmente nel proprio contesto nazionale
Obiettivo
SINGLE EURO PAYMENTS AREA - AREA UNICA DEI PAGAMENTI IN EURO
Il Progetto SEPA rappresenta la più grande iniziativa mai intrapresa nell’ambito dei
sistemi di pagamento in Europa e nel mondo intero.
EuroUEEEA
Il progetto SEPA
25/05/2007 4|40
La SEPA e la PA Il progetto SEPA
La SEPA è la naturale conseguenza dell’euro
• 1999-2002 passaggio all’euro pagamenti in contanti attraverso 12 paesi con una singola valuta
• 2001 Regolamento (EC) 2560/01 sono equiparate le commissioni per i pagamenti fino a 50.000 euro, mediante carta o bonifico, in territorio nazionale e nella UE
• Si apre per le banche la possibilità/necessità di compiere un balzo in avanti nella trasformazione dei sistemi di pagamento al dettaglio nazionali: creare una rete dei pagamenti al dettaglio più moderna, solida ed efficiente, di qualità superiore rispetto all’attuale molteplicità di infrastrutture
E’ necessaria una profonda trasformazione
•per il sistema bancario
•per le imprese
25/05/2007 5|40
La SEPA e la PA Cosa cambierà con la SEPA?
•L’attuale differenziazione tra pagamenti nazionali e cross-border non esisterà più tutti i pagamenti saranno “domestici” apertura ed integrazione del mercato europeo e maggiore competitività dell’Europa
• Per il cliente non farà alcuna differenza in quale luogo o presso quale banca dell’area SEPA venga detenuto il conto servizi di pagamento/incasso simili basati su procedure standardizzate aumento della concorrenza a livello SEPA, miglioramento dei servizi e spinta all’innovazione
•Consolidamento delle infrastrutture esistenti sfruttamento delle relative economie di scala (diminuzione del numero di infrastrutture) aumento della efficienza e riduzione dei costi dei servizi
25/05/2007 6|40
La SEPA e la PA
VANTAGGI STAKEHOLDERS
Schemi e standards comuni in ambito SEPA per bonifici ed incassi
riduzione dei costi
semplificazione processi
• Imprese
• Pubblica Amministrazione
• Cittadini
• Esercenti
Possibilità di servirsi della stessa carta indifferentemente in tutta l’area SEPA• Cittadini
Possibilità di raggiungere tutti i conti bancari nell’area dell’euro con la stessa istruzione di pagamento sia per effettuare bonifici che incassi
maggiore efficienza
riduzione dei costi
• Pubblica Amministrazione
• Imprese
• Cittadini
Apertura dei mercati, aumento della scelta dei sistemi per processare i pagamenti
maggiori possibilità di scelta in base ai servizi offerti
prezzi più vantaggiosi
• Imprese
• Pubblica Amministrazione
Miglioramento dei servizi e prezzi più competitivi
maggiore sicurezza e velocità delle transazioni
maggiore trasparenza delle commissioni
pagamenti eseguiti uniformemente in qualsiasi nazione SEPA entro tempi massimi garantiti
• Cittadini
• Imprese
• Esercenti
• Pubblica Amministrazione
Occasione di innovazione
ammodernamento sistemi di pagamento
• Pubblica Amministrazione
• Imprese
Cosa cambierà con la SEPA?
25/05/2007 7|40
La SEPA e la PA
Associazioni dei consumatori
Esercenti
Amministrazioni pubbliche
Associazioni imprenditoriali
Organi preposti al coordinamento del processo di migrazione(Elaborazione ed esecuzione piani nazionali, pianificazione della migrazione ed
implementazione)
Consumatori EsercentiAssociazioni
imprenditorialiAmmin.
