Il Ponte Dei Bambini

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DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO QUARRATA RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA 2006-2007 “IL PONTE DEI BAMBINI” Scuola Primaria di Valenzatico Classe III DOCENTI MARINO MONIA matematica FATTORI ANNALISA italiano PAOLINI MARIA EVA inglese

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DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO QUARRATA

RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA

2006-2007

“IL PONTE DEI BAMBINI”

Scuola Primaria di Valenzatico

Classe III

DOCENTI

MARINO MONIA matematica

FATTORI ANNALISA italiano

PAOLINI MARIA EVA inglese

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DESTINATARI

Classe III (21 alunni)

OBIETTIVI

• Ascoltare e comprendere.

• Cooperare all’interno di un gruppo.

• Interagire e collaborare in maniera costruttiva per realizzare

obiettivi comuni valorizzando la diversità.

• Riconoscere la successione temporale in testi di vario tipo.

• Raccontare con parole appropriate le esperienze fatte in diversi

contesti e i percorsi di soluzione.

• Acquisire la consapevolezza della diversità di significato tra termini

usati nel linguaggio comune e quelli del linguaggio specifico.

• Individuare, descrivere e costruire relazioni significative,

riconoscere analogie e differenze in contesti vari.

• Riconoscere elementi comuni e differenze in culture diverse.

• Individuare strategie per risolvere situazioni problematiche.

Page 3: Il Ponte Dei Bambini

• Conoscere e saper utilizzare le tecniche risolutive e l’algoritmo delle

quattro operazioni.

• Riconoscere diverse tipologie testuali.

• Saper utilizzare diverse tipologie testuali per scrivere semplici

testi narrativi, descrittivi, poetici e regolativi.

• Utilizzare semplici grafici per la raccolta di dati.

DESCRIZIONE ESSENZIALE DELL’ESPERIENZA

• Scelta di una storia sfondo integratore: “Il ponte dei bambini”.

• Suddivisione della storia in sequenze.

• Manipolazione del testo narrativo proposto e di alcuni altri testi

narrativi e descrittivi.

• Invenzione di storie-problema.

• Invenzione di testi di vario tipo.

• Arricchimento del testo attraverso la ricerca di proverbi e modi di

dire legati al cibo ed all’alimentazione.

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ITER DI LAVORO L’attività svolta ha interessato diverse discipline e la seguente legenda ha lo scopo di mettere in risalto i diversi aspetti:

• Percorso matematico:invenzione dei problemi

• Percorso di italiano: invenzione di una storia

• Parole calde di italiano che hanno permesso ai

bambini di sperimentare diverse tipologie testuali:

narrativo, descrittivo, poetico e regolativo.

• Parole calde d’inglese che hanno rappresentato il

punto d’incontro per una effettiva comunicazione

• Osservazioni dei bambini

• Osservazioni riguardanti l’attività d’inglese.

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La storia da cui è partito il nostro lavoro:

“Il ponte dei bambini”

C’era una volta un grande fiume e sulle sponde di questo fiume vivevano

due contadini, uno sulla riva destra e l’altro sulla riva sinistra. I due

contadini non si conoscevano, non si parlavano, ma si odiavano.

A mezzogiorno, quando il sole splendeva alto nel cielo, tutti riposavano.

Invece i due figli dei contadini si annoiavano.

Un bel giorno l’acqua del fiume cominciò ad abbassarsi; i due bambini

saltarono nel mezzo del fiume e s’incontrarono. Cominciarono a

raccontarsi storie della riva sinistra e storie della riva destra. Ogni

giorno, quando tutti dormivano, s’incontravano proprio nel bel mezzo del

fiume. I genitori si meravigliarono che i bambini improvvisamente

sapessero tante cose che neppure loro avevano mai sentito. E dopo aver

riflettuto a lungo, decisero di costruire un ponte bellissimo fatto ad arco,

come l’arcobaleno che il sole disegna nel cielo dopo i temporali.

Dopo avere letto insieme in classe questo racconto abbiamo pensato che

potesse essere lo spunto per iniziare una storia nuova che fosse tutta e

solo nostra.

Mettendo insieme le nostre idee e formulando ipotesi ci siamo accorti che

la storia poteva essere costruita anche attraverso i problemi che i due

protagonisti dovevano affrontare e superare… così parole e numeri si sono

incontrati.

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L’incontro

Tanto tempo fa due bambini di popoli diversi s’incontrarono in mezzo ad

un fiume a pescare. Il fiume era grande e vi scorreva molta acqua, sulle

rive c’erano anche tanti alberi e fiori che sbocciavano. Intorno a loro c’era

molto silenzio, si sentiva soltanto il gracidare delle ranocchie. Il fiume era

limpido e nelle sue acque nuotavano una miriade di pesciolini di tanti

colori.

A questo punto della storia è emersa la necessità di trovare un nome per i

nostri protagonisti: i nomi suggeriti erano molti e per scegliere quelli

preferiti dalla maggioranza di noi Francesca Chiti ha proposto di usare un

istogramma che ci facesse individuare i nomi che si ripetevano con

maggiore frequenza, quindi quelli di MODA.

Ecco l’elenco dei nomi proposti:

Francesco, Filippo, Leo, Marco, Mario, Filippo, Iacopo, Francesco, Luca,

Giorgio, Giulio, Luis, Toni, Riccardo, Giacomo, Giovanni, Ianco, Juan, Niki,

Wassim, Kisuki.

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Osservando il grafico.

I nomi che sono stati ripetuti più volte sono Filippo e Francesco, quindi

questi saranno i nomi dei protagonisti della nostra storia.

Filippo è il nome più alla MODA e perciò abbiamo deciso di regalarlo al

bambino straniero in segno di amicizia. Però è emerso un problema:

siccome il protagonista della nostra storia è un bambino arabo, dobbiamo

scegliere per lui un nome arabo. La maestra ci ha detto che il nome Filippo

in greco significa “colui che ama i cavalli”, e a noi è piaciuto pensare

questo bambino “amico dei cavalli”. A questo punto è venuto in aiuto il

nostro compagno Wassim che ci ha detto che in arabo “amico” si dice

“sahib” e “cavallo” “haud”, così il nostro protagonista straniero si

chiamerà Sahibhaud.

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Francesco era un bambino italiano: era molto allegro, alto, moro e con gli

occhi azzurri. L’altro bambino di nome Sahibhaud era arabo, aveva i capelli

neri e gli occhi scuri.

