Il produttore indipendente e i broadcasters
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IL PRODUTTORE INDIPENDENTE E I BROADCASTER
di Marco Visalberghi
IL PRODUTTORE INDIPENDENTE E I BROADCASTER:COSA NON HA FUNZIONATO
TIMING Tempi troppo stretti rispetto alle esigenze di sviluppo, finanziamento, realizzazione, promozione
DISPONIBILITA’ DI BUDGETGli stanziamenti reperibili dai broadcaster italiani: si sono più che dimezzati negli ultimi 5 anni non consentono ai produttori indipendenti di lavorare secondo standard sostenibili e in linea con
quelli europei
IMPEGNI FORMALI Difficoltà a sottoscrivere lettere di impegno Contratti di commissione e coproduzione spesso sostituiti da contratti di acquisto o preacquisto Mancanza di disponibilità a investire sullo sviluppo progetti
PRESENZA AI MERCATI DI COPRODUZIONE I broadcaster italiani non hanno una partecipazione attiva ai mercati dove si sviluppano e
finanziano nuovi progetti
COMUNICAZIONE Scarsa comunicazione delle linee editoriali
IL PRODUTTORE INDIPENDENTE E I BROADCASTER:6 PUNTI PER LAVORARE INSIEME
Doc/it chiede ai broadcaster:
1. Incontri annuali con i rappresentanti delle associazioni per individuare le best practice e concordare linee guida
2. Comunicazione periodica (e con congruo anticipo) di:• linee editoriali• tipologia e durata del prodotto (serie, miniserie, one-off, ecc.)• budget allocato per ogni tipologia di prodotto• criteri di selezione dei progetti
3. Partecipazione finanziaria allo sviluppo di progetti di produttori indipendenti
4. Lettere di impegno per bandi (regionali, nazionali, europei), fondi e pitch internazionali, ecc
5. Programmazione pluriennale, per adeguarsi ai tempi di finanziamento e realizzazione dei progetti
6. Contratti di coproduzione che consentano al P.I. di valorizzare sul mercato i diversi diritti di sfruttamento
IL PRODUTTORE INDIPENDENTE E I BROADCASTER:L’ECCEZIONE ITALIANA
L’Italia importa oltre 2/3 del prodotto nonfictionNe realizza meno di 1/3
Negli altri Paesi europei (Francia, Germania, UK, Olanda, Paesi scandinavi, ecc)le proporzioni sono rovesciate
PERCHE’?