Pubbliche
GOVERNO BANCA
D’ITALIA
BANCHE Responsabili per lo sviluppo dei prodotti e servizi SEPA
Associazioni dei consumatori
Esercenti
Amministrazioni pubbliche
Associazioni imprenditoriali
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IOStakeholders
Stakeholders
EUROPEANCENTRAL
BANK/EUROSYSTEM
EUROPEANCOMMISSION
EUROPEAN PAYMENTS COUNCIL
ASSOCIAZIONEBANCARIA ITALIANA
Gli stakeholders nella SEPA
25/05/2007 8|40
La SEPA e la PA La Direttiva sui servizi di pagamento (PSD)
• La Direttiva sui Servizi di Pagamento (Payments Services Directive-PSD) è stata approvata dal Parlamento Europeo in data 24 aprile 2007
• Il recepimento da parte degli Stati membri è previsto al più tardi ento il 1° novembre 2009
Obiettivi della PSD
• Sostenere la creazione di un mercato unico europeo dei servizi
di pagamento retail definendo una corrispondente cornice
giuridica unitaria
• Aumentare la concorrenza tra gli operatori e tra i mercati
nazionali dei pagamenti e garantire parità di condizioni
• Accrescere la trasparenza sia per i prestatori che per gli utenti
• Standardizzare diritti ed obblighi per i prestatori e gli utenti dei
servizi di pagamento
25/05/2007 9|40
La SEPA e la PA
Il Piano Nazionale di Migrazione rappresenta il posizionamento del sistema italiano
in merito alla realizzazione della SEPA
Il Piano Nazionale di Migrazione dell’Italia
•E’ stato predisposto attraverso l’interazione degli stakeholders di riferimento e rappresenta il posizionamento dell’intero sistema italiano in termini di pianificazione delle tempistiche per lo start-up della migrazione in Italia
•E’ stato predisposto nell’ottica del rispetto delle milestone SEPA. In particolare, a partire dal mese di gennaio 2008, il sistema bancario dovrà essere in grado di offrire alla propria clientela prodotti e servizi a valere sugli schemi SEPA, garantendo la possibilità di utilizzare, in parallelo con gli strumenti nazionali, gli strumenti paneuropei; entro la fine del 2010, una massa critica di flussi di pagamento dovrà essere migrata agli schemi paneuropei e le infrastrutture di pagamento completamente adattate alla nuova realtà della SEPA
Il Piano Nazionale di migrazione alla SEPA
25/05/2007 10|40
La SEPA e la PA Agenda
1 > Il Progetto SEPA
2 > Lo stakeholder Pubblica Amministrazione
2.1 > L’Ordinativo Informatico e la SEPA
2.2 > La migrazione dell’Ordinativo Informatico
2.3 > SEPA Credit Transfer
2.4 > SEPA Direct Debit
2.5 > Gli Additional Optional Services (AOS)
3 > Approfondimenti
25/05/2007 11|40
La SEPA e la PA Lo stakeholder Pubblica Amministrazione
•Il settore della Pubblica Amministrazione è uno dei principali stakeholders coinvolti nella migrazione del sistema italiano alla SEPA.
Volumi generati
Pubblica Amministrazione Centrale e Locale
•Contatto con il mondo aziende•Contatto con i cittadini privati
Elevato volume di transazioni generato tramite strumenti di incasso/pagamento che consentiranno il raggiungimento della massa critica entro il 2010
Vicinanza con il mercato
La Pubblica Amministrazione è interessata dalla SEPA per:•Credit Transfer •Direct Debit •Ordinativo Informatico.Per questo ha avviato una serie di valutazioni preliminari sull’opportunità di allineare ad essa gli attuali servizi utilizzati.
25/05/2007 12|40
La SEPA e la PA L’Ordinativo Informatico e la SEPA
• strumenti di incasso e pagamento: trasferimento fondi tra privati e verso soggetto pubblico
• destinati ad operazioni domestiche e cross border
• ordine elettronico contenente l’input per un incasso o un pagamento
• riferito al mercato domestico
NECESSITA’ DI CREARE COMPATIBILITA’ TRA I 2 STRUMENTI
SEPAOrdinativo Informatico
Strumento “prodromico” all’operazione di trasferimento fondi che genera nella banca l’impegno a porre in essere uno strumento di incasso o pagamento
25/05/2007 13|40
La SEPA e la PA La migrazione dell’Ordinativo Informatico
• Le analisi sono state volte a verificare la possibilità di attivazione di incassi e pagamenti a valere sugli schemi SEPA attraverso le informazioni tramitate dall’Ordinativo Informatico
Pubblica Amministrazione Locale
Identificazione di un set minimale di
informazioni SEPA per la generazione di
un flusso di pagamento/incasso
nella tratta interbancaria
Gap Analysis:tra il set minimale di informazioni SEPA e l’attuale tracciato
“Versante” e “Beneficiario”
(O.I.)