Francesco stava pescando con la canna da pesca, Sahibhaud invece

pescava con la rete.

Mentre aspettavano che i pesci abboccassero i due bambini cercarono di

fare amicizia e cominciarono a parlare, Francesco raccontò delle storie in

italiano al suo amico Sahibhaud, anche Sahibhaud volle narrare delle

storie al suo nuovo amico e lo fece nella sua lingua: l’arabo.

Ad un certo punto, continuando a pescare e ormai scoraggiati perché non

riuscivano a capirsi, Sahibhaud tirò su la rete ed era piena di pesci. Allora

Francesco, molto incuriosito, chiese a Sahibhaud , aiutandosi con i gesti:

- Quanti pesci hai pescato?

Sahibhaud rispose, anche lui a gesti:- Look, thirty-six fish, and you?

Francesco, mostrando le dita delle mani, rispose: -Nine fish!- Allora

Sahibhaud molto eccitato esclamò:

-Wonderful, English!- e Francesco ribattè: - Bravo!- . Così, dopo aver

capito che c’era una lingua in cui potevano comunicare: l’inglese, ripresero

a raccontarsi le storie che preferivano: quella di Re Rirò nel paese di

Cuccagna (vedi allegati 1 e 2) e quella di Babbo Natale (vedi allegato 3):

ora potevano capirsi davvero!

Francesco salutò Sahibhaud trattenendo le lacrime: era scontento perché

aveva pescato meno pesci del suo nuovo amico. Così tornò a casa con il

muso lungo, allora la mamma gli disse: -Sputa il rospo.

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Francesco cominciò a piangere e a parlare di Sahibhaud e di quello che

era successo, in quel momento si sentiva molto male, ma dopo essersi tolto

quel peso, si sentì meglio perché sapeva che è meglio avere una bella

famiglia che pescare più pesci dell’altro.

Discutendo insieme abbiamo osservato che per trasformare una storia in

un problema dobbiamo aggiungere:

1. I dati utili.

2. La domanda.

I

Ipotesi di storie-problema

Storia–problema proposta da Andrea.

Due bambini di popoli diversi si incontreranno in mezzo ad un fiume ha

pescare. Dopo un po’ tornano a casa perché sono stanchi. Francesco ha

pescato otto pesci mentre Sahibhaud ne ha pescati 10.

Domande

Chi ne possiede di più? Quanti?

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PROBLEMA SECCO:

contiene solo le informazioni essenziali.

TESTO: arricchimento,ampliamento,descrizione.

PROBLEMA SECCO

I due bambini, dopo aver fatto amicizia, tornano alle loro case e

convincono i loro popoli a costruire un ponte di legno.

Il popolo di Francesco riesce a procurarsi 107 tronchi, mentre il popolo di

Sahibhaud ne procura 127.

Domanda

Quanti tronchi sono serviti ai due popoli per costruire il ponte?

Scriviamo alcune osservazioni sul modo in cui dobbiamo costruire i

problemi.

Quando inventiamo un problema dobbiamo scegliere dati numerici che

siano “adatti” (Filippo), cioè non scelti a caso (Francesca C.), ben precisi

(Filippo), adeguati (Arianna).

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La costruzione del ponte

Francesco, dopo aver fatto amicizia con Sahibhaud, tornò a casa e chiese

alla mamma:- Mamma,perché non costruiamo un ponte per poi incontrarci

tutti?

-Per me va bene, ma che cosa ne penseranno Sahibhaud e la sua gente?

Francesco rispose che avrebbe detto a Sahibhaud di avvertire le persone

del suo popolo, e così fu.

Il giorno dopo, tutti si svegliarono molto presto per preparare: accette,

seghe e carretti trainati da buoi per andare nel bosco a prendere dei

tronchi da utilizzare per costruire il ponte.

I due popoli tornarono la sera e si misero a contare i tronchi che avevano

trovato nel bosco.

Il popolo di Sahibhaud aveva tagliato 50 pini e 57 abeti che in tutto fa

107 alberi.

Invece il popolo di Francesco era riuscito a tagliare 90 faggi, 25 cipressi

e 12 platani che in tutto fa 127.

Poi, la mattina dopo iniziarono a costruire il ponte di legno e via via che

mettevano i pezzi li contavano, così potevano vedere il risultato.

Tutti rimasero contenti perché avevano preso in tutto 234 tronchi

d’albero.

Sahibhaud guardò Francesco e gli domandò:- La nostra amicizia non finirà

mai, è vero?

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Francesco aggiunse, un po’ emozionato:- Sì, è vero, ma anche i nostri

popoli si aiuteranno sempre, perché fra noi c’è un’amicizia vera.

I due bambini felici si abbracciarono e Sahibhaud iniziò a cantare una

canzone (vedi allegato 4).

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Francesco e Sahibhaud iniziano a preparare la festa:

quanti inviti, al lavoro!

Felici per aver costruito il ponte, Francesco e Sahibhaud decidono di fare

una festa per l’inaugurazione del ponte. I bambini devono sapere quante

persone verranno alla festa e quindi spediscono gli inviti a tutte le

persone dei due villaggi.

Continuando a scrivere la nostra storia ci siamo appassionati così tanto

che abbiamo deciso che saremo noi, i ventuno alunni della classe terza,

con le nostre famiglie, gli invitati che parteciperanno alla festa.

Quanti invitati, che problema!

Dopo aver stabilito che gli inviti da spedire sono 21 come facciamo a

sapere quanti sono gli invitati?

Andrea ha risolto il nostro problema dicendo che le famiglie sono 21

dobbiamo vedere quanti sono i componenti di ogni famiglia.

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Problema

Sahibhaud e Francesco devono spedire 21 inviti. Le prime 4 famiglie sono

composte da 3 persone, 12 famiglie sono composte da 4 persone e 5

famiglie sono composte da 5 persone, quanti sono gli invitati alla festa?

Quanti tavoli occorrono?

Dopo una lunga discussione abbiamo deciso di ripartire gli 85 invitati in

tavoli da 5 posti ciascuno. Ora proviamo a scrivere il nostro problema

Problema

Dopo aver contato 85 invitati, Francesco e Sahibhaud decidono di

ripartirli in tavoli da 5 posti

Quanti tavoli occorrono?

Riflettendo sul modo in cui potevano risolvere questo problema abbiamo

concluso, ascoltando il suggerimento di Andrea, che l’operazione

necessaria è la DIVISIONE

Ma come si fa a risolvere una divisione? Noi sappiamo che la DIVISIONE

è L’OPERAZIONE INVERSA DELLA MOLTIPLICAZIONE.

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Come la MOLTIPLICAZIONE è UN’ ADDIZIONE ripetuta la

DIVISIONE, che è la sua operazione inversa, è una SOTTRAZIONE

ripetuta.

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La raccolta dei fiori.

Addobbiamo i tavoli

Dopo aver discusso insieme abbiamo deciso che Sahibhaud e Francesco

preparano i tavoli della festa.

Inoltre abbiamo scelto di inventare un problema dove ci sia la divisione.

Problema

Per addobbare i tavoli della festa Sahibhaud e Francesco decidono con

l’aiuto degli altri bambini, di raccogliere alcuni fiori. Così raccolgono 51

fiori da suddividere in alcuni vasi: se si mettono tre fiori in ogni vaso,

quanti vasi si riempiono?

Problema

Per addobbare il tavolo dei cibi, in occasione della festa, Sahibhaud e

Francesco decidono, con l’aiuto degli altri bambini, di raccogliere alcuni

fiori. Così raccolgono 51 fiori da distribuire in parti uguali in 3 vasi.

Quanti fiori mettono in ciascun vaso?

Osservazioni sui problemi

Osservando i due problemi con le due divisioni abbiamo notato queste

differenze:

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le due domande sono diverse cioè una vuole sapere il numero dei

contenitori (vasi) e l’altra vuole sapere il numero del contenuto (fiori)

(Martino).

Il numero 3 ha assunto due significati diversi e cioè nel primo problema

rappresenta il numero dei fiori da distribuire in ogni vaso. Nel secondo

problema il numero 3 rappresentava la quantità dei vasi (Elena).

Concludendo la nostra osservazione

Dopo aver individuato le differenze tra i due problemi, la maestra ci ha

fatto notare che questi cambiamenti, in un testo, determinano due

significati diversi. Infatti il primo problema, quello del numero dei vasi

determina una divisione di contenenza, mentre il secondo problema quello

del numero di fiori, determina una divisione di ripartizione.

Concludendo, quando si vuol sapere il numero dei contenitori o di chi

riceve gli oggetti si ha la contenenza, invece, quando si vuol sapere il

numero degli oggetti, si ha la ripartizione.

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Per addobbare i tavoli della festa Sahibhaud e Francesco insieme ai

bambini di classe terza andarono in bosco a raccogliere molti fiori. Il

bosco era molto fitto e buio quindi tutte le persone che ci andavano

dovevano essere bravi a giocare a mosca cieca, ma purtroppo, Sahibhaud e

Francesco ed i loro amici non erano molto bravi e si persero. Nel buio

sentirono uno sbatter d’ali: era Soloudito, un pipistrello che viveva nei

paraggi. Disse loro:-Volete una mano?- e tutti risposero in coro:-Sì!-

Quindi Soloudito disse a tutti di usare il senso dell’udito e tutti riuscirono

Page 20: Il Ponte Dei Bambini

ad orientarsi nel migliore dei modi. Ad un tratto:- Miracolo! Luce!- Infatti

davanti a loro c’era una radura tutta rigogliosamente verde.

Nella radura incontrarono un taglialegna. Francesco chiese al taglialegna:-

Sai dove possiamo trovare dei fiori?- il taglialegna rispose: -Sì, c’è una

grotta piena di fiori.

Andarono nella grotta e lì c’erano fiori di cristallo e sopra ogni fiore c’era

una pietra preziosa, ma anche fuori dalla grotta c’erano tanti bellissimi e

luccicanti fiori. Però c’era un problema: Sahibhaud aveva visto una talpa

che mangiava tutti i fiori, i bambini cercarono di prenderla, ma… non ci

riuscirono. Fortunatamente la talpa aveva lasciato dei fiori, i bambini si

domandarono perché li avesse lasciati ed un bambino esperto sui fiori

rispose: - La talpa non li ha mangiati perché sono fiori che contengono

molto polline e probabilmente la talpa è allergica!- Sahibhaud esclama:-

Meno male, sono i più belli!

Descriviamo l’ambiente dove si svolgerà la nostra

festa.

Dopo aver raccolto i fiori Sahibhaud, Francesco ed i loro amici scelsero il

luogo dove preparare la festa: era un prato che si trovava vicino al fiume

dove avevano costruito il ponte. Era mattina, il sole splendeva sull’erba

bagnata di rugiada, il cielo era azzurro senza una nuvola e si sentiva l’aria

fresca, sullo sfondo c’era un bosco pieno di alberi spogli e accanto al

bosco la casa di Francesco con il tetto rosso ed il muro grigio. In basso

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c’erano delle margherite bianche con il bocciolo chiuso, a destra c’era una

siepe, invece all’angolo di sinistra c’era un fiume che scorreva e si sentiva

il fruscio dell’acqua, accanto al fiume c’era una rete e dietro questa rete

c’era un altro bosco con alberi ancora spogli e cespugli già in fiore, si

sentiva l’odore di erba bagnata ed il cinguettio degli uccelli.

La festa è ormai vicina: è tempo di preparare il menù.

I bambini insieme a Sahibhaud e Francesco decisero il menù della festa

ed ognuno di loro propose una ricetta (vedi allegato 5). Si creò però un

problema: le ricette erano troppe e quindi non potevano sceglierle tutte.

Anche i gusti erano diversi: a qualcuno piaceva la carne, invece qualcuno

preferiva il pesce.

Allora cominciarono a discutere:- Questo non mi piace, questo non lo

voglio mettere-

Intanto, mentre discutevano arrivò Re Rirò che aveva visitato il regno di

Cuccagna e poi anche quello di Babbo Natale ed aveva camminato tanto

fino ad arrivare ai villaggi di Sahibhaud e Francesco. I bambini andarono

incontro a Re Rirò, un omino piccolo e basso con una corona color oro e un

mantello rosso.

Era il protagonista della storia che tutti loro conoscevano. Re Rirò

chiese:- Perché litigate?- Allora gli spiegarono tutto: il problema era che

Laura voleva la carne, Simone il pesce, invece Jessica voleva molti dolci.

Re Rirò intervenne dicendo saggiamente:- Io vi consiglio di non mettere

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molti dolci e di non esagerare con le quantità dei cibi che preparerete,

vedete io sono stato nel Regno di Cuccagna e quando vidi tutto quel ben di

Dio, con l’acquolina in bocca, pensai ”Pancia mia fatti capanna” (vedi

allegato 6) e mangiai talmente tanto che… - dice con i brividi – alla fine

presi l’orticaria perché avevo mangiato troppo, bambini ricordate che

esiste un proverbio più saggio che dice: “si mangia per vivere e non si vive

per mangiare” (vedi allegato 7) -

Allora i bambini decisero di diminuire il numero dei cibi e di scegliere un

menù che piacesse a tutti, ma che fosse anche sano ed equilibrato.

Francesco disse:- Ci vuole un alimento che metta d’accordo tutti, semplice

e sano- Quindi interrogarono Laura, Martino, Filippo, Wassim e Matteo

perché loro erano stati a Zanzibar, in Kenia, in Messico, in Germania, in

Marocco e in Francia.

Tutti risposero che il pane non mancava mai su quelle tavole, pur essendo

di dimensioni e forme diverse. Quindi accettarono che il primo alimento a

comparire sul menù fosse il pane.

Ora la festa poteva davvero iniziare!

I problemi continuano…

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Proseguendo con il racconto della nostra storia – problema ci siamo imbattuti in altri due problemi che non ci consentono di proseguire. I nuovi problemi:

o Le ricette sono troppe; o Non tutti hanno gli stessi gusti.

Le nostre ipotesi di soluzione:

o Potremmo usare un istogramma!( Arianna ); o Ognuno di noi potrebbe disegnare la portata che preferisce

tra quelle proposte ( Francesca Chiti ); o Si potrebbe votare ( Cristian ).

Dopo esserci consultati abbiamo deciso che la proposta più carina è quella di disegnare le pietanze.

Abbiamo risolto il nostro problema.

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Dopo un’indagine effettuata in classe abbiamo notato che le pietanze proposte per la nostra festa erano troppe e quindi il menù non era equilibrato. Così abbiamo deciso di vedere quali erano i cibi che preferivamo in modo da scegliere le pietanze più gradite a tutti. A questo punto ognuno ha disegnato la pietanza che preferiva, poi abbiamo incollato l’immagine su un cartellone, scoprendo una nuova forma d’istogramma: l’ideogramma. Il problema continua Dopo l’osservazione del nostro ideogramma ci siamo accorti che il nostro menù continuava ad essere poco equilibrato, perché c’erano due dolci e tre primi che avevano ricevuto lo stesso numero di preferenze. Così abbiamo deciso di fare una votazione per cercare, velocemente, la soluzione. PASTA ALLA BOSCAIOLA PASTA AL POMODORO 10 8 PASTA AGLI SCAMPI 3 DOLCE DI CIOCCOLATO SALAME DI CIOCCOLATO 6 15 Per concludere, le pietanze per il nostro menù saranno: Pasta alla boscaiola, cotolette, salame al cioccolato. Naturalmente sui nostri diciassette tavoli non mancherà il pane, che è “ Condiviso” da tutti. Finalmente abbiamo capito che cos’è un pasto sano ed equilibrato.

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Grazie alla piramide alimentare ci siamo resi conto che il nostro pranzo sarebbe davvero equilibrato se aggiungessimo frutta e verdura e se diminuissimo la porzione di dolce. Solo così non faremo la fine di Re Riro’.

ALLEGATI

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Allegato 1: La storia di Re Rirò

Tra tutte le storie su cui abbiamo lavorato durante quest’anno scolastico abbiamo

scelto “Re Rirò nel paese di Cuccagna” perché ci ha accompagnato nel viaggio che

abbiamo compiuto con i i nostri amici di classe quarta attraverso i “cinque sensi del

gusto”.

Prendendo spunto da questa storia abbiamo anche realizzato due pannelli tattili per

poter raccontare e descrivere il paese di Cuccagna ad una nostra compagna non

vedente.

Re Rirò nel paese di Cuccagna Re Rirò, il re piccolo piccolo si ritrovò senza un regno, così si mise in viaggio per

trovarne uno.

Va e va, Re Rirò il 36 di maggio (che era un Martedì Grasso) valicò i Monti

Pandizucchero e arrivò nel Regno di Cuccagna.

Un gran bel posto!

Le colline eran di gelatina di frutta, gli alberi lecca-lecca e, sotto gli alberi, babà e

bignè crescevano di notte come i funghi.

Le case erano di marzapane col tetto di cioccolata, le strade di croccante (e tutti se

le mangiavano). Persino le nuvole erano di zucchero filato!

Il re, che era tondo e goloso come un panettone, se lo stava mangiando da 30 anni (ma

ce ne sarebbero voluti 300, per mangiarlo tutto). La regina, bravissima a fare torte e

ciambelle, fece grandi feste a Re Rirò e, siccome non aveva né figli né figlie, lo

avrebbe voluto adottare. Però…

[…] Dopo una settimana di cannoli alla crema, meringhe alla panna, sfogliatelle, gelati

di vaniglia e torte di cioccolato, a Re Rirò venne l’orticaria.

da “Re Rirò nel paese di Nonsò”, di Marco Biassoni

Page 27: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 2:I bambini raccontano la storia di Re Rirò ad una

loro compagna.

Come fare?

Per cercare di narrare alla compagna portatrice di handicap la storia di Re Rirò, i

bambini hanno formulato alcune ipotesi e scelto materiali per costruire pannelli tattili.

Hanno pensato di rappresentare le fasi salienti del racconto affinché A. potesse

esplorare forme in rilievo. La realizzazione del lavoro è stata preceduta da una serie

di proposte relative ai materiali da scegliere. Per le sagome hanno pensato di

utilizzare la pasta di sale poiché, avendo già lavorato con essa, conoscevano l’estrema

plasticità e la facilità nel modellarla.

Riguardo alla base su cui poggiare il prodotto, inizialmente qualcuno ha pensato ad un

pannello di vetro ma altri hanno obiettato che era troppo pesante e pericoloso e che

non sarebbe stato facile fissare le forme di pasta di sale.

Successivamente alcuni hanno suggerito di utilizzare del compensato che doveva

essere esattamente sovrapponibile al “tavolo” della tramoggia su cui A. lavora.

Ma quale poteva essere la forma da dare a questa base?

Dopo varie proposte si è scoperto che la base adattabile al tavolo di A., doveva avere

“linee” uguali e parallele a due a due.

Abbiamo scoperto che questa forma si chiama rettangolo e che le “linee” che lo

delimitano si chiamano lati.

La soluzione di questo problema pratico ha permesso quindi agli alunni di acquisire una

conoscenza di tipo geometrico.

Successivamente i bambini hanno pensato che forse era meglio ricoprire i pannelli con

il cartoncino bristol.

Page 28: Il Ponte Dei Bambini

Come ricoprire i pannelli? Alcuni erano favorevoli a seguire la linea del contorno, mentre altri ritenevano che la

soluzione migliore fosse ricoprire anche tutti i lati, così il cartoncino non si sarebbe

sollevato e sciupato.

Realizzazione del lavoro

Il lavoro è stato quindi realizzato dagli alunni che, con molta cura, hanno posizionato le

varie sagome in modo tale da poter essere toccate ed esplorate con più facilità da

A. Alcuni perfezionamenti sono emersi nel corso del lavoro. Ad esempio, secondo

alcuni bambini, le nuvole dovevano essere fatte con il cotone idrofilo affinché

potessero dare ad A. il senso della morbidezza e della leggerezza.

A conclusione del lavoro i bambini hanno proposto di distribuire sui pannelli un leggero

strato di colla vinilica per renderli più resistenti.

Riflessioni conclusive su una semplice forma di tutoraggio

Questo piccolo itinerario di lavoro ha dato luogo ad una forma di tutoraggio in cui gli

alunni si sono calati nei panni di una compagna che percepisce la realtà attraverso il

tatto e l’udito.

Questa esperienza, oltre a beneficiare l’alunna portatrice di handicap, ha favorito nei

bambini nuove conoscenze, ha permesso un confronto tra loro ed ha dato modo a tutti

di riflettere su varie possibilità, spingendoli a sperimentare soluzioni commisurate e

proponibili ad A.

Page 29: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 3: “La strana coppia”

La storia di Francesco in

italiano Re Rirò, il re piccolo piccolo si ritrovò senza

un regno, così si mise in viaggio per

trovarne uno.

Va e va, Re Rirò il 36 di maggio (che era un

Martedì Grasso) valicò i Monti

Pandizucchero e arrivò nel Regno di

Cuccagna.

Un gran bel posto!

Le colline eran di gelatina di frutta, gli

alberi lecca-lecca e, sotto gli alberi, babà e

bignè crescevano di notte come i funghi.

Le case erano di marzapane col tetto di

cioccolata, le strade di croccante (e tutti

se le mangiavano). Persino le nuvole erano di

zucchero filato!

Il re, che era tondo e goloso come un

panettone, se lo stava mangiando da 30 anni

(ma ce ne sarebbero voluti 300, per

mangiarlo tutto). La regina, bravissima a

fare torte e ciambelle, fece grandi feste a

Re Rirò e, siccome non aveva né figli né

figlie, lo avrebbe voluto adottare. Però…

[…] Dopo una settimana di cannoli alla

crema, meringhe alla panna, sfogliatelle,

gelati di vaniglia e torte di cioccolato, a Re

Rirò venne l’orticaria.

Page 30: Il Ponte Dei Bambini

Quando Francesco finisce di raccontare la sua storia in inglese vede Sahibhaud che

ride a più non posso.

Lui in arabo aveva raccontato di Babbo Natale perché aveva creduto, dai gesti, che il

personaggio della storia di Francesco fosse il vecchio che porta i regali ai bambini.

Anche lui voleva dare il suo contributo e aveva messo insieme le poche cose che sapeva

su di lui. Inoltre poiché si era accorto che Francesco aveva chiacchierato tanto, aveva

aggiunto anche altre informazioni sulle tradizioni natalizie nel mondo.

King Rirò

King Rirò, the very small King, hasn’t got a kingdom. He wants to find one. He goes and goes and he arrives at “ Cuccagna ” Kingdom. The short mountains are fruit jellies, the trees lollipops, and under the trees, babas and cream puffs come out like mushrooms. The houses are made of marzipan with the roofs of chocolate and the streets of almond toffee. The clouds are made of sugar. All the people eat them. The King of that kingdom is fat because he eats a lot. The Queen is very good at making cakes. She gives a lot of parties for King Rirò. She hasn’t got a daugther or a son and she wants to adopt King Rirò. But… after a week with cream cannolis, cream meringues, vanilla ice-cream and chocolate cakes King Rirò has the “ urticaria

Father Christmas

He is an old man in red clothes, with a long white beard. He rides an open sleigh drawn by a reindeer. He comes down the chimney. On Christmas Eve children leave a glass of milk and some carrots for Father Christmas and his reindeer. Father Christmas fills stockings and shoes with presents. People decorate their rooms using holly, mistletoe,and ivy. People go to church to hear the mass and to see the crib. The children open their presents. The Queen is on television. She wishes a Happy New Year. People finish decorating their Christmas tree. People give presents to the poor. People go from house to house singing old hymns (carols). People eat turkey and pudding People send a lot of Christmas cards to their friends and relatives.

Page 31: Il Ponte Dei Bambini

Anche Francesco ride di tutta questa confusione e a casa lo dice alla mamma con cui

parla tranquillamente in italiano.

Le racconta del Babbo Natale descritto da Sahihaud e delle altre tradizioni

Babbo Natale Egli è un vecchio uomo con una lunga barba bianca.

Egli cavalca una slitta aperta trainata da una renna.

Egli viene giù dal camino.

La vigilia di Natale i bambini lasciano un bicchiere di latte e alcune carote per Babbo

Natale e la sua renna.

Babbo Natale riempie calze e scarpe con regali

Tradizioni.

La gente decora le stanze usando agrifoglio, vischio e edera.

La gente va in chiesa ad ascoltare la messa e a vedere il presepe.

I bambini aprono i loro regali.

La Regina è in televisione. Ella augura un felice anno nuovo.

La gente finisce di decorare l’albero di Natale.

La gente dà regali ai poveri.

Le persone vanno di casa in casa cantando vecchi inni (carols)

La gente mangia tacchino e pudding.

La gente spedisce tanti biglietti di auguri agli amici e ai parenti.

Page 32: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 4: “La canzone dell’amicizia”

A song: “Friends”

We’re all friends together

together, together

we’re all friends together

hip, hip, hip hurray.

And my friend is your friend

And your friend is my friend.

We’re all friends together

together, together

we’re all friends together

hip,hip, hip hurray

“Amici” Noi tutti siamo amici insieme

insieme, insieme

noi tutti siamo amici insieme

hip, hip, hip, hurray.

E il mio amico è tuo amico

e il tuo amico è mio amico.

Noi tutti siamo amici insieme

insieme, insieme

noi tutti siamo amici insieme

hip, hip, hip, hurray

Page 33: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 5: “Le ricette della fantasia”.“

Benvenuto, amico, a questo ristorante. Qui troverai del cibo gustoso, sano,

nutriente: cibo per bocca, occhi, orecchie, e cibo, che non guasta per la mente”

(Roberto Piumini)

Pensando alla nostra festa abbiamo scritto ricette di cibi che ci piacciono e che

poi abbiamo utilizzato per realizzare un grafico dove emergono le nostre

preferenze, ma abbiamo anche voluto lasciar volare la nostra fantasia

Un dolce magico

Ingredienti:

• un uovo di cioccolato al latte;

• panna montata ai raggi di sole;

• zucchero filato alla fragola;

• una stella dorata;

• petali di rosa bianchi, rosa e celesti;

• otto rose rosse;

• due tulipani lilla;

• un pizzico di magia.

PPrroocceeddiimmeennttoo::

1. Prendi l’uovo di cioccolato fai un piccolo buco e mettici dentro la panna montata

ai raggi di sole in modo da riempirlo tutto.

2. Prendi lo zucchero filato alla fragola e ricopri l’uovo riempito di panna.

3. Prendi la stella e mettila sopra lo zucchero filato.

Page 34: Il Ponte Dei Bambini

4. Prendi i tulipani lilla e mettili ai due lati della stella, poi prendi i petali di rosa e

spargili sopra il dolce ed infine prendi le otto rose rosse e mettile intorno al

dolce.

Minestrina “Polvere di fata”

Ingredienti :

• un mazzo di mimose;

• venti ciocche di bianchi capelli;

• un dentino;

• diamanti brillanti ;

• acqua.

Procedimento :

1. Prendi un mazzo di mimose e mettile in un pentolone di acqua bollente

2. Metti anche 20 ciocche di bianchi capelli.

3. Butta dentro un dentino.

4. Aggiungi un diamante brillante.

5. Rimescola e... buon appetito!

Zuppa di fiori

Ingredienti:

• margherite;

• viole;

• sale.

Procedimento:

Page 35: Il Ponte Dei Bambini

1. Staccare i petali delle viole.

2. Staccare lo stelo delle margherite.

3. Prendere tutti i fiori e buttarli dentro una pentola piena d’acqua.

4. Aggiungere un pizzico di sale.

5. Disporre in un piatto e … mangiare tutto!

La torta granchiosa

Ingredienti:

• due barattoli di miele;

• un barattolo di zucchero;

• cinque granchi;

• tre uova;

• un po’ di farina.

Procedimento:

1. schiudere le tre uova in una ciotola.

2. aggiungere la farina alle uova e mescolare.

3. aggiungere i granchi.

4. coprire tutto con il miele e lo zucchero e mettere in forno.

5. mettere in un piatto e… buon appetito!

Il succo della felicità

Ingredienti:

• petali di margherita;

• perle di mare;

• pezzetti di luna;

Page 36: Il Ponte Dei Bambini

• quattro arcobaleni.

Procedimento:

1. Prendi i petali di margherita, spezzettali riducendoli in poltiglia e mettili in un

grosso pentolone.

2. Aggiungi nel pentolone le perle di mare, luccicanti e bianche, poi rimescola per 8

minuti.

3. Prima di mettere i pezzetti di luna, sbriciolali e dopo mettili nel pentolone.

4. Metti i quattro coloratissimi arcobaleni nel pentolone e rimescola per 5 minuti.

5. Frulla bene tutto, metti nel bicchiere il succo e bevi.

Un misto di natura con un tocco di magia

Ingredienti:

• una nuvola soffice;

• .un po’ di boccioli rosa e rossi di rosa;

• petali di due fiori che si chiamano “Non ti scordar di me”;

• foglie di diverso tipo;

• un po’ d’ acqua di sorgente;

• un tocco di magia.

Che cosa fare:

1) Prendi il matterello e spiana la nuvola.

2) Prendi dei boccioli di rosa , lascia un piccolo buchino e tutto il resto riempilo di

boccioli.

3) Riempi il buchino con dei petali che si chiamano “ Non ti scordar di me”

distribuendoli a spirale.

4) Disponi le foglie di diverso tipo ai bordi della nuvola ormai spianata.

Page 37: Il Ponte Dei Bambini

5) Prendi una caraffa d’ acqua di sorgente e versala nel centro, con un tocco di

magia verrà una nuvola che cambia colore….

6) Assaggiala, è davvero squisita…buon appetito!

Zuppa pizzicata

Ingredienti:

• un pizzico di magia;

• polvere di stella;

• ali di angelo;

• petali di rosa;

• spine di rovo;

• acqua bollita.

Che cosa devi fare:

1) Versa in un pentolone l'acqua bollita e rimescola accuratamente.

2) Metti nel pentolone la polvere di stelle e mischiala con le ali di angelo.

3) Poi taglia i petali di rosa e con spine di rovo e un po' di magia otterrai una zuppa

al sapore di “pizzico”, un aroma speciale...

Mago Filippo e l’arrosto di viole

Ingredienti:

o sette viole;

o erbette;

o arrosto;

o sei cozze;

o sale;

Page 38: Il Ponte Dei Bambini

o olio.

Per farlo devi:

1. Mettere l'arrosto in mezzo al vassoio dopo averlo tagliato a pezzettini e sopra

mettere il sale.

2. Mettere intorno le sette viole con sopra dell'olio.

3. Aggiungere in mezzo al cerchio formato dalle viole le sei cozze con l'erbette.

4. Il pranzo è pronto, buon appetito!

La pasta bella

Ingredienti:

• un po’ di felicità;

• una piuma di cigno;

• un pizzico di magia;

• un chilo d’amore;

• il capello di un’amica.

Che cosa devi fare:

1. Con la magia metti la piuma del cigno in un piatto.

2. Aggiungi nel piatto un chilo d’amore ed impasta.

3. Metti nel piatto il capello della tua amica.

4. Aggiungi la felicità, rimescola e…buon appetito!

Page 39: Il Ponte Dei Bambini

Uovo di cioccolata e polvere di stelle

Ingredienti:

• petali di rosa bianchi e rossi;

• zucchero filato alla menta;

• dieci fragole;

• otto ciliegie;

• polvere di stelle;

• raggi di sole;

• panna al latte;

• un uovo di cioccolata.

Procedimento:

1) Prendi le ciliegie e le fragole e immergile nella cioccolata e nei raggi di sole.

