Il Piano Strategico Palermo Capitale dellEuromediterraneo Il Piano Strategico Palermo Capitale...
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Il Piano Strategico “Palermo Capitale dell’Euromediterraneo”
Il Piano Strategico “Palermo Capitale dell’Euromediterraneo” per lo sviluppo del territorio della città metropolitana di Palermo
PROJECT
WORK
Team WorkTeam Work
Comune di PalermoComune di Palermo Dr. Antonino Pusateri Dr. Antonino Pusateri Ing. Ignazio MessinaIng. Ignazio Messina
Dr. Giuseppe RizzoDr. Giuseppe Rizzo
Obiettivo GeneraleObiettivo Generale
Elaborazione di modelli organizzativi Elaborazione di modelli organizzativi afferenti i processi decisionali di afferenti i processi decisionali di pianificazione integrata correlati con:pianificazione integrata correlati con:
le vocazioni del territoriole vocazioni del territoriogli indirizzi di governogli indirizzi di governo
a)a) Analisi del contesto del territorio di Palermo; Analisi del contesto del territorio di Palermo; b)b) Valutazione delle esperienze di Valutazione delle esperienze di
programmazione negoziata realizzate nel programmazione negoziata realizzate nel territorio di Palermo;territorio di Palermo;
c)c) Studio sulla genesi del piano strategico di Studio sulla genesi del piano strategico di Palermo;Palermo;
d)d) Approfondimento sullo stato attuale del piano Approfondimento sullo stato attuale del piano strategico.strategico.
LE FASI:
Analisi di contesto del territorio di PalermoAnalisi di contesto del territorio di Palermo
Obiettivo primario:affrancarsi da un modello di crescita policentrico ed aspecialistico e sviluppare i caratteri salienti di una ben individuata strategia, anche policentrata.
Sistema commerciale a forte polverizzazione, strategia portuale ancora non definita, sistema di offerta turistica in crescita accelerata, straordinario patrimonio storico-architettonico-culturale, presenza di centri di eccellenza nella formazione, nella ricerca scientifica e nella sanità.
Sono tutte occasioni di potenziale innesco di un forte processo di crescita della città di Palermo, senza, tuttavia, che una sola di queste consegua una dimensione ed una diffusione tali da orientarne inequivocabilmente il processo di crescita.
Analisi di contesto del territorio di Analisi di contesto del territorio di PalermoPalermo
Dinamiche demograficheDinamiche demografiche
Trend differenziato rispetto alla media italiana con una percentuale maggiore di nascite, inferiore di morti e di immigrati e con il più basso indice di vecchiaia.
Negli ultimi 10 anni: i residenti sono diminuiti di 12 mila unità per l’emigrazione nei comuni di prima cintura; i nuclei familiari sono aumentati di 14 mila unità con un aumento sensibile del numero di famiglie con uno o due componenti ed una rilevante riduzione del numero di famiglie con cinque o più componenti.
Analisi di contesto del territorio di Analisi di contesto del territorio di PalermoPalermo
modesto tasso di occupazione del 43% lontano dal valore medio nazionale del 58%.
tasso di disoccupazione del 18,6% e ciò malgrado negli ultimi anni abbia segnato un recupero di oltre dieci punti percentuali; penalizzante il confronto con la media regionale 13,5%
sistema produttivo composto in prevalenza da un tessuto di piccolissime imprese (circa il 55% delle imprese attive ha natura giuridica di ditta individuale) con basso livello di capitalizzazione finanziaria e tecnologica. natura terziarizzata dell’economia con una quota elevata di imprese attive nel comparto commercio all’ingrosso ed al dettaglio (40,65%) ed in quello dei servizi immobiliari, informatici, di ricerca e di noleggio (8,49%) ed una quota patologicamente bassa nelle attività produttive industriali.