Identificazione di una soluzione volta a
garantire l’allineamento in
funzione dei risultati di analisi ottenuti
Fase 1 Fase 2 Fase 3
25/05/2007 14|40
La SEPA e la PA
Bonifico Ordinario
(BON)
Bonifico Importo
Rilevante (BIR)
Bonifico Estero (BOE)
Migrazionealla SEPA
Note
SI
NOIn ragione delle caratteristiche di tale servizio e delle peculiarità dell’infrastruttura attraverso la quale è scambiato, al momento non ne è prevista la migrazione
NOIl servizio di Bonifico Estero non sarà oggetto del processo di migrazione in quanto sarà utilizzato verso i Paesi non aderenti alla SEPA
Caratteristiche funzionali e di processo comparabili al SEPA Credit Transfer
Le banche coinvolte nelle analisi hanno previsto un periodo di duality tra attuale strumento (BON) e SEPA Credit Transfer “basic”
SEPA Credit Transfer
25/05/2007 15|40
La SEPA e la PA
Bonifico SEPA: strumento di pagamento per l'esecuzione di bonifici in euro fra i clienti i cui conti sono situati all’interno della SEPA.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Servizio “base” di bonifico in euro per pagamenti non urgenti con tempo di esecuzione prefissato (D+3)
Servizi aggiuntivi (Additional Optional Services) ad integrazione dei servizi base proposti
Solo in euro
Nessun limite di importo
IBAN identificativo unico
Tariffazione SHA: l’importo originale del pagamento è sempre trasferito senza deduzioni sino al beneficiario
Informazioni sul pagamento (140)
Piena raggiungibilità dei conti dei beneficiari nella SEPA
SEPA Credit Transfer
25/05/2007 16|40
La SEPA e la PA
MAV/BB
Non è stata presa in considerazione una sua migrazione in quanto non rientra tra i servizi di incasso di maggiore interesse per il mercato impresa e presenta caratteristiche fortemente discordanti rispetto ai requirements previsti dalle attuale versione del Rulebook SEPA DD
Ri.Ba.
RID
Il SEPA Direct Debit si contraddistingue per regole di implementazione significativamente differenti rispetto ai servizi di incasso ad oggi in uso nello scenario italiano
Il servizio RID è quello ritenuto maggiormente avvicinabile allo strumento paneuropeo in termini di caratteristiche funzionali
Il servizio Ri.Ba presenta caratteristichefunzionali ed operative che rendono difficile una immediata collocazione nello schema Direct Debit. Sono tutttavia state attivate analisi di dettaglio e si rimane peraltro in attesa della documentazione ufficiale EPC che descriva il servizio di SEPA Direct Debit in logica B2B
Migrazionealla SEPA
Note
SI
NO
NO
SEPA Direct Debit
25/05/2007 17|40
La SEPA e la PA
Incasso SEPA: strumento di pagamento per disporre incassi in euro all’interno della SEPA sulla base di un accordo preliminare tra creditore e debitore che consente di addebitare in modo automatico il conto del debitore (mandato).