2) Poi mettile dentro l’uovo di cioccolata.

3) Prendi lo zucchero filato e mettilo sopra l’uovo.

4) Prendi la polvere di stelle e i petali di rosa e spruzzali sul piatto.

La pizza mortale del diavolo

Ingredienti:

• quattro rocce incandescenti dell’inferno;

• due litri di lava;

• un peperoncino ben maturo;

• nove gocce di tabasco;

• due chili di farina dell’inferno;

• due fiamme di fuoco.

Procedimento:

Page 40: Il Ponte Dei Bambini

1. Taglia le rocce con una sega ben affilata.

2. Aggiungi la farina, versaci la lava ed impasta.

3. Taglia il peperoncino e aggiungi il tabasco.

4. Mescola tutto in un pentolone.

5. Aggiungi le fiamme.

6. Quando è pronta mettila in un piatto.

Il panino del mago

Ingredienti:

• un bel mucchio di nuvole al tegamino;

• un pizzico di capelli dolci e fatati per dare un buon sapore;

• petali di margherite, rose, tulipani;

• succo di girasole;

• trifoglio, quadrifoglio e un po’ di erba voglio, che è molto difficile da trovare

perché non si trova neanche nel giardino del re.

Procedimento:

1. Prendere le nuvole e spremerci sopra il succo di girasole.

2. Aggiungere i tulipani, le rose e le margherite.

3. Far cuocere tutto in forno per un quarto d’ora.

4. Tritare le erbe per farne uscire il succo .

5. Aggiungere al piatto tolto dal forno

6. E, per finire, un pizzico di capelli dolci.

Page 41: Il Ponte Dei Bambini

Una ricetta davvero strana

Ingredienti:

• un mazzo di rose;

• due uccelli;

• dieci capelli, alcuni biondi e altri neri;

• tre gomme per cancellare;

• un pomodoro andato a male;

• copertine per quaderni.

Procedimento:

1. Prendi il mazzo di rose e mettilo in un pentolone

2. Mettici anche i due uccelli.

3. Aggiungi i dieci capelli e poi le gomme

4. Unisci il pomodoro andato a male.

5. Mescola tutto e mettilo sulla copertina dei quaderni.

Buon appetito!

Il minestrone dei folletti

Ingredienti:

• acqua di lago;

• castagne novembrine;

• funghi porcini;

• un quadrifoglio;

• pelle di serpente;

• petali di rosa canina;

• un pizzico di polvere di stelle;

• due o tre ali di fata;

Page 42: Il Ponte Dei Bambini

• un capello di strega (se si trova);

• un ciuffo di aghi di pino.

Come si prepara:

1. Prendere un grosso pentolone e riempirlo di acqua di lago.

2. Mettere le castagne novembrine spellate insieme ai funghi porcini tagliati

a fette, alle foglie di quadrifoglio, ai petali di rosa canina.

3. Far bollire per circa un’ora a fuoco moderato.

4. A questo punto aggiungere piccole strisce di pelle di serpente, due o tre

ali di fata, un ciuffo di aghi di pino e, se l’abbiamo trovato, un capello di strega.

5. Cuocere a fuoco alto per altri quindici minuti.

6. Spolverare con un pizzico di polvere di stelle e servire caldo.

Pasticcio di mare

Ingredienti:

• una conchiglia viola;

• perle blu;

• tre bolle;

• un anemone di mare;

• quattro alghe.

Che cosa bisogna fare:

1. Prendere una conchiglia viola ed aggiungere quattro alghe.

2. Aggiungere un anemone ed amalgamare il tutto.

3. Prendere le perle e metterle dentro le bolle vicino alla conchiglia per

rendere il cibo più gradevole agli occhi.

Page 43: Il Ponte Dei Bambini

ll dolce mortale

Ingredienti:

• due uova di dinosauro;

• un po’ di farina;

• un occhio di rana;

• marmellata di rana gialla;

• guano di pipistrello stregato;

• un panino;

• sale.

Procedimento:

1. Sbatti le uova di dinosauro una contro l’altra sul panino.

2. Aggiungi un po’ di sale e metti la marmellata di rana intorno al panino.

3. Metti un po’ di farina sul panino e sotto un bel pezzetto di guano di

pipistrello.

4. Infine in cima alla torta metti l’occhio di rana e…buon appetito!

Una pizza speciale

Ingredienti:

• una conchiglia viola;

• perle blu;

• tre bolle;

• un anemone di mare;

• quattro alghe.

Che cosa bisogna fare:

Page 44: Il Ponte Dei Bambini

1. Prendere una conchiglia viola ed aggiungere quattro alghe.

2. Aggiungere un anemone ed amalgamare il tutto.

3. Prendere le perle e metterle dentro le bolle vicino alla conchiglia per

rendere il cibo più gradevole agli occhi.

La minestra capricciosa

Ingredienti:

• un pizzico di magia;

• tre piume di uccello;

• un po’ di sale;

• due code di cavallo;

• un po’ di peperoncino;

• acqua di fiume;

Come si prepara:

1. Prendere una pentola e riempirla di acqua di fiume.

2. Mettere un po’ di sale e tre piume di uccello.

3. Mescolare il tutto e fare cuocere per circa due ore.

4. Aggiungere un po’ di peperoncino, due code di cavallo e infine un po’ di

magia.

Il budino di fiori

Ingredienti:

• petali di rosa;

• marmellata di peperoncino;

• fiori di albicocco;

Page 45: Il Ponte Dei Bambini

Che cosa devi fare:

1. Prendi un piatto e ricoprilo con i petali di rosa.

2. Aggiungi i fiori di albicocco cospargendo il piatto.

3. Infine metti la marmellata di peperoncino sul piatto cosparso di petali di

rosa e fiori di albicocco.

Aperitivo alla rosa

Ingredienti:

• quattro fette di ananas;

• un bicchiere di vino;

• petali di rosa;

• mezzo cracker;

Procedimento:

1. Prendi un bicchiere e versaci un po’ di vino.

2. Nel bicchiere di vino metti un po’ di petali di rosa e mezzo cracker salato.

3. Per abbellire aggiungi intorno quattro pezzi di ananas e… buon aperitivo!

Page 46: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 6: “Pancia mia fatti capanna!”

Chiedendo a mamme, babbi, nonne e nonni abbiamo raccolto modi di dire e

proverbi che riguardano il cibo, abbiamo discusso in classe sul loro significato, poi

ne abbiamo scelti alcuni e con questi abbiamo provato ad inventare un breve testo

poetico.

“Al contadino non gli far sapere com’è bono il cacio con le pere.”

E se poi lo scoprirà

tutto si mangerà. Se lo mangia in un boccone

alla fine gli verrà un gran pancione!

“Sacco vuoto non sta ritto.” Io ci metto un pollo fritto.

Me lo mangio con l’insalata e la pancia si è gonfiata.

“Una mela al giorno toglie il medico di torno.”

Se non lo mangerai

dal medico Valfredo Pellegrini con la febbre a 39 tu andrai.

“Meglio un uovo oggi che una gallina domani.”

E diventiamo sani. Se mangio la gallina

Page 47: Il Ponte Dei Bambini

divento cicciottina, ma se mangio un ovino divento uno stecchino

“Una mela al giorno leva il medico di torno.” Se la mangio d’inverno

tiene lontane le malattie da inferno.

“Chi la sera mangia tutto la mattina canta il cucco.” Chi la sera mangia meno

la mattina è più sereno. Ho mangiato troppo a cena

e la mattina non sono in vena. Ho finito il cibo che mi sono guadagnato

e quindi tanto ho mangiato. Ho fatto un’indigestione

e mi hanno chiamato mangione

“Chi la sera mangia tutto la mattina canta il cucco.”

Gnam, gnam un morso qui e uno là uno a quel bel cosciotto fatto a numero otto un altro a quella patatina fatta a forma di

gallina; e poi uno al gelato con il gusto

da me tanto amato: ecco finalmente la gelatina

servita insieme a una rosellina. No, ho finito il mio cibo!

Temo tanto che la mattina canterò il cucco e

penserò che sono proprio stucco!

Page 48: Il Ponte Dei Bambini

“Una mela al giorno leva il medico di torno.”

Ma se mangi la cioccolata arriva il dottore di volata.

“O mangi la minestra, o salti la finestra.”

Se mangi la minestra, ti viene il mal di testa.

“L’appetito vien mangiando,

in realtà vien digiunando.” Se stai senza mangiare, ti viene il mal di mare,

ma se la sera mangi tutto la mattina sei distrutto. Il pomeriggio mangi poco, fai solo qualche gioco. Per la cena minestrina e poi ritorna la mattina.

“Con l’olio e con il sale È buono anche uno stivale.” Una penna ed un mattone

con l’olio e con il sale piacciono anche ad un leone. Il leone è troppo golosone,

sicchè diamogli anche un peperone.

“Una mela al giorno leva il medico di torno.”

Ne mangi una, ma non tutti i giorni e il medico è lì nei dintorni.

Page 49: Il Ponte Dei Bambini

Ora mangiane di più perché il medico è laggiù.

“Pancia mia fatti capanna.” E se verrà la mia amica Susanna insieme si mangerà la panna.

“O mangi la minestra, o salti la finestra.”

Poi arriva il gatto Maramao che ti ruba la minestra, allora tu in tutti i modi

devi chiudere le finestre con i chiodi.

“O mangi la minestra, o salti la finestra.”

Se me la fai mangiare mi farai urlare e proprio indiavolare.

“Rendere pan per focaccia” Tu mi hai fatto questa pessima boccaccia, allora io ti faccio questa linguaccia, LHHH!

Mi hai fatto un dispetto, a questo punto un altro aspettatelo

e in testa bene mettitelo: sei noioso e permaloso,

inoltre vieni a chiedere a me come si organizzano i dispetti?

Chi la fa l’aspetti!

“Sacco vuoto non sta ritto” Ti svegli la mattina e stai zitto zitto.

Page 50: Il Ponte Dei Bambini

Esci fuori di casa con lo stomaco brontolone e vai a mangiare un bombolone. Meglio pieno anziché vuoto

Ora posso mangiarmi anche un loto.

“O mangi questa minestra, o salti la finestra”. E se hai fretta

di dolce prendi solo una fetta, vai a scuola velocemente a rinfrescarti la mente.

“Una mela al giorno leva il medico di torno.”

Se mangi tante torte alla cioccolata il dottore arriva in scivolata”

“Chi la sera mangia tutto la mattina canta il cucco.”

Guarda là, guarda qua

ecco la paperella che fa “qua, qua” scappa di qua, scappa di là,

se tutto mangerà, nulla le rimarrà.

Page 51: Il Ponte Dei Bambini

Allegato 7: I proverbi inglesi

Incuriositi ci siamo esercitati a cercare altri proverbi o modi di dire.

Li abbiamo divisi in due categorie: quelli simili all’italiano che abbiamo chiamato

“Easy” e quelli molto diversi, i “Complicated” , che sembra non ci “azzecchino” niente,

ma che, in realtà, vogliono dire la stessa cosa

Culture diverse, espressioni diverse, stessi concetti

EASY

PROVERBIO TRADUZIONE LETTERALE

TRADUZIONE LIBERA

Nobody grows old at table

Nessuno diventa vecchio a tavola

A tavola non si invecchia mai

Appetite comes with eating

L’appetito viene col mangiare

L’appetito viene mangiando

The great fish eat up the small

I pesci grossi mangiano i piccoli

Il pesce grosso mangia il più

piccolo Who will not eat has already been

eating

Colui che non mangerà è già

stato mangiante

Chi non mangia ha del mangiato

Fresh fish and new-come guests smell in three

days

Il pesce fresco e gli ospiti arrivati da poco puzzano in tre giorni

L’ospite è come il pesce; dopo tre giorni puzza

Page 52: Il Ponte Dei Bambini

It’s no use crying over spilt milk

E’ di nessuna utilità piangere sopra il latte

versato

E’ inutile piangere sul latte

versato

COMPLICATED

PROVERBIO Traduzione letterale

TRADUZIONE LIBERA

A bird in a hand is worth two in

the bush

Un uccello in una mano ne vale due nel cespuglio

Meglio un uovo oggi che una gallina domani

Good broth may be made in an old

pot

Il buon brodo può essere fatto in una pentola

vecchia

Gallina vecchia fa buon brodo

To be completely beside the point

Essere completamente lontano dal punto

Ci sta come il cavolo a merenda

You have no choice

Tu non hai scelta O mangi questa minestra o salti dalla finestra

Page 53: Il Ponte Dei Bambini

One can’t be successful every

time

Uno non può essere vittorioso

ogni volta

Non tutte le ciambelle

riescono col buco The early bird catches the

worm

L’uccello mattiniero

cattura il verme

Chi dorme non piglia i pesci