Dinamiche mercato del lavoro e sistema produttivoDinamiche mercato del lavoro e sistema produttivo
Esperienze di programmazione negoziata e/o Esperienze di programmazione negoziata e/o integrata realizzate nel territorio di Palermointegrata realizzate nel territorio di Palermo
Le più significative esperienze di politiche di sviluppo locale, realizzate tramite la programmazione negoziata e/o integrata, che hanno interessato il territorio del Comune di Palermo, sono rappresentante da:
Patto Territoriale di Palermo;Patto Territoriale di Palermo;
Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio di Palermo ( PRUSST );Sostenibile del Territorio di Palermo ( PRUSST );
Progetto Integrato Territoriale 7 ( PIT 7 ); Progetto Integrato Territoriale 7 ( PIT 7 );
Progetto Integrato Regionale 8 ( PIR 8 ).Progetto Integrato Regionale 8 ( PIR 8 ).
Elementi caratterizzanti gli strumenti di Elementi caratterizzanti gli strumenti di pianificazionepianificazione
☻coinvolgimento degli attori economici, sociali ed istituzionali del territorio;
☻concertazione degli obiettivi di sviluppo territoriale;
☻integrazione delle risorse imprenditoriali e finanziarie pubbliche e private.
☻condivisione degli impegni assunti da parte di tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati.
Criticità delle esperienze di programmazione Criticità delle esperienze di programmazione negoziata e/o integrata realizzate nel territorio negoziata e/o integrata realizzate nel territorio
di Palermodi Palermo mancata interazione tra insediamenti produttivi, mancata interazione tra insediamenti produttivi,
beneficiari dei finanziamenti, e la città in termini di beneficiari dei finanziamenti, e la città in termini di servizi strutturali, viari e sociali;servizi strutturali, viari e sociali;
carenza di sinergie tra gli interventi finanziati;carenza di sinergie tra gli interventi finanziati; assenza di modelli organizzativi di riferimento e di best assenza di modelli organizzativi di riferimento e di best
practices; practices; carenza di partenariato attivo e significativo ;carenza di partenariato attivo e significativo ; procedure amministrative farraginose;procedure amministrative farraginose; carenza di unitarietà e multisettorialità dell’azione carenza di unitarietà e multisettorialità dell’azione
amministrativa:amministrativa: per l’integrazione ed il raccordo delle scelte effettuate; per l’integrazione ed il raccordo delle scelte effettuate; per un’attività di comunicazione strutturata;per un’attività di comunicazione strutturata; per il coordinamento delle esperienze, delle competenze, delle per il coordinamento delle esperienze, delle competenze, delle
attività e degli impegni dei partner attività e degli impegni dei partner
Esperienze di programmazione negoziata e/o Esperienze di programmazione negoziata e/o
integrata realizzate nel territorio di Palermointegrata realizzate nel territorio di Palermo Le più significative esperienze di politiche di sviluppo locale, realizzate tramite la programmazione negoziata e/o integrata, che hanno interessato il territorio del Comune di Palermo, sono rappresentante da:
Patto Territoriale di Palermo;Patto Territoriale di Palermo;
Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio di Palermo (PRUSST)Sostenibile del Territorio di Palermo (PRUSST)
Progetto Integrato Territoriale 7 (PIT7)Progetto Integrato Territoriale 7 (PIT7)
Progetto Integrato Regionale 8 (PIR8).Progetto Integrato Regionale 8 (PIR8).
Genesi del Piano Strategico di PalermoGenesi del Piano Strategico di Palermo
Il Piano Strategico del territorio di Palermo fonda le sue radici sulla consolidata esperienza del Programma Urban (1995) che, a livello di un contesto territoriale urbano centro storico, ha innescato una molteplicità di azione integrate. Il Programma (£ 45 miliardi) ha attivato azioni strategiche di riqualificazione materiali e immateriali:il recupero di monasteri ed edifici storici, la manutenzione di parcheggi ed aree a verde,centri di aggregazione giovanile e di svago,sicurezza e qualità ambientale, promozione e concreto avvio di microattività imprenditoriali (turismo, cultura),formazione ed avviamento al lavoro.
Genesi del Piano Strategico di PalermoGenesi del Piano Strategico di Palermo
Sulla base dell’esperienza acquisita con il Programma Urban l’Amministrazione Comunale di Palermo nel 2003 ha intrapreso un percorso propedeutico all’attuale processo di pianificazione strategica.OBIETTIVO: riqualificazione fisica, sociale, economica e culturale della città di Palermo in una visione di medio-lungo termine.
Lo strumento individuato per perseguire le finalità strategiche della città è stata la costituzione presso la Direzione Generale di una struttura (la prima in Italia) tecnica e di ricerca scientifica, denominata Centro di Studio ed Elaborazioni delle Politiche Urbane a livello locale per lo sviluppo sostenibile, meglio nota come Urban Center.
Genesi del Piano Strategico di PalermoGenesi del Piano Strategico di Palermo
1.Sampolo Arenella2.Danisinni Lolli Notarbartolo3.Maredolce Brancaccio Bandita4.Centro Storico5.Guadagna Falsomiele Bonagia 6.Gasometro Macello Romagnolo7.Città Centrale8.Cliniche Città Universitaria Cappuccini9.Perpignano Malaspina10.Città consolidata11.Favorita stadio12.Corona delle periferie esterne
L’attività dell’Urban Center ha riguardato preliminarmente l’individuazione di 12 Aree di
Trasformazione Integrata (ATI)
Genesi del Piano Strategico di PalermoGenesi del Piano Strategico di Palermo
Le Aree di Trasformazione Integrata (ATI), sono state identificate attraverso
cioè vaste aree strategiche per valori o posizione territorio su cui è necessario procedere ad azioni integrate di riqualificazione e sviluppo declinate attraverso le filiere del recupero architettonico ed urbano, del risanamento ambientale, della rigenerazione sociale, della rivitalizzazione economica, del marketing territoriale e della comunicazione urbana
I cluster agiscono come aree I cluster agiscono come aree di competitivitàdi competitività..
Obiettivo del percorso di formazione del piano strategico di Palermo
Orientare le azioni di piano per trasformare Orientare le azioni di piano per trasformare alcuni cluster in veri e propri distretti capaci alcuni cluster in veri e propri distretti capaci di funzionare da motori dello sviluppo e della di funzionare da motori dello sviluppo e della
competitività della città.competitività della città.
ATTORI
Le imprese
Organi di governo locale
Istituzioni pubbliche
Attori dello sviluppo sociale
Istituzioni per lo sviluppo economico della città
Le università ed i centri di ricerca
Cluster UrbaniCluster UrbaniCARATTERISTICHE
Presenze di risorse umane qualificate
Poli creativi capaci di alimentare idee e progetti
Esistenza di opportunità di investimenti
Presenza di capitali ed altre risorse utili all'aggregazione di risorse e servizi
ruoli gerarchie pesi relazioni
dei cluster
La fase iniziale del percorso di La fase iniziale del percorso di pianificazione strategica di Palermopianificazione strategica di Palermo
L’utilizzo dei principali indicatori demografici, socio economici, e territoriali (indicatori di sostenibilità urbana)
ha consentito l'avvio di una metodologia di analisi strutturale
RUOLI DEI CLUSTER:componenti strutturali delle aree in relazione alla funzione prevalente che viene esercitata in forme consolidate (aree storiche - aree organizzate per la produzione, servizi consolidati nel tessuto territoriale, aree a forte vocazione turistica, attività culturali e per il tempo libero consolidate nel tessuto territoriale).
I meccanismi di costruzione del piano I meccanismi di costruzione del piano strategico di Palermostrategico di Palermo
INTERPRETAZIONE DEI CLUSTER:potenzialità dei ruoli attraverso il riconoscimento del rango o della dimensione delle strutture territoriali, in virtù di un’assegnazione condivisa e, per quanto possibile, oggettiva della loro rilevanza all'interno del modello di sviluppo.
PESI DEI CLUSTER:presenza di poteri reali non formalizzati nel rango e/o di valori non ancora abbastanza forti da intervenire sulle gerarchie, ovvero potenzialità che si possono trasformare in opportunità e sulle quali possono essere attivate azioni specifiche per il potenziamento delle gerarchie.L’attribuzione di pesi è finalizzata ad un riequilibrio territoriale che possa consentire una maggiore competitività dell'intera città, della provincia o delle regioni.
I meccanismi di costruzione del piano I meccanismi di costruzione del piano strategico di Palermostrategico di Palermo
RELAZIONI TRA CLUSTER:interazioni tra le diverse componenti strutturali della città e del territorio (connessioni spaziali, culturali, economiche).Le aggregazioni di struttura potrebbero contribuire ad incrementare il rango complessivo delle singole componenti
Sintesi delle trasformazioni in atto nel Sintesi delle trasformazioni in atto nel territorio della città di Palermoterritorio della città di Palermo
Il Piano Strategico del territorio Il Piano Strategico del territorio metropolitano della città di Palermometropolitano della città di Palermo
progetto cofinanziato dalla Regione Siciliana a valere sui fondi della delibera CIPE 35/05 APQ Riqualificazione Urbana e Miglioramento della Qualità della vita; affidate ad assistenza tecnica esterna le attività di redazione del PS; centralità dell’apporto dei partenariati già sperimentati nelle precedenti esperienze di sviluppo locale (Urban, Pit7, Pir8, Patto Territoriale, Prusst, Parco dell’Oreto, Agenda 21, etc.);predisposizione di un documento di impostazione scientifica del piano contenente l’analisi e la definizione degli scenari attuali e l’individuazione delle linee strategiche;identificazione di nove assi strategici (o città del futuro) di sviluppo di ipotesi per azioni di intervento, e di quattro direttrici di intervento (mobilità, ambiente, cultura, infrastrutture – servizi alla persona e servizi alle imprese).
Le nove città del futuroLe nove città del futuro
città interconnessa (sia in termini fisici che virtuali)
città metropolitana (oltre i confini amministrativi)
città internazionale (maggiore presenza europea) città produttiva (potenziamento nodo commerci e scambi)
città creativa (valorizzazione e sviluppo poli eccellenza)
città del turismo (potenziamento attrattività)
città della cultura (attivazione filiere culturali)
città del loisir (offerta tempo libero e luoghi di relazione)
città dell’integrazione (coesione sociale e multiculturale)
Il Piano Strategico: le interazioni
Il Piano Strategico: le fasiIl Piano Strategico: le fasi
Il Piano Strategico: le fasiIl Piano Strategico: le fasi
Il Piano Strategico: le fasiIl Piano Strategico: le fasi
Il Piano Strategico: le fasiIl Piano Strategico: le fasi
Governance del Piano StrategicoGovernance del Piano Strategico
Logica:Logica: tenere conto della diversità degli tenere conto della diversità degli interessi per adottare indirizzi e scelte capaci di interessi per adottare indirizzi e scelte capaci di far convergere gli interessi degli attori far convergere gli interessi degli attori istituzionali, economici, sociali verso soluzioni istituzionali, economici, sociali verso soluzioni condivise e reciprocamente accettabilicondivise e reciprocamente accettabili
Obiettivo:Obiettivo: creare consenso intorno a creare consenso intorno a determinate sceltedeterminate scelte
Metodologia: Metodologia: determinare criteri e processi determinare criteri e processi per decidere sui problemi di interesse comuneper decidere sui problemi di interesse comune
Governance nel processo di formazione Governance nel processo di formazione del Pianodel Piano
Individuare possibili scenari evolutivi del Individuare possibili scenari evolutivi del territorio e facilitare l’inclusione e la territorio e facilitare l’inclusione e la partecipazione degli attori del sistema partecipazione degli attori del sistema metropolitano al processo di creazione e metropolitano al processo di creazione e condivisione degli scenaricondivisione degli scenariPromuovere azioni collettive per la Promuovere azioni collettive per la definizione dei progettidefinizione dei progetti
Governance nel processo di formazione Governance nel processo di formazione del Piano Strategico di Palermodel Piano Strategico di Palermo
Tipologie diTipologie di
governancegovernance
I.I. Interna Interna (modello organizzativo partecipativo)(modello organizzativo partecipativo)
II.II. EsternaEsterna (rapporti imprese e forze sociali)(rapporti imprese e forze sociali)
III.III. MultistituzionaleMultistituzionale (sistema pubblico)(sistema pubblico)
Il Piano Strategico: la governance interna
Comitato Scientifico impostazione metodologica del Piano, verifica di coerenza dei dati e validazione dei documenti di Piano prodotti dall’Assistenza TecnicaComitato di Controllo - formato da Dirigenti interni all’Amministrazione Comunale - con la funzione di struttura di raccordo intersettoriale e di controllo, monitoraggio e valutazione dell’attività svolta dall’Assistenza TecnicaUfficio di Staff della Direzione Generale strumento di raccordo operativo tra tutti gli attori del PianoGiunta Municipale approvazione documento intermedio e finale di Piano e protocolli d’intesa con il partenariato istituzionale ed esterno
Il Piano Strategico: la governance multistituzionale
Comitato di Indirizzo a composizione variabile in funzione delle aree tematiche – costituito in prima approssimazione dal Presidente della Provincia Regionale di Palermo e dai Sindaci dei Comuni di prima cintura – con il compito di promuovere la vision politica del territorio metropolitano di Palermo e di alimentare le coalizioni necessarie al perseguimento degli obiettivi prefissati
Il Piano Strategico: la governance esterna
Tavoli Tematici
strutture tecniche formate dagli specialisti degli stakeholders sociali, economici ed istituzionali e del Comune di Palermosviluppo di idee progettuali sulle quattro direttrici d’intervento individuate: ambiente, mobilità, cultura, infrastrutture – servizi alla persona ed alle imprese
I laboratori
Tavoli Tematici e Sintesi Plenaria
La città interconnessa La città produttiva La città della cultura
La città metropolitana La città creativa La città del loisir
La città internazionale La città del turismo La città dell’integrazione
MOBILITÀINFRASTRUTTUREservizi alla persona
e alle imprese
AMBIENTE
CULTURA
I laboratori
Qualità urbana
Salvaguardia attiva del patrimonio naturale ambientale e paesaggistico
Disinquinamento
Nuove energie
AMBIENTE
Temi emersi
I laboratori
Area metropolitana policentrica
Accessibilità e reti immateriali
Mobilità alternativa
MOBILITÀ
Temi emersi
I laboratori
Senso di appartenenzaSpazi e iniziativeRisorse e talentiGestione e CoordinamentoMetodo
CULTURA
Temi emersi
I laboratori
Infrastrutture materiali e immateriali lnclusione Casa Ricerca e sviluppo Prodotti del territorio
INFRASTRUTTURESERVIZI ALLA PERSONA ED ALLE IMPRESE
Temi emersi
I laboratori
Provincia e Sindaci dell’Area Vasta Palermitana
Focus Group Città Metropolitana
Altofonte, Bagheria, Belmonte Mezzagno, Capaci, Carini,
Ficarazzi, Isola delle Femmine, Misilmeri,
Monreale, Palermo, Termini Imerese, Villabate
CULTURA
MOBILITÀAMBIENTE
INFRASTRUTTUREservizi alla persona
e alle imprese
I risultati delle sessioni dei quattro laboratori tematici costituiscono la base di discussione per i sindaci dell’area vasta
Il Piano Strategico: la governance esterna
Focus Group - Incontri strutturati tra esponenti delle associazioni locali, delle categorie economiche e professionali, dei soggetti istituzionali che presentano i propri punti di vista ed i propri progetti di interventoInterviste strutturate a stakeholders e questionari sui problemi e sull’idea futura della città metropolitanaSito web contenente tutte le informazioni sullo stato di formazione del piano (documenti elaborati, report laboratori, incontri) con possibilità per il singolo cittadino di interagire avanzando proposte ed idee per migliorare la qualità della vita del territorio
Il Piano Strategico: la governance
Obiettivomessa a fuoco ed indagine dei quattro temi e dei nove assi strategici,attribuzione di priorità alle proposte uscite dai laboratori tematici attraverso la verifica del livello di condivisione e consenso delle proposte stesse; verifica delle azioni attraverso cui realizzare gli scenari immaginati; assunzione di responsabilità attraverso la strutturazione di ipotesi di partenariato e dei relativi protocolli di intesa;integrazione di proposte concrete.
Il Piano Strategico: la governance interna
Il Piano Strategico: la governance interna
IL PIANO: LA VALUTAZIONEIL PIANO: LA VALUTAZIONE
I risultati di un piano strategico possono essere articolati su
tre grandi assi:1. IL CONTENUTO DEL PIANO, rappresentato dai progetti avviati
e realizzati e degli obiettivi raggiunti.2. IL PROCESSO DEL PIANO, che cerca di valutare nel lungo
periodo non solamente l’output (i progetti) e gli effetti (gli obiettivi) raggiunti ma anche l’impatto che lo stesso ha avuto nel trasformare e migliorare la governance locale: “come il P.S. possa aver inciso nelle politiche di governo, nelle reti e relazioni tra attori locali, nel luogo delle decisioni, nel far nascere un nuovo capitale relazionale”.
3. LA PARTECIPAZIONE: anch’esso elemento del processo ma inteso in senso molto più ampio e comprendente tutte le forme di partecipazione nate e create dal Piano.
Come valutare un PIANO STRATEGICO
Il Piano: Il Piano: la valutazionela valutazione
CONTENUTO
PROCESSO
L’output e gli effetti
I progetti e gli obiettivi
Gli impattiLa governance
urbana
Capacità progettuale
Quante azioni – progetti sono stati realizzati?Quali obiettivi sono stati raggiunti?
Le reti di relazioni tra attori sono più forti?C’è maggiore fiducia reciproca e volontà di cooperazione interna?
Schema di monitoraggio ed indicatori
Analisi della performance
del Piano
Misura dei benefici
indotti dal Piano
Progredire del processo realizzativo
Contributo al raggiungimento degli obiettivi
Acquisizione delle risorse finanziarie
Effetti indotti dall’attuazione dei progetti
Rispetto dei tempi programmati
Livello di soddisfazione percepito
Rispondenza fra fabbisogni e costi
Cofinanziamento privato
Indicatori Parametri
Tempo di realizzazione Numero di anni dal completamento
Avanzamento nell’iter realizzativo
Percentuale rispetto al tempo previsto
Rapporto con altri progetti del Piano
Effetto sui progetti collegati
Importo originario dell’intervento
Euro
Importo attuale dell’intervento
Scostamento percentuale
Copertura del fabbisogno finanziario
Percentuale
Concorso di risorse private
Percentuale
VALUTARE IL CONTENUTO ED IL PROCESSO DEL PIANOVALUTARE IL CONTENUTO ED IL PROCESSO DEL PIANO
Valutare la GovernanceObiettivo
Valutare come il Piano Strategico abbia modificato gli atteggiamenti e i comportamenti degli attori locali, la fiducia e la volontà di cooperazione, il numero e la solidità delle relazioni interne ed esterne
S t r u m e n t i
QUANTITATIVI: misurare la partecipazione al Piano e
agli altri strumenti di partecipazione via via attivati sul territorio (Circoscrizioni) in termini statistici (numero partecipanti, tipologia dei partecipanti, continuità della partecipazione, ecc).
QUALITATIVI misurare la partecipazione
effettiva, percepita e trasversale al Piano attraverso indagini a campione sulla cittadinanza.
Processo continuo di valutazione del PianoProcesso continuo di valutazione del Piano
Monitoraggio e valutazione
Performance
Soddisfacimento di standard
Benefici indotti
Soddisfazione qualitativa equantitativa di attese e bisogni espressi dai gruppi sociali
Implementazione del Piano
Revisione del Piano
Domanda Offerta