Schema interbancario, impone solo requisiti minimi nei rapporti con la clientela debitrice/creditrice
Servizi aggiuntivi (Additional Optional Services) ad integrazione dei servizi base proposti
Raggiungibilità: tutti i conti bancari nell’area SEPA che ammettono addebito diretto
Nessun limite di importo
Mandato concordato tra creditore e debitore
Unico flusso informativo/finanziario per mandato e transazione
Pagamenti singoli (one-off) e ricorrenti, con ciclo operativo diverso per la prima/unica transazione
Possibilità di opposizione fino a 6 settimane dopo l’addebito (in coerenza con PSD)
IBAN
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
SEPA Direct Debit
25/05/2007 18|40
La SEPA e la PA Gli Additional Optional Services (AOS)
Gli Schemi riconoscono che singoli partecipanti e comunità di partecipanti possano fornire servizi complementari basati sugli Schemi cosi da venire incontro a specifiche esigenze di mercato
Additional Optional Services – AOS
Offerti da singoli Partecipanti (lasciati alla libera concorrenza)
Offerti da Comunità di Partecipanti (realizzati mediante accordi interbancari multilaterali)
25/05/2007 19|40
La SEPA e la PA Agenda
1 > Il Progetto SEPA
2 > Lo stakeholder Pubblica Amministrazione
3 > Approfondimenti
3.1 > La PSD (Payment Services Directive)
25/05/2007 20|40
La SEPA e la PA
OGGETTO
AMBITO DI APPLICAZIONE
Disciplina dei prestatori dei servizi di pagamento, delle regole di trasparenza, dei diritti ed obblighi di utenti e prestatori in relazione alla fornitura di servizi di pagamento.
Il contante non è oggetto della Direttiva
Servizi di Pagamento Transazioni intra-UE Euro ed altre divise Stati Membri
TITOLO I Oggetto, Ambito di applicazione, Definizioni
La PSD (Payment Services Directive)
25/05/2007 21|40
La SEPA e la PA
Delinea il regime di autorizzazione per i prestatori dei Servizi di Pagamento, attualmente non regolamentati a livello europeo, denominati “Istituzioni di Pagamento”
Consente alle Istituzioni di Pagamento di svolgere tutti i servizi di pagamento previsti dalla Direttiva, ma vieta loro di svolgere attività di raccolta
Introduce la possibilità di concedere credito per le Istituzioni di Pagamento, se strettamente legato al loro “payments business”, a valere su fondi propri e non su quelli dei clienti e per un periodo non superiore ai 12 mesi
Qualifica le Istituzioni di Pagamento come soggetti “ibridi”: i servizi di pagamento possono essere associati allo svolgimento di attività non finanziarie
Stabilisce le misure necessarie a proteggere i fondi dei clienti
Prevede un regime prudenziale basato su: 1) capitale minimo iniziale; 2) misure organizzative; 3) requisiti di adeguatezza patrimoniale (in particolare a fronte di rischi operativi)
Impone requisiti di accesso ai sistemi di pagamento ampi e non discriminatori
TITOLO II Prestatori dei Servizi di Pagamento
Principali articoli
La PSD (Payment Services Directive)
25/05/2007 22|40
La SEPA e la PA
I requisiti informativi e di trasparenza (ex ante ed ex post) sono specificati per le transazioni di pagamento che ricadono nelle seguenti tipologie:
1. Singole Operazioni di Pagamento
Disciplina della trasparenza: formulazione di compromesso tra l’originaria previsione di comunicazione sempre individualizzata (obbligo a comunicare) e le richieste dell’industria di maggiore flessibilità (obbligo a rendere disponibili le informazioni), sancendo l’obbligo di “comunicare su richiesta”.
2. Contratti Quadro: tutela rafforzata relativamente ai contenuti, alle modifiche delle condizioni contrattuali, alla conclusione del rapporto
Tipologie di transizioni di pagamento
TITOLO IIITrasparenza delle condizioni e requisisti informativi per i servizi di pagamento
La PSD (Payment Services Directive)
25/05/2007 23|40
La SEPA e la PA
Consenso, autorizzazioni e transazioni non autorizzate Transazioni autorizzate: rimando alle disposizioni delle legislazioni nazionali per onere
della prova Transazioni non autorizzate: 13 mesi dalla data dell’addebito per la presentazione di
un ricorso contro il prestatore del servizio Richiesta di rimborso: massimo 8 settimane dalla data di addebito
Ricezione ed esecuzione di un’operazione di pagamento Tempi di esecuzione
ricezione = accettazione = esecuzione Ora D+3, D+1 dal 2012
Disponibilità dei fondi: data contabile = data valuta o più favorevole al cliente Commissioni e Importi trasferiti non decurtati
Norme necessarie al funzionamento della SEPA
TITOLO IVDiritti ed obblighi in relazione alla prestazione di servizi di pagamento
La PSD (Payment Services Directive)
25/05/2007 24|40
La SEPA e la PA
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE