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Le Relazioni Gli Affari Il Turismo N.23 settembre-ottobre 2008 il Ponte Rivista della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria www.cciu.com Intervista a Sándor Zwack Innovazione tra Italia e Ungheria Tasse 2009 Turismo e Cultura

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Le Relazioni ❘Gli Affari ❘

Il Turismo ❘

N.23 ❘ settembre-ottobre 2008

il PonteRiv i s ta de l la Camera d i Commerc io I ta l iana per l ’Ungher ia

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Intervista a Sándor ZwackInnovazione tra Italia e Ungheria

Tasse 2009Turismo e Cultura

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Indiceil Ponte

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EDITORIALE ......................................................5

INTERVISTASándor Zwack ....................................................6András Simon ....................................................8Marco Petacco..................................................10Marco Del Barba ..............................................11

ECONOMIAIl futuro? Innovazione ......................................12Focus Ungheria ................................................14Forum per l’economia ......................................16Italiani e multinazionali ....................................18Poco cibo e prezzi bassi ....................................20I protagonisti ....................................................21Tasse 2009: cosa ci aspetta? ............................22Ferrari Challenge a Budapest ............................24Insieme in auto ................................................25Un evento a cui non si può mancare ................26Az este melyrõl Ön sem hiányozhat..................26

FLASHAffari Economia Politica....................................27

SPORTELLO EUROPALo sviluppo dell’impresa in primo piano............34

ICE BUDAPESTRete Desk Fondi Strutturali in Europa Centro-Orientale ..............................36Viridarium ........................................................38

PAGINA COMUNITÀ ......................................39

EVENTI CCIUEventi recenti della CCIU ..................................40

SPORTELLO FIEREMagyar, cseh és szlovák delegáció a “Di vino in vino” borkiállításon......................42A Potenzai Ker. Kamara ismét az IFE-Foodapesten ..........................................42Manifestazioni fieristiche in Ungheria ..............43

AZIENDEBúsuló Juhász ..................................................44MyLand Estate ..................................................44Yoman & Yoman..............................................45L’Enoteca..........................................................45Central Home ..................................................46

DICONO DI NOILa stampa e i nostri eventi ................................47

TRASPORTIII. Conferenza nazionale dirigenti logistica grandiaziende ............................................................48

TURISMO E CULTURACucina Ungherese Olasz Konyha ......................49Turismo e cultura..............................................51

RISTORANTI....................................................54ALBERGHI ......................................................55

INDIRIZZI UTILI ..............................................56

AGENDA CCIU ................................................57

LA VETRINA DELLE AZIENDE ......................58

Jogging a Budapest (Giuseppe Lian)

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Il Pontebimestrale della Camera diCommercio Italiana per l’Ungheria in collaborazione con BZT Media Kft, editore di Budapester Zeitung e The Budapest Times

HU ISSN 1786-1152

Michele Orzan, direttore editoriale

Marco Piovano, caporedattore Email: [email protected]

Comitato di redazione Luigino Bottega Augusto Cocchioni Giuliano Dallaporta Xydias Filippo Farkas Federico PaolettiLavinia Sándor Pietro Vacchiano

Hanno collaborato Luca CavegnagoLuca RoffiFrancesca SpatolaMichele PorroGiuseppe Lian (foto)

Rivista della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria1056 Budapest, Váci utca 81 Tel. (+36 1) 485 0200 Fax (+36 1) 486 1286 Email: [email protected] Internet: www.cciu.com

Responsabile pubblicazione Camera di Commercio Italiana per l’UngheriaDistribuzione: BZT Media Kft

Commenti? Opinioni? Scriveteci! Megjegyzés? Vélemény? Írjon! [email protected] Fax (+36 1) 486 1286

Consiglio direttivo PRESIDENTE Alessandro STRICCA CIB Bank Zrt Email: [email protected]

VICEPRESIDENTI Michele ORZAN Alenis Hungary Kft Tel. (+36 20) 974 3888Email: [email protected]

Sándor ZWACKZwack Unicum Nyrt Email: [email protected]

Sebastiano NEGRI DI MONTENEGRO Studio Legale de Capoa e Associati Email: [email protected]

TESORIERE Massimiliano TRIVELLIN Riello Hungary Zrt Tel. (+36 1) 3399069Email: [email protected]

CONSIGLIERICesare CUNIBERTOTigáz Zrt

Stefano DESTRO Hydea Consulting Kft

Alessandro FARINAITL Group Kft

Filippo FARKASCoexport Kft

Márta HAASMobil Kiadó Kft

Zsolt KARANCSYFerrero Magyarország Kft

Marco MOROLDOAutamarocchi Kft

Zsuzsanna PÁSZKAPászka és Partnerei Kft

Bernardino PUSCEDDUComagro Sardo Kft

Augusto COCCHIONIPresidente

Sandro SANTIBudacolor Kft

Judit CSÁKIMembro

SEGRETARIO GENERALEPietro VACCHIANO

Dario GRASSANIMembro

il Ponte

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COLLEGIO SINDACALE

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Editorialeil Ponte

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Benvenuto all’AmbasciatoreInnanzittutto desidero dare il più caloroso benvenuto, non so-lo della rivista Il Ponte, ma dell'intero Consiglio Direttivo dellaCCIU, al nuovo Ambasciatore d'Italia a Budapest S.E.Giovan Battista Campagnola e fargli i migliori auguri peruna permanenza in Ungheria piena di successi e di risultati po-sitivi all'insegna della collaborazione e della cooperazione.

Convention Mondiale di AssocameresteroDall'11 al 15 ottobre, nel suggestivo scenario di Rimini Fiera,si svolgerà la XVII Convention Mondiale delle Camere diCommercio Italiane all'Estero (CCIE), organizzata dalla nostraAssocamerestero e dalla Camera di Commercio di Rimini. Filoconduttore della Convention sarà il sostegno dello sviluppoalla luce della globalizzazione dei mercati. Lo scambio delproprio know how (inteso come possibilità di inserimentodei prodotti italiani nei mercati esteri) svolgerà un ruolo diveicolo indispensabile all'internazionalizzazione delle impre-se italiane e al rilancio del Made in Italy.

La Convention si aprirà con delle giornate dedicate ai la-vori interni del network delle CCIE, cui seguirà il convegno"Globalizzazione, Sviluppo, Sostenibilità: tre sfide per iTerritori". A seguire gli incontri one to one tra delegati del-le Camere e le aziende. La Convention si concluderà con vi-site al tessuto produttivo riminese e formazione riservata aiSegretari Generali ed ai loro collaboratori.

La Convention ha come fine ultimo quello di imparare aconoscere un gruppo, quello delle CCIE, che possa fare datraino al rilancio delle aziende italiane nel mondo. Una sfi-da che si prospetta concreta e sostenibile e che va colta nel-lo spirito piú proprio della sfida ovverosia in uno spirito digioco di squadra dove ogni giocatore ha il suo ruolo al ser-vizio del fine ultimo che è quello di segnare e di vincere lapartita, nell'interesse delle aziende italiane e della politicaeconomica estera del Paese.

Crisi economica e dati dell'export Nell'ultimo periodo assistiamo ad una crisi economica mon-diale senza precedenti dove le ricadute sull'economia italia-na ed ungherese saranno inevitabili ma ci auguriamo che irispettivi responsabili dei dicasteri economici saranno capa-ci di attutire il più possibile l'ondata che arriverà dai merca-ti finanziari del Nord America.

Per meglio comprendere il trend dei commerci interna-zionali e di quello italiano in particolare, conviene ragionaresu dei dati. L’export italiano nei primi sette mesi dell’annoriflette l’andamento dell’economia mondiale e segna unpeggioramento del deficit verso i Paesi extra-UE rispetto al-

lo stesso periodo dello scorso anno (da 10,1 a 14,4 miliardidi euro), dovuto alla forte accelerazione delle importazioni(+12,6% contro il 6,3% del gennaio-luglio 2007) e ad unrallentamento delle esportazioni (cresciute del 9%, a frontedel 12,6% rilevato nello stesso periodo 2007). Nonostantealcuni segni di flessione, il made in Italy registra comunqueun surplus sui mercati extra-europei pari a 19,7 miliardi dieuro (contro i 16,3 miliardi del gennaio-luglio 2007). A de-terminare, infatti, il disavanzo della nostra bilancia commer-ciale è l’energia, il cui saldo negativo passa da 26,9 a 37,1miliardi di euro.

A testimonianza della capacità di presidio delle produzio-ni made in Italy, l'Italia ha mostrato una buona tenuta suimercati extra-europei siamo infatti il secondo Paese euro-peo sia per valori che per quote export al di fuoridell’Unione Europea, alle spalle della Germania e scavalcan-do Francia e Regno Unito, posizione questa acquisita graziead un progressivo incremento delle esportazioni negli ultimidue anni, passate da 128 a oltre 143 miliardi di euro.

Guardando ai principali mercati di sbocco dei prodottiitaliani, sebbene gli ultimi andamenti indichino un calo del-le esportazioni verso gli Stati Uniti (-3,4% è la variazione diluglio 2008 sullo stesso mese del 2007), che si confermanocomunque nostro primo mercato extra-UE di riferimento, fi-no allo scorso anno l’Italia aveva mantenuto le proprie po-sizioni, con un saldo positivo di oltre 13 miliardi di euro, se-conda solo alla Germania (38,2 miliardi di euro) e a buonadistanza da Regno Unito e Francia (rispettivamente, 6,3 e5,1 miliardi di euro).

Alessandro Stricca

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Intervista il Ponte

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Sándor Zwack è attualmente ilpresidente della Zwack Unicum,la storica casa produttrice del no-to amaro e di molti altri prodotti,oltre ad essere distributrice deipiù celebri brand nel settore de-gli alcolici e superalcolici. È arri-vato alla carica quest’anno, dopoaver lavorato al lungo per il rilan-cio e lo sviluppo dell’azienda.

Sándor, con il tuo nome porti un’ere-dità che arriva da molto lontano: vuoidirci a grandi linee le peripezie di tuopadre Péter e il motivo del tuo accen-to toscano?Il motivo dell’accento è che sono na-to a Firenze nel lontano 1974! Equesto è successo per le “peripezie”di mio padre, che dovette fuggiredall’Ungheria nel 1948, poco primache il governo confiscasse l’azienda.Allora andò in America, dove restòper più di trent’anni per poi trasferir-si in Europa a seguire la produzionedel “vero” Unicum: difatti il governocomunista aveva chiesto a mio non-no di consegnare la ricetta, ma quel-la che diede era falsa... e loro perquarant’anni hanno prodotto unUnicum falso, mentre mio padre e lamia famiglia lo producevano inEuropa secondo la ricetta originale.Alla fine degli anni ’60 mio padre sitrasferì in Italia poiché iniziò la colla-borazione con la Spirit di Genova.Da Genova poi, per puro caso, si spo-stò a Firenze, dove conobbe mia ma-dre e dove poi siamo nati io e mia so-rella. Li siamo rimasti per diciotto an-ni. In Ungheria siamo tornati per laprima volta nel 1989, dove nel 1992abbiamo riacquistato l’azienda. Di-fatti lui già aveva avuto notizia che lecose stavano cambiando, ma gli fe-cero capire che l’unico modo per ria-vere l’azienda presagli nel ’48, sareb-be stato il riacquistarla.

Qual è stata la tua carriera nell’azienda?In realtà io ho fatto l’università e hostudiato qualcosa di completamentediverso! Ho fatto scienze politiche erelazioni internazionali, era quello chem’interessava. Ma a un certo punto misono trovato a un bivio: o proseguiresu quella strada oppure... ma forse ildubbio non c’è mai stato. È bastatauna frazione di secondo, e ho decisodi intraprendere questa strada. Miopadre è convinto che prima di lavorarenell’azienda di famiglia sia necessariofare gavetta, e in azienda diversa,quindi ho iniziato a Londra da un im-portatore di vini lavorando in magazzi-no, in seguito come rappresentante divini. Dopo mi sono trasferito a Genovae in seguito a Milano come brand ma-nager di Unicum per l’azienda che lodistribuiva in Italia: questi due anni so-no stati un’importante esperienza dimarketing. A quel punto mio padre miha detto che era ora di tornare inUngheria e lavorare qui. Quando sonoarrivato non volevo occuparmi diUnicum, anche perché c’erano giàpersone molto competenti che lo face-vano. Volevo capire cosa si poteva svi-

luppare sul mercato ungherese, e su-bito mi sono reso conto che la pálinka– che credo sia davvero un prodottoche nel suo genere non ha pari almondo – offriva enormi opportunità.Si trattava di qualcosa di molto tradi-zionale per gli ungheresi, ma assoluta-mente non sfruttata a livello di marke-ting. Si tratta di qualcosa in grado ditener testa ai migliori whisky o cognacsul mercato mondiale, ma noi siamopartiti da qui, creando la prima pálinkada boutique, cioè con scelta accuratadella bottiglia dell’etichetta, cura qua-si maniacale della qualità usando solofrutta di alta qualità. Di solito gli un-gheresi usano la frutta avanzata e nondiversamente utilizzabile per fare lapálinka, ma questo è uno sbaglio!Solo da frutta di alta qualità otterremoun prodotto di alta qualità. Insommaserviva tecnologia, know-how specifi-co e la frutta di qualità. Messi insiemequesti tre elementi siamo riusciti subi-to ad andare all’estero partecipando evincendo numerose manifestazioni in-ternazionali (quest’anno con il ribesnero abbiamo vinto la medaglia d’oroa Londra). Questo è stato finora il seg-

Sándor ZwackUn cittadino del mondo tra Italia e Ungheria

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Intervistail Ponte

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mento di cui mi sono occupato, oltreall’import di prodotti di lusso, qualivodka, champagne, cognac.

Nell’ultimo anno Zwack Unicum hafatto un ottimo risultato: come sietearrivati a questo nonostante il decisocalo dei consumi in Ungheria?Abbiamo deciso già tre o quattro annifa di focalizzarci non sui volumi (purnon trascurandoli), ma sui prodotti dialta qualità – preferibilmente i nostri. Èchiaro che in una situazione comequella di oggi in Ungheria, con menoliquidi, più che a calare i consumi, lepersone tendono a scendere nellaqualità scegliendo prodotti più econo-mici ma di peggiore qualità. Ma perfortuna la nostra strategia ha pagato,difatti nonostante la stagnazione deivolumi, i profitti invece sono saliti.Certo il mercato ora è molto difficile ela concorrenza è forte, ma per ora lenostre scelte ci danno ragione.

Unicum Next – la nuova versione delclassico Unicum – ha risposto alle vo-stre aspettative?Unicum Next è senz’altro uno dei pro-dotti che ci ha dato soddisfazione: nelgiro di tre anni siamo andati da zero eoltre mezzo milione di litri, soddisfa-cendo in pieno le nostre aspettative.Inoltre ora è ancora più importanteperché sarà proprio questo – che avràil brand “Zwack Liqueur” – ad entraresul mercato americano a partire pro-

prio da questi giorni. Quindi oltre a da-re una versione “giovane” dell’Uni-cum agli ungheresi, ci aprirà molteporte anche all’estero. Unicum è il mi-glior amaro del mondo, per me, peròha un gusto molto caratteristico. Ci so-no Paesi in cui il palato è molto più“dolce” e Unicum Next viene accetta-to da tutti. L’export è molto importan-te per noi: Unicum è ormai moltogrande per l’Ungheria, e quando sihanno quote di mercato che arrivanoall’ottanta percento, la crescita nonpuò che essere minima e difficile.Unicum Next risponde esattamente al-la nostra esigenza di andare all’estero.C’è ancora molto lavoro da fare, mastiamo procedendo.

Il prodotto è più frutto di un’intuizio-ne, il risultato di un lungo studio o en-trambi?Certamente entrambi: conoscere ilmercato è importante. Su questo poic’è l’intuizione di quale sia la risposta,ma poi c’è molto lavoro, test. Una voltaavuto il feedback dei consumatori, allo-ra vuol dire che l’intuizione era giusta.

Fino a qualche mese fa la divisione deiruoli con tua sorella Isabella era chiara:vini per lei, distillati per te. Con il nuo-vo assetto cosa cambierà? Continueraia occuparti innanzitutto dei distillati –core business – dell’azienda oppurel’amministrazione generale non te lopermetterà?

Certo, io avrò più responsabilità, so-prattutto dal punto di vista delle rela-zioni esterne, ma non voglio assoluta-mente lasciare le mie pálinka, di cuicontinuerò ad occuparmi con passio-ne. Invece mia sorella Isabella avrà unnuovo ruolo – oltre alla sua produzio-ne di Tokaji, di cui continuerà ad occu-parsi – legato alle nostre esigenze diespansione all’estero, innanzitutto dellancio negli USA. Il mio ruolo invecenon credo cambierà molto, oltre – cer-to – a qualche firma in più...

Qualcosa su di te, ora: qual è il tuorapporto di un vero cosmopolita comete con l’Italia?L’Italia per me è il massimo... chi è natoe cresciuto in Italia sente sempre lo stes-so: dovunque s'incontrano italiani nelmondo si finisce a dire che l’Italia èl’Italia!Qualità della vita dei rapporti, lostile di vita è unico al mondo, nonostan-te tutti i problemi che ben si conoscono.Ho un rapporto viscerale con Firenze econ la Fiorentina, e quando posso tornoalla mia casa vicino Livorno. Vivo e stomolto bene in Ungheria, ma il mio cuo-re rimarrà sempre in Italia.

Il tuo peggiore difetto?Ce ne sono tanti... forse il peggiore èdi esaltarmi o abbattermi troppo per icasi della vita... nella vita come negliaffari invece bisognerebbe trovare unasana via di mezzo.

Il tuo maggior pregio?Non lo so, non penso ai miei pregi disolito. Forse la capacità di ambientarmie trovarmi bene con ogni tipo di per-sone e in molte situazioni, una sorta diflessibilità che mi permette di sentirmia mio agio facilmente.

Origine: Firenze Annata: 1974Studi: scienze politicheFamiglia: sposato, due figli Hobby: buon cibo, buon vino e…. pálinka!Segni particolari: appassionato tifosodella Fiorentina

A Zwack Unicum – a híres gyomorkeserû és számos egyébszeszesital gyártója és forgalmazója – új elnöke Zwack Sándor lett, akiédesapjától, Zwack Pétertõl vette át a stafétabotot. „Firenzében születtem ésnõttem fel. Sokáig meg sem fordult a fejemben, hogy az apám által ’92-ben vissza-vásárolt családi cégben dolgozzak, politikai tudományok és nemzetközi kapcsolatokszakon diplomáztam Amerikában. Érdeklõdésem késõbb mégis a szakma felé for-dult, így egy londoni bornagykereskedésben helyezkedtem el a szamárlétra legaljánkezdve. Ezután Olaszországban az Unicum brandmenedzsere lettem. Amikor Ma-gyarországra érkeztem, fõ feladatom a luxusitalok – köztük a Zwack Nemes Pálin-kák – népszerûsítése lett. A forint erõsödésére és az erõs árversenyre minõségi ter-mékeinkkel válaszoltunk, amely jó stratégiának bizonyult. Hamarosan megkezdjükaz Unicum Next termékek bevezetését az amerikai piacra. Az idén átvettem édes-apámtól a cég elnöki tisztét. Ezzel természetesen jelentõsen megnõtt a felelõssé-gem, elsõsorban a külkapcsolatok szempontjából. Isabella testvérem is új szerepkörtkap. Borászati ágazatunk irányításán kívül az õ feladata lesz nemzetközi terjeszke-désünk irányítása is, különös tekintettel az amerikai piacnyitásra.“

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Intervista il Ponte

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Innanzitutto congratulazioni perla sua fresca nomina. Speriamo divederla tra i partecipanti aglieventi della nostra Camera anchedi persona, visto che come spon-sor avete già dimostrato anchenel recente nel passato il vostroimpegno.

Chemol Travel è socio della nostraCamera da molti anni, e quindi cono-sciamo bene il suo profilo e le sue attivi-tà, ma abbiamo saputo che ci sonograndi cambiamenti: ce li può illustrare?Chemol Travel da 18 anni è una dellemaggiori agenzie viaggi del settorecorporate. La maggior parte del nostrofatturato viene dai servizi che offriamoalle aziende, dalle più piccole alle mag-giori, e tra queste le aziende italianesono particolarmente importanti.Siamo specializzati nelle aziende italia-ne, forse perché abbiamo capito cosavogliono e come lo vogliono. L’interomercato è in cambiamento, e dal mo-mento che noi mediamo biglietti aerei,soggiorni, vendiamo viaggi, anche inostri servizi devono cambiare. Quelloche ora è più importante, che vediamoin questi mesi, è la varietà di servizi of-ferti. Il mercato dei biglietti aerei, adesempio, si è fatto assai complesso: di-versi prodotti, diversi i prezzi e le lorocondizioni. È importante essere co-scienti di ciò che si è: uno dei nostrivantaggi è che sappiamo chi siamo, inquesta complessa situazione, e riuscia-

mo a offrire 40 tipi di servizi alle impre-se, che crediamo possano aiutarle arendere i propri viaggi migliori e piùeconomici. Abbiamo calcolato che ilmargine per un’agenzia viaggi è circal’1-2%, ma se noi facciamo bene il no-stro lavoro riusciamo a risparmiare an-che il 10-15%. Siamo convinti che of-

frendo molti servizi differenziati per-mettiamo alle imprese di risparmiare.Chemol Travel è stata sempre celebreper non offrire un solo tipo di contrat-to, ma per seguire quelle che sono lepriorità dell’azienda: il biglietto in 10minuti, le consegne immediate o ma-gari la possibilità di cambiare in qual-siasi momento, oppure essere a dispo-sizione giorno e notte. Insomma, ci so-no molti punti di vista a cui adattiamoi contratti con molta flessibilità. Oraabbiamo fatto un ulteriore passo inavanti, creando un sistema di contrat-ti grazie al quale si paga solo quelloche davvero si usa: ad esempio untempo c’era il “costo fisso“, noi invecechiamiamo “costo di emissione“ ilprezzo del semplice biglietto, basso eche resta invariato: se poi qualcunomodifica molte volte il biglietto, avràun prezzo per la modifica, ma se qual-cuno invece richiede pochi servizi cor-

relati, risparmierà, mentre chi ne vorràulteriori, potrà farlo. È in fondo quelloche fanno i fabbricanti di auto: c’è ilmodello-base, gli extra si pagano aparte. In questo modo ognuno decideper sé quali servizi vuole. Certo, non sicambia dall’oggi al domani, ma noiabbiamo già cominciato.

I rapporti con l’Italia – sia come meta tu-ristica, sia come gruppo di clienti VIP inUngheria – cambiano e in che modo?Abbiamo già parlato dell’attività cor-porate di Chemol Travel; a parte que-sto abbiamo un’attività rilevante comeTour Operator, dove proponiamo i no-stri viaggi. Qui l’Italia è per noi una del-le mete più importanti, con destinazio-ni prestigiose quali la Sicilia – verso laquale organizziamo da tempo un no-stro volo charter – Napoli, il golfo diSorrento, che sono le nostre mete pre-ferite, ma abbiamo nel paniere anchela riviera ligure. Tuttavia negli ultimi 2-3 anni la domanda per l’Italia scende.È bellissima e chi ci va sta molto bene,ma da vendere è difficile. I prezzi sonopiù alti di paesi come la Spagna o laTurchia. Le possibilità che gli unghere-si hanno sono quelle che sono, e ilmercato dei viaggi turistici in Italia è incalo. Ciò che invece cresce bene è pro-prio il settore corporate: viaggi peraziende, viaggi incentivi (viaggi offertiai dipendenti dalle aziende), conferen-ze, fiere. Qui invece l’interesse perl’Italia, e in particolare per l’Italia set-tentrionale, è in crescita.

Una domanda tecnica: secondo leiuna presentazione dell’offerta turisticaitaliana fatta direttamente al pubblicoprofessionale ungherese può averesuccesso?Certamente. L’ENIT già organizzaeventi del genere, ma per regione,mentre manca un appuntamento perl’Italia complessivamente. Ed il periodoè importante: non andare oltre i mesidi settembre-ottobre.

La ringraziamo per il tempo dedica-toci e buon lavoro!

MP

András SimonChemol Travel e le nuove vie del turismo

András SimonEtà: 45 anniStudi: Laurea in economiaEsperienze: Sempre turismo. Ben 17anni alla Malév (Ungheria, Spagna)Famiglia: sposato, due figlie (18 e 1anno) Hobby: Balaton!

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- i settimanali di informazionesull´Ungheria in lingua originale

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Intervista il Ponte

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Intanto a nome del Ponte le dia-mo il benvenuto in Ungheria,convinti che i nostri incontri sa-ranno – speriamo – frequenti, da-to il comune campo di attività.

Innanzitutto crediamo che i nostri let-tori saranno interessati a sapere un po-chino quali sono le esperienze chehanno preceduto quella attuale inUngheria.La mia prima destinazione estera è statal'Ambasciata d´Italia in Venezuela. InAmbasciata mi sono occupato principal-mente della parte politica e stampa edho seguito i numerosi paesi di seconda-rio accreditamento, anche se non sonomancate le occasioni di partecipazioneall'attività sia del settore economicocommerciale che del settore culturale.Un’esperienza estremamente formativain un paese complesso, e spesso di diffi-cile lettura, ma proprio per questo digrande interesse e fonte per me di mol-tissimi stimoli professionali.

Quali sono le ragioni che l’hanno spin-ta a indicare l’Ungheria come meta?La scelta dell’Ungheria è dipesa essen-zialmente da due fattori, da un lato ildesiderio di un’esperienza nel cuoredell’Europa, in un paese dai profondilegami storici e culturali con il nostro edalle grandi potenzialità, dall'altrol´esigenza di mantenere la famigliaunita poiché la mia compagna ed iosiamo colleghi. Anche nella nostra pri-ma domanda di trasferimento nel2004, Budapest era tra le sedi indica-te, abbiamo dovuto attendere ma allafine c’è stata assegnata!

Potrebbe darci un indicazioni di qualisono i settori produttivi e commercialisu cui si potranno sviluppare i migliorirapporti economici tra i due paesi?Nel corso dell’incontro di questa estatetra il Ministro degli Esteri Frattini e la suaomologa ungherese Göncz sono state

poste le basi di un dialogo intergoverna-tivo rafforzato che auspichiamo potrànei prossimi anni aiutare a qualificare lacollaborazione italo-ungherese. Sullabase del piano di sviluppo nazionale ela-borato dal governo ungherese e deicampi di reciproco interesse definiti daidue Ministri degli Esteri sono state indi-viduate alcune aree di c.d. “partenaria-to strategico”, nella quali la cooperazio-ne economica binazionale è ritenutauna priorità anche politica.

L’Ambasciatore Spinelli in numeroseoccasioni ha fatto riferimento al“Sistema Italia”, basato su tre pilastriAmbsaciata-ICE-Camera: quali sono asuo parere i ruoli che i tre partner pos-sono svolgere più efficacemente?Sia l´Istituto per il Commercio conl´Estero che la Camera Binazionalesvolgono in primo luogo la funzione dicatalizzatore degli scambi commercialiche agevolano mediante l’assistenzadiretta nella ricerca di potenziali par-tner commerciali sia in Ungheria sia inItalia, ovvero con una pluralità di ini-ziative di sostegno alle politiche com-merciali di settore, organizzando ma-nifestazioni fieristiche e strutturando lapartecipazione italiana a iniziative dipromozione commerciale.

Entrambe le istituzioni svolgono,inoltre, un ruolo fondamentale nel so-stegno alla internazionalizzazione del-le imprese italiane favorendo median-te attività di consulenza e supportotecnico-operativo il radicamento di ini-ziative imprenditoriali nel paese.

In quest'ottica, è di fondamentaleimportanza l´iniziativa assunta da en-trambe le istituzioni di creare sportelliper orientare gli investitori italiani nel-la ricerca dei finanziamenti resi dispo-nibili dai fondi strutturali europei.

All'Ambasciata tocca invece il ruolodi raccordo delle iniziative di naturaeconomico-commerciale e di coordi-namento dell'azione degli attori del

Sistema Italia, la definizione delle prio-rità strategiche della penetrazione ita-liana nel paese ed, in chiave di politicaeconomica, il dialogo con le istituzionipubbliche ungheresi indispensabile acreare un clima il più possibile favore-vole al radicamento della nostra pre-senza nel paese. Non bisogna da ulti-mo dimenticare le strutture a vocazio-ne non squisitamente economica chefanno perno attorno all'Ambasciata,come l´Istituto Italiano di Cultura, lequali concorrono a veicolare all'esteroun immagine positiva del nostro paesee di quelle che ne sono le espressionicreative più qualificanti.

La politica economica estera nei ri-guardi dell’Ungheria avrà dei cambia-menti?La collaborazione bilaterale in politicaestera tra Italia e Ungheria vantanosalde radici storiche che si sono neltempo consolidate man mano che si èandata strutturando la nostra presen-za nel paese nei settori economico eculturale. L´ingresso dell’Ungherianell’Unione Europea e l’importantecammino di modernizzazione delleproprie strutture intrapreso da ormaiquasi vent’anni hanno contribuito amoltiplicare le occasioni di scambio siapolitico che economico.

È pertanto ragionevole immaginareche nel quadro degli interessi e priori-tà comuni, definiti dall’appartenenzaall’Unione Europea, la politica esteradel nostro paese in campo economiconei confronti dell'Ungheria punti aduna ulteriore qualificazione e rafforza-mento di tale cooperazione.

Grazie e buon lavoro!MP

Marco PetaccoAddetto Economico Ambasciata

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Intervistail Ponte

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Macofil rappresenta una delle re-altà più interessanti nel panora-ma delle imprese a partecipazio-ne italiana in Ungheria, oltre cheper i volumi, per il carattereestremamente innovativo dellaproduzione. Abbiamo chiesto aMarco Del Barba qualche infor-mazione sull’azienda, sui prodot-ti e sulle prospettive.

Ci vuole dire quali sono i prodotti di cuiandate maggiormente fieri?Nel 2008 abbiamo lanciato la produ-zione del Milkofil filato organico a ba-se di fibra di caseinica ottenuta dallasintesi del polimero di latte. Come puòintuire dal nome le proprietà del pro-dotto sono la morbidezza con caratte-ristiche lenitive.

Grandi marche nel settore baby stan-no campionando questo filato, quinditessuto per un impiego “salutare“.

Come è nata la scelta dell’Ungheria?Esisteva una filatura di tipo cotoniero“basico“ con una capacità di circa40.000 fusi. La nostra capacità espres-sa dalla controllante Filati MaclodioS.p.a. (circa 20.000) fusi non era piusufficente per soddisfare la nostraclientela. Da qui la scelta di guardarciattorno. In Ungheria e piu esattamen-te in Macofil (Demecser) abbiamo tro-vato competenze per poter pensare ditrasferire parte del Know How dellacasa madre. Questo in una ottica di ri-conversione industriale.

Recentemente vi siete aggiudicati unconsiderevole finanziamento nella lineaGOP: quali sono stati gli elementi chehanno convinto nel vostro progetto?La squadra, che include anche laCCIU, ricordo che Demecser non eratra le città delle micro contee incluseal beneficio. Lo Sportello Europa del-la CCIU è intervenuto presso gli orga-ni competenti per sollevare il caso di

omissione di una città e far corregge-re il bando a favore del progetto.Grande merito hanno anche gliesperti che operano sul territorio, tracui il dott. Scataglini. Non ultimo ilprogetto con riflessi economici nonda poco sul conto economico per i fu-turi 5 anni.

Ci vuole rivelare qualche novità per ilfuturo dell’azienda?La nascità della divisione commercialeche opererà direttamente sul territorioe si rivolgerà ai mercati che chiedonotecnologia (Militare/Ospedaliero).

Lei è in continuo movimento attornoal mondo… ma pure si sarà fattoun’idea dell’Ungheria: si stabilirebbevolentieri qui?Credo di essere un poco gitano, co-munque sì, si respira un’aria di fer-mento attorno alla capitale e alla pro-vincia. La caratteristica che maggior-mente mi affascina dell’Ungheria è laforza giovane che sta crescendo curio-sa del mondo finanziario e industrialeche sta evolvendo in questi anni.Vanno definite regole – ma è lo Statoche deve fissarle – per far sì che lenuove leve possano restare a lavorarenel territorio e creare ricchezza.

Può dare qualche consiglio ad aziendeitaliane intenzionate a internazionaliz-zarsi e che guardano su questa partedell’atlante?Prima di tutto prendere contatto conle istituzioni che rappresentano l’Italiasul territorio, e mi riferisco a CCIU , ICEe Ambasciata, nelle figure che opera-no maggiormente a contatto con lerealtà Ungheresi, per capire il sistema.

Secondo punto con il sistema ban-cario, oggi rappresentato da tre gran-di realtà Italiane in loco, per essere al-lineati su come si muove in quel cam-po il sistema, molto lontano da quelloche capita in altri paesi.

Terzo arrivare con idee, non pensa-re di delocalizzare per risparmiare: so-no finiti quei tempi. In Ungheria si vie-ne per costruire, a tal proposito l’espe-rienza di Szeged con il dott. Dori , ad-detto scentifico dell’Ambasciata, mi haaperto nuovi orizzonti: si parlava dibiotecnologie e nanotecnologie nelcampo industriale, e come spesso ca-pita vi erano poche aziende… poi ci sichiede perchè si perde competitività!

Sà qual’e il modo di far impresa og-gi? Personalmente mi baso sulle famo-se tre “T“ per arrivare alla quarta. Letre “T “sono : Territorio (conosceredove ti muovi per valorizzare), Talenti(fattore umano), Tecnologia (a serviziodell’impresa e non schiavo di essa) . Sequeste 3 considerazioni funzionano al-lora l’azienda è Trendy.

Cosa ha di più un prodotto o un servi-zio che sia “Trendy“? Sa, se io ora le do un euro e lei me nedà uno, ci salutiamo con gli stessi sol-di di quando ci siamo incontrati. Ma seio le do un’idea e lei me ne dà una, cisalutiamo allontannandoci con dueidee ciascuno.

Grazie e buon lavoro!MP

Marco Del Barba, Responsabile R&D e finanza straordinaria Macofil Zrt

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Verso la fine di settembre,Manuela Pizzagalli della Fonda-zione Politecnico di Milano edErnesto Trotta di Associazione in-dustriale bresciana sono stati inUngheria, ed assieme al presiden-te della CCIU Alessandro Striccaed al socio Marco Del Barba diMacofil si sono recati a Szeged,nel meridione del Paese, in occa-sione del convegno “The ItalianSystem meets in Szeged“ organiz-zato dall’Ambasciata Italiana.

In questa occasione abbiamo approfit-tato per chiedere ai due esperti qual-che interessante informazione per ilettori del Ponte.

Ing. Manuela Pizzagalli,project manager:

Tra i suoi campi di studio ci sono nuovimateriali, la biomedicina la domotica, ildesign e l’ergonomia. Il nostro Paese èmolto innovativo per quanto riguardala casa: questo vale anche per le nuovetecnologie per la vita quotidiana?In Italia c’è stato grande interesse per ladomotica, quindi riuscire a portare lenuove tecnologie in ciò che ci circonda.Purtroppo però la ricezione degli utentiè finora bassa: è forte la resistenza a

modificare l’assetto delle proprie case.Gli oggetti singoli vengono accettati edentrano nel quotidiano, mentre è piùdifficile introdurre innovazioni a livellosuperiore, una struttura omogenea chevada a supportare le nuove possibilità.Questo vale a livello di abitazioni, uffici ealtro. Ciò che stupisce è che nonostanteci siano ottime soluzioni per le personeche ne avrebbero bisogno, queste nonsono conosciute o non vengono adotta-te. Il problema non è di tecnologia, madi percezione. In altri paesi come USA,Germania c’è un’altra cultura. La domo-tica arrivata da noi più tardi, e la pocamobilità abitativa del nostro Paese ren-de più difficile l’introduzione di innova-zioni: difatti queste sono possibili solo incaso di costruzioni o ristrutturazioni. Pernoi la casa è un bene importante e quin-di siamo abbastanza tradizionalisti.

L’Ungheria per le tecnologie d’automa-zione è tra i primi in europa: nascononuove collaborazioni? Io oggi sono qui, insieme all’ing. DelBarba di Maclodio e l’università diSzeged, per costruire un progetto dapresentare nell’ambito di un bando difinanziamento orientato a nuovi ma-teriali mirati a rendere più performan-ti i tessuti. Lo scopo è quindi da unaparte approfondire le conoscenze,dall’altra arrivare a prodotti concreti ecompetitivi sul mercato. L’azione del-la Fondazione è proprio quella dicreare connessioni tra Università, im-prese e istituzioni.

Quali sono le relazioni tra il Politecnico diMilano ed Istituti analoghi in Ungheria?Certamente buoni ed intensi ma scopodella mia visita è incentivarli, creandonuove occasioni di ricerca e di svilupponuovi prodotti. Nelle nostre Università cisono tante conoscenze che purtroppo

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Il futuro? InnovazioneQueste le opinioni di due esperti in Ungheria per partecipare ad un convegno sulle nuove tecnologie a Szeged

Szeptember vé-gén a Budapesti OlaszNagykövetség szervezésében ke-rült megrendezésre “A Sistema Italia ta-lálkozója Szegeden” elnevezésû ren-dezvény. Az eseményen részt vettektöbbek között Manuela Pizzagalli, aMilánói Fondazione Politecnico, ErnestoTrotta a bresciai Ipari Szövetség,Alessandro Stricca elnök úr a CCIU, va-lamint Marco del Barba kamarai tag aMacofil képviseletében. “Olaszországban nagy érdeklõdés kísé-ri a home automation-t (intelligensház), ami annyit jelent, hogy új techno-lógiával látjuk el a körülöttünk lévõ vilá-got. Sajnos amikor saját otthonuk áta-lakításáról lenne szó, az emberek foga-dókészsége még alacsony. Az egyestárgyak könnyen mindennapjaink ré-szévé válnak, de egy magasabb szintû,egységes rendszert képezõ innováció,amely alapot adna az új lehetõségekszámára, már kemény diónak bizonyul.Ez vonatkozik az otthonainkra, irodáin-kra, és minden egyébre is. A problématehát nem a technológia, hanem az újelfogadása. Amerikában, vagy akárNémetországban nem ez a helyzet, deOlaszországban az innovációk beveze-tését – amire csak új építés, vagy felújí-tás esetén van lehetõség – megnehezítiaz alacsony lakásmobilitás. Számunkraaz otthon fontos dolog, és meglehetõ-sen hagyománytisztelõek vagyunk. Magyarország a home automation te-kintetében az elsõk között van Euró-pában. A szegedi találkozót éppenazért szerveztük, hogy elmélyítsük a kétország megfelelõ szervei közötti isme-retséget, továbbá hogy konkrét és ver-senyképes termékkel álljunk elõ a pia-con. Alapítványunk célja egyetemek,vállalkozások és intézmények közöttikapcsolatok létrehozása. Azt is szeret-nénk tudni továbbá, hogy a vállalkozá-soknak milyen valós problémákkal kellszembe nézniük.” – nyilatkozta lapun-knak Manuela Pizzagalli project mana-ger, akinek fõbb szakterületei a homeautomation, a design és az ergonómia.

“A bresciai Ipari Szövetség tagjaiLombardia GDP-jének 12%-át terme-lik meg. 110 éves múltra visszatekintõ

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rimangono lì. Serve invece incentivare illoro trasferimento alle imprese per farein modo che si crei innovazione. Questainfatti è l’unica strada per permettere ainostri Paesi di rimanere competitivi e al-le nostre aziende di resistere alla con-correnza dei Paesi esteri.

Ing. Ernesto Trotta, esperto di innovazione dell’AssociazioneIndustriale Bresciana:

Gli imprenditori lombardi sono stati trai primi, fin dai primi anni ’90, a “scopri-re” l’Ungheria e ad avviare rapportieconomici. Oggi la situazione è senz’al-tro diversa e l’Ungheria, se non è anco-ra un mercato maturo, non più nean-che il luogo delle lavorazioni a bassocosto: sul campo dell’innovazione inve-ce la situazione presenta opportunità?Due parole sull’Associazione IndustrialeBresciana che, nata 110 anni fa, è la piùantica d’Italia e raggruppa circa 1.500aziende delle 17.000 imprese manifat-turiere attive in provincia di Brescia.

Brescia rappresenta il 12% del PILlombardo ed il 2,5% di quello italianoed è nota nel mondo per la propria in-dustria metallurgica. Ma non c’è soloquesta a Brescia: c’è anche un’indu-stria meccanica molto fiorente,un’agroalimentare molto interessanteed un tessile in via di ristrutturazione edi riposizionamento, di cui FilatiMaclodio è un esempio molto signifi-cativo. L’innovazione è un’opportunitàed insieme una necessità per un’indu-stria che deve tenere il passo della glo-balizzazione. In particolare i settori“maturi“ devono trovare una nuova

vocazione attraverso l’innovazione diprodotto, di processo, a volte di mo-dello di business. Uno dei compiti chel’Associazione si è data è proprio quel-lo di favorire le condizioni per cui leaziende bresciane possano trovare ilmodo di evolversi. Questo si fa in pa-recchi modi: ad esempio mettendo incomunicazione aziende e centri di ri-cerca, aziende e università.

A questo proposito uno degli stru-menti più importanti è il Centro ServiziTecnologico Multisettoriale (CSMT), na-to a Brescia proprio con lo scopo di col-legare industria e università. La strutturadel Centro è al 58% pubblica (Univer-sità, Provincia, Comune, CCIAA), al42% privata (tra i soci l’AssociazioneIndustriale con circa il 20%).

Il Centro persegue finalità di ricercapre–competitiva ed applicata, di tra-sferimento tecnologico e di erogazio-ne di servizi mediante una effettivacollaborazione tra il mondo accademi-co e della ricerca ed il mondo delle im-prese, secondo logiche di gestione pri-vatistiche ma senza fini di lucro.

Vorrei aggiungere che l’innovazio-ne oggi non ha confini, né culturali, néterritoriali. In particolare i progetti col-legati al 7^ programma quadro euro-peo, che riserva all’innovazione cifremolto consistenti, spinge a collabora-zioni transnazionali, in particolare con

Paesi “freschi“ e molto aperti all’inno-vazione, come appunto l’Ungheria.

Come certo saprà l’Istituto Europeoper la Ricerca Tecnologica sorgerà quia Budapest: quali saranno i risvolti perl’Ungheria e per i rapporti con i settoriinnovativi dell’industria italiana?Spero che l’impatto ci sia. È ancorapresto, visto che si tratta di strutturenuove, ma noi vogliamo esserci e, se cisono opportunità, vogliamo coglierle.

Siamo qui per questo. Nel campodelle tecnologie avanzate le esperien-ze sono sempre trasversali, e qualcosache nasce in un settore può trovareapplicazioni in tutt’altri campi; questaè la storia degli ultimi 20 o 30 anni.

Esistono già rapporti fruttuosi tra Italiae Ungheria nel campo delle tecnologieinnovative?Personalmente non ho avuto ancoracontatti con l'Università di Szeged, masono sicuro che ci potranno esseremolti punti di contatto, in particolarenell’ambito del 7^ programma quadroche, nel corso dei suoi sette anni di vi-ta, potrà certamente offrire molti spa-zi di collaborazione.

Grazie e contiamo di potervi incon-trare nuovamente molto presto!

MP

szövetségünk Olaszországban a legrégibb, jelenleg 1500 vál-lalkozást fog össze. Bár Bresciához az emberek hagyományosan a va-sipart kapcsolják, valójában más iparágaknak is helyet ad, az innovációra tehátnálunk is megvan a lehetõség. A Szövetség egyik feladata, hogy a vállalkozások fe-jlõdését elõsegítõ feltételeket megteremtse. Erre egyik lehetõségünk a kutatási köz-pontok, cégek, egyetemek közötti kapcsolat támogatása. Létrehoztuk a CSMT-t(Technológiai Multiágazati Szolgáltatási Központ), melynek feladata, hogy a kuta-tással elért eredményeket rögtön “piacra “ vigye. Az innováció azonban nem ismerhatárokat, sem területek, sem nemzetek között. Az európai VII. Keretprogramhozkapcsolódó projektjek támogatják az együttmûködést, különös tekintettel az inno-vációra nyitott országokkal, mint amilyen Magyaroszág is. Az Európai Unió úgy dön-tött, hogy Magyarországra telepíti az európai MIT központot ( Európai Technológiaiés Innovációs Intézet), amelynek feltehetõleg pozitív hatásai lesznek.Arra a kérdésére, hogy léteznek-e már Olaszország és Magyarország között gyümöl-csözõ technológiai kapcsolatok, annyit mondhatok, hogy nekem személy szerint ed-dig még nem volt kapcsolatom a szegedi egyetemmel, de biztos vagyok benne, ho-gy számos lehetõségünk lesz a közös munkára, elsõsorban a – legalább 6 évig tar-tó – keretprogrammal kapcsolatban.” – tette hozzá Ernesto Trotta, a bresciai ipariszövetség innovációs szakértõje.

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Gli ultimi mesi hanno visto rinno-varsi la fiducia verso l’Ungheria alivello istituzionale, con la visitadel presidente della Commis-sione Europea Barroso che ha inpratica inaugurato l’Istituto Euro-paeo di Tecnoclogia; a livello in-dustriale con nuovi investimentied infine risalire nella classificadel ranking “doing business” re-datto dalla Banca Mondiale

World Bank promuove l’UngheriaWorld Bank ha classificato l’Ungheriaal quarantunesimo posto nella sua ri-cerca “Doing Business 2009”, che hasondato 181 economie nazionali. Il re-port – in cui l’Ungheria è salita di noveposti – ha considerato che il Paese haridotto il periodo di aprire un’azienda edi registrazione delle proprietà, conl’ultimo che oggi prende una media di17 giorni, rispetto ai 63 dell’anno scor-so. Singapore si è posta prima per il ter-

zo anno consecutivo, mentre la NuovaZelanda seconda e terzi gli Stati Uniti.L’Ungheria si è classificata centoundi-cesima nella categoria del pagamentodi imposte, una delle dieci che conside-ra la World Bank nella sua ricerca.

“Doing Business-2009” è il sestoreport annuale che riflette il migliora-mento delle attività imprenditoriali e lalegislazione che pone ostacoli al lorosviluppo. Le attività imprenditoriali in-cludono dieci fasi: l’inizio dell’eserci-zio, i permessi alla costruzione, l’am-missione al lavoro, la registrazione del-le proprietà, l’accesso al credito, il pa-gamento fiscale, il commercio conl’estero, l’adempimento contrattuale ela cancellazione delle imprese.

Barroso apre l’EITIl presidente della Commissione Euro-pea, all’incontro d’inaugurazione delConsiglio dei Direttori del corpo tecni-co, tenutosi l’8 settembre, ha dichiara-to che l’Istituto Europeo di Tecnologia(EIT) in Budapest, sarà una “calamita”per i talenti.

L’incontro si è tenuto all’Accademiadelle Scienze con la partecipazione delPrimo Ministro Gyurcsány e di Barroso,che ha sottolineato anche il ruolo del-l’istituzione nella libera circolazionedelle professioni, mentre il presidentedell’Accademia Pálinkás ha messo inevidenza il ruolo dell’EIT nella coopera-zione europea e nella competitività a li-vello mondiale. Il compito dell’EIT èquello di coordinare ricerche specifichee progetti di sviluppo di diverse istitu-

zioni europee. Il presidente della Com-missione Europea è poi intervenutonella seduta plenaria del Parlamentoungherese affermando l’importanzadel restare vicini ai cittadini: “non dob-biamo essere né burocrazia, né tecno-crazia, ma democrazia”.

Sanyo scommette sui pannelli solariLa Sanyo Hungary, già attiva nel parcoindustriale di Dorog, sarebbe intenzio-nata a raddoppiare la produzione nelsettore dei pannelli solari, conquistan-do e servendo nuovi acquirenti, possi-bilmente anche sul mercato unghere-

se. L’azienda giapponese si propone diraggiungere maggiore stabilità nelcampo dell’energia mobile attraversol’ampliamento della cerchia dei clienti.Lo scopo è anche quello di avviare laproduzione regolare di impianti dicondizionamento. Il rafforzamento deidue settori dovrebbe portare alla crea-zione di 300 nuovi posti di lavoro.

Focus Ungheria Il Paese risale nella graduatoria di World Bank e registra importanti investimenti in campo produttivo e investiture nella ricerca

Singapore 1New Zealand 2United States 3

Hong Kong, China 4Denmark 5

United Kingdom 6Ireland 7Canada 8Australia 9Norway 10

...Germany 25

...France 31

...Slovakia 36Hungary 41Romania 47

Italy 65

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Apollo Tyres cerca luogo migliore L’azienda indiana Apollo Tyres staconsiderando ubicazioni alternative inUngheria dopo aver scartato l’ipotesidi un impianto presso Gyöngyös acausa di ostacoli amministrativi. Vi so-no diversi altri potenziali pretendentiper lo stabilimento, il quale creerà900 posti di lavoro nell’immediato e1.500 in seguito.

Delle 44 cittadine che avrebbero ac-cettato l’investimento, l’Agenzia Un-gherese per gli Investimenti e loSviluppo Commerciale (ITDH) ne haidentificate dieci che crede possanosoddisfare i requisiti di Apollo

In gennaio Apollo Tyre aveva an-nunciato la costruzione di un impiantoper servire i mercati americani e nord-europei, della capacità annuale di set-te milioni di pneumatici, che potrebberaggiungere i dieci milioni (comparabi-le al numero di pneumatici che produ-ce lo stabilimento di Hankook inDunaújváros).

Doppio investimento per DupontIl gigante chimico USA DuPonte haannunciato di voler sviluppare la pro-duzione in Europa attraverso due in-vestimenti, uno in Italia, l’altro inUngheria, per un totale di circa 5 mi-liardi di dollari. Nei due centri lavore-ranno 35 persone, di cui 25 ricercato-ri provenienti dalle locazioni attualied altri dieci da assumere.

Il centro di ricerca ungherese, nellacittà di Hódmezõvásáhely (Sud-est),espanderà i programmi attuali di colti-vazione, prova e caratterizzazione del-le malattie per girasole, mais e fru-mento. Il centro italiano, situato aPessina Cremonese, si occuperà dellacaratterizzazione di maturazione, ma-lattie e tratti agronomici dei cereali.

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La CCIU è stata nell’ultima riu-nione del Forum tra i membri piùattivi e propositivi, in particolareportando in primo piano le istan-ze dei soci della Camera – innan-zitutto le PMI. Grazie a questostrumento la nostra Camera – as-sieme alle altre Camere Bilateralie agli altri protagonisti del mon-do economico ungherese – ha lapossibilità di avere informazionisulla politica economica fin dallasua fase progettuale, con la pos-sibilità di intervenire indicandomisure correttive nel caso i prov-vedimenti previsti vadano a osta-colare o danneggiare le attività.

Molti equivoci hanno segnato la nasci-ta del nuovo organo (GEF), spesso con-fuso con il Consiglio per la Con-certazione (OET): ma mentre il secondoè il luogo classico della concertazione –caratteristico di tutte le democrazie – incui i tre protagonisti dei rapporti di lavo-ro (datori di lavoro, lavoratori e istituzio-ni) si incontrano per trovare consensosu accordi particolari o generali, il primo

è l’erede del Consiglio per la Compe-titività e rappresenta il luogo in cui ilmondo istituzionale e quello imprendi-toriale si incontrano per conoscere edeventualmente stabilire le linee genera-li della politica economica.

Il Forum è stato creato dal Governoil 25 luglio 2008 con l’obiettivo di mi-gliorare e rafforzare la collaborazione eil dialogo tra il Governo e le associazio-ni professionali, e quelle industriali. IlGEF è un organo propositivo e consul-tivo che collabora nella preparazionedelle decisioni del Governo riguardantidirettamente le imprese . La prima ses-sione si è tenuta il 28 agosto 2008.

Il presidente del forum è il Ministroper lo Sviluppo Nazionale e l’Econo-mia. Da parte del Governo partecipa-no tutti i ministri che nell’ambito dellaloro attività hanno un ruolo importan-te nel miglioramento dell’ambienteeconomico. Il copresidente viene elet-to dagli operatori economici. Nel fo-rum tutti i settori dell’economia hannoun ruolo. Sono membri del forum: ilpresidente dell’ Associazione degliIndustriali (MGYOSZ),il presidentedell’Associazione Nazionale degliImprenditori (VOSZ), un rappresentan-te della Camera Agraria, il presidentedella Camera di Commercio eIndustriale Ungherese, 2 rappresen-tanti dell’Associazione delle piccoleimprese, una rappresentante delConsiglio degli Investimenti e la rap-presentante delle camere bilateraleoperanti in Ungheria. Partecipa allesessioni anche un invitato permanenteda parte dell’OET.

Queste le attività previste per il Forumnei prossimi mesi:

Ottobre– Presentazione della politica economi-

ca di sviluppo: progetti 2009-2010

– Presentazione dell’operatività deldecreto governativo di deregola-mentazione (Diminuzione dei cari-chi amministrativi degli attori delmercato e non; programma gover-nativo volto alla semplificazione ealla accelerazione delle misure).

– Dibattito riguardante il progetto dilegge sulle procedure della pubblicaamministrazione

– Esame della legge sugli appaltipubblici

Novembre– Presentazione delle misure gover-

native per la diminuzione dell’eco-nomia nera: misure contro la falsifi-cazione (Corpo anti-falsificazione),strategia contro la falsificazione(commissario del governo delNuovo Ordine e della libertà)

– Presentazione dell’operatività deldecreto governativo di deregola-mentazione (Diminuzione dei cari-chi amministrativi degli attori delmercato e non; programma gover-nativo volto alla semplificazione ealla accelerazione delle misure).

– Esame della Strategia Contro laCorruzione

Forum per l’economiaNasce l’organo di consultazione e confronto tramondo imprenditoriale e istituzionale

GazdaságiEgyeztetõ Fórum A kormány 2008. július 25-én hoz-ta létre a GEF-et a szakmai szövetségekés az érdekképviseletek, valamint akormányzati szervek közötti együttmû-ködés és párbeszéd erõsítése céljából.A GEF a vállalkozásokat közvetlenülérintõ kormánydöntések elõkészítésé-ben közremûködõ konzultatív, vélemé-nyezõ, javaslattevõ testület, amely akorábbi Versenyképességi Tanács fel-adatait vette át. Tevékenységének céljaaz ország versenyképességének javítá-sa és a gazdasági növekedés felgyorsí-tása. Elnöke a nemzeti fejlesztési ésgazdasági miniszter.

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L’Ungheria, ed in particolare lasua capitale Budapest, è semprestato un Paese con forte presen-za internazionale e tale presenzasi è accentuata negli ultimi anni.L’entrata nell’Unione Europeanel 2004 ha accentuato questofenomeno facilitando l’arrivo dimolti neolaureati o di professio-nisti ai primi anni di esperienza,tra cui anche un discreto numerodi italiani, spesso attirati dallapossibilità di cominciare una car-riera internazionale all’interno diaziende multinazionali.

In alcuni casi sono state proprio le bor-se di studio e di lavoro Europee, comela “Leonardo da Vinci”, a permetteredi intraprendere una prima esperienzain Ungheria a “ragazzi“ che sono arri-vati qua diversi anni fa, come è succes-so a Luca Longo, project manager diGeneral Motor per l’ Europa centro-orientale, che ha cominciato a lavora-re in Ungheria come “stagista” pressoUnghexpo. Per altri l’arrivo in Ungheriaè stato determinato da differenti situa-zioni professionali, come ad esempioper Valeriano Donzelli, manager diGeneral Electric che spiega: “lavoravogià per GE in Italia e l’Headquarter sitrovava a Budapest. Pertanto, quandonel 2006 mi è stata offerta una posi-zione a Budapest, non ho esitato adaccettare, sia per l’opportunità di cre-scita, sia per l’esperienza umana e cul-

turale che il trasferimento in questacittà mi avrebbe potuto dare”.

Esperienza simile a quella diAntonio Spata, procurment mana-ger di IBM, società che attualmente inUngheria vede al suo interno la pre-senza di 28 connazionali, che è arri-vato in Ungheria dall’Irlanda. “Dopoun anno in IBM a Dublino mi è stataofferta la possibilità di partecipare al-la creazione del procurment centre aBudapest come assigned-in, ma unavolta qua mi sono accorto delle possi-bilità di business che offriva e ho de-ciso di rimanere”.

Infatti, soprattutto all’interno azien-de multinazionali, si possono presenta-re interessanti prospettive di carriera edi sviluppo personale e professionale.

Antonio Spata spiega che, se inizial-mente le funzioni delocalizzate aBudapest erano quasi solamente relati-ve all’ambito amministrativo, con ilpassare del tempo e il crearsi di unknow-how all’interno della forza lavo-ro in loco, sono state trasferite anchequelle funzioni di più alto profilo, spes-so attingendo al management localeche negli anni si era formato e compo-sto sia da Ungheresi che da stranieriche si erano trasferiti ed erano cresciu-ti con l’azienda in quegli ultimi anni.

“In Ungheria, e nello specifico aBudapest, ci sono grandi opportunitàper giovani provenienti da tuttaEuropa, per i ragazzi giovani che si tra-sferiscono qua senza avere un’aziendaalle spalle ci sono ottime opportunitàdi crescita, una volta entrati in una del-le tante multinazionali che operano incittà, soprattutto in funzioni comeFinance, IT, HR o Customer Service”aggiunge Valeriano Donzelli. AncheLuca Longo concorda in parte conquesta valutazione spiegando chementre l’Italia è un mercato maturo,dove in contesti multinazionali spessosi entra in situazioni che hanno già vi-sto la fase di sviluppo iniziale compiu-

ta in passato da altri, in Ungheria, e neipaesi dell’Est in generale, “c’è più pos-sibilità di imparare le cose dall’inizio, diessere parte dello sviluppo dell’azien-da in questi paesi, con tutte le conse-guenze positive in termini di esperien-za lavorativa e di carriera”.

Un aspetto invece pienamente con-diviso da tutti è l’importanza cheun’esperienza in una multinazionalepuò fornire, soprattutto “nell’affronta-re problematiche europee e non legateal singolo Paese”, come suggerisceAntonio Spata e ad “ampliare il pro-prio bagaglio culturale e professionalerelazionandosi con un ambiente forte-mente internazionale e competitivo”.

In proposito Valeriano Donzelli con-clude: ”un lavoro in una multinaziona-le con funzioni centralizzate in una cer-ta location spesso implica trattare conpersone in diverse località in Europa enel mondo; un ambiente multicultura-le e multietnico che davvero permettead una persona di ampliare il suo rag-gio di conoscenze e modi di vedere lecose ed approcciare i problemi. Riten-go questo tipo di esperienze assoluta-mente impagabili dal punto di vistadella crescita professione e personale”.

Luca Roffi

Italiani e multinazionaliUna nuova opportunità in Ungheria

Luca Longo

Antonio Spata

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Aumento dei prezzi alimentari,rivolte per la fame nei paesi po-veri, abbattimento delle forestepluviali per far spazio alle pianta-gioni di olio di palma – questi so-no i titoli internazionali che indi-cano scarsità di risorse agricolesul mercato mondiale. “Bloccodei meloni” e “Guerre delle me-le” sono state invece le parole dimoda nella stampa ungheresenell’estate 2008. Il mercato un-gherese in qualche modo l’haforse spuntata differentementedal resto d’Europa e del mondo?Le leggi di domanda e offertanon si applicano quando i prezzis’impennano, e gli analisti si sen-tono sempre chiedere a posterio-ri perché la situazione non pote-va essere prevista.

Dopo una lunga stagnazione, nel 2007i prezzi degli alimentari sono saliti for-temente, e nel 2008 così tanto da nonesserci segnali di rallentamento. È laspeculazione, o le furbizie di commer-cianti e agricoltori che stanno dietroquesti prezzi elevati? Ad un seminariotenuto in settembre presso l’Istitutoper l’Economia Agricola di Budapest,alle domande riguardanti le possibilitàdi sviluppo dei vari rami agricoli,Christian Stockinger dell’Ufficio Bava-rese per l’Agricoltura, ha espresso scet-ticismo verso l’attribuizione delle colpee la possibilità di prevedere tali sviluppinei prezzi. “Nonostate tutti i nostri

sforzi non possiamo predire lo sviluppodei prezzi come quanto è successo loscorso anno. Sappiamo la ragione piùimportante: la crescente domanda dicarne per le nazioni emergenti di Cinaed India, che porta ad un aumento del-la domanda di mangimi animali, fra cuigranoturco; l’uso crescente di prodottiagricoli per la generazione di energia;raccolti poveri dovuti alle condizioni at-mosferiche estreme in alcune regionidel mondo; e, soprattutto, i prezzi delpetrolio guidati dalla speculazione, cheaumentano le spese per carburanti,fertilizzanti e pesticidi” ha affermato.“Ma se è questo, perché il prezzo deisuini, che è stagnato per anni, non au-menta assieme a quello dei cereali?”

I ricercatori scervellatisi ancheall’Università olandese di Wageningen,sono arrivati alla conclusione che investi-menti speculativi nei cereali potrebberoessere la causa diretta dell’incremento neiprezzi di mercato mondiali. Un ribalta-mento del trend si otterrebbe con menoinvestimenti che porterebbe alla diminu-zione dei prezzi. I ricercatori olandesi han-no anche avvisato, in contrasto con laBanca Mondiale, il rischio di sovrastimaregli effetti della crescente domanda di bio-combustibili, poiché solo il 5% delle col-tivazioni ad oggi sono impiegate per que-sto scopo. Per loro la fame nel mondo èdovuta a cattive politiche: quantità di ci-bo sufficienti sono facilmente raggiungi-bili, il problema è di distribuzione.

La questione è anche di marketing enon solo di distribuzione, e il fatto che

non possiamo parlare di prezzi agricoliin crescita ovunque, è illustrato daglieventi in Ungheria. In luglio i coltivato-ri di cocomeri hanno rovesciato i lorocarichi nel parcheggio di un ipermerca-to in protesta contro i bassi prezzi. Inagosto i produttori di mele hanno mes-so sotto pressione le aziende di RauchHungaria e Agrana-Juice per la mede-sima ragione, e solo un accordo di ga-ranzia firmato personalmente dalMinistro dell’Agricoltura József Gráfha prevenuto che i furiosi agricoltoriprendessero ulteriori misure, come hafatto György Hidasi di Györköny (Sud-Ovest Ungheria). L’agricoltore ne haavuto abbastanza dei costanti tira emolla con i grossisti, e come risposta hacostruito il proprio impianto di proces-so sulla sua terra, dove ha circa 10.000alberi di mele. “L’impianto più vicino èa 100 km di distanza, e l’ultimo anno ilprezzo all’ingrosso era attorno ai 10fiorini (4,2 eurocent) per chilo, quindisarei stato in perdita. Ecco perché ab-biamo deciso per l’impianto da 8 milio-ni di Fiorini (33 mila euro circa).”

L’ex primo segretario di stato delMinistero dell’Agricoltura GyörgyRaskó, ora amministratore di un im-presa agricola, vede altre ragioni per ledifficoltà nella vendita dei prodotti.“Le catene tentano naturalmente di li-mitare i prezzi, e tengono sotto con-trollo i propri fornitori. Per le cateneconsegnare a Bratislava, a Budapest o

Poco cibo e prezzi bassiAnche in Ungheria sorgono contraddizioni nell’economia agricola

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persino fino a Bucarest è, al più, unproblema logistico per loro. Il più gran-de problema in Ungheria è che, peresempio nel caso dei prodotti caseari odella carne, non possiamo consegnarea queste catene grandi quantità conqualità costante nel lungo termine,poiché la nostra industria di trasforma-zione non è in grado di farlo.”

La situazione è invece migliorataper la produzione di cereali. JózsefPájtli ha una ditta individuale a Tamási(40km a sud del lago Balaton). Ha fat-to esperienza nell’agricoltura in una

fattoria ex-statale, di cui ha anche ac-quisito una buona parte del proprioterreno. Coltiva principalmente grano,granoturco e girasoli su circa 700 etta-ri, e ha abbandonato l’allevamento dibestiame. Pájtli non ha incontrato dif-ficoltà nella vendita, ma decide dellesue priorità: “Quando vendo i mieiprodotti, prima guardo attentamentel’acquirente, e solo dopo parlo delprezzo”, afferma. Ha imparato la sualezione dieci anni fa quando un clien-te scappò con 30 milioni di fiorini (og-gi 125.561 euro) di granoturco. Pájtli

ha partner in tutta l’Unione Europea:consegna mais e grano in Italia e semidi girasole in Germania, dove ha an-che venduto mais dolce e semi di gira-sole. Per i cereali si è costruito il pro-prio impianto di essicamento e un’uni-tà di stoccaggio di 8.000 t. al costo di200 milioni di fiorini (837 mila euro cir-ca), che gli permette di aspettare ilmomento favorevole. Questo farà si-curamente di lui uno dei vincitori del-l’odierna roulette dei prezzi.

The Budapest Times

Vorrei analizzare e soffermarmi sullarealtà che mi sta più vicina e che vivotutti i giorni. Lo scorso anno è statocaratterizzato da una ridotta produ-zione di cereali, dovuta in grossa par-te dal “Bel tempo” per i vacanzieri,ma “Brutto tempo” per gli agricoltoriche hanno visto dimezzato il proprioraccolto. Causa ed effetto hanno por-tato ad una previsione d’offerta esi-gua rispetto all’anno precedente, e aduna domanda superiore. Non bisognaessere economisti per capire cosa sa-rebbe successo. Il prezzi sono volati al-le stelle ancor prima che si raccoglies-sero i primi chicchi di grano.

L’aumento dei prezzi praticato daagricoltori ed allevatori, è dovuto al-l’aumento dei costi delle materie pri-me, (vedi gasolio, ricambi, mangimi,utenze, concimi e dalla bassa produ-zione). Ma lo stesso da solo non è re-sponsabile dei prezzi che hanno pa-gato e pagano ancora i consumatorifinali. Con questo voglio dire che c’èstata molta speculazione da parte deicolossi commerciali.

La beffa è stata quella che moltiagricoltori/allevatori, visti i prezzi alti ela bassa resa dei terreni dello scorsoanno, hanno ben pensato di incre-mentare gli investimenti, (concimi,macchinari, ed altro), al fine di aumen-tare la produzione. Purtroppo i prezzidei cereali sono tornati alla normalità ein taluni casi sono scesi notevolmente.Si pensi che per acquistare un quinta-le di mais bisogna sborsare 2.000 HUF.Il costo per la produzione di maisasciutto, considerando una resa di 70quintali per ettaro, è di 200.000 HUF,contro i 160.000 dello scorso anno, ri-tenuti comunque alti. Per l’agricoltorec’è un evidente perdita di 60.000 HUF.

L’aumento del costo delle materieprime per l’alimentazione animale re-gistrato nell’anno 2006/2007, fino al120%, ha costretto le aziende produt-trici di latte a chiudere in pareggio no-nostante l’incremento del prezzo dellatte alla stalla. L’esistenza di contrattipredeterminati, non ha permesso atutti di usufruire di questo beneficio..A patire da gennaio 2008, come per i

prodotti della terra, anche il latte hasubito una diminuzione di prezzo allastalla, mentre i costi dei prodotti fo-raggeri hanno registrato una diminu-zione solo dalla seconda metà dell’an-no. Anche per gli allevatori la speranzadi un profitto maggiore dovuto all’au-mento del prezzo del latte è rimastoun miraggio.

L’altalena dei prezzi, il mercato in-certo, i contributi erogati senza una co-sciente distinzione di chi li utilizza perlavorare correttamente la terra o peravere un regalo dalla comunità euro-pea, portano ad una situazione difficileed ad un equilibrio precario, che comeun vortice risucchia tutti i settori.

Bernardino Pusceddu

I protagonistiBernardino Pusceddu dirige una delle maggioriaziende agricole ungheresi del settore latte e foraggi, ed è il responsabile della CommissioneAgricoltura della Camera di Commercio Italianaper l’Ungheria

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Diversi giornali hanno riportatoindiscrezioni sulle novità fiscaliper l’anno a venire: basandocisulle informazioni del portale in-dex.hu riportiamo quelli chesembrano essere i più probabilicambiamenti per il prossimo an-no, rimandando al prossimo nu-mero della nostra rivista unoschema definitivo.

Trattandosi di indiscrezioni – per quan-to non smentite, quindi in parte con-fermate – esiste ancora un margine diincertezza, in particolare per alcuniprovvedimenti che rischiano di rimane-re incastrati nelle maglie della CorteCostituzionale. La principale novità èpurtroppo quella che molti si aspetta-vano, vale a dire non ci sono sostan-ziali cambiamenti, non c’è l’auspicato(ma non atteso) calo deciso della pres-sione fiscale. Peraltro alcune diminu-zioni ci sono, tra cui la più interessan-te per i datori di lavoro è proprio quel-la riguardante i contributi, che dimi-nuiscono del 5% circa, ma solo per iredditi bassi e medio-bassi. Cattive no-tizie invece sul fronte dei benefit comebuoni pasto, villeggiatura e tessere tra-sporto pubblico, finora esentasse, gra-vati ora da un’aliquota dell’11%.

IRPEF (SZJA)Le imposte sui redditi delle persone fi-siche vengono leggermente ritoccaticon lo spostamento verso l’alto delloscaglione superiore:

0-2 milioni 18%2-7 milioni 36%Oltre 7 milioni 36%+4%

Dovrebbe rimanere la quota del 4%cosiddetta “Tassa di solidarietà”, daapplicare ai soli redditi superiori ai 7milioni di fiorini l’anno

Contributi datore lavoroIl contributo per la previdenza sociale

scende dal 29% al 25,5% (fino al dop-pio del minimo salariale, poi 29%),mentre il contributo del datore lavorodal 3% all’1,5% (anch’esso fino aldoppio del minimo salariale, poi 3%).Naturalmente per questo punto c’èl’ulteriore incertezza dell’entità dellostipendio minimo (nel 2008 era69.000 HUF, ovvero circa 288 euro).

Benefit per i lavoratori Si tratta di buoni pasto, buoni vacanza(molto popolari in Ungheria), abbona-menti trasporti pubblici, buoni inizioscuola. Fino al 2008 questi erano deltutto esentasse (fino ad una quota sta-bilita), mentre a partire dal 2009 an-drebbero soggetti ad un’aliquotadell’11%.

Tasse 2009: cosa ci aspettaQueste le principali novità che probabilmente saranno introdotte da gennaio

Denunce e delazioniSempre più informatori per il fisco ungherese

Sempre più ungheresi segnalano vicini, impiegati o conoscenti all'Ufficio sta-tale per le Tasse (APEH): il doppio rispetto al 2006, secondo quanto ha ripor-tato il quotidiano economico Világgazdaság. In tutto il 2006 solo 3600 se-gnalazioni sono state inoltrate dal pubblico. Lo scorso anno l'intero numero ècresciuto a circa 10mila, e quest'anno – ad agosto – è già a 8000.

Il rapporto mostra che mentre nel passato i cittadini ordinari erano più incli-ni ad attirare l'attenzione dell'autorità per le tasse su ricchezze sospette e cheeccedevano il reddito dichiarato, il fuoco di quest'anno finora è stato sull'omis-sione di fornire scontrini e fatture. APEH è inoltre frequentemente informatariguardo le occupazioni illegali e le frodi fiscali: i denuncianti sono spesso mo-tivati da gelosia o da un desiderio di vendetta. In altri casi i compratori si lamen-tano di non poter esercitare i loro diritti di consumatori perché non ricevono loscontrino, mentre i lavoratori affermano di non poter preparare la loro dichia-razione delle tasse perché i loro datori di lavoro rifiutano di provvedere al certi-ficato di impiego. Secondo le statistiche, circa il 40% delle segnalazioni risulta-no essere giustificate, tuttavia informazioni ricevute dai cittadini sono alla basesolo del l'1-2% delle investigazioni poi intraprese dall’Ufficio.

I reclami possono essere sporti per telefono, per email, per lettera o di per-sona, i denuncianti possono mantenere l'anonimato.

Secondo il giornale, anche gli informatori stessi vengono controllati, e non èraro che l'autorità delle tasse verifichi che è l'informatore stesso a non essere aposto dal punto di vista del pagamento delle tasse. Alcuni portali economiciavvertono che la cautela è consigliabile, specialmente se i lavoratori segnalanoun datore di lavoro che li ha assunti illegalmente, perché questo equivale al-l'ammissione di evasione fiscale sui contributi anche da parte del lavoratore.

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Accise Le accise riguardanti i tabacchi e gli alco-lici avranno un aumento medio del 10%

Imposta sui dividendiLa tassa sui dividendi delle società “sa-le” dal 16% al 18%. Si tratta di un au-mento apparente, in quanto vieneabolita contemporaneamente la cosid-detta “tassa di solidarietà” del 4%. Inquasto caso si tratta dunque di una di-minuzione reale.

Base imponibile Tassa Reddito SocietàLa base sarà ampliata, in quanto alcu-ne voci di bilancio (probabilmente alcu-ni tipi di riserve) saranno più deducibili

Imposta locale sul fatturatoNon sarà più possibile detrarre dall’im-ponibile quanto versato come TassaReddito Società, mentre sarà possibiledetrarre alcune spese legate a ricerchee sviluppi sperimentali.

Auto aziendaliLa tassa sulle automobili aziendali do-vrebbe essere sostituita da un’altra di-rettamente proporzionale alle spesedel personale legate all’utilizzo dellestesse.

Cassa contantiAl momento della chiusura, il conte-nuto non dovrebbe superare lo 0,8%del fatturato o 300.000 HUF, mentre ipagamenti verso aziende in contantinon potrebbero superare i 100.000HUF, pena una multa del 20%.Tuttavia l’anno scorso la CorteCostituzionale aveva bocciato unanorma analoga.

Dichiarazione redditi per i dipendentiIl progetto vedrebbe di nuovo obbliga-ti i datori di lavoro – in caso di richie-sta del dipendente – a compilare econsegnare per i dipendenti le dichia-razione dei redditi.

Controlli ufficio imposteSe fino ad oggi era l’autorità fiscale adover dimostrare eventuali discrepan-ze tra le cifre fornite e quelle reali, ilrapporto si rovescerà, e su richiestadell’erario le imprese potranno essereobbligate a dimostrare l’evidenza dellecifre fornite.

Trattandosi di calcoli basati su indi-screzioni, la tabella non ha alcun valo-re ufficiale.

MP

Tabella rapporto busta paga/spesa aziendale

per il 2009 (euro)

stipendio nominale 600 1.200

oneri lavoratore 210 511

stipendio netto 390 689

oneri datore lavoro 180 381

costo aziendale 780 1.581

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Dal 29 al 31 agosto vetture GranTurismo sono state protagonistedi una delle tappe del più presti-gioso campionato internazionalemonomarca, quello del Cavallino,organizzato dal dipartimentoFerrari “Corse Clienti”. Arrivatoormai alla XVIII edizione, il FerrariChallange continua la sua “ga-loppata” verso un successo chenon conosce confini. Il BancoPopolare Hungary è stato pre-sente alla tappa di Budapestsponsorizzando, oltre alla mani-festazione, anche una delle autopartecipanti, quella del pilotaBenedetto Marti del Team MotorPiacenza che gareggia per laCoppa Shell serie Italia.

L’evento è stato organizzato dallaWarm Up Kft. Dealer esclusivo Ferrarie Maserati per l’Ungheria, a sua voltapartecipante al campionato Italiano edEuropeo con quattro vetture.

«Il legame con la Ferrari è forte pertradizione – commenta Fausto Perlato,Presidente del Management Board eAmministratore Delegato del BancoPopolare Hungary – Nel 1930, infatti,il Banco S.Geminiano e S.Prospero diModena fu l’unica banca a finanziarecon fiducia l’ambizioso progetto del

giovane Enzo Ferrari permettendogli diavviare la gloriosa storia del “cavallinorampante”. Da allora – continuaPerlato – il Banco ha consolidato il le-game con la Ferrari anche attraversotanti accordi di sponsorizzazione. IlFerrari Challenge è un’ulteriore con-ferma di vicinanza a questo marchio,orgoglio del made in Italy e un po’simbolo dei valori di radicamento terri-toriale e sostegno imprenditoriale checaratterizzano il Banco Popolare inItalia e, dal 2007, anche in Ungheria,dove ci rivolgiamo soprattutto all'im-prenditoria italiana presente e alla pic-cola e media impresa locale».

I piloti della Coppa Shell, che corro-no con i professionisti del TrofeoPirelli, si contendono ancora la leader-ship. Tra questi il bergamasco Bene-

detto Marti, in coppia con il padovanoRiccardo Ragazzi, promette spettaco-lo: «Siamo in testa alla classifica prov-visoria e il nostro team, il MotorPiacenza guidato dal grande AmatoFerrari, vanta numerosi successi nazio-nali e internazionali che vogliamo con-tribuire ad accrescere offrendo unagara avvincente a tutti i visitatori».

Sul circuito ungherese si è corso davenerdì 29 agosto (test e le prove libe-re), sabato 30 agosto (prove ufficiali) edomenica 31 agosto, con le gare.

In gara 1, Benedetto Marti (Mo-tor/Piacenza), pur conducendo una garatutta in rimonta che, dall’undicesimaposizione in griglia, lo vedeva al traguar-do in terza posizione, non poteva met-tere in carniere punti “pesanti”, perchèpenalizzato dalla direzione gara a causadi una presunta partenza anticipata, chelo relegava così al 9° posto finale in clas-sifica. In gara 2, il leader della graduato-ria Marti, pur partendo dalla secondaposizione in griglia, commetteva un im-perdonabile errore di valutazione, arri-vando “lungo” alla staccata della primacurva e tamponando irrimediabilmentel’incolpevole Gianniberti. Ora, al termi-ne del quinto round, la classifica provvi-soria della Coppa Shell vede BenedettoMarti (Motor/Piacenza), al secondo po-sto con 195 punti, sopravanzato, sep-pur di poco, da Riccardo Ragazzi.

Ferrari Challenge a Budapest A Hungaroring si sono sfidate le gran turismo del cavallino ed altre glorie legate al nome

A Ferrari Challenge Olasz Kupasorozatainak magyarországiversenyére augusztus 29-31. között került sor a Hungaroringen. A tizenöt éves múltra visszatekintõ exkluzív versenysorozat része az olasz, az európai és az észak-amerikai bajnokság. A háromnapos rangos sporteseményt aBanco Popolare Hungary szponzorálta. „Kapcsolatunk a Ferrarival hagyományo-san igen szoros – mondja Fausto Perlato, a Banco Popolare Hungary vezérigazga-tója és Igazgatótanácsának elnöke – 1930-ban szavaztunk elõször bizalmat a fia-tal Enzo Ferrarinak, finanszírozva ambíciózus terveit. A Ferrari a made in Italy egyikbüszkesége, és szimbolizálja a bank azon törekvését, hogy támogassa a vállalko-zói szférát.“ A bank 2007. óta van jelen Magyarországon, ahol elsõsorban az itteni olasz vállalkozásoknak, valamint a magyar kis- és középvállalkozásoknak kíván pénzügyi hátteret biztosítani.

Lorenzo Chiappini (Resp. Rete Internazionale Gruppo Banco Popolare) e Fausto Perlato (Amm. Del. Banco Popolare Hungary)

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L’industria automobilistica –grazie alla rete ampia dei sub-fornitori – porta all’economiavantaggi diretti ed indiretti.Essendo basato sul valore dellaproduzione e sulla dinamica del-lo sviluppo, questo è uno deisettori più importanti.

La produzione di veicoli vanta una va-sta cultura industriale in tutti i duepaesi. Negli ultimi tempi questo setto-re è prioritario sia in Italia che inUngheria. Questo rappresenta un’otti-ma base per riflettere sulla creazionedi valore e su quali possono essere ipunti di collaborazione nel settore.

In entrambi i paesi l’industria auto-mobilistica dà una parte considerevoledella produzione industriale ed ha unruolo importante anche nell’occupazio-ne. Purtroppo il settore affronta attual-mente difficoltà in tutta Europa a causadel calo della domanda e della crescen-te concorrenza. Secondo alcune valuta-zioni il surplus raggiunge il 10-19 per-cento, che vuol dire circa 2-3 millionimacchine di troppo. Le grandi impresehanno problemi gravi a causa dei costi

produttivi troppo alti. I nuovi veri con-correnti vengono dai paesi asiatici chelavorano a costi molto bassi.

In Ungheria sono caratteristici gli in-vestimenti tedeschi e giapponesi.Anche se capitale italiano arriva nelpaese in quantità notevole, finora que-sto non è avvenuto nel settore auto-mobilistico. Protagonisti degli investi-menti nel settore auto in Ungheria so-no innanzitutto Pirelli e il gruppo Fiat(che comprende anche marchi comeFerrari, Alfa Romeo e Maserati).

I supporti europei in Ungheria Ungheria fa parte dell’Unione Europeadal I maggio 2004. Da allora il Paese hausufruito direttamente dei fondi euro-pei. Nel periodo 2004-2006, durante ilprimo Piano Nazionale per Sviluppo(NFT I) le imprese con sede in Ungheriahanno potuto ottenere contributi statalia fondo perduto tramite gli appalti delProgramma Operativo (GVOP), per untotale di 675 milioni di euro, di cui ilcontributo dell’Unione Europea è statodi 488 milioni d’euro. Le imprese delsettore automobilistico hanno avuto lapossibilità di participare negli appaltidella priorità 1, 2 e 3. Durante i tre anniil settore ha vinto in totale oltre 13 mi-lioni euro, cioè il 3% della somma inte-ra separata per le tre priorità.

Economia politica di oggiNel periodo di pianificazione 2007-2013, finora 26 imprese del settoreautomobilistico hanno participato agliappalti per lo sviluppo economico (ba-

sato sul Piano di Sviluppo “NuovaUngheria” – ÚMFT) richiedendo 14,6milioni di euro. Due candidati sono sta-ti respinti ed altri due hanno rescisso ilcontratto, così fino la metà di quest’an-no 22 imprese hanno vinto contributinon rifondibili per un valore di 13 mil-lioni euro. Questa somma ammonta al-lo 0,26% degli investimenti dell’indu-stria manifatturiera del 2007.

Le possibilità di collaborazioneRiguardo le possibilità di collaborazionepiù evidenti nell’industria automobilisti-ca, le più evidenti si offrono nel settoredi ricerca e sviluppo, e sul campo del-l’innovazione. L’Italia importa compu-ter, software ed altri apparecchi elettro-nici. L’Ungheria potrebbe entrare nellarete dei subfornitori grazie ai softwareusati nelle macchine, oppure producen-do impianti elettromeccanici. Le colla-borazioni tra i centri di ricerca e svilup-po italiani e ungheresi potrebbero pro-sperare. Sarebbe opportuno evidenzia-re, per esempio, il centro d’innovazionedell’Universitá Széchenyi István di Gyõr,fondato nel 2001 per la ricerca e svilup-po nel campo della fabbricazione deimotori, mentre il centro scientifico delPolitecnico di Budapest (BMGE) racco-glie dal 2005 “know-how” dal settoreautomobilistico per offrirlo per uso na-zionale o intenazionale.

Nóra KemenczeiAnalizzatrice uso fondi europei

Agenzia Agricoltura e Sviluppo Rurale (MVH)

Insieme in autoLe relazioni tra Italia e Ungheria nell’industria automobilistica

Supporti al settore “produzione veicoli” dal GVOP (milioni euro)GVOP (2004-2006) Fondi per priorità Produzione dei veicoli

1. priorità: Investimenti 146,9 10,72. priorità: Sviluppo PMI 179,1 0,93. priorità: Ricerca e sviluppo 142,4 2Totale 468,4 13,6

Fonte: EMIR, 31. agosto 2007

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Anche quest’anno la CCIU orga-nizza un grande evento per fe-steggiare la fine dell’anno solare:si tratta di un appuntamento cuitradizionalmente partecipano –oltre ai soci della Camera – perso-naggi di spicco della politica edell’economia dei due paesi. Ed èanche l’occasione ideale per pro-muovere le proprie attività con-tribuendo all’organizzazione!

Tra gli ospiti illustri degli ultimi annipossiamo menzionare l’Ambasciatoreungherese in Italia S.E. MiklósMerényi, l'On. Massimo Romagnoli –responsabile degli Italiani all’Estero perl’ufficio del Primo Ministro, AngeloBoscolo – presidente del GruppoBoscolo, la nota attrice Enikõ Détár, il

presidente della Camera di Commer-cio Ungherese László Parragh e moltialtri. Ma naturalmente gli ospiti piùgraditi sono proprio i tanti italiani chein Ungheria si sforzano con il propriolavoro ed i tanti ungheresi amici delnostro Paese.

L’appuntamento per quest’anno èmartedì 2 dicembre 2008.

Essendo il numero di posti limitato,preghiamo gli interessati di segnalarequanto prima la propria partecipazio-ne inviando il modulo scaricabile dal si-to della CCIU ed allegato alle prossimeCircolari. Per i sostenitori dell’evento laCCIU offre numerose soluzione per lapromozione: dalla presenza con il pro-prio logo sugli inviti ufficiali, sul menù

e sul programma della serata, fino allatombola – ormai consolidata tradizio-ne per questi eventi.

A MOKK idén is nagyszabásúeseményt szervez, hogy ily mó-don búcsúztassa az óévet. Az es-télyen a hagyományokhoz híven– a Kamarai tagokon kívül – résztvesznek a két ország gazdasági-és politikai életének neves sze-mélyiségei. A rendezvény kiválóalkalmat nyújt az Ön tevékenysé-gének promociójára is, az ese-mény támogatásán keresztül.

Az elmúlt években az eseményenmegjelent személyiségek közül meg-említhetjük többek között ÕExc. Me-rényi Miklóst, a római Magyar Nagy-követet, Massimo Romagnoli, a mi-niszterelnök tanácsosát a külföldi ola-szok ügyeiben, az ismert szinésznõt,Détár Enikõt és Parragh Lászlót a

Magyarországi Kereskedelmi és Ipar-kamara elnökét. Legkedvesebb vendé-geink mégis a Magyarországon tevé-kenykedõ olasz vállalkozók, valamintaz Olaszországot kedvelõ magyar ba-rátaink.

Az idén a karácsonyi gálavacsorát2008. december 2-án tartjuk.

Mivel helyek korlátozott számban áll-nak rendelkezésünkre, kérjük, miha-marabb küldjék el címünkre a MOKKhonlapjáról letölthetõ, vagy a Circolarekövetkezõ számában csatolva megta-lálható nyomtatványt, jelezve részvéte-li szándékukat.

A támogatók számára számtalanmegjelenési lehetõséget biztosít aMOKK: a céges logó megjelenítésétõl

kezdve a hivatalos meghívókon, a me-nükártyán, az esti programtervezeten,az immár hagyományossá vált tombo-láig terjedõen.

Un evento a cui non si può mancareLa tradizionale cena natalizia è l’appuntamento per chi conta nelle relazionitra i due Paesi

Az este melyrõl Ön sem hiányozhatAz immár hagyományosnak számító karácsonyi gálavacsora a magyar-olaszkapcsolatok fontos szereplõinek találkozója

Rita Vermes([email protected])è a vostra disposizione per

ogni ulteriore dettaglioo chiarimento.

További információ:Vermes Rita

[email protected]

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Auto fermata sull'autostrada M7 a 234 km/hLa polizia ungherese ha sorpresoun’auto che viaggiava a 234 km/h sul-l'autostrada M7 verso Budapest. Lapolizia ha multato il guidatore di150.000 fiorini (circa 600 euro).

Buoni risultati per aziende trasporti L'Ufficio Centrale di Statistica ha an-nunciato che il volume delle aziendedei trasporti ungheresi è cresciuto del3% rispetto allo scorso anno, rag-giungendo 160,6 milioni di tonnella-te nei primi sei mesi. L'apertura dinuove autostrade, l'inverno mite, laripercussione nella produzione azien-dale e un rialzo delle attività del com-mercio estero hanno aiutato l'indu-stria dei trasporti nel periodo da gen-naio a giugno. Tra le tipologie di tra-sporto, la proporzione di trasporto sustrada è aumentata, mentre la per-formance dei trasporti ferroviari hasubito un declino.

Crescita mercato pubblicitarioSecondo TNS Media Intelligence ilmercato pubblicitario ungherese cre-sce a ritmo del 9.5% nei primi sei me-si, comparato ad un modesto 3% del-lo stesso periodo dello scorso anno.TNS si aspetta che il trend positivocontinui. La pubblicità via internet èquella che cresce più velocemente inquesti primi sei mesi, facendo registra-re un aumento del 44%. La pubblicitàsulla TV via cavo cresce del 28% men-tre quella radiotelevisiva del 20%. Larendita della pubblicità provenientedalla stampa è più alta del 6% que-st'anno rispetto alla prima metà delloscorso. T-Mobile, Toyota e L'Ufficio delPrimo Ministro sono i maggiori pubbli-citari su internet.

Stabilimento biogasper 4 milioni di EuroDiósdi Építõ era l'unico concorrentenell'appalto pubblico, con un'offertadi 945,2 milioni di fiorini (4 milioni dieuro). La società ha già creato un pia-no architettonico e il disegno per lacentrale. La capacità nominale dellacentrale di biogas, che funziona a con-cime liquido, ha una potenza di 640kW . I tre reattori di biogas, ciascunoda 2.100 metri cubi, saranno prodottiin acciaio cromato. Il volume dell'unitàdi deposito di gas sarà di 600 metri cu-bi. Il sistema includerà tre siti per la fer-mentazione nonché la centrale stessa.

L'Ungheria al 3% di inflazioneentro il 2009Il tasso di inflazione dell'Ungheria po-trebbe scendere al 3% entro la finedel 2009 se il fiorino rimarrà forte e seil prezzo del petrolio non aumenterà.

Secondo lo scenario prospettato dallabanca centrale, l'inflazione media an-nua sarà del 6,8% nel 2008, del 4,1%nel 2009 e del 3% nel 2010, raggiun-gendo così il target stabilito dal paesenel programma di convergenza.

Il team degli analisti ha calcolatol'ultima previsione dell'inflazione con-siderando il tasso di cambio di 232 fio-rini per 1 euro per il 2009 e il 2010, eun prezzo del petrolio grezzo di 138dollari al barile per il 2009 e di 137 peril 2010. Se il prezzo del petrolio nonsupererà il presente 110-120 al barilee se il fiorino manterrà il suo valore, iltasso di inflazione potrebbe esser del3,8% nel 2010.

Indici ecostat mostrano cambiamento trendIl barometro di fiducia delle grandiaziende ungheresi ha perso 2,5 punti,arrivando all’85,2% in agosto, mentrela fiducia delle PMI ha guadagnato 2,4punti percentuale raggiungendol'88%. Un terzo delle società guarda-no positivamente alle loro prospettiveper la produzione, mentre un decimosi aspetta un calo. Il 27% delle societàaveva progettato una crescita nei pros-simi mesi e solo il 9% si aspettava unc alo. Dopo il valore minimo di giugno,il numero di società che pianifica uninvestimento, ha continuato a salire eha raggiunto il 64% in agosto. La mi-sura di confidenza per il settore dellePMI ha mostrato che il 40% di esse siaspetta una crescita nella produzionementre il 15% prevede un calo entro i3 mesi successivi. Circa un terzo dellePMI si aspetta una crescita nel merca-to totale,e solo il 12% si aspetta uncalo. I 3/4 di esse si aspettano una si-tuazione di stagno nell'export, mentreil 18% si aspetta un'espansione.

Affari Economia Politica

Proiezioni Banca Nazionale2008 2009

PIL 2.12 2.98Inflazione 6.45 4.21

Prod. industr. 4.15 6.00

Deficit di budget(ESA, in % di PIL)

3.6 3.6

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Chiusura bilancio 2007 Secondo il progetto di chiusura del bi-lancio statale del 2007, l'Ungheria haun deficit di budget, per lo scorso an-no, di 1.398 miliardi di fiorini. Il dato èdel 15,6% sotto il target ufficiale. Leentrate eccedono il target del 6,5%,mentre le spese sono del 2,1% al disopra del target. Il deficit del 2007cor-risponde al 5,5% del PIL, appena al disotto del target del 5,6%.

A ottobre il prezzo del gas crescerà del 6,55% Dal primo di ottobre, il prezzo del gasnaturale domestico è cresciuto del6,55% mentre quello non domesticodel 9,4%. L'incremento del prezzocorrente significa un'aggiunta di1.120 fiorini al mese per un consumomedio famigliare di 1.660 m3 di gasannuo. Poiché il riscaldamento in ge-nere utilizza gas naturale, ci si puòaspettare un aumento anche il quelmercato. L'Ufficio Ungherese perl'Energia (MHE) ha recentemente se-gnalato un aumento dell'11% per ilgas domestico.

GKI ancora ottimista su crescitaL'istituto di ricerca GKI nel suo recentereport, ha scritto che l'Ungheria supe-rerà il periodo di lenta crescita di que-sto anno, indipendentemente dal fat-to che la crescita in Europa sta proce-dendo lentamente. Sia il bilancio chela bilancia commerciale stanno miglio-rando e l'inflazione sta iniziando lenta-mente a scendere. Il fiorino si indebo-lirà nel futuro finché l'approvazionedel budget per il 2009 rimane incerta,ma dopo questo ritornerà di nuovoforte. In seguito, la Banca Nazionalesarà in grado di tagliare gradualmenteI suoi tassi di base.

Calo prestiti in valutaLa Banca Nazionale ha annunciato chea causa del fiorino forte e della suaconseguente rivalutazione nei prestitiin valuta, i prestiti totali delle famigliesono scesi a luglio. Le famiglie hannopreso prestiti netti per 117,5 miliardi difiorini in luglio, ma la rivalutazione deiprestiti esteri ha portato a una riduzio-ne di 156,2 miliardi di fiorini, così il to-tale dei prestiti delle famiglie si è ridot-to di 36,1 miliardi di fiorini arrivando a6.320,8 miliardi.

Crescono i profitti CIB CIB Bank ha registrato un profitto di20,4 miliardi di fiorini netti nella primametà dell'anno, dopo la fusione conInter-Európa Bank. CIB ha inoltre an-nunciato che la giusta comparazioneprima della fusione con la prima metàdel 2007, mostra una crescita di profit-to del 3% annua. I profitti operativihanno registrato un incremento del15%, raggiungendo I 34,9 miliardi difiorini. Il costo della fusione è stato piùbasso del previsto, liberando così unmiliardo di fiorini di riserve. CIB Bankdovrebbe essere in grado quest'annodi registrare un incremento del 25%,superando Il proprio profitto di 29,8miliardi ottenuto nel 2007.

In vendita 30mila ettari di terraDurante una conferenza stampa, ilCEO dell'agenzia per la gestione delpatrimonio pubblico (NVT) MiklósTátrai, ha affermato che l’agenzia haapprovato la strategia per il 2008 delFondo Nazionale della terra. Lo statopianifica di vendere 30mila ettari diterra ad un'asta pubblica e vuole affit-tarne 20 mila ettari. L'area in venditainclude 13mila ettari gestiti dall'azien-da agricola Bábolna Mezõgazdaságirecentemente liquidata dallo stato.Due lotti di 900 ettari saranno lasciatia Bábolna. La vendita di 30mila ettaricoprirà il finanziamento della tassa an-nuale per il programma della terra.NVT quest'anno si aspetta di ricavare7,6 miliardi di fiorini dalla vendita del-le terre, 3 miliardi di fiorini dall'affittodelle terre e 1 miliardo da altre fonti.

Corte Conti su finanziamenti pubbliciIl budget statale dovrebbe non solo fo-calizzarsi sui tagli alle spese, ma anchesul fatto che il finanziamento degli en-ti locali deve essere completamente ri-strutturato, ha affermato durante unaconferenza stampa Árpád Kovács,presidente della Corte dei Conti (ASZ).Sarebbe inoltre importante dichiararele attività che lo stato intende finanzia-re nel lungo termine, poiché senzaquesto è molto difficile procedere conle riforme fiscali. L'approvazione delprogetto di finanza pubblica sarebbepositivo, non per il fatto che si accertail budget, ma perché si definisce il pro-cesso del piano, ha detto Kovács. LaCorte ha autorizzato il Budget ClosingAct del 2007, che per la prima voltasoddisfa la richiesta di dati completied accurati. Kovács ha concluso dicen-do che finanziare il progetto dellaquarta metro di Budapest è problema-tico poiché, oltre alla società dei tra-sporti di Budapest BKV, un ulteriorecorpo dello stato è responsabile.

Bigot visita l'UngheriaIl capo della Commissione perl'Energia Nucleare Francese, BernardBigot, che sta contribuendo alla sele-zione della nuova locazione perl'European Spallation Source (ESS), havisitato l'Ungheria per discutere dellacandidatura di Debrecen ad ospitarel'istituto. Il progetto pianificherà e co-struirà dispositivi per la ricerca sui neu-troni di ultima generazione. Bigot haincontrato il Ministro per l'Economia elo Sviluppo Gordon Bajnai e il teamungherese di ESS.

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Ecostat prevede una diminuzione dell'inflazioneL'istituto di ricerca statale Ecostat siaspetta che l'inflazione scenda al5,3% annuo nel gennaio del 2009.L’istituto prevede che la BancaNazionale taglierà 25 punti percentua-li dal tasso di base entro la fine dell'an-no, scendendo all'8,25%, mentre laproduzione industriale riprenderà allafine dell'anno, come anche il commer-cio al dettaglio.

Deficit di bilancio a 91,2 miliardi di fiorini in agostoQuesto il valore del deficit pubblico du-rante il mese di agosto, inferiore al-l’obiettivo ufficiale di 94,1 miliardi. Il de-ficit nei primi otto mesi è giunto a 672,5miliardi, ovvero il 2,4% del PIL, legger-mente sotto il target dei 675,5 miliardi.

Surplus nel bilancio commercialeDurante il semestre gennaio-luglio2008 il bilancio commerciale ha regi-strato un surplus di 466 milioni di eu-ro, che rappresenta un miglioramentodi 631 milioni rispetto al deficit di 165milioni dello stesso semestre nel 2007.Nel periodo di gennaio-maggio il sur-plus commerciale era di 368 milioni dieuro, superiore di 671 milioni a quel-lo dell’anno precedente. A giugno2008 il volume di scambi è cresciutodel 2,4 % nell’export e del 5,2% nel-l’import. Nel primo semestre del 2008entrambi i volumi erano del 11% più

alti rispetto al primo semestre 2007.Nei primi 6 mesi dell’anno il livello del-le esportazioni ed importazioni in fiori-ni è cresciuto dell’1% e del 2% rispet-tivamente. Per quanto riguarda i benimanifatturieri, le esportazioni di pro-dotti medicali e farmaceutici, le produ-zioni di ferro e acciaio e gomma sonocresciute sopra la media, cioè del 25,21e 22% rispettivamente, mentre l’im-port dei primi due é cresciuto del 31%e quello delle materie prime del 17%.

Richter ricostruisce portfolio prodottiErik Bogsch, CEO della casa farmaceu-tica, ha affermato che la ridefinizionedel portfolio prodotti è l'elemento piùimportante nella strategia di Richter, eche questo consisterà innanzituttonella maggiore cura per i prodotti adalto valore e invece mettere in secon-do piano i medicinali generici. Attual-mente il 25% dei ricavi di Richter èdato da prodotti originali, il 37,5% dagenerici e il 37,5% da prodotti ad al-to valore aggiunto, quali prodotticombinati e biotecnologici. I prodottigenerici saranno gradualmente riclas-sificati in un terzo gruppo. I prodottioriginali punteranno sul sistema ner-voso centrale, mentre per il biotech,oncologia e immunologia.

I giovani pensano al danarosecondo quanto emerge da uno studiodel sociologo ungherese Bence Sagvarii giovani ungheresi sono materialisti nelpianificare il futuro, con particolare in-teresse per la stabilità del lavoro e la fa-miglia. Gli intervistati, compresi fra i 14e i 25 anni, puntano principalmente adivertirsi nel breve termine, ma nel lun-go periodo vogliono un buon lavoro ead una famiglia stabile. Poiché i ragaz-zi considerano la sicurezza finanziariacome condizione per la formazione diuna famiglia, i piani per il matrimonio ei figli slittano generalmente oltre il tren-tesimo anno di età. I giovani ungheresihanno dato un 7 alla loro attuale situa-zione finanziaria (sia ragazzi che ragaz-ze), opinione direttamente correlata allivello dell’istruzione dei genitori.

PIL del secondo trimestre al 2%Il PIL del secondo semestre è salito del2% rispetto al medesimo periodo del-l’anno scorso. La crescita nel primo se-mestre è stata del 1,9%. Nonostantele importazioni siano cresciute più ve-locemente delle esportazioni, il bilan-cio netto è positivo.

Consulenti fiscali solo qualificatiIl Ministero delle Finanze con un de-creto ha imposto la formazione rego-lare per consulenti ed esperti fiscali.Questi dovranno frequentare corsi dialmeno tre anni. Dei 20.000 consulen-ti fiscali ungheresi, circa 800 sono revi-sori certificati e 3139 commercialisti.

Previsioni GKI 2008PIL +3.0%Prod. industriale +6.0%

Investimenti a capitalefisso

+4.0%

Commercio al dettaglio +0.0%Export +10.0%Import +9.0%Bilancio comm. estero 0Ft/Eur 245

Surplus di bilancio (miliardi HUF)

1.000

Salari lordi +8.5%Inflazione 6.5%

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Centro coordinamento ricercaLa Scuola Economica di Budapest,l’Università di Tecnologia ed Economiadi Budapest, così come l’Università diPécs fonderanno nel 2009 un centroregionale di coordinamento della ricer-ca, tirocinio e miglioramento delle in-frastrutture presso Zalaegerszeg,nell’Ungheria occidentale.

Finanziamenti BEI per l’autostrada M6La Banca Europea d’Investimento haannunciato che concederà un creditodi 200 milioni di euro per la costruzio-ne dei 65 km dell’autostrada M6 fraDunaújváros e Szekszárd. Il Governoha assicurato alla Banca Europead’Investimento che il collegamento aPécs verrà terminato entro il 2010, chein futuro giungerà sino in Croazia.L’Ungheria è il principale destinatariodei finanziamenti della BEI nel settoredei trasporti, con il 38% del totale. LaBanca ha già cofinanziato le autostra-de M3 ed M35 e la sezione della M6fra Budapest e Dunaújváros.

Ad Agosto l’inflazione rallenta al 6,5%Il KSH (Ufficio Centrale di Statistica) hacomunicato che l’inflazione è scesa adagosto al 6,5% rispetto al 6,7% di lu-glio e sotto le previsioni del 6,65%.

Il tasso d’inflazione al netto dellacongiuntura dei settori critici degli ali-mentari e dell’energia, ha invece se-gnato un tasso del 5,8% rispetto al6% di Luglio.

Telefonia mobile al 116%Il numero delle sottoscrizioni ai servizidi telefonia mobile è salito di 61.000unità fino a 11,6 milioni in Luglio, haannunciato l’autorità per le telecomu-nicazioni NHH. La penetrazione deicellulari è salita al 116%.

La quota di mercato di T-Mobilie èscesa dal 44,03% al 43,94%, quella diPannon è rimasta invariata mentreVodafone è riuscita ad incrementarladal 20.75% al 20.86%.

Padiglione ungherese alla BiennaleL’undicesima Biennale Internazionaledi Architettura a Venezia ospita il padi-glione ungherese realizzato dall’archi-tetto Szabolcs Somlai-Fischer. Il Mini-stro per la cultura e l’EducazioneMárta Schneider ha aperto l’esibizionein presenza del sindaco di BudapestGábor Demszky e del Direttore dell’ur-banistica della città Éva Beleznay.

Inaugurato tratto raccordo anulareIl Primo Ministro Ferenc Gyurcsány haaperto un tratto di 26,5 km della tan-genziale M0 a nord-est di Budapest.Entrambi i lati del tratto a doppia car-reggiata hanno una corsia di emer-genza, a differenza dalle parti prece-dentemente costruite della M0. LaCommissione Europea ha sostenutol’85% dei costi di costruzione.

La lunghezza delle autostrade un-gheresi è più che raddoppiata negli ultimi sei anni, ha sottolineatoGyurcsány. Il ponte della M0 a nord diBudapest e la strada che la collega al-la M6 sono stati inaugurati alla fine disettembre.

Ungheria non direttamente vulnerabileDiversi economisti interpellati dal quo-tidiano Népszava hanno affermatoche la crisi sul mercato finanziario nonha ancora colpito direttamente le fa-miglie ungheresi, ma gli effetti indiret-ti si faranno probabilmente strada. Leliquidità in calo e i più alti costi dei mu-tui nelle banche ungheresi porterannoa maggiori spese per famiglie e azien-de. Il vicegovernatore della Banca

GKI dati economici triennali (media %)2005-2007 2008-2010

PIL 3.1 3.1Produzione Industriale 8.3 6.0Edilizia 0.3 5.0Agricoltura -10.0 6.0Commercio estero 2.4 1.8Consumi delle famiglie 1.2 2.2Investimenti 0.9 7.3Bisogno di finanziamento esterno (% del PIL) 5.1 2.8Deficit di Budget (% del PIL) 7.5 3.3Inflazione 5.1 4.6

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Flashil Ponte

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Nazionale Júlia Király non si aspetta al-cuno shock che colpisca il sistemabancario ungherese, mentre LászlóHegedûs, capo dei ricercatori econo-mici di GKI, sostiene che la crisi delmercato americano non ha implicazio-ni dirette, in quanto l’Ungheria non ècompletamente integrata con i merca-ti finanziari internazionali.

András Inotai dell’Accademia delleScienze ha avvisato che l’exportdell’Ungheria, e di conseguenza la cre-scita economica, potrebbero soffrirese le economie americane ed europeesi indebolissero.

Kia si affaccia in est-EuropaL’azienda automobilistica sudcoreanaha comunicato che entro la fine del-l’anno deciderà dove stabilire, nell’Europa dell’Est, il suo nuovo stabili-mento di produzione di motori per au-to, e l’Ungheria è tra i candidati perl’investimento. L’entità dell’investi-mento si aggira attorno ai 150-200milioni di euro.

Più cioccolata meno carne L’azienda di ricerche di mercatoNielsen ha verificato che le vendite diben otto dei primi dieci generi alimen-tari, sono calate nel primo semestre.La carne è scesa del 2%, ma il ciocco-lato è cresciuto al contrario dell’8%.L’olio è sceso del 16% e l’acqua inbottiglia del 5%.

Le vendite totali in prezzi correntisulle dieci categorie sono rimaste sta-bili, mentre i volumi sono scesi.

Lusso su viale AndrássyGucci ha recentemente inaugurato ilsuo negozio in Andrássy, e entro qual-che giorno toccherà a Cavalli eArmani. Anche Vertu e Dolce &Gabbana hanno progetti per il viale.Presto anche TAG Heur, mentre LouisVuitton e Burberry hanno già apertoboutiques sul prestigioso viale. Per ilquotidiano economico Napi Gazdaságil boom è parzialmente spinto dal cre-scente numero di turisti giapponesinella capitale ungherese.

Robin tax non convince Veres e liberaliPer il quotidiano Népszabadság il Mini-stro delle Finanze János Veres sarebbed’accordo con gli obiettivi e i principidell’inattesa tassa sulle aziende ener-getiche. Questo era inizialmente in di-saccordo, ma Gyurcsány e il capo uffi-cio del Primo Ministro, Péter Kiss, loavrebbero convinto. Gyurcsány ha an-nunciato in Parlamento che la RobinTax toglierà profitti dalle compagnieenergetiche per bilanciare le bollette dicoloro che vivono negli appartamentimal isolati con riscaldamento centraliz-

zato. Il deputato liberale Gábor Hornha detto che il suo partito non consi-dera buona l’idea, poiché farebbe fug-gire le compagnie più redditiziedall’Ungheria. Fidesz ridurrebbe la tas-sa del 20% sul riscaldamento dei di-stretti al 5%. Anche il ForumDemocratico ha contestato la tassa.

Concertazione su piani fiscaliil Ministro delle Finanze János Veres hacomunicato martedì 23 settembre al-l’incontro del Consiglio per la Con-certazione, che un taglio di 145 miliar-di alle tasse, di cui 100 per le impresee 45 per i cittadini, è possibile. Ha poiaffermato che il budget del 2009 saràscritto in linea con l’obiettivo delGoverno del 3,2% di deficit di bilan-cio. I rappresentanti delle imprese han-no rilevato che un taglio di 100 miliar-di di fiorini è troppo piccolo per indur-re una crescita economica.

Quota di mercatoal dettaglio generi alimentari

primo semestre (%)

2007 2008Ipermercati 29 30Supermercati 10 11Discount 18 19Catene domestiche 29 28Piccoli negozi 14 12

Quote fatturato mercato abbigliamento (%)

Negozi di abbigliamento 34.6

Negozi “orientali“ 15.2

Mercati rionali 12.2

Negozi di scarpe 10.4

Ipermercati 6.7

Abbigliamento sportivo 6.6

Negozi di seconda mano 2.6

Ordini postali 0.9

Cash and carry 0.8

Altro 9.9

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Enterprise Europe Network èstata istituita dalla DirezioneGenerale per lo sviluppo dell’im-presa della Commissione Euro-pea con lo scopo di fornire assi-stenza alle piccole e medie im-prese nello sfruttare al meglio lepossibilitá offerte dall’UnioneEuropea. La rete aiuta le impre-se nella ricerca di possibilitád’affari e di partner commercia-li, nonché sostiene le aziendenello sviluppo di nuovi prodottie servizi. In Ungheria, la rete haintrapreso le sue attivitá nei primimesi dell’anno 2008 per suppor-tare le piccole e medie imprese. Ilcoordinamento ungherese diEnterprise Europe Network sisvolge presso gli uffici di Buda-pest dell’ITD Hungary, del quale èdirettrice Erzsébet Dobos.

Enterprise Europe Network è una reteche copre tutta l’Europa. Come sistruttura la rete ed in quali organizza-zioni consiste? Il Network è composto da 500 orga-nizzazioni: le camere di commercio, leagenzie regionali per lo sviluppo ed icentri tecnologici universitari presentiin ogni paese. A livello nazionale la re-te degli uffici è riunita in uno o piúconsorzi, i membri della rete invece so-no al servizio delle imprese nella pro-pria regione.

Qual è il rapporto tra la rete e l’ITDHungary?La rete ungherese è composta da 9membri coordinati dall’ITD Hungarycome capo del consorzio che è l’agen-zia responsabile per lo sviluppo degliinvestimenti e degli scambi commer-ciali ungheresi.

Quale struttura di rete è stata creata inUngheria? Chi sono i membri delNetwork ungherese?Al momento della costruzione della re-te nazionale l’obiettivo nostro era diaprire in ogni regione un’ufficioEnterprise Network che fornisce alleimprese interessate servizi adeguati al-le esigenze locali. Di conseguenza imembri di Enterprise Europe Networksono divenuti le Camere di Com-mercio e le fondazioni per lo sviluppocommerciale. Siamo a disposizionedelle imprese con nove membri ed inundici uffici.

Quali sono i principali servizi che offro-no alle piccole e medie imprese?Le attività della rete si definiscono in-torno a tre argomenti principali: sviluppo delle imprese, tecnologia edinnovazione, ricerca e sviluppo. La re-

Lo sviluppo dell’impresa in primo pianoIntervista con Erzsébet Dobos, direttrice della rete ungherese dell’Enterprise Europe Network

2008 elejénkezdte meg munkájátMagyarországon az egész Euró-pát behálózó vállalkozásfejlesztési há-lózat, az Enterprise Europe Network,amelyet az Európai Bizottság, Vállalko-zásfejlesztési Fõigazgatósága hozottlétre azzal a céllal, hogy a kis és közép-vállalkozások üzletfejlesztési törekvé-seit szolgálja. A hálózat segít felkutat-ni az új üzleti lehetõségeket, az üzletipartnereket, de emellett támogatja acégeket szolgáltatásaik és termékeikfejlesztésében is. A hálózat szolgálta-tásairól, rendezvényeirõl és jelentõsé-gérõl Dobos Erzsébetet a budapestiiroda igazgatóját kérdeztük. Dobos Erzsébet elmondta, hogy a há-lózat komoly szakmai és szervezetiháttérrel rendelkezik, Európa szerteötszáz szervezet alkotja, ezek közöttmegtalálhatóak az egyes országokbanmûködõ kereskedelmi kamarák, regio-nális fejlesztési ügynökségek és egye-temi technológia központok. Orszá-gonként egy vagy több konzorciumfogja össze az irodahálózatokat, a ta-gok pedig saját régiójukban szolgáljákki a vállalkozásokat. Magyarországonezt a feladatot az ITD Hungary Kft lát-ja el, amely egy kilenc tagból álló be-fektetés-ösztönzésért és kereskede-lemfejlesztésért felelõs ügynökség. Ar-ra a kérdésünkre, hogy milyen szolgál-tatásokat nyújt a hálózat, az Igazgató-nõ elmondta: a hálózat tevékenységehárom fõ témakör köré épül: vállalko-zásfejlesztés, technológia-innováció,kutatás-fejlesztés. A vállalkozások fej-lesztése érdekében tájékoztató ren-dezvényeket, belföldi és külföldi üzlet-ember-találkozókat szerveznek, cégreszabott, a külpiacra jutást vagy az üz-letfejlesztést segítõ tanácsadás is elér-hetõ irodáikban. A technológiai inno-

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te ungherese offre diversi tipi di servi-zi nell’ambito di diversi settori. Per fa-vorire lo sviluppo delle imprese orga-nizziamo manifestazioni informative,incontri nazionali ed internazionali peruomini d’affari, ma nei nostri uffici sipossono richedere anche servizi diconsulenza a misura dell’azienda de-stinati allo sviluppo commerciale o al-l’uscita sul mercato estero.

Per quanto riguarda la ricerca e losviluppo, desideriamo favorire la parti-cipazione ungherese nei bandi di con-corso FP7 dell’Unione Europea.

Secondo Lei, quali sono i servizi che in-tegrano quelli forniti dalla FondazioneUngherese Sviluppo dell’Impresa?La rete ungherese di Enterprise Europe

Network, oltre allo sviluppo dell’im-presa in generale, integra le attivitàdella Fondazione Ungherese Sviluppodell’Impresa, aiutando sopratutto leesigenze tecniche e la circolazione del-le offerte delle imprese ungherese.Questa è una questione molto impor-tante e radicalmente diversa se si par-la di sviluppo dell’impresa.Quali sono i programmi e gli eventi or-ganizzati dalla rete? Attualmente qua-li sono i programmi di maggior rilievo?Tutti i membri della rete ungherese or-ganizzano regolarmente eventi infor-mativi. Uno degli eventi più importan-ti dell’ufficio di Budapest sarà l’incon-tro per uomini d’affari Ökotech, dedi-cata al settore dell’energie rinnovabili,previsto per l’autunno del 2008.

L’organizzazione dell’evento e la ricer-ca delle aziende sono svolti dai partnerdella rete in tutta Europa.

È rilevante anche il programma su-gli incubatori d’impresa, ASTRA exportdell’ufficio di Budapest. Questo pro-gramma è correlato al programma disviluppo delle esportazioni dell’ITDHungary, di cui rappresenta ancheuno dei primi gradini. La sequenza diprogrammi aiuta le imprese a prepa-rarsi al mercato comunitario attraversoorganizzazione di eventi in diversi clube di programmi collettivi relativa allepianificazioni stategiche.

Secondo Lei, perché è importante, lapresenza ungherese della rete? Qualieffetti puó avere sull’ economia nazio-nale e sul settore delle imprese? L’importanza della rete risiede nel fat-to che i servizi forniti da EnterpriseEurope Network e dalla rete sono rag-giungibili per le aziende attraverso leimportanti attività degli enti intermedi– Camere di Commercio, fondazioniper lo sviluppo dell’impresa. Tutti gliuffici offrono gli stessi servizi nell’am-bito dei tre settori principali giá men-zionati. Le imprese ricevono i servizicomplessi nello stesso posto. Un’altropunto di forza: Enterprise EuropeNetwork è l’unica rete per lo sviluppodell’impresa che è stata istituita dallaCommissione europea. Il suo valoreaggiuntivo è che l’imprenditore in visi-ta nell’ufficio di Budapest, non usa so-lo il database di contatti dell’ufficio diBudapest, ma il database e l’esperien-za della rete che comprende 500 orga-nizzazioni in tutta l’Europa.

Per quanto riguarda l’influenza sul-l’economia, speriamo che risultino mol-te aziende ben preparate alla sfida deimercati esteri, in grado di intraprende-re rapporti commerciali con le impresedei paesi comunitari in modo consape-vole e nella piena conoscenza delle po-tenzialità delle loro proprie imprese.

Grazie per la disponibilità!

Zsuzsanna BarnaSportello Europa

váció témakörön belül felmérik a vállalkozások technológiaihelyzetét, adatbázist mûködtetnek a nemzetközi technológiai transz-fer elõsegítésére és speciálisan e témában is, szerveznek üzleti találkozókat. Akutatás-fejlesztés terén elsõsorban az Európai Unió FP7-es pályázataiban való ma-gyar részvételt kívánják elõsegíteni. A hálózat szolgáltatásai közé tartoznak a rendszeresen szervezett találkozók, ren-dezvények. A budapesti iroda egyik kiemelt fontosságú rendezvénye 2008 õszén amegújuló szektornak szóló Ökotech üzletember találkozó lesz, melynek szervezését,a cégek megkeresését több hálózati partner végzi egész Európában.Emellett hangsúlyos a budapesti iroda ASTRA export inkubációs programja is. Aprogram illeszkedik az ITD Hungary exportfejlesztési programjához, hiszen annakelsõ lépcsõfokát jelenti. Ez a programsorozat rendszeres klubrendezvényeken éscsoportos stratégiatervezési programokon keresztül a vállalkozások uniós piacratörténõ felkészítését segíti. Dobos Erzsébet szerint a hálózat jelentõsége, abbanrejlik, hogy az ország minden régiójában, egy komoly háttérintézmény – kamara,vállalkozásfejlesztési alapítvány – keretében érhetõ el a vállalkozások számára ahálózat és annak szolgáltatásai. További erõssége, hogy az Enterprise EuropeNetwork az egyetlen vállalkozásfejlesztési hálózat, amelyet, Európa szerte 500szervezet alkot, ennek köszönhetõen egy elég komoly tudásbázis és tapasztalatihálózat érhetõ el a vállalkozások számára.Arra a kérdésünkre, hogy milyen hatással lehet ez a hálózat az ország gazdaságára,illetve a vállalkozási szektorra, Dobos Erzsébet úgy reagált, hogy remélhetõleg több,külpiaci kihívásokra jobban felkészült vállalkozást fog eredményezni a hálózat mun-kája, akik tudatosan, saját cégük erõsségeinek ismeretében lépnek majd üzleti kap-csolatokra az unió országainak vállalkozásaival.

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ICE Budapest il Ponte

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L’ICE – l'Istituto nazionale per ilCommercio Estero – ha organiz-zato a Milano il giorno 1 luglio2008 presso il Palazzo delleStelline, un seminario per pre-sentare la propria rete dei “DeskFondi Strutturali” nell’EuropaCentro Orientale e le opportunitàd'affari per le imprese italiane inBulgaria, Polonia, RepubblicaCeca, Repubblica Slovacca, Ro-mania e Ungheria attraversol'utilizzo del fondo di coesione edei fondi strutturali elargiti dall’Unione Europea.

Durante la giornata informativa sonointervenuti i direttori degli uffici ICE diBratislava, Bucarest, Budapest, Praga,Sofia e Varsavia che, oltre a presenta-re dettagliatamente i programmi ope-rativi dei rispettivi Paesi di competen-za, sono stati a disposizione delle im-prese partecipanti per incontri bilate-rali. Tra i vari settori trattati durante lasessione pomeridiana, particolare im-portanza hanno ricoperto Infrastrut-ture, Ambiente e Innovazione. Il Diret-

tore di ICE Budapest Alessio Ponz deLeon Pisani ha fornito un quadro ge-nerale del sistema infrastrutturale un-gherese ed una dettagliata descrizionedella politica di sviluppo delle infra-strutture ungheresi attraverso l’imple-mentazione del Programma OperativoTrasporti ed E-administration del Pianodi Sviluppo 2007-2013.

L’iniziativa si inserisce nel programmadi attività che l’Istituto svolge a favore delprocesso di internazionalizzazione delleaziende italiane nei Paesi di nuova e re-cente adesione, anche attraverso l’utiliz-zo dei nuovi strumenti finanziari messi a

disposizione dall’Unione Europea per ilperiodo 2007-2013. Il materiale inerenteal seminario è disponibile tramite postaelettronica per tutti gli interessati che nefacciano apposita richiesta.

Rete Desk FondiStrutturali in EuropaCentro Orientale Seminario dell’Istituto del Commercio Estero a Milano

Seminari previsti per la 2. metà del-l’anno 2008, organizzati congiunta-mente con la CCIU:– Seminario sui “Best practice”– Seminario sulle gare d’appal-

to in Ungheria

Per la migliore riuscita del semina-rio, sarebbe auspicabile un attivocoinvolgimento da parte delle so-cietà italiane che hanno partecipatoa bandi e gare in Ungheria, otte-nendo o meno finanziamenti euro-pei, e che gradiscono condividere leloro esperienze con i partecipanti alseminario.

Per ulteriori informazioniCONTATTO “DESK UNGHERIA”

Ufficio ICE di Budapest tel. +36 1 266 7555; fax +36 1 266 0171

email:[email protected]

Referente delDesk: Réka Jentetics

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ICE Budapestil Ponte

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IN PROGRAMMA

EVENTI RECENTI11-13 settembre 2008, Padova

Missione di operatori ungheresi del settore florovivai-

smo alla Fiera FLORMART / MITFLOR.

11-14 settembre 2008, Bologna

Missione di operatori ungheresi del settore alimenta-

zione naturale alla Fiera SANA.

17-21 settembre 2008, Verona

Missione di operatori ungheresi del settore arredamen-

to alla Fiera ABITARE il TEMPO.

19-21 settembre 2008, Szigetszentmiklós

Stand informativo sulla VIRIDARIUM alla Fiera HORTUS

HUNGARICUS. Settore florovivaismo.

1 ottobre 2008, Szigetszentmiklós

Inaugurazione ufficiale del Centro Logistico florovivai-

stico VIRIDARIUM.

7-9 ottobre 2008, Kecskemét

Seminario tecnico per produttori ungheresi del settore

materie plastiche in collaborazione con l’ASSOCOMA-

PLAST e con l’Associazione ungherese MMSZ.

8-11 ottobre 2008, Milano

Missione di operatori ungheresi del settore medicale

alla Fiera EXPODENTAL.

18-21 ottobre 2008, Valenza

Missione di operatori ungheresi del settore gioielleria alla

Fiera VALENZA GIOIELLI.

22 ottobre - 13 novembre 2008, Budapest

Campagna pubblicitaria di promozione della Fiera

IPACK-IMA del settore packaging (24-28 marzo 2009).

19-22 novembre 2008, Düsseldorf

Missione di operatori ungheresi alla Fiera

Internazionale Medica di Düsseldorf

Programmi ed eventi recenti

25-28 novembre 2008, Milano

Missione di operatori ungheresi del settore sicurezza/antincendio alla Fiera SICUREZZA.

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ICE Budapest il Ponte

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Il centro logistico florovivaisticosviluppata da Viridarium Hun-gary – pensato per dare un inno-vatico servizio ai clienti dell’Europa dell’Est – nasce dalla coo-perazione fra lo Stato italiano, leRegioni Liguria, Piemonte, Lom-bardia e Toscana e le quattroprincipali cooperative floricoleitaliane: Flormercati di Brescia,Florcoop di Sanremo, Cooperati-va Ortofrutticola di Albenga eFlora Toscana di Pescia. La siner-gia tra questi partner ha portatoalla creazione di un polo logisticoche, in partnership con l’operato-re e socio ungherese AndràsFeldhoffer, importa e commercia-lizza fiori e piante italiane inUngheria.

Viridarium è un progetto unico nel suogenere e, soprattutto, è un’opportunitàper accedere più facilmente all’alta qua-lità della produzione floricola italiana.Fiori recisi, fronde, piante mediterranee,piante aromatiche, piante da interno epiante da esterno sono accolte in unanuova ed efficace struttura – apertaogni giorno dal lunedì al sabato – chevanta la migliore e più moderna tecno-logia di trattamento e conservazione.

Viridarium rappresenta un grandevantaggio per trovare tutto il prodottoitaliano, anche quello che prima non siriusciva ad avere, presso un unico egrande centro di distribuzione.

Ogni settimana i floricoltori posso-no conoscere i prodotti disponibili edordinarli comodamente tramite Inter-net, fax, o telefono.

L’iniziativa di Viridarium Hungarycontinuerà ad avere il successo chemerita, nel panorama di un’opportuni-tà a favore dell’Europa Centro-Orientale e con un know-how acquisi-to nel territorio italiano nel compartoflorovivaistico.

Il centro logistico di ViridariumHungary si raggiunge con facilità, inautostrada M0 (all’uscita di FloraHungaria) , da tutti i Paesi dell’EuropaCentro-Orientale.

VIRIDARIUMInaugurato il centro logistico specializzato nell’import dall’Italia

Viridarium Hungary Kft.2310 Szigetszentmiklòs,Iparos u. 1-7 , 12953 hrsz

Tel. +36 24 525 777Fax. +36 24 525 [email protected]

A Viridarium Hungary által kialakított kereskedelmi-logiszti-kai központ – amely a kelet-európai piacokat hivatott kiszolgálni – azolasz állam, Liguria, Piemonte, Lombardia és Toscana tartományok, valamint anégy legjelentõsebb olasz virágtermesztõ szövetkezet, azaz a bresciai Flormercati, asanremoi Florcoop, az albengai Cooperativa Ortofrutticola és a pescia-i Flora Tosca-na együttmûködése révén jött létre. A fenti partnerek között létrejött összefogás ré-vén logisztikai központ alakult ki a magyar szakemberrel és társtulajdonossal,Feldhoffer Andrással együttmûködve, aki olasz virágokat és növényeket importál ésértékesít Magyarországon. A projekt a maga nemében egyedülálló, és mindenek-elõtt lehetõség a kiváló olasz virágkertészeti termékekhez való hozzáférésre. Vágott virágok, lombos-, mediterrán-, fûszer-, szobai- és kerti növények is megta-lálhatók az új és hatékony – hétfõtõl szombatig nyitva tartó – létesítményben, amelya legjobb és legmodernebb kezelési és tárolási technológiát alkalmazza. A Viridarium nagy segítséget nyújt minden olasz termék beszerzéséhez egyetlennagy disztribúciós központban, esetleg olyanok beszerzéséhez is, amelyek a koráb-biakban nem voltak elérhetõk. A virágtermesztõk minden héten megismerhetik, éskényelmesen megrendelhetik a rendelkezésre álló termékeket Interneten, faxon,vagy telefonon. A Viridarium Hungary kezdeményezés a továbbiakban is élveznifogja a megérdemelt sikert Közép-Kelet- Európának lehetõséget biztosítva, és hasz-nosítva az olasz virágtermesztésben szerzett tapasztalatokat. A logisztikai központkönnyen megközelíthetõ autópályán Közép-Kelet-Európa minden országából.

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Pagina comunitàil Ponte

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Un nuovo ruolo per Ente Friulinel Mondo per trasformarlo inuno strumento a disposizionedelle aziende e delle istituzionidei friulani che intraprendonoattività economiche, di ricerca,culturali e di sviluppo in tutti ipaesi del mondo. Con un passag-gio fondamentale: non si parlapiù di emigrazione, ma di net-work planetario, di rete di rela-zioni. Questi i contenuti innova-tivi che arrivano dalla 5°Convention annuale organizzatada Friuli nel Mondo a Meduno eintitolata “Identità, partecipazio-ne e nuove relazioni: valori e ri-sorsa dei Fogolars”.

Un incontro partecipato, vivace, nelquale si è dimostrata ancora una voltala grande vitalità dei sodalizi di EnteFriuli nel Mondo che, da quasi ogni na-zione del pianeta, esigono un nuovoruolo, ribaltando l’autoreferenzialitàdella Patrie. Il cambiamento di prospet-tiva rende protagonisti i friulani nelmondo, corregionali all’estero ha sot-tolineato l’assessore De Anna, nonemigrati. «Ricordiamoci che oggi lamissione dei friulani nel mondo è di ca-rattere economico, e questo perché inostri imprenditori sono inquieti, sem-pre alla ricerca di nuovi mercati».L’assessore De Anna ha sottolineatol’importanza del ruolo della donna nelpresente della società e della globalizza-zione concludendo: «I friulani in patriae nel mondo rappresentano una gran-de nazione per la quale è possibile pen-

sare ad un grande progetto globale».«Grazie all’azione dei nostri parlamen-tari e al lavoro della Regione, il FriuliVenezia Giulia nel 2009 sarà il leaderdel forum di tutti gli imprenditori italia-ni nel mondo». Queste parole di RenzoTondo - presidente della regione FVG -hanno chiuso la parte ufficiale del gran-de incontro annuale di Friuli nelMondo. Una dichiarazione che coronail lavoro che in questo ultimo periodoEnte Friuli nel Mondo sta portando atermine grazie alla nuova conduzioneaffidata a Giorgio Santuz. «Quello chefacciamo – ha dichiarato il presidente diFriuli nel Mondo rivolgendo i suoi salutialle migliaia di persone convenute aMeduno - è cercare di tenere unito ilvasto mondo dei friulani: dagli anzianialle nuove generazioni, ai nuovi emigra-ti». Un impegno per il quale Santuz harichiesto l’assistenza della Regione Fvgribadendo la volontà di rinnovamentogenerazionale che si sta compiendo neiFogolars e nelle comunità all’estero.All’incontro di Meduno erano presenti,accanto al presidente Giorgio Santuz eal suo vice PierAntonio Varutti, il sinda-

co di Meduno Lino Canderan, SilvanoAntonini Canterin presidente dellaFondazione Crup, l’assessore Elio DeAnna in rappresentanza della RegioneFvg, il sindaco di Udine Furio Honsell,Maria Amalia Da Ronco prorettoredell’Università di Udine, Lorenzo Pelizzopresidente della Società Filologica e ol-tre una quarantina di rappresentanti diFogolars di tutto il mondo.

A conclusione Tondo ha ricordatoche, appunto, il Friuli Venezia Giulaguiderà nel 2009 il forum di tutti gliimprenditori italiani nel mondo.

Il Fogolar Furlan dell'Ungheria ed il Circolo Giuliani nel Mondo di Budapest sa-lutano l’arrivo a Budapest del Funzionario Vicario dell'Ambasciata d'Italia aBudapest, Mirta Gentile, da poco giunta in Ungheria, durante l’incontro dimartedì 29 luglio.

Iniziano le attività dell’Udinese ClubBudapest con l’organizzazione di tra-sferte a partire dal prossimo ottobre.

Per informazioni: [email protected]

V convention Friulani nel mondo1.300 persone per il grande abbraccio tra i fogolars e le istituzioni

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Eventi CCIU il Ponte

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Incontro con Ente per la Gestione del Patrimonio(MNV) – ImmobiliareMercoledì 23 luglio, il PresidenteStricca, il Consigliere Farkas ed il Se-gretario Generale Vacchiano hanno in-contrato Terézia Bodnár, Vicedirettricedell'Ente per la Gestione del Patri-monio Nazionale ungherese (MNV),responsabile del Dipartimento Immo-biliare. Scopo dell'incontro l'avvio diuna collaborazione nell'ambito dell'at-tività dello Sportello Immobiliare, atti-vità della CCIU prevista per il secondosemestre 2008.

BCCH Office Warming PartyLa Camera di Commercio Italiana perl’Ungheria ha preso parte all’eventoche si è tenuto il 22 luglio per inaugu-rare i nuovi uffici della Camera diCommercio Britannica in Ungheria. Inrappresentanza della CCIU hannopartecipato il Presidente Stricca, il Vi-cepresidente Orzan, il Presidente delComitato degli Esperti dello SportelloEuropa Cocchioni ed il SegretarioGenerale Vacchiano. La serata harappresentato un’ulteriore occasionedi approfondimento e consolidamen-to degli ottimi rapporti tra le dueCamere operanti in Ungheria.

Riunione progetto "Italian Desk"Venerdì 1 agosto si è tenuta in Slo-vacchia, presso gli uffici della CCIE diBratislava, la riunione del progetto"Italian Desk", alla quale hanno par-tecipato le CCIE di Sofia, di Izmir, diPraga e la CCIU. All'incontro, che harappresentato un momento per veri-ficare le attività svolte dagli "SportelliEuropa" presenti nelle singole CCIE eper valutare congiuntamente il pro-sieguo del servizio di assistenza allePMI italiane in materia di FondiStrutturali, hanno preso parte iSegretari Generali delle Camere edalcuni loro collaboratori.

Incontro con Ente per la Gestionedel Patrimonio – Terreni AgricoliMartedì 5 agosto, il ConsiglierePusceddu ed il Segretario GeneraleVacchiano hanno incontrato FülöpBenedek, Vice Direttore dell'Ente perla Gestione del Patrimonio Nazionaleungherese (MNV), responsabile delDipartimento Fondi Terrieri. Scopo del-l'incontro, nell'ambito delle attivitàdella Commissione Agricoltura eZootecnia della CCIU, la discussionesul prolungamento dei contratti d'af-fitto di proprietà statale dati in usu-frutto agli imprenditori italiani.

Business Mixer presso ProfiPowerLa CCIU ha organizzato il primo eventodopo la pausa estiva, in collaborazionecon la Camera di Commercio Olandesein Ungheria. L'evento si è tenuto il 4 set-tembre presso il socio ProfiPower Kft, conla partecipazione di oltre 100 persone.Dopo il saluto del Vicepresidente dellaCCIU Michele Orzan e del Presidente del-la Camera Olandese Eric Ellerkamp, IlonaJankovich, amministratore della Profi-Power Kft, ha presentato brevementel'evoluzione della società in Ungheria.

Macofil ottiene fondi strutturali in UngheriaIl 31 luglio il socio CCIU Macofil, assi-stito da Apri Hungary Kft, ha ottenutoun finanziamento a fondo perduto pa-ri a 223 milioni di fiorini per lo svilup-po integrato delle tecnologie aziendalinell’ambito del bando di concorsoGOP-2.1.1.-08/C. I soci CCIU sono in-vitati a rivolgersi allo Sportello Europadella CCIU per ottenere informazioniin merito alle linee di finanziamentodei Fondi Strutturali in Ungheria.

Eventi recenti della CCIUQuesti i principali eventi organizzati dalla Camera negli ultimi due mesi

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Eventi CCIUil Ponte

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Seminario sul mercato immobiliareSi è svolto il 18 settembre un seminarioorganizzato dalla CCIU, in collaborazio-ne con il socio Master Immo Kft dellacatena Central Home. Durante l'eventoi due relatori, Kinga Mara e Yizhaq Ben-Ezra hanno presentato il passato ed ilpresente del mercato immobiliare diBudapest, i trend attuali e alcune possi-bilità di investimento. La presentazionepuò essere richiesta alla CCIU.

Incontri del Presidente StriccaNella seconda metà di settembre ilPresidente Stricca ha partecipato a treeventi che avevano l'obiettivo di im-plementare il dialogo tra il Governo, ilParlamento ungherese ed i rappre-sentanti del mondo economico un-gherese. Il presidente Stricca ha presoparte al forum per leaders politici edeconomici organizzato a Budapestdove sono stati presenti anche il

Primo Ministro Ferenc Gyurcsány, iministri Gordon Bajnai, János Veres ePéter Kiss, i presidenti Gábor Fodor,Ibolya Dávid ed i vicepresidenti diFidesz e di KDNP. All'evento ha parte-cipato anche Marco Petacco in rap-presentanza dell'Ambasciata d'Italia.Inoltre si sono svolte le riunioni diEuChambers e la riunione preparato-ria per il GEF – il nuovo forum perl'economia – coordinato dal MinistroBajnai, concepito con l'obiettivo diporsi come cornice istituzionale doveconfrontare le idee tra Governo erappresentanti del mondo economicoriguardo i provvedimenti economiciche intende attivare il Governo.

Missione congiunta “Sistema Italia” a SzegedSi è svolta tra il 24 ed il 25 settembre2008 la missione congiunta delSistema Italia – CCIU, Ambasciatad'Italia, Ufficio ICE di Budapest,Osservatorio ENIT, Istituto Italiano diCultura – a Szeged. La giornata dimercoledì 24 settembre è stata con-centrata sull'aspetto economico ed èstata realizzata grazie alla collabora-zione della Camera di Commercio edell'Industria della Contea di Cson-grád (CSMKIK). La delegazione ha

avuto un incontro istituzionale con ilPresidente István Szeri, il Vicepre-sidente Antal Varga, il SegretarioGenerale Lajos Horváth, la Direttricedel Dipartimento per lo SviluppoImprenditoriale e Commercio EsteroKatalin Kozsuchné Somogyi e la di-rettrice dell’Enterprise Europe Net-work di Szeged, Csilla Juhász. Du-rante quest'incontro si sono accorda-ti su future collaborazioni, con parti-colare riferimento alla conferenzaper le PMI sul tema logistica e tra-sporti. In seguito si e svolto un incon-tro con gli imprenditori italiani ed un-gheresi della regione, dove si è parla-to del rafforzamento dei rapporticommerciali tra i due paesi, ed inparticolare del supporto del SistemaItalia alle aziende italiane ed a quelleungheresi che operano con l'Italia.Durante la giornata si è tenuto ancheun incontro tra lo Sportello Europadella CCIU, il Desk Fondi Strutturalidell'Ufficio ICE e l'Enterprise EuropeNetwork della CSMKIK, dove i pre-senti si sono accordati per quanto ri-guarda la partecipazione congiuntain alcuni progetti europei, l'assisten-za alle imprese italiane in materia difondi strutturali e l'organizzazione diseminari inerenti.

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Sportello Fiere il Ponte

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2008. szeptember 5-8 között Offidába(Ascoli Piceno – Marche tartomány)utaztak a Magyarországi, Cseh és Szlo-vák Olasz Kereskedelmi Kamarák képvi-selõi a „Di Vino in Vino” borászati Szak-kiállításra és üzleti találkozóra, melyet aVINEA – helyi Bortermelõk Szövetsége –rendezett a célból, hogy a Marche tar-tománybeli borászatok kereskedelmikapcsolataikat bõvítsék a környezõ or-szágokkal. Kamaránk 2 tagvállalatával(L’Enoteca – Trattoria Toscana és Italy

Catering Kft.) és a Metropol napilap új-ságírójával látogatott a kiállításra. A de-legáció Ascoli Piceno gyönyörû termé-szeti adottságain túl a helyi DOC boro-kat (Pecorino, Passerina, Chardonnay,Montepulciano, Sangiovese, Cabernet,Merlot) is megcsodálhatta, több mint 7borászat kínálta nedûit, a kóstolók mel-lé a vendéglátók helyi ételkülönlegessé-gekkel kedveskedtek.

Nagylucskay Nóra

Az IFE FOODAPEST 2008. november18-20. között ismét megrendezésrekerül Budapesten, a HUNGEXPO Bu-dapesti Vásárközpont területén. Az IFEHungary és a FOODAPEST, Magyaror-szág vezetõ élelmiszer, ital és vendég-látóipari szakkiállításai 2007-ben egye-sültek IFE FOODAPEST néven. Magyar-ország elsõ élelmiszer-, ital- és vendég-látóipari B2B kiállításaként az eseménytöbb mint 7000 látogatót és 200 kiál-lítót csábít a világ minden részérõl. Ka-maránk szervezésében a Potenzai Ke-reskedelmi Kamara képviselõi is kiállí-tanak a vásáron, ahol az érdeklõdõk-nek lehetõségük nyílik az olasz vállala-

tokkal tárgyalni, valamint megkóstolnitermékeiket. Basilicata régió termékei:szalámik, tej- és sajttermékek, tészta-félék, pékáru, zöldség-gyümölcs, oli-vaolaj, borok.

Amennyiben ellátogatnának stan-dunkra, kérem jelezzék emailben:[email protected].

Kontakt: Nagylucskay Nóra.

Nettó alapterület: 3632 nmNemzeti kollektív standok: Auszt-ria, Azerbajdzsán, Franciaország, Gö-rögország, Magyarország, Olaszor-szág, Malajzia, Románia, Törökország,Amerikai Egyesült Államok

Magyar, cseh és szlovák delegáció a “Di vino in vino” borkiállításon

A Potenzai Kereskedelmi Kamara ismét az IFE-Foodapesten

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Sportello Fiereil Ponte

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MANIFESTAZIONI FIERISTICHE IN UNGHERIA 2008

FIERA SETTORE DATA LUOGO ORGAIZZATORE SITO

FCI EUROPA cane 3–5 ottobre Budapest MEOEwww.eurodog-show2008.hu

ÖKOTECH tutela dell'ambiente 14–17 ottobre Budapest Hungexpo Zrt. www.okotech.hungexpo.hu

Kábel & Szatellit cavi e satelliti 14–16 ottobre Budapest Hungexpo Zrt.www.kabelkiallitas.

hungexpo.hu

HOVENTAcommercio, tecni-che di ristorazione

14–17 ottobre Budapest Hungexpo Zrt. www.hoventa.hu

BÚTORVILÁGindustria di mobili,

arredamento16–19 ottobre Budapest Hungexpo Zrt. www.butorvilag.hu

I. DebreceniLakáskultúra Vásár

casa design 17–19 ottobre Debrecen V-Trade Kft. www.lakaskulturavasar.hu

FESTIVAL & ESPOSI-ZIONE EQIUFEST

fiera equestre, cavalli

18–19 ottobre Budapest Hungexpo Zrt. www.alounnepe.hu

FRANCHISE -BuyBrand Show

franchise, buybrand 6–8 novembre Budapest Dakexpo Kft. www.dakexpo.com

HUNGAROMED-DENT

tecnica medica,igiene, odontologia

5–8 novembre Budapest Hungexpo Zrt. www.hungaromed.hu

INFOmarket-MOBILSHOW

tecnologia d'informazione,

telecomunicazione6–9 novembre Budapest Hungexpo Zrt. www.infomarket.hu

HÓ-SHOW sport invernali 6–9 novembre Budapest Hungexpo Zrt. www.hoshow.hu

SPA & WELLNESSsettore turistico-sanitario, turismo

del benessere6–9 novembre Budapest Hungexpo Zrt. www.spahungary.hu

IFE FOODAPESTindustria alimentare

e di bevande18–21 novembre Budapest

Hungexpo Zrt.,Montgomery Ltd.

www.ifefoodapest.hu

FOODATECHmacchinari per in-dustria alimentare

18–21 novembre Budapest Hungexpo Zrt.www.foodatech.hu

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Myland Estate, l´immobiliare ca-pace di suggerire il miglior inve-stimento immobiliare vestito daefficienti servizi di gestione postvendita

La MyLand Estate è una società im-mobiliare nata nel 2007 i cui soci, dueimprenditori italiani e un’ungherese,Alexandra Fûrst amministratore unico,hanno una filosofia ben precisa: ga-rantire un servizio sicuro, affidabile ecompleto dal momento della sceltadella casa da acquistare, sino a tutte leprocedure di carattere formale e, al fi-ne di garantire un adeguato rendi-mento, gestire la locazione turistica eresidenziale di Budapest.

MyLand Estate si rivolge in primoluogo al sempre più vasto mercatodegli italiani che desiderano investirein immobili nella capitale ungherese:e sono molti quelli che, dall'Italia si in-namorano di Budapest e decidono diinvestire in un mercato che sta cre-scendo con un ritmo ben superiorealle principali capitali europee. Il servi-zio offerto vuole dunque prima di tut-to garantire all'investitore un suppor-to per quanto riguarda gli atti legali,la lingua (MyLand Estate impiega per-sonale perfettamente bilingue italia-no-ungherese), l’accesso a mutuivantaggiosi e tutti gli aspetti formaliper assicurare al cliente tranquillità esicurezza nella scelta.

MyLand Estate garantisce quindi, ol-tre a tutto il servizio durante il processodell'acquisto, un supporto per le ristrut-turazioni, la gestione dell'immobile (dal-le riunioni condominiali al pagamentodelle bollette), la visibilità su alcuni gran-di siti internazionali turistici e di case inlocazione e la gestione degli affitti stes-si. Un servizio a 360 gradi che costitui-sce un marchio di qualità unico nel set-tore. La collaborazione capillare con nu-merosi partner nazionali e internaziona-li dei settori immobiliari e turistici rendela MyLand Estate una realtà giovane edinamica. Non in ultimo, all’indomanidelle continue richieste ed esigenze del-la clientela, abbiamo strutturato unnuovo servizio di design interni ed arre-damento offerto da personale compe-tente capace di disegnare con il cliente ilproprio sogno per farlo diventare realtà.

Aziende il Ponte

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Éttermünk és teraszunk egye-dülálló különlegessége, hogyvendégeink –miközben ételei-ket-italaikat fogyasztják – a fõ-város megkapó panorámájábangyönyörködhetnek. Az ablakok-ból, illetve a teraszról kitekintveúgy érezhetik, hogy a horizontvégtelenné válik a budai erdõkzöld lombja felett.

Finom eleganciával berendezett étter-münk 120, meghitt hangulatú külön-termünk 50, négy szintes, fedett tera-szunk pedig, egyszerre 350 vendég kel-lemes idõtöltéséhez nyújt megfelelõkörnyezetet. Éttermünk terasza és belsõtermei ideális és egyben közkedvelthelyszínei esküvõknek, céges és családirendezvényeknek. Nagytermünk polgá-ri eleganciája vonzza a céges megren-delõket. Teljesen szeparált különter-münk kisebb rendezvények, sajtótájé-koztatós és családi ünnepségek lebo-nyolítására ad lehetõséget. Konyhánkkínálatát nem csupán gazdagítják, ha-nem egyedülállóvá is teszik az eredetimagyar búbos kemencéinkben és házifüstölõnkben – kacsából, libából, borjú-ból – készülõ ínyencfalatok. Étlapunkata nagypolgári magyar konyha remekei-bõl állítottuk össze. A kiváló ételek ésitalok mellett minden este élõ cigányze-

nével szórakoztatjuk vendégeinket. Le-gyen a vendégünk és ajándékozza megmagát egy felejthetetlen élménnyel. AMagyar – Olasz Kereskedelmi Kamaratagjait külön kedvezményekkel várjuk.

Üdvözlettel a Búsuló Juhász étteremcsapata.

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Aziendeil Ponte

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Aziende il Ponte

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Central Home é una rete immobiliare unghereseche ha una lunga e profonda esperienza nella me-diazione immobiliare nel centro di Budapest. Gli uf-fici di Central Home sono situati sia nel centro del-la cittá che nei distretti vicini, in modo da proporregli investimenti alternativi.

Central Home attualmente ha 14 uffici nel centro diBudapest. Central Home ha 13 anni di esperienza nella ven-dita degli appartamenti per investitori stranieri dall'Italia,Israele e Germania e negli ultimi anni si sta concentrandosul mercato inglese ed irlandese. Offriamo un servizio com-pleto, un investimento ’’tailor made”.

I nostri agenti professionali saranno a Vostra disposizionedal Vostro arrivo fino alla Vostra partenza. Vi forniranno tut-te le informazioni che vorrete per permetterVi di realizzare ilmigliore acquisto; offriamo un ’’tailor made’’ investimento.

Possibilità ed opportunità:immobili residenziali– Nei palazzi d'epoca– Sottotetti– Progetti

Central Home ha più di 700 appartamenti classici nel centrodi Budapest. Oltre agli appartamenti classici Central Home offreappartamenti a mansarda che esistono da poco in Ungheria.Siccome in centro è raro trovare un lotto edificabile vengono co-struiti appartamenti nuovi con terrazza nei palazzi d’epoca. InUngheria è molto difficile trovare appartamenti con terazza(non come in Italia) e per questo gli appartamenti a mansardasono molto ricercati anche dal mercato locale. Per di piú sonoall’ultimo piano e sono molto luminosi. Questi appartamentivengono affittati facilmente, per la locazione molto favorevole,assieme alla realizzazione di appartamenti nuovi (secondo i ca-noni moderni) in un Palazzo d’epoca anch’esso ristrutturato.

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Dicono di noiil Ponte

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Dopo la pausa della stagione estiva –pausa più teorica che pratica, dal mo-mento che le attività della CCIU hannoavuto una brevissima pausa solo neigiorni di ferragosto…

Come al solito partiamo analizzan-do dapprima l’impatto delle nostre at-tività sui media online. Dal punto di vi-sta ungherese la cosa è abbastanzadifficile da catalogare, poiché – in par-ticolare nel periodo febbrile di settem-bre con la concertazione legata alla fi-nanziaria che il Governo deve presen-tare in minoranza (dovendo quindi ri-cercare l’approvazione dei LiberiDemocratici) – la nostra Camera, conl’azione del presidente Stricca, è statasempre presente in forum e incontri ri-portati da tutti i media. I media degliitaliani all’estero su internet – in parti-

colare AISE e Inform – hanno riportatocon molta attenzione le prinicpali atti-vità della CCIU: dai seminari in svolgi-mento e in programma, alla presenta-zione delle attività, fino al forum eco-nomico svoltosi con la partecipazionedi tutti i leader politici, a partire dalPrimo Ministro. Per quanto invece con-cerne la stampa vera e propria, la pre-senza più prestigiosa è sicuramentel’intervista al presidente della CCIU ap-parsa sul più importante settimanaleeconomico ungherese HVG, nella qua-le Stricca ha illustrato le attività dellaCamera e presentato il mondo im-prenditoriale italiano in Ungheria.

Di grande peso anche le due paginededicate alla missione di alcuni impor-tatori di generi alimentari nelleMarche, pubblicata dal quotidiano a

maggiore tiratura dell’Ungehria,Metropol (fino a qualche settimana faMetro), nelle quali il giornalista pre-senta le meraviglie gastronomiche eculturali della Regione italiana.

La rivista “Közéleti Krónika“ pubbli-ca articoli sulle attività della CCIU indue dei suoi ultimi numeri: nel primocaso per un ampio servizio sulla cena digala in battello di luglio, in un altro ca-so presentando nel dettaglio le attivitàdella Camera e questa stessa rivista. Larivista “Hirnök“ pubblica invece un ser-vizio in occasione del decimo anniver-sario del riconoscimento della CCIU daparte del Ministero competente italia-no. Infine sulla prestigiosa rivista“Profili“ un articolo sull’Ungheria e lasua attuale situazione politica fa ampioriferimento alla CCIU e alle sue attività.

La stampa e i nostri eventi

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Trasporti il Ponte

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Il 16-17 ottobre presso l’Hotel Castello Puchner di BikalGhibli Kft organizza la sua II. conferenza nazionale. In occa-sione del I convegno tenutosi in primavera hanno partecipa-to all’evento i dirigenti logistici rappresentanti di oltre 50grandi aziende, il cui fatturato complessivo superava i 1700miliardi di fiorini. Le reazioni dei partecipanti sono state ine-quivocabili: i dialoghi tecnici avviati sono stati un ottimo ini-zio, occorre continuare su questa strada. Viktor J. Fehér, di-rettore logistico della Zollner Kft ha così riassunto la sua opi-nione sull’evento di maggio:“… ho visto molte idee fertili einterventi pratici in una cornice di alto livello"

L’unicità e l’originalità della conferenza sono dovute alfatto che essa basa la sua struttura esclusivamente su cono-scenze pratiche ed esperienze, sia dal punto di vista dei re-latori, sia da quello dei temi: dirigenti logistici offrono leproprie conoscenze agli altri esperti di grandi società.

Di solito è nella “stagione“ autunnale che gli addetti del-la logistica ricevono dal mangement il compito di ridurre icosti della logistica senza che la qualità dei servizi ne risen-ta, anzi, se possibile migliori,

I temi della conferenza sono stati stabiliti coinvolgendo gliinteressati basandosi sull’abbattimento dei costi logistici, epartendo da qui, spaziando su diversi ambiti: ad esempiosulle spedizioni e sui magazzinaggi si potranno studiare glieffetti dei trend economici, l’ottimizzazione dei costi di con-segna, i danni derivati dalla sparizione dei pallets, le possibli-tà di tagli dei costi di magazzinaggio e inoltre le soluzioni in-novative nel campo della logistica interna.

L’ipoteca del successo della conferenza per i dirigenti lo-gistici della grandi aziende è garantito dalla fruibilità delleconoscenze nel quotidiano. L’incontro tra dirigenti logisticiche precederà la giornata tecnica sarà un’ottimo forum perscambiare le esperienze e fare un networking.

II. Conferenza nazionale dirigenti logistica grandi aziendeEsperienze e idee da dirigenti logistici in azione

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Turismo e culturail Ponte

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Con l'arrivo dell’autunno le zuppe tornano ad essere prota-goniste sulla nostra tavola. Le due ricette che vi proponia-mo sono particolari e sono apprezzate nei rispettivi Paesid’origine – l’Ungheria e l’Italia – da cui difficilmente sconfi-nano. Ma oggi come oggi anche questa tendenza cambia ele cucine tradizionali nazionali passano oltre i confini.

Zuppa di amarene all’unghereseIngredienti: 400 gr di amarene snocciolate, 80 gr di zucche-ro, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di cannella, 3 chiodi di garo-fano, poca di scorza di limone, 2 cucchiai di farina, 40 cl dipanna, 10 cl di vino rossoFar bollire la panna fino a ridurla a metà, lasciarla raffredda-re e sciogliervi la farina. Portare a ebollizione 80 cl d’acquacon le spezie e lo zucchero (di preferenza in un sacchettinodi garza), gettarvi le amarene snocciolate, attendere 5 mi-nuti dalla ripresa dell’ebollizione, aggiungere poco a poco lapanna con la farina, dare un bollore, aggiungere il vino ros-so e spegnere. Far raffreddare, estrarre le spezie e la scorzadi limone e servire ghiacciato.

Buon appetito ☺

Az õszi szezon kezdetével ismét az ét-kezések egyik fõ szereplõi lesznek akülönféle levesek. A most bemutatott2 recept különlegessége az, hogy sajátországukban közismert és közkedveltétek, a másik országban viszont egyál-talán nem szerepel az asztalokon.Napjainkban azonban ez a tendenciais változóban van, mivel a nemzetekkonyhái is átlépik az (a sok helyen mármegszûnt) országhatárokat.

Minestrone – olasz zöldséglevesHozzávalók: 1 paradicsomkonzerv, 1nagy fej hagyma, pár gerezd fokhagy-ma, 3 sárgarépa, 2 szem krumpli, 4szál szárzeller, egy közepes cukkíni, 1kis doboz konzervbab, egy kis zöld-borsó, kelkáposzta, olívaolaj, zsálya,bazsalikom, balzsamcet, parmezán

A kockára vágott hagymát olivaolajonmegpirítom. Megpárolom a felkariká-zott répát és szálzellert, majd jöhet apardicsom és egy kis só. Beleteszemaz alapba a felkockázott (nem kell túlkicsire) zöldségeket, kivéve a kelká-posztát, és a sajthéjat, majd felöntömannyi vízzel, hogy éppen ellpeje. Na-gyon sûrûnek kell lennie. A friss fûsze-rekkel, sóval, borssal ízesítem. Hanincs friss bazsalikom, a száraz zöldfû-szer is megfelelõ. Kb. egy óráig fõ-zöm, ekkor rakom bele a csíkokra vá-

gott káposztát, és végül pár cseppbalzsamecettel fejezem be. A sajt hé-ját a fõzési idõ utolsó 15 percére te-szem a levesbe. Bármilyen zöldség na-gyon jól illik a Minestronénkba, énszoktam bele karalábét, fehérrépát istenni, valamint fûszerként egy csipetmajorannát. Mindenkinek finom kí-sérletezést kívánok.

Jó étvágyat ☺Horváth Dóra

[email protected]

Cucina Ungherese per italianiOlasz konyha magyaroknakavagy magyar étel olasz tányérra, olasz étel magyar tányérra

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Rinascimento nell'Egitto dei faraoni 08/08/2008 - 09/11/2008 Szépmûvészeti MúzeumIl titolo dell’esposizione si riferisce adun breve, ma tanto movimentato pe-riodo della metà del I° millennio a. C.(VII-VI secolo a.C.), quando nell’Egittodei faraoni, dopo un periodo pieno didifficoltà politiche ed economiche, chedurava da 400 anni dopo il NuovoImpero, arrivò una nuova – ed ultima –epoca di prosperità. L’inizio della nuo-va era è legato, secondo le ricerche, alregno della XXV dinastia che, alla finedell’VIII secolo a.C. conquistò e riunifi-cò il Paese, con capitale Memfide.Durante il regno dei faraoni dell’epocaa cui la mostra fa riferimento, si nota-no delle tendenze arcaizzanti semprepiù attive nelle diverse aree della cultu-ra (per esempio nelle opere d’arte del-l’epoca, nell’uso della scrittura, oppurenel culto dei morti). Il processo trovaorigine dall’epoca precedente, dal co-siddetto Terzo Periodo di Transizione,compiendosi poi nella XXV dinastia,per raggiungere la classica perfezionedurante la XXVI dinastia. La mostramette al centro proprio quest’ultimaepoca di prosperità dei faraoni, offren-

do un quadro completo e curioso del-la cultura, che ha conservato per 3000anni le proprie tradizioni. Il materialein esposizione giunge dal BritishMuseum, dal Louvre, oltre che da col-lezioni di Berlino, Vienna, Zagabria,Firenze, Roma e Trieste. Informazioni: www.szepmuveszeti.hu

Festival autunnale di Budapest10-19 ottobreIl festival è l’erede delle Settimaned’Arte di Budapest, fondate nel 1992dal Comune della Capitale con un pro-filo artistico contemporaneo. L’obiet-tivo del festival è quello di mostrare alpubblico gli artisti dello scorso decen-nio ed i loro risultati in ogni genere dimanifestazione artistica. La manifesta-zione si assume, dunque, il compito difar conoscere e far riconoscere la nuo-va arte contemporanea nazionale. Si ri-chiama, così, l’attenzione internaziona-le con l’invito delle produzioni artisti-che prestigiose di rango internazionaledella nuova arte, contribuendo con leproduzioni alla realizzazione della con-cezione “Budapest – città dei festival”,all’aumento del riconoscimento cultu-rale di Budapest ed al rafforzamentodella stessa capitale come centro cultu-rale europeo. Informazioni: [email protected],[email protected], www.bof.hu

Ferdinand Hodler: Una visione simbolica 09/09/2008 - 14/12/2008 Museo di Belle Arti – BudapestIl Museo di Belle Arti, nell’ambito delpercorso di esposizioni monografiche,presenta al pubblico ungherese le gran-di personalità europee e lo fa con la vi-ta e le opere di Ferdinand Hodler. Solonel 1983 in Svizzera è stata allestita unamostra della stessa portata di quella diBudapest sull’attività di Hodler, ma nonè mai stata organizzata in Ungheria unapresentazione così completa sulle ope-re di un’artista straniero.

L’esposizione Liberty, organizzata aVienna nel 1904, porta Holdler al gran-de successo, facendolo diventare unodei personaggi più influenti del bassoJugendstil europeo, assieme a GustavKlimt. Nel corso della mostra il visitato-re avrà la possibilità di seguire i cambia-menti effettuati nel genere che caratte-rizza l’opera dell’artista, le diversi fasi dilavoro dei temi selezionati ed i processidelle modalità di pittura di Hodler.

Saranno esposti centoventi dipinti,tra cui uno è stato oggetto di restauroproprio in occasione della mostra diBudapest; circa quaranta opere pro-vengono dai più famosi musei svizzeri(Kunstmuseum Basel; KunsthausZurigo; Musée d’art et d’histoire,Ginevra; Kunstmuseum Solothurn;Kunstmuseum Winterthur; MuseumOskar Reinhart am Stadtgarten,Winterthur; Museum Allerheiligen,Schaffhasuen; Museum Coninx Zurigo;Confederazione di Svizzera, Berna) eda collezioni private (Sammlung Dr.Christoph Blocher, Sammlung Thomas

Turismo e cultura

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Schmidheiny, Stiftung Kunst, Kulturund Geschichte, Winterthur). Il mate-riale proveniente dalla Svizzera vienecompletato ed integrato con dipintiprestati da celebri musei tedeschi(Staatsgalerie Stoccarda; StaedelschesKunstinstitut, Francoforte; MuseumFolkwang, Essen). Informazioni: www.szepmuveszeti.hu

Itinerario pasticcerie a Budapest:percorso golosoSi comincia dalla Pasticceria Gerbeaud(Vorosmarty ter 7-9), forse la più cele-bre di Budapest. Fu fondata nel 1858da Henrik Kugler, pasticcere svizzerooriginario di Saint-Etienne che oltre adiversi dolci inventò anche le konyakosmeggy (marasche al cognac).

Nel 1884, quand'era già da tempouno dei luoghi di ritrovo prediletti delbel mondo cittadino, venne acquistatada un altro pasticcere svizzero, EmileGerbeaud, dal quale ha preso il nome.Gerbeaud esportava i suoi pasticcini intutto il mondo. La sua grande sala datè, in stile viennese, dispone di arredibarocchi e pareti tappezzate in verdepastello. Il negozio, il Kis Gerbeaud an-nesso alla pasticceria, vende squisitidolci preparati secondo le ricette origi-nali. Nella via Parisi u. potete compra-re il famoso marzapane Szamos (Parisiut 3) e anche il gelato della pasticceriaè eccellente. Nella vicina via KossuthLajos u. si trovano due caffè: il Caffèdell'Hotel Astoria (Kossuth Lajos u. 19)e l'Auguszt (Kossuth Lajos utca 14-16), delizioso piccolo caffé all'internodi un cortile, ideale per incontri ro-mantici, la cui specialità della casa èuna torta chiamata E-80. Proseguendosu Múzeum körút si trova il Caffè

Múzeum (Múzeum körút 12) un'istitu-zione per i budapestini. Per raggiunge-re il Viale Andrassy, dove una delle mi-gliori pasticcerie e un caffè di fineOttocento vi aspettano, dovrete cam-minare circa 10 minuti. Incontrereteprima il Caffè Muvesz (Andrassy ut29), aperto a fine Ottocento, dotato diuna splendida sala da tè, ricca di anti-chi specchi, statuette e dipinti, am-biente impreziosito da un sottofondodi musica classica. La sua terrazza chesi affaccia davanti al Teatro dell'Operacol bel tempo è sempre affollata.Giudicato da molti il miglior caffè del-la città, offre torte alla ricotta, alle me-le, alla crema e alle noci, tiramisù emagnifici strudel. Più avanti non per-dete la Pasticceria Lukacs (Andrassy ut70). Fondato nel 1912, questo localeè, oltre che una pasticceria classica,anche un caffè-sala da tè tra i più notie frequentati della città, da poco otti-mamente restaurato e riportato all'at-mosfera originaria. Mentre il pianter-reno è in stile anni Trenta, la sala supe-riore ha un arredo barocco, con spec-chi e dorature. Propone ottimi pastic-cini e dolci tradizionali e grazie al suopianoforte ogni sera si ascolta musicadal vivo. Infine quando visiterete ilQuartiere di Palazzo Reale a Buda fateuna visita al Caffè e PasticceriaRuszwurm, (Szentharomsag ter 7.),che fondata nel lontano 1827 costitui-sce la più antica pasticceria ungherese.Piccola e spesso affollata, è arredatacon preziosi mobili d'epoca in stileBiedermeier. Propone un ottimo caffèe le specialità della casa: la torta e i pa-sticcini alla crema preparati secondo ri-cette originali. Tra i suoi più illustriclienti, c'era l'imperatrice Sissi.

Esposizione Keith Haring15/08/2008 - 16/11/2008 Museo LudwigL’esposizione organizzata insieme allaFondazione Keith Haring di New Yorkper la prima volta dà un riassuntocompleto della vita artistica che scaval-ca un solo decennio, ma è al tempostesso ricchissima di capolavori, e chesi vedrà nel Palazzo delle Arti, nelMuseo Ludwig di Budapest.

Morto trentunenne di AIDS, KeithHaring nel 2008 avrebbe festeggiato il50° compleanno, che è ora ricordatocon mostre e varie altre manifestazio-ni in molte parti del mondo.

Le figure tipiche di Haring – il “ra-diant baby” (bambino radioattivo) o ilcane – sono conosciuti da milioni dipersone. Haring è identificabile facil-mente, ha sperimentato lo stile basatosulla linea, come mezzo di espressionenella metro di New York, dove all’iniziodisegnava sugli spazi pubblicitari neri.Si è ispirato ai graffiti e alla cultura hip-hop, ma molte altre correnti e strategieartistiche lo hanno influenzato, comeper esempio l’espressionismo astratto,il pop-art e l’arte di Andy Warhol.

Haring ha lavorato con molti mate-riali e superfici – disegnava sulla carta,sui tendoni impermeabili, sulle auto osul corpo umano – e le sue pitture era-no disegnate sempre senza schizzo ecorrezioni, con un solo slancio leggerodi mano. Per Haring l’arte significavaprima di tutto una forma di comunica-zione. Voleva trasmettere il suo mes-saggio alle larghe masse, così la sua ar-te si vede non solo nelle sale da espo-sizione o nei musei, ma anche in formepiù varie e su superfici strane – su spa-zi pubblici, su negozi o sui prodottivenduti nei Pop Shop. Sebbene la suaintenzione originale fosse la creazionedell’accesso delle persone quotidianeall’arte, il prezzo delle sue pitture dopodiciotto anni dalla morte è salito allestelle sui mercati di oggetti d’autore.

Nelle sue opere la critica della socie-tà dei consumi americana si mescolacon la iconografia cristiana, con i sim-boli delle civiltà extraeuropee (o extra-terrene) in un universo particolare, i

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cui protagonisti sono figurine di carto-ni animati, televisori, computer, il dol-laro, le piramidi e UFO, uomini e cani,angeli e mostri. Con l’aiuto del suo si-stema simbolico complesso e unicopresenta le visioni universali della vio-lenza e del potere, dell’amore e deldesiderio, della nascita, poi della ma-lattia e della morte. Informazioni: www.lumu.hu

La letteratura sotterraneaLa ‘letteratura sotterranea’ nacque ne-gli anni cinquanta, in Ungheria, nellecarceri e nelle miniere per mano di per-seguitati dal regime comunista. Nel car-cere di Vác vennero scritti ben dodicivolumi del Giardino erboso, ma di que-sti volumi solo i primi tre furono salvati.

Fu Tibor Tollas poeta clandestino araccogliere i manoscritti, vergati ingran parte su carta igienica, ricavando-ne il testo stando rannicchiato su un

pagliericcio, anche lui rinchiuso conmolti compagni nel carcere di Vác. Iprigionieri erano studenti, soldati,operai e vennero richiusi, a partire dal1950–51, in celle singole, coperti dimiseri cenci, qui giacevano soffrendola fame e il gelo. Per lunghi mesi fu lo-ro negata la possibilità di leggere librie giornali. Allora per difendere il loroequilibrio psichico (sia dalle visioni pro-vocate dalla fame sia dalla paura e dal-la vendetta) cominciarono a scavarenella loro memoria cercando di ricor-dare le poesie imparate a scuola.Lentamente ci riuscirono, poi passaro-no alle canzoni e alle arie d’opera. Fucosì che nel primo anno di detenzionea Vác trenta forzati impararono infrancese i testi di J’attendrai e di Parlezmoi d’amour. In quel periodo di segre-gazione completa e di torture orribili,erano disposti a imparare tutto edavendo esaurito le poesie ungheresi ri-volsero la loro attenzione ai versi, mol-to limitati, in lingua straniera. Tutti iprigionieri impararono così a memoriail Rainy day e Those evening bells egrazie a un recluso che conosceva trepagine del Christmas tale di Dickens,sessanta uomini cominciarono a bal-bettare Marly was dead. Ma questi uo-mini assetati di sapere impararonomoltissimo l’uno dall’altro: formulechimiche, ideogrammi cinesi, ornitolo-gia, storia della filosofia e matematicacommerciale. Clandestinamente di-scutevano dell’Europa unita, di archi-tettura greca e di altri argomenti.

Il 1952 e 1953 furono gli anni piùferoci del terrore, ma nonostante lefrequenti e crudeli punizioni a cui veni-vano sottoposti nulla li piegava e ognigiorno diventavano ancora più duri edecisi. Dal 1954 fu loro consentito dilavorare in miniera e poi in campi di la-voro forzato. In queste condizioni, più‘agevoli’, nacquero le prime poesie. Fucosì che i minatori scoprirono in TiborTollas il poeta.

Dalla viva voce di quell’uomo, nerodi polvere di carbone, poterono ascol-tare e apprezzare la verità e la vicinan-za della poesia e della bellezza. Il piùfervente seguace e protettore di Tollas

fu un minatore analfabeta, alto quasidue metri e che pesava un quintale.Egli imparava a memoria le poesie e alsuo ritorno a casa le dettava ai suoicinque figli e ne diffondeva le copienelle osterie dei dintorni.

Nel 1955 nel carcere di Vác vi eranocirca quattrocento prigionieri e, ina-spettatamente, nei minuti rubati al la-voro, durante le passeggiate e la sera,nelle celle comuni, cominciò a svilup-parsi una vivace vita letteraria. Col na-scere della letteratura si andarono for-mando pubblico e critici e tutti vollerostudiare, istruirsi, recuperando così inqualche modo gli anni perduti.

Dalle poesie raccolte, italiane, tede-sche, francesi, inglesi, latine ognuno siimpegnò a tradurre secondo le proprieinclinazioni; affinché le poesie fosseroaccessibili a tutti i prigionieri venneroraccolte e riunite in volumi. Per riuscirenel loro intento dovettero rubare carta,inchiostro, penne e tempo per scrivere,organizzando macchinose cospirazioni.

Dopo il successo ottenuto dal primovolume, ‘comparvero’ altre tre antolo-gie poetiche per il pubblico della prigio-ne, nelle quali furono raccolte tutte lepoesie della letteratura mondiale di cuipotessero disporre, possibilmente an-che in testo originale. Per vie complica-tissime, come si può ben immaginare,riuscirono a far uscire dal carcere alcu-ni volumi manoscritti che furono reca-pitati ad amici fidati e già nel 1955/56una parte di queste poesie poté figura-re tra le creazioni della ‘letteratura sot-terranea’ di tradizione orale. Il Giardinoerboso è scritto dapoeti magiari clande-stini, le poesie quiraccolte mostrano,fin dalla prima lettu-ra, il loro valore.

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Altri ristoranti

Okay Italia1055 Bp., Nyugati Tér 6.Tel. (+36 1) 332 6960

Okay Italia1137 Bp., Szent I. krt. 20Tel. (+36 1) 349 2991

Casablanca Club1052 Bp., Váci u. 30.

Spoon café and lounge1052 Bp., vigadó tér 3

Centrál kávéház és étterem1053 Bp., Károlyi M. u. 9

Kogart restaurant1062 Bp., Andrássy út 112

Cotton club1066 Bp., Jókai u. 26

Cafe Miró grande1061 Bp., Liszt F. tér 9

Kéhli vendéglõ1036 Bp., Mókus u. 22

Rosenstein vendéglõ1087 Bp., Mosonyi u. 3

Chez Daniel1063 Bp., Szív u. 32

Da Pippo1062 Bp. Andrássy út 76

Da Lello1123 Bp. Alkotás út 31

Vegetarium1053 Bp., Cukor u. 3

Aromi étterem és pizzéria2040 Budaörs, Stefánia u. 2.

Peccati di Gola1054 Bp., Károlyi M. u. 19.

Vörös Postakocsi1092 Bp., Ráday u. 15.

Ristoranti a BudapestPer mangiare vi consigliamo...

Etna II Ristorante & Pizzeria1087 Budapest, Baross tér 10. (accanto al Golden Park Hotel)Tel. (+36 1) 477 4747Internet: www.etna.huPizzeria, cucina italiana

Pomo d’Oro1051 Budapest, Arany János u. 9.

Tel. (+36 1) 302 6473Internet: www.pomodorobudapest.com

Cucina italiana, pizzeria

Trattoria Toscana1056 Budapest, Belgrád rakpart 13.

Tel. (+36 1) 327 0045Internet: www.toscana.huCucina toscana e italiana

Osteria Fausto’s1072 Budapest, Dohány u. 5.

Tel. (+36 1) 269 6806Internet: www.fausto.hu

Cucina italiana e internazionale

Rustico étterem1056 Budapest, Váci utca 72.

Tel. (36 1) 327 0075Internet www.rustico.hu

Cucina tipica italiana

Il Terzo Cerchio1087 Budapest, Dohány u. 40.Tel. (+36 1) 354 0788Internet: www.ilterzocerchio.huCucina italiana, pizzeria

Cafe Paradiso1132 Budapest, Victor Hugo u. 35.Tel. (+36 1) 349 5351Internet: www.cafeparadiso.huFusione creativa con un tocco d'Asia

Busuló Juhász1118 Budapest, Kelenhegyi u. 58.Tel. (+36 1) 209 1649Internet: www.busulojuhasz.huCucina classica ungherese

Altri ristoranti italiani

Etna I.1021 Gábor Áron u. 74-78

tel.:(+36 1) 391 5839www.etna.hu

Fausto’s étterem1061 Budapest,

Székely Mihály u. 2.tel. (+36 1) 589 1813

www.fausto.hu

Ristorante Meridon1055 Budapest,

Markó u. 33.Tel. (+36 1) 3540262

www.meridon.hu

Ristoranti il Ponte

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Hotel a Budapest e in UngheriaPer stare in Ungheria vi consigliamo...

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Corinthia Grand Hotel Royal 1073 Bp., Erzsébet krt. 43-49 Tel. (+36 1) 479 4000 Fax (+36 1) 479 4333 www.corinthiahotels.com

Four Seasons Gresham PalaceBudapest 1051 Bp., Roosevelt tér 5-6 Tel. (+36 1) 268 6000 Fax (+36 1) 268 5000 www.fourseasons.com/

budapest

Hilton Budapest 1014 Bp., Hess András tér 1-3 Tel. (+36 1) 889 6600 Fax (+36 1) 889 6644 www.budapest.hilton.com

Hilton Westend Budapest 1062 Bp., Váci út 1-3 Tel. (+36 1) 288 5500 Fax (+36 1) 288 5588 www.hilton.com/budapestwestend

Intercontinental Budapest 1052 Bp., Apáczai Csere János u. 12-14 Tel. (+36 1) 327 6333 Fax (+36 1) 327 6357 http://budapest.intercontinental.com

K+K Hotel Opera 1065 Bp., Révay u. 24 Tel. (+36 1) 269 0222 www.kkhotels.com

Kempinski Hotel Corvinus Budapest 1051 Bp., Erzsébet tér 7-8 Tel. (+36 1) 429 3777 Fax (+36 1) 429 4777 www.lhw.com/KempinskiCorvinus

Le Meridien 1051 Bp., Erzsébet tér 9-10 Tel. (+36 1) 429 5500 www.lemeridien-budapest.com

Sofitel Atrium Budapest 1051 Bp., Roosevelt tér 2 Tel. (+36 1) 266 1234 Fax (+36 1) 266 9101 www.sofitel.com

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Hotel Gellért 1111 Bp., Szent Gellért tér 1 Tel. (+36 1) 889 5500 Fax (+36 1) 889 5505 www.danubiushotels.com/gellert

NH Budapest Hotel 1137 Bp., Vígszínház u. 3 Tel. (+36 1) 814 0000 Fax. (+36 1) 814 0100 www.nh-hotels.com

Ramada Budapest Hotel 1094 Bp., Tompa u. 30-34 Tel. (+36 1) 477 7200 Tel. (+36 1) 477 7220 www.ramadabudapest.com

Altri alberghi

Domina Inn Fiesta ***1061 Budapest, Király u. 20

Tel. (+36 1) 328 3000Prenotazioni: (+36 1) 328 3005

Email: [email protected]: www.dominahotels.com

Hotel Pelikan ***6800 Hódmezõvásárhely, Ady E. u. 1.

Prenotazioni: (+36 62) 245 072Email: [email protected]

Internet: www.pelikanhotel.hu

Residence Izabella ***1064 Budapest, Izabella u. 61

Prenotazioni: (+36 1) 475 5900Email: [email protected]

Internet: www.residence-izabella.com

New York Palace *****1073 Budapest, Erzsébet krt. 9-11Tel. (+36 1) 886 6111Prenotazioni: (+36 1) 886 6177Email: [email protected]: www.newyorkpalace.hu

Zara Hotel ****1056 Budapest, Só u. 6Prenotazioni: (+36 1) 577 0700Fax: (+36 1) 577 0710Email: [email protected]: www.boutiquehotelzara.com

Hotel Parlament ****1054 Budapest, Kálmán Imre u. 19.Prenotazioni: (+36 1) 288 7061Email: [email protected]: www.ohb.hu/parlament

Alberghiil Ponte

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In Ungheria CCIU – Camera di Commercio Italiana per l’UngheriaMOKK – Magyarországi Olasz Kereskedelmi Kamara Váci utca 81, 1056 Budapest Tel. (+36 1) 4850200 • Fax (+36 1) 4861286 Email: [email protected] • www.cciu.com Presidente • Elnök: Alessandro Stricca Vicepresidenti • Alelnökök: Michele Orzan, Sebastiano Negri DiMontenegro, Sándor Zwack Tesoriere • Kincstárnok: Massimiliano Trivellin

Ambasciata d’Italia • Olasz Nagykövetség Stefánia út 95, 1143 Budapest Tel. (+36 1) 4606200 • Fax (+36 1) 4606260 Email: [email protected] • www.ambitalia.huAmbasciatore • Nagykövet: Giovan Battista CampagnovaUfficio Economico-Commerciale: Marco Petacco

Olasz Nemzeti Turisztikai Hivatal • Osservatorio ENIT di Budapest1056 Budapest Váci u. 81.Tel: +36 1/328-0830 • Fax: +36 1/486-1286E-mail: [email protected] • Web: www.enit.hu

Cancelleria Consolare • Olasz Konzulátus Jávor utca 4, 1143 Budapest Tel. (+36 1) 4606201 • Fax (+36 1) 3840097 Email: [email protected] • www.ambitalia.hu Commissario amministrativo • Konzul: Patrizia Bancale

I.C.E. • Olasz Külkereskedelmi Intézet Rákóczi út 1-3, 1088 Budapest Tel. (+36 1) 2667555 • Fax (+36 1) 2660171 Email: [email protected] • www.ice.it/estero2/budapest Direttore • Igazgató: Alessio Ponz de Leon Pisani

Istituto Italiano di Cultura • Olasz Kulturális Intézet Bródy Sándor utca 8, 1088 Budapest Tel. (+36 1) 4832040 • Fax (+36 1) 3176653 Email: [email protected] • www.iicbudapest.esteri.it

Scuola Italiana / Sezione bilingue italo-ungherese Újlaki Általános Iskola – 1023 Budapest, Ürömi u. 64.Tel. (+36 1) 3350792

Consolato Onorario Pécs Pécsi Tiszteletbeli Konzulátus Megye utca 21, 7621 Pécs Tel. (+36 30) 253 1302 • Fax (+36 72) 786 732Email: [email protected] Console onorario • Tiszteletbeli konzul: Rita Háhn-Wittenberger

Consolato Onorario SzegedSzegedi Tiszteletbeli Konzulátus Dugonics tér 2, 6724 Szeged • Tel./fax (+36 62) 423255 Console onorario • Tiszteletbeli konzul: József Pál

Centro Italiano di Cultura di SzegedSzegedi Olasz Kultúrális Központ Dugonics tér 3, 6724 Szeged • Tel./fax (+36 62) 544375 Responsabile • Felelôs: Ezio BernardelliEmail: [email protected]

In ItaliaAmbasciata d’Ungheria • Magyar Nagykövetség Via dei Villini 16, 00161 Roma Tel. (+39) 06 4402032 • Fax (+39) 06 4403270 Email: [email protected] • www.huembit.it Ambasciatore: Nagykövet: Miklós Merényi Addetto Economico e Commerciale: Klára Füredi

Consolato Ungherese • Magyar Konzuli Osztály Via Messina 15, 00198 Roma Tel. (+39) 06 44249938 • Fax (+39) 06 44249908 Email: [email protected] • Console Konzul: Tamás Török

Accademia d’Ungheria in Roma Római Magyar Akadémia Via Giulia 1 (Palazzo Falconieri), 00186 Roma Tel. (+39) 06 6889671 • Fax (+39) 06 68805292 Email: [email protected] • www.magyarintezet.hu/roma Direttore • Igazgató: Péter Kovács

Consolato Ungherese di Milano • Milánói Magyar Konzulátus Via Fieno 3, IV piano, 20124 Milano Tel. (+39) 02 726009 • Fax (+39) 02 72095705 Email: [email protected] • Console Generale Fõkonzul: Géza Hetényi

Ufficio Commerciale UnghereseVia Monti 15, 20123 Milano Tel. (+39) 02 4984731 • Fax (+39) 02 4984471 Email: [email protected] • www.itd.hu Consigliere Commerciale Kereskedelmi tanácsos: Péter Spányik

Consolati onorariCarmine Arena – Via Turati 12, 70100 Bari Tel. (+39) 080 5017067 • Fax (+39) 080 5241704

Erzsébet Miliczky – Via S. Caterina 55, 40123 Bologna Tel./Fax (+39) 051 9914536 • Email: [email protected]

Ferenc Ungar – Via Belgio 2, 50126 Firenze Tel./fax (+39) 055 6531817

Albert Frank – Via Roccatagliata Ceccardi 4/20, 16121 GenovaTel: (+39) 010 5702210 • Fax: (+39) 010 586083E-mail: [email protected]

Andrea Amatucci – Via Toledo 156, 80132 Napoli Tel. (+39) 081 5511115 • Fax (+39) 081 5523953

Adelaide Sotyi Santamarina – Viale delle Alpi 30, 90144 PalermoTel./fax (+39) 091 6850947

Giuseppe Piria – Piazzale Giotto 8, 06121 Perugia Tel. (+39) 075 58221 • Fax (+39) 075 30859 Email: [email protected]

Renato Martorelli – Via De Sonnaz 11, 10121 Torino Tel. (+39) 011 5165111 • Fax (+39) 011 5626238 Email: [email protected]

Anna Rossi Illy – Via Francesco Parisi 14, 34147 Trieste Tel. (+39) 040 8330477 • Fax (+39) 040 3890492 Email: [email protected]

Enrico R. Zoppas – S. Croce 510, 30135 Venezia Tel. (+39) 041 5239408 • Fax (+39) 041 5225632 Email: [email protected]

Lajos Pintér – Via Monte Cimone 7, 37124 VeronaTel. (+39) 045 595885 • Fax (+39) 045 8074093

Indirizzi utili il Ponte

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Messa in italiano – Szentmise olasz nyelvenChiesa dei Cappuccini – 1011 Budapest, Fõ utca 32

Tel. (+36 1) 2013243 – Orari messa: domenica e giorni festivi ore 10

OTTOBRE8 mercoledì Workshop automotive con ITDH a Torino11-15 XVII. Convention Mondiale di Assocamerestero a Rimini14 martedì Seminario CCIU - BCCH "Contributi per la formazione per aziende"20-24 Corso di Europrogettazione a Bruxelles21 martedì Workshop dell'azienda Sola Graziella21 martedì Happy Hour CCIU - CCCH da Okay Italia

Riunione del Comitato Grandi Imprese CCIU

NOVEMBRE18-20 Fiera IFE-Foodapest, con la presenza della CCIAA di Potenza24-25 Meeting del progetto SET a Malaga

Convegno PMI sul settore logistica

DICEMBRE2 martedì Cena di Natale CCIU

OKTÓBER8 szerda Automotive workshop együttmûködésben az ITDH-val Torino-ban11-15 XVII. Assocamerestero Világtalálkozó Rimini-ben14 kedd MOKK-BCCH szeminárium - "A szakképzési hozzájárulás rendszere"20-24 Továbbképzés az EU pályázatok-ról, Brüsszel21 kedd Sola Graziella workshop21 kedd MOKK - CCCH közös Happy Hour az Okay Italia-ban

MOKK Nagyvállalatok Bizottságának találkozója

NOVEMBER18-20 IFE-Foodapest szakkiállítás a Potenzai Kereskedelmi Kamara részvételével

24-25 SET projekt meeting Malagában

Logisztikai KKV konferencia

DECEMBER2 kedd MOKK Karácsonyi Gálavacsora

Gli appuntamenti dellaCamera di Commercio Italiana per l’Ungheria

Per informazioni Camera di Commercio Italiana per l'UngheriaTel. (+36 1) 4850200 Fax (+36 1) 4861286

Email [email protected] – Internet www.cciu.com

Agenda CCIUil Ponte

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La vetrina delle aziende il Ponte

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IL PONTE è l'unica rivista stampata di carattere prevalentemente economico nel mondo italo-ungherese, e nel suo genere è unica in tutto il panorama dell'Europa Centro-Orientale.Con circa 50.000 copie nel 2007, con la ricchezza dei suoi contenuti e con la sua alta qualità grafica rappresenta un fenomeno che va ben oltre il suo ruolo di rivista della Cameradi Commercio Italiana per l'Ungheria fino ad assumere il ruolo di vero pe proprio portavocedi un'ampia comunità che comprende non solo gli italiani in Ungheria, ma tutti gli ungheresi interessati all'Italia, godendo al contempo della stime e dell'apprezzamento deimaggiori rappresentanti istituzionali italiani e ungheresi.

IL PONTE raggiunge direttamente i manager, i quadri alti e medi delle aziende a paretcipazione italiana, i ministri competenti dei due paesi, le rappresentanze diplomatiche,le associazioni di categoria ungheresi e italiane, le banche a partecipazione italiana.

IL PONTE, grazie alla sua presenza nei voli Alitalia, nei principali alberghi di Budapest, neiristoranti, degli international desk delle banche, raggiunge anche i viaggiatori in Ungheriasia per turismo che per affari.

IL PONTE è distribuito gratuitamente a circa 500 indirizzi in Ungheria e 250 in Italia, e lasua tiratura varia dalle 3.000 alle 10.000 copie, con una media stimata di 6.000-15.000 letto-ri a numero. La rivista è inoltre disponibile on-line sul sito della Camera di Commercio Italianaper l'Ungheria (www.cciu.com), da cui mensilmente vengono scaricate altre 400 copie circa.

Un'inserzione su IL PONTE vi permette di ottenere una visibilità mirata sulla comunitàimprenditoriale italo-ungherese, sulla comunità italiana in Ungheria e sui visitatori italiani in Ungheria impossibile da realizzare altrimenti.

Az IL P ONTE magazin az olasz-magyar világ egyetlen olyan nyomtatott, elsősorban gazda-sági témákkal foglalkozó magazinja, mely jellegét tekintve egyedülálló egész Közép-KeletE urópában. 2007-ben körülbelül 50.000 példányban jelent meg a magazin, mely tartalmigazdagságával és magas grafikai minőségével olyan jelenséget képvisel, mely azon kívül,hogy a Magyarországi Olasz Kereskedelmi Kamara magazinja, szóvivője egy olyan szélesközösségnek is , mely nem csak a Magyarországon tartózkodó olaszokból áll, hanem min-den magyart is magába foglal, akik érdeklődnek Olaszország iránt, s ugyanakkor élvezi alegfőbb magyar és olasz intézményi képviselők megbecsülését és elismerését is . Az Il P onte eljut a menedzserekhez, az olasz érdekeltségű vállalatok felső- és középvezetői-hez, a két ország illetékes minisztériumaihoz, a diplomáciai képviseletekhez, a kapcsoló-dó olasz és magyar egyesületekhez, az olasz érdekeltségű bankokhoz.

Az Il P onte magazin annak köszönhetően, hogy megtalálható az Alitalia járatain, a leg-főbb budapesti szállodákban, éttermekben, a bakok nemzetközi részlegein, eljut aMagyarországra utazókhoz is , akár turistákról, akár üzletemberekről van szó. Az Il P ontemagazin ingyenesen közel 500 magyarországi és 250 olaszországi címre jut el, megjele -nésenkénti példányszáma 3.000 és 10.000 között mozog, átlagban 6000 példány, melyetkörülbelül 15 ezren olvasnak. A magazin az interneten is elérhető a MOKK honlapján(www.cciu.com), amelyről havonta még körülbelül 400 példányban töltik le azt. Az Il P ON-TE -ban való megjelenés az olasz-magyar vállalkozóközösség, a Magyarországon élő, il-letve az ide látogató olasz állampolgárok alkotta olvasóközönséget céloz meg, mely spe-cifikus csoport más marketing eszközökkel, ilyen minőségben nem közelíthető meg.

Tariffe inserzioni - Hírdetési árak (EUR)

Area Prezzo/Ár Prezzo soci / Tagvállalati ár Hirdetési felület

1/1 pagina 1400 750 1/1 oldal

1/2 pagina 1000 500 1/2 oldal

1/4 pagina 600 300 1/4 oldal

Copertina interna 1800 950 Belső borító

Richiedi un preventivo / Árajánlatot kérjen [email protected] - Fax (+36 1) 4861286

Il Sen. Milos Budin durante la Convention 2007 delle CCIE Area Europa a Budapest

Il Ministro dell’Agricoltura

e dello Sviluppo Rurale

József Gráf durante

un’intervista al Ponte

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